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Comune di Edolo – Piano di Governo del Territorio – Relazione del Piano dei Servizi IL PIANO DEI SERVIZI .........................................................................................................................................................2 PREMESSA.....................................................................................................................................................................................3 IL QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO.......................................................................................................6 IL CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO PER LA FRUIZIONE DEI SERVIZI ......................................10 IL RILIEVO DEI SERVIZI ESISTENTI ....................................................................................................................................12 I PRINCIPALI SERVIZI DI LIVELLO SOVRACOMUNALE............................................................................................20 LO STATO DEI BISOGNI E LA DOMANDA DI SERVIZI...............................................................................................29 LE INFRASTRUTTURE ED I SERVIZI PER LA MOBILITA’.........................................................................................41 La ferrovia ...................................................................................................................................................41 Il trasporto pubblico su gomma........................................................................................................45 La rete stradale........................................................................................................................................48 Previsioni infrastrutturali......................................................................................................................50 LE ATTIVITA’ COMMERCIALI E RICETTIVE.....................................................................................................................55 IL PROGETTO E LE PRIORITA’ D’AZIONE........................................................................................................................60 DETERMINAZIONE DEL NUMERO DI UTENTI E VERIFICA DELLA DOTAZIONE DEI SERVIZI.................81 Verifica della dotazione dei servizi....................................................................................................83 PROGRAMMAZIONE ECONOMICA ..................................................................................................................................85 RETE ECOLOGICA .....................................................................................................................................................................94 Definizioni, riferimenti culturali, RER e REP .................................................................................94 Schema di rete ecologica comunale .............................................................................................. 97 Comune di Edolo – Piano di Governo del Territorio – Relazione del Piano dei Servizi IL PIANO DEI SERVIZI 2 Comune di Edolo – Piano di Governo del Territorio – Relazione del Piano dei Servizi PREMESSA La Legge regionale 12/2005 assegna al Piano dei Servizi un ruolo fondamentale “[…] per il raggiungimento di requisiti di vivibilità e di qualità urbana che il governo del territorio locale deve perseguire. Il concetto di servizio pubblico e di interesse pubblico o generale viene esteso a comprendere tutti i servizi e le attrezzature; il Piano deve quindi assumere a proprio oggetto ognuna e tutte le categorie di servizi, in quanto concorrenti a delineare la qualità degli spazi urbani e la capacità di attrazione dei diversi aggregati urbani, secondo un disegno di razionale distribuzione sul territorio, basandosi su fattori di qualità, fruibilità ed accessibilità del servizio. Il sistema dei servizi diventa inoltre elemento centrale nell’organizzazione e nella configurazione della struttura territoriale, potendosi conferire al sistema dei luoghi e degli edifici ad uso collettivo una funzione di sostegno e connessione tra le diverse parti del territorio riconoscibili storicamente e/o per intenzionalità programmatica”.1 Il Piano dei Servizi deve essere costruito a partire da un ripensamento della nozione di standard urbanistico: da un approccio prevalentemente quantitativo, prestabilito e immutabile, valido per ogni realtà comunale a prescindere dai suoi caratteri specifici (geografici, economici e funzionali, di rapporto con l’area vasta e con la rete degli altri comuni), ad un approccio maggiormente qualitativo, che tenga conto delle peculiarità locali e che quindi