22 lunedì 4 marzo 2002

AMÉLIE NON SBANCA AGLI OSCAR FRANCESI, DELUSIONE PER MORETTI (E PER L’ITALIA)

UN GALA PER RAFFAELLO LUCIANI Bocciato agli Oscar, «La stanza del figlio» di Nanni che aveva collezionato ben 13 nominations, si atten- Delusione, invece, per l'Italia e Nanni Moretti: l'ul- del defunto presidente della Repubblica Francois Lo scorso 23 dicembre è morto Moretti ha collezionato ieri sera un'altra delusione deva un trionfo e in molti prevedevano una decina timo italiano ad aggiudicarsi il César resta Roberto Mitterrand e responsabile del principale organismo Raffaello Luciani,editore di ai «César», i premi del cinema francese: «La stanza di statuette, sulle orme di «Cyrano de Bergerac» del Benigni, con «La vita è bella», nel 1999. Prima di di sovvenzione al cinema francese. Chiamato sul Danzasì, mensile di informazione del figlio» è stato battuto come miglior figlio stranie- 1991 e «L'ultimo metro» di Francois Truffaut, del lui, l'alloro francese aveva onorato l'Italia soltanto - palco a consegnare una statuetta, Frederic Mitter- della danza e promotore di ro da «Mulholland drive »di David Lynch. Niente 1981. Invece, al film sulla ragazzina di Montmar- e consecutivamente - nelle sue prime quattro edizio- rand ha criticato la politica italiana nel campo del innumerevoli iniziative per la danza. trionfo per il superfavorito «Il favoloso mondo di tre, oltre ai due premi principali sono andati solo ni: nel 1976, primo anno dei Cesar, vinse «Profumo cinema: «L'uomo che ha comprato l'Italia - ha Luciani e la sua «devozione» alla Amelie Poulain», che ha raccolto soltanto quattro quello per la miglior colonna sonora (Yann Tier- di donna» di Dino Risi; l'anno seguente, nel 1977, dichiarato - è anche quello che più ha contribuito a danza erano noti a tutti quelli che statuette. sen) e quello per la miglior scenografia (Aline Bonet- toccò a «C'eravamo tanto amati» di , distruggere il cinema italiano». Dopo la cerimonia, lavorano in questo settore. Per I César 2002, come largamente previsto, hanno pre- to). Un viatico incoraggiante ma non un trionfo per che raddoppiò l'anno seguente con «Una giornata dietro le quinte, lo stesso Frederic Mitterrand ha questo oltre 100 ballerini si sono miato «Il favoloso mondo di Amelie Poulain» come il film francese dell'anno, candidato agli Oscar fra particolare». Infine, nel 1979 vinse «L'albero degli smorzato i toni: «Avevo solo un minuto per parlare, uniti all’Associazione Danzasì per miglior film e per la regia (Jean-Pierre Jeunet). 22 giorni. zoccoli» di Ermanno Olmi. è difficile spiegarsi. Non ce l'avevo soltanto con ricordare Raffaello in un gala che si Niente statuetta, invece, per la celebrata protagoni- Durante la serata statuette «d'onore» assegnate dai Nella serata, che si è svolta al Theatre du Chatelet Berlusconi, ma in genere con la televisione, che svolgerà stasera al Teatro Orione di sta, Audrey Tautou, battuta a sorpresa da Emma- 3.025 membri dell'Accademia dei César sono anda- ed è stata trasmessa in diretta da «Canal Plus», c'è distrugge il cinema. E il cinema francese è l'unico Roma alle 21 e il cui ricavato andrà nuelle Devos («Sur mes levres»). te all'indimenticabile Anouk Aimeè, a stata una piccola appendice polemica nei confronti che ha resistito dagli anni Sessanta ed è vivo e premi in memoria a favore della Ricerca sul cancro. Dalla «Notte dei César», il popolarissimo «Amelie», e a Claude Rich. dell'Italia, innescata da Frederic Mitterrand, nipote vegeto».

