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Parrocchia di San Vigilio in Nago. Inventario dell'archivio storico (1336 (copia) - 1947) e degli archivi aggregati (1671-1947)

a cura di Cooperativa Koinè

Provincia autonoma di . Servizio Beni librari e archivistici

1999

Premessa L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati realizzati, per incarico e con la direzione tecnica del Servizio Beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino, a cura della Cooperativa Koinè di Trento; il lavoro è stato ultimato nel 1999. L'inventario, redatto originariamente con il programma "Sesamo", è stato successivamente convertito alla versione "Sesamo 2000" e pubblicato in questo formato nella sezione riservata agli archivi del portale Trentinocultura (www.trentinocultura.net). L'importazione in AST-Sistema informativo degli archivi storici del e la conseguente revisione dei dati sono state curate dalla Soprintendenza per i beni librari archivistici e archeologici con la collaborazione di Isabella Bolognesi nel corso del 2009, secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006".

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Albero delle strutture

Parrocchia di San Vigilio in Nago, 1336 - 1992 Parrocchia di San Vigilio in Nago, 1336 - 1947 Anagrafe, 1784 - 1992 Registri dei nati e battezzati, 1784 - 1992 Registri dei matrimoni, 1784 - 1962 Registri dei morti, 1840 - 1991 Registri dei cresimati, 1791 - 1991 Stati delle anime, 1851 - 1963 Registri degli sponsali e dei consensi paterni, 1850 - 1955 Atti matrimoniali, 1815 - 1947 Carteggio ed atti attinenti all'anagrafe, 1880 - 1946 Beneficio parrocchiale, 1768 - 1957 Registri di amministrazione, 1808 - 1947 Atti amministrativi, 1768 - 1957 Chiesa parrocchiale, 1812 - 1955 Registri di amministrazione, 1880 - 1950 Atti amministrativi, 1826 - 1946 Resoconti, 1812 - 1955 Curazia di Sant'Andrea in Torbole, 1687 - 1898 Atti amministrativi, 1687 - 1898 Benefici e legati, 1654 - 1991 Registri di amministrazione, 1695 - 1991 Registri degli adempimenti missari, 1709 - 1989 Atti amministrativi, 1654 - 1948 Pastorale parrocchiale, 1336 - 1960 Protocolli degli esibiti, 1839 - 1960 "Atti", 1336 - 1910 Carteggio ed atti, 1913 - 1946 Registri di cronache e memorie, 1704 - 1953 Culto e funzioni religiose, 1774 - 1963 Diari delle messe, 1774 - 1950 Diari delle messe avventizie, 1923 - 1950 Diari personali delle messe, 1774 - 1836 Registri degli avvisi e delle pubblicazioni, 1919 - 1928 Carteggio ed atti, 1908 - 1963 Registri di cassa, 1922 - 1937 Associazioni parrocchiali, 1927 - 1940

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Registri degli iscritti, 1927 - 1940 Confraternite del Santissimo Rosario e dell'Immacolata Concezione di Nago, 1671 - 1839 Registri di amministrazione, 1671 - 1825 Rese di conto, 1704 - 1786 Atti amministrativi, 1684 - 1839 Confraternita della Santissima Trinità di Nago, 1702 - 1845 Atti amministrativi, 1702 - 1845 Pia Unione del Sacro Cuore di Gesù di Nago, 1851 - 1914 Decreto di erezione, 1851 - 1851 Registri degli iscritti, 1851 - 1914 Asilo infantile di Nago, 1919 - 1960 Registri delle offerte, 1919 - 1919 Atti amministrativi, 1919 - 1949 Registri di cassa, 1925 - 1960

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Albero dei soggetti produttori

Parrocchia di San Vigilio, Nago (Nago-Torbole), sec. XII -

Beneficio parrocchiale di San Vigilio, Nago (Nago-Torbole), sec. XIII - 1987 gennaio 24

Curazia di Sant'Andrea, Torbole (Nago - Torbole), 1741 aprile 27 - 1920 maggio 11 Successori: Parrocchia di Sant'Andrea, Torbole (Nago - Torbole), 1920 maggio 12 -

Parrocchia di Sant'Andrea, Torbole (Nago - Torbole), 1920 maggio 12 - Predecessori: Curazia di Sant'Andrea, Torbole (Nago - Torbole), 1741 aprile 27 - 1920 maggio 11

Benefici Gomberti, Nago (Nago-Torbole), 1685 febbraio 20 - [1991]

Beneficio ecclesiastico Tazzolli, Nago (Nago-Torbole), 1693 ottobre 7 - 1987 gennaio 24

Beneficio Giovanelli, Nago (Nago-Torbole), 1781 giugno 18 - [1991]

Beneficio Tonelli - Santissima Trinità, Nago (Nago-Torbole), 1685 luglio 21 - [1991]

Beneficio Tonelli - Santissimo Rosario, Nago (Nago-Torbole), 1623 agosto 12 - [1991]

Fondazione missaria Barcelli Polidoro, Nago (Nago-Torbole), 1735 ottobre 3 - 1987 gennaio 24

Legato Barcelli, Nago (Nago-Torbole), 1801 dicembre 18 - [1991]

Opera di San Vigilio. Gruppo di Nago, Nago (Nago-Torbole), [1927] - [1940]

Pia Unione delle Figlie di Maria, Nago (Nago-Torbole), [1928] - [1940]

Confraternita del Santissimo Rosario, Nago (Nago-Torbole), 1696 settembre 29 - [1839]

Confraternita dell'Immacolata Concezione, Nago (Nago - Torbole), [1671] - [1839]

Confraternita della Santissima Trinità, Nago (Nago-Torbole), [1579] - [1845]

Pia Unione del Sacro Cuore di Gesù, Nago (Nago-Torbole), 1851 maggio 14 - [1914]

Asilo infantile, Nago (Nago-Torbole), 1926 aprile 26 -

5 superfondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 1336 - 1992

Registri: 78 Buste: 38; metri lineari 5.0

Storia archivistica L' archivio parrocchiale trova sede nei locali della canonica posta a pochi metri dalla chiesa di S.Vigilio. Al momento del riordino la documentazione si trovava al secondo piano della casa canonica, parte nell'ufficio del parroco e parte in un locale attiguo ad esso. Nell'ufficio del parroco, all'interno di un armadio in legno, erano conservati tutti i registri di anagrafe e qualche altro registro relativo ad affari correnti mentre nella stanza vicina, in due armadi di legno e in uno scaffale metallico, trovava posto la restante documentazione. Dalle memorie lasciate da don Eugenio Degasperi veniamo a sapere che la precedente collocazione dell'archivio parrocchiale non era la canonica ma una stanza sopra la sacristia della chiesa e che l'attuale sistemazione logistica risale al primo dopoguerra e rientra tra gli innumerevoli interventi voluti dal parroco. Nel 1703 l'incendio e il saccheggio da parte dei Francesi cancellò e distrusse ogni testimonianza documentaria: i documenti più preziosi divennero bottino di guerra mentre tutto il resto andò ad alimentare il fuoco che completò l'opera di distruzione. Durante la prima guerra mondiale altri incendi e manomissioni compromisero la già critica situazione dell'archivio. Questi furono indubbiamente i due avvenimenti che decretarono la sorte di questo archivio parrocchiale e che ne compromisero irrimediabilmente l'integrità e la continuità. Ancora una volta le parole di don Degasperi riassumono questi gravi eventi: "L'archivio [...] ebbe due disgrazie: la prima di esser stato manomesso e derubato (con gli arredi più preziosi della chiesa) dai Francesi quando nel 1703, distrutto il castello, occuparono il villaggio. [...]. Così ridotto ebbe una seconda disgrazia: dell'esser stato, evacuato il paese durante la guerra '915-18, bruciacchiato, manomesso" (1). La grave mutilazione subita dall'archivio parrocchiale di Nago è immediatamente visibile, basti solo osservare gli estremi cronologici della documentazione conservata che, escludendo le poche carte raccolte nella prima busta degli "atti", non sono mai anteriori al 1703. La vita o meglio la documentazione relativa alla vita di questa parrocchia comincia quindi dopo quella data. Tra le maggiori e più importanti perdite si contano soprattutto la mancanza dei primi registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti e naturalmente ogni "libro" relativo al patrimonio e all'amministrazione di beni appartenenti alla chiesa di Nago ed al suo beneficio. Il primo parroco che cercò di porre in qualche modo rimedio a questo 'buco' storico fu don Giuseppe Zanfranceschi (2) che recuperò memorie storiche e documenti che resero possibile in qualche modo la ricomposizione patrimoniale delle principali fondazioni e la stesura di un inventario dei beni canonicali (3). Il lavoro di ricerca della memoria iniziato da questo parroco fu poi continuato, con più o meno impegno, dai suoi successori. Per tutto l'arco del XIX secolo non sembrano esserci stati particolari interventi nell'archivio parrocchiale che abbiano migliorato o modificato il suo stato di abbandono. I parroci che via via ressero la chiesa di Nago in quel secolo si preoccuparono prevalentemente della tenuta dei registri ad esclusione forse di don Eugenio Andreatta (4), se dobbiamo intendere alla lettera quanto troviamo sull'atto di consegna del parroco, entrato a riposo, al provvisore don Luigi Weiss datato 3 ottobre 1907: "N. 34 teche nelle quali in bell'ordine per cura del parroco stanno i documenti e gli atti delle diverse amministrazioni", ma anche "uno scaffale pieno di carte vecchie disordinate" (5). 6

Sembrerebbe quindi che don Andreatta si fosse preoccupato di ordinare gli atti delle diverse amministrazioni esistenti in parrocchia e che perciò sia imputabile a lui il primo lavoro sistematico di ordinamento dell'archivio parrocchiale. Non è possibile attualmente trovare tracce sicure di questo intervento, poichè gli eventi bellici e ancor più l'intervento seguente sull'archivio non permettono rilevazioni certe. Ma continuando con le considerazioni che si possono fare dalla lettura di quell'atto, accanto alla notizia della consegna degli stipendi Barcelli vi è la nota "vedi teca 'Stipendi Barcelli'" e nell'attuale archivio parrocchiale esiste documentazione relativa a questa fondazione condizionata in una "teca" marrone sul cui dorso è apposta l'etichetta 'Stipendi Barcelli' (6). Si tratta forse di un caso o questa è proprio una di quelle 34 teche ordinate da don Andreatta? Se considerassimo solo l'aspetto estriseco, l'unità di conservazione della documentazione, allora si potrebbe ancora continuare e aggiungere che nell'archivio parrocchiale di Nago altre quattro buste originali (7) sono identiche a quella degli stipendi Barcelli: stessa altezza, stesso materiale, stesso colore, stessa etichetta. Sono le uniche tracce di quell'ordinamento? L'attuale lavoro non ci permette però di andare oltre queste ipotesi. Come è stato ricordato, gli eventi causati dalla prima guerra mondiale provocarono enormi danni anche all'archivio parrocchiale e così ulteriormente rovinato e sminuito fu consegnato al nuovo parroco all'indomani della guerra. Don Eugenio Degasperi ricorda così quella situazione: "Il sottoscritto raccolse i pietosi avvanzi, li dispose, in parte, in teche secondo l'argomento, il resto in teche ciascuna delle quali contiene gli atti di dieci anni: ne riuscirono n. 36 grandi teche e accanto n. 17 libri di amministrazione di scarsa importanza. L'archivio così, alla meglio ordinato, venne tolto dalla stanza che occupava (8) e collocato in canonica in un armadio fatto costruire a questo scopo." (9) Certamente quanto scrive Degasperi sembra non lasciare alcun dubbio sul tenore del suo intervento, ma quanto rimane attualmente nell'archivio parrocchiale non corrisponde perfettamente al risultato di Degasperi. Il carteggio ("gli atti") si trova effettivamente organizzato in "teche" al cui interno gli atti, ordinati cronologicamente, sono raccolti in cartelline che coprono inizialmente un periodo di dieci anni, ma che via via diventano annuali. Queste teche, tutte uguali, sono in totale 18 e ne restano quindi esattamente la metà in considerazione del numero risultato a Degasperi. Nell'archivio esistono altre buste originali, ma sommandole alle altre si è molto lontani dal raggiungere il numero di 36. Anche in questo caso rimane spazio per le domande e per le ipotesi: dove sono finite le altre teche? Sono andate perdute durante il secondo conflitto? Se così fosse perchè il Degasperi, così attento a fermare ogni attimo della storia locale non ce ne dà notizia? Probabilmente don Eugenio Degasperi intraprese il lavoro di ordinamento dell'archivio parrocchiale continuando quello di don Andreatta o meglio su quanto di quel precedente lavoro era rimasto, ordinando "secondo l'argomento", mentre intervenne ex novo sulle "carte vecchie disordinate" di cui fa menzione il suo predecessore, ordinandole cronologicamente. A questo proposito è interessante rilevare quanto risulta da una fattura presentata dalla 'Tipografia- legatoria-cartoleria-libreria Ernesto Emanuelli. Arco' recante la data dell' 11 febbraio 1928: " 20 teche n.4/ 15 fogli impacco/ 3 giorni lavorante per riordinare l'archivio/ 6 letture religiose" (10); il numero delle "teche" fornite si avvicina effettivamente al numero delle teche, tutte uguali tra loro, che raccolgono gli "atti" ordinati cronologicamente (in totale 18 teche); le cartelline che raccolgono gli atti all'interno delle teche potrebbero essere state ricavate dai 15 fogli per impacco segnati nella fattura; i tre giorni di lavoro potrebbero essere serviti al condizionamento del materiale precedentemente ordinato dal Degasperi. A questo punto quindi sappiamo che agli inizi del 1928 il lavoro di ordinamento era concluso, per lo meno la parte relativa agli atti che oggi troviamo ordinati cronologicamente; dell'ordinamento effettuato "secondo l'argomento" non rimangono che pochissime buste originali (escludendo le 5 teche che abbiamo precedentemente imputato a don Andreatta), che però non presentano le caratteristiche di un ordinamento eseguito secondo un criterio ben preciso, quale poteva essere l'argomento.

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Sono ovviamente tutte ipotesi che non devono inoltre trascurare il fatto che nel periodo che intercorre i due sacerdoti, circa 12 anni, ci fu spazio per la reggenza di un altro parroco (11) e per gli anni drammatici della guerra.

Modalità di acquisizione e versamento L'art. 27 della L.P. 14 febbraio 1992, n. 11 concernente 'Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell'archivio provinciale' prevede che, fino a quando non saranno raggiunte le intese di cui all'art. 12, comma 1 della legge 25 marzo 1985, n. 12, concernente la ratifica e l'esecuzione delle modifiche al Concordato lateranense dell'11 febbraio 1929 tra Repubblica italiana e la Santa Sede, vengano stipulate intese fra la Giunta provinciale di Trento e i competenti organi ecclesiastici circa l'applicazione delle disposizioni della legge agli archivi di enti ecclesiastici. Le intese furono raggiunte il 10 settembre 1993. L'Ordinariato ha istituito con decreto arcivescovile di data 10 febbraio 1993 l'Archivio diocesano attribuendogli competenze di conservazione, coordinamento e consulenza, tutela, promozione e valorizzazione degli archivi ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana. La Commissione beni culturali, nella seduta dell'8 giugno 1994, ha riconosciuto l' interesse storico dell'archivio della parrocchia di Nago relativamente alla documentazione anteriore agli ultimi 50 anni. In seguito a tale valutazione la Giunta provinciale, con deliberazione n. 10262 del 19 settembre 1997, ha affidato alla Società cooperativa Koinè i lavori di ordinamento e di inventariazione dell'archivio.

Contenuto Il presente inventario si chiude al 1947, limitandosi a quella parte d'archivio dichiarata di interesse storico in base alle 'Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana', L.P. 14 febbraio 1992, n. 11, art. 27, c. 2: "Negli archivi ecclesiastici riconosciuti di interesse storico la documentazione, alla scadenza dei cinquant'anni, entra a far parte dell'archivio storico e ricade sotto le disposizioni ad esso relative". Si segnala comunque che in alcuni casi gli estremi cronologici di una singola unità archivistica possono superare il limite del 1947.

Lingua Italiano; latino

Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del ministero dell' Interno n. 39/1966, Direzione generale degli archivi di stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari" e a quanto indicato nelle "Norme per la descrizione archivistica e per la redazione degli inventari" elaborate dal Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento. Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale di Nago, rispettando, ove possibile, le unità preesistenti composte per la maggior parte da registri e da carteggio raccolto in diversi faldoni. In fase di ordinamento si è mantenuto l'ordine cronologico attribuito agli "atti" contenuti nelle 18 teche, poiché è risultato impossibile ricostruire

8 le varie pratiche. Da queste teche è invece stato possibile e necessario evidenziare e differenziare la documentazione appartenente a vari enti, in particolare è emerso cospicuo materiale riconducibile alla comunità e al di Nago e Torbole, conservato nell'archivio della parrocchia in seguito agli eventi storici che hanno accompagnato la vita del paese; questa documentazione, a cui si aggiungono pergamene e registri, è stata consegnata alle autorità competenti per l'opportuno collocamento e ordinamento. Per la fase finale relativa all'elaborazione delle schede e all'individuazione della struttura dell'archivio ci si è avvalsi del supporto informatico ed in particolare è stato utilizzato il programma History-Sesamo. Si ritiene perciò utile far presente che le modalità di descrizione archivistica corrispondono alle possibilità offerte dal programma e alle scelte compiute dal Servizio beni librari e archivistici della Provincia di Trento, scelte tese ad un progressivo adeguamento alle norme internazionali. L'elaborazione di tutta la documentazione ha reso possibile l'individuazione di 5 fondi archivistici. Il primo , relativo all'archivio della parrocchia di Nago si articola in 8 subfondi attraverso i quali si riflette l'attività dell'ente stesso. Ogni subfondo è sua volta suddiviso in serie e in qualche caso anche in sottoserie. Gli altri fondi, a causa della minore consistenza, risultano meno articolati: sono infatti assenti i subfondi e più ridotta la presenza di serie.

Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione della parrocchia prevalentemente relativa all'anagrafe e all'amministrazione della chiesa parrocchiale, in quanto l'ente è ancora attivo. Non si prevedono incrementi per gli archivi delle confraternite, attualmente inattive in parrocchia. L'asilo infantile di Nago è tuttora operante e quindi il suo archivio è da considerarsi in possibile accrescimento.

Condizioni di accesso L'obbligo, di cui all'art. 20, comma 1, lettera b) della L.P. 14 febbraio 1992 circa la consultazione dei documenti, riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. I documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, sono consultabili dopo 70 anni dalla conclusione dell'affare, ciò in base ad una normativa già in vigore presso gli archivi di Stato. Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. La consultazione avviene mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio.

