PROGRAMMA ELETTORALE DI FRANCESCA DEL BELLO

CANDIDATA ALLA PRESIDENZA DEL II MUNICIPIO

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE

PREMESSA

La città che vogliamo Il programma identifica l’azione di governo del Municipio II e, per gli aspetti che esulano dalla sua attuale competenza, l’iniziativa politica per rappresentare e sostenere le istanze che provengono dal suo territorio rispetto al governo cittadino. Ci troviamo infatti in una condizione del governo cittadino che, mentre unifica le strutture municipali non definisce ancora chiaramente un nuovo assetto organizzativo, né produce un decentramento effettivo a carattere decisionale e finanziario. L'idea di fondo è quella di pensare la “città come bene ” e, uscendo dalla facile retorica che si lega all’abuso di questo termine, l’obiettivo è quello di produrre idee concrete e compatibili con l’attuale grave condizione di crisi economica per migliorare la qualità della vita nel nostro Municipio tenendo conto delle specificità della sua popolazione, del suo territorio e dell’ambiente. La crisi economica se da una parte costituisce un forte limite alle politiche d’investimento nello stesso tempo è un forte stimolo all’eliminazione degli sprechi ed alla costruzione delle indispensabili sinergie con l’economia reale. Per una “città come bene comune” gli obiettivi generali sono in primo luogo  la garanzia dei diritti più generali dei cittadini e dei fruitori della città, tutelando i soggetti più deboli (bambini, anziani, portatori di handicap, ecc).  l’identificazione delle soluzioni che possano concorrere alla conciliazione dei conflitti fra interessi generali tra i cittadini, limitando sopraffazioni delle categorie più forti ai danni di quelle più deboli e componendo i diversi interessi economici che concorrono alla vita della città.

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 Il favorire l’ascolto effettivo delle istanze del territorio e la massima partecipazione alle scelte di governo municipale e cittadino. Un governo che garantisca effettivamente gli obiettivi generali della “città come bene comune” impone l’esigenza d’integrazione fra le risposte alle diverse problematiche ed obbliga lo sviluppo di una politica di programmazione e pianificazione. Questa necessità si rafforza se si tiene conto che, soprattutto nell’attuale momento di crisi, non sono assolutamente tollerabili inefficienze e sprechi in quanto concorrerebbero drammaticamente alla sfiducia nell’azione pubblica e nella funzione della politica.

Le specificità del II Municipio Il II municipio richiede un governo corrispondente alle sue specificità che lo connotano come parte di città consolidata e semicentrale della città di Roma. La nuova realtà municipale, derivante dall'accorpamento dei Municipi II e III, impone l’identificazione degli elementi comuni e delle peculiarità dei due municipi originari rafforzando l’organizzazione dell’intervento pubblico, ove siano prevedibili risposte omogenee, e qualificando ulteriormente le risposte quando i problemi si presentano con proprie peculiarità. Le azioni strategiche e le proposte programmatiche qui avanzate per il governo del Municipio tengono conto: per gli aspetti socio economici ‐ delle caratteristiche demografiche della popolazione, connotata da un elevato indice di anzianità rispetto agli altri municipi più periferici; ‐ delle funzioni di servizio a scala cittadina (verde, sanità, istruzione, mobilità, ecc) che vengono espletate nell’ambito del suo territorio; ‐ della conflittualità che scaturisce dal confronto fra le esigenze di chi risiede rispetto a quelle di chi utilizza il territorio municipale attraversandolo o recandovisi vista la presenza di grandi strutture di servizio;

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‐ delle sue componenti produttive legate alle funzioni terziarie e commerciali che vi sono insediate; per gli aspetti territoriali ‐ della rigidità della struttura urbana cui corrisponde la necessità di adeguate trasformazioni e rigenerazioni sia delle sue componenti pubbliche che di quelle private; ‐ della conseguente importanza delle aree non edificate e quindi residuali dallo sviluppo edilizio, per la loro rarità rispetto alla struttura già assunta ed alle esigenze di vivibilità del municipio e di parti significative di città; ‐ della gravità delle problematiche che si legano alla mobilità sia per la componente dei residenti che per quella dei fruitori del municipio in quanto destinazione legata alle funzioni lavorative ed in ragione del suo attraversamento per l’accesso alle zone centrali o ad altre zone della città; per gli aspetti ambientali ‐ della presenza di numerosi spazi verdi e parchi a servizio non solamente dei residenti ma anche del quadrante nord‐orientale della città; ‐ della presenza di un forte inquinamento dell’aria derivante dalla mobilità di chi risiede ma soprattutto di chi vi lavora o lo attraversa; ‐ della produzione di rifiuti di questa parte di città, densamente abitata e interessata da funzioni commerciali, che, analogamente ad altre sue parti, richiede trattamenti tali da concorrere allo smaltimento ed il riuso dei suoi derivati; ‐ dell’esigenza, estendibile all’intera città, di contenere i consumi di energia riducendo al massimo l’approvvigionamento ed i costi derivanti da fonti non rinnovabili ed esterne al territorio municipale; ‐ dell’esigenza, anche in questo caso concorrente agli analoghi obiettivi cittadini, di garantire il più possibile una fruizione attenta alla salute degli abitanti città.

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IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

L’attuale secondo Municipio è nato dall’accorpamento dei preesistenti secondo e terzo. I quartieri , , , Villaggio Olimpico, Africano e si sono uniti con il e San Lorenzo. Nel Municipio abitano 100.000 donne e 75.000 uomini, una città medio grande che si posizionerebbe al ventiduesimo posto dopo Parma e prima di Reggio Emilia nell’elenco dei comuni italiani. Nel nostro Municipio vivono più persone che a Perugia e Foggia, quasi il doppio che a Pisa e Como. La metropolitana, la rete tranviaria, la ferrovia, la nuova tangenziale sono tracciati urbani che hanno già avvicinato i due Municipi. Bisogna ora continuare nel percorso, avviato tre anni fa, di integrazione dei nostri quartieri, tenendo insieme storie e realtà diverse: San Lorenzo e il quartiere Parioli, le sofisticate architetture del Coppedè e le case popolari intorno alla Stazione Tiburtina, la Roma cresciuta intorno alla sponda sinistra del Tevere e quella sviluppatasi lungo la Nomentana, la Salaria e la Flaminia. Accanto al processo di integrazione territoriale occorrerà con più attenzione procedere all'unificazione amministrativa, accorpando le posizioni organizzative duplicate, motivando il personale, dando alla struttura amministrativa un'organizzazione più efficiente. Parlando di decentramento e di organizzazione municipale ci si deve necessariamente confrontare con i cambiamenti che toccheranno Roma ed i suoi Municipi alla luce della legge che istituisce le Città Metropolitane. Dal 1° gennaio 2015 il territorio della città di Roma coincide con quello della Provincia, assumendone le funzioni fondamentali. Lo statuto di Roma Capitale e il Regolamento per il decentramento amministrativo disciplinano ruolo, funzioni e attribuzioni ai Municipi. Attualmente ai Municipi è affidata la gestione di: servizi demografici, sociali e di assistenza sociale, scolastici ed educativi; attività e i servizi culturali, sportivi e ricreativi; attività e i servizi di manutenzione urbana, di gestione del patrimonio capitolino, di disciplina dell’edilizia privata di interesse locale; attività e i servizi relativi alla manutenzione delle aree verdi di interesse locale, con esclusione delle aree archeologiche, dei

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE parchi e delle ville storiche; iniziative per lo sviluppo economico nei settori dell’artigianato e del commercio, con esclusione della grande distribuzione commerciale; funzioni di polizia urbana nelle forme e modalità stabilite dal Regolamento del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale. Lo Statuto definisce, inoltre, le linee‐guida della attività dei Municipi che: ‐ godono di autonomia amministrativa, finanziaria e gestionale nei limiti stabiliti dalla legge e dallo Statuto, e organizzano la loro attività in base a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, con l’obbligo di conseguire l’equilibrio dei costi e dei ricavi, compresi i trasferimenti; ‐ organizzano l’attività e promuovono la valorizzazione del personale assegnato da Roma Capitale, nei limiti e con le modalità stabiliti con deliberazione della Giunta Capitolina; possono altresì stipulare contratti di lavoro a tempo determinato, avvalersi di lavoro temporaneo e di collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità nei limiti e con le modalità stabiliti dalla legge, dai contratti collettivi di lavoro e da deliberazioni della Giunta Capitolina; ‐ concorrono, in base alle disposizioni del Regolamento di contabilità, alla definizione del bilancio di Roma Capitale e, nel rispetto delle destinazioni delle risorse da questo stabilite, adottano annualmente gli atti di pianificazione degli interventi per spese e investimenti sul territorio del Municipio. Il Regolamento definisce le modalità per assicurare ai Municipi risorse finanziarie certe derivanti da trasferimenti, quote di tributi e tariffe, sponsorizzazioni e contributi, donazioni e lasciti, vendita di pubblicazioni e altri materiali; ‐ concorrono preventivamente, con le modalità stabilite dal Regolamento del decentramento, alla definizione delle linee guida dei contratti di servizio pubblico, mediante la formulazione, in sede consultiva, di proposte e valutazioni, per la più congrua determinazione delle esigenze strumentali dell’Amministrazione in ambito decentrato.

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La recente modifica, da parte della Giunta Capitolina, dell'articolo 46 del Regolamento del decentramento amministrativo, dedicato alle risorse finanziarie dei Municipi, riconosce ai Municipi risorse derivanti dalle maggiori entrate tributarie ed extratributarie accertate e riscosse da ciascun Municipio, nonché quelle provenienti dalle economie ottenute da progetti per l'efficientamento della spesa e, in parte, anche quelle connesse alle trasformazioni edilizie e urbanistiche che insistono sul territorio di pertinenza. Con l'approvazione di questa delibera, che diverrà attuativa solo dopo il voto in Assemblea capitolina, saranno garantite ai Municipi autonomia finanziaria e risorse certe, essi avranno la possibilità di pianificare gli interventi ed operare con un orizzonte temporale più ampio e ciò consentirà una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse, anche in un ottica di rispetto dei principi di efficienza ed economicità. I Municipi potranno altresì disporre di quel livello di potere ed autonomia necessari al governo di realtà territoriali estremamente complesse.

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IL TERRITORIO Principali caratteri del territorio La stratificazione dei diversi modelli urbani, il complesso sistema del verde pubblico, gli spazi aperti e la compresenza di “diverse scale urbane”, sono i caratteri portanti del municipio che si configura inoltre per una connotazione specifica negli elementi di margine/confine. Il territorio del II Municipio ha un’estensione di 13,6 km2 e si sviluppa a partire delle Mura Aureliane verso il Tevere e l’Aniene, intorno alle importanti consolari della Salaria, della Nomentana e della Tiburtina. Esso è organizzato intorno ad un sistema ad “H”, composto dalla Nomentana e dalla Salaria, intercettate ortogonalmente da un asse composto dalla successione lineare di via Regina Elena, Viale Regina Margherita, viale Liegi e viale Parioli. Quest’ultimo asse collega le due principali testate dei servizi pubblici: il sistema Verano, città Universitaria, Policlinico ad oriente , con il sistema occidentale composto da Auditorium, Maxxi, Villaggio Olimpico. Il tessuto del II Municipio, è caratterizzato dalla contaminazione tra diversi modelli urbani quali la città compatta e la città giardino. Quello “piemontese” della Roma post‐unitaria, caratterizzato dai grandi blocchi a corte che definiscono il tessuto per continuità della quinta urbana, e quelli dei successivi piani regolatori del XX secolo, che definiscono un tessuto polverizzato di villini e palazzine intorno ad un sistema viario minuto e in accordo con la variegata morfologia del territorio. Questa varietà di modelli urbani nasce appoggiandosi intorno alle grandi ville storiche e ai sistemi verdi, e produce un ulteriore sistema verde diffuso, caratterizzato dal verde interno dei grandi edifici ad “Hof”, dal verde pertinenziale dei giardini di villini e palazzine, e dal sistema dei giardini pubblici di quartiere, ottenuti generalmente come risultante dei processi di lottizzazione. All’intersezione dei grandi sistemi insediativi e verso i confini del Municipio si determinano poi una serie di aree verdi marginali, aree caratterizzate da una evidente informalità ed i cui confini sono spesso dettati dalle sovrapposizioni delle infrastrutture rispetto all’ordine paesaggistico preesistente. A questa complessità del

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE sistema verde corrisponde altrettanta complessità di spazi aperti e di edifici di carattere pubblico e di rilevante interesse pubblico. Il sistema degli spazi aperti, è conformato dalla presenza di diverse scale urbane, determinate dal tipo di modello urbano adottato per i singoli quartieri. Assistiamo così allo snodarsi di un sistema di grandi assi viari e commerciali a vocazione metropolitana, questa trama di scala urbana si interseca a una fitta trama di spazi pubblici di vicinato, un tessuto minuto di piccole piazze, strade e spazi aperti in cui si svolge una intensa vita di relazioni sociali, caratterizzato da piccoli esercizi commerciali e microspazi per la cultura e lo svago. Appare opportuno evidenziare come il confine amministrativo del Municipio coincide con elementi artificiali e naturali di rilevante importanza nel tessuto della città. Verso nord‐ovest il Tevere, con quell’ampia fascia di spazi ancora in via di definizione che sono i suoi argini, verso est il confine è stabilito dalla tangenziale e dalle grandi aree ferroviarie, dal Cimitero monumentale del Verano e quindi il sistema delle Mura Aureliane, su cui si appoggia prima il quartiere di San Lorenzo e poi Villa Borghese. L’alternanza di elementi di così notevole pregio e importanza che definiscono i limiti amministrativi del Municipio palesa la natura di sistema di scambio e di osmosi del II Municipio rispetto al resto della città. La varietà degli elementi fisici con cui si è sedimentato il tessuto del Municipio degli ultimi 150 anni determina un ampio spettro di potenzialità da valorizzare, sia in accordo con quanto previsto dallo strumento di pianificazione generale, sia come nuove prospettive da considerare.

