Resoconti Sommari Consiliari — 2087 — Consiglio Regionale della Sardegna

I LEGISLATURA CCCLV SEDUTA 6 FEBBRAIO 1953

CCCLV SEDUTA

VENERDÌ 6 FEBLki210 1953

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Presidenza del Presidente CORRIAS ALFREDO

La seduta è aperta alle ore 10. ne dà, sì, al Parlamento la competenza ad istituire nuove Province, ma si pone fuori FALCHI PIERINA, Segretario, dà lettura della realtà chi crede che il Consiglio regio- del processo ve? baie della seduta precedente, nale — una volta istituita dal Parlamento la che è approvato. quarta Provincia sarda — possa procedere alla modifica delle circoscrizioni provinciali in base all'art. 43 dello Statuto speciale. Ri- Continuazione della discussione della proposta tiene, infatti, che questo articolo, laddove di- di legge nazionale: « Istituzione in Sardegna della ce: «in conformità della volontà delle popo- Provincia di Oristano ». (11) lazioni di ciascuna delle Province interessate espressa con referendum» tolga praticamente PRESIDENTE comunica che sono perve- al Consiglio ogni possibilità di procedere al- nuti alla Presidenza tre quaderni con 682 fir- la modifica delle circoscrizioni provinciali. me di abitanti di Mogoro che protestano con- Per ottenere il passaggio del Goceano dalla. tro la deliberazione adottata da quella Am- Inistrazione comunale e chiedono l'aggre- Provincia di Sassari a quella di , ad esempio ,non sarebbe sufficiente, in base a gazione alla istituenda Provincia di Oristano. quell'articolo, la manifestazione della volontà Dallo stesso Comune sono pervenute uguali richieste da parte delle A.C.L.I., del delegato delle popolazioni del Goceano, ma sarebbe comunale degli agricoltori, del fiduciario del- anche necessaria la pronuncia delle popola- rassociazione dei commercianti e del fiducia- zioni di tutta la Provincia di Sassari. Si può, dunque, comprendere quanto la situazione si tio degli artigiani. Analoghe richieste sono complichi quando, come oggi accade, non so- anche pervenute da parte di numerosi lavo- lo non sia favorevole al passaggio del Gocea- ratori del Comune di Noragugume. E' perve- no alla Provincia di Nuoro la popolazione di nuta alla Presidenza anche un lettera da Ge- tutta la Provincia di Sassari, ma neppure nuri, frazione di Tuili, con cui si chiede la ricostituzione di Genuri in Comune autono- quella dello stesso Goceano. mo e la sua aggregazione alla istituenda Pro- Dichiara che l'insorgere di tanti irredenti- vincia di Oristano. smi paesani in questo momento è il sintomo Dichiara quindi chiusa la discussione ge- di un male che insidia l'organismo regionale. nerale. L'ente Provincia è il rudere superstite di tut- to un vecchio sistema centralizzato che, nelle CONTU (P.S.d'A.), relatore, esamina i di- sue linee essenziali, è ormai crollato. Le Pro- versi orientamenti emersi nel corso della di- vince, che vivono stentatamente, costringono scussione sulla proposta di legge nazionale ad una vita grama anche la Regione. numero 11 e afferma che la loro contraddit- Afferma che si è commesso un errore nei- torietà deriva, più che da diverse valutazioni l'impostare in termini drammatici il proble; politiche generali, dalla confusa situazione ma della quarta Provincia, perché il popolo concreta in cui il provvedimento si inserisce. ne ha tratto la convinzione che quel proble- Afferma che l'articolo 133 della Costituzio- ma sia fondamentale per la società sarda. Ri- Resoconti SomMari Consiliari -- 2088 — Consiglio Regionale della Sardegna

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tiene che sia, pertanto, dovere del Consiglio re seriamente le funzioni amministrative del- riportare la discussione su un piano di paca- lo Stato e della Regione è reale e viva quanto tezza e di serenità tali da permettere di af- mai: non solo è necessario ricostituire i vec- frontare il problema della Provincia di Orista- chi circondari, ma è opportuno costituirne di no nel modo migliore, con uno studio atten- nuovi. Le popolazioni sarde dovrebbero esse- to ed obiettivo di tutti i suoi aspetti. re consultate anche sul numero dei circonda- Ritiene che si debbano considerare quanto ri e sulla scelta dei loro Capoluoghi. Solo in meno strane le consultazioni delle quali vie- questo modo si avrebbe una risposta vera- ne data notizia sui giornali e che vengono mente aderente alle esigenze locali, e non comunicate al Consiglio. Cita, come esempio, quella che i consiglieri