Grotte e carsismo I • REGIONE PUGLIA In AsSESSORATO ALL'ECOLOGIA Puglia

A cura di: Salvatore Inguscio I Domenico Lorusso Vincenzo Pascali I Giovanni Ragone I Giuseppe Savino FEDERAZIONE SPELEOLOGICA PUGLIESE

POR PUGLIA 2000-2006 MISUM 1.6 LINEA DI INTERVENTO I.E "AMPLIMIEI'-'TO DEL CIITIISTO DELLE GROTTE E DELLE AREE C. .. RS1CHE" © copyright by

Regione Puglia - Assessorato all'Ecologia Federazione Speleologica Pugliese foto l e IV di copertina

Stalattiti, Grotte di CasteUana - Castellana Grotte (Ba) (foto Giuseppe Savino, Domenico Lorusso) progetto grafico e impaginazione

Ficarra&Mastrosimini snc - Castellana Grotte (Ba) l terlllille ({Umd/lcsil/lo della pietra", lIfilizzato cOllie tirolo di lilla rivista regiollale, appari' stYa­ I ordillarialllC/lte vici/IO alla dill/CIlSiolle storico-wltllrale della nostra reg/alle e dei SlIoi abitami. Siamo 1//1 popolo drcol/dato dalla pietra, imlllerso /Iella pietra e che attraverso fa pietra ha COSImiTo 1111 s//O IIl1/dl/esimo che si esprime soprattutto iII lilla peCI/finTe architeTtura llella quale la pietra è //Iateria villa e ha prodotto i llIamifatti più sigllificativi della lIostra architetrllra mmle:jazzi, fr/llli, lIluretTi a secco, pagliari, dsteme, I1llf1lgitllri, IIcvieTe. La picrra collie risorsa e base del /"Iostro I/l/Jallesill1o, 1/1/ mvida c dl/ro materiale c!te le al/ticlle sapimze IWIl//O {raifarll/ato Ù, Wl tesoro gramiralllcmc disponibile. Si fraHa di roccc calcaree provclliellti al/che dalla sedil1lclltaziollc di miliardi e miliardi di orgalli­ .l'mi acqllarici che depositaI/dosi lIelfDl/do di a",ichi mari tropicali hal/1/O prodOTto il basalllCllto roc­ cioso della /lastra regùme. Uu l1Iareriale che si estmde per chilometri sotto i //ostri piedi, 5/11 q/lale poggiano al/che le I/Ostre abitazioni e dal qllale dipmde la /lastra siwrezza risultando poco reattivo ai terrell/oli. UII II/ateria­ le dal quale attingiamo l'acqua che ci disseta, (0// il quale abbia/ilO costruito le I/OSfre basiliche svet­ ta",i ilei cielo. UII materiale che pieghiamo al /lostro gusto estetico abbellClldo le foaiate delle /lastre chiese e palazzi. UII materiale che ci regala 1/1/ ilIO/Ida sorrerral/eo di graffe, /lei qllale pII/sa II/W vita allÌ//lale per gran parte scol1osciuta. UII lIlateriale che dopo lIliliolli di a/mi ci riporta i/dietro I/el tempo regalaI/daci il pilì ill/porfame giacil1lmfo al molldo di orllle di dillosami, che ci ricol/gilll/ge ai 1I0slri amichi amCllari conservalldo geiosalllewe le spoglie del cosiddcTto IIU01/l0 di A Italllura " vissu­ to slIlIa /lastra lV/lI/gia ce/uillaia di llIigliaia di a/II/i fo. Da questo plll/fO di vista il ((Catasto delle grotte" appare quil/di più come ul/a caccia al tesoro SOfferra/ICO, che collie 1111 arido dO{1/lI1c/1/o sciellf[{ìco di catalogazione delle callirà che si estClldo/lo soTto di 1I0i. Q/lesto aspctto di Ilalorc e itllportallza delle grotre e del carsisll10 l/arre/III/IO risl/ltasse evidellfe "ella IClfHra di qllesl0 libro. !V/alte imporrami grotTe c aree carsichc si troVa/lO all'imemo di aree protetre lIazionali o regiolla­ li) co/!ferl/la/ldo la necessità di lilla lettllra cOJ/Jplessa del territorio. Le dI/e più iII/porta/IIi aree carsi­ che regio/lali, il Gargallo e la i\!{l/rgia,SO/IO iI/dividI/are {OlIIe Parchi lVaziollali,le Gravine dell'Arco JOIlico SOIlO di recellfe state isritlfite come Parco Regionale, le splet/dide coste rocciose che da dopo Ormlllo raggil/llgo/IO S. lVlaria di LeI/ca il/ 111/ tripudio di grot/c 50110 al/ch'esse il/serite iII 1/1/ Parco Regiollale, e potre1l11l1o Co/ltillllare. AI/che la stessa Ullione Europca I/ella catalogaziolle degli hal)itar e delle specie d!illteresse COIIIII-

