NOVEMBRE-DICEMBRE 2018 NUMERO 42 ANNO XXVIII

FOGLIO DELLA COMUNITÀ AUTOGESTITA DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA COMUNITÀ DEGLI ITALIANI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO

Editoriale Madonna in trono col Bambino e sei Santi LO SCRIGNO (Foto: Ubald Trnkoczy) CULTURALE DI PIRANO di Kristjan Knez

on è la prima volta che lo eviden- ziamo. Pirano rappresenta un Nunicum nella penisola istriana. In età veneziana era la seconda città per importanza dopo Capodistria, capoluogo della provincia di San Marco. Il sale e il suo commercio avevano giocato un ruo- lo di primo piano, senza l’‘oro bianco’ la storia della città di San Giorgio avrebbe registrato un corso decisamente diverso. Invece rappresentò la sua fortuna e al tem- po stesso la differenziò dagli altri conte- sti urbani. Tale condizione privilegiata si riflesse sull’intera collettività come pure sulla dimensione culturale in senso lato. Il retaggio piranese, infatti, è notevole. Per un insieme di circostanze fortuite, la cittadina non conobbe devastazioni, sac- cheggi, scempi che alterassero la sua fi- sionomia, anzi, un forte senso civico e la consapevolezza dell’importanza rivestita dalla cura della memoria storica e delle te- stimonianze dei tempi andati, hanno fatto sì che Pirano annoverasse un corpus ampio ed articolato di elementi che parlano del suo passato. Tale ricchezza, si noti bene, è pg. 3-4 Quattro anni di sfide e successi d’incommensurabile valore non solo per I taguardi della CAN nel mandato 2014-2018 gli storici, ossia per quanti si interessano Nadia Zigante al ricco patrimonio cultuale custodito nel- le diversi sedi, bensì rappresenta anche il pg. 7 Convegno di studi su Carpaccio punto di forza e un’attrattiva per i visita- In occasione del 500esimo della pala d’altare piranese tori e per il turismo culturale che va sem- Bruno Fonda pre più sviluppandosi. Poiché l’industria dell’ospitalità rimpingua la cassa comuna- pg. 10-13 SPECIALE Trentennale della “Festa del vin” le, proprio il Municipio dovrebbe contri- Appuntamento che valorizza i produttori locali buire maggiormente alla valorizzazione di A. Manzin, O. Lusa, M. Argentin, M. e M. Zlatič, A. Cah e D. Sorgo un retaggio considerevole, mentre l’Asso- ciazione turistica dovrebbe impegnarsi a pg. 17 Tomaso Luciani (1818-1894) promuoverlo. Un lavoro corale potrebbe Convegno di studi ad Albona (continua a pag. 2) Kristjan Knez dare risultati apprezzabili. Non si deve serva a Padova). La pala rappresenta nel or sono, sosteneva che la loro presenza in però improvvisare, oltre agli operatori concreto una testimonianza del patrimo- loco avrebbe ulteriormente sottolineato il turistici e agli amministratori devono nio culturale esistente nella città. Sebbene vincolo dell’ alla civiltà veneziana e essere coinvolti anche e soprattutto gli la sua vicenda sia diversa rispetto alle altre di conseguenza l’italianità dei luoghi, in esperti, affinché forniscano una base pitture istriane prelevate dalle sedi origi- termini culturali, linguistici, identitari. solida e contenutisticamente valida; la narie per tutelarle da possibili danneggia- Ma se le opere non sono avulse dal con- divulgazione necessita di rigore proprio menti e/o distruzioni belliche, annove- testo per il quale furono commissiona- come la ricerca e lo studio. Altrimenti si riamo anch’essa tra le opere dimenticate te, ugualmente un loro ipotetico rientro rischia la banalizzazione, ottenendo l’ef- per decenni, poi recuperate, proposte al non dovrebbe rappresentare un semplice fetto contrario. Lo scorso dicembre, nel pubblico; di proprietà dello Stato italiano ‘passaggio’ da una sede ad un’altra, ma il convento dei frati minori conventuali di e rivendicate dalla . Senza entra- riconoscimento della civiltà italiana radi- Pirano, è stato promosso il convegno in- re nel merito della questione, sulla quale cata sul territorio, quella stessa che aveva ternazionale di studi sulla pala di Vittore non abbiamo alcuna competenza, possia- prodotto ossia permesso l’accumulo di un Carpaccio in occasione del cinquecen- mo dire solo che la decontestualizzazione significativo patrimonio culturale. Questa tesimo della sua realizzazione e in con- di un’opera artistica sottrae valore alla dovrebbe essere la conditio sine qua non. comitanza con il settecentesimo della stessa e impoverisce il luogo per il quale Non si tratta di muovere al vento primati consacrazione della Chiesa di San Fran- è stata concepita. La posizione di buona anacronistici, ciò che si desidera, in primo cesco. Grazie ad un’intensa ed articolata parte degli studiosi e delle persone di luogo per onestà intellettuale e per verità giornata di studio è stato possibile sof- buon senso propende al ritorno di queste storica, è l’accoglimento di una presenza fermarsi sull’artista veneziano e sulla sua opere nei luoghi d’origine. Un sostenitore che quella storia l’ha costruita e scritta. attività in Istria, sulla pregevole opera di questa linea fu anche il capodistriano Oggi patrimonio di tutti, la chiarezza, che dal 1940 è assente da Pirano (si con- Francesco Semi, il quale, alcuni decenni però, è d’obbligo.

OTTIMISMO ELETTORALE

di Andrea Bartole

chiusura dell’anno in to importante. Non possiamo dubbio alcuno quindi che l’in- svariati non riescono a spostar- corso sembra più che non sottolineare l’aumento dal teresse alle vicende politiche si per recarsi alle urne. Inoltre, Amai opportuno ana- 58 al 67% rilevato nel comu- locali della CNI siano parti- è stato sfruttato dalle CAN il lizzare, almeno brevemente, i ne di Capodistria e quello dal colarmente sentite dai nostri dato fornito dal Ministero de- dati delle elezioni locali/am- 44 al 60% a Pirano. Anche ad connazionali che nutrono un gli Affari Interni (utilizzato già ministrative svoltesi lo scorso Isola è stato registrato un no- vero e reale interesse ad espri- alle elezioni parlamentari dello 18 novembre. Per quanto ri- tevole incremento arrivando al mere la loro volontà e/o opinio- scorso giugno) riguardante i guarda la Comunità nazionale 59,8%. Solo ad Ancarano vi è ne mediante il voto. A livello giovani appartenenti alla CNI italiana è di grande interesse stata una leggera flessione ma il locale è quindi chiaro che gli appena diventati maggiorenni considerare i dati riguardanti dato non deve (e non può) spa- appartenenti alla CNI tengono che acquisiscono il diritto al l’affluenza ai seggi. Il dato -na ventare in quanto i numeri de- sempre di più alle questioni che voto particolare e che vengo- zionale relativo all’affluenza si gli iscritti sono davvero esigui e sentono vicine e questo fatto è no così prontamente informati è attestato sul 51%, anche se quindi già poche persone in più sicuramente positivo. Aggiun- della possibilità di esercitare il nei comuni di Capodistria, o meno significano molti pun- go che molto probabilmente la voto. Alla luce di questi nume- Isola, Pirano questo è stato ti percentuali. Interessa invece crescita dell’affluenza è dovuta ri in crescita non possiamo che tra il 46 e il 48%. Ancarano sottolineare il trend generale anche al diritto del quale gli essere ottimisti per il futuro in questo caso ha fatto la dif- di crescita dell’affluenza che ci appartenenti alla CNI possono delle nostre comunità. Bisogna ferenza, anche su scala nazio- nutre di speranza e ottimismo godere dalle ultime elezioni, e però continuare a lavorare nel nale, con un notevole 56,9 %. e conferma lo stato di salute nel precisamente quello di poter modo in cui si sta già operan- Per quanto concerne il grup- quale versano le nostre istitu- votare presso i propri seggi di do, con grande serietà e visione po nazionale italiano è inve- zioni comunitarie. Ricordiamo residenza anche al di fuori del a lungo termine senza perdere ce interessante rilevare che, che alle elezioni parlamentari territorio nazionalmente misto. di vista la rotta, ed è evidente proprio riguardo all’affluenza, svoltesi lo scorso giugno l’af- In questo modo è stato possi- che il senso di appartenenza (e rispetto alle elezioni del 2014 fluenza dei connazionali è stata bile ottenere i voti anche delle coinvolgimento) può crescere. vi è stato un incremento mol- del 55,5%. Non vi può essere persone che per i motivi più I dati parlano chiaro. 2 I risultati ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2018 I RAPPRESENTANTI DELLA CNI

o scorso 18 novembre i connaziona- Comunità locale di Strugnano Onelio Bernetič, lista “Semo de qua” li sono stati chiamati alle urne per Ingrid Šuber Maraspin; (197 voti); Lesprimere le proprie preferenze alle Comunità locale di Lucia Bruno Fonda, lista “Insieme se pol” elezioni amministrative; sono stati elet- Daniela Sorgo; (189 voti); ti anche i rappresentanti della Comunità Comunità locale di Sicciole Paolo Zlatič, lista “Semo de qua” nazionale italiana (CNI) in seno al Consi- Claudia Markovič. (186 voti). glio comunale del Comune di Pirano e del Consiglio della Comunità autogestita della Al Consiglio della Comunità autogestita Il 5 dicembre 2018 alla riunione costituti- nazionalità italiana. Di seguito riportiamo della nazionalità italiana di Pirano sono va della Comunità autogestita della nazio- i risultati. stati eletti: nalità italiana di Pirano sono stati eletti il Kristjan Knez, lista “Insieme se pol” presidente, Andrea Bartole, e il vicepresi- Al Consiglio comunale del Comune di Pi- (351 voti); dente, Nadia Zigante. In quell’occasione rano i rappresentanti della CNI eletti sono: Nadia Zigante, lista “Insieme se pol” sono stati eletti anche i rappresentanti Andrea Bartole, lista “Quei giusti” (279 voti); in seno al Consiglio della Comunità au- (223 voti) Manuela Rojec, lista “Insieme se pol” togestita costiera della nazionalità ita- Nadia Zigante, lista “Quei giusti” (246 voti); liana: Kristjan Knez, Manuela Rojec e (220 voti) Andrea Bartole, lista “Insieme se pol” Nadia Zigante. Manuela Rojec, lista “Quei giusti” (243 voti); (217 voti) Giorgio Rosso, lista “Semo de qua” Il 19 dicembre 2018 si è tenuta a Ca- (216 voti); podistria la riunione costitutiva del- Nei Consigli delle Comunità locali del Co- Gianfranco Giassi, lista “Insieme se pol” la Comunità autogestita costiera del- mune di Pirano sono stati eletti: (215 voti); la nazionalità italiana, i consiglieri Comunità locale di Pirano Christian Poletti, lista “Va Piran” hanno eletto il presidente, Alberto Daniela Paliaga Janković; (209 voti); Scheriani, e i tre vicepresidenti: Marko Comunità locale di Portorose Valter Lovrečič, lista “Insieme se pol” Gregorič, Linda Rotter e Nadia Zigante. Aldo Zigante; (205 voti);

