Acta Francisci Pp. 1263

CONVENTIO Conventio inter Sanctam Sedem et Gubernium Reipublicae Italiae de rebus fiscalibus.

La Santa Sede ed il Governo della Repubblica Italiana, qui di seguito denominati anche Parti contraenti; tenuto conto della speciale rilevanza dei rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana, caratterizzati da mutua collaborazione ed improntati alla ricerca di soluzioni condivise in materie di interesse comune; avendo al riguardo presenti, da parte della Repubblica Italiana, i principi sanciti dalla propria Costituzione, e, da parte della Santa Sede, gli insegna- menti del Concilio Ecumenico Vaticano II e le norme del diritto canonico; considerato che i rapporti tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana sono regolati dai Patti lateranensi e, in particolare, dal Trattato tra la Santa Sede e l’Italia, sottoscritto l’11 febbraio 1929 (d’ora in avanti, Trattato del Laterano); tenuto conto del processo in atto verso l’affermazione a livello globale della trasparenza nel campo delle relazioni finanziarie e concordando sull’op- portunità di assicurare la più ampia trasparenza anche attraverso lo scambio di informazioni ai fini fiscali nell’ambito della cooperazione amministrativa; attesa la peculiarità geografica dello Stato della Città del Vaticano, a motivo della cui limitata estensione furono individuate le zone extraterri- toriali di cui agli articoli 13, 14 e 15 del Trattato del Laterano; concordando inoltre sull’opportunità di prevedere che i contribuenti residenti in Italia possano adempiere pienamente ai propri obblighi fiscali, nonché sull’esigenza di dare piena attuazione all’articolo 16, alinea primo, del Trattato del Laterano; hanno convenuto di concludere la presente Convenzione:

Articolo 1 (Scambio di informazioni)

1. Le autorità competenti delle Parti contraenti si scambiano le informazioni verosimilmente rilevanti per applicare le disposizioni della presente Conven- zione oppure per l’amministrazione o l’applicazione del diritto interno rela- tivo alle imposte di qualsiasi natura o denominazione riscosse per conto delle 1264 – Commentarium Officiale

Parti contraenti, delle loro suddivisioni politiche o enti locali nella misura in cui l’imposizione prevista non sia contraria alla Convenzione.

2. Le informazioni ricevute ai sensi del paragrafo 1 da una Parte contraente sono tenute segrete analogamente alle informazioni ottenute in applicazio- ne della legislazione fiscale di detta Parte e sono comunicate soltanto alle persone o autorità (compresi i tribunali e le autorità amministrative) che si occupano dell’accertamento o della riscossione delle imposte di cui al para- grafo 1, delle procedure o dei procedimenti concernenti tali imposte, delle decisioni sui ricorsi presentati per tali imposte, o del controllo delle attività precedenti. Tali persone o autorità possono utilizzare le informazioni unica- mente per questi fini. Ai medesimi fini esse possono rivelarle nell’ambito di una procedura giudiziaria pubblica o di una decisione giudiziaria. Nonostante le disposizioni precedenti, una Parte contraente può utilizzare per altri fini le informazioni ricevute, se tali informazioni possono essere impiegate per tali altri fini secondo la legislazione di entrambe le Parti e le autorità competenti della Parte richiesta ne hanno approvato l’impiego.

3. Le disposizioni dei paragrafi 1 e 2 non possono in nessun caso essere in- terpretate nel senso d’imporre a una Parte contraente l’obbligo di:

a) adottare provvedimenti amministrativi in deroga alla propria legislazio- ne e prassi amministrativa ovvero a quella dell’altra Parte contraente;

b) fornire informazioni che non possono essere ottenute in virtù della propria legislazione o prassi amministrativa ovvero di quella dell’altra Parte contraente;

c) fornire informazioni che potrebbero rivelare un segreto commerciale, industriale o professionale oppure procedimenti commerciali o infor- mazioni la cui comunicazione sarebbe contraria all’ordine pubblico.

4. Se le informazioni sono richieste da una Parte contraente in conformità del presente articolo, l’altra Parte contraente usa i poteri a sua disposizione al fine di ottenere le informazioni richieste, anche qualora esse non le siano utili a fini fiscali propri. L’obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alle limitazioni previste nel paragrafo 3, le quali non possono essere in nessun caso interpretate nel senso di permettere ad una Parte contraente di rifiu- tare di fornire informazioni solo perché la stessa non ne ha un interesse ai propri fini fiscali. Acta Francisci Pp. 1265

5. In nessun caso le disposizioni del paragrafo 3 devono essere interpretate nel senso che una Parte contraente può rifiutare di comunicare informazioni unicamente perché queste sono detenute da una banca, da un altro istituto finanziario o ente che svolge professionalmente un’attività di natura finan- ziaria, da un mandatario o persona che opera in qualità di agente o fiduciario oppure perché dette informazioni si riferiscono a diritti sul capitale di rischio o di debito di un’entità.

6. La Parte richiedente deve sfruttare tutte le fonti d’informazione abituali pre- viste dalla propria procedura fiscale interna prima di richiedere informazioni.

7. Le autorità fiscali della Parte richiedente, all’atto della richiesta di infor- mazioni, forniscono alle autorità competenti della Parte richiesta le seguenti informazioni:

i) l’identità della persona oggetto del controllo o dell’inchiesta;

ii) il periodo di tempo oggetto della domanda;

iii) la descrizione delle informazioni richieste, nonché indicazioni sulla forma nella quale la Parte richiedente desidera ricevere tali informa- zioni dalla Parte richiesta;

iv) lo scopo fiscale per cui le informazioni sono richieste;

v) se sono noti, il nome e l’indirizzo del detentore presunto delle informa- zioni richieste.

