Medaglia D'argento Nella Classifica Del Doping
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Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE Anno XVIII, n. 4 - Aprile 2017 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma Aut C/RM/08/2016 Italia medaglia d'argento nella classifica del doping Le passioni di Kim Jong-Un La boxe alle corde Il Trofeo Bravin spegne 50 candeline Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE Anno XVIII, n. 4 SOMMARIO Aprile 2017 Reg.ne Trib. Roma n. 634/97 Iscr. al Registro Nazionale della Stampa numero p.7650 3 L’editoriale editore Claudio Barbaro Claudio Barbaro 4 Non siamo selvaggi Italo Cucci direttore 6 Le passioni di Kim Jong-Un Italo Cucci Marco Cochi 10 La boxe alle corde direttore responsabile Massimiliano Morelli Gianluca Montebelli 12 Lo sport e le opportunità di lavoro Guido Martinelli coordinamento Achille Sette, Sandro Giorgi 16 C’erano una volta Alessandro Cini in redazione 20 Il Trofeo Bravin spegne 50 candeline Paolo Signorelli Carlo Santi 24 Spirito di gruppo e origini ancestrali hanno collaborato Donatella Italia Alessandro Cini, Marco Cochi, Eleonora de’ Gior- gio, Donatella Italia, Gianmaria Italia, Guido 28 Grande festa a Floridia Martinelli, Massimiliano Morelli, Carlo Santi, per Gaetano Indomenico Umberto Silvestri. Gianmaria Italia 29 Memorial Duran: direzione e amministrazione tanti giovani in evidenza Via Capo Peloro, 30 - 00141 Roma Tel. 06 69920228 - fax 06 69920924 30 Yves Valenza va veloce Luca Signorelli ufficio comunicazione e marketing 32 Tuttonotizie [email protected] 34 Asi Organizza progetto grafico e impaginazione Promedia Audiovisivi s.r.l. 40 Asi Attività 42 Controcopertina stampa Umberto Silvestri Stamperia Lampo - Roma Chiuso in redazione: 24/04/2017 2 EDITORIALE Italia medaglia d'argento nella classifica del doping > Claudio Barbaro più che mai uniti da uno spirito ipercompetiti- quanto é più facile comunicare una gara con vo, determinati a vincere gare di ogni tipo ad un vincitore inaspettato rispetto ad un evento Tutti sanno cosa é il doping, nonostante non ogni costo. Non importa quanto grosso sia il dove le persone partecipano senza essere lo si tratti con continuità ed in modo diffuso, trofeo o quanta gloria ne derivi, l'importante é inserite in una classifica! Non abbiamo fatto limitandosi a casi illuminati dai riflettori della primeggiare - questo sembra essere il motto abbastanza per contrastare questa tendenza stampa. Ne avrete senz'altro sentito parlare in che unisce sportivi divisi dalla classificazione ed oggi ne paghiamo le conseguenze.L'insuf- occasioni in cui un popolare atleta é risultato della legge 91/1981. E se il mezzo legittima il ficiente contrasto a questo fenomeno, però, positivo ad un controllo - Alex Schwazer vi dice fine, cosa c'é di male nel ricorrere ad un piccolo non deve demotivarci. Deve anzi spronarci a nulla? Oppure in concomitanza di un grande aiutino?! La posta in palio é troppo importante trovare nuove soluzioni per fare in modo che evento, quando lo sport deve mostrarsi quan- per lasciare che siano allenamento condizione il mondo amatoriale ritrovi la voglia di fare to più possibile vicino al suo DNA di naturale e performance stessa a determinare il risulta- sport per la voglia di fare sport. Che il ciclista portatore di valori come rispetto e lealtà, sia to. Se le cose stanno così, nessuno può dirsi ultra 40enne della domenica salga il suo trac- per ragioni di immagine che per motivi sportivi esente da una parte di colpa. Tutti abbiamo ciato con la grinta e la voglia di vincere, ma sia e, non ultimi, economici - ad esempio le Olim- assistito alla deformazione dello spirito spor- pronto anche a perdere laddove ci fosse un piadi. Il doping, però, esiste oltre e al di là degli tivo; tutti abbiamo visto la dimensione ludica atleta più bravo. In fondo si tratta di un aspetto atleti e delle manifestazioni internazionali. Lo affievolirsi a vantaggio di una più premiante culturale: un impegno a favore dell'accettazio- vediamo osservando i controlli antidoping sotto molti aspetti. Pensate ad esempio a ne dei limiti dell'essere umano e del merito. disposti dal CONI negli eventi organizzati dagli Enti di Promozione Sportiva - quindi anche da ASI - sono sempre più frequenti e purtroppo CLAUDIO BARBARO ELETTO con risultati spesso positivi. Ce lo dice anche un articolo del Corriere della Sera a firma di NEL CONSIGLIO NAZIONALE DEL CONI Marco Bonarrigo dal titolo: 'Italia seconda nel doping per colpa degli amatori'. Riprendiamo Importante riconoscimento per Claudio Bar- 'Sono molto soddisfatto di questo risultato – baro, Presidente Nazionale dell’ Asi, eletto tra ha dichiara subito dopo l’elezione visibilmente direttamente le sue parole: 'Il poco glorioso i cinque rappresentanti di categoria per il Con- emozionato - I voti che mi sono stati dati dai podio azzurro non deriva da giovani o da pro- siglio Nazionale Elettivo del prossimo 11 mag- miei collegi equivalgono per me ad un attesta- fessionisti, ma da 23 ciclisti ultra 40enni della gio in rappresentanza degli Enti di Promozione to di stima e ad un apprezzamento per