C O M U N E D I CRACO Provincia di

Cap 75010 Via Mons. Mastronardi nr. 2 C.F. : 81001170778 Partita Iva: 00266500776

PIANTA DEL CENTRO STORICO DI CRACO / PLANT OF THE CITY OF CRACO

visite serali o notturne solo su prenotazione/evening or night visits by appointment only

Pag. 1 di Craco – Matera - IT Punti di informazione:

Centralino Comune: tel. 0835459005 www.comune.craco.mt.it Punto d’informazioni turistiche RECEPTION c/o la MEDIATECA COMUNALE in Via S. Angelo snc nel Centro Storico di Craco Vecchia. Le visite al Centro Storico si effettuano tutti i giorni dalle ore 10:00 all’imbrunire per effettuarle o per informazioni recarsi alla Reception presso la Mediateca Comunale in Via S. Angelo snc, o contattare i seguenti riferimenti: Sig. Vincenzo Montemurro cell. 3294781495 email: [email protected] Mr. William (ENGLISH GUIDE) : 3894508549 [email protected] Sig.Nicola Lisanti cell. 3922033704 email: [email protected]

CONDIZIONI DI VISITA:

Con una donazione minima di € 10,00 si aderisce alla CRACO CARD GIORNALIERA valida per 1 persona, che consente di accedere al percorso in sicurezza (per max 1 ora) alla Mediateca Comunale, parcheggiare gratuitamente nelle aree di sosta riservate ai possessori di Craco Card. L’ingresso è gratuito per i ragazzi sotto i 14 anni, purchè accompagnati da titolari di Craco Card. Con un supplemento di € 5,00 a persona si potrà avere a disposizione la guida in inglese. Le visite si effettuano tutti i giorni dalle ore 10 AM all’imbrunire rivolgendosi alla Reception presso la Mediateca Comunale in Via S. Angelo snc, Craco Vecchia. Con una donazione minima di € 100,00 si aderisce alla CRACO CARD GOLD con cui, oltre al resto è possibile effettuare riprese fotografiche ed audiovisive per uso artistico, culturale e giornalistico nel solo periodo di validità indicato nella apposita autorizzazione rilasciata dal Comune di Craco, copia del lavoro realizzato dovrà essere donato al Comune di Craco.

Pag. 2 Comune di Craco – Matera - IT Point of information:

Common switch board tel 0835459005 www.comune.craco.mt.it Point of tourist information at the front desk in the MULTIMEDIA OFFICE in Via S. Angelo Snc in the historical center of Cracow Old The visits to the Old Town are made every day from 10:00 am to dusk to carry them out or go to the information desk at the MEDIA City in Via S. Angelo snc, or contact the following references: Mr. Vincenzo Montemurro cell. 3294781495 email: [email protected] Mr. William (ENGLISH GUIDE) : 3894508549 [email protected] Mr.Nicola Lisanti cell. 3922033704 email: [email protected]

CONDITIONS FOR VISIT With a minimum donation of € 10,00 you join the DAILY CRACO CARD, valids for a person. With the Craco Card you can make a safe visit to our secured pathway (max. an hour), you have also a free access to the Media Center and it gives you a daily free parking in the authorized areas. Admission is free for children under 14 if accompanied by holders of Craco Card. With a supplement of € 5.00 per person, you can have a guide in English. The tours take place daily from 10 AM till sun falls, addressing to the reception desk at the Media Centre in via S. Angelo , Old Craco With a minimum donation of € 100,00 you join the CRACO CARD GOLD, which gives you an additional advantages, like taking of artistic, cultural photos and videos, it’s period of validity is indicated by an authorization given by Municipality of Craco, a copy of these productions must be donated to the Municipality of Craco.

