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TERZA PAGINA TP News News Notiziario di Arte Cultura Spettacolo Architettura Design Direttore Responsabile: Fabrizio De Santis - Redazione Via Grumello 45 - 24127 Bergamo Anno X I- N. 2 MARZO - APRILE tel. & fax 035/ 25 24 04 - email: [email protected] Autoriz. Tribunale di Bergamo N. 13 del 2-3-2002 - Sped. in Abb. Postale/ Bergamo - Pubblicità inferiore al 45% 2012

POLVERE TRENTO - Sedi Varie L'ARTE DELLA MONTAGNA In questi antri non vi sono LE MOSTRE DEL 60° TRENTOFILMFESTIVAL richiami oscuri per ignoti stregoni solo la limpida e chiara luce Non solo cinema, ma anche fotografi e, quadri e ritratti, per raccontare la mon- di un innocente sapere: tagna anche attraverso altri occhi.Esplorazione, avventura, paesaggi lontani e nulla è assurdo se non il sassolino, affascinanti. E poi immagini inedite e immagini delle Dolomiti. Davvero par- le stelle e quella polvere d'uomo. ticolari e curiose le mostre proposte in occasione del 60° TrentoFilmfestival. AVVENTURA I Le esplorazioni polari di Julius Payer (6 aprile – 19 maggio) Gli echi sono ritorni di un passato La mostra Dalle Alpi all'Artico. Le esplorazioni di Julius Payer dal Trentino dove il piccolo peccato non era al- alla terra di Francesco Giuseppe ospitata a Palazzo Trentini si occupa in gran tro parte dell'attività esplorativa di Payer dal Trentino fi no alle lontane regioni po- che il modo di passare il tempo: lari da lui scoperte 150 anni fa. ora sono i suoni che masturbano ALPINISMO I Un inedito Comici (28 aprile - 6 maggio). Si intitola Osses- pensieri antichi. sione della verticale, le scalate di Emilio Comici nelle fotografie di Vittorio Cottafavi - Fotografi e della collezione Iames Amaini e Francesco Cottafavi - la Non bisogna ricordare la bianca mostra che, alla Fondazione Galleria Civica, proporrà una serie di inedite foto fanciullezza del grande alpinista triestino. è come cercare la pietra fi losofale PAESAGGI I Dancalia, l'emozione diventa silenzio (27 aprile - 12 maggio). tra le macerie del tuo corpo. Paesaggi africani nelle immagini di Paolo Ronc, fotografo trentino innamorato dell'Africa, dei deserti, del respiro di una terra che lo ha conquistato e della E' sensuale la lacerazione della luce quale ha saputo interpretare gli aspetti più intensi e veri. A Torre Mirana po- è piacevole il calore del sole. tremo ammirare immagini e appunti di un viaggio in Dancalia, terra ai confi ni Per chi è vecchio la mente rimbalza del fuoco, dove lava e sale combattono da milioni di anni un'aspra battaglia da una fessura all'altra geologica. tra il buio ed un oscuro ricordo. PANORAMI I Geological Landscape – Paesaggi geologici (27 aprile – 12 giu- Il corpo: tanti granellini di polvere gno) . Al Museo delle Scienze di Trento un portfolio di grandi fotografi e pano- tenuti insieme da un cuore. ramiche ad alta risoluzione delle montagne trentine e di fotografi e “immersi- ve” nelle quali il visitatore potrà perfi no “muoversi”, scegliendo gli angoli di vista e la “profondità del dettaglio”. RITRATTI I The Mountaineers (26 aprile – 5 maggio). L'esposizione “The Mountaineers” un'iniziativa di IMS, International Mountain Summit di Bressa- none, presenta in piazza Duomo una serie di ritratti di alpinisti famosi accanto a immagini di paesaggi astratti, immortalati in un dialogo diretto dal fotografo Manuel Ferrigato- PAESAGGI | L'impressione del colore – 1890 – 1910. Montagne in fotocromia (30 marzo - 6 maggio). Un viaggio sulle Alpi e le montagne del Nord America, India e Nuova Zelanda, viste attraverso le immagini a colori dalle fotocromie conservate dal Museomontagna. PAESAGGI I Ostana, oltre il mondo dei vinti |(26 aprile - 6 maggio). Il rac- conto di alcuni decenni di scelte coraggiose volte a dare un volto nuovo e rinnovato alla montagna, una proposta, una delle tante appassionate avventure che il popolo delle Alpi vuole ancora combattere e forse vincere, all'Audito- rium Santa Chiara. ARTE I Visioni Alpine, Acquerelli di Claudio Menegazzi |(2 - 18 maggio) Sala Museo Storico della SAT. STORIA I Ritorno sul Don 1941-1943: la guerra degli italiani in Unione So- vietica (fi no al 30 settembre) Antonio De Santis STORIA | Divin Nosiola |(29 marzo -6 maggio)- Le Gallerie loc. Piedicastello Anno X I - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 2

FERRARA - Palazzo dei Diamanti MILANO - Museo Poldi Pezzoli SOROLLA. GIARDINI DI LUCE FARE LUME. CANDELE 17 marzo - 17 giugno 2012 TRA ARTE E DISEGN

La mostra che Palazzo dei Diamanti propone dal 17 marzo al 17 giugno Dopo il successo della mostra Di presenta per la prima volta nel nostro paese l'opera di Joaquín Sorolla (1863- vaso in fiore. Inventario tra natu- 1923), straordinario interprete della pittura spagnola moderna. ra e design dello scorso anno, il Esponente di spicco della Belle Epoque, celebrato ritrattista accanto a Sargent Museo Poldi Pezzoli, Foscarini e e Boldini, Sorolla è oggi considerato una delle personalità più affascinanti del INVENTARIO rinnovano la loro panorama artistico spagnolo in quel periodo cruciale, tra Ottocento e Novecen- fortunata partnership in vista della to, segnato dalla diffusione delle poetiche impressioniste e simboliste. Design Week 2012. Ferrara Arte rende omaggio al maestro valenciano con una mostra organizzata La casa museo di Via Manzoni in collaborazione con il Patronato de l'Alhambra y Generalife di Granada, il apre nuovamente le porte al design Museo Sorolla e la Fundación Museo Sorolla di Madrid, che la ospiteranno con la mostra Fare Lume. Candele dopo l'esordio italiano, e curata da un comitato di esperti quali Tomàs Llorens, tra arte e design in programma dal Blanca Pons-Sorolla, María López Fernández e Boye Llorens. 5 aprile al 21 maggio 2012, ricon- L'esposizione mette a fuoco un momento cruciale della parabola creativa del fermando il legame tra il mondo pittore: gli anni della piena maturità e, in particolare, le opere nate dalla fasci- del design e il Poldi Pezzoli, mo- nazione per il tema del giardino e dall'incontro con l'Andalusia. In questa fase dello di un modo di abitare del pas- della sua vita, nonostante il successo e gli incarichi uffi ciali, Sorolla continua sato. a rifl ettere sulle possibilità della propria pittura e sviluppa una produzione ori- L’esposizione, a cura di Beppe Fi- ginale caratterizzata dalla poetica del silenzio e dell'intimità e da un linguaggio nessi, è una rifl essione storico-cri- raffi nato, che rivelano sorprendenti assonanze con la sensibilità simbolista e tica sulla candela, tema di grande modernista del suo tempo. La rassegna indaga per la prima volta questo pro- valenza storica e di evidente sug- cesso di introspezione e questa ricerca di essenzialità, gettando nuova luce gestione. In mostra circa 50 opere, sulla personalità artistica di Sorolla. Sarà, inoltre, l'occasione per approfondire tra oggetti di design (candele e can- il rapporto intercorso tra l'artista spagnolo e . delieri) e opere d’arte contempora- Ad aprire la mostra un'importante serie di ritratti della famiglia del pittore nella nea, tra pittura, scultura e installa- cornice di giardini con fontane del 1906-07: capolavori come María vestita da zione, suddivise in tre sezioni. contadina valenciana, Saltando la corda o Guardando i pesci, nei quali le fi gure La prima sezione, nel Salone si fondono nell'atmosfera sfavillante di pennellate di colore puro o disegnano dell’Affresco, presenta candele pro- sagome sinuose su lucenti specchi d'acqua, in un gioco di corrispondenze tra il gettate da noti designer, accostate a soggetto e il paesaggio che preannuncia la modernità dell'ultima produzione di opere di artisti contemporanei ispi- Sorolla. rate al tema della candela: opere Di fondamentale importanza nell'evoluzione del suo percorso artistico è la di indiscutibile valore come “Can- scoperta dell'Andalusia dove il pittore soggiorna ripetutamente tra il 1908 e il dele” del 1967 di Michelangelo Pi- 1918. La suggestione che riceve da quei luoghi è tale da segnare profondamen- stoletto. L’arte contemporanea è te lo stile della sua tarda maturità, nel quale si coglie un progressivo passaggio ulteriormente rappresentata, tra dal naturalismo alla ricezione di risonanze simboliste. La mostra ricostruisce le gli altri, da opere di Luis Frangel- tappe dell'incontro con quella terra e con quella cultura millenaria, a partire dal la, Pierpaolo Calzolari e Bonomo grandioso paesaggio della Sierra Nevada che offre materia per visioni liriche e Faita. Per il design verranno espo- cristalline, fi no allo studio di soggetti andalusi come nella visione raccolta di ste alcune candele realmente ri- Joaquína la gitana o in altre interpretazioni originali, lontane dagli stereotipi progettate come “Le Morandine” di del folklore locale. Sonia Pedrazzini, come l’orologio Ma ad ispirare Sorolla in Andalusia sono soprattutto i patii e i giardini islamici olfattivo per non vedenti “Scented dell'Alhambra di Granada e dell'Alcàzar di Siviglia, come dimostra la straordi- Time” progettato da Sovrappensie- naria serie di dipinti che l'artista dedica a questi temi nel corso di un decennio, ro Design Studio o come le candele restituendo tutto il fascino di quei luoghi appartati e solenni. In queste compo- di Ontwerpduo, Alessandra Balde- sizioni, da cui è bandita la presenza umana, le architetture vegetali, i marmi, le reschi e Nathalie Dewez. ceramiche, le fontane, la luce e i colori danno vita a una polifonia sensoriale Nella Sala Trivulzio i protagoni- ricca di risonanze. sti saranno oggetti che alludono L'esperienza andalusa impone una profonda metamorfosi all'opera di Sorolla all’immagine e alla forma della che culmina nelle opere ispirate al giardino della nuova casa di Madrid. L'an- candela stessa, come la lampada ziano pittore aveva dedicato molte energie alla costruzione di questo luogo, e, di Marcel Wanders. Nella Sala del come Monet a Giverny, Sorolla trova nel proprio giardino una fonte inesauri- Collezionista, infi ne, verrà esposta bile di spunti per tradurre sulla tela la lezione di essenzialità e lirismo appresa una signifi cativa selezione di ogget- nel sud della Spagna. ti apparentemente più tradizionali, Nelle sale di Palazzo dei Diamanti si sviluppa un racconto avvincente, intessu- come i candelieri, , ma che in real- to di rimandi all'esperienza biografi ca di Sorolla e alla cultura contemporanea, tà stanno vivendo in questi ultimi attraverso una selezione di circa 60 dipinti ed un piccolo nucleo di disegni e di anni una stagione di grande rinno- preziosi documenti, provenienti da collezioni pubbliche e private. vamento tipologico Anno X I - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 3

