L’ECO DI BERGAMO 48 Spettacoli MARTEDÌ 17 NOVEMBRE 2015 Amici miei COMMENTO la commedia italiana Rispetto al massimo per Moira e per gli Anniversario. Versione restaurata animali per i quarant’anni del film on ci lasciamo man- Questa sera in programma all’Uci care proprio niente: ci sono pure gli ani- il capolavoro di Nmalisti che se la pi- gliano con Moira Orfei anche dopo il passaggio ANDREA FRAMBROSI Epitome della commedia al- ad altra vita. La commedia all’ita- l’italiana, come dicevamo, Il dolore degli animali è un liana al suo massimo: «Amici «Amici miei» (oggi alle 21 al- tema serio, la tortura sulle be- miei» di Mario Monicelli, esce l’Uci Curno) è rimasto nel- stie è un atto disumano. Gli ar- nel 1975 e rappresenta l’apice l’immaginario dello spettato- tisti del circo di norma hanno e forse la definitiva estinzione re come uno dei film più diver- grande rispetto degli animali, di un genere che ha fatto gran- tenti di quella irripetibile sta- li ammaestrano, li istruiscono, de il cinema italiano. Comin- gione. Ereditato da Monicelli certo esiste un elemento di for- ciamo dal cast: , dal grande (1914 zatura, di costrizione, la gabbia, Gastone Moschin, Philippe – 1974), che non riuscì a realiz- la corda che lega. Ma questa Noiret, Duilio Del Prete, Adol- zarlo, è in realtà una comme- sarebbe tortura? Ricordo un fo Celi, Bernard Blier e anco- dia amarissima, che Monicelli domatore di cavalli, aveva la ra, Olga Karlatos, Milena declina nello spirito dell’auto- «Amici miei», Philippe Noiret e Ugo Tognazzi nella celebre «scena degli schiaffi» frusta in mano, mi disse: «La Vukotic, Silvia Dionisio: quale re de «Il ferroviere», «Sedotta frusta la fai schioccare, ma non film italiano di oggi potrebbe e abbandonata», «Signori e si- Philippe Noiret. Come scrive- geri in partenza su un treno), dei protagonisti, vuoi per una devi mai picchiare l’animale. schierare un cast del genere? gnore», «L’uomo di paglia», va Morando Morandini, la che tirano tardi perché scon- certa ripetitività del plot, le vi- Funziona molto meglio lo zuc- mescolando la più acida com- commedia è «intrisa del gusto fitti dalla vita. cende degli ex goliardi si cherino. Addestratore e anima- media di costume, con l’ama- toscano per la beffa e l’irrisio- Il film di Monicelli torna stemperano in una nostalgia le sono alleati». rezza della vita che sfugge dal- ne, venata di misantropia (e di nelle sale per ricordarci come che non può che farci rim- Tortura e gabbia non sono la  Era stato pensato le mani come la sabbia e vin- misoginia in particolare), è eravamo, per ricordarci quali piangere l’originale. stessa cosa. Che cosa dovrem- e scritto cendo la scommessa con un una commedia di costume che meravigliosi attori facevano Ugo Tognazzi (1922 – mo dire di canarini, cocorite e combinato disposto tra dram- ha grinta, scatto e invenzioni grande il cinema italiano, per 1990), Adolfo Celi (1922 – criceti? Dei pesci rossi e delle da Pietro Germi ma e commedia che sarà irri- comiche». prendere, probabilmente, una 1986), Bernard Blier (1916 – tartarughe? Ma soprattutto: che morì prima petibile. Il film resterà nella Il conte Mascetti di Ugo boccata di ossigeno tra le com- 1989), Duilio Del Prete (1938 – che cosa dovremmo dire dei mi- storia del cinema e del costu- Tognazzi, il Rambaldo Melan- mediole stereotipate (tra 1998): amici miei, amici nostri lioni di galli e galline tenuti in di realizzarlo me per le cosiddette «zingara- dri di Gastone Moschin, il Nord e Sud), che imperversa- che se ne sono andati nel corso batterie terribili, un’esistenza te» dei suoi protagonisti, per Giorgio Perozzi di Philippe no sui nostri schermi sponso- degli anni e ai quali andrà il senza neppure la possibilità di la verve irresistibile di Ugo Noiret, il Guido Necchi di Dui- rizzate dalle Film Commis- nostro imperituro ricordo per muoversi per un istante? Il cir- Tognazzi che regalerà ai po- lio Del Prete sono dei goliardi sion di turno. Il film, di