QUATTRO ANNI DI SFIDE E SUCCESSI

I TRAGUARDI DELLA CAN NEL MANDATO 2014-2018

uando ci si appresta a prendere di più, ma possiamo ritenerci soddisfatti, trati sia al Comune di Pirano sia all’Uf- in mano relazioni, articoli di gior- per il momento. ficio per la nazionalità del Governo, do- Qnale, a leggere verbali per fare un Vorrei condividere con voi gli obiettivi più cumenti nei quali si è analizzato lo stato resoconto del lavoro svolto allora ci accor- rilevanti di questi quattro anni che hanno delle cose e sono state indicate le proposte giamo di quanto è stato fatto. Un manda- visti partecipi dieci consiglieri della CAN per una maggiore tutela ed applicazione to quello della Comunità autogestita della riuniti nel Consiglio con scadenza mensile. delle norme. Siamo stati attivi anche con nazionalità italiana di Pirano (CAN) 2014- Le tematiche principali sono state la tutela il GURS – l’amministrazione geodetica 2018, ricco di impegni, collaborazioni e suc- del bilinguismo a livello locale, in questo della Slovenia nella stesura dei nomi geo- cessi. Certo avremmo desiderato realizzare senso sono stati prodotti documenti inol- grafici italiani autoctoni sul territorio ge- 3 ografico bilingue. I lavori sono ancora in posizionate tabelle nelle vie principali ma ambito culturale ai cittadini più meritevoli. corso. Importante anche la nostra attiva questa volta si è pensato di allargare il pro- È stata Fulvia Zudič ad aggiudicarsi il pre- collaborazione nella stesura della strate- getto della toponomastica alle altre località. mio, meritatissimo in quanto il suo lavoro e gia economica a livello di CAN costiera, Abbiamo scelto di iniziare da Strugnano. il suo impegno dimostrano ancora una vol- che ha visto l’avvio effettivo in settembre La tabella con i toponimi locali è stata sì ta l’amore e il legame culturale e sociale che 2018. posizionata nel centro del paese, ma con Fulvia dimostra alla sua terra. Le istituzioni scolastiche sono un argo- manchevolezze ed errori. Siamo ancora in Il ricco programma culturale che da sempre mento ed un settore molto delicato ed im- attesa di una risposta in seguito alle indica- vede la CAN protagonista in ambito comu- portante, da ricordare che la CAN è fon- zioni e richieste della Commissione per la nale, assieme alla Comunità degli Italiani datrice, assieme al Comune, della scuola toponomastica inoltrate ai responsabili del “Giuseppe Tartini”, non si può sintetizzare dell’infanzia e della scuola elementare. In Comune. in poche righe. Elencherò solo le novità di questo mandato abbiamo dato il consenso Per la prima volta la Comunità “Giuseppe questo mandato: i finanziamenti aggiuntivi e supporto alla realizzazione di alcuni la- Tartini” è partner di un progetto europeo per il gruppo della tradizione della “Voga vori di ristrutturazione e di ampliamento Interreg che la vede protagonista di una veneta Piran”, il contratto per la gestione delle sedi scolastiche elementari di San- interessante iniziativa culturale ma anche del faro di Pirano che dall’estate 2018 è ta Lucia e di Sicciole, mentre la scuola imprenditoriale: Casa Tartini diventerà nel aperto al pubblico grazie al lavoro di giova- dell’infanzia ha visto un notevole incre- prossimo futuro un luogo di diffusione del ni studenti e volontari che ogni giorno si mento di iscrizioni per cui si è resa neces- patrimonio musicale piranese e percorso sono alternati all’ingresso del faro, la col- saria l’apertura di ben due sezioni laborazione con la CrTrieste e la di asilo. Siamo sempre in attesa di Fondazione prof. Diego de Castro poter finalmente iniziare la tanto che in pochi anni ha donato alla attesa ristrutturazione ed amplia- scuola elementare circa ventisei- mento della sede centrale dell’asilo mila euro per il miglioramento di Santa Lucia dove ha sede anche dell’offerta formativa (schermi in- la nostra istituzione italiana, “La terattivi, computer, proiettori). Coccinella”. L’obiettivo più importante e signi- La CAN ha sollecitato il Comune a ficativo è stata l’approvazione una- provvedere ai lavori di messa in sicu- nime di avvio dell’iter da parte di rezza del tetto e di parte dello stabile tutto il Consiglio comunale per della sezione piranese dell’Archivio la tutela del cimitero. Finalmente regionale di Capodistria, dove sono all’inizio dell’estate, dopo moltis- conservati documenti storici di pre- simi anni di richieste, tentativi di gio e di valore inestimabile. Final- mediazione, sensibilizzazione del- mente la sede non ha più problemi le persone preposte, il documento di infiltrazione d’acqua ed ha una è stato concluso ed ora abbiamo Casa barocca sala di lettura ben illuminata. In Piazza Tartini (foto: Lara Sorgo) il Decreto di proclamazione del Essendo consapevoli che i tempi Cimitero Civico di Pirano a mo- cambiano rapidamente e che il sistema museale con eventi mirati alla promozione numento di importanza locale (G.U. della di informazione e diffusione delle notizie della casa e del territorio. Si è reso allora RS. Nr. 58/2018 del 31 agosto 2018). Ades- è cambiato, si è pensato di potenziare la necessario rivedere anche la destinazione so il cimitero di Pirano, luogo di memoria, pagina web e FB della nostra Comuni- degli spazi di Casa Tartini, dove c’erano gli di storia ma anche di affetti è tutelato, pro- tà, rendendo in questo modo visibile in uffici amministrativi della CAN. Grazie ad tetto ad un livello più rigoroso. tempo reale il nostro lavoro. È nato così un lavoro di mediazione con il Comune Per concludere l’analisi del mandato appe- il progetto “Visibilità bilingue” che ha siamo riusciti, nel 2017, ad ottenere degli na finito potremo dire che sono stati portati riscontrato un notevole incremento degli spazi alternativi destinati al personale del- a termine iniziative importanti iniziate dai utenti sui nostri social grazie anche al la- la CAN nella casa barocca, a due passi da consigli precedenti, sono state introdotte voro dei collaboratori che regolarmente Casa Tartini. Un importante acquisto che altre novità e posate le basi per progetti fu- seguono e scrivono notizie, annunci, invi- allarga la nostra disponibilità di spazio. turi. Cosa abbiamo in cantiere? La neoletta ti. Possiamo ben dire che siamo la Comu- I locali ci sono stati assegnati a tempo inde- CAN ha un programma di lavoro molto nità meglio rappresentata ed organizzata terminato, il Comune ha provveduto anche impegnativo, in primo luogo l’avviamento in questo senso. al finanziamento degli arredi dell’archivio e della strategia culturale, poi il tanto atteso Per quanto riguarda il discorso del patri- di parte delle spese di trasferimento. ampliamento dell’asilo di Santa Lucia e an- monio culturale abbiamo portato avanti Un altro successo che ci ha reso partico- cora il desiderio di coordinare tutte le CAN la realizzazione dell’affissione delle tabelle larmente fieri nel 2018 è l’assegnazione del comunali per raggiungere un decreto sulla con i toponimi più rappresentativi. “Riconoscimento Tartini” che, in occasio- tutela del bilinguismo simile e condiviso e Ricorderemo che nel centro storico pira- ne della Giornata della cultura slovena, tante altre sfide ancora. nese, già negli anni precedenti, sono state viene conferito per meriti eccezionali in Nadia Zigante 4 A Strugnano XVIII FESTA DEI CACHI CON GLI OCCHI DEGLI ATTIVISTI DELLA CI “GIUSEPPE TARTINI” DI PIRANO

opo la lunga estate calda che si è si portano nei propri luoghi di residenza della Slovenia, Croazia ed Italia, facendo protratta fino ai mesi autunnali, almeno una cassetta del bel frutto, dopo così conoscere una delle attività tradizio- Dfacendo maturare e tingendo di aver mangiato qualche specialità nostra- nali della nostra regione. Qualche anno arancione i frutteti del tipico frutto legato na che per l’occasione i ristoratori locali fa si son celebrati pure all’Expo di Mila- a Strugnano, si è giunti a novembre quan- si prodigano a preparare. Sin dall’inizio no riscuotendo ampio consenso. Come do si celebra il cachi, offrendolo a quanti vi la manifestazione si svolge durante le tre detto nella parte introduttiva, questa giungono da ogni dove. Per noi del gruppo giornate del fine settimana, a metà novem- edizione della Festa dei cachi è stata par- di pittura, la XVIII edizione della Festa bre. Quest’anno un cielo terso ed un tie- ticolarmente gioiosa grazie alla parteci- dei cachi è stata particolarmente gioiosa; pido sole hanno favorito la riuscita della pazione dei bambini, i lavori esprimono difatti l’affluenza dei bambini accorsi ai Festa. Venerdì 16 novembre, durante l’i- al meglio l’entusiasmo e la spontaneità nostri tavoli, dove abbiamo organizzato il naugurazione a cui è intervenuto pure il che soltanto i bambini sono in grado di laboratorio di pittura, è stata ininterrotta per diverse ore fino a quando la luce del giorno si è affievolita e le famiglie con bam- bini hanno abbandonato il capannone che le aveva accolte, attirando il loro interesse con la ricca varietà di offerte. Il gruppo di pittura, come quello di ceramica, quelli musicali come la mandolinistica e il coro, e l’immancabile “Famea dei salineri” sono stati presenti alla manifestazione fin dalla prima edizione del 2000. I pittori avevano partecipato in diversi modi, a seconda dei programmi annuali, esponendo i propri dipinti sia nel capannone, dove si son sem- pre svolti i laboratori, sia negli spazi espo- sitivi dell’albergo, dove si tengono pure le conferenze sul tema dei cachi. I lavori dei ceramisti che per ovvie ragioni vengono eseguiti nel laboratorio di Casa Tartini, trovano annualmente collocazione nelle vetrine poste all’interno dell’albergo de- stando curiosità ed ammirazione. La cera- mica è una delle attività più frequentate Con il presidente della Repubblica della nostra CI. L’idea della Festa dei ca- Il capo dello Stato, Borut Pahor, assieme alla “Famea dei salineri” (foto: Janez Kočar) chi e la sua realizzazione si può dire una di quelle uniche e geniali che promuove il presidente della Repubblica Borut Pahor, esprimere. Pure al gruppo di pittura ed a territorio, la sua gente, coinvolgendo oltre al gruppo della “Famea dei salineri” è sta- quello di ceramica sono state conferite le ai coltivatori e collaboratori di Strugnano, ta conferita una targa di ringraziamento targhe di ringraziamento per la plurien- pure tutti i gruppi di attività della Comu- per la lunga e proficua collaborazione ed il nale proficua partecipazione. Essendo nità italiana, come le istituzioni scolari e presidente ha voluto farsi ritrarre insieme stata la partecipazione dei vari gruppi prescolari, nonché gli imprenditori locali. a loro. Il gruppo rappresenta una delle at- di attività suddivisa durante le tre gior- Una manifestazione questa che dalla sua tività tradizionali di questa parte d’Istria, nate di durata della manifestazione, non fondazione attrae un pubblico numerosis- su cui in passato poggiavano le basi eco- ho dati in proposito, quindi ritengo che simo che accorre da tutta la Slovenia per nomiche di questa regione. Da anni que- dei meriti degli altri gruppi parleranno i vedere Strugnano e dintorni ed assaggia- sti bravi rappresentanti dei nostri salinai, mentori che possono fornire dati precisi re le bontà a base del saporito frutto degli oltre a partecipare alla Festa dei cachi di a riguardo. dei. L’abile promozione ha fatto sì che tutti Strugnano, viaggiano per le varie località Liliana Stipanov 5 Nell’ex magazzino del sale “Monfort” “SAL NOSTRUM” E CENTRO INFORMAZIONI INIZIATIVA DEL MUSEO DEL MARE

ari amici, mi trovo qui per apri- re questa volta la mostra allestita Cda giovani autori nell’ambito del progetto Interreg “Sal Nostrum” - Dalle saline ai magazzini del sale. Testimonian- za importante anche questa dedicata alle nostre saline, alla produzione del sale, in una delle regioni che ha basato nel passa- to la sua principale attività proprio sulla raccolta di questo importante prodotto per l’esistenza umana. Il sale, risultato del lavoro del salinaro: un mestiere difficile, faticoso, una maniera di essere, una maniera di identificarsi: un mondo particolare e specifico, con i suoi usi e costumi, con le sue salienti peculia- rità esistenziali, in poche parole con una sua cultura specifica. Una microcultura Tradizione e multimedialità che assieme a quella contadina, formava Negli spazi dell’ex magazzino del sale (foto: Maja Bjelica) il tessuto esistenziale della nostra Pirano. È il nostro passato, che con difficoltà ponente il mosaico della nostra cultura, nostra vita e della nostra esistenza che se compenetra il presente ed il futuro, ma come parte integrante di un insieme mag- ne va, sacrificato sull’altare della così detta inesorabilmente tende a scomparire, giore, di un corpo che è completo soltanto modernità e del progresso, che porta come come scomparse sono le esigenze e le mo- se il mosaico si ricompone. Grazie amici risultato finale il completo e totale disfaci- tivazioni che avevano creato i presupposti del Museo piranese. Grazie a tutti coloro mento di valori e di umanità, al cui epilogo perché una simile attività, quella della che hanno collaborato alla realizzazione di credo nessuno voglia giungere in quanto produzione del sale, si sviluppasse in que- questo progetto. come ultima ratio non ci rimane che il vuo- sta regione. Bruno Fonda to e l’indifferenza. Per molti aspetti è la re- Il recupero e la rivalutazione di questo altà di oggi, in un mondo che più che mai nostro passato, come ebbi più volte ma- Alcuni giorni più tardi si è svolta l’apertu- ha la necessità di luce e di valori, che pos- niera di evidenziare, è fatto importante, ra, sempre al “Monfort”, del Centro infor- sono essere reperiti soltanto in una genesi perche tutti noi usciamo da una cultura, mazioni “Mala Barka” (Piccola barca). culturale, anche se sempre più difficile ed che genericamente definirei contadina. Cari amici del mare negli ultimi anni tan- ardua diventa la sua identificazione. Ecco Tutti noi siamo il risultato di questa cul- tissime sono state le iniziative atte a ripor- perché credo sia importante la conserva- tura, la cui riscoperta sta proprio nel ri- tare il nostro passato, la nostra memoria zione del nostro patrimonio marittimo, far trovare la parte nascosta e recondita del storica nel nostro presente. Iniziative ed rivivere queste vecchie imbarcazioni che nostro modo di essere e di comportarci atti concreti come questo di oggi. L’aper- rappresentano la nostra storia, il nostro di oggi, del nostro intimo, del nostro più tura del centro informazioni “Mala barka” passato, il nostro trascorso storico, il no- profondo inconscio. (Piccola barca), che rientra nel progetto stro antico modo di vivere, il nostro ‘io’. Sono le nostre radici, senza le quali crolla per la conservazione del patrimonio ma- Vorrei infine ricordare il mestiere di coloro l’impalcatura umana del nostro presente. rittimo dell’alto Adriatico, nell’ambito del che hanno costruito questo patrimonio. Ecco per quale motivo questa antichissi- programma di cooperazione INTERREG L’operosità di queste persone deve essere ma tradizione di queste nostre terre deve Slovenia-Croazia. Ogni frammento della richiamata alla memoria. Dimenticare la essere recuperata; come pezzo importante nostra storia e del nostro modo di essere storia ed il ricordo di questa solerzia ci ren- della nostra storia, come pietruzza com- che si perde nell’oblio, è una parte della de solo più poveri. Le vicende storiche che 6 tutti noi conosciamo, che determinarono progresso ha accantonato le consuetudini e reputo importante un’iniziativa del ge- lo sradicamento delle comunità adriatiche tramandate da padre in figlio, hanno con- nere, alla quale non possiamo far altro e recisero tradizioni fortemente ben radica- tribuito a far scomparire mestieri la cui ori- che sentimentalmente ed emotivamente te, nonché la modernità, che in nome del gine si perdeva nella notte del tempo. Vedo aderire. Grazie. Bruno Fonda