VENEZIA - Museo di Palazzo Mocenigo TRENTO - Palazzo Trentini TESSUTO NON TESSUTO SANATORIUM Rapporto arte-malattia Sono quattro artisti contemporanei, Franco Costalonga, Nadia Costantini, Gea D’Este, Claudia Steiner, i protagonisti della mostra Tessuto non tessuto (al Palazzo Trentini, sede della Pre- Museo di Palazzo Mocenigo dal 17 marzo al 6 maggio), curata da Dino Ma- sidenza del Consiglio Provinciale rangon. Diversi per età e per tendenze, essi interagiranno tra storia e nuove di Trento, ospita dal 14 marzo al esperienze. 14 aprile la mostra Sanatorium, Il tema stesso della mostra, tessuto non tessuto, fornisce loro il pretesto di mostra collettiva di sei artisti, pro- un’affascinante indagine delle forme contemporanee, forme che l’avvento di fessionalmente attivi nei settori nuove tecnologie ha aperto a esperienze sorprendenti grazie appunto all’uso di della pittura, dell’installazione, materiali di assoluta novità, capaci di rispondere con identica qualità alle della scultura e della fotografia: funzioni comunemente attribuite al tessuto, pur senza possederne l’essenziale Fulvio De Pellegrin, Paolo Dol- caratteristica di intreccio di fi bre. zan, Piermario Dorigatti, Adriano Così Costalonga, che indaga sui processi percettivi già dagli anni Sessanta, si Eccel, Paolo Facchinelli, Capitan cimenta con l’uso di un tessuto non tessuto peculiare del suo tempo ma ancora Giduglia. estremamente attuale, mentre Nadia Costantini con le sue forme aeree produce L’esposizione si propone di investi- costumi-strutture ottenuti con l’uso di precisi tagli su polietilene, acetato, te- gare poliedricamente, e dal punto fl on, fi no all’acciaio. di vista multidisciplinare, il rap- Gea D’ Este opera in un ambito più rifl essivo e sperimenta materiali alternativi porto tra arte e malattia. per lo più di origine industriale, direttamente lavorati in studio in grandi teli L’arte intesa storicamente come pavimentali. pratica terapeutica che consente Claudia Steiner, pittrice e ceramista, cerca invece nello spazio del museo di all’artista di esorcizzare il male ricreare la memoria del tessuto con fi nti cuscini, e solo un fi lo ne rimane a di vivere e di diagnosticare i mali testimoniare la perduta materialità. della società; ma anche l’arte che diviene essa stessa “malattia” (e necessità fi siologica) che esaspera, MANTOVA - Galleria Arianna Sartori anziché risolvere, le affezioni e le SCUOLA DEL NUDO turbe, rivelandole nella pratica Mostra Collettiva della Libera Scuola del Nudo dell’Accademia di Brera all’artista, come parti costitutive e identitarie. Dal 18 al 29 marzo la Galleria Arianna Sartori ospiterà la Mostra collettiva L’intento degli artisti è anche quel- della Libera Scuola del Nudo dell'Accademia di Belle Arti di Brera, corso del lo di sottolineare, in maniera pro- Prof. Massimo Zuppelli, il quale afferma" Varie sono le tecniche insegnate nel- vocatoria, i mali di cui soffre il si- le nostre aule a Brera, ma unico rimane il programma: copia dal vero da mo- stema dell’arte contemporanea, fa- dello vivente, una tecnica corposamente fi sica che, continuando a respingere gocitato ormai da una logica sem- le mode avanguardistiche, acquieta le forme che la fi gura umana propone con pre più mercifi cante e che ha preso, la suo dominante fi sicità. L’importanza di questa scuola e di un tale metodo/ nell’ambito della sperimentazione, programma evidenziato dalle più signifi cative rivoluzioni artistiche che, spe- una via in cui i processi culturali, cialmente nel secolo appena concluso, hanno scosso alla radice l’arte occiden- maturati nell’incontro delle diffe- tale e sono nate prendendo come punto di riferimento il corpo umano da ana- renti individualità, vengono sacrifi - tomizzare; il che vuoi dire che le scelte artistiche di rilievo non possono essere cati a vantaggio di un verticalismo operate se non prendendo in considerazione la fi gura umana e la sua armonia, dettato dalle logiche istituzionali. compenetrando sfondo e figura in un abbraccio inscindibile dove il corpo La mostra, curata da Tommaso umano è analizzato, sezionato, reinventato secondo un criterio compositivo e Decarli e Paolo Dolzan, si articole- non più organico, con l'intento di rappresentare un nuovo ideale di bellezza". rà in un percorso nel quale le opere Espongono: Fabio Adero, Miriam Ambrosio, Enrica Andreoni, Nadine dei singoli autori saranno subor- Aymard, Antonio Baseggio, Alice Bellati, Annamaria Benedetti, Vittorio dinate ai criteri di un allestimento Bertolazzi, Nazzareno Bertuccio, Silvano Bianchi, Lorena Calligola, Mario ideato come installazione collettiva. Cancelliere, Anna Carucci, Gabriella Cavalca, Raimondo Colantonio, Angelo L’iniziativa avrà un suo epilogo sa- Crepaldi, Daniela Da Riva, Renato Deandrea, Carta Falciola, Caterina Faletra, bato 14 aprile con la presentazione Patrizia Favero, Elios Ferrante, Franca Frignani, Anna Gaburri, Alberto Gaddi, di un catalogo che, oltre ad offri- Alessandra Gazzoni, Pinuccia Giacopello, Tiziana Gronda, Giovanna Gusma- re una serie di contributi scritti a roli, Giuseppe Kramer Badoni, Daniela Lattuada, Mora Meneghini, Francesca commento dell’iniziativa, illustrerà Mordano, Adriana Moscato, Claudia Motta, Lucia Paggiaro, Roberta Paleari, i diversi momenti dell’allestimento Gianfranco Pallotta, Daniela Pasqualin, Valter Passarella, Lorenzo Pestellini, delle opere all’interno degli spazi Giancesare Pirovano, Maria Prisco, Liliana Ravalli, Simona Reginella, Gra- espositivi. ziella Roldi, Brigitha Rotteveel, Eleonora Sardella, Anna Scali, Francesco Sciaccaluga, Ede Spaggiari, Patrizia Splendore, Jo Taiana, Marilyn Tambling, Laura Tosca, Clara Tosetto, Giuseppa Tracuzzi, Anna Villa, Rossella Volpi, *********** Liliana Zaccheroni. 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VERCELLI - Arca, Chiesa S.Marco RIVA DEL GARDA - MAG I GIGANTI DELL'AVANGUARDIA: MIRO', MONDRIAN, IL LAGO DI GARDA CALDER E LE COLLEZIONI GUGGENHEIM NELLE FOTO DEI LOTZE

I giganti dell'Avanguardia: Miró, Mondrian, Calder e le collezioni Guggen- I Lotze: le loro immagini all'albumina heim, ospitata dal 3 marzo al 10 giugno presso Arca a Vercelli, è la quinta hanno contribuito a diffondere nel esposizione del fortunato ciclo ideato e curato da Luca Massimo Barbero per Continente il mito del Grande Lago il Comune di Vercelli, in collaborazione con la Collezione Peggy Guggen- Blu, il Garda. heim. Dal 30 marzo al 10 giugno 2012, il Con circa quaranta opere, tra dipinti e sculture, tutte sceltissime, che ricostru- MAG Museo Alto Garda propone una iscono in modo puntuale l'arco cronologico della carriera dei tre artisti, l'espo- ampia retrospettiva delle loro mitiche sizione ripercorre, dagli esordi alla celebrità, la carriera artistica dei giganti fotografi e. 120 stampe vintage, di cui dell'Avanguardia, Miró, Mondrian, Calder, appunto. un buon numero inedite, tutte della I Guggenheim, si sa, sono stati esempio di collezionismo lungimirante delle dinastia italo-tedesca dei Lotze. avanguardie. Peggy e Solomon hanno scommesso su artisti che sono diventati Ad ospitare la grande esposizione è pietre miliari della storia dell'arte del Novecento, collezionando opere che la Fortezza Asburgica che affonda le rappresentano oggi a tutti gli effetti le "radici" da cui sono nati i protagonisti proprie fondamenta entro le acque del dell'arte del XX secolo. Lago, a Riva del Garda. La mostra è Miró, Mondrian, Calder, i tre grandi maestri proposti da questa mostra, emer- promossa dal MAG e curata da Al- gono in maniera prominente dalle loro collezioni. berto Prandi. I tre incarnano, a tutti gli effetti, uno dei paradigmi dell'Avanguardia del XX I Lotze scesero a Verona da secolo: Joan Miró con il suo poetico Surrealismo da una parte, Piet Mondrian alla metà dell'Ottocento con il capo- con la pura astrazione dall'altra, e la scultura di Alexander Calder, con le sue stipite Moritz Lotze, pittore di corte componenti surrealiste e astratte, entrambe rifl esso dell'immaginario artistico del Duca di Sassonia, al quale si af- dei due pittori, al centro. fiancheranno i figli: Emil e Richard. La mostra è arricchita di prestiti provenienti dalla Calder Foundation di New Il primo attivo prevalentemente in York, dal Gemeentemuseum dell'Aja, dal Palazzo Collicola Arti Visive - Mu- Sudtirolo, il secondo impegnato nello seo Carandente di Spoleto, oltre che dalla Fondazione Solomon R. Guggen- studio veronese. heim. Dall'incontro e dall'intreccio delle opere di queste grandi personalità, In pochi anni, lo Studio Lotze diviene nasce una occasione unica per poter ritrovare i vertici della fantasia poetica uno dei principali in Italia settentrio- che ha che ha percorso il XX secolo. nale. Riuniti per la prima volta a Vercelli saranno i tre grandi maestri della ricerca- I privati si contendevano i suoi ri- tezza visiva e della giocosità immaginifi ca. tratti, l'esercito gli commissionava le Catalogo Silvana Editoriale. campagne di documentazione delle imponenti fortificazioni militari e il Governo la documentazione delle MILANO - Biblioteca dell'Accademia di Brera - 14 marzo/27 aprile grandi opere che modernizzavano il DIEGO ESPOSITO - INFINITE DEVIAZIONI nord-est: ferrovie, acquedotti, canali Opere su carta (1970 - 2012) irrigui. La mostra riunisce per la prima volta L’Accademia di Belle Arti di Brera rende omaggio alla fi gura di Diego Espo- il meglio delle suggestive immagini sito (Teramo, 1940) con una mostra di opere su carta scelte nell’ambito del che i Lotze dedicarono al loro lago suo originale percorso di ricerca, pittura, scultura e istallazione ambientale. di adozione, il Garda appunto, e alle I disegni e gli acquerelli selezionati per quest’esposizione comunicano un montagne del Sudtirolo. Sono imma- racconto poetico di fantasie lievi, un’avventura fatta di trasparenti stupori gini datate tra il 1860 e il 1880. che si svolge in modo immediato e parallelo al grande respiro spaziale delle Hanno un enorme valore documen- forme ambientali collocate nella magica sospensione di un’astrazione me- tario, per la qualità e l'ineguagliabile tafisica. Oltre alle carte sono presenti anche taccuini di viaggio (Turchia, abilità compositiva, che contraddi- Grecia, Italia) disegnati a matita e ad inchiostro, esercizi quotidiani d’imma- stingueva il lavoro dei Lotze, e per la ginazione, appunti di osservazione dei luoghi, frammenti di natura ed echi di loro rarità. lontane archeologie, stati d’animo che l’artista traspone nel segno intuitivo Raccontano la trasformazione dei che sfi ora ogni pagina. paesaggi del lago, dal dominio spa- I diversi orientamenti spaziali sono “infi nite deviazioni” che Esposito inven- ziale e fi sico delle imponenti fortezze ta tra le soglie del visibile e dell’invisibile, essi indicano inoltre un legame asburgiche preunitarie, all'appropria- tra le tecniche della tradizione e le forme concettuali del contemporaneo, zione identitaria dovuta all'insedia- una relazione che trascende il carattere stilistico e allude al tempo cosmico mento delle nuove ville con grandi dell’arte. Si tratta di un percorso circolare di sensazioni cromatiche immerse giardini panoramici voluti dalle ari- nel silenzio di una visione totale, segrete apparizionidella luce interiore che i stocrazie italiane postunitarie. Pae- ritmi del colore fi ssano nel differente incantodelle forme che l’artista medita saggi, atmosfere e la vita d'un lago in se stesso, cercando nei passaggi dello spazio nuove emanazioni luminose. che, via via, il turismo internazionale Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 5

VIMERCATE - HEART POSSAGNO (TV)- Gipsoteca Museo Canova ALBERTO GIANFREDA CANOVA E LA DANZA Scultura, paesaggio, architettura La danza nella scultura e nella pittura di Antonio Canova

