La Gronda di Genova Presentazione sintetica delle ipotesi di tracciato

Dibattito pubblico - febbraio/aprile 2009 Stampato su carta GardaPat 13 di Cartiere del Garda, azienda che impiega esclusivamente cellulose provenienti da piantagioni e foreste certificate o ben gestite. Certificata ISO 14001 - registrata EMAS - certificata FSC.

Stampa: febbraio 2009, Tipografia Gianotti, Montalto Dora (To) La Gronda di Genova Presentazione sintetica delle ipotesi di tracciato Dibattito pubblico - febbraio/aprile 2009

SOMMARIO

1. Che cos’è la Gronda di Ponente? 4

2. A cosa serve la Gronda di Ponente? 6

3. La storia della Gronda di Ponente 12

4. Genesi delle 5 alternative 16

5. La descrizione dei tratti comuni del tracciato 20

6. Le 5 alternative di attraversamento della Val Polcevera (Val Varenna - Genova Est) 26

7. Un primo confronto fra le 5 alternative 68

APPENDICE 74 1.

CHE COS’È LA GRONDA DI PONENTE?

Attualmente il sistema autostradale e che fa parte del più ampio progetto Ŷ il Nodo di S. Benigno che facilita le genovese è costituito dalle autostrade di potenziamento del Nodo Stradale ed connessioni tra Genova Ovest ed il A7 Genova – Serravalle, A10 Genova – Autostradale di Genova. porto. , A12 Genova – Roma e A26 Il progetto della Gronda di Ponente si Genova - Gravellona. Completano l’intervento: inserisce, inoltre, in un più ampio qua- La Gronda di Ponente è un nuovo trat- Ŷ il potenziamento delle autostrade A7 dro strategico elaborato nell’ambito to autostradale a due corsie per senso e A12 e dei relativi collegamenti; della pianificazione territoriale nelle di marcia che rappresenta il raddoppio sue articolazioni di livello regionale, dell’esistente A10 nel tratto di attraver- Ŷ le interconnessioni della Gronda con provinciale e comunale. I piani ed i pro- samento del di Genova (dalla l’A10 e/o l’A12 ad Est e con l’A10 e grammi affini al tema progettuale qui Val Polcevera fino all’abitato di Vesima) l’A26 ad Ovest; trattato sono descritti in appendice.

