Ministero per i beni e le attività culturali

Soprintendenza Archivistica per la

INVENTARIO DELL’ARCHIVIO PRIVATO RIGIRONE

a cura di

ANNUNZIATA BOZZA

2010

In copertina: ARCHIVIO FAMIGLIA RIGIRONE, da negativo fotografico: lavori in campagna in contrada S. Elia, 1927.

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Ministero per i beni e le attività culturali

Soprintendenza Archivistica per la Basilicata

INVENTARIO DELL’ARCHIVIO PRIVATO RIGIRONE

a cura di

ANNUNZIATA BOZZA

2010

2 INDICE

INTRODUZIONE

Tavola genealogica pag. 5

La famiglia Rigirone di Craco pag. 6

L’Archivio privato Rigirone: metodologia dell’intervento pag. 16 di riordinamento ed inventariazione

INVENTARIO

Abbreviazioni

Documenti personali dei componenti della famiglia pag. 23

Contabilità ed altri documenti d’amministrazione pag. 56

Istrumenti notarili e scritture pag. 61

Produzioni civili, ricorsi e atti giudiziari diversi pag. 67

Corrispondenza pag. 81

Fotografie (Archivio Frassetto) pag. 99

Bibliografia pag. 102

3

I N T R O D U Z I O N E

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TAVOLA GENEALOGICA

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I Rigirone di Craco

Le fonti documentarie di cui si dispone e le notizie storiche, piuttosto esigue e frammentarie, tratte da alcuni contributi e testi di autori di storia locale, attestano che la famiglia Rigirone è di Craco, paese lucano della provincia di . Secondo alcuni il nome Rigirone o Riggirone o ancora Ruggerone sarebbe di origine normanna, tuttavia tale ipotesi non può, per assenza di testimonianze certe, essere avvalorata nè tantomeno si può far risalire la presenza sul territorio lucano di tale famiglia sin dal tempo dei normanni. Il rinvenimento e la consultazione di una parziale trascrizione, fatta da un esponente della famiglia, Alberto Rigirone (1899 – 1969), di un testo dal titolo“Cronache cracensi” redatto da Archimede Odoardo Rigirone (1832 – 1894), discendente della stessa casata, che narra di avvenimenti storici legati a Craco, ha consentito di ricavare alcune informazioni sulla presenza dei Rigirone in quel paese. Proprio nell’introduzione delle “Cronache cracensi”, il cui elaborato originale è andato disperso, si legge: “…i libri parrocchiali di Craco dallo scrivente compulsati risalgono sino al 1590 e non al di là. Orbene le famiglie borghesi di Craco del secolo decimo ottavo di origine puramente cracense, erano le seguenti: 1) le tre famiglie Rigirone, cioè quelle di Gerardo, di Giovanni Eligio e di Nicolangelo, uscite tutte e tre nello scorcio del secolo decimo settimo dal magnifico Rigirone Angiolo; e quest’ultimo era discendente di Francesantonio e di Coletta Rigirone il quale cognome i preti ne’ loro libri scrivevano indifferentemente Di Roggerone, Di Riggirone o Riggirone. Ne’libri parrocchiali del 1500 o del 1600 niun accenno vi è che una tale stirpe fosse venuta da altro .” Oltre che dall’opera storica di Archimede Rigirone, notizie genealogiche sulla famiglia possono essere tratte dalla documentazione

6 presente nell’archivio privato. In particolare nella ricostruzione dei fatti connessi ad un procedimento civile relativo al possesso e governo della cappella della SS. Concezione eretta nella Chiesa Matrice Montalbano si menzionano i fondatori e detentori dello ius patronato della cappellania anzidetta, i baroni Asprella di Montalbano, e con essi i discendenti legittimi di tale diritto e cioè tale Ottavia Nigro andata in sposa nel 1701 ad un Domenico Rigirone. Da loro matrimonio sarebbero nati Francesco, Giovanni Eligio e Gerardo. Se per il primo ed il secondo non si dispone di alcuna notizia, per il secondo si è potuto attestare - visto che nell’archivio di famiglia si conserva il privilegio di nomina in pergamena - che consegue nel 1740 il dottorato in "in utroque iure", in diritto canonico e civile, presso il Collegio di Studi napoletano. Di lui si sa ancora che nel 1741 contrasse matrimonio con tale Stella Lazzazera e ne nacquero Nicola Maria, Francesco, Andrea, Carlo Filippo, Maria Teresa e Serafina. Dei figli di Giovanni Eligio Rigirone, che muore a Craco nel 1770, si hanno pochissime notizie e per di più soltanto per alcuni di essi. Nicola Maria, figlio primogenito di Giovanni Eligio, dedica la sua vita al sacerdozio e, nel 1792, vince per concorso la carica di arciprete della Chiesa parrocchiale di Craco. Francesco, nato probabilmente intorno alla metà del ‘700, si laurea in Medicina a Salerno nel 1775. Muore a Craco il 22 settembre 1797. Non si hanno notizie sul nome della sua consorte ma è certo che ebbe un solo figlio: Giovanni Eligio. Di Andrea si è a conoscenza che si unì in matrimonio e che generò Nicolangelo. La discedenza degli attuali Rigirone avrà origine e si svilupperà da questi due rami, quello di Giovanni Eligio e di Nicolangelo, che nel primo quarto dell’800 si unificheranno con il matrimonio dei loro figli. I documenti conservati nell’archivio privato Rigirone consentono di ricostruire in maniera più precisa e sistematica le vicende della famiglia proprio dagli inizi del XIX sec.. Documentazione archivistica precedente,

7 in particolare della metà e della fine del ‘700, non è stata rinvenuta né è stato possibile ricorrere alla consultazione di altri complessi documentari connessi. Del resto lo stesso Archimede Rigirone nelle sue “Cronache cracensi” a proposito degli anni intorno al 1799 aggiunge: “…Chi componeva la cracense repubblicana Municipalità la tradizione non lo dice ne se n’è trovata traccia nell’archivio comunale sia perché questo non è stato mai tenuto da segretari diligenti ed intelligenti sia perché, restaurato il governo borbonico, dovette far distruggere i registri siccome fece farsi con apposito decreto di tutti i processi criminali di quell’epoca”. Giovanni Eligio, figlio di Francesco, nasce probabilmente a Craco nel 1778 ed ivi decede il 4 novembre 1826, ammazzato forse in uno scontro con i briganti. Si laurea in legge nel 1803 e, l’anno seguente, il 4 aprile, sposa tale Regina Latronico. Dalla loro unione nasce il 6 giugno 1805 un’unica figlia Camilla che andrà in sposa nel 1830 al cugino Andrea1, figlio di Nicolangelo e di Angela Rinaldi. Camilla ed Andrea avranno tre figlie femmine Costanza Mariangela e Giovanna. Tra i discendenti Rigirone più noti vi è senza dubbio Costantino2, fratello di Andrea. La sua data di nascita è controversa: secondo alcuni sarebbe nato il 4 luglio 1794, secondo altri il 2 agosto 1795. Nell’archivio di famiglia non è stato rinvenuto alcun documento che lo riguardi se non un decreto di nomina a consigliere straordinario del Consiglio sanitario della Provincia di Basilicata proveniente da Firenze e datato 15 giugno1865

1 RIGIRONE Andrea nacque a Craco intorno al 1800 da Nicola e da Angela Rinaldi. Propietario. Era iscritto nei ruoli dei contribuenti del 1832 per un imponibile di duc. 487,95. Capitano della Guardia Nazionale, fu componente del Circolo Costituzionale del suo paese nel 1848. Morì a Craco l’11 marzo del 1849. Notizie tratte da: PEDIO, TOMMASO, Dizionario dei patrioti licani artefici e oppositori(1700 . 1870), Editrice Tipografica, Bari 1990, vol. IV, pag. 252. 2 RIGIRONE Costantino nacque a Craco il 2 agosto 1795 (e non il 4 luglio 1794) da Nicola e da Angela Rinaldi. Dottore fisico. Era iscritto nei ruoli dei contribuenti del 1832 per un imponibile di duc. 93.42. Affiliato alla Carboneria rappresentò la Vendita del suo paese nella Grande Assemblea del Popolo Carbonaro della Lucania Orientale tenuta A Potenza l’11 agostondel 1820. Venne schedato negli «Srutini di Polizia». Nel 1848, presidente del Circolo Costituzionale del suo paese, raccolse intorno a sé le forze moderate di Craco. Deputato al Parlamento Napoletano, dopo il 15 maggio ebbe rapporti con i ribelli calabresi. Accusato di «attentato contro la sicuezza interna dello Stato», con provvedimento del 20 agosto del 1850 gli atti a suo carico vennero archiviati. Incluso tra gli attendibili politici, venne sottoposto a sorveglianza di polizia. Nel 1860 accettò il programma del Comitato dell’Ordine ma rimase estraneo al movimento insurrezionale. Morì a craco il 24 dicembre 1875. Notizie tratte da: Idem. 8 concesso dal Re d’Italia Vittorio Emanuele II e due necrologie. L’esiguità di documenti è ulteriormente avvalorata dal contenuto di una lettera del 1911 redatta da uno dei pronipoti di Costantino stesso. Nel rispondere, infatti, ad una richiesta di informazioni - pervenuta dal Comitato nazionale per la Storia del Risorgimento - finalizzata alla realizzazione di una pubblicazione sui membri delle assemble legislative e costituenti del periodo risorgimentale, è ribadita la presenza tra le carte di famiglia solo del decreto di nomina e delle due necrologie. In più si legge: “…e non tengo altro perché i saccheggi ed incendi di diverse epoche delle orde reazionarie alla mia casa e le perquisizioni e persecuzioni della polizia borbonica dal 20 al 60 non hanno permesso conservare niente”. Ad ogni modo di lui si sa che, ricevuti i primi insegnamenti in Basilicata presso alcuni religiosi, si reca a Napoli dove coltiva con passione gli studi classici ed in particolare la filosofia. E’ grande ammiratore di Bruno e Campanella, poi di Pasquale Galluppi, Antonio Rosmini e Vincenzo Gioberti. Scrive diversi saggi di filosofia, purtroppo mai pervenuti ai posteri perché bruciati nel 1861 dai seguaci di Borjes. Parallelamente alla filosofia si applica con grande abilità negli studi di medicina dove viene graduato con somma lode. Ha come amici e maestri Vincenzo Lanza, professore della cattedra di medicina pratica dell’università napoletana, e Antonio Miglietta, Segretario Generale dell'Uffizio del Protomedicato, docente sia di Storia Medica che di Fisiologia presso l'Ateneo napoletano. Nel 1819, dopo il tirocinio medico, Costantino Rigirone rientra in famiglia ed esercita la professione con tale perizia da essere ricercato non solo in tutta la Basilicata ma anche nella vicina Puglia. Personaggio eclettico non smette mai di studiare e di eccellere anche in altre branche dello scibile quali la storia e la politica. Prende parte a tutte le sollevazioni liberali: nel 1820 è alla testa d’una colonna di carbonari e nel 1848 merita un seggio nel Parlamento partenopeo. Tutta la sua vita è dedicata alla medicina e alla lotta contro

9 ogni tipo di dispotismo e tirannide. Per tale motivo patisce persecuzioni e molestie. Vede trucidati i suoi familiari, bruciata la casa e devastate le sue proprietà. Muore all’età di 80 anni con la consapevolezza di aver dato il suo contributo massimo all’indipendenza ed all’unità italiana. Altro fratello di Costantino, oltre ad Andrea, è Giuseppe. Sposatosi con Camilla Grossi mette al mondo Nicola, Antonio, Costantino, Archimede, Filodemo e Samuele. Nicola ed Antonio si dedicano alla vita religiosa. Costantino, chiamato così in onore dello zio patriota, si laurea nel 1848 in legge presso la regia Università degli studi di Napoli. Sposa la cugina Giovanna, figlia di Andrea e Camilla Rigirone. Archimede nasce a Craco il 3 novembre 1832, si laurea nel 1856 a Napoli in medicina e lettere e filosofia. Nel 1860 è presidente del Comitato Insurrezionale del suo paese ed ufficiale della Guardia Nazionale in difesa della popolazione contro i briganti, in particolare di Cappuccino, di origine crachese, e Tiracanale. Dal 1861 al 1869 è sindaco di Craco e, al termine del mandato, mantiene il suo impegno politico nel suo paese in qualità di consigliere. Di lui si conservano nell’archivio di famiglia diverse mozioni, corredate da un fitto carteggio con i maggiori politici del tempo, presentate in sede di consiglio comunale. Da esse si apprende che si fece carico di caldeggiare un progetto di costruzione di una strada interprovinciale di collegamento fra i comuni di Rotonda, , , Palagiano; di un altro di realizzazione di una ferrovia lungo la Val d’Agri di collegamento alla stazione di ; della costruzione di un muraglione per fermare il movimento franoso originatosi dalla costruzione della fognatura e del 13°tronco della nazionale

Val d’Agri; del distacco di Craco dal mandamento di e della sua aggregazione a quello di Pisticci. Nel 1882 riceve la nomina a vice presidente onorario dell’Associazione Operaia di Mutuo Soccorso di Craco e successivamente quella di cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. Muore a Craco il 25 luglio 1894. Nulla si sa di Filodemo, mentre invece

10 per Samuele si è a conoscenza che nasce il 2 marzo 1837; nell’agosto del 1860 aderisce come luogotenente alle forze insurrezionali lucane aggregandosi agli insorti del suo paese comandati da Giacomo de Leonardis. Muore a Craco il 2 maggio1884. Tutti i fratelli vivono - così come si legge in molti documenti – “in perfetta armonia” dedicandosi oltre che all’attività civile e politica, anche all’amministrazione e conduzione delle ingenti proprietà terriere. Alla morte di ognuno di essi il patrimonio di famiglia passa all’unico Rigirone sposato, Costantino, che concentra nelle sue mani le sostanze derivategli dalla moglie Giovanna, anch’essa una Rigirone. Dalla loro unione nascono Camilla, Giuseppina, Angela ed Andrea. Per lui, nato a Craco il 6 ottobre 1851, siamo a conoscenza che sul piano strettamente personale e familiare, la vita non fu parca di sofferenze. Sposatosi con Maddalena Rago vede morire nel giro di pochi anni, colpiti da malaria ed influenza spagnola, ben nove dei suoi undici figli. Al tempo stesso si occupa di curare le centinaia di ettari di terreno di cui è proprietario. Nel gestire le proprietà agricole viene in diretto contatto con tutte le problematiche connesse all’agricoltura nel meridione agli inizi del ‘900: è sua una relazione – dal titolo “Causa e rimedio del malessere in Basilicata” - frutto di un’indagine approfondita sull’argomento rinvenuta nell’archivio familiare e corredata da numerosi appunti e riflessioni e da un carteggio dal quale emerge la sua volontà di confrontarsi anche con altri possidenti e notabili su tali tematiche. Sul piano dell’impegno politico e sociale accetta, per il quadriennio 1894 – 1898, la nomina conferitagli dal Comune di Craco a Presidente della Congregazione di Carità. Toccato, dalle dolorose vicende familiari - gli muore anche una figlia, Vincenzina, a soli diciotto anni - decide di lasciare Craco e di trasferirsi a Roma con l’unico figlio superstite, Alberto, nato nel 1899. Nel 1924 Andrea muore ed Alberto, lauratosi in Giurisprudenza presso l’Ateneo romano, si divide tra Roma e Craco ove subentra al padre nella conduzione delle proprietà di

11 famiglia. Nel 1928 Alberto sposa Ida Rago e dalla loro unione nascono due figli: Magda ed Andrea tuttora viventi. Delineare una biografia di Alberto Rigirone non è cosa facile se si tiene conto della sua intensa attività intellettuale, politica, professionale e sociale. Leggendo alcune note, elaborate da chi ebbe la possibilità di conoscerlo, emergono su di lui alcune valutazioni significative. Pietro De Francisci, professore universitario di Alberto Rigirone, nell’articolo dal titolo “Felice incontro”, apparso su “Il Tempo” del 10 gennaio 1963, così scrive di lui: “…Dirò di uno di quegli incontri felici dai quali si sprigiona una specie di fluido magico, che, mediante il richiamo alla memoria di parole e di aneddoti, di sentimenti e di azioni di un passato lontano, riesce ad annullare anche la coscienza della fuga del tempo.” E ancora aggiunge: “Mi sarebbe stato difficile ravvisare un mio antico studente il quel dottor Alberto R., un anziano, ma prestante e, nell’aspetto signore di razza…”; e continua ancora ”…a me premeva anche conoscere qualcosa della vita di quel mio generoso ed affettuoso allievo, dopo il conseguimento della laurea. Ed egli mi narrò che, per ragioni di famiglia, aveva dovuto abbandonare il diritto e dedicarsi all’agricoltura, della quale si era formato una solida esperienza che gli aveva permesso di resistere alle burrasche della guerra, dello scorporo e delle annate improduttive. Aveva trascorso così quasi tutta la sua esistenza nelle sue campagne, ritenendo suo dovere quello di migliorare la terra e ammaestrare con l’esempio i suoi contadini. Ma non per questo aveva rinunziato alla sua passione per gli studi, specialmente letterari e storici, nei quali aveva trovato conforto nelle ore più tristi e difficili: e per mantenersi al corrente, aveva continuato ad arricchire la propria biblioteca avita, risalente al 1600, e ricca di circa diecimila volumi”. Lo scorporo di cui si parla nell’articolo è quello dell’applicazione della legge di Riforma Fondiaria che determina, a metà del ‘900, l’esproprio di oltre 2000 ettari di terreno di proprietà dei Rigirone.