potrebbero suggerire quanto capita a Mogoro: l'Amministrazione attraverso il filtro dei propri interessi più o comunale ha chiesto di voler rimanere nella meno legittimi, più o meno elettoralistici. Provincia di ; ma ecce, arrivare al Sostiene che le popolazioni debbano essere Consiglio un quaderno contenente 600 firme interpellate anche sulle funzioni degli uffici di mogoresi che auspicano la istituzione del- decentrati. la quarta ProVincia e chiedono che ad essa Afferma che la via delle conclusioni popo- sia aggregato il loro Comune. In effetti, ciò lari è senza dubbio faticosa, ma che soltanto accade perchè il problema della nuova Pro- percorrendo questa si possono evitare le so- vincia è stato impostato in modo artificioso. luzioni affrettate e comunque non conformi La verità è che nell'interno dell'Isola si av- alla volontà reale delle popolazioni sarde. verte l'esigenza, non di nuove Province, ma Conclude affermando che il problema della di instaurare migliori rapporti tra i cittadini quarta Provincia non può essere risolto, se e i vari uffici dell'Amministrazione dello Sta- non col rispetto della volontà del popolo sar- to. do . Afferma che il problema della quarta Pro- vincia dev'essere affrontato con una effetti- PINNA (M.S.I.) rileva che la discussione ha va consultazione del popolo sardo; consulta- offerto spunti interessanti non soltanto dal zione che non può avvenire se non col refe- punto di vista politico e psicologico, ma an- rendum. Ritiene che sia pertanto prelimina- che dal punto di vista morale. Taluni consi- re approvare la legge sul referendum, e che, glieri, che dichiarano di essere favorevoli al- una volta approvata questa legge si debba l'istituzione della nuova Provincia, vanno poi procedere alla consultazione del cittadino sviluppando considerazioni giuridico-costitu- sardo, chiedendogli non se vuole appartene- zionali che vi si oppongono. re a questa o a quella Provincia, ma se av- Ritiene sia il caso di fare un punto sulle verte l'esigenza della divisione amministrati- diverse tesi giuridico-costituzionali finora so- va del territorio dell'Isola in Province. Se il stenute. Vi è la tesi sostenuta dal consigliere popolo sardo risponderà di avvertire questa Piero Soggiu, che afferma la competenza del esigenza. lo si dovrà interrogare ancora per Parlamento ad istituire la nuova. Provincia e sapere se voglia o no la conservazione delle a provvedere contemporaneamente alle mo- Province nelle sue attuali strutture, oppure dificazioni ritenute necessarie delle attuali la conservazione di esse in forma decentrata circoscrizioni provinciali. Questa tesi sembra mediante circondari o dipartimenti. essere condivisa dalla Giunta. Vi è poi la te- Si dice sicuro che il popolo sardo risponde- si sostenuta dal consigliere Masia, che si so- rebbe unanime a favore della istituzione dei stanzia nell'affermare la competenza del Par- circondari, mentre si dichiarerebbe contrario lamento a disporre il trasferimento di un de- alla conservazione dell'attuale struttura pro- terminato numero di Comuni dalle Province vinciale. La Sardegna ha una tradizione sto- cui attualmente appartengono alla istituen- rica fondata su un notevole decentramento: da Provincia di Oristano, mentre nega che sotto Vittorio Emanuele I, le Province sarde lo stesso Parlamento possa disporre sposta- erano 15; sotto Carlo Felice le Province erano menti di Comuni da una ad un'altra delle 11 ed i distretti 32. Dopo l'unificazione della Province esistenti. Italia questo sistema decentrato venne a La terza tesi, sostenuta da taluno dei rap- cessare e le Province sarde vennero ridotte presentanti della Giunta ed illustrata oggi a 2. Questo arresto subìto dal decentramen- dal consigliere Contu, sostiene che il modif to amministrativo non ha riscontro nell'or- care le circoscrizioni delle Province esistenti ganizzazione periferica della Chiesa, la qua- per costituirne una nuova ricade nella com- le continua giustamente a mantenere in Sar- petenza della Regione. degna molte diocesi. L'esigenza di decentra- Ritiene che il problema più importante Resoconti Sommari Consiliari — 2089 — Consiglio Regionale della Sardegna I LEGISLATURA CCCLV SEDUTA 6 FEBBRAIO 1953