Funzione metropolitana e sovraurbana Il sistema dei servizi pubblici di scala urbana e sovraurbana e le conseguenti influenze sul territorio, la forte permeabilità tra i quartieri del II Municipio, così come la presenza di un importante patrimonio pubblico dismesso e di spazi produttivi e commerciali privati, sono elementi peculiari del territorio. Continuando nell’analisi dei fenomeni fisici e culturali che definiscono i caratteri del Municipio, dobbiamo evidenziare la quantità e la qualità di servizi pubblici, spazi per la cultura e grosse

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE infrastrutture per la mobilità che, ricadenti nel nostro territorio, sono di carattere metropolitano. Si tratta di un tessuto in cui convivono almeno cinque sistemi di rilevante interesse pubblico: il sistema dei Ministeri, il sistema universitario pubblico e privato (Sapienza e Luiss), le grandi strutture per la cultura, il sistema infrastrutturale e quello del sistema verde a vocazione urbana. Questi sistemi sono organizzati essenzialmente in modo da specializzare i singoli quartieri che compongono il Municipio. La polarizzazione dei sistemi genera all’interno del tessuto del Municipio una fitta rete di scambi e di attraversamenti da parte di city‐users. Il morfema ad “H” dei grandi assi viari (descritto precedentemente), la tangenziale est, i sottopassaggi di Corso Italia‐ Villa Borghese e il Muro Torto, formano il sistema di attraversamento all’interno del II Municipio per raggiungere i vari poli dei servizi. A questo sistema carrabile si aggiunge quello del ferro, che si muove sugli stessi criteri di infrastruttura perimetrale (l’anello ferroviario verso est) ed un sistema di attraversamento sugli assi del tram che, anche grazie ai prossimi potenziamenti, riunirà i due poli del ‐San Lorenzo con quello del quartiere Flaminio, attraverso i quartiere Nomentano e Parioli. Queste infrastrutture completate dalla linea B1 di recente costruzione, sono utilizzate da una rilevante quantità di persone che approdano e attraversano per ragioni lavorative, di svago, culturali, il territorio del II Municipio in diverse fasce orarie. La quantità e varietà di city‐users pone rilevanti questioni rispetto alla mobilità alternativa al mezzo privato. Altro aspetto che determina il carattere e la funzione sovra municipale delle strutture del nostro territorio è quello del patrimonio pubblico esistente, dismesso o da riqualificare. Specificatamente, è utile evidenziare come, oltre ad una serie di edifici e spazi pubblici, come le caserme di Via G. Reni ed il Borghetto Flaminio, il territorio sia ricco di edifici pubblici e residenziali sui quali sarebbe opportuno fare un censimento, con la finalità di verificare una strategia di intervento aggiornata rispetto a quanto previsto dal Prg e caratterizzata dal criterio della sostenibilità della domanda di riconversione. Altro aspetto da

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE osservare è quello del sistema dei servizi privati e quello degli assi commerciali. Il II Municipio ha rafforzato la sua vocazione storica di luogo privilegiato per l’insediamento delle attività libero professionali, di piccole e medie dimensioni. Questo fatto produce un ulteriore incremento di city‐users all’interno del territorio, aumentando quindi il carattere di spazio di transito della città. La forte terziarizzazione che ha caratterizzato storicamente il Municipio è stata in questi anni esasperata dalle attività che nascono come indotto del sistema universitario e di quelle che derivano dalla messa a regime dei grandi poli per la cultura e lo svago. Lo stesso discorso è riproducibile per quanto concerne il sistema del commercio, dove, grazie anche alla linea B1 della metro, l’asse commerciale del quartiere africano ha confermato ed incrementato il suo carattere sovra municipale e si propone come una sorta di grande centro commerciale en plein‐ air. Questa breve descrizione della funzione metropolitana che caratterizza il territorio del II Municipio, evidenzia sinteticamente alcune questioni. La ricchezza di spazi pubblici, di servizi privati di interesse pubblico, la loro varietà in ordine alle funzioni ed alla scala, determina uno spazio in cui la sovrapposizione tra abitanti residenti e city‐users si compie con pesanti contraddizioni, particolarmente rilevanti per quello che concerne gli aspetti legati alla mobilità. Inoltre la dinamica con cui si compongono e ricompongono velocemente i caratteri sociali del territorio determina vistose discrasie tra chi vi risiede e che lo abita per lavoro o svago. Le proposte esplicitate successivamente prendono atto della molteplicità sociale esistente.

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I CITTADINI

Il Municipio al 2014: dati demografici ed indici di benessere e di disagio sociale. Le caratteristiche del Municipio presentano una composizione costituita prevalentemente da classi sociali a reddito medio ed alto. Il reddito medio per abitante, pari ad oltre 40 mila euro, è infatti il più alto della capitale. I valori di riferimento sono il reddito medio dichiarato, che è pari a 21.824,81 euro, ed il reddito medio più basso, che è di circa 17 mila euro. Gli indici di disagio sociale, una misura della possibile criticità socio‐occupazionale, sono meno drammatici rispetto alla media ma il semplice dettaglio municipale, tuttavia, “nasconde” situazioni anche molto eterogenee all’interno dei singoli territori e nel II municipio si rilevano valori di “disagio edilizio” massimo in corrispondenza della zona di San Lorenzo mentre valori minimi sui territori di Parioli, Villa Borghese e Villa Ada. Il numero di anziani sotto il reddito di 11.000€ è pari a 9.218 circa il 22% della popolazione residente over 65 anni. Le Famiglie con reddito inferiore ai 25.000€ con minori sono pari a 4.932 su un totale famiglie di 87.662, con una quota pari a circa il 6% e colloca il II municipio al 14° posto su 15 municipi romani. Infine per quanto riguarda l’addizionale Irpef il Municipio II ha il valore medio versato più alto, con quasi 40 milioni di euro grazie agli oltre 110 mila contribuenti. Questi dati ci consegnano un territorio a macchia di leopardo dal punto di vista socio‐economico. Anche a causa della grave crisi di questi ultimi anni, si vanno diffondendo nuove forme di indigenza, spesso mascherate per l’orgoglio che si lega ad una passata condizione economica più florida. Queste forme di indigenza, spesso accompagnate da gravi condizioni di solitudine, caratterizzano purtroppo numerosi anziani dei nostri quartieri. Bisogna favorire l’emersione di questi fenomeni e concorrere alla loro soluzione. Dovremo rimuovere ogni ostacolo di carattere economico e sociale per permettere a tutti di poter pensare serenamente al proprio futuro e partecipare pienamente alla vita del municipio. Ogni cittadino, di qualsiasi età, ceto, provenienza e condizione personale

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE ha diritto di trovare sul territorio informazioni, orientamento e soprattutto strutture e servizi che rispondano ai loro bisogni, gli permettano di avere una buona qualità della vita e di godere dei diritti di cittadinanza. Sta al welfare locale mettere in campo azioni efficaci, servizi utili e di qualità perché ciò si realizzi. La crisi economica, il mutamento del tessuto sociale della nostra città ci pongono davanti a nuove realtà, nuovi bisogni, nuove fragilità. La tradizionale tripartizione – anziani, portatori di handicap, minori – in base alla quale si organizzano i servizi sociali municipali oggi rischia di non avere più senso. Le nuove povertà, le ragazze sole, gli immigrati, i diversamente abili adulti sono le nuove domande dell’assistenza sociale che richiede forme nuove di raccolta ed organizzazione della risposta pubblica. Nel nostro municipio il disagio è diffuso e trasversale. In mancanza di risposte adeguate e tempestive una piccola criticità può diventare un grande problema. Ai bisogni di sempre se ne affiancano di nuovi, provocati da condizioni economiche precarie, licenziamenti, fallimenti di attività, disoccupazione, divorzi. Non possiamo prescindere da un sistema integrato di risposte tra le diverse realtà, enti ed istituzioni che forniscono i servizi. Se una persona o una famiglia si trova in condizione di disagio o di povertà e si rivolge al municipio, ad una associazione, al consultorio, al medico di famiglia, al patronato, alla parrocchia deve avere certezza che ciascuno di questi luoghi appartiene ad una unica rete di accoglienza. Bisognerà individuare un nuovo modello di welfare locale e farlo insieme ai cittadini, alle organizzazioni del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione sociale e dei sindacati. Cambiare insieme significa rendere protagonisti anche gli operatori del sociale, sia del pubblico che del privato, valorizzandone ruolo, competenze e professionalità. L’obiettivo delle politiche sociali non è soltanto rispondere ad un disagio ma garantire e promuovere un diritto, costruire e consolidare i legami sul territorio e il senso di comunità, rendere più facile vita quotidiana delle persone.

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Nell'azione di governo sarà fondamentale fare riferimento al principio di sussidiarietà, quel principio regolatore secondo il quale, se un ente che sta “più in basso” e più vicino al cittadino è capace di fare bene qualcosa, l’ente che sta “più in alto” deve lasciargli questo compito, eventualmente sostenendone anche l’azione. La pratica virtuosa di questo principio permetterà di riorganizzare le attività sociali sul territorio, permettendo una integrazione virtuosa tra le attività di tipo assistenziale‐riabilitativo che devono rimanere a carico delle Istituzioni tramite gli Uffici Pubblici ed il no profit (professionisti e cooperative sociali) e il mondo del volontariato che può efficacemente coadiuvare le iniziative con interventi complementari in grado di incidere sulla vita delle persone in condizioni di disagio e delle loro famiglie. È opportuno ribadire che, in nessun caso, si dovrà fare affidamento su iniziative di volontariato in sostituzione di interventi “professionali” per mere esigenze di risparmio. Tutte le azioni proposte saranno finalizzate a promuovere percorsi per un territorio socialmente responsabile capace di integrare necessità sociali, ambientali ed economiche promuovendo un modello valoriale di riferimento tra attori economici, sociali ed istituzionali secondo una metodologia partecipativa e costruendo un nuovo contratto sociale per rafforzare il senso di comunità territoriale. Tutto questo potrà svilupparsi se l'azione di governo si orienterà nella direzione di: - valorizzare le persone in quanto soggetti attivi e autonomi (socialmente, economicamente e culturalmente) sostenendo e facilitando processi di emancipazione economica e integrazione sociale - creare/sviluppare opportunità di inserimento lavorativo e di coinvolgimento rispetto alle risorse territoriali esistenti - migliorare il coordinamento inter‐istituzionale tra attori pubblici, privati e associazionismo - promuovere lo scambio di informazioni e buone prassi (es. iniziative in materia di immigrazione attivate a livello locale)

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- favorire l’occupazione e il miglioramento e riconoscimento delle competenze - rafforzare il ruolo e la conoscenza degli operatori - imporre nuove strategie di intervento finalizzate alla garanzia di un’adeguata protezione sociale e alla lotta contro l’esclusione sociale favorendo azioni finalizzate alla piena occupazione, al progresso sociale, all’inclusione sociale, alla coesione sociale e alla solidarietà.

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PROPOSTE DI GOVERNO

1. FUNZIONE DEI MUNICIPI E GESTIONE DEL BILANCIO.

Alla luce dell'attuale quadro normativo occorrerà: ‐ Una gestione oculata del bilancio: la questione della migliore utilizzazione delle risorse pubbliche è un tema prioritario, in un momento come questo di scarsità di finanza pubblica e di peso fiscale per le persone fisiche e per le imprese, che vede convergenti ed interessati il mondo del lavoro e della produzione, specialmente in questo momento di grave recessione. ‐ Assicurare il rispetto delle norme regolamentari mediante la piena applicazione ed attuazione dell’articolo 14 dello Statuto al fine di garantire la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita politico‐ amministrativa attraverso gli Istituti di Partecipazione e di Iniziativa. ‐ Portare avanti proposte e richieste affinché si avvii una vera e propria “Consiliatura Costituente” a favore del decentramento di importanti funzioni ai Municipi oltre a quelle già previste. ‐ Chiedere la costituzione di un Organismo di coordinamento dei Municipi di Roma Capitale e della Regione sulla programmazione delle risorse attivabili a livello comunitario, nazionale e regionale. Questa azione potrà consentire, attraverso il confronto con le associazioni di categoria, di mettere a sistema tutte le diverse opportunità finanziarie, in considerazione sia dei maggiori poteri di Roma Capitale nonché delle possibilità di sviluppo economico e sociale offerte dai trattati dell’Unione Europea.

