Il Nemico Invisibile. Storia Del Terrorismo E Di

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Il Nemico Invisibile. Storia Del Terrorismo E Di IL NEMICO INVISIBILE STORIA DEL TERRORISMO E DI ATTENTATI CRIMINALI IN ITALIA Tesi di Criminologia Dr.ssa Camerani A cura di: Daniela Lazzeretti, Massimiliano Croce, Tamara Lazzeretti INDICE 1.Storia del terrorismo in Italia v Gli anni oscuri v I rossi v I neri v Gli altri 2.Cronologia del terrorismo in Italia dal 1969 al 1981 3.Testimonianze v Valpreda v La grande paura dei colonnelli v Feltrinelli v Calabresi v Brescia, bomba nera tra la folla v Italicus v La battaglia di cascina spiotta 2 4.I servizi segreti italiani v Cosa sono v Breve storia 5.Casi terroristici noti v Ustica v Bologna v Attentato al Papa v La Moby Prince v Documento: atti della 45° seduta della commissione d’inchiesta sul terrorismo in Italia v Unabomber v Attentato all’istituto per gli affari internazionali v conclusioni 3 1.STORIA DEL TERRORISMO IN ITALIA GLI ANNI OSCURI Il terrorismo e la strategia della tensione in Italia I gruppi terroristici in Italia sin dalle loro origini sono stati suddivisi in tre fazioni rappresentative dell’area ideologica e politica di appartenenza. I gruppi sono “I Rossi”, “I Neri”, e per avere una comoda suddivisione abbiamo “Gli altri”. I ROSSI GAP : Gruppi di azione Partigiana Il primo gruppo clandestino armato, fondato a Milano dall’editore Giangiacomo Feltrinelli con il progetto di creare una insurrezione sul modello della guerriglia castrista. Feltrinelli morì nel 1972 per l’esplosione di una carica di tritolo che tentava di piazzare su un traliccio dell’alta tensione a Segrate (Milano). NAP : Nuclei armati proletari Sorgono a Napoli negli ambienti attivi sulla questione carceraria. Trasferitisi a Roma 4 i militanti del Nap mettono a segno il 6 maggio 1975, il rapimento del magistrato Giuseppe Di Gennaro. BR : Brigate Rosse Compaiono per la prima volta a Milano compiendo azioni di propaganda armata negli stabilimenti della Sit Siemens e della Pirelli. Tra i fondatori delle BR, che ha come simbolo la celebre stella a cinque punte racchiusa in un cerchio, ci sono esponenti del movimento studentesco della Università di Trento (Renato Curcio e Margherita "Mara" Gagol) ex militanti comunisti (Alberto Franceschini) attivisti di gruppi estremisti di fabbrica (Mario Moretti). Con una organizzazione clandestina e un inquadramento militare, le Brigate Rosse compiono il rapimento del giudice Mario Sossi e il ferimento dell’esponente democristiano Massimo De Carolis. Dopo l’arresto di Curcio nel 1976, le nuove Brigate rosse compiono una escalation impressionante di attentati, ferimenti e omicidi di esponenti simbolo dello Stato, fino alla strage di via Mario Fani e al rapimento di Aldo Moro, all’epoca presidente della Democrazia Cristiana. PL : Prima linea All’inizio, l’organizzazione di estrema sinistra punta sulla presenza territoriale. Tale atteggiamento fu abbandonato in seguito per seguire la scelta del terrorismo e la clandestinità. Tra i suoi militanti c’è Marco Donat Cattin, figlio di Carlo, esponente della sinistra democristiana e ministro in diversi governi. E’ il 1979, quando Prima Linea firma l’omicidio del sostituto procuratore Emilio Alessandrini. Il primo di una lunga serie, che fece quasi concorrenza al terrore delle BR. Prima linea venne 5 sgominata grazie alle confessioni di Patrizio Peci, primo pentito nella storia del terrorismo. Renato