4 5 ficativi, è il tratto tra Bolzaneto e l’al- capoluogo ligure dia luogo a situazioni 2. lacciamento con l’, con di marcata congestione del sistema au- 20,3 milioni di transiti all’anno. tostradale ed in particolare proprio del- L’obiettivo primario perseguito da Au- l’autostrada A10 Genova – Ventimiglia e A COSA SERVE tostrade per l’Italia (ASPI) è dunque dell’ Serravalle: LA GRONDA DI PONENTE? quello di migliorare le condizioni di cir- Ŷ l’autostrada A10 presenta Livelli di colazione e di ridurre i tempi di percor- Servizio critici (LOS1 C o D) dall’al- renza dei tratti autostradali afferenti al lacciamento con la A26 sino all’al- capoluogo ligure, nonché di evitare un lacciamento con la A7, con condizio- 2.1 ulteriore futuro peggioramento delle ni prossime alla congestione (LOS condizioni, ineluttabile in caso di non A COSA SERVE LA GRONDA D) nel tratto compreso tra Genova intervento, tenuto conto che già oggi DI PONENTE: A MIGLIORARE Pegli e l’interconnesione con l’A7; questi risultano disturbati da notevoli LE CONDIZIONI DI CIRCOLAZIONE code e blocchi. Ŷ la carreggiata sud, in direzione di SULLA RETE ESISTENTE Il traffico merci, insieme con quello cit- Genova, dell’A7 tra Genova Bolza- Le infrastrutture autostradali ricadenti tadino e pendolare e con quello turisti- neto e Genova Ovest presenta con- nell’area genovese (A10, A7, A12, A26), co nel periodo estivo è causa di elevati dizioni prossime alla congestione pur essendo nate per favorire gli spo- livelli di congestionamento dell’area (LOS D) e condizioni di saturazione stamenti extraurbani, svolgono di fatto metropolitana genovese. Questo prin- già oggi penalizzanti per l’utenza anche la funzione di tangenziale per il cipalmente a causa della forte crescita del sistema su cui è necessario in- traffico urbano e di scambio. del settore dei trasporti, in buona par- tervenire per evitare lo scadimento É chiaro che l’attuale configurazione del- te legato all’attività portuale dell’area del servizio a livelli inaccettabili già la rete autostradale - di traffico caratte- genovese che ha caratterizzato l’ulti- negli orizzonti previsionali di breve rizzato da una significativa percentuale mo decennio. Anche la registrazione termine. dei dati in continua ascesa circa l’an- di veicoli commerciali - è ormai inade- L’evoluzione prevista sul breve, me- guata ad espletare entrambi i compiti. damento del traffico passeggeri per i traghetti e per le crociere è un’ulte- dio e lungo termine - ovvero per gli Il tratto più trafficato è il viadotto Pol- riore prova dell’esigenza di migliorare anni 2015, 2025 e 2035 - restituisce un cevera () con 25,5 milioni le infrastrutture genovesi a favore dei quadro della funzionalità del nodo che di transiti l’anno, caratterizzato da un settori che ne costituiscono il proprio evidenzia la totale inadeguatezza del quadruplicamento del traffico negli ul- sviluppo economico. sistema esistente a far fronte ad incre- timi 30 anni e destinato a crescere, an- menti, anche contenuti, della domanda Le verifiche effettuate sulla funziona- che in assenza di intervento, di un ulte- di trasporto attuale. lità del sistema nello scenario attuale riore 30% nei prossimi 30 anni. pongono in chiara evidenza come, nel- Anche gli interventi previsti dal Comu- Quello meno trafficato, ma comunque la fascia di punta della mattina, la do- ne di Genova, contenuti nel Quadro di interessato da volumi di traffico signi- manda di spostamento polarizzata sul Riferimento Programmatico2 e cioè:

6 7 8 Ŷ il Tunnel Subportuale, la cui realiz- a quelli attuali già fortemente con- A12 e la A10, si attesta addirittura al zazione è stata tenuta in conto nel- gestionati, che insistono sull’intera massimo livello di affollamento in le analisi trasportistiche con rifee- autostrada dall’allacciamento con la direzione Sud; rimento all’orizzonte temporale ddi A26 sino all’allacciamento con la A7; medio lungo periodo, entro il 20255; Ŷ sulla A12 nelle tratte comprese tra l’autostrada A7 Serravalle – Genova Ŷ l’allacciamento con la A7 e la sta- il potenziamento del Lungomare muove verso la completa saturazione Ŷ zione di Genova Nervi le condizioni Canepa ed il suo prolungamento del sistema con entrambe le carreg- di saturazione dell’infrastruttura fino all’Aeroporto con la Strada giate, che presentano, dalla stazione delle Acciaierie, con realizzazione di Bolzaneto, un alto livello di utilizzo evolvono fino a condurre a livelli di del nuovo ponte sul Torrente Pol- che, nel tratto elementare compreso utilizzo pari a quelli dei tratti sopra cevera a 2 corsie; tra i due allacciamenti della A7 con la indicati. Ŷ la realizzazione della viabilità suul Lungoargine Polcevera; Ŷ la riconfigurazione del nodo di San SCHEMA 2.1 Benigno; Incidenza percentuale della componente merci sui movimenti di ciascuna stazione del nodo opere queste ultime il cui contributo è DI PONENTE? A COSA SERVE LA GRONDA invece stato considerato già con riferi- Medie feriali giornaliere maggio 2004 2. mento all‘orizzonte temporale di bre- ve periodo, ma che se recano benefici 25.00% in termini di fluidificazione della rete di trasporto ordinaria, non risultano in grado di risolvere le criticità che ca- 20.00% ratterizzano il sistema autostradale. Considerando, le risultanze ottenute 15.00% in merito alle performance di servizio del sistema, nell’ipotesi di non inter- 10.00% vento, sull’orizzonte previsionale ddi lungo termine, cioè all’anno 2035, si 5.00% riscontra che: Ŷ le criticità attuali che caratterizza- 0.00% no l’Autostrada A10 Genova – Venn- Genova Genova Genova GenovaGen Genova Genova Genova timiglia evolvono verso condizioni Pegli Voltri Aeroporto Esst Nervi Bolzaneto Ovest di servizio inaccettabili con livelli di utilizzo molto più bassi, rispetto

