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Mario Puccini “Van Gogh Involontario” Livorno Museo Della Città 2 Luglio - 19 Settembre 2021
Mario Puccini “Van Gogh involontario” Livorno Museo della città 2 luglio - 19 settembre 2021 ELENCO DELLE OPERE GLI ESORDI E IL MAESTRO FATTORI Giovanni Fattori, Ritratto di contadina, 1880 circa, olio su tavola, 34x31 cm, Museo Civico Giovanni Fattori Livorno Silvestro Lega, Busto di contadina, 1872-1873, olio su tavola, 40x26 cm, Gallerie degli Uffizi, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze Mario Puccini, Ave Maria, 1887 circa, olio su tela, 69x42 cm, Istituto Matteucci, Viareggio Plinio Nomellini, Ritratto di signora, 1885 circa, olio su tela, 33x16 cm, collezione privata Mario Puccini, La modella (La fidanzata), 1889-1890, olio su tela, 49,6x26,6 cm, collezione Fondazione Livorno Plinio Nomellini, Signora in nero, 1887, olio su tela, 43x20 cm, collezione Giuliano Novelli Mario Puccini, Ritratto della fidanzata all’uscita dalla chiesa, olio su tela, 31x21 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Lupo di mare, olio su tela, 38,5x26,2 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Ritratto di giovane, 1890, olio su tela applicata a cartone, 35x25 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Autoritratto con colletto bianco, 1912, olio su tela, 31x21,8 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Interno del mio studio, olio su cartone, 44x28 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Autoritratto, 1914, 47x33 cm, collezione privata Mario Puccini, Autoritratto in controluce, 1914, olio su tavola, 38,5x32,8 cm, collezione privata, courtesy Società di Belle Arti, Viareggio Giovanni Fattori, Nel porto, 1890-1895, olio su tavola, 19x32 cm, Museo Civico Giovanni -
MARIO PUCCINI Con Il Patrocinio Di La Passione Del Colore Da Fattori Al Novecento
Mostra realizzata da MARIO PUCCINI Con il patrocinio di La passione del colore da Fattori al Novecento SERAVEZZA PALAZZO MEDICEO Con il contributo finanziario di PATRIMONIO MONDIALE UNESCO since 1821 11 luglio · 2 novembre 2015 Mostra a cura di Nadia Marchioni e Elisabetta Matteucci Palminteri 12 luglio · 6 settembre dal lunedì al venerdì 17 - 24 | sabato e domenica 10.30 - 12.30 e 17 - 24 Ufficio stampa Catalogo ILOGO, Prato Maschietto Editore 7 settembre · 2 novembre www.ilogo.it www.maschiettoeditore.com dal giovedì al sabato 15 - 20 | domenica 10.30 - 20 Ingresso intero 6.00 euro · ridotto 4.00 euro PONTE STAZZEMESE Biglietto famiglia: 12 euro (2 adulti con ragazzi fino a 14 anni) SERAVEZZA STRADA PROVINCIALE 9 STAZZEMA Ultimo ingresso 30 minuti prima dell’orario di chiusura. PALAZZO MEDICEO VIA SERAVEZZA Fondazione Terre Medicee STRADA PROVINCIALE 42 MARIO PUCCINI Palazzo Mediceo di Seravezza - Patrimonio Mondiale Unesco Viale L. Amadei, 230 (già Via del Palazzo) 55047 Seravezza LU VIA ALPI APUANE La passione del colore tel. 0584 757443 · [email protected] · www.palazzomediceo.it STRADA PROVINCIALE 8 Treno. Fermata di Forte dei Marmi · FORTE VIA AURELIA DEI MARMI Seravezza · Querceta da Fattori al Novecento Ufficio Informazioni Turistiche tel. 0584 757325 Collegamento con autobus di linea. [email protected] · www.prolocoseravezza.it Da Querceta per Seravezza: ogni ora PIETRASANTA VIA G.B. VICO A12 USCITA VERSILIA a partire dalle 6:55. Ultima corsa a 20:55 Visite guidate per singoli o gruppi: tutti i giovedì 21.00-22.30. Su prenotazione. (fermata Piazza Alessandrini, di fronte SERAVEZZA Disponibili su prenotazione anche in giorni diversi durante l’orario di apertura alla stazione ferroviaria). -