8. Il riferimento a informazioni “verosimilmente rilevanti” ha lo scopo di garantire uno scambio di informazioni in ambito fiscale il più ampio pos- sibile, senza tuttavia consentire alle Parti contraenti di intraprendere una ricerca generalizzata e indiscriminata di informazioni (“fishing expedition”) o di domandare informazioni la cui rilevanza in merito agli affari fiscali di un determinato contribuente non è verosimile; sebbene il paragrafo 7 preveda importanti requisiti di tecnica procedurale volti a impedire una ricerca ge- neralizzata e indiscriminata di informazioni (“fishing expedition”), i punti da (i) a (v) del paragrafo 7 non devono essere interpretati in modo da ostacolare uno scambio effettivo di informazioni; la condizione “verosimilmente rilevan- te” può essere soddisfatta in casi relativi ad un singolo contribuente (identi- ficato con il nome oppure con altre modalità) ovvero in casi relativi ad una pluralità di contribuenti (identificati con il nome oppure con altre modalità). 1266 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

9. Le disposizioni del presente articolo sono applicabili alle domande di in- formazioni presentate dalla Parte richiedente alla Parte richiesta a partire dalla data di entrata in vigore della presente Convenzione e che si riferiscono a fatti esistenti o circostanze realizzate a partire dal 1° gennaio 2009.

Articolo 2 (Determinazione e versamento delle imposte sui redditi di capitale e sui redditi diversi delle attività finanziarie)

1. Le disposizioni del presente articolo trovano applicazione esclusivamente nei confronti dei seguenti soggetti fiscalmente residenti in Italia ai sensi del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (“TUIR”), che siano titolari di attività finanziarie presso enti che svolgono professionalmente un’attività di natura finanziaria nello Stato della Città del Vaticano:

a) persone fisiche rientranti nelle seguenti categorie:

i) chierici e membri degli Istituti di Vita Consacrata e delle Società di Vita Apostolica;

ii) dignitari, impiegati, salariati, anche non stabili, e pensionati della Santa Sede e degli altri enti di cui all’articolo 17 del Trattato del Laterano, che percepiscono i redditi ivi indicati;

b) Istituti di Vita Consacrata, Società di Vita Apostolica ed altri enti con personalità giuridica canonica o civile vaticana.

2. Ai fini della presente Convenzione si intende per:

– « chierici »: i ministri insigniti dell’ordine sacro ai sensi dei canoni 1008 e 1009 del Codice di diritto canonico;

– « Istituti di Vita Consacrata »: gli enti di cui ai canoni 573 e seguenti del Codice di diritto canonico;

– « Società di Vita Apostolica »: gli enti di cui ai canoni 731 e seguenti del Codice di diritto canonico;

– « enti con personalità giuridica canonica »: gli enti di cui ai canoni 114 e seguenti del Codice di diritto canonico. Acta Francisci Pp. 1267

3. Per la definizione delle categorie indicate al paragrafo 1 e non definite nella presente Convenzione si utilizzano le corrispondenti definizioni previ- ste dalle legislazioni di ciascuna delle Parti contraenti.

4. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente Convenzione, i soggetti indicati nel paragrafo 1 possono, limitatamente alle attività finan- ziarie detenute presso enti che svolgono professionalmente un’attività di na- tura finanziaria nello Stato della Città del Vaticano, adempiere gli obblighi di determinazione e versamento delle imposte sui redditi di capitale e sui redditi diversi di natura finanziaria nonché, qualora dovuta, dell’imposta sul- le attività finanziarie detenute all’estero per il tramite di uno o più degli intermediari finanziari indicati negli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 21 novembre 1997, n. 461, che agiscono nella veste di rappresentante fiscale per conto degli enti che svolgono professionalmente un’attività di natura finan- ziaria nello Stato della Città del Vaticano. Gli intermediari finanziari acqui- siscono i dati e le informazioni necessarie per la determinazione dei redditi e il calcolo delle imposte dovute.

5. Su opzione esercitabile dai soggetti di cui al paragrafo 1, la determinazio- ne dei redditi di natura finanziaria può avvenire in via analitica ovvero con i criteri previsti dall’articolo 7 del decreto legislativo 21 novembre 1997 n. 461. Sui redditi o sui risultati di gestione così determinati è dovuta un’imposta so- stitutiva delle imposte sui redditi delle attività finanziarie con l’aliquota cor- rispondente a quella dell’imposta sostitutiva o della ritenuta a titolo d’impo- sta che sarebbe stata applicata sui redditi o sui risultati della gestione qualo- ra le attività finanziarie della medesima natura fossero state detenute presso rapporti di deposito, custodia, amministrazione e gestione intrattenuti con intermediari finanziari fiscalmente residenti in Italia. Per i soggetti indicati nel paragrafo 1, lettera b), sui redditi per i quali, ai sensi della legislazione italiana, non è applicabile la ritenuta a titolo d’imposta o l’imposta sostituti- va delle imposte sui redditi è dovuta un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi con l’aliquota del 26 per cento, che esenta tali soggetti dagli obblighi dichiarativi altrimenti previsti dalla legislazione fiscale italiana.

6. A partire dalla data di entrata in vigore della presente Convenzione, il pa- gamento delle imposte sui redditi e sulla attività di cui al paragrafo 4 esonera i soggetti di cui al paragrafo 1 dagli obblighi dichiarativi previsti dall’articolo 4 del decreto-legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito, con modificazioni, 1268 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale dall’articolo 1 comma 1, della legge 4 agosto 1990, n. 227, relativamente ai periodi d’imposta a cui tali redditi e attività si riferiscono.

7. Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente Convenzione sono individuate le disposizioni attuative del presente articolo con i provve- dimenti di cui all’articolo 10, paragrafo 2.

