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BORGO TOSSIGNANO • • CASTEL GUELFO • • IMOLA •

CCOOMMUUNNEE DDII MMOORRDDAANNOO

Sindaco Stefano Golini

Segretario Comunale Giorgio Cigna

Dirigente di settore Alfonso Calderoni

Adozione Delibera C.C. Controdeduzioni Delibera C.C. Approvazione Delibera C.C.

SSCCHHEEDDEE VVAALLSSAATT EE DDII Elaborato IINNDDIIRRIIZZZZOO PPRROOGGEETTTTUUAALLEE PPSSCC ALL. 1 – SCHEDE GEOLOGICHE DD D’AMBITO RESPONSABILE DI PROGETTO Arch. Ivano Serrantoni

UFFICIO DI PIANO FEDERATO Arch. Ivano Serrantoni Dott.ssa Raffaella Baroni Dott. Lorenzo Diani

CONSULENTI DI PROGETTO Arch. Franco Capra Arch. Piergiorgio Mongioj Arch. Mario Piccinini

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GRUPPO DI LAVORO PSC

COLLEGIO DEI FUNZIONARI Geom. Carlo Arcangeli, di Arch. Alessandro Costa, Comune di Casalfiumanese Geom. Maurizio Bruzzi, Comune di Castel del Rio Arch. Vittorio Giogoli, Comune di Castel Guelfo Arch. Ivano Serrantoni, Comune di Castel San Pietro Terme Ing. Susanna Bettini, Comune di Dozza Ing. Andrea Tommasoli, Comune di Fontanelice Ing. Fulvio Bartoli, Comune di Imola Ing. Giulia Angelelli, Comune di Medicina Geom. Alfonso Calderoni, Comune di Mordano

COLLABORATORI E CONTRIBUTI Arch. Nicola Cardinali, Comune di Castel Guelfo Arch. Davide Antonio Pasquale Carluccio, Ufficio di Piano Federato Dott.ssa Emanuela Casari, Comune di Medicina Roberto Cenni, Comune di Imola Arch. Manuela Mega, Comune di Castel San Pietro Terme Geom. Stefania Mongardi, Comune di Castel San Pietro Terme Saverio Orselli, Comune di Imola Arch. Roberta Querzè, Comune di Imola Ing. Morena Rabiti, Comune di Castel Guelfo Ing. Laura Ricci, Comune di Imola Arch. Serena Simone, Ufficio di Piano Federato Dott.ssa Valeria Tarroni, Comune di Imola Arch. Francesca Tomba, Ufficio di Piano Federato Geom. Tiziano Trebbi, Comune di Medicina Arch. Francesca Vassura, Comune di Medicina Dott. Geol. Lucietta Villa, Comune di Imola Arch. Fausto Zanetti, Comune di Castel San Pietro Terme

CONTRIBUTI SPECIALISTICI Analisi della potenzialità archeologica: Dott. Xabier Z. Gonzalez Muro Dott. Giacomo Orofino Classificazione acustica: AIRIS ValSAT: GEA Progetti A++ associati - Progetti Sostenibili Geologia e Morfologia: Studio Quintili e associati Sismica: Studio geologico ambientale ARKIGEO di Gasparini Dott. Geol. Giorgio

Si ringrazia per la collaborazione: AITE – Associazione Indipendente Tecnici Edilizi AREA BLU ARPA - Sezione Provincia di - Distacco imolese AUSL di Imola – Dipartimento di Salute Pubblica (UOC Igiene e Sanità Pubblica; UOC Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro) Dott. Paolo Mattiussi, Responsabile Servizi Programmazione Territoriale Regione -

