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Poste Italiane s.p.a Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Firenze PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DEGLI N° 72 - Agosto 2018 La “rosa dei venti” Nella nuova sala di , un’opportuna selezione di opere offre una visione di quelle che saranno negli anni e nei secoli successivi le tendenze fondamentali dell’arte in Italia e in Europa

l nuovo allestimento della ISala di Michelangelo, alle- stimento finanziato dagli Amici degli Uffizi e dai Friends of the Uffizi Galleries, concepito dal La nuova Sala di Raffaello e Michelangelo agli Uffizi, con al centro il celebre Tondo Doni del Buonarroti. direttore Eike Schmidt, messo in opera da Antonio Godoli, ha razione sono tali da giustificare bale Carracci, Poussin, , dità coniugale, da un pittore il merito di avere esposto insie- ampiamente il trasferimento. Ingres, è arrivata fino a Picasso manierista che gli studiosi cono- me il Tondo Doni e i ritratti dei Oggi, nei colori bianco e grigio del periodo classico. scono come “Maestro di Serumi- suoi committenti Agnolo Doni avorio della sala, protetti da cri- Accanto al Tondo Doni – al- do”. Fermiamoci di fronte a que- e Maddalena Strozzi; il primo è stalli che permettono la visio- tra idea felice – è stato collocato sti due supremi capolavori della il capolavoro della giovinezza ne a distanza ravvicinata, quei l’Alessandro morente, frammento ritrattistica universale. Probabil- di Michelangelo, i due ritratti dipinti (dislocati insieme a un di una scultura tardo-ellenistica mente Raffaello venticinquen- sono opera di Raffaello nel suo altro capolavoro sommo di Raf- di scuola, probabilmente, per- ne, la mente e il cuore ancora periodo fiorentino, fra il 1504 faello fiorentino, la Madonna gamena. Sta su una magnifica colmi di memorie urbinati, ha e il 1508. detta del Cardellino e ad opere colonna antica in alabastro fio- pensato, quando ha messo in Quello di Agnolo Doni con particolarmente significative di rito di Frigia, dono agli Uffizi figura i due Doni, alDittico dei Maddalena Strozzi, l’uno e l’al- Fra’ Bartolomeo) fanno, tutti del grande storico dell’arte Duchi di tra eredi di due eminenti fami- insieme, quella che io chiamo Detlef Heikamp. Perché è que- da lui visto nel Palazzo Ducale glie fiorentine, è stato, nella Fi- la “rosa dei venti”, la restituzione sto l’Antico al quale ha soprat- di Urbino ed oggi custodito agli renze di primo Cinquecento, il visuale di quelle che saranno tutto guardato il giovane Miche- Uffizi a poche decine di metri matrimonio del secolo. Si uni- negli anni e nei secoli a veni- langelo: l’Antico naturalistico, di distanza. Viene da quei mo- vano due grandi fortune ma re, le tendenze fondamentali drammatico, ispirato al pathos delli l’idea di rappresentare i si univano anche due giovani dell’arte in Italia e in Europa. delle scuole di Pergamo e di due sposi non di profilo come innamorati dell’arte. Il lascito Perché Michelangelo – la Rodi, l’Antico del Laocoonte Va- in quel caso ma frontalmente, della loro passione è il tondo sentenza è di Giorgio Vasari – è ticano, la statua che Michelan- contro un immenso paese bruli- con la Sacra Famiglia dipinto stato come una lucerna che ha gelo vide emergere dalla terra cante di eventi luminosi. È pre- da Michelangelo e i due ritratti illuminato e guidato l’attività di scavo, a Roma, un giorno sente, in qualche misura, specie immortalati da Raffaello. dei pittori e degli scultori venu- d’inverno del 1506 e che oggi nel ritratto della donna, la sug- Qualcuno potrà obiettare ti dopo di lui. sta nel Cortile Ottagono dei gestione da Leonardo da Vinci, che i due ritratti Doni avevano Mentre Raffaello rappre- Musei del Papa. il fascino della sua prospettiva una collocazione ormai stori- senta in pittura quella idea di Fermiamoci di fronte ai ri- aerea, del suo umanesimo in- cizzata nella Galleria Palatina armonia, di ordine, di felicità tratti Doni, che oggi sono visibili di Pitti, ma il significato storico e di splendore che, dopo di lui, anche sul retro dipinto con sce- Antonio Paolucci e l’evidenza didattica della ope- attraverso Guido Reni, Anni- ne bene auguranti alla fecon- (continua a pag. 2)

