Anno X N. 1-2 Aprile 2006 (1467

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Anno X N. 1-2 Aprile 2006 (1467 ittente che si impegna a corrispondere dovuta. la tariffa BIMESTRALE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA Mobilità e trasporti Priorità strade ferrate L’altra parte del mondo Dopo lo tsunami Dal consiglio, il tema Carcere e città Territorio e ambiente Fonti rinnovabili Cinema e società Bologna come un set Come eravamo Olindo Guerrini Agricoltura e svilup- po Il punto sulle politiche della comunità europea Spedizione in A.P. 70% aut. CMP di Bologna per l’inoltro al m dc/er - bo In caso di mancato recapito restituire all’ufficio P.T. numero ANNO X - APRILE 2006 e ISSN 1590-7740 12 25 aprile 2006 LA PROVINCIA DI BOLOGNA È MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE ROMA Palazzo del Quirinale, ore 11 BOLOGNA Palazzo Malvezzi, ore 12 mediamorphosis.it ° della ° della ° della 55 PROVINCIA 60 REPUBBLICA 61 LIBERAZIONE Sommario anno X - numero 1 e 2 - aprile 2006 2 COME ERAVAMO 21 RICERCA 42 TRA STORIA E CRONACA Olindo Guerrini, Maremoti italiani Formidabili quegli anni il “morto vivente” Stefano Gruppuso Giorgio Tonelli della poesia italiana Claudio Santini 22 INTEGRAZIONE E 44 MICROCREDITO ASSOCIAZIONISMO Tra progetti e impresa 5 IL POSTO DELLE FRAGOLE Il camerunense Valentina Avon La “vie en rose” dal cuore libero di via Indipendenza Damiano Montanari Nicola Muschitiello 47 BOLOGNA IN LETTERE Questo è il mio sangue 24 L’ALTRA PARTE DEL MONDO Stefano Tassinari 6 AGRICOLTURA E SVILUPPO Dopo lo tsunami La quadratura del Matteo Festi cerchio 48 CINEMA E SOCIETÀ Sonia Trincanato 26 CASE DI PACE Bologna come un set Inaugurata “La Filanda” Costanzo Baffetti 10 Come la pensano le di Casalecchio associazioni dei coltivatori Vania Vorcelli Contro ogni razzismo 50 MOSTRE Vincenza Perilli 12 Energia dal biogas V. B. 52 NEWS 27 DAL CONSIGLIO Il tema 13 FONTI RINNOVABILI Carcere e città A quale energia votarsi? 55 LIBRI Veronica Brizzi 32 In bacheca a cura di Lorenza Miretti 17 RACCOLTA RIFIUTI 35 SCUOLA 56 LA SPORTINA SPORTIVA Per un mondo più pulito Tra innovazione e Mai dire mai Michela Turra apprendimento Antonio Farnè Roberto Laghi BIMESTRALE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA 18 TERRITORIO E AMBIENTE Direzione e redazione: Nella selva delle antenne 36 VIABILITÀ Provincia di Bologna, Via Zamboni, 13 a cura di Michele Pasqui Riaprono i cantieri della tel. 051/6598.340-355 fax 051/6598.226 variante di valico e.mail: [email protected] 19 Il suolo che si abbassa Carlo Marulli e l’acqua che non c’è più Direttore: Roberto Olivieri Gianpaolo Soverini Caporedattore: Sonia Trincanato 20 L’AMBIENTE IN BREVE 38 MOBILITÀ E TRASPORTI Segreteria di redazione: Grazietta Demaria Priorità alle strade ferrate Progetto grafico: Mediamorphosis Federico Lacche Impaginazione: Annalisa Degiovannini, Gabriella Napoli 40 DOCUMENTI Pianoro Nuovo: dal consiglio storia della rifondazione di un intero paese Comitato editoriale Maurizio Cevenini presidente Federica Legnani Giuseppe Sabbioni vicepresidente Luca Finotti, Massimo Gnudi, Sergio Guidotti, Plinio Lenzi, Sergio Spina, Giovanni Venturi, Alfredo Vigarani, Gabriele Zaniboni Stefano Alvergna Assessore alla Comunicazione Stampa: Tipografia Moderna - Bologna Tiratura: 13.000 copie Chiuso in redazione il 11-04-2006 (in omaggio alla par condicio) Iscrizione al Tribunale di Bologna n. 6695 del 23/7/97 stampato su carta ecologica Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana come eravamo Il “morto vivente” Ricordo di Olindo Guerrini in arte Lorenzo Stecchetti. La sua prima raccolta di liriche fu attribuita a un giovane defunto per tisi. Il successo oscurò le “Odi Barbare” di Carducci. La critica dotta in contrasto col trionfo popolare. Fotografo, ciclista, autore di clamorose burle. I romagnoli nella cultura bolognese di Claudio Santini n successo editoriale enorme, quattro edizioni in pochi mesi, la raccolta di liriche U di uno sconosciuto più apprezzata delle coeve Odi barbare di Carducci. Un vero caso lette- rario di fine Ottocento con protagonista Olindo Guerrini, il poeta italiano che ha sofferto due gran- di e contrapposte ingiustizie: essere fin troppo esal- tato dai contemporanei ed oltremodo sminuito dai posteri. come espressione drammatica di un giovane in lot- È il 1877 e Tolstoi termina Anna Karenina e Zola ta per la vita contro la vita, sono poi graditi come pubblica L’ammazzatoio. A Bologna l’editore Nicola raffinato lavoro di un ingegno colto ed arguto con Zanichelli propone il già conosciuto autore dell’In- naturale attitudine alla satira e alla polemica. Sono no a Satana e di Juvenilia con nuovi versi “barbari” crudi e talora volgari ma proprio per questo carat- perché riproducono fuori tempo la metrica greca e teristici di una nuova arte che chiude il tempo lan- latina; inoltre l’opera Postuma di un tal Lorenzo guido del risorgimento italiano per aprirsi all’incisi- Stecchetti “morto per tisi a trent’anni”. vo e vigoroso verismo - o naturalismo- degli scrit- Il primo titolo diventa in breve caro ad una ristret- tori