.. lIitario presel/ti IIcl,lOstro territorio ha riro/loscillTO dig/lirà alle groffe ùldillidl/atldole COIIIC habitat da TIlfeiare (ai sCI/si dclle diretfillc 79/409 e 92/43 CEE) illsiewc ai pipistrelli, 1/1a/1/1/liferi w/ici e s'mordùwri per fa lite caratteristiche, collie la capacità di volare e di vedere Ilei bllio piIÌ pnyolldo attml!erso sofisticati ((sO/wr" biologici. J Chirotteri, difi/liziol/c scicm!lìca dei pipistrelli, 50110 IItili cac­ ciatori di iI/seTti, /Ila m/che tra le specie pilì /1/i/lacciarc e ÙI riduzionc, viuilllc dell'liSO selllpre piIÌ iI/discr/millato di pesticidi. La /lostra regiollc è II/In di quelle dove è staTO eel/sito 1//1 grall II/III/Cro di specie di ChiroHcr; (32) e tutte il/serife Ilegli allegari II e IV della Direlfilla 92/43 CEE ((Habitar". Le grotte rapprese/l­ tal/o �pcsso il loro I/I/ico rifilgio e il delicato IIliaoclillla di ql/esti alllbie/ltì, SOprattllffO dl/ral/te la /ill/ga.{ase di /eTa/go ilwemale, rmde qucsti allilllaii estrelllal1le/He seusibili a ql/alsiasi alrerazùmc dei parallletri lIIicroclimatici. Per ql/este ragiol/i 1'l!Oìcio Parchi e Riserve l'Jatllrali dell'Assessorato ali'Erologia ha proli/OSSO il lavoro degli speleologi della Federazione Speleologica PI/gliese che, i115ie­ me alle strl/rll/re di ricerca soprattl/tto l/lIil1ersitarie, ha/iliO reso possibile ql/esto lavoro e che ril/gra­ zial/IO. Aspetto ilIllOvati!!ù e propedcwico alla circo/aziolle e lui/izzo partecipato del {(Catasto delle Groffe"è la scella di cost/1/ire //Ila catalogaziollt.> SII base iliforlllatizzata. agIli grotta è catalogata COli lilla scheda descrittiva ed è georiferet/ziata iII 1m sisteJlla i,!fùTJlJativo territoriale di facile 1/50 e illtercollllessiollc CDII altri sistcmi silllili. Le rocce carsiche c le grorre iII particolare rapprcsema/IO qllifl­ di 11/1 asperro e5set/ziafe sigllijìcativo della lIostra regiO/le e /III I/a/ore da salvaguardare, /Ila perfarlo occorre il/1lanz; flillo alleme lilla adegl/ara cog/liziolle poiché il primo asperro della cO/lservaziolle è proprio la CO/loscctlza. CDII i/ ((CatasTO dclle grotte" e COli qllesto Iloillme a carattere divlI(l5atil/o pet/sia/lIo di poter COII­ tribl/ire alla costmziolle di !III altro importa/Ife tassello della CO/lOSCellza e cO//Sapellolezza del llostro territorio.