9 2.2 interessa il nodo di Genova ed al 60% sullo stesso tratto un aumento del traf- degli attuali transiti sulla A10. fico del 30%. A COSA SERVE LA GRONDA DI PONENTE: A SUDDIVIDERE Il progetto prevede dunque di suddivide- L’incremento stimato è infatti limitato IL TRAFFICO CITTADINO DA QUELLO re il traffico delle direttrici Milano – XX proprio dalla ridotta capacità residua DI ATTRAVERSAMENTO Miglia e Livorno – Porto di Voltri - XX del sistema autostradale ad accogliere Miglia, Genova Ovest (Porto) – Porto di la domanda potenziale di spostamento. Il Progetto della Gronda di Ponente si Voltri - XX Miglia (che non ha necessi- Nel caso di realizzazione della Gronda di è quindi posto l’obiettivo di sgravare il tà di connettersi con le aree cittadine) e Ponente, gli studi di traffico all’orizzonte tratto di A10 più interconnesso con la di spostarlo sulla nuova infrastruttura, temporale dell’anno 2035, stimano inve- città di Genova - cioè quello dal casel- scaricando l’A10 che rimarrebbe princi- ce un potenziale raddoppio delle percor- lo di Genova Ovest (Porto di Genova), palmente a servizio della città di Genova renze sullo stesso tratto prima citato. passando per l’aeroporto e il popolo- e delle sue funzioni e che registrerebbe, so quartiere di Pegli, sino all’abitato di sulla base delle stime effettuate, una ri- 2.4 Voltri - trasferendo parte del traffico su duzione del traffico previsto rispetto allo una nuova infrastruttura che si affianca scenario di “non intervento”. A COSA SERVE LA GRONDA all’esistente, costituendone di fatto un DI PONENTE: A MIGLIORARE raddoppio. LA SICUREZZA STRADALE 2.3 A COSA SERVE LA GRONDA DI PONENTE? A COSA SERVE LA GRONDA La Regione , la Provincia ed il 2. La Gronda di Ponente e gli altri inter- A COSA SERVE LA GRONDA Comune di Genova si sono fatti promo- venti previsti per il potenziamento dal- DI PONENTE: A SOSTENERE tori di questa iniziativa con l’obiettivo di l’attuale sistema autostradale, sono LA CRESCITA ECONOMICA sgravare questo tratto stradale soprat- stati studiati prendendo a riferimento i tutto dal traffico pesante. La congestione della rete autostradale più moderni standard di progettazione e le attuali normative sulla sicurezza I transiti che caratterizzano il nodo ge- genovese ed in particolare dei tratti della stradale; grande attenzione è stata novese possono essere suddivisi tra: A10 e A7 più prossimi alla città, rappre- senta un fattore di freno allo sviluppo del- posta in particolare al tema della si- Ŷ traffico interno all’area urbana, pari l’area genovese che invece offrirebbe poli curezza all’interno delle gallerie. Una al 16% del volume totale; di attrazione commerciale ed industriale geometria dei tracciati più adatta alle di grande interesse, con i porti di Genova caratteristiche della moderna circo- Ŷ traffico di scambio tra l’area urbana e di Voltri, senza dimenticare la vocazio- lazione, la presenza di sistemi di con- ed il resto della rete, pari al 58% del ne culturale e turistica della città. trollo e gestione del traffico, accom- volume totale; pagnati da idonee procedure per la Basti pensare che negli ultimi 30 anni Ŷ traffici di attraversamento pari al gestione delle emergenze, permetterà il traffico sul viadotto Polcevera (Ponte 26% del volume totale. di garantire elevati livelli di sicurezza Morandi) è quadruplicato, mentre per i stradale. Di questi, circa 43.000 veicoli verrebbe- prossimi 30 anni – in mancanza di un in- ro trasferiti sulla Gronda, corrisponden- tervento di potenziamento autostradale Allo stesso tempo la diminuzione del ti al 20% della domanda di traffico che – le analisi trasportistiche prevedono traffico rispetto allo scenario di “non in-