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2. LA MANUTENZIONE, LA VALORIZZAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI, LA CURA DELLA CITTA'

Ci accorgiamo del degrado della città guardando la condizione degli spazi pubblici: piazze, strade, marciapiedi, giardini. Bisogna ricominciare da ciò che condividiamo ogni giorno, dai luoghi che appartengono a tutti. Con una buona gestione del bilancio ci sarà una più attenta programmazione della manutenzione ordinaria di strade, piazze e marciapiedi, parchi e aree verdi, e meglio si potrà intervenire a tutela del decoro urbano. Accanto alla manutenzione ordinaria, ai nostri quartieri bisognerà garantire quegli interventi di riqualificazione in grado di migliorare il decoro e la vivibilità degli spazi pubblici. Pianificare la manutenzione degli spazi pubblici significa individuare le priorità ed evitare i continui interventi “in urgenza”, spesso ripetuti più volte e a poca distanza di tempo gli uni dagli altri, significa evitare gli sprechi. La bellezza e la vitalità delle strade e delle piazze si devono anche all’attività dei negozi, al fascino delle vecchie botteghe e dei mercati rionali, all’apertura di nuovi laboratori ed esercizi spesso nati grazie alla tenace volontà di giovani intraprendenti. Occorrerà favorire, tra i commercianti e negozianti, le cosiddette “associazioni di strada” e avviare un processo per rivitalizzare i mercati rionali. Insieme ai commercianti e agli artigiani potremo rendere più belle le vie dei nostri quartieri, trasformare – con poche risorse – alcune delle nostre piazze in meravigliosi “salotti urbani”, individuando delle forme di detassazione per i commercianti coinvolti nei progetti di recupero. Anche dalla cura degli spazi verdi, dal mantenimento del loro decoro e dalla loro effettiva e completa fruibilità dipende la vivibilità dei nostri quartieri. Occorre senz'altro proteggere il patrimonio naturalistico esistente, le meravigliose ville storiche e i grandi parchi del nostro Municipio costituiscono una risorsa per la qualità della nostra vita, ma anche un solo albero e un pezzetto di verde sono beni preziosi.

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Così come dobbiamo dare ai nostri bambini e bambine e ai nostri ragazzi scuole accoglienti, attrezzate e sicure. E qui c'è bisogno di investire più che altrove. Anche le scuole, come le piazze e i giardini, sono spazi pubblici, sono i luoghi delle relazioni sociali. In esse crescono i nostri figli, maturano la loro coscienza di futuri cittadini. Le nostre scuole hanno bisogno di un'attenzione costante e l’amministrazione municipale può svolgere un ruolo decisivo. La collaborazione con i dirigenti scolastici, gli insegnanti e i genitori ci può dare una scuola migliore. Per questo sarà importante sostenere il lavoro della costituenda Consulta delle Scuole del II Municipio. Essa potrà svolgere una fondamentale funzione propositiva nei confronti del Municipio per risolvere i tanti problemi della scuola pubblica (solo a titolo di esempio si potrà elaborare un Protocollo comune di collaborazione tra Municipio, scuole e genitori, che regolarizza, ai fini autorizzativi e assicurativi, i piccoli interventi di manutenzione ordinaria volontaria da parte di gruppi di cittadini, genitori e associazioni che abbiano competenze specifiche da mettere a disposizione per piccoli interventi nelle aule e nei cortili delle scuole).

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3. URBANISTICA E RIQUALIFICAZIONE DEL TERRITORIO.

Nel Municipio sono previsti importanti e significativi interventi di riqualificazione urbana su scala cittadina: i due progetti urbani di San Lorenzo e di Flaminio, la ridefinizione del piazzale antistante l'ingresso della Stazione Tiburtina con l'abbattimento del tratto sopraelevato della vecchia Tangenziale Est, il declassamento e la riqualificazione di via della Batteria Nomentana. Sono inoltre previsti nel PRG ambiti di valorizzazione che permettono, con una procedura urbanistica specifica, interventi più radicali di riqualificazione anche a carattere urbanistico:  viale della Moschea, (tipo A)  collina Parioli, (tipo A)  scalo San Lorenzo, via dei Lucani, (tipo B)  piazza Mancini (tipo B)  borghetto Flaminio(tipo C)  via Tiburtina‐viale delle Provincie(tipo C)  via Tiburtina‐via De Lollis(tipo C)  Verano via dei Reti(tipo C)

AMBITI DI VALORIZZAZIONE Occorre una ridefinizione complessiva in ordine agli attori e alle prospettive degli Ambiti di Valorizzazione previsti dal Piano Regolatore. La proposta per il governo municipale di questo territorio è quella di andare oltre le prescrizioni del PRG limitando il più possibile, nell’ambito dei vincoli di PRG, i cambi di destinazione urbanistica che prevedano l’incremento di funzioni terziarie a scapito di quelle residenziali. E’ infatti evidente che la terziarizzazione che ha interessato i nostri quartieri negli scorsi anni, anche se più contenuta nei tempi più recenti, ha determinato l’aggravamento delle condizioni della qualità della vita dei residenti, attraverso forme di congestione del traffico, carenza crescente degli spazi di sosta. Andrà inoltre garantita la vocazione a servizi degli Ambiti, con particolare riferimento a quello di via Tiburtina‐via de Lollis, il cui sviluppo dovrà essere completamente ripensato alla luce degli importanti ritrovamenti archeologici recentemente scoperti.

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Bisognerà favorire la realizzazione di un ecomuseo individuando gli elementi di compatibilità con la realizzazione della piscina comunale.

GLI INTERVENTI DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA E' necessario portare fin da subito a livello di urgenza sociale la risoluzione di alcune questioni di rilevante valore urbano: il nodo del piazzale ovest della Tiburtina, con particolare attenzione al destino del centro Ittiogenico (ex Arsial); l'attuazione del Progetto Urbano San Lorenzo; la realizzazione degli spazi pubblici nel deposito Atac di via della Lega Lombarda. In questi quartieri la particolare vivacità sociale rende impensabili trasformazioni con scarso consenso collettivo. In particolare la popolazione esprime bisogni in ordine a servizi pubblici come asili nido e centri ricreativi, e non biblioteche e luoghi per la cultura fotocopia di quelli largamente presenti nel Municipio. Altri fenomeni di urgenza sociale sono quelli legati al quartiere Flaminio, in particolare il destino dell’area delle ex‐caserme di Via Guido Reni e di Piazzale Mancini. La trasformazione dell’area in Via Guido Reni può rappresentare un importante occasione per sperimentare nuovi modelli abitativi, residenziali e di assetti socioeconomico produttivi in sintonia con la contestuale valorizzazione ed utilizzo del sistema ambientale esistente, di grande valore sia dal punto di vista ambientale che naturalistico.

Il Progetto Urbano San Lorenzo Dovrà essere finalizzato a salvaguardare le peculiarità del quartiere nel quadro di un processo integrato e coerente di riqualificazione, anche attraverso il percorso partecipativo con i contributi della cittadinanza, delle forze politiche e della società civica. La partecipazione costituisce, per la futura amministrazione municipale, l’elemento fondamentale e vitale di ogni processo di trasformazione urbana, quale fattore nevralgico del loro fondamento e successo, e l'impegno sarà quello di mettere a frutto quanto realizzato con la partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana. Un’attenzione particolare sarà riservata alla

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE tutela e conservazione delle tipologie edilizie atte a preservare l’identità delle componenti sociali originarie del quartiere. L’idea è di realizzare nuove residenze finalizzate per la parte preminente, a forme di alloggio particolari (cohousing, coworking, alloggi temporanei per studenti tipo studentato diffuso, case atelier) che favoriscano la socializzazione, l’accesso ai redditi più limitati mediante il mantenimento dell’edilizia pubblica già presente e nuove forme di social housing. Importante sarà l’adeguamento ed incremento dei servizi di quartiere gravemente carenti, con particolare attenzione alla dotazione di spazi verdi attrezzati (giardini pubblici e spazi verdi di prossimità). Pensiamo inoltre che sia ineludibile prevedere un sistema verde integrato attraverso il recupero di aree marginali e di risulta e di aree liberate dai processi di riconversione previsti, integrando nel tessuto cittadino aree e spazi che, per varie ragioni (regime dei suoli, disegno del tessuto edilizio e viario), sono ad oggi, di fatto, esclusi dalla vita del quartiere. Andranno inoltre regolate e riqualificate le attività commerciali con l’esclusione di quelle di grande dimensione ed il sostegno a quelle piccole, funzionali alla residenza del quartiere. Per quel che riguarda gli spazi per le attività artigianali bisognerà selezionare e sostenere quelle piccole e prive d’impatto (acustico, atmosferico e per la mobilità indotta) all’interno delle zone residenziali, favorendo la delocalizzazione nell’area dello Scalo di quelle a maggiore impatto artigianale.

Il Progetto Urbano Flaminio, La città della Scienza e lo Stadio Flaminio. Il quartiere Flaminio ha bisogno di un intervento a carattere generale: in questi anni ha sofferto il declino e l'abbandono di alcune aree come quella intorno allo stadio Flaminio, e l'area di Piazza Mancini ed è stato penalizzato a causa del mancato avvio di importanti progetti di trasformazione, a partire dallo stesso Progetto Urbano Flaminio e della futura Città della Scienza. La futura amministrazione dovrà dare avvio al piano di riassetto complessivo del Flaminio per poter consentire ai cittadini di usufruire di strutture destinate allo sport, alla cultura ed all’infanzia.

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Proseguendo nella collaborazione tra Assessorato alla Trasformazione Urbana, Municipio e cittadini si potrà continuare a monitorare il percorso che attualmente ha condotto al documento di base del concorso internazionale del progetto urbanistico del quartiere della Città della Scienza. Il Progetto Urbano Flaminio‐Foro Italico ha i suoi contenuti fondamentali in: riqualificazione dell’asse Guido Reni‐De Coubertin, del Villaggio Olimpico e del Foro Italico, connessione ambientale della direttrice Monte Mario‐Villa Glori, potenziamento del trasporto pubblico con incremento della pedonalità in tutta l’area. Alle suddette indicazioni il PUF aggiunge la riqualificazione dell’area di Piazza Mancini, oltre ad una particolare attenzione per il recupero e la riqualificazione degli spazi pubblici del tridente Flaminio e del Villaggio Olimpico. Inoltre, particolare importanza detiene l’asse storico di via Flaminia, di cui si propone la riqualificazione come direttrice prevalentemente pedonale e ciclabile, oltre che tranviaria, con ridimensionamento e razionalizzazione della viabilità veicolare privata, in modo da poter disporre di nuovo di una passeggiata d’ingresso a Campo Marzio, da collegare con il tratto dell’antico tracciato romano di Tor di Quinto. L’ex caserma di via Guido Reni diventerà la sede della Città della Scienza. È quanto ha deciso Roma Capitale che ha lavorato per realizzare questo importante progetto con l’obiettivo di cambiare il volto di un intero quartiere, offrire nuovi servizi ai cittadini e mettere a disposizione della città una struttura che vuole essere un contributo alla sua crescita economica, sociale e culturale. Roma Capitale ha avviato in questi ultimi anni il processo di partecipazione con la cittadinanza per definire le attrezzature pubbliche e rilanciare il Progetto Urbano Flaminio. Con la nuova consiliatura il processo interrotto sarà ripreso e l’Amministrazione municipale parteciperà al confronto anche per preservare le aspettative dei cittadini. La riqualificazione dell’area dovrà riguardare una porzione di città e non solo la singola attrezzatura pubblica accompagnata dall’edificazione privata. La trasformazione delle ex Caserme non dovrà essere un mero sviluppo edilizio, senza cogliere le potenzialità del luogo, della dimensione e dell’occasione di una guida pubblica unitaria e partecipata con la cittadinanza. In particolare,

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE concordiamo con l’idea che le funzioni residenziali dei nuovi edifici dovranno essere progettate in accordo con le caratteristiche architettoniche e di impianto del quartiere Flaminio, pertanto sarà da preferirsi un impianto a “tessuto” in stretta relazione con il verde pubblico piuttosto che singoli grandi edifici. Ricordiamo che la realizzazione del progetto, grazie alla messa in valore dell’area, non prevede costi aggiuntivi per l’Amministrazione Comunale occorrerà quindi trovare la giusta sintesi tra gli interessi dell’intervento privato e la garanzia della difesa degli interessi pubblici. Da qui la proposta di insediare nella stessa area della “Citta della Scienza” altre strutture museali o pubbliche come spazi dedicati allo sviluppo di più efficaci forme di didattica, spazi attrezzati per l’uso di tecnologie multimediali usufruibili in particolare da giovani e giovanissimi. Particolare attenzione dovrà essere posta alla sostenibilità economica del progetto e alla sostenibilità ambientale: le costruzioni sia pubbliche che private dovranno essere a consumo zero. Tra le funzioni proposte ci sembra positiva quella che si lega alle strutture ricettive finalizzati alla fruizione turistica anche a soddisfacimento di una fascia, quella giovanile, che non trova adeguata risposta nell’offerta ricettiva presente a Roma, da localizzarsi in posizione di facile accessibilità per non intralciare con traffici inquinanti le aree prevalentemente destinate al traffico ciclo pedonale e agli spostamenti interni di quartiere. Concordiamo con la proposta che il nuovo impianto si ponga l’obiettivo di integrare le nuove strutture con le preesistenze conservando, quanto più possibile, la memoria storica dei luoghi, sia come manufatti sia come impianto urbano. Infine le funzioni di servizio pubblico, il verde e le attrezzature pubbliche debbono comunque essere servizi per il quartiere tra i quali trovare quello spazio sociale e culturale aperto a bambini, giovani ed anziani, attività dei cittadini e delle associazioni, biblioteca di quartiere e quanto contenuto nel documento finale del Processo Partecipativo per la definizione del master plan.

