Bologna Sette 07-05-2006

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Bologna Sette 07-05-2006 www.bo7.it versetti petroniani Quando l’esegesi a pagina 4 vale trenta monete Otto per mille, DI GIUSEPPE BARZAGHI ostacolo più alto alla fede teologale è l’ottusità. Dove la «Giornata» L’l’intelligenza di prova è esclusa, pretenderla è da ottusi! È come pretendere la dimostrazione scientifica del fatto che stai leggendo e che c’è la luce: lo si vede non lo si dimostra! È così a pagina 5 anche della fede teologale: non c’è dimostrazione che tenga perché funziona a modo di primo principio e non di conclusione. Il primo principio non dipende che da se stesso e non riceve testimonianza che da se stesso. La fede è teologale Teatro, il ritorno perché è divina: è la sostanza della vita eterna (Eb 11,1), è segno di filiazione divina (Gv 1,13; 1Gv 5,1) e di vita eterna (Gv 6,47), non è di Barabba frutto della nostra perspicacia ma di un’azione di Dio (Mt 16,17). Domenica 7 maggio 2006 • Numero 18 • Supplemento al numero odierno di Avvenire Gode dell’autoreferenzialità tipica del primo principio: ha Dio come oggetto e come motivo. Nessuno va al Padre se non per Pagine a cura del Centro Servizi Generali del- Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. a pagina 8 mezzo di Cristo (Gv 14,6), ma nessuno può andare a Cristo se non vi è l’Arcidiocesi di Bologna Per informazioni e sottoscrizioni: 051. trascinato dal Padre (Gv 6,44). È tolta solo dal dubbio: non quello di Via Altabella 6 Bologna - tel. 051 64.80.707 - 6480777 (dal lunedì al venerdì, camminare sulle acque, ma da quello che Cristo sia Cristo, 051 64.80.755 fax 051 23.52.07 orario 9-13 e 15-18) chiedendone una prova (Mt 14,28-31). Come nello scetticismo email: [email protected] Concessionaria per la pubblicità Publione Friuli, trent’anni esegetico. L’ottusità più alta è quella dell’esegesi da quattro soldi, anzi Abbonamento annuale: euro 46,00 - Conto Loris Zanelli Via Punta di Ferro 2/d da trenta monete d’argento... corrente postale n.° 24751406 intestato ad 47100 Forlì - telefono: 0543/798976 fa il terremoto IL COMMENTO LE RELIGIONI NON SONO ROBA DA MUSEO LINO GORIUP * Scuola è libertà omprendo l’intenzione da cui nasce ma Via Audinot non si può condividere la proposta Cavanzata nei giorni scorsi da un membro del nostro consiglio regionale di creare «un luogo Il Cardinale ha che, anche simbolicamente e come veste inaugurato architettonica, rappresenti l’incrocio e l’incontro di culture e fedi differenti, dove si possa convivere il nuovo polo didattico e celebrare feste e cerimonie religiose». Condivido stato inaugurato venerdì la risposta che il vescovo ausiliare monsignor E’scorso il nuovo polo Ernesto Vecchi ha dato alla proposta nello stesso didattico di via Audinot 43, giornale che riportava la notizia; solo mi promosso da «Bologna rifà permetto di aggiungere qualche argomento per scuola». esprimere ulteriori perplessità. Non si può Sono intervenuti alla cerimonia accettare tale proposta, pur comprendendo l’Arcivescovo, il presidente della l’intenzione e presumendo la buona fede di chi Fondazione Carisbo Fabio Roversi l’ha fatta, per tre importanti motivi. Primo. Monaco, l’assessore regionale alla L’autorità pubblica e istituzionale ha come Scuola Mariangela Bastico e il compito specifico quello di garantire a tutti pari direttore dell’Ufficio scolastico diritti civili e di richiedere l’osservanza di norme regionale Lucrezia Stellacci. «Voglio ringraziare in modo particolare», ha detto Forti perplessità sulla proposta l’Arcivescovo in un passaggio del suo saluto che riportiamo in di realizzare una sorta di questa pagina, «i presidenti delle Fondazioni Carisbo e Falciola «pantheon» per le diverse fedi senza il cui contributo la Fondazione Oppizzoni non che garantiscano la conservazione della pace avrebbe mai potuto portare a sociale e la promozione del bene comune. Una termine quest’opera. Grazie a specie di «pantheon» (un tempio per tutti gli dèi) tutti coloro che hanno reso esprime una visione parziale della religione e una possibile questa affascinante concezione ideologica e non laica dell’autorità avventura: "ciò che avete fatto a politica: partendo dal pregiudizio per cui le uno di questi piccoli, lo avete diverse religioni sono fonti irriducibili di fatto a me", ha detto Gesù». inevitabile violenza e intolleranza, l’autorità deve intervenire per limitare le singole identità religiose in quanto incapaci di vivere in pace tra loro e con gli altri e per proporre se stessa come «La reale possibilità di scegliere giudizio sulle persone che sono impegnate non meno degna d’attenzione ragione per che urge nel cuore delle giovani «grande pacificatrice». Il potere politico diventa nelle istituzioni scolastiche: non mi sottolineare l’importanza di questa generazioni, lo dimostra questa scuola. così il nuovo garante della