IL GIORNALE degli UFFIZI 1 tegrale. Ma nella sottigliezza bino il palazzo del duca e che Mariotto Albertinelli di quella opportuna selezione di opere, lo ottica con la quale vengono rap- Raffaello adolescente ha potuto “bellezza virtuosa” che, sulla scia svolgimento delle arti, allora bi- presentati i vestiti, l’acconcia- studiare. Infine, a chiudere il degli insegnamenti di Girolamo sogna riconoscere che il nuovo tura, i gioielli della donna, vive cerchio di una manciata di anni Savonarola, aveva affascinato il allestimento della Sala di Miche- ancora il ricordo dei capolavori fra i più fertili e ricchi di futuro giovanissimo Raffaello. langelo agli Uffizi, ha perfetta- fiamminghi di Van Eyck, di Ro- della nostra storia artistica, oc- Se compito primario di un mente centrato l’obiettivo. gier van der Weiden, di Giusto cupano la sala alcuni dipinti di museo di arte antica è di rende- di Gand che popolavano a Ur- Fra’ Bartolomeo, testimone con re comprensibile, attraverso una Antonio Paolucci Armonia e praticità Nelle nuove sale di Leonardo e di Raffaello e Michelangelo, le opere sono collocate in innovative teche climatizzate. L’elegante allestimento e l’apertura di nuove porte garantiscono una maggiore fluidità nel percorso dei La nuova sala di Leonardo. Al centro l’Adorazione dei Magi, capolavoro restaurato grazie visitatori agli Amici degli Uffizi.

ll’inizio dell’estate si sono oggi viene portata, oltre all’al- delle opere nelle sale prosegue dall’intonaco lisciato a ferro, di Aaperte al pubblico le due lestimento tutto nuovo ed ori- con le linee progettuali ideate un pacato interno chiesastico; ampie sale nell’ala di ponente ginale, sta nella distribuzione dagli Uffizi e già sperimentate per entrambe le sale, i materia- degli Uffizi, affacciate sul terzo dei percorsi dei visitatori, tema negli allestimenti per Botticel- li sono quelli della tradizione corridoio della Galleria storica. di fondamentale importanza li e Caravaggio. I dipinti sono come la calce spenta e i pig- La ristrutturazione museografi- nella generale riconfigurazio- esposti all’interno di teche ve- menti naturali - in più velature, ca si deve anche al contributo ne degli Uffizi voluta e messa trate, poste sugli assi principali per ottenere trasparenze e vi- degli Amici degli Uffizi insie- in atto da Eike Schmidt. La della sala, in modo da poterli brazioni - stesi sulle pareti con me ai Friends of the Uffizi Gal- riapertura dei vani di antiche osservare a distanza ravvicinata tecniche tradizionali. leries. Sia il primo dei due am- porte documentate in piante senza transenne che verrebbe- Con l’occasione del nuovo bienti (sala 35 - Leonardo), che settecentesche e ritrovate nel- ro a sottrarre spazio utile. allestimento si è anche ripristi- occupa il vano dell’antica sala le strutture murarie ha dun- La condizione climatica nato il sistema di regolazione degli autoritratti insediata da que permesso di aggiungere all’interno dei grandi prismi della luce naturale che piove Cosimo III fra Sei e Settecento, una funzionale continuità tra scatolati, controllata da stru- dal soffitto; all’interno dell’in- che il successivo (sala 41 – Raf- la sala di Leonardo e quella menti sempre in dialogo con i tercapedine del sottotetto un faello e Michelangelo) hanno di Raffaello e Michelangelo. curatori, garantisce le migliori sistema di frangisole elimina la il medesimo aspetto, per di- Anziché, come prima avveni- condizioni di conservazione luminosità in eccesso e cattura mensioni e stile architettonico. va per ciascuna delle due sale, in quanto viene rallentato lo il massimo della luce diurna in Le due sale risalgono ai servirsi di un unico varco per scambio fra l’aria della sala e caso di cielo coperto; abbiamo lavori eseguiti fra il 1950 e il l’entrata e l’uscita sul terzo quella interna alla teca. I telai voluto con quest’ultimo accor- 1952, ad opera del funzionario corridoio, con scambio spesso metallici di sostegno all’interno gimento ristabilire il rapporto, architetto della Soprintenden- caotico dei visitatori, adesso il degli espositori hanno requisi- ritenuto prezioso in museogra- za Guido Morozzi (Soprinten- pubblico dopo aver visitato la ti antisismici nei confronti dei fia, fra l’interno del museo e la dente alle Gallerie Guglielmo sala di Leonardo, attraverso la quadri che vi sono alloggiati. percezione dell’ambiente na- Pacchioni, Direttore degli Uf- prima porta ripristinata può Come già avvenuto per le turale esterno, che si avverte fizi Roberto Salvini) e furono trascorrere nel vestibolo delle rinnovate sale di Caravaggio anche con la variazione di lu- presentate al pubblico come Iscrizioni - in procinto di esse- e per i nuovi ambienti della minosità al passare delle nuvo- sala del Barocci (35) e sala di re ricomposto, secondo il pro- Collezione Contini Bonacossi, le. L’originale forma delle te- Rubens (41) il 20 marzo del getto di Fabrizio Paolucci, con si è curata la particolare cro- che (che in seguito ha trovato 1952, quando gli Uffizi riapri- i marmi originali esistenti nel mia delle pareti. Se per la sala realizzazione in altri casi della rono una seconda volta nel suo assetto settecentesco - e da di Raffaello e Michelangelo i contemporanea museografia) dopoguerra, successivamente qui, attraverso la seconda por- colori della pittura cinquecen- favorisce l’attenzione del visita- alla prima apertura del solo ta ricostruita, il pubblico può tesca emergono dalla profon- tore e le opere appaiono e ri- braccio di levante il 24 giugno accedere alla sala di Raffaello e dità del fondo grigio pietra saltano in una visione come 1948, quello che aveva sofferto Michelangelo da cui si esce per serena, i dipinti di Leonardo astratta e assoluta. di meno per i danni bellici. La la porta principale, tornando sono avvolti da un’atmosfera fondamentale innovazione che sul terzo corridoio. Il display più chiara che ricorda muri Antonio Godoli