schede geologiche d'ambito

Introduzione Oltre a questi elementi di valutazione lito- meccanica è stato fornito per ciascun ambito o Nelle pagine che seguono vengono analizzati gli gruppo d'ambiti omogenei anche un modello ambiti destinati alla urbanizzazione, geologico di massima riguardante singolarmente o in gruppi omogenei, dal punto di indicativamente le prime decine di metri di vista delle loro relazioni con le caratteristiche spessore dei terreni, ricavato dai medesimi geologiche del territorio, o più precisamente, dati d'archivio, nonché le sezioni geologiche con l'elaborazioni dei dati geologici riportati nei "profonde", allegate dopo le schede e precedute relativi documenti del Quadro Conoscitivo, da una carta alla scala 1/50˙000 con le ossia una specifica carta degli "Elementi di relative tracce, nonché con le isobate del tetto criticità stratigrafica" ricavata per dei primi depositi ghiaiosi significativi e delle interpolazione delle numerosissime indagini basi dei diversi depositi profondi) tratte o geotecniche in situ riportate nei data-bases del ricostruite dall'archivio regionale dei dati P.S.C. associato. geognostici. Gli stralci cartografici delle singole schede Per ciascun ambito sono state inoltre fornite riportano come colori di sfondo quelli che tutte le notizie reperibili sulla profondità di rappresentano zone stratigrafiche superficiali falda, su eventuali problemi relativi pressoché omogenee, distinguendo quattro all'interferenza degli ambiti con elementi diverse situazioni in cui le indagini mostrano dell'idrografia superficiale o con tutele relative entro i primi 10 m la presenza di strati alle risorse idriche (pozzi, sorgenti e relative significativi (ossia di almeno 1 metro di aree di ricarica di cui al Titolo 5 del P.T.C.P.). spessore, o poco meno) di: Ogni scheda è corredata altresì da un'immagine − sabbie sature, ossia interessate da una satellitare tratta da Google Earth in falda, in grado di dar luogo a liquefazione in prospettiva non-zenitale con sopra riportati i condizioni sismiche; limiti degli ambiti, che si è reputata in grado di − argille soffici, ossia con Cu (coesione non dre- rendere una visione più realistica e nata) inferiore a 70 kPa, in grado di dar luogo immediatamente comprensibile della zona di a cedimenti post-sismici cospicui; studio, migliore delle foto da terra, che per un − entrambi gli orizzonti pericolosi in condizioni territorio planiziale tendono giocoforza ad sismiche; essere tutte molto simili fra loro e poco eloquenti. − nessun significativo orizzonte pericoloso in condizioni sismiche. Alla fine di ciascuna Scheda d'Ambito si è enunciato un giudizio di edificabilità di massima Si noti che i confini fra le diverse zone con le eventuali prescrizioni o raccomandazioni stratigrafiche, ottenuti per correlazione alle quali l'urbanizzazione risulterebbe più sicura, geometrica, vanno intesi come indicativi di una fatte salve le ulteriori prescrizioni derivanti fascia di passaggio graduale e irregolare e non dalla parte relativa alla microzonazione sismica come un confine litologico netto ed univoco. e dai relativi eventuali approfondimenti di terzo Negli stralci cartografici sono state riportate livello ivi richiesti. anche le zone interessate da attività estrattive in corso ovvero esaurite e parzialmente o totalmente ritombate, come aree nei cui primi 15 -20 m di spessore le condizioni originarie presenti al contorno non sono più rinvenibili, risultando perciò diverse e non assimilabili al loro contesto stratigrafico. Sono stati inoltre riportati i principali temi del rischio idraulico: alvei attivi dei corsi d'acqua, aree ad alta probabilità di inondazione (con tempi di ritorno trentennali) ed aree passibili di inondazione (con tempi di ritorno bisecolari). Tutti gli stralci cartografici delle singole schede sono alla scala 1/10˙000, mentre quelli d'insieme delle zone con elementi di criticità stratigrafica sono riportati alla scala 1/50˙000.

i Legenda degli stralci cartografici

ANS_C2.1 Ambito urbanizzabile

D_N.3 Ambito urbanizzabile

RISCHIO SISMICO Elementi di criticità stratigrafica Livelli sabbiosi saturi: possibile liquefazione

Livelli argillosi molli: possibili cedimenti post-sismici

Livelli sabbiosi saturi e argille molli: possibili liquefazione e cedimenti

Livelli sabbiosi saturi e argillosi molli assenti o poco significativi: effetti sismici locali poco probabili

Cave attive o esaurite

RISCHIO IDRAULICO Alvei attivi e invasi dei bacini idrici (art. 4.2 del P.T.C.P.)