David Grieco Senz’altro. Ci occupavamo di un cinema diver- Los Angeles che a New York. so: i film francesi, i film italiani. La nostra era una Per il «Pinocchio» di Benigni la Miramax società fondata da gente innamorata del cinema. ha fatto, credo, il più importante investi- LOS ANGELES Il produttore americano Harvey All’inizio le grandi compagnie devono aver pensa- mento europeo della sua storia. Weinstein è, non soltanto per la stazza, uno degli to: «Fanno film talmente infimi... Non cresceranno Prima di tutto, lasciami fare gli scongiuri. Ho uomini più grossi di Hollywood. Weinstein, infat- mai. Rimarrà una piccola casa d’arte, limitata...» E visto il materiale girato ed è veramente straordina- ti, è l’unico comune mortale che sia riuscito a invece, siamo cresciuti. rio. È il vero Pinocchio di Collodi, niente a che conquistare un posto a sedere nell’Olimpo del cine- Quand’è stato che si sono accorti che erava- vedere con il Pinocchio Disney. Sarà un film per ma. La società che ha fondato con il fratello Bob, la te cresciuti? due tipi di spettatori: i bambini si divertiranno da Miramax, è oggi un marchio importante come Direi che il 1989 è stato un anno magico, matti ma non coglieranno alcuni dei passaggi più quelli delle major companies che regnano a Hol- perché abbiamo realizzato Sesso, Bugie e Videotape, sofisticati, e per gli adulti che li accompagneranno lywood da quasi un secolo. Ma come ha fatto Har- che ha vinto a Cannes, Il mio piede sinistro, che ha garantisco che sarà un godimento inimmaginabile. vey Weinstein a diventare un magnate del cinema preso due Oscar con Daniel Day Lewis e Brenda Sarà anche, spero, il trionfo del talento ita- americano? Ci è riuscito, pensate un po’, soprattut- Fricker, e Nuovo Cinema Paradiso che ha ottenuto Il produttore Harvey Weinstein liano. Non solo quello di Benigni: penso to grazie al cinema europeo, e a quello italiano in la statuetta del miglior film straniero. Nuovo Cine- Sopra, alcune scene di film prodotti agli altri attori, tutti italiani, al produttore particolare: sono opera sua, infatti, i grandi succes- ma Paradiso ha avuto un grande successo, cosa che e distribuiti dalla Miramax: «Amélie», esecutivo Mario Cotone, allo scenografo e si dei nostri film oltreoceano, da Nuovo Cinema non accadeva da parecchio tempo a un film stranie- « La vita è bella» costumista Danilo Donati che purtroppo è Paradiso al Postino, dalla Vita è bella a Malèna. ro. e «Shakespeare in Love scomparso alla fine del film... Stava per fare un altro exploit con La stanza del A quel punto hanno cercato di acquisirvi? In Italia avete dei talenti di caratura mondiale. figlio di Nanni Moretti, ma lo ha distratto il «con- Abbiamo ricevuto varie offerte, ma solo quat- Gli italiani sono dei maghi. Quando lavoro con flitto d’interessi» con il francese Amélie Poulain, tro anni più tardi abbiamo accettato di legarci alla Mario Cotone se dico che non mi piace il tempo che è sempre roba sua. Risultato: il Golden Globe Disney a patto di conservare il controllo assoluto perché rischia di piovere, lui anziché mandarmi a per il miglior film straniero lo ha vinto un terzo sulla nostra società. Quello con la Disney è stato un quel paese è capace di far uscire il sole. E per litigante, No man’s land di Danis Tanovic. Comun- sodalizio intelligente. quanto riguarda Donati, ha fatto un lavoro di una que, non è una tragedia. Moretti non sarà mai un Avete sempre avuto una sede a Londra. maestria artigianale senza precedenti, inventando animale adatto al circo hollywoodiano e le straordi- Adesso avete messo su casa anche in Italia. un mondo e realizzandolo tutto a mano. Una socie- narie recensioni ottenute in Usa dalla Stanza del L’Europa è ormai dichiaratamente il vostro