Condizioni di riproduzione La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso. L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale. Presso l'Archivio diocesano si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale.

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961

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Fonti normative Codice di diritto canonico (1983) Codice di diritto canonico (1983)

Note (1) Cfr. APN, 6.3.1.1, c. 66 (2) Parroco di Nago dal 1708 al 1743. (3) Cfr. APN, 6.4.1 (4) Parroco di Nago dal 1885 al 1907 (5) Cfr. APN, 2.2.1, cc. 287-289 (6) Cfr. APN, 5.3.3 (7) Cfr. APN, 5.3.2, 5.3.4, 5.3.5, 5.3.6 (8) Era collocato in una stanza sopra la sacristia della chiesa. (9) Cfr. APN, 6.3.1.1, c. 66 (10) Cfr. APN, 3.2.2.5 (11) Don Felice Hermann fu parroco di Nago dal 1907 al 1919

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Ente Parrocchia di San Vigilio sec. XII -

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia Il paese di Nago sorge fra il monte Baldo e il monte Stivo. La sua chiesa è probabilmente una filiazione della chiesa arcense, chiesa tra le più antiche del Trentino. La predicazione di S.Vigilio aveva infatti dato origine in questa zona ad una trentina di comunità cristiane, tra le quali sicuramente si contavano quelle dei centri maggiori di Arco e Riva. La dipendenza gerarchica della chiesa di Nago da quella di Arco, dalla quale fu staccata solo nel 1950 quando venne aggregata al decanato di Riva, sembrerebbe confermare che l'origine della vita religiosa in Nago sia scaturita dalla chiesa arcense. La chiesa di Nago, dedicata a S.Vigilio, fu un tempo collegiata, tanto che il pievano si fregiò del titolo di 'arciprete'. L'origine della parrocchia è assai antica, ma notizie storiche documentate si hanno solamente a partire dal XII secolo quando la Corte di Riva, cui apparteneva Nago, fu tolta al vescovo di Verona ed unita al Principato di Trento. La cittadina divenne la sede di una gastaldia vescovile e la giurisdizione di Castel Pénede, esercitata prima dai signori di Seiano, passò poi, tra alterne vicende, ai potenti signori d' Arco e di Castelbarco. Nel 1509 il feudo fu riconsegnato ai conti d'Arco, che lo mantennero quasi ininterrottamente fino alla distruzione del castello avvenuta per mano dei Francesi nel 1703. Il 31 luglio di quell'anno infatti la cittadina di Nago fu presa d'assedio dall'esercito franco-spagnolo comandato dal generale Vendome che fino al 6 ottobre la saccheggiò e l'incendiò e del castello posto sul colle non rimase altro che rovine. Don Giuseppe Zanfranceschi, arciprete di Nago nella seconda metà del XVIII secolo, ci offre un'accurata descrizione dei confini della sua parrocchia in questo periodo: "Questa parrocchia di Nago, che abbraccia anche la cura di Torbole ad essa soggetta e dipendente [...] si estende dalla parte del lago di Garda sotto le case del Tempesta fino al così detto luogo di Canale, dove confina con Malcesine, e così su per Montebaldo a drita linea fino vicino alla così detta era di Coller, coi medesimi di Malcesine. In Altissimo poi di detto monte confina con fino alla discesa di detto Altissimo verso Brentonico. Dalla parte poi del laghetto di Loppio si estende fino a S. Andrea ed ivi colle croci scolpite nella lasta in terra a mano destra della strada confina con Mori e così per drita linea su per Montebaldo co medesimi di Mori fino. Verso Gardumo subito sotto la chieseta di S. Tomé coi comunali fino al così detto Sdroinà col detto Gardumo. Verso Oltresarca con Arco fino sotto la metà delle pontare verso la mazza alle croci scolpite nel monte a mano destra e così drito su per il monte fino. Nel Luffano di Torbole di la dalla Sarca con Arco ai termini piantati." (1) Le notizie, gli appunti e le note scritte da questo arciprete e dal suo omonimo predecessore sono ad oggi l'unica fonte per una storia 'antica' della parrocchia di Nago, poiché conservano memoria di fatti e situazioni anteriori alla distruzione

11 del 1703. Il furioso incendio provocato dai Francesi non distrusse infatti solo gli edifici, ma con essi cancellò gran parte della memoria di quella comunità, cui sempre spettò l'onere del mantenimento della chiesa parrocchiale. Per la storia più recente la grande fonte rimane indubbiamente il parroco don Eugenio Degasperi, che fu il grande promotore di iniziative sociali ed economiche per il paese e la parrocchia dal primo dopoguerra fino agli inizi degli anni Sessanta. Egli lasciò infatti ampia memoria di quegli anni e di tutte le "opere" da lui intraprese (2), che rimasero base della crescita cristiana di questa comunità. Don Eugenio Degasperi prese possesso della parrocchia di Nago il 26 giugno 1919 e nel ricordo di quei giorni così scrisse alcuni anni dopo: " Ed ora era mestieri mettere mano subito al lavoro: campane, chiesa, canonica, ricostruzione del paese e della campagne, perché Nago era il paese più colpito della zona nera, tutto domandava pensiero e attività: e a tutto si dovette mettere mano simultaneamente: e tutto accompagnare d'attenzione nello svolgimento" (3). Egli fu inoltre il primo parroco dei tempi moderni ad assumere il titolo di 'arciprete': nel 1937, 25° anno del suo sacerdozio, l'arcivescovo Celestino Endrici con decreto n. 87 dell' 11 gennaio elevò la chiesa parrocchiale di S. Vigilio in Nago al grado di arcipretale concedendo di conseguenza il titolo di arciprete al parroco pro tempore. La parrocchia di Nago appartenne al decanato di Riva fino al 1789, quando passò a quello di Arco dopo le richieste avanzate dal vicario della Giurisdizione di Penede al vescovo di Trento, poiché per "le sovrane ordinazioni, che devono insinuarsi al clero di Penede, Nago e Torbole, venghino più sicuramente comunicate, riuscirebbe assai più comodo che il parroco di Nago ed il curato di Torbole, li quali furono fin ora sempre soggetti al decanato di Riva, fossero oer l'avvenire assoggettati al decano ed arciprete di Arco" (4). Alla parrocchia di Nago appartenne fino al 12 maggio 1920 la curazia di Torbole; attualmente sono soggette le cappelle della SS. Trinità, di S. Rocco e di S. Zeno in colle. Dal primo gennaio 1950 la parrocchia appartiene al decanato di .

Funzioni, occupazioni e attività La parrocchia è una determinata comunità di fedeli che viene costituita stabilmente nell'ambito di una Chiesa particolare. La cura pastorale è affidata ad un parroco sotto l'autorità del Vescovo diocesano, cui unicamente spetta il diritto di erigere, sopprimere o modificare le parrocchie. La parrocchia eretta legittimamente gode di personalità giuridica. Come regola generale essa é territoriale, in quanto comprende tutti i fedeli di un determinato territorio (cann. 515 e 518) (5). Il parroco, in quanto pastore della parrocchia affidatagli, esercita la cura pastorale di quella comunità, per la quale compie le funzioni di insegnare, santificare e governare, anche con la collaborazione di altri presbiteri o diaconi e con l'apporto dei fedeli laici. Il parroco non può essere una persona giuridica, ma il Vescovo diocesano può affidare una parrocchia ad un istituto religioso clericale o ad una società clericale di vita apostolica, anche erigendola presso la chiesa dell'istituto o della società, a condizione comunque che un solo sacerdote sia il parroco della parrocchia (cann. 519 e 520) (6). In quanto titolare della cura d'anime, al parroco spetta il dovere di conferire il battesimo, celebrare l'Eucarestia, ascoltare le confessioni con facoltà di assolvere i peccati, portare il viatico ai malati, amministrare l'unzione agli infermi, effettuare le pubblicazioni matrimoniali e quelle relative alle ordinazioni diaconali e presbiterali, assistere ai matrimoni, celebrare i funerali. Egli deve inoltre adoperarsi per incrementare le pie associazioni di fede, di pietà e di carità e, in quanto amministratore dei beni della chiesa, avere cura dei beni temporali parrocchiali, siano essi corporali, cioè i beni mobili e immobili, o

12 non corporali, cioè i diritti, le azioni e le servitù.Il parroco deve avere cura, oltre che delle anime e dei beni, anche dell'archivio parrocchiale. Nell'archivio egli conserva tutti quei "documenti che costituiscono gli atti più importanti per la società religiosa e civile, quali sarebbero lo stato delle anime, gli atti di nascita, di cresima, di matrimonio, di morte, la raccolta delle encicliche e bolle pontificie, delle pastorali e decreti vescovili, i titoli delle rendite della chiesa, dei benefici, i documenti delle pie fondazioni, legati, ecc." (7).

Contesto generale Fino al 1789: Decanato di Riva del Garda 1789 - 1950: Decanato di Arco dal 1950: Decanato di Riva del Garda Diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia AMBROSI F., Commentari della storia trentina, Trento, 1985 BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888 BENVENUTI S. (a cura di), Storia del Trentino. Periodizzazione e cronologia politico-istituzionale, Trento, 1995 BERTOLOTTI G., Il parroco italiano ne' suoi rapporti con le leggi dello stato, Roma, 1910 BONELLI B., Monumenta ecclesiae tridentinae, Trento, 1765 CAOLA S., Chiesa di Dio che vive in Nago. Madre di sacerdoti e missionari, Trento, 1987 CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961 COSTA A., I vescovi di Trento, Trento, 1977 COSTA A., La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986 DOSSI I., Le pergamene dell'archivio comunale di Nago-Torbole, IN: "San Marco", anno V, 1913 Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, XIII (1929-31), XV (1937-41) GRANDI C., Curatore d'anime dello stato civile: il parroco durante la seconda dominazione asburgica (1818-1918), IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, a cura di COPPOLA G., GRANDI C., Bologna, 1989 KÖGL J., La sovranità dei vescovi di Trento e Bressanone, Trento, 1964 MEZZI G., Nago e Torbole dalle origini al secolo XVI, Trento, 1976 Raccolta di concordati su materie ecclesiastiche tra Santa Sede e le autorità civili, a cura di MERCATI A., Città del Vaticano, 1954 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989 TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo , Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970 TRAMONTIN S., Indicazioni delle visite pastorali per la 'conta delle anime': il caso veneziano, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, a cura di COPPOLA G., GRANDI C., Bologna, 1989 ZIEGER A., Storia della regione tridentina, Trento, 1968

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Note (1) Cfr. APN, 6.4.1, c. 57 "Descriptio parochiae". (2) Cfr. APN, 6.4.2, 6.4.3, 6.4.4. (3) Cfr. APN, 6.3.1.3. (4) Cfr. APN, 6.2.3, cc. 288-289. (5) Codice di diritto canonico, Roma, 1983 (6) Ibidem. (7) Bazzanella G., Manuale d'ufficio del clero curato, Trento, 1905, p. 17.

14 fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 1336 (copia) - 1947 (con doc. fino al 1992)

Soggetti produttori Parrocchia di San Vigilio, sec. XII - Beneficio parrocchiale di San Vigilio, sec. XIII - 1987 gennaio 24 Curazia di Sant'Andrea, 1741 aprile 27 - 1920 maggio 11 Beneficio Tonelli - Santissimo Rosario, 1623 agosto 12 - [1991] Benefici Gomberti, 1685 febbraio 20 - [1991] Beneficio Tonelli - Santissima Trinità, 1685 luglio 21 - [1991] Beneficio ecclesiastico Tazzolli, 1693 ottobre 7 - 1987 gennaio 24 Fondazione missaria Barcelli Polidoro, 1735 ottobre 3 - 1987 gennaio 24 Beneficio Giovanelli, 1781 giugno 18 - [1991] Legato Barcelli, 1801 dicembre 18 - [1991] Opera di San Vigilio. Gruppo di Nago, [1927] - [1940] Pia Unione delle Figlie di Maria, [1928] - [1940]

Contenuto La documentazione conservata in questo archivio è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da resoconti, da carteggio e atti vari dai quali emerge l'attività dell' 'ente parrocchia'. Nell'archivio parrocchiale di Nago si conservano inoltre registri e carteggio provenenti da altri enti, che per varie ragioni e in momenti diversi sono stati prodotti o sono pervenuti in parrocchia. Nel presente inventario tale documentazione viene ricondotta ai relativi fondi: i vari archivi sono stati infatti ordinati e inventariati separatamente e per ognuno di essi si è dato, quando possibile, un breve inquadramento storico- istituzionale e archivistico. La presenza di documentazione relativa alle confraternite si giustifica considerando il fatto che la loro attività ruota intorno alla parrocchia e che solitamente la carica di presidente era ricoperta dal parroco. Lo stesso può valere per la presenza di documentazione relativa all'asilo infantile, che pur essendo ente autonomo operava sotto la direzione del parroco.

Strutture aggregate Fondo Asilo infantile di Nago Fondo Pia Unione del Sacro Cuore di Gesù di Nago Fondo Confraternite del Santissimo Rosario e dell'Immacolata Concezione di Nago Fondo Confraternita della Santissima Trinità di Nago

15 subfondo 1 Anagrafe, 1784 - 1992

Contenuto Il subfondo 'Anagrafe' prende spunto dall'attività del parroco relativa all'amministrazione dei sacramenti e comprende i 'libri parrocchiali', cioè i registri dei battezzati, dei matrimoni e dei defunti, i registri dei cresimati, gli stati d'anime e tutti quei registri ed atti che integrano e completano i registri parrocchiali: i registri dei consensi paterni e degli sponsali, gli atti matrimoniali, ecc.

16 serie 1.1 Registri dei nati e battezzati, 1784 - 1992

Contenuto I registri di battesimo insieme ai registri di matrimonio furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romano" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri del battesimo vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'interesse dell'autorità politica austriaca verso i libri parrocchiali si manifestò con la lettera circolare del primo maggio 1781, che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 prescrisse l'uso di formule ed espressioni linguistiche uniformi nella compilazione in modo da " impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge ". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai comuni - tuttavia senza che per questo venisse meno la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci - con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione Aulica Centrale d'Organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i comuni.

La serie comprende 5 registri dei nati e dei battezzati nella parrocchia di Nago. Il primo registro, secondo le disposizioni indicate dalla legge imperiale del 20 febbraio 1784; riporta in forma di tabella la data di nascita e quella del battesimo, il numero di casa, il nome e il cognome del bambino seguito, solo dal 1826, dal nome della levatrice ( o mammana), note circa la religione (cattolica o protestante), il sesso, la condizione legittima o illegittima, i nomi dei genitori, il nome di chi ha amministrato il sacramento, i nomi dei padrini e la loro condizione sociale. Anche i registri seguenti sono impostati a tabella, in una forma che si discosta solo leggermente da quella del primo registro. Non è raro trovare sui registri annotazioni posteriori, poiché spesso i parroci inserivano, in corrispondenza delle varie registrazioni, anche notizie sui battezzati, riguardanti per esempio la data di matrimonio o di morte, eventuali emigrazioni o commenti sulla condotta della persona in oggetto. Le registrazioni sono sempre in lingua italiana, anche prima dell'annessione del Dipartimento del Tirolo meridionale al Regno d'Italia, quando viene impartito l'obbligo dell'uso di tale lingua. Manca il primo registro dei nati e battezzati nella parrocchia di Nago relativo agli anni 1703-1784: lo si deduce dalla segnatura originale riportata sui registri, dall'indice alfabetico a rubrica dei nati e battezzati degli anni 1703-1784 contenuto nel registro 1.1.1 e dall'atto di consegna dell'archivio parrocchiale da parte di don Eugenio Andreatta al provvisore don Luigi Weiss del 1907 (1).

Note (1) Cfr. APN, 2.2.1, cc. 287-289.

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1 "Nascite. 1784-1840" 1784 maggio 27 - 1839 dicembre 31 Alle cc.131v-250: "Indice dei battezzati qual chiave al vecchio registro", 1703-1784. Italiano Registro, legatura in pelle, cc. 250 (bianche diverse cc.), con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

2 "Registro dei nati e ba[ttezzati]" 1840 gennaio 14 - 1865 febbraio 11 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 100, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

3 "Vol. IV. Nati e battezzati. 2 marzo 1865 - 20 dicembre 1913" 1865 marzo 2 - 1913 dicembre 22 Alla fine, sulla carta di guardia, annotazioni relative ad alcune registrazioni. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 200, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

4 "V. Nascite e battesimi dal 1 gennaio 1914-39" 1914 gennaio 3 - 1939 dicembre 31 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 100, con indice alfabetico a rubrica slegato n.n.

5 "VI. Nati e battezzati. Dal 1940 al 1992" 1940 gennaio 28 - 1992 gennaio 12 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 183, con indice alfabetico a rubrica slegato n.n.

18 serie 1.2 Registri dei matrimoni, 1784 - 1962

Contenuto I registri di matrimonio, insieme a quelli di battesimo, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romano" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri del matrimonio infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'interesse dell'autorità politica austriaca verso i libri parrocchiali si manifestò con la lettera circolare del primo maggio 1781, che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 prescrisse l'uso di formule ed espressioni linguistiche uniformi nella compilazione: "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai comuni - tuttavia senza che per questo venisse meno la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci - con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l' autorità politica, il rito civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 la stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.

La serie si compone di 5 registri, ma non è completa poiché manca il registro dei matrimoni celebrati precedentemente al 1784. Il primo registro dei matrimoni attualmente presente, secondo le disposizioni indicate dalla legge imperiale del 20 febbraio 1784, riporta in forma di tabella la data del matrimonio, il numero della casa, il nome e cognome dello sposo, la sua religione, l'età, lo stato civile (celibe o vedovo), il nome e cognome della sposa, la sua religione, l'età, lo stato civile (nubile o vedova), il nome e il cognome dei testimoni (o assistenti), con la loro condizione sociale. Anche i registri seguenti sono impostati a tabella, in una forma che si discosta solo leggermente da quella del primo registro. Sui registri successivi al 1815 troviamo riportate, anche se non con regolarità, informazioni e notizie relative ad eventuali dispense da impedimenti, come previsto dalla legge imperiale del 1815. Dal 1843 si aggiunge l'annotazione relativa all'ottenimento del permesso politico, introdotto nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820. Le registrazioni sono sempre in lingua italiana, anche prima dell'annessione del Dipartimento del Tirolo meridionale al Regno d'Italia, quando viene impartito l'obbligo dell'uso di tale lingua. 19

Dal 7 febbraio 1929 vengono adottate le formule introdotte dalla legge n. 847 del 27 maggio 1929.