CURCIO, fondatore delle BR. Condannato all'ergastolo oggi impegnato nel volontariato Giangiacomo FELTRINELLI Editore di sinistra, tra i primi a passare alla clandestinità. Morì nel 72 mentre collocava una bomba su un traliccio. Alberto FRANCESCHI BR Mara CAGOL BR uccisa dopo uno scontro a fuoco con i Carabinieri 6 Giorgio SEMERIA BR Mario MORETTI BR Enrico FENZI BR 7 Barbara BALZERANI BR Roberto SANDALO Prima Linea Maria Pia VIANALE NAP Marco DONAT CATTIN Prima Linea 8 I NERI NAR : Nuclei armati rivoluzionari Gruppo di estrema destra ritenuto responsabile di 23 omicidi, tra cui quello del giudice Amato. Tra i militanti dei NAR c’è Francesca Mambro, condannata poi con Valerio "Giusva" Fioravanti per la strage della stazione di Bologna, di cui hanno sempre rifiutato la responsabilità. Stefano DELLE CHIAIE. Fondatore di Avanguardia Nazionale Sospettato di essere il regista di numerose trame eversive è attualmente in libertà. Franco FREDA Neo nazista, imputato per la strage di Piazza Fontana, poi assolto. 9 Giovanni VENTURA Editore neo nazista. Imputato con Freda per la strage di Piazza Fontana, poi assolto. Mario MERLINO Infiltrato nel 69 nel gruppo 22 marzo. Imputato per la strage di Piazza Fontana poi assolto Junio Valerio BORGHESE Ex comandante della X MAS. Tenta un improbabile golpe nel 70 . Gianfranco BERTOLI nel 1973 lancia una bomba a mano davanti alla questura di Milano durante la commemorazione della morte di Calabresi provocando 4 morti. Si dichiara anarchico, ma presto si scopre che in realtà è un informatore dei servizi segreti ed ex appartenente all'organizzazione Gladio. 10 Mario TUTI Arrestato per la strage del treno Italicus viene poi scagionato. Resta comunque in carcere per omicidio. Pier Luigi CONCUTELLI Terrorista di Ordine Nero GLI ALTRI vittime, giudici, poliziotti, politici, figure ambigue Giuseppe Pinelli. Ferroviere anarchico. Precipita da una finestra della questura di Milano durante un interrogatorio che segue la strage di Piazza Fontana. Completamente estraneo a quel fatto, non si saprà mai la verità sulla sua morte. 11 Pietro VALPREDA .Anarchico.Accusato della strage di piazza Fontana. Scontò 8 anni di prigione da innocente. La pressione dell'opinione pubblica costrinse il governo ad emettere un decreto legge che ridusse i termini della carcerazione preventiva per farlo uscire di galera. Luigi Calabresi. Commissario di Polizia In servizio alla questura di Milano durante l'interrogatorio di Pinelli, fu additato dalla sinistra come responsabile della sua morte. Fu ucciso nel 1972 e per il suo omicidio sono attualmente in carcere gli ex dirigenti di Lotta Continua, Sofri, Bompressi e Pietrostefani. Idalgo MACCHIARINI Dirigente industriale. E' il primo sequestrato dalle BR 12 Mario SOSSI Magistrato. E'il primo sequestro clamoroso delle BR. Verrà rilasciato senza contropartite. Francesco COSSIGA Ministro dell'Interno durante il sequestro Moro. Si dimise dopo il ritrovamento del suo cadavere. Giulio ANDREOTTI Presidente del Consiglio durante il sequestro Moro. 13 Guido ROSSA. Operaio del PCI. Testimoniò contro un fiancheggiatore delle BR che decisero di ferirlo per rappresaglia. Uno degli esecutori decise invece, autonomamente, di ucciderlo. Generale Carlo DALLA CHIESA L'uomo che sconfisse militarmente le BR. Figura discussa ma apprezzata. Ucciso dalla Mafia siciliana a cui stava per sferrare i primi colpi decisivi 14 2. CRONOLOGIA DEL TERRORISMO IN ITALIADAL 1969 AL 1981 1969 9 agosto. Otto attentati scuotono l’Italia e si registrano 12 feriti. E’ l’inizio della strategia della tensione. 