Vivere Nel Presente Le Auto Del Passato

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Vivere Nel Presente Le Auto Del Passato Vivere nel presente le auto del passato Conosciamole…… ..….ritroviamoci Edizione 2013 SOMMARIO Editoriale pag. 3 Riflessi(oni) di stagione pag. 4 di Luca Gallizia - Presidente Un provinciale a New York….. pag. 5 di Andrea Scarfò Chambery Autorétro 2013 pag. 7 di Cristina Scarfò e Eleonora Panaro Un raduno speciale pag. 9 di Adriana Camino Costa 2013……un altro anno insieme pag. 10 di Sauro Simeoni Gomme a Torino parte II: la Michelin pag. 11 di Ugo Viora A proposito di……elettricità pag. 16 a cura della Commissione tecnica L’importanza degli ammortizzatori pag. 20 a cura della Commissione tecnica Raduni: consigli per l’uso pag. 22 di Edoardo Cima Riccardo Michi: ricordo di un protagonista pag. 24 di Silvio Alessio Amarcord di un Rally pag. 26 di Andrea Scarfò Eventi e manifestazioni del 2013 pag. 27 a cura dell’addetto stampa Siamo stati a…. pag. 46 Appunti di viaggio pag. 47 di Ugo Viora 1 EDITORIALE Le previsioni per il 2013 per l’automobilismo st orico erano davvero negative e tutti si temeva di vederne, se non la fine, un drastico ridimensionamento sia nel numero che nella qualità dei mezzi e degli appassionati praticanti. Che quanto si temeva si sia realizzato solo in parte ha fino ad ora scongiurato il rischio di vedere tutto riunito nelle mani dei soliti noti collezionisti che tra un concor so di eleganza di Peeble Beach ed un’asta di Bonhams arricchiscono la propria meravigliosa raccolta di auto di assoluto prestigio ma caratterizzata da modelli – spesso restaurati a partire da poco o nulla – che rappresentano l’élite e non quelle vetture che tutt i noi abbiamo potuto vedere, guidare, sognare ed invidiare nel corso degli anni. Nella sue ormai consuete “riflessioni” il nostro presidente scenderà più approfonditament e nei dettagli della vita sociale del nostro Club, ma crediamo di poter fin da ora anticipare che le decisioni del Consiglio Direttivo abbiano consentito di dare un’immagine quanto mai viva dell’ASVA ai propri soci ed anche agli amici degli altri club che via via sono stat i invi t ati a partecipare ai nostri eventi. Anche quest’anno, pur mantenendo fermi i canoni organizzativi dei raduni, abbiamo cercato di “creare un po’ di confusione” con formule nuove, destinazioni insolite, momen t i rievocativi particolarmente toccanti, cercando di soddisfare i desiderata man mano espressi dai Soci che frequentano la sede con assiduità. Crediamo però sia da evidenziare come il numero dei Soci che vivono la sede come momento di incont ro tra amici sia davvero aumentato, come alcuni abbiano in essa condiviso toccanti momenti di gioia familiare e come sia in aumento, tra coloro che la frequentano, il numero di chi si rende disponibile a dare una mano, a fornire idee e critiche cost ruttive perché le “aree grigie” diventino sempre più piccole e poco frequenti. Confidando nell’aiuto di tutti, cercheremo – è una promessa – di non fermarci e di trovare altre soluzioni ed innovazioni che rendano le nostre attività radunisitche – ma anche quelle di sede, beninteso – sempre più attraenti e gratificant i per tutte le tipologie di soci che si possono evidenziare nel nostro club, dai più anziani – che tra l’altro hanno anche le macchine più datate ed interessanti – ai più giovani, perché è su di loro che dobbiamo poter contare perché il nostro movimento si perpetui e continui ad essere così importante e vivo. Anche il numero di quest ’anno della monografia tenta di seguire questa linea di continua evoluzione: vi troverete pertant o nuove rubriche e nuovi argoment i. Ci auguriamo che anche questa volta sia per voi una lettura interessante e rilassant e. IL COMITATO DI REDAZIONE AUGURA A TUTTI VOI UN SERENO NATALE 3 Riflessi(oni) di stagione L.Gallizia La nostra Monografia Annuale rappresenta un’imperdibile occasione per ripensare e ripercorrere un anno ricco di at- tività e incontri: il filo conduttore del 2013 è rintracciabile nella spinta alla socializzazione voluta dal Consiglio Direttivo e facilitata da numerose occasioni in calendario di trascor- rere più di un giorno insieme alla guida delle nostre auto sto riche. Una socializzazione che ha consolidato dei legami che proseguono nella vita di tutti i giorni a vantaggio della qualità delle relazioni nel presente, grazie alle nostre auto del passato, in perfetta armonia con il titolo di questa Monografia, “Vivere nel presente le auto del passato”. Tra le novità del 2013 che hanno permesso di completare le diverse modalità di sentirsi soci di un Club che deve saper accogliere le peculiari sfaccettature in cui si declina la passione per il motorismo storico, spicca il primo motoraduno A.S.V.A. Un evento dedicato agli amanti delle due ruote che, insieme al raduno Off-road ed ai giri liberi in pista, ha ulteriormente ampliato lo spettro delle possibilità per tutti i nostri soci di sentirsi partecipi della vita associativa del Club. Una spinta complessiva alla socializzazione che ha permesso all’A.S.V.A., nel