Al convento dei frati minori conventuali CONVEGNO DI STUDI SU CARPACCIO

IN OCCASIONE DEL 500ESIMO DELLA PALA D’ALTARE PIRANESE

ari amici nel porvi i miei saluti ed pagina della nostra millenaria presenza su mento del futuro. augurandovi un buon lavoro vo- queste terre e ci è di particolare orgoglio La storia tramandata dalla tradizione si Cgliamo ricordare l’anno del Car- poterlo oggi fare, oggi proprio quando l’u- configura quindi come strumento di ri- paccio a Pirano ed i 500 anni dalla rea- manità intera attraversa una delle crisi sue cerca per una continuità, un mezzo che lizzazione della pala d’altare, eseguita dal più profonde, che non è soltanto economi- attraverso la memoria storica definisce la grande artista cinquecentesco per la nostra co-finanziaria, ma è soprattutto carenza di coscienza di ciò che è accaduto al fine di Chiesa di San Francesco ed al contempo il valori: quando si dimenticano i valori base interpretare ciò che è. settecentesimo della consacrazione della dell’umanità intera, creando una realtà Il sapere del passato ci è fornito dalla tra- Chiesa di San Francesco, che quest’oggi gentilmente ci ospita. L’anno del Carpaccio a Pirano ha registra- to nella nostra città diverse importanti iniziative, come la presentazione del libro dedicato al pittore Benedetto, di Sabina Parma, la mostra allestita nella ex Chiesa di Santa Caterina, qui nei pressi, con ope- re di autori veneti ed istriani, conservate fi- nora nei musei di Pirano e Capodistria ed attualmente esposte nella suddetta chiesa. Durante l’estate infine la Comunità ita- liana di Pirano ha reso ulteriore omaggio a Carpaccio con un concerto e la mo- stra di pittura e monotipie di Mira Ličen Krmpotić. Dunque, un ricco programma culturale, che degnamente celebra questo anniversario. Mi sono spesso chiesto a cosa servisse tan- ta solerzia e tanta alacrità di valutazione L’inaugurazione del nostro passato. Mi sono reso conto I lavori sono stati introdotti musicalmente dal maestro Bojan Glavina (foto: Ubald Trnkoczy) come la memoria storica è in realtà una mappa criptata, il cui codice d’accesso è la anomala, in quanto cancellatrice dell’i- dizione ed è così che si rende il passato volontà di ricordare. dentità e delle essenze microculturali. presente, e ciò sottolinea la continuità di Per noi uomini di questo lembo di terra La lettura di questi grandi dell’arte venezia- queste due dimensioni temporali. istriana avere una memoria storica costitu- na, credo sia di grande ed incommensura- Ecco perché siamo qui oggi per parlare di isce un alto obiettivo che è l’ambizione di bile importanza, in quanto degnamente si Carpaccio, della sua presenza su queste ricordare e di trovare una continuità con include in quel recupero e nella salvaguar- terre, del suo lascito. Per trovare una con- ciò che è avvenuto, con ciò che la storia dia di quei valori, ormai destinati all’oblio, tinuità con ciò che è avvenuto, con ciò ha scritto, cercando così di trasporre nella ma essenziali credo per capire, per inter- che la storia e l’arte hanno scritto, hanno prassi la definizione degli antichi di “storia pretare chi in realtà siamo. creato e ci hanno lasciato. maestra di vita”. Viviamo in tempi quando la memoria sto- Non mi resta quindi che augurarvi un Rimembrare l’opera e la figura di Carpac- rica serpeggia tra l’evocazione del passato, buon lavoro. E Grazie di essere oggi qui. cio significa valorizzare un’altra importate la visualizzazione del presente, il vaneggia- Bruno Fonda 7 A Isola FESTA DI SAN MARTINO HA PARTECIPATO ANCHE LA CI DI PIRANO

omenica 11 novembre, pro- vata alla trentesima edizione. prio nel giorno di San Mar- Durante lo spettacolo nella sala di Dtino, la Comunità degli Palazzo Manzioli, alla presenza del Italiani “Pasquale Besenghi degli Console Generale d’Italia a Capo- Ughi” di Isola, ha invitato i nostri distria, Giuseppe D’Agosto, e delle gruppi a partecipare alla manifesta- altre autorità, i salineri hanno rac- zione “Festa di San Martino”. L’in- contato della vita nelle saline e delle vito quest’anno è stato accolto dal antiche tradizioni legate alla cultura gruppo etnografico “La Famea dei – e alla coltura – del sale. Chi d’e- salineri”, accompagnati da Liliana state partiva per le saline al canto Stipanov che guida il gruppo di Adio Piran, te devo lassâ, in saline me pittura e dal signor Claudio Coro- toca andâ, tornava alla fine di agosto nica, pluripremiato viticoltore della nel giorno della sagra di San Bortolo nostra tradizionale “Festa del vin” quando veniva fatta una grande fe- di dicembre. Una bancarella allesti- In Piazza Manzioli sta. Durante la permanenza dei sali- ta dai salineri con sacchetti di sale, “La Famea dei salineri”(foto: Fulvia Zudič) neri in saline, i grappoli d’uva erano quadri dei nostri pittori con motivi maturati ed erano pronti per la ven- delle saline e tutti gli oggetti che usavano stita invece con coppe, targhe, fotografie e demmia. durante la loro permanenza estiva nelle ovviamente vino da degustare, ha presenta- Sale e vino, due prodotti che mantengono saline: la tavola per la polenta, la lampada to al pubblico alcuni dei momenti più belli eccellente la tradizione delle nostre terre. ad olio, ecc. L’altra bancarella è stata alle- della “Festa del vin” che quest’anno è arri- Lara Sorgo

CALLI CAPODISTRIANE DI FULVIA ZUDIČ

MOSTRA A PALAZZO PRETORIO

È stata inaugurata il 26 novembre dai contenuti astratti e senza persone 2018 a Palazzo Pretorio di Capo- raffigurate, le sue immagini stilizzate distria, la personale dell’artista esprimono vivacità e temperamento piranese Fulvia Zudič, pittrice, il- ambientale, profondamente mediter- lustratrice, scenografa e designer. ranee. La mostra, curata e presentata Dedicato alle calli capodistriane, dal critico Dejan Mehmedovič della il ciclo di dipinti guida il visita- Galleria Insula di Isola, è stata orga- tore attraverso il centro storico nizzata in collaborazione con la CI capodistriano nello stile caratte- “” e la CAN di Ca- ristico dell’artista, superfici piane podistria. e colorate, linea e colore costruite Fulvia, che non smette mai di creare da elementi basilari, in prevalenza e di stupirci, si prepara alla serie di contorni neri su base gialla, marro- L’inaugurazione antiche calli per una nuova destina- ne e grigia. Le vedute della vecchia Fulvia Zudič con il critico d’arte Dejan Mehmedovič zione. Capodistria con le strade vuote, (foto: Nataša Fajon) Daniela Sorgo 8 Trentesima edizione “FESTA DEL VIN”, VINCE LA TRADIZIONE APPUNTAMENTO TRADIZIONALE DELLA CI “GIUSEPPE TARTINI”

rotagonista indiscussa della “Fe- le future generazioni nella coltivazione sta del vin” rimane la tradizione dei vitigni della malvasia e del refosco. Pviticola. L’annuale incontro crea- Un’altra gara molto gradita è il con- to e fortemente voluto dal compianto corso dei dolci che di anno in anno Vittorio Lusa 30 anni fa, continua ad stuzzica il crescente interesse tra i omaggiare il vino, simbolo del nostro nostri soci e amici. Quest’anno sono territorio e ad esaltare con orgoglio i state consegnate 16 varietà di biscotti produttori nella coltivazione con meto- della tradizione istriana che sono stati di artigianali. La manifestazione tradi- degustati dalla giuria formata da: Val- zionale che da 30 anni celebra il nettare ter Lovrečič, Liliana Dugan, Dragica d’uva, vuole l’occasione giusta a dicem- Petrovič, Paola Monaco e Miha Pečar. bre per riunire i nostri viticoltori in una Sono stati premiati al primo posto gara di vini bianchi e rossi, ma anche i biscotti Nidi d’ape di Elena Bulfon di amichevole discussione sul vino e di Bernetič, secondi i biscotti della Gerri degustazione dei migliori prodotti. di Nives Zudič Antonič e terzi i biscot- La nostra Comunità si è trovata a ripe- ti alle mandorle di Daniela Sorgo. tere i gesti della tradizione, nell’organiz- La presidente della CI Manuela Rojec zazione della “Festa del vin” presso il nel suo intervento ha voluto ricordare ristorante “Pavel 2” a Pirano, e nel gesto Le premiate nel trentesimo compleanno della “Fe- dell’allestimento della sala, nella par- Al concorso riservato ai dolci (foto: Marino Maurel) sta del vin”, il suo ideatore e promo- tecipazione diretta di: Liliana Lovrečič ha preparato il tabellone per il punteggio tore Vittorio Lusa, ringraziando tutti Protić, Manuela Rojec, Nadia Zigante, Da- dei vini. Complimenti a Gianfranco Giassi, gli attivisti, i collaboratori, gli amici e gli niela Paliaga e Fulvia Zudič. Instancabile vincitore della tombola. sponsor che per lunga tradizione non man- Liliana Stipanov, che insieme al suo gruppo Prima di arrivare alla cerimonia di premia- cano mai all’evento, precisando che “rega- di pittura, rinnova ogni anno gli spazi del zione sia per i vini sia per il concorso dei dol- landoci una parte del vostro tempo, ci date ristorante con i lavori sul tema del vino. ci, va ricordato il precedente impegno svolto una parte della vostra vita”. Nel rispetto della tradizione il nostro coro da Onelio e Vinicio Bernetič e da Aldo e L’ospite d’onore della serata è stato il sinda- misto “Giuseppe Tartini”, diretto da Sašo Nadia Zigante nella raccolta dei campioni di co del Comune di Pirano, Đenio Zadković, Fajon, ha allietato la manifestazione con al- vino direttamente dalle cantine dei nostri onorato dell’invito, con orgoglio ha parte- cuni canti della tradizione popolare, Noel produttori. Al tavolo della giuria, gli enologi cipato per la prima volta alla manifestazio- Celar del gruppo filodrammatico ha diverti- sono stati affiancati sempre da Nadia Zigan- ne. Ringraziando tutti gli organizzatori per to il pubblico nell’interpretazione di citazio- te, Claudia Markovič ed Alberto Manzin. il successo della serata, ha precisato che la ni e barzellette sul vino, Piero Pocecco per La giuria formata da Ingrid Mahnič, Miran CI “Giuseppe Tartini” è l’immagine che tutta la serata ha suonato e cantato, mentre Korenika, Glauco Bevilacqua e Sergio Ne- caratterizza Pirano e il nostro territorio, la figlia Eva Amanda ha presentato l’evento. sich, dei 36 vini bianchi e dei 16 vini rossi in soffermandosi sull’importanza della colla- A Marino Maurel è stato affidato il compi- gara hanno valutato così: per i vini bianchi borazione tra l’amministrazione comunale to dal gruppo fotografico CIP, guidato da al primo posto vince Dario Viler, al secondo e la Comunità nazionale italiana. Nella Joey Palaković, di seguire con l’obiettivo la Sonia Viler e terzo premiato Igor Krameste- convinzione che l’unione fa la forza, si serata. ter. Per i vini rossi, al primo posto Claudio propone di intensificare l’ottima collabo- Compie 30 anni la “Festa del vin”, e tanti la Coronica, secondo Ferruccio Ostanek e ter- razione e di rinnovare la visita al sindaco tombola tradizionalmente in piranese grazie zo Manuel Poletti. Il portavoce della giuria, di Buie. ad Ondina Lusa che negli anni rinnova la Onelio ha espresso il desiderio di rinnovare Buon compleanno alla “Festa del vin”, ev- sua esperienza nell’organizzazione di moltis- questa tradizione. Consapevole di una lieve viva la tradizione e buone feste. simi premi offerti da amici e conoscenti cu- diminuzione di vini presentati, l’augurio è Daniela Sorgo rati con l’aiuto di Laura Slama Giachin che di incoraggiare proprio dalla “Festa del vin” [email protected] 9 SPECIALE