le atti- domenica, bodybuilder da festival del fitness Sportiva. vità che ASI ha messo in campo per la promo- e faccendieri (medici, tecnici, farmacisti, ex Barbato è stato infatti eletto dai rappresentan- zione dello sport come volano di crescita eco- atleti) che procurano le sostanze proibite e, ti degli Enti, riuniti in Sala Giunta al Foro Italico, nomica e sociale. ASI è tornata ad occupare il una volta squalificati, entrano a far parte delle Assieme ai presidenti di Uisp, Aics, Csen e Acsi posto che merita'. statistiche'. Al di là dei numeri che ci collocano e avrà l’opportunità di votare per eleggere il secondi solo alle spalle della Russia (seguiti da nuovo presidente del CONI. India e Francia), quello che qui ci interessa Un attestato importante di fiducia nei confron- indagare sono le cause che portano l'Italia a ti del massimo dirigente di Asi che premia la bontà del lavoro svolto all’interno dell’ente, questo indesiderabile primato. Si tratta sicu- che ha fatto registrare negli ultimi tempi una ramente di un problema di cultura sportiva. È notevole crescita di tesserati e di società affi- lo sbilanciamento competitivo di tutto il liate, ma anche la stima che l’intero mondo nostro sistema sportivo a produrre questo sportivo italiano nutre per Claudio Barbato risultato. Professionisti ed amatori sono oggi 3 L’OPINIONE Non siamo selvaggi Gli stadi italiani, già vetusti e disagiati, sono stati trasformati per ragioni di sicurezza in vere e proprie trincee, senza per altro ottenere i risultati sperati. Oggi da più parti, constatata l’inefficacia dei provvedimenti, si fa marcia indietro con il progressivo abbattimento delle barriere > Italo Cucci tifoseria il diritto di scegliere cosa fare, questo campo, l'unico eroe è Lotito, che gli oggi, delle barriere ma soprattutto cosa ultras li ha cacciati davvero, a rischio della Erano i primi anni Sessanta quando il fare, domani, della violenza da stadio. E vita. CONI impose le barriere negli stadi. Per infatti, appena "liberato" l'Olimpico roma- E allora, che fare (senza scomodare ragioni di sicurezza. A Bologna, dove vive- no dagli iniqui emblemi della sopraffazio- Lenin)? Come diceva anche padre Dante vo e lavoravo, la cittadinanza si ribellò e i ne poliziesca, botte da orbi lo stesso. E cosi ("Le leggi son ma chi pon mano ad esse?") giornali locali riportarono la sua voce: " in altre città elette territorio libero degli la delicata materia è in mano ai fantasiosi Non siamo selvaggi". La normativa, stupi- ultras, epigoni, questi, per chi non lo sapes- ( e ignoranti) inventori di leggi e decreti damente feroce, aggiunse alle barriere se, dei francesi seguaci del generale Mas- già esistenti, i più colti dei quali - istruiti metalliche anche un fossato. Da giornalista su, quello che - lepenista ante litteram - ahimé da alcuni giornalisti, quorum ego - mi associai alla proteste, ma non ci fu nulla voleva cancellare dalla faccia della Francia si riempiono la bocca di "legge Tatcher" da fare. Alla fine prevalse la classica filo- (almeno) i pieds noir, imagrebini. che non conoscono, sennò saprebbero che sofia bolognese ("Tanto qui non succederà Il problema, oggi, è quello di sempre: il merito della Lady di Ferro fu soprattutto niente") condita di ironia: "Nel fossato come difendersi dai violenti, come poter quello di applicare norme già esistenti metteteci i coccodrilli". Fu un'idea sbaglia- offrire al mondo intero, in tivù, le imma- anche nel nostro ordinamento, più qualche ta e oggi - fallito ogni piano di sicurezza - gini di quelle famigliole riunite allo stadio, novità: ad esempio, la flagranza differita, echeggia il "contrordine compagni": di quei bimbi fascinosi che vanno alla par- per consentire l'arresto dei violenti anche "Abbattere le barriere. Non siamo selvag- tita come alla messa, luoghi dati alla sere- dopo il fatto; e l'arresto in flagranza con gi". Quello che i bolognesi gridavano mez- nità. In Inghilterra. Succede anche a Tori- procedimento immediato dopo avere trat- zo secolo fa. Premesso che mettere e no, allo Stadium della Juve, solo che i fan- tenuto i colpevoli di violenze in un appo- togliere barriere e ammenicoli vari quando ciulli devono convivere con i Drughi, i sito spazio dello stadio. Quest'ultima effi- lo ordina Roma vuol dire approntare appal- Viking e altri gruppettari spesso infiltrati cacissima operazione è stata naturalmente ti e mangiatoie vergognose (idem per la da soggetti simil mafiosi che hanno procu- contestata dai libertari a tempo perso che costruzione di nuovi stadi) bisognerebbe rato guai alla società, colpevole di avere a uno spazio/prigione per i criminali da sta- lasciare a ogni città, a ogni club, a ogni intavolato trattative per tenerli buoni. In dio preferiscono che essi operino a piede 4 libero o addirittura assumano ruoli...istitu- zionali come quel "Jenny 'a carogna" uti- lizzato dalle forze dell'ordine all'Olimpico quale mediatore con i tifosi napoletani (che avevano intuito la tragedia del giovane Esposito, ferito a morte da un ultrà assas- sino prima della partita) per il regolare svolgimento della finale di Coppa Italia Napoli -Fiorentina.