non è quello di accertare quale sia la tesi giu- ne. Si tratta, evidentemente, di una manovra ridicamente più corretta, quanto quello di in- diversiva che ha il fine di frapporre intralci tuire quale tesi abbia maggiori possibilità di alla istituzione della quarta Provincia. Il pro- essere condivisa dal Governo e dal Parlamen- blema generale sollevato dal consigliere Con- to tu, infatti, richiede profondi studi da svolge- Afferma che tanto il Governo quanto il re in un lungo arco di tempo. Parlamento sono contrari alla istituzione di Conclude affermando che, allo stato attua- nuove Province. tant'è che sono falliti i ten- le, si dovrebbe costituire il primo nucleo del- tativi di costituire le Province di Isernia, la quarta Provincia con quei Comuni che Valcla.gno e Caltagirone. hanno chiesto spontaneamente di farne par- A proposito della tesi sostenuta dal consi- te. Le altre necessarie modificazioni delle cir- gliere Piero Soggiu, osserva che non si può coscrizioni provinciali potranno essere decise forzare il significato dell'articolo 133 della in seguito. Oggi si devono soltanto accoglie-. Costituzione fino al punto da affermare che re le aspirazioni di coloro che vogliono' isti- il Parlamento può modificare, in Sardegna, tuire la nuova Provincia. le circoscrizioni provinciali esistenti. Questa competenza è invece chiaramente attribuita alla. Regione dall'art. 43 dello Statuto specia- PERNIS (P.N.M.) rileva che il problema le. L'art. 133 della Costituzione dà al Parla- della quarta Provincia è tornato in Consiglio mento la competenza di istituire una nuova con le stesse pregiudiziali che sin dalla pri- Provincia, quindi di togliere alle Province ma discussione lo hanno caratterizzato. L'uo- esistenti un certo numero di Comuni da ag- mo della strada, che non è particolarmente gregare alla nuova, ma non dà al Parlamen- versato in questioni giuridico-costituzionali, to la facoltà di togliere da una Provincia non può far a meno di notare che mentre Comuni per aggregarli ad altra Provincia dai diversi settori del Consiglio si afferma la esistente. necessità di procedere alla costituzione della Afferma che, se veramente si vuole far sor- quarta Provincia, quando si arriva al dunque, gere la nuova Provincia, si deve accogliere la si levano argomenti che sostanzialmente vi tesi giuridico-costituzionale sostenuta dal si oppongono. Il consigliere Gardu, ad esem- consigliere Masia, perché è quella che ha pio, afferma di essere favorevole alla istituzio- maggiori probabilità di essere accolta dal Go- ne della nuova Provincia, ma aggiunge che verno e dal Parlamento. non un palmo di terreno può essere ceduto Dichiara che, al di là del problema costi- dalla Provincia di Nuoro. Si è parlato anche tuzionale, la Provincia di Nuoro, ove la si Vo- del sacrificio che dovrebbe compiere la Pro- glia far sopravvivere, non dovrebbe essere ul- vincia di Cagliari. Ma se di sacrificio da par- teriormente ridotta nella sua circoscrizione. te di Cagliari si parla è perchè i consiglieri Scstiene che la istituzione della Provincia di Cagliari si preoccupano della sorte che toc- di Oristano, del resto, è stata avanzata non cherà ai 64 Comuni destinati a passare alla per mutilare la Provincia di Nuoro, ma per nuova Provincia. Si deve riconoscere che, quan- decongestionare la Provincia di Cagliari, la tunque la Provincia di Cagliari non curi con quale, data la sua vastità, non può assolvere particolare attenzione le strade del Capoluo- con la necessaria sollecitudine a tutte le sue go, è però molto sollecita nel risolvere le que- funzioni, specialmente nei confronti dei cen- stioni di propria competenza nei centri peri- tri più lontani, che oggi chiedono di essere ferici. aggregati alla istituenda nuova Provincia. E' Si dice propenso ad accettare la proposta stato sempre riconosciuto che la Provincia di Contu. In questo momento la fusione dell'or- Cagliari, anche perdendo quei 64 Comuni che oggi si vogliono assegnare alla nuova Provin- dine del giorno Melis - Soggiu Piero con lo cia di Oristano, continuerebbero a vivere di ordine del giorno Masia, o l'approvazione di vita fiorente. Il problema centrale è di sape- uno solo di questi ordini del giorno, non a- re se si può e si vuole ridurre la Provincia di vrebbero altro significato che quello di una Cagliari per formare la nuova Provincia di rinunzia da parte del Consiglio ad assumere Oristano. Gli altri problemi seno di impor- la responsabilità di una risoluzione concreta tanza marginale. del problema. Ritiene che il consigliere Contu, quando La proposta Contu consente, invece, una ha introdotto l'argomento del totale riordina- soluzione democratica del problema. mento dell'assetto