1 "Matrimoni. 1784 - 1840" 1784 settembre 15 - 1839 dicembre 31 Italiano Registro, legatura in pelle, cc. 60, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

2 "III. Registro dei matrimoni della parrocchia di Nago e Torbole dall'anno 1840 al 1872" 1840 gennaio 18 - 1872 febbraio 7 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 99, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

3 "Matrimoni. 1872 - 1903" 1872 aprile 13 - 1902 maggio 10 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 102

4 "Libro V matrimoni dal 23 febbraio 1903 fino 12/9/1946" 1903 febbraio 23 - 1946 settembre 12 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. sd 149 (bianche cc. sd 39-40), con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

5 "Vol. VI. Matrimoni dal 1946-62" 1946 ottobre 16 - 1962 dicembre 1 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 136, con indice alfabetico a rubrica slegato n.n.

20 serie 1.3 Registri dei morti, 1840 - 1991

Contenuto I registri dei morti vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e agli stati delle anime dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614, il quale proponeva anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'interesse dell'autorità politica austriaca verso i libri parrocchiali si manifestò con la lettera circolare del primo maggio 1781, che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. La successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 prescrisse l'uso di formule ed espressioni linguistiche uniformi nella compilazione: "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai comuni - tuttavia senza che per questo venisse meno la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci - con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione Aulica Centrale d'Organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i comuni.

La serie si compone di 3 registri, ma è incompleta in quanto mancano certamente i tre registri più antichi anteriori al 1840. Confrontando l'atto di consegna dell'archivio parrocchiale da parte di don Eugenio Andreatta al provvisore don Luigi Weiss del 1907 (1), notiamo infatti che era conservato un registro in più rispetto a ora, quello relativo agli anni 1784-1840. Il primo registro di questa serie è redatto, secondo le disposizioni indicate dalla legge imperiale del 20 febbraio 1784, in forma di tabella e riporta la data della morte, il numero della casa, il nome e cognome del defunto, la sua religione, l'età, il sesso e la causa della morte. Anche i registri seguenti sono impostati a tabella, in una forma che si discosta solo leggermente da quella del primo registro. Le registrazioni sono sempre in lingua italiana, anche prima dell'annessione del Dipartimento del Tirolo meridionale al Regno d'Italia, quando viene impartito l'obbligo dell'uso di tale lingua.

Note (1) Cfr. APN, 2.2.1, cc. 287-289

1 "IV. Registro dei morti nella parocchia di Nago e Torbole dall'anno MDCCCXL fino al 1871" 1840 gennaio 1 - 1871 ottobre 31 All'interno del piatto posteriore annotazioni di morti fuori parrocchia, 1866 marzo 11-1873 novembre. 21

Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 184, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

2 "V. Registro dei morti nella parrocchia di Nago per Nago e Torbole. Comincia col novembre 1871, termina il 5 dicembre 1929" 1871 novembre 3 - 1929 dicembre 5 Sulla carta di guardia annotazione di morti "senza nome": bambini nati morti o morti subito dopo la nascita. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 358, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

3 "Morti. 1930-***" 1930 gennaio 4 - 1991 dicembre 23 Italiano Registro, legatura in tela, pp. 232, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

22 serie 1.4 Registri dei cresimati, 1791 - 1991

Contenuto I registri dei cresimati vennero introdotti insieme ai registri dei morti e agli stati delle anime dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614, il quale proponeva anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri parrocchiali, compilati fin dal tempo del Concilio di Trento, ebbero in epoca moderna e contemporanea prima finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. In realtà i registri dei cresimati e gli stati delle anime furono usati con sistematicità solo a partire dal sec. XIX.

La serie è composta da due registri, il primo dei quali era stato in precedenza usato come registro dei pegni dagli amministratori del Monte di pietà di Nago e poi ripreso dal parroco di Nago per la registrazione delle cresime.

1 "I. Registro del Monte di pietà cominciando dall'anno 1791 fino all'anno 1813. II. Cresimati della parrocchia di Nago e Torbole dal settembre 1827 fino a ***" 1791 aprile 3 - 1920 maggio 24 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 1-96, pp. 1-96

1/1 "Registro del Monte di pietà cominciando dall'anno 1791 fino all'anno 1813" 1791 aprile 3 - 1818 giugno 25 Registrazioni relative al deposito e alla riscossione dei pegni. Italiano cc. 96 (bianche 5 cc.)

1/2 "I. Registro dei cresimati della parrochia di Nago e Torbole cominciando dal 1827 fino ***" 1827 settembre - 1920 maggio 24 Italiano pp. 96 (bianca 1 p.)

2 "Vol. II. Cresimati. 1923-1991" 1923 aprile 8 - 1991 gennaio 27 Italiano Registro, legatura in tela, cc. sd 67, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

23 serie 1.5 Stati delle anime, sec. XIX seconda metà - [1963]

Contenuto Gli stati delle anime vennero introdotti insieme ai registri dei cresimati e dei morti dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614, il quale proponeva anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur). Il Concilio di Trento nella XXIV sessione dell'11 novembre 1563 invitava a compilare e conservare i registri dello stato delle anime, ma solo in alcune diocesi l'invito trovò applicazione: sono infatti molto pochi i registri degli stati delle anime anteriori al 1800. Sarà il Codice del 1917 che li renderà obbligatori, introducendo anche nuovi e più semplici metodi di compilazione. Silvio Tramontin (1) ipotizza il fatto che la mancanza degli stati delle anime di data anteriore al sec. XIX sia imputabile al fatto che i parroci, nel compilare il nuovo stato delle anime, si sbarazzassero di quello compilato in precedenza, poiché sostituito da dati più aggiornati.

La serie comprende due registri, nei quali sono raccolti dati relativi allo stato della popolazione residente nella parrocchia nel corso dei secc. XIX-XX. Le registrazioni riportano la composizione dei nuclei familiari e annotazioni relative alle persone, quali per esempio la data di nascita, l'età, la data del matrimonio o quella di altri sacramenti impartiti.

Note (1) TRAMONTIN S., Indicazioni delle visite pastorali per la "conta delle anime": il caso veneziano, Bologna, 1989.

1 "Anagrafe sino al 1926" sec. XIX seconda metà - sec. XX prima metà Italiano Registro, legatura in mezza pelle, pp. 234, a rubrica

2 "Anagrafe. 1926-***" [1926 - 1963] (1) Italiano Registro a rubrica, legatura in mezza tela, cc. 151 n.n. Note (1) L'anno 1963 è desunto dall'ultima visita vescovile effettuata a questo registro.

24 serie 1.6 Registri degli sponsali e dei consensi paterni, 1850 - 1955

Contenuto La serie si compone di tre registri. Sul primo registro, presumibilmente compilato dal parroco per un uso meno ufficiale e più pratico, sono riportate in forma di tabella registrazioni relative agli sponsali, ai dati anagrafici dei contraenti, agli esami di religione, alle date delle tre pubblicazioni, ai requisiti richiesti, alla data e al luogo del matrimonio, anche per quelli celebrati fuori parrocchia. Sempre sullo stesso registro sono riportate le verbalizzazioni dei consensi paterni per i figli ancora minori che intendevano contrarre matrimonio. I due registri seguenti riportano le promesse reciproche di futuro matrimonio rese davanti al parroco.Annotazioni relative alle promesse di futuro matrimonio si possono trovare inoltre sui registri degli avvisi e delle pubblicazioni (cfr. APN, 7.2).

1 "Promesse di futuro matrimonio e consensi pei minorenni dall'anno 1850 fino ***" 1850 gennaio 12 - 1914 aprile 11 cc. sd 1-64: registrazioni relative alla data degli sponsali, ai dati anagrafici dei contraenti, agli esami di religione, alle date delle tre pubblicazioni, ai requisiti richiesti (dispense, permesso politico, fede di stato libero), alla data e al luogo del matrimonio, 1850 gennaio 12 - 1884 ottobre 25; cc. sd 66-67: consensi paterni, 1908 gennaio 11 - 1914 aprile 11. Capovolgendo il registro: cc. 1-18: consensi paterni, 1850 agosto 17 - 1884 ottobre 25. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. sd 1-67 (bianca 1 c. sd), cc. 1-18 (sciolte parecchie cc.)

2 "Registro sponsali dal 24.XII [1908] al 1.I.1924" 1908 dicembre 24 - 1922 ottobre 21 Atti di sponsali. Italiano Registro, legatura in tela, pp. 99, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n.

3 "Sponsali" 1924 gennaio 5 - 1955 luglio 21 Atti di sponsali. Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 198

25 serie 1.7 Atti matrimoniali, 1815 - 1947

Contenuto La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi variano, per genere e quantità, a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. Dal 1820 ai parroci e ai pastori d'anime era vietato benedire i matrimoni a coloro che non avessero prodotto prima il permesso politico. Tale attestazione, introdotta nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820 e rilasciata dal Comune, era tendente a dimostrare se lo sposo era in grado, mediante l'esercizio di un'industria o una paga giornaliera, di mantenere una famiglia. In seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio è raccolta nel bifoglio dell' "Esame dei contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can. 1020 del Codice di diritto canonico, e comprendente anche la notificazione dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco al comune con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali.

La serie degli atti matrimoniali comprende 5 buste contenenti i fascicoli annuali delle pratiche matrimoniali a partire dal 1815. Gli atti matrimoniali più antichi (1815-1847) erano variamente distribuiti all'interno delle "teche" degli atti ordinati cronologicamente (cfr. 6.2); durante la fase di riordino questa documentazione è stata ricondotta alla serie più opportuna e condizionata in una busta (cfr. 1.7.1). Gli altri atti matrimoniali erano per la maggior parte piegati e raccolti in mazzi annuali e conservati in buste originali. Dal 1929 gli atti si trovavano invece conservati distesi in fascicoli. Sul verso delle carte vi sono spesso annotazioni coeve del parroco o quelle lasciate in occasione di tentativi di ordinamento di queste pratiche, come per esempio l'anno del matrimonio, il cognome degli sposi e il numero assegnato alle pratiche. In fondo alla maggior parte dei fascicoli annuali si trova anche la documentazione prodotta per i matrimoni celebrati fuori parrocchia e per i matrimoni non registrati. Si tratta di richieste di pubblicazioni matrimoniali, richieste di attestazioni di stato libero, richieste di dispense matrimoniali e altro carteggio relativo ai matrimoni. Alcune annate si presentano lacunose o addirittura mancanti, causa spesso imputabile all'incuria, che ha reso questi atti preda facile di umidità, di muffe, di attacchi di microrganismi o roditori.

b. 1 Atti matrimoniali 1815 - 1847 Mancano gli anni: 1816, 1817, 1821, 1822, 1824, 1827, 1829, 1830, 1832, 1833, 1835, 1836, 1838, 1841, 1842. Busta, cc. 143 n.n. b. 2 26

"Atti matrimoniali dal 1850-1864" 1850 - 1864 Mancano gli anni: 1855-1857, 1859. Busta, cc. 415 n.n. b. 3 "Matrimoni. 1865-67. 1919-22" 1865 - 1921 Mancano gli anni: 1868-1886, 1888-1918. Busta, cc. 402 n.n. b. 4 "Atti matrimoniali. 1922-1937" 1922 - 1937 Busta, cc. 584 n.n. b. 5 "Matrimoni. 1938-1946" 1938 - 1947 Busta, cc. 455 n.n.

27 serie 1.8 Carteggio ed atti attinenti all'anagrafe, 1880 - 1946

Contenuto La serie è formata da un'unica busta contenente certificati di nascite, matrimoni, morti e cresimati avvenuti o celebrati fuori parrocchia ("all'estero").

b. 1 "Matricole estere" 1880 - 1946 Certificazioni di nati, matrimoni, morti e cresimati fuori parrocchia e nei campi profughi durante la Prima guerra mondiale. Busta, cc. 184

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Ente Beneficio parrocchiale di San Vigilio sec. XIII - 1987 gennaio 24

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Beneficio parrocchiale, 01/01/1768 - 31/12/1957 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia Il beneficio parrocchiale di Nago esiste "ab immemorabili", ma della sua fondazione mancano i documenti. Si ha notizia che nel 1203 la chiesa di Nago era collegiata e che il vescovo di Trento aveva il diritto di conferire il beneficio parrocchiale (1); dal 1816 tale diritto passò ai sovrani d'Austria. Il patrimonio del parroco consisteva nelle rendite di diversi fondi, tra i quali l'orto della canonica, nella quarta parte "di tutti li luoghi fruttiferi nel distretto di tutta la parrocchia sì in Nago che in Torbole, dell'uva, formento, segalle, granade, orzi e d'ogni sorta di legumi" (2). Altre entrate erano costituite dalle elemosine e dagli onorari dovuti al parroco per la celebrazione di messe e uffici in determinate occasioni e festività. Nel beneficio parrocchiale di Nago confluirono il beneficio Tazzolli e il beneficio Gomberti III, a causa dell'estinzione della linea maschile di entrambe le famiglie, con la conseguente assunzione dell'onere da parte del parroco di celebrare anche le messe spettanti a tali benefici.

In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio parrocchiale di San Vigilio ha perso la personalità giuridica civile.

Funzioni, occupazioni e attività Fin dai tempi delle visite pastorali di Bernardo e di Ludovico Madruzzo fu viva la preoccupazione dei vescovi di verificare l'entità del patrimonio economico delle chiese e dei benefici ed avere sicure informazioni sulle loro amministrazioni. La norma generale che prevedeva l'obbligo di compilare dei registri dai quali emergessero la quantità e la qualità dei redditi, nonché la loro relativa amministrazione, rimaneva però spesso nella pratica senza attuazione. Le rendite del patrimonio del beneficio parrocchiale erano destinate al mantenimento del parroco che, legittimato ad amministrare la cura d'anime, aveva anche il diritto di percepire tutte le rendite che a questo titolo provenivano alla chiesa parrocchiale: rendite da caseggiati, fondi, capitali, diritti vari, affitti, interessi, ecc.; esse costituivano la sostanza del beneficio, che passava di parroco in parroco. Con la nomina e il conferimento del beneficio e con la regolare consegna dei beni componenti la dote, il parroco otteneva la legittima rappresentanza per l'esercizio del suo diritto di usufrutto delle temporalità del beneficio. In quanto rappresentante dell'ente, egli aveva inoltre l'obbligo di difendere e assicurare l'integrità del patrimonio.

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Della dote facevano parte anche le decime. Quest'obbligo naturale e morale di contribuire al mantenimento dei ministri del culto ha origini antichissime e anche prima della sanzione giuridica esso venne sempre largamente e spontaneamente soddisfatto. La decima corrispondeva ad una quota, che non sempre ammontava ad un decimo, dei prodotti del suolo che gli abitanti dei comuni facenti parte la parrocchia erano obbligati a corrispondere all'autorità ecclesiastica. Anche i diritti di stola facevano parte della congrua parrocchiale; questi importi si dovevano corrispondere per domandate prescrizioni ecclesiastiche e cioè nelle proclamazioni nuziali, nelle esequie, nell'amministrazione di alcuni Sacramenti e per l'assistenza degli infermi. Non fu infrequente il caso in cui le rendite di un beneficio con cura d'anime non bastasse al sostentamento dell'investito, a causa della sua esiguità o per gli oneri su di esso gravanti; le cose peggiorarono tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX quando si cominciarono ad abolire enti e corporazioni religiose, a dichiarare nazionali e a vendere i beni della chiesa, ad abolire le decime ed altre prestazioni. Molte parrocchie si trovarono quindi spogliate di rendite. I governi dovettero perciò provvedere stabilendo delle congrue e supplementi di congrue a carico dei comuni o di altri enti. Il beneficio parrocchiale viene estinto nel 1984 in seguito alle norme del Concordato tra Stato italiano e Chiesa.

Fonti archivistiche e bibliografia Bibliografia TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo Stenico, Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970

Note (1) APN, 6.2.4, c. 166 e Tovazzi G., Parochiale tridentinum, Trento, 1970, pp. 317-318. (2) APN, 6.4.1, c. 61v.

30 subfondo 2 Beneficio parrocchiale, 1768 - 1957

Soggetti produttori Beneficio parrocchiale di San Vigilio, sec. XIII - 1987 gennaio 24

31 serie 2.1 Registri di amministrazione, 1808 - 1947

Contenuto La serie è costituita da quattro registri: uno scodirollo, un registro degli affitti e due registri di cassa. Lo scodirollo era un registro nel quale venivano annotati i pagamenti fatti da privati per livelli in denaro sui capitali del beneficio parrocchiale. Similmente, sul registro degli affitti venivano annotati i pagamenti fatti da privati degli affitti di beni immobili. I registri o giornali di cassa riportano, in ordine cronologico, le entrate e le uscite giornaliere. I registri nn. 2, 3 e 4, insieme alle registrazioni relative al beneficio parrocchiale, riportano anche quelle relative all'amministrazione del beneficio Tazzolli. Inventari ed elenchi dei beni del beneficio parrocchiale, diritti e obblighi del parroco e altre note si possono trovare sul registro contenente cronache e memorie della parrocchia iniziato dal parroco Zanfranceschi 1° (Cfr. APN, 6.4.1).

1 "Scodirolo parrocchiale dei capitalli ora spettanti al paroco di Nago Filippo Chiusole per l'anno 1808-1809" (tit. int.) 1808 - 1912 Registro dei pagamenti degli interessi sui capitali del beneficio parrocchiale. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 24 n.n., con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

2 Registro degli affitti. 1920 giugno 4 - 1925 dicembre 29 Registro delle entrate relative agli affitti di immobili di proprietà del beneficio parrocchiale e del beneficio Tazzolli. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 31 n.n.

3 Registro di cassa del beneficio parrocchiale e del beneficio Tazzolli. 1926 febbraio 18 - 1929 luglio 30 Italiano Registro, senza coperta, cc. 7 n.n.

4 "Beneficio parrocchiale e Tazzolli" 1930 febbraio 8 - 1947 luglio 22 Registro di cassa. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 17 n.n.