12 Su questo argomento Alberto Rigirone non mancherà di far sentire la propria opinione assumendo una posizione di aperta e coraggiosa polemica nei confronti del potere politico in quel momento storico. Dalle carte dell’archivio di famiglia emergono moltissime notizie su Alberto Rigirone: nel 1934 riceve la nomina di assistente volontario per la cattedra di Politica Internazionale presso la Regia Università degli Studi di Roma. Collabora per molti anni, a Roma, in qualità di redattore capo, alla rivista “Politica”, fondata, dopo la prima guerra mondiale, da Francesco Coppola e Alfredo Rocco, curando in particolare la rubrica “Diario Critico”. Nel 1937 è designato Presidente della consulta del Comitato per la Storia del Risorgimento per la provincia di Matera e nel 1953 è investito della carica di socio onorario a vita della Società operaia di mutuo soccorso di Montalbano Ionico. Sempre nel 1953 riceve dalla Soprintendenza bibliografica per la Puglia e la Lucania di Bari la nomina ad Ispettore Bibliografico Onorario per i Comuni di Craco, Montalbano Ionico e per il triennio 1953 – 1955 e quella di Ispettore onorario alle Opere Antichità e Arte per il Comune di Craco concessagli dalla Soprintendenza alle antichità della Puglia e del materano con sede a Taranto, riconfermatagli anche nel 1958. Nel 1946 è eletto sindaco di Craco e nel 1953 si candida al senato nelle liste del Partito nazionale monarchico per il collegio di . Dal settembre 1949 al settembre 1959 è presidente del Consorzio Agrario provinciale e presidente dell’Unione Agricoltori di Matera. Fonda e dirige a Matera il giornale “Terra Lucana” al fine di porre in luce i problemi del mondo agricolo meridionale di cui era profondo conoscitore. L’archivio di famiglia custodisce di lui soprattutto gli innumerevoli scritti: poesie, brevi racconti, articoli, saggi storici, riflessioni letterarie, monografie, approfondimenti di politica internazionale, relazioni, appunti, note culturali: una miriade di elaborazioni frutto di anni di studi e indagini.

13 Di un suo particolare scritto sono state rinvenute anche sino a una decina di stesure, purtroppo senza data, dove il paziente lavorìo e la ricerca della definizione del concetto appaiono non solo esercizio letterario ma anche esigenza pedagogica di porgere, a tutti, il pensiero in maniera chiara e inequivocabile. Nel 1963 Craco, paese natale di Alberto, viene interessato da una frana di vaste proporzioni e quindi evacuato. La famiglia Rigirone è costretta a raccogliere in gran fretta le proprie cose ed a lasciare l’antica dimora padronale. Il dolore per una simile sciagura è insopportabile per Alberto che muore a Roma il 1°maggio 1969. Nel 1970 il Palazzo Rigirone di Craco sito in via Cavour n. 8 viene dichiarato pericolante e quindi abbattuto. Mobili, suppellettili, carte di famiglie e numerosi libri antichi e di pregio, sono collocati in scatole di cartone e trasferiti a Ferrandina. Oggi ci sono Magda ed Andrea, figli di Alberto e Ida Rigirone, insieme con le loro famiglie, a narrarci le vicende dei loro antenati. Hanno grande desiderio di vedere recuperate le tracce del loro passato, riannodati i fili della memoria e rinsaldati i legami con le proprie radici. Essi - che hanno sperimentato come si può, per un arcano destino, essere privati di tutto, della casa, della terra e degli affetti - sono consapevoli che conservare “il passato” significa soprattutto possedere un patrimonio che concorre alla costruzione della conoscenza di fatti e persone che tanta parte hanno avuto nelle storia politica e sociale del territorio lucano.

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COSTANTINO RIGIRONE (* Craco, 04.07.1794 – † 24.12.1875)

ARCHIMEDE ODOARDO RIGIRONE (* Craco, 03.11.1832 – † Craco 25.07.1894)

ANDREA RIGIRONE (* Craco, 06.10.1851 – † Roma 06.02.1924)

15 L’archivio privato Rigirone: metodologia dell’intervento di riordinamento ed inventariazione

La Soprintendenza Archivistica per la Basilicata ha emesso nell’anno 2006 la dichiarazione di notevole interesse storico per i documenti di proprietà di Andrea Rigirone, discendente di un’antica famiglia originaria di Craco ma trasferitasi a Ferrandina a seguito dell’instabilità statica del proprio palazzo gentilizio, rilevata nell’anno 1970, per effetto di una frana di vaste proporzioni che ha interessato il paese lucano nel 1963. All’epoca dell’evacuazione da Craco, avvenuta in gran fretta, le carte di famiglia, collocate in scatole di cartone unitamente a numerosi libri antichi e di pregio, vengono depositate - in prima battuta - in un locale del palazzo d’Amato Cantorio sito in Ferrandina dove giacciono per diversi anni. Il trasferimento definitivo delle scatole nell’attuale palazzo di Ferrandina sito in Via Francesco Nullo n. 18, che nel 1972 Andrea Rigirone ha acquistato dagli eredi Lisanti, avviene nel 1990. Le scatole di cartone vengono collocate in una stanza dello stabile al primo piano senza nessuna indicazione, apposta all’esterno o all’interno di esse, relativa al contenuto delle medesime. Altro materiale archivistico viene ritrovato in un armadio ligneo collocato in una stanza attigua a quella di deposito delle scatole di cartone. Nell’anno 2010 è stato avviato, con risorse finanziarie del Ministero per i beni e le attività culturali, l’intervento di recupero del materiale documentale programmato dalla Soprintendenza archivistica per la Basilicata ed affidato per le attività di riordinamento e inventariazione alla dott.ssa Annunziata Bozza, archivista libero professionista, collaboratore esterno della Soprintendenza suddetta, con direzione dei lavori a cura della dott.ssa Donatina Miranda, funzionario interno dell’Amministrazione archivistica.

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Luoghi e situazioni di rinvenimento del materiale archivistico

17 I documenti, rinvenuti dopo quasi quarant’anni ancora chiusi nelle scatole di cartone servite per il repentino trasloco dalla residenza di Craco, sono risultati estremamente disordinati e rimaneggiati sebbene in discreto stato di conservazione. Con molta probabilità i frequenti traslochi hanno determinato, inevitabilmente, uno sconvolgimento degli atti. Prima della schedatura informatizzata delle unità, dunque, si è provveduto a distinguere in maniera sommaria i documenti selezionandoli per macro partizioni ed a collegarli - in base allo studio dell’intero complesso, ai riferimenti cronologici in possesso ed a ricerche genealogiche - ad ogni singolo componente della famiglia. La documentazione sciolta rivenuta è risultata in molti casi condizionata in un gran numero di buste commerciali, in pacchetti fermati da sottili spaghi o trattenuti da fettucce. Spesso sulle buste sono state osservate delle annotazioni a penna o a matita relative alla tipologia ed all’oggetto delle carte raccolte, rivelatesi in seguito parziali e, in alcuni casi, fuorvianti. Si è provveduto ad estrarre i documenti dalle buste, a stenderli e a fascicolarli, procedendo, contestualmente, alla schedatura informatizzata. Le operazioni di schedatura e di successiva inventariazione dell’intero complesso sono state realizzate secondo quanto previsto dagli standard internazionali di descrizione archivistica ISAD (G), per la descrizione multilivellare – dal generale al particolare - e ISAAR (CPF), per la descrizione dei soggetti produttori d’archivio. Sono stati rilevati i seguenti dati: tipologia, estremi cronologici con data topica e cronica, oggetto, allegati ed annotazioni aggiuntive, numero delle unità ed eventuali descrizioni estrinseche del documento. Attraverso l’identificazione formale e contenutistica delle singole unità archivistiche è stato possibile assegnare ogni documento ad una serie d’appartenenza e, trattandosi di un archivio privato, è stata delineata una struttura organizzativa dell’intero complesso.

18 Per ciascuna serie si è assegnato un numero progressivo ed un titolo; sono stati rilevati e segnalati gli estremi cronologici e la consistenza delle unità. All’interno di ogni serie i documenti seguono l’ordine cronologico tranne in alcuni casi particolari dove è emerso un originario ordinamento per argomento. Ogni singolo documento o fascicolo è stato inserito in una nuova camicia sulla quale sono state apposte le annotazioni archivistiche. Le unità così riordinate sono state a loro volta condizionate in faldoni provvisti di lacci, sul dorso dei quali è stata applicata un etichetta adesiva che descrive il contenuto di ogni singola busta. La numerazione di corda di ciascuna busta ricomincia per ogni serie, così come riprende anche la numerazione dei fascicoli all’interno di ogni serie. Si è omesso di indicare nell’inventario notizie relative allo stato dei supporti e degli inchiostri dei documenti poiché l’intero fondo archivistico risulta in discreto stato di conservazione. L’archivio privato Rigirone risulta organizzato in 6 serie così articolate: 1. Documenti personali dei componenti della famiglia (1740 – 1969, buste 8, fascc. 38, pergamene 3); 2. Contabilità ed altri documenti d’amministrazione (1855 – 1969, buste 1, reg. 3, fascc. 17); 3. Istrumenti e scritture notarili (1854 – 1956, buste 1, fascc. 18); 4. Produzioni civili, ricorsi ed atti giudiziari diversi (1582 (doc. in copia) – 1967, buste 2, fascc. 14); 5. Corrispondenza (1878 – 1977, buste 9, fascc. 23); 6. Fotografie (Archivio Frassetto) (1932 – 1940, busta 1, fotografie 334). Per la redazione dell’inventario si segnalano alcune note tecniche: • il titolo della serie è scritto in grassetto maiuscolo in posizione centrale;

19 • ogni serie è corredata da brevi note introduttive volte a fornire informazioni generali sulla documentazione descritta e su eventuali soluzioni archivistiche a cui si è pervenuti nel corso delle operazioni tecnico – scientifiche; • in corpo minore sono state inserite le note aggiuntive, le informazioni riguardanti la presenza di eventuali allegati ai documenti e le notizie in merito alla consistenza e cartulazione delle carte o numerazione delle pagine; • si è cercato di mantenere l’intestazione originale dell’unità archivistica considerata, integrandola laddove non era sufficientemente esplicativa e, come da prassi archivistica, l’intitolazione originaria è stata riportata tra virgolette.

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ABBREVIAZIONI

ago. = agosto a., aa. = anno, i apr. = aprile b., bb. = busta/e c., cc. = carta/ e cart. = cartolato cit. = citato c. s. = come sopra dic. = dicembre doc., docc. = documento/ i fasc., fascc. = fascicolo/ì feb. = febbraio fol. = foglio gen. = gennaio giu. = giugno id. = idem lug. = luglio mag. = maggio mar. = marzo n., nn. = numero/ i nov. = novembre ott. = ottobre p., pp. = pagina/e r. = recto reg., regg. = registro/i ril. cart. = rilegatura di cartone ril. perg. = rilegatura in pergamena sottofasc. = sottofascicolo s. d. = senza data set. = settembre v. = vedi vs. = verso vol. = volume

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22 1. DOCUMENTI PERSONALI DEI COMPONENTI DELLA FAMIGLIA (1740 – 1969, buste 8, fascc. 38, pergamene 3) Questa sezione raccoglie una serie di documenti di natura eterogenea – sia per provenienza e tipologia – relativa ai componenti della famiglia Rigirone. E’ stata, infatti, rinvenuta documentazione connessa, in modo specifico, alla vita privata, al corso di studi intrapreso, all’impegno profuso in ambito pubblico ed alla carriera professionale realizzata da quasi tutti i principali esponenti Rigirone. Sono confluiti in questa serie certificazioni di studi, diplomi di laurea, lettere di nomina, attestazioni e altri documenti personali e identificativi. Vi sono quaderni e appunti scolastici, carte letterarie, atti relativi all’attività particolare svolta nel ricoprire cariche pubbliche o riguardanti l’ufficio a cui i diversi esponenti Rigirone erano preposti, documenti professionali, minute e memorie. Tali documenti si sono rivelati di grande utilità per ricostruire il profilo biografico degli avi Rigirone e ricomporre per molti di essi i tasselli delle loro esistenze. La serie si apre con il documento più antico presente nell’archivio Rigirone e riferibile ad un avo nato, molto probabilmente, agli inizi del ‘700. Per ogni discendente di cui si dispone della documentazione vi è un fascicolo che raccoglie tutte le carte ad esso riferibile. In alcuni casi si è optato per una aggregazione della documentazione secondo un criterio che ha tenuto conto prima degli atti attinenti alla sfera privata ed, a seguire, ad una pubblica. I fascicoli relativi ad ognuno degli esponenti della famiglia Rigirone, dal più antico al più recente, sono stati contrassegnati da un numero progressivo che ricomincia per ogni busta. L’ordinamento dei sottofascicoli all’interno di ogni singolo fascicolo è di tipo cronologico. Per ogni componente della famiglia si è ritenuto opportuno indicare l’anno di nascita e di morte al fine di evitare equivoci nell’identificazione del soggetto a causa dei frequenti casi di omonimia.

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ARCHIVIO PRIVATO RIGIRONE, Bolla di nomina emanata dalla Santa Sede di Roma per l’arcipretura della Chiesa parrocchiale di Craco conseguita per concorso da Nicola Maria Rigirone del suddetto Comune, sacerdote, 1792.

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Busta 1

1.1 GIOVANNI ELIGIO RIGIRONE (* Craco, sec. XVIII – † Craco 27.03.1770) (1740, pergamena 1)

1

Napoli, 5 apr. 1740 Marino Francesco Maria Caracciolo Arcella, Gran Cancelliere del Regno di Napoli, concede a Giovanni Eligio Rigirone della terra di Craco il privilegio di dottorato in diritto canonico e civile conseguito nel Collegio di Studi napoletani, e gli conferisce gli ornamenti e le insegne di dottorato "in utroque iure", a seguito di giudizio di idoneità ottenuto con sommo onore e massime lodi, e la licenza di leggere, di commentare, di interpretare, di ascendere legalmente alla cattedra di insegnamento e di compiere ovunque pubblicamente tutti gli altri atti dottorali. Pergamena.

1.2 FRANCESCO RIGIRONE (* Craco, sec. XVIII – † Craco 22.09.1797) (1775, pergamena 1)

2

Salerno, 15 ott. 1775 Nicola Giro, Priore dell’Almo Collegio Salernitano, concede a Francesco Rigirone della terra di Craco il diploma di laurea in medicina e filosofia. Pergamena.

1.3 NICOLA MARIA RIGIRONE (* Craco, sec. XVIII – † sec. XIX)

3 1792 Atti relativi alla nomina per concorso per l’arcipretura della Chiesa parrocchiale di Craco conseguita da Nicola Maria Rigirone di Craco, sacerdote. Fascicolo di sottofascicoli 3.

25

3.1

Roma, nov. 1792 Bolla di nomina emanata dalla Santa Sede di Roma per l’arcipretura della Chiesa parrocchiale di Craco conseguita per concorso da Nicola Maria Rigirone del suddetto Comune, sacerdote. Sottofascicolo, cc. 6.

3.2

s.d. Trascrizione dei quesiti proposti al concorso per l’arcipretura della Chiesa parrocchiale di Craco del 1787 e delle relative risposte fornite dai candidati partecipanti, redatta da Nicola Maria Rigirone, aspirante anch’esso al medesimo esame e risultato vincitore, finalizzata a dimostrare l’entità ed il numero degli errori commessi dai colleghi concorrenti e l’infondatezza di un ricorso inoltrato da uno di essi presso la Reale Camera di Santa Chiara. Sottofascicolo, cc. 10.

3.3

s.d. Minute di una memoria difensiva in favore di Nicola Maria Rigirone, sacerdote, inoltrata dal medesimo al Regio Tribunale di Matera in merito ad accuse di negligenza nella pratica religiosa e di cattiva condotta morale espresse nei suoi confronti da alcuni avversari al fine di nuocergli ed impedirgli di conseguire la nomina per l’arcipretura della Chiesa parrocchiale di Craco. Sottofascicolo, cc. 30.

1.4 GIOVANNI ELIGIO RIGIRONE (* Craco, sec. XVIII – † Craco 04.11.1826) (1803, pergamena 1)

4

Napoli, 14 set. 1803 Marino Francesco Maria Caracciolo Arcella, Principe di Avellino, concede a Giovanni Eligio Rigirone della terra di Craco il privilegio di dottorato in diritto canonico e civile conseguito nel Collegio di Studi napoletani, e gli conferisce gli ornamenti e le insegne di dottorato "in utroque iure", poiché giudicato idoneo con sommo onore e massime lodi e con licenza di leggere, di commentare, di interpretare, di ascendere legalmente alla cattedra di

26 insegnamento e di poter compiere ovunque pubblicamente tutti gli altri atti dottorali. Pergamena acquerellata.

1.5 COSTANTINO RIGIRONE (* Craco, 04.07.1794 – † 24.12.1875)

5 Firenze, 15.06.1865 Decreto di nomina a consigliere straordinario del Consiglio sanitario della Provincia di Basilicata concesso dal Re d’Italia Vittorio Emanuele II a Costantino Rigirone di Craco, medico. Fascicolo, cc. 4.

Allegati Nota datata Potenza 29.06.1865 inviata dalla Prefettura della Provincia di Basilicata a Costantino Rigirone relativa alla nomina del personale dei Consigli sanitari provinciali e circondariali.

1.6 NICOLA RIGIRONE (* Craco, 1819 – † 01.11.1903)

6 Matera, 04 feb. 1876 Permesso di porto d’armi e di caccia rilasciato dall’Amministrazione della Sicurezza Pubblica – Sottoprefettura del Circondario di Matera a Nicola Rigirone di Craco, sacerdote. Fascicolo, c. 1.