“The Cornerstone Is Laid”: Italian American Memorial Building in New York City and Immigrants’ Right to the City at the Turn of the Twentieth Century
European journal of American studies Vol 10, no 3 | 2015 Special Double Issue: The City “The cornerstone is laid”: Italian American Memorial Building in New York City and Immigrants’ Right to the City at the Turn of the Twentieth Century Bénédicte Deschamps Publisher European Association for American Studies Electronic version URL: http://ejas.revues.org/11299 DOI: 10.4000/ejas.11299 ISSN: 1991-9336 Electronic reference Bénédicte Deschamps, « “The cornerstone is laid”: Italian American Memorial Building in New York City and Immigrants’ Right to the City at the Turn of the Twentieth Century », European journal of American studies [Online], Vol 10, no 3 | 2015, document 1.5, Online since 31 December 2015, connection on 30 September 2016. URL : http://ejas.revues.org/11299 ; DOI : 10.4000/ejas.11299 This text was automatically generated on 30 septembre 2016. Creative Commons License “The cornerstone is laid”: Italian American Memorial Building in New York Cit... 1 “The cornerstone is laid”: Italian American Memorial Building in New York City and Immigrants’ Right to the City at the Turn of the Twentieth Century Bénédicte Deschamps 1 At the end of the nineteenth century, the massive arrival of Eastern and Southern European immigrants in the United States was often depicted in the local press as an “invasion” of “undesirable” crowds. Permeated with eugenic ideology, the New York newspapersresented the “dark faced Italians” who were “swarming through the doors of Barge Office.”1 This “miserable lot of human beings” was deemed a potential nuisance in a society which needed cheap labor but had difficulties welcoming foreign workers on an equal footing.2 At a time when rapid industrialization was contributing to shaping the cities, the question of space became crucial. -
Iconografia Della Toscana: Viaggio Per Immagini
piano paesaggistico logo REGIONE TOSCANA iconografia della toscana: viaggio per immagini 3 2 Introduzione di Ambrogio Lorenzetti all’interno del Palazzo Pubblico di sedimentazione di un’idea, magari nuova, di bellezza. Se Siena (Gli effetti del Buon Governo/Gli effetti del Cattivo non ci fosse stato, infatti, l’investimento dei macchiaioli a Governo, 1338-40, Siena, Palazzo Pubblico). In esso, trova lavorare per una vita intera sulla costa e sulla maremma, L’invenzione del paesaggio toscano - quello che espressione figurata la politica agraria comunale, tutta dovuto a particolari e anche complesse congiunture di occhieggia in ogni forma di pubblicità, dalle cartoline tesa all’autosufficienza e incentrata sullo stretto rapporto poetica, sensibilità, urgenze private e sovranazionali, digitalmente modificate alle home page dei siti turistici tra città murata e contado: i colli prossimi all’abitato sono Castiglioncello non sarebbe quel luogo mitico che ancora ai set cinematografici anche nostrani - è un fenomeno ben ricoperti da vigneti, nel fondovalle si coltivano i cereali oggi gli si riconosce di essere. O ancora, se lo sguardo sul studiato: si fonda sull’astrazione dei paesaggi regionali (semina, trebbiatura e battitura con correggiati, trasporto paesaggio non si fosse sganciato dai parametri materiali dalla complessità reale e sulla loro riduzione al modello del raccolto tramite teoria di muli), mentre verso i monti per assumere neoromantiche ed esistenziali valenze, le unico del paesaggio (eccezionale) dei dintorni di Firenze. restano indomiti boschi, dirupi e sterpaglie. Il paesaggio spoglie Crete “senza dolcezza d’alberi” (Mario Luzi) non Lentamente diventando fuori moda, il paesaggio dei promosso è sintetica resa di più lavori stagionali (l’aratura sarebbero oggi quel luogo superbo immancabile persino nei dintorni di Firenze da una decina d’anni lascia la palma e la semina sono illustrati contemporaneamente alla calendari da chiosco. -