10 tervento” sui tratti autostradali esistenti, principale asse stradale tra Genova, le gibilità o per situazioni temporanee di potrà realizzare un miglioramento della aree residenziali periferiche, il porto di blocco dovute ad incidenti stradali, co- sicurezza autostradale, già oggi minac- Voltri, l’aeroporto e le aree industriali stituiscono dunque un grave rischio per ciata da un alto numero di incidenti. di ponente. il traffico automobilistico regionale. Lo svincolo di innesto sull’autostrada È da tali premesse e considerazioni 2.5 per Serravalle, all’estremità est del di carattere introduttivo che derivano A COSA SERVE LA GRONDA viadotto, produce quotidianamente, direttamente gli obiettivi primari, e di DI PONENTE: AD OFFRIRE nelle ore di punta, code di autoveicoli conseguenza l’organizzazione, dello UN’ALTERNATIVA ALL’UNICO ASSE ed il volume raggiunto dal traffico pro- studio trasportistico condotto da Au- AUTOSTRADALE LIGURE voca un intenso degrado della struttu- tostrade per l’Italia, che ha, dapprima, ra sottoposta ad ingenti sollecitazioni. effettuato una verifica sul potenzia- Il ponte Morandi, costituisce di fatto Il viadotto è quindi da anni oggetto di mento del sistema che intende appor- l’unico collegamento che connette l’Ita- tare l’ipotesi “4” e, successivamente, una manutenzione continua. lia peninsulare ad est, la Francia me- ha comparato tale soluzione con le al- ridionale e la Spagna ad ovest, ed é il La sua eventuale dismissione per ina- tre alternative 1, 2, 3 e 5. A COSA SERVE LA GRONDA DI PONENTE? A COSA SERVE LA GRONDA 2.

1 Per la progettazione o l’ammodernamento di ƒ LOS B - la più alta densità rispetto a quella ƒ LOS E - le velocità media dei singoli veicoli una strada è necessario definirne le condizioni del livello A comincia ad essere avvertita dai sono modeste (circa metà di quelle del li- d’esercizio in relazione al traffico stimato nei conducenti che subiscono lievi condiziona- vello A) e pressoché uniformi; non c’è pra- diversi scenari temporali considerati. In genere menti alle libertà di manovra ed al mante- ticamente possibilità di manovra; piccoli i principali parametri utilizzati per definire effi- nimento delle velocità desiderate; il comfort incrementi di domanda o modesti disturbi cacia e qualità di un’intervento sono: i volumi è discreto. di traffico, l’indice di saturazione (rapporto tra (rallentamenti, ad esempio) non possono più volume e capacità), la densità veicolare, il tem- ƒ LOS C - le libertà di marcia dei singoli vei- essere facilmente riassorbiti da decrementi po di percorrenza, la velocità media di marcia. coli sono significativamente influenzate dal- di velocità e si innesca così la congestione; il Nella disciplina dei trasporti si è poi soliti fare le mutue interferenze che limitano la scelta comfort è bassissimo. riferimento al Livello di Servizio (LOS) quale delle velocità e le manovre all’interno della parametro che permette di sintetizzare il livello corrente; il comfort è modesto, ma le condi- ƒ LOS F - il flusso è forzato: tale condizione si di qualità della circolazione e di comfort offerto zioni di circolazione risultano ancora accet- verifica allorché la domanda di traffico su- all’utenza. tabili peri la capacità di smaltimento della sezione Per strade a flusso ininterrotto, le condizioni ƒ LOS D - è caratterizzato da alte densità ma stradale per cui si hanno code di lunghezza di marcia dei veicoli ai vari LOS sono definibili ancora da stabilità di deflusso; velocità e li- crescente, bassissime velocità di deflus- come segue: bertà di manovra sono fortemente condizio- so, frequenti arresti del moto e non esiste ƒ LOS A - gli utenti non subiscono interferenze nate; modesti incrementi di domanda posso- comfort. alla propria marcia, hanno elevate possibili- no creare problemi di regolarità di marcia; il tà di scelta delle velocità desiderate (libere); comfort è basso e le condizioni di circolazio- 2 Documento che riassume le linee program- il comfort è notevole. ne possono rapidamente degenerare. matiche del Comune di Genova.

