Tutta L'arte Da Vedere a Gennaio E Febbraio

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Tutta L'arte Da Vedere a Gennaio E Febbraio VEDERE A© BOLOGNA E DINTORNI N. 13, GENNAIO | FEBBRAIO 2020 SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 404 GENNAIO 2020 SOCIETÀ EDITRICE ALLEMANDI IL GIORNALE DELL’ARTE AN EVENT BY TUTTA L’ARTE DA VEDERE A GENNAIO E FEBBRAIO NON CREDERAI AI TUOI OCCHI 12 MAR - 28 GIU 2020 Palazzo Fava, via Manzoni 2, Bologna La mostra che non vorrai perdere #griffonihomecoming www.genusbononiae.it . VEDERE A BOLOGNA | I protagonisti |3 Giovane, interdisciplinare, assolutamente tecnologica Mentre nella regione i turisti si moltiplicano, in città cresce l’offerta culturale. Ma bisogna investire nella comunicazione, fidelizzare i cittadini e coinvolgere nuovi pubblici. Parola di Roberto Grandi Roberto Grandi, già docente ordinario di Sociologia della comunicazione all’U- niversità di Bologna ed esperto di comunicazione e mass media, dal 2017 è pre- sidente del Cda dell’Istituzione Bologna Musei e dirige il master internazionale «New Media and Marketing Communication» presso la Bologna Business Scho- ol. In passato ha insegnato negli Stati Uniti alla University of Philadelphia, alla Roberto Grandi, presidente del Cda dell’Istituzione Bologna Musei Stanford University e alla Brown University, e alla Tonji University a Shanghai. Dal 2000 al 2009 è stato prorettore alle relazioni internazionali all’Alma Mater Studiorum e dal 1996 al 1999 assessore alla Cultura al Comune di Bologna. Con lui Qual è l’aspetto più innovativo della città? abbiamo fatto il punto sullo stato artistico e culturale della città di Bologna. Nel giro di due-tre anni il Tecnopolo di Bologna diventerà il quinto centro di calcolo del mondo, Come valuta le attività culturali a Bologna nell’anno appena trascorso? il primo in Europa. Sono intellettualmente curioso di vedere come la presenza di professio- L’offerta culturale è stata molto ampia, ha coperto tutte le discipline, se ancora ha senso nalità così tecnologicamente innovative impatterà sull’insieme delle imprese e delle attività usare questo termine, ed è stata promossa sia dalle realtà più istituzionali sia da quelle più culturali e creative. E la nostra Istituzione può fare da detonatore. associative e informali, spesso in collaborazione tra loro. È sorprendente vedere la presenza di Da oltre due anni è il presidente della Istituzione Bologna Musei. Quanto giovani sia come promotori di iniziative sia come fruitori. La presenza della nostra Università della sua giornata lavorativa dedica a questo impegno? e dell’Accademia di Belle Arti garantisce un’immissione di valore aggiunto in termini di crea- Sono gratificato e stimolato dal poter applicare al sistema museale civico le competenze e tività, che in una città delle dimensioni di Bologna fa la differenza. la passione che ho maturato nella ricerca, nell’insegnamento e nelle cariche pubbliche sulla Negli ultimi anni l’offerta culturale si è contratta o allargata? cultura e sui mass media. È un impegno costante la cui intensità quotidiana varia a seconda Si è allargata, anche per le iniziative di privati come il MAST (soprattutto per la fotografia delle necessità progettuali. internazionale) e l’Opificio Golinelli, che hanno offerto alla città non solo nuovi spazi espositivi, Può fare un bilancio del suo mandato fino a oggi? ma anche occasioni di riflessione sugli sviluppi dell’arte, della creatività e della scienza. L’Istituzione Bologna Musei (IBM) è nata nel 2013 e comprende 14 musei civici con identità e I dati diramati dalla Regione Emilia-Romagna indicano un incremento di storie diverse. Le ricchissime collezioni permanenti spaziano dall’archeologia alla contempora- 14 milioni di turisti in quattro anni, con il record di 60 milioni nel 2018. neità, passando per il Medioevo e il moderno, con forti focus tematici sulla musica e il patrimo- Come incide questa affluenza sull’offerta culturale? nio industriale. Il primo obiettivo, sia interno che esterno, è stato operare come sistema e non L’incremento dei turisti ha coinciso con un aumento del 50%, rispetto al 2016, delle visite alle come somma di singoli musei. Il valore aggiunto dell’istituzione ha portato al crescere della collezioni permanenti dei musei, la cui attrattività è data dalla loro unicità e qualità. Per chi percezione che IBM sia uno dei più importanti hub culturali cittadini in interazione costante fa cultura oggi è inoltre possibile diversificare ulteriormente la tipologia della propria offerta. con la società in una logica di accountability. Acquisiamo, conserviamo, ricerchiamo, › 30 Come si fidelizzano i cittadini? Proponiamo quasi quotidianamente incontri, riflessioni, esperienze ed eventi per creare il sen- so di una comunità che abita i musei e non solo che li visita. La nuova Card Cultura promossa Sommario dall’assessorato alla Cultura è un ulteriore strumento per fidelizzarli alle iniziative culturali del territorio. 