32 serie 2.2 Atti amministrativi, 1768 - 1957

Contenuto La serie è costituita da un'unica busta contenente atti relativi all'amministrazione del beneficio parrocchiale di Nago. Al momento del rilevamento dell'archivio la documentazione era contenuta in una "teca" marrone riportante il titolo originale; in occasione del riordino tale unità è stata mantenuta, ordinando cronologicamente le carte al suo interno. L'esiguità di documentazione antica presente in questa serie è imputabile, oltre agli eventi storici già ampiamente descritti, anche all'ordinamento precedente, che ha irrimediabilmente compromesso ogni possibilità di ricostruzione di pratiche e affari;anche nelle buste della serie "Atti" è possibile trovare documentazione relativa al beneficio parrocchiale (cfr. subfondo 6, Pastorale parrocchiale).

b. 1 "Beneficio parrocchiale" 1768 - 1957 Amministrazione del beneficio parrocchiale: fassioni, prospetti dei capitali, atti di consegna, contratti di locazione, denunce di proventi annuali, richieste di esenzione dal pagamento dell'equivalente d'imposta, documento di fondazione del legato Bonetti aggregato al beneficio parrocchiale, obblighi di fondazioni, mantenimento di un cooperatore-maestro, carteggio relativo alla congrua, tabelle di servizio, amministrazione del beneficio Gomberti III aggregato al beneficio parrocchiale, assicurazione antincendio della canonica, ecc. Busta, cc. 531

33 subfondo 3 Chiesa parrocchiale, 1812 - 1955

Contenuto Il subfondo raccoglie documentazione relativa all'amministrazione del patrimonio della chiesa parrocchiale in quanto ente. Le chiese parrocchiali ebbero sin dai primissimi tempi inerente il carattere di persone giuridiche, cioé la capacità di possedere, acquistare, alienare, obbligare ed obbligarsi contrattualmente. Il parroco è considerato quale legittimo amministratore della chiesa parrocchiale, il cui patrimonio è formato dagli apparati, utensili, arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, e dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali e altri introiti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. La gestione del patrimonio della chiesa, sotto la direzione del curatore d'anime, venne affidata a specifici funzionari chiamati in un primo tempo 'sindici' o 'massari' poi 'fabbricieri'.

34 serie 3.1 Registri di amministrazione, 1880 - 1950

Contenuto La serie è costituita da sei registri relativi all'amministrazione dei beni appartenenti alla chiesa parrocchiale di Nago e alla amministrazione e gestione dei capitali occorrenti alla ricostruzione della chiesa dopo gli eventi bellici. Lo spazio temporale coperto da queste registrazioni è abbastanza limitato e copre principalmente la prima metà del XX secolo. La mancanza di registri più antichi è imputabile ad eventi storici già ampiamente descritti, mentre l'abbondanza di registrazioni si deve al parroco don Eugenio Degasperi, che resse la parrocchia dal primo dopoguerra. Di fronte alle grosse lacune documentarie sulle gestioni precedenti, egli si adoperò in tutti i modi per recuperare e ricostruire il patrimonio della sua chiesa, preoccupandosi allo stesso modo di lasciare tracce chiare e documentate del suo lavoro. Ecco allora che troviamo, accanto a pure registrazioni di carattere economico anche ampie notizie tese a giustificare e spiegare l'impiego delle risorse per questo o per quel lavoro.

1 "Giornale d'amministrazione della chiesa parrocchiale di Nago e del beneficio parrocchiale e ann[otazio]ni di Nago" 1880 - 1907 Partitario. pp. 1-67; 160-168: capitali, realità e contributi della chiesa parrocchiale; pp. 68-121: capitali, stabili e legati del beneficio parrocchiale; pp. 238-247: capitali della fondazione Dusatti di Nago. Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 247 (bianche molte pp.)

2 "Chiesa. Interessi" 1919 dicembre 25 - 1925 dicembre 21 - registro delle riscossioni degli interessi sui capitali, 1919 dicembre 25 - 1923 aprile 18; - registro di cassa, 1924 maggio 8 - 1925 dicembre 21 Italiano Registro, legatura in tela, cc. 8 n.n.

3 "Ricostruzione" 1927 novembre 6 - 1932 gennaio 15 Registro di cassa relativo alle ricostruzioni nel primo dopoguerra: pp. 42-43: "Chiesa"; pp. 46-47: "Lavori di restauro alla canonica"; pp. 50-51: "Restauro a S. Rocco"; pp. 54-55: "Riparazione S. Trinità"; pp. 58-59: "Riparazione organo";

35 pp. 64-67: "Ricostruzione S. Zeno"; pp. 170-179: registro di cassa di spese varie per le riparazioni. Italiano Registro, legatura in mezza tela, pp. 9-179 (bianche molte pp.)

4 "Inventarium ecclesiae Naci confectum 1930" 1930 febbraio Inventario relativo a: biancheria, paramenti, oggetti in metallo, mobili in legno, campane, organo, oggetti preziosi, valori in capitali della chiesa. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 17 (bianche diverse cc.)

5 Offerte per la balaustra. 1943 luglio 7 - ottobre 9 Registro delle offerte per la costruzione di una balaustra in marmo da collocarsi nella cappella della Madonna del Rosario nella chiesa parrocchiale. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 8 n.n.

6 "Costruzione chiesa. Diario" 1947 marzo 10 - 1950 gennaio 18 Registro delle spese per i lavori di ampliamento della chiesa parrocchiale redatto in forma di diario. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 28 n.n.

36 serie 3.2 Atti amministrativi, 1826 - 1946

Contenuto Le tre buste, originali, che compongono la serie documentano, attraverso il carteggio, l'attività amministrativa. Gran parte della documentazione è relativa ai primi decenni del Novecento ed è curata dal parroco Degasperi. In particolare la busta relativa alle ricostruzioni occorse in seguito ai due conflitti mondiali testimonia l'attenzione che il parroco dedicò a quelle imprese, delle quali fu il promotore. Solo nella prima busta si trova documentazione anteriore al XX secolo. La mancanza di documentazione più antica è imputabile oltre ad eventi storici già ampiamente descritti, al preesistente ordinamento, cronologico, che ha irrimediabilmente compromesso ogni possibilità di ricostruzione di pratiche e affari, pertanto è possibile trovare documentazione relativa all'amministrazione della chiesa variamente collocata all'interno della serie "Atti" (cfr. subfondo 6, Pastorale parrocchiale).

b. 1 "Documenti della venerabile chiesa parrocchiale Nago" 1826 - 1946 Atti relativi al patrimonio della chiesa parrocchiale: carteggio relativo alle annue contribuzioni da parte del Comune di Nago-Torbole per il mantenimento della chiesa parrocchiale, inventari del patrimonio relativi agli anni 1846 e 1866, contratti di mutuo ipotecario, domande per le rinnovazioni ipotecarie, istanze per la cancellazione delle ipoteche, dichiarazioni di debito, procedimenti di incanti di stabili, prospetti relativi a vecchi aggravi sui fondi, ecc. Busta, cc. 380 b. 2 "Ricostruzioni" 1919 - 1946 Busta

b. 2/1 "Organo" 1919 - 1928 Carteggio relativo alle riparazioni dell'organo della parrocchiale danneggiato dalla guerra: preventivi, autorizzazione dell' Ufficio Belle Arti di Trento di collocare l'organo nel coro, fatture e quietanze, attestato di collaudo dopo le riparazioni. Contiene, in fondo, un disegno relativo al nuovo locale per l'organo. Fascicolo, cc. 31

b. 2/2 "Campane" 1919 - 1945 Carteggio relativo alla cessione di un cannone austriaco in bronzo per la fusione delle campane di Nago, preventivi per la costruzione dei castelletti, affidamento dei lavori di fusione alla ditta Colbacchini Luigi di Trento e carteggio con la ditta, 37 carteggio tra il parroco don Eugenio Degasperi e il presidente dell' "Opera di soccorso per le chiese rovinate dalla guerra nel Trentino" don Simone Weber, atto relativo alla consacrazione delle nuove campane "S. Vigilio" e "Ave Maria" della chiesa parrocchiale, fatture e quietanze, solleciti di pagamento, carteggio relativo alla causa davanti alla pretura di Riva tra il carpentiere Bortolo Chiodega e la fabbriceria di Nago per il recupero di un credito, perizia delle spese occorrenti per il trasporto e la posa in opera delle nuove campane della chiesa filiale della SS. Trinità di Nago, avviso di raccolta delle campane da parte del Ministero della Produzione Bellica, censimento delle campane, ecc. Contiene, in fondo, materiale a stampa dell' "Opera di soccorso per le chiese rovinate dalla guerra". Fascicolo, cc. 217 b. 2/3 "S. Trinità" 1920 - 1925 Carteggio relativo ai lavori di restauro della chiesa della SS. Trinità: parere del Commissariato delle Belle Arti, preventivi, fatture, quietanze, elenchi di offerte, ecc. Fascicolo, cc. 36 b. 2/4 "Canonica" 1920 - 1925 Carteggio relativo alle riparazioni effettuate nella canonica danneggiata dalla guerra: preventivi, fatture, quietanze e solleciti di pagamento. Fascicolo, cc. 49 b. 2/5 "Chiesa" 1920 - 1945 Carteggio relativo ai lavori di restauro, riparazione e manutenzione effettuati nella chiesa parrocchiale di Nago a seguito dei danni di guerra: preventivi, corrispondenza con i pittori Angelo Turri e Francesco Giustiniani per decorare la chiesa, parere del Commissariato delle Belle Arti riguardo le raffigurazioni, fatture e quietanze per i lavori eseguiti e per l'acquisto di arredi sacri, solleciti di pagamento. Contiene, in fondo, 4 disegni per la decorazione delle vetrate della chiesa parrocchiale. Fascicolo, cc. 427 b. 2/6 Risarcimenti per i danni di guerra. 1921 - 1946 Atti relativi alle pratiche per il risarcimento dei danni di guerra dei vari enti della parrocchia di Nago provenienti dall' Ufficio danni di guerra del Commissariato generale civile, dal Consorzio della provincia e dei comuni trentini, dall' Ufficio danni di guerra del referato imposte di Riva, dalla Commissione per l'accertamento e la liquidazione dei danni di guerra di Riva, dall' Intendenza di finanza di Trento, dall' Ufficio riparazioni danni di guerra della Prefettura della Venezia tridentina, dall' Ufficio del Genio civile di Trento, dal Commissariato per le riparazioni dei danni di guerra di Trento, dall' Ufficio riparazioni danni di guerra del Ministero dei lavori pubblici e dalla Curia tridentina. Fascicolo, cc. 133

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b. 2/7 "S. Rocco" 1922 - 1939 Carteggio relativo ai lavori di restauro della chiesa di S. Rocco: preventivi, parere dell' Ufficio Belle Arti, fatture, quietanze, elenchi di offerte, ecc. Fascicolo, cc. 64

b. 2/8 "S. Zeno" 1927 - 1930 Carteggio relativo ai lavori di restauro della chiesa di S. Zeno: approvazione dei lavori da parte della Sovrintendenza, fatture, quietanze, solleciti di pagamento, minuta di don Degasperi relativa alla benedizione della chiesetta restaurata. Fascicolo, cc. 26

b. 2/9 Cappella votiva a Dosso Cassina. 1931 Carteggio con il Comune di Riva, l' Ordinariato e l' A.N.A. affinché si possa restaurare ed erigere in oratorio pubblico la cappella situata a Dosso Cassina costruita dagli Alpini durante il periodo bellico. Fascicolo, cc. 9

b. 2/10 "Progetto di riattazione del fabbricato uso canonica e ricreatorio in Nago" 1933 - 1944 Preventivo di spesa, fatture e quietanze dei lavori eseguiti per il locale ad uso ricreatorio. Fascicolo, cc. 61 b. 3 "Manomorta" 1922 - 1935 Denunce delle rendite di manomorta relative ai beni della chiesa parrocchiale, del beneficio parrocchiale e di diverse fondazioni per gli anni 1922, 1927, 1931-1935. Busta, cc. 38

39 serie 3.3 Resoconti, 1812 - 1955

Contenuto La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e chiesa del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all' art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne una all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.

La serie è formata da due buste che, con qualche lacuna nei resoconti del XIX secolo, testimoniano la resa dei conti della chiesa parrocchiale di Nago fino al 1955.

b. 1 Resoconti. 1812 - 1882 Nn. 1-44 Mancano gli anni: 1817-1820, 1843-1846, 1867-1868, 1870-1871, 1873-1879, 1881. Per gli anni 1812-1816 è presente solo un estratto sommario. Il conto del 1821 è mutilo. Per gli anni 1838-1842, 1853, 1855, 1856 c'è solo l'evasione del conto. Per l'anno 1868 c'è solo la liquidazione dell'Ordinariato. Per gli anni 1869 e 1872 ci sono solo le quietanze. Busta b. 2 Resoconti. 1914 - 1955 Nn. 45-69 Busta

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Ente Curazia di Sant'Andrea 1741 aprile 27 - 1920 maggio 11

Luoghi Torbole (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Curazia di Sant'Andrea in Torbole, 01/01/1687 - 31/12/1898 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia La chiesa di Torbole, titolata a S. Andrea, viene menzionata già nel 1138, ma era in realtà poco più che una cappella dedicata al santo; come cappella locale dipendeva dall'abbazia di S. Lorenzo in Trento. Dal 27 aprile 1741 divenne curazia della pieve di Nago, ma lo 'jus praesentandi' spettava al preposito del Capitolo della cattedrale di Trento.

Contesto generale fino al 1 marzo 1943 Decanato di Arco Decanato di Riva Diocesi di Trento

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Ente Parrocchia di Sant'Andrea 1920 maggio 12 -

Luoghi Torbole (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Curazia di Sant'Andrea in Torbole, 01/01/1687 - 31/12/1898

Storia La chiesa di Torbole fu elevata a parrocchia il 12 maggio 1920 e fino al primo marzo 1943 appartenne al decanato di Arco, per passare poi a quello di Riva del Garda.

Contesto generale fino al 1 marzo 1943 Decanato di Arco Decanato di Riva Diocesi di Trento

42 subfondo 4 Curazia di Sant'Andrea in Torbole, 1687 (copia) - 1898

Soggetti produttori Parrocchia di Sant'Andrea, 1920 maggio 12 - Curazia di Sant'Andrea, 1741 aprile 27 - 1920 maggio 11

43 serie 4.1 Atti amministrativi, 1687 (copia) - 1898

Contenuto La serie si compone di una busta contenente atti relativi alla chiesa di S. Andrea di Torbole, con documentazione relativa all'antica cappellania e all'antica chiesa curata soggetta alla parrocchia di Nago. La documentazione si trovava, al momento del riordino, variamente distribuita in contenitori non titolati.

b. 1 Atti della cura di Torbole. 1687 (copia) - 1898 Atti relativi all'antica cura di Torbole: copia della transazione avvenuta tra la Comunità di Torbole e la Prepositura di Trento a seguito di una lite occorsa per le pretese dei Torbolani su alcuni stabili di proprietà della cappellania, carteggio relativo al mantenimento della chiesa di S. Andrea, copia dell'atto di erezione della cura di Torbole e suoi capitoli, carteggio relativo alla causa intentata dal parroco di Nago per la mancata osservanza dei capitoli da parte del curato di Torbole, composizione della lite, stato delle anime della cura nel 1782, carteggio relativo alla richiesta di indipendenza dalla cura da Nago, atti di consegna del beneficio curaziale, ecc. Busta, cc. 206

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Ente Benefici Gomberti 1685 febbraio 20 - [1991]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Benefici e legati, 01/01/1654 - 31/12/1991 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia Il primo beneficio (detto anche di S. Giovanni Battista) fu fondato dalla signora Maddalena Crivelli Gomberti, madre dell'arciprete Francesco Gomberti, con testamento del 20 febbraio 1685, rinnovato il 9 dicembre 1688. Il beneficiato era tenuto alla celebrazione di tre messe settimanali in perpetuo presso l'altare di S. Giovanni Battista nella chiesa parrocchiale di Nago. L'arciprete Francesco Gomberti con suo testamento del 1 aprile 1694 nominava eredi gli altari di S. Giovanni Battista, di S. Antonio da Padova e dell'Immacolata Concezione nella chiesa parrocchiale riprendendo, riguardo al primo beneficio, le volontà della madre. Il secondo beneficio (detto anche di S. Antonio) era destinato, possibilmente, ad un sacerdote della sua famiglia; l'investito aveva l'onere di celebrare tre messe settimanali presso l'altare del santo e dedicarsi alla dottina cristiana per i giovani. Il terzo beneficio (detto anche Gomberti III o dell'Immacolata Concezione) aveva l'onere di tre messe in settimana presso l'altare nominato; per questo beneficio, secondo le disposizioni del testatore, doveva essere nominato il parroco pro tempore di Nago, motivo per il quale il beneficio Gomberti III confluì nel beneficio parrocchiale.

Funzioni, occupazioni e attività I benefici ecclesiastici sono enti giuridici eretti dalla competente autorità e sono composti da due elementi essenziali: un ufficio sacro ed una rendita ad esso connessa. Questa può essere ricavata da una proprietà immobiliare ecclesiastica o da definite prestazioni dovute da un altro ente. Durante il governo austriaco alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. I benefici furono riconosciuti anche dal Concordato fra Stato italiano e Chiesa del 1929, purché non ne derivasse onere finanziario per lo Stato. A seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965) il sistema beneficiale venne abolito e fu data facoltà ai vescovi di disporre dei patrimoni per il sostentamento dei sacerdoti o per altre necessità pastorali delle loro diocesi.

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Ente Beneficio ecclesiastico Tazzolli 1693 ottobre 7 - 1987 gennaio 24

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Benefici e legati, 01/01/1654 - 31/12/1991 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia Il Beneficio Tazzolli fu fondato da don Tommaso Tazzolli di Torbole, con testamento del 7 ottobre 1693, all'altare di S. Antonio presso la chiesa di S. Andrea di Torbole. Ben presto la linea maschile della famiglia, cui il beneficio era destinato, si estinse e, secondo le volontà del testatore ne divenne usufruttuario il parroco pro tempore di Nago.

In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Beneficio Tazzolli ha perso la personalità giuridica civile.

Funzioni, occupazioni e attività I benefici ecclesiastici sono enti giuridici eretti dalla competente autorità e sono composti da due elementi essenziali: un ufficio sacro ed una rendita ad esso connessa. Questa può essere ricavata da una proprietà immobiliare ecclesiastica o da definite prestazioni dovute da un altro ente. Durante il governo austriaco alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. I benefici furono riconosciuti anche dal Concordato fra Stato italiano e Chiesa del 1929, purché non ne derivasse onere finanziario per lo Stato. A seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965) il sistema beneficiale venne abolito e fu data facoltà ai vescovi di disporre dei patrimoni per il sostentamento dei sacerdoti o per altre necessità pastorali delle loro diocesi.

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Ente Beneficio Giovanelli 1781 giugno 18 - [1991]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Benefici e legati, 01/01/1654 - 31/12/1991 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia Il Beneficio Giovanelli fu fondato da don Antonio Giovanelli di Nago, arciprete di Gardumo, con testamento del 18 giugno 1781. Gli investiti, discendenti dalla sua famiglia, erano tenuti alla celebrazione di messe presso gli altari dedicati a S. Antonio abate nelle chiese della parrocchia di Nago. Mancando la discendenza, il beneficio sarebbe passato ai maschi, con preferenza sempre per il più anziano, della famiglia di Giovanni Antonio Perugini di Torbole, suo cugino. Mancando sacerdoti di questa famiglia, il parroco pro tempore di Nago avrebbe dovuto adempiere agli oneri missari.

