De Mauro 12-04-2008 15:13 Pagina 28
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
De Mauro 12-04-2008 15:13 Pagina 28 28 Mauro De Mauro Antonella Romano 3 auro De Mauro, uno Salò. Catturato a Milano nei giorni dei cronisti di punta della Liberazione, fu imprigionato a M del giornale L’Ora di Coltano. Nel 1948 venne processato a Palermo, scompare la Bologna per presunti reati commessi sera del 16 settembre 1970, in una durante la guerra civile, ma fu assolto città spazzata da un furiosa ondata di per insufficienza di prove e poi pro- scirocco africano. Di lui da allora non sciolto in Cassazione. se ne sa più niente. Una “lupara Prima di essere assunto a L’Ora lavo- bianca”, in stile mafioso, che ha per ra al Tempo di Sicilia e al Mattino di vittima un giornalista attento, scru- Sicilia. A Palermo sbarca nel 1959 e poloso e scomodo. diventa redattore del quotidiano del De Mauro aveva 49 anni. Sparisce nel pomeriggio, celebre per le sue batta- nulla poco dopo aver terminato il glie e le sue denunce. Per L’Ora segue suo lavoro in redazione. Il giornalista per un decennio le principali inchie- saluta per l’ultima volta i colleghi e ste sulla mafia e si occupa dei più lascia la palazzina di piazzetta Napo- importanti casi di cronaca. Diventa li, sede del prestigioso quotidiano una spina nel fianco per i mafiosi. La della sera. Viene rapito mentre par- sua firma compare sotto articoli che cheggia la sua Bmw blu in via delle scavano sugli intrecci tra Cosa No- Magnolie, sotto la sua abitazione, stra e mondo politico, suoi sono al- non molto distante dalla centralissi- cuni tra i primi reportage sul ruolo ma via Libertà. Erano le nove di sera dei cugini Nino e Ignazio Salvo, gli da poco passate. esattori di Salemi. Sono firmati da De Nato a Foggia, in Puglia, volontario Mauro anche i servizi sull’omicidio della Decima Mas, la carriera di De del commissario capo della Squadra Mauro comincia dopo la caduta del mobile di Agrigento, Cataldo Tandoy, fascismo, durante la Repubblica di il primo omicidio di mafia siciliano De Mauro 12-04-2008 15:13 Pagina 29 I giornalisti uccisi da mafie e terrorismo 29 di un rappresentante delle istituzio- alla sede del giornale. L’aria che allo- ni, fatto passare per un delitto a sfon- ra si respirava in Sicilia era pesante. do passionale. Cronista di razza, esu- Gli anni Sessanta furono segnati dal- berante, curioso, era solito, al suo in- le mattanze mafiose, inaugurate gresso in redazione, incitare i ragazzi dalla strage di Ciaculli: il 30 giugno della cronaca, impegnati a battere del 1963 un’auto imbottita di tritolo sui tasti delle macchine da scrivere, esplode e uccide sette tra carabinieri, dicendo: “Minchiate…sono tutte poliziotti ed artificieri dell’Esercito minchiate”. Era il suo grido di batta- nella borgata alle porte di Palermo. glia. Alto, claudicante e con una cica- Con questi eventi sullo sfondo, si trice sul naso per un incidente stra- concludono gli anni dell’Ora che dale, aveva un fratello aviatore mor- precedono il rapimento. Anche se la to in guerra. L’altro fratello è il lingui- mafia è sempre nei suoi pensieri, De sta Tullio De Mauro, ex ministro del- Mauro non si occupa più di mafia da la Pubblica istruzione. Sua moglie un paio d’anni. È stato promosso ca- Elda è stata anche lei braccata dai po servizio alle pagine sportive ma partigiani del Pavese. Due le figlie, attraversa un periodo professionale Franca e Junia, dal nome di Junio Va- difficile, che non lo appaga. Prova a lerio Borghese, comandante di De trasferirsi a Roma, a Paese Sera, sen- Mauro alla Decima Mas. za riuscirci, e contemporaneamente Quando De Mauro arriva a Palermo il perde la collaborazione con Il Gior- giornale aveva già consolidato la sua no. L’ultimo articolo lo scrive sul de- fama di quotidiano d’attacco. Gli an- cennale della rivolta dell’8 luglio del ni “ruggenti” erano iniziati con l’ac- 1960, i moti scoppiati quisto del giornale dei Florio da par- anche a Palermo te del Pci. Dalla metà degli anni Cin- contro il gover- quanta fino a tutti i Settanta l’Ora no Tambroni. conquista la ribalta nazionale per le Il suo giorna- sue inchieste di mafia e le denunce le, diretto da sul mondo politico contiguo e cor- Vittorio Nisti- rotto. Furono gli anni dell’inchiesta a cò, pochi giorni puntate sulla mafia, firmata da gior- dopo la sua nalisti come Felice Chilanti e Mario scomparsa si mobili- Farinella. E delle reazioni pesanti. ta lanciando nel titolo Dopo la pubblicazione della seconda della prima pagina puntata dell’inchiesta, su Luciano un drammati- Liggio, che gli autori indicano come latitante a Palermo, una bomba di cinque chili di tritolo esplode davanti De Mauro 12-04-2008 15:13 Pagina 