1.7 ANTONIO RIGIRONE (* Craco, 17.01.1822 – † 27.10.1888)

7 Matera, 15 set. 1881 Permesso di porto d’armi e di caccia rilasciato dall’Amministrazione della Sicurezza Pubblica – Sottoprefettura del Circondario di Matera a Nicola Rigirone di Craco, sacerdote. Fascicolo, c. 1.

27

1.8 COSTANTINO RIGIRONE (* Craco, 1824 – † [sec. XIX ])

8 Napoli, 19 ago. 1848 Diploma di laurea in Giurisprudenza conseguita presso la Regia Università degli studi di Napoli. Fascicolo, cc. 6.

Allegati Cedola datata 14 agosto 1848 di approvazione al primo grado della facoltà di Giurisprudenza, conseguita in data 12.04.1848, rilasciata a Costantino Rigirone di Craco dalla Regia Università degli studi di Napoli.

1.9 ARCHIMEDE ODOARDO RIGIRONE (* Craco, 03.11.1832 – † Craco 25.07.1894)

1856 - 1889 Diplomi, lettere di nomina, certificati e altri documenti personali di Archimede Odoardo Rigirone di Craco. Fascicolo di sottofascicoli 13.

9.1

Napoli, 03 dic. 1856 Diploma di dottorato in Medicina conseguito da Archimede Rigirone di Craco presso la Regia Università degli studi di Napoli. Sottofascicolo, cc. 5.

9.2

Napoli, 03 dic. 1856 Cedola di primo grado di approvazione nella facoltà di medicina rilasciato dalla Regia Università degli studi di Napoli ad Archimede Rigirone di Craco. Sottofascicolo, c. 1.

28 9.3

Napoli, 03 dic. 1856 Cedola di primo grado di approvazione nella facoltà di lettere e filosofia rilasciato dalla Regia Università degli studi di Napoli ad Archimede Rigirone di Craco. Sottofascicolo, c. 1.

9.4

Napoli, 15 mar. 1859 Lettera di abilitazione all’esercizio della professione medica inviata ad Archimede Rigirone di Craco dal Regio Ufficio del Protomedicato generale del Regno. Sottofascicolo, c. 1.

9.5

Potenza, 09 lug. 1861 Nota di partecipazione della nomina a sindaco di Craco pervenuta ad Archimede Rigirone dal Governatore della Provincia di Basilicata. Sottofascicolo, c. 1.

9.6

Torino, 19 giu. 1864 Regio decreto di nomina a sindaco di Craco conferito ad Archimede Rigirone per il triennio 1864 – 1866. Sottofascicolo, cc. 2.

Allegati Nota di trasmissione del decreto di nomina della Regia Sotto – Prefettura del Circondario di Matera datata 16.07.1864.

9.7

Firenze, 17 feb. 1867 Regio decreto di nomina a sindaco di Craco conferito ad Archimede Rigirone per il triennio 1867 – 1869. Sottofascicolo, cc. 2.

Allegati Nota di trasmissione del decreto di nomina della Regia Sotto – Prefettura del Circondario di Matera datata 08.03.1867.

29 9.8

1868 Regolamento a stampa di Polizia Rurale del Comune di Craco. Sottofascicolo, opuscolo con copertina in cartoncino azzurro di cc. 4.

Nota L’opuscolo risulta stampato dallo Stabilimento Tipografico di Saverio Favatà in Potenza.

9.9

1870 Regolamento di Amministrazione e di ordine interno per il Pio Istituto di Prestiti e Risparmi del Comune di Craco. Sottofascicolo, opuscolo con copertina in cartoncino azzurro di cc. 16.

Nota L’opuscolo risulta stampato dallo Stabilimento Tipografico di Saverio Favatà in Potenza.

9.10 Brienza, 25 feb. 1877 Nota di partecipazione della nomina a componente del sottocomitato per la promozione e la raccolta di offerte da destinare alla costruzione del monumento in onore di Francesco Mario Pagano di Brienza pervenuta ad Archimede Rigirone di Craco dal Comitato Promotore. Sottofascicolo, cc. 2.

9.11 1880 - 1881 Decreto di nomina a collettore del Comune di Craco pervenuto ad Archimede Rigirone a seguito della partecipazione del medesimo Rigirone al concorso agrario regionale per le provincie di Avellino, Benevento, Catanzaro, Cosenza, Napoli, Potenza, Reggio Calabria, Salerno per l’anno 1880 - 1881. Sottofascicolo, cc. 10.

Allegati Risposte formulate da Archimede Rigirone di Craco ai quesiti posti dal Ministero dell’Agricoltura per il concorso a collettore dell’anno 1880.

9.12

Craco, 18 set. 1882 Nota di partecipazione della nomina a vice Presidente onorario trasmessa ad Archimede Rigirone di Craco dall’Associazione Operaia di Mutuo Soccorso del suddetto Comune. Sottofascicolo, cc. 3.

30 Allegati - Ricevuta datata 24 ottobre 1882 rilasciata dal tesoriere della Società Operaia di Craco ad Archimede Rigirone relativa ad una donazione in denaro pervenuta alla suddetta società da Archimede Rigirone di Craco in qualità di Vice presidente del sodalizio; - Statuto a stampa con copertina in carta azzurra di cc. 16 - pubblicato dalla Tipografia dell’unione Lucana di Potenza nel 1882 - dell’Associazione Operaia di Mutuo Soccorso di Craco corredato di coccarda tricolore.

9.13

1885 - 1889 Carteggio ed atti relativi alla nomina a cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia conferita ad Archimede Rigirone di Craco. Sottofascicolo, cc. 29.

9.14

1889 Trascrizione redatta da Archimede Rigirone di Craco delle iscrizioni poste sulle tombe di famiglia collocate al camposanto. Sottofascicolo, cc. 4.

9.15

s.d. Fotografie raffiguranti Archimede Odoardo Rigirone di Craco. Sottofascicolo, n. 2 fotografie in b/n formato tessera.

10

1860 - 1890 Documenti relativi all’attività civile e politica di Archimede Rigirone di Craco, in qualità di sindaco prima e, successivamente, di consigliere comunale. Fascicolo di sottofascicoli 9.

10.1 Sett. – dic. 1860 Atti e carteggio relativi alla raccolta di offerte volontarie di possidenti residenti nel Comune di Craco in sostegno della truppa insurrezionale lucana. Sottofascicolo, cc. 54.

10.2 1864 - 1872 Carteggio relativo a minacce e violenze perpetrate ai danni di Archimede Rigirone impegnato, in qualità di sindaco del Comune di Craco, nella

31 difesa del territorio municipale dagli attacchi dei briganti Cappuccino, di origine crachese, e Tiracanale avvistati nella zone di competenza del suddetto Rigirone. Sottofascicolo, cc 25.

10.3 1863 – 1888 Atti e carteggio relativi allo stato delle armi della Guardia nazionale nel Comune di Craco ed alle disposizioni in merito all’esercito sbandato pervenute ad Archimede Rigirone in qualità di sindaco del suddetto comune. Sottofascicolo, cc. 15.

10.4

1865 - 1890 Atti e carteggio relativi alla consegna al Comune di Craco dei locali, dei beni e delle suppellettili del soppresso Monastero dei minori Osservanti di Craco. Sottofascicolo, cc. 21.

Allegati Inventario degli arredi sacri della chiesa annessa al soppresso Monastero dei Minori Osservanti e verbale di consegna al Municipio di Craco.

10.5

Craco, 02.01.1866 Contratto di obbligazione di Vincenzo Sarubbi, muratore, stipulato con il Comune di Craco rappresentato da Archimede Rigirone, sindaco, per la costruzione del cimitero cittadino nel luogo del camposanto provvisorio. Sottofascicolo, cc. 2.

10.6

1881 - 1886 Memoria stilata da Archimede Rigirone, atti e carteggio intercorso con politici lucani e deputati al Parlamento in merito al progetto di costruzione di una strada interprovinciale di collegamento fra i comuni di Rotonda, Valsinni, Bernalda, Palagiano. Sottofascicolo, cc. 176.

32 10.7

1885 - 1886 “Per la ferrovia della Val d’Agri con allegati A, B, C”.

Memoria stilata da Archimede Rigirone, atti e carteggio intercorso con politici lucani e deputati al Parlamento in merito al progetto di costruzione di una ferrovia lungo la Val d’Agri di collegamento alla stazione di Pisticci. Sottofascicolo, cc. 126.

Nota Trattasi di unità documentarie cucite insieme a formare quattro dossier che raccolgono, in massima parte, lettere tra Archimede Rigirone, promotore e sostenitore del progetto di costruzione della ferrovia della Val d’Agri, e diversi politici tra cui: Antonio Rinaldi, deputato, Michele Torraca, Domenico Ridola, Salvatore Correale, Raffaele Materi, Francesco Jula, Nicola Pizzicara, Raffaele Rogges, Michele Lacava ed altri.

Allegati “Per la ferrovia dell’Agri”, memoria a stampa con copertina in cartoncino celeste di cc. 20 del cav. Michele De Fina, consigliere provinciale di Basilicata, pubblicata nel 1885 dalla Tipografia Eredi Botta di Roma.

10.8

1887 - 1890 Mozioni e proposte presentate da Archimede Rigirone nel corso delle diverse sedute del Consiglio comunale di Craco. Sottofascicolo, cc. 163.

Nota Trattasi di unità documentarie cucite insieme a formare undici dossier, realizzati da Archimede Rigirone, relativi a diversi argomenti di pubblico interesse: - “costruzione del muraglione per fermare il movimento franoso originatosi dalla costruzione della fognatura e del 13°tronco della nazionale Val d’Agri”; - “conseguenze del disfacimento della collina di S. Lorenzo”; - “distacco di Craco dal mandamento di Ferrandina e sua aggregazione a quello di Pisticci”; - “progetto sull’ampliamento delle mura di cinta del camposanto, della cella mortuaria e casa del custode”.

10.9

Craco, 14 mag. 1889 “Elenco dei briganti arrestati e dei morti”. Sottofascicolo, cc. 4.

Nota Trattasi di una copia conforme all’originale dell’elenco redatto in data 31.12.1861 dalla Prefettura della Basilicata Circondario di Matera – Mandamento di Ferrandina – Comune di Craco rilasciata ad Archimede Rigirone.

33

1.10 SAMUELE RIGIRONE (* Craco, 02.03.1837 – † Craco 02.05.1884)

11 s.d. Appunti manoscritti di Samuele Rigirone di Craco redatti nel corso delle lezioni con il prof. Nisio d’Altamura. Fascicolo, libretto con copertina in cartone marrone di cc. 123.

Nota E’ stato possibile attribuire la paternità del piccolo libretto d’appunti, non datato né firmato, a Samuele Rigirone grazie ad un’indicazione a matita rinvenuta nell’ultima pagina che reca, appunto, tale informazione.

Busta 2

1.11 ANDREA RIGIRONE (* Craco, 06.10.1851 – † Roma 06.02.1924)

1

Montalbano, 28 set. 1865 Attestato di studio e buona condotta conseguito da Andrea Rigirone per la scuola elementare. Fascicolo, c. 1.

2

1878 – 1881 “Memorie di studi ed altro”. “Miei pensieri su diverse materie di studii che debbo riordinare”. Fascicolo di cc. 127 sciolte.

Nota Si tratta di appunti di studio di diverse materie rinvenuti in due buste sulle quali è stata posta, dallo stesso Andrea Rigirone, l’indicazione che chiarisce la natura del contenuto.

3 s.d. Appunti di filosofia. Fascicolo di cc. 366 sciolte.

34

Nota La documentazione è stata rinvenuta in una busta che recava un’indicazione apposta da Alberto Rigirone del tenore seguente: “Appunti filosofici di Andrea Rigirone”.

4

Craco, 01 nov. 1894 Notifica pervenuta ad Andrea Rigirone dal Comune di Craco relativa alla nomina a Presidente della Congregazione di Carità per il quadriennio 1894 – 1898. Fascicolo, cc. 3.

5

1902 Statuto – Regolamento ed elenco dei soci del Circolo lucano in Roma pervenuto ad Andrea Rigirone. Fascicolo, opuscolo con copertina in cartoncino di colore verde di cc. 7.

Nota Trattasi di un opuscolo stampato dalla Casa Editrice Italiana di Roma.

6

1903 – 1927 Atti e carteggio relativi alla stesura di una relazione conoscitiva manoscritta di Andrea Rigirone dal titolo “Causa e rimedio del malessere in Basilicata”. Fascicolo di sottofascicoli 4.

6.1 Craco, 15 ott. 1903 Stesure definitive dell’indagine condotta da Andrea Rigirone dal titolo “Causa e rimedio del malessere in Basilicata”. Sottofascicolo, cc. 60.

6.2 s.d. Appunti preparatori per la stesura dell’indagine condotta da Andrea Rigirone dal titolo “Causa e rimedio del malessere in Basilicata”. Sottofascicolo, cc. 18.

35

6.3 1903 - 1927 Corrispondenza ricevuta ed inviata da Andrea Rigirone riguardante consigli tecnici per la composizione della relazione. Sottofascicolo, cc. 40.

6.4 s.d. Minute e diversi tentativi di stesura dell’indagine condotta da Andrea Rigirone dal titolo “Causa e rimedio del malessere in Basilicata”. Sottofascicolo, cc. 87.

7 1906 Relazione a stampa della Regia Cattedra Ambulante di Zootecnia e Caseificio in Basilicata pubblicata in occasione della “Mostra collettiva di lana gentile di Basilicata all’esposizione di Milano”. Fascicolo, cc. 24.

Nota La relazione risulta pubblicata dalla Tipografia Carlo Spera di Potenza. Tra i temi affrontati nella relazione, oltre agli esiti ottenuti nella produzione di lana gentile in Basilicata, si descrivono i risultati de “L’aumento, il miglioramento e le produzioni del bestiame ovino in Basilicata” e “Le vaccinazioni di carbonchio ematico”.

Allegati Diploma d’onore concesso dal Commissariato civile di Potenza per le opere pubbliche ed i rimboschimenti nella Basilicata ad Andrea Rigirone per la partecipazione alla mostra collettiva di lana gentile di Basilicata presentata all’esposizione internazionale di Milano.

8 1910 – 1911 Carteggio ed atti relativi a notizie biografiche raccolte da Andrea Rigirone sul suo antenato Costantino, deputato al Parlamento napoletano nel 1848. Fascicolo, cc. 24.

Nota Trattasi di una ricerca corredata da appunti per delineare una biografia di Costantino Rigirone. Tale studio, così come si legge nel carteggio intercorso tra Andrea Rigirone e Decio Albini, corrispondente per la Basilicata del Comitato nazionale per la storia del Risorgimento, era finalizzato alla realizzazione di un’opera sui deputati delle assemblee legislative e costituenti. L’opera venne effettivamente realizzata e pubblicata nel 1922 con il titolo “I deputati lucani al Parlamento Napoletano, 1848 – 49”.

Allegati Si rilevano n. 3 copie de “La nuova Lucania” del 1876 nelle quali vi è la pubblicazione dell’elogio funebre composto per Costantino Rigirone e n. 1 copia de “L’eco – Giornale di Lucania” del 1896.

36

9

1920 Libretto postale di Andrea Rigirone. Fascicolo, libretto con copertina in cartoncino rosso di cc. 12 corredato di foto tessera.

10

Roma, 29 lug.1929 Certificato di nascita di Andrea Rigirone rilasciato dai Servizi demografici del Governatorato di Roma. Fascicolo, c. 1 .

1.12 MADDALENA RAGO RIGIRONE (* Ferrandina, [1859] – † [1949])

11

s.d. Foto di Maddalena Rago.

“Nota del corredo della signorina Maddalena Rago”.

“Corredo di Maddalena”. Fascicolo, cc. 5 e n. 1 fotografia in b/n.

1.13 VINCENZA RIGIRONE (* Craco, 20.06.1892 – † Craco, 31.05.1911)

12

1908 Quaderno di temi di italiano. Fascicolo, quaderno con copetina in carta verde di cc. 13.

Busta 3

1.14 ALBERTO RIGIRONE (* Craco, 16.03.1899 – † Craco, 01.05.1969)

37 1

1911 – [1969] Lettere di nomina, attestazioni, certificati anagrafici, tessere, libretti, componimenti scolastici e altri documenti personali di Alberto Rigirone di Craco. Fascicolo di sottofascicoli 19.

1.1 1911 Quaderno di componimenti d’italiano della scuola elementare. Sottofascicolo, quadernetto in cartoncino di colore verde di cc. 24.

1.2 1916 Temi d’italiano. Sottofascicolo, cc. 32.

s.d. 1.3 Esercitazioni di traduzioni latine. Sottofascicolo, cc. 80.

Nota Trattasi della traduzione de “La Guerra giugurtina” di Sallustio.

1.4 Roma, 19 set. 1919 Lettera di ammissione all’Associazione Nazionalista di Roma. Sottofascicolo, c. 1.

1.5 1920 Tesserini di riconoscimento della Regia Università di Roma. Sottofascicolo, tesserini 2.

1.6 1923 Attestato di nomina a Capo manipolo della Milizia Nazionale. Sottofascicolo, c. 1.

1.7 Roma, 08 mag. 1926 Libretto di riconoscimento postale. Sottofascicolo, libretto in cartoncino marrone di cc. 12.

38 1.8 1928 - 1941 Atti relativi alla carriera militare. Sottofascicolo, cc. 28.

1.9 1928 Certificati diversi rilasciati dallo Stato Civile ed Anagrafe e dal Casellario giudiziale. Sottofascicolo, cc. 14.