Pag. 3 Comune di Craco – Matera - IT

Foto Craco panorama

Pag. 4 Comune di Craco – Matera - IT CENNI STORICI La prima notizia scritta si ha in un documento del 1060, una bolla di Arnaldo Vescovo di per il parroco della comunità di Craco. Ma ricerche e ritrovi di reperti archeologici rimandano le origini degli insediamenti umani all’epoca dell’età del ferro (VIII–IX secolo a.C.). La più antica costruzione è la torre normanna (circa 1040 d.c.), da cui è visibile tutto il territorio circostante come la valle della Salandrella, la fascia ionica, la valle dell’Agri e del Sinni, il monte Pollino e tutti i paesi vicini.Una leggenda racconta che Craco in principio venisse chiamato Monte D’Oro. In realtà Craco, in tempi remoti, veniva chiamato Grachium, parola latina che significa campo arato da poco. Craco è attraversata da un solo fiume, il .Sede di una delle 78 università del Giustizierato di , Craco contribuiva finanziariamente alle spese di manutenzione dei castelli avviata già da Federico II e proseguita dagli Angioini. È quanto emerge dalle tassazioni focatiche, dove i fuochi fiscali passano dai 362 del 1521 a una punta massima di 518 nel 1561 con 2590 abitanti. Nell’ultimo triennio di governo francese (1813-1815), la popolazione di Craco si attesta sui 1.760/1.770 abitanti. Il saldo naturale in quegli anni è sempre negativo e si registra un’alta mortalità infantile. La maggior parte della popolazione, come già detto in precedenza, era dedita all’agricoltura, all’allevamento e alle attività a essa collegate, ma vi era anche una discreta presenza di artigiani e di alcuni professionisti (medici, notai). Il clero nel 1815 annoverava sedici adepti, mentre diciotto erano i frati presenti nel monastero di S. Pietro costruito nel 1630 dai Baroni Penna di Amendolara. Nel 1881 la popolazione aveva superato la soglia dei 2.000 abitanti. Verso la fine del XIX secolo il perimetro urbano aveva raggiunto la sua massima espansione. Vi erano numerosi palazzi nobiliari in vari punti del paese. I più famosi, oggi ancora nel ricordo degli anziani, furono i palazzi Rigirone, Cammarota, Simonetti, Grossi, Miadonna, e il palazzo Carbone. Oltre a palazzi nobiliari, di particolare bellezza architettonica erano gli edifici pubblici come il municipio, le scuole, il cinema e le botteghe artigiane. Un altro edificio di particolare importanza è il convento dedicato a S. Pietro che fu edificato nel 1630. Il convento ospitava 18 frati minori osservanti francescani da cui si ricorda il frate Nicola Onorati (1735/1822) detto il nuovo Columella poiché molto esperto nelle scienze agronomiche e naturalistiche, nominato da Gioacchino Murat primo docente della facoltà di Agronomia all’Università Federico II. Dal 1792 è stata portata nella chiesa del convento il corpo imbalsamato di San Vincenzo, un martire del 300 donato ai frati da Papa Pio VI. La chiesa Madre dedicata a S. Nicola Vescovo, (patrono di Craco) venne edificata intorno al sec. XIV. Al suo interno, fino agli anni ’80, erano presenti altari marmorei di arte barocca e tutto l’arredo ecclesiastico che, dopo la sconsacrazione della chiesa e il seguente abbandono, diventarono una risorsa per molti ladri. Infatti oggi la chiesa è completamente nuda diventando simbolo dell’inciviltà umana. La chiesetta della Madonna della Stella del 1600 a circa 1 km dal paese costruita vicino ad una sorgente di acqua naturale chiamata dai crachesi fontana “piscicchio”. Craco venera la Madonna della Stella,

Pag. 5 Comune di Craco – Matera - IT festeggiata la prima domenica di maggio. Un’altra chiesetta molto suggestiva era quella della Madonna del Monserrato, che si trovava nella vecchia piazza completamente distrutta dalla frana.