2 IL GIORNALE degli UFFIZI

Una mostra agli Uffizi e al Giardino di Boboli celebra il grande Fritz Koenig, la retrospettiva scultore tedesco

ra respingendo il mercato nella ta da Peggy Guggenheim, è ora sua forma attuale. esposta nella parte della mo- La struttura vasariana degli stra ospitata dentro la Galleria Uffizi, cristallina e razionale, degli Uffizi. Il membro eretto offre un ambiente ideale per la è il fulcro della composizione, scultura architettonica dell’ar- mentre nella piastra inferio- tista tedesco: lì si trova la parte re della figura lievita la forma più didattica della mostra, orga- di un seno femminile. Dopo il nizzata per temi iconografici. Giano bifronte, immagine della Un vero miracolo si compie vita umana che inevitabilmen- nel Giardino di Boboli, dove è te consiste di un inizio e di una stato possibile raccogliere una fine, la Biga sembra entrare parte significativa delle opere nell’anfiteatro di Boboli come monumentali di Fritz Koenig: le in un’arena, alla sommità del Fritz Koenig, , 1955, Wittelsbacher Ausgleichsfonds. Due buoi figure si inseriscono nel giardi- cui asse la figura femminile no con la stessa naturalezza con dell’artista, Mona, si protende ritz Koenig (1924-2017), il a quella etrusca e alle opere cui sono state create. La Grande nel cielo di Firenze. Al contem- Fmaggior scultore tedesco dello scultore inglese Kenneth Flora si trova di fronte al panora- po, presso la fontana del Forco- del ventesimo secolo, amico di Armitage, di qualche anno più ma della città stessa, “Fiorenza” ne, i due Buoi – opere giovanili Marino Marini, viene celebra- anziano, lottando per arrivare a appunto; nello spazio scenogra- di Koenig – e lo Specchio del cielo to agli Uffizi con la più grande un’astrazione della forma uma- fico dell’anfiteatro, le sculture creano un’atmosfera quasi pa- mostra personale mai allestita na che la scomponesse nei suoi alte fino a cinque metri sembra- storale. a Firenze per un artista del suo elementi stereometrici di base. no quasi esibirsi in un balletto e, Si potrebbe quasi pensare campo. L’arte di Koenig diventa una come per caso, mostrano il gran- che il grande maestro della mo- Koenig deve la sua notorie- sorta di linguaggio dei segni, in de fascino esercitato dalla forma dernità e successore di Hilde- tà presso il grande pubblico so- cui chiarezza di forme e di con- sferica nell’opera dell’artista. brand sia stato l’ultimo scultore prattutto grazie a The Sphere, il tenuti diventano una cosa sola, Sono raccolte qui solo tre varian- della corte dei Medici. monumentale capolavoro che una poetica in cui la perfezione ti monumentali di Coppie, la se- fino all’11 settembre 2001 de- formale è sinonimo di bellezza. rie basata su Paolo e Francesca, Alexander Rudigier corava la fontana nello spazio La mostra degli Uffizi ren- gli amanti cantati da Dante. Ac- tra le Twin Towers a New York. de chiaro per la prima volta il canto, lo spiazzo enorme e soli- Malgrado i gravi danni subiti, ruolo della sessualità come pri- tario della Meridiana, coperto di l’opera sopravvisse all’atten- mo motore del lavoro dell’ar- ghiaia, provoca improvvisi cam- tato, e oggi, ripristinata, è il tista, la cui opera proclama le biamenti di scena: l’Uomo-uccello simbolo più significativo della situazioni fondamentali dell’e- è come perso nella sua lotta, e volontà di sopravvivenza della sistenza umana, l’entusiasmo e non riesce a spiccare il volo; lì metropoli americana. Come la solitudine, la disperazione, accanto si trova la Biga delle Col- nessun altro, Fritz Koenig ha la colpa e il destino, la fragili- lezioni Statali bavaresi di Mona- saputo traghettare nell’età mo- tà della relazione tra uomo e co – versione monumentale del derna la scultura tedesca, fino donna, la paura della morte, le tipo ispirato ai bronzetti etru- al 1945 incline a un certo tar- grandi domande senza risposta schi - in cui l’auriga, la biga e i do neoclassicismo, che sposava sul perché e sul dopo. Koenig cavalli si fondono in un sistema il gusto della dittatura nazista. è stato anche uno dei maggiori unitario di masse, rappresentan- Egli è stato l’ultimo e il più im- interpreti dell’Olocausto, per do la forza congiunta dell’uomo portante successore di Adolf quanto riguarda l’arte. Uno e dell’animale. von Hildebrand, che risiedeva dei suoi lavori più toccanti è il Una precedente versione di Fritz Koenig, Grande Icaro, 1985/1986, a Firenze dove aveva gettato le monumento che la Repubblica questa composizione, acquista- Fondazione Fritz e Maria Koenig. basi per una nuova maniera di Federale di Germania ha eretto fare arte, rivolta all’antichità e a nel Campo di Concentramento Michelangelo: la figura umana di Mauthausen, città gemellata Fritz Koenig, 1924-2017. La Retrospettiva veniva organizzata in un sistema con Firenze. di coordinate ortogonali, con le Nel complesso, il lavoro A cura di Alexander Rudigier, Eike D. Schmidt, singole membra chiaramente dello scultore tedesco ha attra- Stefanje Weinmayr separate le une dalle altre, in versato oltre settant’anni, e so- quella che al tempo sembrava prattutto la sua fase tarda, così un’alternativa radicale all’arte significativa, può ora essere am- Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi di Rodin. Sulla base di questo mirata agli Uffizi per la prima e Giardino di Boboli - Firenze principio compositivo, Koenig volta, visto che negli ultimi de- ha raggiunto il suo stile perso- cenni egli aveva voluto ritirarsi fino al 7 ottobre 2018 nale, ispirato all’arte africana, dal mondo dell’arte, addirittu-