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Il piazzale della Stazione Tiburtina e l'abbattimento della sopraelevata. La riqualificazione dell’area della Stazione Tiburtina e l’eliminazione di parte del viadotto della circonvallazione Nomentana, la ‘vecchia’ tangenziale Est è per noi una priorità. È stato infatti approvato il progetto definitivo per i “lavori di demolizione del tratto in elevazione e relativi svincoli della circonvallazione Nomentana e sistemazioni superficiali”. L’intervento restituirà al quartiere un volto migliore anche grazie processo partecipato e condiviso che avvieremo con cittadini e associazioni per la riqualificazione della vecchia Tangenziale. Vigileremo sui tempi previsti, 15 mesi, e affinché le scelte progettuali improntate al perseguimento dell’obiettivo di demolire le strutture in elevazione della Tangenziale Est garantiscano, sia in fase di cantiere sia a lavori terminati, un soddisfacente assetto della circolazione viabilistica e il mantenimento del livello di servizio del trasporto pubblico.

Osservatorio sulle Trasformazioni urbane. La riuscita degli interventi di rinnovamento urbano ha una buona probabilità di successo se rappresenta la risposta ai bisogni di una pluralità di soggetti. La prima proposta che faremo nei primi 100 giorni è raccogliere l’invito che proviene dalla cittadinanza per la creazione di un’Osservatorio sulle Trasformazioni Urbane del II Municipio, per dialogare con Giunta e Consiglio, per seguire ed intervenire in rapporto dialettico con gli organi istituzionali.

L'USO DEL PATRIMONIO PUBBLICO. A queste problematiche di carattere urbano se ne aggiungono altre, che pur non avendo lo stesso carattere di urgenza, appaiono comunque non più differibili, sono di carattere municipale e metropolitano. Il modello di riferimento che, a nostro giudizio, dovrebbe guidare l’azione di trasformazione è quello del Rinnovamento del Patrimonio edilizio a consumo di suolo zero. In particolare il: - il censimento del patrimonio edilizio e dei sui rilevanti caratteri architettonici, a partire dai documenti già

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elaborati in questo senso , con l’intento di limitare l’applicazione della legge casa e dei suoi benefici su delicati e pregiatissimi tessuti edilizi. - Il censimento del patrimonio edilizio pubblico e privato degradato in cui promuovere e favorire azioni di rinnovamento, rigenerazione urbana e, se conveniente, di diradamento, superando visioni acritiche sulle strutture esistenti, non tutte degne di essere annoverate come archeologia industriale. - Favorire la saturazione dei vuoti urbani e delle aree intercluse e quelle di margine ( con particolare attenzione all’area di via Homs e via Boito o quelle non edificate derivate dai bombardamenti a San Lorenzo) con la realizzazione di servizi pubblici e privati di interesse pubblico. Gli interventi di “densificazione” effettuati attraverso la saturazione dei limitati vuoti urbani che sono rimasti nei nostri quartieri debbono essere assolutamente limitati. Al contrario si dovrà favorire esclusivamente il riuso dei vuoti per funzioni di servizio, anche a carattere privato, che incrementino la dotazione necessaria per la qualità della vita dei residenti di queste parti di città. - Attuare un vasto programma di manutenzione selettiva e progressiva dell’importantissimo sistema del verde presente nel II Municipio, evitando l’attività di erosione ai bordi delle ville storiche, favorendo e promuovendo la nascita di cooperative per la manutenzione ed il decoro del verde pubblico. In questo quadro, attraverso un impegno finanziario programmato nel tempo, pensare ad interventi di rinaturalizzazione, in particolare a Villa Glori, importantissima testata del Municipio verso il Tevere.

LA PROMOZIONE DEI CONCORSI DI ARCHITETTURA. La promozione e diffusione dei concorsi di architettura per la realizzazione di opere pubbliche e private di riqualificazione del territorio, invitando i soggetti attuatori a realizzare i loro programmi attraverso lo strumento concorsuale, possono essere strumento

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE utile al mantenimento della qualità e del pregio architettonico largamente diffusi sul nostro territorio. L’utilizzo del concorso di architettura come strumento di governo delle trasformazioni determina inoltre una maggiore trasparenza e pubblicità delle proposte di trasformazione del territorio.

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4. LA MOBILITA'

Un altro obiettivo che si propone è la ridefinizione del sistema della mobilità sostenibile. Il Municipio, per la sua collocazione nella città di Roma e per le numerose funzioni direzionali e terziarie che accoglie, costituisce territorio di transito rispetto ad altri municipi, con esso confinanti, che presentano analoghe funzioni catalizzatrici (ad es. il I, il XVII, il III) e nello stesso tempo costituisce territorio di destinazione di flussi di traffico derivanti dal resto della città e da altri municipi. Per questi motivi il problema della mobilità nel II municipio non è limitabile o da considerarsi solamente in base alle esigenze dei residenti nel suo territorio ma anche di quei cittadini che lo attraversano o lo usano per accedere ai propri luoghi di lavoro o per godere di servizi pubblici d’interesse generale. A Roma sono presenti 75 auto ogni 100 abitanti, una percentuale superiore a tutte le altri grandi città europee, ed è stato calcolato che non vi è spazio pubblico sufficiente a garantire la mobilità e la sosta per un numero così elevato di mezzi privati, sia nel nostro Municipio sia negli altri Municipi centrali. L’attuale sistema di viabilità è intasato dal numero elevato di mezzi privati e la carenza di spazio per il parcheggio genera occupazione illecita di corsie preferenziali, marciapiedi, ecc. La soluzione è di perseguire politiche atte a ridurre il numero di automobili/abitanti e di sviluppare servizi di trasporto alternativi (in primo luogo il trasporto pubblico, la condivisione del trasporto privato mediante car‐pooling e car‐sharing, la tutela ed estensione delle pedonalizzazioni, ma soprattutto il rilancio della mobilità ciclabile in forme integrate con il trasporto pubblico)

IL TRASPORTO PUBBLICO Allo scopo di garantire massima efficacia e produttività al trasporto pubblico sarà opportuno e necessario potenziare ed estendere le corsie preferenziali (ad esempio su Corso Trieste) adottando una politica a netto favore del trasporto pubblico: è infatti evidente a tutti che la politica di incentivazione del trasporto privato è in contrasto con le tendenze che si stanno affermando in tutto il

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE mondo occidentale ed ha prodotto una crescente congestione e ridotto di fatto la mobilità dei cittadini romani. Nel II Municipio, a seguito della entrata in esercizio della Metro B1, è stato riorganizzato il trasporto pubblico superficiale, senza però attuare un efficace collegamento tra le stazioni della B1, le stazioni del treno metropolitano FM1 (in particolare stazione Nomentana che lambisce il confine orientale del nostro Municipio) e le stazioni della Ferrovia Roma Nord, quali Monte Antenne, Campi Sportivi, Acqua Acetosa e Piazza Euclide. Il sistema di trasporto pubblico superficiale dovrà pertanto essere riorganizzato favorendo la massima connettività con le stazioni ferroviarie e metropolitane e incrementandone lo sviluppo lungo le direttrici tangenziali al municipio. A tal fine potrebbe essere sostenuto il progetto del sottopassaggio di collegamento tra stazione FS Nomentana e fermata Metro B1 Gondar. Con riguardo a soluzioni pratiche, occorre implementare il sistema di paline elettroniche in ciascuna fermata con indicazione dei tempi di attesa dei mezzi (i quali devono necessariamente essere tutti connessi al sistema), occorre implementare i controlli e dissuasione della sosta in corrispondenza delle fermate. Anche una più stringente regolamentazione degli orari carico‐scarico merci (anche con posti appositamente adibiti) può portare grandi benefici di decongestionamento e scorrimento automezzi. Esiste inoltre una domanda di servizi di trasporto da parte dei residenti che devono effettuare piccoli spostamenti all’interno del Municipio, ad esempio per accompagnare i figli a scuola o al parco, recarsi presso i centri anziani, le biblioteche, gli uffici municipali, ecc. Si possono individuare all'interno della struttura metropolitana una serie di settori circolari omogenei (al limite di uno o più municipi adiacenti) all'interno dei quali prefigurare circuiti atti a connettere tra di loro punti nodali di traffico (le stazioni della metropolitana e dell'anello ferroviario, vedi mappa) e i servizi principali presenti nel territorio come scuole, asili, uffici circoscrizionali, mercati e supermercati, strutture per anziani, presidi sanitari, attrezzature sportive.

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Altre tipologie di servizi di trasporto sarebbero utili per gli studenti, in corrispondenza degli orari di ingresso/uscita delle scuole medie e superiori. Per soddisfare la domanda di specifiche tipologie di mobilità, l’Azienda Municipale dei trasporti potrebbe affidare a terzi (ad esempio imprese/cooperative di giovani) il servizio.

LA GRANDE VIABILITA' INTERQUARTIERE. Nel contesto di questo sistema di mobilità un ruolo fondamentale si lega ai grandi assi di collegamento interquartiere che attraversano il municipio e che si legano al sistema degli accessi ai municipi confinanti. Tali assi proprio per la loro funzione a scala urbana non possono essere utilizzati in modo analogo alla viabilità minore: si dovrà pertanto il più possibile 1. favorirne la percorribilità dal trasporto pubblico (strade preferenziali e controlli anti sosta presso le fermate autobus) 2. limitarne e regolarne l’uso per la sosta, 3. garantire, considerando la loro vocazione commerciale per i grandi flussi che li connotano, una adeguata accessibilità pedonale basata fra l’altro su un contenimento e regolazione delle occupazioni di suolo pubblico 4. Integrare con piste ciclabili, aiuole e ampi marciapiedi Interventi fondamentali per il nostro Municipio sono quelli su: 1. Viale Libia‐Viale Eritrea‐Corso Trieste per il quale, a partire dallo sperimento delle strade verdi bisognerà trovare nuove soluzioni a tutela dei cittadini dal forte inquinamento che vi si produce e migliori la fruibilità delle numerosissime strutture commerciali; 2. Via Nomentana, per la quale sarà opportuno procedere alla realizzazione della pista ciclabile da Montesacro a Porta Pia, già finanziata; 3. Viale B. Buozzi per il quale potrà prevedersi un potenziamento del trasporto pubblico integrato con interventi di riqualificazione e di organizzazione della sosta;

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4. Via Guido Reni, per la quale, in conformità con il progetto dell’arch Piano, si dovrà trovare una soluzione integrata con la destinazione delle Caserme realizzando un percorso pedonale‐ciclabile che leghi Villa Glori‐l’Auditorium‐il MaXXI‐il ponte della Musica fino a ricollegarsi con gli impianti sportivi oltre Tevere dello stadio Olimpico; 5. il potenziamento della mobilità pubblica su rotaia con la realizzazione del tram su Viale Parioli.

LA MOBILITA' PEDONALE E CICLABILE. Sarà necessario favorire il più possibile la mobilità pedonale e ciclabile. Per quella pedonale sarà necessario perseguire l’ampliamento e la fruibilità dei marciapiedi garantendo la continuità dei percorsi attraverso la riduzione dei loro attraversamenti dal traffico veicolare ed ampliando le isole pedonali la dove la concentrazione e la fruibilità dei servizi pubblici e commerciali lo richiede. La mobilità pedonale dovrà essere inoltre garantita attraverso la cura degli accessi alle fasce deboli della popolazione (anziani, portatori di handicap, donne con bambini in passeggino, ecc) e la tutela da parte della sosta selvaggia con particolare riferimento a quella di motocicli. Fondamentale l’allestimento di scivoli ai marciapiedi presso incroci e strisce pedonali, l’inserimento di paletti in ferro antisosta presso gli incroci, apparecchi sonori per sordi presso gli incroci principali così come telecamere con sensori automatici sui semafori contro automobilisti che passano con il rosso o si fermano sulle strisce impedendo l’attraversamento dei pedoni. Le piste ciclabili dovranno essere sviluppate specie in quelle parti del municipio caratterizzate da una orografia non accentuata. Esistono varie possibilità di realizzazione di piste ciclabili, ad esempio si può proporre una sola pista ciclabile bisenso su un solo lato strada, anziché una per senso su ciascun lato come nelle capitali europee con maggiori spazi a disposizione, o anche ampliare i marciapiedi o realizzarle con vernice su strada (come spesso in Europa e più economico).