Fasce di tutela fluviale (art. 4.3 del P.T.C.P.)

Aree ad alta probabilità di inondazione (art. 4.5 del P.T.C.P.)

Aree a rischio di inondazione in caso di eventi di pioggia con tempo di ritorno 200 anni (art. 4.11 del P.T.C.P.)

Scala 1:10.000 0 100 200 300 400 500 schede geologiche d'ambito

Mordano (Capoluogo) Ambiti ANS_C2.1 / C2.2 / C2.3 / C2.4 ASP_COM_N2.1 / D_N.1 / D_N.2

fase attuativa dovranno confermare o meno le condizioni Geomorfologia, idrologia locali. Lo stesso vale per l'estremità settentrionale di Gli ambiti sono localizzati nella porzione distale del co- D_N.1 che pare ricomprendere 4 diverse situazioni stra- noide del F. nella media pianura alluvionale, nel tigrafiche. quadrante appena a SW del nucleo dell'urbanizzazione Depositi prevalentemente pelitici storica del Capoluogo, nella fascia compresa fra la via Unità 1 (argille e limi prevalenti) fino a circa Lama a N, la via Cavallari a SW e la via Montebottone a E. 20-22 m con intercalazioni di sabbie Alcune centinaia di metri ad E di ANS_C2.3, ANS_C2.4 in strati da decimetrici a metrici. e D_N.1, si trova il corso del F. Santerno, mentre nei restanti ambiti non sono presenti elementi notevoli Depositi prevalentemente ghiaiosi (circa dell'idrografia superficiale, salvo qualche scolo agricolo. Unità 2 5 m di spessore) posti a profondità superiore a 20 - 22 m. Modello geologico Depositi pelitici prevalenti alternati a Unità 3 La maggior parte degli ambiti ricade in una zona stra- banchi ghiaiosi tigrafica nei cui primi 10 metri di spessore del terreno non si riscontrano livelli sabbiosi saturi o livelli di argille Sezioni geologiche profonde: R.E.R. 79 e A-A' del Capoluogo. soffici di spessore o continuità laterale significativa, in grado di determinare effetti sismici locali; costituisce Idrogeologia eccezione l'ambito ANS_C2.1 che ricade per la maggior parte (salvo che per la porzione più meridionale) nella zona Le indagini geotecniche analizzate segnalano la presenza di una prima falda fra 2.0 e 5.0 m di profondità. dove sono presenti entro le stesse profondità, orizzonti sabbiosi saturi che potrebbero dar luogo ad effetti di liquefazione in seguito a sisma; il confine fra le due diverse P.T.C.P. rischio idraulico situazioni stratigrafiche va inteso come una fascia di passaggio graduale per chiusure lenticolari e sfrangiate Tutti gli ambiti si estendono al di fuori di zone di influenza degli strati sabbiosi, perciò le indagini geognostiche della fluviale e non ricadono in aree inondabili, perciò si configura una situazione a basso rischio idraulico.

1 schede geologiche d'ambito

risorse idriche P.T.C.P. Gli ambiti non interessano alcuna "zona di protezione delle acque sotterranee" di cui al comma 3 dell'art. 5.2.

Edificabilità di massima e prescrizioni

Gli ambiti ANS_C2.2, ANS_C2.3, ANS_C2.4, ASP_COM_N2.1e D_N.2 risultano normalmente edificabili, mentre ANS_C2.1 e l'l'estremità

settentrionale di D_N.1 potranno esserlo con le prescrizioni dettate dalla Relazione sismica del P.S.C.

