Anno 16 n° 2-EDIZIONE GRATUITA Martedì 30 gennaio 2018

Battere la Juve per fare la storia Semifinale contro i campioni bianconeri. Ma questa Atalanta può farcela

PRIMO PIANO IL LIBRO DEI RICORDI Dolce 1963, quando Pizzaballa, Pesenti, Nodari, Veneri, Gardoni, Colombo Domenghini, Nielsen, Calvanese, Mereghetti e Magistrelli conquistarono la Coppa Italia

Servizi A PAGINA 8 2 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018 Atalanta, sognare è d’obbligo LA SFIDA. Arriva la Juventus, ma non fa più paura. Questa Dea ha dimostrato di essere una big

BERGAMO -Fabio Gallo eAndrea Lazzari sono entrati nei libri di storia atalantina, fra l’altro, per i loro gol alla Juventus in Coppa Italia che costaro- no alla Signora una cocente elimina- zione. Era una tiepida serata d’autun- no, mercoledi 25 ottobre 1995, i ne- razzurri affrontavano al Comunale la Juve. La solita partita combattuta ma senza gol quando al minuto 112’dei supplementari Fabio Gallo con un de- stro potente da fuori area fulminò Rampulla. scattò dalla panchina e alzando s’in- fiammò contro la tribuna d’onore. Disse, poi, che era un gesto contro il “potere”. Nella sfortunata stagione 2004-2005 che sancì la retrocessione l’Atalanta si tolse l’effimera soddisfa- zione di eliminare, ancora una volta, i bianconeri: 2-0 a Bergamo con dop- pietta di Andrea Lazzi, 3-3 al Delle Alpi con tre gol sempre di Lazzari. Infine, la scorsa stagione, 11 gennaio 2017, la Juve vinse (3-2) ma subì uno spavento perché a pochi minuti dalla fine Latte Lah realizzò un gol che sta- va aprendo una clamorosa qualifica- zione. Stasera si gioca la prima partita di semifinale, il ritorno mercoledi 28 febbraio a Torino. Una alla volta. Sa- bato sera l’Atalanta ha strapazzato a Reggio Emilia il Sassuolo, la Juve ha sofferto per aver ragione, al Bentego- di, di un Chievo ridotto in nove. Ne- razzurri e bianconeri sono impegnati su tre fronti e la partita di stasera apre un ciclo terrificante di sfide con Bo- russia Dortmund e Tottenham al- l’orizzonte, oltre, ovviamente, al cam- pionato e domenica si scambiano le dovrebbe rimanere fuori Spinazzola, no sensibilmente accorciate. Certo in del 2-2 dello scorso ottobre. Insomma (3 giugno 1963) dalla conquista della avversarie perché il Chievo viene a poi si vedrà da centrocampo in su. A classifica ci sono pur sempre ventitré la sfida con i campioni d’Italia ha un Coppa Italia, mai come adesso il po- Bergamo e il Sassuolo va a Torino. parte Cuadrado e Dybala Allegri ha punti di differenza ma i nerazzurri significato va oltre quello di una nor- polo atalantino accarezza il sogno an- Stasera l’Atalanta si presenta al Co- solo l’imbarazzo delle scelte. Se fino hanno acquisito un aplomb di stampo male partita di Coppa Italia: l’Atalan- che se l’ostacolo da superare è imper- munale, tutto esaurito, in abito di gala alla scorsa stagione, prima dell’arrivo europeo che permette loro di giocare ta si ritiene finalmente matura di bat- vio, soprattutto perché il confronto è con la formazione migliore dopo il re- di Gasperini, il divario tecnico tra Ju- alla pari con chiunque. Napoli, Roma tere la Juventus. Sarebbe l’ennesimo doppio. Eppure sognare non è vieta- cente tournover. Dentro Berisha, ventus e Atalanta era abissale, da e Lazio ne sanno qualcosa e anche i trionfo dell’era gasperiniana. Sono to. Caldara, Gomez, Hateboer mentre qualche mese a oggi le distanze si so- bianconeri non si dimenticheranno trascorsi quasi cinquantacinque anni Giacomo Mayer Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018 , c’è qualcosa che non Var LA GIORNATA Incredibili sviste arbitrali a Milano (Cutrone segna di mano) e a Crotone

BERGAMO -L’Atalanta vola anche in campionato, strapazzando il Sassuolo in una delle prestazioni più belle di questa stagione magica, la capolista Napoli vince soffrendo contro un Bologna pimpante, la Juve non sbaglia un colpo superando il Chievo con la clas- sica vittoria all’inglese, la Roma è in crisi nera e perde in casa con la Samp, l’Inter balbetta e pareggia a Ferrara, il Verona si riprende all’improvviso ca- lando il poker a Firenze e il Milan vince il big match con la Lazio meritamente, ma pure per via di una clamorosa svista arbitrale. Questi i temi della ventiduesima giornata di cam- pionato andata in scena nell’ultimo fine settimana e che ha creato tante polemiche tra gli addetti ai lavori a causa di una Var che si è scoperto non è così in- fallibile come pare. Gravissimi, infatti, gli errori a Milano (convalidato il gol di Cutrone, segnato di ma- no, nella foto) e a Crotone (regolarissima la rete di Ceccherini, che il direttore di gara ha annullato). Domenica alle 15 i nerazzurri di Gasperini, ottavi in campionato a un solo punto dal Milan di Gattuso, ospitano il Chievo. Pronostici, ovviamente, tutti a fa- vore della Dea, che sta attraversando un momento magico sia con i titolarissimi che con le riserve, che quando sono chiamate in causa giocano a meravi- glia.

RISULTATI 22ESIMA GIORNATA

Sassuolo –Atalanta 0-3 (30’pt Masiello, 38’st Cristante, 41’st Freuler) Chievo –Juventus 0-2 (22’st Khedira, 43’st Higuain) SPAL –Inter 1-1 ( 3’st autogol Vicari, 45’st Palocschi) Torino –Benevento 3-0 (3’pt Iago Falque, 40’pt Niang, 47’pt Obi) Napoli –Bologna 3-1 (1’pt Palacio, 5’pt autogol Mbaye, 37’pt e 14’st Mertens) Crotone –Cagliari 1-1 (29’pt Trotta, 52’pt Cigarini) Fiorentina –Hellas Verona 1-4 (11’pt Vukovic, 20’pt e 1’st Kean, 8’st Gil Dias, 10’st Ferrari) Genoa –Udinese 0-1 (17’st Behrami) Lazio –Milan (15’pt Cutrone, 20’pt Marusic, 44’pt Bo- naventura)

Roma –Sampdoria 0-1 (35’st Zapata) CLASSIFICA

Napoli 57 Juventus 56 Lazio 46 Inter 44 Roma 41 Sampdoria 37 Milan 34 Atalanta 33 Torino 32 Udinese 32 Fiorentina 28 Bologna 27 Chievo 22 Sassuolo 22 Genoa 21 Cagliari 21 Crotone 19 SPAL 17 Hellas Verona 16 Benevento 7

PROSSIMO TURNO

Sampdoria –Torino (sabato 3/2, ore 18.00) Inter –Crotone (sabato 3/2, ore 20.45) Hellas Verona –Roma (domenica 4/2, ore 12.30) Atalanta –Chievo (domenica 4/2, ore 15.00) Bologna –Fiorentina (domenica 4/2, ore 15.00) Udinese –Milan (domenica 4/2, ore 15.00) Juventus –Sassuolo (domenica 4/2, ore 15.00) Cagliari –SPAL (domenica 4/2, ore 15.00) Benevento –Napoli (domenica 4/2, ore 20.45) Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018

Atalanta, una difesa da record LA STATISTICA. Numeri da urlo per il comparto diretto dall’ottimo Mattia Caldara

BERGAMO -27 presi in 22 di campio- E qui entra in gioco la pur promettente nato, statistica aggiornata alla trionfale incognita legata a Gianluca Mancini, visita al Sassuolo. 4 in 6 di Europa il sostituto per 71 giri di lancetta in League, roba da urlo se si pensa all'a- quell'occasione dell'infortunato illu- sticella da alzare al massimo con due stre. Ottimo lì sul centrodestra, buono pretendenti iperfavorite dai pronostici da regista nell'ottavo del trofeo dome- come Everton e Lione, anche se Etrit stico coi neroverdi il 20 dicembre nel Berisha ha raccolto la metà dei palloni trio con lo sfortunato autogoleador di nel sacco dall'Apollon. 2 su 2 in Coppa Gloria d'Oeste ma difettoso perché Italia alla vigilia di stasera, ma se nel- ahilui diméntico di Pavoletti nell'ulti- l'ottavo i neroverdi non erano proprio ma del 2017 al cospetto del Cagliari da corsa, lo scoglio del quarto era il corsaro contro cui ha preso una traver- Napoli. I numeri della difesa dell'Ata- sa sullo 0-2. Si riapre la questione che è lanta sembrano riflettere le montagne come il segreto di Pulcinella, ossia il russe del rendimento che ne hanno se- buon Mattia deve fare fagotto in dire- gnato l'orografia stagionale, costellata zione Torino e nel mentre colui che do- a valle di scivoloni in rimonta, vedi gli vrebbe esserne sulla carta l'erede desi- stessi Ciucci nel girone d'andata a Fuo- gnato deve sfangarla da jolly quando rigrotta, la Samp e l'Udinese. Tutte ga- gli capita. Tradotto in parole povere, re fuori casa, dove l'undici di Gian quasi mai, e non è che gli spiccioli di Piero Gasperini non ha di certo rinun- Reggio spostino le cose. È la stessa ciato ad attaccare, incappando in tem- contraddizione in cui rischia di cascare poranee perdite d'equilibrio. Perché si a coccige per terra l'altro mancino del sa, i nerazzurri incominciano la fase di lotto, il ragazzo del '99 dal cognome copertura dal trequartista che asfissia il cucito su misura per le serate a briscola portatore di palla nemico, se non ad- sulle sponde del Po (nato a Casalmag- dirittura dalle due punte che allargan- giore, è di Piadena, bassissima cremo- dosi rompono l'anima ai terzini o ai nese), 17 inutili minuti nel finale da centrali sui vertici. Comoda prender- manita sporca coi Pitagorici e poi solo sela con quelli dietro se il tampona- Coppa Italia al riparo dalla big. Il mi- mento è stracco nelle linee avanzate e ster, si sa, detesta le rose allargate e in mezzo passa di tutto. E i numeri, a non ha la bacchetta magica per accon- Mattia Caldara, perno della difesa nerazzurra Fo t o M o r o confronto di quelli delle big, pur essen- tentare tutti. Quella per dosaggi e tur- do mediamente peggiori rispetto alla nover invece sì: il numero 13 ha ripo- coppa tricolore; il 3 è stato a mezzo (13, l'ultima tre giorni fa, più 2). Il po- nuo col rischio di beccare al primo fil- stagione 2016-2017 dei record (-44 in sato quattro turni in regular season, tre servizio come ricordato nella compe- ker d'assi, il quartetto d'archi titolare di trante o alla prima palla lunga. In attesa 41 gare compreso il trofeo della coc- il 5, che però ha due timbrate di car- tizione Uefa scrivendo nondimeno 18 un reparto a tre. E poi, diciamocelo: se di costruire il futuro senza Caldara, carda), sono comunque da zona Euro- tellino in più (una da riserva) e nella in campionato (1 da cambio) e dulcis in i tipetti là davanti le chiudessero anzi- meglio ragionare al presente. Ché da pa League. Eccellenti, anzi, ove si con- semifinale di andata di stasera vedrà fundo il 6 si è fatto valere oltre confine tempo, 'ste benedette partite, non ci sa- vincere ce n'è. sideri che il pullman davanti alla porta verosimilmente la luce anche nella senza disdegnare le sfide nazionali rebbe bisogno di sbilanciarsi di conti- Simone Fornoni il Gasp non ce lo mette manco morto. Ciò che più colpisce non è la con- ferma della leadership del perno Mat- tia Caldara ammantata della solita prolificità, settebello l'altra volta al gong e stavolta a segno con Crotone (più rigore procurato), Juve e Lazio, volendo aggiungerci la rifinitura per la prima delle due chicche di Cornelius a Goodison Park e la svettata a per il rompighiaccio di Cristante. Bensì la formula che, in assenza dei sa- liscendi di tutta la squadra, diventa un amalgama a prova di trapano. La com- binazione ideale è rimasta invariata, con lo scanzese in mezzo a Rafael To- loi e ad un Andrea Masiello già al ter- zo successo personale dopo essere sta- to decisivo sulle situazioni inattive con i Toffees a Reggio Emilia e in gioco aereo da ex nella tana del Genoa, in oc- casione del primo bottino pieno in tra- sferta nel Belpaese di un'annata che dal quel verso stava promettendo tutt'altro che bene. In più c'è la new entry di qua- lità, l'argentino José Luis Palomino, elemento duttile che si cala l'elmetto qualunque sia la sua posizione al fron- te, perché la tiene e ha la sfera incollata al piedone sinistro ogniqualvolta se ne impossessa, destando l'applauso im- mediato delle folle nerazzurre, di boc- ca buona nonostante la preferenza ata- vica per un calcio sudore & calcina: 5 su 6 dallo start nelle sfide continentali, più il subentro da quinto a sinistra nel retour match coi francesi a blindare lo score, per ovviare dapprima all'assen- za di Caldara non ancora a posto fi- sicamente nella coda estiva - prime due giornaye di A comprese - e quindi al crack all'adduttore destro rimediato dall'italobrasiliano a Firenze con vira- ta a destra del pel di carota viareggino. Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 7 8 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018 Dolce 1963, mi ritorni in mente AMARCORD La magica squadra nerazzurra che portò a Bergamo la coppa nazionale