amministrativo dell'Isola, Nel caso il Consiglio non voglia accogliere si sia allontanato dal problema in discussio- questa proposta, sarebbe opportuno accoglie- hesoconii Sommari Consiliari — 2090 — Consiglio Regionate della Sardegna I LEGISLATURA CCCLV SEDUTA 6 FEBBRAIO 1953 re quella avanzata dalla Giunta, modificata Sarà il Parlamento a stabilire i confini della però nella forma e nella sostanza. nuova Provincia. Ricorda di avere, fin dal suo primo inter- Conclude invitando i consiglieri a superare vento sulla questione, avanzato la proposta qualunque posizione campanilistica nell'inte- di attuare un ampio decentramento di uffici resse superiore della Sardegna. verso la zona che chiedeva e chiede di essere costituita in Provincia. Conclude rammari- COSSU (P.C.I.) è del parere che le due tesi candosi che nulla sia stato atto in questa di- ancora in contrasto siano quella dei fautori rezione. della quarta Provincia e quella di coloro che, pur essendo contrari, cercano di dissimulare MURETTI (P.N.M.) rileva che se la proposta questa loro posizione. Si tratta ora di chiari- di legge è giunta al Consiglio soltanto ora, re esattamente la posizione dei vari Gruppi. ciò deve essere imputato alla Giunta. Il pro- Sostiene che in effetti la confusione deriva blema, nonostante tutte le discussioni svolte- dall'indirizzo assunto dalla Giunta; indirizzo si in Consiglio, si ripropone ancora oggi nei che è quello della Democrazia Cristiana, con- suoi termini originari. Il sorgere di una quar- traria all'istituzione della quarta Provincia. ta Provincia può nuocere o giovare alla Sar- La Giunta non ha posto il problema nei suoi degna? Questo è l'interrogativo al quale il giusti termini alle popolazioni interessate. Lo Consiglio deve dare una risposta. esecutivo nasconde, dietro speciosi motivi di Osserva che nessuno ha addotto argomenti natura costituzionale, la sua opposizioni alla tali da dimostrare che la nuova Provincia po- nuova Provincia. Questa opposizione deriva trebbe nuocere alla Sardegna. Non è la città anche dal fatto che la Provincia di Cagliari, di Oristano che aspira a diventare capoluogo privata dai Comuni che dovrebbero passare di Provincia; il problema viene posto dai pae- ad Oristano, verrebbe amministrata non più si che intorno a questa città gravitano. E, se dai democristiani ma dalle sinistre. la legge consente che la volontà dei Comuni Afferma che altri Gruppi nascondono la possa esprimersi ed affermarsi, devono esse- propria opposizione alla proposta di legge in re proprio i consiglieri regionali, cioè i rap- esame tentando diversioni. Rientra in una presentanti del popolo sardo, a non tener manovra diversiva l'atteggiamento del consi- conto di questa volontà? gliere Contu. il quale ha creduto di dcver ri- Si dichiara contrario all'ultima proposta portare in discussione tutto il problema del- avanzata dalla Giunta. Anche il referendum la organizzazione amministrativa dell'Isola, proposto dal consigliere Contu sul manteni- proponendo un referendum popolare intorno mento o sull'abolizione delle Province in Sar- alla conservazione o abolizione delle Province degna non è concepibile. La soppressione del- e al ripristino dei circondari. Si tenta, così, le Province in Sardegna implicherebbe una di allontanare l'attenzione del Consiglio dal complessa ed impossibile rivoluzione dell'or- vero problema in discussione. ganizzazione statale, e non è possibile pensa- Dichiara che la Giunta è responsabile di re che lo Stato possa rinunciare ai propri non aver attuato il controllo della Regione rappresentanti nell'Isola. sugli Enti locali. La Giunta si è servita del- Afferma che la creazione della nuova Pro- l'articolo 44 dello Statuto speciale per svolge- vincia non può essere che fonte di progresso re attraverso gli organi comunali e provincia- per la Sardegna. li le proprie funzioni periferiche. Propone che l'articolo 1 della proposta di Ritiene che oggi la Provincia non possa es- legge sia emendato in questo senso: «E' isti- sere soppressa. Alla soppressione si oppone la tuita in Sardegna la Provincia di Oristano lealtà costituzionale e, nella situazione attua- con capoluogo Oristano, comprendente i se- le, si pone invece il problema di arricchire di guenti Comuni...». Non si dovrebbero, però e- contenuto le Province ed i Comuni. lencare i Comuni, mentre si dovrebbe allegare La Giunta è contraria alla nuova Provincia al progetto di legge la relazione