francesi. ta cerchia di lettori, il secondo conquista subito un Il nuovo autore diventa così paladino dello spirito successo enorme, forse il maggiore raggiunto da un pagano che si oppone alla religione del romantici- volume di poesie dopo la formazione del Regno. E smo e sostenitore del vero, dell’arte per l’arte, del non si attenua, anzi ulteriormente cresce, quando si diritto dello scrittore a narrare non solo il bello e sa che il poeta del subito famoso “Canto dell’odio” il morale ma anche il brutto e l’osceno e il licen- (Quando tu dormirai dimenticata/Sotto la terra gras- zioso. sa…) altri non è che il vivente Olindo Guerrini, 32 Più tardi i critici chiameranno tutto ciò verismo, anni, romagnolo a Bologna, laureato in giurispru- poi anche scapigliatura, e di questa “scuola ”Olindo denza ma amante più delle belle lettere che dei co- Guerrini, alias Lorenzo Stecchetti, è il poeta massi- dici, giornalista, dipendente precario della Bibliote- mo, il più imitato, il modello anche per D’Annunzio ca dell’Università. I versi inizialmente partecipati di Primo vere. Ma quanta di quella gloria rimane in 2 come eravamo della poesia italiana questo 2006, novantesimo anniversario della sua morte? Poca, perché progressivamente limata da critici autorevoli come Benedetto Croce e France- sco Flora (“composizioni piene di foga ma…senza vigore e intensità” ha sancito il primo; “poeta bur- lesco…sui temi più facili…” ha decretato il secon- do). Più benevolo Gianfranco Contini ma solo per le composizioni in vernacolo. Eccoci così a quei So- netti romagnoli che ancora il popolo recita con gu- sto e l’intelligenza letteraria colloca nella speciale antologia riservata ai grandi della musa dialettale da Trilussa a Di Giacomo a Pascarella a Barbarani… Olindo Guerrini dunque è conosciuto oggi preva- lentemente per composizioni nate fuori della sua volontà di farne un libro. Le più, infatti, erano state indirizzate al nipote - l’avvocato ravennate Paolo Poletti - col quale aveva avuto un intenso rapporto epistolare su fatti locali e su tipiche figure roma- gnole. Altre scritte come ricordi in versi di un viag- gio in bicicletta. Poi ventisei interventi per il gior- nale il Lupo e l’almanacco L’asino. Infine il contenu- umoristici dei quali è stato fervido e fecondo colla- L’ora del passeggio to di una cartella personale lasciata al figlio Guido boratore attraverso pseudonimi diventati famosi all’imbocco di via Indipendenza in una che nel 1920 - cioè quattro anni dopo la morte del (Lorenzo Stecchetti usato per la prima volta sullo foto di Olindo Guerrini padre - ha organizzato il fastello poetico in un vo- Staffile, Argia Sbolenfi su E’ permesso? Bepi sul Pu- lume che ha conferito dimensione letteraria a quel- gno di ferro, tutte testate bolognesi). la che era stata “solo” una particolare forma di co- Giornalista dunque con particolare versatilità nella municazione. satira che diventa impegno sociale e politico quan- Al presente, se uno vuole trasmettere, ricevere, do, ad esempio, con il Matto, nel 1874, conduce la commentare informazioni ha tre strumenti: la tele- vittoriosa battaglia mediatica contro Franco Mistra- fonia fissa o mobile a voce (che nulla lascia se non li, il “Berlusconi” bolognese di allora che usa due i tabulati), gli sms (messaggini via rete cellulare), il suoi giornali (il Monitore e il Piccolo Monitore) per di- computer per le e-mail (posta elettronica) o i blog fendersi da accuse mossegli dalla magistratura che (diari condivisi on line). Ai tempi di Guerrini invece indaga sulla Banca di Romagna. Questo foglio sarà c’erano la nota scritta, la lettera e la cartolina po- l’inizio di un percorso di opinione editoriale che, stale che implicavano un impegno di redazione che, attraverso la Patria, porterà al Resto del Carlino e al limite, poteva far sgorgare un sonetto, scritto pe- questo colloca indubbiamente Guerrini anche nella rò in vernacolo per evidenziarne la matrice sponta- storia della stampa non solo emiliano-romagnola. nea orale (oggi neo-orale). Poi l’informazione-in- Articolista e commentatore in grado di cogliere la trattenimento non era stata ancora delegata alla te- realtà non solo con la penna ma anche con la mac- levisione, ma passava per le pagine dei giornali china fotografica che usa - fra i primi non profes- 3 come eravamo sionisti - per fissare donne per strada, si- ta da un diffuso spirito goliardico che dalle “balle” gnori sotto ai portici, popolani sui prati, rimanda ai caffè, alle osterie, ai circoli, alle redazio- amici, familiari. ni dei giornali. Olindo è stato creatore geniale di La “camera” lo accompagna, talvolta, nelle burle memorabili che hanno visto, ad esempio, dot- escursioni fatte in bicicletta, altro frutto del ti colleghi di Biblioteca ricevere incarichi da spazzi- progresso. Le due ruote sono comparse a no o da accalappiacani per domande apocrife - cor- Bologna nel 1886 e subito utilizzate da redate da documenti accademici altisonanti - da lui Stecchetti anche per effettuare viaggi che inoltrate a sperduti Comuni.
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