CULTURE ANTICHE. STUDI E TESTI Collana Fondata Da A. PENNACINI, P
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by Institutional Research Information System University of Turin CULTURE ANTICHE. STUDI E TESTI Collana fondata da A. PENNACINI, P. L. DONINI, G. F. GIANOTTI e diretta da L. BATTEZZATO, R. TABACCO, G. TRAINA 33 CULTURE ANTICHE. STUDI E TESTI Direzione Luigi Battezzato (Università del Piemonte Orientale) Raffaella Tabacco (Università del Piemonte Orientale) Giusto Traina (Paris-Sorbonne) Consiglio Scientifico Francis Cairns (Florida State University) Hélène Casanova-Robin (Paris-Sorbonne) Francesca Gazzano (Università di Genova) Klaus Geus (Freie Universität Berlin) Mark Humphries (Swansea) Dominique Lenfant (Strasbourg) Gauthier Liberman (Bordeaux) Enrico Maltese (Università di Torino) Michel-Yves Perrin (EPHE Paris) Laura Swift (Open university, UK) Raffaella Tabacco (Università del Piemonte Orientale) Mario Telò (UCLA) Gareth Williams (Columbia University) Segreteria di redazione Alice Borgna (Università del Piemonte Orientale): [email protected] Peer review: Al momento in cui la Segreteria di redazione o l’Editore ricevono un volume proposto per la pubblicazione, controllata l’integrità materiale dei docu- menti e l’ottemperanza alle norme editoriali (in particolare l’assenza di elementi identificativi), ne danno notizia ai direttori della collana i quali, sentito il Consiglio scientifico, nominano due revisori a cui sottoporre il volume in blind review. Tranne casi particolari che dovranno essere debitamente segnalati all’autore, la procedura di valutazione si conclude di norma entro quattro mesi. Ogni revisore è tenuto a rispondere alla Direzione con un giudizio di rifiuto (moti- vato) o di accettazione (senza modifiche oppure con modifiche, che devono essere indicate con precisione). In caso di valutazioni discordanti da parte dei due revisori, il direttore chiede uno o più pareri terzi all’interno del Consiglio scientifico o ad altri revisori. La redazione si occupa infine di comunicare l’esito della procedura all’autore. In caso di revisioni significative imposte all’autore, i direttori sottopon- gono ai medesimi revisori il volume rivisto. Il primo giro di bozze è corretto dall’au- tore sui files inviatigli dalla redazione; il secondo è riscontrato solo dalla Segreteria di redazione. Il segretario deve tenere memoria scritta e riservata di tutta la proce- dura per ciascun volume. I volumi non pubblicati non vengono restituiti agli autori, ma tornano nella loro piena proprietà letteraria. Andrea Balbo Auctores Latini Pedemontani UN’ANTOLOGIA DEGLI SCRITTORI IN LINGUA LATINA IN PIEMONTE FRA OTTOCENTO E NOVECENTO con la collaborazione di Luca Ballerini, Beatrice Bersani, Erika Grasso, Tommaso Lupo, Alessandro Mandrino, Dante Salmé Edizioni dell’Orso Alessandria Volume pubblicato con il contributo dei fondi Ricerca locale 2016 linea B. © 2019 Copyright by Edizioni dell’Orso s.r.l. via Rattazzi, 47 15121 Alessandria tel. 0131.252349 fax 0131.257567 e-mail: [email protected] http://www.ediorso.it Realizzazione informatica di Arun Maltese ([email protected]) Grafica della copertina a cura di Paolo Ferrero ([email protected]) È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effet‐ tuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno e didattico. L’illecito sarà penalmente perseguibile a norma dell’art. 171 della Legge n. 633 del 22.04.1941 ISSN 1824-243X ISBN 978-88-6274-???-? A Roberta Piastri, che forse questo libro avrebbe gradito e che molto ci ha aiutato con le sue ricerche Indice 1. Prefazione p. IX 2. Il neolatino in Europa e in Piemonte 1 2.1. Il latino nella storia europea 1 2.2. Che cos’è il neolatino? 4 2.3. I certamina fra Ottocento e Novecento 8 3. La produzione latina in Piemonte: un panorama tra prosa e poesia 15 4. Antologia commentata 25 4.1. Don Francesco Beltrami – Ad Fontem Caburri 25 4.1.1. Premessa 25 4.1.2. Testo e traduzione 27 4.1.3. Commento 33 4.2. Un genere letterario: le poesie d’ingresso dei vescovi; due componimenti latini per il vescovo di Pinerolo Andrea Charvaz 41 4.2.1. Premessa 41 4.2.2. Testo e traduzione 42 4.2.3. Commento 43 4.3. Giuseppe Giacoletti e le opere tecniche 46 4.3.1. Premessa 46 4.3.2. Il Vapore. Nuovo saggio poetico e didascalico latino e italiano preceduto da riflessioni sullo studio e l’uso della lingua latina 48 4.3.2.1. Testo e traduzione 49 4.3.2.2. Commento 51 4.3.3. De lebetis materie et forma eiusque tutela in machinis vaporis vi agentibus. Carmen didascalicum 53 4.3.3.1. Testo e traduzione n. 1: l’introduzione 55 4.3.3.2. Commento 56 4.3.3.3. Testo e traduzione n. 2: Ulisse ed Eolo 59 4.3.3.4. Commento 60 4.4. Giovanni Faldella 62 4.4.1. Premessa 62 VIII INDICE 4.4.2. Santorre di Santarosa 64 4.4.3. Edoardo Brunetta d’Usseaux 67 4.4.4. Giuseppe Mazzini 69 4.4.4.1. Testo e traduzione 70 4.4.4.2. Commento 72 4.4.5. Clemente Corte 78 4.5. Ettore