Pizzaballa, Pesenti, Nodari, d'erba. Una competizione co- Veneri, Gardoni, Colombo, minciata dal primo turno elimi- Domenghini, Nielsen, Calva- natorio a Como (vi militava nese, Mereghetti, Magistrelli. Emiliano Mascetti, in seguito C'era una volta, 54 anni e quasi ds atalantino dal 1996 al 2002), otto mesi fa, l'Atalanta dei cin- 4-2 dopo i supplementari: all'o- que bergamaschi nella forma- riundo do Brasil Dino da Costa zione tipo. Roba che neppure la (2') e Domenghini (54') rispon- Primavera in tempi recenti. E si dono il seriatese Italo Carmi- arrivava a dieci con le riserve, nati (74') - cresciuto nel Ponte impossibilitate a sedersi in pan- San Pietro e passato da Milan e china e perciò spettatori in bor- Messina - e Morelli (84'), di ghese finché non si acciaccava il nuovo il lalliese (93') e il bre- titolare: Cometti, Roncoli, Ro- sciano Chico Nova (108') spari- ta, Carioli eGentili. Un mito gliano le carte in riva al lago il 9 immerso in un'epoca tanto ro- settembre 1962. Dagli ottavi, mantica e remota che le sostitu- eccetto ovviamente l'atto con- zioni manco esistevano ancora, clusivo, sfide davanti al pubbli- figuriamoci le rose allargate che co amico: 2-1 al Catania (Kurt del resto puzzano perfino sotto il Christensen 37' e 70', Caceffo naso del Gasp. Quella squadra 80') il 5 dicembre, ai quarti 2-0 al costruita all'insegna del legame Padova giustiziere dell'Inter sangue & terra vinse e fece il gi- (50' da Costa, 60' Calvanese) il ro di campo nella Scala del cal- 27 marzo '63, 1-0 al Bari (57' da cio, di fronte all'altra metà di To- Costa) nella semifinale del pri- rino, quella che palpita per il mo maggio. La manina della granata. La versione postmo- Provvidenza servì eccome: le derna dei giorni nostri, una sorta milanesi fuori agli ottavi nono- di multinazionale di provincia, stante il fattore campo (il Milan da stasera prova a ripercorrere le perse con la Samp), la Roma tra- orme della Storia con la S maiu- volta in casa dal Genoa, la Juve scola, scritta da Paolo Tabanel- La squadra nerazzurra posa con la Coppa Italia battuta dal Verona ai quarti. Non li, da un genio chiamato Domin- che per i dirimpettai fosse stata go e dai suoi degnissimi compa- Gasperini che a volte manda se- vicina alla chiesa di Lallio con calli da Sotto il Monte, Giovan- bissa al 48' dopo sponda aerea e grama: 1-1 a Trieste e passati gni d'avventura. gnali obliqui, della serie o re- annessa pista di bocce e l'orto ni XXIII, la cui agonia avrebbe gioco a due con Luciano Magi- grazie alla monetina, 6-5 ai rigo- Il Tuesday Night di Coppa miamo tutti dalla stessa parte o col cavolo cappuccio. Un'ala ricevuto lo stop e insieme il Pre- strelli da Bareggio sul lancio del ri (2-2) a Bologna, 2-0 a Genova Italia è la prima metà dell'antica- ciccia, signori, si torna a imbar- tornante svezzata nel Verdello, mio dei Giusti esattamente il mantovano Giorgio Veneri, cala ai blucerchiati e 2-1 all'Hellas. mera di un sogno che dopo ben care l'acqua della mediocrità. Di quindi portata a Bergamo (e alla giorno dopo, quasi che il Padre- il tris all'81' quando servito dal- Glorie passate da rinverdire. In- più di mezzo secolo di visioni trofeo, in bacheca, ce n'è uno so- Magrini) dal dottor Giuseppe terno avesse voluto riservare al l'apertura di Mereghetti slalo - tanto il Profeta di Grugliasco oniriche e altre due finali, dop- lo. E urge una replica per ce- Brolis, il capoccia di laggiù che futuro Santo e al suo popolo na- meggia, raccoglie la respinta di scollini oltre la semifinale come pie come il regolamento preten- mentare le fondamenta del pro- nel 1961 abbandonò il posto alla tìo l'ultima soddisfazione terre- Buzzacchera e appoggia sem- ai tempi anche ed deva, contro il Napoli nel 1987 e getto. Tutte cose che agli occhi Dalmine per diventare il capoc- na. pre di sinistro dopo aver dribbla- Emiliano Mondonico. Poi si la Fiorentina nel 1996, muore di un calciofilo Anni Sessanta cia del vivaio. Capace di rientra- Il campionissimo di Lallio è to anche il portiere . vedrà. Anzi, i bergamaschi che dalla voglia di materializzarsi in sarebbero parse fantascienza. re, allargarsi o convergere a se- un satanasso, un diavolo in un A nulla vale la staffilata dal limi- smaniano per il pallone 'sta ma- solida realtà. Stavolta però è ma- , che conda delle esigenze. Tutti e tre aspersorio, e l'acqua santa fini- te di Ferrini a sei dal novante- ledetta coppa, entro o al di là dei ledettamente importante. Per- avrebbe poi spiccato il volo ver- suoi, quel pomeriggio domeni- sce per accecare il Toro di Gia - simo, è 3-1 e trionfo. Il culmine confini, o magari entrambe per ché i nerazzurri sono in corsa su so la Grande Inter herreriana, cale del 2 giugno, quando a Ber- cinto Ellena, cambio in corsa di di un percorso comunque con le chi esagera nei desideri impos- tre fronti e dispongono della ro- era invece poesia pura. Uno cre- gamo e nel resto del mondo si Beniamino Santos. Sbuca di sue brave difficoltà, perché i fi- sibili, la vogliono proprio vede- sa più forte e competitiva possi- sciuto a pane, fame, calcio e ora- trepidava per la sorte del Papa fronte al 4' sulla punizione dalla gli della generazione della guer- re e toccare con mano. bile. Perché c'è un Gian Piero torio, col papà a gestire l'osteria Buono, Angelo Giuseppe Ron- destra di Flemming il danesone, ra continuavano a farla a pelo Simone Fornoni Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018 Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 11 12 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018 Freuler, il regista di ghiaccio IL PERSONAGGIO. Bandiera della nazionale svizzera, si esalta quando vede bianconero