Mordano Capoluogo: ripresa satellitare prospettizzata, da sud verso nord (da Google Earth) (limiti dei comparti approssimativi)

2 schede geologiche d'ambito

Mordano (Capoluogo W) Ambiti ASP_CN2.4 / CN2.5 / D_N.8

Geomorfologia, idrologia Idrogeologia

Tutti gli ambiti sono localizzati nella porzione latero- Le indagini geotecniche analizzate segnalano la presenza distale del conoide del F. Santerno nella media pianura di una prima falda fra 2.0 e 3.0 m di profondità. alluvionale, a SW del nucleo dell'urbanizzazione storica e a S della zona industriale del Capoluogo in un ambito P.T.C.P. rischio idraulico territoriale compreso fra la via Colombarone a S, la via Zaniolo a E e la via Cavallazzi a N. Lo Scolo Zaniolo Gli ambiti si estendono al di fuori di zone di influenza fluviale lambisce il margine E dell'ambito ASP_CN2.5, appena e non ricadono in aree inondabili, perciò si configura una situazione a basso rischio idraulico. oltre l'omonima viabilità, mentre a circa 300 m a W degli ambiti ASP_CN2.4 e D_N.8 scorre lo Scolo Umido- Colombara, due canali di bonifica che costituiscono il P.T.C.P. risorse idriche reticolo idrografico minuto locale. Tutti gli ambiti non interessano alcuna "zona di protezione delle acque sotterranee" di cui al comma 3 dell'art. 5.2. Modello geologico Edificabilità di massima e prescrizioni Gli ambiti ricadono in una zona stratigrafica nei cui primi 10 metri di spessore del terreno si riscontrano livelli Gli ambiti risultano edificabili con le prescrizioni dettate sabbiosi saturi di spessore o continuità laterale dalla Relazione sismica del P.S.C. significativa, in grado di determinare effetti di liquefazione in seguito a sisma.

Depositi prevalentemente pelitici Unità 1 (argille e limi prevalenti con possibili strati sabbiosi (anche metrici). Base orizzonte posta a circa 14-18 m da p.c. Depositi prevalentemente ghiaiosi di Unità 2 spessore plurimetrico (tra 4 e oltre 10 m).

Unità 3 Depositi prevalentemente pelitici con tetto a circa 20-25 m dal p.c.

Sezioni geologiche profonde: R.E.R. 81.

3 schede geologiche d'ambito

Mordano Capoluogo W: ripresa satellitare prospettizzata, da sud verso nord (da Google Earth) (limiti dei comparti approssimativi)

4 schede geologiche d'ambito

Mordano (Bubano) Ambiti ANS_C2.5 / C2.6 / C2.7 / C2.8 / C2.9 / C2.10 / D_N.3 / D_N.4 / D_N.5 / D_N.6

Geomorfologia, idrologia Depositi prevalentemente pelitici (argil- Unità 1 le e limi prevalenti) fino a circa 20-22 m Tutti gli ambiti sono localizzati nella porzione latero-distale con intercalazioni di sabbie in strati da del conoide del F. Santerno nella media pianura alluvionale, a decimetrici a metrici. W ed a E dell'abitato di Bubano. Lo Scolo Canaletta Influente Depositi prevalentemente ghiaiosi nel Maestà scorre fra 50 e 100 m ad W dell'ambito Unità 2 (circa 5 m di spessore) posti a profon- ANS_C2.7, lambisce il margine NW dell'ambito ANS_C2.6 e dità superiore a 20 - 22 m. sfiora i lati S e W di D_N.4 prima di immettersi nello Scolo Fosso Influente nel Maestà circa 200 m a W di tale ambito. Unità 3 Depositi pelitici prevalenti alternati a Il Canale dei Molini attraversa il margine E degli ambiti D_N.5 banchi ghiaiosi e ANS_C2.6 nonché il margine W di D_N.3; lo Scolo Fossa Sezioni geologiche profonde: R.E.R. 79, R.E.R. 80 e dell'Umido demarca il lato occidentale dagli ambiti ANS A-A' di Bubano. _C2.10 e D_N6 a S del cimitero e, dopo aver attraversato l'ambito D_N.6, delimita i lati W e N dell'ambito ANS_C2.9 P.T.C.P. rischio idraulico nonché quello S di ANS_C2.8. Gli ambiti ANS_C2.5 e D_N.4 confinano a N con un ex-invaso di cava completamente Tutti gli ambiti si estendono al di fuori di zone di influenza allagato (rappresentato in cartografia in colore verde oliva). fluviale e nessuno di essi ricade in aree inondabili, perciò si configura una situazione a basso rischio idraulico. Idrogeologia P.T.C.P. risorse idriche Le indagini geotecniche analizzate segnalano la presenza di una prima falda fra 1.0 e 3.10 m di profondità. Gli ambiti non interessano alcuna "zona di protezione