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Piste ciclabili possono essere realizzate su: Viale Somalia, Viale Libia‐ Eritrea e Corso Trieste sino a Via Nizza, Viale Regina Margherita‐ Viale Liegi, Viale Parioli, Via Flaminia, Via Nemorense‐Tagliamento‐ Po. Via Salaria (eventualmente sfruttando l’adiacente Villa Ada, passando lungo il muro di cinta dentro la Villa) In accordo con le piste ciclabili occorre potenziare notevolmente il bike‐sharing, attraverso l’installazione di appositi punti nel Municipio. In generale l'obiettivo dovrebbe essere quello di rendere l'uso della bicicletta un alternativo valida a mezzi motorizzati pubblici e privati, e non solo un attività sportiva Vanno installate rastrelliere per le bici nelle vie e nelle piazze. Vanno certamente incrementate le necessarie connessioni con il sistema del trasporto pubblico (es. scivoli per l’accesso alle stazioni, rastrelliere per lasciare le bici). A tale proposito si propone di attuare un progetto di area integrata ciclo‐pedonale dei parchi e del verde pubblico. Si procederà alla verifica dello stato dell’arte dei percorsi e delle piste ciclabili presenti nel territorio, alla loro manutenzione, proponendo altri percorsi ciclo pedonabili sfruttando le potenzialità del sistema del verde pubblico. Il progetto riguarda la realizzazione nell’ambito del II Municipio di un “area integrata dei parchi e del verde pubblico” collegata nell’insieme da piste ciclo‐pedonabili, con punti sosta vicini alle aree “ristoro” delle ville e parchi, alle aree “di scambio” tra mezzi pubblici e biciclette in prossimità delle stazioni di servizio dei tram, bus e metropolitane con l’insediamento degli appositi stalli . Le “aree verdi e parco” che ospitano o potranno ospitare piccole iniziative potenzialmente “commerciabili”, dovranno essere rigorosamente a basso impatto ambientale e saranno accompagnate dalla pulizia e manutenzione delle aree verdi, con percorsi attrezzati per le attività ludico motorie dei bambini e ginnico/sportive per adulti, con aree riservate agli animali. Si procederà ad un’analisi costi‐benefici per lo sviluppo ed il mantenimento dei parchi e delle aree verdi: ricerca di un “sistema” per lo sviluppo di una domanda/offerta di qualità dei servizi connessi all’utilizzo delle aree verdi: dal passaggio al passeggio, la sosta, il parco giochi, la pista ciclo‐pedonabile, le aree attrezzate per

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE attività sportive, le aree riservate ai cani, piccoli eventi e manifestazioni locali, appuntamenti ecologici ed eco‐gastronomici locali, sviluppo del sistema di coordinamento con la altre aree e parchi di Roma. Questa iniziativa si potrà collegare agli altri municipi limitrofi e sviluppare un sistema “distrettuale” delle aree verdi e parchi di Roma.

I PARCHEGGI Il problema dei parcheggi è molto rilevante nel Municipio e uno dei più sentiti tra i cittadini. Esso è aggravato dal fatto che si sommano alle esigenze di chi risiede anche quelle di chi giornalmente accede al nostro municipio: la risposta alla domanda di sosta non può certamente essere la costruzione di nuovi parcheggi per chi accede al municipio non risiedendovi, ma di limitarli il più possibile a soddisfare la domanda dei residenti, che peraltro in alcune parti trova difficile soluzione per la forte densità abitativa e la limitatezza degli spazi destinati a tale scopo. In tale contesto la soluzione dei PUP, nati in origine per rispondere alla domanda dei residenti e per favorire una riduzione dei veicoli nelle aree pubbliche garantendone al contempo una riqualificazione, ha dimostrato nel tempo gravi limiti, che hanno prodotto fra l’altro reazioni contrarie spesso giustificate da parte dei cittadini. L’orientamento del governo municipale a tale riguardo non può essere che quella di portare a conclusione quei PUP in cui le condizioni di compatibilità ambientale rendano questo tipo d’intervento fattibile. In tutti gli altri casi questo tipo d’intervento va escluso o scoraggiato considerandone conclusa la sua promozione per i grandi limiti verificatisi nel tempo. Dopo aver accertato gli effettivi benefici di un PUP, l’assenza di connotazioni di pura speculazione, l’assenza di pregiudizio per la stabilità degli edifici e la sostenibilità economico finanziaria del PUP tanto per l’amministrazione quanto per il cittadino, la soluzione dei PUP va perseguita sulla base di criteri inderogabili come, ad esempio, la “corretta” suddivisione tra posti in vendita/affitto e posti a rotazione oraria (es. 50%‐50%), affinché i PUP non diventino solo uno strumento per i più facoltosi per parcheggiare la 3°‐4°

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE vettura. La sosta per chi non risiede deve peraltro essere scoraggiata attraverso il ripristino e l’articolazione, graduata in funzione della centralità, delle politiche di tariffazione ed il contestuale potenziamento del trasporto pubblico che dovrà garantire un’adeguata accessibilità. Da pensare anche l’utilizzo di nuovi dispositivi, ad es. i sistemi motorizzati con telecamera già sperimentati nelle città di Palermo e Milano, specificamente impegnati nella dissuasione della sosta selvaggia e doppie file.

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5. LA TUTELA DEL VERDE PUBBLICO

Il territorio del nostro Municipio è caratterizzato, in primo luogo, dalla presenza di un rilevante patrimonio di spazi a verde per la presenza delle Ville Storiche, che ne fanno quello con il più alto indice della città. Le più importanti: Villa Ada, Villa Borghese, Villa Torlonia, Villa Chigi, Villa Glori, Parco Nemorense, Villa Paganini, Villa Blanc, Villa Mirafiori. Bisognerà avviare un piano di riqualificazione dei parchi urbani e affrontare i problemi di abbandono, degrado, incuria, contenziosi e sottrazione di spazi verdi alla pubblica utilità che per troppo tempo hanno condizionato ed impedito di godere delle bellezze delle nostre numerose ville storiche. Allo stesso modo occorrerà garantire il godimento e la fruizione pubblica anche di quei parchi e ville attualmente di proprietà privata (Villa Blanc e Villa Albani) ed intervenire affinchè si proceda con tempi certi e risorse adeguate al recupero degli immobili storici, come il caso di Villa Ada, Villa Mirafiori, Castro Laurenziano. Sarà, quindi, necessario attuare e garantire: norme rigorose di tutela; una seria attività di manutenzione continua, attiva fino al punto di saper gestire l’evoluzione del patrimonio naturalistico con attenzione al mantenimento e alla ricostruzione corretta degli ambienti storicamente creati; un uso eventuale, prevalentemente culturale, che mantenga le caratteriste storiche e l’integrità dei manufatti. Insieme ad altre realtà naturalistiche, pure presenti sul territorio, le ville storiche sono anche sede di “biodiversità”: sarebbe anche positivo prospettare una politica a favore dell’insediamento delle specie animali in ambiente urbano, garantendo spazi, tipicità degli habitat, cura nella difesa degli insediamenti esistenti. Per quanto riguarda il patrimonio degli spazi verdi la questione fondamentale che si pone, in linea con l’orientamento volto a mantenere la qualità urbana, di cui la dotazione di verde è un elemento nient’affatto secondario, riguarda una effettiva gestione del patrimonio botanico, e naturale in genere, e dei suoi connotati storici e culturali, quando sono presenti. La questione di una politica

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE di gestione si pone per le ville storiche, ma anche per il resto delle tipologie di verde urbano. Per Villa Ada, ma anche per Villa Borghese e Villa Glori, solo per citarne qualcuna, quello che serve, oltre alla manutenzione ricorrente, nella condivisione sociale degli utilizzi e delle funzioni insediabili, questioni certamente delicate, è un piano di gestione (socialmente condiviso) che sappia far collimare, anche nei tempi, le risorse finanziarie con gli interventi da realizzare, basati su accurate analisi botaniche e naturalistiche da un lato, e approfondimenti storici e architettonici dall’altro. Il patrimonio naturale e i manufatti storici, hanno cicli di vita e di degrado che richiedono interventi finalizzati per il loro mantenimento. Per cui si deve evitare di operare sporadicamente ed episodicamente, pena il degrado dei sistemi arborei, degli ambienti naturali, della flora e della fauna. Un orientamento simile vale anche per le altre tipologie del verde. E necessario lo stesso approccio per il mantenimento delle caratteristiche di “storicità” delle ville (edifici e manufatti storici). In questo caso si deve anche curare che l’uso, le funzioni insediate, siano compatibili con le strutture, le caratteristiche degli edifici e con la tutela del contesto naturale e della sua fruibilità. Per superare l’attuale limite nella “manutenzione” del patrimonio, per realizzare la corretta gestione, è anche necessario avere una univocità delle competenze che concorrono all’attività gestionale (assessorati, Soprintendenze, Servizio giardini). Per il “verde urbano pubblico” (tutte le altre fattispecie) bisognerebbe procedere al decentramento delle competenze ai municipi, al corrispondente decentramento dello stesso Servizio giardini, di cui, in prima istanza ci si dovrebbe servire, che resterebbe l’esecutore principale degli interventi, oltre che fornire consulenza ai decisori. Con un regolamento del verde innovativo e di concezione culturale e tecnica avanzata si otterrebbe un miglioramento della manutenzione e degli effetti sulla qualità urbana. Oltre agli obiettivi generali sopra descritti, le proposte che si intendono perseguire in via prioritaria sono le seguenti: 1. realizzare un vivaio pubblico municipale, che permetta la ripiantumazione regolare delle essenze arboree stradali;

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2. salvaguardare la fruibilità pubblica quotidiana del parco di Villa Blanc; 3. riqualificare, attraverso l'eliminazione delle occupazioni improprie e la definizione dell'affidamento del punto ristoro, l'area verde del Parco Nemorense; 4. riaprire il parco di Villa Massimo; 5. individuare sistemi di collaborazione tra cittadini e amministrazione al fine di garantire il decoro degli spazi verdi.

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6. LA TUTELA DELL'AMBIENTE

Va decisamente rilanciata la raccolta differenziata che, pur dipendendo dal governo cittadino nei suoi esiti finali, richiede una formazione culturale ed organizzativa che può essere sviluppata al livello municipale. In questo contesto appare essenziale sviluppare della politiche per trasformare i rifiuti in risorsa. Il miglioramento della gestione dei rifiuti contribuisce senz’altro a un miglior utilizzo delle risorse e può aprire nuovi mercati e creare posti di lavoro, consentendo di ridurre gli impatti ambientali. Si potranno introdurre nell’ambito del Municipio piccoli impianti di compostaggio, che sono gli impianti a minore impatto ambientale, e sono insufficienti per smaltire i rifiuti organici raccolti. Bisognerà sostenere, favorire e accelerare l’estensione a tutto il territorio municipale della raccolta differenziata dei rifiuti con la modalità del “PORTA A PORTA”, sia per le utenze domestiche che per quelle commerciali, correggendo il sistema laddove si è dimostrato problematico e poco efficace (ad esempio nel quartiere di San Lorenzo con il posizionamento dei bidoncini all'interno degli androni delle scale angusti e privi di areazione) . Questa modalità, in cui i rifiuti vengono ritirati direttamente presso abitazioni, negozi, uffici è vantaggiosa per utenti che producono quantità di rifiuti specifici, garantisce i risultati migliori in termini di purezza, eliminando i cassetti, consente di contenere i problemi odorigeni derivanti dallo stazionamento dei rifiuti organici. Si potrà, inoltre, proporre la creazione di mini‐isole ecologiche, individuando siti adatti. Questa scelta comporta la necessità di realizzare, nell’area municipale di competenza, delle piattaforme (le isole ecologiche) in cui le persone possano smaltire quei rifiuti che non vengono raccolti a domicilio. I cittadini possono portarci, anche, rifiuti non smaltibili tramite il normale sistema di raccolta, tipo i rifiuti ingombranti e/o pericolosi; oppure predisporvi dei raccoglitori di oli vegetali esausti piuttosto che di cassonetti per la raccolta di pile usate o farmaci scaduti.

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Per la promozione del ricorso alle energie rinnovabili il municipio potrà nei propri uffici tecnici creare canali di consulenza e di agevolazione procedurale per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente che permettano l’adozione delle soluzioni tecniche funzionali al risparmio energetico. Occorre continuare in modo più deciso e costante la campagna d’informazione e di formazione per tutta la cittadinanza, con particolare impegno presso scuole, in collaborazione con le associazioni di categoria ed i dirigenti scolastici. L’informazione dovrà essere focalizzata non solo sulla modalità di svolgimento della raccolta differenziata dei rifiuti, ma anche sull’illustrazione del processo di riutilizzo e riciclo del rifiuto stesso, sviluppando il concetto della “valorizzazione” del rifiuto (non più un rifiuto ma una risorsa) e sull’importanza della prevenzione, cioè sulle misure da adottare prima che una sostanza, un materiale ed un prodotto diventino rifiuto (Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti adottato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con decreto direttoriale del 7 ottobre 2013).