LA FRANA ED IL TRASFERIMENTO DELL’ABITATO Il territorio di Craco è stato da sempre interessato da un complesso sistema franoso con molti fronti. Nei libri di storia si parla di molte frane che hanno interessato questo comune in diversi momenti: 1600, 1805, 1857, 1870 e nel 1933. I crachesi, nonostante le difficoltà che mostrava questa terra, non abbandonarono mai il loro paese. La collina è costituita da “argille variegate”; si tratta di argille rosse, verdi e grigio piombo, che sono fortemente predisposte al dissesto idrogeologico. La sommità del rilievo invece è costituita dal “conglomerato di Craco”, conglomerato poligenico composto da elementi calcarei, marnosi e arenacei, grossolanamente arrotondati, poco o mediamente cementati da una matrice sabbioso-argillosa con grado di cementazione variabile da punto a punto. Lo smottamento dunque ha origini antiche e naturali, ma quello del 1963 è soprattutto conseguenza delle caratteristiche che l’espansione urbanistica del Novecento ha avuto. Si verificò infatti a causa di perdite delle reti idriche e fognarie, delle cisterne e dei pozzi. Nel periodo tra gli anni ’60 e gli anni ’80 Craco perse più della metà dei cittadini, poiché alla frana si aggiunse anche la difficoltà al lavoro e molti furono costretti a emigrare al Nord Italia e all’estero. Attualmente la popolazione di Craco conta 780 abitanti.Il suo contesto paesaggistico, la continuità dei colori e l’armoniosità della particolare e unica geomorfologia ne hanno fatto negli ultimi quarant’anni uno dei set naturali più ricercati dal grande cinema italiano e internazionale. I film girati a Craco sono: La lupa di Alberto Lattuada, Il tempo dell’inizio di Luigi Di Gianni, Cristo si è fermato a Eboli di , King David di Bruce Beresford, Saving Grace di Tom Conti, Classe di ferro, Il sole anche di notte di Paolo e Vittorio Taviani, Terra bruciata di Fabio Segatori, Ninfa Plebea di Lina Werthmuller, La passione di Cristo di Mel Gibson, Nativity di Catherine Hardwicke, The Big Question, diretto da Francesco Cabras, Alberto Molinari, Nine Poems in Basilicata di Antonello Faretta, Agente 007 - Quantum of Solace, regia di Marc Forster con Daniel Craig e Giancarlo Giannini, Basilicata coast to coast di Rocco Papaleo, Murder in the dark di Dagen Merril, Un medico di campagna di Luigi Di Gianni. Gli orientamenti futuri prevedono che il sito di Craco sia recuperato e valorizzato per fini scientifici, culturali, cinematografici e turistici, con residenze e atelier per artisti. A tal fine è stato istituito un Parco Museale Scenografico con Atelier di arte, cinema e design e si sono realizzate infrastrutture scientifiche per realizzare un Laboratorio di ricerca e sperimentazione e formazione sulle nuove tecnologie per la difesa del suolo e il monitoraggio ambientale. Il Sindaco ha presentato un programma chiedendo l’intervento del governo nazionale e della Regione Basilicata

Pag. 6 Comune di Craco – Matera - IT SEBRIEF HISTORY OF CRACO The first written document was documented around 1060 from a bubble of Arnaldo, who was Bishop of Tricarico,to the priest and the community of Craco. However ,archaeological researches tracing the origine of Human settlements, minds back to the Iron Age (VIII-IX century a.C). The oldest building is the Norman tower, built (about 1040 a.C), which is visible from the surrounding area like the valley of Salandrella, the Ionian coast, Mount Pollino and all its neighbors. A legend tells that Craco in the beginning was called Monte D'Oro. In reality, Craco, in ancient times, was called Grachium, the Latin word which means, recent plowing field. Craco is crossed by only a river, the Cavone. Craco was a Head office of one of the 78 universities in the jurisdiction of Basilicata, Craco contributed financially to the maintenance costs of the castles already begun by Frederick II and continued by the Angioini. Throughout the course of the sixteenth century, Craco was highly increased in population. This is what emerges from family taxation, where the fiscal fires passed from 362 in 1521, from maximum peak of 518 in 1561 with 2590 inhabitants. In the last three years of the French Government (1813-1815), the population of Craco stood at 1.760/1.770 inhabitant. The Census in those years was always negative because of high infant mortality. The majority of the population, as mentioned earlier, was devoted to agriculture, livestock and its related activity, but there was also a considerable number of artisans and some professionals (doctors, notaries). The clergies in 1815 numbered up to sixteen, while eighteen were the monks in the monastery of St. Peter, built in 1630 by Baroni Penna of Amendolara. In 1881 the population exceeded the threshold of 2,000 inhabitants. Towards the end of the nineteenth century the city limits had reached its maximum expansion. There were several palaces in various parts of the town. The most famous which is still in the memory of our elders, were the building Rigirone, Cammarota, Simonetti, Grossi, Miadonna, and the Carbone palace. In addition to these noble palaces, a particular architectural beauty were public buildings like the town hall, schools, cinema and shops. Today everything is slided along. Among the monuments the most important was undoubtedly the monument to the fall in war, erected in 1929 to commemorate the victims of WWI. Unfortunately, the monument was among the first structures to collapse. Another important building is the monastery dedicated to St. Peter, which was built in 1630, this convent of the Franciscans Observant friars had 18 monks from which recalls the monk Nicholas Onorati Columella (1735-1822) who was an expert in agricultural and natural sciences, and was appointed by Joachimo Murat, the first professor of the Faculty of Agronomy at the University Federico II. In 1792 Pope Pius VI donated to the monks for their convent an embalmed body of st. Vincent, a martyr of 300 a.C. The mother church of Craco was dedicated to st Nicholas V the bishop, (the patron saint of Craco) and was built around XIV century. In the church, there were marble altars of baroque art and decorated throughout till 80s, after the desecration of the church and the subsequent abandonment, it became a resource for many thieves.