Guida Alla Visita
GUIDA ALLA VISITA PINACOTECA il DIVISIONISMO © Fondazione CR Tortona Edo Edizioni Oltrepò Voghera Stampa Tipografia Pime - Pavia Febbraio 2019 Il Divisionismo è nato nell’ultimo decennio dell’Otto- cento dalle istanze innovative della tecnica pittorica introdotte da artisti come Giovanni Segantini, Gae- tano Previati, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni, Plinio Nomellini, sostenuti dalle posizioni critiche di Vittore Grubicy de Dragon. L’uso del colore diviso giunge a corollario di altre esperienze pittoriche di trasformazione dei principi INTRODUZIONE accademici vigenti nell’arte dell’Ottocento e prelude agli sviluppi in senso moderno che le correnti del pri- mo Novecento, fino al Futurismo, hanno progressi- vamente messo in atto. La collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona costituisce l’unico progetto museale inte- ramente dedicato al Divisionismo, che viene preso in esame attraverso opere selezionate tra quelle che hanno contribuito alle vicende artistiche del periodo o hanno avuto un ruolo nella storia del movimento, in relazione alla molteplicità delle sue componenti, a partire dalle premesse riconoscibili nelle tendenze più avanzate della seconda metà dell’Ottocento, per seguirne gli sviluppi attraverso i temi e i protagonisti, e considerare quindi la sua continuità nei primi de- cenni del Novecento. Centrale è la figura di Giuseppe Pellizza da Volpe- do, che ha compiuto la sua parabola di vita in uno stretto rapporto con il territorio in cui la sua arte è maturata. Il nucleo delle sue opere è il maggiore per estensione in una collezione di destinazione pubbli- ca. Accanto a lui, un altro “tortonese”, Angelo Bara- bino, è ben rappresentato in un percorso che vuole riflettere le ragioni e i caratteri di una raccolta unica nel suo genere. -
Pittura Ideista: the Spiritual in Divisionist Painting1
Pittura ideista: The Spiritual in Divisionist Painting1 Vivien Greene The Divisionists were a loosely associated group of late-nineteenth-century painters intent on creating a distinctly Italian avant-garde art. Their mission was underpinned by modernist and nationalist aspirations,2 while their painting method drew on scientific theories of optics and chromatics and relied on the application of brushstrokes of individual, often complementary, colors to craft shimmering surfaces that capitalized on light effects.3 Although the movements’ members generally aligned I am grateful to those who read this essay: firstly, at its inception, Giovanna Ginex, more recently, Jon Snyder, and, lastly, my anonymous readers. I am also thankful to all my colleagues at the museums and archives named herein who gave me access to artworks and documents and supported my research efforts, even long distance. 1 This article is a recast and expanded version of an earlier essay of mine, “Divisionism’s Symbolist Ascent,” in Radical Light: Italy’s Divisionist Painters, 1891-1910 (exh. cat.), ed. Simonetta Fraquelli (London: National Gallery; Zurich: Kunsthaus Zurich, 2008), 47-59. My title borrows from a term that the Divisionist artist and critic Vittore Grubicy De Dragon developed to differentiate Italian Symbolism from similar tendencies among other artists and in other nations, calling it pittura ideista. See especially Vittore Grubicy De Dragon, “Pittura Ideista,” in Prima esposizione triennale Brera 1891. Tendenze evolutive nelle arti plastiche: Pensiero italiano 9 (Milan: Tipografia Cooperativa Insubria, 1891), 47-50. Grubicy’s moniker was probably inspired by G.-Albert Aurier’s concept of “art idéiste,” a term bandied about then, which was most famously discussed in his “Le Symbolisme en peinture: Paul Gauguin,” Mercure de France 2 (March 1891): 155-64. -