delle acque sotterranee" di cui al comma 3 dell'art. 5.2. Modello geologico Edificabilità di massima e prescrizioni Gli ambiti ricadono in una zona stratigrafica nei cui primi 10 metri di spessore del terreno si riscontrano livelli Tutti gli ambiti risultano edificabili con le prescrizioni sabbiosi saturi di spessore o continuità laterale signifi- dettate dalla Relazione sismica del P.S.C.; per ANS_ cativa, in grado di determinare effetti di liquefazione in C2.8 e D_N.4 vale altresì la prescrizione di manteni- seguito a sisma. mento di una distanza di rispetto di non meno di 10 m fra qualsiasi edificio ed il ciglio dell'invaso di cava allagato.

5 schede geologiche d'ambito

Mordano Bubano: ripresa satellitare prospettizzata, da sud verso nord (da Google Earth) (limiti dei comparti approssimativi)

6 schede geologiche d'ambito

ASP_CN2.3

ANS_C2.11

Mordano (Bubano SW - Chiavica) Ambiti ANS_C2.11 / ASP_CN2.3

Geomorfologia, idrologia Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi prevalenti con possibili I due ambiti sono localizzati nella zona di interconoide fra il Unità 1 strati sabbiosi (anche metrici). Base F. Santerno ed il T. Sillaro, nella media pianura alluvionale, il orizzonte posta a circa 14-18 m da p.c. primo (ASP_CN2.2) a SW dell'abitato di Bubano, il secondo (ANS_C2.12) ad W della frazione di Chiavica, nel territorio Depositi prevalentemente ghiaiosi di compreso fra la via Selice a W e la via Colombarone Canale a Unità 2 spessore plurimetrico (tra 4 e oltre N. Il Canale dei Molini di Imola passa a meno di 200 m ad W 10 m). dell'ambito ASP_CN2.2, lambisce il margine N di entrambi gli ambiti e raccoglie le acque sia dello Scolo Fossa Influente del Unità 3 Depositi prevalentemente pelitici con Maestà che scorre a meno di 50 m ad W dell'ambito tetto a circa 20-25 m dal p.c. ANS_C2.12. Sezioni geologiche profonde: R.E.R. 80. Modello geologico Idrogeologia

L'ambito ASP_CN2.2 ricade per la parte settentrionale in Le analisi geotecniche analizzate segnalano la presenza di una zona stratigrafica nei cui primi 10 metri di spessore una prima falda fra 1.7 e 2.8 m di profondità. del terreno sono presenti sia livelli sabbiosi saturi che argillosi soffici di spessore o continuità laterale P.T.C.P. rischio idraulico significativa, in grado di determinare effetti sismici locali, Entrambi gli ambiti si estendono al di fuori di zone di mentre la parte meridionale presenta invece i soli livelli influenza fluviale e non ricadono in aree inondabili, perciò si sabbiosi; l'ambito ANS_C2.12 pare ricadere in una zona configura una situazione a basso rischio idraulico. stratigrafica nei cui primi 10 metri di spessore del terreno non si riscontrano livelli sabbiosi saturi o livelli di P.T.C.P. risorse idriche argille soffici di spessore o continuità laterale significativa, in grado di determinare effetti sismici locali. Gli ambiti non interessano alcuna "zona di protezione Tuttavia si tratta evidentemente di una zona di delle acque sotterranee" di cui al comma 3 dell'art. 5.2. passaggio fra le diverse zone stratigrafiche i cui limiti Edificabilità di massima e prescrizioni vanno intesi come fasce di passaggi laterali lenticolari e sfrangiati, in cui i livelli sabbiosi si alternano a quelli L'ambito ANS_C2.12 risulta normalmente edificabile, argillosi, in presenza di falda: le indagini geognostiche mentre ASP_CN2.2 potrà esserlo con le prescrizioni dovranno stabilire con precisione le reali situazioni locali. dettate dalla Relazione sismica del P.S.C.