obiettiva sul- perchè questa rappresenterebbe un passo in- le manifestazioni di volontà pervenute dalle nanzi nel processo di democratizzazione del- Amministrazioni interessate, con la racco- la vita civile ed amministrativa sarda. Non è mandazione che alla istituzione della nuova con la istituzione di astratti circondari che Provincia si provveda tenendo conto della si può superare la situazione attuale, ma è funzionalità e delle esigenze di vita della invece col render concreta ed operante ogni Provincia stessa e delle altre già esistenti. istituzione esistente. L'opposizione alla costi- Resoconti Sommari Consiliari — 2091 — Consiglio Regionale della Sardegna I LEGISLATURA CCCLV SEDUTA 6 FEBBRAIO 1953

tuzione della nuova Provincia tende ad evi- della nuova Provincia, accetterebbe la solu- tare che l'autonomia diventi effettiva, con- zione proposta dal consigliere Masia; soluzio- sentendo a più larghi strati della popolazio- ne che ha trovato una eco favorevole nei set- ne di partecipare alla vita pubblica. Non si tori di destra e di sinistra del Consiglio: con- vuoi dare, in sostanza, all'Isola una struttu- trario a questa proposta è, invece, proprio il ra amministrativa più conforme alle attuali Gruppo democristiano, che agisce secondo le esigenze e si alimentano quei residui di cam- istruzioni ricevute dal Ministro Scelba. panilisme, che ancora sopravvivono. L'istitu- zione della Provincia di Oristano servirebbe, appunto, ad equilibrare la vita amministrati- ASQUER (P.S.I.) ricorda che l'ordine del va regionale. giorno, col quale per la prima volta il Consi- La Giunta ha previsto nell'articolo 2 della glio prese una decisione nei confronti del pro- blema della istituzione della nuova Provin- proposta di legge in esame (ultima edizione) cia, fu approvato con una esigua maggioran- che alla Provincia di Nuoro, da parte della za. La Giunta nell'assolvere agli impegni che Provincia di Sassari, debba essere ceduto il derivavano da quel documento ha incontrato Goceano come compenso per i Comuni che la mille difficoltà ed ha finito col proporre al Provincia di Nuoro deve cedere a quella isti- Consiglio tre diverse soluzioni, lasciando alla tuenda di Oristano. Questa proposta non è prima Commissione la responsabilità della che un pretesto per mettere i consiglieri nuo- scelta. La prima Commissione si trovò a sua resi nella necessità di opporsi alla costituzio- volta in imbarazzo e, non accettando nessuna ne della nuova Provincia. Il Goceano d'altro delle tre soluzioni proposte dalla Giunta, ne canto, non intende passare alla Provincia di presentò una nuova, di compromesso: la peg- Nuoro ,e di conseguenza la proposta della giore di tutte. Se si vuole essere sinceri, si de- Giunta non è attuabile perchè antidemocra- ve riconoscere che quella soluzione prevalse tica. 'Quando il consigliere Gardu afferma in sede di Commissione proprio perchè ogni che la soluzione proposta dalla Giunta non commissario pensava che il problema della è accettabile, r on fa che constatare la vo- istituzione della quarta Provincia sarebbe sta- lontà della Giunta di far insorgere op- to in seguito accantonato dal Consiglio. Il posizioni tali che impediscano il sorgere della Consiglio, però, si trovò anch'esso in imbaraz- nuova Provincia. Il Grumo comunista è, per zo e preferì approvare la proposta Piero Sog- coerenza. ancora favorevole alla proposta for- giu per l'istituzione di un'apposita Commis- mulata dalla prima Commissione: proposta sione cui veniva attribuito il compito di pre- che si sostanzia nella costituzione della Pro- sentare, d'intesa con la Giunta, una proposta vincia di Oristano con i 64 Comuni della Pro- definitiva. La Giunta e la Commissione spe- vincia di Cagliari. ciale hanno presentato la soluzione che a- vrebbe dovuto essere definitiva e sulla quale COVACIVICH (D.C.) interrompe per chie- i consiglieri di tutti i settori avrebbero dovu- dere all'oratore se tutti i componenti del to essere d'accordo. Ma il consigliere Masia, Gruppo comunista siano d'accordo nell'accet- fautore numero uno della nuova Provincia, tare la soluzione proposta dalla prima Com- ha sentito il bisogno di riportare in discussio- missione. ne tutto il problema nei suoi termini genera- li, allo scopo di evitare che la Provincia di COSSU (P.C.I.) afferma che il Gruppo co- Sassari concorresse alla istituzione della nuo- munista, fin dal primo momento, ha dichia- va Provincia, cedendo alla Provincia di Nuo- rato