1989-2018 TRENTENNALE DELLA “FESTA DEL VIN” APPUNTAMENTO CHE VALORIZZA I PRODUTTORI LOCALI

I TRENT’ANNI DELLA “FESTA DEL VIN” c’è stato il pienone. Di pari passo sono cresciute pure le nostre La Comunità degli Italiani “Giuseppe Sabato 15 dicembre abbiamo festeggiato pubblicazioni dedicate alla “Festa del vin Tartini” di Pirano ha conferito il rico- assieme già la trentesima “Festa del vin”. che ripercorrono l’attività svolta. Dallo noscimento ai signori Il tempo passa in fretta, anzi vola. scarno volumetto rosso del primo decen- MARIO ARGENTIN ed a Ce ne rendiamo conto anche ricordando nale, al volume più corposo del ventennale GIANFRANCO FONDA episodi simpatici o fatti successi nelle va- con le botti in copertina, allo speciale de “il che per 30 anni hanno sostenuto e par- rie edizioni della “Festa del vin”, iniziata Trillo” per il trentesimo anniversario che tecipato attivamente alla “Festa del vin”. nel dicembre del 1989, subito dopo la ri- avete in mano. strutturazione di Casa Tartini. Nata come Ed è molto importante raccogliere queste serata conviviale, riscosse subito un gran testimonianze scritte, che sottolineano successo. Le adesioni dei viticoltori conna- l’impegno profuso dagli organizzatori e dai un buon bicchiere di malvasia o di refosco. zionali aumentarono di anno in anno e fu viticoltori, perché si va ben oltre al mero re- Ma per tutti noi la “Festa del vin” è prin- necessario trasferire la festa al ristorante soconto della serata. Si promuovono infatti cipalmente un piacevolissimo momento “Pavel”. Da qui solo un crescendo di parte- i valori locali tradizionali della buona tavo- d’incontro prima delle feste natalizie. cipanti, ed anche in quest’ultima edizione la e del buon gusto, dove non può mancare Un’occasione per stare insieme, per far fe- sta in compagnia, che cela anche una sana sfida tra viticoltori del Piranese. Portare il proprio vino al giudizio degli esperti vuol dire mettersi in gioco, perché la valutazione di colore, limpidezza, aroma e boccato, rap- presenta il voto al lavoro di un intero anno fatto in vigna ed in cantina. La curiosità e l’impazienza in sala non tra- spaiono solo nell’aspettare il voto ricevuto dal proprio vino, ma anche per il voto as- segnato all’amico, al parente, al vicino di casa o al compagno di tavolo. Una sana concorrenza che, assieme ai consigli degli esperti enologi, ha stimolato i viticoltori ad un lavoro più minuzioso ed attento, contri- buendo così ad un miglioramento costante della qualità dei vini prodotti. E dove mettiamo la soddisfazione del vin- Edizione del 2010 citore? Le congratulazioni ricevute dai Da sinistra: Vittorio Lusa, il vicesindaco del Comune di Pirano Bruno Fonda e Igor Kramesteter concorrenti, le coppe, i diplomi, i regali... (foto: Archivio CI Pirano) e magari anche il vantarsi fino all’edizione 10 successiva! con entusiasmo. I vini vengono giudicati bottiglie uguali e il produttore di vino ri- Perciò non sorprende che la “Festa del vin” annualmente da commissioni di esperti ceveva un numero che conosceva solo lui. sia la festa più sentita, con grande affluenza alla guida di enologi competenti riscuoten- Nelle prime edizioni, partecipavano cir- di pubblico, per trascorrere una serata di- do soddisfazione da parte dei viticoltori che ca 20 produttori; i vini in gara, erano da versa, in compagnia, all’insegna del buon ottengono ambiti premi e riconoscimenti. sempre la malvasia ed il refosco. In quegli umore, delle tradizioni, del divertimento e Dell’animazione della serata, oltre alla mu- anni ero uno fra i più giovani partecipanti con un pizzico di agonismo che sprona i vi- sica che fa ballare, mi occupo io che sono alla manifestazione. Nel 1991 per la pri- ticoltori a migliorare la produzione. la moglie di Vittorio ed organizzo il gioco ma volta, la mia malvasia si è classificata L’importanza sociale e culturale della “Fe- della Tombola in piranese. In precedenza con- al terzo posto e la soddisfazione era tanta. sta del vin” e lo spirito di aggregazione dei tatto vari sponsor connazionali che mi rega- Di anno in anno sono aumentati i produt- partecipanti valgono sicuramente l’impe- lano cose utili partecipando così attivamen- tori che partecipano, c’è una sana com- gno di tutti noi per il prosieguo di questa te al gioco. La Tombola suscita interesse e petizione e si cerca di produrre un buon riuscitissima manifestazione. divertimento oltre che portare un introito vino. Mentre la giuria giudica i vini, si cer- Per almeno altri trent’anni. Poi si vedrà. per poter offrire ai partecipanti di pregusta- ca di capire che punteggio ha il proprio Alberto Manzin re il piatto tipico della stagione de capussi e vino e tra di noi si commentano i risultati. luganeghe oltre ad altre prelibatezze. Tutti aspettano il risultato finale dove ven- LA “FESTA DEL VIN” gono premiati 3 vini bianchi e 3 vini rossi. Siamo nel 1989. Vittorio ha il compito di In tutti questi anni ho vinto 6 coppe: 4 programmare delle serate sociali nell’am- “ ...Nel 1991 per per il terzo posto, 1 per il secondo posto e bito della nostra Comunità. Prepara un 1 per il primo posto. progetto a breve e a lungo termine. Vuole la prima volta, la Alla festa sono invitati i vari gruppi della offrire ai contadini della nostra zona, che Comunità, io partecipo con il coro e in non partecipano ai nostri concerti, alle no- mia malvasia si questa occasione cantiamo canzoni popo- stre commedie e ad altri incontri, una sera- lari inerenti al vino. ta dedicata esclusivamente a loro, “Per San è classificata al La cena è a base di capusi e luganighe e i Martin se serca el vin”, che viene denomi- viticoltori offrono i loro vini per i tavoli. nata “Festa del vin”. Riesce nella realizzazio- terzo posto e la Fra di noi si commenta la qualità dei vini. ne del progetto e in novembre dello stesso Le signore preparano qualche dolce che anno si tiene la prima “Festa del vin” nella soddisfazione era è sempre ben gradito. Vittorio era cono- nostra sede con l’entusiastica adesione di sciuto per tener alta l’atmosfera, facendo numerosi viticoltori. Si decide di trasferire tanta.... qualche allegra battuta. Inoltre viene orga- la manifestazione negli spazi più ampi del ” ristorante “Pavel” di Liliana Lovrečič, dove Si giunge così al traguardo del XXV anni- si svolge tutt’ora. versario della “Festa del vin”. Il 13 dicembre Trascorrono gli anni le cui vicissitudini sul- 2014 la Comunità conferisce a Vittorio il la “Festa del vin” sono descritte nelle pub- riconoscimento quale promotore ed orga- blicazioni uscite in occasione del X e XX nizzatore della manifestazione. anniversario. Negli anni, Vittorio si avvale Questa festa divenuta tradizionale ha pro- della collaborazione di connazionali che lo seguito negli anni grazie all’impegno dei aiutano e lo sostengono nel portare avanti rappresentanti della Comunità. ogni anno il difficile ed impegnativo com- Il 15 dicembre 2018 la “Festa del vin” ce- pito di andare per le case dei contadini a lebra il XXX anniversario, ci sono pure io raccogliere i vini. L’operazione viene sempre come sempre con la Tombola in piranese per svolta con un procedimento previsto dalle rallegrare i viticoltori e il pubblico presente. regole dettate dall’esperienza dell’enologia. Ondina Lusa Si nota così negli anni un progressivo mi- glioramento della qualità dei vini dovuto LA MIA “FESTA DEL VIN” proprio a tale operazione. Ho iniziato a partecipare alla “Festa del Non mancano problemi finanziari ed orga- vin” dalla seconda edizione, nel 1990, che nizzativi, ma con l’impegno e la collabora- ha avuto luogo nella sede della Comunità zione si riesce sempre ad ottenere il succes- di Pirano. so della serata conclusiva. Vittorio Lusa era l’organizzatore della gara e La “Festa del vin” si arricchisce di anno in assieme al suo collaboratore Arrigo Fonda, anno con l’impegno e la partecipazione dei conosciuto da noi come “Arigo Cheba”, an- vari gruppi di attività della nostra Comuni- davano per le cantine dei viticoltori del co- Mario Argentin tà che desta l’ammirazione e la simpatia del- mune di Pirano a prelevare il vino. Il cam- Durante una vendemmia (foto: archivio le famiglie dei viticoltori che vi partecipano pione di vino prelevato, veniva travasato in privato di Mario Argentin) 11 nizzata la tombola in piranese. Negli ultimi anni mi ritrovo ad essere uno dei più longevi partecipanti alla festa e mi fa piacere essere presente. La commissione che giudica i vini è com- posta da ristoratori, enologi ed esperti e al termine, parlando con questi, puoi avere qualche consiglio su come migliorare la produzione. Per un buon vino è importante avere una buona uva. La vigna deve essere curata du- rante tutto l’anno e bisogna sapere quando è il periodo giusto per fare la vendemmia. Infine, è importante il travaso attraverso il quale il vino viene pulito. Penso che per la “Festa del vin” i 30 anni siano un bel traguardo. Durante il periodo Edizione del 2004 delle feste, alla ‘gente del posto’ fa piacere La commissione giudicatrice (foto: Archivio CI Pirano) passare una serata assieme per brindare in compagnia. Mario Argentin

LA “FESTA DEL VIN” VISTA DALLA FA- MIGLIA ZLATIČ DI LIMIGNANO, SANTA LUCIA

In trent’anni le cose sono cambiate assai ma non si può non ricordare con piacere e tanta nostalgia i primi appuntamenti con la “Festa del vin”. Intanto c’era il promoto- re della manifestazione, Vittorio Lusa, che annunciava la data del suo arrivo. Allora si preparava un bocon per poter sercar el vin senza spiacevoli conseguenze. Di solito si preparava el bacalà sbattuto con l’olio ap- pena prodotto o si offriva un bel piatto di Edizione del 2006 sardoni salai fatti in casa. Negli anni più for- Sopra: Consegna del premio a Claudio Ruzzier (foto: Archivio CI Pirano) tunati, se era già stato macellato il maiale, In basso: Il pubblico intervenuto (foto: Archivio CI Pirano) si poteva offrire un bel piatto di luganighe e ovi. Con gli anni questo è diventato una tradizione che non si poteva e non si voleva saltare. Ma la soddisfazione più grande era ritrovarsi quella sera, tutti assieme, e far as- saggiare il proprio vino. Era l’unico modo per incontrarsi, chiacchierare, scambiare le idee, dare suggerimenti, presentare e loda- re le proprie tecniche lavorative, le proprie vigne. Era una rara occasione per ritrovare la gente nostra e fare una bela ciacolada, una bela cantada. La gara era importante perché chi vinceva si sentiva ripagato per la fatica e l’impegno profusi per la produzio- ne di un buon vino, ma più importante era sicuramente partecipare e condividere, in allegria, con gli altri, le proprie esperienze. La serata, naturalmente per i più giovani, 12 si prolungava fino alle ore piccole e molte volte si doveva tornare a casa a piedi per- ché non c’erano più autobus. Ma a nessuno pesava di farsi la strada a piedi da Pirano a Santa Lucia. Chi rimaneva a casa aspet- tava con ansia il ritorno dei congiunti per vedere se portavano il premio e per farsi raccontare come era andata la serata, chi vi aveva partecipato, chi aveva vinto… Oggi, purtroppo, molte di quelle persone non ci sono più e anche lo spirito di questi incontri è cambiato. Comunque la “Festa del vin” è una manifestazione che deve con- tinuare per dare modo a tutti coloro che lo desiderano di incontrarsi e condividere insieme, in allegria, almeno una serata. Raccontato da Marisa e Marino Zlatič, trascritto da Marina Dessardo Edizione del 2006 Il gioco della tombola (foto: Archivio CI Pirano)

