Una Legge Sul Fine Vita, Uscendo Dalle Contrapposizioni Ideologiche
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arcireport settimanale a cura dell’Arci | anno XV | n. 8 | 2 marzo 2017 | www.arci.it | [email protected] Una legge sul fine vita, uscendo dalle contrapposizioni ideologiche di Maria Chiara Panesi responsabile nazionale Arci Diritti civili e laicità Vi è una difficoltà oggettiva a parlare di opinionisti che soppesano, giudicano, grido di questa richiesta dobbiamo dare pubblicamente di morte, il mysterium condannano scelte dolorose e riservate, e risposte concrete, riconoscendo al pazi- tremendum che reca con sé retaggi antichi che hanno tutto il diritto di rimanere tali. ente l’ultima parola circa i trattamenti e reverenziali timori e divide la morale O una discussione in cui non divampino i sanitari cui vorrà sottoporsi e garantendo laica e la morale cattolica, accomunate furori ideologici di chi si erge a difensore la libertà di scelta a tutti i malati termi- spesso da un sentimento di angosciosa della vita, anche quando si riduce ad un nali, prevedendo la figura del fiduciario paura che relega la morte alla dimensione vano simulacro, rigettando l’idea che perché le volontà siano vincolanti anche privata ed intimistica, fatta di dolore, l’essere umano possa autodeterminarsi e quando il paziente non sarà più cosciente. silenzio e commozione. Una dimensione scegliere liberamente del proprio corpo È questa la battaglia culturale di libertà rimasta pressochè immutata dal I secolo perché esso apparterrebbe unicamente a cui vogliamo tendere, infrangendo il d.c. in cui il filosofo Seneca teorizzava ad una qualche divinità. muro di angosciosa inquietudine, certi l’accettazione della morte come termine Non dobbiamo stupirci dunque se siamo che l’autodeterminazione terapeutica naturale della vita affrontando la più l’unico paese dell’Europa occidentale a rientri appieno tra le grandi libertà in- grande inquietudine dell’essere umano, non avere una legge sul fine vita, se da dividuali, inalienabili per definizione. diventando di fatto una barriera culturale un decennio si tenta di produrre una Chiediamo al parlamento di legiferare e da cui non riusciamo a liberarci. legge sul testamento biologico senza che di farlo con coraggio e determinazione, Ancora oggi siamo incapaci di affrontare la politica abbia il coraggio e la determi- producendo adesso una buona legge un dibattito pubblico sul tema e posizio- nazione di portarla a compimento. Una sul testamento biologico e mettendo al nare la morte al centro di una discussione politica che si è troppo spesso dilaniata tra centro il rigore e la civiltà. E chiediamo complessa che parta dall’accettazione spiriti rissosi e accanimenti strumentali, alla politica di rigettare con forza le della stessa come passaggio ineluttabile incapace di trovare una sintesi e costruire violente passioni che si accenderanno della vita umana e che sappia tenere in- alleanze, o di far cadere il velo. nei prossimi giorni quando la proposta sieme l’autodeterminazione e la scelta, la Una richiesta: lasciatemi morire con di legge uscita dalla Commissione Affari volontà individuale e la salute collettiva, dignità. È questa la richiesta rimasta Sociali verrà incardinata nel dibattito, e l’etica e la morale. inascoltata, costringendo persone a cer- che agiteranno le bandiere della disin- Non riusciamo a fare una discussione care altrove la parola fine ed immolando formazione, dell’ideologia e della guerra che non rischi di scivolare nel tremendo alla gogna mediatica chi ha combattuto di religione pur di mantenere il paese salotto televisivo di questi giorni, farcito per il diritto all’autodeterminazione. Al nell’immobilità. 2 arcireport n. 8 | 2 marzo 2017 8marzo 8 marzo 2017, non più solo mimose di Ornella Pucci Consiglio nazionale Arci Una cosa è certa: l’8 marzo 2017 non Perchè? Perchè se le nostre vite non torna oggi in forme nuove in quello che vedremo più solo mimose nelle piazze, valgono, non produciamo, perché dalla è stato definito lo sviluppo economico ma il fiorire di iniziative animate da violenza ci si protegge con la propria neoliberista, attraverso il controllo e il donne consapevoli per dire basta alla autonomia, perchè senza effettività nei mutamento di significato sociale della violenza contro le donne non solo del diritti non c’è giustizia nè libertà per presenza femminile, lo sfruttamento e maschio ma del sistema, per rivendicare le donne, perchè sui loro corpi, la loro l’assoggettamento dei corpi, l’uso della libertà e piena cittadinanza per le donne salute e il loro piacere siano le donne a violenza e la manipolazione dell’im- di tutto il mondo. Sarà una iniziativa decidere, perchè le donne siano libere maginario. Vediamo che il carattere globale promossa dalla rete di Non una di muoversi o di restare contro ogni patriarcale della società è sopravvissuto di meno, dai sindacati e dalle storiche frontiera, per distruggere la cultura della a tutti i grandi mutamenti intrecciandosi organizzazioni femminili come l’UDI violenza attraverso la formazione, per ad ogni nuova forma dell’economia, den- che porterà alla