7 schede geologiche d'ambito

Mordano Bubano SW - Chiavica: ripresa satellitare prospettizzata, da sud verso nord (da Google Earth) (limiti dei comparti approssimativi)

8 schede geologiche d'ambito

Mordano (Bubano W) Ambiti ASP_CN1.1 / ASP_CN2.2 / D_N.7

Geomorfologia, idrologia Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi prevalenti) fino a circa 20- Unità 1 Tutti gli ambiti sono localizzati nella zona di interconoide fra 22 m con intercalazioni di sabbie in il F. Santerno ed il T. Sillaro, nella media pianura alluvionale, ad strati da decimetrici a metrici. W dell'abitato di Bubano e a N degli insediamenti industriali Depositi prevalentemente ghiaiosi esistenti nel territorio compreso fra la via Selice a W e la via Unità 2 (circa 5 m di spessore) posti a Fluno a S. Non sono presenti elementi notevoli dell'idrografia profondità superiore a 20 - 22 m. superficiale, salvo qualche scolo artificiale, in particolare lo Scolo Fossa Influente nel Maestà che scorre circa 350 m Unità 3 Depositi pelitici prevalenti alternati a ad E degli ambiti ASP_CN1.1 e D_N.7 e demarca il lato banchi ghiaiosi. orientale dell'ambito ASP_CN2.2. Sezioni geologiche profonde: R.E.R. 80 e A-A' di Bubano.

Modello geologico Idrogeologia

L'ambito ASP_CN1.1. D_N.7 e circa la metà occidentale di ASP_CN2.2 ricadono in una zona stratigrafica nei cui Le analisi geotecniche analizzate segnalano la presenza di una prima falda attorno a 2.0 m da piano campagna primi 10 metri di spessore del terreno sono presenti sia livelli sabbiosi saturi che argillosi soffici di spessore o P.T.C.P. rischio idraulico continuità laterale significativa, in grado di determinare effetti sismici locali, mentre la metà orientale di Gli ambiti si estendono al di fuori di zone di influenza fluviale ASP_CN2.2 ricade in una zona stratigrafica nei cui primi e non ricade in aree inondabili, perciò si configura una 10 metri di spessore del terreno si riscontrano livelli situazione a basso rischio idraulico. sabbiosi saturi di spessore o continuità laterale significativa, in grado di determinare effetti di liquefazione P.T.C.P. risorse idriche in seguito a sisma. Gli ambiti non interessano alcuna "zona di protezione delle acque sotterranee" di cui al comma 3 dell'art. 5.2.

Edificabilità di massima e prescrizioni

Gli ambiti risultano edificabili con le prescrizioni dettate dalla Relazione sismica del P.S.C.

9 schede geologiche d'ambito

Mordano Bubano W: ripresa satellitare prospettizzata, da sud verso nord (da Google Earth) (limiti dei comparti approssimativi)

10 schede geologiche d'ambito

Mordano (Bubano NW) Ambito ASP_CN2.1

Geomorfologia, idrologia Idrogeologia

L'ambito è localizzato nella zona di interconoide fra il F. Le analisi geotecniche analizzate segnalano la presenza di Santerno ed il T. Sillaro, nella media pianura alluvionale, a NW una prima falda fra 2.0 e 4.0 m di profondità. dell'abitato di Bubano e a N degli insediamenti industriali esistenti in un ambito territoriale interessato da invasi di P.T.C.P. rischio idraulico attività estrattive pregresse (rappresentati in cartografia in verde oliva) oggi allagati. Poche centinaia di metri ad W L'ambito si estende al di fuori di zone di influenza fluviale e degll'ambito scorre lo Scolo Viola, lo Scolo Zaniolo, ubicato in non ricade in aree inondabili, perciò si configura una situazione a basso rischio idraulico. adiacenza alla via Selice, lambisce il margine orientale di ASP_CN2.1 e, a meno di 200 m a N di tale ambito, si P.T.C.P. risorse idriche rinviene il C.E.R.