IL GIORNALE degli UFFIZI 3 L’Islam, questo sconosciuto Al e agli Uffizi un’esposizione traccia il profilo originale delle relazioni politiche, commerciali e artistiche tra Firenze e gli Islam mediterranei Islam e Firenze. Arte e collezionismo

a mostra, promossa da due non neglette, talvolta poco note dai Medici al Novecento Ldei più importanti musei ma già nelle collezioni grandu- al mondo, si propone il fine cali, e prestiti da numerosi e a cura di Giovanni Curatola di esplorare un rapporto che prestigiosi musei (Louvre, Bri- a lungo è rimasto sotto trac- tish, Metropolitan e tante altre Gallerie degli Uffizi, Museo Nazionale del Bargello cia, presente ma mai studiato importanti istituzioni - anche sistematicamente: le relazio- medio orientali - oltre che ita- ni, soprattutto artistiche (ma liane), si traccia un profilo ori- fino al 23 settembre 2018 non solo: l’arte, soprattutto a ginale delle relazioni politiche, Firenze, è sempre stata anche storiche, commerciali e, ovvia- politica), fra la città e i mondi mente, artistiche che hanno vi- versano tutte le sezioni della francese Louis Carrand e le tre- islamici. Attraverso, appunto, la mostra, erano pregiatissimi e milatrecento opere (tutti capo- prospettiva più consona da qui inondavano i merca- lavori, molti islamici) che per alla città gigliata, ti d’Oriente e d’Occidente), una per noi felice bizzarria volle quella dell’arte. meravigliosi doni e scambi di nel 1888 donare alla città e Con l’idea che opere preziose: tappeti, vetri, sconvolsero il giovane Museo questo territorio, metalli damaschinati, ma- del Bargello, condizionando e con la sua vicenda noscritti, ceramiche, armi. determinando la sua storia fu- storica unica, ab- Ogni ben di Dio giunge- tura. Giulio Franchetti, barone bia sempre guarda- va dall’Oriente. Un filo, e collezionista illuminato, ha to verso il mondo tenace come la seta, di voluto legare il suo nome a intero, secondo un relazioni che hanno avuto quello del Bargello e donando ruolo interpretato alti e bassi, ma mai si sono al museo la sua importantissima in modo magistrale interrotte e che riprende- collezione di tessuti (ancora e geniale negli anni ranno straordinario vigore una volta, molti di questi sono ’50 e ’60 del Nove- fra Otto e Novecento. Tanti di origine orientale), ha riacce- cento dall’indimenti- i protagonisti, fra i quali spicca- so la memoria di quelle arti del- cato Giorgio La Pira. Cofanetto rettangolare, Spagna no Michele Amari (uno dei più la lana e della seta che sono alle L’Islam questo sconosciuto, omayyade (Cordoba), X secolo, in lamine grandi orientalisti al mondo origini della fortuna e ricchezza si potrebbe parafrasare; ma non d’avorio scolpite e incise con montatura con cattedra a Firenze e anche storica della città. in riva d’Arno. La mostra è cer- rinascimentale in argento, pietre ministro dell’Istruzione e po- tamente ambiziosa. Con opere semipreziose e vetri colorati. Firenze, tente Senatore del Regno), e Giovanni Curatola Museo Nazionale del Bargello. di grande impatto visivo, e, se il mercante Stefano Bardini il quale, nelle dimore nobi- sto confrontarsi Firenze e gli liari fiorentine, scovò Islam mediterranei. In primis decine e decine di i regni dell’Egitto e della splendidi e storici Siria dell’epoca Mamelucca e tappeti, ora per- quello Ottomano di Turchia, lopiù dispersi con attori quali Mehmed II, il nei musei più Conquistatore di Costantino- qualificati del poli (1453), e il Magnifico, al mondo intero. quale il sultano d’Egitto Qayt L’aristocra- Bay fa recapitare nel novem- tico inglese Fre- bre del 1487 un dono sin- derick Stibbert golare quanto unico: una con le sue straor- giraffa. dinarie armi custo- Esotismo, magia d’O- dite nella bella villa riente, solide imprese com- della collina di Montu- merciali (i tessuti, che attra- ghi, accrebbe il fascino fio- rentino, e fu collezionista a tut- Sipar (rotella), Persia, inizio del XVII Lampada da moschea, Egitto, XIV secolo, to tondo, assai curioso e con secolo, in acciaio ageminato in oro, in vetro soffiato e smaltato in policromia raccolte che non si finiscono canna d’India, seta, madreperla su pasta con doratura. Torino, MAO – Museo mai di apprezzare e sono nella nera, cuoio, velluto marrone. Firenze, d’Arte Orientale. loro qualità sorprendenti. Poi il Museo Nazionale del Bargello.