è andato al di là di qualunque aspettativa. tà americana l’avrebbe fatto in un modo molto figlio sono state un riconoscimento più alto di qua- obiettivo strategico... Pur non conoscendolo, tu hai fatto molto meno costoso usando il computer. Pinocchio, inve- lunque premio. Adoro il cinema europeo. Da ragazzino, a Ricordi, fortune e rimpianti per Massimo Troisi. ce, sarà un’autentica opera d’arte. Sempre chiacchierato e sempre osteggiato dal- New York, andavo in un cinema molto simile al Lui ha fatto molto per me. Adoro il suo film. E In Italia, a Cinecittà, avete girato anche un la vecchia Hollywood, Weinstein non rilascia inter- Nuovo Cinema Paradiso. È lì che a 14 anni guarda- del capo della Miramax, devo ringraziare Julia Roberts. La gente dovrebbe altro progetto ambiziosissimo, il nuovo viste. Sarà per il fatto che sono italiano, sarà perché vo i film stranieri. In un primo momento ci sono sapere una cosa su Julia: fuori dal set porta sempre film di «Gangs of New era in compagnia del suo rappresentante a Roma andato spinto dall’idea di vedere attrici carine, ma gli occhiali, perché l’unica cosa che fa è leggere, per York». E anche in questo caso c’è lo zampi- Fabrizio Lombardo, fatto sta che dopo tanti tentati- poi mi sono innamorato dei registi. Ad influenzar- che ha rinnovato il cinema Usa puro piacere. Legge libri da mille pagine. Io non no di un altro scenografo italiano prestigio- vi ha accettato di incontrarmi. L’intervista che se- mi nella prima adolescenza erano Fellini, Lelouch, supererei le prime dieci. Allora un giorno l’ho chia- so, Dante Ferretti. gue la potrete anche vedere nel «Giornale del Cine- Truffaut. Abbiamo aperto un ufficio in Italia per- Ma la sua fortuna la deve mata, perché mi sono detto che forse conosceva È stato meglio lavorare qui che in America. La ma», su TELE+ Bianco, stasera alle 22.55. ché vogliamo realizzare presto molti progetti con Neruda. È venuta nel mio ufficio con tre libri di realizzazione di questo film era a dir poco comples- La storia della Miramax è una specie di registi italiani, a cominciare da Gabriele Muccino e a quello europeo... ascoltatelo Neruda e mi ha convinto a prendere Il postino. Poi sa. Credo siano venuti da tutto il mondo per vede- favola. Comincia così: c’erano una volta Davide Ferrario. abbiamo chiesto ai nostri comuni amici di incidere re il set costruito da Dante Ferretti. George Lucas due ragazzi ebrei di New York, Harvey e Continui a credere che possano essere red- le poesie di Neruda: Wesley Snipes, Sting, Madon- quando è venuto a trovarci ha detto: «È l’ultima suo fratello Bob... ditizi i film italiani oggi sul mercato mon- produttore di film. to dire che è un rapporto un po’ litigarello. na, Andy Garcia. Mi dispiace non aver conosciuto volta che vedremo una ricostruzione del genere in Circa 23 anni fa, a New York, io e mio fratello diale? La Miramax è all’origine dello straordina- Prima di Malèna, non parlavo con Giuseppe Troisi. Mi dispiace soprattutto che non ci sia più. un film». abbiamo fondato la Miramax Films. Era una socie- Per quanto riguarda il cinema europeo o italia- rio successo mondiale della «Vita è bella». da molti anni, anche perché aveva fatto un film Con Benigni sarebbe diventato una delle figure più Ultima domanda, Harvey. Dopo oltre 20 tà piccolissima. Eravamo talmente piccoli da avere no, non parto mai con l’idea di fare un sacco di Mi racconti il tuo primo incontro con Beni- con la New Line, che è un po’ la nostra concorren- importanti del cinema mondiale. Non ci resta che anni di Miramax, hai qualche rimpianto? un solo telefono in due. Dovevamo contendercelo soldi. Se mi alzassi la mattina con l’obiettivo di fare gni? te. Una sera, a Roma, sono salito nella mia camera