1.10 Roma, 6 dic. 1934 Nota della Regia Università degli Studi di Roma relativa alla nomina di assistente volontario concessa ad Alberto Rigirone per la cattedra di Politica Internazionale. Sottofascicolo, cc. 2.

1.11 Feb. 1937 Comunicazione inviata dal Prefetto di Matera ad Alberto Rigirone relativa alla nomina del suddetto a Presidente della consulta del Comitato per la Storia del Risorgimento per la provincia di Matera. Sottofascicolo, cc. 3.

1.12 Matera, 25set. 1945 Comunicazione pervenuta ad Alberto Rigirone di ammissione a socio della Cooperativa provinciale degli Agricoltori di Matera. Sottofascicolo, c. 1.

1.13 1953 – 1958 Cartelle cliniche e diagnosi mediche. Sottofascicolo, cc. 3.

1.14 Bari, 4 lug. 1953 Nomina ad Ispettore Bibliografico Onorario per i Comuni di Craco, Montalbano Ionico e Tursi per il triennio 1953 – 1955 accordato ad Alberto Rigirone dalla Soprintendenza bibliografica per la Puglia e la Lucania di Bari. Sottofascicolo, c. 1.

39 1.15 Montalbano Ionico, 25 set. 1953 Partecipazione della nomina a socio onorario a vita della Società operaia di mutuo soccorso di Montalbano Ionico. Sottofascicolo, c. 1.

1.16 Taranto, 23 nov. 1953 Nomina ad Ispettore onorario alle Opere Antichità e Arte per il Comune di Craco concesso ad Alberto Rigirone dalla Soprintendenza alle antichità della Puglia e del materano con sede a Taranto. Sottofascicolo, c. 1.

1.17 25 mar. 1956 Passaporto di Alberto Rigirone. Sottofascicolo, libretto con copertina telata verde di cc. 12.

1.18 Taranto, 27 ott. 1958 Nota di conferma della nomina ad Ispettore onorario alle Opere Antichità e Arte per il Comune di Craco pervenuta ad Alberto Rigirone dalla Soprintendenza alle antichità della Puglia e del materano con sede a Taranto. Sottofascicolo, c. 1.

1.19 1963 [1969] Notizie biografiche su Alberto Rigirone redatte da Pietro De Francisci e pubblicate sul quotidiano “Il Tempo” del 10 gen. 1963. Dattiloscritto dal titolo “In Ricordo di un umanista”. Sottofascicolo, cc. 9.

Nota Il testo dattiloscritto, privo di firma, potrebbe essere stato stilato dal maestro elementare di Alberto Rigirone quale discorso funebre di commemorazione.

1.20 1965 Minute ed abbozzi del testamento olografo di Alberto Rigirone. Sottofascicolo, cc. 8.

40 2

1946 – 1958 Atti e carteggio relativi all’attività amministrativa e politica di Alberto Rigirone in qualità di sindaco di Craco eletto nel 1946. Fascicolo, cc. 72.

3

1946 – 1963 Atti e carteggio relativi all’attività politica ed alla candidatura al senato del 1953 nelle liste del Partito Nazionale monarchico per il collegio di Tricarico di Alberto Rigirone. Fascicolo, cc. 110.

4

1955 – 1961 Atti e carteggio relativi all’attività amministrativa di Alberto Rigirone in qualità di presidente del Consorzio Agrario provinciale e di presidente dell’Unione Agricoltori di Matera. Fascicolo, cc. 220.

Nota Si segnala un memoriale dattiloscritto, rivenuto in quattro copie, redatto da Alberto Rigirone che illustra dettagliatamente le cause di una crisi amministrativa attraversata dal Consorzio Agrario Provinciale di Matera in data 08.09.1959 che portò alla destituzione del suddetto Rigirone dalla carica di Presidente del Consorzio Agrario provinciale.

Busta 4

Il materiale archivistico prodotto da Alberto Rigirone è per la quasi totalità costituito dai suoi numerosissimi scritti ed appunti di diverso tenore. Grande, infatti, era la sua passione per gli studi politici e storici ma anche per la letteratura e la poesia. Aveva arricchito la sua già notevole preparazione culturale con indagini e ricerche minuziose su fonti bibliografiche ed archivistiche di cui era cultore. Sono, infatti, stati rinvenuti in archivio diverse copie di documenti antichi e in originale ed elenchi con annotazioni bibliografiche di testi consultati e da acquisire per la biblioteca di famiglia. Come redattore capo della rivista “Politica” curava la rubrica “Diario Critico” approntando diversi articoli su diversi temi, studi storico critici, approfondimenti letterari, monografie e saggi di politica

41 internazionale. Quale direttore del giornale “Terra Lucana” ebbe a concentrare la sua attenzione sulle problematiche connesse all’agricoltura del meridione e al fenomeno della Riforma fondiaria. Tutti gli elaborati di Alberto Rigirone manoscritti e dattiloscritti, rinvenuti spesso in diverse e numerose stesure, sono privi di data e, pertanto, si è provveduto esclusivamente ad individuarne il titolo, laddove era indicato, e l’argomento.

1

s.d. Poesie e componimenti in prosa. Fascicolo di sottofascicoli 13.

1.2

s.d. “Il sorriso d’Amore tra l’Acque e le Frondi”. Racconto breve. Sottofascicolo, cc. 11.

1.3

s.d. “Commemorando nonno Adamo”. Racconto breve. Sottofascicolo, cc. 14.

1.4

s.d. “La solitudine dei cuori”. Racconto breve. Sottofascicolo, cc. 20.

1.5

s.d. “Le giornate primaverili”. Racconto breve. Sottofascicolo, cc. 2.

1.6 1922 “A tempo perso” – raccolta di elaborazioni di versi poetici. Sottofascicolo, quaderno con copertina marrone di cc. 34.

42 1.7

s.d. Raccolta di poesie. Sottofascicolo, cc. 40.

Nota Trattasi di elaborazioni e diverse stesure di versi in rima. Si individuano i seguenti titoli: Autunno, La via fuggitiva, Idillio, Fantasia lunare, Il flauto, Mia madre, Mia sorella, Malinconia, Amalfi, La madonnina delle nevi, Favoletta grottesca, Scherzo grottesco, I sogni lontani.

1.8 s.d. “La Pescara”. Sottofascicolo, cc. 2.

Nota Trattasi della denominazione di una delle proprietà Rigirone.

1.9

s.d. “ A Mimma”; “A Teresa”; “A Pia”. Sottofascicolo, cc. 8.

Nota Trattasi di versi dedicati alle zie Rago.

1.10

s.d. “La signora Tortorella”. Sottofascicolo, c. 1.

1.11 s.d. “Giustiniano”. Sottofascicolo, c. 1.

1.12

Raccolta di minute di versi: s.d. “Il corvo e la volpe”

Maggio 1949

43 “Notturno Jonico”. s.d. “Tempesta romantica”. Sottofascicolo, cc. 27.

1.13 s.d. “Rassegna”. Sottofascicolo, cc. 29.

Nota Trattasi di una antologia di versi dattiloscritti e selezionati dallo stesso autore.

2

s.d. “Ricordi” - Componimento in prosa autobiografico. Fascicolo, cc. 57.

Nota Trattasi dell’elaborazione di un racconto autobiografico di cui si conservano solo gli appunti e gli abbozzi dei diversi capitoli. Il racconto, secondo una scaletta dell’autore, avrebbe dovuto articolarsi in dieci capitoli dai seguenti titoli: Nascita o La fiaba della mia nascita; L’ambiente della mia infanzia; La mia infanzia; L’aria dell’epoca: Craco, Ferrandina, Napoli; I miei giocattoli, i miei compagni; I miei giornaletti e le mie letture; Mia sorella muore: partiamo per Roma; Vita romana dei primi tempi e di prima del 1914: i miei studi; La guerra: il tramonto ed il rimpianto d’un epoca; Mio padre.

3

s.d. Saggi - Monografie - Studi di critica storica e letteraria. Fascicolo di sottofascicoli 17.

3.1

s.d. “L’ambiente”. Saggio critico storico – politico. Sottofascicolo, cc. 66.

Nota Il testo è stato rivenuto sia in forma manoscritta, con numerose correzioni e chiose di mano dell’autore, che dattiloscritto.

3.2 s.d. “Giuseppe Giusti”. Monografia. Sottofascicolo, cc. 17.

44

3.3

s.d. Componimento senza titolo. Sottofascicolo, cc. 22.

3.4 s.d. “La presa di Costantina, racconto storico dell’anno 1833”. Sottofascicolo, cc. 23.

3.5 s.d. “Macabra: Istoria delle danze macabre” Sottofascicolo, cc. 9.

3.6

s.d. “Cavour e Richelieu”. Sottofascicolo, c. 1.

Nota Trattasi di uno frammento manoscritto.

3.7

s.d. “Noterelle culturali: il marxismo all’arrembaggio della storiografia”. Sottofascicolo, cc. 17.

Nota Il testo è in duplice copia: in forma manoscritta e dattiloscritta.

3.8

s.d. “Tito Livio – Storia di Roma dalle origini” Sottofascicolo, cc. 27.

3.9 s.d. “Ferdinando II”. Sottofascicolo, cc. 68.

Nota Si rileva una stesura “da rivedere o rifare” ed un’altra “definitiva”. 45

3.10

1955 “Alcide De Gasperi” Sottofascicolo, cc. 25.

3.11 s.d. “Toscana risorgimentale” – Appunti Sottofascicolo, cc. 2.

3.12 s.d. “Giovanni Giolitti”. Sottofascicolo, cc. 18.

Nota Si rilevano fogli di appunti, una prima stesura ed una definitiva

3.13

s.d. “Carlo Alberto”. Sottofascicolo, cc. 85.

Nota Si rileva una stesura “da rivedere o rifare” ed un’altra “definitiva”. Si rilevano appunti e note bibliografiche.

3.14 s.d. “Giustino Fortunato, l’uomo e il mito”. Sottofascicolo, cc. 42.

Nota Si rileva una prima stesura con appunti diversi ed un’altra definitiva.

3.15

s.d. “Risorgimento e post Risorgimento”. Sottofascicolo, cc. 28.

Nota Si rileva una prima stesura con appunti diversi.

46 3.16

s.d. “L’Agricoltura e i suoi problemi”. Sottofascicolo, cc. 5.

Nota Si rileva una prima stesura con appunti diversi.

3.17

s.d. “I sette Baroni, frammento di storia moderna”. Sottofascicolo, cc. 63.

4

s.d. Saggi di storia internazionale e geografia politica. Fascicolo di sottofascicoli 2.

4.1 s.d. “Fenomeni demografici in Russia”. Sottofascicolo, c. 1.

4.2 s.d. Appunti diversi sulla rivoluzione spagnola. Sottofascicolo, cc. 234.

4.3 s.d. Appunti diversi di storia internazionale. Sottofascicolo, cc. 60.

Nota Trattasi di un bloc-notes senza copertina che contiene appunti diversi, anche su fogli sciolti, su argomenti di storia internazionale tra cui alcune biografie di uomini politici, generali, scrittori, diplomatici e giornalisti germanici.

5

s.d. Relazioni ed articoli sull’agricoltura nel meridione d’Italia. Fascicolo di sottofascicoli 3.

47

5.1 s.d. “Note e osservazioni al Piano Quinquennale per lo sviluppo dell’Agricoltura”. Sottofascicolo, cc. 24.

5.2 Matera, 16 mar. 1957 “Impressioni ed aspetti economici e sociali dell’agricoltura materana a seguito delle leggi di Riforma e Trasformazione fondiaria”. Sottofascicolo, cc. 207.

Nota Trattasi di un intervento di Alberto Rigirone nella riunione del marzo 1957 del Rotary Club di Matera.

Allegati Appunti ed articoli di giornale sul fenomeno della Riforma fondiaria in Lucania.

5.3 s.d. Articolo di Alberto Rigirone in risposta al pezzo di Giuseppe De Fusco, avvocato, apparso sul giornale il “Popolo Lucano” di Potenza. Sottofascicolo, cc. 47.

Nota La replica del De Fusco era stata sollecitata da un altro articolo di Rigirone, non rinvenuto in archivio, dal titolo “Proprietà privata e riformatori agrari”.

Busta 5

1 s.d. Articoli diversi e discorsi di Alberto Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 6.

s.d.

1.1 “Un poeta Appulo – Lucano: Enzo Contillo”. Sottofascicolo, cc. 4.

1.2 s.d. “Statevi bene, o moralisti di Basilicata”. Sottofascicolo, cc. 3.

48

1.3 s.d. Discorso pronunciato in occasione dell’inaugurazione della sezione maschile “seniores” dell’Azione Cattolica di Ferrandina. Sottofascicolo, cc. 54.

1.4 s.d. “Cosas de Matera: Agit – Prop la Polizia?”. Sottofascicolo, cc. 4.

1.5 Matera, 27 aprile 1948 Relazione di Alberto Rigirone sulle elezioni politiche del 18 aprile 1948 e sulla situazione politica conseguente in Provincia di Matera. Sottofascicolo, cc. 10.

1.6 1949 Relazione di Alberto Rigirone sul Congresso Provinciale della D.C. a Matera tenutosi il 22 e 23 maggio 1949. Sottofascicolo, cc. 9.

2 s.d. Scritti vari, appunti, minute di lettere, abbozzi di relazioni ed articoli, ritagli di giornale, schemi per la redazione di saggi. Fascicolo di cc. 269.

3 s.d. Saggi, trascrizioni e relazioni di storia locale. Fascicolo di sottofascicoli 5.

3.1 s.d. “Parole e modi di dire del crachese”. Sottofascicolo, cc. 11.

3.2 s.d. Archimede Rigirone di Craco – Opere: introduzione alla “Cronache Cracensi” di Archimede Edoardo Rigirone. Fogli sciolti, cc. 12

Trascrizione del testo delle “Cronache Cracensi” di Archimede Rigirone fatta da Alberto Rigirone. Quaderno con anelli di c. s. 18.

49 Nota La riproduzione risulta incompiuta.

Dell’origine di Craco e dei suoi eventi. Studi di Archimede Rigirone. cc. 6.

Nota Trattasi di appunti ed abbozzi.

3.3 Craco, gen. 1949 Relazione redatta da Alberto Rigirone sulla Chiesa di S. Vincenzo in Craco per il suo riconoscimento come monumento Nazionale. Sottofascicolo, cc. 12.

3.4 Roma, 16 maggio 1954 Pro memoria riguardante la frana dell’abitato del Comune di Craco redatto da Alberto Rigirone. Sottofascicolo, cc. 32.

Nota Della relazione si conserva una copia manoscritta ed una velina.

Allegati Fotocopia della sottoscrizione di protesta contro la politica di convincimento ad abbandonare l’abitato di Craco.

3.5 1967 “Girovagando nella storia di Craco. La piccola storia di Craco ai margini della grande storia”. Sottofascicolo, cc. 79.

Nota Si tratta di una storia di Craco a puntate apparsa sul bollettino parrocchiale “La Stella” diffusa dalla parrocchia di S. Nicola Vescovo di Craco. Il contributo elaborato da Alberto Rigirone si conserva in copia manoscritta.

4 s.d. Minute di scritti commemorativi per familiari defunti stilati da Alberto Rigirone. Fascicolo, cc. 41.

Allegati Pagelline funebri ricordo.

5 s.d. Bozze di tesi, epistolari, saggi e studi storico politici. Fascicolo, cc. 555.

50

Nota Del materiale eterogeneo sopradescritto si segnalano, in particolare, la bozza della tesi di laurea in giurisprudenza di Casto Rago dal titolo “Lo spionaggio” di cc. 143 ed una stesura dattiloscritta di un opera monografica dal titolo “Ricordi d’Africa 1889 – 1896” di cc. 139.

Busta 6

1 s.d. Materiale archivistico in copia ed in originale raccolto, conservato e utilizzato da Alberto Rigirone per studi e ricerche. Fascicolo di sottofascicoli 12.

1.1 Craco, 20 mag. 1796 Platea della venerabile Cappella del Pio Monte dei morti sotto il titolo del SS. Crocifisso di Craco realizzata da Domenico Paduano, regio agrimensore. Sottofascicolo, cc. 39.

Nota La platea è stata rinvenuta in pessime condizioni di conservazione dovute agli attacchi di muffe nella parte superiore dell’intera unità e di parassiti della carta che hanno determinato fori in diversi punti del documento. L’unità si compone di una parte descrittiva corredata da tavole acquerellate che riproducono i beni della Cappella della SS. Crocifisso di Craco. Si è provveduto a mettere in sicurezza il documento e ad interfogliare l’intera unità in attesa di programmarne il restauro.

1.2 s.d. Stato delle anime dell’Università di Craco. Sottofascicolo, cc. 26.

Nota Trattasi di 12 fogli cuciti nel mezzo a formare un’unità di cc. 26.

1.3 s.d. Quaderno di appunti manoscritti e trascrizioni redatti da Alberto Rigirone relativi a notizie storiche su uomini ed avvenimenti della Lucania. Sottofascicolo, quadernetto in cartoncino di colore verde di cc. 61.

Nota Nel quadernetto sono annotate: notizie storiche diverse, cronache di avvenimenti, schede bibliografiche, informazioni sulla collocazione di fondi documentari, segnature archivistiche, trascrizioni di atti anagrafici.

1.4 1904 Trascrizione manoscritta del testo della Legge speciale per la Basilicata di Zanardelli. Sottofascicolo, cc. 4.

51 1.5 s.d. Stralcio dal libro di Pietro Lacava “In memoria di Vincenzo De Leo”: discorso letto in il giorno dello Statuto del 1986. Sottofascicolo, cc. 25.