Funzioni, occupazioni e attività I benefici ecclesiastici sono enti giuridici eretti dalla competente autorità e sono composti da due elementi essenziali: un ufficio sacro ed una rendita ad esso connessa. Questa può essere ricavata da una proprietà immobiliare ecclesiastica o da definite prestazioni dovute da un altro ente. Durante il governo austriaco alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. I benefici furono riconosciuti anche dal Concordato fra Stato italiano e Chiesa del 1929, purché non ne derivasse onere finanziario per lo Stato. A seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965) il sistema beneficiale venne abolito e fu data facoltà ai vescovi di disporre dei patrimoni per il sostentamento dei sacerdoti o per altre necessità pastorali delle loro diocesi.

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Ente Beneficio Tonelli - Santissima Trinità 1685 luglio 21 - [1991]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Benefici e legati, 01/01/1654 - 31/12/1991 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia Il Beneficio Tonelli - Santissima Trinità fu fondato dal conte Giovanni Antonio Tonelli con testamento del 21 luglio 1685, nel quale ordinava due messe settimanali in perpetuo da celebrarsi all'altare di S. Francesco nella chiesa della SS. Trinità in Nago.

Funzioni, occupazioni e attività I benefici ecclesiastici sono enti giuridici eretti dalla competente autorità e sono composti da due elementi essenziali: un ufficio sacro ed una rendita ad esso connessa. Questa può essere ricavata da una proprietà immobiliare ecclesiastica o da definite prestazioni dovute da un altro ente. Durante il governo austriaco alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. I benefici furono riconosciuti anche dal Concordato fra Stato italiano e Chiesa del 1929, purché non ne derivasse onere finanziario per lo Stato. A seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965) il sistema beneficiale venne abolito e fu data facoltà ai vescovi di disporre dei patrimoni per il sostentamento dei sacerdoti o per altre necessità pastorali delle loro diocesi.

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Ente Beneficio Tonelli - Santissimo Rosario 1623 agosto 12 - [1991]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Benefici e legati, 01/01/1654 - 31/12/1991 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia Il Beneficio Tonelli - Santissimo Rosario fu fondato dal conte Francesco Tonelli con testamento 12 agosto 1623, nel quale ordinava la celebrazione di tre messe in settimana nella chiesa della SS. Trinità di Nago. Il beneficio era destinato ad un sacerdote della sua famiglia, cui venne riservato anche il diritto di patronato. Nominò commissari del beneficio l'arciprete e la Comunità di Nago.

Funzioni, occupazioni e attività I benefici ecclesiastici sono enti giuridici eretti dalla competente autorità e sono composti da due elementi essenziali: un ufficio sacro ed una rendita ad esso connessa. Questa può essere ricavata da una proprietà immobiliare ecclesiastica o da definite prestazioni dovute da un altro ente. Durante il governo austriaco alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. I benefici furono riconosciuti anche dal Concordato fra Stato italiano e Chiesa del 1929, purché non ne derivasse onere finanziario per lo Stato. A seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965) il sistema beneficiale venne abolito e fu data facoltà ai vescovi di disporre dei patrimoni per il sostentamento dei sacerdoti o per altre necessità pastorali delle loro diocesi.

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Ente Fondazione missaria Barcelli Polidoro 1735 ottobre 3 - 1987 gennaio 24

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Benefici e legati, 01/01/1654 - 31/12/1991 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia I fratelli Giuseppe e Francesco Barcelli, sacerdoti di Nago, istituirono con il loro testamento del 3 ottobre 1735 e codicillo del 3 maggio 1738 alcuni importanti benefici e legati: a) Cappellania Barcelli-Isotti o di Chieseno, cappellania laicale a favore della famiglia Isotti di Nago presso la quale era accasata la sorella Marta. A questa cappellania era sottoposto il maso di Chieseno sul quale essi fecero costruire la chiesetta di S. Giuseppe, ove il beneficiato doveva celebrare la messa quotidiana. Alla famiglia Isotti spettava inoltre il diritto di patronato; b) Cappellania Barcelli- Polidoro o della SS. Trinità, destinata ad un sacerdote discendente dalla famiglia del signor Giovanni Polidoro di Torbole, famiglia cui spetterà lo 'jus patronatus'. L'investito aveva l'onere di celebrare tre messe perpetue all'altare di S. Francesco nella chiesetta della SS. Trinità in Nago; c) Cappellania Barcelli-Vivaldi o di S. Antonio e S. Rocco, di cui fu investito, per volontà dei testatori, don Antonio Vivaldi di Nago e in seguito un discendente della sua famiglia, detentrice del diritto di patronato. Il beneficiato era tenuto alla celebrazione di due messe perpetue all'altare di S. Antonio nella chiesa parrocchiale e di una messa nella chiesetta di S. Rocco in Nago; d) Legato studenti, istituito allo scopo di aiutare sei giovani studenti, discendenti, fino a quando possibile, dai figli maschi della sorella Marta Isotti, della signora Francesca Rigatti (o in alternativa di Leonardo Nones di Torbole), del signor Vincenzo Borroi di Varone, della famiglia di Giovanni Marioti di Fiavé, della famiglia Zanfranceschi di Nago e della famiglia di Domenico Frapporti di Nago. A tutela delle loro volontà nominarono commissario ed esecutore testamentario il parroco pro tempore di Nago.

Funzioni, occupazioni e attività I benefici ecclesiastici sono enti giuridici eretti dalla competente autorità e sono composti da due elementi essenziali: un ufficio sacro ed una rendita ad esso connessa. Questa può essere ricavata da una proprietà immobiliare ecclesiastica o da definite prestazioni dovute da un altro ente. Durante il governo austriaco alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. I benefici furono riconosciuti anche dal Concordato fra Stato italiano e Chiesa del 1929, purché non ne derivasse onere finanziario per lo Stato. A seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965) il sistema beneficiale venne abolito e fu data facoltà ai vescovi di disporre dei patrimoni per il sostentamento dei sacerdoti o per altre necessità pastorali delle loro diocesi.

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Ente Legato Barcelli 1801 dicembre 18 - [1991]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Benefici e legati, 01/01/1654 - 31/12/1991 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia Il Legato Barcelli (detto anche legato zitelle-abitanti) fu ordinato dalle sorelle Margherita e Domenica Barcelli di Torbole che con il testamento congiunto del 18 dicembre 1801 disposero dei loro beni rimasti dopo la morte di entrambe. Tra gli altri legati disposero per una dote per "le fanciule abitanti in questa comunità di Nago e Torbole le quali si mariteranno, sì povere che benestanti, onde troncare ogni motivo di questione, la di cui famiglia però sia in questa comunità domiciliata da dieci anni completti coll'esclusione delle fanciule citadine a cui è stato proveduto da altri benefattori (1) nei passati tempi" (2).

Funzioni, occupazioni e attività I benefici ecclesiastici sono enti giuridici eretti dalla competente autorità e sono composti da due elementi essenziali: un ufficio sacro ed una rendita ad esso connessa. Questa può essere ricavata da una proprietà immobiliare ecclesiastica o da definite prestazioni dovute da un altro ente. Durante il governo austriaco alcune disposizioni attribuirono al curatore d'anime il compito di verificare l'esistenza di un regolare documento di fondazione e di controllare che il patrimonio fosse mantenuto intatto. I benefici furono riconosciuti anche dal Concordato fra Stato italiano e Chiesa del 1929, purché non ne derivasse onere finanziario per lo Stato. A seguito del Concilio Vaticano II (1962-1965) il sistema beneficiale venne abolito e fu data facoltà ai vescovi di disporre dei patrimoni per il sostentamento dei sacerdoti o per altre necessità pastorali delle loro diocesi.

Note (1) Il conte Giovanni Antonio Tonelli con testamento del 21 luglio 1685 dispose, tra l'altro, per un legato a favore delle giovani nubende (detto anche legato zitelle-cittadine). (2) Cfr. APN, 5.1.4

51 subfondo 5 Benefici e legati, 1654 (copia) - 1991

Soggetti produttori Legato Barcelli, 1801 dicembre 18 - [1991] Beneficio Tonelli - Santissima Trinità, 1685 luglio 21 - [1991] Beneficio Tonelli - Santissimo Rosario, 1623 agosto 12 - [1991] Benefici Gomberti, 1685 febbraio 20 - [1991] Beneficio ecclesiastico Tazzolli, 1693 ottobre 7 - 1987 gennaio 24 Fondazione missaria Barcelli Polidoro, 1735 ottobre 3 - 1987 gennaio 24 Beneficio Giovanelli, 1781 giugno 18 - [1991]

52 serie 5.1 Registri di amministrazione, 1695 - 1991

Contenuto La serie è composta da 9 registri relativi al patrimonio e all'amministrazione delle principali fondazioni della parrocchia. Nei registri tenuti dal parroco Degasperi non è infrequente trovare notizie relative ai singoli benefici e spesso èriportato, se non integralmente, parte del testamento.

1 "1695. Registro dell' heredità del molt' illustre et reverendo quondam signor Francesco Gomberti arciprete di Nago, quale rese l'anima a Dio li 21 novembre anno sudeto et lasciò nel suo ultimo testamento, rogato per il spetabile signor Andrea Marzani li 14 del mese et anno sudeti, heredi me Giacomo Bonetti et il reverendo signor don Goiseppe Zanfranceschi, al quale" (tit. int.) 1695 novembre 22 - 1731 dicembre 11 Note di entrate e di uscite . Italiano Registro, legatura in cartone con ribaltina, cc. 15 n.n.

2 "B. Contenente il testamento e codicillo delli defonti fratelli Barcella. Registro delli legati, partite de reverendi signori sacerdotti per le messe celebrate ed altri, cassa entrata ed uscita" 1735 ottobre 3 - 1791gennaio 31 cc. 1-5: copia del testamento dei fratelli don Giuseppe Antonio e don Francesco Barcelli, figli di Giovanni da Nago, 1735 ottobre 3; cc. 6-6: copia del codicillo del testamento dei fratelli Barcelli, 1738 maggio 3; cc. 9-25: registro dei conti dei legati Barcelli, 1735 ottobre 3; cc. 26-84: "Registro delli assegni fatti delli effetti stabili, capitali ed altro, come dalle partite seguenti apparono", 1756 gennaio 5- 1791 gennaio 31, con annotazioni anteriori del 1728 giugno 21; cc. 85-105: registro delle entrate, 1755 dicembre 23-1790 gennaio 28; cc. 139-140: accordo tra gli arcipreti di Nago e di Mori da una parte, e don Francesco Gazzoletti e don Pietro Nodari dall'altra, per la celebrazione di messe legatarie, 1773 novembre 13. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 140, con indice alfabetico parziale all'inizio n.n.

3 Registro di amministrazione dell'eredità dei fratelli Barcelli.(1) 1756 gennaio 12 - 1786 giugno 25 cc. 20-38: inventario dei beni mobili e immobili, dei capitali e di diversi crediti, 1756 gennaio 12-1786 giugno 25; cc. 39-94r: "Registro delli capitali censo inventariati", 1756 dicembre 12-1772 novembre 12; cc. 94v-102: entrate ricavate dai campi e e relative uscite, 1756 gennaio 19-1764 Italiano Registro, senza coperta, cc. 20-44, 91-102, frammento Note 53

(1) Confrontando il presente frammento con il registro PROVV. 102 "B. Contenente il testamento e codicillo [...]" si evince che si tratta del registro precedente, cioé del registro "A".

4 "Registro del legato zitelle-abitanti di Nago e Torbole fondato dalle sorelle signorine Barcelli nell'anno 1801" 1839 settembre 23 - 1861 novembre 7 Registro relativo alle distribuzioni del legato. All'inizio copia del 1815 luglio 15 relativa al testamento delle sorelle Margherita e Domenica Barcelli. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 25 n.n.

5 "Urbario dalla fondazione" sec. XX prima metà Registro redatto da don Eugenio Degasperi contenente notizie relative alle diverse fondazioni esistenti nella parrocchia: fondo quaresimalista, fondo missioni, beneficio Antonio Tonelli, beneficio Francesco Tonelli, cappellania Barcelli-Vivaldi, beneficio Maddalena Gomberti, legato Giuseppe Zanfranceschi, legato Pandolfi, cappellania Barcelli-Isotti, legato Benazzolli-Gazzoletti, cappellania Dusatti, beneficio Tazzolli, cappellania Polidoro, beneficio Faccenda. Italiano Registro, legatura in tela, cc. 59 (bianche molte cc.)

6 "Legati. 1. Pandolfo 2. Dusatti 3. Zanfranceschi 4. B(enazzolli)-Gazzoletti 5. B(arcelli)-Isotti 6. B(arcelli)-Pollidoro 7. C. Giovanelli 8. B. Merighi" [1920] - 1924 gennaio 1 Registro dei capitali e delle obbligazioni spettanti ai legati sopra scritti. Italiano Registro, legatura in tela, cc. sd. 16 n.n.

7 "Partitario dei benefici e legati" 1924 - 1991 novembre 18 Registro di cassa di diverse fondazioni: legati missari (Pandolfo, Dusatti, Benazzolli-Gazzoletti, Zanfranceschi, Giovanelli, Barcelli- Isotti), cappellania Polidoro, fondo per il quaresimalista, fondo missioni, legato Faccenda, legato Barcelli-Polidoro, legato Vivaldi. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 60 (bianche molte cc.)

8 "Oneri missari delle fondazioni appartenenti alla parocchia di Nago" [1925 - 1931] - "Benefici goduti un tempo dai reverendi s[acerdot]i Delama-Vivaldi": beneficio Tonelli-SS. Trinità, Beneficio Tonelli-SS. Rosario, beneficio Gomberti-S.G.Battista, beneficio Gomberti-S. Antonio, cappellania Barcelli-Vivaldi; - "Legati missari": Dusatti, Barcelli-Isotti, Chieseno, Benazzolli-Gazzoletti, Giovanelli don Antonio, Faccenda;

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-"Parroco": beneficio Gomberti III, beneficio parrocchiale, beneficio Tazzolli; -"Chiesa": segue un lungo elenco di legati missari. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 21 n.n.

9 "1930. Urbario dei beni appartenenti a benefici e fondazioni della parocchia di Nago" 1931 gennaio 1 (con annotazioni fino al 1946) Registro dello stato patrimoniale delle fondazioni della parrocchia redatto da don Eugenio Degasperi. Registro, legatura in mezza tela, cc. 29 (bianche molte cc.)

55 serie 5.2 Registri degli adempimenti missari, 1709 - 1989

Contenuto La serie è composta da 4 registri relativi alla soddisfazione degli adempimenti delle messe disposte dai vari testatori.

1 Registro degli adempimenti missari temporanei. 1709 agosto 16 - 1777 aprile 27 Registro degli adempimenti missari relativi a disposizioni per le celebrazioni delle messe per l'obito e per messe da celebrarsi in un periodo generalmente compreso nel primo anno dalla morte del testatore. Italiano Registro, senza coperta, cc. 41, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

2 "1766. Proseguisce in questo libro la nota delle messe perpetue che si celebrano in questa chiesa parrocchiale di S. Vigilio di Nago" (tit. int) 1765 giugno 28 - 1807 Registro degli adempimenti delle messe legatarie. Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 161 (diverse cc. bianche), con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

3 "Libro contenente i legati di tutte le messe da celebrarsi ogn'anno nella chiesa parrocchiale di S. Vigilio in Nago, nonché l'elenco de' padri predicatori dal 1839 in poi e le elemosine raccolte per loro e per le SS. Anime nella Quaresima" 1822 settembre 22 - 1907 settembre 4 Registro degli adempimenti delle messe legatarie. cc. 252-254: elenco dei predicatori per la Quaresima e per l'Avvento, 1839-1915; cc. 255-264: elemosine raccolte per le SS. Anime, questue per il predicatore quaresimalista e note dei "viglietti" pasquali, 1850-1915; cc. 260v: memoria delle missioni tenute a Nago, 1861 dicembre 7-1901 dicembre 22 Italiano Registro, legatura in mezza pelle, cc. 264 (diverse cc. bianche), con indice a c. 1

4 "Adempimento oneri missari dal 1920. Messe legatarie" 1920 aprile 23 - 1989 agosto 30 Registro degli adempimenti degli oneri missari. Italiano Registro, legatura in tela, cc. 84, con indice alle cc. 83v-84r

56 serie 5.3 Atti amministrativi, 1654 (copia) - 1948

Contenuto La serie è composta complessivamente da 7 buste, sei delle quali originali: esse raccolgono documentazione di carattere prevalentemente amministrativo, relativa ai principali benefici esistenti nella parrocchia di Nago. Al momento del riordino la documentazione contenuta nelle bb. 5.3.2 (capp. Polidoro), 5.3.3 (stipendi Barcelli), 5.3.4 (Barcelli-Isotti), 5.3.5 (Gomberti) e 5.3.6 (capp. Giovanelli) si presentava condizionata in faldoni marroni recanti sul dorso il titolo originale, mentre la documentazione relativa ai benefici Vivaldi-Delama (5.3.7) era contenuta in un faldone originale con titolo sul piatto anteriore, ma di fattura diversa dagli altri. Altra documentazione si trovava variamente distribuita in contenitori non titolati, raccolta in fascicoli originali o semplicemente ripiegata; in fase di riordino questa documentazione è stata riunita in una busta (5.3.1). E' possibile trovare documentazione relativa alle varie fondazioni della parrocchia variamente collocata all'interno della serie "Atti" (cfr. subfondo 6, PASTORALE PARROCCHIALE); il preesistente ordinamento, cronologico, ha infatti irrimediabilmente compromesso ogni possibilità di ricostruzione di pratiche e affari.