4 La 44ma Arte Fiera 16 Speciale MAR, Ravenna Dove occorrono maggiori finanziamenti? 6 La prima edizione di BOOMing 18 Fondazione Golinelli In una comunicazione dotata anche di tecnologie avanzate, che faccia uscire i musei dalle 7 Il programma di Art City 19 Galleria P420 proprie sedi per aumentare l’efficacia della narrazione e delle esperienze dei diversi pubblici 8 Le mostre del MAMbo 20 Calendario e mappa che vogliamo coinvolgere. I musei sono un’immensa raccolta di storie che fa da ponte tra ieri, oggi e domani. 9 Il Palazzo Fava 22 Galleria Fondantico, Galleria d’arte del Caminetto, Galleria Maurizio Nobile Il sistema bolognese è composto da molti soggetti pubblici o di emanazione 10 Museo Archeologico 24 Rapporto Bologna pubblica e da qualche privato. Come funziona il rapporto pubblico-privato? 11 VRUMS, Assemblea Regionale, Centro Molte nostre iniziative sono o progettate o coordinate con strutture sia pubbliche sia private. Espositivo di via Urbana 25 Gallerie in stand ad Arte Fiera La presenza fisica del MAMbo ha inoltre fatto da catalizzatore al costituirsi di un polo-distret- 12 Raccolta Lercaro, Palazzo 26 Modena, Fondazione Modena Arti Visive Albergati,Palazzo de’ Foschi to privato e pubblico sul contemporaneo. 27 Reggio Emilia, Palazzo Magnani 13 P alazzo d’Accursio, Direzione generale C’è stata una contrazione delle risorse da parte delle due Fondazioni di ori- 28 Faenza, Mic gine bancaria, Del Monte e Carisbo. Come vi fanno fronte gli enti culturali? della Banca di Bologna 29 Modenatiquaria, Mercantinfiera a Parma La contrazione dei contributi, soprattutto da parte della Fondazione Carisbo, ha purtroppo 14 Le mostre di Culturalia dato luogo al ridimensionamento di alcune progettualità. 15 Cubo e Fondazione Cirulli N. 13 GENNAIO | FEBBRAIO 2020 «vedere a/in» è un supplemento di «il giornale dell’arte» edito da allemandi srl, piazza emanuele filiberto 13, 10122 torino IL GIORNALE DELL’ARTE Umberto Allemandi, direttore responsabile Claudia Carello, art director Hanno collaborato: Stefano Bonaccini, Mariella Rossi, Il giornale non risponde dell’autenticità delle attribu- zioni delle opere riprodotte, in particolare del contenu- Franco Fanelli, vicedirettore Cinzia Fattori, advertising manager Sandro Parmiggiani, Isabella Reale e Veronica Rodenigo to delle inserzioni pubblicitarie. Le opinioni espresse Barbara Antonetto, caporedattore (011.8199118 - [email protected]) Relazioni commerciali: Valeria Riselli ([email protected]) negli articoli firmati e le dichiarazioni riferite dal gior- Alessandro Allemandi, web publisher Editor at large: Jenny Dogliani Impaginazione: Cristina Golzio nale impegnano esclusivamente i rispettivi autori. Si consiglia di verificare al telefono oppure online date e Beatrice Allemandi, product manager Guest editor: Stefano Luppi Stampa: GEDI Printing spa, via Giordano Bruno 84, 10134 Torino orari delle manifestazioni. ilgiornaledellarte.com | allemandi.com VEDERE A BOLOGNA | Le fiere |4 I nuovi padiglioni di BolognaFiere Arte Fiera per cominciare l’anno 155 gallerie e quattro sezioni per la più grande vetrina dell’arte italiana del XX e XXI secolo In un mondo in cui le fiere d’arte con- Piero Dorazio, Giorgio Morandi e Fausto Pirandello. Ed è proprio questa la chia- temporanea si moltiplicano a tutte le ve per incrementare la forza di Arte Fiera nel panorama mondiale. «Vorremmo che latitudini e acquistano sempre maggior l’internazionalità di Arte Fiera passasse innanzitutto dal suo collezionismo, che ci piacerebbe peso come vetrina per gli artisti e per le sempre più cosmopolita e che potrebbe essere attratto proprio dalla nostra marcata attenzione gallerie, Arte Fiera è un patrimonio da all’Italia. Il programma di inviti con ospitalità offerta per due notti a collezionisti stranieri è proteggere e valorizzare. Per la sua lon- un investimento importante da parte di BolognaFiere che abbiamo fortemente voluto sin dal gevità (è nata nel 1974) è anagraficamente nostro arrivo. L’attenzione riposta anche sulla speciale offerta gastronomica di quest’anno, la terza fiera al mondo, dopo Art Cologne attenta ai prodotti tipici del territorio, è nella direzione di offrire un’esperienza italiana di (1967) e Art Basel (1970); un dato che ha eccellenza a tutto tondo. Attrarre il collezionismo straniero è un traguardo ambizioso ma non rafforzato il suo ruolo di riferimento nel impossibile, in un momento in cui l’arte italiana del XX e XXI secolo comincia a prendere sul mercato (principalmente italiano), dove mercato e sulla scena internazionale il posto che le spetta. Considerate, a riguardo, il program- ha due solide competitor, Artissima e ma di una mega-galleria come Hauser & Wirth, che lavora con le estate di Melotti, Manzoni, Miart. Come ricorda
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