Articolo 3 (Disposizioni relative a periodi pregressi)

1. I soggetti di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), possono avvalersi delle disposizioni di cui al presente articolo per le attività finanziarie di cui all’articolo 2, paragrafo 4, detenute entro il 31 dicembre 2013 per tutti i pe- riodi d’imposta ancora accertabili alla data di entrata in vigore della presen- te Convenzione e comunque non oltre il periodo d’imposta 2013, presentando apposita istanza e corrispondendo entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente Convenzione:

a) per ciascuno dei periodi d’imposta da regolarizzare, una somma pari al 20 per cento dei redditi di capitale e dei redditi diversi delle attività finan- ziarie detenute presso enti che svolgono professionalmente un’attività di natura finanziaria nello Stato della Città del Vaticano. La determinazione dell’ammontare dei redditi di cui al periodo precedente avviene con le modalità e i criteri previsti dall’articolo 2, paragrafo 5, primo periodo;

b) per ciascuno degli anni 2012 e 2013, una somma corrispondente all’ap- plicazione delle aliquote dell’imposta sul valore delle attività finanzia- rie detenute all’estero sulle attività finanziarie detenute in ciascuno dei suddetti anni presso enti che svolgono professionalmente un’attività di natura finanziaria nello Stato della Città del Vaticano.

2. I soggetti di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera b), possono avvalersi delle disposizioni di cui al presente articolo per le attività finanziarie di cui all’articolo 2, paragrafo 4, detenute entro il 31 dicembre 2013 presentando l’istanza di cui al paragrafo 1 e corrispondendo le imposte risultanti dall’ap- plicazione dell’articolo 4.

3. I soggetti di cui all’articolo 2, paragrafo 1, che intendono avvalersi delle disposizioni di cui al presente articolo, entro 180 giorni dalla data di entrata Acta Francisci Pp. 1269 in vigore della presente Convenzione, presentano l’istanza di cui al paragrafo 1 all’autorità competente indicata dalla Santa Sede. L’autorità competente indicata dalla Santa Sede provvede a trasmettere le istanze all’autorità com- petente italiana entro 270 giorni dalla data di entrata in vigore della presen- te Convenzione.

4. L’istanza di cui al paragrafo 3 deve essere corredata, a pena di nullità, dai seguenti elementi informativi:

a) per le persone fisiche, nome, cognome, luogo e data di nascita, indiriz- zo di residenza anagrafica e codice fiscale dell’istante; per le persone giuridiche, denominazione, sede, codice fiscale ed estremi identificativi della persona fisica rappresentante legale, o equivalente, dell’ente;

b) per ogni conto detenuto e per ognuno degli anni oggetto di regolarizza- zione, il saldo o valore delle attività detenute nel conto al 31 dicembre di ciascun anno ovvero alla data di chiusura, l’ammontare dei redditi di capitale e redditi diversi generati dalle suddette attività, l’ammontare delle somme dovute per la regolarizzazione ai sensi del paragrafo 1, lettere a) e b), nonché, per le sole persone giuridiche, anche l’ammon- tare dei redditi di capitale e redditi diversi generati dalle attività di cui all’articolo 2, paragrafo 4, detenute negli anni d’imposta indicati all’articolo 4 e le relative imposte dovute;

c) per le persone fisiche, una dichiarazione, resa ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, attestante che le attività finanzia- rie di cui all’articolo 2, paragrafo 4, detenute alla data del 31 dicembre 2013 ovvero alla data di chiusura del conto sono state generate, oltre che dai redditi regolarizzati ai sensi del paragrafo 1, da una o più delle seguenti categorie di redditi:

i) redditi esenti indicati dall’articolo 3 del D.P.R. 16 ottobre 1973, n. 601, e dall’articolo 17 del Trattato del Laterano;

ii) somme o valori non assoggettabili a tassazione in Italia ai sensi di disposizioni diverse da quelle di cui al punto i);

iii) redditi già integralmente assoggettati a tassazione in Italia;

iv) redditi per i quali, ai sensi della legislazione italiana vigente alla data della sottoscrizione della dichiarazione, sono decorsi i termini 1270 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

di accertamento delle imposte sui redditi e dell’imposta sul valore aggiunto;

d) l’esercizio dell’opzione di cui all’articolo 4 ovvero il mancato esercizio della stessa.

5. La regolarizzazione di cui al presente articolo è ammessa solo se l’istanza di cui al paragrafo 3 è stata ricevuta dall’autorità competente italiana prima dell’inizio di qualunque attività di accertamento tributario o di procedimenti penali per reati tributari, relativi alle attività oggetto di regolarizzazione, di cui il contribuente abbia avuto notizia.

6. La regolarizzazione di cui al presente articolo da parte di soggetti di cui all’articolo 2, paragrafo 1, produce gli effetti di cui:

a) all’articolo 5-quinquies, comma 1, del decreto-legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 4 agosto 1990, n. 227, ed estingue le sanzioni amministrative, tribu- tarie e previdenziali. La disposizione della presente lettera si applica limitatamente alle condotte relative agli imponibili, alle imposte e alle ritenute oggetto della regolarizzazione;

b) all’articolo 5-quinquies, comma 3, del decreto-legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 4 agosto 1990, n. 227. La disposizione della presente lettera è estesa ai comportamenti tenuti entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente Convenzione.

7. Gli effetti di cui al paragrafo 6 si conseguono a partire dalla data in cui l’istanza di cui al paragrafo 3 è stata ricevuta dall’autorità competente italiana. Il conseguimento degli effetti di cui al paragrafo 6 è subordinato, per i soggetti di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), all’integrale paga- mento delle somme di cui al paragrafo 1 e, per i soggetti di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera b), all’integrale pagamento delle somme di cui al paragrafo 2.

8. Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente Convenzione sono individuate le disposizioni attuative del presente articolo con i provve- dimenti di cui all’articolo 10, paragrafo 2. Acta Francisci Pp. 1271

Articolo 4 (Disposizioni relative al periodo transitorio)

1. Per gli anni di imposta 2014 e 2015, i soggetti di cui all’articolo 2, para- grafo 1, possono avvalersi delle disposizioni di cui all’articolo 2, paragrafi 4 e 5, comunicando tale opzione, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigo- re della presente Convenzione, all’autorità competente indicata dalla Santa Sede.

2. Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente Convenzione sono individuate le disposizioni attuative del paragrafo 1 con i provvedimenti di cui all’articolo 10, paragrafo 2.

Articolo 5 (Altre disposizioni)

1. Resta ferma la non applicabilità delle disposizioni di cui all’articolo 2, paragrafi 4, 5 e 6, nonché delle disposizioni di cui agli articoli 3 e 4, per i redditi di impresa, i redditi fondiari e i redditi diversi di cui all’articolo 6, comma 1, lettera f) del TUIR, ad esclusione dei redditi diversi generati dalle attività di cui all’articolo 2, paragrafo 4, di pertinenza dei soggetti di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera b).

2. Le disposizioni degli articoli 2, 3 e 4 non comportano alcuna modifica del regime di esenzione stabilito nell’articolo 17 del Trattato del Laterano.

Articolo 6 (Attuazione dell’articolo 16, alinea primo, del Trattato del Laterano)

1. In attuazione dell’articolo 16, alinea primo, del Trattato del Laterano, sot- toscritto l’11 febbraio 1929, gli immobili indicati negli articoli 13, 14, 15 e 16 del Trattato stesso non possono essere assoggettati a vincoli o ad espropria- zioni per causa di pubblica utilità, se non previo accordo con la Santa Sede, e sono esenti da tributi sia ordinari che straordinari, presenti e futuri, tanto verso lo Stato quanto verso qualsiasi altro ente, senza necessità di ulteriori e specifiche disposizioni di esenzione.

2. La presente disposizione si applica anche ai rapporti pendenti e non defi- niti con sentenza passata in giudicato. 1272 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

Articolo 7 (Notifica degli atti tributari) È confermato l’accordo di cui al Processo Verbale della riunione sulla questione delle modalità di notifica degli atti tributari, svoltasi il 20 aprile 2006, con relativi allegati, già oggetto dello scambio di Note Verbali del 20 luglio 2007 tra la Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati (Nota Verbale N. 4886/07/RS), e l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede (Nota Verbale N. 2797), in allegato alla presente Convenzione e che ne costituisce parte integrante.

Articolo 8 (Enti centrali della Chiesa Cattolica) Gli articoli da 1 a 5 non si applicano agli enti centrali della Chiesa Cattolica che hanno sede negli immobili indicati negli articoli 13, 14 e 15, per i quali restano ferme le disposizioni stabilite dall’articolo 11 del Trat- tato del Laterano.

Articolo 9 (Agenti diplomatici) Le disposizioni della presente Convenzione non pregiudicano i diritti di cui beneficiano gli agenti diplomatici e le rappresentanze diplomatiche in virtù delle regole generali di diritto internazionale o di accordi particolari.

Articolo 10 (Disposizioni di attuazione)

1. Le Parti contraenti adottano la normativa necessaria per conformarsi e dare applicazione ai termini della presente Convenzione. 2. Le Parti contraenti assicurano che le rispettive autorità competenti adot- tino i provvedimenti amministrativi e attuativi necessari per l’applicazione della presente Convenzione.

Articolo 11 (Risoluzione delle controversie) Le autorità competenti delle Parti contraenti faranno del loro meglio per risolvere per via di amichevole composizione le difficoltà o i dubbi inerenti all’interpretazione o all’applicazione della Convenzione. Acta Francisci Pp. 1273

Articolo 12 (Autorità competenti)

Le Parti contraenti indicheranno per via diplomatica le rispettive au- torità competenti a porre in essere gli adempimenti stabiliti dalla presente Convenzione entro sessanta giorni dalla firma della Convenzione.

Articolo 13 (Ratifica ed entrata in vigore)

La presente Convenzione è soggetta a ratifica delle Parti contraenti, in conformità alle rispettive legislazioni. Essa entrerà in vigore il giorno successivo alla data in cui le Parti Contraenti si siano notificate il com- pletamento delle rispettive procedure necessarie all’entrata in vigore della presente Convenzione. La data rilevante sarà il giorno in cui è ricevuta l’ultima notifica.

Articolo 14 (Denuncia)

La presente Convenzione rimarrà in vigore finché non sarà denunciata da una delle Parti contraenti. Ciascuna Parte contraente può denunciare la Convenzione trascorsi 5 anni dalla data della sua entrata in vigore, a condizione che sia data preventiva comunicazione attraverso i canali diplo- matici almeno sei mesi prima. In questo caso, la Convenzione cesserà di avere effetto al 1° gennaio dell’anno solare successivo a quello nel quale è stata notificata la denuncia. Fatta nella Città del Vaticano in duplice originale, in lingua italiana, il primo aprile duemilaquindici.

