01INT03A0109 ZALLCALL 13 14:08:18 09/01/96 K IIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Domenica 1 settembre 1996 8 IIIIIIIin IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ItaliaIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

PENTITI Ilcadavere Omicidio di di Giovanni Giuseppe NELLA BUFERA Caffrì Gli inquirenti: «Non è stata presuntomafioso assassinato ieri sera a una vendetta trasversale» Altofonte Benedetto Caffrì, cognato di Andrea Di Carlo, fratello di Francesco boss di Altofonte, e di Benedetto Capizzi, boss di Villagrazia, assassinato l’altro ieri sera ad Altofonte, non Lannino/Ansa sarebbe morto per una vendetta trasversale contro un parente , ma per uno dei tanti capricci interni alle strategie delle cosche. I carabinieri sono chiari: “Francesco Di Carlo e Benedetto Brusca racconta le stragi del ‘93: le volle Bagarella Capizzi non sono collaboratori di giustizia e pertanto potremmo escludere la tesi del messaggio intimidatorio con questa causale”. L’ipotesi della vendetta trasversale nasceva dal ritorno in Italia, quest’anno, di Francesco Di Carlo, trafficante di eroina che è tornato nelle nostre carceri dopo aver trascorso dieci anni in quelle inglesi per traffico Tinebra: «Noi pm di droga. Il presunto killer del banchiere - lo dicono Buscetta e Marino Mannoia - è tornato in Italia in odor di collaborazione ma dopo una serie di colloqui col sostituto procuratore Natoli non è entrato nel piano di protezione dei pentiti. Ieri alcuni notiziari che cercavano di andar oltre il parliamo troppo» probabile hanno anche detto che Caffrì - che era stato arrestato nel fenbraio ‘95 per mafia e scarcerato quattro mesi fa - era un uomo di ed il suo omicidio Il procuratore di Caltanissetta Tinebra: «Se noi magistrati te- tra gli inquirenti, diversi gradi di era un messaggio al boss dichiarante. Naturalmente si può prudenza. I più preoccupati, in dire ciò che si vuole in tema di mafia finchè non si trovano nessimo la bocca un po’ più chiusa, probabilmente riusci- proposito, sono i magistrati di Pa- prove certe. I carabinieri di Monreale, esperti in fatti di remmo a custodire meglio i segreti». Il riferimento è alle fu- lermo. Sanno che Cosa Nostra cer- cosche della provincia, hanno una loro tesi che è più o meno ghe di notizie sulle «rivelazioni» di Brusca. I magistrati sono cherà di seminare confusione, di questa: “L’omicidio potrebbe esser inquadrato in prudenti: il boss non è ancora un collaboratore. Finora, screditare i pentiti, di demolire i un’offensiva verso un referente del clan dei corleonesi, uno processi e le inchieste sui rapporti degli uomini più vicini ai Di Carlo e sicuramente il mafioso non ha detto niente di clamoroso. Le bombe? «A decidere mafia-politica. Brusca potrebbe es- più autorevole oggi in libertà nel paese”. la strategia stragista fu Bagarella». Un pentito: «Quando era sere un collaboratore di giustizia C’è un cambio al vertice della , c’è una fazione latitante, Brusca disse: e se ci pentissimo tutti?». autentico; ma potrebbe anche es- emergente, i Di Carlo sono stati scaricati? si chiedono gli sere il regista-attore di una strate- investigatori. gia che mira a far saltare, dall’in- C’è chi ha fatto anche il nome del superlatitante Pietro terno, il fenomeno del pentitismo. Aglieri come ideatore di questo ricambio di uomini mafiosi GIAMPAOLO TUCCI Il caso è delicatissimo. Il boss ad Altofonte ma è solo un’altra ipotesi senza prove. I ROMA. Dopo giorni di silenzio, da Brusca sono, per Tinebra, un ha annunciato