Bologna Sette 20-12-2015
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www.bo7.it Avvento E Maria si mette in cammino a pagina 3 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa (Lc 1,39) A Pieve di Cento eccato non averla conosciuta. Preservata dal peccato originale, i trat- Pti della femminilità e dell’umanità in lei dovevano essere veramente i presepi del Giubileo belli! Un angelo le ha detto che sarà madre del Figlio del suo Creatore e per farle capire che dice il vero, le dice di sua cugina Elisabetta: anche lei è incinta. Entrambe in attesa: Maria, promessa sposa ancora non in a pagina 4 condizioni legittime di esserlo, Elisabetta, anziana sposa ormai rasse- gnata a non poterlo più essere. Maria sceglie di pensare a lei. Non ci mette molto a capire che può avere bisogno di aiuto. «In quei giorni si Bologna ricorda alzò» come se prima fosse stata seduta, come se la sua vita si fosse ripo- sata per questo inizio di viaggio. «E andò in fretta», con quella sollecitu- Giovanni Bersani dine di chi vede e fa proprio il bisogno dell’altro, mettendolo prima del proprio. «Verso la regione montuosa». A volte anche per noi la strada è in Domenica, 20 dicembre 2015 Numero 49 – Supplemento al numero odierno di Avvenire salita; forse già nel riuscire a guardare l’altro e il bisogno che porta nel cuo- a pagina 6 re o nella condizione di vita. Ci passiamo accanto, e il nostro incontro è sfuggente, frettoloso, a volte sospettoso. Eppure abbiamo tutti bisogno di Pagine a cura del Centro Servizi Generali Abbonamento annuale: euro 58 - Conto essere visti e sentirci amati. Camminiamo insieme, guardando sotto l’ar- dell’Arcidiocesi di Bologna corrente postale n.° 24751406 intestato L’incontro con il clero matura di cui ci rivestiamo per non mostrare la nostra debolezza: scopri- Via Altabella 6 Bologna - tel. 051 ad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. remo che su questa strada in salita abbiamo piedi come di gazzella e sia- 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 Per informazioni e sottoscrizioni: Gioia e accoglienza mo lievi ben più che su quelle, pianeggianti, della superficialità. 23.52.07 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, Teresa Mazzoni email: [email protected] orario 9-13 e 15-17.30) Giovedì scorso una cattedrale gremita per l’incontro con monsignor Matteo Maria Zuppi «Dobbiamo cambiare il mondo e il Vangelo di Gesù è l’avventura più affascinante che esista» L’abbraccio dei giovani In migliaia da tutta la mai perdere». «In quel tempo tumultuoso – ha spiegato ancora – diocesi sono accorsi per un mi ha salvato l’incontro con la Parola di Dio, la Bibbia che si leggeva con momento di preghiera gli amici, con i quali si condivideva anche il volontariato delle scuole e conoscenza del nuovo popolari in periferia». Nel 1981 Pastore, a quattro giorni diventa prete e il suo impegno sacerdotale va dagli ultimi e alla dall’ingresso in diocesi mediazione nei processi di pace internazionale, specie in Mozambico. L’esperienza di parroco per dieci anni DI LUCA TENTORI a Santa Maria in Trastevere, sempre a Roma, e la sua nomina per due anni volte la vita è un autobus preso come pastore a Torre Angela, nel senso opposto, dal centro sessantamila abitanti alla periferia Aalle periferie. Così è stato a un della capitale. Una vita di comunione certo punto per Matteo Zuppi a con altri quattro sacerdoti e il Roma, nei primi anni del suo rapporto diretto con la gente che confronto serio con il Vangelo. Lo ha «non gliele mandava a dire» hanno raccontato giovedì sera in Cattedrale arricchito il suo cammino spirituale. ai più di 1500 giovani che hanno Poi improvvisa la nomina a vescovo riempito San Pietro per incontrare il ausiliare di Roma. «Non me loro nuovo arcivescovo. Erano in l’aspettavo – ha detto sorridendo ai tanti, con molte cose da dirsi. E giovani – anche perché io non ho allora ha iniziato lui, presentandosi. mai studiato da vescovo!». Nei mesi Dall’incontro con la Comunità di scorsi la chiamata del Nunzio Sant’Egidio la decisione di prendere apostolico in Italia per diventare l’autobus verso Primavalle, uno dei arcivescovo di Bologna: «Non ho Natale del Signore quartieri più degradati della città detto subito di no, ma neanche di sì. eterna, e mettere in pratica la carità Ci ho pensato e pregato sopra e sono cristiana. «Il Vangelo senza una arrivato alla conclusione che Le celebrazioni diocesane comunità, senza l’uomo e la carne l’obbedienza nella Chiesa è una cosa enerdì 25 dicembre la Chiesa non lo capisco» ha confidato ai seria e ho accettato». A questo punto celebra la solennità del Natale presenti. E il racconto simpatico della nel racconto di monsignor Zuppi I giovani incontrano l’arcivescovo in cattedrale (foto Antonio Minnicelli) Vdel