PER PER IL GOVERNO LA SANTA SEDE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

c Paul R. Gallagher Pier Carlo Padoan Segretario Ministro dell’Economia per i Rapporti con gli Stati e delle Finanze 1274 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

SEGRETERIA DI STATO, Sezione per i Rapporti con gli Stati

NOTA VERBALE

N. 4886/07/RS

La Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati, ossequia distintamente l’Ambasciata d’Italia ed ha l’onore di accusare ricevimento della Nota Verbale N. 2797, del 20 luglio 2007, con la quale si inviava un esemplare del Processo Verbale della riunione sulla questione delle modalità di notifica degli atti tributari, svoltasi il 20 aprile 2006. La Segreteria di Stato ringrazia per la cortese trasmissione ed esprime il suo compiacimento sulle intese intervenute fra le due Parti in tale materia. La Segreteria di Stato, Sezione per i Rapporti con gli Stati, si avvale della circostanza per rinnovare all’Ecc.ma Ambasciata d’Italia i sensi della sua più alta e distinta considerazione. Dal Vaticano, 20 luglio 2007

AMBASCIATA ITALIANA PRESSO LA SANTA SEDE

NOTA VERBALE Prot. n. 2997

L’Ambasciata d’Italia presenta i suoi complimenti all’Eccellentissima Segre- teria di Stato – Sezione per i Rapporti con gli Stati – e, con riferimento agli approfondimenti effettuati e alle discussioni intervenute circa le modalità di notifica degli atti tributari italiani a seguito della Nota Verbale della Segreteria di Stato n. 620/02/RS del 19 gennaio 2002, e a seguito della finalizzazione delle intese intervenuta nel frattempo, ha l’onore di trasmettere un esemplare del Processo Verbale della riunione bilaterale sulla questione tenutasi il 20 aprile 2006, debitamente sottoscritto dai Capi delegazione. L’Ambasciata d’Italia si avvale dell’occasione per rinnovare all’Eccellen- tissima Segreteria di Stato – Sezione per i Rapporti con gli Stati – gli atti della sua più alta e distinta considerazione. Roma, 20 luglio 2007 Acta Francisci Pp. 1275

PROCESSO VERBALE DELLA RIUNIONE ITALIA - SANTA SEDE RELATIVA ALLA NOTIFICA DEGLI ATTI DI NATURA TRIBUTARIA (MINISTERO AFFARI ESTERI – SALA GAJA, 20 APRILE 2006)

In data 20 Aprile 2006 si è svolta una riunione bilaterale Italia-Santa Sede – alla quale hanno partecipato le delegazioni di cui all’allegato elen- co – dedicata alla notifica degli Atti di natura tributaria. La riunione ha esaminato, alla luce degli approfondimenti effettuati a seguito della Nota Verbale della Segreteria di Stato Vaticana n. 610/02/RS del 19 gennaio 2002, le modalità di notifica degli atti tributari italiani. Dalla riunione sono emersi i seguenti punti di intesa:

1. Principio generale della notifica diplomatica. Quando sia diretta agli enti della Santa Sede di cui all’articolo 2, la notifica degli atti tribu- tari italiani da eseguire – atteso che non sono riconducibili nel cam- po di applicazione della Convenzione del 1932 relativa alla notifica degli atti civili e commerciali – rimane nell’ambito dei principi di diritto generale internazionale che riconducono le notifiche fra Stati alla via diplomatica,

2. Elenco degli Enti della Santa Sede aventi titolo alla notifica per via diplomatica. Le parti hanno di comune accordo proceduto alla defi- nizione della lista degli Enti in questione, che rimane allegata. Per favorire l’attuazione di quanto convenuto e al fine di scambiarsi utili informazioni e chiarimenti in questo ambito, il Ministero dell’Econo- mia e delle Finanze e l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica potranno procedere a reciproche consultazioni.

3. Buon fine dei casi pregressi. La Santa Sede ha accettato il principio del “buon fine” delle notifiche già effettuate. In merito ai seguiti ope- rativi in relazione al recesso dai contenziosi in atto (da parte vaticana è stato evidenziato che i casi contenziosi dovrebbero essere limitati, probabilmente nell’ordine di uno o due), si è convenuto di procedere ad una verifica di tali casi ed eventualmente ad un ulteriore incontro tecnico per valutarne le migliori modalità di chiusura. Con il positivo chiarimento dei punti sopra menzionati la questione potrà considerarsi definitivamente acclarata. 1276 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

Perché ne consti è stato redatto il presente verbale, di cui le delegazioni cureranno una sollecita trasmissione alle rispettive Autorità, anche ai fini dei seguiti operativi derivanti.

PER LA PARTE VATICANA PER LA PARTE ITALIANA

Mons. Giorgio Corbellini Min. Plen. Renato Maria Ricci Vice Segretario Generale Direzione Generale Europa del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano

ELENCO PARTECIPANTI Per la parte italiana: – Min. Plen. Renato Maria Ricci, Capo dell’Ufficio II della D.G.EU. – Capo Delegazione – Min. Plen. Anna Teresa Frittelli, Vice Capo del Servizio del Contenzio- so Diplomatico e dei Trattati – Min. Plen. Francesco Puccio, Ministro Consigliere dell’Ambasciata d’I- talia presso la Santa Sede – Dott.ssa Anna Nardini, Presidenza del Consiglio Ministri – Dott.ssa Serenella Crisafulli, Min. Economia e Fin., Dip. Pol. Fiscali URI – Dottssa Giovanna Pisciotti, Agenzia delle Entrate - DG Accertamento – Dott. Ernesto Volpicella - Dirigente, e Dott. Carlo Sallustio, Agenzia delle Entrate - DG Normativa e Contenzioso, Uff. Affari Internazionali;

per la parte vaticana: – Mons. Giorgio Corbellini, Vice Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano - Capo Delegazione - – Mons. Antonio Filipazzi, Officiale della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato – Ing. Daniele Dalvai, Direttore Servizi Generali del Governatorato SCV – Cav. Alfonso Rossi, Servizio Transito Merci del Governatorato SCV – Avvocato Giulio Favino, Ufficio Legale del?Amministrazione del Patri- monio della Sede Apostolica, – Avv. Antonio Canini, Studio Legale Favino, – Dott. Stefano Andrenelli, Direzione Serv. Generali - Transito Merci Acta Francisci Pp. 1277

SEGRETERIA DI STATO Sezione Rapporti con gli Stati

ELENCO DEGLI ENTI VATICANI DESTINATARI DELLE NOTIFICHE DI ATTI TRIBUTARI.