Heart – pulsazioni culturali pro- La Gipsoteca Museo Canova di Possagno dedica, dal 3 marzo al 30 settembre, pone come terzo Heartismo del una fantastica mostra alle danzatrici. 2012, in collaborazione con Leo A quelle creature, bellissime, che Canova creava, diremmo oggi, come anti- galleries di Monza, una perso- depressivo o come antidoto al male di vivere. Nel senso che si affi dava alla loro vitalità, alla "forza della gioventù più vigorosa" che da esse prorompeva, nale dello scultore Alberto Gian- quando sentiva avvicinarsi quello stato di prostrazione fi sica e morale che lui freda. stesso attribuiva al "male di qualche amico o alle vicende del mondo". La loro La mostra "Scultura, paesag- bellezza, lievità, forza scacciava ogni melanconia e ridava al maestro la joie gio, architettura" raccoglie nove de vivre di cui aveva bisogno. gruppi scultorei di grandi dimen- Tre le traspose in marmo che sembrano lottare con la legge di gravità, molte sioni, alcuni esposti per la prima altre si limitò ad abbozzarle, a disegnarle o a dipingerle nelle sue coloratissi- volta, che ben raccontano la fase me tempere. attuale della ricerca di questo L'idea per questa affascinante mostra, destinata a bissare il successo davvero giovane scultore di grande ta- clamoroso di quella recentemente dedicata alla bellezza imberbe del Principe lento, già noto per le sue opere Lubomirsky, è legata ad un risarcimento artistico e storico. Tra i capolavori del Museo e Gipsoteca Antonio Canova di Possagno, si con- monumentali, nelle quali materie serva il gesso originale (quello su cui effettivamente lavorò Canova, affi dan- forti – come il ferro – incontra- done poi la trasposizione in marmo ad abili collaboratori e su cui interveniva no, in un rigoroso gioco di forze, alla fi ne nell'intento di rappresentare "la vera carne") della Danzatrice con i materie più duttili come la terra- cembali, eseguita per l'ambasciatore russo a Vienna Andrei Razumovskij, ora cotta. patrimonio inamovibile del Bode Museo di Berlino. In questa nuova serie di lavo- Le sensuali braccia tornite ed i cembali della Danzatrice vennero polverizzate ri - afferma Simona Bartolena da una granata austroungarica durante i cannoneggiamenti che colpirono Pos- nella presentazione della mostra sagno, a ridosso del Monte Grappa, nel corso della Grande Guerra. Da allora - la rigidità delle relazioni tra l'opera protende al cielo i suoi candidi moncherini. le parti che caratterizzavano la In questi mesi, ottenuti tutti i permessi del caso, con le cautele necessarie, la Danzatrice sta tornando a suonare i suoi cembali. Il Bode Museum in un fase precedente della sua pro- grande progetto congiunto della Fondazione Canova e Fassa Bortolo, infatti, duzione, cede il passo a forme ha concesso di realizzare una scansione in 3D dell'opera in marmo. E, con un più fl essuose, meno statiche, che procedimento inverso a quello tradizionale, sarà ricorrendo al marmo fi nale trovano nella dinamicità e nella che si completerà il gesso originale (REVERSE ENGINEERING). L'opera cedevolezza dei materiali la pro- berlinese, coinvolta da un incendio già nel Palazzo di Vienna, mostra delle pe- pria forza espressiva. L’incontro ricolose fessurazioni e non potrà ovviamente muoversi dalla sua attuale sede. di materiali diversi, inconfondi- Va annotato come l'incendio del marmo e il danneggiamento del gesso ori- bile fi rma stilistica di Gianfreda, ginale non siano le uniche avversità che hanno colpito o contornato queste scopre nuove ragioni di essere magiche creature canoviane. Intorno a queste meraviglie vi sono storie di nell’uso del marmo – un marmo grandi innamoramenti, come quello dell'Imperatrice Josephine de Behaurnais che volle per se la Danzatrice con le mani sui fi anchi, la stessa che al Salone che pare plasmarsi con la flui- parigino del 1813 "fa impazzir tutti" o l'altra delle tre la Danzatrice con dito dità del ferro liquefatto, – della all mento commissionata dal Conte Manzoni che non riuscì mai a godersela terracotta, del legno e dei tessuti perché nel frattempo venne assassinato. preziosi. Le Danzatrici trasmettevano, evidentemente, positività, forza, giovinezza e Nove opere monumentali che si ammaliavano non solo Canova. Tant'è che l'artista fu costretto a farne diverse relazionano in modo straordi- repliche e molte altre vennero realizzate negli anni successivi, issate a tra- nario con lo spazio Heart, tra- smettere bellezza e grazia in luoghi, i più diversi, dalla Stazione Centrale dei sformandolo in un luogo altro, Telefoni di San Pietroburgo sino al Messico o a Cuba o al Canada. un posto dai nuovi orizzonti, un Va chiarito che il tema della danza in scultura non venne limitato da Cano- paesaggio al contempo naturale, va alle tre Danzatrici oggetto di questa mostra. Egli rappresentò infatti altre fi gure che danzano, ma si trattava di dee o muse, quindi fi gure mitologiche, architettonico, umano. concettualmente ben diverse da queste, ragazze reali, impegnate in danze La mostra rimarrà aperta dal 17 contemporanee, lontanissime dalle pur superbe rappresentazione di Ebe o di marzo al 15 aprile e sarà comple- Tersicore. Queste omaggi alla classicità, quelle iniezioni di ottimismo forza tata da "In dialogo con l’artista: per momenti bui. incontro con Alberto Gianfreda" Regina della mostra sarà la danzatrice restaurata (grazie all'intervento di Fassa che si terrà giovedì 5 aprile alle Bortolo) , affi ancata, come in una grande festa da ballo a corte, da un nugolo ore 21.00 di 50 meravigliose fanciulle danzanti. Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 6

CANNETO SULL'OGLIO - BonelliLAB VENEZIA - Palazzo Fortuny - 10 marzo /25 giugno COME UNA BESTIA FEROCE AVERE UNA BELLA CERA LE FIGURE IN CERA A VENEZIA E IN ITALIA Si apre al pubblico il 23 aprile la collettiva Come una bestia feroce, ospitata da Bonelli- La mostra “Avere una bella cera- Le figure in cera a Venezia e in LAB a Canneto sull’Oglio (Mn). Italia” si propone di analizzare un campo poco indagato della storia La mostra nasce dal lavoro coordinato di 4 dell’arte, quello delle figure in cera a grandezza naturale, soggetto curatori – Andrea Bruciati, Daniele Capra, affascinante che in anni recenti ha suscitato l’interesse di numerosi Federico Mazzucchelli, Alberto Zanchetta – artisti contemporanei, ma al quale non è mai stata dedicata una espo- ciascuno dei quali è stato invitato a selezionare sizione tematica. 4 artisti di età ed esperienza differente, in ma- Il progetto dell’esposizione nasce da due felici coincidenze: l’esisten- niera che l’esposizione si caratterizzasse anche za nelle collezioni pubbliche e negli edifi ci di culto veneziani di una per un confronto tra differenti generazioni di serie di ritratti in cera e il centenario del primo saggio dedicato alla artisti. Fulcro concettuale della rassegna, che storia del ritratto in cera, Geschichte der Porträtbildnerei in Wachs, vedrà esposte fino al 14 luglio circa 80 opere opera del celebre storico dell’arte della scuola viennese Julius von per la maggior parte inedite, è una rifl essione Schlosser, del quale è uscita di recente la prima edizione italiana, cu- sulla forza primigenia della pittura, medium rata da Andrea Daninos. capace più di ogni altro di concentrare, nella La mostra riunirà per la prima volta le poche testimonianze di questo pratica quotidiana dell’artista, impulsi espres- genere esistenti in Italia, presentandole in un percorso che prenderà sivi primari e rifl essioni di natura intellettuale, l’avvio dal tema del calco e della maschera funebre. Nella prima filosofica ed estetica. Per la sua forza, per la sezione saranno esposte una serie di maschere funebri in cera di dogi sua cruda ed ideale brutalità, la pittura è per veneziani (XVIII secolo), testimonianza pressoché unica dell’uso l’artista l’animale indomito e selvaggio da ri- di “doppi” in cera nelle cerimonie funebri. Il visitatore potrà quindi spettare e temere. ammirare l’unica testimonianza visiva pervenutaci di fi gure votive a Si è soliti identifi care la pittura come uno dei grandezza naturale, il Libro dei miracoli di Vincenzo Panicale, ma- medium che gli artisti utilizzano: semplice- noscritto degli inizi del XVII secolo, che documenta i voti posti nel mente un’amica, uno strumento di lavoro, o Santuario di S. Maria della Quercia a Viterbo. più precisamente un campo espressivo in cui Seguiranno volti di santi e di criminali, due soggetti ricorrenti nel- vigono delle convenzioni – come ad esempio la tradizione ceroplastica. I primi saranno rappresentati da dodici la bidimensionalità – che si possono accettare busti di santi francescani, databili al XVIII secolo, realizzati in cera o mettere in discussione. La forza generativa con occhi di vetro e capelli veri, opere che costituiscono un unicum che il mezzo possiede, araba fenice che muore di questa particolare iconografi a religiosa. In contrapposizione sarà e risorge continuamente dalle proprie ceneri, possibile vedere una serie di ritratti di criminali, realizzati alla fi ne ne sancisce la centralità e la stringente attuali- dell’Ottocento dall’allievo di Cesare Lombroso, Lorenzo Tenchini tà. Contemporaneamente però la pittura è per La sezione centrale della mostra è dedicata alla tradizione del ritratto gli artisti una bestia feroce: l’amante insazia- in cera in Italia. Introducono questa sezione due figure-ritratto ve- bile e possessiva che fa perdere la lucidità, che stite a grandezza naturale, che rappresentano due bambini veneziani ammalia e soffoca e fa rimuovere tutto il resto. del Settecento. Le due opere, già ricordate da Schlosser e da Mario L’ambivalenza della pittura può fornire una Praz, che le paragonava ai protagonisti del Giro di vite di Henry chiave d’analisi sul senso recondito e intimo James, oggi conservate nei depositi di Palazzo Mocenigo, non sono della pittura, ma anche essere da stimolo a una state esposte al pubblico da decenni e la loro presentazione costitu- rifl essione sui pericoli del mestiere dell’artista, irà certamente motivo di stupore per la qualità dell’esecuzione e per continuamente dilaniato tra urgenza espres- l’inquietante realismo. La scuola bolognese, unica città in Italia dove siva, stimolo intellettuale, efficacia visiva e l’arte del ritratto in cera a grandezza naturale ebbe vasta diffusione, ricerca libera tout court. La cruda bestialità del sarà rappresentata da veri e propri specialisti del genere, Luigi Darda- medium diventa in questo modo un punto di ni, Angelo Gabriello Piò e Filippo Scandellari. vista interessante e anticonvenzionale da cui Nell’ultima sezione la mostra presenterà le opere di due artisti che analizzare il lavoro degli artisti. Le 4 sezioni lavorarono fuori d’Italia, autori di esposizioni di figure in cera. Di e i 16 artisti chiamati a dare concretezza a Joseph Müller-Deym, misterioso nobile austriaco, che nel Settecento questa premessa sono: I frutti impuri impazzi- a Vienna possedeva un celebre museo delle cere, sarà presentato il ri- scono con Lorenza Boisi, Francesco Clemente, tratto di Maria Carolina di Borbone mentre del piemontese Francesco Francesco De Grandi, Valerio Nicolai, a cura Orso, che negli anni della Rivoluzione francese aprì a Parigi un’ana- di Andrea Bruciati; La realtà è qui con Mat- loga esposizione di cere, saranno presentate le opere realizzate per la teo Fato, Giovanni Frangi, Giuseppe Gonella, corte Sabauda. Aleksander Velišček, a cura di Daniele Capra; La ricchezza ed eccezionalità delle opere in mostra è dovuta alla Route tournante en sous-bois con Manfredi generosità di prestiti provenienti da chiese, università scientifi che e Beninati, Dacia Manto, Gioacchino Pontrelli, musei come il Museo del Dipartimento di Anatomia Umana, Farma- Caterina Silva, a cura di Federico Mazzonelli; cologia e Scienze Medico-Forensi dell’Università di Parma, il Palaz- Ars simia Naturae? con Matteo Bergamasco, zo Reale di Napoli ecc. La mostra è a cura di Andrea Daninos e con Fulvio Di Piazza, Giovanni Manunta Pasto- progetto espositivo e coordinamento di Daniela Ferretti. rello, William Marc Zanghi, a cura di Alberto Zanchetta. Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 7

PADOVA - Musei Civici agli Eremitani VENEZIA - Palazzo Fortuny OSPITI AL MUSEO. MAESTRI VENETI DAL XV AL XVIII DIANA VREELAND SECOLO TRA CONSERVAZIONE PUBBLICA E PRIVATA AFTER DIANA VREELAND