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7. PER UN NUOVO WELFARE LOCALE

E’ necessario costruire un sistema di rete per superare le risposte frammentate e settoriali, per una regia generale e consapevole che migliori la qualità dell’assistenza, elimini gli interventi inappropriati, prevenga la cronicizzazione delle situazioni di disagio e che si prenda cura della persona in tutte le sue dimensioni: psicologica, sociale, familiare, relazionale e lavorativa. A questo scopo occorrerà procedere all'elaborazione di un nuovo Piano Regolatore Sociale, come momento conclusivo della discussione dei tavoli co‐ progettazione già avviati e realizzare la Conferenza socio‐sanitaria municipale. Dobbiamo ridefinire le azioni per le persone con disabilità applicando i principi della Convenzione Onu sui loro diritti nella formulazione delle priorità di intervento e di stanziamento delle risorse, nel monitoraggio sulla qualità dei servizi, nella valutazione d’impatto, nel continuo dialogo con le persone con disabilità e le loro rappresentanze. Le risorse a disposizione del Municipio devono essere incrementate per promuovere il godimento dei diritti di cittadinanza e la partecipazione alla vita della comunità delle persone disabili: il diritto all’educazione e allo studio attraverso l’assistenza educativa e culturale nelle scuole (AEC), il diritto al lavoro attraverso applicazione delle leggi nazionali e regionali sull’inserimento e il collocamento lavorativo, il diritto alla mobilità e a vivere pienamente la vita di comunità. Occorrerà promuovere e favorire la costituzione di case‐famiglia che concorrano all’accoglienza ed alla vita sociale dei portatori di handicap. Grande attenzione vogliamo riservare alle persone anziane che vivono, nella propria esperienza quotidiana, la mancanza di spazi d’incontro e partecipazione, l’emarginazione e la solitudine. A supplire alla mancanza di assistenza e di servizi sono le famiglie ricorrendo dove possibile a persone dedicate al lavoro di cura. Un sostegno concreto può realizzarsi nell’istituzione di un albo municipale delle assistenti e degli assistenti familiari. Dobbiamo inoltre incentivare la promozione della socialità, della trasmissione dei saperi tra generazioni sostenendo le iniziative a

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE livello di quartiere o di vicinato che favoriscano sia le opportunità di apprendimento permanente e di attività culturali rivolte agli anziani, sia le attività aggregative e di sostegno per l’incontro e l’aiuto inter‐ generazionale (come la banca del tempo, gli accompagnamenti a scuola, la cura di piccoli spazi verdi, le attività pomeridiane anziani‐ bambini) I bambini saranno la misura per decidere ogni scelta che andrà ad incidere sulle azioni concrete e quotidiane dell’amministrazione municipale. Vanno sostenute tutte le ricche esperienze educative già attive negli spazi pubblici, nei musei, nelle biblioteche, nei parchi e nelle ville e ne vanno incentivate di nuove. Un municipio a misura dell’infanzia è un municipio misura di tutti. Investire energie, spazi e professionalità nelle politiche per l'infanzia è un investimento doppio sul presente e sul futuro, sui cittadini e sulla città di domani. Alcuni dei nostri quartieri, come ad esempio per la sua vocazione rionale San Lorenzo o il Villaggio Olimpico possono diventare una vera e propria città dei bambini: piazze, cortili e zone pedonali dove muoversi e giocare in autonomia e in sicurezza. Pensare ai bambini è pensare anche alle famiglie. Tutte le famiglie: tradizionali, allargate, monoparentali e omogenitoriali. Dobbiamo promuovere e garantire a tutti i bambini e a tutte le famiglie gli stessi diritti di vita di comunità, di accesso e di fruizione dei servizi. A cominciare dall’esperienza scolastica favorendo percorsi di sensibilizzazione e informazione per promuovere uguaglianza, educare alle differenze culturali e abbattere ogni stereotipo di genere. Tempi e spazi della città rendono difficile conciliare impegni di lavoro e impegni di vita. Questo problema tocca in primo luogo le donne, in particolare le mamme. Dobbiamo promuovere un vero piano di genere: un insieme di azioni che riguardano la vivibilità, la mobilità, la fruizione degli spazi pubblici, la sicurezza e l’accesso ai servizi per le donne. Si dovranno analizzare e monitorare i fabbisogni di assistenza sanitaria per le donne al fine di favorire l’incremento o almeno la ottimizzazione delle strutture esistenti e dei consultori. Dobbiamo incentivare la creazione di spazi pubblici mum friendly, luoghi di lavoro con postazioni di coworking e spazi

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE baby con educatrici professionali e ci impegneremo perché tutti gli uffici pubblici municipali siano dotati di spazi allattamento e cambio. Si potrà sperimentare nel nostro Municipio l'avvio di un progetto legato al riconoscimento delle tagesmutter come sistema integrato per i servizi all'infanzia. Gli obiettivi di questa sperimentazione sarebbero quelli di:  dare centralità alla casa, quale luogo dove l’educatrice di nido familiare (tagesmutter) accoglie i bambini di cui si prende cura, come ambito simbolico/educativo;  affidare il bambino alla singola tagesmutter inserita in una rete che la supporti sia per gli aspetti organizzativi che ludico‐pedagogici;  collegare le varie tagesmutter con un ente no profit che le supporti mettendo a loro disposizione professionalità altamente specializzate (psicologa, pedagogista, logopedista, coordinatrici);  creare una forte relazione con le famiglie utenti del servizio;  essere capillari nel territorio;  favorire l’auto‐imprenditorialità femminile: le educatrici domiciliari sono socie dell’ente che eroga il servizio, favorendo tra l’altro l’emersione del lavoro nero.

Un discorso a parte merita il tema dell’immigrazione ed accoglienza, dove si opererà in più direzioni. Occorrerà innanzitutto far fronte al problema dell'accoglienza per quei flussi di migranti che, lasciando il proprio paese di origine, transitano nel nostro paese per raggiungere il nord Europa. Si tratta di persone in cerca di un futuro migliore, a cui bisognerà garantire protezione e accoglienza: dall'assistenza psicologica a quella sanitaria, dall'aiuto legale (mirato all'ottenimento del permesso di soggiorno) alla sussistenza (rifornimento di pasti e di un ricovero dignitoso). Occorrerà, altresì, promuovere progetti personalizzati finalizzati all'integrazione, all'inserimento lavorativo, all'inclusione.

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8. LA CULTURA, LA FORMAZIONE, IL TEMPO LIBERO, LO SPORT

II nostro municipio subito dopo il I presenta una concentrazione di strutture dedicate alla cultura tale da costituire un riferimento non solo per l’intera città ma addirittura al livello regionale e nazionale: basti pensare al polo museale costituito dal Maxxi, al Macro, all’Auditorium, al Museo di Valle Giulia, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e contemporanea, al Museo del Cinema. I musei, le gallerie, le fondazioni culturali, le accademie, le biblioteche, i teatri, l’Auditorium della musica e le stesse università garantiscono un’eccellente offerta culturale, ma non possono essere corpi estranei slegati dalla vita municipale. Obiettivo del governo municipale è quello di integrare e favorire la fruizione di queste strutture culturali da parte dei loro visitatori curando in modo organico la parte di città che le accoglie ma anche coniugarla con le esigenze dei cittadini che vi vivono in prossimità. La ricchezza culturale del nostro territorio dovrà orientare l'azione di governo municipale anche nella direzione di stimolare un sistema di relazioni tra istituzioni, mondo culturale, associativo, e tessuto imprenditoriale, che possa portare alla promozione di percorsi turistici, godibili anche on line, tra ville, luoghi d’interesse storico, artistico e archeologico, poli museali e musicali rivolto a tutti. Ma oltre ai musei il II Municipio si qualifica anche per le strutture universitarie che vi sono presenti dalla Città Universitaria nelle sue diverse sedi, alle facoltà di architettura a Valle Giulia e a via Flaminia, alla LUISS, ecc: anche in questo caso il Municipio può concorrere alla vita e alla qualificazione dei quartieri che accolgono queste sedi offrendo servizi per gli studenti che le frequentano: si tratta in questo caso di regolare fuori di logiche speculative l’accessibilità e l’accoglienza dei numerosissimi fuorisede che costituiscono la parte più debole dell’utenza universitaria. Anche in questo caso il municipio potrà organizzare e vigilare sull’offerta di residenza: questa può infatti costituire un’opportunità economica per la piccola proprietà che oggi può meglio sostenere i costi che ad essa si legano senza per questo costituire invece un nuovo ambito di speculazione edilizia.

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Il Municipio potrà promuovere inoltre un nuovo rapporto fra gli studenti universitari e la città che li accolgono costituendo occasioni di studio ed approfondimento che si collochino nel loro percorso di studio ma nello stesso tempo possano concorrere in modo utile alla domanda di conoscenza, ricerca e progettazione che spesso le istituzioni competenti non possono espletare pienamente per i più diversi motivi. Per far fronte alla forte domanda di luoghi di aggregazione e confronto che proviene prevalentemente dai giovani individuare luoghi ed iniziative che permettano di promuovere, sviluppare ed accogliere espressioni artistiche nei diversi campi (arti visive,musica,ecc): tali iniziative per godere di adeguate condizioni di libertà potranno essere sviluppate anche attraverso forme di autogestione. Infine le strutture scolastiche presenti nel territorio municipale dovranno essere organizzate in accordo con la loro dirigenza in modo tale da offrire sedi per lo sviluppo di attività integrative rispetto a quelle direttamente legate alla didattica da offrirsi non solamente alla popolazione scolastica ma anche ai quartieri. La scuola fa parte, a tutti gli effetti, del sistema di welfare locale, svolge un ruolo, oltre che di formazione ed educazione, anche di sostegno per le famiglie rafforzando il legame con il territorio. Altro obiettivo da raggiungere è l'esercizio della pratica sportiva per tutti a tutte le età. Lo sport è inteso come fattore di crescita psico‐ fisica, per i giovani ed i più giovani, per gli adulti ed anziani, per mantenere un buon stato di forma e prevenire le tante malattie della società moderna legate alla sedentarietà del lavoro, all’uso dell’auto e scooter e allo stile di vita in generale. Lo sport è anche divertimento ed oasi contro lo stress. Promuovere lo sport sociale significa integrare il gioco sportivo con l’educazione alla responsabilità, al rispetto dell'altro, all'uguaglianza, significa creare spazi di libertà e partecipazione. La ricchezza di impianti sportivi nel territorio del Municipio (basti pensare ai numerosi circoli sportivi presenti nei lungotevere, agli impianti CONI all’Acqua Acetosa, al campo Artiglio, ai campi da tennis di Via Como ecc) consentirebbe, attraverso convenzioni e accordo con i soggetti pubblici e privati di

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE garantire la pratica sportiva non solamente per le prestazioni di livello agonistico ma anche per facilitarla e promuoverla al fine di garantire le migliori condizioni di salute di tutta la popolazione. Il Municipio potrà poi realizzare interventi mirati all’espletamento della pratica sportiva nei luoghi pubblici. Ciò dovrà avvenire in primo luogo nei numerosi parchi ma anche in aree spesso marginali e degradate che, anche con forme di autogestione, possono essere attrezzate ed utilizzate a questo scopo. In tal senso il municipio dovrà proporre un diverso uso degli spazi interni condominiali non limitandoli alla sosta ma organizzandoli anche come spazi di gioco ed attività ricreativa per i bambini. Per gli anziani, oltre al sostegno dei centri ad essi dedicati sarà indispensabile organizzare, anche attraverso forme di volontariato, forme di socializzazione e per la reciproca conoscenza, coinvolgendoli in iniziative che permettano di superarne l’isolamento. Il nostro municipio infatti, caratterizzato da una popolazione con un elevato tasso di anzianità, presenta gravi criticità che si legano alle condizioni di vita degli anziani stessi anche aggravate dalla crisi economica che ha ridotto il potere di acquisto delle pensioni ed ha reso più oneroso l’accesso alle terapie sanitarie. Il coinvolgimento di anziani nella vita sociale potrà anche avvenire organizzandoli in servizi di pubblica utilità quali quelli per l’infanzia, a supporto delle famiglie. Non da trascurare è inoltre la possibilità che gli anziani possano contribuire con le loro competenze, non più utilizzate a seguito del pensionamento, ad risolvere in forme di volontariato problemi che richiedono specifiche professionalità e che altrimenti sarebbero più onerosi per le famiglie.

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9. LE POLITICHE PER I GIOVANI, L'INNOVAZIONE, LO SVILUPPO LOCALE.

Il Municipio concorrerà all’organizzazione di luoghi dedicati alla creazione di startup per favorire nuove iniziative giovanili nell’imprenditoria e nel lavoro. Fondamentale in tal senso sarà l’apporto finanziario che potrà venire dalla Regione, soprattutto in partenariato con soggetti privati ed associazioni. Per facilitare l'avvio di progetti di startup il Municipio potrà attivare uno sportello dedicato alla ricerca di Fondi Europei e alla partecipazione a Bandi Europei di carattere regionale. Si dovrà inoltre avviare un ampio ed articolato programma per lo sviluppo di servizi di formazione in favore dei più giovani puntando a facilitare l’ampliamento dell’offerta formativa tramite una partnership con i nuovi incubatori di imprese innovative presenti nel territorio oppure che siano interessati a stabilirsi nel Municipio. In particolare, si propone una partnership tra Istituti Scolastici del proprio territorio, uno o più incubatori di imprese e Roma Capitale, per offrire programmi di formazioni in materia di competenza digitale e programmi di alternanza scuola lavoro. Per le scuole secondarie di secondo grado, si potrà studiare l’introduzione di formazione alternanza‐scuola lavoro tra gli incubatori e gli Istituti scolastici, interagendo anche con la Regione titolare dei fondi europei sulla formazione.

