Canali, Troppo Astio Contro Noi Scrittori Minà Chieda in Tv La Liberazione Dei
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26COM01A2608 ZALLCALL 11 19:20:14 08/25/97 ICOMMENTI l’Unità 15 Martedì 26 agosto 1997 LA POLEMICA UN’IMMAGINE DA... IL DIBATTITO SU CUBA Canali, troppo Minà chieda in tv astio contro la liberazione noi scrittori dei dissidenti cubani FRANCESCA MAZZUCATO DONATO DI SANTO UCA CANALI ha scritto un editoriale su HE BELLO essere dei «liberi pensatori», puri, e magari «L’Unità due»del 19 agosto 1997 dal tito- duri. Si gode di tutte le possibili licenze poetiche e ci lo «L’ossessione degli scrittori italiani». In si può sempre mettere in salvo. Mi riferisco a Gianni Minà e al suo secondo, lungo intervento nel dibatti- L realtà si tratta dell’ossessione di Luca Ca- C to-polemica sul «regime di Castro», come lo definisce nel nali verso alcuni scrittori italiani. La scommessa suo stesso articolo. Il quale Minà, dopo aver qualificato come di uno scrittore riguarda il linguaggio:l’elabora- «interessante» il mio intervento e dichiarato di «apprezzare zione, la creazione, la frantumazione, a volte, di da sempre» il mio «sforzo di approfondimento», liquida in unnuovolinguaggio. un sol colpo tutte le mie argomentazioni - vedi l’Unità del 13 A me interessa la parola che incontra il corpoe agosto - definendole «traccia di presunzione che da sempre accompagna una parte della sinistra italiana». E, come ogni lo svela, lo rivela, lo penetra e lo plasma diven- «libero pensatore» che si rispetti... cambia tema. tando scrittura erotica. Una parola che lascia fil- Rammenta che in America latina c’è una situazione di po- trare quello che dentro di me è evidente:la com- vertà, emarginazione, falsa democrazia, offese continue ai posizione dei sensi, l’indagine delsadomasochi- diritti umani. Elenca i suoi amici latinoamericani di rilievo smo come fonte suprema di ispirazione (lo dice- mondiale (perché risulti ben chiaro con «chi» si è osato pole- va anche A.P De Mandiargues). Su questo ho la- mizzare). Contrappone, chissà perché, ai casi dei dissidenti di sinistra cubani, ai quali concede quel «diritto al dissenso» vorato nei miei libri,su questo lavorerò in futuro che il regime gli nega, i casi di Leonard Peltier, Mumia Abu (forse,o forse no, perché il linguaggio prende Jamal, Silvia Baraldini. Ma cos’è? Il gioco di chi elenca più strade sue, bizzare, impervie, a volte compie pe- dissidenti o prigionieri politici? No, è un altro gioco, assai ricolose virate, uta). Luca Canali definisce il mio vecchio. Quando non si vuole o non si ha nulla da dire su un linguaggio «banale porno», e potrebbe essere tema (in questo caso l’assenza di libertà politica nel «regime un’opinione, anche se radicale, dura, non moti- di Castro»), invece di rimanere in silenzio - diritto riconosciu- to anche ai giornalisti famosi - ci si mette a parlar d’altro. Il vata. (Mi riservo comunque il diritto di essere Bobby Yip/Reuters guaio è che non si sta parlando di una delle tante «democra- pornografica,impudica,lasciandomi dominare HONG KONG. Pellegrini accendono candele all’interno di un tempio durante il mese della festa tradizionale cinese Yue Lan, conosciuta an- ture», come direbbe Galeano, ma di Cuba, di un paese, di un da una attenzione esclusivamente fisica verso le che come Mese degli Spiriti affamati. Tradizionalmente, gli «spiriti affamati» ricevono offerte di «cibo», incluse le candele, dai viventi pri- popolo, che per liberarsi del dittatore Batista ha fatto una ri- cose, i corpi, gli umori). Potrebbe essere una ma di ritornare negli inferi. voluzione che, in seguito, è stata chiamata socialista. E in un semplice opinione se non l’avesse già detto, po- paese socialista è sopportabile il permanere della pena di co tempo fa, in termini ancora più duri, su un al- morte? La persecuzione sistematica del dissenso? La perma- nenza, con relativa teorizzazione, del partito unico? L’assen- tro giornale dove definiva Hot Line:«Un libro di za delle libertà politiche e di associazione? Anche Rifonda- nessun valore». Forse Luca Canali non è del tutto GOSTO, per gli indi- PAESI IN VIA DI SVILUPPO no portare avanti esperimenti zione Comunista, che certo non può essere accusata di anti- sereno nel suo giudizio, visto che Hot Line è usci- geni della regione del- sulla clonazione, al fine di ri- castrismo, ha chiesto che vengano liberati i prigionieri politi- to da un anno e sei mesi, e questo parlarne ades- l’Alto Xingu, nel Brasi- produrre meccanicamente un ci cubani. Minà no, è superiore a queste piccolezze. Minà si so, con tale livore, fa pensare a un giudizio rimu- A le centro-orientale, è il essere vivente. Non sarebbe vanta di non aver mai militato in nessun partito di sinistra tempo di Kuarup, come ven- stato più importante per il ginato, masticato, con astio. Certo, la sua insi- Gli indigeni «quando era di moda». Tralascio