4 IL GIORNALE degli UFFIZI

Il collezionismo islamico a Firenze dai Medici al primo Novecento

a mostra Islam e Firenze. Arte ma anche dei toscani Stefano sono allestiti tra il piano terra Le collezionismo dai Medici al Bardini e Giulio Franchetti. e il primo piano opere prove- Novecento è frutto di una colla- Infatti, fra la fine del XIX e nienti dal Museo Bardini, dalla borazione tra le Gallerie degli gli inizi del XX secolo, Firenze Villa Medicea di Cerreto Guidi, Uffizi e i Musei del Bargello. fu meta preferita d’importanti dal Museo Stibbert e, natural- Per due anni, insieme con il studiosi, conoscitori, collezioni- mente, dalle preziose collezio- direttore delle Gallerie degli sti, curatori e direttori di musei, ni del Bargello stesso. In molti Uffizi Eike Schmidt, il curatore provenienti da tutto il mondo. casi, le opere sono esposte per della mostra Giovanni Curato- Gli studi di arte islamica aveva- la prima volta al pubblico dopo la, i membri del comitato scien- no avuto nella città gigliata un decenni, e sono affiancate da tifico internazionale e i funzio- fervido sviluppo fin dagli anni importanti prestiti internazio- nari, storici dell’arte, Valentina Sessanta del XIX secolo, gra- nali, come i sofisticati tessuti dal Conticelli e Matteo Luca Ce- zie al fine arabista e senatore Musée des Tissus di Lione o il riana – rispettivamente in ser- Michele Amari e all’indianista raffinatissimo tappeto Capponi, vizio presso gli Uffizi e presso Angelo De Gubernatis, che appartenuto a Bardini, e ora al il Bargello – abbiamo lavorato avevano organizzato il IV Con- Metropolitan Museum of Art di alla realizzazione di una mostra gresso Internazionale degli New York. monumentale: quasi duecento Orientalisti, tenutosi appunto a La mostra cade nell’Anno opere, esposte nei due musei. Firenze nel 1878. Fu in quel cli- europeo del patrimonio cultu- Per l’occasione abbiamo anche ma culturale, e grazie alla lungi- rale ed è esemplificativa di introdotto un biglietto combi- miranza dei grandi direttori del quanto il confronto fra le cul- nato di € 29 (intero), € 14.50 Bargello, che si formò una delle ture e la circolazione di opere (ridotto), valido tre giorni, per più importanti collezioni di arti d’arte provenienti da mondi facilitare la visita ad entrambi i decorative del mondo. soltanto apparentemente di- musei e sedi espositive. Il paziente e intelligente la- stanti, siano alla base dell’iden- Telo (particolare della trama), Istanbul, Il Museo Nazionale del Bar- voro di studio, raccolta e com- tità europea. Turchia, dinastia ottomana, seconda gello conserva un nucleo im- mercio di manufatti islamici metà del XVI secolo, in lampasso kemha portantissimo di arte islamica, nella città di Firenze, è evocato Paola D’Agostino in seta lanciato e broccato. Firenze, costituito dai manufatti delle nelle sale del Bargello, dove Direttore Musei del Bargello Museo Nazionale del Bargello. collezioni mediceo-granduca- li, e arricchito dall’imponente insieme di opere d’arte dona- te nel 1888 dall’antiquario lio- nese Louis Carrand, cui si ag- giunsero la donazione di armi di Costantino Ressman (1899) e quella di tessuti di Giulio Franchetti (1906). Nelle quat- tro sezioni in cui si articola la mostra al Bargello è illustrato un periodo fondamentale di ricerca, collezionismo e allestimenti museali di fine Ottocento e inizio Novecento, con opere della già citata donazione Carrand e di un altro grande collezionista, l’inglese Frederick Stibbert,

Una sala della mostra agli Uffizi, con tappeti di manifattura mamelucca del XV e XVI secolo.