BERGAMO -Glarona è una tranquilla cittadina in Svizzera tare con il goal contro il Napoli e con ottime prestazioni facente parte dell’omonimo cantone, situato nella zona contro Roma e Sampdoria. La stagione 2016/17 è trionfale centro-orientale dello stato degli orologi, del cioccolato e per l’Atalanta e tra gli uomini copertina c’è lui, l’uomo di di Wilhelm Tell, l’eroe nazionale. In questa località, fa- ghiaccio, il numero undici Remo Freuler che, dopo essere mosa per il pittoresco lago di Klöntal e per aver dato i natali arrivato in sordina, diventa uno dei protagonisti della sta- a Zwingli (il Lutero svizzero) ed Anna Göldi (ultima donna gione, diventa il perno del centrocampo segnando anche ad essere condannata per stregoneria), il 15 aprile 1992 la cinque goal per la gioia dei tifosi della Dea e dei numerosi signora Sabine Freuler dà alla luce suo figlio Remo, colui fantallenatori che avevano scommesso su di lui. che venticinque anni dopo sarebbe stato uno dei perni del Il goal memorabile, che lo farà entrare nel Gotha ne- centrocampo atalantino e della nazionale svizzera. 19 ot- razzurro, lo segna alla trentaquattresima giornata in uno dei tobre 2017, Reggio Emilia. In una delle magiche notti eu- match più sentiti della stagione, all’”Atleti Azzurri d’Ita- ropee di questa fantastica annata l’Atalanta vince per tre a lia”contro la Juventus; la Dea è in uno straordinario mo- uno contro i ciprioti dell’Apollon Limassol e il terzo goal mento di forma e vuole confermarsi, soprattutto per far sì lo sigla proprio lui, Remo Freuler da Glarona, sfruttando che la Vecchia Signora non festeggi la vittoria del cam- con un ottimo tempismo l’assist di Ilicic. pionato a Bergamo ma al novantesimo i bianconeri stanno È proprio questa una delle cose che colpisce di più dello vincendo per due a uno, dopo essere appena passati in van- svizzero, cioè la sua ottima capacità di inserimento, l’es- taggio con Dani Alves. Però a questo punto interviene lui, sere in grado di trovarsi nel posto giusto al momento giu- il giocatore che quando vede bianconero si esalta (suo il sto, e questo lo porta ad essere considerato un grande cen- goal della bandiera nel tre a uno dell’andata) e, sfruttando trocampista, nel senso moderno del termine perché, oltre a un’indecisione della difesa juventina, segna il goal del de- far bene la fase difensiva e a correre per novanta minuti, finitivo due pari scatenando la gioia dei tifosi e facendo vede molto bene la porta, come dimostrano le finora nove mantenere all’Atalanta l’imbattibilità casalinga nel girone reti segnate con la maglia della Dea, spesso decisive tra di ritorno. l’altro. È per lui l’apogeo di un’annata fenomenale che lo por- Nella sessione di mercato della stagione 2015/16 l’A- terà, il 25 marzo, al tanto agognato esordio con la nazionale talanta cede, quasi a sorpresa, Grassi al Napoli e per so- maggiore svizzera contro la Lettonia e, da quel momento, stituirlo compra lo svizzero che arriva a Zingonia in punta sarà sempre presente in campo nella squadra di Petkovic, di piedi, con umiltà, chiamato all’occasione della vita, do- qualificandosi a Russia 2018, un obiettivo molto vicino per po una carriera giocata fino a quel momento all’interno dei lui, quasi sicuro di essere tra i 23 convocati poiché viste le confini nazionali con Winterhur, Grassophers e Lucerna prestazioni di quest’anno con l’Atalanta sarebbe impen- oltre che con le giovanili della nazionale svizzera. sabile non vederlo in campo quest’estate, a lottare su ogni I primi mesi sono perlopiù di ambientamento, non co- pallone, a correre per novanta minuti e, magari segnare nosce l’italiano, e gioca sei partite in un’annata, coincisa sì nella maggior competizione calcistica. Glückwünsche Re- con la salvezza, ma che non è considerata come una di mo, complimenti Remo! quelle memorabili; nonostante non giochi molto si fa no- Paolo Castelli Remo Freuler, centrocampista della Dea Foto Francesco Moro Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 13 14 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018

Pjanic, quando la classe è nel dna IL CENTROCAMPISTA. Figlio d’arte, dalla Roma è approdato alla Juve dei miracoli

TORINO -Roma e Juventus: queste le Molto proficuo è risultato il cam- due squadre italiane nelle quali il cen- pionato 2015-2016 in cui il centro- trocampista Miralem Pjanic ha avuto campista realizza la bellezza di 12 modo di esprimere il suo talento. marcature raggiungendo per la prima Miralem, di origine bosniaca ma volta la tanto ambita doppia cifra nel con cittadinanza lussemburghese, ve- campionato italiano; questo risultato ste la casacca bianconera per la secon- permette a Miralem di superare anche da stagione consecutiva. Fino ad ora, il suo primato personale di gol nel cor- nel corso di questa annata 2017-2018, so di una stagione (nel 2009-2010 ne il calciatore ha realizzato tre reti – aveva segnati 11 con la maglia del contro Bologna, Torino e Udinese – Lione). per un totale di 17 presenze. Terminata l’esperienza a Roma, ec- La stoffa del campione Miralem ce co che inizia la carriera in maglia l’ha nel sangue visto che è figlio d’ar- bianconera: Pjani te: anche suo padre giocava a calcio viene acquistato a titolo definitivo nella seconda divisione jugoslava. dalla Juventus, con la quale sottoscri- Dopo essere cresciuto e maturato ve un contratto quinquennale, il 13 calcisticamente tra le fila dello Schif- giugno del 2016. flange, club lussemburghese, Pjani L’esordio con la casacca biancone- sbarca in Francia al Metz nel 2004; ra, portando sulle spalle il numero 5, è dopo qualche anno disputato nelle più che felice: Miralem debutta il 10 squadre giovanili del team, il 18 ago- settembre 2016 nella sfida casalinga sto 2007 arriva il suo debutto ufficiale contro il Sassuolo, vinta per 3-1, e fir- in prima squadra nella gara contro il ma anche la sua prima rete in bianco- PSG terminata a reti bianche. nero. Il primo agosto del 2008 è tempo di Quattro giorni dopo questo brillan- cambiare aria e Pjani si trasferisce al te esordio arriva anche il debutto in Lione, sempre in Francia. Il centro- Champions League contro il Siviglia, campista bosniaco resta nella squadra mentre il 27 settembre dello stesso an- francese per ben tre stagioni e il suo no Pjani segna il primo gol europeo talento non è più una sorpresa: in que- con la Juventus nella vittoriosa partita sti anni Pjani si afferma come una del- in casa della Dinamo Zagabria. le migliori speranze del calcio euro- Nel corso della stessa stagione il Miralem Pjanic, centrocampista bosniaco della Juve Foto juventus.com peo grazie alle sue prestazioni sfog- calciatore bosniaco arriva in finale di giate nel campionato francese e in Champions League contro il Real Ma- ha manifestato il desiderio di giocare nel corso di un’altra amichevole, que- squadra, tuttavia, non riesce a supera- Champions League. drid, gara persa con il punteggio di per la Bosnia ed Erzegovina. sta volta disputata contro il Ghana. re la fase a gironi; Pjani conclude la Nell’agosto 2011 prende il via l’av- 4-1. Il debutto ufficiale con la maglia Nel 2014 arriva per Miralem un’al- competizione con tre presenze e una ventura italiana di Pjani che parte pro- Alla fine dell’annata 2016-2017, della sua patria risale al 20 agosto del tra importate soddisfazione, un obiet- rete. prio dalla capitale: Miralem resta in Miralem conquista con la Juventus i 2008 nel corso dell’amichevole con- tivo che tutti i calciatori vorrebbero Insomma, un giocatore con un cur- forza al club giallorosso per ben cin- primi trofei personali grazie alla vit- tro la Bulgaria; nell’occasione Mira- raggiugere: il 3 giugno viene inserito riculum che di certo non passa inos- que stagioni. toria della Coppa Italia e dello scudet- lem aveva solo 18 anni e risultò così nella lista dei convocati della Nazio- servato: ed è tempo che il campione Il suo esordio nella massima Serie to. come il più giovane esordiente della nale Bosniaca per il campionato del bosniaco si appresti ad affrontare Italiana è datato 11 settembre 2011 Per quanto riguarda la Nazionale, Nazionale. mondo. Questa è stata anche la prima l’Euro-Atalanta in occasione della se- nella partita persa dalla Roma per ma- Pjani ha esordito nelle giovanili del Il 2 marzo 2010, Pjani segna la sua volta nella storia che la sua Nazionale mifinale di Coppa Italia. no del Cagliari. Lussemburgo, ma successivamente prima rete con la maglia della Bosnia ha partecipato ad un mondiale: la Gioia Masseroli Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 15 16 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018

Atalanta, entra nell’Olimpo delle big L’EUROPA. La Dea si gioca tutto nella sfida con il Borussia per inseguire il suo sogno

Il Borussia Dortmund, prossimo avversario in Europa dell’Atalanta, sta vivendo un momento altalenante, solo sesto in campionato

BERGAMO -Non è bastato un ton. L’urna di Nyon si è con- binata al temibile Borussia stiva bolgia del Signal Iduna questa è un’avventura da vive- quella fastidiosa nomea di per- raggruppamento letteralmente fermata tutt’altro che magnani- Dortmund nel primo “den- Park a testare i sogni e il polso re fino in fondo e, a questo pun- dente di lusso. Leggermente dominato, piegando avversari ma nei confronti della splendi- tro-fuori”di questa Europa della Dea, sicuramente meno to della competizione, sognare più defilate, le outsider: lo Ze- del calibro di Lione ed Ever- da Atalanta di Gasperini, ab- League. Sarà dunque la sugge- abituata a certi tipi di palcosce- è lecito. Sognare, appunto, per- nit di , che fa nico, ma che dalla sua potrà ché il Borussia è soltanto il pri- incetta di titoli in terra Russa, sfoderare quella sfrontatezza mo ostacolo sul cammino che vuole fare la voce grossa anche che le ha permesso di ritornare porta alla finalissima di Lione in Europa, ma dovrà prima ve- in Europa dopo un digiuno di del 16 maggio, con la sugge- dersela con un’altra nobile de- 26 anni, strabiliando pubblico stione di un derby tutto italiano caduta: il Celtic Glasgow. Lo e critica con una prima fase del già agli ottavi di finale, vista la stesso Lione ha il grande sti- torneo da indiscussa rivelazio- folta pattuglia nostrana giunta molo della finale in casa per ne. Le due squadre, però, han- a questo punto della competi- provare a spingersi fino all’ul- no vissuto una prima parte di zione: uno scontro fratricida timo atto, con l’enorme curio- stagione dagli esiti diametral- contro il Napoli, dominatore sità di vedere all’opera il feno- mente opposti: straordinari i della Serie A, avrebbe il forte meno Lipsia, squadra fondata primi sei mesi dei bergama- sapore di rivincita dopo il col- nel 2009 che, grazie alla spinta schi, in piena corsa per un po- paccio neroazzurro in Coppa del colosso Red Bull, ha già sto in Europa (con le gemme Italia. La Lazio di Simone In- scalato i vertici del calcio tede- delle vittorie all’Olimpico con- zaghi, anch’essa semifinalista sco e ora preme per mettersi in tro la Roma e a San Siro contro di Coppa Italia, è, al pari della vetrina anche al di là dei con- il Milan), per l’Europa League, Dea, una delle sorprese più bel- fini teutonici. Rivali di caratura appunto, e con una semifinale le del nostro calcio che sogna internazionale, con grande ap- di Coppa Italia da contendere di ritornare a dettare legge an- peal e tradizione. Pronte a ven- alla Juventus, dopo aver sban- che in ambito continentale. Fi- dere cara la pelle, ora che ci si cato il caldissimo San Paolo di no ad arrivare al nuovo Milan appresta ad entrare nella fase Napoli. Sul fronte opposto il di Gattuso, balbettante in Se- più “calda”della manifestazio- Borussia Dortmund non sta di rie A, ma tradizionalmente ne, quando conterà essere certo vivendo un momento se- propenso a fare molta strada in squadra. Per questo motivo, il reno: ha esonerato Bosz (rim- Europa. Ci sono poi le coraz- 15 febbraio, di fronte all’impo- piazzato da Stoger), ha conclu- zate spagnole e inglesi: l’Atle- nente muro giallo del Westfa- so al terzo posto una fallimen- tico Madrid, retrocesso dalla lenstadion, Papu e compagni si tare campagna in Champions Champions League, è la favo- giocheranno una fetta impor- League e arranca al sesto posto rita numero uno per sollevare il tante di questo grande sogno, in campionato, dopo aver dila- trofeo al cielo di Lione, e la con l’obiettivo di regalarsi, nel pidato quel buon gap di punti coppia d’attacco Diego Costa – mese di marzo, un’altra emo- che era stato in grado di met- Griezmann è una sorta di fuo- zionante sfida; perché sono tere tra sé e le rivali dopo le pri- riserie per questa coppa. Gli fa queste le serate che possono me giornate. Ci sono tutti gli buona compagnia l’Arsenal, imprimere a fuoco il nome del- ingredienti per credere all’im- eterna incompiuta del calcio l’Atalanta nel firmamento eu- presa, per sognare di spostare il europeo, chiamata alla prova ropeo. limite un po' più in là, perché d’appello per levarsi di dosso Michael Di Chiaro Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 17 18 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018 Dybala, fenomeno in evoluzione IL PERSONAGGIO Dopo un girone d’andata in chiaroscuro, l’argentino cerca la consacrazione