I. enti aventi sede nello Stato della Città del Vaticano

1. Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica

2. Archivio Segreto Vaticano

3. Biblioteca Apostolica Vaticana

4. Capitolo della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano (o Beneficio Parrocchiale del Capitolo di San Pietro in Vaticano)

5. Centro Televisivo Vaticano

6. Fabbrica di San Pietro

7. Fondo Assistenza Sanitaria

8. Governatorato dello Stato della Città del Vaticano

9. Istituto per le Opere di Religione

10. Libreria Editrice Vaticana

11. Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme

12. Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali

13. Radio Vaticana

14. Segreteria di Stato

15. Tipografia Vaticana Editrice “L’ Osservatore Romano”

I.1 enti iscritti nel registro vaticano delle persone giuridiche civili

16. Caritas Intemationalis

I.2 enti iscritti nel registro vaticano delle persone giuridiche canoniche

17. Fondazione “Domus Missionalis” 1278 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

18. Fondazione “Domus Urbaniana”

19. Fondazione “Giovanni XXIII”

20. Fondazione Sacra Famiglia di Nazareth (Villa Nazareth)

21. Fondazione “Scuola Pontificia Paolo VI”

I.3 enti iscritti sia nel registro vaticano delle persone giuridiche civili che in quello delle persone giuridiche canoniche

22. Domus Internationalis “Paulus VI”

23. Domus Romana Sacerdotalis

24. Fondazione “Bambino Gesù”

25. Fondazione “

II. enti aventi sede fuori dallo Stato della Città del Vaticano (artt. 11, 13, 14, 15 del Trattato Lateranense dell’11/02/1929 reso esecutivo in Italia con Legge n. 810 del 27/05/1929 ed integrazioni successive)

A. Basilica e Palazzo Apostolico Lateranense ed annessi con la Scala Santa

26. Capitolo delia Patriarcale Arcibasilica del Santissimo Salvatore e Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano (Piazza S. Gio- vanni in Laterano, 6)

27. Istituto di Vigna Pia (altresì denominato “Istituto sotto l’invocazio- ne e patrocinio della Vergine SS. Immacolata fuori Porta Portese”) (Piazza S, Giovanni in Laterano, 6/a)

28. Opera Romana per la Preservazione della Fede e per la Provvista di Nuove Chiese in Roma (Piazza S. Giovanni in Laterano, 6)

29. Ospizio Ecclesiastico dei Cento Preti (Piazza S. Giovanni in Late- rano, 6)

30. Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e Santi Giovanni Bat- tista ed Evangelista in Laterano Acta Francisci Pp. 1279

31. Pontificio Seminario Romano Maggiore (Piazza S. Giovanni in La- terano, 4)

32. Pontificia Università Lateranense (Piazza S, Giovanni in Laterano, 4)

33. Vicariato di Roma (Piazza S. Giovanni in Laterano, 6)

B. Basilica di S. Maria Maggiore con gli edifici annessi

34. Capitolo della Basilica Papale di (Via Li- beriana, 27)

35. Basilica Papale di Santa Maria Maggiore

C. Basilica di S. Paolo fuori le Mura con gli edifici annessi

36. Abbazia S, Paolo fuori le Mura (Via Ostiense, 186)

37. Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura

C.1 Compendio San Paolo - Oratorio S. Paolo

38. Pontificio Collegio Beda (Viale di San Paolo, 18)

39. Pontificio Oratorio Femminile di S. Paolo (Viale dì San Paolo, 16)

40. Pontificio Oratorio Maschile di S. Paolo (Viale di San Paolo, 12)

41. Scuola di Addestramento Professionale (Viale di San Paolo, 12)

D. Palazzo in 5-7

[Scambio di Lettere tra l’Italia e la Santa Sede: dalla Santa Sede Richiesta con Officio Segreteria di Stato n. 1367/02/RS del 18 febbraio 2002 accolta dall’Italia con Lettera n. 1458 del 16 aprile 2002]

42. Pontificio Consiglio “Cor Unum” (Piazza San Calisto, 16)

43. Pontificio Consiglio della Cultura (Piazza San Calisto, 16)

44. Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso (Via dell’Erba, 1)

45. Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (Via dell’Erba, 1) 1280 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

E. Palazzo San Paolo in Via della Conciliazione

[Scambio di Lettere tra l’Italia e la Santa Sede: dalla Santa Sede Richiesta con Officio Segreteria di Stato n. 5634/89/RS del 1989 accolta dall’Italia con Lettera n. 1994 del 7/09/1990]

46. Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale del- la Salute) (Vìa della Conciliazione, 3)

47. Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (Via della Conciliazione, 1)

F. Palazzo della Cancelleria

48. Parrocchia di San Lorenzo in Damaso (Piazza della Cancelleria, 1)

49. Penitenzieria Apostolica (Piazza della Cancelleria, 1)

50. Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa (Piazza della Cancelleria, 1)

51. Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica (Piazza della Can- cellerìa, 1)

52. Tribunale della Rota Romana (Piazza della Cancelleria, 1)

G. Palazzo di Propaganda fide

53. Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Piazza dì Spa- gna, 48)