30 30 Giornata della memoria co appello: “Aiutateci”. “Ai nostri oc- sidente dell’Ente nazionale idrocar- chi – ricorda quel periodo Nisticò - si buri, morto in quello che, avrebbe era come spalancato all’improvviso accertato il pm di Pavia 30 anni dopo, un vuoto terribile e assurdo. Ma non fu un incidente aereo ma un ve- l’esperienza più lacerante fu un’al- ro e proprio attentato mentre da Ca- tra: accorgerci, nonostante ce la tania tornava in Lombardia. Secondo mettessimo tutta in termini di lavo- i pentiti di mafia fu un favore chiesto ro, rabbia e sofferenza, di non riusci- dalla mafia americana ai padrini sici- re a prendere in mano il filo degli liani. Forse era questo quello che De eventi”. Giuseppe Fava, che seguirà Mauro aveva scoperto o forse stava lo stesso destino qualche anno più invece per fare luce su un altro affaire tardi, lo definì il primo “cadavere ec- italiano legato al tentato golpe di Ju- cellente” di Palermo. nio Valerio Borghese. Di fatto De Poco prima di essere sequestrato, De Mauro era ormai un testimone sco- Mauro riceve da Francesco Rosi l’in- modo. Pochi giorni dopo la scompar- carico di compiere alcune ricerche sa, accade un fatto strano: un noto sugli ultimi giorni di vita del presi- tributarista palermitano, il cavalier dente dell’Eni Enrico Mattei, a cui il Nino Buttafuoco, dichiara alla fami- regista dedica poi il film “Il caso Mat- glia di essere in grado di far tornare a tei”, interpretato da Gian Maria Vo- casa De Mauro sano e salvo. I fami- lontè. L’unica certezza, a quasi 40 an- liari si insospettiscono, pensano che ni dalla sua misteriosa fine, è proprio Buttafuoco cerchi piuttosto di verifi- questa: De Mauro lavorava alla mor- care quanto avessero scoperto sul se- te di Enrico Mattei, avvenuta il 26 ot- questro gli inquirenti. Arrestato il 19 tobre 1962. Nei giorni che precedono ottobre del 1970, Buttafuoco viene ri- la sua scomparsa, a più di una perso- lasciato il 6 gennaio dell’anno se- na il cronista de L’Ora racconta di guente, senza che emergesse nulla a avere per le mani “qualcosa di gros- suo carico. so”. “Farò tremare l’Italia”, annuncia. Le indagini di carabinieri e polizia Con qualcuno si confida, accennan- sulla morte di De Mauro per anni se- do alle sue indagini sugli ultimi due guono piste assolutamente divergen- anni di vita di Enrico Mattei. Lo fa ti. Il colonnello Carlo Alberto Dalla con l’editore Fausto Flaccovio, ne Chiesa e il capitano dei carabinieri parla con la figlia minore Junia e an- Giuseppe Russo sono tra i primi a la- che con il collega dell’Ansa Lucio vorare sulla sua scomparsa. Anni do- Galluzzo, a cui dice che si sta occu- po, e in circostanze diverse, vengono pando “di un soggetto per un film di entrambi assassinati. Le loro atten- Rosi”. Forse si preparava a fare im- zioni si concentrano sulla pista del portanti rivelazioni sulla fine del pre- narcotraffico. Secondo loro il giorna- De Mauro 12-04-2008 15:13 Pagina 31 I giornalisti uccisi da mafie e terrorismo 31 lista sarebbe rimasto vittima della lu- me Graziano Verzotto, segretario para bianca per aver scoperto un della Dc siciliana e in seguito presi- traffico di droga tra la Sicilia e gli Stati dente dell’Ems, ente minerario sici- Uniti. Quello delle diverse piste inve- liano, e con l’eminente avvocato Vito stigative diventa un argomento di cui Guarrasi. Carlo Alberto Dalla Chiesa parla in A rilanciare la pista che legava l’ucci- una famosa intervista a Enzo Biagi sione del giornalista non al caso Mat- nel 1981. Dalla Chiesa, alla domanda tei ma ai rapporti con il principe Ju- sulla morte di De Mauro, risponde: nio Valerio Borghese, autore del ten- “Secondo me è stato eliminato per- tato colpo di Stato del 1970, è un ser- ché aveva appreso molto sui traffici vizio del quotidiano La Repubblica, della droga e si riprometteva di fare a firma di Attilio Bolzoni e Francesco uno scoop giornalistico”. La pista del Viviano, pubblicato il 26 giugno traffico di droga è stata sostenuta 2001. “De Mauro è stato ucciso per- anche dal pentito Gaspare Mutolo, il quale ha riferito ai magistrati che De Mauro venne strangolato dal killer Stefano Bontate, il capo della “mafia perdente”, in seguito ucciso dai cor- leonesi di Totò Riina nel corso della “guerra di mafia” esplosa agli inizi degli anni Ottanta. Le prime investigazioni della polizia su De Mauro le avvia invece il com- missario di pubblica sicurezza Bruno Contrada, assieme al commissario Boris Giuliano. I due puntano con prudenza sulla pista Mattei, solleci- tati dalla sparizione dal cassetto del- l’ufficio di De Mauro di alcune pagi- ne di appunti e di un nastro registra- to con l’ultimo discorso tenuto da Mattei, a Gagliano Castelferrato.