“È un calciatore che è due pagine avanti nel manuale del calcio, lui è classe pura, non può non far bene per i colpi che ha e per il calcio che può giocare. Paulo è un giocatore vero, uno coi colpi”. Queste parole risal- gono al 13 luglio 2013, e sono state dette da , all'epoca allenatore del Palermo e di Dybala. Dopo quasi 5 anni, queste stesse identiche parole risulterebbero attua- li se dette oggi. E se per certi versi sono parole anacronistiche, sono pas- sati 5 anni e sembra non essersi evoluto granchè dalla de- finizione di “grande promessa del calcio”. Quando arriva alla Juventus, che stava riformandosi dopo la sconfitta in Champions e la prima stagione di Allegri, Dybala sigla ben 19 reti in campionato, e 23 in totale in 46 par- tite giocate: 1 rete ogni due partite. Per una mezza punta o trequartista è un ottimo score, se ci aggiungiamo anche una decina di assist. Non è co- munque abbastanza per inserirlo tra i grandi. In Champions League segna una sola rete, nell'andata degli ottavi contro il Bayern Monaco, siglando la rete del 2-2, ma nella gara di ritorno è assente per infortunio e la Juventus viene eliminata ai supplementari. La stagione successiva (la scorsa, 2016-2017) dovrebbe essere quella della definitiva consacrazione, ma Dybala gioca più partite e segna me- no gol, sebbene risulti più decisivo nel contesto di squadra, all'interno di una Juventus che vende sì Pogba, ma acquista qualità in tutti i reparti: Dani Alves in difesa, Pjanic a metà campo eHiguain in avanti. 11 reti in 31 gare per Dybala in Se- rie A, 4 reti in 11 partite in Cham- pions, dove mostra di poter piegare gli eventi di una partita a suo piaci- mento contro il Barcellona a Torino. Questa è forse la più grande presta- zione del Dybala juventino, ma an- che del Dybala giocatore in tutti i sensi. In totale disputa 48 partite e si- gla 19 reti, comprese le 4 in 5 partite in Coppa Italia. Nella partita più importante della stagione e della carriera stecca mise- ramente. A Cardiff, contro il Real Madrid è tra i peggiori in campo, im- palpabile, forse bloccato dalla tensio- ne, perde la palla che dà l'avvio all' 1-0 blanco, per poi scomparire defi- nitivamente. Si piazza comunque 15esimo nella classifica per il Pallone d'oro 2017. Davanti, più giovane di lui c'è solo Paulo Dybala, argentino classe 1993, arriva in Italia nel 2012 acquistato dal Palermo Foto Francesco Moro Kylian Mbappè (settimo) nato nel 1998, e della sua stessa età l'attaccan- mento no che ha inizio l'1 ottobre nel- la Roma, e la doppietta al Verona nel- ed imprevedibilità. Quello che si im- co dell'Argentina, gli darà sicura- te inglese Harry Kane, anch'esso na- la gara con l'Atalanta e sembra non la vittoria per 3-1. puta a Dybala è di scomparire nelle mente spazio e possibilità di impor- to nel 1993, piazzatosi decimo. essere ancora finito. Fino ad ora 19 gare e 14 reti messe gare che contano, ma sopratutto gli si si. La stagione 2017-2018 parte nel A Bergamo, con il risultato sul 2-2, a segno in serie A (Cagliari, Sassuo- imputa di essere discontinuo, e biso- A Dybala non manca nulla per di- migliore dei modi possibili, alla pri- sbaglia il rigore decisivo nel finale, lo, Spal, Chievo, Torino, Verona, so- gna ammettere che non se lo può per- ventare un top player assoluto, se non ma gara stagionale, la Supercoppa nella partita seguente, contro la La- lo il Torino oltre il decimo posto), più mettere, sopratutto se gli addetti ai la- maggiore continuità e maggior sicu- Italiana contro la Lazio, ribalta il ri- zio, a Torino, entra sul 2-1 per i bian- 6 partite e ancora nessun gol in vori ti danno come futuro erede di rezza nei propri mezzi. L'argentino è sultato portando la Juventus da 0-2 a cocelesti e si divora nuovamente un Champions. Adesso l'argentino ri- Messi eRonaldo, insieme a Neymar un ragazzo ed un calciatore sensibile, 2-2 con una doppietta. Anche l'inizio calcio di rigore: in due partite il suo marrà fermo fino a metà febbraio, e probabilmente a Mbappè. forse il suo più grande punto debole di campionato è strepitoso: una rete sinistro ha a disposizione 3 punti (2 a l'obbiettivo dello staff bianconero è La stagione è ancora lunga, le par- in un ambiente colmo di pressioni e nel 3-0 al Cagliari, tripletta nel 4-2 in Bergamo, 1 a Torino) e non ne con- di recuperarlo in tempo per la partita tite più importanti devono ancora ar- di critiche. rimonta al Genoa, una rete e un assist quista 1. Segna nel 4-1 alla Spal due di Champions League contro il Tot- rivare (Champions League, lo scon- Ad oggi però, Paulo Dybala non è nel 3-0 contro il Chievo, e ancora, tri- settimane dopo, e poi scompare fino tenham. tro diretto contro il Napoli ed in ge- né un campione né un bidone, ma un pletta al Sassuolo nella vittoria per alla gara contro il Napoli dove è au- Senza di lui, la Juventus non sem- nerale la scorsa scudetto che può e calciatore in divenire, noi che osser- 3-1, si ferma con la Fiorentina, ma tore dell'assist ad Higuain che decide bra risentirne granchè la mancanza, deve passare dai suoi piedi), alle por- viamo siamo curiosi di vederne la riparte con una doppietta nel derby la gara. sebbene sia il capoccanoniere stagio- te c'è anche un Mondiale che sebbene trasformazione. nel 4-0 al Torino, prima di un mo- Poi panchina sia con Inter che con nale e l'uomo dotato di maggior estro non la veda in prima linea nell'attac- Daniele Mayer Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 19 20 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018

Juve, è la volta del Tottenham CHAMPIONS LEAGUE. Prima sfida in casa contro i fenomeni Eriksen, Dele Alli e Kane

TORINO -Ossessione. Incubo. Maledi- zione. Potrebbero bastare queste tre parole per descrivere il conflittuale rapporto che lega la Juventus alla Champions League. Nove finali di- sputate e due sole vittorie, sono la po- laroid della difficile convivenza tra i bianconeri e la prestigiosissima coppa dalle grandi orecchie, troppe volte sfuggita ad un soffio dal traguardo. Ci riproverà anche quest’anno, la Vec- chia Signora guidata da che, dopo aver superato la fase a gironi (alle spalle del Barcellona di Messi), se la vedrà con il Tottenham di Pochettino, una delle realtà più belle ed emergenti del panorama internazio- nale. La formazione londinese fa pau- ra, Eriksen e Dele Alli sono fantasia al potere nello scacchiere tattico del tec- nico argentino, impreziosito dalla pun- ta di diamante britannica: quel feno- menale Harry Kane, autore di 56 gol nell’ultimo anno solare. Numeri im- pressionanti, per una squadra capace di produrre un buon calcio veloce e of- fensivo, ma che al contempo concede parecchio, dotata di una retroguardia tutt’altro che imperforabile. Sarà que- sta la chiave sulla quale Allegri lavo- rerà per cercare di avere la meglio nel doppio confronto. Servirà un risultato positivo nella gara di andata all’Al- lianz Stadium, possibilmente senza su- bire gol, per mettersi in posizione di vantaggio in vista del ritorno nel tem- pio di Wembley. Si tratta della prima storica qualificazione alla fase finale Tra gli avversari della prossima sfida in Champions della Juve ci sono Eriksen, Dele Alli e Harry Kane della Uefa Champions League per i londinesi, capaci di superare netta- dicata, per finalizzare l’assalto a quella di cui tre negli ultimi quattro anni. tati sulla Tour Eiffel, perché il Paris che darebbe al nostro calcio la certezza mente il Real Madrid campione d’Eu- Coppa ripetutamente sfiorata e che da L’ultima proprio ai danni di Buffon e Saint Germain, dopo anni di dominio di avere una squadra in semifinale, tra- ropa, nella a fase a gironi, candidando- oltre un ventennio attende di tornare compagni, nella notte da incubo di nel salotto transalpino, ha deciso di guardo che la Juventus ha già raggiun- si al ruolo di mina vagante del torneo. all’ombra della Mole. Londra è la pri- Cardiff. La flessione di questa stagione lanciare la propria pesante candidatura to e superato per ben due volte negli ul- Minaccia che la Juventus vuole disin- ma fermata, il primo checkpoint nella è sintomo di un fisiologico appaga- al trono d’Europa: 400 milioni investiti timi tre anni. Un target che ormai non nescare puntando sulla profondità del- tratta che porta fino a Kiev, teatro dove mento, ma quando torna a suonare sul mercato e il tridente Neymar-Ca- basta più. Serve l’affermazione Euro- la propria rosa, impreziosita dai colpi i bianconeri sognano di infrangere un quella musichetta da brividi, le meren- vani-Mbappè, tre marziani chiamati a pea, che manca dal lontano 1996, per di Douglas Costa eBernardeschi, tabù e di aprire un ciclo della portata di gues si trasformano. Rimanendo in dominare la scena mondiale. Cham- scacciare l’incubo, ma soprattutto per sulla voglia di rivalsa dei senatori che quello dominante che hanno imposto Spagna, come non menzionare tra i fa- pions chiama Manchester, perché i Ci- coronare con l’ultimo tassello man- probabilmente si giocano l’ultima sulla nostra Serie A. La concorrenza è voriti il Barcellona di Messi? Lui, tizens di Guardiola giocano un calcio cante, un ciclo di vittorie destinato a ri- chance europea (Buffon su tutti) e sulla agguerritissima e il parco avversari, in Suarez e Iniesta sono gli inossidabili che pare quello della PlayStation, manere negli annali del calcio italiano. qualità dei suoi leader tecnici, Dybala, vista di un ipotetico quarto di finale, fuoriclasse che hanno sollevato l’ulti- mentre Mourinho rimane sempre un Sono queste le principali vette da sca- Higuain e Pjanic, chiamati a fare la mette i brividi: il Real Madrid di Cri- ma coppa blaugrana, e il nuovo corso osso duro da affrontare quando la posta lare, nel percorso che conduce a Kiev, differenza. Servirà una Juve al top, or- stiano Ronaldo non ha bisogno di pre- di Valverde ha ambiziose mire conti- si alza. Suggestivo e inedito sarebbe il 28 maggio: la notte della verità. ganizzata e allo stesso tempo spregiu- sentazioni: 12 Champions in bacheca, nentali. I riflettori, però, sono tutti pun- derby con la Roma ai quarti di finale, Michael Di Chiaro Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 21 22 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018