rivelazioni su An- carabinieri valutano anche la possibilità che l’attentanto parla— Giovanni Tinebra, uno dei ma- indizio della sua lealtà: «Quello dreotti e altri politici collusi con la alla ditta di costruzioni “Divim srl”, lo scorso giugno, possa gistrati che stanno ascoltando e va- che è successo in questi giorni po- mafia. Finora, però, soprattutto nei essere inquadrato in questo attacco alla cosca. lutando le dichiarazioni di Brusca. trebbe portare un piccolo granelli- primi interrogatori, si è limitato a Amministratore della Divim era fino a prima del suo arresto Ieri, nel corso di un’intervista con il no di sabbia in direzione della sua ripetere le cose già dette da decine Giovanni Vassallo, anche lui vicino ai Di Carlo e quindi ai Gr1, il procuratore di Caltanissetta intenzione di collaborare». di collaboratori di giustizia. Ha vo- corleonesi. ha detto: «Se noi magistrati tenessi- Un piccolo granellino di sabbia. lato bassissimo. Tende a minimiz- mo la bocca un po‘ più chiusa, se I magistrati antimafia, in generale, zare il proprio ruolo, si presenta i nostri collaboratori facessero al- sono cauti. Le dichiarazioni di Gio- quasi come un mero esecutore di IL REPORTAGE trettanto, probabilmente riuscirem- vanni Brusca saranno sottoposte a ordini altrui, dice che Cosa Nostra Monreale, nella caserma del capitano Basile, ucciso dalla mafia mo a custodire meglio i segreti...». verifiche stringenti. La parola d’or- è preda della confusione, debole, Insomma: ai giornali arrivano trop- dine è prudenza. Ma si registrano, impaurita. La strategia stragista del pe notizie sulle «rivelazioni» del 92’-’93? La decisione di mettere le boss. Ma è difficile non cogliere bombe fu presa da Leoluca Baga- «Noi carabinieri in prima linea» nelle parole di Tinebra anche un Mancini rivela: rella,ilcognatodiRiina.Eisugge- riferimento al procuratore di Firen- ritori? I poteri più o meno occulti ze Vigna. Il quale, due giorni fa, ha mi ha incastrato che, stando alle indagini, avrebbe- DAL NOSTRO INVIATO ziatella, Jannece sceglie l’Arma, zone.Nonèsolomafia.Lovedeil in pratica confermato quanto pub- ro spinto Cosa Nostra allo scontro ENRICO FIERRO viene catapultato nei Gis, le teste mosaico?, è dedicato al capitano blicato da alcuni quotidiani: sì, un falso pentito duro con lo Stato? Niente. Fino al- MONREALE (). In paese Mario, ucciso a Palermo il 13 giu- di cuoio. Poi il primo comando, Basile. Qualche anno fa sarebbe Giovanni Brusca ha fatto il nome l’ultimo interrogatorio, il boss non è— festa. Festa di turisti che ammirano gno ‘83; appuntato Bommarito destinazione Monreale. «Un bel- stato impensabile che insegnanti, di , ha detto che su un aereo ne ha parlato. Bagarella. L’idea fu il portale della cattedrale e degusta- Giuseppe, ucciso a Palermo il 13 l’impegno», sorride il capitano. E ragazzi e ragazze del paese si met- intende dimostrare i rapporti del di Bagarella, ha fatto tutto Bagarel- no sorbetti al limone nei bar coi tavo- giungo ‘83; carabiniere Morici Pie- racconta del suo primo Natale, tessero insieme per dedicare un senatore con Cosa Nostra. la. Con quale criterio sceglieste gli lini all’aperto. La caserma che ospita tro, ucciso a Palermo il 13 giugno con i familiari venuti da Roma e la lavoro ad un carabiniere vittima Per il procuratore di Caltanisset- «Sono stato incastrato da un viaggio obiettivi da colpire? Perché le chie- la compagnia dei carabinieri è in pe- ’83...Chi sa se i loro nomi dicono giovane moglie che devono prose- della mafia. Vuol dire che stiamo