Annuario Accademia Nazionale Di San Luca Indice Annuario 2011 a Cura Di Annuario 2011 Francesco Moschini 7 Oltre Quattro Secoli Di Storia

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Annuario Accademia Nazionale Di San Luca Indice Annuario 2011 a Cura Di Annuario 2011 Francesco Moschini 7 Oltre Quattro Secoli Di Storia accademia nazionale di san luca 2011annuario accademia nazionale di san luca indice annuario 2011 a cura di annuario 2011 Francesco Moschini 7 Oltre quattro secoli di storia. Verso il futuro 15 Statuto dell’Accademia Nazionale di San Luca 27 Regolamento dello Statuto 31 Consoli dell’Università di San Luca Elaborazione e aggiornamento contenuti Laura Bertolaccini 33 Principi dell’Accademia di San Luca Elisa Camboni 37 Presidenti dell’Accademia di San Luca Angela Cipriani 41 Attività 2011 Anna Maria De Gregorio Isabella Fiorentino Giulia Frisardi albo accademico Ilaria Giannetti 53 Presidenza 2011-2012 Alessio Miccinilli Luca Porqueddu 54 Accademici Nazionali Pittori 56 Accademici Nazionali Scultori 58 Accademici Nazionali Architetti 60 Accademici Stranieri Pittori Coordinamento e cura redazionale 60 Accademici Stranieri Scultori Laura Bertolaccini 61 Accademici Stranieri Architetti 62 Accademici Cultori Italiani e Stranieri 64 Accademici Benemeriti Italiani e Stranieri 66 Cariche accademiche Si ringrazia elenco accademici Daniele Presutti 69 Dalla A alla Z 93 Nota della redazione Stampato in Italia da Tipolitografia Trullo, Roma © Copyright 2012 informazioni Accademia Nazionale di San Luca www.accademiasanluca.it 96 Contatti 97 Orari di apertura ISSN 0393-859X ISBN 978-88-97610-05-2 97 Siti web 2011annuario | Bertel Thorvaldsen, Le tre Grazie, 1842, gesso. Oltre quattro secoli di storia Verso il futuro L’Accademia di San Luca ebbe origine dall’Università dei Pittori, Miniatori e Ricamatori, che svolgeva la sua attività in Roma sin da tempi assai remoti e della quale furono rinnovati gli statuti all’epoca di Sisto IV, il 17 dicembre 1478. L’Università si riuniva in una vecchia chiesa dell’Esquilino che sorgeva presso l’abside di Santa Maria Maggiore e il cui nome era stato cambiato in quello di San Luca, concesso all’Università dei Pittori poiché si riteneva che l’Evangelista avesse esercitato la pittura e a lui | 7 si attribuivano alcune delle immagini della Vergine tra le più antiche e venerate di Roma. Il desiderio di restaurare le arti, di dare prestigio alla categoria degli artisti e di istituire autorevoli corsi di insegnamento per formare i giovani, spinse Girolamo Muziano a farsi promotore della istituzione di una Accademia che accogliesse gli artisti che avevano raggiunta la notorietà. La proposta fu accolta da Gregorio XIII che, con un breve del 13 ottobre 1577, autorizzava la istituzione di una Accademia Romana di Belle Arti con annessa Congregazione sotto l’invocazione di San Luca. A pochi anni di distanza, un breve di Sisto V datato 31 maggio 1588 disponeva la cessione alla nuova Accademia della chiesa parrocchiale di Santa Martina in tribus foris, al Foro Romano, perché in essa potesse svolgere la sua attività la prevista Congregazione e nei locali adiacenti fosse sistemato un ospizio per accogliere giovani artisti. Spettò al suo primo Principe, Federico Zuccari, riunire le tre arti sotto la comune egida del disegno e dare all’istituzione gli statuti (1593), mentre i pontefici furono larghi di concessioni verso la nuova istituzione: Paolo V le diede il privilegio di liberare un costruito dal Camporesi sulla via Ripetta nel quale è tuttora condannato (1606), Gregorio