1.6 s.d. Appunti manoscritti “Basilicata o Lucania: dati, notizie, appunti, iconografia”. Sottofascicolo, cc. 69.

1.7 s.d. Appunti manoscritti “Feudalità, Diritto Feudale e Feudi in Lucania prima e dopo il 1789 ed economia”. Sottofascicolo, cc. 43.

1.8 s.d. Copia del libro di Raffaele De Leonardis “Di alcuni documenti riferentisi alla famiglia De Leonardis di Rossano pubblicato nel 1892. Sottofascicolo, cc. 17.

Allegati Copia dell’albero genealogico della famiglia De Leonardis.

1.9 s.d. Pubblicazione relativa a notizie storico biografiche sulla famiglia Vergara Caffarelli, duchi di Craco. Sottofascicolo, cc. 9.

1.10 s.d. Fonti documentarie sul brigantaggio:

Monografia su Giuseppe Imperatrice, giudice del Tribunale di Salerno;

Fotocopia dell’epistolario del Capitano Luigi Franchi, comandante della compagnia della Guardia Nazionale nel Circondario di Matera.

“Foglio di rivista giornaliera degli individui componenti la Compagnia dei Cacciatori di briganti comandata da Luigi Franchi…”. Sottofascicolo, cc. 79.

52 1.11 s.d. Trascrizione dattiloscritta della Platea del 1543 relativa all’agro di Craco conservata presso l’Archivio di Stato di Napoli. Sottofascicolo, cc. 4.

1.12 s.d. Appunti manoscritti di Alberto Rigirone su “Feudi e feudatari alla fine del secolo XVIII in Lucania” elaborati secondo le notizie attinte dall’opera di G. Gattini “Note storiche sulla città di Matera”. Sottofascicolo, cc. 11.

1.13 s.d. Fotoriproduzione della “Cronica della città di Matera nel regno di Napoli composta per il dottore Eustachio Verricelli nel 1595”. Sottofascicolo, cc. 76.

1.14 1844 - 1865 Fogli di giornale e quotidiani politici. Sottofascicolo, cc. 89.

Busta 7

s.d. N. 2 block notes, n. 2 quaderni scolastici e n. 5 libretti d’appunti tascabili contenenti annotazioni bibliografiche manoscritte di Alberto Rigirone.

Fogli sciolti con appunti bibliografici ed elenchi di libri redatti da Alberto Rigirone. cc. 32

N. 1 rubrica alfabetica degli pseudonimi di poeti, scrittori e giornalisti e dei corrispondenti nomi e cognomi compilata da Alberto Rigirone. Rubrica con copertina in cartocino marrone di cc. 40.

N. 19 cataloghi a stampa di libri.

Busta 8

1.15 IDA RAGO RIGIRONE (*Ferrandina, 20.07.1909 – † Bari, 24.01.1990)

1 1921 – 1959

53 Documenti personali di Ida Rago Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 9. 1.1 1921 – 1929 Ricevute emesse per il pagamento delle rette trimestrali dell’Istituto delle suore di San Giuseppe di Roma frequentato da Ida Rago. Sottofascicolo, cc. 2.

1.2 s.d. Quaderno di esercitazioni latine. Sottofascicolo, quadernetto con copertina in cartoncino grigio di cc. 31.

1.3 1928 Certificati anagrafici e del casellario giudiziario. Sottofascicolo, cc. 3.

1.4 Ferrandina, 6 giu.1928 Ferrandina, 25 feb. 1933 Craco, 30.05.1955 N. 3 Carte d’identità. Sottofascicolo, n. 3 tessere.

1.5 1937 N. 1 Patente di abilitazione di 1°grado alla guida di automobili per uso proprio. Sottofascicolo, n. 1 patente.

1.6 1948/1951 N. 2 Tessere di riconoscimento postale. Sottofascicolo, n. 2 tessere.

1.7 1957 Libretto di risparmio al portatore emesso dal banco di Santo Spirito di Roma. Sottofascicolo, n. 1 libretto .

54 1.8 1959 Passaporto rilasciato dalla Questura di Matera. Sottofascicolo, libretto con copertina telata verde di cc. 12..

1.9 s.d. Foto di Ida Rago Rigirone. Sottofascicolo, n. 1 fotografia in b/n.

1.15 MARIA MADDALENA RIGIRONE IN L’ABBATE (*Ferrandina, 27.01.1930)

2 1935 Documenti personali di Maria Maddalena Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 3.

2.1 1935 – 1940 Quaderni scolastici di lingua italiana e di aritmetica; album da disegno; fogli sciolti di esercitazioni di dettato di Magda Rigirone. Sottofascicolo, n. 6 quaderni con copertina in cartoncino blu di cc. 213 e fogli sciolti, cc. 35.

2.2 1939 Lettere, biglietti d’auguri e telegrammi pervenuti a Magda Rigirone in occasione della prima comunione e cresima. Sottofascicolo, cc. 14.

2.3 1950 – 1954 Certificati anagrafici. Sottofascicolo, cc. 3.

1.15 ANDREA RIGIRONE (*Ferrandina, 08.02.1935)

3 1947 - 1956 Documenti personali di Andrea Rigirone. Fascicolo, cc. 21.

55

2. CONTABILITA’ ED ALTRI DOCUMENTI D’AMMINISTRAZIONE

(1855 – 1969, buste 1, reg. 3, fascc. 17)

La serie è costituita da registri di contabilità, quaderni di conteggi e da carte sciolte, spesso conservate all’interno dei registri stessi, che documentano l’attività amministrativa e di conduzione delle aziende agricole, delle singole partite di terreno, degli immobili rurali ed urbani di proprietà della famiglia Rigirone. La documentazione sciolta è costituita da note di spesa, fatture, ricevute e conteggi. La descrizione dei registri di contabilità precede quella della documentazione sciolta. Per entrambe le diverse tipologie di atti si è optato per un ordinamento cronologico.

Busta 1

1 1931 – 1940 Registro nel quale sono annotate le spese occorse per lavori di manutenzione e miglioramento delle proprietà rurali ed urbane. Registro con coperta in cartone arancio con dorso nero, cc. 85.

Nota Trattasi di un registro nel quale sono annotate le spese sostenute per lo scavo di fossi e canali alle masserie Rigirone negli anni 1934 – 1937; per la pulitura delle piscine, la costruzione di strutture in mattoni e lavori di accomodamento alle masserie ed all’agghiaccio nel 1938 oltre ad altre annotazioni relative alla descrizione di interventi di manutenzione alle proprietà Rigirone. All’interno del registro si conservano note ed elenchi del materiale da costruzione servito per gli accomodi alle strutture rurali, conti e fatture relative agli acquisti di ferramenta.

2 1934 – 1957 Registro di contabilità redatto da Alberto Rigirone dall’anno agrario 1934/1935 al 1956/1957. Registro con coperta in cartone di colore nocciola con dorso nero, cc. 40.

Nota Trattasi di un registro nel quale sono annotati le rendite derivanti dal fitto di terreni e case, i conteggi del raccolto delle olive ed i salari corrisposti mensilmente a tale Michele Lofiego, assunto come guardiano. Nel registro si legge infatti la seguente voce d’uscita“…guardiano col salario di L. 2000, tomola 12 di grano, olio e sale, Kg 12 di formaggio ed un litro di vinello al giorno..”.

Allegati Tabelle delle retribuzioni annuali concordate per ciascuna tipologia di salariato: massaro di campo, forese, capo gualano, gualano, porcaro e guardiano

56

3 1937 – 1952 “Campagnolo ossia ricavato delle affittanze dei terreni e delle pigioni delle case per l’anno 1951”. Registro di piccolo formato con copertina in cartocino nero, cc. 99.

Nota Si è preferito riportare, tra virgolette, la denominazione originale del registro rinvenuta sul frontespizio in quanto esplicativa del contenuto dell’unità stessa.

Allegati Trattasi di un piccolo registro all’interno del quale si rilevano anche n. 12 prospetti sciolti relativi al ricavato in grano dei terreni tenuti in fitto dal 1937 al 1952.

4 1939 – 1946 N. 3 quaderni di conteggi relativi alla raccolta e vendita delle olive. Fascicolo, quaderno n. 1 di cc. 24; n. 2 di cc. 4; n. 3 di cc. 10 .

Nota Trattasi di tre quaderni relativi alle annate olearie 1939 – 1940, 1940 – 1941, 1945 – 1946.

5 1949 – 1962 N. 3 taccuini di contabilità relativi alla vendita delle olive ed alla riscossione del canone locativo del palazzo Rigirone di Craco affittato all’Amministrazione comunale del suddetto Comune quale sede municipale. Fascicolo, taccuino n. 1 di cc. 20; n. 2 di cc. 41; n. 3 di cc. 26.

Nota Nelle tre unità documentarie vengono registrate insieme sia i ricavati dalla vendita delle olive che l’affitto del palazzo Rigirone. Il terzo taccuino riporta la registrazione delle entrate derivanti dalla vendita delle olive per gli anni 1962 – 1965 raccolte negli uliveti siti nella contrada denominata Piana della Cisterna.

6 1966 – 1969 Quaderno di annotazione della produzione granaria nella masserie Rigirone ed a Piana della Cisterna. Fascicolo, quaderno di piccole dimensioni con copertina in cartocino giallo a righe orizzontali rosse di cc. 57.

7 1855 – 1926 Ricevute di somme di denaro per crediti dovuti alla famiglia Rigirone da diversi debitori. Fascicolo, cc. 56.

57

8 1862 – 1872 Certificati e statini di misurazione dei terreni dati in fitto a coloni rilasciati da diversi agrimensori su incarico di Costantino Rigirone. Fascicolo, cc. 33.

9 Potenza, 17 ago.1895 Decreto di approvazione alla nomina di una guardia particolare assegnata ad Andrea Rigirone per la vigilanza sulle proprietà terriere appartenenti al suddetto Rigirone emesso dalla Prefettura di Potenza. Fascicolo, cc. 2.

10 1906 Quaderno di appunti catastali redatto da Aniello Rienzi, agrimensore, su incarico di Andrea Rigirone. Fascicolo, quadernetto di piccole dimensioni con copertina in cartocino di colore arancio, cc. 53.

Nota Trattasi di un quaderno all’interno del quale sono state rinvenute n. 5 lettere dell’agrimensore Rienzi ad Andrea Rigirone. Ogni pagina del quaderno contiene la descrizione dettagliata dei confini delle diverse partite appartenenti al Rigirone con informazioni relative alla consistenza e al valore catastale.

11 1919 Appunti e conteggi di Andrea Rigirone relativi alla compilazione della scheda di dichiarazione per l’imposta sul patrimonio. Fascicolo, cc. 11.

Nota La documentazione è stata rinvenuta in una busta commerciale sulla quale era scritta la seguente indicazione: “documenti relativi all’Imposta sul patrimonio (trattative e calcoli di papà)”. L’annotazione può attribuirsi, con ragionevole certezza, ad Alberto Rigirone subentrato al padre Andrea nella gestione ed amministrazione delle proprietà di famiglia.

12 1926 Denuncia rilasciata da Alberto Rigirone al comando dei Carabinieri della stazione di Craco relativa alla detenzione di armi da fuoco nella propria abitazione. Fascicolo, cc. 4.

13 1927 Denuncia rilasciata da Alberto Rigirone al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Roma Prati relativa alla detenzione di armi da fuoco nella propria abitazione. Fascicolo, cc. 2. 58

14 Craco, 19 nov.1928 Copia di un’istanza inoltrata da Alberto Rigirone alla Prefettura di Matera per la ratifica della nomina, fatta dal medesimo Rigirone, di una guardia particolare da assegnare alla vigilanza e custodia di fondi rustici di sua proprietà. Fascicolo, cc. 3

15 1928 Fatture, note e ricevute diverse relative alle spese occorse per il matrimonio ed il viaggio di nozze di Alberto ed Ida Rigirone, coniugi. Fascicolo, cc. 13.

16 1928 – 1938 Fatture emesse per acquisti e forniture di mobili, suppellettili e la confezione di capi di abbigliamento. Fascicolo, cc. 21.

17 1930 – 1937 Ricevute di pagamento di utenze e consumi relativi alla casa di proprietà di Alberto ed Ida Rigirone, coniugi, sita a Roma in via Dora n. 2. Fascicolo, cc. 33.

18 1934 – 1936 Ricevute di imposte e tasse saldate da Alberto Rigirone all’esattoria del Governatorato di Roma. Fascicolo, cc. 28.

19 1940 Avviso di accertamento del valore di un fabbricato sito in Craco notificato ad Alberto Rigirone dall’Ufficio del registro di Pisticci. Fascicolo, cc. 25.

20 1955 – 1957 Atti e carteggio relativi a progetti di miglioramento fondiario avviati da Alberto Rigirone nelle proprietà site in Craco con contributi della Cassa del Mezzogiorno ai sensi della Legge 13.02.1933 n. 215. Fascicolo, cc. 19.

59 Nota Trattasi del progetto di installazione di un impianto di irrigazione a pioggia da installarsi nell’azienda Rigirone di Craco e dell’impianto di un uliveto consociato a mandorli. Tale documentazione è stata rinvenuta in una cartellina contrassegnata da un indicazione di mano di Alberto Rigirone del tenore seguente: “Proprietà Rigirone a Craco – Miglioramenti Fondiari”.

Allegati Si rilevano progetti, preventivi, ricerche geoelettriche per il reperimento di falde acquifere, computi metrici, estratti di mappa e certificati catastali, materiale a stampa e circolari.

60

3. ISTRUMENTI E SCRITTURE NOTARILI (1854 – 1956, buste 1, fascc. 18)

La serie è costituita da testamenti, procure, contratti, scritture private relative alla compravendita di immobili e terreni o alla locazione di fondi rustici. Gli atti relativi al deposito dei testamenti olografi di Antonio Rigirone e Samuele Rigirone - le cui disposizioni sono integralmente trascritti in essi - e la documentazione relativa alla dichiarazione di successione dei beni di Archimede e Nicola Rigirone sono stati rinvenuti in un plico separato dal resto della documentazione. Tale selezione, effettuata in epoca recente, è stata determinata, quasi sicuramente, dalla necessità di procedere in maniera più celere e agevole nella fruizione di quei documenti dai quali è possibile ricavare significative informazioni sulla vita e le vicende degli avi Rigirone e sulla consistenza del patrimonio familiare. Si è ritenuto opportuno ordinare tutta la documentazione cronologicamente numerando progressivamente i fascicoli e condizionandoli in un'unica busta.

Busta 1

1 Craco, 12 set. 1854 Scrittura sinallagmatica di locazione di terreni stipulata tra Giuseppe Tanico di Craco, locatore, e Costantino Rigirone, locatario. Fascicolo, cc. 2

2

Craco, 06 apr. 1861 Scrittura sinallagmatica di convenzione stipulata tra Costantino Rigirone di Craco da una parte, ed i germani Nicola, Antonio, Filodemo e Samuele Rigirone dall’altra. Fascicolo, cc. 10.

Nota Trattasi di n. 4 copie originali della medesima scrittura.

Allegati All’interno di una delle scritture si rileva un “Inventario di mobili e semoventi”.

61

3

Craco, 06 apr. 1861 Scrittura sinallagmatica di locazione di un comprensorio di terre stipulata tra Costantino Rigirone di Craco, locatore, e Ambrogio Galante, locatario. Fascicolo, cc. 2.

4

Craco, 05 mag. 1869 Procura di Camilla Rigirone di Craco in favore di Costantino Rigirone, genero. Fascicolo, cc. 5.

Allegati All’interno del fascicolo si rileva una copia datata 08.09.1869 di un atto di rinuncia all’eredità degli zii della nobildonna Camilla, Nicola Maria e Carlo Filippo Rigirone, sottoscritto il 7.09.1869 da parte di Costantino Rigirone di Craco.

5

Craco, 09 giu. 1877 Certificato rilasciato dal notaio Francescantonio Maronna di Craco relativo ad un contratto di mutuo in denaro stipulato tra Andrea Rigirone, Nicola, Antonio, Archimede e Samuele Rigirone da una parte, e Giovanni Giocoli di Sant’Arcangelo dall’altra. Fascicolo, cc. 2.

6 1884 – 1888 Atti relativi al deposito dei testamenti olografi di Samuele Rigirone, all’esecuzione delle disposizioni in essi contenute e alla denuncia di successione dei beni del suddetto Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 3.

6.1 Ferrandina, 22 mag. 1884 Copie autentiche degli atti di deposito di due testamenti olografi datati 20.06.1878 e 27.09.1883 di Samuele Rigirone. Sottofascicolo, cc. 18.

62

6.2 1884 - 1888 Atti relativi all’esecuzione delle disposizioni testamentarie di Samuele Rigirone. Sottofascicolo, cc. 28.

Allegati Si rileva la presenza di un atto pubblico di ratifica fatto da Nicola, Antonio ed Archimede Rigirone di Craco per un contratto verbale di vendita stipulato dal defunto Samuele, fratello dei medesimi, in favore di Andrea Cammarota relativo ad un fondo rustico denominato “dei monaci” sito in agro di Craco.

6.3 1884 - 1888 Atti relativi alla denuncia di successione dei beni di Samuele Rigirone deceduto in data 02.05.1884 . Sottofascicolo, cc. 25.

Allegati Si rileva la presenza di un ricorso datato 10.04.1886 inoltrato all’Intendenza di Finanza di Potenza dagli eredi Rigirone avverso l’ingiunzione di pagamento, emessa dall’Ufficio del registro di Ferrandina, di un supplemento di tassa sulla denuncia di successione di Samuele Rigirone.

7 Craco, 20.05.1886 Estratto della deliberazione del consiglio comunale di Craco relativa alla proposta avanzata da Archimede Rigirone per l’acquisto di aree cimiteriali da destinare alla costruzione di cappelle gentilizie. Fascicolo, cc. 2.