MICHELE LOSAPPIO Assessore regio/lale {/lf'Er%J.?ia

Il risl/lrati o"t'mui al (erli/ii/c di 1/1/ Irlllom, di lilla campagna di ricerche, di /III progetto, di solil0, coliflllisCOIIO iiI pubblicaziolli, iII re50rollti. III 11// libro. I e l E q/lello {Ile allcte lIelle 1IIa/li Ile è 1/1/ es 1 lpio. Grorre e carsislI/o iII P/lglia rapprcsc/lfl1, itifaui , la (OIle/IiSioIlC di III/ lavoro 1II0lto artico/aro, te/III­ fO como dell'ampio (OmeSTO iII CIIi si è s!JillIpparo - q/le/lo del progefto del Catasto delle Grotte e delle Aree Carsiche della Puglia - e portato a rerlllinc, i/l ll/mliera coordil/I1fa e col/euilla, da hm sedicignlp­ pi speleolo,-�id adcrellfi alla Federaziolle Speleologica PI/gliesc, COli la collsl/lenza dell' Ulli!lersifà degli SII/di di , del Po!ircmico di Bari e di swdiosi deifellO/llc/1O corsico. II/ particolare/gli spe/co/agi l/all/IO posto iII campo f/ltta la prcifessiollalirà di mi SOIlO capaci il/ Illeri­ fa il metodo/agie, {emiche e //IaTeriali IItili a rC/ldere.filll'bile la ,�rolfa, lVOI/ pilÌ /II/ /I/ogo IOllta/1O c ùwcccssibile, /1/(/ alla portata di fIIlfi,jàcile da COI/oscere, appnifOlldi­ re, cOl1lprC1Jderc, UII f/fogo i CI/i aspetTi, al/che qllelli pilì recol/difl', sia/IO raggill1lfi tral/1ite la leITl/ra, QI/esto l'obietti/JO primario di Grotte c carsismo iII PI/glia, Di callirà si parla, si saillc c si legge sClIlpre pilÌ spesso, lila raml/lellfe il l/lOldo delle grotte viCI/e qtroT /ltaTO ;'1 set/so globale, trasversale e II1l1ltidisciplillarc, Secol/do, cioè, 1/11 codice spcleologico, ilei sellso etimologico del ferili/Ile. Questa è la gida raccolta da Grotte c carsislI/o iII Pllglia. Dare spazio a q/fella Speleologia che} COllie IIl1aj{Jtocalllera, deve essere capace di rapprescllfare da (��lIi pl/lltO di vista fa grotta, il SIIO all/biel/te e la vita che h' si COIISI/II/a, Il C(//II1I1;'1O però 110/1 è COllelIlSO: qllesto libro - COllie del resto l'imero progetto Carasto delle Grotte e delle Aree Carsiche della Pllglia - non dev'essere illtcso collie 1111 plllltO di arri/JO, l/W di parreI/l'a. UIIO slnl/I/cmo //Iilc ad assiCl/rare /In 1II00IICllfO di a/tel/l'iOIlC Ilei cO/ifrollfi del llostro territorio, a sel/sibilizzare, a prad/nre COIIOSCC/lZa, A creare cl/ltl/m.

GIUSEPPE SAVINO Presidellfc Federaziolle Spde%gica PlIgliese

• I/HO/ldo sotterraneo ha per l'il/ll/laginario col/culvo 1111 che di falllastico, di lIlisterioso c, per­ I ché 110, IlIl qualcosa di ilIdiflllito, l/listo tra pallra e wriosità che, IIIOIrO spesso, porta i più il crederc che q/festo sia fili amhiellfe per pochi eletti. l'lo; spe/eo/agi sappiamo che 1/011 è così, ma foccialllo veml1lC/lfe poco per ifàtare q/leste leg­ gende, allzi è 110stra {OIlSlletlldille {Cllcr <�elosal/lellfe nascoste le 1I05tre scoperte e quelle bellissi­ me sensaziolli che "esplorare le grotte sa traSl/1ettere. RiconoscelIdo questo I/Ostra cOlllporta11lellfO collie 1m fatto al1omalo, negli II/timi almi abbia- 11/0 cOlllpiwo grandi �forzi per I/scire dalle te11ebre e sl/elame bellezze e segreti, abbiamo cioè ccr­ ealO di portare alla luce "il bl/io". III Italia per più di Ce/lto al111i abbia/ilo e�]Jlomto le cavità /Jafllrali ril/scel/do a dOC/llllenrare 11/1 III/mero eHorme di ql/esti ecceziollali fèllolllel/i carsici presenti iII quasi fIIUe le regiolli italia­ Ile e flHf; questi I/Ost,; iforzi si 50110 materializzati iII IlIl vero e proprio catasto speleoh!gico dove sono cO/ifll/iti tllfti i dati che dal1/'1o Ima reale fotografia di agI/i grotta: rilievi, dati di posiziol/a­ lI/e1lfO, o5senJaziO/ii sdelltifiche e illllllt1gilli. Il Catasto IUlzionale /lasce a Postll1l1ia l1el1928 COli l'Istitllto Italiallo di Speleologia e vielle poi ricostituito in Pl/glia a Castellana Grotte lIegli milli del dopoglferra. 111 esso IICl/gOIIO /1/;'111- ziosallie/l.te raaolte ed ordil-tate le ;,!fon1lazioni acqJlisire dalle prill/e associazioni spe/eologiche crescillte fil' dalla fine del!'o ttocellfo. Gli speleologi italiani ilei corso di due Congressi naziOllali, iII Sardegna nel1955 e a COli/O nel 1957, hallllo volmo dare iII gestiolle ql/esta //lesse di dari alla Società Speleologica Italimw ricol/oscendosi q//i/ldi I/ella stmltl/ra speleologica per a1lf0/wI/lasia della rWSfra "azione. La /lOSTra COII/missioile Catasto delle Capità f\laturali,forlllata da rappreselllallti che copro- 110 l'imero territorio carsico dell'Italia, ha il compito di gestire, proteggere, valorizzare e diplIlga­ re qllcsw morme patrilllollio: attI/alli/ente SO/lO oltre 30.000 le grotte COlwsdl/te. QlleslO libro è 11/1 esell/pio riuscito de/ nostro tematillo di rendere visibili le grotte. Quilldi l/II grazie a q/lallli hm/Ila partecipato alla stesl/ra dell'opera e a quelli che ha/iliO cre­ dllfo /lell'originalirà e Hell'il1Jportallza degli argol1lemi trattati,fil/allzial/done la pllbblicaziolle.