IL GIORNALE degli UFFIZI 5 A cavallo del tempo

Oggetti dalla lavoro e di gioco, un segno di Preistoria al Quattrocento prestigio sociale, un simbolo di ripercorrono in una potere politico e un tramite col mostra alla Limonaia di mondo del divino. I miti lega- Boboli l’evoluzione della ti al cavallo sono numerosi in tutte le culture e testimoniano “tecnologia” legata il rapporto preferenziale e l’at- all’impiego del nobile trazione che l’uomo ha sempre animale, compagno di provato per questo animale, lavoro e di gioco, ma anche simbolo di forza, eleganza, po- segno di prestigio sociale e tenza. simbolo di potere politico Per illustrare l’importanza e la caleidoscopica complessi- tà di questo rapporto, la mo- stra presenta al pubblico una grande varietà di oggetti cro- a mostra, dal titolo “A ca- nologicamente compresi tra Lvallo del tempo. L’arte il IX secolo a.C. e il XV secolo di cavalcare dall’Antichità al d.C. L’ampio spettro cronolo- Particolare dell’allestimento: in primo piano, la statua di cavaliere romano dalla collezione Santarelli e l’ara funeraria di un veterinario di cavalli da corsa, dalla stessa Medioevo”, curata da Lorenza gico preso in considerazione raccolta privata. Camin e Fabrizio Paolucci e consente anche di ripercorre- ospitata nella settecentesca Li- re l’evoluzione della “tecnolo- monaia del Giardino di Boboli gia” legata all’impiego del ca- e il Medioevo. In questo viag- di alto rango. Questo rarissi- a Firenze, si propone di illu- vallo che, con i secoli dell’Alto gio attraverso la Storia, il visi- mo esemplare di carro è sta- strare al pubblico il multiforme Medioevo, conobbe una vera tatore sarà accompagnato da to rinvenuto insieme a due legame che fin dalla Preistoria e propria rivoluzione. Il per- opere di grande rarità, alcune cavalli ancora aggiogati che esiste fra uomo e cavallo. corso, incentrato soprattutto delle quali visibili per la pri- verosimilmente devono essere A partire dalle prime rap- sul mondo italico, è articola- ma volta. È questo il caso del stati sacrificati durante il ceri- presentazioni sulle pareti delle to in cinque sezioni, ognuna calesse proveniente dalla co- moniale funebre del proprie- grotte preistoriche fino all’im- delle quali è dedicata a un siddetta fossa della Biga di Po- tario, dopo averne trasportato piego della staffa nei primi particolare momento storico: pulonia, un carro da trasporto il corpo alla tomba. secoli del Medioevo, il cavallo la Preistoria, il mondo greco e in bronzo, ferro e legno degli Regina indiscussa della ha rappresentato per l’uomo magno greco, il mondo etru- inizi del V secolo a.C., destina- mostra è, però, la celebre testa un amico, un compagno di sco e venetico, l’epoca romana to al trasporto di personaggi Medici Riccardi, una protome equina che, per secoli, servì da bocca di fontana nel cortile del palazzo mediceo di via Cavour. L’eccezionale bronzo, oggi vanto del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, è stato oggetto di recenti analisi che hanno evidenziato una lega di bronzo in uso nel tardo IV se- colo a.C. Inoltre, i restauri han- no messo in evidenza alcune lettere graffite che, per la loro grafia, rimandano all’ambien- te culturale dorico. In breve, la testa fiorentina è da annovera- re fra i rarissimi grandi bronzi di epoca classica giunti fino a noi, da riferire, probabilmen- te, alla produzione di un’otti-

Carro proveniente dalla cosiddetta fossa della Biga di Populonia, in bronzo, ferro e legno, databile all’inizio del V secolo a.C.