RICORDI DELLA “FESTA DEL VIN” miglie simpatiche, con cui abbiamo instau- decennio dolce è stato un tripudio di pro- Sembra ieri, eppure sono trascorsi tanti rato rapporti amichevoli. fumi e sapori che ha coinvolto sempre più anni, da quando Vittorio Lusa, ha avuto La “Festa del vin” ha proseguito bene negli le nostre entusiaste casalinghe. Ringrazia- l’idea geniale di creare un evento, quasi anni, ricevendo, meritatamente, apprezza- mo tutte le dilettanti pasticciere che di natalizio, che potesse riunire in una sera- menti sempre più lusinghieri. anno in anno lavorano per valorizzare e ta, persone che non avevano l’occasione di Purtroppo del terzetto, così ben collauda- tramandare degnamente le antiche tradi- incontrarsi frequentemente. Per invogliare to, sono rimasta solo io, e mi dispiace mol- zioni culinarie del nostro territorio. i nostri soci e viticoltori a parteciparvi, ha to che Vittorio ed Arrigo non ci siano più, Daniela Sorgo voluto rendere la serata ancora più interes- ed anche per questa ragione ho preferito sante, proponendo che i partecipanti pre- lasciare. Per la curiosità unita alla golosità di noi sentassero il loro vino, per farlo valutare e Tutte le cose cambiano, passano, riman- tutti, pubblichiamo per gentile conces- così premiare i migliori, tre bianchi e tre gono però sempre bei ricordi di un tempo sione di Elena Bulfon Bernetič, Primo rossi. passato forse troppo in fretta. Comunque premio alla gara dei dolci, la ricetta di Io sono subentrata alla commissione inca- vada, viva la “Festa del vin”! nidi d’ape tratta dal quaderno di ricette ricata della raccolta dei vini nel 1992, e sin- Adrijana Cah di nonna Anna. Impasto: 200 g di fari- ceramente pensavo a una sortita singolare, na, 140 g di margarina e 20 g di lievito. o al massimo un paio di volte, e invece ho Ripieno: 150 g di noci, 3 albumi, 100 g di continuato fino al venticinquesimo anno 30 DI VINO, 10 DI DOLCE uva passa e 150 g di zucchero. Zucchero a della manifestazione, e poi, causa eventi Sono tre decenni della “Festa del vin" e velo a piacere. Procedimento: aggiungere esterni, ho preferito defilarmi. un decennio di peccati di gola delle feste a il lievito sciolto in acqua tiepida e un po’ Ricordo molto bene l’entusiasmo con cui chiudere l’anno di attività del sodalizio. Se di zucchero alla farina e alla margarina abbiamo portato a termine il nostro com- nella festa del vino, rivive ancora l’incan- sbriciolata. Sminuzzare le noci, montare pito, nonostante le difficoltà che abbiamo to del passato, quando la vendemmia era gli albumi, e poi aggiungere lo zucchero, affrontato di volta in volta: brutto tempo, occasione di incontri e di gioia condivisa l’uva passa e le noci sminuzzate. Dividere freddo, scortesie e rimostranze di c’è viti- nel lavoro, per tre edizioni (2013-2015) il l’impasto a metà, stenderlo e in mezzo po- coltori, fortunatamente pochi, che ci han- concorso letterario-artistico Versi al vino sizionare il ripieno. Formare due rotoli e no complicato le visite alle cantine per rac- aperto a tutti, invitava a raccontare il vino poi tagliare a fette. Mettere in una teglia cogliere i campioni. attraverso un dipinto, una fotografia, una larga la carta forno e poi le fette cercan- Comunque lo abbiamo fatto sempre con prosa o una poesia. L’idea di rendere omag- do di formare dei ‘nidi’. Infornare a 180 buona volontà ed allegria, anche grazie a gio ai prodotti di questa terra e alla nostra gradi C per 15 minuti ca. Spolverare con Vittorio ed al suo carattere gioviale, sem- tradizione agricola, ha segnato invece, il zucchero a velo e servire. Questi dolci si pre pronto a vedere il bicchiere piuttosto successo della gara dei dolci. A suon di me- sposano perfettamente con un bicchiere mezzo pieno, che mezzo vuoto, giusto per stoli, ingredienti segreti e antichi ricettari, di vino malvasia. rimanere in tema. le nostre brave massaie mostrano la pro- Nota di Elena: ringrazio mia zia Annama- Eravamo un trio, con Arrigo Fonda, pro- pria abilità nel preparare i dolci caratteri- ria Damiani per avermi inviato e spiegato la prio speciale, ed abbiamo trascorso dei bei stici della tradizione: dai crostoli alle frittole, ricetta perché nel quaderno c’erano solo gli momenti, è stato interessante conoscere fa- dalla putizza ai biscotti, alle pinze. L’ultimo ingredienti. 13 Ricordi IL FARO DI PIRANO NEL SECONDO DOPOGUERRA

evo dire la verità che, quando ho tutto alla sua accensione alla sera e allo letto che la gestione del faro di spegnimento al mattino, ogni giorno del DPunta Madonna a Pirano sarebbe calendario, senza interruzione alcuna, per- stata affidata alla locale Comunità degli ché questo non poteva né doveva succede- Italiani e alla CAN, sono rimasto molto re. Anzi, al faro, lo zio Girolamo vi abitava contento. Era come se quell’impianto fos- proprio. Sì, perché la struttura era costruita se ritornato ad essermi famigliare, come in modo da prevedere al suo interno anche se in qualche modo mi appartenesse un’al- lo spazio per la presenza non occasionale tra volta, come lo era stato in passato: per di un addetto. Per questo là abitava lo zio me come per ogni abitante di Pirano; in- Girolamo con la sua famiglia. Almeno così somma, il tempo dell’obblio e dell’abban- avevo appreso da mia madre. dono è finito. Girolamo Fonda era nato nel 1866 ed era il Al tempo in cui abitavo a Pirano, nor- secondo dei cinque figli di Domenico e di malmente Riva nova non la frequentavo Maria Tamburlini. Si era sposato nel 1895 molto; assieme alla mia famiglia abitavo con Lucia Ruzzier, dalla quale aveva avuto in Marsana, nella via che un tempo era in- più figli: sicuramente Giorgio Mario, Lucia titolata a Petronio Caldana – la strada de e Vittorio Raffaele, ma forse qualche altro drento – poco dopo la piazzetta San Rocco, ancora. due case prima di imboccare la salita che Tre fratelli di Girolamo e lui stesso – Fran- va sul Mogoron. Marsana, piazeta San Roco cesco, Antonio (mio nonno materno) e Pie- ma più ancora el cogòlo: era questo il terri- 10 giugno 1955 tro – erano contadini; quest’ultimo sarà il torio nel quale con i miei amici si giocava. Don Mario sulla torre campanaria papà di don Piero Fonda, che è stato am- In Riva nova invece andavo da bambino assieme ad alcuni ragazzi piranesi ministratore parrocchiale a Pirano dopo solo qualche volta a passeggiare con mia (foto: archivio privato di Mario Ravalico) mons. Egidio Malusà. mamma e mia sorella, Alma, in genere la Invece l’altro fratello di Girolamo, Giovan- domenica pomeriggio, prima di andare in sguardo al fortino, alla sovrastante tor- ni, il più giovane, lavorava nel commercio: duomo per il Vespro. Ma negli ultimi tem- re campanaria, al faro: mi affascinava il libro dei battesimi segnala la sua profes- pi, prima di andare via da Pirano, avevo quell’impianto di luce che sapevo serviva sione come negotiator; aveva infatti in Piaz- ormai quasi tredici anni, andavo da solo ad illuminare la notte ai naviganti. La sua za Tartini un negozio di vendita di stoffe. in fondo de Riva nova, per giocare con qual- luce si vedeva anche molto lontano; nelle Egli era stato l’ultimo podestà di Pirano, ar- che mio compagno di classe, dopo la chie- belle serate, a Trieste si poteva vedere i suoi restato nel maggio del 1945, imprigionato sa della Madonna della Salute, verso Mira- lampi di luce che quasi si intervallavano prima nelle carceri di Pirano e poi in quel- londa. Fra l’altro, qui abitava un altro mio con quelli del faro – ben più possente e po- le di Capodistria; infine venne trasferito a amico, più grande di me di quache anno, tente – di Salvore. Nella mente e nella fan- Lubiana, nelle carceri situate nel castello anche lui di nome Mario. Studiava a Trie- tasia di un ragazzo si moltiplicavano i sogni dove morì nel dicembre dello stesso anno ste ma durante l’estate ritornava nella sua e le avventure, quasi si potessero realizzare. tra atroci sofferenze. casa a Pirano, forse allora era l’unica casa Certo, mi sarebbe molto piaciuto poter sa- Tornando a zio Girolamo, è interessante dopo la chiesa della Salute. Non c’erano lire sopra la chiesa, andare sulla torre per annotare che, nel libro dei battesimi di Pi- altre strutture, case o alberghi come ora; vedere il panorama proprio da quel posto rano di quegli anni, viene registrato il 3 di- c’era solo quella massa di terra che, vo- privilegiato e, magari, poter visitare l’inter- cembre 1905 come data del battesimo di un lendo e con molta fatica, si poteva salire no del faro con il suo meccanismo, capire suo figlio, Giorgio Mario, nato il 24 novem- arrampicandosi fino su su, arrivando così come questo funzionava. Questo, per me, bre; il registro segna inoltre due note molto al duomo. Mario aveva delle automobiline restò sempre un sogno. importanti: la prima che Girolamo (per la di metallo, che io non avevo, e per me era Però di quel faro, mia mamma, Maria Fon- verità il nome è scritto nella forma latina il massimo; restavo incantato a guardarle da (spinala), me ne aveva parlato più volte; di Hieronimo) come professione è custos, cioè ma anche a giocare con loro. mi raccontava che un suo zio, Girolamo custode, sorvegliante, ma non dice di che Ecco, proprio passando là a fianco del- Fonda, era stato per molti anni addetto a cosa. L’altra nota riguarda la residenza del- la chiesa, non potevo non gettare il mio quel faro, alla sua manutenzione e soprat- la famiglia di Girolamo Fonda: il registro 14 infatti segna via della Punta della Salute n. 1. alla mia famiglia. Era il 25 maggio dell’an- te, per ammirare il bel panorama che da È la conferma che egli era proprio custode no precedente. Avevo quattordici anni e lassù la vista può godere e per ammirare del faro. tanta nostalgia nel cuore dei miei luoghi da vicino, seppure dal di fuori, il misterio- Sempre osservando attentamente i libri ma, soprattutto, dei miei amici sparsi ai so e affascinante faro. Era il dieci giugno parrocchiali dei battesimi, troviamo regi- quattro venti, chissà dove. Alcuni erano 1955 (la data è segnata sul retro della foto) strati gli altri figli: Lucia nata il 20 settem- rimasti a Pirano, seppure per poco tempo quando don Mario, assieme ad un picco- bre 1907, in Campo della Salute 1. È chiaro perché qualche mese più tardi anch’essi lo gruppo di quei ragazzi, credo fossero che il luogo, cioè la casa, è lo stesso anche vennero a Trieste. Dopo la cacciata da Pira- Sergio Pecchiar, Antonio Venier, Guer- se l’indirizzo è leggermente modificato. no di don Piero, era rimasto solo don Mario rino Dellore e ancora qualche altro che Per la professione del padre, la nota registra- Latin ad amministrare la parrocchia; più non ricordo, salì sulla torretta del fortino. ta è ancora più esplicita: custos phari maritimi. tardi anche lui sarà costretto a lasciare tut- E immortalò quell’avvenimento, comun- Ancora, del figlio Vittorio Raffaele, nato to e partire con la sua famiglia per Trieste. que non consueto a quel tempo, con una il 24 ottobre 1912, è registrata l’abitazione Il giovane sacerdote tentava in tutti i modi foto che poco dopo volle spedirmela a come Domus 1. Qui non mette nemmeno di tenere ancora unito, nonostante tutte le Trieste, perché sapeva del mio interesse la via o il campo, si dice solo che la casa è difficoltà, quel piccolo nucleo di ragazzi che per il faro. Contento di riceverla e di ri- al numero 1. Anche qui non ci sono dubbi. lo seguivano, ma non più ai salesiani, l’ora- vedere, almeno in foto, i miei amici, ma E per la professione del padre si scrive sem- torio parrocchiale ormai chiuso d’imperio anche con un po’ di gelosia per quella av- pliceente, questa volta in italiano, guardiano dalle nuove autorità, ma in duomo, per le ventura che mi vedeva assente; conservai del faro. Ecco, ho voluto ricostruire in modo varie funzioni, ma non solo. E teneva as- la foto con cura nell’albun dei miei ricor- più preciso quel ricordo di famiglia di cui sieme, a mezzo posta, anche alcuni di noi di giovanili. Era l’album che proprio don mia madre mi aveva parlato ma che, nella – che eravamo già a Trieste – perché non Mario mi aveva regalato prima che me ne mia mente di ragazzo, era rimasto molto venisse a spezzarsi quel filo di amicizia e di andassi da Pirano e sulla prima pagina vago. Del faro di Pirano ho ancora un ricor- solidarietà che lui, e altri prima di lui, aveva scrisse questa frase: “Pirano… San Gior- do, seppure indiretto. Era l’anno 1955, Pira- saputo tessere e coltivare. Ecco, proprio in gio… due nomi, due parole che porterai no si era svuotata quasi del tutto. Anch’io, questo senso si colloca la salita al campani- sempre nel cuore”. Era la primavera 1954. esule, me ne ero andato a Trieste, assieme letto della chiesa della Madonna della Salu- Mario Ravalico

I CICLISTI DEL “COMBI”