GIAMPlETIèO MAIèCHESI Presidcme SOclerà Speleologica Italia/W

.. � � e �ree carsi�he e le grotte della PlIg i� /aJIII() rapJ�,.ese/l!aro lilla parle ':10"0 illlport al lfe lIell,a , L II/W ora mai IIlfraqllamllfl"lIlale at1lVl1a speleologlca. l\el 1968, "ifartl, al/com 5111dellfe 1/111- versitario e affilIO membro dCIl'UII;OllC Speleologica Bologllcsc, ho mll/w modo di visitare per la prima volla Castellaua Grotte at1Cl1do il prillilegio di essere accompagllato da Fmllccsco O,

di la Federazione Speleologica PI/!lieseJ Ilci rappor ti CO/I la RegiO/le per la stesum della prillla legge spe/eoh��ica. flifì lle la lIIia attillajr eq/lc/ ltazi olle della «Pugl ia carsica" mi ha permesso di p"bblicare III/ certo 1 //fIllCro di /allOri, sia sriCIIlifìci cile esplom tilli SII a/ami dcgli a:;pe lti più importami de/ molldo 501- ferral/eo pHgli esc. Posso q//illdi �fferll la re COli cogl lizio lle di callsa che, se ijeu ollleni carsici pugli esi sono, per svill/ p­ po, tm i più importami di IIIftO i/ pmlOrama italiallo, essi sal/o pcrò siwrame/ue i pirì vari d'ITalia, presl'llt(//ulo aspetti geolllorfillogici, lIIineralogici, paleol lfologici, arclreolc�{!ici, biologici, efllogrqJìci di asso/ma eccellellza, cOlli e coriferl llato dalla ampia bibli ogrq/ìa specialistica esisteI/te. A frol lte di questa eccelleuza, però, mrcora I/w//cava 1/11 la/lOro divulgativo di silaesi che permet­ tesse al grande pubblico regiO/wle e agli appass;o/wti italia//i di poter cOlloscere ed apprezzare ilei SIW complesso le varie gàcceuatllre del jel10l/lCllO carsico e della s peleologi a il, P",-{!/ia. Questa facll/w è stata oggi colll/ata grazie allo iforzo comle di tami �'pcleoh�(!i e ricercatori pllglie- 5; clic, mordùwti dalla Federaziolle Spe1eologica PI/glicse, SOIlO riusci ti a realizzare li lla !!Cm e pro­ pria 'ISilI/II/la" della spe/C()h�gia r�{!jollale.