ribalta attraverso cortei, rifiutare linguaggi sessisti e misogini, per tro le leggi, dentro la forma dello Stato assemblee e iniziative culturali la lotta dare spazio ai femminismi nei movimenti e delle istituzioni. Dobbiamo ricordare contro il sistema oppressivo globale nei e costruire spazi politici antisessisti. che la cittadinanza in Europa nasce confronti del genere femminile. L’iniziativa è globale perchè globalmente proclamando libertà e uguaglianza, ma Ci sono vari modi per aderire allo scio- sempre di più le donne acquisiscono la escludendo a lungo e in modo violento il pero globale: vestirsi di nero con una consapevolezza di essere state a lun- genere femminile, per cui da due secoli fascia o una sciarpa fucsia, astenersi go escluse dal governo della terra che le donne hanno dovuto affrontare lotte dal lavoro di cura della casa e della abitano e nella quale riproducono la infinite». (cit. piattaforma UDI 2017). famiglia, astenersi dal consumo non vivibilità della specie. L’economia è Quindi la battaglia è nel mondo, anche comprando nulla e lasciando spente stata costruita su un’astrazione, quella in Europa e in Italia dove ogni giorno lavatrici e lavastoviglie, e soprattut- dell’uomo economico produttivo, ovvero i fatti di cronaca ci ricordano nuove to scendendo in piazza, aderendo alle il maschio, soggetto dominante nella forme di sfruttamento e subordinazione manifestazioni indette dalle donne per rappresentazione culturale che cancella del lavoro e il rinascente sessismo che riappropriarsi degli spazi della propria la realtà della differenza di genere. assieme ad omofobia e razzismo rilancia città e occuparla, questo l’invito di Non «La femminilizzazione della povertà, vuoti identitari che vengono affermati una di meno. presente in tutto il mondo da sempre, con la violenza. Alcune iniziative Arci ADELFIA (BA) - Tre giorni di iniziative tegrazione e la conoscenza reciproca a l’8 marzo alle 21.30 Non ho peccato con Arci Arte per la rassegna La donna cura delle giovani magrebine dell’asso- abbastanza, reading e performance non è gente: dall’8 al 10 marzo incontri, ciazione Il lume; il 9 marzo, al Nuovo musicale dal vivo di scritti di poetesse reading, dibattiti, letture e testimonianze. Cinema Teatro Italia, proiezione del arabe contemporanee a cura di Paola film di Michele Placido 7 minuti. L’ap- Prinzivalli e Romina Marfoglia (Teatro SETTIGNANO (FI) - Il 2 marzo inizia puntamento di chiusura di domenica 19 dei Bottoni); alle 22 Lilith Le Morte, la settimana dedicata alla donna alla Casa marzo prevede un pomeriggio all’insegna live musicale. del Popolo di Settignano, che si chiu- delle letture, della musica e degli assaggi derà l’8 marzo con una prova generale VIAREGGIO - È promossa da Arci co- presso l’Habitat di via Berlinguer 201. dello spettacolo Triangle. Storia di un mitato Lucca Versilia l’iniziativa Intorno Titolo dell’iniziativa: Siediti. È festa: la omicidio, seguita da una cena a soste- all’8 marzo, la Palestina con gli occhi tua vita è in tavola. gno del centro antiviolenza Artemisia e delle donne: dopo l’appuntamento del dalla proiezione del film-documentario SAN SEVERO (FG) - Arci Donna 1 marzo, il 4 marzo alle 20.30 presso Violenza svelata: il silenzio perpetua circolo ‘Elsa Morante’ promuove un ciclo Cesvium, Donne Palestinesi raccontano, la violenza sulle donne di Silvia Lelli, di appuntamento in programma dal 4 al serata dedicata al cinema/documentario alla presenza della regista e della pro- 15 marzo. L’8 marzo ci sarà, presso la palestinese con la proiezione di cortome- tagonista Anna Lord, insieme a Tiziana Biblioteca comunale ‘A. Minuziano’ la traggi. Sarà presente Luisa Morgantini. Chiappelli dell’Università di Firenze e conferenza Famiglia e legalità: quale GINOSA (Ta) - L’8 marzo a partire Anna Bainotti di Artemisia. Il film sarà giustizia?; il 9 marzo presso la sala ci- dalle 10 in piazza Nusco il circolo Arci Il preceduto dal corto di Gustav Baldassini nematografica ‘Cicolella’ sarà proiettato ponte promuove, con altre associazioni Dentro le mura. il film150 milligrammi di Emmanuelle locali, l’iniziativa Poeti contro la violenza Bercot; il 15 marzo alla libreria ‘Orsa SOLIERA (MO) - Un articolato pro- di genere e per la solidarietà. Si alter- Minore’ l’incontro con l’autrice Antonella gramma di iniziative dal 2 al 19 marzo neranno letture di poesie, presentazioni Tafanelli e la presentazione del libro Un promosso dall’Arci di Soliera: tra gli delle mostre Poesia visiva di Fabio De battito negli abissi. appuntamenti, il 4 marzo alle 16, Noi, Cuia & Sms e Tu che mi dovevi amare di nuove donne dal mondo, incontro sull’in- FaNO (PU) - Al circolo Arci Artigiana Maria Antonietta D’Onofrio, interventi. 3 arcireport n. 8 | 2 marzo 2017 diritti Il Carnevale della Cittadinanza: “Siamo italiani, non fantasmi” I veri protagonisti del Carnevale del- la cittadinanza, promosso da L’Italia sono anch’io e #italianisenzacittadi- nanza, sono stati i bambini. Quelli della scuola elementare Pisacane, una delle più multietniche di Roma, e quelli che sono venuti al Pantheon insieme alle loro famiglie, italiane o di origine stra- niera.