DURANTE GLI ANNI DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE

ricordi che vi proponiamo in questo scrizione scolastica, accompagnato da mia e poi fino a Capodistria con la corriera numero sono di Giovanni Zarotti, re- madre. Come edificio si presentava piutto- della linea Buie-Trieste. Pure questa ini- I sidente a Roma. Sono attimi vividi, di sto anonimo. Varcato il portone si entrava ziativa non ebbe vita lunga perché, ad un precisa e puntuale curiosità, pieni di gio- nel chiostro interno, scarno, con a destra la certo punto, la corriera cominciò a por- vanile spensieratezza, di emozioni ed entu- scala per salire al piano superiore. In fondo tare ritardi, per noi insostenibili per la siasmo, nonostante la guerra, le privazioni al cortile c’era un cimelio che era apparte- frequenza puntuale delle lezioni. I tempi più elementari… sono testimonianza pre- nuto al “Pullino”, il sommergibile di Naza- per viaggiare diventavano sempre più dif- ziosa di una memoria e di un tempo che rio Sauro. ficili. Nessun mezzo pubblico era ormai non ci appartengono più, sono tessere di Mi agganciai a quella clapa nell’anno sco- affidabile. Ci venne in aiuto il Comune un medesimo mosaico che, con l’aiuto del lastico ’42-’43 per frequentare la 2a media che adoperando i suoi buoni uffici, riuscì “Trillo”, vogliamo continuare a fare. (avevo fatto la 1a a Trieste). Si iniziò a viag- a mettere a nostra disposizione un auto- Daniela Paliaga giare con i mezzi tradizionali: da Pirano carro a cassone scoperto, attrezzato con a Isola con il piroscafo di linea, poi fino alcune file di panche. Questo mezzo più a Capodistria, lungo la riva longa, in bici- che per trasporto era un pezzo da museo. i sono chiesto se c’è chi ricor- cletta. Eravamo un gruppo ben affiatato Poiché ormai non si trovavano più benzi- da ancora quel piccolo gruppo e vivace di ragazzi e così come eravamo, na o gasolio per la locomozione privata, Mdi studenti delle medie e delle facevamo pure una bella impressione per il nostro autocarro era stato dotato di un superiori, una dozzina di ragazzi, che per quei pochi viandanti che passavano lungo gasogeno. Era questo un grosso cilindro frequentare il Liceo “Carlo Combi” han- quella strada. In seguito fu più opportuno metallico montato tra la cabina di guida no fatto i pendolari tra Pirano e Capodi- seguire il percorso via terra, meno fatico- ed il cassone che aveva sotto il focolare stria negli anni del periodo bellico ’42-’44. so, purtroppo anche meno interessante e dove bruciava carbone, carbonella, le- Ricordo che vi entrai la prima volta per l’i- più monotono: tranvai fino a Portorose gna e tutto ciò che poteva produrre gas. 15 l’autocarro fu ritirato dal servizio. Non so se fu destinato ad altro lavoro oppure se si era guastato. Con il passare del tempo aumentarono i disagi, e per noi le difficoltà di raggiungere la scuola. Dovevamo ritor- nare alla bicicletta, questa volta però con l’intero tragitto da percorrere. Il gruppo però mantenne la vivacità e l’allegria di sempre. Mi rivedo ancora pedalare contro bora sulla riva longa e ricordo, poco lon- tano, oltre la massicciata delle rotaie del vecchio treno, in acque basse, la lunga nera carcassa semi affondata del leggenda- rio “Rex”. Sulla strada ormai senza traffi- co, eravamo rimasti solo noi a portare un po’ di gaiezza. Sembravamo il gruppo in fuga di un giro ciclistico in miniatura: uno sgusciava davanti all’altro, Anna Maria, la più piccola, voleva stare sempre in prima fila, poi Mondo detto l’intellettuale, Bian- corosso che già all’epoca pensava al teatro, Bruno Giassi di Strugnano, mio compa- Nel 1942 gno di classe, e tutti gli altri, dei quali non La II media sezione B del Ginnasio di Capodistria ricordo i nomi. Dopo due anni scolastici (foto: archivio privato di Adriano Glavina) (per me di poco profitto, ma di molto sva- Di sopra c’era un serbatoio dove si accu- tutto andava bene, correndo nel vento... go), la fine dell’anno scolastico del ’44 finì mulava il gas prodotto. Al mattino, per si fa per dire! Entrava in sofferenza sulla nel nulla. Gli allarmi aerei si ripetevano l’avviamento, l’apparecchio richiedeva salita di Portorose dove, per andare avanti, sempre più frequenti, le lezioni venivano una lunga preparazione. Lo ricordo bene sembrava chiedere a qualcuno di scendere interrotte e i nostri viaggi si concludeva- perché il mezzo parcheggiava in contra- e di aiutare a spingere. La grande fatica fi- no a Semedella a consumare la colazione da de mezo, sotto la contrada San Rocco niva in cima, sotto la scritta “DUX”, poi in all’ombra di qualche albero o di qualche dove io abitavo e potevo quindi assiste- discesa il viaggio riprendeva normale fino meda, insaporita da qualche occhiata lan- re a tutti i preparativi del caso. Quando a Capodistria e poteva ritenersi tranquillo. guida. In quell’anno frequentavo la 3a e, finalmente si metteva in moto e partiva Neanche questi quotidiani e avventurosi causa la mia scarsa applicazione nello stu- era un batticuore generale, ma poi via, viaggi durarono a lungo. Un bel giorno dio e le distrazioni, fui sonoramente boc- ciato. Avrei dovuto ripetere l’anno, ma non era più pensabile poter ritornare a Capodistria. Fui affidato alsig. maestro Um- berto Sambo (abitava in cogolo a sinistra, lato scalinata) che riuscì a tirarmi fuori qualità che nemmeno io sapevo di avere. L’anno successivo, nel mese di agosto, ritornai con trepidazione a varcare l’ingresso del “Carlo Combi” ove tutto era rimasto im- mutato. Solo la bandiera aveva cambiato i colori. Da privatista, superai gli esami con- seguendo una buona licenza di 3a media. Negli anni ’60, durante una vacanza, ri- tornai a visitare il Liceo “Carlo Combi”. Con emozione varcai il portone che mi aveva visto passare tante volte. Davanti a me il solito cortile, a destra l’ampia scala che portava al piano superiore. Poche cose erano cambiate. Anche mio figlio notò che L’edificio del Collegio dei Nobili nel fondo del cortile mancava il cimelio Poi del Ginnasio-Liceo “Combi” e oggi del Ginnasio “” che tante volte gli avevo descritto. (foto: Kristjan Knez) Giovanni Zarotti 16 Convegno internazionale di studi TOMASO LUCIANI (1818-1894) ALBONA, 30 NOVEMBRE 2018

a vita e l’opera di Tomaso Luciani, i cui meriti bisogna evidenziare soprattutto La chiave per comprendere le articolate nonché la temperie culturale e poli- il riordino e la cura del ricco archivio muni- vicende di questa penisola adriatica non Ltica del XIX secolo hanno costituito cipale, il più importante dell’intera Istria. è l’esclusione artefatta, bensì la conside- il filo rosso della giornata di studio dedi- Il convegno su Kandler funse da apripista e razione di tutto l’insieme. Trattazioni cata all’illustre albonese in occasione del con largo anticipo fummo sollecitati a con- parziali, lacune o rimozioni più o meno bicentenario della nascita. Riflettere sulle siderare anche Luciani, amico del primo consapevoli e peggio ancora la mistifica- pagine del passato adriatico, stimolare la ed espressione di una fervida stagione di zione, dovrebbero rappresentare il passato. ricerca, proporre i risultati degli studi sulle studi e di indagini a tutto tondo, ma inte- Una storiografia a passo con i tempi, non fonti – che continueremo a sostenere mal- ressante anche per la dimensione politica e più condizionata, non deve avere il timore grado le modeste risorse a disposizione, per identitaria. Per un caso fortuito la Società di affrontare determinati momenti, pro- sottolineare quanto centrali siano la fre- ha promosso l’edizione del volume di Mar- blemi o personaggi, ha l’obbligo di rompe- quentazione degli archivi e l’esame della do- ko Zottich sul pensiero politico di Luciani re gli schemi anacronistici e deve evitare cumentazione di prima mano –, ma anche che la scorsa primavera è stato licenziato di muoversi entro le polemiche sovente considerare, rivalutare o togliere dall’oblio ad Albona; il convegno pertanto è stato la alimentate per partito preso, le cui finali- una schiera di personaggi benemeriti, ha prosecuzione ideale. Non pochi degli argo- tà nulla hanno a che fare con lo studio. rappresentato fin dagli albori uno dei car- menti presentati sono stati oggetto d’atten- Per uscire da queste secche bisogna spa- dini del mandato culturale della Società di zione nell’ambito delle precedenti giornate lancare la mente, riprendere in esame le studi storici e geografici di Pirano. Spesso di studio; Tomaso Luciani quale attore di fonti, leggere i testi coevi, smentire e ret- e volentieri ricordiamo il primo convegno primo piano nelle vicende risorgimentali tificare, argomentando e documentando. promosso formalmente dalla Società, quel- ed unitarie, ad esempio, è stato proposto da Una disamina storiografica complessa, lo dedicato a Pietro Kandler (nel 2004), Antonio Cernecca al convegno organizzato che abbatte gli steccati, che tenga conto indubbiamente con una punta d’orgoglio, nel 2011 a Isola in occasione del centocin- delle varie anime – e non potrebbe essere perché siamo stati gli unici a proporre un quantesimo della proclamazione del Regno diversamente in un’area plurale e di con- approfondimento sull’inesausto studioso d’Italia, il cui titolo era L’Unità d’Italia e tatto – diventa indubbiamente interessan- triestino che si considerava anche istriano. l’Adriatico orientale. Il ruolo degli intellettuali te e stimolante. Gli incontri di studio pro- Rammentiamo quell’esperienza in quanto (1859-1870). mossi desiderano inserirsi in questo alveo; rivelò la necessità di proporre a livello sto- Siamo consapevoli che la storiografia alto- solo grazie al lavoro corale, che tenga in riografico degli incontri di studio su singoli adriatica debba prestare attenzione anche considerazione tutto, ci arricchiremo sul personaggi o famiglie, rianimando determi- al Risorgimento, riconsiderare quella sta- piano della conoscenza e al tempo stesso nati filoni di ricerca per lungo tempo conge- gione, riprendendo in esame i molteplici acquisiremo elementi utili per considerare lati o ridotti al lumicino. Tale esigenza è det- problemi, rivisti alla luce di una nuova im- l’intero contesto e l’apporto degli attori tata anche dall’assenza di profili biografici postazione di ricerca, che non privilegi pre- coinvolti. La strada è aperta, spetta a noi aggiornati per buona parte delle personalità cipuamente la sfera politica, ma si soffermi percorrerla. che si distinsero, mentre una nutrita schie- pure su quella culturale in senso lato, allar- ra di benemeriti attende ancora perlomeno gando l’orizzonte al giornalismo, all’edito- Organizzatori un abbozzo biografico. La Società attraverso ria, alla storiografia, all’istruzione, all’arte, Società di studi storici e geografici, Pira- la sua attività di ricerca, editoriale e conve- ai carteggi e ai contatti nell’accezione più no; gnistica propone il suo modesto contributo. ampia del termine. La distanza temporale, Comunità degli Italiani “Giuseppina Tra le recenti iniziative ha promosso la rac- anche dal lungo e complesso secondo do- Martinuzzi”, Albona; colta degli scritti di Giannandrea de Gravi- poguerra che da un lato esaltò quel periodo Centro Italiano di Promozione, Cultura, si; l’opera curata da Michele Grison contie- storico, in primo luogo da quanti furono Formazione e Sviluppo “Carlo Combi”, ne pure un’ampia trattazione della vita e del strappati dal suolo natio, e dall’altro lo con- Capodistria; percorso professionale dello studioso capo- dannò, specie in Jugoslavia, che privilegiò Comunità autogestita della nazionalità distriano, il primo in assoluto. Un anno fa soprattutto il cosiddetto risveglio nazionale italiana di Pirano. un nostro convegno ha esaminato, anche in croato e sloveno, precludendo se non addi- questo caso per la prima volta con dovizia rittura ostacolando la libera ricerca, oggi of- Patrocinio scientifico di particolari e con angolazioni diverse, la fi- fre la possibilità di trattare tutto questo con Centro di ricerche storiche, Rovigno gura dell’erudito piranese Stefano Rota, tra serenità, senza enfatizzare alcunché. Kristjan Knez 17 SCUOLE NOSTRE I RAGAZZI E GLI INSEGNANTI SCRIVONO

spettatori di brevi proiezioni di cartoni un esperto di tartarughe, che ci ha raccon- LE AVVENTURE animati. Il nostro primo viaggio in auto- tato alcune curiosità e ci ha permesso di bus: che avventura! vederle da vicino, per coglierne le carat- DEGLI SCOIATTOLI teristiche principali e capire l’importanza della cura e della protezione di esse. Spes- DI LUCIA so gli animali vengono acquistati per esse- SCUOLA DELL’INFANZIA re poi abbandonati nell’ambiente quando “LA COCCINELLA”, PIRANO l’interesse viene a diminuire nel tempo. È importante pertanto, sensibilizzare i UNITÀ DI LUCIA bambini sin da piccoli, affinché ciò non si Il nostro primo mese insieme è volato via: verifichi nel loro nucleo famigliare. settembre ci ha regalato tantissime espe- rienze.

Durante la settimana del bambino ci sia- mo cimentati nel ruolo di pizzaioli e bari- sti. Su gentile invito del proprietario della pizzeria, situata nei pressi dell’asilo, ne ab- biamo approfittato per imparare i trucchi del mestiere, ma anche per fare una vera e propria scorpacciata.

Una passeggiata a Forma viva poi, ci è sta- Il bel tempo ci ha permesso di svolgere ta di spunto per creare delle vere e proprie le attività all’aperto, tra cui la corsa con opere d’arte. Abbiamo, infatti, raffigurato maggior numero di partecipanti, ovvero le sculture con il carboncino, ne abbiamo quella organizzata nell’ambito dell’asso- osservato le forme e le dimensioni, ma ciazione atletica slovena. Più di 15.000 soprattutto abbiamo gioito del splendido bambini hanno corso 100, o più metri, panorama. con lo scopo di promuovere tra i più piccoli l’importanza del movimento e di uno stile di vita sano.