PAOLO FORTI DireTtore ISlituto Italiallo di Speleologia

• Oli sembri fllori del coro la voce del sOprilltClldellte archeologo fra q//elle III/IIICrOSC degli spe­ leologi che dal/tlo awio e corpo a qHcsto bel volI/mc sI/Ile grotte e sI/I carsis/lIo di PI/glia, pro­ N mosso e realizzato dall'Assessorato aWEcologia della Regione PI/glia, e dalla Federazio/lc Spelealogica Pllgliese. III �uetti IICSSlI/W IIOrl1larilXl statale riferira alfe cose di illleressc artistico o 5TOr;co (l, secolldo II/W pilÌ rceeme tcnllillo/ogia, ai belli mirI/Tali e paesaggistici,jà esplidto ,!feril1lc/lto a q/lello straordinario patrimonio che è rappresellfato, ili Puglia come altrollC, dagli ambicllti ipogei. Eppure le grotte, da sole o illSerite come spesso SOIiO SII; fianchi di /fiI rilievo o llll/go 1111 al/fico corso fluviale, rappresclIffl1l0 di per sé Wl elcmcll10 paesaggistico rilevaI/te o pOSSOIlO costiTl/ire parte essenziale di 11/1 contesto di paesaggio. Fosse solo per tale loro carattere e per la loro POSiZ;OIlC, csse meriterebbero C01l11lllquC di essere oggetto di 1IItela. l'loll Ila però SOItaalllO che molte cavità, miche quaudo risultillO scavate solo dal vento o dalle acque e 11011 allche dall'azione alltropica, appaiono luoghi ideali (specie quelle /IIetlO pTlJfonde) per essere adi­ bite a rifllgio dell'l/omo o a sede di sI/e attività. Sicché 1II01to spesso gli alllbie/lti ipogei racchiudono segui della freqllelltaziolle I/IIW/la, sia/lo essi docl/lIlemi della Ilira o della morte, dei cu/ti o delle attll,ità quotidiane, o S;a/IO testilllollianze della creatillità artistica o della CIIltllra materia/e,fiuo alla stessa COll.ìervaz;ollefisica di resli scheletrici IIl1lalli o di auimali. Tali cvcl/tlIali prescllze caratTerizzami richiedono la colllpeteuza specifica, afiui di ricerca e di tllte­ la, degli archeologi e qllella iSlitllziollale delle saprillletldellze per i belli archeologici. E gli obblighi formali relldO/IO jrcqllemi (auspicati e ccrcati) i rapporti di collaboraziollc fra archeologi c speleologi, figI/re di ricercatori a prima vista illlpegllati iII campi e secDl/do modalilà del Ilitto dltJercmi, ma che //011 dovrebbero mai prcscindere dalle dOVI/te forme d'illfcraziollc 011(' si lIogliauo cOI/seguire obietti"i iwegrari di COIIOSCetlZa, IlIIela e valorizzaziollc del patrimouio COlli/esSO COH il molldo ipogeo. Salwo perciò COli grande fili/ore la programmazione e l'uscita di questo magnifico volume, per il qllale illvero i clfralori I/Ii avevallo chiesto 1/11 pilì cOllsÌ5rel/te comribllto, che Ira dovtlfo COli rammari­ co II/a/uare per il ril/corrersi degli obblighi istill/ziollali; comribllto che lrovo però fllllpialllellfe COlllpell­ salo dai testi pregevoli di rallf; colleghi, archeologi, paleollfologi, geologi, l/awralisri, prOllClliemi dal /ilO/Ida delle r./l/;versirà o apparrcl/cl/ti alla /lostra stessa soprilltelldellza.