Signore. sua vita si intreccia a quello della entra in campo Furio, un famoso Giovedì 24 alle 21.30 l’arcivescovo storia d’Italia di quegli anni, che i personaggio di Carlo Verdone, «La misericordia ci toglie Matteo Zuppi porterà il suo saluto suoi giovani hanno conosciuto solo maniaco degli orari e delle tabelle di all’inizio della Messa celebrata da sui libri di scuola. Una visione marcia. «Non dobbiamo fare come la paura verso l’altro don Francesco Ondedei, parroco a rappacificata e serena: pennellate di lui – ha aggiunto – fissati sui tempi e San Benedetto, nelle Sale d’accesso al fede per spiegare che a guidare i passi programmi di marcia e non gustarci il che ci trasforma solamente binario Ovest della Stazione degli uomini è il cuore Dio. Ma deve cammino. Così ho iniziato a ferroviaria centrale, per senza essere accolto, scoperto, custodito. camminare con la nostra diocesi. Il in semplici spettatori» dimora, migranti e volontari. Alle 22 «Ho iniziato il liceo nel 1968 – ha resto si vedrà. Il mondo ha ancora l’Arcivescovo celebrerà in Cattedrale detto monsignor Zuppi – una data bisogno di essere cambiato, e il Zuppi ha intrecciato il raccon- la Messa della Notte di Natale. simbolo di una generazione. Erano Vangelo è l’avventura più affascinante come persona e a prendersi carico to della sua vita a quello della Venerdì 25 alle 9.30 presiederà la anni caotici, di grande presunzione che esista». Ai giovani l’arcivescovo ha dell’altro non per dovere. A San Messa di Natale al Carcere della ma anche di autenticità. Le poi indicato la Porta Santa della Francesco si è aperto un mondo storia di quegli anni. Una vi- Dozza e alle 17.30 in Cattedrale la occupazioni, che a volte fate nelle Cattedrale spiegando la dimensione quando ha abbracciato la sione rappacificata e serena: solenne celebrazione eucaristica scuole in questi periodi invernali, della Misericordia. In suo aiuto la misericordia del Padre». Il testo e il la fede ci dice che a guidare episcopale del Giorno di Natale. sono l’ultima eredità riformista di parabola del Figliol prodigo e contesto ha emozionato molti, Venerdì 25 alle 9.30 il provicario quegli anni che esprimono la voglia l’esempio del bolognese d’adozione giovani e sacerdoti accompagnatori, i passi dell’uomo è il cuore Dio generale monsignor Gabriele Cavina di produrre cultura. Anche se qualche padre Olinto Marella: «La traditi da qualche sguardo lucido e presiederà la Messa nel Natale di volta lo si fa, e anch’io l’ho fatto, solo misericordia deve toglierci la paura arrossato. Al termine della riflessione Gesù nella chiesa di San Nicolò degli perché non si ha voglia di studiare». verso l’altro e il povero che spesso ci dell’arcivescovo è stata la volta della Albari (via Oberdan 14) per le Un’analisi schietta e senza remore di trasforma solo in spettatori. La preghiera silenziosa davanti al persone bisognose assistite dalla quel mondo vissuto in gioventù con misericordia è contro l’indifferenza o Crocifisso di San Damiano e alla Caritas, dall’Opera padre Marella e tanti errori e ombre ma anche con un’idea di giustizia ipocrita. E’ Madonna di Loreto, i due simboli dal Segretariato sociale «Giorgio La qualche luce come «l’ambizione di ingiusta sì la misericordia ma aiuta a mariani delle Giornate mondiali Pira». cambiare il mondo che non la si deve tornare in vita, a riconoscere l’altro della gioventù. In visita alla mensa della fraternità ingresso in diocesi La lettera del cardinale Loris Capovilla Mercoledì scorso l’arcivescovo purificati, i sordi odono, i morti proprio lui è il Signore Sabato scorso, in occasione del suo ingresso in dimentichiamo che la pazienza è quanto resuscitano e ai poveri è annunciata la che viene. Questo è il diocesi, l’arcivescovo Matteo Zuppi ha ricevuto occorre ed è necessaria per riportare successi è stato in via Santa Caterina dove buona novella”». «La prima buona Natale». Dopo la Messa, una bella lettera dal cardinale Loris Francesco in ogni tempo, Se si sente dire di me qualche ha celebrato la Messa prenatalizia notizia – ha continuato – è salutando i fedeli Capovilla, già segretario particolare di Giovanni poco di bene, lodi con me il Signore che ha sostanzialmente il Vangelo, che passa monsignor Zuppi ha Logo della Caritas XXIII. Ne riproduciamo alcune parti. fatto tutto. Se sente qualche critica, preghi per e ha cenato con gli ospiti anche attraverso di noi: “ti voglio messo in evidenza come me perché il Signore mi perdoni la dove la bene, c’è un posto anche per te”. ci sia un legame molto stretto tra la Caro fratello e amico Matteo Maria, mi critica é giusta, e perdoni chi la fa, se fosse ercoledì scorso l’arcivescovo Seguendo l’amore di Gesù e mensa apparecchiata per l’Eucaristia e perdoni se in questo giorno così grande oso ingiusta».