L'ambito non interessa alcuna "zona di protezione delle L'ambito ricade in una zona stratigrafica nei cui primi 10 acque sotterranee" di cui al comma 3 dell'art. 5.2. metri di spessore del terreno sono presenti sia livelli sabbiosi saturi che argillosi soffici di spessore o Edificabilità di massima e prescrizioni continuità laterale significativa, in grado di determinare effetti sismici locali. L'ambito risulta edificabile con le prescrizioni dettate dalla Relazione sismica del P.S.C., vale altresì la Depositi prevalentemente pelitici prescrizione di mantenimento di una fascia di (argille e limi prevalenti) di spessore rispetto di almeno 10 m fra il ciglio superiore dell'invaso Unità 1 elevato (27-30 m o più) con rade di cava allagato confinante verso E e qualsiasi edificio o intercalazioni (da alcuni decimetri a 1- 1.5 m) di ghiaie e possibile presenza di manufatto. strati sabbiosi (anche metrici) Depositi prevalentemente ghiaiosi (3 - Unità 2 5 m di spessore) posti a profondità superiore a 27- 30 m.

Sezioni geologiche profonde: R.E.R. 79 e R.E.R. 80.

11 s c h e de geologiche d'ambito

Mordano Bubano NW: ripresa satellitare prospettizzata, da sud verso nord (da Google Earth) (limiti dei comparti approssimativi)

12 Elementi di criticità stratigrafica superficiale (primi 10 m di spessore)

Livelli sabbiosi saturi: possibile liquefazione

Livelli argillosi soffici: possibili cedimenti post-sismici Livelli sabbiosi saturi e argille soffici: possibili cedimenti e liquefazione Livelli sabbiosi saturi e argillosi soffici assenti o poco significativi: effetti sismici locali poco probabili Confine Comunale

Scala 1:50˙000

-450 RER 14

-350

0 -200 -400 RER 79

-10 -10 -300 -350 5 0 -250 BUBANO A-A'

-10 -150 5 -10 -20

-200 10 0 -300 0

-5 -10

Carta degli elementi geologici RER 80 profondi - desunti dal P.T.C.P. 10 e pubblicazioni RER -5 0 Isobata tetto ghiaie sepolte -150 10 m s.l.m. Isobata della base dei depositi AES -50 m s.l.m depositi AES -50 m s.l.m 5 MORDANO A - A' -100 Isobata della base dei 10 -100 depositi AEI -100 m s.l.m isobata acquifero C (sabbie di Imola) -200 m s.l.m. RER 81 -250 10 Territorio collinare (da P.T.C.P.) Confine Comunale 20 TracciaConfine Sezioni Comunale

Traccia Sezioni -200 20 Scala 1:50˙000

Sez RER 79

Fonte Servizio Geologico Sismico e dei Suoli Cartografia interattiva - Sezioni Geologiche e Prove Geognostiche della pianura emiliano romagnola

Sez RER 80

Fonte Servizio Geologico Sismico e dei Suoli Cartografia interattiva - Sezioni Geologiche e Prove Geognostiche della pianura emiliano romagnola

Sez RER 81

Fonte Servizio Geologico Sismico e dei Suoli Cartografia interattiva - Sezioni Geologiche e Prove Geognostiche della pianura emiliano romagnola

Sezione Bubano A - A' Sezione Mordano A - A'

222140P626222140P512 222140P604 239020P605 239020P606 239020P618 222140P622

25 m s.l.m

0 m s.l.m

AES -50 m s.l.m AES

-100 m s.l.m

-150 m s.l.m

AEI AEI -200 m s.l.m

-250 m s.l.m IMO

-275 m s.l.m IMO

pozzi e carotaggi limiti unità stratigrafiche unità stratigrafiche

isobata Tetto Ghiaie AES Sintema Emiliano Romagnolo Superiore Argille, Argille limose, limi e limi sabbiosi isobata depositi AES AEI Sintema Emiliano Romagnolo Inferiore Sabbie, sabbie ghiaiose ed argilloso - limose Ghiaie, ghiaie sabbiose ed argillose isobata depositi AEI IMO Sabbie di Imola Scala 1:20.000 222140P604 - numero banca dati RER e Circondario esagerazione verticale 8X