"Ospiti al Museo. Maestri veneti dal XV al XVIII secolo tra conservazione Si tratta della prima grande mostra pubblica e privata" è il titolo dell’esposizione che dal 31 marzo al 17 giugno in Italia dedicata alla straordinaria e 2012, ai Musei Civici agli Eremitani, proporrà una sessantina di opere tra complessa figura di Diana Vreeland dipinti, sculture e bronzetti di grandi atisti, fra i quali Jacopo da Montagnana, (Parigi, 1903 - New York, 1989), che Andrea Briosco, Alessandro Vittoria, Paolo Veronese, Palma il Giovane, Pa- approfondirà i molteplici aspetti el dovanino, i Liberi, Giulio Carpioni, Francesco Guardi e molti altri. suo lavoro e cercherà di dare inedite Una mostra assolutamente nuova per impostazione, questa promossa dal chiavi interpretative della grammatica Comune di Padova-Assessorato alla Cultura e dai Musei Civici - e curata da del suo stile e del suo pensiero. Davide Banzato ed Elisabetta Gastaldi, in cui le collezioni museali, per la pri- Il titolo sottolinea la necessità oggi di ma volta, sono chiamate a dialogare e a confrontarsi con il “mercato dell’ar- decontestualizzare i molti pezzi che te” e in particolare con una serie sceltissima di opere - degli stessi autori e compongono la sua caleidoscopica dello stesso contesto artistico - attualmente disponibili presso alcuni fra i più carriera, per riconnetterli in una nuova noti e importanti antiquari del panorama nazionale. lettura dei molteplici significati che Accanto ai lavori che il Museo custodisce e tutela, tramandandoli ai poste- sottendono alla sua ormai mitica espe- ri, evitando la dispersione e talvolta l’oblio e consentendo la formazione di rienza professionale e umana. un’identità collettiva, ecco dunque esposte opere che, per destino o scelte Un’esposizione che non si limita a differenti, si muovono in ambito privato, ma che permettono uno stimolante mettere in scena dei vestiti, per quanto confronto e offrono nuove occasioni di rifl essione e conoscenza. molti e straordinari saranno gli abiti “L’importanza dei pezzi presenti sul mercato” - ci ricorda Davide Banzato che si potranno ammirare, ma mette -“attira, oltre che l’interesse dei collezionisti, anche quelli del ricercatore e in cortocircuito il tempo, gli oggetti e del conoscitore, per valutazioni e confronti. Così anche la proprietà privata la loro stessa “aura”, mostrando come concorre alla ricostruzione di fi sionomie artistiche o alla creazione di com- la moda sia un fenomeno complesso e plessi tipologici. L’accostamento fornisce elementi utili alla conoscenza delle un osservatorio privilegiato per inter- opere e di chi le ha create, il raffronto permette di istituire una scala di valori pretare gusti e tendenze della contem- poraneità. MONTEVARCHI (AR) - Spazio Espositivo Ernesto Galeffi Un percorso che cerca di restituire il Il Cassero per la scultura italiana dell'Ottocento e del Novecento “magnifico incedere” con cui Diana GEMITO E LA SCULTURA A NAPOLI Vreeland ha attraversato la moda del ‘900, prima negli anni di “Harper’s TRA OTTO E NOVECENTO Bazaar” e “Vogue”, poi nel suo ruolo di Special Consultant per il Costume La collaborazione con alcuni dei più importanti collezionisti privati italiani, Institute del Metropolitan Museum of in massima parte napoletani, ha reso possibile per la prima volta in Toscana Art di New York. la presentazione di 70 capolavori di scultura partenopea tra Ottocento e No- Si potranno ammirare abiti che appar- vecento. tengono alla storia della moda e che A cura di Diego Esposito e Alfonso Panzetta, organizzata dal Comune di per la prima volta arrivano in Italia: Montevarchi - Assessorato alla Cultura e dall'"Associazione Amici de Il Cas- capi di Yves Saint Laurent e Givenchy sero per la scultura italiana dell'Ottocento e del Novecento" e patrocinata dal- indossati da Diana Vreeland, prove- la Provincia di Arezzo, la mostra presenta un importante nucleo di 12 bronzi nienti dal Metropolitan Museum of di Vincenzo Gemito (1852-1929), figura centrale nel passaggio tra Otto e Art di New York, alcuni straordinari Novecento della scultura meridionale. pezzi di Balenciaga di proprietà del In allestimento fi gurano alcune tra le opere più importanti di Giovan Battista Cristóbal Balenciaga Museum, le cre- Amendola (1848-1887), di Achille d'Orsi (1845-1929) e lavoro di Gesualdo azioni più iconiche di Saint Laurent Gatti (1856-?). Ed, ancora, un'ampia selezione di 12 opere di Giuseppe Renda della Fondation Pierre Bergé-Yves (1859-1939), fi gura certamente di primo piano e punto di riferimento per gli Saint Laurent, e, infi ne, abiti preziosi scultori più giovani, nel ventennio in cui Gemito si ritira in esilio volontario che hanno segnato la moda del se- La visione della scuola partenopea si sviluppa con ritmo attraverso le opere colo appena passato, provenienti da di Raffaele Belliazzi (1835-1917), Enrico Mossutti (1849-1920), Vincenzo prestigiose collezioni private e archi- Alfano (1850-c.1897), Rocco Milanese (1852-1931), Raffaele Marino (1868- vi aziendali, fra cui capi di Chanel, 1957), Giovanni De Martino (1870-1935) e Vincenzo Aurisicchio, mentre l'e- Schiaparelli, Missoni, Pucci,Valentino splosione della nuova sensibilità novecentesca emerge dalle opere di Gaetano e costumi dei Ballets Russes. Chiaromonte (1872-1962), Saverio Gatto (1877-1959), Francesco Parente La mostra promossa da Fondazione (1885-1969), Giuseppe Pellegrini, Giovanni Tizzano (1889-1975), Salvatore Musei Civici di Venezia, Diana Vre- Pavone, Terra Renda (1896-1967) e dai raffi natissimi animalisti Antonio De eland Estate, a cura di Judith Clark e Val (1895-1977) e soprattutto Ennio Tomai (1893-1969), oltre a Filippo Cifa- Maria Luisa Frisa. riello (1864-1936), forse il più grande ritrattista del suo tempo. La mostra è aperta al pubblico dal 10 marzo al 25 giugno. Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 8 CARPI (MO) - Sala Duomo TRENTO LONGARETTI VENEZIA - Collezione Maestro di inculturazione della Fede Peggy Guggenheim CALENDARIO 2012 Dal 10 marzo al 1 aprile la Sala Duomo di Capri presenterà una serie di opere di Tren- to Longaretti. La mostra, a cura della commissione COA, adulti di Azione Cattolica, 29 febbraio - 6 maggio diocesi di Carpi, si avvale del patrocinio della Città di Carpi e della Diocesi di Carpi Arte europea 1949-1979 ed è realizzata in collaborazione con B&B Arte, Fotostudio Immagini, Cucina Antica, Marion R. Taylor: dipinti, Notizie settimanale della diocesi di Carpi, Notiziecarpi.tv, Banca popolare dell’Emilia 1966 – 2001 Romagna. A cura di Philip Rylands Afferma Euro Barelli nella presentazione: "Trento Longaretti, ospite ben cinque volte alla biennale di Venezia, è sicuramente una ****** delle fi gure artistiche che più vividamente hanno saputo testimoniare al mondo la pro- 16 – 21 maggio pria fede, uscendo dall’ambito strettamente ecclesiale. Infatti, malgrado siano molte le Arte+Tecnologia=Scuola opere commissionate da chiese, monasteri, oratori e seminari, la stragrande maggioran- za della sua produzione è stata realizzata per privati e quasi esclusivamente con temi e ****** soggetti non immediatamente religiosi, se per tema religioso intendiamo quello specifi - 9 giugno – 16 settembre catamente legato all’arte sacra. Una visione interiore: I soggetti presenti sulle sue tele sono madri, bambini, vecchi, viandanti, mendicanti, Charles Seliger negli anni arlecchini, paesaggi, strumenti musicali, uccelli, vasi, fi ori, soli e lune. Tratta cioè del ‘40 mondo reale nel quale vive ogni uomo e proprio per questo la sua pittura si offre al cre- A cura di Jonathan Stuhlman dente, all’ateo, all’agnostico e al diversamente credente. Il maestro Longaretti sembra ****** dirci che, malgrado i diversi contesti sociali e culturali, tutti siamo accomunati da un 9 giugno – 16 settembre continuo camminare nelle varie tappe della vita fatte di gioia e dolore, vittorie e scon- Ciclismo, Cubo-Futurismo fi tte, comunione e solitudine. Le sue tele sono laiche e intrise di cultura proprio perché e la Quarta Dimensione. monito immediatamente evidente dei grandi interrogativi che, prima o poi, si impongo- ‘Al velodromo’ di Jean no ad ogni uomo: da dove vengo? Dove vado? Che senso hanno il dolore e la morte? Metzinger Cos’è la felicità? Come posso realizzarla nella mia vita? A cura di Philip Rylands e Longaretti è estremamente attento alla reale condizione dell’uomo sempre in bilico tra Erasmus Weddigen la possibilità di realizzare la sua felicità e gli ostacoli che si frappongono lungo il cam- mino. Non a caso la povertà è una nota dominante nelle sue tele. Una povertà materiale, ****** ma soprattutto spirituale di chi non basta a se stesso. Una povertà che diventa occasione 29 settembre – 10 febbraio di riscatto nell’aiuto fraterno, nella protezione offerta dall’anziano al bambino e nella Capogrossi. Una retrospet- speranza offerta dal giovane al vecchio. Insieme il cammino è meno duro, insieme la tiva speranza non soccombe mai sotto il peso delle diffi coltà, soprattutto perché l’uomo non A cura di Luca Massimo è mai completamente solo. C’è sempre Qualcuno che veglia su di Lui. Barbero In questo sì che Longaretti è uomo religioso che propone una fede fatta di amore, soli- darietà e speranza anche al mondo d’oggi che sembra aver perso di vista questi valori ****** attaccandosi a un materialismo nichilista che lo intristisce, isola e allontana dagli altri e Direttore da Dio. La maestria della sua pittura è basata sulla bellezza di un’opera che oltrepassa FABRIZIO DE SANTIS i confi ni della pura fi gurazione allargandosi all’emozionante stesura di campiture che Segretaria di redazione sfi orano l’astrattismo. Gabriella Ravaglia La bellezza che rifl ette il bello dell’uomo amato da Dio e si concretizza in una continua Direzione,redazione Via Grumello 45 sovrapposizione di colori che ci ricorda l’infi nita differenza di ogni uomo dal suo simi- 24127 Bergamo le. E’ così che, tutti insieme e ognuno con le sue peculiarità, costituiscono il capolavoro tel. & fax 035/ 25 24 04 del Creatore, per il quale non ha disdegnato di sacrifi carsi il più bello dei fi gli dell’uo- mo, Gesù Cristo Nostro Signore". email terzapagina @mio.it

Editore FDESIGN Via Grumello,45 PASSIRANO DI CODROIPO (UD) - Villa Manin, Esedra di Levante 24127 Bergamo MATTEO BERGAMASCO - WILLIAM MARC ZANGHI Riprodotto in proprio La responsabilità degli ar- Il programma espositivo previsto nella magnifi ca Villa Manin per la primavera 2012 ticoli firmati coinvolge gli au- è tutto all’insegna della giovane arte contemporanea italiana: circa 40 opere di Matteo tori stessi. La collaborazione a Bergamasco e William Marc Zanghi saranno infatti messe a confronto nelle splendide TERZA PAGINA News è a titolo gratuito, la pubblicazione di ar- sale dell’Esedra dal 31 marzo al 20 maggio 2012. ticoli e notizie inviate avviene Comune denominatore dei due artisti sono le vibranti tonalità di colore che si concretiz- con la consapevolezza della gra- zano negli interni fatati di Matteo Bergamasco, che aprono la mente a mondi surreali e tuità, in nessun caso potrà essere bizzarri - quasi esoterici, e negli esterni di William Marc Zanghi, che ritrae panorami al richiesto compenso. Cataloghi, foto ed altro ma- limite tra il fantastico e il reale. teriale, anche se richiesti, non vengono restituiti. Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag.. 9

ROMA - Galleria Nazionale d'Arte Moderna TRIESTE - Salone degli Incanti ex Pescheria THE LAST HARVEST ORIZZONTI DISCHIUSI Dipinti di Rabindranath Tagore Arte del Novecento in Italia e Slovenia