b. 1 Carteggio ed atti 1654 (copia) - 1947 Italiano Busta

b. 1/1 "Documenti delle fondazioni nella parocchia di Nago" 1654 (copia) - 1922 Copie di testamenti e atti di fondazione di legati riprodotti per la maggior parte dal parroco don Eugenio Degasperi. In particolare i testamenti di: Salvadori Zenone, Gomberti Maddalena, Gomberti don Francesco, Giovanelli Girolamo, Barcelli don Giuseppe e don Francesco, Zanfranceschi don Giuseppe, Faccenda Domenico, Cainelli Teresa, Tonelli Domenica, Perugini Caterina. Fascicolo, cc. 39

b. 1/2 Beneficio Tazzolli 1673 (copia) - 1929 Copia del testamento di don Tommaso Tazzolli, convenzione tra il beneficiato don Alessandro Zanoni e gli eredi Tazzolli, carteggio relativo a questioni insorte per le investiture, causa per il diritto di patronato, quietanze per messe celebrate, contratti di locazione, atti relativi all'amministrazione del beneficio, ecc. Fascicolo, cc. 116

b. 1/3 Cappellania Barcelli-Vivaldi 57

1740 (copia) - 1870 Documenti di censi, investiture e rinnovazioni di livelli, lettere di credito, atti di una causa civile relativa al patrimonio fondiario della cappellania, quietanze per la celebrazione di messe, inventario e fassione della cappellania per l'anno 1869, ecc. Fascicolo, cc. 90

b. 1/4 Fondazioni missarie [1854] - 1947 Prospetto degli oneri missari, copie di testamenti, documenti di fondazione di legati missari e carteggio relativo alle ricerche dei documenti di fondazione o di memorie di legati missari, comunicazioni dell'Ordinariato e del Giudizio distrettuale di Riva in merito a disposizioni testamentarie, elenco di legati missari, amministrazione delle rendite delle fondazioni, ecc. Fascicolo, cc. 87

b. 1/5 "Legato Faccenda" 1889 - 1926 Carteggio relativo all'amministrazione del legato missario fondato da Domenico Faccenda, in particolare all'amministrazione del patrimonio legato. Fascicolo, cc. 33

b. 1/6 "Ricevute pro legato Perugini" 1918 - 1923 Ricevute relative all'amministrazione dell'eredità lasciata da Caterina Perugini per il fondo missioni del paese. Contiene, in allegato, copia del testamento. Fascicolo, cc. 24 b. 2 "Cappellania Polidoro. III messa" 1735 (copia) - 1926 Carteggio relativo alla cappellania Barcelli-Polidoro: copia del testamento e del codicillo dei fratelli Barcelli, carteggio relativo alla causa intentata per il recupero di fondi appartenenti alla cappellania e alienati in seguito alla "Prammatica Sanzione" leopoldina, richiami dell'Ordinariato affinché venga celebrata l'ultima messa festiva nella chiesa parrocchiale a carico della fondazione, carteggio relativo all'amministrazione del beneficio, quietanze per la celebrazione di messe, istanze per la cancellazione di ipoteche, nomine di amministratori, ecc. Italiano Busta, cc. 273 b. 3 "Stipendi Barcelli" 1756 - 1921

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Documento di fondazione, avvisi di indizione del concorso per gli stipendi, attestati di frequenza, assegnazione di stipendi, autorizzazioni al pagamento delle rate degli stipendi, carteggio relativo a questioni sorte in merito ai criteri di assegnazione degli stipendi, prospetti dei ricorrenti agli stipendi vacanti, ecc. Italiano Busta, cc. 390 b. 4 "Cappellania Barcelli-Isotti" 1760 (copia) - 1925 Carteggio relativo all'amministrazione della cappellania, quietanze per la celebrazione di messe, prospetti dei capitali, istanze per la riduzione degli oneri missari, inventario della cappellania (in allegato), contratto di affrancazione della sostanza spettante alla cappellania, ecc. Italiano Busta, cc. 213 b. 5 "Gomberti S. Antonio e S. Giovanni Battista" 1839 - 1934 (con antecedente del 1694 in copia) Copia parziale del testamento di don Francesco Gomberti, atti relativi alla questione con la famiglia Mazzoldi di Linfano per il recupero di un credito, carteggio relativo alla vacanza del beneficio ed alla nomina di don Pietro Vivaldi, atti relativi a prestiti di capitali e conseguente recupero dei crediti vantati dal beneficio, ecc. Italiano Busta, cc. 183 b. 6 "Cappellania don Antonio Giovanelli" 1842 - 1912 Amministrazione del legato pio: carteggio relativo ai capitali del legato, diffida di pagamento dell'imposta sulle rendite, quietanze per la celebrazione di messe, inventario dei capitali, ecc. Italiano Busta, cc. 72 b. 7 "Benefici Vivaldi-Delama" 1871 - 1948 Atti relativi ai benefici Tonelli (SS. Trinità e SS. Rosario), ai benefici Gomberti (S. Giovanni Battista e S. Antonio) e alla cappellania Barcelli-Vivaldi durante l'amministrazione dei beneficiati don Pietro Vivaldi (1) e di don Alessandro Delama (2) ed alla seguente vacanza dei benefici. In particolare: atti di consegna della cappellania Barcelli-Vivaldi e dei benefici Tonelli a don Pietro Vivaldi, inventari, documenti di credito, quietanze per la celebrazione di messe, riconsegna dei benefici al parroco dopo la morte di don Vivaldi, consegna dei benefici a don Delama, carteggio relativo alla riduzione delle messe, amministrazione dei benefici dopo la rinuncia di don Delama, ecc. Italiano Busta, cc. 154 Note 59

(1) Don Pietro Vivaldi godette dei benefici dal 1871 al 1920. (2) Don Alessandro Delama godette dei benefici dal 1921 al 1923.

60 subfondo 6 Pastorale parrocchiale, 1336 (copia) - 1960

Contenuto Nel subfondo 'Pastorale parrocchiale' rientra la corrispondenza prodotta dal parroco nell'espletamento della sua attività pastorale in genere.

61 serie 6.1 Protocolli degli esibiti, 1839 - 1960

Contenuto I protocolli degli esibiti sono registri nei quali devono essere iscritti, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la corrispondenza in arrivo e in partenza, specificandone la data e il contenuto. La tenuta di questi registri da parte dei parroci viene prescritta anche dall'autorità politica (cfr. "Raccolta delle leggi provinciali ", 19 dicembre 1816, n. 26555- 3744).

La serie, formata da tre registri, presenta alcune lacune in quanto l'adozione dei protocolli degli esibiti non è sempre stata osservata dai parroci. Solo per il primo registro risulta una certa corrispondenza nell'ordinamento degli atti conservati nell'archivio parrocchiale di Nago (cfr. APN, 6.2).

1 "Protocollo della parrocchia di Nago dall'anno 1839-***" 1839 settembre 30 - 1884 agosto 25 Sulla carta di guardia copia di una circolare del Capitanato distrettuale di Riva del 20 maggio 1872 relativa alla congrua. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. sd 128 n.n.

2 "Protocollo degli esibiti. 1903-***" 1903 ottobre 13 - 1915 settembre 1 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 106 n.n., mutilo (1) Note (1) Mancano le pagine contenenti alcune registrazioni dell'anno 1904 (nn. 43-159).

3 "Protocollo" 1920 gennaio 1 - 1960 novembre 17 Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 36 n.n.

62 serie 6.2 "Atti", 1336 (copia) - 1910

Contenuto La serie deriva dal lavoro di sistemazione dell'archivio effettuato dal parroco don Eugenio Degasperi dopo la Prima guerra mondiale. Gli atti, che il parroco trovò in condizione deplorevole, vennero ordinati cronologicamente, condizionati in cartelle annuali o decennali e raggruppati in 18 buste (cfr. STORIA DELL'ARCHIVIO). L' intervento di riordino si è limitato a rispettare l'originaria organizzazione cronologica della documentazione, poiché qualsiasi ricostruzione di pratiche o affari era ormai compromessa. Sono state conservate anche le originali cartelle usate dal Degasperi . Gli "atti" attualmente conservati in questa serie sono costituiti dalla corrispondenza e dagli atti prodotti e ricevuti dal parroco e relativi a tutta la sua attività in generale: amministrazione della chiesa parrocchiale, del beneficio parrocchiale e degli altri benefici, ordini e circolari di autorità ecclesiastiche e civili, decreti visitali, corrispondenza diversa, ecc. In inventario è stata data un'esemplificazione il più possibile dettagliata del contenuto di ogni fascicolo, annuale o pluriennale. A partire dal settembre 1839 e fino a tutto il 1870 la corrispondenza di ogni anno si trova ordinata secondo il numero di protocollo, anche se con diverse lacune, mentre le carte non numerate sono state collocate in ordine cronologico in fondo al fascicolo. In fase di riordino si è inoltre reso necessario evidenziare e differenziare documentazione prodotta da enti diversi dalla parrocchia di Nago. Una parte cospicua di questa documentazione appartiene alla Comunità e alla Congregazione di carità di Nago e Torbole. Ciò deriva dal fatto che una parte dell'archivio comunale prima dei disastri prodotti dalla guerra, si trovava "negletta in certi armadi di una stanza, situata sopra la sacrestia della chiesa parrocchiale" (1), insieme all'archivio della parrocchia di Nago, e che il Degasperi nell'intento di dare un ordine alle carte abbia riunito i due archivi. Questa documentazione, a cui si aggiungono pergamene e registri, è stata consegnata alle autorità competenti per l'opportuno collocamento e ordinamento. Dalle buste originali sono stati estrapolati anche atti che, pur rimanendo conservati presso l'archivio della parrocchia, sono stati ricondotti ad altre serie (atti matrimoniali, resoconti) o fondi (atti amministrativi delle confraternite). La serie, costituita originariamente da 18 buste, è stata ricondizionata in 10 contenitori.

Note (1) Dossi I., Le pergamene dell'archivio comunale di Nago e Torbole, in "San Marco", anno V (1913), p. 213.

b. 1 "Atti" 1336 - 1740 1336-1700: elenco dei prelati partecipanti al Sinodo diocesano del 1336 (copia), adunanza della comunità di Nago e Torbole relativa a don Simone "de Offitiis de Venetiis" conferito dei benefici della pieve di Nago, atti relativi alla steora ordinaria dovuta dal clero, elemosine ricavate dalla cassetta del Capitello della Madonna del Re, atti del beneficio Gomberti, investitura "Gazzoletta e Gomberta", atti del beneficio Tonelli, inventario dei capitali del beneficio Tonelli, ecc. 1700-1710: atti del beneficio Tonelli, ecc.

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1711-1720: atti del beneficio Tonelli, permesso di erigere la chiesa di S. Valentino, decreto sulle pubblicazioni e affissioni, copia di un decreto del vicario generale di Trento relativo alle carte della comunità di Nago e Torbole, ecc. 1721-1730: elenco di spese per la chiesa e la canonica, carteggio relativo alle indulgenze, legati pii, decreti visitali, frammento di un partitario (1728-1762), erezione di un altare nella chiesa di S. Rocco, ecc. 1731-1740: erezione della cappella di Chieseno, nota dei legati pii dei fratelli Giuseppe e Francesco Barcelli, carteggio ed atti relativi alla causa tra don Giuseppe Zanfranceschi, arciprete di Nago, e don Raffaele Porti, curato di Marco, per il beneficio Gomberti-S. Antonio, ecc. Busta, cc. 426 b. 2 "Atti" 1741 - 1784 1741-1750: licenza di benedire il nuovo tabernacolo, cenni storici sugli arcipreti di Nago, legati pii, copia dei decreti visitali del 1750, ecc. 1751-1760: legati pii, atto relativo all'investitura dei beni del legato Gomberti, inventario dell'eredità dei fratelli Giuseppe e Francesco Barcelli, quietanze per messe celebrate, investitura del legato Barcelli per gli studenti, ecc. 1761-1770: legati pii, breve elenco di beni e capitali del beneficio parrocchiale, copia della relazione "data al governo" sulla parrocchia, ecc. 1771-1780: legati pii, dispense dalle pubblicazioni, prospetto delle cappellanie e dei legati perpetui lasciati dai fratelli Barcelli, quietanze per messe celebrate, benedizione della Via Crucis, ecc. 1781: legati pii, tabelle delle messe perpetue nella chiesa della SS. Trinità, ecc. 1782: circolari ecclesiastiche e civili 1783: circolari ecclesiastiche e civili, inventario dei mobili della chiesa parrocchiale, prospetto dei legati missari, elenchi dei capitali e dei livelli spettanti al beneficio parrocchiale, ecc. 1784: circolari provenienti dall'autorità civile, elenco dei benefici semplici della parrocchia, ecc. Busta, cc. 437 b. 3 "Atti" 1785 - 1790 1785: circolari dell'autorità civile, elenco dei poveri, nota relativa alle fassioni, ecc. 1786: circolari civili ed ecclesiastiche, intervento dell'arciprete di Arco, don Francesco Santoni, in qualità di arbitro, in una vertenza privata, prospetto dei proventi di stola nella parrocchia, elenchi dei poveri, ecc. 1787: circolari ecclesiastiche e civili, fassione del beneficio curaziale di S. Andrea di Torbole, nota dei capitali spettanti al parroco, libretto del massariato della chiesa di S. Rocco (1787-1811), ecc. 1788: circolari dell'autorità civile 1789: circolari ecclesiastiche e civili, carteggio relativo all'eredità dei fratelli Giuseppe e Francesco Barcelli 1790: circolari ecclesiastiche e civili Busta, cc. 319 b. 4 "Atti" 1791 - 1820

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1791-1800: circolari ecclesiastiche e civili, inventario degli arredi sacri della chiesa parrocchiale, carteggio relativo all'eredità dei fratelli Giuseppe e Francesco Barcelli 1801-1820: fassioni della parrocchia, prospetti dei benefici, quietanze per il pagamento della colletta pontificia, circolari ecclesiastici e civili, capitoli per il sacrestano, atto di investitura del parroco don G. B. Morandi, descrizione della parrocchia di Nago, carteggio relativo al beneficio Barcelli, stato del clero, ecc. Busta, cc. 412 b. 5 "Atti" 1821 - 1833 1821: indulto per l'uso delle carni, circolare del vicario generale di Trento in merito ai carbonari, ecc. 1822: circolare relativa alle mammane, legato lasciato dalle sorelle Margherita e Domenica Barcelli di Torbole, ecc. 1823: nomina dei sindaci della chiesa parrocchiale di Nago, inventario dei mobili della chiesa parrocchiale, ecc. 1824: certificati di matrimonio, circolari dell'Ordinariato, circolari del Giudizio distrettuale di Arco, ecc. 1825: carteggio ed atti relativi alle cappellanie Barcelli, circolari ecclesiastiche e civili, amministrazione della chiesa parrocchiale, consensi paterni per matrimoni (1825-1829), restauro chiesa parrocchiale (1825-1829), ecc. 1826: circolari ecclesiastiche e civili, carteggio relativo alle cappellanie Barcelli, amministrazione della chiesa parrocchiale, ecc. 1827: ricevute per la celebrazione di messe legatarie, circolari ecclesiastiche e civili, amministrazione della chiesa parrocchiale, ecc. 1828: circolari dell'Ordinariato, carteggio relativo al recupero dei crediti della chiesa parrocchiale, carteggio relativo agli onorari per i maestri di scuola, distribuzione del legato Barcelli per le zitelle, quietanze per messe, ecc. 1829: circolari del Giudizio distrettuale di Arco, carteggio relativo al recupero dei crediti della chiesa parrocchiale, ecc. 1830: circolari del Giudizio distrettuale di Arco, consensi paterni per matrimoni, ecc. 1831: carteggio relativo alla vacanza della cappellania Barcelli-Vivaldi, circolari del Giudizio distrettuale di Arco, carteggio relativo al recupero dei crediti della chiesa parrocchiale, ecc. 1832: carteggio proveniente dall'ufficio decanale, distribuzione del legato Battisti di Mori, ecc. 1833: carteggio relativo agli onorari per i maestri, amministrazione delle fondazioni dei fratelli Barcelli, inventario dei beni mobili e immobili della chiesa parrocchiale, ecc. Busta, cc. 454 b. 6 "Atti" 1834 - 1841 1834: coscrizione militare, cappellania Barcelli-Polidoro, nota dei capitali e livelli della chiesa parrocchiale, circolari ecclesiastiche e civili, ecc. 1835: quietanze per messe celebrate, ecc. 1836: supplica di don Giuseppe Sighel di Nago all'Ordinariato per ottenere un oratorio privato nella propria casa, carteggio relativo al recupero dei crediti della chiesa parrocchiale, distribuzione del legato Barcelli per zitelle, ecc. 1837: consensi paterni per matrimoni, distribuzione del legato Barcelli per zitelle, ecc. 1838: circolari ecclesiastiche e civili, ecc. 1839: mantenimento di un cooperatore, tasse alunnatiche, circolare di vacanza della curazia di Dro, consensi paterni per i matrimoni, amministrazione del beneficio Tonelli, circolare relativa alla scuola di ripetizione, indizioni di questue, prospetti dei nati, dei morti e dei matrimoni, ecc. 1840: atti visitali, circolari ecclesiastiche e civili, richieste di certificati di nascita, comunicazione della visita alle scuole elementari da parte dell'ispettore scolastico distrettuale di Arco, carteggio ed atti relativi alla liquidazione dei crediti della chiesa parrocchiale, ecc. 65

1841: elezione del sacrestano, richiesta di offerte pro erigendo Istituto dei sordomuti, indizioni di questue, ecc. Busta, cc. 498 b. 7 "Atti" 1842 - 1850 1842: indizioni di questue, prospetto di benefici e legati, "quinternetto dei capitali degli altari della parrocchia di Nago", prospetto dei nati, morti e matrimoni, ecc. 1843: prospetto dei capitali del beneficio Gomberti e dalla cappellania Dusatti, carteggio relativo a diversi legati e benefici, ecc. 1844: indulto dai cibi grassi, prospetto dei matrimoni, ecc. 1845: autorizzazioni per questue, indulto dai cibi grassi, ecc. 1846: circolare relativa alla morte di papa Gregorio XVI, prospetto dei nati e morti, indizioni di questue, ecc. 1847: mantenimento di uno stabile cooperatore, prospetti dei nati, dei morti e dei matrimoni, ecc. 1848: prospetto per la coscrizione militare, indizione di questue, prospetti dei nati, dei morti e dei matrimoni, ecc. 1849: carteggio ed atti vari 1850: lettere pastorali, indizioni di questue, prospetti dei morti, carteggio relativo alle liste di coscrizione, pensionamento del parroco don Marcolini, ecc. Busta, cc. 624 b. 8 "Atti" 1851 - 1860 1851: insinuazione dei novali dovuti alla parrocchia, soluzioni di casi, ecc. 1852: soluzioni di casi, prospetto sul trattamento degli esposti, ecc. 1853: diffide di pagamento dell'equivalente d'imposta per il beneficio parrocchiale, carteggio relativo al beneficio Tonelli, ecc. 1854: schiarimenti sui rimarchi al conto intercalare, circolari ecclesiastiche, rimarchi al conto intercalare del beneficio parrocchiale, ecc. 1855: diffide di pagamento, revoca degli indulti per il colera, ecc. 1856: carteggio proveniente dalla Pretura di Riva, diffide di pagamento, carteggio relativo al beneficio parrocchiale, ecc. 1857: circolari ecclesiastiche e civili, certificati di nascita, autorizzazioni per questue, diffide di pagamento, ecc. 1858: circolari ecclesiastiche e civili, carteggio relativo agli esposti e al loro affidamento, ecc. 1859: richiesta da parte dell'ufficio comunale di informazioni sulla condotta di alcuni cittadini, circolari e avvisi ecclesiastici e civili, carteggio relativo all'affidamento di esposti, ecc. 1860: autorizzazioni per questue, circolari ecclesiastiche, avvisi, ecc. Busta, cc. 619 b. 9 "Atti" 1861 - 1870 1861: indulto riguardante i cibi grassi, comunicazione relativa alle visite delle scuole, ecc. 1862: distribuzione del legato Battisti di Mori a favore degli infermi poveri, indizioni di questue, ecc. 1863: indizioni di questue, amministrazione della chiesa parrocchiale, comunicazioni relative agli esposti, ecc. 1864: carteggio relativo agli esposti, indizioni di questue, carteggio relativo alle scuole, ecc. 1865: movimento della popolazione, carteggio relativo all'anagrafe, amministrazione del beneficio Tonelli, visite scolastiche, ecc.