Ospiti graditissimi sono stati i nostri non- ni, che in occasione della loro festa, han- Abbiamo poi visitato l’Auditorio di Por- Nello stesso periodo non potevamo non no collaborato insieme a noi ad un labo- torose che ospitava il Festival del cine- ricordare i nostri amici a quattro zampe. ratorio artistico, dove abbiamo realizzato ma sloveno. In quest’occasione eravamo A tal proposito abbiamo invitato all’asilo, delle splendide decorazioni autunnali che 18 Lara Sorgo e Miriam Elettra Vaccari, che Niam, Simon e me, ha vinto. Terminati i vede coinvolti, in uno splendido labora- giochi, abbiamo camminato per un paio torio letterario e artistico promosso dalla di ore per i sentieri che erano bellissimi, CAN di Pirano, gli alunni della “de Ca- ma anche pericolosi perché ripidi e sci- stro”. Una passeggiata nelle antiche vie di volosi. Tornati al ‘dom’ ci siamo riposati, Pirano alla riscoperta del nostro patrimo- abbiamo cenato e poi abbiamo fatto una nio storico e culturale: ricchezza unica, da marcia notturna con le torce. valorizzare e tutelare. Di certo non poteva Il mercoledì mattina abbiamo imparato mancare l’elemento fantastico e leggenda- a fare l’arrampicata, un’attività che mi rio, ingrediente essenziale di ogni raccon- ha emozionato molto. Ho avuto un po’ to, il mitico drago dalla lunga coda verde di paura nella discesa. Nel pomeriggio hanno reso la nostra stanza ancor più bel- e dalle enormi squame ruvide. la ed accogliente. Katja Dellore, insegnante Gli Scoiattoli con le maestre Livijana Frank e Saša Bonetti A DIRETTO LABORATORIO CONTATTO CON NELLE VIE LA NATURA DI PIRANO SCUOLA ELEMENTARE “VINCENZO E DIEGO DE CASTRO”, PIRANO SCUOLA ELEMENTARE “VINCENZO SEZIONE PERIFERICA DI SICCIOLE E DIEGO DE CASTRO”, PIRANO SEZIONE PERIFERICA DI SICCIOLE rmai è diventato ‘tradizionale’ or- Oganizzare per gli alunni dalla sesta a bora, in tutta la sua bellezza e forza, alla nona classe di Pirano e Sicciole una Lsoffiava e soffiava. Le creste bianche settimana in scuola in natura. Ogni anno delle onde salutavano i passanti, in Piazza il periodo e il luogo di permanenza sono Tartini bambini e turisti che non si face- diversi. Quest’anno ci è toccata la settima- vano intimidire dal vento. In questa spet- na dal 5 al 9 novembre nella struttura di abbiamo dovuto superare delle prove di tacolare e movimentata realtà quotidiana, Bohinj. Il luogo è sicuramente suggestivo sopravvivenza in natura. Bisognava resi- per la presenza del lago e degli innumere- stere per due minuti con le mani nell’ac- voli boschi che permettono di organizzare qua ghiacciata, accendere il fuoco con attività molto interessanti ed emozionan- una specie di acciarino e stare in silenzio ti. Ecco come hanno vissuto questa loro nel bosco per mezz’ora. Per me, la prova prima esperienza alcuni alunni della sesta più difficile è stata l’ultima perché ho re- classe di Sicciole. sistito in silenzio per soli cinque minuti! Marina Dessardo La sera ci siamo divertiti con dei giochi da circo come il giocoliere che lancia pal- line, tiene in equilibrio i piatti, ecc. unedì 5 novembre siamo partiti per la Lscuola in natura organizzata a Bohinj. Arrivati a destinazione, ci siamo sistemati nelle camere ed abbiamo visitato la strut- tura che ci avrebbe ospitati per una setti- mana. Quella mattina siamo usciti nel bo- sco ed abbiamo fatto diversi giochi. Uno di questi consisteva nel bendare gli occhi e toccare un albero e poi, dopo esserci tol- ti la benda, riconoscere l’albero toccato. un bambino cerca la casa della nonna. Il secondo gioco aveva come scopo trova- Ma chi sarà mai? Da dove proviene? Quali re il maggior numero di animali presenti avventure lo attendono? nel bosco. Ci hanno divisi in gruppi e il È il protagonista del racconto scritto da mio, che era composto da Mattia, Denise, 19 Il giorno successivo siamo andati in ca- to spaziose e moderne e hanno il bagno Per l’attività del termoscopio abbiamo ri- noa ed abbiamo attraversato il lago di grande e i letti comodi. empito un recipiente di vetro con acqua Bohinj da una riva all’altra. Nel pome- L’attività che mi è piaciuta di più è stata colorata. Il recipiente è stato chiuso con riggio abbiamo fatto attività di orienta- l’arrampicata. Mi è piaciuta tanto perché un tappo di plastilina con una cannuccia mento con l’uso della bussola ed abbia- eravamo attrezzati come veri alpinisti. in mezzo. Con il riscaldamento dell’acqua mo imparato a calcolare i gradi. Della nostra classe solo io e Julia siamo questa è salita dalla cannuccia. L’ultima sera trascorsa a Bohinj l’abbia- salite fino in cima, abbiamo suonato la Per l’attività della misurazione della classe mo passata a ballare come se fossimo in campana e abbiamo urlato ‘muuuu’! È sta- abbiamo misurato la classe in lunghezza e discoteca ed è stato molto divertente. to veramente divertente. larghezza con diversi strumenti di misura- Al mattino dell’ultimo giorno abbiamo La cosa che non mi è piaciuta per niente zione: il metro, il metro flessibile, il metro fatto una passeggiata lungo una parte è stata la camminata fino alla cascata Sa- da sarto e il righello. Alla fine l’insegnan- della riva ed abbiamo raggiunto un pon- vica. È durata due ore e abbiamo cammi- te Patrizia ha controllato le misure rileva- te chiamato “Ponte del diavolo”. La gui- nato sotto la pioggia. È stato bruttissimo te e la correttezza delle stesse. da ci ha raccontato la leggenda dell’uo- perché faceva freddo ed eravamo bagnati mo che lo avrebbe costruito. fradici. Le altre attività mi sono piaciute Devo dire che il ‘dom’ è bellissimo, il abbastanza. cibo era buonissimo e sono davvero feli- Solidea Novak ce di aver visitato un nuovo luogo. Julia Joras LA GIORNATA a scuola in natura di Bohinj è stata, Lper me, un’esperienza meravigliosa. SCIENTIFICA Abbiamo fatto tante attività interessan- SCUOLA ELEMENTARE “VINCENZO ti: abbiamo imparato a distinguere le E DIEGO DE CASTRO”, PIRANO varietà di alberi, ci siamo arrampicati su una parete rocciosa, siamo andati in ca- oi alunni della sesta e settima classe noa, abbiamo tirato con l’arco, ci siamo Ndi Pirano e Sicciole, giovedì 29 no- orientati nel bosco, abbiamo fatto tante vembre, presso la sede periferica di Siccio- Per l’attività del light abbiamo di- camminate. le, abbiamo svolto la giornata scientifica. segnato con le luci LED. Le abbiamo pun- Gli alunni sono stati divisi in cinque grup- tate contro la fotocamera che ha ripreso il pi, per svolgere cinque attività diverse: tutto. Il disegno virtuale è stato proiettato sotto forma di fotografia. 1: Il suono 2: Il termoscopio 3: La misurazione della classe 4: Light painting 5: La bilancia

La giornata è iniziata con la proiezione del film su , dopo il quale gli Purtroppo è arrivato anche l’ultimo gior- insegnanti ci hanno dato un questionario no, quello del ritorno. Tra tutte le attivi- da risolvere e, gli alunni che rispondeva- tà ho preferito il tiro con l’arco perché no alle domande correttamente, potevano richiedeva una grande concentrazione se vincere un libro. Dopo la suddivisione in volevi prendere il centro. gruppi siamo andati a svolgere le nostre Sono felicissimo di aver partecipato alla attività. Per l’ultima attività avevamo la bilancia. scuola in natura. Per l’attività del suono l’insegnante Maks Questa era fatta da una molletta, un lun- Mattia Banić ci ha fatto sentire una melodia e noi alun- go stuzzicadenti, un righello e delle graf- ni camminavamo attorno alla classe cer- fette. Da una parte abbiamo messo delle rrivati a Bohinj, abbiamo preso cando di determinare da dove provenisse graffette e dall’altra parte dovevamo otte- Ale valigie e ci siamo recati in men- il suono, ovvero capire dove si sentiva e nere la bilancia in equilibrio. sa dove gli insegnanti della struttura ci dove no. Nel secondo esperimento abbia- Gli esperimenti svolti erano tutti molto hanno spiegato le regole della casa, le mo aggiunto allo speaker un recipiente pie- interessanti. attività che avremmo svolto e ci hanno no di acqua, la quale con la frequenza del Dante Manolo Drožina, sistemati nelle camere. Queste sono mol- suono, cambiava forma in superficie. VII classe 20 Iniziativa delle locali CI e CAN MUSICA ITALIANA AD ANCARANO HA PARTECIPATO ANCHE IL CORO MISTO “GIUSEPPE TARTINI”

una delle iniziative del Festival di dicembre promosse dalla Comuni- È tà degli Italiani di Ancarano e dal- la Comunità autogestita della nazionalità italiana in collaborazione con il Comune. Dedicare la serata del 18 dicembre al can- to italiano in maniera diversa, puntando sulla collaborazione, è stata l’idea per presentare le attività dei sodalizi, fautori del mantenimento della cultura italiana sul nostro territorio. Così, Linda Rotter presidente della CAN ha salutato il pub- blico e gli ospiti, invitando sul palco le compagini corali che alla “Bicchierata La CI di Pirano natalizia” hanno proposto alcuni canti Il Coro misto “Giuseppe Tartini” diretto da Sašo Fajon (foto: Nataša Fajon) della tradizione popolare, della musica leggera, e le più belle canzoni di Natale rivisitate per l’occasione. Il canto italiano ha creato l’atmosfera gioiosa del Natale con l’esibizione del nostro Coro misto “Giuseppe Tartini”, diretto da Sašo Fa- jon, che dal vasto repertorio ha scelto un mix di brani che meglio rappresentano la tradizione popolare locale. Sono seguiti gli applausi, meritatissimi, per l’inter- pretazione dei cantanti Branka Bevitori e Robert Radolovič del gruppo di musi- ca leggera, diretto da Evelin Zonta, della CI “Dante Alighieri” di Isola, del Coro Il bel canto il Coro misto della CI “Fulvio Tomizza” di Umago diretto da Maurizio Lo Pinto; misto della CI di Verteneglio, diretto da Sopra: a lato: Robert Radolovič della CI “Dante Alighieri” di Isola (foto: Nataša Fajon) Dario Bassanese, e del Coro misto della In basso: Branka Bevitori della CI “Dante Alighieri” di Isola; a lato: il Coro misto della CI di CI “Fulvio Tomizza” di Umago, diretto da Verteneglio diretto da Dario Bassanese (foto: Nataša Fajon) Maurizio Lo Pinto. Il canto corale conti- nua a unire e abbracciare nuove amicizie e collaborazioni pensando già all’edizione del 2019 con alcune novità e interpreta- zioni dei cori, magari pensando ad una serata festiva a tema da scegliere insieme alle Comunità degli Italiani che accette- ranno l’invito. Daniela Sorgo [email protected]