11 Nell’Ottobre 2000 viene adottato il Pia- Facendo riferimento allo schema fun- 3. no Territoriale di Coordinamento Pro- zionale approvato nel 2001, da febbraio vinciale, che individua diverse ipotesi a settembre 2002 viene approntato da per la riorganizzazione delle infrastrut- ASPI uno studio sul Nodo di Genova LA STORIA DELLA ture autostradali nell’area genovese e chiamato Studio di Prefattibilità che presenta una serie di alternative per comprende le seguenti opere: GRONDA DI PONENTE una Gronda autostradale con la funzio- Ŷ il raddoppio dell’autostrada A10, ne di superare Genova passando a Nord tratto Genova Voltri - Genova Ovest, della città attraverso dei tratti in galle- tramite la costruzione di una nuo- ria e connettendo Valle Scrivia con Valle Il primo progetto esecutivo di potenzia- va autostrada parallela all’esistente Fontanabuona. mento dei collegamenti Est-Ovest è de- con uscita per Genova Aeroporto e gli inizi degli anni ’80 e riguarda la bre- Il 12 marzo 2001 viene sottoscritto – da con l’attraversamento del torrente tella Voltri-Rivarolo, fra le autostrade Regione Liguria, Provincia e Comune di Polcevera con un nuovo viadotto in A26 e A7. L’intervento, pur trovandosi in Genova e Provveditorato regionale alle affiancamento al ponte Morandi esi- fase realizzativa (apertura dei cantieri), Opere Pubbliche del Ministero delle In- stente: la cosiddetta Gronda di Po- viene bloccato per l’opposizione di al- frastrutture e dei Trasporti – uno sche- nente; cuni Enti locali. ma funzionale concernente la riorga- Ŷ il potenziamento della A7 tramite nizzazione dell’intero Nodo stradale e Nel 1997 Autostrade per l’Italia (ASPI) la costruzione della Nuova Carreg- autostradale di Genova. redige uno studio intitolato “Ipotesi di giata Nord nel tratto Genova Ovest ridistribuzione dei traffici autostradali L’intervento sul Nodo di Genova (N.d.G.) - Genova Bolzaneto: la cosiddetta gravitanti sul nodo di Genova”, basato viene incluso nel Programma del- nuova carreggiata Nord A7; su di un modello matematico dei flussi le Infrastrutture Strategiche (Legge Ŷ il nodo di San Benigno; del solo traffico autostradale rilevati nel 443/2001 <> Legge Obiettivo) approvato 1995. Vengono valutate diverse ipotesi con Delibera del Comitato Interministe- Ŷ il tunnel di Rapallo. progettuali nell’ottica di migliorare i li- riale per la Programmazione Economi- Nel 2003 viene elaborato da ASPI uno velli di servizio della mobilità autostra- ca n 121 del 21 dicembre 2001, e viene Studio di Area Vasta e successivamente dale, senza considerare le variazioni a successivamente inserito nel IV Atto Ag- livello della viabilità ordinaria. Lo studio uno Studio di Fattibilità presentato da giuntivo alla Convenzione ANAS/ASPI. giunge alla conclusione che gli inter- ASPI all’ANAS nel settembre del 2003. venti più efficaci per decongestionare In data 6 marzo 2002, viene sottoscritta, In questo studio, effettuato sulla base il nodo autostradale di Genova consi- fra il Governo e la Regione, l’Intesa Isti- delle risultanze dello Studio di Area Va- stono nel raddoppio delle autostrade in tuzionale Quadro per la realizzazione sta, vengono confrontate una serie di esercizio, seguendo tracciati prossimi delle grandi infrastrutture, in cui sono alternative progettuali che si aggiun- agli attuali assi autostradali, compati- previsti interventi atti a decongestiona- gono a quella già valutata nel 2002 ed bilmente con i vincoli ambientali ed in- re il trasporto dell’Area Metropolitana inserita nel IV Atto aggiuntivo alla con- sediativi. di Genova. venzione tra ANAS e ASPI.