Stampini e la poesia latina d’occasione 81 4.5.1. Premessa 81 4.5.2. Epigrammata 84 4.5.3. Disticha 115 4.5.4. Appendice: altri esempi di poesia di Stampini 123 4.6. Guido Angelino 142 4.6.1. Premessa 142 4.6.2. Tabu 143 4.6.2.1. Introduzione 143 4.6.2.2. Testo e traduzione 145 4.6.2.3. Commento 146 5. Bibliografia 149 1. Prefazione Questo libro ha un’origine duplice, quasi Giano bifronte. Da un lato costi - tuisce uno dei due risultati della ricerca1 nata all’interno di un progetto finanziato sui contributi della cosiddetta linea B da parte del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, vinto dal curatore nel 20172, dall’altro rappresenta il frutto di una serie di lavori seminariali ormai pluriennali avviati da chi scrive con laureandi, amici e simpatizzanti3 e aventi come oggetto il latino “post-classico”, da Petrarca al Novecento. All’interno del seminario, l’idea lanciata da chi scrive di costruire un’antologia della scrittura letteraria latina in Piemonte è stata accolta con piacere da amici e studenti che hanno collaborato in misura differente e con tempi diversi alla sua realizzazione. Il risultato dei loro lavori è costituito dai singoli capitoli antologici, che sono stati affidati alla loro responsabilità e che il curatore ha corretto e uniformato anche con l’aiuto – che mi è caro ricordare – dell’amico Dario Pasero, uno dei massimi conoscitori della storia delle discipline classiche 1 L’altro libro sarà dedicato alla figura di Luigi Luciano (1864-1927), docente liceale e poeta dialettale e latino: Luigi Luciano: poesia ed erudizione latina tra Ottocento e Novecento, Alessandria, Dell’Orso. 2 Il progetto, intitolato ALPE (Auctores Latini Pedemontani), si è proposto di catalogare e raccogliere in 24 mesi i testi degli scrittori piemontesi che si espressero in latino in prosa e in poesia tra il XVIIl e il XX secolo. 3 Tra il 2015 e il 2017 il seminario è stato svolto in collaborazione con Sabrina Stroppa ed è stato dedicato al Petrarca latino, in particolare all’epistolografia e al De viris illustribus, portando anche alla pubblicazione di S. Stroppa, A. Balbo, Laboratorio petrarchesco. Le familiares: la familiaritas, i classici, le tipologie d’esordio, «Petrar - chesca» 3, 2015, 138-178, che ha compreso lavori di C. Donna, A. Mellano, A. Borgna, M. Scarafia, V. Del Core. Nel 2019-20 il seminario si svolge in collaborazione con Giuseppe Noto e verte su testi latini di L.A. Muratori. All’interno del seminario le ricerche sul neolatino hanno anche determinato la nascita di alcune tesi di laurea magistrale, come quella di M. Ratti (Latina Fides: l’opera controcorrente di Giuseppe Morabito, discussa il 10 aprile 2018) e quelle di F. Ortolano (Le orazioni di Carlo Boucheron: traduzione, commento e preparazione all’edizione digitale) e E. Grasso, La “Storia della poesia in Piemonte” di Vallauri: quadro storico e interpretazione, ancora in preparazione. X INTRODUZIONE in Piemonte e non solo. Compito di chi scrive è stato quello di introdurre non soltanto la ricerca, ma anche di presentare alcuni concetti di base, come il significato di neolatino e la consistenza del fenomeno della composizione in lingua antica in generale e in ambito piemontese tra il XIX e il XX secolo. La pubblicazione possiede – a parere di chi scrive – un carattere del tutto innovativo, perché gli studi fino a ora condotti si dedicano a singoli autori (vd. il recente PASERO 2015) o prendono in esame soprattutto i docenti universitari nell’ambito della loro produzione istituzionale (vd. per esempio GIANOTTI 1997) o ancora hanno esaminato la corposa produzione storiografica di G. Faldella, autore del De Redemptione Italica (una storia del Risorgimento in latino edita per la prima volta da PIASTRI 2011). Tali studi, però, non si sono posti l’obiettivo di indagare questa produzione nel suo complesso, esami- nando il contesto di componimenti appartenenti a generi letterari molto diversi, come epitalami, poesie augurali per un’impresa, elogi ecfrastici di luoghi o oggetti, poesie di benvenuto alle personalità civili o religiose, ma anche saggi di critica letteraria provenienti dall’ambiente universitario o ancora poesie celebrative delle invenzioni moderne, come il poema De lebetis materie et forma eiusque tutela in machinis vaporis vi agentibus di Giacoletti stesso, premiato al Certamen Hoeufftianum nel 1863, o i Recentissima quaeque di Luigi Luciano del 1917, tutte opere poco conosciute e in gran parte inedite. Neanche l’antologia di BONAVENTURA 1900, che raccoglie la poesia neolatina in Italia dal XIV agli albori del XX secolo censisce figure piemontesi. La raccolta di una silloge si è rivelata perciò una necessità, prima ancora di un obiettivo vero e proprio di ricerca, per comprendere, attraverso i testi la tini scritti da autori piemontesi o comunque prodotti in Piemonte, il loro ruolo all’interno del tessuto culturale del territorio sabaudo.