21 MIX RUBRICA D’INFORMAZIONE

“ISTRIA Pelizzon, Matteo Soldatić, Da- Anzitutto mi sono candidato perché del mio rifiuto. Sono rio Dobrović e Christian Pe- non con l’obiettivo di occu- convinto inoltre che un’equa NOBILISSIMA” tretich, che si sono dimostra- pare ‘poltrone’ ma semplice- distribuzione delle cariche sia PREMIATI ti dei bravi attori, ed è stato mente per dare il mio mode- salutare, non rappresenterà la possibile ricostruire la vita dei sto contributo alla comunità soluzione magica, però reputo 2018 contrabbandieri del sale. in senso lato, cioè a noi tutti. fondamentale il lavoro corale, enerdì 14 novembre Della giuria per la Categoria Questo quesito me l’ha posto sinergico, coordinato, in cui V2018 si è tenuta presso Letteratura faceva parte anche anche Stefano Lusa, capore- ognuno cura una sezione, ma la sede della Comunità degli la professoressa Nives Zudič dattore del programma infor- con una finalità comune, sen- Italiani di Torre, la cerimo- Antonič, direttrice del Dipar- mativo di Radio Capodistria, za ruoli da ‘primadonna’ o con nia di premiazione dei vin- timento di Italianistica della ora rispondo ai connazionali la smania di essere sempre il citori della 51esima edizione Facoltà di Studi Umanistici del Piranese, i diretti interes- ‘primo della classe’. Siamo in del Concorso d’Arte e di dell’Università del Litorale e sati, dal momento che parec- pochi e ancora meno sono le Cultura “Istria Nobilissima”, membro dell’Assemblea della chi di questi mi hanno votato. persone interessate, disponibi- promosso dall’Unione Italia- nostra CI. Sono entrato nella lista “Insie- li e desiderose di impegnarsi na e dall’Università Popolare Lara Sorgo me se pol” senza promettere (spesso a titolo gratuito o per di Trieste. Tra i premiati per nulla, senza i classici ‘faremo’, cifre irrisorie, non dimenti- la categoria “Arti visive”, se- ‘proporremo’, ‘vedremo’, ma chiamolo), perciò non di rado zione “Design, arti applicate esclusivamente per portare dobbiamo occuparci anche di e illustrazione” ha vinto il avanti un discorso plurienna- cose a cui faremmo volentie- primo premio Fulvia Grbac LETTERE IN le, contraddistinto da lavoro ri meno e diventare ciò che per l’opera Welcome to Euro- REDAZIONE costante e impegno a favore non siamo, insomma fare di pe, lavoro grafico di grande I PERCHÉ della Comunità nazionale necessità virtù. Ma se i pre- qualità tecnica e di estre- italiana. Tra i colleghi della supposti, grazie al cielo, sono ma attualità per la tematica DEL MIO NO lista ci siamo consultati e mi diversi, vivaddio se ruoli e ca- trattata. Della giuria faceva- Alle recenti elezioni per il hanno proposto di accettare riche possono essere distribu- no parte Lorella Limoncin rinnovo del Consiglio della la presidenza o in alternativa iti tra persone diverse (capaci Toth, Mauro Stipanov, Fran- Comunità autogestita della la vicepresidenza. Tutto si è e motivate, naturalmente). co Vecchiet, Claudio Sivini, nazionalità italiana di Pirano, svolto alla luce del sole. Sono E ricordiamoci di valorizzare Marco Puntin, Fulvia Zudič. il sottoscritto si è piazzato al stato io a rifiutare. Il diniego le persone, sono il pilastro su Primo premio anche per il primo posto per numero di è giunto per senso di respon- cui si regge tutto. Conosco i documentario Oro bianco re- preferenze, e non è la prima sabilità. Per mia natura prefe- miei limiti e le mie mete, fare alizzato da Rebeka Legović volta alle consultazioni. È sta- risco il lavoro ‘dietro le quin- politica probabilmente non di TV Capodistria, nella to riconfermato il risultato di te’ anziché i riflettori; sarò in rientra nelle mie priorità (at- categoria “Arte cinematogra- quattro anni fa. Ugualmente controtendenza ma prediligo tualmente almeno, in futuro fica, documentari e televisio- è successo la scorsa estate in essere piuttosto che apparire, chissà, mai dire mai). Sono ne”. Il documentario raccon- occasione del rinnovo dell’As- per me costituisce un valore. interessato invece alla politi- ta una parte della ricca storia semblea della Comunità degli Inoltre, il buon senso di ognu- ca culturale della Comunità che riguarda il contrabban- Italiani “Giuseppe Tartini”. no di noi dovrebbe indicarci nazionale italiana, al discorso do del sale delle saline di Non posso che ringraziare quale sia la strada da percor- identitario, al patrimonio cul- Sicciole verso le altre locali- gli elettori per il voto e la fi- rere e suggerirci dove impe- turale che dobbiamo tutelare, tà, nonché degli stili di voga ducia, è il minimo che possa gnarci e quando fare invece valorizzare, divulgare e fare tradizionali mutuati da quel- fare. Sono soddisfatto e felice, un passo indietro. Parimenti conoscere a tutti, lavorando li veneziani. Il lavoro è stato perché premia il lavoro con- sono contrario all’accumulo sul territorio che è anche no- reso possibile anche grazie ai creto, un impegno costante, di cariche – credo di ricoprir- stro, non dimentichiamocelo. consigli di Valentina Petaros che esiste a prescindere dalle ne già troppe –, perché ritengo È un impegno non indiffe- e Amalia Petronio, quest’ul- elezioni. Mi sento di scrivere che nessuno di noi sia un ‘su- rente. Anche la dimensione tima soprattutto per quanto queste righe per un doveroso peruomo’, sappiamo che una culturale dev’essere curata, riguarda gli stili di voga. Alle chiarimento. Da più parti ho giornata ha sempre ‘solo’ ven- non scordiamo che rientra nel riprese hanno partecipato, sentito – e non solo ultima- tiquattro ore ed è altrettanto nostro mandato, ma dobbia- infatti, le donne del gruppo mente – non sia giusto che gli vero che per svolgere bene un mo proporre contenuti validi “Voga veneta Piran” che han- elettori mi votino e alla fine i lavoro o occupare una deter- e di spessore. Per essere incisi- no dimostrato come si voga- posti che ‘contano’ siano occu- minata carica ci vuole tempo, vi e ottenere ulteriori risultati va una volta. Grazie invece ai pati da altri. Questo mio inter- costanza, riflessione. Non ho dovrà esserci un impegno si- ragazzi della Comunità degli vento desidera chiarire questo mai tollerato la superficialità, nergico con quanti occupano Italiani di Salvore, Silvano punto, per evitare congetture. il pressappochismo, ecco il posti di primo piano a livello 22 MIX RUBRICA D’INFORMAZIONE politico. Ho fatto delle scelte, fiducia necessari, che mi han- precise, consapevoli e al tem- no permesso di crescere in- COMUNICATO Biblioteca prestiti po stesso appaganti, in primo tellettualmente, di proporre, A partire da gennaio 2019 (da lunedì 7 gennaio) luogo perché mi permettono di avere responsabilità, senza in Casa Tartini, sede del- Informiamo i soci, amici di fare ciò che ho sempre de- ingerenza alcuna (un ottimo la Comunità degli Italiani ed attivisti che da gennaio siderato, cioè lo storico e oc- esempio per l’intera Comuni- “Giuseppe Tartini” di Pirano, la Biblioteca prestiti sarà cuparmi del nostro passato, tà italiana, specie ora che si de- inizieranno i lavori di ristrut- aperta tutti i lunedì (10.00- in forme diverse, senza mai sidera, spero non solo a parole, turazione nell’ambito del Pro- 11.00) e giovedì (16.00- abbandonare la ricerca, quella il coinvolgimento dei giovani getto tARTini: turismo cultu- 17.00) nello spazio a S. Lu- seria, dura, che ha bisogno di e il ricambio generazionale), rale all’insegna di Tartini. cia (Strada di Limignano tempo, che non va alla ricerca perché bisogna essere consa- Attività artistico culturali 94/E). del sensazionalismo. Chi non pevoli che si deve anche osare (da lunedì 7 gennaio 2019) Segreteria è uno ‘storico della domeni- ma è doveroso trovare i pre- Le attività artistico cultura- (da mercoledì 9 gennaio 2019) ca’ sa di cosa sto parlando, sa supposti che lo permettano. li continuano con gli orari Tutti i mercoledì del mese cosa significa esaminare gli Ecco le mie ragioni. Ruoli di prestabiliti nelle sedi della (9.00-15.00) saremo a vostra archivi, serie infinite di car- responsabilità non mi manca- SE “Vincenzo e Diego de disposizione per informa- te, riflettere, cercare di capire no. Se puntualmente vi arriva Castro” di Pirano e delle Co- zioni, iscrizioni, attestati… anziché giudicare (non rientra questo foglio – facciamo un munità locali di Portorose, nello spazio a S. Lucia (Stra- nei compiti della storiogra- esempio concreto –, che cer- Croce Bianca e S. Lucia. da di Limignano 94/E). fia), spostarsi, poiché le fonti chiamo di confezionare con relative all’Istria sono sparse, cura e professionalità, signi- considerati i vari passaggi en- fica che dietro quelle stesse tro ordinamenti statali diversi ‘quinte’ c’è qualcuno che lavo- AVVISO PER IL li conseguiti nel settore della nel corso dei secoli. Questo è ra, con impegno, abnegazione, cultura. Il riconoscimento il ruolo in cui voglio esserci, perché ha a cuore la Comuni- CONFERIMENTO DEL sarà conferito dal Sindaco del qui desidero essere presente tà nazionale italiana e il suo RICONOSCIMENTO Comune di Pirano alla mani- e dare il massimo possibile, ricco bagaglio culturale, civile, festazione centrale in occasio- che si può ottenere solo con la linguistico e storico. Perché TARTINI ne della Giornata della cultu- costanza, l’umiltà di imparare c’è amore, quello stesso “che Il Comune di Pirano informa i ra. Le proposte corredate dalle sempre e il lavoro. Nelle isti- move il sole e l’altre stelle” cittadini e le istituzioni nel Co- motivazioni vanno inoltrate tuzioni della Comunità nazio- (Dante, Paradiso XXXIII). Ma mune che possono formulare in forma scritta all’indirizzo nale italiana piranese ho tro- anche in ogni cosa la sua mi- le proposte per il conferimento Comune di Pirano, Piazza vato, fin da quando ho mosso sura. del Riconoscimento Tartini as- Tartini 2, 6330 Pirano, entro i primi passi, l’appoggio e la Kristjan Knez segnato per i risultati ecceziona- venerdì 18 gennaio 2019.

AVVISO rivolto ai bambini delle scuole Italiani “Giuseppe Tartini” di STANZA “il Trillo”, periodico della Co- materne, agli alunni delle scuole Pirano entro il 31 maggio 2019. munità italiana del Comune dell’obbligo, agli studenti delle Un’apposita giuria valuterà i la- MEMORIALE di Pirano, nell’ambito del pro- scuole medie superiori. vori pervenuti e assegnerà primi, gramma culturale della Comu- Saranno ammessi i lavori: secondi e terzi premi predisposti GIUSEPPE TARTINI nità autogestita della nazionali- - in forma scritta: prosa o poesia. dalla CAN per ognuna delle cate- AVVISO tà italiana di Pirano, bandisce il - in forma figurativa: nelle diverse gorie. I lavori dei premiati saranno La stanza memoriale rimarrà VII Concorso letterario tecniche espressive. pubblicati su “il Trillo”. La CAN, chiusa al pubblico sino alla artistico I lavori dovranno giungere alla in accordo con le scuole, organiz- conclusione dei lavori che in- Patrimonio, arte, divertimento segreteria della Comunità degli zerà la cerimonia di premiazione. teresseranno Casa Tartini.

Il Trillo, foglio della comunità italiana di Pirano Caporedattore: Kristjan Knez | Redazione: Bruno Fonda, Kristjan Knez, Ondina Lusa, Daniela Sorgo | Segreteria: Marisa Zottich De Rosario, Fulvia Zudič Progetto grafico: www.davidfrancesconi.eu | Stampa: Birografika Bori, Lubiana|Sede: Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, Via Kajuh 12, SI-6330 Pirano Recapiti: Tel. segreteria: +386 (5) 673 01 40; Contabilità: +386 (5) 673 01 45; Fulvia Zudič: +386 (5) 673 01 41 E-mail: [email protected], [email protected] | www.comunitapirano.com | Il periodico esce grazie al contributo del Comune di Pirano, del Ministero della cultura della Repubblica di Slovenia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste-Fondo donazione prof. Diego de Castro | “il Trillo” è iscritto nell’albo dei media del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia, num. 1876 | Pirano, 31 dicembre 2018 23 CONOSCIAMO IL NOSTRO DIALETTO RUBRICA DEDICATA AL NOSTRO VERNACOLO. PER SORRIDERE, RICORDARE ED IMPARARE DALLA STRAORDINARIA SAGGEZZA LOCALE

di Donna Luisa

arissimi amici lettori! Marisa ed Andreina Apollonio Cnative di Pirano e residenti a Monfalcone hanno nuovamente inviato antichi termini dialettali piranesi che vi propongo con la loro spiegazione: Nevoda/Nipote, Traverson/Grembiule, Buiol/Grande tinozza, Fersora/Padella, Feral/Fanale, Soli/Legacci, Canton/Angolo della casa, Piadena/Terrina, Cucer/Cocchiere, Rato/Erta, salita, Psiche/Specchiera, Tontonà/Brontolare alla lunga, Il porto esterno di Pirano Smadassà/Sprimacciare letti o materassi, Cartolina della collezione del signor Josip Sobota Pache/Sberle, ceffoni.

Questa volta inserisco i lemmi dialettali che mi sono stati inviati dalla signora Nella Nemec SOLUZIONI DEL CONCORSO N° 41 di Strugnano che ringrazio e saluto. La soluzione dovrà pervenire entro il 20 febbraio 2019. Il partecipante, la cui risposta esatta verrà estratta, riceverà un pranzo o cena per due persone Bieco/Scampolo, Britola/Coltello a offerto da Liliana Lovrečič Protić del ristorante “Pavel 2” di Pirano. Tra le risposte esatte è sta- seramanico, Broca/Borchia, ta sorteggiata Marina Knez di Strugnano che riceverà un completo di contenitori decorativi. Brosa/Pustola, Cagoia/Chiocciola, Cisbo/Miope, Cluca/Maniglia, Fifon/Pauroso, Fregola/Briciola, 1. Afior A. Zoppo Intun/In uno, Musso/Asino, 2. Colme B. Pantofole Paver/Stoppino, Saiba/Rondella, 3. Consado C. Ferro da stiro Sbrodolado/Insudiciato, 4. Copâ D. Barcone da trasporto per il sale Sbrufo/Annaffiatoio, Scaio/Ascella, 5. Copo E. Stanco Silela/Pillola, Soco/Ceppo, 6. Fregola F. Cercare Spernacio/Infiorescenza del mais, 7. Ingrumâ G. Dondolare Squera/Lancetta dell’orologio, 8. Lissia H. Tegola Stagnaco/Secchio. 9. Maona I. Spezzatino 10. Papusse L. Uccidere 11. Sbisigâ M. Tetto 12. Sbrodegon N. Giara Proverbi di casa nostra 13. Sercio O. Condito 14. Sguasseto P. Briciola 15. Sopresso Q. Sproposito La neve de novenbre fa ben pe’ le somense. 16. Soto R. Bucato Pe’ Samartin se serca ‘l vin. 17. Straco S. Cerchio Galina vecia fa bon brodo. 18. Stranboto T. Pasticcione Pe’ santa Lussia ‘l fredo crussia. 19. Strassinâ U. Farina bianca Prima de parlâ movi la lingua diese volte. 20. Zara V. Raccogliere 21. Zinzolâ Z. Trascinare 24