8 1889 – 1897 Atti relativi al deposito del testamento olografo di Antonio Rigirone ed alla denuncia di successione dei beni del suddetto Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 2.

8.1 Ferrandina, 15 gen. 1889 Ferrandina, 14 feb. 1889 Copia datata 14.02.1889 dell’atto di deposito redatto il 15.01.1889 del testamento olografo di Antonio Rigirone di Craco. Sottofascicolo, cc. 2.

63

8.2 1889 – 1897 Atti e carteggio relativi alla denuncia di successione dei beni appartenuti ad Antonio Rigirone di Craco. Sottofascicolo, cc. 33.

Allegati Si rileva la presenza: - di un elenco dei fondi rustici appartenuti ad Antonio Rigirone con l’indicazione dell’estensione dei medesimi; - lo “stato estimativo di tutti i mobili appartenenti all’eredità del fu Giuseppe Rigirone, comuni ed indivisi tra gli eredi di esso e germani D. Nicola, D. Antonio, D. Costantino, D. Filodemo, D. Archimede e D. Samuele Rigirone”

9

09 ago.1891 Copia di un atto di compravendita stipulato tra Domenico Nardandrea di Craco, venditore, e Francesco Tanico, acquirente, di un podere sito in contrada “Dietro il Monastero” in agro del suddetto comune. Fascicolo, cc. 2.

10

26 mag. 1895 Contratto di locazione stipulato tra Andrea Rigirone, locatore, e Domenico Zaffarese di Craco, relativo ad una casa sita nell’abitato del suddetto comune. Fascicolo, cc. 2.

11 1894 – 1895 Atti e carteggio relativi alla denuncia di successione dei beni patrimoniali appartenuti ad Archimede Rigirone deceduto in Craco il 25.07.1894. Fascicolo, cc. 34.

12 1904 Atti e carteggio relativi alla denuncia di successione dei beni patrimoniali appartenuti a Nicola Rigirone deceduto in Craco l’01.11.1903. Fascicolo, cc. 26.

64

13 Ferrandina, 01 mag. 1919 Contratto di locazione stipulato tra Lorenzo Rago di Ferrandina e Andrea Rigirone di Craco, locatori, e Giuseppe Vitelli di Pisticci, locatario, relativo ad una masseria denominata Pantana sita in agro di Craco. Fascicolo, cc. 6.

14

1928 - 1943 Atti e carteggio relativi all’acquisto da parte di Alberto ed Ida Rigirone, coniugi, di un immobile sito in Roma alla via Dora n. 2 di proprietà di Paolo Tempesta e Caterina Maria Luigia Cavalli. Fascicolo di sottofascicoli 3.

14.1

1928 - 1930 Corrispondenza ed atti accessori relativi alla mediazione ed all’acquisto da parte di Alberto ed Ida Rigirone, coniugi, di un’abitazione sita in Roma in via Dora n. 2. Sottofascicolo, cc. 79.

14.2

1928 - 1930 Atti relativi all’ acquisto di un’abitazione sita in Roma alla via Dora n. 2 stipulato tra Paolo Tempesta e Caterina Maria Luigia Cavalli, coniugi alienanti, ed Alberto ed Ida Rigirone, coniugi acquirenti. Sottofascicolo, cc. 46.

Allegati Si rileva l’atto di ratifica datato 1930 dell’istrumento di acquisto dell’immobile sito in Roma alla via Dora n. 2 in favore di Ida Rago Rigirone.

14.3 1929 - 1943 Atti e carteggio relativi al prestito forzoso acceso da parte di Alberto Rigirone per l’acquisto dell’immobile ad uso di abitazione sito in Roma in via Dora n. 2. Sottofascicolo, cc. 93.

65

15

1930 - 1939 Atti, carteggio e note diverse relative alla compravendita stipulata tra Rocco Salvatore La Padula di Pisticci, alienante, ed Alberto Rigirone di Craco, acquirente, della masseria Pescara detta “di Franchi” sita in agro di Craco. Fascicolo, cc. 23.

Nota Nel fascicolo è presente il compromesso di vendita ma manca l’atto notarile definitivo di acquisto.

16

1940 Atti e carteggio relativi alla compravendita stipulata tra Nicola Quaranta di Craco, alienante, ed Alberto Rigirone, acquirente, di un comprensorio di case con annesso giardino site nell’abitato di Craco in via Monastero n. 1, 2 e 3 ed in via Pisacane n. 17. Fascicolo, cc. 20.

17

1954 Compromesso di vendita stipulato tra Alberto Rigirone, alienante, e Pietro Rinaldi fu Giuseppe di Craco, acquirente, relativo a due seminativi siti in agro di Craco nelle contrade denominate Mesole del Rosario e Cavaliere. Fascicolo, cc. 4.

18

1956 Compromesso di vendita stipulato tra Teresa Libonati di Ferrandina, venditrice, ed Alberto Rigirone, acquirente, relativo ad un oliveto sito in contrada Pianelle in agro di Ferrandina. Fascicolo, cc. 8.

Allegati Corrispondenza e appunti diversi.

66

4. PRODUZIONI CIVILI, RICORSI ED ATTI GIUDIZIARI DIVERSI (1582 (doc. in copia) – 1967, buste 2, fascc. 14)

I documenti confluiti in questa serie riguardano, esclusivamente, procedimenti giudiziari di natura civile che coinvolgono alcuni esponenti della famiglia Rigirone. Tale documentazione, in ottimo stato di conservazione, si è presentata separata dal resto della documentazione e condizionata in fascicoli formati in epoca recentissima. Gli atti, dunque, in particolare quelli delle cause più antiche, sono risultati piuttosto disordinati e rimaneggiati. Analizzando gli elementi intrinseci ed estrinseci di ogni singolo documento e annotando in schedatura diversi riferimenti si è potuto smembrare la recentissima ed arbitraria aggregazione, recuperare il vincolo archivistico tra i diversi atti, ricostruire l’iter procedurale delle cause e ricomporre i fascicoli originari. Nella stessa serie si è ritenuto opportuno inserire un nucleo di materiale archivistico relativo a ricorsi e reclami di natura fiscale. I fascicoli relativi ai diversi procedimenti giudiziari e gli atti all’interno di essi seguono un riordinamento cronologico. Per ogni cartella i fascicoli seguono una numerazione che ricomincia da uno. Si segnala, per l’importanza degli argomenti trattati e l’antichità dei documenti in esso contenuti, il voluminoso e cospicuo incartamento relativo all’annosa causa intercorsa tra la famiglia Asprella – Nigro – Rigirone ed il Clero di Montalbano che apre la serie dei procedimenti civili.

Busta 1

1 1582 (documenti in copia) - 1880 Atti e carteggio relativi alla causa civile intercorsa tra la famiglia Asprella di Montalbano - fondatrice e detentrice dello ius patronato della cappella della SS. Concezione eretta nella Chiesa Matrice del suddetto comune di Montalbano – e dalla famiglia Rigirone successivamente, in quanto discendenti ed eredi legittimi degli anzidetti Asprella, ed il Clero di Montalbano per i possesso ed il governo della Cappella medesima. Fascicolo di sottofascicoli 32. 67

La causa civile tra le famiglie Asprella – Rigirone contro il Clero di Montalbano ebbe una durata di oltre cinquant’anni nel corso dei quali si celebrarono sette processi che si svolsero parte presso i Tribunali di Basilicata e parte presso il Sacro Regio Consiglio di Napoli attraversando, per la definizione del giudizio, tutti i gradi della giustizia. Il procedimento, agganciandosi ad un precedente contenzioso intrapreso verso la fine del XVI sec. dalla famiglia Asprella, venne nuovamente riacceso nel XVIII secolo da Nicola Maria Rigirone, arciprete di Craco, discendente legittimo dei suddetti Asprella. Il nuovo procedimento civile venne intrapreso per rivendicare i beni ed i profitti connessi alla cappella laicale sotto il titolo della SS. Concezione sita nella chiesa matrice di Montalbano - eretta di fatto e dotata di rendita dagli avi Asprella - usurpati dal Capitolo e Clero della medesima città approfittando di un momento in cui il possesso di tale cappellania passava nelle mani di un erede di età minore della famiglia Asprella. Con Nicola Maria Rigirone, arciprete di Craco, si pervenne al reintegro nel possesso dei beni della Cappella della SS. Concezione spettatigli per eredità ma il motivo del contendere si sviluppò contro alcuni detentori di quote in fitto della cappellania medesima, che non riconoscendo lo ius patronato dei Rigirone, continuarono a versare i canoni locativi al Capitolo e clero di Montalbano. Oltre a ciò si aggiunse per i Rigirone un procedimento giudiziario parallelo con il fisco, il quale rivendicava il pagamento delle tasse sugli introiti della cappella da chi riteneva essere il legittimo possessore della cappellania e non da coloro che indebitamente ne percepivano i frutti. Il Sacro Regio Consiglio ritenne opportuno, dunque, sequestrare in via cautelativa i beni ed i guadagni della cappella sino a quando il Rigirone e ancor più i suoi eredi, il nipote Giovanni Eligio e la figlia di quest’ultimo Giovanna, non pervennero alla risoluzione definitiva del contenzioso dimostrando a metà ‘800 l’inequivocabile diritto di patronato sulla Cappella della SS. Concezione di Montalbano con possibilità di percepirne tutte le entrate da esso derivanti e con prerogativa di governo della medesima con la nomina di un cappellano.

68

ARCHIVIO PRIVATO RIGIRONE, “Memoria sulla causa tra la famiglia Rigirone ed il clero di Montalbano, s.d..

69

1.1 Montalbano, 16 ago. 1582 (copia) Copia dell’atto di donazione e cessione dei beni di Giovanni Antonio Asprella, barone di Montalbano, in beneficio del figlio legittimo Fabrizio Asprella e testamento del suddetto Giovanni Antonio, rogato il 21agosto 1582 dal notaio Fabio Trojli, con il quale il testatore ingiunge al figlio di erigere di fatto la Cappella sotto il titolo di S. Maria della Concezione sul sepolcreto di famiglia nella Chiesa matrice di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 4.

1.2 Montalbano, 6 gen. 1591(copia) N. 2 copie - prive di data - del testamento di Fabrizio Asprella, barone di Montalbano, con il quale il testatore ordina ai suoi eredi legittimi di proseguire nell’opera di erezione della Cappella della SS. Concezione, vi assegna una rendita annua e prevede la nomina di un cappellano. Sottofascicolo, cc. 10

1.3 Montalbano, 01 dic. 1604 (copia) Copia dell’istrumento dotale in favore di Silvia Asprella, figlia legittima di Fabrizio Asprella, barone di Montalbano. Sottofascicolo, unità cc. 6.

1.4 [1604] Nota dei beni di Fabrizio Asprella, barone di Montalbano, assegnati in dote a sua figlia Silvia per il matrimonio con Giovanni Francesco Nigro di Craco. Sottofascicolo, cc. 8.

1.5 Craco, 30 gen. 1776 Alberano di rinunzia al possesso del patronato della Cappella della SS. Concezione sita nella Chiesa matrice della città di Montalbano fatta dagli eredi di Silvia Asprella e Francescantonio Nigro, in favore dei figli

70 legittimi di Giovanni Eligio Rigirone, medico della terra di Craco e discendente della casa Asprella - Nigro. Sottofascicolo, cc. 4.

1.6 Montalbano, 9 apr. 1776 (copia) Dichiarazione rilasciata da Leonardo Grieco di Montalbano, contadino, in merito all’individuazione dei terreni soggetti alla cappellania della SS. Concezione sita nella chiesa matrice del suddetto comune. Sottofascicolo, cc. 3.

1.7 Napoli, 19 nov. 1777 Decreto di provvisione emesso dal Sacro Regio Consiglio, ad istanza di Francesco e Carlo Filippo Rigirone di Craco, in merito al possesso del patronato della cappella della SS. Concezione di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 2.

1.8 1787 – 1788 N. 2 certificati rilasciati da Nicola De Luca, notaio in Montalbano, relativi a notizie riguardanti il reperimento del testamento, dell’inventario dei beni e di altri documenti di Fabrizio Asprella, barone di Montalbano, consegnati a Nicola Maria Rigirone di Craco. Sottofascicolo, cc. 4.

1.9 Napoli, 8 ago. 1788 Certificato semplice rilasciato dall’archivario della Regia Camera della Sommaria attestante la presenza della descrizione dei beni del Clero di Montalbano nel catasto onciario della città suddetta.

Napoli, 02 mar. 1798 Fede giurata rilasciata dal primo ufficiale del regio Archivio della Camera della Sommaria attestante la presenza nell’apprezzo formato per la città di Montalbano della descrizione delle partite di stabili della Cappella della SS. Concezione. Sottofascicolo, cc. 3.

71

1.10 Pisticci, 15 sett. 1788 Istanza di Nicola Maria Rigirone inoltrata alla Regia Udienza Provinciale di Matera relativa al sequestro dei beni della Cappella della SS. Concezione nella causa contro il Clero di Montalbano. Montalbano, 27 set. 1788 Copia del certificato di sequestro dei beni appartenenti alla Cappella della SS. Concezione della città di Montalbano rilasciato dalla Regia Udienza Provinciale di Matera su istanza di Nicola Maria Rigirone per la causa vertente contro il Clero della città suddetta.

Tursi, 16 ott. 1788 Deposizione resa da Domenico Delfino, massaro di campo di Montalbano, dinanzi alla Regia Udienza Provinciale di Matera in merito alla consistenza ed entità dei beni sequestrati nella causa tra Nicola Maria Rigirone ed il clero di Montalbano.

s.d. Elenco dei beni a carico della Cappella della SS. Concezione di Montalbano sequestrati nel 1788 nella causa tra Nicola Maria Rigirone ed il clero di Montalbano. [1788] Nota per il sequestro dei beni della Cappella della SS. Concezione di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 16.

1.11

Montalbano, 18 ott. 1789 Istanza d’informazione inoltrata da Gennaro Ferrara a Nicola Maria Mastrangelo, ufficiale doganale di Montalbano, in merito a documenti risalenti al 1582 redatti dal notaio Fabio Troyli e conservati da Niccolò De Luca, notaio anch’esso, presentati nella Regia corte del feudo di “Pollicoro” (sic) e relativi alla Cappella della SS. Concezione di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 2.

72

1.12 Pisticci, 10 mag. 1791 N. 2 copie dell’atto di donazione datato 1790 dello ius patronato della Cappella della SS. Concezione sita nella Chiesa matrice di Montalbano fatta da Fabrizio e Carlo Antonio Nigro, fratelli, in favore di Nicola Maria Rigirone, sacerdote. Sottofascicolo, cc. 12.

1.13 1792 – 1805 Ricevute dell’estaglio percepito sulle proprietà terriere tenute in fitto e appartenenti alla Cappella della SS. Concezione di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 12.

1.14 gen. 1793 “Foliario delle carte formate per il sequestro e possesso in Gennaro 1793 in seguito della sentenza de’ 22 settembre 1792.” Sottofascicolo, cc. 23.

Nota Trattasi di un indice che elenca tutti i documenti occorsi per effettuare nei confronti del Clero di Montalbano il sequestro dei beni connessi alla Cappella della SS. Concezione indebitamente detenuti.

Allegati Procura di Nicola Maria Rigirone, arciprete di Craco, datata Craco, 2 agosto 1793 costituita in favore di Francesco Morasso della città di Montalbano.

1.15 Armento, 4 mar. 1797 Copia dell’istanza datata 26 febbraio 1796 inoltrata da Nicola Maria Rigirone al Sacro Regio Consiglio per il rilascio dei fondi rustici appartenenti alla Cappella della SS. Concezione di Montalbano dati indebitamente dal Clero della suddetta città a censo. Sottofascicolo, cc. 3.

73

1.16 1807 – 1829 Estratti del Catasto terreni relativi alle proprietà fondiarie del Clero di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 20.

1.17 1810 – 1842 Certificati diversi rilasciati da agrimensori del Comune di Montalbano su istanza di Nicola Maria Rigirone, arciprete di Craco, relativi alla misurazione di terreni fittati a coloni. Sottofascicolo, cc. 13.

1.18

1811 – 1877 Ricevute e quietanze emesse dall’esattoria di Montalbano a nome di Nicola Maria e Costantino Rigirone in merito al pagamento di ruoli fondiari. Sottofascicolo, cc. 17.

1.19

Pisticci, 6 nov. 1813 Atto di citazione spiccato ad istanza di Nicola Maria Rigirone, arciprete di Craco, dal Giudicato di pace del circondario di Pisticci nei confronti di Eustachio Troyli, proprietario di Montalbano, in merito a terreni illegittimamente detenuti. Sottofascicolo, cc. 2.

1.20 Montalbano, 26 nov. 1813 Scrittura privata di affitto di terreni siti nel territorio di Montalbano stipulata tra Nicola Maria Rigirone, arciprete di Craco, e Carlo Troyli del suddetto comune. Sottofascicolo, cc. 2.

74 1.21 Pisticci, 5 gen. 1816 Sentenze emesse dal Giudicato di Pace del Circondario di Pisticci in favore di Nicola Maria Rigirone, arciprete di Craco. Sottofascicolo, cc. 8.

1.22

Pisticci, 19 gen. 1816 Atto di citazione spiccato dal Giudice di Pace del Circondario di Pisticci su istanza di Nicola Maria Rigirone, arciprete di Craco, contro il procuratore del Clero di Montalbano in merito all’appropriazione indebita di beni e rendite della Cappella della SS. Concezione spettanti al suddetto Rigirone. Sottofascicolo, cc. 2.