Cristante, quando reinventarsi è un’arte IL FENOMENO. Archiviate le esperienze Benfica, Palermo e Pescara, è rinato col Gasp

BERGAMO -l tre marzo prossimo Bryan Cristante compirà 23 anni, un’età in cui nel mondo del calcio ita- liano si è ancora considerati giovani, si è considerati ancora dei talenti da svezzare, non bruciare e, nell’eve- nienza, usare come contropartita per colpi più vantaggiosi. Ma per il pro- tagonista di questa storia non è così: Bryan Cristante è stato in paradiso quando a soli 16 anni 9 mesi e 3 giorni ha esordito con la maglia del Milan in Champions (il più giovane esordiente di sempre in Europa con la maglia del Diavolo), ha confermato le ipotesi che lo definivano un predestinato quando a diciotto anni ha fatto il pri- mo goal in Serie A (contro l’Atalanta, scherzo del destino) ma poi è preci- pitato all’inferno con le varie espe- rienze negative con Benfica, Paler- mo e Pescara, che lo stavano facendo cadere nell’anonimato, nella lista di quei giocatori promettenti che però non mantengono fede nelle aspettati- ve. A soli ventidue anni, quando molti dei suoi coetanei si stavano affaccian- do per la prima volta nel calcio che conta, Cristante era quasi già finito nel dimenticatoio; ma poi succede qualcosa di importante: nel mercato di riparazione viene acquistato in pre- stito dall’Atalanta per sostituire Ga- gliardini e trova sulla sua strada Gianpiero Gasperini, uno che coi giovani ci sa fare e lo sta dimostrando a tutta la penisola e non solo. Per Bryan Cristante i primi mesi in terra bergamasca sono l’inizio di una favo- la: quarto posto finale e qualificazio- Allontanato il rischio di cadere nel dimenticatoio, Cristante ha trovato il suo grande palcoscenico con l’Atalanta di Gasperini ne in Europa League ma soprattutto, dal punto di vista indivuduale, l’inizio di una dolce vendetta contro chi, dopo ché questa è una favola, l’esperienza campo, è attualmente il miglior mar- gue. Non è un caso che le principali di una rinascita con dodici presenze e pochi mesi, l’aveva messo nella lista positiva di Cristante a Bergamo non si catore stagionale e ha suscitato l’in- voci di mercato arrivino dalla terra tre goal, importanti quelli contro Sas- dei trasferibili non dandogli fiducia. limita a quei primi mesi perché in teresse dei top club europei (vedasi d’Albione perché Bryan Cristante ha suolo e Udinese mentre quello segna- Le favole si sa hanno il lieto a fine e questa stagione il numero quattro è Manchester United) soprattutto dopo demolito sia all’andata che al ritorno to nella vittoria a Palermo ha il sapore sono note per durare in eterno e, poi- diventato l’uomo in più del centro- prestazioni superbe in Europa Lea- l’Everton, siglando il goal del tre a ze- ro al Mapei Stadium e successiva- mente realizzando una doppietta a Goodison Park, entrando nella leg- genda, là dove nessuno mai prima di quel momento si era imposto. La con- quista di Liverpool è stato il gioiello di un’annata finora perfetta sotto tutti i punti di vista, di colui che è tornato dagli inferi e a quasi 23 anni si sta prendendo meritatamente la scena, con prestazioni sempre positive spes- so condite da goal pesanti, come la re- te del definitivo due pari con la Juve o quella dell’iniziale vantaggio nel due a zero contro il Milan (altro goal del- l’ex). In tutto questo momento di gloria c’è stato anche l’esordio in nazionale, en- trando al settantacinquesimo minuto di Italia –Macedonia al posto di Ga- gliardini, in una sorta di staffetta già vista in passato, quando il calciatore italo-canadese era arrivato a Bergamo per sostituire il centrocampista di Ma- riano. A differenza di un grande della storia, Bryan Cristante “cadde e risorse” senza giacere definitivamente e ora, dopo essersi preso in mano il centro- campo atalantino, vuole continuare a fare la differenza sia in Italia che in Europa sempre con la maglia di chi ha creduto in lui, scelta rivelatasi giustis- sima dopo un anno e mezzo di questa favola, di cui egli è uno dei protago- nisti. Paolo Castelli Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 23 24 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018 Barzagli, la roccia bianconera PIANETA JUVE Ascesa e consacrazione di un difensore esperto, affidabile e continuo

Barzagli con la maglia azzurra (football.ua)

Andrea Barzagli: campione con la Ju- ventus e super campione con la maglia del- la Nazionale Italiana. Il difensore azzurro, nato a Fiesole l’8 maggio del 1981, è considerato tra i mi- gliori calciatori al mondo, tanto che per ben 4 volte (nel 2012, 2013, 2014 e 2016) è stato inserito nella squadra dell’anno AIC. Dopo le esperienze in serie minori con Rondinella, Pistoiese ed Ascoli, Andrea passa ad indossare la maglia del Chievo Verona con la quale esordisce in serie A il 31 agosto del 2003, a soli 22 anni, nel cor- so del match Brescia-Chievo. Successivamente il calciatore si sposta a Palermo dove vi resta per ben 4 anni: nel corso di queste stagioni Barzagli collezio- na 142 presenze in Serie A condite da tre reti; il difensore, con la maglia rosanero, si mette in evidenza anche sul fronte europeo dove totalizza 15 presenze e firma una marcatura. Nell’estate del 2008 Andrea si trasferi- sce all’estero, in Germania al Wolfsburg, per una parentesi di tre stagioni: al termine del primo campionato vince la Bundesliga giocando tutti i 34 incontri del torneo sen- za mai essere sostituito. La sua felice storia con la maglia bian- conera ha inizio il 27 gennaio del 2011 quando Andrea viene acquistato dal club torinese. Il debutto ufficiale tra le fila della Juventus è datato 2 febbraio dello stesso anno nel corso della gara persa in casa del- la sua ex squadra, il Palermo. E la prima rete con la casacca bianco- nera, Barzagli la rifila proprio alla forma- zione atalantina: era il 13 maggio del 2012, in occasione dell’ultima giornata di cam- pionato, quando dal dischetto Andrea ha infilato la sfera in rete fissando il punteg- gio finale sul 3-1 in favore della Juventus. Tanti sono gli sfizi che il difensore si è tolto a Torino, come la vittoria di sei cam- pionati consecutivi in Serie A; con lo stes- so club Andrea ha conquistato anche tre Coppe Italia e tre Supercoppe di Lega. Dopo ben 8 stagioni alla Juventus con 189 presenze e due gol, il 20 settembre del 2017 Barzagli indossa per la prima volta la fascia da capitano in occasione della sfida casalinga contro la Fiorentina; gara vinta dai bianconeri con il risultato finale di 1-0. Un giocatore contraddistinto da questo talento non poteva non arrivare ad indos- sare anche la maglia della Nazionale Az- zurra e, anche in questo caso, i successi, i trionfi e le gratificazioni non mancano. Il debutto ufficiale di Barzagli con la Nazionale Italiana risale al 7 novembre 2004, a soli 23 anni, nel corso della gara amichevole contro la Finlandia; al tempo l’Italia era guidata dal Commissario Tec- nico e Andrea si dimostrò sin da subito come uno dei migliori giova- ni azzurri. Nel 2006, Barzagli è stato autore del- l’impresa mondiale italiana e ha festeggia- to il titolo di campione del mondo a Ger- mania 2006; inoltre è stato finalista all’Eu - ropeo di Polonia-Ucraina 2012 e terzo classificato alla Confederations Cup di Brasile 2013. Il difensore bianconero si è reso prota- gonista anche ai Mondiali in Brasile del 2014, agli Europei di Austria-Svizzera 2008 e Francia 2016. I titoli per Barzagli non mancano nem- meno sul fronte giovanile: tra le fila del- l’Italia olimpica ha conquistato la meda- glia di bronzo ai Giochi di Atene 2004, mentre con l’Under 21 si è laureato cam- pione d’Europa a Germania 2004. La sua carriera parla da sé, così come sa- rà il campo a decidere da sé chi avrà la me- glio nel corso della semifinale di Coppa Italia tra bianconeri e orobici. Gioia Masseroli Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 25

RUGBY. La realtà del numero uno Zambetti dà spazio a due nuove squadre dedicate agli Under 6 e 8 Raptors, largo ai più piccoli