ta, il caso Brusca (le false rivela- in aereo nel quale c’era anche un se a Roma e via dei Georgofili a Fi- riferia. qualcosa alla giovane donna che guire il cenone della vigilia senza vincendo noi, sta vincendo lo Sta- zioni sulla trattativa fra il boss e pentito. Ma il mio “Brusca” non ha renze? «Li scegliemmo sfogliando Monreale, in questo giorno di sole nella sala d’attesa inveisce contro di lui, costretto ad uscire alle 21 to». Violante per «incastrare» Andreotti, ritrattato». All’indomani della depliant turistici...». Da un capo- dolcissimo e tiepido, non sembra il marito, «quel cornuto», dal quale per un blitz sulle tracce di un lati- Sedici anni fa il capitano Ema- le polemiche e i veleni dei giorni pubblicazione delle motivazioni della mandamento, da uno che, negli uno dei paesi al centro del regno dei è separata e che accusa di averle tante, e alla mezzanotte precisa nuele Basile venne ucciso il 4 scorsi) è stato ingigantito: «Tutto sentenza di condanna, l’ex leader ultimi anni, ha fatto parte del go- più feroci padroni di Cosa Nostra. fatto svaligiare l’appartamento. perunattentatoaduncantiere maggio, con la moglie e la figlio- sommato, questa è una vicenda socialista e sindaco sopeso di verno di Cosa Nostra, gli inquirenti San Giuseppe Jatoèapochi chilo- Vuole a tutti i costi parlare col co- edile. letta di cinque anni ha partecipato abbastanza banale, della quale Cosenza, Giacomo Mancini, sostiene si aspettano di più. Molto di più. metri, Altofonte a un tiro di schiop- mandante della compagnia. Un simpatico aneddoto, che alla processione del Santo Croce- potevamo disfarci più facilmente, che uno dei suoi principali C’è, inoltre, uno strano episodio po, domina sopra tutti gli Dovrà attendere, alla fine affide- rende bene l’idea della durezza fisso. Passeggia rispondendo al sa- se fosse stata meno all’attenzione accusatori, il collaboratore di raccontato da un collaboratore di altri comuni con la forza della sua rà il suo sfogo ad un maresciallo. del lavoro in questa zona. Qui la luto dei paesani. I killer gli scarica- dei riflettori». E l’avvocato Ganci? giustizia, Pino Scriva, il primo giustizia. Un paio d’anni fa, Brusca storia di morte. Qui hanno coman- «Perché una caserma dei carabi- caserma dei carabinieri ha rappre- no addosso i caricatori di tre pisto- Lui tende a presentarsi come una pentito della storia della ‘ndrangheta discuteva con altri «uomini d’ono- dato per anni i corleonesi di Totò nieri è anche questo, un posto do- sentato per anni la legge di uno le. Risparmiano la moglie e la vittima della strategia di Brusca: calabrese, abbia usato davanti ai re» della strategia di Cosa Nostra. Riina che fecero piazza pulita dei ve la gente viene a raccontare i stato all’interno di un altro stato, bambina. I suoi «presunti» assassi- ipotesi convincente? «Nei limiti in giudici di Palmi lo stesso tranello che Come risolvere il «problema» del vecchi capi di Cosa Nostra e che suoi guai, e noi dobbiamo ascol- che aveva sue proprie regole e ni (Vincenzo Puccio, Armando cui pensava che l’episodio (la «Giannuzzu» Brusca, il boss di San 41 bis e dei pentiti? Le stragi si era- eliminarono prefetti, carabinieri, tarla». Antonio Jannece ha tren- suoi propri «governi». I comuni, Bonanno e Giuseppe Madonia) congiura anti-Andreotti, ndr.) fos- Giuseppe Jato, aveva ipotizzato di no rivelate un boomerang, perché poliziotti, giudici e dirigenti politici t’anni, è romano, da due dirige la Cosa Nostra li aveva raggruppati in vengono assolti per insufficienza se