Periodico Dell'associazione Amici Degli Uffizi

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Periodico Dell'associazione Amici Degli Uffizi Periodico quadrimestrale Diffusione gratuita Polistampa Firenze Poste Italiane s.p.a Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Firenze PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DEGLI UFFIZI N° 72 - Agosto 2018 La “rosa dei venti” Nella nuova sala di Michelangelo, un’opportuna selezione di opere offre una visione di quelle che saranno negli anni e nei secoli successivi le tendenze fondamentali dell’arte in Italia e in Europa l nuovo allestimento della ISala di Michelangelo, alle- stimento finanziato dagli Amici degli Uffizi e dai Friends of the Uffizi Galleries, concepito dal La nuova Sala di Raffaello e Michelangelo agli Uffizi, con al centro il celebre Tondo Doni del Buonarroti. direttore Eike Schmidt, messo in opera da Antonio Godoli, ha razione sono tali da giustificare bale Carracci, Poussin, David, dità coniugale, da un pittore il merito di avere esposto insie- ampiamente il trasferimento. Ingres, è arrivata fino a Picasso manierista che gli studiosi cono- me il Tondo Doni e i ritratti dei Oggi, nei colori bianco e grigio del periodo classico. scono come “Maestro di Serumi- suoi committenti Agnolo Doni avorio della sala, protetti da cri- Accanto al Tondo Doni – al- do”. Fermiamoci di fronte a que- e Maddalena Strozzi; il primo è stalli che permettono la visio- tra idea felice – è stato collocato sti due supremi capolavori della il capolavoro della giovinezza ne a distanza ravvicinata, quei l’Alessandro morente, frammento ritrattistica universale. Probabil- di Michelangelo, i due ritratti dipinti (dislocati insieme a un di una scultura tardo-ellenistica mente Raffaello venticinquen- sono opera di Raffaello nel suo altro capolavoro sommo di Raf- di scuola, probabilmente, per- ne, la mente e il cuore ancora periodo fiorentino, fra il 1504 faello fiorentino, la Madonna gamena. Sta su una magnifica colmi di memorie urbinati, ha e il 1508. detta del Cardellino e ad opere colonna antica in alabastro fio- pensato, quando ha messo in Quello di Agnolo Doni con particolarmente significative di rito di Frigia, dono agli Uffizi figura i due Doni, alDittico dei Maddalena Strozzi, l’uno e l’al- Fra’ Bartolomeo) fanno, tutti del grande storico dell’arte Duchi di Piero della Francesca tra eredi di due eminenti fami- insieme, quella che io chiamo Detlef Heikamp. Perché è que- da lui visto nel Palazzo Ducale glie fiorentine, è stato, nella Fi- la “rosa dei venti”, la restituzione sto l’Antico al quale ha soprat- di Urbino ed oggi custodito agli renze di primo Cinquecento, il visuale di quelle che saranno tutto guardato il giovane Miche- Uffizi a poche decine di metri matrimonio del secolo. Si uni- negli anni e nei secoli a veni- langelo: l’Antico naturalistico, di distanza. Viene da quei mo- vano due grandi fortune ma re, le tendenze fondamentali drammatico, ispirato al pathos delli l’idea di rappresentare i si univano anche due giovani dell’arte in Italia e in Europa. delle scuole di Pergamo e di due sposi non di profilo come innamorati dell’arte. Il lascito Perché Michelangelo – la Rodi, l’Antico del Laocoonte Va- in quel caso ma frontalmente, della loro passione è il tondo sentenza è di Giorgio Vasari – è ticano, la statua che Michelan- contro un immenso paese bruli- con la Sacra Famiglia dipinto stato come una lucerna che ha gelo vide emergere dalla terra cante di eventi luminosi. È pre- da Michelangelo e i due ritratti illuminato e guidato l’attività di scavo, a Roma, un giorno sente, in qualche misura, specie immortalati da Raffaello. dei pittori e degli scultori venu- d’inverno del 1506 e che oggi nel ritratto della donna, la sug- Qualcuno potrà obiettare ti dopo di lui. sta nel Cortile Ottagono dei gestione da Leonardo da Vinci, che i due ritratti Doni avevano Mentre Raffaello rappre- Musei del Papa. il fascino della sua prospettiva una collocazione ormai stori- senta in pittura quella idea di Fermiamoci di fronte ai ri- aerea, del suo umanesimo in- cizzata nella Galleria Palatina armonia, di ordine, di felicità tratti Doni, che oggi sono visibili di Pitti, ma il significato storico e di splendore che, dopo di lui, anche sul retro dipinto con sce- Antonio Paolucci e l’evidenza didattica della ope- attraverso Guido Reni, Anni- ne bene auguranti alla fecon- (continua a pag. 2) IL GIORNALE degli UFFIZI 1 tegrale. Ma nella sottigliezza bino il palazzo del duca e che Mariotto Albertinelli di quella opportuna selezione di opere, lo ottica con la quale vengono rap- Raffaello adolescente ha potuto “bellezza virtuosa” che, sulla scia svolgimento delle arti, allora bi- presentati i vestiti, l’acconcia- studiare. Infine, a chiudere il degli insegnamenti di Girolamo sogna riconoscere che il nuovo tura, i gioielli della donna, vive cerchio di una manciata di anni Savonarola, aveva affascinato il allestimento della Sala di Miche- ancora il ricordo dei capolavori fra i più fertili e ricchi di futuro giovanissimo Raffaello. langelo agli Uffizi, ha