piangere l’ho distribuito in America. Abbiamo I primi cinque minuti del film Nikita di Luc ogni giorno. Essendo fratelli, eravamo abituati a soldi, allora tanto varrebbe fare il banchiere, non il La prima volta l’ho incontrato a New York. È d’albergo e ci ho trovato Tornatore. Ce l’aveva sponsorizzato una retrospettiva dei suoi film sia a Besson. Sono arrivato in ritardo alla proiezione. Se scontrarci. E a spuntarla non era sempre il fratello un uomo di una forza incredibile e di una gioia portato Lombardo. Senza dirmi nulla. E in quella non vedi i primi cinque minuti di quel film non maggiore, cioé il sottoscritto. Abbiamo cominciato straordinaria, ma la cosa più importante è che è un stanza, quella sera, è nato Malèna. La prima cosa capisci niente del resto, come è accaduto a me. E a produrre film, a dirigerli, e abbiamo imparato Tornatore, Benigni, grande uomo. Benigni è un vero umanista. È pro- che ho detto quando ho visto Tornatore non è Roberto? È un uomo così, mi sono perso un’ottima occasione per lavora- tutti gli aspetti della nostra attività, anche i più fondamente interessato all’epoca in cui vive. È un ripetibile. Quando io e Giuseppe ci siamo messi a re con Besson. Sul piano personale, poi, ho il rim- umili. Ci spostavamo in macchina da un cinema Troisi... ho lavorato tanto pensatore politico. Ha una conoscenza straordina- sedere, Lombardo ha dovuto stabilire le regole per di una forza incredibile... pianto di non aver conosciuto Fellini, perché repu- all’altro e portavamo noi stessi i rulli delle pellicole col cinema italiano ‘‘ ria della letteratura. Se parli di libri, ti rendi conto lavorare insieme. Giuseppe ha un carattere forte, ho visto il girato di ‘‘ to straordinario il suo lavoro, per esempio Amar- ai proiezionisti. Credo sia stato questo il segreto del che ha letto e approfondito tutti gli autori di cui proprio come me. Dopo esserci ritrovati come due cord. Io e mio fratello costringevamo mio padre a nostro successo. E ora ho molti nuovi parla, siano essi americani o europei. Benigni è ragazzini che si guardano in cagnesco, con l’arbitro «Pinocchio», portarci al cinema del quartiere perché a volte nei Quale era l’atteggiamento dell’industria del progetti con i vostri anche profondamente interessato all’epoca in cui in mezzo a noi, alla fine ci siamo stretti la mano e è veramente straordinario, film europei si vedeva il seno di un’attrice, cosa che cinema? vive. È un pensatore politico. Quando Clinton era da quel giorno abbiamo mantenuto la parola data. in America non si poteva mostrare ai bambini. Hanno pensato che eravamo un piccolo inset- registi, come Muccino nei guai, da europeo ha condannato l’ipocrisia ame- Malèna ha ricevuto due nomination agli Oscar. Il un’autentica Così chiedevamo a mio padre di accompagnarci. to che avrebbero potuto schiacciare tranquillamen- e Ferrario ricana che metteva sotto accusa un buon presiden- film era piaciuto moltissimo all’Academy. Se ci opera d’arte Lui non era un amante del cinema europeo. A te. Noi, invece, l’abbiamo sempre scampata. Siamo te per fatti relativi alla sua vita privata. fosse stata la designazione da parte dell’Italia, che volte si metteva a dormire nelle ultime file. Amar- come le mosche. Ci spostiamo velocemente. E Tornatore? Dopo l’exploit di «Nuovo Ci- invece ha scelto I cento passi, sono convinto che cord, invece, se lo guardò tutto e gli piacque molto. Non sembravate concorrenziali perché face- nema Paradiso» avete lavorato insieme un Malèna avrebbe vinto più di un Oscar. Mio padre non era un intellettuale. Era un operaio. vate la politica dei piccoli film... po’ a singhiozzi, fino a «Malèna». Ho senti- Il successo in tutto il mondo del «Postino» Amava i film, anche se non amava il cinema.