vero, penso di poter dire di sì. poter utilizzare contro il presidente lo Stato, invece di cedere, di arre- che facevano da ostacolo alla loro compagnia di Monreale. Da cin- «mandamenti», e quello di San di prove. In appello vengono con- Per quanto riguarda il resto, direi della Camera Luciano Violante. trare, aveva reagito con durezza. A ascesa. Una presenza che segna il que anni è capitano, viene dalla Giuseppe Jato è il più esteso, dal dannati all’ergastolo, ma la Cassa- che è ancora presto per fare valu- «Viaggiavo da Lametia Terme a Roma un certo punto, Giovanni Brusca passato e il presente di queste zo- Nunziatella, l’accademia che for- Corleonese fino alla periferia di zione annulla la sentenza per un tazioni». e sul mio stesso volo c’era Pino disse: «E se ci pentissimo tutti?». ne. Te ne accorgi entrando nel gia i quadri del nostro esercito. Palermo. Cosa Nostra aveva anche banale vizio di forma. Nuovo pro- Come è oramai noto, durante Scriva, già diventato collaboratore di Tutti pentiti: per far impazzire, se- cortile della caserma. Ti accoglie «Ero lì quando uccisero il capitano nominato per queste terre i suoi cesso e nuova condanna all’erga- l’interrogatorio di mercoledì, il giustizia, per di più accompagnato da minando veleni, il circuito investi- un mosaico che ragazzi e ragazze D’Aleo, divorai i giornali che rac- governanti. Nomi di spicco, Bru- stolo, la sentenza viene firmata dal boss ha spiegato ai magistrati che due ufficiali di pubblica sicurezza - gativo-giudiziario. dell’istituto d’arte hanno dedicato contavano del capitano falciato sca, Di Maggio, Di Carlo: colonnel- giudice Antonino Saetta. Il 25 set- la trattativa fra di lui e Violante è racconta l’anziano leader socialista - Queste cose il boss le diceva ai carabinieri. I «carabinieri del dai colpi dei killer mentre andava li del grande capo Totò Riina. Sì, tembre 1988, il magistrato viene un’invenzione. «Quando ero lati- forse la mia sfortuna è stata proprio quando era latitante. Poi è stato ar- paese», le loro foto sono attaccate a trovare la sua fidanzata, insieme proprio un altro stato, che aveva ammazzato insieme al figlio . Il 7 tante, organizzai un piano per col- questa: quando ha deciso di restato, ha iniziato a parlare. È un su una parete all’ingresso degli uf- a Bommarito e Morici, i due cara- dichiarato una guerra feroce all’I- marzo di un anno dopo la Cassa- pire i collaboratori di giustizia. inventare di avere avuto un colloquio vero pentito, un collaboratore di fici della compagnia. Volti seri, binieri che lo accompagnavano. talia. L’analisi non convince il ca- zione annulla la sentenza di con- Pensai: posso dire che le accuse con me e di essere un mio grande giustizia credibile? Si vedrà. Come sguardi resi rigidi dall’ufficialità del Chi poteva immaginare che un pitano Jannece, attento lettore di danna dei tre. Emanuele Basile, contro Andreotti sono una monta- amico, Scriva era già un pentito. E dice il procuratore di Palermo ritratto. I loro nomi: capitano Basi- giorno avrei messo piede proprio saggi sulla mafia: «Qui le cose so- comandante della compagnia di tura, che c’è un complotto ideato come si sa i pentiti in Italia non si Giancarlo Caselli, Brusca, per ora, le Emanuele, ucciso a Monreale il in questa caserma». E invece...Alla no cambiate, i risultati si vedono. È Monreale indagava sulla mafia dei da Violante...». I chiarimenti forniti toccano». è soltanto un «dichiarante». 4 maggio 1980; capitano D’Aleo fine del corso di studio alla Nun- cambiata anche la gente di queste Brusca e di Totò Riina. «I gemelli sono figli miei» La madre la vende, prostituta a 15 anni Torino, donna cinese si presenta in questura Tana, albanese, accettò per fuggire dal marito violento