di preferire la soluzione della Commis- ro il Goceano. Il consigliere Gardu ha, d'altra sione, in attesa di un successivo riordino delle parte, affermato che alla sua Provincia, quel- circoscrizioni provinciali. Più tardi il Gruppo la di Nuoro, non si può chiedere nessun sacri- comunista si è dichiarato disposto ad aderire ficio, perchè qualunque diminuzione territo- alla inclusione nella nuova Provincia dei tre- riale rappresenterebbe per essa la morte. dici Comuni della Planargia attualmente fa- Stando così le cose, la Provincia di Oristano centi parte della Provincia di Nuoro. dovrebbe nascere a spese della sola Provincia Dichiara di nutrire il timore che il Gruppo di Cagliari. democristiano voglia avanzare nuove com- Sostiene che Cagliari ha, per la sua storia, plicate soluzioni affinchè non si possa addi- la mentalità di una piccola capitale e non venire ad una conclusione pacifica e concor- può preoccuparsi eccessivamente della perdi- de del problema. Se il Gruppo democristiano ta di 64 Comuni. Dichiara che non sarebbe fosse veramente favorevole alla istituzione contrario ad un trasferimento ad Oristano Resoconti Sommari Consiliari — 2092 — Consiglio Regionale della Sardegna I LEGISLATURA CCCLV SEDUTA 6 FEBBRAIO 1953 della sede del capoluogo di Provincia: Caglia- seguita la procedura normale dell'articolo 13? ri non perderebbe niente altro che il Prefetto della Costituzione. Fu ritenuto, per contro, ed il Questore. Cagliari è disposta a dei sacri- dai firmatari della prima mozione del dicem- fici, ma sempre a condizione che non sia se- bre 1950, che l'iniziativa acquistasse maggio- la a farli, perchè il problema è di carattere re rilievo se tradotta in una proposta legge generale. del Consiglio regionale da inoltrarsi al Parla- Osserva che la competenza d'istituire nuo- mento, seconde, l'articolo 4 delle Norme di at- ve Province spetta al Parlamento, mentre al- tuazione dello Statuto speciale per la Sarde- la Regione spetta la competenza circa le mo- gna 19 maggio 1949, numero 250. Si giunse, difiche delle circoscrizioni provinciali. Criti- così, con la discussione della mozione, alla ca la tesi secondo la quale sí potrebbe propor- prima impostazione del problema. re al Parlamento la costituzione della Provin- Può darsi che quella prima discussione si cia di Oristano senza la definizione della re- sia sof fermata più sugli aspetti politici del lativa circoscrizione territoriale. Questa solu- problema che su quelli tecnico-giuridici; cer- zione porterebbe al risorgere di tutti gli irre- to, essa non tenne conto della complessità dentismi isolani quando il Consiglio affron- del problema, limitandosi ad affermare: « che tasse il problema delle circoscrizioni. Sono l'attuale ripartizione della Sardegna nelle tre ormai molti i Comuni che vogliono passare circoscrizioni provinciali di Cagliari, Sassari ad altra Provincia: l'Ogliastra, ad esempio, e Nuoro non risponde alle esigenze di un solo pur facendo parte della Provincia di Nuoro, decentramento amministrativo », e a ricono- si sente economicamente e storicamente le- scere: « più che opportimo, necessario soste- gata alla Provincia di Cagliari. Vi è una deli- nere l'iniziativa dei Comuni tendenti ad ot- berazione del Consiglio comunale di Ierzu tenere l'istituzione di una quarta Provincia, tendente, appunto, ad ottenere il passaggio il cui territorio verrebbe a coincidere quasi e- di questo Comune dalla Provincia di Nuoro sattamente con la circoscrizione giudiziaria a quella di 'Cagliari e tutta permeata, nella del Tribunale di Oristano, e che abbraccereb- forma e nel contenuto, di irredentismo. be i Comuni dei manclamenti di Bosa, Cuglie- E' del parere che l'attuale ripartizione am- ri, D.lacomer (esclusi Eolotana, Silanus e Lei), ministrativa dell'Isola non soddisfi le esigen- , Ghilarza, Smeghe, Busachi, Orista- ze delle popolazioni dell'Isola, e che, di con- no, Terralba, Ales e Mogero, i primi quattro seguenza, si debba studiare un migliore as- ora appartenenti alla Provincia di Nuoro, gli setto amministrativo dell'Isola. Invece della altri 7 a quella di Cagliari ». costituzione della Provincia di Oristano, bi- Posta questa premessa, l'ordine del gior- sognerebbe chiedere la ripartizione della Sar- no votato e approvato nella seduta del 13 di- degna in numerose piccole circoscrizioni, me- cembre 1950 concluse dichiarando: « di fare no importanti delle Province, ma più aderen- proprio il voto delle popolazioni interessate, ti alle esigenze delle popolazioni. come sopra espresso attraverso le deliberazio- Conclude affermando che la proposta d' ni dei rispettivi Comuni » e «impegnando IP legge in esame, se venisse approvata dal Con- Giunta regionale a predisporre la proposta siglio, sarebbe senz'altro respinta dal Parla- di legge che il Consiglio — a norma dell'art. mento. 