suo ultimo evento su ruote in calendario, di presentarsi all’Autorétro di Chambéry con quattordici vetture, una partecipazione che ha dimostrato come il piacere di stare insieme unito alla passione per la storia del motorismo, abbiano spinto i nostri soci ad affrontare un reale rischio neve pur di dar prova di unione e vicinanza con gli amici del Club gemellato La Manivelle. Riflettere sul 2013 è un’occasione non solo per guardare nello specchietto retrovisore, ma anche per guardare avanti, al 2014 che è lì, aldilà del nostro parabrezza. Il primo elemento di novità mi auguro possa essere l’organizzazione di una seduta di omologazione ASI a cura dell’A.S.V.A.. Infatti, chi ha avuto la fortuna di partecipare ai nostri incontri sa sicuramente quanto siano curate le nostre vetture, un’originalità e una qualità che meritano un riconoscimento rappresentato dal Certificato di Identità ASI, un documento che la vettura porterà sempre con sé, al pari di una carta di identità, su cui è tracciata la sua storia personalissima. Pertanto, se sarà possibile trovare una giusta collocazione di concerto con l’ASI, sono sicuro che non solo i soci che lo chiedono da tempo, ma anche molti altri saranno entusiasti e pronti a presentare le proprie vetture alla seduta di omologazione. Credo che potrà essere un giusto riconoscimento della qualità delle vetture dei soci che la nostra Commissione tecnica saprà valorizzare al meglio con la buona volontà e la collaborazione dei proprietari. Dunque, preparate il polish perché la Primavera è vicina e quando le nostre auto usciranno dai garage dovranno essere pronte a far bella mostra di sé. Nel chiudere queste brevi riflessioni, desidero ringraziare tutti i Consiglieri e i Soci che hanno lavorato per il Club nel corso di questo 2013 e augurare a tutti un Buon Natale e un Felice 2014, ricco di occasioni per trascorrere ancora del tempo di qualità insieme, condividendo la nostra passione per il motorismo storico. 4 UN PROVINCIALE A NEW YORK, OVVERO PADOVA DELLE MERAVIGLIE A. Scarfò Ero molto piccolo, tanto da averne una memoria sfumata e imprecisa, la prima volta che scoprii un fantastico luogo pieno di automobili: quel che ricordo nitidamente sono lo stupore e la meraviglia che provai, trovandomi in un ambiente che mi sembrava immenso con i miei riferimenti di bambino, davanti a una moltitudine di macchine luccicanti, di tante forme e colori diversi, tutte allineate ordinatamente come per farsi ammirare da me, che già allora ne ero quasi inconsapevolmente attratto. Ricordo anche lo stupore divertito di mia madre, mentre la trascinavo per mano verso l’ingresso di quell’autorimessa (mi pare in via Mezzenile, chissà se c’è ancora), e poi quando raccontava alle amiche che il suo bimbo era più affascinato da un garage che da un negozio di giocattoli. Ho accumulato molti chilometri, da allora, ma l’interesse per le quattro ruote è rimasto, e col tempo si è fatalmente rivolto più verso le storiche, vuoi per la maggiore personalità rispetto ai prodotti odierni, vuoi per le capacità evocative di un vissuto che comincia, ahimè, ad allungarsi… E siccome i “malati” di automobilismo prima o poi si incontrano e si riconoscono, capita che qualche mese fa, mentre tiro fuori dal garage la mia Appia per una bella passeggiata in una domenica di sole, mi trovo un tale che si sbraccia al di là del cancello, invitandomi a fermarmi: - E’ già da un po’ di tempo che la vedo in giro per il quartiere – mi dice – ma non sono mai riuscito a fermarla. E’ più giovane di me, ma anche lui già ben preso nel vortice della passione per le auto di un tempo: in particolare è un inguaribile alfista. Scopro che possiede una bellissima Giulia ed una rara Giulietta della seconda serie, “il cuneo perfetto”, per intenderci; e anche se sembra accertato che io abbia un cuore a forma di scudetto Lancia, dalla terza frase passiamo al “tu” e facciamo presto amicizia, tanto da trovarci spesso a portare in giro insieme le nostre beneamate. Decidiamo così, qualche mese dopo, di alimentare la comune passione ed andare insieme alla mitica fiera di Padova, che lui conosce bene, essendoci già stato più volte, mentre per me è un debutto assoluto. So bene di che cosa si tratta, avendone letto e visto le immagini più volte, ma… esserci, specialmente per la prima volta, è davvero un’esperienza speciale, che mi ha riportato al meravigliato stupore del bambino sulla soglia dell’autorimessa: quasi un’ubriacatura, in mezzo a così tante vetture, quasi tutte di altissimo livello come stato di conservazione o restauro. Venendo dai ricordi di Torino o di Chambéry, pur entrambe manifestazioni ben organizzate e di indubbio interesse, non posso fare a meno di sentirmi, al cospetto della vastità e della qualità che ho di fronte, come il provinciale Jack Lemmon dell’omonimo film, quando per la prima volta si trova catapultato a New York: con la sostanziale differenza che lui farà di tutto per fuggirne al più presto, mentre io lì in mezzo ci sguazzo che è un piacere.
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