La Galleria nazionale d’arte moderna di Roma Aprirà nel Salone degli Incanti ex Pescheria di Trieste il 21 aprile espone per la prima volta un vasto numero di la rassegna "Orizzonti dischiusi. Arte del Novecento tra Italia e Slo- opere di Rabindranath Tagore. La mostra che venia", promossa da KB1909, Banca Monte dei Paschi di Siena e si aprirà al pubblico il 29 marzo e si chiuderà Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura. il 27 maggio, è stata organizzata dall’Archivio Il nucleo principale dell’esposizione è costituito dalle opere già Tagore di Rabindra Bhavana e dal Kala Bhavan patrimonio dell’ex Banca Slovena di Trieste, pervenute tramite suc- Museum di Visva-Bharati in collaborazione cessive acquisizioni di Istituti bancari alla Banca Monte dei Paschi con la National Gallery of di New di Siena che le ha ora concesse in comodato d’uso alla KB1909. Delhi. Alle opere provenienti dalle raccolte Banca Monte dei Paschi di Rabindranath Tagore, (1861-1941) è una delle Siena e KB1909 vengono qui affi ancate altre concesse da istituzioni figure più carismatiche della cultura indiana. pubbliche e private dei territori triestini e goriziano Oggi, a 150 anni dalla nascita, la sua vasta Il Salone degli Incanti accoglie così la mostra, curata da Josko Ve- produzione di opere, in ambito musicale, lette- trih e Franco Vecchiet, affi ancati nel Comitato scientifi co da Maria rario, artistico ed educativo continua a svolgere Masau Dan e Donatella Capresi, che tutti attendevano da anni. Ad un ruolo rilevante e attuale. essere esposte sono circa 180 opere, dai primi agli ultimi decenni Il mondo intero lo ricorda come il primo poeta del Novecento. La collezione KB1909 raccoglie anche opere degli asiatico che vinse il Premio Nobel per la lette- artisti sloveni d'oggi e di artisti locali del territorio, essendo annual- ratura nel 1913. Tagore però non fu solo poeta mente aggiornata con il meglio della produzione contemporanea. La ma anche romanziere, scrittore di racconti e scelta dei curatori ha però voluto privilegiare ciò che è ormai stori- opere teatrali, saggista, compositore e pittore. cizzato, rinviando, eventualmente, ad una futura esposizione l'attua- Nei suoi dipinti, così come nella poesia, Ta- lità più vicina.Solo alcuni dei nomi qui esposti sono noti al grande gore ha sempre ricercato un tema unifi cante, o pubblico nazionale: Music, Spacal, Cernigoj, Bambic, Grom, Saksi- “verità” universale, sorta di fi lo conduttore che da, Sirk, Cesar, Palcic, Kralj. Molti altri, magari molto noti oltre caratterizza tutte le sue creazioni. frontiera, saranno per i più delle scoperte. Nonostante il tardo approdo alla pittura e al Il percorso espositivo inizia con le opere di alcuni autori nati nell'ul- disegno, le sue opere figurative rivelano una timo quarto del XIX secolo e attivi soprattutto nella prima metà del spontaneità e una sicurezza nell’uso del me- XX. Poco sensibili alle novità dei movimenti postimpressionisti, dium pittorico davvero essi hanno continuato a operare nell'ambito del realismo romantico sorprendenti; così egli sembra far confluire in ottocentesco e di un moderato impressionismo. Appartengono a modo originale e personale le suggestioni del questo gruppo il ritrattista Avgust Bucik, gli acquerellisti Cvetko variegato mondo della sua poesia nell’opera Scuka e Avgusta Santel jr., il vedutista autodidatta Silvester Godina pittorica, creando un contrappunto di elegante e e il marinista Albert Sirk. Seguono poi gli autori nati a cavallo del raffi nata sinestesia. XX secolo, che si sono formati nel periodo tra le due guerre all'inse- Quando le sue opere fi gurative furono esposte gna dei vari movimenti artistici europei del XX secolo e sono stati per la prima volta in India suscitarono grande particolarmente attivi nei primi decenni del secondo dopoguerra. scalpore e furono fortemente criticate dai con- Fanno parte di questo gruppo alcuni degli artisti più noti e celebrati temporanei. Nonostante l’apprezzamento nega- anche al di fuori dal nostro territorio, come Veno Pilon, Luigi Spaz- tivo dei suoi connazionali Tagore fu comunque zapan, Ivan Cargo, Avgust Cernigoj, Tone Kralj, Riko Debenjak, il primo artista indiano a esporre i suoi lavori, Milko Bambic, Lojze Spacal, Anton Zoran Music. Accanto ad essi nel 1930, in Europa, Russia e Stati Uniti, dove alcuni autori meno noti, ma non perciò meno importanti, come queste ultime ottennero grande successo e con- Joze Cesar, Rudolf Saksida, Bogdan Grom, Robert Hlavaty, Avrelij senso. Lukezic, Anton Mihelic. La rassegna si chiude con le opere degli Le opere e i materiali d’archivio esposti in mo- artisti appartenenti alle generazioni che si sono formate nel clima stra provengono principalmente dall’archivio delle correnti artistiche della seconda metà del XX secolo: alcuni Rabindra Bhavana e dal Kala Bhavan Museum sono prematuramente scomparsi dalla scena artistica, mentre la a Visva-Bharati, Santiniketan, e vengono pre- maggioranza di essi sono perfettamente attivi ancora oggigiorno. sentati per la prima volta in Italia, dando così Rientrano in questo gruppo Silvester Komel, Paolo Petricig, De- al pubblico l’opportunità di apprezzare la ricca metrij Cej, Andrej Kosic, Deziderij Svara, Robert Faganel, Klavdij raccolta di opere e di scoprire Tagore come Palcic, Vladimir Klanjscek, Franko Vecchiet, Boris Zulian, Edi “pittore”. Zerjal, Franko Volk, Robert Kozman, Hijacint Jussa, Alfred De Lo- La mostra è stata curata del Prof. R. Siva Ku- catelli, Patrizia Devidè, Jasna Merkù. mar della Visva Bharati University ed è stata Per rendere più leggibile una mostra interessante ma piuttosto com- realizzata sotto l’egida del Ministero della plessa 'esposizione è organizzata con un taglio per quanto possibile Cultura del Governo dell’India. La National cronologico, mediato da raggruppamenti sezionali strutturati per Gallery of Modern Art di New Delhi ha coor- autore, genere, stile o tecnica pittorica, con sezioni dedicate al pa- dinato gli eventi espositivi a Roma e nelle altre esaggio e al ritratto, all'acquerello e al monotipo, ad una scuola o a capitali europee sedi della mostra. un gruppo artistico. Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 10

PIACENZA - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi FIRENZE - Museo e Istituto di CASSINARI MEDITERRANEO Preistoria “Paolo Graziosi” SIMONE IALONGO Nei cent'anni della nascita di Bruno Cassinari (1912-1992), Piacenza, sua città "All'inizio del tempo" natale, propone un importante omaggio all'artista, focalizzato sulla sua fonda- mentale stagione "mediterranea" degli anni '50. Il Museo e Istituto Fiorentino di La mostra, curata da Marco Rosci, sarà ospitata dal 17 marzo al 27 maggio Preistoria “Paolo Graziosi”, in col- dalla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi che la organizza in accordo con il laborazione con la Galleria Margi- Comitato per il Catalogo Generale dell'opera di Bruno Cassinari. ni Arte Contemporanea di Massa In mostra sarà concentrata una precisa selezione di opere, una quarantina in Carrara, per la prima volta apre i tutto, le fondamentali della grande stagione "mediterranea", dal momento in suoi spazi all'arte contemporanea cui l'artista, nell'estate del 1949, aprì il suo studio ad Antibes alla riapertura, presentando giovedì 5 aprile 2012 la nel 1962, dello studio a Gropparello con la rinascita della nuova stagione "ter- mostra personale di Simone Ialongo ragna": di espressionismo gestuale e materico. Sono gli anni in cui Cassinari dal titolo “All'inizio del tempo.” entra in contatto con l'arte di Picasso, Braque, Chagall, a cui si integra la rifl es- Le opere create per il progetto sione sulla fase fi nale di Matisse. “All'inizio del tempo” da Simone La mostra si apre con l'Autoritratto del 1956, fra i suoi risultati fi gurali più alti Ialongo determinano un percorso ed espressionistici, strutturato come le teste della madre e delle "pupazze", parallelo, ma non interscambiabile, rappresentando in questo modo una delle iconografi e dominanti e più tipiche alla collezione permanente del Mu- del decennio. seo che presenta reperti dal Paleoli- All'inizio campeggiano le grandi tele della pesca ad Antibes, "mute cariatidi tico inferiore all’Età dei Metalli. che contemplano da secoli gli arrivi e le partenze dei piccoli e grandi navigli" I quattro collage su carta e due su secondo l'autore. Le tele della pesca, il cui primo sbocco riccamente cromatico tavola, le tre sculture su base, un'in- e fantasmagorico è rappresentato nel 1953 da Pesca con le lampare e dal Porto stallazione con elementi in terracot- di Antibes, prototipo di una lunga serie di vedute a volo d'uccello, si confron- ta, due fotografi e e una scultura con tano con i grandi nudi. Questi partono dal Nudo disteso del 1951 della colle- elementi della natura, tutte opere zione Boschi della GAM, e dalla modella Nude, ultimo omaggio in verticale nuove presenti in questa mostra, a Modigliani e nel contempo prototipo di infi nite variazioni lungo tutta la vita fanno parte di una personale rifl es- dell'artista. Ai nudi orizzontali si affi anca, sempre nel 1952, l'omaggio picas- sione dell'artista attorno all'indagi- siano della Pecora nera. ne sul tempo, sulla sua misurazione L'altra serie, con più forti agganci ai precedenti fra "Corrente" e il neocubismo e sul valore che gli affi da da sempre della seconda metà degli anni '40, è quella delle nature morte, con la sequenza l'uomo. paratattica di vasi, piatto con pesce, fruttiera barocca, in cui l'omaggio a Pi- In natura il tempo si manifesta tra- casso si abbina con quello a Braque. Nella prima metà del decennio un terzo mite il succedersi degli avvenimenti riferimento fondativo e al massimo grado "mediterraneo" è quello all'effusione e delle stagioni, ma solo nel momen- cromatica matissiana, culminante nella Finestra del 1953. Dopo di essa, nella to in cui viene misurato è come se seconda metà del decennio e nelle ultime sale esplode la sfaccettata frammen- iniziasse ad esistere, coinvolgendo tazione del campo cromatico totale, organizzato per topografi e, ritmi, incastri, immediatamente altri fattori come il lungo i due filoni tematici delle "feste marine" e degli interni di atelier con concetto di memoria, di futuro e di modella: emblematico è il confronto fi nale nel 1959 fra Paesaggio (le lampare) passato. e Modella nello studio. Proprio per questo l'artista si è con- Il primo fi lone, con la sua dominante blu profondo, corre da Mare del 1955, centrato su quei riti e simboli che attraverso il vero e proprio "lapsus freudiano" dell'autore nella tela del 1956 concretizzano e sintetizzano questi che reca sul retro il doppio titolo Meriggio nell'atelier e Festa nel porto, con il fattori legati allo scorrere del tempo suo culmine di intrico gestuale e informale, ai trionfali Mare e Senza titolo del e all'esorcizzazione delle paure e 1959. Nel secondo fi lone prevale la dominante rossa, ad Aprés-midi à l'atelier speranze connesse ad esso. del 1958 seguono l'anno successivo, a fi anco di Modella nello studio, le cupe Queste tematiche, che sono alla variazioni tonali in blu, rosso e nero di Atelier. base del “viaggio iniziatico realizza- Con la breve parentesi dello studio parigino alla metà del decennio, i due fi loni to per il museo di Preistoria”, sono alternano l'atelier di Antibes con quello milanese. Ma sempre dalla metà del da sempre al centro della sua ri- decennio lo sguardo e la poesia dell'artista si volgono anche ad una rinnovata cerca, come testimoniano le due organizzazione strutturale che si rivolge con più morbide pulsazioni e vibra- opere inedite presenti alla fine del zioni, al di là della fi nestra di fondo, ad una più verde natura terragna, di entro- percorso museale: un video del 2008 terra, ad una rinnovata liquidità cromatica padana, a più aeree policromie. dal titolo “Quasi per ignem” e un'o- Una prima alternativa alla lancinante solarità estiva marina compare nel Giar- pera del 2007, sull’aspettativa del- dino d'inverno del 1954, riemerge nella Collina del 1956, uno dei punti di la durata della vita da parte degli maggior tangenza con Birolli, trionfa liricamente nel fondamentale Chiaro di artisti moderni e contemporanei, luna del 1958. La sintesi ma anche lo sbocco fi nale dell'intero decennio esplo- sotto forma di libro dal titolo “Vita de nelle raggiere e nei vortici verdebruni della ritrovata Gropparello del 1959. d'artista”. L'Estate non più marina del 1961 e soprattutto il maelstrom padano del Grano Progetto a cura di Lorenzo Bruni. maturo del 1964 aprono la strada ai decenni successivi. Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 11