51 dello Statuto speciale, in relazione agli ar- ticoli 121 e 133 della Costituzione della Re- CRESPELLANI (D.C.), Presidente della pubblica — presenterà alle Camere, per la Giunta, ricorda che a metà del 1950 si deter- istituzione della quarta Provincia sarda, con minò, nella zona che ha per suo centro più capoluogo in Oristano ». importante la città, di Oristano, un movimen- Nell'ottemperare al mandato ricevuto, la to per la creazione di una quarta Provincia. Giunta ritenne suo dovere raccogliere ed e- Il movimento si articolò in deliberazioni di laborare tutti quegli elementi utili a dimo- Amministrazioni comunali, in ordini del gior- strare al legislatore quanto, nell'ordine del no, in convegni popolari comunali e interco- giorno 13 dicembre 1950, veniva affermato: munali, in campagne di stampa e così via. « la situazione economico-finanziaria del ter- Rileva che se l'iniziativa dei Comuni fosse ritorio della istituenda Provincia offre la pie- stata portata direttamente al Governo cen- na garanzia che il nuovo ente potrà far fron- trale, perchè la traducesse in disegno di leg- te alle esigenze del proprio bilancio, in condi- ge, dopo aver disposto la debita istruttoria e, zioni comparativamente più vantaggiose di sugli elementi concreti suggeriti dalla stessa, quelle delle altre Province esistenti nella Re- richiesto il parere della Regione, si sarebbe gione o di taluna di esse », dovere che si im,- Resoconti Sommari Consiliari — 2093 — Consiglio Regionale della Sardegna I LEGISLATURA CCCLV SEDUTA 6 FEBBRAIO 1953 poneva, soprattutto, per la procedura che si tuzione di nuove Province e il mutamento era intesa seguire, quella della proposta di delle circoscrizioni possano essere stabiliti con legge al Parlamento, che importava l'obbligo legge ordinaria, non può dubitarsi che, una di corredare la proposta stessa di quei dati volta questa emanata, l'art. 43 dello Statuto che sarebbero stati forniti dal Governo, ove resti senz'altro non modificato, ma integrato. l'iniziativa fosse stata assunta dal potere e- Afferma che i criteri seguiti dalla Giunta secutivo centrale. nella esecuzione del mandato ricevuto, con In questo studio apparve manifesto che la l'ordine del giorno 19 dicembre 1952, sono costituzione della nuova Provincia nei limiti stati i seguenti: assicurare la vitalità e la ef- territoriali tracciati dall'ordine del giorno 13 ficienza amministrativo-finanziaria sia della dicembre 1950, se incideva notevolmente sul- nuova Provincia che di quelle preesistenti, te- la consistenza della Provincia di Cagliari, cui nendo in particolar conto la natura della eco- sottraeva territori ad alto reddito, minaccia- nomia delle varie zone, la posizione geografi- va seriamente la vitalità della Provincia di ca, la viabilità, i mezzi di comunicazione, ecc., Nuoro. assecondare la volontà delle popolazioni inte- La Giunta non poteva non segnalare al ressate, ritenendo come valida manifestazioL Consiglio, questo stato di cose e, pur dando e- ne di tale volontà le deliberazioni delle Am- secuzione al mandato ricevuto con l'ordine ministrazioni comunali liberamente elette; del giorno 13 dicembre 1950, suggerì, con i tener conto delle circoscrizioni giudiziarie e progetti n. 2 e n. 3, dei correttivi, allo scopo di fiscali esistenti, particolarmente di quelle assicurare alla superstite Provincia di Nuo- mandamentali, evitandone, per quanto possi- ro possibilità di vita. Il Consiglio dimostrò di bile ,gli smembramenti. far sue queste preoccupazioni che, nella di- All'applicazione concreta di questi criteri, scussione seguitane, furono particolarmente la Giunta ha fatto precedere la richiesta del accentuate dai colleghi di Nuoro; e fu così parere dei Comuni interessati, intendendo che sorse il problema, della procedura con la come tali non solo quelli che già figuravano quale si sarebbero potuti raggiungere gli sco- inclusi nella primitiva istanza per la istitu- pi inscindibilmente collegati di realizzare la zione della quarta Provincia, e quelli ricosti- nuova Provincia e di assicurare alla Provincia