DALLA NOSTRA REDAZIONE vorare nel ristorante familiare - il “So- di minore, induzione e sfruttamento la frettolosa decisione di abortire, ha MICHELE RUGGIERO le d’Oriente” per ritagliarsi uno spa- MATTEO MARINI della prostituzione. preso il figlio di un anno ed è scap- TORINO. Nessuno li voleva ab- condizione di “irregolare” nel nostro zio di vita autonomo in una città di- MILANO. Si è sposata a 13 anni, re, speranza che invece hanno le sue Tana, rimasta sola con gli agenti pata tornando a casa. Due mesi fa, il bandonare.— Ma, l’astio e il livore tra Paese, sono emerse le incompren- versa da Torino. Quasi scontato il —per sfuggire alla povertà della sua fa- connazionali sfruttate sulla strada. nella sua camera d’albergo, è scop- suo arrivo in Italia. parenti stretti avrebbero giocato dav- sioni che da tempo avvelenano i rap- braccio di ferro tutto interno al grup- miglia. Ma il marito, un alcolizzato A salvarla, l’altro giorno in piazza- piata a piangere a dirotto: solo in Edmond Pequini, anche lui di El- vero uno scherzo di cattivo gusto alla porti con la famiglia del coniuge, po familiare. Così, tra mercoledì e albanese, la picchiava spesso. An- le Lotto, è stata un’altra prostituta, quel momento ha capito di non ave- basan, si è presentato dalla famiglia, famiglia cinese accusata di aver ab- Fong Lin, 31 anni. Ma, come sono giovedì scorsi, nell’appartamento to- che quando, per due volte, è rimasta una venticinquenne greca. Ha fer- re più nulla da perdere. E agli agenti e dopo una veloce discussione con bandonato due gemelli di appena andate le cose? Hu Chunqui, da un rinese di Wang Heju in corso Unione incinta. Quindi è scappata dal mari- mato una pattuglia della volante e ha voluto raccontare la sua storia. la madre l’ha comprata per poche li- un anno e nove mesi. Così, nel giro paio di mesi ospite a Vicenza in via Sovietica lo scontro tra suocera, to ed è ritornata a casa. La madre, ha indicato un angolo della piazza: È nata quindici anni fa a Elbasan, re. Per Tana è cominciato il viaggio, di 24 ore, la notizia dei gemellini Faccioli 13 presso alcuni suoi paren- spalleggiata dai figli, si è surriscalda- poco tempo dopo, le ha detto senza «Lì tutti i giorni arriva una ragazzina un paese sperduto nelle campagne prima con un gommone fino alle co- Thomas e Matteo abbandonati gio- ti, ha spiegato al dott. Cracovia, uno to, fino ad assumere toni concitati e mezzi temini: «Ti ho venduta a que- che avrà tredici anni. Mi fa pena, po- albanesi. Un paese poverissimo: co- ste pugliesi, poi in treno fino a Mila- vedì scorso sull’Intercity 501 Torino- dei dirigenti della Squadra mobile da resa dei conti. “Io non posso sto ragazzo, devi andare a in Italia a verina. Fate qualcosa per lei». sì, quando a tredici anni Tana, anal- no, sempre accompagnata dal suo Milano ed affidati al servizio di Pron- torinese, di aver chiesto alla suocera mantenere i bambini, ci dovete pen- fare la puttana. Con i tuoi guadagni I poliziotti l’hanno vista arrivare fabeta perché mai andata a scuola, «acquirente». to Intervento del Comune milanese, Wang Heju, 61 anni, ed ai suoi figli sare voi, io parto per Milano”, ha ur- ci manterrai». Lei, come se fosse la poco dopo accompagnata dal suo ha avuto l’occasione di sposarsi, non A Milano, per due mesi, Tana è ri- si è almeno spogliata dei suoi