1.23 1820 - 1822 Minute di istanze di atti di citazione elaborate da Nicola Maria Rigirone, arciprete di Craco, contro il Clero di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 6.

1.24 s.d. Stralcio di un esposto prodotto dagli eredi di Giovanni Eligio Rigirone finalizzato ad ottenere un accertamento fiscale su terreni valutati erroneamente per la tassa fondiaria. Sottofascicolo, c. 1.

1.25 s.d. Articoli e capi d’interrogazione proposti a testimoni in favore di Nicola Maria Rigirone per la causa contro il Clero di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 5.

1.26 s.d. Ricevuta rilasciata da Nicola Maria Rigirone a Maurizio Mastrangelo di Montalbano relativa ad una somma di denaro presa a censo sopra un terreno di proprietà del suddetto Rigirone. Sottofascicolo, c. 1.

75

1.27

s.d. Stralci di misurazioni di terreni e descrizioni catastali. Sottofascicolo, cc. 10.

1.28 s.d. Minuta di un’istanza inoltrata da Vincenzo Marangiolo alla Regia Corte del Circondario di Montalbano in merito al pagamento di canoni locativi sui beni usurpati dal Clero di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 2.

1.29 s.d. Minuta di un esposto inoltrato da Nicola Maria Rigirone al Giudice di Pace della città di Pisticci in merito alle conseguenze economiche e fiscali derivanti dall’appropriazione indebita di terreni da parte del Clero di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 2.

1.30 1789 – 1822 Corrispondenza relativa alla causa con il Clero di Montalbano pervenuta a Nicola Maria Rigirone. 1795 - 1821 Minute di lettere redatte da Nicola Maria Rigirone. 1859 – 1876 Corrispondenza relativa alla causa con il Clero di Montalbano pervenuta a Costantino Rigirone. 1880 Carteggio relativo alla causa con il Clero di Montalbano tra Archimede Rigirone e l’Ufficio del Registro di Pisticci. Sottofascicolo, cc. 74.

1.31 1856 “Per Donna Camilla Rigirone contro il Clero di Montalbano nel Tribunale Civile di Basilicata” – Memoria a stampa redatta da Nicola De Rosa,

76 avvocato, e pubblicata dallo Stabilimento tipografico di V. Santanello di Potenza. Sottofascicolo, cc. 49.

Nota Si conservano due copie a stampa della memoria della causa civile tra gli eredi Asprella – Nigro – Rigirone ed il Clero di Montalbano. Tra le pagine della relazione si rilevano alcune lettere e minute di conclusioni manoscritte, la stampa di un albero genealogico della famiglia Asprella – Nigro, lacera negli angoli superiori destro e sinistro, ed altre due descrizioni manoscritte della genealogia degli eredi Rigirone elaborate in epoca seriore.

1.32

s.d. Memorie manoscritte dei fatti riguardanti la causa tra Nicola Maria Rigirone, arciprete della terra di Craco e patrono della Cappella della SS. ma Concezione sita nella Chiesa matrice della città di Montalbano, ed il Clero della medesima città. Sottofascicolo, cc. 66.

Nota Trattasi di diverse stesure manoscritte del resoconto degli avvenimenti che furono oggetto del procedimento civile.

1.32

s.d. Documenti vari afferenti la causa tra la famiglia Asprella – Nigro – Rigirone ed il Clero di Montalbano Sottofascicolo, unità 21.

2 1802 (documenti in copia) - 1850 Atti e carteggio relativi alla causa civile intercorsa tra Andrea Rigirone, Lucrezia Campilongo ed i suoi figli Antonio, Fortunato e Rosantonia Carbone, e Antonio Rigirone in merito alla nullità di un contratto d’acquisto relativo ad un fondo olivetato sito nella contrada Tempalta in agro di Craco Fascicolo, cc. 248.

Nota La documentazione relativa al procedimento civile intercorso tra Andrea Rigirone da una parte e gli eredi Carbone ed Antonio Rigirone dall’altra, è stata rinvenuta rilegata in 2 tomi: il primo di cc. 139 ed il secondo di cc.109 entrambi cartulati e corredati da indice iniziale.

77 Allegati Si conservano due copie a stampa della memoria redatta da Nicola Vitale, avvocato, della causa civile dal titolo “Per d. Andrea Rigirone contra D. Antonio Rigirone nella 1ª Camera della G.C. Civile”.

Busta 2

1

1866 – 1867 Reclamo inoltrato da Costantino Rigirone al Direttore delle tasse e del demanio di Basilicata in merito ad errori commessi dal Ricevitore delle tasse di Ferrandina nella formazione dei ruoli a carico del suddetto Rigirone. Fascicolo, cc. 6.

2

1900 – 1901 Reclamo inoltrato da Andrea Rigirone fu Costantino all’Intendenza di Finanza di Potenza avverso due mandati di coazione per il pagamento di annualità di terraggio scadute e dovute all’ex Clero ricettizio di Craco. Fascicolo, cc. 4.

3

1924 – 1929 Reclamo inoltrato all’Amministrazione del Demanio e Tasse – Ufficio Successioni di Roma da Alberto Rigirone contro l’avviso d’accertamento del valore dei beni rustici ed urbani disposto dall’ufficio suddetto a seguito della presentazione della dichiarazione di successione di Andrea Raffaele Giuseppe Rigirone di Craco. Fascicolo, cc. 26.

4 1933 – 1949 Atti e carteggio relativi alla causa civile intercorsa tra Alberto Rigirone ed il Comune di Montalbano in merito all’occupazione del demanio denominato “Custolito” sito in agro del suddetto comune. Fascicolo, cc. 169.

78 Allegati Si rilevano n. 8 verbali del 1891 della Commissione Censuaria relativi alla delimitazione dei territori ricompresi nel Comune di Craco trasmessi in data 25.02.1933 ad Alberto Rigirone da Francesco Liuni, avvocato di Bari.

5 1937 – 1942 Atti e carteggio relativi al reclamo inoltrato da Alberto Rigirone riguardante i danni arrecati dalle Opere dell’Acquedotto dell’Agri nel Comune di Craco alla rotabile Nazionale 103 ed alle proprietà del suddetto Rigirone dal Genio Civile di Matera e dall’Azienda Autonoma stradale di Potenza. Fascicolo, cc. 33.

6 Roma, 24.01.1953 N. 4 ricorsi a stampa inoltrati da Alberto Rigirone, Domenico Lisanti, Lorenzo, Casto e Francesco Rago contro l’Ente per lo sviluppo dell’Irrigazione e per la Trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania – Sezione Speciale per la Riforma Agraria in Bari, nonché contro il Ministero per l’Agricoltura e per le foreste, in persona del Ministro pro tempore, per ottenere l’annullamento del Decreto del Presidente della Repubblica del 3 ottobre 1952 n. 1736 relativo all’approvazione del piano particolareggiato di espropriazione nei confronti dei ricorrenti relativo a terreni ricadenti nei comuni di Craco e Ferrandina. Fascicolo, cc. 125.

7 1956 – 1958 Atti e carteggio relativi alla causa intercorsa tra Alberto Rigirone, in qualità di direttore responsabile di “Terra Lucana”, periodico dell’Unione Provinciale agricoltori della provincia di Matera, e Osvaldo Licurgo, collaboratore del settimanale barese “Sette Giorni”, in merito a delle diffamazioni diramate a mezzo stampa. Fascicolo, cc. 19.

8 1955 Minuta di un atto di diffida e di un dispositivo di una sentenza elaborati da Alberto Rigirone in merito ad un contenzioso riguardante un contratto di fitto di terreni. Fascicolo, cc. 11.

79 9 1958 Copia di un ricorso inoltrato da Alberto Rigirone alla Commissione Centrale per la Massima occupazione in agricoltura relativo all’estensione dell’imponibile per la mano d’opera per l’annata agraria 1958 – 1959 ai comuni di Craco, e . Fascicolo, cc. 4.

10 [1965] N. 2 minute di un ricorso inoltrato da Alberto Rigirone al sindaco di Craco relative alla revoca di una delibera municipale che disponeva l’abbandono delle case site nel centro abitato minacciate da una frana. Fascicolo, cc. 7.

11 1967 Atti e carteggio relativi ad una controversia familiare insorta tra i fratelli Rago in merito al tentativo di vendita di una proprietà terriera comune denominata “Mattoniera” sita in agro di Ferrandina. Fascicolo, cc. 38.

12 s.d. Minuta di un ricorso inoltrato da Alberto Rigirone al Ministero del Lavoro e della previdenza sociale – Ufficio provinciale di Matera in merito ad un accertamento sulle denunzie trimestrali dei contributi agricoli versati per l’anno 1964 – 1965. Fascicolo, cc. 3.

80

5. CORRISPONDENZA (1878 – 1977, buste 9, fascc. 23)

La corrispondenza è una delle serie più cospicue dell’archivio privato Rigirone. E’costituita dalle lettere ricevute e, in misura minore, inviate (poiché se ne conservano le minute) dai diversi componenti della famiglia. Le missive sono state rinvenute sciolte e in disordine, raccolte in fasci legati con fettucce in cotone o con cordoncini, oppure inserite in buste sulle quali era annotato l’oggetto a cui esse si riferivano o la motivazione dell’aggregazione. La corrispondenza è stata smistata per destinatario cioè ogni componente della famiglia. E’ stata selezionata, poi, in base ai mittenti individuati tra i componenti più stretti il nucleo familiare, le cui lettere hanno un tenore privato, e tra i corrispondenti estranei le cui comunicazioni attengono all’ambito professionale, alla vita pubblica ed alle relazioni sociali. In particolare le lettere di Alberto Rigirone e del padre Andrea documentano una molteplicità di relazioni con personaggi particolarmente accreditati del mondo politico e culturale di fine ‘800 ed inizi ‘900 sia lucano che italiano. I fascicoli della corrispondenza relativi ad ognuno degli esponenti della famiglia Rigirone, dal più antico al più recente, sono stati contrassegnati da un numero progressivo che ricomincia per ogni busta. All’interno di essi sono state segnalate le eventuali aggregazioni particolari rinvenute e sono state contate le singole unità documentarie. Per ogni componente della famiglia si è ritenuto opportuno indicare l’anno di nascita e di morte al fine di evitare equivoci nell’identificazione del corretto destinatario dovuti ai frequenti casi di omonimia. La serie ingloba la corrispondenza indirizzata a destinatari non appartenenti alla famiglia Rigirone ma imparentata con questa. La presenza di queste unità documentarie - che sarebbe stato più logico rinvenire nei rispettivi archivi di appartenenza - si spiega con il fatto che Alberto Rigirone era solito raccogliere e custodire qualsiasi testimonianza del passato, sia essa libraria o documentaria, con la quale veniva in contatto. La serie si apre con la corrispondenza inviata a Costantino Rigirone (* Craco, 1824 – † sec. XIX), cui segue quella pervenuta al fratello Archimede (* Craco, 1832 – † 1894). Di seguito è stata inserita la

81 corrispondenza di Andrea Rigirone (* Craco, 06.10.1851 – † 06.02.1924) e della moglie Maddalena Rago Rigirone (* Ferrandina, [1852/54] – † sec. XIX). Vi sono poi le lettere di Alberto Rigirone (* Craco, 16.03.1899 – †06.02.1969), della moglie Ida Rago Rigirone (*Ferrandina, 20.07.1909 – † Bari, 24.01.1990) e dei figli Maria Maddalena Rigirone in L’Abbate (*Ferrandina, 27.01.1930) e Andrea Rigirone (*Ferrandina, 08.02.1935). La serie si chiude con la corrispondenza di altri familiari. Per alcuni corrispondenti si è ritenuto utile inserire delle note esplicative di carattere biografico, necessarie a chiarire il contesto storico, politico, sociale e culturale entro il quale si muovevano i vari componenti della famiglia ed il complesso di rapporti e relazioni che intrattenevano.

Busta 1

5.1 CORRISPONDENZA DI COSTANTINO RIGIRONE (* Craco, 1824 – † sec. XIX)

1 12 giu. 1878 Corrispondenza pervenuta a Costantino Rigirone da Giuseppe Lacovara, avvocato. Fascicolo, cc. 2.

5.2 CORRISPONDENZA DI ARCHIMEDE RIGIRONE (* Craco, 1832 – † 1894)

2 1884 - 1893 Corrispondenza pervenuta ad Archimede Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 18.

1884 2.1

“Corrispondenza sull’offerta (sic) candidatura di Consigliere provinciale.” Lettere inviate da: - Nicola Cantisano, avvocato di Pisticci (nipote); - Vincenzo Cattaneo; - Giuseppe D’Amato Cantorio;

82 - Felice Piccinni, avvocato di Ferrandina; - Domenico Spirito - Battista Trifogli. Sottofascicolo, cc. 34.

Nota Lettere rinvenute raccolte insieme e fermate da una sottile fettuccia in cotone.

2.2 1891 Lettere inviate da Ascanio Branca. Sottofascicolo, cc. 2.

Nota Ascanio Branca nasce a Potenza il 10 marzo 1840 e muore a Napoli il 7 marzo 1903. Uomo politico italiano è deputato, ministro dei Lavori Pubblici e delle Poste e Telegrafi e ministro delle Finanze del Regno d’Italia.

2.3

1890 Lettere inviate dall’Associazione Unitaria Liberale. Sottofascicolo, cc. 3.

2.4

1886 Telegramma inviato da Nicola Buano, deputato al Parlamento. Sottofascicolo, c. 1.

2.5 1886 Lettere inviate da Vincenzo Cattaneo. Sottofascicolo, cc. 5.

Allegati Minuta di risposta redatta da Archimede Rigirone

2.6

1886 - 1890 Lettere inviate da Salvatore Correale, giurista e politico. Sottofascicolo, cc. 7.

2.7 1884 Lettere inviate da Francesco Giannantonio, avvocato.

83 Sottofascicolo, cc. 2.

Nota Nella missiva l’avvocato Giannantonio comunica l’ipotesi di adire le vie legali per un contenzioso accesosi tra Andrea Rigirone, nipote di Archimede, e i fratelli Materi.

2.8

1889 - 1890 Lettere inviate da Emanuele Gianturco, giurista e politico italiano. Sottofascicolo, cc. 10.

Nota Emanuele Gianturco nasce ad Avigliano (Pz) il 20 marzo 1857. Studia a Napoli e si laurea in Giurisprudenza. Ricopre dal 1893 al 1907, anno del suo decesso a Napoli, numerose cariche governative: è Sottosegretario di Stato di grazia e giustizia e per tre volte vice-presidente alla Camera, Ministro della Pubblica Istruzione, Ministro Guardasigilli e Ministro dei Lavori Pubblici. Oltre che politico si distingue come giurista della “Scuola Napoletana”facendosi portavoce di un rinnovamento nel campo del diritto privato.

2.9

1886 - 1890 Lettere inviate da Michele Lacava. Sottofascicolo, cc. 8.

Allegati Minuta di risposta redatta da Archimede Rigirone

Nota Michele Lacava nasce a Corleto Perticara nel 1840. Nell’agosto del 1860 partecipa ai moti insurrezionali e segue Garibaldi sul Volturno. Si laurea in medicina all’Università' di Napoli nel 1861. Rientrato nel suo paese esercita la professione medica per poi entrare nell'amministrazione del Banco di Napoli. E’ nominato nel 1874 Consigliere Provinciale del mandamento di Calvello e, da allora in poi, per un ventennio fa sempre parte del Consiglio Provinciale Lucano. Nel 1876 riceve la nomina di ispettore degli scavi di . Scrittore di numerosi saggi sulle condizioni della Basilicata e sulla rivoluzione del 1860, muore a Torre del Greco nel 1896.

2.10 1886 Lettere inviate da Pietro Lacava, onorevole. Sottofascicolo, cc. 2.

Allegati Minuta di risposta redatta da Archimede Rigirone

2.11 1886 Lettere inviate da Giuseppe Lacorava, avvocato. Sottofascicolo, cc. 2.

Allegati Minuta di risposta redatta da Archimede Rigirone

84 2.12 1886 Lettere inviate da Vincenzo Martelli. Sottofascicolo, cc. 4.

2.13

1890 - 1893 Lettere inviate da Francesco Paolo Materi, presidente della Deputazione provinciale di Basilicata e deputato al Parlamento. Sottofascicolo, cc. 24.

Nota Francesco Paolo Materi nasce a Grassano il 30 novembre 1842. Nel 1886 decide di presentarsi alle elezioni e viene eletto a scrutinio di lista e a suffragio allargato. È deputato dalla XVI alla XXII legislatura dal 10 giugno 1886 all’8 febbraio 1909. Fa parte della Commissione per l’emigrazione e di altre Commissioni per l’agricoltura. Il 10 luglio 1902 è nominato cavaliere del lavoro. Muore a Roma il 10 febbraio 1910.

2.14

1886 Lettere inviate da Nicola Pizzicara. Sottofascicolo, cc. 2.

2.15 1886 Lettere inviate da Nicola Privinzano di , medico. Sottofascicolo, cc. 2.

Allegati Minuta di risposta redatta da Archimede Rigirone.

2.16 1886 - 1890 Lettere inviate da Domenico Ridola, medico, archeologo e politico. Sottofascicolo, cc. 12.