gran- averci fatto sorridere delle no- co è un’arte, la tortura sugli ani-  Un cast stellare: steri l’espressione «supercaz- fuori tempo massimo, dei dissimo successo, darà il via a stre debolezze, per averci re- mali sta altrove. Rispetto per gli Ugo Tognazzi, zola» , per l’aplomb piccolo «bon vivant» che non possono due seguiti, «Amici miei atto galato qualche sprazzo di alle- animali significa anche rispet- borghese e aristocratico insie- più permettersi di esserlo, de- II» del 1982 sempre diretto da gria nel nome di una comme- to per gli uomini e le donne, Philippe Noiret, me, del dottor Sassaroli di gli eterni adolescenti che su- Mario Monicelli e «Amici miei dia, amara fin che si vuole, ma soprattutto verso coloro che Adolfo Celi, Adolfo Celi, dell’amarezza e blimano le loro sconfitte con atto III» del 1985 diretto da che ancora oggi è parte della non possono più risponderci. del disincanto del Perozzi, il le «zingarate» (celeberrima . Ma i tempi erano nostra identità. P. A. Gastone Moschin... giornalista interpretato da quella degli schiaffi ai passeg- già cambiati e, vuoi per l’età ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA

www.bergamotv.it positività». Saranno quindici gli «In necessità virtù» al via appuntamenti: dal teatro alla musica, dai docufilm al circo canale 17 canale 198 passando per fotografia e pittu- ra: «Questa manifestazione te- Questa sera alle ore 22.10 Giovedì 19/11 ore 21.30 Festival di cultura e di teatro Sabato 21/11 ore 21.00 stimonia una volta di più come l’arte possa fungere da momen- to di incontro, di scambio tra Rassegna persone – ha spiegato l’assesso- Speciale Quindici appuntamenti re alla cultura del Comune di con nomi di fama Bergamo» Nadia Ghisalberti. La direttrice artistica di Altri per- come Marco Baliani corsi (progetto che prenderà il e Claudia Contin via proprio con questo festival), Mariagrazia Panigada ha sotto- «Forme d’arte di disin- lineato «la preziosità della si- canto» è questo il sottotitolo che nergia tra diverse forme d’arte e l’organizzazione del festival «In la grande qualità di artisti che necessità virtù» ha scelto per la donano la propria arte a persone quarta edizione che prenderà il che hanno bisogno». via domenica e terminerà il 6 di- Il festival ha allargato gli oriz- cembre. Come da tradizione «In zonti: arriveranno la compagnia necessità virtù» (organizzato da Claudia Contin nella sua interpretazione di Arlecchino Principio attivo di Lecce, il nar- Compagnia Brincadera in colla- ratore barese Christian Di Do- borazione con Sguazzi Onlus, per secoli la filosofia di tutto il deve fare i conti col dolore di una menico, la Fondazione Teatro Centro Servizi Bottega del Vo- mondo – ha spiegato il direttore realtà che improvvisamente Ragazzi di Torino e poi nomi ap- lontariato e Alchimia) si propo- artistico del festival, Beppe Goi- cambia. Siamo tuttavia convinti prezzati come quello di Claudia ne di dare grande importanza al sis durante la conferenza stam- che la bellezza vinca su ogni ge- Contin e Marco Baliani. hanno Palosco (Bg) www.acetiarreda.it Trescore B. (Bg) www.mobilifacchinetti.it tema del volontariato e del sup- pa di presentazione -. La miglior nere di dolore, di male e di cru- spiegato Giorgio Gotti (Csv), porto ai diversamente abili metafora per spiegare cosa sia deltà ed è per questo che abbia- Roberto Dossena (Sguazzi adottando la cultura come me- secondo noi il disincanto è S.Lu- mo scelto ogni artista, ogni spet- Onlus) e Nadia Pautasso (Alchi- todo più efficace per far passare cia: l’uomo cresce affascinato tacolo, ogni mostra e ogni con- mia) . L’intero programma è sul Trescore B. (Bg) www.porfidifacchinetti.it messaggi di speranza. «Sul tema dalla bellezza di S.Lucia per poi certo in funzione della bellezza e sito invfestival.it del disincanto si è soffermata accorgersi che non esiste e che della ricchezza dei messaggi di Federico Biffignandi

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