XV, Urbano VIII, Clemente X, ospitata l’Accademia di Belle Arti con il Liceo Artistico. Clemente XI, Pio VI, Pio VII ne riformarono gli statuti, che Ma nel 1874 l’Accademia di San Luca, privata per decreto sono stati in seguito più volte aggiornati fino ai vigenti del 2005. ministeriale della responsabilità dell’insegnamento delle arti, Sin dall’inizio il sodalizio fu retto dai più insigni artisti italiani fu costretta a consegnare al nuovo Stato unitario l’edificio del tempo e da numerosi illustri artisti stranieri. Impossibile delle scuole con tutto il materiale didattico in esso compreso offrire un’idea anche sommaria dei nomi compresi negli elenchi e a riorganizzarsi nella propria sede al Foro Romano, dove, degli accademici “di merito” e “di onore”. L’internazionalità in spazi ormai insufficienti, operò sino all’inizio degli anni dei suoi artisti le procurò lusinghieri riconoscimenti anche Trenta del Novecento quando, in seguito all’apertura di fuori dai confini dello Stato Pontificio. Basta citare al riguardo via dell’Impero, l’edificio di via Bonella venne abbattuto e le lettere patenti di Luigi XIV datate 10 novembre 1676, nelle l’Accademia trasferita in Palazzo Carpegna appena restaurato quali si riconosce che: “… la romana Accademia di San Luca e inaugurato il 24 aprile 1934. va ricordata da tutto il mondo come origine e maestra di L’Accademia di San Luca, assunto il titolo di Insigne e quanti esimi artisti sono comparsi da due secoli in qua…”. Pontificia nel XIX secolo, diventa dal 1872 Accademia Reale Sua insegna fin dal ’600 era l’immagine dell’Evangelista San e, dal 1948, Nazionale. Luca, sostituita nel 1704 da un triangolo equilatero, simbolo dell’uguaglianza e dell’unità delle tre arti, costituito da Un settore importante dell’attività svolta a vantaggio delle pennello, stecca e compasso accompagnati dal motto oraziano arti e dei giovani artisti furono i Concorsi. Nel 1702 viene | “Aequa Potestas”. bandito il Concorso Clementino fondato da Clemente XI a 9 8 | favore delle tre arti. Le premiazioni si tenevano con grande fasto e solennità in Campidoglio. Nel 1768 si avviò anche il L’apprendimento della pratica artistica, istituito da Federico Zuccari fin dal 1593, si svolgeva nella sede accademica, un Concorso Balestra di pittura, scultura e architettura, istituito palazzetto riattato nel tempo posto accanto alla chiesa di con lascito testamentario del nobile Carlo Pio Balestra. Santa Martina, e negli studi degli artisti accademici. Attraverso Numerosi furono poi i concorsi promossi nell’Ottocento: l’insegnamento l’istituzione esercitò una notevole influenza, Pellegrini dal 1844, Albacini dal 1858, Poletti dal 1869, Lana non soltanto in ambito locale, annoverando tra i suoi dal 1872, Werstappen dal 1873, Originali e Montiroli dal 1877, frequentatori molti stranieri presenti a Roma per periodi più organizzati secondo la volontà dei donatori. o meno lunghi. Queste fondazioni, a causa delle successive svalutazioni Nel 1754 Benedetto XIV volle rendere ancora più facile monetarie, sono da tempo scomparse e solo dal 2002 si è l’accesso allo studio ai giovani fondando in Campidoglio ripresa la tradizione di un Premio Giovani a cadenza biennale. l’Accademia del Nudo e affidandone la direzione Menzione a parte meritano, per il loro altissimo prestigio, i all’Accademia di San Luca. Premi Nazionali di Pittura, Scultura e Architettura conferiti Durante l’amministrazione francese, un decreto di Napoleone annualmente dal 1950 dalla Presidenza della Repubblica del 6 ottobre 1810 assegnò all’Accademia