La Villa Di Poggio Imperiale a Firenze

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La Villa Di Poggio Imperiale a Firenze UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE DOTTORATO DI RICERCA IN ARCHITETTURA INDIRIZZO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA E DELLA CITTÀ XXVI CICLO Coordinatore Prof. Mario Bevilacqua La villa di Poggio Imperiale a Firenze Le vicende architettoniche in età lorenese (1737-1859) SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/18 Relatore: Prof. Mario Bevilacqua Correlatore: Dott. Arch. Ph.D Emanuela Ferretti Dottorando: Dott. Arch. Gabriele Nannetti ANNI 2011/2013 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE DOTTORATO DI RICERCA IN ARCHITETTURA INDIRIZZO IN STORIA DELL’ARCHITETTURA E DELLA CITTÀ XXVI CICLO Coordinatore Prof. Mario Bevilacqua La villa di Poggio Imperiale a Firenze Le vicende architettoniche in età lorenese (1737-1859) SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/18 Relatore: Prof. Mario Bevilacqua Correlatore: Dott. Arch. Ph.D. Emanuela Ferretti Dottorando: Dott. Arch. Gabriele Nannetti ANNI 2011/2013 A mio babbo Oreste ... in cielo, a mia mamma Marcella, a mio zio Vasco e a tutti i miei cari Ringraziamenti Desidero ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questo lavoro: il Professor Mario Bevilacqua, la Dott.ssa Arch. Ph.D. Emanuela Ferretti e la Dott.ssa Arch. Ph.D. Daniela Smalzi per il coordinamento e per i preziosi e costanti consigli; il collegio dei docenti del Dottorato di Ricerca di Storia dell’Architettura e della Città per gli autorevoli suggerimenti; la Sig.ra Grazia Poli per le attività amministrative di supporto svolte con straordinaria dedizione; il Prof. Pietro Matracchi per il proficuo confronto durante le fasi iniziali di rilevamento della fabbrica; il Prof. Massimo Coli per il ragguardevole contributo degli elaborati cartografici tridimensionali; la Dott.ssa Arch. Caterina Olivadese e la Dott.ssa Arch. Anna Zottolo per il contributo nell’organizzazione degli elaborati cartografici; la Dott.ssa Francesca Fedeli per il supporto fornito nell’impaginazione dei documenti; il Dott. Fabrizio Fantini, presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Educandato della SS. Annunziata e la Dott.ssa Luciana Marchese, dirigente scolastico dell’Istituto Statale dell’Educandato della SS. Annunziata, per la premua e la condivisione del progetto di ricerca; la Dott.ssa Arch. Cinzia Palumbo, il Sig. Salvatore d’Uva e il personale in servizio presso l’Educandato della SS. Annunziata per la disponibilità mostrata nelle ricognizioni della fabbrica; i componenti della famiglia Poccianti di Scandicci per la loro cortesia; i colleghi della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Firenze, il personale in servizio presso l’Archivio di Stato di Firenze e il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi per l’attenzione dimostrata; tutte le persone, seppur non citate espressamente, che in vario modo mi sono state vicine nel lungo e impegnativo percorso. LA VILLA DI POGGIO IMPERIALE A FIRENZE LE VICENDE ARCHITETTONICHE IN ETÀ LORENESE (1737-1859) INDICE: Premessa p. 1 Introduzione: da ‘casa da signore’ a residenza granducale p. 5 La viabilità e i nodi territoriali fra San Leonardo in Arcetri e San Felice a Ema p. 6 Mura e fortificazioni d’Oltrarno fra il complesso di Pitti e Poggio Imperiale p. 16 Medievali ‘case da signore’ del contado fiorentino: il palagio dei Baroncelli p. 19 Origine e sviluppo della ‘casa da signore’ nel tardo Medioevo Per un’ipotesi sulla consistenza originaria: l’architettura fortificata La torre di poggio Baroncelli Consistenza dell’immobile e ampliamenti fra XVI e XVII secolo p. 29 Capitolo I I ‘risarcimenti’ e le prime aggiunte durante la Reggenza lorenese (1737-1765) p. 41 Capitolo II Gli ampliamenti e le nuove dotazioni funzionali di Pietro Leopoldo (1765-1790) p. 67 Capitolo III La ‘parsimoniosa’ gestione nella breve stagione di Ferdinando III (1790-1801) p. 133 Capitolo IV La riconfigurazione in età napoleonica, fra progetti e realizzazioni (1801-1814) p. 145 Capitolo V Nuovi modelli e nuovi paradigmi dopo la Restaurazione (1814-1824) p. 165 Capitolo VI Gli interventi di completamento al tempo di Leopoldo II (1824-1859) p. 183 Fonti archivistiche p. 213 Bibliografia p. 229 APPARATI Tavole Tematiche (secc. XVI-XX) Stato dei luoghi Cronologia delle vicende costruttive (secc. XVI-XX) Sovrapposizioni Disegni e documentazione fotografica della Soprintendenza Atlante iconografico (secc. XVI-XIX) Appendice documentaria (secc. XVIII-XIX) Documentazione fotografica Abbreviazioni e sigle c., cc. carta, carte CAP. capitolo cfr. confronta fasc. fascicolo FIG., FIGG. figura, figure ins. inserto p., pp. pagina, pagine r recto sec., secc. secolo, secoli TAV., TAVV. tavola, tavole v verso ARK - Archiv Rosenberg di Klagenfürt ASCF - Archivio Storico del Comune di Firenze ASCI - Archivio Storico del Comune di Impruneta ASF - Archivio di Stato di Firenze ASPS - Archivio Storico Poccianti Scandicci AVA - Archivio Vasariano di Arezzo BMF - Biblioteca Marucelliana di Firenze BNCF - Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze BRF - Biblioteca Riccardiana di Firenze CASNP - Centro Archivistico della Scuola Normale Superiore di Pisa GDSU - Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi IGM - Istituto Geografico Militare di Firenze ISCAG - Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio di Roma ISESSAF - Istituto Statale Educandato SS. Annunziata di Firenze MFCE - Museo di Firenze Com’Era RAT – Rodinny Archiv Toskánskych Habsburků (Archivio di famiglia degli Asburgo Lorena) SBEAPF.AD - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Firenze Pistoia e Prato - Archivio Disegni SBEAPF.AF - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Firenze Pistoia e Prato - Archivio Fotografico SÚAP – Státní Ustřední Archiv v Praze (Archivio Centrale di Stato di Praga) Avvertenze per la consultazione Nella trascrizione si è seguito il criterio di riprodurre i testi col massimo rispetto della compagine logica originale, assicurando al contempo la dovuta comprensibilità ed evitando un eccessivo ricorso alle parentesi. Sono state quindi apportate le seguenti variazioni: o sono state sciolte, secondo l’uso moderno, le abbreviazioni comprese le sigle di cerimonia e i nomi di battesimo, e le nasali senza indicarle tra parentesi, tranne i casi di incerta interpretazione che sono stati quindi trascritti nella grafia originale ed affiancati dal simbolo [sic]; o è stato modernizzato l’uso degli apostrofi e accenti, delle minuscole e maiuscole lasciando, a volte, quest’ultime anche quando l’uso moderno non lo consentirebbe; o è stata normalizzata l’interpunzione secondo l’uso moderno, cercando di rispettare il più possibile le strutture sintattiche originali; o separazioni o unioni delle parole sono state effettuate secondo l’uso moderno, senza una particolare avvertenza; o omissioni di nomi, misure o vocaboli da parte dei compilatori del documento sono state riportate fedelmente nella trascrizione dei documenti con l’avvertenza del simbolo [sic] a fianco di tali mancanze o omissioni del curatore sono state indicate con il simbolo [...]; o rare aggiunte o annotazioni del curatore sono state indicate tra parentesi quadre al fine di consentire una maggiore comprensibilità dei manoscritti; o i numeri, che sono indicati a volte in lettere e a volte in cifre romane, sono stati lasciati come si trovano nel testo; o le misure di lunghezza, capacità, superficie etc. sono state espresse secondo il costume fiorentino; o le parole che si trovano scritte in maniera diversa o con anomalie ortografiche sono state riportate secondo l’uso moderno, tranne pochi casi in cui la grafia antica è comprensibile senza possibilità di equivoci; o le date sono state riportate secondo lo stile comune, benché i manoscritti - antecedenti al 1750 - siano stati compilati secondo lo stile fiorentino ab Incarnatione (inizio dell’anno il 25 Marzo); o il recto e il verso del foglio sono indicati rispettivamente con r e v e sono preceduti dal numero di carta e dal simbolo c. o cc.; La documentazione fotografica è stata completamente eseguita dall’autore del presente studio. Premessa L’oggetto della ricerca della tesi di dottorato è la ricostruzione delle vicende architettoniche della villa di Poggio Imperiale in età lorenese, individuato come momento cruciale della lunga e complessa vita della fabbrica, in quanto coincidente con un radicale riassetto del complesso e che ha ne ha determinato la facies attuale. L’interesse verso questo argomento nasce da due motivazioni principali: la prima scaturisce dalla possibilità di accedere all’edificio in tutte le sue parti, anche quelle generalmente escluse ai visitatori, ed eseguire nuove campagne di rilievo e approfondimenti sulle strutture e sui materiali; la seconda deriva dalla mancanza di studi monografici, specie nell’ultimo decennio, dedicati all’età lorenese. Il campo d’indagine ha riguardato prevalentemente questo periodo, i cui avvenimenti sono stati ricomposti cronologicamente traendo notizia dai circa seicento documenti archivistici - la maggior parte inediti - trascritti appositamente per questo studio, e grazie all’individuazione di oltre duecento disegni, molti dei quali resi noti per la prima volta. Volendo sintetizzare gli aspetti metodologici della ricerca, in termini generali, possiamo dire che essi contemplano, studi d’inquadramento storico territoriale e architettonico, sviluppati indagando le fonti dirette (rilievo dell’edificio e ricognizioni fotografiche) e indirette (bibliografiche, archivistiche e iconografiche). In prima battuta la lettura dell’ambito di paesaggio di riferimento, quale cornice storicamente rilevante ai margini della città costruita, ha delineato i caratteri peculiari del sistema territoriale di
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