La società Raptors Valcavallina Rugby traccia un primo bi- lenarsi duramente e poi non vederli gioire al termine delle par- vedere e vorranno dire qualche cosa. Nessuno dimentichi che in lancio della stagione in corso e lancia un ambizioso progetto che tite, era comprensibile il loro stato d’animo, fino alla meritata società già da qualche anno ci sono le MammeSaure, forti della va oltre la Brexit… prima vittoria, conquistata proprio tra le mura amiche del co- ‘contaminazione’che i propri figli hanno portato in casa, hanno Il Presidente Guglielmo Zambetti parla dei Raptors partendo munale di Trescore davanti ad un pubblico calorosissimo in- dato vita ad una squadra che si ritrova per gli allenamenti e poi si dall’attività sportiva, che quest’anno si è arricchita di due nuove tervenuto numeroso per sostenere i nostri ragazzi, tra il pub- esibisce in tornei misurandosi con altre formazioni femminili squadre. Infatti partendo dai più piccoli classe 2011/2012 com- blico gli immancabili genitori ma anche i compagni della U18 e spesso per il nobile scopo della beneficienza. La Società pro- ponenti del gruppo Under 6 e proseguendo con gli Under 8, della U14 oltre a delle tifose specialissime quali le ragazze della muove poi una attività nelle scuole del comprensorio della Val- U10 e U12, questa fascia di età è contraddistinta da un lavoro neonata formazione femminile U14» un momento difficile da cavallina, un modo per promuovere l’attività fisica e lo sport in ludico e propedeutico allo sport in generale che con i passaggi di dimenticare quello appena ricordato dalle parole del Presidente generale ma anche un modo per avvicinare nuove leve al rugby. categoria si arricchisce sempre più di nozioni legate al rugby Zambetti. Da quella vittoria il gruppo è ripartito consapevole che Ora tutta l’attività osserva una settimana di pausa per la gara anche se il filo comune fin da subito è che si lavora con una palla nulla sarà facile, ma forte che il lavoro fatto ha consentito di d’esordio della Nazionale azzurra nel Torneo del 6 Nazioni 2018 ‘strana’di forma ovale che quando rimbalza sul terreno è im- crescere e di migliorarsi. Con il sesto anno di attività, questa contro l’Inghilterra allo Stadio Olimpico di Roma. prevedibile mentre diventa controllabile solo quando la custo- stagione è nata anche la formazione Under 18, giocano con il disci saldamente tra le braccia. Il gioco lo assaggi veramente a nome di Titans in quanto per superare il problema del numero partire dalla Under 14, per i Raptors quest’anno il gruppo di minimo di giocatori, è nata una franchigia, questo il nome tec- ragazzi di questa fascia di età 2004/2005 numericamente non era nico del binomio tra Raptors e Rugby Vallecamonica. I Titans sufficiente a garantire la disputa di un intera stagione, ragion per giocano in alternanza le proprie gare casalinghe a Rogno e al cui i nostri ragazzi sono stati appoggiati al Rugby Vallecamo- Comunale di Trescore. Quando giocano i Titans la domenica nica dando così vita addirittura a due formazioni che nei week mattina il comunale si infiamma, pubblico e tifo si fanno sentire end si muovono per confrontarsi con i pari età di mezza Lom- e i curiosi passano a vedere questi baldi giovani in campo che bardia. La formazione U16 ha sofferto durante tutta la prima però non giocano a calcio, quindi incuriositi entrano e chiedo parte di campionato, dopo essersi ritrovati in un girone molto informazioni su chi siamo e cosa facciamo…….. Siamo i Rap- impegnativo in quanto il gruppo dell’anno prima aveva vinto il tors Valcavallina Rugby e questa è una partita di rugby………. proprio girone di campionato, costretta a misurarsi con forma- Ecco quindi che lo stupore aumenta, poi escono le conoscenze zioni molto più esperte come il Rugby Rho, il Rugby Mantova, il comuni di questo o quel ragazzo o genitore o allenatore, siamo Rugby Franciacorta e i cugini del Rugby Bergamo, hanno do- certi che in molte case di Trescore da qualche tempo si parla vuto superare un delicato momento di scoramento quando i ri- anche dei Raptors. Abbiamo in precedenza accennato alla neo- sultati non arrivavano nonostante ci fosse un grande lavoro e nata formazione femminile Under 14, è proprio così, il rugby in impegno durante la settimana fino alla gara casalinga disputata rosa fa notizia ma non è una rarità, e non è da sdolcinati, anche al Comunale di Trescore contro il CUS Milano per potere as- per le nostre ragazze l’allenamento è fondamentale, adesso saporare la prima vittoria riuscendo così a ritrovare morale e aspettiamo solo di poterle applaudire dalle tribuna durante una voglia di continuare, «non è stato facile vedere i ragazzi al- loro partita……. Già immaginiamo quanti curiosi verranno a Progetto Raptors, oltre la Brexit Il rugby bergamasco sbarca a Ripon

Dopo due partecipazioni a tornei in questa esperienza, lavoro organizzativo Francia, dopo 2 estati in cui abbiamo importante ma anche una missione come ospitato per qualche giorno Mr. Alec quella di trovare i fondi necessari per af- Porter per uno stage estivo che seppur di frontare questa trasferta senza gravare breve durata ha lavorato con i nostri al- completamente sulle famiglie degli atle- lenatori e con i nostri ragazzi trasmetten- ti. Per riuscire in questo si promuoveran- do una ventata di novità con esercizi e no una serie di iniziative quali lotterie, modalità di allenamento. Quindi forti di vendita torte e raviolata, oltre che muo- questa propensione esterofila, quest’an- versi alla ricerca di qualche sponsor che no la società ha voluto accettare l’invito possa ritenere valido il progetto e quindi di Mr. Porter che ci ha chiesto di poter appoggiarlo. In Inghilterra i Raptors fa- essere noi che dall’Italia ci spostavamo ranno anche promozione del territorio, in Inghilterra per una stage di 4 giorni che la Valcavallina estremamente ospitale si terrà nel periodo di Pasqua. Ci reche- con strutture di alto livello raggiungibile La Mini U8 remo a Ripon nello Yorkshire e tra una da tutta Europa con estrema facilità, ver- tazza di buon the e un terzo tempo, gio- rà presentata quale possibile meta turi- cheremo alcune partite contro formazio- stica agli inglesi». ni locali a ranghi misti, quindi i nostri giocheranno insieme agli inglesi aumen- tando così le ‘difficoltà’anche per la lin- gua con cui comunicare, ma proprio que- sto è il bello di una esperienza all’estero. Il Presidente Zambetti sull’argomento dice: «Un progetto ambizioso che solo io e il Consiglio della Società non avremmo potuto intraprendere, molto del lavoro è stato preso in carico dal gruppo di ge- nitori che accompagnerà i ragazzi in La Raptors Arena e l’Under 14 femminile 26 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018

Febbraio è il mese della verità IL CAMMINO Tra campionato, la doppia sfida col Borussia e il ritorno di Coppa Italia

Il cerchio del mese della verità è de- timana per ricaricare le pile in vista del- piazzata dal calendario nel sandwich ro finire in un valzer coi sogni oppure stro. Di ventotto ce n'è uno, recita una stinato a chiudersi proprio ai suoi sgoc- la rivincita al Mapei Stadium di Reggio del trittico alle ore 18, domenica 18: sa- col culo sulla pista da ballo si aprono vecchia filastrocca a uso scolasti- cioli, in notturna, mercoledì 28. Salvo nell'Emilia, il giovedì dopo, ore 21 e bato 10 si va allo "Scida" di Crotone per domenica 4, in casa, contro il Chievo. co-elementare. Occhio, invece, perché contrordine, con la spietata dittatura te- 05. Mica si fermerà per questo il per- il rendez-vous del grande ex in panchi- Va bene che il livello resta basso anche di vie di fuga od occasioni per rialzarsi, levisiva nel calcio di oggi non si sa mai. corso sul fronte interno, che però pre- na, il dì di festa nel catino della big su- se non troppo, ma se rimane giù anche in caso di ruzzoloni, potrebbero non es- Nell'ennesimo scontro in salsa bianco- figura l'unica difficoltà apparente di balpina. Ah, pare quasi un dettaglio in- l'asticella della tensione si rischia l'ef- sercene affatto. nera, of course, ovvero il retour match una concorrente diretta, la Fiorentina, significante, ma le danze che potrebbe- fetto-Cagliari della vigilia di San Silve- Simone Fornoni di Coppa Italia, ad appena settantaquat- tro ore e tre quarti dalla settima giorna- ta di ritorno in campionato sempre allo Juventus Stadium-Allianz. E a metà del guado c'è lo start all'avventura oltre confine, quella del trofeo continentale numero due, sfidando il muro giallone- ro del Signal Iduna Park-Westfalensta- dion. Due volte la Juventus, altrettante il Borussia Dortmund: mademoiselles et monsieurs, ecco la prova del nove sotto forma di pokerino niente male dell'Atalanta a febbraio, il mese in cui si decide una stagione intera. Inutile nascondersi dietro la foglia di fico della prudenza, della pretattica e delle dichiarazioni di prammatica: ro- ba da gente di campo quando deve pon- tificare ex cathedra davanti agli addetti ai lavori, in perfetto stile "crediamoci, ma ricordandoci chi siamo e da dove veniamo, perché solo due anni fa si an- naspava alla ricerca della salvezza e stop". Insomma, un doppio passo falso avrebbe un effetto destabilizzante. Per- ché il Progetto Dea col restyling dello stadio di proprietà nel bel mezzo ri- schierebbe di andare gambe all'aria. Il feeling che cementa la solidarietà del- l'ambiente pure, provocando lo scolla- mento tra dirigenza e guida tecnica, coi tifosi a parteggiare per la seconda rin- facciando magari alla prima una poli- tica da braccino corto, al risparmio. Lontana sia la rottura del giocattolo. sotto le Mura Venete gode di reputazione da Papa se non da Padreterno. Per fortuna, al netto della succitata, le tappe lungo la rincorsa a un posto da Europa League in una serie A stavolta accidentata oltre le previsioni passa an- che e soprattutto da impegni non certo trascendentali. Zone cuscinetto da af- frontare col turnover della truppa a giu- sto dosaggio, infilate tra la Linea Go- tica e la Sigfrido. Quest'ultima il 15 do- vrà spalancare le fortificazioni alla bat- taglia di Vestfalia, ore 19, di fronte a 5 mila testimoni bergamaschi della Sto- ria, con la prospettiva di una sola set- Gian Piero Gasperini durante la sfida col Napoli, seguita da un box dello stadio Foto Francesco Moro Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 27

Atalanta, niente è impossibile VERSO DORTMUND Gialloneri di un altro pianeta? L’Atalanta del Gasp ci fa ben sperare

