Eppure È Proprio Così, Perché La Fotografia È Stata Scattata in Un’Epoca in Cui Anche La Malavita Aveva Un Codice Deontologico
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L’America delle gang CREDERESTE CHE I TRE IMPECCABILI PERSONAGGI QUI A DESTRA SONO DUE POLIZIOTTI E UN CRIMINALE? EPPURE È PROPRIO COSÌ, PERCHÉ LA FOTOGRAFIA È STATA SCATTATA IN UN’EPOCA IN CUI ANCHE LA MALAVITA AVEVA UN CODICE DEONTOLOGICO. CHE IMPONEVA AGLI AFFILIATI, TRA LE TANTE ALTRE COSE, L’ELEGANZA UOUOMINIMINI d’Od’ONONOrere [ DI GIANLUCA TENTI ] Ho scelto il 14 febbraio per scrivere questo pezzo. San Valentino. Il gior- cheggiata davanti al garage. Dall’auto erano appena scesi cinque uomini: no degli innamorati, ma anche l’anniversario del massacro ordinato da due vestiti da facchini, tre da poliziotti. Dopo alcuni minuti furono sen- Al Capone nella Chicago del 1929, il primo grande fatto di cronaca del- titi rumori come di pneumatici che esplodevano. Pochi istanti dopo i «po- la mafia italo-americana. Quella mattina, poco dopo le 10,20, l’uomo liziotti» uscirono con altre due persone. Qualcosa non tornava. Un che sarebbe stato immortalato come «Nemico pubblico numero uno» passante, entrato nel garage per vedere che cosa fosse successo, uscì gri- vendicò alcuni suoi gangster giustiziati dal rivale Bugs Moran. Venti- dando: «È pieno di cadaveri». Secondo le cronache, gli uomini, giusti- quattro ore prima un contatto della Purple gang di Detroit aveva avvi- ziati con armi Thompson calibro 45, «erano tutti eleganti, con camicie sato lo stesso Moran dell’imminente arrivo di un whisky canadese al nu- di seta, cappelli, cravatte vistose. Avevano ancora i cappotti con il ta- mero 2122 di North Clark Street, al garage della S.M.C. Cartage gliando del venditore. Abiti da 1.135 dollari l’uno. Ma erano tutti Company. Così quel 14 febbraio ad attendere il carico si trovavano set- morti, distesi davanti al muro nord del garage». Un regolamento di con- te persone: Adam Heyer (proprietario del fondo), Frank e Pete Gu- ti. Ecco che cosa fu il San Valentino di Al Capone. Un’esecuzione senberg (tiratori scelti), John May, Al Weinshank, James Clark e il spietata, che non vide coinvolgimento alcuno di innocenti, perché que- dottor Reinhardt H. Schwimmer. Il loro capo, Moran, accompagnato sta era, e sarebbe a lungo rimasta, la regola, il codice degli Uomini d’o- hda due gorilla, arrivò in ritardo e fece appena in tempo ad accorgersi che nore. Di questo codice si fa riferimento in molti documenti federali, rin- una Cadillac nera, di quelle usate dalla polizia per i controlli, era par- tracciati in archivi americani e in vecchie pubblicazioni italiane. NELLA PAGINA A DESTRA, LUCKY LUCIANO VIENE SCORTATO DA DUE AGENTI FEDERALI. LA FOTOGRAFIA È STATA SCATTATA IL 18 LUGLIO 1936, GIORNO DELLA CONDANNA DI LUCIANO PER SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE. DA NOTARE L’ELEGANZA SIA DEL BOSS, IN DOPPIOPETTO, SIA DEGLI AGENTI. 114 APRILE 2005 APRILE 2005 115 L’America delle gang Questa «carta» è l’origine della malavita organizzata. Dettata dalla tra- gio Leone. In realtà, è questa la mafia che seduce, quella di James Ca- A New York, nel 1800, un terzo della metropoli viveva nell’indigenza. zata. Il suo stile diventerà «lo stile» per intere generazioni di gangster. dizione secolare della vecchia mafia nata in Sicilia e sviluppatasi in gney, Rod Steiger, Edward G. Robinson, Marlon Brando, Robert De In questa realtà nacquero le gang, nel quartiere Five Points il cui nome E ancora oggi, nel mondo, alla parola boss corrisponde un solo perso- America. Quella che dalle lettere della Mano nera, dopo una meta- Niro e Al Pacino. Pensate: quando Il Padrino uscì nelle sale fu adotta- indica la confluenza di Cross, Anthony, Water, Orange e Mulberry naggio: Al Capone. Lui, conosciuto come Scarface (per i colpi di stiletto morfosi, è entrata nei salotti dell’alta finanza, complice un esercito di to, per ammissione degli stessi mafiosi americani, come «immagine» uf- Street. Da queste parti la birreria Collect (serbatoio) sprofondò nella pa- infertigli dal fratello di una barista offesa) o Nemico pubblico numero «colletti bianchi». Una mafia che fino a pochi anni fa non colpiva iner- ficiale. E il fenomeno non si è certo estinto. lude nel 1837, diventando rifugio per irlandesi, neri, ebrei e mendicanti. uno, agirà nella sua lunga carriera rispettando il codice d’onore. mi, donne e bambini in mezzo alla strada (i «disarmati») e neppure i Così, mentre in Italia si processano il capo dei servizi segreti e gli Nel 1849 circa 40mila bambini abbandonati vagavano per le strade del- Nonostante decine di fermi della polizia, attentati e regolamenti di poliziotti puliti. Poi qualcosa è cambiato. Nel corso degli anni l’orga- agenti infiltrati che hanno portato all’arresto di un capomafia, negli Sta- la città, rubando, mendicando e vendendosi al miglior offerente. In que- conti, mai Capone si macchierà di delitti con «attori» non coinvolti nel- nizzazione ha abbandonato progressivamente le origini, aprendosi a for- ti Uniti i quotidiani indagano la malavita organizzata, arrivando a cri- sto humus nascerà la cultura malavitosa dove gli italiani furono abili a le attività della malavita. Né quando debutta sotto Johnny Torrio, né sui me di violenza sempre più eclatanti. Sparatorie, esecuzioni, vendette ticare gli stessi mafiosi (accadrà nel 1992 durante il processo a John Got- salire i gradini del potere. Quegli italiani di New York che attorno al 1850 malfamati marciapiedi di Brooklyn o nella Chicago capitale del crimi- trasversali che inondano i telegiornali raccontando altre mafie: una ca- ti) perché il codice d’onore generato da quella mafia di cui parlava an- erano circa 700, vent’anni più tardi salirono a 2.700 e a fine ’800, nel- ne organizzato nel 1919. Qui Alphonse Capone affina i propri gusti del- morra oggi spietata nel Napoletano, come una dozzina d’anni fa ac- che Leonardo Sciascia, quando scriveva: «E poi che cos’è la mafia? l’area attorno a Mulberry Street, divenuta la loro seconda patria, crea- la vita: l’opera (Verdi), gli abiti sartoriali, le auto costose e i contatti con qcadeva con la mafia di Capaci e Palermo, dove furono eliminati i giu- Una voce anche. Che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa... Vo- rono Little Italy, sanarono la zona, la resero decorosa e le donarono di- la società che conta. Garantirà protezione ai bordelli, sarà un protago- dici Falcone e Borsellino e gli uomini delle scorte. Una mafia capace ce, voce che vaga: e rintrona le teste più deboli... È anche un’associazione gnità e rispetto. I 20mila italiani residenti nel 1880 divennero 544.449 nista nel commercio illegale di alcolici che seguì al Proibizionismo, vo- di sciogliere il corpo di un fanciullo nell’acido. di segreto mutuo soccorso...», era svanito davanti alla barbarie. nel 1910. Ma nonostante questi grandi numeri, ovunque, in tutte le cit- tato il 16 gennaio 1920 dal governo, indicato in tempi recenti come «un Non è mai esistita una mafia «benefica». Anche in principio ci furono In realtà, il fenomeno mafioso sbarcò nel Nuovo mondo nella seconda tà americane in cui arrivarono, dovettero vedersela con la criminalità or- puritanesimo ottuso e farisaico, che dovrebbe trasformare l’America in soprusi, pizzi e morti. Ma tutto accadeva secondo un preciso codice. metà dell’800, assieme alle valigie di cartone dei nostri connazionali che ganizzata di ebrei, polacchi e irlandesi, che erano arrivati in America pri- un virtuoso Sahara e ne fa invece una manna per distillatori e spaccia- Niente a che vedere, insomma, con le storie di poliziotti o anche ma- traversarono l’Oceano in cerca di una nuova vita. Partirono da Napoli, ma di loro. L’unica ancora di salvezza era rappresentata dalla Mano Ne- tori clandestini». Lo zar del crimine partecipò direttamente all’uccisione lavitosi uccisi mentre tengono in collo un figlio, di minorenni trucida- la città violata dai conquistatori che per dieci lunghi secoli mantenne- ra, fondata in Italia per proteggere gli affiliati (la mano nera era dise- del suo capo, James Colosimo assieme al proprio mentore Torrio. Fu con- ti per errore o da una pallottola vagante. E che un tempo ci fosse una ro il potere e l’indifferenza ai bisogni del popolo. Per dare una risposta gnata sui fogli con i quali venivano avanzate le minacce e chiesti i riscatti). siderato tra i mandanti dell’eliminazione di un procuratore (non sarà mai regola lo si capisce tornando proprio al San Valentino del 1929. I kil- ai troppi problemi irrisolti, nel XIX secolo venne creata un’organizza- Non tutti gli italiani accettarono questo tipo di vita. Molti lavorarono condannato, per insufficienza di prove). Firmò l’esecuzione del boss ir- ler dell’agguato ( John Scalise, Albert Anselmi e «Machine gun» Jack zione segreta chiamata «camorra», da una parola spagnola che signifi- duramente per un tozzo di pane. Pochi ebbero successo come Fiorello landese Dion O’Bannion nel suo negozio di fiori (si era appropriato di McGrun) non furono mai identificati. Neppure l’unico sopravvissuto, ca rissa. Il capo-camorrista fu chiamato «guappo», e si incaricò di far ri- La Guardia, sbarcato a Ellis Island all’inizio del secolo, che sarebbe di- proventi destinati a Torrio e Capone e aveva fatto arrestare il socio di Frank Gusenberg, in punto di morte all’Alexian Brothers Hospital, par- spettare i contratti di contadini e commercianti, del prestito di denaro ventato sindaco di New York. E Joe Petrosino, il detective newyorche- Al). E quando gli irlandesi decisero di reagire, cercarono di eliminare lò. A un sergente che gli chiese chi aveva sparato, rispose: «Nessuno». a chi non lo otteneva dalle banche, fino alla «protezione» di negozi e fat- se diventato amico di Theodore Roosevelt. Petrosino verrà eliminato il Nemico pubblico numero uno (tale era la sua importanza) proprio nel Perché così voleva il codice.