Nota Domenico Ridola - noto medico materano, politico e appassionato di archeologia - nasce a Ferrandina nell’ottobre del 1841 da Gregorio e da Camilla De Gemmis. Frequenta con profitto il seminario Lanfranchi prima di iscriversi all’Università di Napoli alla facoltà di Medicina e Chirurgia ove si laurea brillantemente nel 1865. Avvia il suo studio medico a Matera in Via Duomo. Nel 1878 è eletto consigliere comunale; è sindaco di Matera nel 1892 ed, in seguito, ricopre più volte la carica di consigliere provinciale. Per due volte è eletto deputato al Parlamento e nel 1913 è nominato senatore. Autorevole e prestigiosa è la sua competenza in campo archeologico. E’ unanime, infatti, per lui il riconoscimento di doti non comuni di rettitudine e disponibilità sul piano politico e di grande scienziato su quello professionale e culturale. Muore a Matera il 13 giugno del 1932.

85

2.17

1886 Lettere inviate da Raffaele Rogges di Pisticci. Sottofascicolo, cc. 5.

Allegati Minute di risposta redatte da Archimede Rigirone

2.18

1887 - 1890 Lettere inviate da Michele Torraca, deputato al Parlamento. Sottofascicolo, cc. 28.

Allegati Minute di risposta redatte da Archimede Rigirone

Nota Michele Torraca nasce a nel 1840 e muore tragicamente nel 1906 nei pressi di Magna Valesia precipitando da una rupe. Studia in seminario a Matera ove successivamente esercita la professione di maestro e di notaio. Trasferitosi a Napoli si afferma nel giornalismo. Viene eletto nel 1889 deputato parlamentare rimanendo in carica sino all’anno del suo decesso.

5.3 CORRISPONDENZA DI ANDREA RIGIRONE (* Craco, 06.10.1851 – † 06.02.1924)

3 1874 - 1922 Corrispondenza pervenuta ad Andrea Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 12.

3.1 1911 – 1915 Lettere inviate da Vincenzo Buonfiglio di Montalbano. Sottofascicolo, cc. 7.

3.2 1898 – 1910 Lettere inviate da Nicola Cantisano. Sottofascicolo, cc. 8.

86

3.3 1917 Lettere inviate dal Comune di Craco. Sottofascicolo, c. 1.

3.4 1884 – 1885 Lettere inviate da Francesco Giannantonio, avvocato di Matera. Sottofascicolo, cc. 8.

3.5 1892 – 1895 Lettere inviate da Nicola Lacava da Stigliano. Sottofascicolo, cc. 4.

3.6 1900 Lettere inviate da Francesco Paolo Materi, deputato al Parlamento. Sottofascicolo, cc. 4.

Allegati Minuta di risposta redatta da Andrea Rigirone.

3.7 1901 Carteggio tra Andrea Rigirone e Filomena Simonetti Vitale. Sottofascicolo, cc. 24.

3.8 1920 - 1921 Lettere inviate da Domenico Spera, guardiano delle proprietà. Sottofascicolo, cc. 5.

3.9 1921 - 1922 Lettere inviate da Antonio Tanico, fittavolo dei terreni. Sottofascicolo, cc. 16.

Allegati Minute di risposta redatte da Andrea Rigirone.

87 3.10 1907 - 1917 Lettere di crachesi emigrati in America relative ad una colletta in denaro promossa tra i concittadini all’estero finalizzata al ripristino del monastero di S. Vincenzo in Craco. Sottofascicolo, cc. 38.

Allegati Minute di risposta redatte da Andrea Rigirone.

Nota Trattasi di un aggregazione rinvenuta separata dal resto della corrispondenza e raccolta in busta recante l’indicazione seguente “Colletta di S. Vincenzo – Lettere di americani a mio padre”. La selezione delle missive, tenendo conto del tenore dell’indicazione presente sulla busta, è stata effettuata da Alberto Rigirone in epoca successiva.

3.11 1921 - 1922 Lettere inviate da diversi corrispondenti. Sottofascicolo, cc. 12.

Nota Trattasi di un aggregazione rinvenuta separata dal resto della corrispondenza e raccolta in una busta recante l’indicazione seguente “Documenti importanti relativi alla vendita delle nostre masserie (notevole l’estensione di esse e il valore stabiliti da papà buonanima). Trattative per l’acquisto della masseria di Franchi, per la vendita della Pantana e per l’acquisto dei 3 carri di Maronna”. La selezione delle missive, tenendo conto del tenore dell’indicazione presente sulla busta, è stata effettuata da Alberto Rigirone in epoca successiva.

3.12 1874 - 1907 Lettere inviate da vari corrispondenti rinvenute sciolte. Sottofascicolo, cc. 16.

5.4 CORRISPONDENZA DI MADDALENA RAGO RIGIRONE (* Ferrandina, [1859] – † sec.[1949])

4 1920 - 1931 Corrispondenza pervenuta a Maddalena Rago Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 2.

88 4.1 1927 - 1931 Lettere inviate da Ida Rago, nipote e nuora. Sottofascicolo, cc. 12.

4.2 1920 - 1930 Lettere inviate da vari corrispondenti rinvenute sciolte. Sottofascicolo, cc. 18.

Busta 2

5.5 CORRISPONDENZA DI ALBERTO RIGIRONE (* Craco, 16.03.1899 – † 06.02.1969)

La corrispondenza pervenuta ad Alberto Rigirone, peraltro la più cospicua, è stata rinvenuta, in molti casi, aggregata in base a criteri diversi ed organizzata in maniera particolare dallo stesso ricevente delle missive. Le lettere riflettenti l’attività lavorativa risultano ordinate in base a scelte dettate dalla necessità di un facile ed agevole reperimento in relazione alla materia trattata, ad una valutazione effettuata dallo stesso Alberto in base all’importanza del contenuto o del corrispondente o da un particolare momento storico. Nell’ordinamento e descrizione delle missive rinvenute sciolte si è optato di far precedere le lettere pervenute ad Alberto dai familiari più stretti a quelle dei diversi corrispondenti.

1 1927 - 1968 Corrispondenza pervenuta ad Alberto Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 13.

1.1 1927 – 1938 Lettere inviate da Maddalena Rago Rigirone, madre di Alberto. Sottofascicolo, cc. 22.

89

1.2 1930 – 1960 Lettere inviate da Ida Rigirone, moglie di Alberto. Sottofascicolo, cc. 28.

1.3 1948 – 1954 Lettere inviate da Maria Maddalena Rigirone, figlia di Alberto. Sottofascicolo, cc. 10.

1.4 1955 – 1964 Lettere inviate da Stanislao L’Abbate, genero di Alberto. Sottofascicolo, cc. 10.

1.5 1936 – 1944 Lettere inviate da Andrea Rigirone, figlio di Alberto. Sottofascicolo, cc. 14.

1.6 17 giu. 1931 Lettere inviate da Lorenzo Rago, suocero di Alberto. Sottofascicolo, cc. 2.

1.7 27 nov. 1931 Lettere inviate da Angela Giannotti in Rago, suocera di Alberto. Sottofascicolo, cc. 2.

1.8 1935 Lettere, telegrammi e biglietti da visita pervenuti ad Alberto Rigirone e famiglia da corrispondenti vari, parenti amici e conoscenti, in occasione della nascita del figlio Andrea (*Ferrandina,08.02.1935) e del suo battesimo celebratosi in data 24.02.1935.

Nota Tale corrispondenza, pervenuta nella particolare circostanza, è stata rivenuta separata dal resto delle lettere, condizionata in una busta recante l’indicazione del contenuto e confezionata con un cordoncino colorato.

90

1.9 1915 - 1968 Lettere pervenute da familiari vari. Sottofascicolo, cc. 49.

1.10 1943 - 1963 Carteggio tra Andrea Rigirone e Vincenzo Miadonna, medico e docente dell’Università di Milano. Sottofascicolo, cc. 10.

Nota Lettere rinvenute aggregate e raccolte in una busta.

1.11 1954 - 1957 Carteggio tra Andrea Rigirone e Vittorio Piano, pittore. Sottofascicolo, cc. 16.

1.12 1924 - 1928 Carteggio tra Andrea Rigirone e Ardengo Soffici, F. Rosso e Stefano Carlo Chiotti. Sottofascicolo, cc. 14.

Nota Lettere rinvenute aggregate e raccolte in una busta.

1.13 1916 - 1931 Lettere inviate da Domenico Spera, guardiano in Craco delle proprietà Rigirone. Sottofascicolo, cc. 12.

2 1930 - 1946 Corrispondenza pervenuta ad Alberto Rigirone in qualità di redattore capo della rivista “Politica”. Fascicolo, cc. 9.

Nota Lettere rinvenute aggregate e raccolte in una busta.

91

3 1930 – 1942 Carteggio tra Andrea Rigirone e Francesco Coppola, direttore del giornale “Politica”. Fascicolo, cc. 20.

Nota Lettere rinvenute aggregate e raccolte in una busta.

Busta 3

1 1945 - 1963 Corrispondenza “più importante” pervenuta ad Alberto Rigirone, in qualità di consigliere e presidente del Consorzio Agrario provinciale, di presidente dell’Unione provinciale agricoltori. Fascicolo di sottofascicoli 3 .

Nota Lettere rinvenute aggregate e raccolte in una busta recante la seguente indicazione “Carte Unione Agricoltori – Matera “più importanti”.

1.1 1945 - 1960 Lettere della Confederazione generale dell’Agricoltura e dell’Associazione provinciale agricoltori poi Unione provinciale Agricoltori di Matera. Sottofascicolo, cc. 43.

1.2

1950 - 1959 Lettere della Federazione italiana dei Consorzi Agrari e del Consorzio Agrario provinciale di Matera. Sottofascicolo, cc. 74.

1.3

1950 - 1963 Carteggio tra Alberto Rigirone, presidente del Consorzio agrario provinciale, Leonida Mizzi, direttore generale della Federazione Italiana

92 dei Consorzi Agrari, e Giulio Bagnale, segretario del Consorzio agrario provinciale di Matera. Sottofascicolo, cc. 26.

2 1946 - 1967 Corrispondenza “meno importante” pervenuta ad Alberto Rigirone, in qualità di consigliere e presidente del Consorzio Agrario provinciale, di presidente dell’Unione provinciale agricoltori. Fascicolo, cc. 43 .

Nota Lettere rinvenute aggregate e raccolte in una busta recante la seguente indicazione “Carte Unione Agricoltori – Matera “meno importanti”.

Busta 4

1 1911 - 1949 Lettere inviate da vari corrispondenti ad Alberto Rigirone rinvenute sciolte. Fascicolo, cc. 173.

Nota Per tale corrispondenza si è optato per un riordinamento cronologico.

Busta 5

1 1950 - 1959 Lettere inviate da vari corrispondenti ad Alberto Rigirone rinvenute sciolte. Fascicolo, cc. 251.

Nota Per tale corrispondenza si è optato per un riordinamento cronologico.

Busta 6

1 1960 - 1969 Lettere inviate da vari corrispondenti ad Alberto Rigirone rinvenute sciolte. Fascicolo, cc. 89.

Nota Per tale corrispondenza si è optato per un riordinamento cronologico.

93

Busta 7

1 1929 - 1972 Partecipazioni nuziali e di nascita, biglietti d’auguri, biglietti da visita, annunci funebri, ringraziamenti.

Nota Tale tipologia di corrispondenza, in massima parte cartoncini, è stata rinvenuta raccolta in due buste recanti la seguente indicazione “Biglietti d’auguri ed altro di persone a noi care e di uomini illustri”. Si è convenuto di lasciare inalterata l’aggregazione procedendo per le missive all’ordinamento cronologico.

Busta 8

5.6 CORRISPONDENZA DI IDA RAGO IN RIGIRONE (*Ferrandina, 20.07.1909 – † Bari, 24.01.1990)

1 1922 - 1972 Corrispondenza pervenuta ad Ida Rago in Rigirone. Fascicolo di sottofascicoli 12.

1.1 1927 – 1963 Lettere inviate da Alberto Rigirone, marito di Ida. Sottofascicolo, cc. 138.

1.2 1928 – 1953 Lettere inviate da Angelina Giannotti, madre di Ida. Sottofascicolo, cc. 10.

1.3 1938 – 1972 Lettere inviate da Casto Rago, fratello di Ida. Sottofascicolo, cc. 9.

1.4 1954 – 1965 Lettere inviate da Tommaso Rago, fratello di Ida. Sottofascicolo, cc. 8.

94 1.5 1954 – 1956 Lettere inviate da Maria Rago, sorella di Ida. Sottofascicolo, cc. 6.

1.6 1958 – 1968 Lettere inviate da Teresa Rago, sorella di Ida. Sottofascicolo, cc. 4.

1.7 1955 – 1960 Lettere inviate da Giuseppe San Mauro, cognato (marito della sorella Pia) di Ida. Sottofascicolo, cc. 9.

1.8 1956 Lettere inviate da Adele Quaranta, cognata (moglie del fratello Franco) di Ida. Sottofascicolo, cc. 2.

1.9 1962 – 1966 Lettere inviate da Vincenzo e Teresa Miadonna, zii di Ida. Sottofascicolo, cc. 11.

Nota Lettere rinvenute aggregate e raccolte in una busta.

1.10 1949 – 1971 Lettere inviate da Maria Maddalena Rigirone, figlia di Ida. Sottofascicolo, cc. 84.

Nota Si rileva un gruppo di 24 lettere datate tutte 1949 inoltrate dalla figlia Maria Maddalena alla madre Ida dalla Svizzera durante un soggiorno studio.

1.11 1956 – 1967 Lettere inviate da Andrea, figlio di Ida. Sottofascicolo, cc. 5.

95 1.12 1922 - 1972 Lettere inviate da vari corrispondenti ad Ida Rago Rigirone rinvenute sciolte. Sottofascicolo, cc. 37.

Nota Per tale corrispondenza si è optato per un riordinamento cronologico.

Busta 9

5.7 CORRISPONDENZA DI MARIA MADDALENA RIGIRONE IN L’ABBATE (*Ferrandina, 27.01.1930)

1 1939 - 1977 Lettere e cartoline inviate da vari corrispondenti a Maria Maddalena Rigirone in L’Abbate rinvenute sciolte. Fascicolo, cc. 39.

Nota Per tale corrispondenza si è optato per un riordinamento cronologico.

2

Letterine e disegni di Ida ed Alessandra L’Abbate, nipoti di Ida Rago Rigirone. Fascicolo, cc. 33.

5.8 CORRISPONDENZA DI ANDREA RIGIRONE (*Ferrandina, 08.02.1935)

3 1944 - 1966 Lettere e cartoline inviate da vari corrispondenti ad Andrea Rigirone rinvenute sciolte. Fascicolo, cc. 6.

96

5.9 CORRISPONDENZA DI ALTRI FAMILIARI

Tra la corrispondenza, pertinente in maniera specifica ai componenti della famiglia Rigirone, sono state rinvenute alcune lettere di soggetti aventi vincoli di parentela con gli stessi. La presenza di queste unità documentarie, che sarebbe stato più logico rinvenire nei rispettivi archivi di appartenenza, si spiega con il fatto che Alberto Rigirone era solito raccogliere e custodire qualsiasi testimonianza del passato, sia essa libraria o documentaria, con la quale veniva in contatto.

4

1861 - 1874 Lettere redatte da Tommaso Rago al figlio Casto. Fascicolo, cc. 50.

Nota Trattasi del bisnonno di Ida Rago Rigirone, moglie di Alberto Rigirone.

5 1939 - 1941 Lettere pervenute a Maddalena Rago Rigirone, madre di Alberto. Fascicolo, cc. 4.

6

1931 Lettere pervenute a Lorenzo Rago, padre di Ida Rago in Rigirone, da parte del figlio Franco. Fascicolo, cc. 2.

7 1941 Lettere pervenute a Lorenzo Rago e Angelina Giannotti, genitori di Ida Rago in Rigirone. Fascicolo, cc. 2.

8

1925 - 1953 Lettere pervenute a Casto e Franco Rago, fratelli di Ida Rago in Rigirone. Fascicolo, cc. 5.

97 9

s.d. Lettera pervenuta a Rosa Rago in Macchiarelli, zia di Ida Rago in Rigirone. Fascicolo, c. 1.

98

6. FOTOGRAFIE (ARCHIVIO FRASSETTO) (1932 – 1940, busta 1, fotografie 334) L’archivio privato della famiglia Rigirone ingloba un cospicuo numero di unità documentarie, esclusivamente fotografie, appartenenti alla famiglia dell’antropologo Fabio Frassetto, professore di Antropologia della prima metà del 1900 presso l’Università di Bologna, noto per aver avuto nel 1921, la possibilità di effettuare la ricognizione scientifica dei resti di Dante conservati a Ravenna. La presenza delle fotografie della famiglia Frassetto a Ferrandina presso i Rigirone si spiega con il fatto che Ida Rago Rigirone era compagna di scuola di Amalia (chiamata confidenzialmente Malì), ed amica del fratello di quest’ultima, Benedetto, campione italiano di equitazione, entrambi figli del prof. Frassetto. I Frassetto non avendo avuto eredi donarono le foto di famiglia proprio ai Rigirone insieme alle coppe vinte da Benedetto nei diversi concorsi ippici. Le fotografie, custodite sotto vetro e in album, sono state rinvenute in ottime condizioni di conservazione. Grazie ad alcune indicazioni presenti negli album è stato possibile datarle ad un periodo compreso tra il 1932 ed il 1940.

Busta 1

Album fotografico 1

1932 – 1935 Fotografie diverse. N. 121 fotografie in b/n.

Album fotografico 2

1938 – 1939 Fotografie diverse. N. 110 fotografie in b/n.

99 Album fotografico 3

1940 Fotografie diverse che ritraggono il prof. Frassetto e il figlio Benedetto al Concorso Ippico di Verona del 1940. N. 101 fotografie in b/n.

Fotografie in cornice. N. 2 Fotografie in b/n.

100

ARCHIVIO PRIVATO RIGIRONE, Fondo fotografico “Frassetto”, 1938 – 1940.

101 Bibliografia

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