SPORTELLO STARTUP, INCUBATORI D'IMPRESA, COWORKING Sportello StarpUp Nell’ambito delle politiche di sviluppo locale il Municipio attiverà uno “sportello StartUp”, sportello d’informazione rivolto a tutti i giovani e cittadini del territorio con l’obiettivo di favorire la nascita e creazione di associazioni, cooperative e micro/piccole imprese in grado di generare progetti, creare occupazione ed opportunità per tutti coloro che vogliono entrare o reinserirsi nel mondo della produzione. Lo “sportello StartUp” del Municipio potrà inoltre far parte di un nuovo sistema degli “Incubatori d’Impresa, Formazione e Lavoro” in collegamento con Centri per l’Impiego, Centri di Formazione Professionale, Scuola, Università, Camere di

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Commercio, Regione, Enti di Ricerca, Imprese e Sistemi d’impresa. Il Municipio con lo “sportello StartUp” attraverso il servizio d’informazione e ed orientamento, potrà indicare e stimolare nuove opportunità d’inclusione sociale per giovani, donne, precari, persone svantaggiate, extracomunitari che vogliono entrare o reinserirsi nel mondo produttivo anche attraverso un percorso di “autoccupazione” potendo mettere a disposizione spazi fisici individuabili anche tra gli opifici in via di dismissione o luoghi più piccoli che abbiano la capacità di “fare rete”. Incubatori e Acceleratori d’Impresa Gli spazi fisici messi a disposizione dal Municipio, potranno ospitare periodicamente, fianco a fianco, anche attraverso servizi comuni, le attività imprenditoriali ed artigianali, innovative e/o tradizionali, formazione professionale, training imprenditoriale, apprendistato, sviluppo e opportunità di finanziamento (ordinario e/o agevolato), incontri con il sistema Universitario e della Ricerca e con “le numerose storie imprenditoriali e di lavoro “di successo”, in un percorso articolato si potrà arrivare a configurare anche la possibilità di dar vita a nuovi “incubatori ed acceleratori d’impresa”. In questi spazi potranno essere ospitate le esperienze e best practices promosse da giovani imprenditori ma anche dalle aziende (profit e non profit) e dalle istituzioni. Offriremo attraverso workshop e un Business Forum strumenti per far crescere conoscenza e competenza. Spazi Co WOrking Inoltre si potranno sviluppare nuovi “spazi community” stimolante nuovo modo di aggregarsi (coworking, cooperazione, collaborazione, condivisione, etc.), dove l’economia collaborativa costituisce un’ulteriore modalità di produzione e scambio di beni e servizi frutto soprattutto dei cambiamenti e dell’innovazione tecnologica che arriva ad introdurre nuovi elementi socialmente rilevanti nel rapporto strutturale tra economia e società. La crisi economico occupazionale dell’ultimo decennio ha visto aumentare i cosiddetti lavoratori agili (smartworker) senza un proprio ufficio fisico, hanno tutto nel proprio tablet o PC, alla ricerca di un punto di appoggio per lavorare e socializzare. Essi hanno un certo livello di

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare per svolgere il proprio lavoro, avendo la necessità soprattutto di un punto di connessione in rete wi‐fi e un punto di appoggio in un ambiente accogliente. Il Municipio metterà a disposizione della community aree e spazi di sua proprietà non allocati, ma accoglienti e condivisi come punto ufficio e spazi professionali con locali liberi da condividere ed offrire attraverso una piattaforma WEB.

EUROPA OFFICE UN SERVIZIO CHE GUARDA ALL’EUROPA: COME CERCARE OPPORTUNITÀ, PROGETTI, FINANZIAMENTI L’Unione Europea in quanto unione tra stati sovrani europei è ancora la grande opportunità politica economica e sociale. I giovani, nonostante le contraddizioni e le ultime vicende sull’immigrazione, possono guardare a questa grande area con ottimismo. L’Italia è protagonista e parte integrante dell’Unione la quale può offrire ai giovani e a noi tutti opportunità economiche e scelte di vita che poggiano su valori di libertà e democrazia. Il servizio Europa Office del Municipio avrà diverse valenze in quanto svolgerà servizio di sportello, informazione e progettazione servizi che saranno presentati alla cittadinanza in un incontro pubblico che si terrà primi 100 giorni della nostra amministrazione. Convocheremo un’assise pubblica che vedrà presenti tutti i soggetti che si occupano della ricerca dei fondi comunitari e partecipano a vario titolo ai bandi europei, nazionali e regionali. Si coinvolgeranno i cittadini, le scuole, Università ed Enti di Ricerca, la CCIAA di Roma, le rappresentanze e le confederazioni degli esercenti, commercianti ed artigiani, rappresentanti del credito agevolato dalle banche ai confidi, insieme ai soggetti privati dalle associazioni alle società che lavorano e si occupano di Fondi Europei ed in generale di finanziamenti privati e pubblici agevolati. Il processo aperto e partecipativo individuerà gli ambiti in cui il Municipio si impegnerà come la formazione, integrazione, ambiente, cultura, scuola, fino ai finanziamenti agevolati e a contributi pubblici per le startup, la crescita e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese. Si avvierà così un tavolo permanente di lavoro, presenti tutti i soggetti

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE interessati dove si individueranno gli ambiti dei possibili progetti che avranno una ricaduta nel territorio del II° Municipio, chi vi parteciperà con quali ruoli e funzioni in un nuovo partenariato pubblico‐privato. Ma Europa Office svolgerà anche funzione di sportello di informazione rivolto a tutti coloro che vogliono semplicemente informazioni sul funzionamento dei finanziamenti agevolati e a contributi pubblici di carattere comunale, regionale, nazionale ed dell’UE , sui soggetti erogatori e per quali ambiti e si integrerà con lo sportello per le start up, incubatori d’impresa e CoWorking. Fondamentale sarà il rapporto con i soggetti privati che si occupano di progetti con accesso ai finanziamenti agevolati in generale, le Banche ed Confidi. Con il servizio Europa Office attraverso il servizio d’informazione e orientamento, potrà indicare e stimolare nuove opportunità d’inclusione sociale per giovani, donne, precari, persone svantaggiate, extracomunitari che vogliono entrare o reinserirsi nel mondo produttivo anche a partire dalla partecipazione e o inserimento nell’ambito dei nuovi progetti a forte valenza sociale.

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10. COMMERCIO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

La crisi del commercio al dettaglio ha origini lontane e vive da anni problematiche, derivanti anche da mutamenti strutturali per lo spostamento dei consumi dal canale degli esercizi al dettaglio al commercio on line, ai grandi siti outlet, verso la grande distribuzione o verso i centri commerciali. Nel contempo si assiste all’emergere delle imprese gestite dai nuovi residenti comunitari ed extracomunitari ed alla tendenziale crescita dei costi come affitti degli immobili, utenze, tasse e tariffe non interamente scaricabile sui prezzi di vendita. Le modifiche strutturali che stanno interessando il commercio portano a riconoscere e a valorizzare il ruolo delle piccole e medie imprese, costituenti il reale tessuto della distribuzione commerciale esistente in ragione del servizio di prossimità, di specializzazione e di presidio del territorio a favore della cittadinanza. In ragione di ciò dovrà essere mantenuta la vigente percentuale obbligatoria di esercizi di vicinato all’interno dei centri commerciali e potenziata la funzione dei Centri Commerciali Naturali in un’ottica di riqualificazione del contesto urbanistico dove il commercio di vicinato non può essere considerato complementare alla grande distribuzione.

RIQUALIFICAZIONE DELLE GRANDI VIE COMMERCIALI E DELL’OFFERTA COMMERCIALE Gli interventi di riqualificazione e decoro riguarderanno le grandi vie commerciali da Via Po a Viale Eritrea, da Viale Libia a Viale Somalia, da Via Catania a Via Ravenna a Via Catanzaro. Si punterà da un parte a favorire, tra i commercianti e negozianti, le cosiddette “associazioni di strada” e dall’altra sarà avviato un processo per rivitalizzare il commercio dei mercati rionali. Infine interventi mirati saranno previsti per riqualificare l’offerta commerciale nel quartiere S.Lorenzo.

LE VIE DELLO SHOPPING Una particolare rilevanza assume per la piccola e micro‐impresa il commercio ambulante, da salvaguardare dall’abusivismo, senza

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE alcuna autorizzazione. Una vigilanza e regolamentazione richiesta anche per gli “itineranti” privi di qualunque forma di garanzia e nell’interesse dei consumatori, si porranno in essere adeguate politiche di repressione dell’abusivismo. Abusivismo e contraffazione due mali che affliggono il commercio che il Municipio contrasterà con la continuità dei controlli da parte della polizia municipale e della Guardia di Finanza. La nostra amministrazione rilancerà le “vie dello shopping”, all’interno di una politica per l’affermazione dei Centri commerciali naturali. Esse saranno inserite in un’azione di riqualificazione dei contesti urbani e per il miglioramento dell’arredo urbano

DISTRETTO DELL’ARTIGIANATO, ARTE E MESTIERI Il progetto riguarda la realizzazione nell’ambito del Municipio di un “distretto dell’artigianato, arte e mestieri”, per il recupero e lo sviluppo dell’artigianato, dei mestieri e per la valorizzazione dei sistemi delle piccole imprese e del commercio territoriale. L’attenzione sarà innanzitutto volta alla “bottega del mastro artigiano”, con un network che si potrà sviluppare – anche attraverso l’incentivazione alla formazione per l’attività artigiana – e alla creazione della “piazza dell’artigianato”. Il progetto permetterà di promuovere, accogliere e realizzare eventi e manifestazioni per la promozione “dell’eccellenza artigiana”. Infine sarà favorito il potenziamento ed il funzionamento delle relazioni a rete, nell’ambito del territorio, a partire dalle aree dei mercati rionali. L’idea è di effettuare un censimento di tutte le realtà artigiane presenti nel municipio e verificare le potenzialità connesse con la realizzazione di un network per potenziare e valorizzare la domanda di prodotti artigiani distinguendo tra il food ed il no‐food. Obiettivi del progetto sono: individuare i punti di forza e debolezza, minacce ed opportunità, dell’artigiano; favorire il legame con le scuole professionali ed il rapporto con i cittadini consumatori, dalla falegnameria all’idraulica, dalla tappezzeria all’elettricista, dal giardinaggio al ciclista, dal pittore al riparatore di elettrodomestici, mestieri antichi e moderni con strumenti antichi e nuovi per realizzare i migliori prodotti o servizi richiesti da un mercato dalle

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE molteplici esigenze. Il distretto dell’Artigianato, Arte e Mestieri sarà avviato chiedendo a tutti i soggetti coinvolti dagli artigiani piccoli e grandi, ai rappresentanti ed associazioni di categoria, agli alunni delle scuole di formazione professionale ed a tutti i cittadini interessati di partecipare alla messa in cantiere di questo progetto che potrà realizzarsi anche attraverso fondi regionali, dello Stato e dell’Unione Europea. Sarà possibile individuare infine dei veri e propri spazi fisici nel territorio del municipio, a cominciare dagli edifici ed aree dismesse dove insediare la “piazza dell’artigianato”, luogo di eventi, mostre o appuntamenti enogastronomici dove poter mettere in mostra quanto gli artigiani e l’artigianato fa e può fare per il nostro municipio e la cittadinanza romana. Scienza ed artigianato, globale e locale, grande metropoli e quartiere, memoria e futuro tutto questa da forma e corpo allo svolgersi della vita quotidiana dove l’Artigianato, l’ Arte e i tanti mestieri possono ancora essere indispensabili per soddisfare tanti bisogni e contribuire ad arricchire la nostra economia. L’obiettivo sarà raggiunto con il miglioramento e l’ampliamento dell’offerta dei prodotti e servizi artigiani in modo da rivitalizzare il rapporto ed il soddisfacimento del cittadino‐consumatore a sua volta chiamato a rivisitare il proprio stile di vita, maggiormente a contatto con il mondo dell’artigianato presente nel territorio ed al passo con i tempi. Data la vocazione commerciale che si lega alla qualità del territorio municipale il Municipio, anche a sostegno della grave crisi di queste categoria, dovrà produrre una politica organica nel settore. Dovrà pertanto sostenere ed organizzare la piccola distribuzione promuovendo reti di acquisto che la rendano concorrente rispetto alle grandi catene commerciali e concorrendo alla sua qualificazione specialistica e qualitativa e perseguendo le forme di abusivismo. Sarà inoltre necessario vigilare e perseguire severamente le diverse forme attraverso le quali si aggirano le normative relative alle grandi e medie strutture commerciali per insediarle in contesti, come quelli del nostro municipio, che non sono adatti allo scopo. Particolare attenzione dovrà essere rivolta ai cambi di destinazione d’uso ed al

FRANCESCA DEL BELLO – Candidata alla Presidenza del II Municipio PROGRAMMA ELETTORALE rispetto degli standard urbanistici prescritto per tali strutture commerciali. Attenzione particolare dovrà essere rivolta a quelle strutture mercatali in sede fissa ( piazza Gimma, via Antonelli, Via Catania, piazza Alessandria) conservandone e tutelandone le funzioni commerciali esistenti, riqualificandone il sistema dei servizi ad esse integrate ed utilizzandole anche per accogliere l’offerta dei prodotti alimentari a Km/0. Per queste strutture si dovrà agevolare i sistemi di accessibilità ed il carattere di punto di incontro e socializzazione che di fatto garantiscono per tutta la popolazione. L’obiettivo è pertanto valorizzare il potenziale commerciale basato sull’organizzazione dei piccoli operatori anche rafforzando il loro legame con i produttori del territorio regionale.