6 IL GIORNALE degli UFFIZI

cenari ispanici entro le fila lavoro quotidiano (esemplificato dell’esercito cartagine- in mostra da un rarissimo giogo se, come testimonia- ligneo dai relitti delle navi di “A cavallo to anche da Ero- Pisa) come nel gioco (testimo- doto (VII, 165). niato da una nutrita serie di mo- del tempo. Di particolare numenti legati alle gare degli suggestione, ippodromi romani), nella guerra L’arte di quindi, risul- (illustrata da eccezionali elemen- tano i due ti di armatura equina dal limes cavalcare crani esposti romano) come nella morte (al- in mostra, re- lusa dalla presenza delle ricche dall’Antichità centemente bardature dei cavalli nelle tom- rinvenuti du- be), i destrieri furono sempre al Medioevo” rante gli scavi una presenza costante a fianco della necropoli dell’uomo. Ultimo fra gli anima- occidentale di li addomesticati, il cavallo seppe a cura di Lorenza Camin Himera e oggi con- quindi strappare un ruolo di pri- servati presso il Museo mo piano nell’arte, nella società e Fabrizio Paolucci Pirro Marconi del Parco e nella letteratura del mondo Pittore di Sabouroff, coppa attica a figure Archeologico di Himera e visi- antico grazie alla sua innata bel- Limonaia del Giardino rosse, raffigurante Atena e il cavallo di bili per la prima volta al di fuori lezza e nobiltà che, inevitabil- di Boboli, Firenze Troia, databile intorno al 460 a.C..Firenze, della Sicilia. Il loro rinvenimen- mente, finivano con l’irradiarsi Museo Archeologico Nazionale. to risulta straordinario: infat- anche al suo cavaliere. fino al 14 ottobre 2018 ti, nel V secolo a.C. sono assai ma bottega operante, forse, a rare le attestazioni di sepoltu- Fabrizio Paolucci Siracusa. re equine nel mondo greco e Accanto a capolavori indi- magno greco, ma la risonanza scussi come la testa bronzea, il dell’evento fece sì che i soldati visitatore della mostra fioren- e i loro cavalli fossero oggetto tina troverà anche i più umili di particolari onorificenze. Vera e propria sintesi e tra- sposizione in figura del rappor- to fra uomo e cavallo può essere considerata inoltre la kylix attica a figure rosse con Atena e il cavallo di Troia, oggi conservata presso il Museo Archeolo- gico Nazionale di Firenze. L’esem- plare, dipinto dal Urna in alabastro con scena di trasporto agli Inferi, I secolo a.C. Pittore di Sabou- Firenze, Museo Archeologico Nazionale. Particolare roff, attivo tra il 470- del Carro di Populonia. 460 e il 440-430 a.C., presenta La celebre protome di cavallo “Medici sul tondo interno la raffigura- Riccardi”, 340-330 a.C.. Bronzo fuso, strumenti necessari al control- zione della dea Atena seduta un tempo dorato a lamina e a foglia. lo dell’animale (morsi, filetti, sul trono, intenta ad accarez- Firenze, Museo Archeologico speroni, staffe etc.). Proprio zare un cavallo di grandiose di- Nazionale. con i morsi ancora stretti fra i mensioni. L’animale è ornato denti, furono sepolti i cavalli di tainiai niketeriai, le bende in caduti nella battaglia di Hime- lana rossa simbolo di vittoria. ra, dove, nel 480 a.C., i Siracu- La maggioranza degli studiosi si sani sconfissero i Cartaginesi in trova pertanto concorde nell’i- un violento scontro che portò dentificarvi Atena insieme al alla morte di centinaia di sol- Cavallo di Troia, emblema dati e cavalieri. In prossimità dello stratagemma da lei del luogo della battaglia sono stessa architettato, che por- state rinvenute fosse comuni tò alla conclusione della e tombe destinate ai corpi dei guerra con la vittoria caduti, affiancate da sepolture achea. equine. Gli esemplari esposti A questi reperti se in mostra presentano morsi ad ne aggiungono molti anello bronzei, un tipo di im- altri che narrano i boccatura nota prevalentemen- più diversi aspetti te in area iberica, che sembra del rapporto fra confermare la presenza di mer- uomo e cavallo. Nel

IL GIORNALE degli UFFIZI 7 Appuntamenti per gli Amici Vita degli Uffizi ASSOCIAZIONE n Visite alla mostra “Fritz Koenig, 1924-2017. La Retrospettiva”, agli Uffizi e al Giardino di Boboli, guidate da Alexander Rudigier. n Acquisti preziosi linea Marzia Faietti, coordinatri- Presidente Venerdi 21 settembre alle ore 16 e sabato 22 ce della divisione Educazione, Contessa Maria Vittoria Colonna Rimbotti settembre alle ore 11. Recentemente, gli Uffizi Ricerca e Sviluppo delle Gallerie Vice Presidente - Emanuele Guerra hanno acquistato il dipinto Elia degli Uffizi: “I disegnatori rari o, Consiglieri - Patrizia Asproni, n Visita guidata a Villa Il Gioiello, via del Pian allo stato attuale delle conoscen- Ginevra Cerrina Feroni, Andrea Del Re, nel deserto, di Daniele Ricciarel- Fabrizio Guidi Bruscoli, dei Giullari. li da Volterra, realizzato negli ze, scarsamente documentati Sabato 29 settembre, ore 11. Mario Marinesi (tesoriere), anni tra il 1543 e il 1547 duran- hanno sempre incuriosito i colle- Elisabetta Puccioni (segretario), te il papato di Paolo III Farnese. zionisti del passato e continuano Oliva Scaramuzzi, Eike D. Schmidt, n Visita alla mostra “A cavallo del tempo. Catterina Seia L’arte di cavalcare dall’Antichità al L’opera fu citata da Benedetto ad affascinare anche oggi i musei. Sindaci - Francesco Corsi, Enrico Fazzini, Medioevo”, guidata da Fabrizio Paolucci. Falconcini nell’Elogio del pittore, Rarità, nel caso del foglio di Gio- Corrado Galli Sabato 13 ottobre, ore 11. come proprietà dei suoi discen- van Francesco Rustici, e addirit- Sindaci supplenti - Alberto Conti, denti Ricciarelli a Volterra nel tura unicità in quello attribuito a Valerio Pandolfi n Visita alla mostra “Islam e Firenze. Arte e 1772; per via ereditaria passò Giovanni Catesi, sono parole che Segreteria - Tania Dyer, Bruna Robbiani collezionismo dai Medici al Novecento”, poi nella collezione senese dei descrivono in modo sintetico le c/o UnipolSai, alla Galleria degli Uffizi e al Museo Nazionale via L.Magnifico 1, 50129 Firenze. del Bargello, guidata da Giovanni Curatola. conti Pannocchieschi d’Elci, ragioni del nostro interesse”. Tel. 055 4794422 - Fax 055 4792005 Data da definire. dai quali è stato appunto acqui- [email protected] stato dalle Gallerie degli Uffizi. n A lezione di Islam Welcome Desk - Luminita Cristescu Per informazioni e prenotazioni Vero capolavoro della pittura Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi, rivolgersi al Welcome Desk degli cinquecentesca, Elia nel deserto Le Gallerie degli Uffizi, insie- Ingresso n.2 - Tel. 055 285610 Amici degli Uffizi - tel. 055 285610 [email protected] mostra l’importanza delle forme me ad alcune associazioni cultu- michelangiolesche sulla pittura rali islamiche fiorentine, hanno del Ricciarelli, ed è chiaramente dato vita a una serie di attività pubblicazione periodica ispirato alle invenzioni del Buo- didattiche e laboratori intercul- quadrimestrale narroti, di cui il pittore era col- turali legati alla mostra “Islam e dell’Associazione laboratore e strettissimo amico. Firenze. Arte e collezionismo dai Me- L’iconografia rarissima del pro- dici al Novecento”. Si propongono Direttore editoriale President Maria Vittoria Colonna Rimbotti feta in meditazione sul pane por- una serie di visite dove a guidare Contessa Maria Vittoria Colonna Rimbotti tatogli dal corvo e sulla brocca il pubblico alla scoperta della Vice-Presidents - Michael J. Bracci, Comitato di redazione di vino – prefigurazioni eucari- mostra saranno proprio gli stessi Emanuele Guerra