Plinio Nomellini
Michele Eugene Chevreul (1786-1889) … lo studio del colore Michele Eugene CHEVREUL (1786-1889) fra gli scienziati che nella seconda metà dell’800 si occuparono del colore, fu probabilmente quello che influenzò maggiormente la storia dell'arte. Le sue leggi sull'influenza reciproca dei colori e il suo sistema di classificazione dei colori, Divisionismo furono studiate e applicate da molti pittori. Chevreul studiando le combinazioni di colori si accorse che certe tonalità di rosso, se venivano accostate al verde risultavano vivaci, se accostate al giallo tendevano ad essere più spente. Chevreul si rese conto, insomma, che due colori accostati tra di loro tendevano a tingersi l'un l'altro del corrispettivo colore complementare. Schema di sintesi additiva dei colori secondo le teorie di Maxwell. Michele Eugene Chevreul (1786-1889) … lo studio del colore Vide che il giallo tendeva a colorare di un blu violaceo i colori vicini: il rosso di un verde tendente all'azzurro, il blu di un giallo aranciato. Divisionismo Dall'osservazione e dallo studio di questi fenomeni Chevreul formulò la famosa legge dei contrasti simultanei che dice: L'acqua del mare "Due colori adiacenti, alla luce intensa e chiara del mattino appare di colore cobalto e turchese. vengono percepiti dall'occhio in modo diverso La stessa acqua da come sono realmente”. alla luce calda e rossastra del tramonto assume un colore aranciato, con striature gialle e brunastre. Michele Eugene Chevreul (1786-1889) … lo studio del colore Vide che il giallo tendeva a colorare di un blu violaceo i colori vicini: il rosso di un verde tendente all'azzurro, il blu di un giallo aranciato. -
Homosexuality in Italian Literature, Society, and Culture, 1789-1919
Homosexuality in Italian Literature, Society, and Culture, 1789-1919 Homosexuality in Italian Literature, Society, and Culture, 1789-1919 Edited by Lorenzo Benadusi, Paolo L. Bernardini, Elisa Bianco and Paola Guazzo Homosexuality in Italian Literature, Society, and Culture, 1789-1919 Edited by Lorenzo Benadusi, Paolo L. Bernardini, Elisa Bianco and Paola Guazzo This book first published 2017 Cambridge Scholars Publishing Lady Stephenson Library, Newcastle upon Tyne, NE6 2PA, UK British Library Cataloguing in Publication Data A catalogue record for this book is available from the British Library Copyright © 2017 by Lorenzo Benadusi, Paolo L. Bernardini, Elisa Bianco, Paola Guazzo and contributors All rights for this book reserved. No part of this book may be reproduced, stored in a retrieval system, or transmitted, in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording or otherwise, without the prior permission of the copyright owner. ISBN (10): 1-4438-7288-1 ISBN (13): 978-1-4438-7288-1 Resolve to be thyself; and know that he who finds himself, loses his misery. Matthew Arnold, 1852 It seems certain that a femininely functioning brain can occupy a male body, and vice versa. Jas G. Kiernan, M.D., 1891 Una nuova coscienza si formò in lui: tutta la tela di un passato mai conosciuto si distese d’innanzi a suoi occhi: delle memorie pure e soavi di cui egli non poteva aver fecondata la sua vita vennero a turbare dolcemente la sua anima. Erano memorie di un primo amore, di una prima colpa; ma di un amore più gentile e più elevato che egli non avesse sentito, di una colpa più dolce e più generosa che egli non avesse commesso. -