perfetta- fiamminghi di Van Eyck, di Ro- della nostra storia artistica, oc- Se compito primario di un mente centrato l’obiettivo. gier van der Weiden, di Giusto cupano la sala alcuni dipinti di museo di arte antica è di rende- di Gand che popolavano a Ur- Fra’ Bartolomeo, testimone con re comprensibile, attraverso una Antonio Paolucci Armonia e praticità Nelle nuove sale di Leonardo e di Raffaello e Michelangelo, le opere sono collocate in innovative teche climatizzate. L’elegante allestimento e l’apertura di nuove porte garantiscono una maggiore fluidità nel percorso dei La nuova sala di Leonardo. Al centro l’Adorazione dei Magi, capolavoro restaurato grazie visitatori agli Amici degli Uffizi. ll’inizio dell’estate si sono oggi viene portata, oltre all’al- delle opere nelle sale prosegue dall’intonaco lisciato a ferro, di Aaperte al pubblico le due lestimento tutto nuovo ed ori- con le linee progettuali ideate un pacato interno chiesastico; ampie sale nell’ala di ponente ginale, sta nella distribuzione dagli Uffizi e già sperimentate per entrambe le sale, i materia- degli Uffizi, affacciate sul terzo dei percorsi dei visitatori, tema negli allestimenti per Botticel- li sono quelli della tradizione corridoio della Galleria storica. di fondamentale importanza li e Caravaggio. I dipinti sono come la calce spenta e i pig- La ristrutturazione museografi- nella generale riconfigurazio- esposti all’interno di teche ve- menti naturali - in più velature, ca si deve anche al contributo ne degli Uffizi voluta e messa trate, poste sugli assi principali per ottenere trasparenze e vi- degli Amici degli Uffizi insie- in atto da Eike Schmidt. La della sala, in modo da poterli brazioni - stesi sulle pareti con me ai Friends of the Uffizi Gal- riapertura dei vani di antiche osservare a distanza ravvicinata tecniche tradizionali. leries. Sia il primo dei due am- porte documentate in piante senza transenne che verrebbe- Con l’occasione del nuovo bienti (sala 35 - Leonardo), che settecentesche e ritrovate nel- ro a sottrarre spazio utile. allestimento si è anche ripristi- occupa il vano dell’antica sala le strutture murarie ha dun- La condizione climatica nato il sistema di regolazione degli autoritratti insediata da que permesso di aggiungere all’interno dei grandi prismi della luce naturale che piove Cosimo III fra Sei e Settecento, una funzionale continuità tra scatolati, controllata da stru- dal soffitto; all’interno dell’in- che il successivo (sala 41 – Raf- la sala di Leonardo e quella menti sempre in dialogo con i tercapedine del sottotetto un faello e Michelangelo) hanno di Raffaello e Michelangelo. curatori, garantisce le migliori sistema di frangisole elimina la il medesimo aspetto, per di- Anziché, come prima avveni- condizioni di conservazione luminosità in eccesso e cattura mensioni e stile architettonico. va per ciascuna delle due sale, in quanto viene rallentato lo il massimo della luce diurna in Le due sale risalgono ai servirsi di un unico varco per scambio fra l’aria della sala e caso di cielo coperto; abbiamo lavori eseguiti fra il 1950 e il l’entrata e l’uscita sul terzo quella interna alla teca. I telai voluto con quest’ultimo accor- 1952, ad opera del funzionario corridoio, con scambio spesso metallici di sostegno all’interno gimento ristabilire il rapporto, architetto della Soprintenden- caotico dei visitatori, adesso il degli espositori hanno requisi- ritenuto prezioso in museogra- za Guido Morozzi (Soprinten- pubblico dopo aver visitato la ti antisismici nei confronti dei fia, fra l’interno del museo e la dente alle Gallerie Guglielmo sala di Leonardo, attraverso la quadri che vi sono alloggiati. percezione dell’ambiente na- Pacchioni, Direttore degli Uf- prima porta ripristinata può Come già avvenuto per le turale esterno, che si avverte fizi Roberto Salvini) e furono trascorrere nel vestibolo delle rinnovate sale di Caravaggio anche con la variazione di lu- presentate al pubblico come Iscrizioni - in procinto di esse- e per i nuovi ambienti della minosità al passare delle nuvo- sala del Barocci (35) e sala di re ricomposto, secondo il pro- Collezione Contini Bonacossi, le. L’originale forma delle te- Rubens (41) il 20 marzo del getto di Fabrizio Paolucci, con si è curata la particolare cro- che (che in seguito ha trovato 1952, quando gli Uffizi riapri- i marmi originali esistenti nel mia delle pareti. Se per la sala realizzazione in altri casi della rono una seconda volta nel suo assetto settecentesco - e da di Raffaello e Michelangelo i contemporanea museografia) dopoguerra, successivamente qui, attraverso la seconda por- colori della pittura cinquecen- favorisce l’attenzione del visita- alla prima apertura del solo ta ricostruita, il pubblico può tesca emergono dalla profon- tore e le opere appaiono e ri- braccio di levante il 24 giugno accedere alla sala di Raffaello e dità del fondo grigio pietra saltano in una visione come 1948, quello che aveva sofferto Michelangelo da cui si esce per serena, i dipinti di Leonardo astratta e assoluta.
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