stiche – qualifica inoltre l’opera membri delle comunità islami- Executive Director - Lisa Marie Browne Presidente come pionieristica per la pittura che residenti a Firenze. Il per- Legal Counsel - Howard J. Freedman Eike D. Schmidt della Controriforma. corso espositivo verrà esplorato Treasurer - Bruce Crawford Secretary - Barbara Chamberlain Coordinamento per gli Uffizi Sono inoltre giunti a Firenze tramite chiavi di lettura alterna- Directors - Diana M. Bell, Susan D. McGregor, Salvatore La Spina due importanti disegni acqui- tive rispetto a quella storico-ar- stati dagli Uffizi ad un’asta di tistica, fornendo nuovi e inediti Madeleine Parker, Diann G. Scaravilli Honorary Member Direttore responsabile significati dei diversi manufatti Christie’s a New York. Si tratta Eike D. Schmidt, Uffizi Galleries Director Maria Novella Batini di un rarissimo studio a pen- a partire dal proprio vissuto ed

na di Giovan Francesco Rustici esperienza di vita. Queste visite Advisory Board Hanno collaborato (1475-1554), amico personale di saranno condotte in italiano e a questo numero Chairman - Diann G. Scaravilli Leonardo da Vinci e maestro di in lingua araba con l’obiettivo Giovanni Curatola Vice Chairman - Daniela Di Lorenzo Baccio Bandinelli, raffigurante di favorire il dialogo tra queste Paola D’Agostino Advisors - Linda Civerchia Balent, Antonio Godoli sul recto una Figura femminile con due culture. Ad accompagnare Francine Birbragher-Rozencwaig, Antonio Paolucci, bambino e sul verso un Mendicante; il programma di visite sono pre- Marianne Caponnetto, Fabrizio Paolucci e di un disegno pressoché unico visti laboratori sulla calligrafia Scott Diament, Alexander Rudigier araba che si concentreranno sul Gordon A. Lewis Jr., dell’orefice e scultore pisano Gio- Irvin M. Lippman, Ellen Stim Mavec, vanni Catesi (attivo fra il 1590 e il particolare rapporto che lega Grafica, realizzazione e stampa Meredith A. Townsend, Linda J. Tufo scrittura araba e decorazione. Edizioni Polistampa - Firenze 1600), che mostra sul recto una Honorary Members Via Livorno 8/32 Figura maschile con libro e uno stu- Per partecipare alle attività gra- H.R.H Princess Maria Pia di Savoia 50142 Firenze. Tel. 055 737871 dio parziale di ornato vegetale e sul tuite proposte è possibile preno- de Bourbon-Parma, H.R.H. Prince Michel de Bourbon-Parma, Fax 055 7378760 tare inviando una mail a: verso Due figure maschili abbracciate Contessa Chiara Miari Fulcis Ferragamo e uno studio di mano. Come sotto- [email protected]

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Essere sostenitore degli Amici degli Uffizi significa diventare PER ADERIRE: Sostiene l’Associazione Amici degli Uffizi un mecenate della cultura e contribuire ai restauri e alle ■ Presso il Welcome Desk – Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi, donazioni di opere alle Gallerie degli Uffizi. Ingresso 2, Tel. +39 055285610, [email protected] con il suo contributo: ■ Direttamente sul nostro sito www.amicidegliuffizi.it La sua adesione Le garantirà: ■ Tramite conto corrente postale n.17061508 UnipolSai ■ Tramite bonifico bancario sul c/c Associazione Amici degli Uffizi IBAN IT06G0616002809000018289C00 Assicurazioni S.p.a. Bologna ● Una tessera nominale di socio ● Ingresso gratuito, illimitato e senza fila per un anno alla FORME ASSOCIATIVE: Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi e a tutti i ■ Socio ordinario € 60 musei di ■ Socio Famiglia (2 adulti+minori) € 100 ● Un abbonamento al nostro quadrimestrale ■ Socio giovane (fino a 26 anni) € 40 “il Giornale degli Uffizi” ■ Socio sostenitore a partire da € 500

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