TERAMO - Pinacoteca Civica ASTI - Palazzo Mazzetti CAPOLAVORI DELLA MAIOLICA CASTELLANA: DAL '500 "ETRUSCHI. L'IDEALE EROICO AL TERZO FUOCO. LA COLLEZIONE MATRICARDI E IL VINO LUCENTE"

Etruschi protagonisti ad Asti con la Dal 3 Aprile al 31 Ottobre 2012 la Pinacoteca Civica di Teramo ospiterà la mostra 'Etruschi. L'ideale eroico e il mostra “Capolavori della maiolica castellana: dal ‘500 al terzo fuoco. La Col- vino lucente', rassegna che propo- lezione Matricardi”. ne a Palazzo Mazzetti 300 reperti, L’esposizione presenterà al pubblico una selezione di duecentoventi capolavori in molti casi inediti, in alcuni casi realizzati tra il Cinquecento e il Settecento, per la maggior parte inediti, prove- esposti per la prima volta o poco co- nienti da una delle collezioni più prestigiose e complete nel panorama inter- nosciuti, dei quali 140 provenienti nazionale. I capolavori rendono omaggio all’enorme valore della manifattura dal Museo Gregoriano Etrusco dei di Castelli, grazie ad un percorso rappresentativo per ogni epoca e per ogni fa- Musei Vaticani e gli altri dalle prin- miglia di artisti, come i Pompei, i Cappelletti, i Gentili e i Grue che, nell’arco cipali collezioni etrusche italiane. La dei secoli, hanno reso famosa la maiolica castellana in tutto il mondo. Questi mostra, curata da Alessandro Man- due fattori hanno permesso una rilettura storica, iconografi ca e scientifi ca della dolesi e Maurizio Sannibale con la produzione castellana e dei suoi artisti. collaborazione scientifica dei Musei Gli oggetti, tra cui brocche, fi asche, albarelli, chicchere, piatti e piattini, sono Vaticani, è promossa dalla Fonda- stati ordinati in un continuum narrativo nelle sale della Pinacoteca in sequenza zione Cassa di Risparmio di Asti che cronologica, a partire dalla produzione cinquecentesca, e per gruppi omogenei con questa esposizione celebra la attribuibili allo stesso autore o alla sua famiglia. riapertura, dopo i restauri, del Palaz- La mostra, promossa dalla Città di Teramo e dalla Fondazione Tercas, è curata zo, dimora settecentesca della nobile dalla dott.ssa Paola De Felice e intende proporre all’attenzione nazionale e famiglia astigiana, destinato ad esse- internazionale la ceramica della manifattura castellana, dall’inizio del Cinque- re sede di mostre e di eventi culturali cento sino alla fi ne del Settecento, attraverso forme, colori e motivi tipici di importanti per tutto il territorio. queta produzione, magnifi camente rappresentata dalla preziosa e ricca Colle- L'esposizione intende sottolineare zione Matricardi, che si posiziona come una delle collezioni più signifi cative, il rapporto tra gli Etruschi, che ban- insieme a quelle presenti in numerosi musei internazionali. chettavano con il 'vino lucente', e L’evento espositivo presenta anche un mirabile esempio di collezionismo “il- la città del vino per eccellenza. Ma luminato”, con oggetti di alta qualità, collezionati dall’inizio del Novecento. vuole soprattutto indagare sul ruolo L’Ing. Giuseppe Matricardi, erede di una passione che ha animato tre genera- storico-culturale tra Mediterraneo zioni, è riuscito a raccogliere un patrimonio artistico di enorme valenza storica ed Europa che questo popolo svolse e scientifi ca, la cui attuale consistenza, per la parte riferita alla ceramica castel- nell'antichità. lana, è di circa quattrocentotrenta oggetti d’arte. Le opere, incrementate con L’esposizione si articola in due parti. l’acquisto di capolavori sparsi in collezioni prevalentemente europee, testi- La prima descrive l’importazione moniano il prezioso apporto del collezionismo privato alla ricostruzione della dell'ideale eroico e dei costumi "ome- memoria storica nelle espressioni d’arte e documentano il fermento culturale rici" in Etruria, attraverso una serie che animava Castelli e i limitrofi centri produttivi, ricostruendo un’esperienza di temi che caratterizzano le prime artistica, unica per qualità espressiva e tecnica adottata fasi della civiltà etrusca: commercio, Un percorso itinerante integra l’evento espositivo: partendo dagli spazi della mito, atletismo, costume, cura del collezione ceramica di proprietà della Fondazione Tercas nell’antico Palazzo corpo. Melatino, carico esso stesso di memoria storica, attraverso il Museo Capitolare La seconda si apre con il banchetto, di Atri con la sua collezione di ceramica castellana dal XVI al XIX secolo; il nelle sue diverse rappresentazioni percorso si conclude a Castelli, culla dell’arte ceramica. Qui, a spasso nel tem- documentate da servizi di pregio, po, tra arcaiche manifatture, antiche botteghe di produzioni e realtà attuali nel arredi ed eloquenti immagini di pit- solco di una tradizione di eccelsa qualità, si potranno seguire le tracce dell’an- tura e scultura, e si chiude con una tica produzione ceramica, senza rinunciare alle suggestioni di stimoli creativi rassegna di immagini di Etruschi (te- che si attualizzano nei manufatti dell’Istituto d’Arte, dove giovani allievi si ste votive, dal bambino all’anziano, cimentano nella realizzazione di ceramiche moderne. provenienti da santuari, fino a due volti grotteschi conservati ai Musei BERGAMO - Galleria d'Arte Bergamo Vaticani). Sarà esposto anche un lussuoso gabi- NOUVEAU REALISME netto "etrusco" del Castello di Rac- ARMAN - CESAR - CHRISTO - DESCHAMPS- DUFRENE - HAINS RAYSSE - ROTELLA - SPOERRI -TINGUELY - VILLEGLE' conigi, commissionato dal Re Carlo 31 marzo - 27 maggio Alberto di Savoia a Pelagio Palagi esempio della diffusione del gusto FERRARA artistico "all'etrusca" diffuso in Euro- XIX Edizione del Salone dell’Arte del Restauro pa fra Sette e Ottocento. Tra i reperti anche l’elmo crestato villanoviano e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali in bronzo, strappato alle acque del 28 - 31 marzo (ore 9.30 - 18.30) Tanaro a fi ne Ottocento. La mostra è aperta dal 17 marzo al 15 luglio. Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 12

BRESCIA - Gallleria Maurer Zilioli FIRENZE - Villa Bardini HELGA SCHMIDHUBER DA FATTORI AL NOVECENTO BISSO MARINO Opere inedite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki

Helga Schmidhuber, nata nel 1972 a Wiesba- E’ un Grand Tour nella Toscana della memoria, struggente e solare, den / Germania e diplomata alla leggendaria ma anche una piacevole scoperta di personalità poco conosciute ma Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, dove davvero affascinanti, la mostra ‘Da Fattori al Novecento. Opere ine- studiava con Dieter Krieg e Albert Oehlen, dite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki’ allestita dal primo rappresenta sotto certi aspetti nel suo orienta- aprile al 4 novembre a Villa Bardini. Curata da Francesca Dini con mento artistico le complesse tendenze attuali Alessandra Rapisardi, l’esposizione ricompone l’antica collezione, dell’arte contamporanea. In questo contesto raccogliendo un centinaio di dipinti mai visti in precedenza, prove- l’artista ha fatto la sua scelta, tessendone un nienti da raccolte private. vocabolario del tutto personale e costruendo Il nucleo originario è determinato dall’amicizia del caposcuola un procedimento particolare e sintomatico. Al macchiaiolo Giovanni Fattori con il nobiluomo fi orentino, medico, centro della sua attività artistica vediamo la scienziato e garibaldino Giovanni del Greco (1841-1918). Attraverso pittura, il suo metodo strategico forma il col- Emma del Greco, fi glia di Giovanni, una parte di questa collezione lage. è confl uita nella famiglia di Alessandro Roster (1865-1919), genero Di conseguenza anche la nostra mostra si com- e collega di del Greco, il principale artefice della collezione come pone di tre settori: dipinti, anche di grande for- la conosciamo oggi, ricca delle opere di artisti macchiaioli e tardo mato, opere su carta di carattere intimo-poeti- macchiaioli: si tratta di dipinti di autori quali Fattori, Telemaco Si- co, e un gruppo di oggetti scultorei di recente gnorini, Giuseppe Abbati, Odoardo Borrani, Eugenio Cecconi, Vito creazione. D’Ancona, Luigi Gioli, Ruggero Panerai, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Tutte le opere rivelano questo stretto rapporto Llewelyn Lloyd ed altri che raccontano una pagina veramente signi- con il collage e raffi gurano un’inedita interpre- ficativa dello straordinario percorso del collezionismo toscano tra tazione del genere. Ottocento e Novecento. L’opera di Schmidhuber dimostra una relazio- Le successive generazioni (Rapisardi e Olschki) hanno apportato il ne magica con la natura – natura come metafo- nucleo signifi cativo dei post-macchiaioli con una particolare predi- ra, natura in funzione di vicario dell’esistenza lezione per Lloyd con il quale intercorsero rapporti di vera e propria in generale. Così si manifesta nel suo lavoro familiarità durante lunghe permanenze all’Isola d’Elba. un nuovo linguaggio simbolico, la cui tradizio- Il percorso espositivo è articolato in cinque sezioni: Pittori toscani ne ci è presente ma include nello stesso tempo prima della “macchia” (che raccoglie rare vedute di Firenze dipinte la dinamica e complicata simultaneità del no- da Burci, da Giovanni Signorini, da Borbottoni, da Moricci), Fattori stro ragionamento quotidiano. e i Macchiaioli (che ruota attorno ai quattro dipinti commissionati Fauna esotica ed estesi paesaggi giocano un dal capostipite Del Greco all’amico Fattori, esposti per la prima ruolo chiave. In complesse composizioni di volta), Contributo a Giovanni Mochi (sono presentate numerose potenza quasi barocca e di drammatica espres- opere sudamericane di questo misterioso artista che fu compagno dei sione l’artista crea delle dense sovvraposizioni macchiaioli al Caffè Michelangelo e poi emigrò in Cile, divenendo là oniriche di frammenti e ritagli di una realtà attivo promotore dei principi del realismo toscano), Pittori tardo mac- inaccessibile, apparentemente vicina. chiaioli (dedicata alle opere di Cecconi, Panerai, Ciani e Luigi Gioli), Spesso si tratta di raffi nate e conturbanti com- e Lloyd Ulvi Liegi e il Novecento (ricca di splendidi dipinti di Lloyd, binazioni di pezzi di natura, di allusioni cul- autentico punto di forza della collezione, Ghiglia e Ulvi Liegi). turali e richiami per fenomeni tecnologico- Assieme ai dipinti sono esposte anche 60 fotografi e inedite che pro- scientifi ci. vengono da queste famiglie e che ne carpiscono momenti di intimità, Negli ultimi anni Schmidhuber si è de- di gioia, di spensierata quotidianità fi ssando al tempo stesso alcuni dicata a un tema comunemente trascurato: dei soggetti dipinti da Lloyd. Immagini che sono raggruppate per la conchiglia. In ormai tre cicli completati grandi temi: la natura, il paesaggio, la donna. dal titolo "Arctica islandica“, realizzati in La mostra è corredata da uncatalogo edito dalla casa Editrice Leo S. Germania,Canada, Islanda e Spagna, esamina Olschki ed è promossa e organizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di le possibilità metaforiche di questo soggetto. Firenze, dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e La conchiglia in veste di custodia protettiva e dalla casa Editrice Leo S. Olschki, con il patrocinio del Ministero per origine di vita, la conchiglia come guardiana i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Firenze. di misteriosi segreti, domina sospesa le opere Tanti gli eventi collaterali rivolti ai visitatori di Villa Bardini. Oltre fantastiche e surreali. a visite guidate gratuite e cicli di conferenze, il Museo Galileo di Con "Bisso marino“ l’artista rivendica nuova- Firenze (con la collaborazione di Biblioteca Comunale Foresiana di mente la sua convinzione di un mitico collega- Portoferraio, Archivio fotografico Fratelli Alinari, Liceo Artistico mento delle cose, di una magica connessione Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino, Museo di Storia Naturale che condividono natura, bestie e esseri umani. di Firenze) pubblicherà sul proprio sito Web (www.museogalileo.it) La mostra comprende anche una serie di og- una Biblioteca digitale dedicata a Giorgio Roster (1843-1927), scien- getti-sculturedi carattere ironico e assurdo, che ziato e fotografo fi orentino. E’ una ricostruzione virtuale di un rile- sono creati da veri teschi di animali, decorati vante patrimonio documentario, ricco di opere a stampa, manoscritti, in modo teatrale. raccolte fotografi che, conservato in varie istituzioni toscane. 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BELLINZONA - Museo Civico Villa dei Cedri VENEZIA - Palazzo Ducale HANS STEINER FESTE DUCALI Cronaca della vita moderna È dedicata alle Feste ducali la prima Il Museo Civico Villa dei Cedri di Bellinzona dedica, dal 10 marzo al 3 giu- delle esposizioni dossier 2012 di Pa- gno, una retrospettiva ad Hans Steiner svelando per la prima volta al grande lazzo Ducale, realizzate con opere pubblico, dopo un oblio durato diversi decenni, le opere di questo brillante provenienti dai vasti e articolati fondi rappresentante dei tempi d’oro del fotogiornalismo elvetico (1930–1950), la della Fondazione dei Musei Civici di cui importanza viene ora riconsiderata grazie ai più recenti sviluppi della ricer- Venezia. ca in campo fotografi co e mediatico. La Sala della Quarantia nova civil, Fra il 1935 e il 1938 Steiner realizzò una serie di reportages sui tentativi di una delle sale istituzionali di Palazzo scalare la parete nord dell’Eiger e sui tragici incidenti connessi. Quelle im- Ducale, posta tra le immense sale del magini, diffuse allora dai giornali in tutto il mondo, contribuirono a lanciare Maggior Consiglio e dello Scrutinio, la carriera del fotografo e a renderlo famoso. Steiner però non si limitava alla laddove si svolgeva ai massimi li- sfera dello sport e dell’estremo, aveva anche altri talenti: un ruolo in cui ec- velli la vita politica e amministrativa celleva, ad esempio, era quello di cronista della vita moderna. Il suo sguardo della Repubblica, rappresenta il ful- privilegiava una Svizzera urbana in piena crescita ove donne, moda, media e cro della mostra in cui sono esposte attività di svago per la prima volta acquisivano visibilità. Non va dimenticato, una decina di feste ducali in duplice infatti, che a quei tempi la maggior parte dei fotoreporter si interessava ad altri “fattura”: colte dalla penna geniale aspetti della realtà: il mondo del lavoro, la disoccupazione e specialmente la di Canaletto (1697-1768) e trasferite vita contadina. Per documentare le molte trasformazioni subite dalla Svizzera su rame con grande abilità dal bulino negli anni Trenta, spesso Steiner ricorreva al linguaggio formale dell’avan- di Giambattista Brustolon (1716ca- guardia; come indicano le immagini dall’alto o dal basso che costellano l’inte- 1796), quindi tradotte su stampa. ra sua carriera. . Diverse idee gli vennero anche dalla Germania e precisamen- Si tratta di straordinari “fermo-imma- te dalla Nuova Oggettività — come mostrano fra l’altro vari suoi «ritratti» di gine” che immortalano i momenti più macchine — e dal cinema espressionista. fastosi e solenni della vita ai tempi Il nucleo dell’opera di Hans Steiner è costituito da un archivio di oltre 7700 della Repubblica, di una Venezia an- provini a contatto repertoriati. Ogni provino è un oggetto elaborato e ricompo- cora in grado di rappresentare con sto, costituito da un foglio di carta cartonata su cui sono disposti anche quin- sapiente efficacia se stessa e le sue dici o più positivi a contatto. L’archivio rinvia a un indice particolareggiato istituzioni: dalla presentazione del ed è organizzato per tematiche (sport invernali, esercito, spettatori, industria, Doge a San Marco alla sua incoro- personaggi, viaggi ecc.), ognuna suddivisa in sottotemi. Steiner, che utilizzava nazione sulla Scala dei Giganti, dal- soprattutto il formato quadrato, nel corso degli anni si era quindi allestito una lo Sposalizio del Mare alle feste in sorta di catalogo, o di enciclopedia fotografica, composta da quasi 100’000 occasione della Salute e del Giovedì immagini. grasso, fino alla grande processione In mostra oltre 200 opere tra tirature originali dell'epoca (vintage) e tirature del Corpus Domini e al ricevimento recenti; gli scatti di Steiner offrono uno sguardo contemporaneo sul dopoguer- degli ambasciatori in Collegio. ra svizzero, evidenziando i mutamenti della societa' attraverso immagini della Modificate varie volte, per quanto vita quotidiana. La mostra, il libro e il fi lm annesso, che sarà proiettato durante riguarda le iscrizioni, nei passaggi di l’esposizione, sono il risultato di un’eccezionale collaborazione pluriennale fra proprietà ai diversi editori e incisori il Musée de l’Elysée, l’Università di Losanna, il Büro für Fotografi egeschichte (da cui la distinzione in primo e se- (Berna) e l’Istituto svizzero per la conservazione della fotografi a (Neuchâtel). condo stato) e andatene perdute due A cura di Daniel Girardin e Jean-Christophe Blaser nella prima metà dell’Ottocento, le dieci preziose lastre superstiti entrano *********************** a far parte delle collezioni del Museo LECCE - Primo Piano LivinGallery Correr nel 1955. L’ESSENZA DI TUTTE LE COSE La minuziosa e sapiente cura nei det- Mostra d’arte contemporanea al femminile tagli, la grandiosità delle scene raf- figurate e gli originali punti di vista E' aperta dal 10 al 31 marzo la mostra d’arte contemporanea “L’essenza che presentano con grande qualità di tutte le cose” , curata da Dores Sacquegna, una manifestazione tutta al ogni particolare - abiti, femminile per Itinerario Rosa, (ad oggi la 14° edizione) volta a valorizzare edifici, arredi, imbarcazioni – ci re- il ruolo sociale e culturale della donna attraverso una serie di iniziative stituiscono i fasti, la vitalità culturale culturali e artistiche, utilizzando contesti di grande pregio storico ed ar- e la sapienza della Venezia antica, chitettonico della città e coinvolgendo le associazioni femminili operanti contribuendo in modo determinante sul territorio. Per l’evento, è previsto l’installazione-performance “Goods alla straordinaria fortuna artistica ed gone bad” di Massimiliano Manieri con le “Infi ltrazioni sonore” di Gior- editoriale che questa celeberrima se- gia Santoro. La mostra di pittura, scultura, installazione e video vede la rie ebbe per quasi due secoli. partecipazione di artiste provenienti da tutto il mondo: Europa, Usa, Ve- La mostra, a cura di Filippo Pedrocco nezuela, Turchia, Colombia, South Africa, Australia. e Camillo Tonini., rimarrà aperta al pubblico fi no al 6 maggio. Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 14

TRENTO - Studio d'Arte Raffaelli ROMA - Museo Hendrik Christian Andersen NEW POLLUTION NE’ QUI NE’ ALTROVE LAURINA PAPERINA Il progetto a quattro mani di Giuseppe Pietroniro e Marco Raparelli “Né qui Lo Studio d’Arte Raffaelli di Trento né altrove” ha per oggetto il museo: l’istituzione culturale quale è oggi, al presenta dal 15 marzo al 31 mag- tempo della crisi. Concettualmente il lavoro proposto si fonda sul tema dello gio “New Pollution”; la personale di spazio e sull’alterazione della sua funzionalità e percezione: un intervento che Laurina Paperina. Laurina Paperina è propone una reinterpretazione della collezione permanente dell’Andersen, e una giovane artista sarcastica, ironi- dei suoi spazi espositivi, attraverso lo sguardo di due artisti contemporanei: ca ed effervescente, come si evince un’installazione mossa dall’idea di addizione e sottrazione, realizzata con tec- dallo pseudonimo scelto e dalla pre- nica grafi ca, fotografi ca e uso di materiali eterogenei. (2 marzo-29 aprile) sentazione che fa di se stessa: “Lau- rina Paperina is a duck with a human SIRACUSA - Galleria Quadrifoglio head”. ROMA - Museo Bilotti Nei suoi dipinti, disegni, installazio- OMAR GALLIANI GIOVANNI BLANCO ni e animazioni raffigura il mondo Omar, Roma, Amor Altre tipologie filtrandolo con un’ironia lampante, accattivante e intelligente, che non Il titolo "OMAR GALLIANI - Omar, Dal 5 al 30 aprile la Galleria Quadri- giudica. Roma, Amor" gioca sull'anagramma foglio di Siracusa ospiterà la mostra Con una narrazione frammentaria, ed unisce il nome dell'artista, Omar,, “Altre topologie” di Giovanni Blan- tipica di videoclip, cartoon ed sms, alla città che egli celebra con questa co, a cura di Mario Cucè. sintetica, ma che arriva dritta al pun- particolare mostra, Roma, esplicitan- L’artista espone venti opere, realiz- to, ha creato un vivace mondo bidi- do il sentimento che lo lega ad essa, zate con varie tecniche (olio su tela, mensionale con colori acidi, brillanti ovverosia l'"Amor". In mostra , come tempera su carta, monotipi, stampe, e piatti. I protagonisti delle sue opere piega l'autore, un'unica grande tavo- ecc.), che affrontano il tema del pae- vengono messi alla berlina e sepolti la, un disegno persino esagerato (315 saggio all’interno di un rapporto dia- da un sarcasmo modulato e calibra- cm. per 400 cm.), realizzato intera- lettico tra uomo e natura, sconfi nando to con perizia, privo di pudore e di mente a matita su tavole di pioppo, nello spazio sospeso del sogno. falsi moralismi. Grazie al gusto per che rappresenta una "Lei " (il sogget- Il punto di partenza è l’osservazio- l’irrisione e per lo scherno sbeffeggia to), immobile, che guarda Roma da ne di edifici incompiuti e ruderi di manie, tic e debolezze dei soggetti un punto strategico qual è il Pincio. cemento abbandonati nel territorio che ritrae. La "Lei" è di spalle, ma si intuisce siracusano e ragusano, che assurgono I supereroi, ad esempio, presentati da che punta lo sguardo sull'orizzonte a metafora di una società degradata, un punto di vista atipico sono impie- di una notte romana piena di luci e di una comunità che ha smarrito il tosamente raffi gurati pieni di difetti, bagliori. Dal cielo tra le stelle cadono rapporto con lo spazio e con il tempo. viziosi, goffi , ingrassati, invecchiati. "ossari " e " fiori", di tempi diversi, Lo scopo dell’autore non è indagare Laurina Paperina colpisce tutto ciò vittorie e sconfi tte, sacrifi ci innocenti le dinamiche sociali del fenomeno che viene preso troppo sul serio, in- o colpevoli, da Giulio Cesare a Pa- (abusivismo, tutela ambientale), ma cluso il sesso. I “Sexual things” sono solini, da Fred Buscaglione a Papa censire quelle forme che, in un’a- disegni sessuali che destano più il Wojtyla. L'uso della matita scandisce nalisi espressiva, più si avvicinano riso che l’imbarazzo. il tempo "lungo" del mio lavoro e alla sua personale visione. Blanco Nel periodo “You are infected” si è di Roma . Sul collo di " Lei " un ta- traduce le componenti geometriche, concentratainvece sulle fobie della tuaggio che esprime il signifi cato più fi siche ed emozionali della sua osser- contemporaneità, come la minac- profondo, secondo la mia percezione, vazione in un articolato ma coerente cia di virus e i disastri ambientali. di questa città magica". percorso espositivo- Con un linguaggio semplice, diretto Completano l'esposizione 25 disegni Chiudono il percorso nove stampe e accessibile ha poi preso di mira preparatori dell'opera e una selezione che riproducono l’opera del fotografo rockstar, attori, personaggi della tv e di disegni del ciclo "Notturno" , 10 Francesco Falciani. Il giardino fi ori- dello spettacolo, mostri. “Braindead” opere di grandi dimensioni, dise- to dettagliato da un bianco e nero di è un progetto in cui l’artista dà una gni preparatori e sopratutto i magici sublime equilibrio, restituisce un cli- sua interpretazione della materia gri- quaderni di viaggio in cui l'artista ha ma di totale immersione naturalistica. gia dei personaggi famosi: appuntato spunti iconografi ci, motivi, Con il solito stile leggero e vivace emozioni, man mano che gli veniva- LECCO - Galleria La Nassa in “How to kill the artists”, infine, no suggeriti dai diversi territori visi- si concentra sui maestri del sistema tati. (16 marzo - 6 maggio) culturale contemporaneo, raffi guran- L'ANIMO CHE ANIMA doli paradossalmente uccisi per mano gli illustri sconosciuti BOLOGNA - Galleria Wikiarte Barbara Bolis - Salvatore Falco delle loro stesse creazioni artistiche. GIOVANNI MARINELLI Mostra e catalogo a cura di Luca Be- Giglio Frigerio - Renato Losa NATURE INSIDE atrice, essay di Yasha Wallin. Enrica Moretti - Donatella Polvara 31 marzo – 12 aprile 24 marzo - 13 aprile Anno XI - N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 15