Pag. 7 Comune di Craco – Matera - IT In fact, today the church is completely empty as a symbol of human incivility. The chapel of Our Lady of the Star(Madonna della stella) 1600 is about 1 km from the old town built near a natural water spring called by the people"crachesi" fountain piscicchio.Craco venerates the Madonna della Stella, Her feast is celebrated on the first Sunday of May. Another suggestive chapel was the Virgin of Monserrato, which was located at the Square of the Old TOWN,WHICH IS COMPLETELY DESTROYED BY THE LANDSLIDE The territory of Craco has always been affected by a complex system of landslide with many fronts. In the book of history speaks of many landslides that have affected this town at different times: 1600.1805,1857,1870 and 1933. the people "crachesi", despite the difficulties that most affected this earth, they never abandoned their town. The hill is made up of “variegated clays” that is red clay, green and dark gray, which are strongly prepared for hydrological instability. The top of the relief instead is constituted by the “conglomerate of Craco”, polygenic conglomerate, composed of limestone elements, sandstone and Marly arenaceous , roughly rounded, slightly to moderate, cemented by a sandy-clayed matrix with degree of cementation varies from point to point. The landslide has ancient origins and so natural, but that of 1963 was primarily consequent of the features that the urban expansion of the 900 contributed to the sliding. The leakage of the driche networks and water wastes, that is tanks and wells also contributed. In the period between the 60s and 80s, Craco lost more than half of the citizens, because the landslide, the landslide also added to the scarcity of work and many were forced to emigrate to Northern part of and abroad. Currently the population of Craco has780 inhabitants. The landscape context, that is the continuity of the colors and its particular harmony and unique geomorphology over the past forty years have made it more natural sets sought by the great Italian and international cinema and because of this many films are shot in Craco. Films like: The Wolf by Alberrto Lattuada, The time of the beginning by Luigi Di Gianni, Christ Stopped at Eboli by Francesco Rosi, King David by Bruce Baresford, Saving Grace by Tom Conti, Class of Iron, The Night Sun by Paolo, Vittorio Taviani, Scorched Earth by Fabio Segatori, The passion of Christ by Mel Gibson, Nativity by Catherine Hardwicke, The Big Question directed by Francesco Cabras, Alberto Molinari, Nine Poems in Basilicata by Antonello Faretta, James Bond 007-Quantum of Solace directed by Marc Foster, Daniel Craig and Giancarlo Giannini, Basilicata coast to coast by Rocco Papaleo, Murder in the Dark by Dagen Merrill , A Village Doctor by Liugi di Gianni.The future direction given to the site of Craco is to valorise and recovery of scientific purpose, cultural, film production, tourism, with residencies and workshop for artists.To this purpose we established scenic park museum with workshop of art, film and design made of scientific infrastructure to create a laboratory research , experimentation and training on new technologies, soil conservation and environmental monitoring. The mayor presented a programme demanding for an intervention from the State and the Basilicata region