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1866: movimento della popolazione, carteggio relativo agli esposti, amministrazione del legato Gomberti, ecc. 1867: carteggio relativo agli esposti, collette, ricevute e note varie, ecc. 1868: carteggio relativo agli esposti, certificati e carteggio anagrafico, carteggio relativo alla visita vescovile, ecc. 1869: carteggio ed atti vari 1870: movimento della popolazione, amministrazione della chiesa parrocchiale, carteggio relativo all'anagrafe, carteggio relativo a funzioni sacre, ecc. Busta, cc. 503 b. 10 "Atti" 1871 - 1910 1871: carteggio relativo al beneficio Tonelli del SS. Rosario, inventario del beneficio Tonelli, circolari, ecc. 1872: pastorale per la Quaresima, avvisi, richieste di certificati, circolari, inventari del patrimonio del beneficio Gomberti, ecc. 1873: richieste di fedi di nascita, avvisi, disposizioni missarie, elenchi di nati, ecc. 1874: certificati di morte, indizioni di questue, ecc. 1875: carteggio ed atti vari 1876: elenco dei nati, indizioni di questue, ecc. 1877: fedi di nascita, avvisi e circolari, ecc. 1878: disegni relativi ai banchi della chiesa, ecc. 1879: carteggio relativo ai banchi della chiesa 1880: interessi del beneficio Gomberti, ecc. 1881-1890: legati Gazzoletti e Benazzolli, certificati di ispezione cadaverica, indizione di questua, eredità Benolli, carteggio relativo alla condotta di una maestra, carteggio relativo all'organo, ecc. 1891-1900: circolari, richieste di certificati, carteggio relativo all'anagrafe, ecc. 1901-1910: carteggio relativo a legati e fondazioni, erezione della Congregazione del Terz'Ordine di S. Francesco d'Assisi, predicatore quaresimalista, ecc. Busta, cc. 632

67 serie 6.3 Carteggio ed atti, 1913 - 1946

Contenuto La serie è formata da due buste, una delle quali divisa in fascicoli, contenenti il carteggio e gli atti prodotti dal parroco nello svolgimento della sua attività pastorale in genere e non rientranti negli altrisubfondi. A titolo di esempio la documentazione riguarda: la banda parrocchiale, memorie della parrocchia, comunicazioni e avvisi di autorità ecclesiastiche e civili e corrispondenza varia del parroco posteriore a quella della serie "Atti".

b. 1 Carteggio ed atti 1913 - 1946 Busta

b. 1/1 Miscellanea 1913 - 1946 Atti e carteggio di privati, preghiera per la dispensa da un voto, richiesta della Biblioteca comunale di Trento per il prestito delle pergamene, licenza per il sacrestano di toccare gli arredi sacri, incarico per l'insegnamento della religione a don Degasperi, comunicazione relativa alla destinazione di un cooperatore, notizie sulla consistenza e lo stato dell'archivio parrocchiale, ricevute postali, ecc. Fascicolo, cc. 77

b. 1/2 "Banda Nago" 1921 - 1940 Carteggio relativo alla banda parrocchiale di Nago: acquisto di strumenti musicali, acquisto di berretti e altri ornamenti per le divise, statuto della banda, abbonamenti alla S.I.A.E. e permessi di esecuzione, note di entrate ed uscite. Fascicolo, cc. 40

b. 1/3 Memorie della parrocchia [1944] Note di storia della parrocchia di Nago redatte da don Eugenio Degasperi relative al periodo 1919-1944 della sua cura d'anime. Contiene 2 fotografie. Fascicolo, cc. 23 b. 2 "Ordini dell'autorità. 1931-***" 1922 - 1945

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Comunicazioni e avvisi di autorità ecclesiastiche e civili relative a vari argomenti: disposizioni sanitarie, agricole e militari, avvisi dell'esattoria comunale per la riscossione delle imposte, ecc. Busta, cc. 195

69 serie 6.4 Registri di cronache e memorie, 1704 - 1953

Contenuto La serie è costituita da 4 registri nei quali sono raccolte notizie di varia natura relative alla parrocchia di Nago. Il primo registro è da considerarsi la fonte principale per la storia di questa parrocchia, dal momento che l'archivio fu saccheggiato e incendiato dai Francesi nel 1703. Grazie all'iniziativa dell'arciprete Zanfranceschi 1° seguito nell'esempio dai suoi successori, è possibile trovare traccia della storia della parrocchia anteriore a quei gravi fatti e ricostruire, pur con i dovuti limiti, la storia della parrocchia dal 1704. Gli altri registri coprono un periodo della storia parrocchiale coincidente grossomodo al periodo di reggenza dell'arciprete don Eugenio Degasperi, autore di queste cronache. Si tratta di ampie e precise informazioni circa le attività, spirituali e materiali, intraprese dal parroco. Anche queste memorie sono fonte preziosa per la storia della parrocchia di Nago.

1 "Urbarium paroeciae Naci" 1704 - 1919 Registro contenente copie di atti, memorie, inventari, ecc. redatto per la maggior parte dai parroci Zanfranceschi 1° e Zanfranceschi 2° e aggiornato dai successori fino al 1919, data dell'entrata del parroco don Eugenio Degasperi. cc. 1-3r: "Inventario privato delli beni della canonica che si ritrovano in diversi siti nella campagna, fatto dopo la partenza de' francesi del 1704, essendo periti o sii abbrucciati tutti li libri nell'invasione che fu alli 31 del mese di luglio 1703 e durò sin alli 6 ottobre"; c. 3v: notizie sull'organo della parrocchiale costruito nel 1718; c. 4: "agravi" del parroco; c. 5: "Nota e memoria de melioramenti fatti ne beni della pieve da me Giuseppe Zanfranceschi"; cc. 6v-7r: "Rifforma dell'urbario dell'olivi fatto l'anno 1736"; cc. 7v-8: inventario de "li morari" e di altri fondi lasciati in eredità dal parroco don Francesco Gomberti; cc. 9-32: copie di testamenti (Girolamo Giovanelli, 1698; Tommaso Tazzolli, 1673; Zenone Salvadori, 1654; don Francesco Gomberti, 1694; Antonio Tonelli, 1685; Francesco Tonelli, 1623; ecc.); c.33r: memorie relative alla casa del Monte di pietà; cc. 33v-35r: copie dei testamenti del parroco don Giuseppe Zanfranceschi (1742) e del suo successore omonimo (1789); cc. 35v-36: memorie di legati; cc. 38v-40: "Decreta visitalia huius parochiae de anno 1728"; cc. 41-43: memoria di legati perpetui dei fratelli Giuseppe e Francesco Barcelli di Nago (1735) e di don Giacomo Bonetti sacerdote a Nago (1736); cc. 44-53: "1750. Memoria e registro de' benefizi, legati e messe perpetue che sono nelle chiese (1) di questa pieve di Nago fatto da me Giuseppe Zanfranceschi parroco"; cc. 54-56: "1750. Descrizione della chiesa parrocchiale di Nago", notizie di altari, campane, devozioni, reliquie, indulgenze, ecc.; c. 57r: "Descriptio parochiae"; c. 57v: "Opera pia", memorie relative al S. Monte di pietà, all'ospitale per pellegrini della SS. Trinità, ad un legato per povere nubende;

70 cc. 58-61r: "Inventario privato de' beni spettanti al parroco rinnovato nel 1750 in occasione della S. Visita"; cc. 61v-63: "Iura parochi"; cc. 64-65: "Aggravi del parroco"; cc. 66-69: "Decreta visitalia anni sancti 1750"; c. 70: "Decreta visitalia huius plebis Naci anni 1768"; cc. 71-75r: "Ultima convenzione del 1751 fra il parroco e la cura di Torbole"; cc. 75v-80r: memorie e copie di documenti dal 1755 al 1777; cc. 80v-81: "Estratto dal testamento del reverendissimo signor don Antonio Giovanelli di Nago arciprete di Gardumo", 1781; cc. 82-88: memorie dal 1840 al 1915 relative all'organo, agli altari, alle campane, agli arredi sacri e ad avvenimenti straordinari; cc. 151-152: elenco dei parroci di Nago dal 1854 al 1919 con notizie relative; c. 161: notizie su alcuni parroci di Nago; cc. 162-165: "Elenchus eorum parochorum Nagi quorum ego parochus Ioseph de Zanfranceschis huius nominis secundus aliquam memoriam noctus sum", elenco dei parroci dal 1203 al 1850 con notizie relative; cc. 166-171: "Registro delli banchi di questa parochiale e delle sepolture li 23 giugno 1743", memoria di coloro che avevano diritto al banco nella chiesa parrocchiale ed alla sepoltura sotto il relativo banco; memoria dei detentori dei banchi nella chiesa di Torbole; cc. 174-187: "Registro delle ragioni et conti per la venerabile chiesa di S. Rocho", urbario della chiesa di S. Rocco del 1704 e conti dei massari dal 1704 al 1780; c. 188: note varie relative ad avvenimenti tra il 1696-1787. Registro, legatura in mezza pelle, cc. 189 (bianche molte cc.) Note (1) Chiesa parrocchiale di S. Vigilio, chiesa curata di S. Andrea di Torbole, chiesa della SS. Trinità, chiesa di S. Zenone, chiesa di S. Rocco, chiesa di S. Giuseppe, chiesa di S. Valentino.

2 "Elenco d'opere. 1920-1930" [1920 - 1930] Memorie relative alle opere di restauro, manutenzione e ricostruzione effettuate nel decennio 1920-1930 per la chiesa parrocchiale, la canonica, la cappella di S. Rocco, la cappella della SS. Trinità, la cappella di S. Zenone, l'edicola a S. Giovanni e l'asilo infantile. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 13

3 "Un po' di storia. 1920-1930" [1920 - 1930] cc. 1-21: memorie relative alle opere spirituali introdotte nel decennio 1920-1930, in particolare al circolo giovanile S. Stefano, alla banda, alla Pia unione delle Figlie di Maria, ai Crociati del Santissimo, agli Uomini cattolici, al coro parrocchiale, al restauro della chiesetta dedicata a S. Zenone, all'asilo infantile, ecc.; cc. 1-7: memorie relative a disgrazie, suicidi ed altri "fatti incresciosi" avvenuti nel decennio 1920-1930. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 1-21, cc. 1-7

4 "Cronaca dal 1930 della parocchia" 1930 - 1953

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Cronaca di alcuni momenti di vita parrocchiale in occasione di varie ricorrenze o eventi particolari riassunti brevemente di anno in anno dal parroco don Eugenio Degasperi. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 14 n.n.

72 subfondo 7 Culto e funzioni religiose, 1774 - 1963

Contenuto Il subfondo comprende la documentazione formata dal parroco e dai suoi coadiutori nella celebrazione delle funzioni sacre, nelle commemorazioni liturgiche e in tutte le attività che si compiono nell'officiazione del culto divino.

73 serie 7.1 Diari delle messe, 1774 - 1950

Contenuto Per la registrazione delle messe era disposto dall'autorità ecclesiastica l'uso di tre diari: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie ed il diario personale del sacerdote. I primi due dovevano trovarsi in sagrestia, come si può leggere in una comunicazione ai decani del vicario episcopale Zambaiti del 14 agosto 1804: "Hac occasionem tibi iterum praecipimus, quae in enciclica "Quamvis iterato" diei 4 ianuarii 1777 demandata fuerunt, in omnibus ecclesiis diligenter, fideliterque observentur, scilicet, ut in singulis sacrariis exponatur liber, in quo quilibet sacerdos inscribere teneatur singulas Missas tam beneficii, et capellaniae quam legatarias perpetuas, ac insuper alius separatus liber, in quo notentur Missae adventitiae signata in utroque libro cuiuscumque celebrationis die"(1). Tali disposizioni vennero riconfermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin (Costituzioni diocesane 1 marzo 1825). In questi registri dovevano essere annotati per i primi la data della celebrazione, il luogo, la chiesa, l'intenzione e il numero delle messe da celebrarsi, per i secondi la data del ricevimento, il numero, il committente, lo stipendio, l'intenzione, il giorno fissato per la celebrazione e la soddisfazione. Il diario personale doveva essere tenuto da ogni sacerdote presso di sé per annotarvi tutte la messe da celebrarsi e celebrate, come ingiungeva anche la legge diocesana del 1825. In seguito altre circolari rinnovarono le disposizioni della legge e in più ordinarono che ogni sacerdote dovesse porre al principio del suo diario l'obbligo che correva agli eredi di far supplire a quelle messe di cui egli si fosse incaricato di celebrare e che alle sua morte non apparissero tali. Fu anche espressamente ordinato che i diari privati dovessero alle fine di ogni anno essere riveduti e firmati dal rispettivo parroco per poter far fede.

La serie è suddivisa in due sottoserie: 7.1.1 Diari delle messe avventizie, formata da tre registri; 7.1.2 Diari personali delle messe, formata da 11 registri, tutti di don Giuseppe Sighele, beneficiato di Nago. Sono attualmente assenti in questo archivio i diari delle messe legatarie.

Note (1) Cfr. Archivio parrocchiale di Tavodo, 7.4.2, c. 234.

74 sottoserie 7.1.1 Diari delle messe avventizie, 1923 - 1950

1 "Diarium missarum" 1923 gennaio 1 - 1930 novembre 30 Diario delle messe avventizie. Italiano Registro, legatura in tela, cc. 63 n.n.

2 "Diarium missarum" 1931 gennaio 1 - 1943 dicembre 31 Diario delle messe avventizie. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 105 n.n.

3 "Diarium missarum" 1944 gennaio 1 - 1950 settembre 9 Diario delle messe avventizie. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 80 n.n.

75 sottoserie 7.1.2 Diari personali delle messe, 1774 - 1836

1 "Diario di me p[rete] Giuseppe Sighele" (tit. int.) 1774 aprile 10 - 1785 dicembre 31 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Alla fine tre registrazioni relative a prestiti di capitali e a riscossioni per gli anni 1778-1781. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 47 n.n.

2 "Diario 1786.1787.1788.1789" 1786 gennaio 1 - 1789 dicembre 31 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 18 n.n.

3 "Per l'anno 1790.1791.1792.1793" 1790 gennaio 1 - 1793 dicembre 31 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 20 n.n.

4 "Diario per l'anno 1794.1795.1796" 1794 gennaio 1 - 1796 dicembre 31 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 16 n.n.

5 "Diario per l'anno 1797.1798.1799.1800" 1797 gennaio 1 - 1800 dicembre 31 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 22 n.n.

6 "Diario per l'anno 1801.1802.1803"

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1801 gennaio 1 - 1803 dicembre 31 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 17 n.n.

7 "Diario per l'anno 1804.1805.1806.1807" 1804 gennaio 1 - 1807 dicembre 31 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 20 n.n.

8 "Diario dall'anno 1808 al 1822 incluso luglio" 1808 gennaio 1 - 1822 agosto 24 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 77 n.n.

9 "Dal 1822 agosto al 1827 incluso" 1822 agosto 25 - 1827 dicembre 31 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 28 n.n.

10 "Diario dal 1828 al 1833 incluso" 1828 gennaio 3 - 1833 dicembre 31 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 22 n.n.

11 "Diario dal 1834 al 1836" 1834 gennaio 2 - 1836 dicembre 6 Diario personale di don Giuseppe Sighele. Italiano Registro, senza coperta, cc. 10 n.n.

77 serie 7.2 Registri degli avvisi e delle pubblicazioni, 1919 - 1928

Contenuto La serie raccoglie i registri nei quali il parroco annotava le promesse di futuro matrimonio con le date delle tre pubblicazioni necessarie prima della celebrazione dei matrimoni, gli avvisi per le funzioni liturgiche, per le confessioni e per la dottrina cristiana e altre comunicazioni da pubblicarsi in chiesa. La serie comprende tre registri redatti dal parroco don Eugenio Degasperi.

1 "Libro delle pubblicazioni per la chiesa di Nago dai 13.IV.19-1.I.20" 1919 aprile 13 - 1919 dicembre 31 Pubblicazioni matrimoniali, sponsali e avvisi. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 14 n.n.

2 Pubblicazioni 1920 gennaio 1 - 1921 dicembre 31 Pubblicazioni matrimoniali, sponsali e avvisi. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 25 n.n.

3 "Pubblicazioni. 1922" 1922 gennaio 1 - 1928 gennaio 6 Pubblicazioni matrimoniali, sponsali e avvisi. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 50 n.n.

78 serie 7.3 Carteggio ed atti, 1908 - 1963

Contenuto La serie è costituita da una busta contenente carteggio ed atti relativi al culto e alle funzioni sacre: documentazione relativa al padre quaresimalista, alle processioni e alle reliquie, nonché gli atti visitali relativi agli anni 1909-1952. Al momento del rilevamento dell'archivio tale documentazione si trovava variamente distribuita in contenitori non titolati, raccolta in fascicoli originali o semplicemente ripiegata; in fase di riordino è stata riunita in una busta.

b. 1 Carteggio ed atti 1908 - 1963 Italiano Busta

b. 1/1 "Padre quaresimalista. Processioni. Inventario. Consegne" 1908 - 1963 Carteggio relativo alla convenzione con i Frati minori per la predicazione nella parrocchia di Nago, tasse per l'equivalente d'imposta relative al fondo per il quaresimalista, avvisi all'autorità di pubblica sicurezza di Nago in relazione agli itinerari delle processioni. Fascicolo, cc. 33

b. 1/2 "Decreti visitali e licenza d'assumere lo stato libero" 1909 - 1952 Decreti visitali relativi al 1909 e 1923, risposte ai questionari per le visite pastorali relative al 1931 e 1952, licenza concessa a don Eugenio Degasperi di registrare le dichiarazioni di stato libero. Fascicolo, cc. 53

b. 1/3 "Autentiche" 1923 Due autentiche. Fascicolo, cc. 3

79 serie 7.4 Registri di cassa, 1922 - 1937

Contenuto La serie è costituita da due registri riportanti le entrate e le uscite relative alle elemosine e alle offerte raccolte durante gli uffici e le messe a favore dei luoghi santi, dell'Università cattolica, dell'Opera di S. Vigilio, del fondo seminaristico, ecc.