54. Pontificia Opera Missionaria della Propagazione della Fede (Via di Propaganda, 1/c)

55. Pontificia Opera Missionaria della Santa Infanzia o Infanzia Mis- sionaria (Piazza di Spagna, 48)

56. Pontificia Opera Missionaria di San Pietro Apostolo (Via di Propa- ganda, 1/c)

57. Pontificia Unione Missionaria (Vìa di Propaganda, 1/c)

H. Palazzo di San Calisto in Trastevere

58. Aiuto alla Chiesa che Soffre (Piazza San Calisto, 16) Acta Francisci Pp. 1281

59. Associazione Italiana Santa Cecilia (Piazza San Calisto, 16)

60. Basilica di Santa Maria in Trastevere (Via della Paglia, 14/c)

61. Capitolo di S. Maria in Trastevere (Via della Paglia, 14/c)

62. Circolo San Pietro (Piazza San Calisto, 16)

63. Pontificio Consiglio della Giustizia e delia Pace (Piazza San Calisto, 16)

64. Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti (Piazza San Calisto, 16)

65. Pontificio Consiglio per i Laici (Piazza San Calisto, 16)

66. Pontificio Consiglio per la Famiglia (Piazza San Calisto, 16)

I. Palazzo dei Convertendi

67. Congregazione per le Chiese Orientali (Via della Conciliazione, 34)

68. Sinodo dei Vescovi (Via della Conciliazione, 34)

J. Palazzo del S. Uffizio ed adiacenze

69. Congregazione per la Dottrina della Fede (Piazza del S. Uffizio, 11)

70. Pontificia Commissione “Ecclesia Dei” (Piazza del S. Uffìzio, 11)

J.1 Compendio S. Uffizio - Teutonico

71. Collegio Teutonico di S. Maria in Camposanto

K. Palazzo del Vicariato in Via della Pigna

72. Opera Romana Pellegrinaggi (Via della Pigna, 13/a)

73. Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e San- tuari Internazionali (UNITALSI) Presidenza Nazionale (Via della Pigna, 13/a)

L. Immobili sul Gianicolo

74. Casa Pio XI - Suore Calasanziane (Largo degli Alicorni, 28) 1282 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

75. Curia Generalizia della Compagnia di Gesù (Borgo S. Spirito, 4)

76. Suore di Carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gero- sa (Milano) dette “di Maria Bambina” (Via Paolo VI, 21)

77. Ordine di S. Agostino - Curia Generalizia (Vìa Paolo VI, 25)

78. Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” (Piazza S. Onofrio, 4)

79. Pontificia Università Urbaniana (Via Urbano VIII, 16)

80. Pontificio Collegio Americano del Nord (Via del Gianìcolo, 14)

81. Pontificio Collegio Pio Romeno (Passeggiata del Gianicolo, 5)

82. Pontificio Collegio Ucraino di S. Giosafat (Passeggiata del Gianico- lo, 7)

83. Pontificio Collegio Urbano “de Propaganda Fide” (Via Urbano VIII, 16)

84. Suore dell’Addolorata [o Francescane dell’Addolorata] (Borgo S. Spi- rito, 41)

M. Palazzi dei Propilei

[Scambio di Note verbali tra l’Italia e la Santa Sede: dalla Santa Sede

Nota Verbale n. 281 del 1/08/1959 accolta dall’Italia con Nota Verbale n. 926 del 29/01/1960]

M.1 Compendio Propilei / Porta Angelica

85. Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (Piazza Pio XII, 3)

86. Congregazione per il Clero (Piazza Pio XII, 3)

87. Congregazione per l’Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Isti- tuti di Studi) (Piazza Pio XII, 3)

88. Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede (Largo del Co- lonnato, 3)

89. Sala Stampa della Santa Sede (Via dei Corridori, 32) Acta Francisci Pp. 1283

M.2 Compendio Propilei / Santo Spirito

90. Congregazione delle Cause dei Santi (Piazza Pio XII, 10)

91. Congregazione per i Vescovi (Piazza Pio XII, 10)

92. Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (Piazza Pio XII, 10)

93. Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi (Piazza Pio XII, 10)

N. Palazzo Pio XII e adiacenze

[Scambio di Lettere tra l’Italia e la Santa Sede: dalla Santa Sede Ri- chiesta con Officio Segreteria di Stato n. 15758 del 28/04/1979 accolta dall’Italia con Lettera n. 1043 del 28/04/1979]

94. Radio Vaticana (Piazza Pia, 3)

O. Palazzo del Pontificio Seminario Minore

[Accordo tra s. Sede e Italia del 31/03/1947 reso esecutivo il Italia con D. Lgs, 10/04/1948 n. 1080]

95. Casa Bonus Pastor (Via Aurelia, 208)

96. Pontificio Istituto S. Apollinare (Viale Vaticano, 42)

97. Pontificio Seminario Romano Minore (Viale Vaticano, 42)

P. Immobili di Castel Gandolfo e Albano Laziale

98. Parrocchia di S. Tommaso da Villanova (P.zza della Libertà - Ca- stelgandolfo)

99. Collegio Missionario “Mater Ecclesiae” (Collegio Urbano - Castel- gandolfo)

100. Monastero Immacolata Concezione delle Clarisse (P.zza Sabbatini - Al- bano)

101. Istituto “Maestre Pie Filippini” (Salita S. Antonio - Villa Cybo in Castelgandolfo)

102. Centro Mariapoli (Vìa S. Giovanni Battista de La Salle - Castelgandolfo) 1284 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

III. enti Centrali della Chiesa non aventi sede nello Stato Città del vaticano né in zone extraterritoriali (art. 11 Trattato Late- ranense dell’11/02/1929 reso esecutivo in Italia con legge n. 810 del 27/05/1929 ed integrazioni successive)

Q.

103. Pontificia Università Gregoriana (Piazza della Pilotta, 4)

104. Pontificio Istituto Biblico (Via della Pilotta, 25)

R.

105. Pontificio Istituto Orientale (Piazza S. Maria Maggiore, 7)

106. Pontificia Commissione di Archeologia Sacra (Via Napoleone III, 1)

S.