Oscar Ghiglia, Il Futuro Alle Spalle Hans Holbein Il Giovane E L
Minuti 386 nuovo.qxp_Layout 1 04/07/18 16:58 Pagina 1 n° 386 Oscar Ghiglia, il futuro alle spalle Hans Holbein il Giovane e l’astrazione del reale I cinque secoli di San Biagio Henri Matisse, regista dell’arte Il bianco, un nulla pieno di tutto n° 386 - luglio 2018 © Diritti riservati Fondazione Internazionale Menarini - vietata la riproduzione anche parziale dei testi e delle fotografie - Direttore Responsabile Lorenzo Gualtieri Redazione, corrispondenza: «Minuti» Edificio L - Strada 6 - Centro Direzionale Milanofiori I-20089 Rozzano (Milan, Italy) www.fondazione-menarini.it NOTEBOOK In the Farnese Family Horti On occasion of completion of the restoration of the Uccelliere on the Palatine, for the first time an exhi- bition recounts the history and secrets of the Farnese family’s Horti, one of the most celebrated sites of Re- naissance and Baroque Rome. The exhibition path winds through the sites where there once rose the gardens laid out by Car- dinal Alessandro Farnese in the mid-1500s. It begins with the plan for the geo- metric arrangement of the plantings in Italian formal garden style and continues with the season of the Grand Tour, when the gar- dens acquired that romantic air that so fascinated Goe- The Farnese Uccelliere (Aviaries) after the recent the, ending in the early restoration 20th century, when archa- eological research began. On show at the Uccelliere are two sculptures on loan from the Farnese collection at the National Archaeo- logical Museum of Naples and the two busts of Dacian prisoners which in the 17th century decorated the Nin- feo della Pioggia, designed by the Farneses, where mul- timedia installations recreate the original look of the Horti Farnesiani in im- mersive perspective and bird’s-eye views showing rows of trees, pergolas, and water features. -
Italian Memorial Sculpture, 1820-1940: a Legacy of Love by Sandra Berresford Et Al
Nancy Scott book review of Italian Memorial Sculpture, 1820-1940: A Legacy of Love by Sandra Berresford et al. Nineteenth-Century Art Worldwide 5, no. 1 (Spring 2006) Citation: Nancy Scott, book review of “Italian Memorial Sculpture, 1820-1940: A Legacy of Love by Sandra Berresford et al.,” Nineteenth-Century Art Worldwide 5, no. 1 (Spring 2006), http://www.19thc-artworldwide.org/spring06/168-italian-memorial-sculpture-1820-1940-a- legacy-of-love-by-sandra-berresford-et-al. Published by: Association of Historians of Nineteenth-Century Art Notes: This PDF is provided for reference purposes only and may not contain all the functionality or features of the original, online publication. ©2006 Nineteenth-Century Art Worldwide Scott: Italian Memorial Sculpture, 1820-1940: A Legacy of Love Nineteenth-Century Art Worldwide 5, no. 1 (Spring 2006) Italian Memorial Sculpture, 1820-1940: A Legacy of Love Sandra Berresford, with photographs by Robert Fichter and Robert Freidus and special contributions by Francesca Bregoli, James Stevens Curl, Fred Licht, and Francesco Sborgi London: Frances Lincoln, 2004 256 pages; 476 illustrations [all color] $65.00 L40.00 ISBN: 071122384X In December of 1873, Edgar Degas, suddenly called to Turin to the side of his ailing father Auguste, left his painting and his organizational plans for a group exhibit of fellow artists planned for the coming spring. Once in Italy, the artist found himself en plein Piémont in suspended tension, hoping his father would improve and could continue his journey. The 66- year-old banker eventually rallied, only to reach his brother's home in Naples in a weakened condition where he died on February 23, 1874. -