tuiti, dopo il dicembre 1950, nello stesso am- di Nuoru adeguati ampliamenti territoriali bito, ma altresì quelli che potevano essere che ne garantissero la funzionalità sotto il presi in esame, secondo anche le indicazioni profilo amministrativo e finanziario. desunte da emendamenti presentati da diver- La questione parve superata con l'ordine si consiglieri regionali, anche se non ancora del giorno del 19 dicembre 1952, con il quale discussi dall'intero Consiglio. la Giunta era invitata a « riesaminare le so- Dichiara che, acquisiti questi dati, la Giun- luzioni già prospettate nella relazione illustra- ta, dopo aver sentito e consacrato in verbale tiva del progetto di legge nazionale in discus- il parere dei membri della Commissione no- sione e, acquisito il parere dei Comuni inte- minata in virtù dell'ordine del giorno 19 di- ressati... a proporre i limiti definitivi della cembre 1952, ha formulato il progetto oggi nuova Provincia e delle modificazioni terri- sottoposto all'esame del Consiglio. toriali fra le Province di Nuoro, Cagliari e Le modifiche più rilevanti al primitivo pro- Sassari ». getto sono le seguenti: 1) mantenimento alla Critica la tesi sostenuta dal collega Masia, Provincia di Nuoro dell'intero mandamento per cui inserire nel provvedimento nazionale di , ad eccezione del Comune di Sin- che dovrà istituire la nuova Provincia i com- dia, che gravita prevalentemente sulla eco- pensi territoriali tra le altre Province sareb- nomia di Bosa; 2) trasferimento dalla Provin- be incostituzionale perchè in contrasto con cia di Sassari a quella di Nuoro di cinque dei l'art. 43 dello Statuto, che riserva alla Regio- nove Comuni del Goceano previsti nella terza ne la competenza a disporre le modifiche al- proposta, e precisamente di quelli costituen- le circoscrizioni provinciali, con il vincolo del_ ti il mandamento di Bono, collegati con il ca- la volontà delle popolazioni di ciascuna delle poluogo di Nuoro da brevi ed agevoli vie di Province interessate espressa con referendum. comunicazione, lasciando, invece, alla Pro- Afferma, al riguardo, che, pur trattandosi vincia di Sassari il mandamento di Benetut- di due norme di natura costituzionale, quella ti; 3) mantenimento alla Provincia di Nuoro che fa parte della Costituzione ha carattere dell'intero mandamento di Sorgono, compre- preminente su quella dello Statuto, per cui se so il Comune di , che fa parte dei l'art. 133 della Costituzione prevede che l'isti- mandamento stesso; 4) trasferimento dalhi Resoconti Sommari Consiliari — 2094 — Consiglio Regionale della Sardegna I LEGISLATURA CCCLV SEDUTA 6 FEBBRAIO 1953

Provincia di Nuoro a quella di Cagliari dei genze dell'Isola; infine soddisfa una antica e Comuni di Villanovatulo, Genoni, Nurallao, imperiosa esigenza dei 14 Comuni oggi situa- Nuragus, Isili, Gergei, Escolca, Serri, Nurri, ti al confine sud della Provincia di Nuoro che Orroli, Esterzili, Escalaplano, , oggi, per accedere al capoluogo, devono im- , Laconi. piegare tre giorni di viaggio. Sostiene che la nuova proposta di legge na- Conclude affermando che l'approvazione zionale approntata dalla Giunta rende possi- del provvedimento in esame, oltre a divenire bile la istituzione della quarta Provincia con un fatto politico di grande rilievo per il pre- un substrato territoriale ed economico-finan- stigio dell'ordinamento regionale, perchè ne ziario largamente sufficiente ad assolvere ai consacra la superiorità della 'funzione, costi- suoi compiti istituzionali; assicura alla Pro tuirà anche il primo passo verso quell'ulte- vincia di Nuoro, anche se diminuita nella sua riore studio dell'ordinamento regionale, ai consistenza territoriale, condizioni sufficien- fini di un più ampio decentramento delle ti di vita, con la conservazione quasi totale funzioni amministrative, e verso quella unifi- del mandamento di Macomer, e con l'aggre- cazione delle varie circoscrizioni amministra- gazione del mandamento di Bono; riduce al tive, giudiziarie, finanziare ecc, che, nei di- minimo la dismissione di territori che la Pro- battiti della stampa e nelle discussioni ac- vincia di Sassari è chiamata a fare, per con- cesesi in questi mesi, è apparsa una esigenza correre ad un beneficio che torna a vantaggio non più prorogabile. dell'intera Isola, quale quello di un decentra- mento amministrativo più adeguato alle esi- La seduta è tolta alle ore 13 e 15.

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