19 novembre. Durante una manifestazione a Milano muore l’ agente di polizia Antonio Annarumma , che colpito da una spranga mentre guidava un gippone ha perso il controllo e si è schiantato contro un’altra jeep della polizia. Non è chiaro se il tubo da cui è stato colpito sia rimbalzato da un’impalcatura dopo lo scontro delle auto, o sia stato lanciato da un manifestante. Sembra ci sia un filmato che dimostri la veridicità della prima ipotesi, ma questo non è mai stato reperito. 12 dicembre . Strage di piazza Fontana. Nella banca dell’ Agricoltura in piazza Fontana a Milano, una bomba provoca la morte di 17 persone e il ferimento di 88. Bombe esplodono anche a Roma alla Bnl di via Veneto, dove rimangono ferite 16 persone, e alla tomba del milite ignoto. 15 dicembre. Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico tra i sospettati della strage di piazza Fontana muore dopo esser precipitato dal quarto piano della questura dove è interrogato dal commissario Calabresi. I poliziotti sostengono che sconvolto dall’interrogatorio si sia gettato da solo, mentre la sinistra dichiara che sia stato spinto. La verità sulla sua morte non è mai stata svelata. 16 dicembre. Accusato dal tassista Cornelio Rolandi viene arrestato per la strage di piazza fontana Pietro Valpreda. A Roma vengono arrestati alcuni anarchici tra i quali 15 Mario Merlino per gli attentati del 12 dicembre, questi però risulterà un neo fascista infiltrato dai servizi segreti. 1970 14 luglio. Inizia la prima fase della rivolta di Reggio Calabria scatenate da una disputa con Catanzaro per la sede del capoluogo della regione. 7 settembre. A Reggio Calabria sono compiuti 4 attentati dinamitardi. 9 settembre. Bombe sui treni a Reggio Calabria dove riprende la rivolta in cui spicca l’Msi con a capo Ciccio Franco, del comitato d’ azione. Si susseguono gli scontri al grido di "boia chi molla". 17 settembre. A Milano, in via Moretto da Brescia una bomba fa esplodere l’ autorimessa di Giuseppe Leoni direttore centrale della siemens. Sulla porta del c’è la scritta "Brigate Rosse". 30 settembre. Il Ministro degli interni Restivo annuncia che dal 14 luglio al 23 settembre a Reggio Calabria ci sono stati tredici attentati dinamitardi, sei assalti alla prefettura, quattro alla questura. 5 ottobre. Un gruppo di estrema sinistra rapisce a Genova Sergio Gadolla. 1 dicembre. Il divorzio è legge dello Stato . 7 dicembre. Junio Valerio Borghese insieme al missino Sandro Saccucci tenta un golpe. I due si introducono per alcune ore nel ministero degli interni. 16 1971 25 gennaio. Inizio "ufficiale" del terrorismo. La stella rossa a cinque punte fa la sua prima comparsa con il commando di brigatisti che collocano bombe incendiarie sotto ad altrettanti autocarri, distruggendone tre, sulla pista di Lainate dove la Pirelli prova i suoi pneumatici. 4 febbraio. Viene lanciata una bomba contro la folla, dopo una manifestazione antifascista; a Catanzaro. L’operaio socialista Giuseppe Malacaria rimane ucciso dall’esplosione che provoca anche il ferimento di altre sette persone. 16 febbraio. Catanzaro è capoluogo regionale, Reggio Calabria sede del consiglio regionale. A Reggio ricomincia la protesta. 17 marzo. Il governo rende noto il tentativo di golpe di Valerio Borghese, che colpito da mandato di cattura si rifugia in Spagna.
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