107. Pontificia Università della Santa Croce (Piazza S. Apollinare, 49)

108. Pontificio Istituto di Musica Sacra (Via di Sant’Agostino, 14)

IV. enti fruenti del beneficio dell’esenzione da alcuni tributi (Con- venzione Doganale tra Italia e S. Sede del 30/06/1930 in vigore dal 1/08/1930 e resa esecutiva in Italia con Circolare Ministero delle Finanze n. 12823 del 28/07/1930 e Circolare Ministero delle Comunicazioni pari data n. 510066-150)

T.

109. Pontificia Accademia Ecclesiastica (Piazza della Minerva, 74)

Vaticano, 20 luglio 2007 Acta Francisci Pp. 1285

SECRETARIA STATUS RESCRIPTUM « EX AUDIENTIA SS.MI »

Il Santo Padre Francesco, nell’Udienza concessa al sottoscritto Cardi- nale Segretario di Stato il giorno 10 ottobre 2016, ha disposto la ratifica da parte della Santa Sede della Convenzione tra la Santa Sede e il Governo della Repubblica Italiana in materia fiscale, firmata nella Città del Vaticano il 1° aprile 2015. Nella stessa Udienza, il Santo Padre ha delegato il sottoscritto Cardi- nale Segretario di Stato ad emanare la normativa di attuazione stabilita dall’articolo 10 della summenzionata Convenzione. Il Santo Padre ha disposto che questo rescritto sia pubblicato sull’Acta Apostolicae Sedis. Dal Vaticano, 11 ottobre 2016

Pietro Card. Parolin Segretario di Stato di Sua Santità

PROCESSO VERBALE

Oggi, 14 ottobre 2016, S.E. Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati e S.E. il dott. Daniele Man- cini, Ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, si sono riuniti nel Palaz- zo Apostolico Vaticano. S.E. Mons. Paul Richard Gallagher ha consegnato all’Amb. Daniele Mancini una Nota Verbale di notifica del compimento delle procedure richieste per l’entrata in vigore della Convenzione tra la Santa Sede e il Governo della Repubblica Italiana in materia fiscale, firmata nella Città del Vaticano il 1° aprile 2015. In fede di tale Atto, hanno sottoscritto di loro propria mano il presente processo Verbale. Fatto in lingua italiana, in doppio originale. Palazzo Apostolico Vaticano, 14 ottobre 2016.

c Paul R. Gallagher S.E. Dott. Daniele Mancini Segretario per i Rapporti con gli Ambasciatore d’Italia presso la Stati Santa Sede 1286 Acta Apostolicae Sedis – Commentarium Officiale

PROVVEDIMENTO DI ATTUAZIONE DELLA CONVENZIONE TRA LA SANTA SEDE E IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA IN MATERIA FISCALE

IL SEGRETARIO DI STATO DI SUA SANTITÀ

– preso atto dell’avvenuta ratifica ed entrata in vigore della Convenzione tra la Santa Sede e il Governo della Repubblica italiana in materia fiscale, stipu- lata il 1° aprile 2015 (d’ora innanzi, “Convenzione”);

– visto l’articolo 10 della Convenzione, che impone alle Parti contraenti di adottare le norme e i provvedimenti amministrativi e attuativi necessari per l’applicazione della Convenzione stessa;

– considerato che il Santo Padre Francesco ha delegato il sottoscritto all’adozione della necessaria normativa di attuazione;

ha emanato le seguenti disposizioni di attuazione degli articoli 2, 3 e 4 della Convenzione.

Articolo 1 L’autorità competente a porre in essere gli adempimenti di cui agli articoli 2, 3 e 4 della Convenzione è la Segreteria di Stato.

Articolo 2 1. L’istanza di cui all’art. 3, paragrafo 1, della Convenzione (d’ora innanzi, “istanza”) è presentata alla Segreteria di Stato, a pena di inammissibilità, entro il termine perentorio di 180 giorni dalla data di entrata in vigore della Convenzione, ai sensi dell’art. 3, paragrafo 3, della Convenzione. 2. I titolari di attività finanziarie presso l’Istituto per le Opere di Religione presentano l’istanza per il tramite dell’Istituto stesso. 3. L’Istituto per le Opere di Religione assiste i propri clienti nella com- pilazione dell’istanza con riferimento ai dati inerenti le attività finanziarie detenute presso l’Istituto stesso ed al calcolo delle imposte dovute limita- tamente ai periodi pregressi di cui all’articolo 3, della Convenzione e al periodo transitorio di cui all’articolo 4 della Convenzione. Acta Francisci Pp. 1287

4. Le istanze, complete di tutti gli elementi informativi, sono di seguito trasmesse all’autorità competente italiana entro il termine di cui all’art. 3, paragrafo 3, della Convenzione. 5. L’Istituto per le Opere di Religione consegna ai soggetti interessati il documento che attesta l’avvenuta ricezione dell’istanza da parte dell’autorità competente italiana.

Articolo 3 Le disposizioni dell’articolo 2 si applicano anche all’opzione di cui all’art. 4, paragrafo 1, della Convenzione (d’ora innanzi, “opzione”).

Articolo 4 L’istanza e l’opzione sono redatte, a pena di inammissibilità, secondo la modulistica messa a disposizione dall’Istituto per le Opere di Religione e corrispondente, nella struttura e sequenza, a quella approvata dalla au- torità competente italiana.

Articolo 5 La data di presentazione dell’istanza e dell’opzione è quella della ri- cezione da parte dell’Istituto per le Opere di Religione.

Articolo 6 Il presente provvedimento entra immediatamente in vigore, è promul- gato tramite pubblicazione su L’Osservatore Romano e quindi pubblicato sugli Acta Apostolicae Sedis. Città del Vaticano, 15 ottobre 2016

Pietro Card. Parolin Segretario di Stato di Sua Santità