Atalanta e Borussia Dortmund una posizione in tutte e tre le compe- il sorteggio non è stato dei migliori, foseria temibili. Il Borussia Dor- nel girone di ferro vinto conquistando quanto divario esiste realmente tra tizioni, consigliando di concentrarsi dall’altro lato esiste il “vantaggio”de- tmund è tra le società con il maggior la prima posizione. Largo ai sogni ed queste due realtà? I gialloneri vanta- maggiormente su una di queste. Ma la gli stimoli che sicuramente avranno i numero di spettatori allo stadio al alle grandi speranze, cavalchiamo no: una Champions League, ben otto squadra di Mister Gasp ha fatto grup- giocatori nell’affrontare una squadra mondo, con una curva composta da questa avventura e portiamo l’Atalan- campionati tedeschi, quattro coppe di po dimostrando sul campo di non por- così blasonata, al posto di quei pen- venticinque mila persone sopranno- ta all’unisono a scrivere ancora ed an- Germania ed un mondiale per club. Ai si alcun limite battendo squadre del sieri subdoli che si potrebbero creare minata “il muro giallo”. I tifosi della cora pagine di storia in una sfida unica nerazzurri il lustro della Coppa Italia calibro di Everton, Lione e Napoli, nel giocare contro una formazione di Dea d’altro canto sanno creare un’at- ed irripetibile contro la corazzata te- conquistata nel 1963. Se dovessimo giocando un calcio solare e a viso livello inferiore sulla carta. Andremo mosfera unica e trascinare la squadra desca. guardare solamente al palmarès della aperto contro chiunque. Se da un lato a fronteggiare una squadra ed una ti- al successo con il loro tifo, come visto Mattia Maraglio squadra tedesca probabilmente ci si formerebbe un grosso groppo in gola, ma sappiamo che più volte la Dea ha dimostrato quanto Davide contro Go- lia sia una storia vera ed affascinante. Il sorteggio dei sedicesimi di Europa League non è stato favorevole ai ber- gamaschi, sicuramente capitati nella sfida più complicata tra le italiane im- pegnate in coppa. L’undici dicembre ha creato opinioni ed umori contra- stanti in merito alla decisione dell’ur- na di Nyon: da una parte i più scettici che giudicano la sfida con i tedeschi già persa in partenza considerato il valore da corazzata europea della squadra di Dortmund. Dall’altra parte la fetta di sognatori, tifosi dal cuore pulsante pronti a sostenere la squadra nel superare una montagna che a guardarla bene pare il monte Everest. Numeri alla mano allora per com- prendere meglio come affrontare que- sta grande sfida e per analizzare nel dettaglio gli avversari tedeschi. Il Bo- russia Dortmund è tra le squadre che hanno speso di più nella finestra di calciomercato estivo, oltre cento mi- lioni di euro, e vantano un valore di rosa tra i più alti al mondo con un rap- porto di età tra i più favorevoli. Una solida realtà quindi che non ha certo bisogno di presentazioni con giocato- ri di livello internazionale, basti pen- sare ad Aubameyang, Reus e l’eroe dei mondiali in Brasile Götze. Ma c’è una convinzione comune nella testa di tutti i bergamaschi: sarà fondamenta- le per la squadra allenata da Gaspe- rini ottenere un buon risultato in tra- sferta il quindici febbraio in Germa- nia. Forte di un risultato positivo fuori casa la Dea potrebbe veramente so- gnare qualche giorno più tardi nella partita decisiva di Reggio Emilia. Ab- biamo parlato molto dei nostri avver- sari ma cerchiamo di non sminuire la magia di questa Atalanta. Una squa- dra ed una società dalle grandi ambi- zioni, in lotta su tre fronti in questo campionato: serie A, Europa League e Coppa Italia. Alcuni ad inizio stagio- ne ritenevano impossibile mantenere La gioia nerazzurra dopo la vittoria del Mapei Stadium contro il Lione Foto Francesco Moro 28 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018

Il sogno Champions della Juve BIANCONERI Dopo le delusioni «spagnole» del 2015 e del 2017, Allegri vuole riprovarci

Il 6 giugno 2015 ed il 3 giugno del Tottenham è sotto ristrutturazio- 2017 sono due date che resteranno a ne. lungo impresse nella memoria degli In campionato la squadra di Po- juventini. Sono i giorni in cui la Ju- chettino è quinta, a due lunghezze dal ventus di Allegri fu sconfitta dalle due Liverpool quarto, ma a ben 20 punti spagnole (Barcellona prima, Real dal Manchester City capolista (65 Madrid poi) in finale di Champions punti i Citizens, 45 gli Spurs): 47 reti League, dopo un cammino in entram- realizzate e 22 subite, quarto miglior bi i casi esaltante: sicuramente più a attacco (70 City, 54 Liverpool, 49 sorpresa nel 2015, molto meno nel United) e quarta miglior difesa (16 2017 viste anche le squadre incontrate Chelsea e United, 18 City e 21 Bur- nel cammino verso Cardiff. nley), in linea con la posizione in clas- Quest'anno la Juventus ci riprove- sifica quindi. Di quei 47 gol, ben 23 li rà. È un “must”trasmesso dalla socie- ha messi a segno il solito Harry Kane, tà ai giocatori, e condiviso con Alle- terminale offensivo di una squadra gri, essendo questo forse uno dei mo- solida, brava a gestire il pressing ed a tivi che lo ha spinto a restare sulla giocare in contropiede. panchina bianconera dopo la disastro- Per la Juventus è una sfida alla por- sa sconfitta per 4-1 al Millenium Sta- tata, ma il team di Allegri dovrà stare dium. attento a gestire con oculatezza la ga- Fin qui, la Juventus ha in qualche ra di andata a Torino, che per certi modo rispettato le attese, l'obiettivo versi risulterà già decisiva. Tuttavia principale era qualificarsi agli ottavi e superare il turno e qualificarsi ai quar- così è stato, con un girone alla portata ti significherebbe scampare una tra composto dal nuovo Barcellona di Real e Psg e una tra Barcellona e Valverde (3-0 al Camp Nou, 0-0 a To- Chelsea, sicuramente tra le più temi- rino), Olympiacos (2-0 bianconero bili per la corsa alla finale di Kiev. sia in territorio amico che in Grecia) e Anche gli altri scontri tuttavia po- Sporting Lisbona (2-1 a Torino, 1-1 a trebbero riservare sorprese: Shaktar – Lisbona). Roma è una gara apertissima, così co- 11 punti totali, 3 in meno della ca- me Porto –Liverpool, e perchè no an- polista Barcellona, 7 gol fatti e ben 5 che il Siviglia di Montella contro lo reti subite, campanello d'allarme che United. Meno aperte alla fantasia Ba- Allegri ha cercato di sistemare duran- silea –City e Bayern –Besiktas. te le ultime gare di campionato, ren- Massimiliano Allegri, toscano classe 1967, alla Juventus dal 2014 Foto Francesco Moro La gara dei bianconeri resta co- dendo nuovamente la squadra di To- munque una di quelle in grado di ri- rino solida nel reparto arretrato, punto stante le 5 finali seguenti tutte quante Il prossimo tassello sarà la gara de- stati autori di 16 punti (quindi ancora servare sorprese, sebbene siano pro- di forza in questi 7 anni che l'hanno perse: gli ottavi di finale contro il Tottenham imbattuti), 5 vittorie ed un solo pareg- prio gli uomini di Allegri ad essere i vista dominare in Italia, e farsi strada 3-1 contro il Borussia Dortmund Hotspur di Pochettino ed Harry Ka- gio, ben 15 reti messe a segno e 4 reti favoriti (finalisti nell'ultima edizione in Europa dove manca dalla stagione nel 1997, 1-0 contro il Real Madrid ne, qualificatosi primo nel girone con subite. Harry Kane e secondi in campionato ad una sola 1995-1996 la vittoria del massimo nel 1998, 3-2 ai rigori contro il Milan Real Madrid, Borussia Dortmund e con 6 reti siglate. Andata il 13 feb- lunghezza dal Napoli nel momento in trofeo (Juventus -Ajax 1-1 all'Olim- nel 2003, e le ultime due già citate nel Hapoel. braio a Torino, ritorno il 7 marzo a cui si scrive). pico di Roma, 4-2 ai rigori), nono- 2015 e nel 2017. I londinesi di White Hart Lane sono Wembley, perchè lo stadio ufficiale Daniele Mayer Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 29

«Se battiamo la Juve, vi offro la cena» IL TIFOSO. Ivan Belotti, titolare di Tecnotetto, ha il cuore nerazzurro da una vita

GRUMELLO DEL MONTE -Tifo- singhieri, ma non dobbiamo di- gemonia nerazzurra: «Mettia- figura, oltre a Diego Belotti, all’ora di pranzo o il lunedì, ma pre bergamaschi e sotto sotto ci so garbato, gentile nei modi e in menticare le nostre origini, l’o- moci pure che Lione ed Everton fratello di Ivan nonché presi- devo dire che la Grumellese è tengono che la Dea continui a un’analisi dell’epopea atalanti- rigine di una squadra che ha non hanno reso secondo le dente, il figlio Giorgio, classe come l’Atalanta: come mi rovi- fare bene. E poi ci sono gli altri na che, per quanto imperniata sempre dovuto soffrire e che aspettative della vigilia, ma ’98: «Mi piace la e, nel na il fegato, con tutti quei punti fratelli, che sono atalantini co- attorno a un uomo solo, mister anche adesso può mangiarsi il l’Atalanta ha dominato sempre limite del possibile, provo a di- lasciati per strada! Giorgio è me me e che venivano con me Gian Piero Gasperini, rimanda fegato per i punti buttati via. e comunque, conquistando un vidermi sul doppio fronte. Per milanista, mio fratello Diego è allo stadio. Non sia mai che, se direttamente alla prudenza e al Penso all’inizio di questa sta- primo posto nel girone di asso- fortuna la Serie A propone un invece interista, ma non posso- passiamo il turno con la Juven- pragmatismo del mondo pro- gione, ma penso anche alla ga- luto prestigio. Siamo stati supe- campionato-spezzatino, per cui no non riconoscere i meriti di tus, porto tutti fuori a cena!». duttivo bergamasco. Ivan Be- ra con il Napoli, dove il pari ce riori e questo aspetto deve rap- si gioca il sabato, la domenica quest’Atalanta. Sono pur sem- Nikolas Semperboni lotti, titolare di Tecnotetto, sita lo saremmo potuti pure prende- presentare la nostra iniezione a Grumello del Monte, risulta re. Ora arriva la Coppa Italia, di fiducia, verso l’appuntamen- lontano anni luce dal fan neraz- e con essa un appuntamento to con il Borussia. I tedeschi zurro ebbro di gioia e incredu- off-limits quale quello con la non sono certo gli ultimi arri- lità; anzi sprona con vigore Juventus, ma più in generale vati, hanno sempre giocato un un’ascesa che, a ben vedere, è tutto dipenderà dalla testa e ottimo calcio e, se penso alla fi- appena cominciata e, con il dall’atteggiamento che l’Ata- nale di Champions League di vento degli episodi a favore, lanta saprà metterci. Sono fidu- qualche anno fa, hanno i risul- promette di raccontare ancora cioso, pensando anche alla tati a loro favore. Ma sotto sot- tante cose. «Tifoso lo sono da doppia sfida di Europa League to auspico che ci sottovalutino una vita –racconta Belotti –ma con il Borussia Dortmund, per- un po’:“Chi è poi quest’Ata- da quando, venti anni fa, esplo- ché il nostro segreto è il collet- lanta?”. E noi pronti a sor- se un petardo a pochi passi da tivo e chi è stato chiamato in prenderli, con il nostro entusia- me, non frequento lo stadio. causa ha sempre saputo rispon- smo e il nostro collettivo. Cop- L’Atalanta giocava contro il dere presente. Il merito è tutto pa Italia e Europa League sono Torino, un signore vicino a me dell’allenatore, un Gasperini competizioni completamente finì all’ospedale, e da allora che tiene tutti sulla corda e fa diverse, ma è la Juventus che mi decisi di non mettere più piede giocare tutti, risultando il fatto- fa più paura. Dubito che vo- allo stadio. La partita me la re decisivo per la riuscita del gliano lasciare per strada par- guardo davanti alla televisio- mix di giovani e meno giovani, tite e obiettivi, dunque piedi ne. E naturalmente mi mangio di italiani e stranieri. Nell’Ata- ben piantati a terra e…prepa- il fegato». L’incredulità diven- lanta non c’è quello più bravo e riamoci a soffrire». Chiusura ta dunque la nostra, ma le pa- quello meno bravo, semplice- più personale, dedicata al dop- role del numero uno di Tecno- mente tutti sanno quello che de- pio interesse coltivato per la tetto finiscono per immortalare vono fare». La consapevolezza Dea, da una parte, e per la Gru- un ritratto molto preciso e so- dei mezzi entra in gioco con il mellese, dall’altra. Tra i giallo- prattutto ragionevole: «Da due capitolo europeo, un capitolo rossi, impegnati nella lotta-sal- anni fa i risultati si sono fatti lu- segnato a chiare lettere dall’e- vezza nel girone B di Serie D,