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11. LA PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA

Senza il dialogo permanente tra cittadini e istituzioni non è possibile risolvere i tanti problemi che affliggono la città. Dobbiamo consolidare i percorsi di partecipazione democratica e regolare la gestione dei beni comuni attraverso un patto tra cittadini e amministrazione. L’amministrazione del Municipio per garantire la vicinanza al cittadino del territorio attiverà e consoliderà processi di partecipazione per raccogliere suggerimenti indicazioni e proposte provenienti dalla cittadinanza attiva nelle sue articolate forme, dai forum all’osservatorio ai referendum consultivi anche on line. Nel contempo saranno consolidati i Processi Partecipativi che vedono coinvolti l’Assessorato alla Trasformazione Urbana i progetti di riqualificazione che interessano il territorio del Municipio Roma II°. Si potenzieranno e si favoriranno iniziative, in adesione alle richieste dei cittadini, come il portierato di quartiere, gli orti urbani, imprese di agricoltura biologica, finanza etica, bookcrossing, l’iniziativa volta alla promozione della lettura e allo scambio dei libri. Si favoriranno esperienze di promozione culturale, riciclo, riuso e risparmio energetico.

AMMINISTRAZIONE CONDIVISA Tenuto conto lo stato di abbandono ed incuria in cui versano tanti spazi pubblici, si favorirà l’amministrazione condivisa e la gestione dei beni comuni sollecitando l’amministrazione di Roma Capitale ad adottare apposite delibere dopo aver proceduto alla consultazione della cittadinanza e delle associazioni. Queste percorso sarà la nostra bussola che permetterà di far crescere la “buona amministrazione” e condividerla tutti insieme come bene comune.

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12. LA STRUTTURA TECNICO‐AMMINISTRATIVA E LA TRASPARENZA

Tutti gli obiettivi di governo municipale non avrebbero alcun esito se non si tenesse adeguato conto della struttura tecnico amministrativa del municipio e della sua possibile evoluzione ed incremento di efficienza legato alla unificazione dei due municipi ed alle politiche del personale del governo centrale e cittadino. A tale scopo si intende costituire una sede di valutazione dei carichi di lavoro e delle condizioni organizzative delle strutture tecnico amministrative del municipio allo scopo di assumere i provvedimenti di competenza municipale e sollecitare quelli di competenza centrale che concorrano alla massima efficienza e produttività delle strutture stesse. In tale contesto sarà cura della parte politica, in collaborazione con i dirigenti del Municipio e sulla base di un organizzazione via web delle segnalazioni dei cittadini, verificare il rispetto dei contratti di servizio da parte delle aziende produttrici dei servizi (ATAC, AMA, ACEA, ITALGAS,ecc). Si promuoveranno infine criteri di individuazione ed accertamento degli obiettivi e dei risultati della Dirigenza che garantiscano la massima produttività della struttura amministrativa. Ci faremo infine promotori delle più diffuse applicazioni delle tecnologie informatiche e del web basata su una semplificazione e standardizzazione dei provvedimenti allo scopo di accelerarne l’espletamento e la trasparenza nei confronti dei cittadini. La promozione della capacità ed efficacia della P.A. comunale si può raggiungere ottimizzando e qualificando le sue risorse umane e materiali. In particolare l’amministrazione centrale e municipale deve essere riorganizzata per a) garantire la trasparenza dei procedimenti che costituisce un fattore determinante per la corretta gestione democratica e indispensabile per la riconquista della fiducia dei cittadini e il loro coinvolgimento. b) garantire una capacità di controllo effettivo, proprio per la tutela dei più deboli e degli interessi generali, che

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scoraggi in forma preventiva e sanzionatoria le violazioni a norme e regolamenti c) abbattere gli ostacoli burocratici che si frappongono tra la programmazione, la gestione e il godimento del bene comune. d) favorire un’effettivo coordinamento delle competenze di chi governa e di chi attua gli interventi per ridurre sprechi e contraddizioni

I COSTI E LA TRASPARENZA DELLA POLITICA MUNICIPALE In coerenza con l’esigenze che scaturiscono dalla grave crisi economica che stiamo attraversando, pur nei forti limiti dei poteri del governo municipale, l'impegno è quello di contenere al massimo i costi per la attività degli organi politici (gettoni di presenza, spese di viaggio). Tale contenimento, più che attraverso al riduzione di questi corrispettivi che dipendono dalla competenza del governo cittadino, potrà avvenire attraverso la migliore regolamentazione dei criteri di partecipazione, di indizione delle commissioni e delle sedute di Consiglio Municipale. Saranno infine favorite le condizioni di accesso agli atti favorendo prioritariamente quelle avanzate dalle organizzazioni cittadine portatrici d’interessi diffusi. Saranno promossi incontri ed iniziative che permettano loro di partecipare alla vita del governo municipale assistendo ai momenti di confronto politico e apprendendo le modalità attraverso le quali si perviene alle decisioni.

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II° municipio 2013‐2016 amministrazione uscente: attività e cose fatte l’amministrazione uscente si è impegnata nei seguenti ambiti utilizzando risorse a disposizione che sono passate da circa 14,670 milioni di euro bilancio 2012 ai 9,50 milioni del 2013 ai 10,856 milioni del 2014 comprensivi dei blocchi dovuti al patto di stabilità ricercando un rapporto più diretto con i cittadini anche attraverso i nuovi strumenti del web, per una migliore pianificazione degli interventi da parte del Municipio più corrispondente alle esigenze maggiormente sentite dalla cittadinanza. Comunicazione/Trasparenza Diretta streaming del Consiglio municipale •Newsletter municipale Pubblicazione sul sito internet del Municipio: Concessioni Occupazione Suolo Pubblico Convocazioni del Consiglio Convocazioni di Giunta Commissioni Consiliari Legalità Approvata delibera antimafia per la giustizia sociale, la sicurezza in materia di appalti. contrasto della corruzione, destinazione pubblica dei beni confiscati, il contrasto del gioco d’azzardo, formazione per contrastare la criminalità organizzata e per promuovere buone pratiche pubbliche nella lotta alle mafie in tutto il Paese Politiche sociali, Salute e Benessere Tavolo permanente sulla salute mentale, organizzati nelle scuole corsi di sensibilizzazione sulle nuove dipendenze, Progetto "Secondo noi è l'amore che crea una famiglia” a sostegno delle famiglie omogenitoriali Mobilità e Trasporti Osservatorio per la Sicurezza Stradale del Municipio II, Accordo con ITALGAS per la realizzazione di attraversamenti pedonali permanenti in materiale lastoplastico, Semaforo pedonale Circonvallazione Nomentana 247, Riapertura tratto di strada tra batteria Nomentana e via Lanciani della ex Tangenziale est Delibera sul Pedibus e bike to school, Parchi, Ville storiche e verde pubblico Bando per l’adozione aree verdi da parte dei cittadini, Ripristino chiusura notturna dei parchi estate 2013 Tavolo operativo” con

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Dipartimento Ambiente per monitoraggio delle problematiche relative alle ville storiche, parchi, giardini e aree verdi del territorio Confermato Parco Rabin nel confine del vincolo paesaggistico nel comprensorio protetto di Villa Ada Visite guidate gratuite con percorsi didattici per Villa Torlonia e Villa Borghese Partecipazione della cittadinanza Assemblee pubbliche, percorsi partecipativi in corso: Quartiere della Città della Scienza Progetto Urbano San Lorenzo Conferenza Urbanistica Municipale Commercio Avviate le procedure per: Trasformazione a mercato plateatico del mercato Tiburtino, Delimitazione a terra delle OSP autorizzate sul territorio ed esposizione cartellino con dettagli concessione, Studio misure per incentivi artigianato‐artisti, Ricognizione di tutti i mercati sul territorio, Collaborazione con la Sapienza per un Bando d’idee tra gli studenti per disegnare il logo del marchio «Secondo qualità» Bandi Regionali/Europei Costituito l’Ufficio Europa del Municipio per ricerca e partecipazione a bandi europei/regionali, Partecipazione bando per accedere a Fondi Europei per l’Integrazione con due progetti di cui uno ideato e proposto dal Municipio –tre bandi regionali ed uno di una fondazione privata –come partner, ad un progetto per il programma europeo Daphne III •Delibera per regolamentare l’accesso a finanziamenti e la sponsorizzazioni da privati; Convegno dibattito, in collaborazione con il CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato) sul tema dell’accesso a finanziamenti agevolati e a contributi pubblici per la nascita, la crescita e lo sviluppo delle piccole e medie imprese Sicurezza Istituito un tavolo di coordinamento tra le forze di sicurezza locali per interventi mirati ed intensificazione dei controlli •Quartiere San Lorenzo: identificato e applicato, per la prima volta a Roma, (in collaborazione con la Prefettura) l’articolo del codice della strada per la sanzione e chiusura dei negozi di vicinato che vendono alcool dopo le ore 24:00 Scuola/Istruzione/Politiche Educative

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Riqualificati i giardini delle scuole dell’infanzia di Villa Paganini e Falcone e Borsellino •Interventi nel plesso della scuola S. M. Goretti (450.000,00 euro Decreto del fare) •Riaperto Spazio BE.BI e Ludoteca sito in Via Adigrat •Inaugurato ascensore della scuola elementare ”S.M. Goretti“ Apertura dell'uscita su via dei Volsci della scuola Saffi a San Lorenzo Progetto di aggiornamento Docenti e Genitori della Scuola per prevenire l’insorgenza di possibili difficoltà nel campo dell’apprendimento scolastico •Protocollo d’intesa per la definizione e l’attuazione di un programma interculturale finalizzato all’inclusione scolastica degli alunni non italiani •Progetto sviluppo psico‐motorio per bambini 3/6 anni presso il parco di viale Tiziano •Corsi, nelle scuole, di sensibilizzazione sulle nuove dipendenze ed altre azioni di diritto civico, di educazione stradale, sensibilizzazione su tematiche ambientali ed importanza del riciclo •Delibera di istituzione del Consiglio Municipale dei Bambini Ambiente – Decoro Urbano Parziale pedonalizzazione di Piazza Gimma con la messa a dimora di piante, l’installazione di panchine, di una fontanella e la dislocazione di cestoni portarifiuti, Restyling blocco centrale di piazza Sant’Emerenziana Lavori Pubblici Apertura piazza Annibaliano •Avviato iter pedonalizzazione •Piazza Perin del Vaga •Rotatoria in piazza Istria ed eliminazione semafori •Riqualificati i marciapiedi di via di Sant'Orsola e via Michele di Lando e pianificati gli interventi del marciapiede di via Livorno con i fondi Contratto di quartiere del 2002 •Riqualificati i marciapiedi di via Spallanzani• Avviati i lavori di riqualificazione di viale Somalia e via Fara Sabina in collaborazione con le società dei Pubblici Servizi •Istituito tavolo permanente con le società dei Pubblici Servizi Urbanistica Percorso Municipale per la rigenerazione dell’ex stabilimento militare di via Guido Reni, In itinere Progetto Urbano San Lorenzo e Progetto Urbano Flaminio Recuperate con l’Assessorato alla Trasformazione Urbana e della Sovrintendenza, le risorse necessarie per la realizzazione della biblioteca/mediateca in via della Lega Lombarda salvaguardando gli splendidi ritrovamenti archeologici

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Diritti civili Cittadinanza onoraria a tutti i bambini del Municipio nati in Italia e figli di genitori stranieri Istituzione del registro delle Unioni Civili •Iniziative pubbliche per le giornate per i diritti dell’infanzia e contro la violenza sulle donne Avviati progetti per dare l’opportunità alle mamme di partecipare, a Corsi di accompagnamento alla nascita e disostruzione vie aeree Prevista apertura Sportello contro la violenza di genere e immigrazione Sport Convenzione con l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni per l’effettuazione di visite d’idoneità medico‐sportive agonistica per gli atleti delle Società Sportive afferenti al Municipio Consegnata la palestra del Campo Artiglio, Progetto “Sport in classe – Ginnastica e giochi sportivi” nelle scuole primarie dell’ex Municipio III Consegnata la nuova palestra all’IC Settembrini plesso di via Novara Cultura Istituzione Registro della Cultura •Incontri con le numerose Istituzioni culturali, Associazioni, Accademie, Istituti di Cultura esteri e Operatori della cultura del territorio per attivare forme di possibili collaborazione, programmazioni condivise e convenzioni •Sostegno alle poliedriche iniziative culturali emerse dalle realtà culturali del territorio •Concessione di circa 50 Patrocini per attività culturali •Partecipazione ai tavoli e incontri Pari Opportunità •Concerti estivi sul Ponte della Musica