l’insegnamento su segnalazione dell’Accademia Nazionale di San Luca per artistico ufficiale, poi riconfermato anche nel periodo della premiare alternativamente gli artisti che eccellono in ciascuna Restaurazione. Nel 1825 Leone XII trasferì le aule alla delle tre arti, perché, come recita anche il più recente Statuto Sapienza, ove la didattica si svolse fino al 1845, fin quando accademico al suo primo articolo: “L’Accademia Nazionale di cioè Gregorio XVI assegnò all’Accademia l’edificio camerale San Luca ha lo scopo di promuovere le arti e l’architettura, ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA ANNUARIO 2011 di onorare il merito di artisti e studiosi eleggendoli nel Architettura) e delle Commissioni (XIX-XX secolo). Accanto Corpo Accademico, di adoperarsi per la valorizzazione e la al materiale documentario, l’Archivio conserva anche una promozione delle arti e dell’architettura italiane”. notevole collezione di disegni di architettura (più di 3.500 fogli) e di figura (oltre 2.000 fogli) frutto dei concorsi per i L’Accademia Nazionale di San Luca ha attualmente sede giovani banditi dall’Accademia dal XVII al XIX secolo, in Palazzo Carpegna, già proprietà dei principi e cardinali oppure doni di ingresso di singoli artisti (tra i quali Filippo Carpegna per i quali Francesco Borromini fra il 1643 e il Juvarra, Bernardo Vittone, Jacques-Germain Soufflot, Giovan 1650 pose in essere importanti opere di trasformazione e Battista Piranesi) o lasciti testamentari (come fu, ad esempio, ampliamento dell’antico nucleo cinquecentesco. I cambiamenti per Ottaviano Mascarino architetto). Dalla seconda metà del che nei secoli seguenti lo stabile subì non hanno contaminato XX secolo l’Archivio conserva inoltre fascicoli biografici e l’opera borrominiana, ancora pressochè integra: si veda alcuni piccoli fondi documentari di singoli artisti accademici. l’elegante portico situato al piano terreno, il portale dal ricco fregio decorato a stucchi e la rampa elicoidale che dall’ingresso L’Archivio del Moderno e del Contemporaneo raccoglie conduce ai piani superiori. L’aspetto attuale del Palazzo è disegni di artisti e architetti accademici del Novecento e anche il risultato dei radicali interventi operati da Gustavo di contemporanei che hanno voluto affidare all’istituzione Giovannoni e Arnaldo Foschini tra il 1933 e il 1934 al fine di quanto elaborato nell’intero percorso della loro esperienza di ospitare l’Accademia di San Luca, qui ufficialmente trasferita lavoro (sono presenti, tra gli altri, i fondi degli architetti Mario il 24 aprile 1934. Ridolfi, per il quale è stato recentemente realizzato il sito web Al piano terra sono collocati spazi per esposizioni temporanee www.fondoridolfi.org, Mario De Renzi, Ugo Luccichenti, | 11 10 | di arte e di architettura, che recentemente hanno ospitato Maurizio Sacripanti, Carlo Chiarini) o che hanno donato fogli anche i laboratori didattici, oltre ad ambienti riservati scelti esposti dall’Accademia nella mostra “Per una collezione alla conservazione e custodia di libri e di fondi di disegni del Disegno Contemporaneo” (Roma, 2009). accademici. Qui si trova anche l’Archivio del Moderno e del L’Accademia ha iniziato dal gennaio 2011 una sistematica Contemporaneo. Al piano nobile sono situate la Presidenza campagna di digitalizzazione dei fondi di architettura con gli uffici della Segreteria Generale, la Sala delle Conferenze contemporanea volta alla conservazione e alla valorizzazione e la Sala del Consiglio accademico.
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