1 "Collette imperate" 1922 marzo 28 - 1935 novembre 12 Registro di cassa delle collette per i luoghi santi, l'istruzione catechistica, l'università cattolica, le Sante missioni, l'Opera di S. Vigilio e "per disgrazie". Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 24 (bianche molte cc.)

2 "Seminaristicum dal 1931 incluso" 1931 - 1937 Registro delle quote pagate da diversi enti della parrocchia per il fondo seminaristico spettante alla Curia arcivescovile. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 4 n.n.

80

Ente Opera di San Vigilio. Gruppo di Nago [1927] - [1940]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Associazioni parrocchiali, 01/01/1927 - 31/12/1940 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia Nella parrocchia di Nago erano attive diverse associazioni di fedeli laici che si occupavano di fini apostolici, promosse e coordinate dal parroco. Presente a Nago e particolarmente diffusa nelle parrocchie della diocesi di Trento era l'Opera di S. Vigilio. Sorta nel 1874 come Pia opera dell'obolo di S. Vigilio allo scopo di aiutare economicamente il Seminario in difficoltà per le spese di costruzione e mantenimento, l'Opera di S. Vigilio per le vocazioni ecclesiastiche e missionarie venne costituita nel 1928 dal vescovo Celestino Endrici (1).

Note (1) Costa A., La Chiesa di Dio che vive in Trento, Trento, 1986, p. 159

81

Ente Pia Unione delle Figlie di Maria [1928] - [1940]

Luoghi Nago, (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Subfondo Associazioni parrocchiali, 01/01/1927 - 31/12/1940 Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago, 01/01/1336 - 31/12/1947

Storia La Pia unione delle Figlie di Maria di Nago, esistente già alla fine del sec. XIX, venne rimessa in vita dal parroco don Eugenio Degasperi dopo la disgregazione subita durante la Prima guerra mondiale; fu poi soppressa e ricostituita dallo stesso parroco e nel 1928 si formò a Nago un attivo gruppo di Figlie di Maria.

82 subfondo 8 Associazioni parrocchiali, 1927 - 1940

Soggetti produttori Opera di San Vigilio. Gruppo di Nago, [1927] - [1940] Pia Unione delle Figlie di Maria, [1928] - [1940]

83 serie 8.1 Registri degli iscritti, 1927 - 1940

Contenuto La serie è costituita da cinque registri riportanti l'elenco degli iscritti con le relative quote associative: due registri appartengono all'Opera di S. Vigilio (8.1.1 e 8.1.4), due registri sono relativi alla Pia unione delle Figlie di Maria (8.1.2 e 8.1.5), mentre un registro riporta le adesioni all'Opera della Propagazione della Fede, alla Crociata missionaria e all'Opera della S. Infanzia (8.1.3).

1 "Opera S. Vigilio" 1927 - 1937 Registro degli iscritti e delle entrate relative alle quote associative. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 20 n.n.

2 "Figlie di Maria" 1929 - 1935 Registro delle iscritte e delle aspiranti alla Pia unione delle Figlie di Maria. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 11 n.n.

3 "S. Missioni" 1932 gennaio 1 - 1933 ottobre 23 Registro degli iscritti all'Opera della propagazione della Fede, alla Crociata missionaria, all'Opera della S. Infanzia ed offerte per la Giornata missionaria. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 19 (bianche molte cc.)

4 "Opera di S. Vigilio. Registro quote ad uso dell'archivio parrocchiale di Nago" 1937 giugno 29 - 1940 marzo 3 Registro delle riscossioni delle quote degli associati. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 6 n.n.

5 "Figlie" (tit. int.) 1939

84

Registro delle iscritte e delle aspiranti alla Pia unione delle Figlie di Maria di Nago. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 11 n.n.

85

Ente Confraternita del Santissimo Rosario 1696 settembre 29 - [1839]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Fondo Confraternite del Santissimo Rosario e dell'Immacolata Concezione di Nago, 01/01/1671 - 31/12/1839

Storia La confraternita del SS. Rosario venne eretta nella chiesa parrocchiale di S. Vigilio in Nago il 29 settembre 1696 dal priore del convento di S. Lorenzo di Trento, padre Michele Domenico Belleni, come leggiamo nell'atto di erezione (1): "Ego frater Michael Dominicus Bellenus [...] instituo, erigo et plaudo societatem Sanctissimi Rosarii Dei genitricis Virginis Mariae in hac ecclesia Sancti Vigilli burgi Naci". Da quel momento cominciò l'attività della confraternita poiché subito si "diede principio ad arrolare li confratelli nel libro solito col benedire li rosarii e comunicando l'istessa auctorità al molto illustre ed molto reverendo signor don Bernardino Zorzi arciprete, instituendolo promotore dela sudetta compagnia del Santissimo Rosario con tutti li privilegi concessili da sommi pontefici" (2). L'atto di erezione conteneva inoltre la clausola relativa all'obbligo di edificare "un convento dell'ordine" e "di transferire la detta Compagnia con tutti li suoi beni a detta chiesa". Non si ha notizia relativa alla fabbrica di questa chiesa, ma sappiamo che venne invece eretta una cappella dedicata al SS. Rosario nella chiesa parrocchiale. Gli utili degli anni 1708-1742 vennero infatti destinati alla sua fabbrica, che terminò nell'anno 1736. L'altare del SS. Rosario fu sempre mantenuto da questa confraternita, che ne amministrò i redditi attraverso il proprio massaro. La confraternita risulta inattiva.

Note (1) Cfr. ACR, 1.1.1 (2) Ibidem

86

Ente Confraternita dell'Immacolata Concezione [1671] - [1839]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Fondo Confraternite del Santissimo Rosario e dell'Immacolata Concezione di Nago, 01/01/1671 - 31/12/1839

Storia La confraternita dell'Immacolata Concezione, di cui non abbiamo l'atto di erezione, aveva all'interno della chiesa di S. Vigilio un altare dedicato, con un proprio reddito e con amministrazione separata da quella della chiesa parrocchiale. Don Giuseppe Zanfranceschi così lo descrive: "Quello della Concezione di Maria Vergine con mensa consacrata ha per il mantenimento le proprie rendite. Vi era anticamente a detto altare una confraternita dei Ss. Rocco, Fabiano e Sebastiano, ma è già da gran tempo estinta. Fatto poi di marmo nel 1756 ed eretavi la compagnia dell'Addolorata l'anno 1766 senza alcun fondo." (1) La confraternita risulta inattiva.

Note (1) Cfr. APN, 6.4.1, cc. 54-55

87 fondo Confraternite del Santissimo Rosario e dell'Immacolata Concezione di Nago, 1671 - [1839]

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Rosario, 1696 settembre 29 - [1839] Confraternita dell'Immacolata Concezione, [1671] - [1839]

Contenuto La documentazione relativa alle confraternite del SS. Rosario e dell'Immacolata Concezione di Nago si trovava, al momento del riordino, insieme alla documentazione dell'archivio parrocchiale di Nago. In fase di riordino sono stati evidenziati e differenziati i vari fondi e si è cercato di ricostruire, per quanto possibile, l'archivio delle due confraternite. Si è attuato un particolare intervento relativamente al carteggio, che era variamente distribuito nelle "teche" dell'archivio della parrocchia di Nago ove sono contenuti gli "atti" ordinati cronologicamente. L'operazione ha così permesso alla fine di distinguere l'ente produttore, in questo caso le due confraternite, dall'ente conservatore, la parrocchia di Nago. La storia di questo archivio pertanto segue e subisce gli eventi occorsi all'archivio parrocchiale e l'esigua consistenza del fondo è imputabile anche agli eventi storici già ampiamente descritti (1).

L'archivio si articola in tre serie: registri di amministrazione (un registro), rese di conto (una busta), atti amministrativi (una busta).

È aggregato di: Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago

Note (1) Cfr. Storia dell'archivio parrocchiale di Nago.

88 serie 1 Registri di amministrazione, 1671 - 1825

AA 1 "N. 10 Liber iurium venerabilis altaris Sanctissimi Rosarii in ecclesia parochiali Naci. Anno Domini 1704. In fine huius sunt etiam descripta computa ac iura venerabilis altaris SS. Conceptionis eiusdem ecclesiae" (tit. int) 1671 aprile 17 - 1825 dicembre 14 Italiano Registro, legatura in pergamena, con ribaltina e lacci in pelle, cc. 102 n.n. (num. orig. parziale)

AA 1.1 Registro di amministrazione della confraternita del SS. Rosario 1671 aprile 17 - 1825 dicembre 14 - Documento di erezione, 1696 settembre 29; - Censi, permute, compravendite, 1671 aprile 17-1719 settembre 11; - "Urbario de' beni e censi della confraternita del SS. Rosario, 1744; - "Legati perpetui del SS. Rosario", prima metà sec. XVIII-1787; - Nuovo urbario de' censi fatto il 1748 di ragion della confraternita del SS. Rosario", [1748[]; - Rese di conto, 1708 gennaio 11-1742; - Entrata ed uscita per la fabbrica della cappella, 1730 ottobre 5-1745 settembre 22; - Rese di conto, 1743-1767; - "Nuovo inventario de beni di detto altare del Rosario fatto l'anno 1768", 1768-1825 dicembre 14; - Rese di conto, 1768-1785; - Confratelli e consorelle, 1708 ottobre 5-1790 cc. 74 n.n.

AA 1.2 Registro di amministrazione della confraternita della S. Concezione 1703 - 1785 - Rese di conto, 1747-1768; - "Nuovo inventario de beni dell'altare della Concezione fatto l'anno 1768", 1768-1785; - "Inventario delle ragioni della venerabile confraternita della S. Concezione nella parochiale di Nago fatto l'anno 1704", [1704]-1736; - "Cattalogo delle messe legatarie della confraternita della S. Concezione", prima metà sec. XVIII; - Rese di conto, 1703-1746 cc. 28 n.n.

89 serie 2 Rese di conto, 1704 - 1786

AA 2 Rese di conto dei massari delle confraternite del SS. Rosario e dell'Immacolata Concezione. 1704 - 1786 Nn. 24 Italiano Busta

90 serie 3 Atti amministrativi, 1684 - [1839]

AA 3 Atti amministrativi 1684 - [1839] Atti relativi all'amministrazione delle confraternite del SS. Rosario e dell' Immacolata Concezione: censi, permute, livelli, prospetti per le riscossioni dei canoni di affitto, osservazioni relative alla contabilità e all'amministrazione dei massari, liquidazione di debiti a favore delle confraternite, locazione di fondi, ecc. Italiano Busta, cc. 185

91

Ente Confraternita della Santissima Trinità [1579] - [1845]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Fondo Confraternita della Santissima Trinità di Nago, 01/01/1702 - 31/12/1845

Storia La confraternita della SS.Trinità, di cui non sappiamo l'anno di erezione, era sicuramente attiva a Nago già nel 1579 (1). Essa fu eretta nella chiesa omonima di proprietà della confraternita e da essa mantenuta. Annessa alla chiesa sorgeva un ospitale, una specie di albergo per poveri pellegrini, del quale si faceva carico la confraternita stessa. Alla congregazione spettava inoltre la chiesa di S. Zenone "con obbligo alla medesima di mantenerla" (2). La confraternita risulta inattiva.

Note (1) Cfr. ARCHIVIO DIOCESANO TRIDENTINO, Atti visitali 11, p. 187 (2) Cfr. APN, 6.4.1, c. 51

92 fondo Confraternita della Santissima Trinità di Nago, 1702 (copia) - 1845

Soggetti produttori Confraternita della Santissima Trinità, [1579] - [1845]

Contenuto La documentazione relativa alla confraternita della SS. Trinità di Nago si trovava variamente distribuita nelle "teche" dell'archivio della parrocchia di Nago ove sono contenuti gli "atti" ordinati cronologicamente. In fase di riordino sono stati evidenziati e differenziati i vari fondi e si è poi cercato di ricostruire, per quanto possibile, l'archivio della confraternita. La storia di questo archivio segue e subisce quindi gli eventi occorsi all'archivio parrocchiale e l'esigua consistenza del fondo è imputabile anche agli eventi storici già ampiamente descritti (1).

L'archivio è formato da un'unica serie (Atti amministrativi) composta da una busta di atti.

È aggregato di: Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago

Note (1) Cfr. Storia dell'archivio parrocchiale di Nago.

93 serie 1 Atti amministrativi, 1702 (copia) - 1845

AA 4 Atti amministrativi. 1702 (copia) - 1845 Copia dei capitoli della confraternita della SS. Trinità, costituzione di censi, affitti e livelli a favore della confraternita, elenchi relativi a legati pii, crediti della confraternita, ecc. Italiano Busta, cc. 87

94

Ente Pia Unione del Sacro Cuore di Gesù 1851 maggio 24 - [1914]

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Archivi prodotti Fondo Pia Unione del Sacro Cuore di Gesù di Nago, 01/01/1851 - 31/12/1914

Storia In forza del diploma ottenuto da Roma nel febbraio del 1851 e vidimato dal P.V. Ordinariato di Trento venne eretta in Nago la Pia unione del Sacro Cuore di Gesù con decreto 24 maggio 1851. Dovere di ogni aggregato era quello di onorare e divulgare la devozione al Sacro Cuore. Per solennizzare la festa si stabilì la terza domenica di luglio, anche per rispondere ad una esigenza del paese che in quel periodo vedeva i suoi abitanti meno occupati nei lavori. La confraternita risulta inattiva.

95 fondo Pia Unione del Sacro Cuore di Gesù di Nago, 1851 - 1914

Soggetti produttori Pia Unione del Sacro Cuore di Gesù, 1851 maggio 24 - [1914]

Contenuto La documentazione relativa alla Pia unione del Sacro Cuore di Gesù di Nago si trovava insieme alla documentazione dell'archivio parrocchiale di Nago. In fase di riordino, evidenziati e differenziati i vari fondi, è stato possibile riunire quel poco rimasto appartenente a questa Unione. La storia di questo archivio segue e subisce quindi gli eventi occorsi all'archivio parrocchiale e l'esigua consistenza del fondo è imputabile anche agli eventi storici già ampiamente descritti (1) .

L'archivio si articola in due serie: decreto di erezione e registri degli iscritti (un registro).

È aggregato di: Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago

Note (1) Cfr. Storia dell'archivio parrocchiale di Nago.

96 serie 1 Decreto di erezione, 1851

AA 5 Atto di erezione 1851 Decreto di erezione della Pia unione del S. Cuore di Gesù presso la chiesa parrocchiale di Nago, con lettera accompagnatoria. Italiano Busta, cc. 7

97 serie 2 Registri degli iscritti, 1851 - 1914

AA 6 "Pia unione del Sacro Cuore di Gesù eretta in Nago. MDCCCLI" 1851 luglio 20 - 1914 settembre 8 Registro degli iscritti. Alla fine, dopo le registrazioni a rubrica, memoria del parroco di Nago, don Domenico Caproni, relativa all'erezione della pia unione e registrazioni delle entrate e delle uscite. Italiano Registro, legatura in cartone, cc. 100 n.n. (bianche molte cc.)

98

Ente Asilo infantile di Nago 1926 aprile 26 -

Luoghi Nago (Nago - Torbole, TN)

Altre Forme autorizzate del nome Amici della scuola dell'infanzia di Nago

Archivi prodotti Fondo Asilo infantile di Nago, 01/01/1919 - 31/12/1960

Storia L'istituzione di un asilo infantile a Nago rientra tra le opere caldamente volute e realizzate grazie all'impegno del parroco don Eugenio Degasperi. Nel 1925 si costituì a Nago un comitato per l'erigendo asilo e si diede il via a varie attività volte alla raccolta di fondi. Fu così possibile acquistare la casa del defunto Angelo Tonelli, che fu ristrutturata per adattarla alle nuove esigenze. L'attività dell'asilo prese il via il 26 aprile 1926 con l'assunzione della maestra Luigia Baldo, che ricoprì tale funzione per quasi un decennio. Nel frattempo i locali erano diventati insufficienti dato l'alto numero di bambini ospitati, per cui si rese indispensabile l'ampliamento della superficie. Ciò fu reso possibile grazie all'eredità lasciata dalla signora Adelina Tonelli ved. Devigili, sorella del fu Angelo, che lasciò all'asilo la sua parte di casa che andava così ad aggiungersi a quella del fratello. Le spese incontrate per approntare i nuovi lavori e soprattutto le lungaggini burocratiche relative all'accoglimento del testamento della benefattrice protrassero per molti anni la fine dell'opera.

99 fondo Asilo infantile di Nago, 1919 - 1960

Soggetti produttori Asilo infantile di Nago, 1926 aprile 26 -

Contenuto La documentazione relativa all' Asilo infantile di Nago si trovava insieme alla documentazione dell'archivio parrocchiale di Nago. Il carteggio era raccolto in un contenitore, non titolato, frammisto ad altra documentazione dell'archivio parrocchiale. In fase di riordino, evidenziati e differenziati i vari fondi, si è poi cercato di ricostruire, per quanto possibile, l'archivio di questo ente.

L'archivio si articola in tre serie: registri delle offerte (un registro), atti amministrativi (una busta), registri di cassa (due registri).

È aggregato di: Fondo Parrocchia di San Vigilio in Nago

100 serie 1 Registri delle offerte, [1919]

AIN 1 "Lista delle offerte pro erigendo asilo di Nago" [1919] Registro delle offerte. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. sd. 3 n.n.

101 serie 2 Atti amministrativi, 1919 - 1949

AIN b. 1 Atti amministrativi. 1919 - 1949 Carteggio del Comitato pro erigendo asilo infantile con le autorità civili per l'acquisto dell'immobile (1) e la richiesta di contributi, quietanze, sussidi, offerte, elargizioni, protocolli delle prime tre sessioni del Comitato, autorizzazione dell'Ispettorato scolastico all'apertura dell'Asilo e all'assunzione della maestra Luigia Baldo, carteggio relativo alle insegnanti, carteggio relativo all'eredità della signora Adelina Tonelli ved. Devigili, ecc. Italiano Busta, cc. 315 Note (1) Si trattava della casa del defunto Angelo Tonelli sita al numero civico 28 di Nago.

102 serie 3 Registri di cassa, 1925 - 1960

AIN 1 Asilo infantile. 1925 maggio 24 - 1960 giugno 9 Registro di cassa dell'Asilo infantile. Italiano Registro, legatura in mezza tela, cc. 64 n.n.

AIN 2 "Gestione mensile dell'Asilo" 1926 maggio - 1950 ottobre Registro di cassa dell'Asilo infantile. Italiano Registro, legatura mezza tela, cc. 55 n.n.

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