GIUSEPPE ANDR.EASSI Soprilltclldemc per i Bel/i Archeologici della Puglia

• Introduzione III

ucsto importante lavoro di aggior­ "Programma CORI NE" che lanciava un namento del catasto delle grotte ai primo programma di idenrificazione di Q sensi della L. R. n. 32/86 "Tutela e biotopi rappresenrativi di determinante valorizzazione del patrimonio tipologie ambientali (1985-1990). speleologico. Norme per lo sviluppo della Nel 1992, con la Direttiva 92/43/CEE, speleologia" trova il suo spazio di attuazio­ nota come "Direttiva Habitat", la Comu­ ne e le risorse economiche necessarie nel­ nità ha lanciato il programma di identifi­ l'ambito del POR Puglia 2000-2006 cazione di una rete di siti, detta "Rete Misura 1.6 "Salvaguardia e Valorizzazione Natura 2000", che contengono specie o dei Beni Naturali e Ambienrali" Linea habitat d'interesse comunitario perché d'intervento 1 "Ampliamento del Catasto rappresentativi della variabilità dei beni Regionale delle Grotte e delle Aree naturali. Carsiche". La misura è gestita dall'Ufficio Ogni Stato membro ha quindi assunto Parchi e Riserve Naturali dell'Assessorato l'incarico di segnalare alla Comunità un all'Ecologia della Regione Puglia. elenco di Siti di Importanza Comunitaria Si tratta, quindi, di uno strumento che (SIC) identificati secondo criteri standar­ ha lo scopo precipuo di contribuire alla dizzati e rispondemi a specifici requisiti. strategia più complessiva di conservazione La Rete Natura 2000 comprende tipi di della biodiversità cosÌ come previsto e pro­ habitat naturali nonché l'habitat delle spe­ grammato dalle Direttive Comunitarie cie animali e vegetali di interesse comuni­ Habitat (92/43) e Uccelli (79/409) all'in­ tario ed implica, da parte della nazione pro­ terno deUa Rete Natura 2000, il sistema di ponente, il mantenimento e all'occorrenza aree che dovrebbe assicurare la conserva­ il ripristino di un soddisfacente stato di zione deUa biodiversità deUa UE. conservazione di questi beni. L'Unione Europea ha, intltti, tra i suoi Tra questi beni naturali la UE individua obiettivi prioritari, anche quello di tutela anche l'habitat delle grotte, più specificata­ della biodiversità. Lo snodarsi delle inizia­ mente e l'habitat di specie d'interesse tive Comunitarie, nello specifico campo, comunitario "Grotte non ancora sfruttate a inizia sostanzialmente con la Direttiva livello turistico" cod. 8310 e "Grotte mari­ 79/409/CEE concernente la conservazio­ ne sommerse o semisommerse" cod. 8330. ne degli uccelli selvatici e con il Le grotte e il carsismo quindi non solo

(1) A ClW3 del'Ufficio Parchi deIa Regione Puglia-Assessof'ato all'Ecologia • pmenzialmeme presenti in Puglia fossero oltre 20, un valore che pone la Puglia tra le regioni a maggiore presenza di specie di Chirotteri in Italia e in nItta la UE. La strena dipendenza di queste forme straor­ dinariamente evolute di Mammiferi, gli unici in grado di volare, gli unici dotati di sonar, ecc., con le grotte è nota. L1 loro conservazione passa quindi attraverso la corretta conservazione delle grotte. Le grotte e l'inlmenso universo carsico che si estende in profondità sotto i nostri piedi ospita anche altre forme di vita ani­ mali microscopiche e diaf.1ne, spesso cie­ che, segregate in un mondo oscuro da milioni di anni di evoluzione i cosiddetti Animalia tenebrarum, tirolo del bcllibro di Rossi & Inguscio (2001). Non sono un gran numero gli invertebrati rroglobi pre­ senti in Puglia, cioè quelli che non lascia­ no mai il mondo oscuro delle grotte, appe­ na 38 piccoli animaletti. Ma sono estrema­ mente importanti ai fini della conservazio­ ne perché ben 20 di essi sono endemici, cioè forme di vita che non esistono in nes­ sun altro luogo al mondo. se non nei reces­ si del mondo carsico pugliese. come fenomeno geologico, ma anche Si tratta di endemiti puntiformi di Inte­ come habitat naturali contenitori di biodi­ resse scientifico e biogeografico estremo, versità. spesso non considerati nelle direttive euro­ Questi spazi di natura, tra i pochi che pee (in quanto localizzatissimi). La presen­ sfilggono all'azione diretta dell'uomo ospi­ za di questi elementi localizzati, è da ricer­ tano una f.1una e una flora specificae pecu­ care come uno dei migliori indicatori della liare, quasi sempre nascosta alla nostra vista. qualità ambientale delle grane. Un mondo che appare ai più, alieno, ma L'affermazione che la conoscenza è alla che ha la stessa importanza di conservazio­ base di una corretta gestione e conserva­ ne dedicata ad ambienti più familiari. zione appare sempre attuale, e ancor di più Esempio classico sono i Pipistrelli (o nel caso d'ambienti così difficili e oscuri Chirotteri) tra le specie più aliene e meno come quelli delle grotte. amate, ma tra quelle a maggiore rischio Ambienti che solo gli speleologi, tra i d'estinzione. pochi uomini innamorati di questi luoghi Lo stato delle conoscenze concernente i e dotati delle specifiche competenze tecni­ Chirotteri, appariva quello più impreciso e che, possono esplorare. lacunoso in tutta l'analisi Rete Natura Nel caso specifico di questo lavoro, si è 2000 in PugLa. creato quindi un gruppo ricco e diversifi­ Recenti studi (Russo, 2002; Marsico, cato che ha messo insieme competenze 1999) hanno, infatti, rilevato come le spe­ 1110lto diverse, speleologi, biospeleologi, cie di Chirotteri d'imeresse comunitario mammologi, idrologi, geologi, ecc., ma