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Pag. 9 Comune di Craco – Matera - IT Infrastrutture, mobilità e servizi Il Comune di Craco appartiene ai bacini d’attrazione del Metapontino e del capoluogo di Provincia, Matera, sia per ragioni turistico-ricettive sia per quanto riguarda l’uso di servizi ai cittadini , quali scuole medie superiori, ASL, assistenza sociale, ecc.. Per quanto riguarda i trasporti, Craco è situata lungo un’importante via di comunicazione: la ex SS 103 (attualmente di competenza provinciale) che consente il collegamento da un lato con Matera e Potenza, connettendosi alla SS 407 Basentana tramite la ex SS 176 , dall’altro con la SS 598 Valle dell’Agri per raggiungere e la SS 106 Jonica unica arteria di collegamento sullo Jonio tra il Sud ed il Nord Italia.

A - Comune di Craco (loc. Peschiera)

Pag. 10 Comune di Craco – Matera - IT

Attrattive del territorio Al fine di valorizzare il centro antico di Craco l’Amministrazione comunale ha avviato dal 2009 il Progetto di Parco Museale Scenografico. Il Parco comprende il paesaggio naturalistico circostante con i suoi calanchi, il centro storico abbandonato, che nella sua bellezza rappresenta un monumento a cielo aperto inserito nella Watch List 2010 del World Monuments Fund , i luoghi cinematografici, i beni artistici ed archeologici, la Fontana Piscicchio, la Cinta Muraria Medioevale, i luoghi religiosi come la Chiesa della Madonna della Stella, il Sacro Cuore di Gesù e altre strutture pubbliche quali l’Atelier dell’Arte e del Cinema , il Monastero di San Pietro, la Mediateca Comunale utilizzata quest’ ultima, come base logistica di tutte le attività che si svolgono all’interno del Parco Museale Scenografico. Per la gestione del Parco Il comune ha dato vita al Servizio Craco Card, tale servizio consente ai visitatori di poter effettuare le visite all’interno del Borgo Medioevale fruendo dei Percorsi in Sicurezza appositamente realizzati che consentono di effettuare la visita in totale sicurezza tra le rovine del centro storico abbandonato di Craco. All’interno di tali percorsi si accede solo ed esclusivamente con lo strumento della Craco Card Daily (ticket) che è uno strumento individuale di adesione e sostegno volontario al progetto di valorizzazione dei beni artistici, archeologici e paesaggistici del territorio Comunale. Le visite all’interno del Parco sono effettuate dal Comune di Craco dal 2009 in collaborazione con la Società Craco Ricerche S.r.l. a cui è stata affidata la gestione operativa ed organizzativa di accoglienza, accompagnamento ed informazione turistica con il “Servizio Craco Card”, ma anche la fase operativa ed organizzativa di eventi, concerti, mostre, workshop, che si tengono in tutti i periodi dell’anno, a Pasquetta, a Dicembre con il Terra Madre Day in collaborazione con Slow Food , ad Ottobre con la Fiera delle tradizioni e delle innovazioni ma è soprattutto con il “Programma Craco Cinema” che si tiene da Maggio a Settembre, che sono previsti gli eventi più importanti ed intensi, con la rassegna”Jazz e cinema” si organizzano infatti concerti sia di musica jazz che di musica classica , master class, laboratori , mostre, proiezioni, mostre fotografiche e di pittura digitali e non, seminari di letteratura e cinema, incontri con autori del mondo della letteratura del cinema dell’arte e della cultura, degustazioni di prodotti tipici, a tutti gli eventi si accede esclusivamente con la Craco Card Daily , il tutto nella straordinaria cornice del Centro Storico di Craco.

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Prodotti Tipici

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Piatti Tipici Ferrettati (maccheroni ai ferri) pasta tradizionale del luogo Grano funghi e salsiccia (ricetta tradizionale del luogo) Formaggi e salami locali Pastiera con grano locale Lampascioni di Craco (tubero molto apprezzato da Francis Ford Copppola) Asparagi (selvatici) Ceci (coltivati ancora in minima parte )

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Foto prodotti tipici durante le degustazioni della Fiera delle tradizioni e delle innovazioni

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Foto raffigurante gli antichi mestieri

Ricamatrici di Craco

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