aspetti Debin Lin e Fang Lin, entrambi di 22 lato la donna, decisa a forzare la ma- cosa più normale del mondo, ha fat- sfruttatore: fisico minuto, viso da ci ha pensato due volte. Ha lasciato masta segregata. Tutte le mattine al- più crudeli. Degli altri, quelli penali, anni, di accudire per un breve perio- no ed a mettere la famiglia del mari- to fagotto ed è partita. L’hanno trova- bambina, capelli lunghi e biondi, ve- senza rimpianti padre, madre e sei le 9 Peqini la accompagnava in piaz- se ne occuperà la Procura di Torino do i bimbi. Nessuna intenzione di to dinanzi al fatto compiuto. Ma, Hu ta l’altra sera, in piazzale Lotto, gli stita semplicemente. Quando però fratelli ed è andata a vivere con il ma- zale Lotto, a mezzogiorno la portava alla quale, però, i dirigenti della Que- abbandonarli, nessuna doppia veri- Chunqui, non aveva fatto i conti con agenti della volante. Edmund Pequini, trentunenne, l’uo- rito in casa dei genitori di lui. I suoi in un bar a mangiare qualcosa, alle stura inoltreranno (pare) un rap- tà, anzi, ha detto la donna, esatta- la mancata “desistenza” della non- La storia di Tana, fin qui, potrebbe mo che era con lei, ha visto da lonta- sogni si sono interrotti ben presto: 10 di sera tornava a prenderla. E fino porto “benevolo” sulle responsabili- mente il contrario: “avevo bisogno di na dei gemelli e, soprattutto, con sembrare identica a quella di tante no le divise degli agenti, l’ha presa l’uomo beveva, e quando tornava a alla mattina successiva Tana rima- tà dei singoli protagonisti. Vediamoli risolvere una serie di pratiche buro- l’intraprendenza dei cognati che do- altre ragazze albanesi, vendute dai sottobraccio e se l’è portata via. I casa la sera la picchiava. I suoceri e i neva da sola in camera. Agli agenti da vicino questi protagonisti. La ma- cratiche relative al visto di soggiorno po averla vanamente cercata sul genitori e sfruttate da connazionali due, seguiti dai poliziotti, sono stati fratelli del marito non le riservavano ha raccontato di non aver mai parla- dre, Hu Chinqui, 34 anni, un marito , così mi sono decisa a chiedere aiu- ”501”, decidevano di affidare Matteo per prostituirsi sulle strade milanesi. ritrovati in via Filippino Lippi, nella sorte migliore. to con nessuno, in due mesi, né di che da due mesi è tornato in Cina, si to al clan del marito”. Un aiuto però e Thomas a due ignari viaggiatori di Ma non è così. Di diverso non c’è so- camera numero 38 della pensione Dopo un anno ha partorito il pri- sapere dove facesse la prostituta. è presentata ieri mattina in lacrime condizionata da un lungo arretrato uno scompartimento di coda, men- lo l’età della ragazza, quindici anni, Gran Sasso. Gli uomini della volante mo figlio, dopo due aspettava il se- «Ma non voglio tornare in Albania. negli uffici della Questura di Torino di equivoci, litigi, dispute, su cui tre il convoglio abbandonava Porta né che abbia un figlio di un anno. Di hanno immediatamente arrestato condo. Il marito e i suoi parenti, rac- Né continuare a fare questa vita che ed ha raccontato la sua storia. Tas- avrebbe avuto un peso notevole la Nuova. “Ora arriva la madre”, si era- diverso c’è che Tana non ha mai l’uomo: riduzione in schiavitù, favo- conta Tana, l’hanno picchiata an- non mi piace», ha detto all’interprete sello su tassello, sullo sfondo della ferma volontà della donna di non la- no pure raccomandati i giovani. avuto lasperanza di una vita miglio- reggiamento, introduzione in Italia che quando era incinta. Così, dopo della polizia.