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strettamente interrelati fra loro per la rea­ cui è possibiJe intervenire con opportune lizzazione di questo "Progetto Catasto". misure di salvaguardia. Obiettivo principale del progetto è stato Dato che non è affatto intenzione di quello di determinare le condizioni per la alcuno bloccare lo sviluppo, si ritiene che corretta conservazione del patrimonio car­ una oculata gestione del territorio non sico, inteso non solo come mondo geolo­ possa prescindere dai risultati deUa presen­ gico ma anche come contenitore di biodi­ te ricerca che ha posto invece le basi per versità, questo appariva un obbligo deri­ la costituzione di una vera banca dati geo­ vante sia dalla citata L. R.I1. 32/86 sia dalle referenziata del patrimonio carsico puglie­ direttive 791409 e 92/43 CEE. se. Con questa analisi, dovrà confrontarsi Tenuto conto della fragilità di tali eco­ dinamicamente qualsiasi progeno di tra­ sistelui e deUa originalità dei singoli sformazione rcrriroriale che porrà modifi­ popolamenti, il mantenimento dei carat­ care la situazione preesisteme e causare teri di biodiversità noti per le singole imparti sull'ambiente. grotte è uno degli elementi guida più Perché ciò avvenga però, è indispensabi­ significativo. le che i risultati di questo studio escano Le condizioni fisiche e chimico-fisiche dallo stretto giro degli esperti (università, degli ambienti giocano egualmente un centri di ricerca, associazioni ambientaliste, ruolo determinante nell'indicare il man­ ecc.) e vengano diffi.lse lTa coloro che ope­ tenimento di condizioni adane alla pre­ rano sul terrirorio e soprattutto fra gli enti senza delle comunità animali originarie. locali com perenti a cui è, di [1ttO,affidata la Oggi, grazie a questo progetto, cono­ gestione del territorio pllgliese. Per qucsro sciamo dove sono localizzate le principali motivo il progetto prevedeva la realizzazio­ grotte da salvaguardare e i principali para­ ne di questo volume a carartere maggior­ metri biologic1 che le caratterizzano, per mente divulgativo.

Il Indice Presentazioni 3 Introduzione a cura dell'Ufficio Parchi 9

Capitolo I - La speleologia in Puglia

Storia della speleologia pugliese 13 Storia della Federazione Speleologica Pugliese 21 n catasto speleologico pugliese 29 TI catasto delle cavità artificiali pugliesi 31 n Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico oggi in Puglia 35

Capitolo Il - Geologia e carsismo

Geologia stratigrafica 41 I paesaggi carsici della Puglia 47 n cammino dell'acqua 53 Alcune considerazioni su speleogenesi e morfologia delle grotte pugliesi 59 Caratteristiche meccaniche degli ammassi rocciosi in relazione alla stabilità di cavità naturali 65 Hazard carsico in aree urbane e periurbane della Puglia 69

Album fotografico 73

Capitolo III - Storia ed archeologia

La frequentazione delle cavità naturali da parte dell'uomo preistorico: testimonianze archeologiche e artistiche 105 I resti umani di Grotta Lamalunga, distribuzione topografica e interpretazione tafonomica 109 La grotta di Santa Maria di Agnano a Ostuni 113 Grotta dei Cervi di Porto Badisco 115 Grotta del Cavallo 119 Le grotte naturali di cuho cristiano in Puglia 123

Capitolo rv- Le grotte pugliesi

Area gargaruca 129 Le Murge alte 137 Le Murge basse 147 Le grotte dell'area salentina 155 Le grotte subacquee 161

Capitolo V - La vita nelle grotte

Biospeleologia 167 I Chirotteri 173

Capitolo VI-Ambiente e territorio

Gli aspetti ambientali e di tutela del territorio carsico 177

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