pace e della felicità, in base al progetto educativo è compete. Né ancor meno come un inaugurazione. Questa scuola è un buon Non possiamo nasconderci che sono decide chi sia di vantaggio o di danno per la vita un diritto fondamentale di tutti apprezzamento d’istituzioni. Come esempio di quella sussidiarietà orizzontale gravi le minacce che incombono della società, regola le forme della esistenza di pastore però di questa comunità ho il che è il pilastro fondamentale della società sull’umanità dei nostri bambini, dei chi è per la propria appartenenza religiosa un i genitori (anche dei più poveri)» grave dovere di dire che le generazioni civile. nostri ragazzi, dei nostri giovani. Esse rischio per l’esistenza della società. Uno stato-dio: adulte rischiano di diventare In questo modo si assicura l’esercizio di hanno la loro radice nella minaccia la negazione della libertà e della laicità. completamente incapaci di educare i un diritto fondamentale dei genitori: la più grave di tutte, quella alla libertà Secondo. Si asseconderebbe l’idea secondo la DI CARLO CAFFARRA * propri figli se non usciamo da loro libertà di scelta della scuola in base al della persona, poiché è la libertà la quale le religioni non hanno o non devono avere quell’indifferenza, non raramente da quel progetto educativo da essa proposto. Solo forza costruttiva dell’io. E la libertà è più una loro casa propria ma la «casa delle apertura di una nuova scuola non è disprezzo della realtà, che ci porta a vivere così si salvaguarda la libertà di minacciata ogni volta che entra in crisi religioni»; non avere più una casa propria ma un evento di secondaria importanza solo o principalmente di quel che uno educazione. il concetto di verità. Ed è l’educazione averne una in comune, significa, per tutte le L’nella vita di una città e di un sente o pensa. Negare alla realtà un suo Non si tratta di sostituire il ruolo delle a tenere desti ed attivi i dinamismi religioni, essere stati messi in un museo o al popolo. Per varie ragioni. La prima è che il senso proprio - e la realtà non è mai istituzioni pubbliche né ancor meno di dello spirito: la ricerca del vero, cimitero. Terzo. Un luogo di culto non è solo futuro di ogni civiltà si gioca veramente affermata se non è affermata confliggere con esse. È una cosa molto più l’amore al bene. Poiché «In che cosa spazio di incontro degli uomini tra di loro ma è completamente sulla capacità della l’esistenza del suo significato - equivale a semplice. Si tratta di rispondere ad una consiste l’educazione? Per rispondere a tale principalmente la casa del ritrovo degli uomini generazione degli adulti di rispondere in far collassare tutta l’impresa educativa: domanda che i genitori hanno il diritto, domanda vanno ricordate due verità con Dio, secondo la specifica fede di ogni modo adeguato alla domanda di nelle famiglie come nelle scuole. E poiché poiché ne hanno il dovere, di fare: la fondamentali: la prima è che l’uomo è comunità: riducendo, con una operazione educazione che viene loro rivolta dalle la scoperta del significato intravisto o domanda di educare i loro figli secondo chiamato a vivere nella verità e nell’amore; politica, il culto a fatto puramente umano e giovani generazioni. Quando questa invocato è opera della ragione, la quella visione della vita buona che la seconda è che ogni uomo si realizza sociologico, si costringerebbe ogni identità a domanda resta inevasa, si entra nella più domanda di educazione che le giovani ritengono vera. Diritto che posseggono attraverso il dono sincero di sé. Questo vale rinunciare a quello che di proprio e specifico grave - anche se non è sempre la più generazioni ci rivolgono è domanda, è tutti i genitori, anche i più poveri. Anche a sia per chi educa, sia per chi viene educato. custodisce del proprio rapporto con Dio e che appariscente - delle emergenze: mendicanza di ragionevolezza. Sembra questi deve essere assicurata una reale L’educazione costituisce, pertanto, un ogni comunità ha il diritto di preservare e di l’emergenza educativa. La più grave, che l’uso della ragione, in senso letterale possibilità di esercitarlo. Se così non fosse, processo singolare nel quale la reciproca offrire nella pace a chi voglia bussare alla porta. perché mette a rischio l’umanità di ogni un uso «spregiudicato», cioè senza nessun la libertà dell’educazione resterebbe comunione delle persone è carica di grandi In conclusione. «Rendete dunque a Cesare quello uomo. Non c’è dubbio che la scuola è uno pre-giudizio né censura di alcuna un’affermazione teorica. Quanto sia viva significati. L’educatore è una persona che che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» dei luoghi fondamentali in cui la domanda, sia diventato il grande estraneo la consapevolezza di questa libertà e "genera" in senso spirituale"».
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