affidi ai pianificatori ed alle amministrazioni comunali il compito di selezionare i servizi ritenuti essenziali per far fronte alle esigenze della comunità e per favorire un equilibrato assetto del territorio. Anche perché, la stabilizzazione demografica (quando non il vero e proprio decremento), le realizzazioni degli ultimi decenni e il miglioramento generale delle condizioni di vita (che non esclude situazioni di fabbisogno arretrato o in via di formazione) hanno notevolmente sdrammatizzato il problema quantitativo. Un nuovo approccio è sollecitato soprattutto dalla continua evoluzione della società, attualmente caratterizzata da un’estrema complessità e articolazione, che si traduce in una varietà di richieste e aspettative, tra le quali è spesso problematico individuare elementi di connessione e omogeneità. Mentre in precedenza il compito di realizzare e gestire i servizi era affidato esclusivamente all’amministrazione pubblica, la L.R. 12/2005 prevede che detto compito, regolato da atto di asservimento o da regolamento d’uso, possa essere svolto anche da privati “[…] nella misura in cui assicurino lo svolgimento delle attività a cui sono destinati a favore della popolazione residente nel comune e di quella non residente eventualmente servita.” Altra importante novità è la dimensione programmatica del piano dei servizi. Attraverso di essa, risulta evidente la volontà della legge di superare i principali limiti delle precedenti pratiche di pianificazione comunale: una concezione puramente strumentale e opportunistica dello standard, spesso esteso a comprendere ambiti marginali e difficilmente utilizzabili; la scarsa fattibilità tecnico-economica di molte previsioni e la conseguente dimensione esclusivamente vincolistica dei loro effetti. 1 Modalità per la pianificazione comunale (l.r. 12/2005 art.7), Direzione Generale Territorio e Urbanistica, Regione Lombardia 3 Comune di Edolo – Piano di Governo del Territorio – Relazione del Piano dei Servizi Riferimento normativo: l’Art. 9 della L.R. 12/2005 1. I comuni redigono ed approvano il piano dei servizi al fine di assicurare una dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale, le eventuali aree per l’edilizia residenziale pubblica e da dotazione a verde, i corridoi ecologici e il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato, nonché tra le opere viabilistiche e le aree urbanizzate ed una loro razionale distribuzione sul territorio comunale, a supporto delle funzioni insediate e previste. L’individuazione delle aree per l’edilizia residenziale pubblica, quale servizio di interesse pubblico o generale, è obbligatoria per i comuni indicati dalla Giunta regionale con apposita deliberazione, sulla base dei fabbisogni rilevati dal Programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica. Tali comuni, in tutti gli strumenti di programmazione negoziata con previsione di destinazioni residenziali, assicurano la realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica, compresa l’edilizia convenzionata, anche esternamente all’ambito interessato. 1bis La realizzazione ovvero il mantenimento di campi di sosta o di transito dei nomadi possono essere previsti unicamente nelle aree a tal fine individuate dal documento di piano ai sensi dell’articolo 8, comma 2, lettera e-ter). I campi devono essere dotati di tutti i servizi primari, dimensionati in rapporto alla capacità ricettiva prevista. 2. I comuni redigono il piano dei servizi determinando il numero degli utenti dei servizi dell'intero territorio, secondo i seguenti criteri: a) popolazione stabilmente residente nel comune gravitante sulle diverse tipologie di servizi anche in base alla distribuzione territoriale; b) popolazione da insediare secondo le previsioni del documento di piano, articolata per tipologia di servizi anche in base alla distribuzione territoriale; c) popolazione gravitante nel territorio, stimata in base agli occupati nel comune, agli studenti, agli utenti dei servizi di rilievo sovracomunale, nonché in base ai flussi turistici. 3. Il piano dei servizi, per soddisfare le esigenze espresse dall'utenza definita con le modalità di cui al comma 2, valuta prioritariamente l'insieme delle attrezzature al servizio delle funzioni insediate nel territorio comunale, anche con riferimento a fattori di qualità, fruibilità e accessibilità e, in caso di accertata insufficienza o inadeguatezza delle attrezzature stesse, quantifica i costi per il loro adeguamento e individua le modalità di intervento. Analogamente il piano indica, con riferimento agli obiettivi di sviluppo individuati dal documento di piano di cui all’articolo 8, le necessità di sviluppo e integrazione dei servizi esistenti, ne quantifica i costi e ne prefigura le modalità di attuazione. In relazione alla popolazione stabilmente residente e a