Ivan Belotti, titolare di Tecnotetto con il figlio, difensore della Grumellese 30 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018

Mandzukic, la furia bianconera L’ATTACCANTE. Punto di riferimento della Juve, ha vinto nel 2009 il titolo di miglior giocatore croato

TORINO -Atalanta-Juventus: gli eu- lantini. ro-calciatori di mister Gasperini con- La stagione in maglia bianconera tro la corazzata armata torinese. non poteva chiudersi in modo miglio- Tanti sono i campioni e i talenti che re visto che i trofei conquistati sono militano tra le fila bianconere, come ben tre: Supercoppa Italiana, scudetto l’attaccante croato Mario Manduki, e Coppa Italia. classe 1986. L’annata successiva inizia in modo Il centravanti è infatti considerato un po’tentennate: Manduki fallisce come uno dei migliori attaccanti della dal dischetto nella finale di Supercop- sua generazione e a dimostrarlo, oltre pa, competizione persa ai calci di ri- che al campo, sono i vari riconosci- gore contro il Milan. menti che ha ottenuto: nel 2009 Mario Inizialmente, il centravanti fatica a è stato eletto come il miglior gioca- trovare un posto da titolare nel reparto tore del campionato croato, mentre avanzato della formazione soffrendo alla fine della stagione 2012-2013 gli la concorrenza del neo arrivato Hi- è stato assegnato il premio di “calcia- guain e dell’argentino Dybala. tore croato dell’anno”. La classe, però, non è acqua e nel Al termine dell’annata 2008-2009 corso del campionato Mario riesce a –quando l’attaccante indossava la riconfermarsi tra i titolari della rosa maglia della Dinamo Zagabria – contribuendo alla vittoria del campio- Mario si è aggiudicato il titolo di ca- nato e della Coppa Italia. pocannoniere del campionato; rico- La Juventus, nella stessa annata, noscimento che riconquistò poi nel arriva anche in finale di Champions campionato Europeo del 2012. League, gara persa per 4-1 contro il Dopo aver indossato maglie di Real Madrid. La rete bianconera por- squadre che non sono di sicuro le ul- ta la firma di Manduki: un gol realiz- time arrivate - Dinamo Zagabria, zato con una strepitosa rovesciata Wolfsburg, Bayern Monaco e Atleti- che, alla fine, è stata premiata dalla co Madrid –Manduki sbarca in Italia UEFA come miglior gol della stagio- il 22 giugno del 2015 e si accasa a To- ne. rino. Nel corso del campionato Il suo debutto con la casacca bian- 2017-2018 Mario ha totalizzato 19 conera, avvenuto l’8 agosto 2015, è presenze condite da 4 reti, realizzate più che felice visto che mette subito a ai danni di Cagliari, Fiorentina, Cro- segno una rete ai danni della Lazio tone e Bologna. portando così il suo apporto per la vit- Sul fronte nazionale, Manduki fa il toria della Supercoppa Italiana. suo esordio con la maglia della Croa- Il 23 agosto dello stesso anno, zia il 17 novembre del 2007 e mette a Manduki esordisce nel campionato segno la prima rete nel corso della sua italiano; un esordio non del tutto for- seconda presenza, il 10 settembre tunato visto che la gara termina con 2008, nella gara contro l’Inghilterra. una sconfitta per mano dell’Udinese. In occasione degli Europei 2012, Il 15 settembre arriva per l’attac- Mario firma ben tre gol: una doppietta cante croato la prima rete nella mas- all’Irlanda e una rete all’Italia aggiu- sima competizione europea, la Cham- dicandosi così il titolo di capocanno- pions League; rete rifilata agli inglesi niere insieme a campioni del calibro Mario Mandzukic, centravanti bianconero Fo t o I l B i a n c o n e r o . c o m del Manchester City. di Mario Gomez, , La prima marcatura di Mario in Se- Fernando Torres, Alan Dzagoev e doppietta contro il Camerun toglien- mondiale. Adesso, è tempo di semi- co al centravanti croato al Comunale rie A risale al 25 ottobre del 2015: gol . dosi lo sfizio di segnare i suoi primi finale di Coppa Italia e l’obiettivo è di Bergamo. realizzato proprio ai danni degli ata- Il 19 giugno del 2014 realizza una gol in una competizione ufficiale quello di non lasciare spazio d’attac- Gioia Masseroli Martedì 30 Gennaio 2018 Bergamo&Sport 31

E’sempre un dolce Mapei Stadium L’ULTIMA SFIDA Tris nerazzurro sul campo del Sassuolo: in gol Masiello, Cristante e Freuler

Sassuolo-Atalanta 0-3

Sassuolo (4-3-3): Consigli 5; Lirola 5, Goldaniga 6, Acerbi 6, Peluso 5; Missi- roli 5, Magnanelli 5, Duncan 5 (31’s.t. Ragusa sv); Berardi 5, Falcinelli 5 (9’ Matri 6), Politano 6,5 (45’s.t. Scamacca sv). A disp. Pegolo, Marson, Lemos, Rogerio, Adjapong, Mazzitelli, Biondini, Sensi, Cassata, Pierini. All. Iachini Atalanta (3-4-1-2): Gollini 6; Toloi 8, Pa- lomino 7, Masiello 8; Castagne 6,5, De Roon 6,5, Freuler 7,5, Gosens 6,5 (28’ s.t. Hateboer sv); Cristante 8 (45’s.t. Mancini sv) , Ilicic 6,5, Cornelius 6 (15’ Petagna 6,5). A disp. Berisha, Rossi, Orsolini, Gomez, Caldara, Melegoni, Mancini, Haas, Hateboer, Schmidt, Barrow. All. Gasperini. Arbitro: Valeri. Assistenti: Santoro-Roc- ca. Quarto uomo: Ros. Var: Manganiel- lo A.-Vivenzi. Reti: 30’p.t. Masiello, 38’s.t. Cristante, 43’s.t.Freuler

REGGIO EMILIA -Nello stadio dei trionfi europei l’Atalanta si ripete an- che in campionato e conquista un me- ritatissimo 3-0 (Masiello, Cristante, Freuler) al termine di una partita do- minata per lunghissimi tratti, control- lata senza problemi e con la difesa che non ha avuto senza affanni nel mo- mento di pressione del Sassuolo che, comunque, ha colpito due pali. Toloi, Cristante e Freuler assolutamente i migliori ben coadiuvati da tutti gli al- tri. Insomma un’ottima prova alla vi- gilia della semifinale di Coppa Italia martedì sera con la Juve. Gasperini è, come sempre di parola, aveva annun- ciato il turnover e turnover è stato: in campo dal primo minuto Gollini, Go- sens, Castagne, Palomino, recupera Ilicic e Freuler esultano dopo un gol dell’Atalanta: anche sabato al Mapei i nerazzurri hanno messo in scena una prova da applausi Foto Moro De Roon e lascia in panca Gomez, Caldara, Hateboer mentre Spinazzola stante di testa, poi Cornelius devia in tutti i reparti. Al 30’il gol: Magnanelli contropiede nerazzurro con Ilicic che bel colpo di tacco, Gollini c’era. Insi- è rimasto a casa per infortunio. For- porta ma il pallone esce di poco alla stende Ilicic, da sinistra punizione però sciupa l’occasione del 2-0. Sas- stono i neroverdi, Berardi da sinistra, mazione titolare per il Sassuolo che sinistra di Consigli. Ci prova anche dello sloveno, farfallata di Consigli, suolo con più voglia nel secondo tem- fuori di poco al 33’. Al 38’finalmente vuole risalire la classifica. Primo tem- Freuler ma il tiro è quasi un passsag- Masiello, indisturbato, di testa spedi- po, all’11’Politano in mezzo per Ma- lo 0-2: Ilicic dribbling in area, Petagna po di assoluto controllo e, perché no, gio a Consigli. Il Sassuolo cerca qual- sce in rete. Al 36’il Sassuolo reclama tri che spedisce fuori di poco. Poi al allarga a Cristante che raddoppia. Al dominio della partita senza subire un che offensiva ma i tre in difesa non si un rigore: cross da sinistra di Politano, 20’il Var annulla il 2-0 di Petagna per 43’il raddoppio di Freuler su respinta tiro in porta da parte dei neroverdi di fanno mai sorprendere. Ancora i ne- Gollini non esce, Masiello va a terra fuorigioco, dopo un pallonetto di Ili- di Consigli dopo un contrasto tra To- Iachini, apparsi in stato confusionale e razzurri all’11’: Gosens, uno dei più con Missiroli, per Valeri tutto regola- cic, su punizione, per Cristante, re- loi e Acerbi. Valeri prima annulla per completamente spuntati, benchè il lo- efficaci, da sinistra crossa in mezzo, re e anche il Var (arbitro Manganiello) spinta di Consigli poi Petagna ribadi- il presunto contrasto tra Toloi e Acer- ro trio d’attacco (Berardi, Politano, testa di Cornelius, salvataggio di conferma la decisione dell’arbitro. Al sce in ree, Valeri convalida, il var an- bi, poi consulta il Var e dopo due mi- Falcinelli) sia di tutto rispetto. Comin- Acerbi. Poi i nerazzurri accelerano e 39’altro pericolo: Gosens, da sinistra, nulla. Al 23’gran punizione di Ilicic, nuti convalida il 3-0. Il Sassuolo fini- cia subito l’Atalanta che attacca con al 20’su lancio di Freuler, Ilicic im- taglia in mezzo, Acerbi spedisce in deviata sopra la traversa da Consigli. sce in dieci per l’espulsione negli ul- discernimento e con i soliti tagli dagli pegna Consigli che si salva con i pu- calcio d’angolo. Inizio veemente nel Sassuolo pericoloso al 29’con Matri timi minuti di Goldaniga. esterni. Al 6’su angolo di Ilicic, Cri- gni. Atalanta nettamente superiore in secondo tempo: palo di Politano al 3’, che colpisce la base del palo con un Giacomo Mayer 32 Bergamo&Sport Martedì 30 Gennaio 2018