Altri Orientalismi L’India a Firenze 1860-1900
STUDI E SAGGI – 107 – Filipa Lowndes Vicente Altri orientalismi L’India a Firenze 1860-1900 Traduzione di Mario Ivani FIRENZE UNIveRSITY PRess 2012 Altri orientalismi : l’India a Firenze 1860-1900 / Filipa Lowndes Vicente. – Firenze : Firenze University Press, 2012. (Studi e saggi ; 107) http://digital.casalini.it/9788866551508 ISBN 978-88-6655-148-5 (print) ISBN 978-88-6655-150-8 (online PDF) ISBN 978-88-6655-152-2 (online EPUB) Progetto grafico di Alberto Pizarro Fernández, Pagina Maestra snc Traduzione di Mario Ivani Certificazione scientifica delle Opere Tutti i volumi pubblicati sono soggetti ad un processo di referaggio esterno di cui sono responsabili il Consiglio editoriale della FUP e i Consigli scientifici delle singole collane. Le opere pubblicate nel catalogo della FUP sono valutate e approvate dal Consiglio editoriale della casa editrice. Per una descrizione più analitica del processo di referaggio si rimanda ai documenti ufficiali pubblicati sul sito-catalogo della casa editrice (http://www.fupress.com). Consiglio editoriale Firenze University Press G. Nigro (Coordinatore), M.T. Bartoli, M. Boddi, F. Cambi, R. Casalbuoni, C. Ciappei, R. Del Punta, A. Dolfi, V. Fargion, S. Ferrone, M. Garzaniti, P. Guarnieri, G. Mari, M. Marini, M. Verga, A. Zorzi. © 2012 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press Borgo Albizi, 28, 50122 Firenze, Italy http://www.fupress.com/ Printed in Italy SOmmARIO RINGRAZIAMENTI VII INTRODUZIONE 1. Firenze: il luogo dell’archivio 1 2. Le storie di una fotografia (Bombay, 1885) 10 3. Orientalismi e conoscenza coloniale 33 CAPITOLO I FIRENZE COME CENTRO DI STUDI ORIENTALI 41 1. L’unificazione italiana e il ruolo di Angelo De Gubernatis 41 2. -
2021 Bibliografia Incisione
Bibliografia Tecniche dell’Incisione a cura di Danilo Ferrero Brevi note per la lettura della bibliografia Ai tempi della scuola ho iniziato ad appuntare su fogli sparsi i libri di Grafica che ritenevo più interesanti, in seguito ho avuto il piacere nei primi anni di insegnamento di poter far parte commissione biblioteca dell’Istituto per Arti Grafiche G. V. Paravia di Torino, quella che nei primi anni del 900 era denominata Regia Scuola Tipografica di Torino, mi si è aperto un mondo, passavo interi pomeriggi a riordinare, spolverare e ricatalogare quel patrimonio nato con la biblioteca del Museo del Libro del Borgo Medievale di Torino del 1911, confluita negli anni 20 nella biblioteca della Scuola. Gli appunti manoscritti sono diventati dattiloscritti, oggi con le biblioteche digitali abbiamo un patrimonio di volumi enorme da poter consultare. Quello che segue è il tentativo di far confluire nelle mie ricerche alcuni lavori molto interessanti quali la bibliografia dell’amico e collega dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, Toni Pecoraro, la bibliografia dell’incisione Panizzi di Reggio Emilia, e il diccionario del arte grafico, bibliografia della Real Academia de San Fernando di Madrid, inoltre la bibliografia grafica dell’ENIPG Roma del 1966, 1972 e 1975. La maggior parte dei volumi sono digitalizzati da Google Books, da Bnf Gallica, e u.s. international archive, Hathi Trust Digital Library Michigan University, Heidelberg University Library, quindi scaricabili in pdf, nella bibliografia sono indicati con il simbolo ° , quelli indicati con il simbolo * sono i volumi della mia biblioteca personale, i volumi sono indicati e ordinati in base alla data di edizione dove possibile, al termine è inserita una appendice per le riviste.