la offensiva e sottile, spero gono chiamate le celebrazio- mondo dell’uomo bianco, involontaria, «traccia di presunzione» verso le centinaia di stenza mi fa sentire di averescrittounlibroche in ni per i defunti. In una delle che non riesce a eliminare la migliaia di militanti del Pci - ma anche di Lotta Continua, di fondo dura, in questo mercato dove, dopo qual- varie cerimonie, i giovani fame né a proteggere i vecchi Dp, del Pdup ecc, - che magari non hanno ancora perso il vi- che mese, un libro è già vecchio, e per questo lo guerrieri si affrontano nella stanno risorgendo e i bambini, cercare soluzioni zio di militare e continuano a farlo nel Pds, in Rifondazione ringrazio. L’importante è che se ne parli, nel be- lotta Huka-Huka, simile al su- a questi problemi reali per Comunista o nei centri sociali. Vorrei dire a Minà che, diver- ne o nel male. Mi si conceda questo esibizioni- mo giapponese. Questa lotta mezzo di nuove applicazioni samente da lui, io sì, seguivo le mode: ero, e continuo ad es- smo. sorprende i bianchi perché dalla cenere della sua scienza, invece di sere, un militante. A Luca Canali forse non interessa una scrittura non richiede la presenza di sostituirsi alla riproduzione Mi introdussero in questo ambiente dorato e mondano al- un arbitro. La tradizione vuo- naturale stabilita dal Creato- cuni vecchi operai comunisti di una fabbrica metalmeccanica che cerca di raccontare la passione, quella af- le che il perdente riconosca il re? I popoli indigeni del mon- della Brianza dove, a dodici anni, iniziai a lavorare. In nero. franta, che si perde, quella distruttiva, senza pru- vincitore, che a suo volta lo MARCOS TERENA do intero, dall’Asia alle Ame- Fu così che militai (che Minà mi perdoni) in Avanguardia denza. La passione calda come l’inferno, quella ringrazia. E‘ una lotta in cui COORDINATORE COMITATO INTERTRIBALE BRASILIANO riche, dall’Africa all’Oceania, Operaia; poi mi iscrissi alla Fgci; e poi, dopo vari licenzia- rintracciabile nei mondi marginali, nella dissipa- menti politici, raggiunsi il top dell’alta moda tesserandomi al zione. A me sì. In ogni caso sono in ottima com- non c’è competitività, ma rispetto dell’altro una è l’assenza nel mondo di leader capaci passando per i Sami in Europa e gli Inuit Pci e facendo decine di sfilate in passerella, tutte le domeni- pagnia nel suo articolo, e questo mi conforta, e specialmente della dignità dello sconfit- di mettere fine all’escalation del potenziale nell’America del Nord, sono i primi custodi che mattina, per anni, diffondendo l’Unità in paese (i giove- to. Ai primi contatti tra indigeni e coloniz- atomico, che viene incrementato con il della natura. Perciò è importante ascoltarli dì in fabbrica). Tralascio le lotte contro il golpe in Cile, e le perché se la prende con una quantità inaudita di sprangate prese dai fascisti, i campi di lavoro volontari nel scrittori. Definisce Erri De Luca «lo scrittore ex zatori il principale argomento di seduzione, pretesto che serve a garantire la pace; l’al- garantire loro, come minimo, il riconosci- oltre al baratto di vestiti usati e specchietti, tra è la trasmissione del sapere indigeno mento ufficiale dei loro diritti sulla terra, as- Nicaragua sandinista, le iniziative di solidarietà e le sottoscri- naif che ha fatto molti mestieri» con un disprez- fu l’idea che la civiltà dell’uomo bianco era nei territori protetti dal gran Ituko-Oviti (il sicurandone così la sopravvivenza futura e zioni per la Cuba socialista... Tutta roba da militanti. Mi per- zo che non si può neanche definire snobistico, superiore. Gli indigeni, che si lasciarono Creatore) per il benessere dei nostri corpi, difendendo la loro diversità culturale e bio- metto perciò, sommessamente, di fare una proposta a Minà. ma semplicemente astioso, inutile,verso un convincere, erano considerati «innocenti», del nostro spirito e per l’equilibrio tra l’uo- logica. Essi non minacciano la sovranità di Ma occorre una premessa. Per Leonard Peltier ho partecipa- grande scrittore. Anche riguardo a Magris parla ma quando alcune tribù si resero conto del- mo e la natura. Gli indigeni sono sempre nessuna nazione. Noi indigeni delle nuove to a varie iniziative chiedendo la sua liberazione, lo stesso ho l’inganno e si ribellarono ai colonizzatori stati generosi con coloro che gli si accosta- generazioni non dimentichiamo gli inse- fatto per Mumia Abu Jamal e per Silvia Baraldini. Mi sto im- di «purismo colto e ispirato, ma frammentario». pegnando per la liberazione di José Rainha, del Movimento Io non voglio fare la difesa d’ufficio di nessuno vennero definite «indolenti, pigre e selvag- vano per scoprire i loro segreti e la loro gnamenti dei nostri antenati e non accet- Sem Terra, ingiustamente accusato, della cui situazione e ma ho trovato queste definizioni inaudite e gra- ge». Migliaia e migliaia di indigeni, interi saggezza.