Superpentito E Spacciatore Arrestato Contorno

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Superpentito E Spacciatore Arrestato Contorno 30INT01A3001 ZALLCALL 11 22:49:55 01/29/97 IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Giovedì 30 gennaio 1997 l’Unità pagina IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIil FattoIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII 5 Il processo per il fallito attentato a Boss alla sbarra attentato a Contorno per cui sono COLLABORATORI Totuccio Contorno avvenuto imputati quali mandanti Totò Riina, il DI GIUSTIZIA nell’aprile del ‘94 a Formello, nella per l’attentato latitante Bernardo Provenzano, campagna romana, è in corso a Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella, Firenze. Davanti alla Corte d’Assise, fallito a Formello Giuseppe Ferro. L’esplosivo, il 14 sono alla sbarra i boss di Cosa nostra, aprile ‘94, venne trovato presunti mandanti ed esecutori degli attentati compiuti accidentalmente in un piccolo fossato sulla via Formellese, nella primavera-estate ‘93 a Roma, Firenze e Milano. A la strada che percorreva Contorno: durante l’intervento questi episodi - un attacco mafioso contro lo Stato per l’art. degli artificieri avvenne la deflagrazione che provocò 41/bis e contro i pentiti - è stato collegato appunto il fallito ingenti danni alla strada, ma fortunatamente nessun ferito. Superpentito e spacciatore Arrestato Contorno. «Mi servivano soldi» Salvatore Contorno è stato arrestato per traffico di stupefa- 30INT01AF03 centi. Ad incastarlo sono state le confessioni del cugino 2.0 Vincenzo Grado. I fatti risalgono al periodo che va dal 1990 al 1993. «Allora non godeva del programma di protezione», 27.0 afferma il difensore. Uno stralcio lombardo trasmesso a Roma dove già indagavano i pm Piro e Saviotti. Il procura- 30INT01AF02 tore Pierluigi Vigna: «I collaboratori di giustizia sono utili, 3.0 ma devono rispettare le leggi». 9.0 NINNI ANDRIOLO ROMA. È finito in manette per traffico di 1990 al 1993. «Era un libe- —stupefacenti, incastrato dalle rivelazioni del ro cittadino perchè aveva cugino Vincenzo Grado, da un altro spacciato- già scontato la condanna re e da una prostituta. Totuccio Contorno, 50 a sei anni del primo maxi anni, uno dei pentiti storici di Cosa nostra, tor- processo e un’altra suc- na alla ribalta della cronaca a tre anni dal falli- cessiva condanna. I fatti to attentato organizzato contro di lui sulla stra- che gli vengono addebitati risalgono a prima IL RITRATTO da che porta da Roma a Formello, a sette dal- dell’entrata in vigore del programma di prote- l’estate del «corvo» di Palermo e dal suo pre- zione che lo riguarda», afferma l’avvocato Lui- cente arresto, a tredici dalle deposizioni rese al gi Ligotti, difensore di Contorno. Oggi il pentito giudice Falcone che confermarono punto per gode del trattamento normale di protezione: punto quelle di Tommaso Buscetta. un milione e mezzo al mese circa per lui e set- Dall’agguato al pentimento Era sottoposto dal 1993 allo speciale pro- tecentomila lire per ogni familiare a carico. gramma di protezione previsto in Italia per i collaboratori di giustizia, ma dalle sue mani I pentiti devono osservare le leggi passavano partite di eroina e cocaina che Per dare la notizia dell’arresto è stata convo- Storia di un uomo inquieto SalvatoreContornoeasinistrailgiudicePietroSaviotti Ansa smerciava «al minuto» nella Capitale utilizzan- cata ieri pomeriggio una conferenza stampa do il giro di prostitute che frequenta la zona di presso la Direzione nazionale antimafia. Era- viale Tiziano: queste le risultanze dell’inchie- no presenti il procuratore Pierluigi Vigna, il ler che inseguivano killer. «Uomini d’onore» che ammaz- Contorno riceve la visita degli investigatori. Decide an- sta nata nel giugno scorso e che si sostanzia di dottor Grasso della Dna e i magistrati romani GIAMPAOLO TUCCI zavano «uomini d’onore». Tommaso Buscetta ormai al- che lui di collaborare con la giustizia. Dichiarazioni cla- tre filoni distinti. Due alimentati dalle indagini De Cesare, Piro e Saviotti. Evidente la preoccu- ROMA. Superattendibile e implacabile nelle aule di l’estero, defilato. Contorno, salvo per miracolo, e co- morose, dettagliate, sui boss, sui professionisti collusi, dirette dalla procura di Roma (sul traffico di pazione dei pm per le polemiche che non —giustizia, inquieto nella vita. Salvatore Contorno - meglio: munque condannato a morte. Buscetta e Contorno: gra- sulla mappa e l’organizzazione di Cosa Nostra. Un con- eroina e sullo smercio al minuto di stupefacen- mancheranno di investire l’istituto del pentiti- Totuccio Contorno - è personaggio intenso. Prima ma- zie a loro, quei magistrati e quegli investigatori riuscirono tributo enorme. Falcone e Borsellino, grazie a lui e a Bu- ti), l’altro da quelle che si