PREDAPPIO MARTIGNY (Svizzera) - Fondation Pierre Gianadda MARISA MORI PORTRAITS - RITRATTI IL TALENTO E IL CORAGGIO Collezione del "Centre Pompidou"

Il rigore formale di Casorati, il Futurismo Tra i generi pittorici d’Accademia, il ritratto, che si potrebbe pensare di Marinetti, la vitalità di Checchi. Sono refrattario alle rivoluzioni estetiche e a quelle moderniste in particolare, alcuni dei punti di riferimento di Marisa ha in verità prodotto la maggior parte delle icone dell’arte del ventesimo Mori, artista fiorentina che all’inizio del secolo. Non si fa un ritratto impunemente, senza che da subito si manife- ‘900 fu tra gli esponenti dei più importanti stino dei presupposti fi losofi ci, religiosi, mitici o metafi sici. gruppi artistici italiani, testimone di un’e- Questa mostra progettata per la Fondation Gianadda a partire dalle poca di grandi mutamenti e che lei seppe prestigiose collezioni del Centre Pompidou attorno al tema del ritratto dominare, lasciandoci una profonda lezio- e dell'autoritratto, comprende una sessantina di capolavori eseguiti da ne di vita.Esponente di spicco del Futuri- grandi artisti del XX secolo: Francis Bacon, Balthus, Pierre Bonard, smo, lasciò il movimento dopo le Leggi Constantin Brancusi, Alexander Calder, Marc Chagall, , Jean Razziali, scegliendo di dare ospitalità alla Fautrier, Alberto Giacometti, Alexei von Jawlensky, Marie Laurencin, famiglia di Rita Levi Montalcini Henri Laurens, Fernand Léger, René Magritte, , Henri A lei Predappio dedica la mostra "Marisa Matisse, Amedeo Modigliani, , Antonio Saura, Chaìm Sou- Mori, donna ed artista del '900, il talen- tine, Suzanne Valadon, Kees van Dongen, ed altri. to e il coraggio", esposta a Casa natale La mostra si sviluppa entro cinque moduli tematici. Mussolini fino al 6 maggio 2012, aperta Contemporaneamente ,la Fondation Pierre Gianadda presenta una car- al pubblico nei giorni di sabato, domeni- rellata di immagini fotografi che scattate nel corso degli anni ’50 da quel ca e festivi Le opere di Marisa Mori qui Léonard Gianadda, allora giovane fotoreporter, che avrebbe costituito poi esposte sono state realizzate nel periodo la Fondation Pierre Gianadda di cui è tuttora instancabile animatore. che va dalla metà degli anni Venti sino Entrambe le mostre sono aperte al pubblico dal 2 marzo al 24 giugno. alla fi ne della Seconda Guerra Mondiale. Di particolare interesse sono una serie di aerosintesi, raffi uganti Predappio e impor- TORINO - Museo Regionale di Scienze Naturali - Due mostre tanti città romagnole. La mostra predappiese s’inserisce "LO ZOO DI LEGNO" nell’ambito del Progetto Novecento che, E "ENIGMI PER UN PICCOLO BESTIARIO" da quest’anno al 2013, vedrà il susseguirsi di diverse iniziative tra loro collegate, Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino presenta dal 3 Marzo partendo da “Wildt. L’anima e le forme al 9 Aprile la mostra “Lo Zoo di legno” che propone l’anima artistica del tra Michelangelo e Klimt” allestita al San legno visto da Luca Germena, Gianni Valente e Gianni Verna.Tre percor- Domenico di Forlì e passando dal MIC di si che prendono avvio e si sviluppano da un elemento comune, il legno, a Faenza, con l’esposizione “La ceramica fare da fi lo conduttore nella mostra. Sia che si tratti delle interpretazioni nell’età di Wildt” fino ai Magazzini del di popoli che conservano un rapporto diretto con la natura e gli altri ani- Sale di Cervia, dove si tiene la mostra mali destinati ad assurgere a ruoli di divinità piuttosto che di protettori “Giuseppe Palanti. La pittura, l’urbanisti- o esorcisti, sia che a far emergere la presenza inquietante del “vivente”, ca. La pubblicità da Milano a Milano Ma- siano la mente e la mano dello scultore che ci rivela così presenze insolite rittima”.Nella sede espositiva del Comune e imprevedibili. Sia infine che si utilizzi il legno come elemento in cui di Predappio questo macroprogetto si con- scavare per far emergere la poesia dell’interpretazione mitica e mitologi- cretizza con l’allestimento della mostra ca del mondo animale vista attraverso i grandi classici. dedicata a Marisa Mori e, successivamen- Nello stesso periodo il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino te, con un’esposizione legata alla figura propone anche la mostra “Enigmi per un piccolo bestiario. Incisioni di Bertelli intitolata: “Renato Bertelli, la calcografi che di Graziella Navaretti Bartolini” curata dal critico Angelo parentesi futurista”. Mistrangelo. Saranno esposte un «corpus» di 21 opere incise contrasse- gnate da una rigorosa ricerca intorno al mondo animale, alla natura, alla “ magia dell'atmosfera che avvolge la raffi gurazione. due nuove esposizioni. MILANO - Studio Bolzani

NOVITA' E TRADIZIONE MODENA - Galleria Civica Mostra personale di ANNA PRATI VITTORIO CORSINI (1914 - 1997) TRA VOCI, CARTE, ROVI E NOTTURNI a cura di Marco Pierini

15 - 31 marzo 17 marzo - 10 giugno Anno X I- N. 2 TERZA PAGINA News - pag. 16

GALLARATE - MAGA - Museo Arte Gallarate MILANO - Palazzo Sormani LONG PLAY CARLO INVERNIZZI XXIV Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate SECRETIZIE

LONG PLAY è il titolo della XXIV edizione del Premio Nazionale Arti Visive Dal 13 marzo al 12 aprile la Biblio- Città di Gallarate che si svolgerà dal 3 marzo al 8 luglio 2012 nelle sale espo- teca Centrale di Palazzo Sormani di sitive del Museo MAGA di Gallarate, con il sostegno della Fondazione Cari- Milano ospiterà la mostra del poeta plo. Nato nel 1949 con lo scopo di fondare la Civica Galleria d’Arte Moderna, Carlo Invernizzi. il Premio ha da sempre prestato particolare attenzione alla ricerca artistica “Proprio in questa importante sede sviluppata dalle più giovani generazioni e alla costante trasformazione dei storica della vita culturale milanese linguaggi visivi. Con LONG PLAY conferma questa vocazione dedicando la Invernizzi mosse infatti i primi passi propria attenzione giovani artisti under 35. come poeta, entrando a far parte del LONG PLAY. Il titolo dell’edizione prende spunto dalla realtà analogica: nei gruppo di letterati costituitosi attorno videoregistratori compaiono le funzioni SP short play e LP long play. Premen- a Maria Vailati, che nel 1961 fondò do un tasto, una videocassetta da 180 minuti diventa da 360. La possibilità di ποι′ησις (poíesis) come Centro di raccogliere e stoccare il doppio delle informazioni fa crescere le dimensioni attività e documentazione di poesia delle piccole collezioni e dei piccoli archivi personali. Da questo punto di vista contemporanea”. la funzione short play è l'antesignana della compressione digitale, ossia quello La mostra, articolata in più sezioni di che dal punto di vista sociale, economico e culturale è forse uno dei passaggi contenuto diversificati, fornisce una più rilevanti a cavallo del XXI secolo. Mentre il mondo si preparava alla ri- lettura con una visione diramata del voluzione della riproduzione digitale (moltiplicazione e alta circolazione dei mondo poetico di Carlo Invernizzi. dati), l'arte segue un doppio movimento. Da un lato accelera, incita e alimen- In una sezione sarà esposto il “cor- ta. Ne escono una serie di lavori che assecondano l'immediatezza, stordiscono pus” di poesie di Invernizzi, scritte a il linguaggio pubblicitario e scuotono le frequenze dei mercati. Per un altro partire dal 1950 ad oggi, accanto ai verso, altri artisti sentono forte il bisogno di ritrarsi, di sospendere l'esposizio- documenti storici riguardanti il grup- ne e appoggiare la propria ricerca su basi più solide. Da qui nasce l’esigenza po ποι′ησις. di impostare la propria ricerca sulla base degli archivi e di ricerche a lungo Nel percorso espositivo saranno pre- termine, che sono poi il vero e proprio oggetto dell’indagine critica che carat- sentati libri d’artista, editi da Schei- terizza questa edizione del Premio. willer a partire dagli anni Settanta, e La Commissione scientifi ca ha primariamente operato presentando e analiz- realizzati da Invernizzi con gli artisti zando la produzione e la ricerca di oltre 50 artisti italiani under 35, operanti Rodolfo Aricò, Emiliano Bonfanti, in Italia e all’estero. Carlo Ciussi, Dadamaino, Riccar- Successivamente la Commissione ha deliberato di soffermarsi su una prima do Guarneri, Igino Legnaghi, Ali- selezione di 18 artisti, il cui lavoro corrisponde alle fi nalità critiche espresse na Kalczyñska, Pino Pinelli, Rudi nella scelta del tema/territorio di ricerca individuati dal titolo LONG PLAY. Wach accanto a libri fatti a mano nel Ciò ha permesso la costruzione di una sorta di archivio di questa tipologia di corso dell’ultimo decennio con gli pratiche artistiche, estremamente utile nella prospettiva di dare continuità al artisti Nicola Carrino, Alan Charl- sostegno di questi artisti, partendo da una ricognizione generale, già docu- ton, Lesley Foxcroft, Sergio Milani, mentata. François Morellet, Bruno Querci, Tra essi la Commissione ha selezionato i progetti Il grande architetto di Luigi Nelio Sonego, Niele Toroni, Grazia Presicce, Duplice morte Ellero ed ecosistema visivo di Riccardo Arena, Al- Varisco e Michel Verjux. Gli artisti rumul: forms-of-life and dwelling di Mariagiovanna Nuzzi, Spool di Diego che Invernizzi ha frequentato sono Marcon, Fusione a neve persa di Alis/Filliol, The dislay of an idea di Raphael tramiti preziosi verso le misteriose Cuomo e Maria Iorio che in queste settimane stanno lavorando anche presso il forme della pittura e della scultura, museo allo sviluppo dei lavori proprio perché la processualità delle opere e il compagni di viaggio con i quali ha loro carattere aperto presuppone una presenza importante degli stessi artisti in condiviso l’intuizione della visione museo, accompagnati anche dai curatori. come vortice primordiale. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Mousse Publishing capa- Una terza sezione sarà dedicata a ce di descrivere ogni singolo intervento artistico, e nel contempo, illustrare il Morterone “silente conca d'inconta- processo specifi co di progettazione dell’opera. minatezza", abbellito con opere d'arte ********************* della più pura creatività, create da MILANO - Primo Marella Gallery noti artisti contemporanei quali Gian- VITSHOIS MWILAMBWE BONDO ni Asbrubali, Francesco Candeloro, Lucilla Catania, Gianni Colombo, È il corpo il protagonista della personale esposta alla Primo Marella Gallery Mario Nigro, Ulrich Rückriem, Mau- dal 23 marzo al 27 aprile. Il corpo umano che diventa pretesto per riflettere ro Staccioli, David Tremlett, Günter sucorpo sociale e sul corpo politico. Vitshois Mwilambwe Bondo, figura di Umberg, Elisabeth Vary. spicco della giovane pittura congolese, presenta collage su tela e installazioni In occasione della mostra sarà pub- che interrogano il signifi cato profondo della società contemporanea, con una blicato un libro, a cura di Claudio particolare attenzione ai temi della globalizzazione, del dialogo interculturale e Cerritelli e Luigi Sansone. del potere esercitato con violenza dai più forti sui più deboli