conducono sull’asse smo ancora una volta. «I collaboratori devono fioso sanguinario poi pentito sanguigno, uomo di mano, a scoprire i segreti di Cosa Nostra. scetta, riescono ad istruire il maxiprocesso. È una scon- Como Varese e che riguardano l’inchiesta «iso- osservare le leggi come tutti e lo Stato li perse- reperto antropologico che parla una lingua antica, nella Una storia pazzesca, quella di Totuccio Contorno. fitta vera, la prima, dopo decenni di impunità, per la ma- la felice» sulla ‘ndrangheta in Lombardia. Vin- gue come tutti», ha affermato il procuratore ag- quale confluiscono il dialetto palermitano, l’italiano in- Abitava nel quartiere di Brancaccio, era uno dei fedelissi- fia siciliana. L’impianto accusatorio è solidissimo: nel cenzo Grado ha reso le sue confessioni al pm giunto a Roma De Cesare. gessato dei processi, il gergo di chi per anni e anni è stato mi di Stefano Bontade, capo della «famiglia» di Santa Ma- 1992, supererà anche il vaglio della Cassazione. di Varese e, successivamente, alla procura di- Mentre secondo Vigna, «la magistratura ita- «soldato» di Cosa Nostra. Da killer, era capace di azioni ria del Gesù. I corleonesi erano stati furbi: avevano inizia- strettuale antimafia di Milano. Poi lo stralcio liana ha un atteggiamento laico nei confronti audaci. Da pentito, di rivelazioni precise e ciclopiche. I to la guerra di mafia senza dichiararla. Semplicemente, Il «corvo» della parte di competenza romana spedita a dei collaboratori di giustizia. Il collaboratore, boss ne temevano la tenuta giudiziaria; lo odiavano. Lo avevano cominciato ad uccidere i nemici. Uno dopo l’al- Questa è una parte della storia di Totuccio Contorno. Piazzale Clodio. che riteniamo importante ai fini delle indagini, odiano. Hanno tentato di ucciderlo in diverse occasioni. tro. Gli uomini dei clan aggrediti erano confusi e spauriti. Resta poi da dire delle sue insofferenze, della sua inquie- gode di benefici che si proiettano sul piano Non ci sono riusciti. Ieri mattina, lui ha - almeno in appa- Il 23 aprile del 1981 fu trucidato Stefano Bontade. Una tudine, del fatto che il ruolo di collaboratore gli stava «Avevo bisogno di soldi» processuale attraverso sconti di pena e parti- renza - facilitato il loro piano: consumando un suicidio ventina di giorni dopo, toccò a Salvatore Inzerillo. Arrivò stretto. Si muoveva, viaggiava, creava infiniti problemi lo- Mesi fa altri due pentiti, Tony Calvaruso e colare trattamento peniteziario. Ma la magi- metaforico. anche l’ora di Contorno: il 25 giugno dell’81. Ecco il suo gistici agli investigatori, a chi doveva proteggerlo. Piccoli Pietro Romeo, avevano raccontato a Firenze stratura persegue i collaboratori di giustizia racconto: «Imboccai il cavalcavia che dalla via Ciaculli e grandi equivoci dovuti al suo carattere tenacemente che l’attentato sventato casualmente alle porte quando questi commettono dei reati senza La Cassazione immette in via Giafar... All’improvviso, da una traversa a anarchico. di Roma, sulla strada che Contorno percorreva mezzi termini». Resta il suo passato, e sarà impossibile, per i cantori fondo cieco, sbucò una motocicletta potentissima e Sullo sfondo, ancora avvolto nel mistero, il caso delle abitualmente per far ritorno a casa, era stato «Sono le acquisizioni probatorie di questi ul- dell’antipentitismo, mettere in discussione il contributo molto silenziosa. La guidava Giuseppe Lucchese e dietro lettere anonime, le lettere del «corvo». Nel maggio del organizzato dai killer di Cosa nostra che aveva- timi mesi che ci hanno permesso di giungere a di Totuccio Contorno ad inchieste e processi di mafia. Ci si trovava Pino Greco (killer al servizio dei corleonesi, 1989, Totuccio Contorno, che si riteneva fosse negli Stati no individuato la località «segreta» dove Totuc- questo spaccato di vita di Salvatore Contorno», proveranno, cercando di confondere le acque, di solle- ndr.). Fu lui, sporgendosi sulla sinistra, a lasciar partire Uniti, fu arrestato nel palermitano - dai poliziotti della cio abitava, grazie ad un trafficante di stupefa- afferma il pm Pietro Saviotti. Mentre Pietro vare polveroni, di leggere le dichiarazioni di ieri alla luce contro di me la prima raffica di mitra. Intuita la mossa, squadra mobile - insieme ai cugini Grado. Sulla vicenda, centi. Ma questo episodio non sembra diretta- Grasso, giudice a latere del primo maxi pro- dei (presunti) delitti di oggi. Avranno però davanti un abbandonai il volante, mi buttai su Giuseppe (undici an- fu imbastito un gioco raffinatissimo. Gioco di specchi, di mente collegato agli ultimi sviluppi dell’inchie- cesso e oggi membro della Dna, afferma che ostacolo insormontabile: le indagini di Giovanni Falco- ni, un amico del figlio, ndr.) che era con me, facendogli accuse, di veleni,
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