12 13 Il 10 Dicembre 2003 il tavolo congiunto Intesa in cui di fatto viene “disegnato” il minerali con presenza di amianto. attivato dall’ANAS, con Regione, Provin- tracciato della Gronda di Ponente auspi- Il 5 febbraio 2007 viene sottoscritto un cia, Comune e ASPI, approva l’itinera- cato dagli Enti, che comprende il nuo- ulteriore Protocollo di Intesa che, tra le rio caratterizzato dall’attraversamento vo viadotto sul Polcevera, e nel marzo altre cose, impegna ASPI alla rapida re- della Val Polcevera tramite un tunnel 2006, dopo una fase interlocutoria di dazione di uno Studio di Fattibilità Tecni- passante al di sotto del letto del fiume confronto con gli organi tecnici del Co- ca in merito alla possibilità di recapitare immediatamente a sud di Bolzaneto. mune di Genova, vengono riavviati i la- oltre la diga foranea di Sampierdarena vori del Tavolo Tecnico, sempre coordi- Sulla base dell’itinerario approvato, e a – opera di sbarramento prospiciente nato dalla Regione. valle della registrazione (maggio 2004) il porto che assolve principalmente la del citato IV Atto Aggiuntivo da parte Il 23 giugno 2006 il Tavolo Tecnico con- funzione di proteggere la costa smor- della Corte dei Conti, nel Giugno 2004 clude i suoi lavori con la scelta della zando l’intensità del moto ondoso - il si inizia il Progetto Preliminare Avanza- nuova configurazione della Gronda di materiale proveniente dallo scavo delle to e lo Studio di Impatto Ambientale. Il Ponente, che recepisce interamente i gallerie (coerentemente con il disegno lavoro si sviluppa attraverso un Tavolo dettami precisati dal Protocollo del 26 della nuova zona costiera genovese). Tecnico congiunto ANAS-ASPI-Regio- febbraio e la individuazione dei possibili Il 5 aprile e il 24 maggio 2007 ASPI il- ne-Provincia-Comune, coordinato dalla schemi funzionali per la A7 Nord/Sud. lustra agli Enti Territoriali i contenuti Regione, che ha il compito di analizza- Il 3 agosto 2006, alla presenza del Mini- di tale Studio di Fattibilità – poi for- LA STORIA DELLA GRONDA DI PONENTE DELLA GRONDA LA STORIA re la soluzione nei suoi dettagli, indivi-

3. stro delle Infrastrutture, si procede alla malmente inoltrato l’11 giugno 2007. duando e risolvendo le criticità. Ai primi sottoscrizione di un nuovo Protocollo Nello Studio, accogliendo una specifica di Ottobre del 2004 si arriva alla defini- di Intesa che individua, all’interno del richiesta del Presidente della Regione zione di un tracciato condiviso. pacchetto di iniziative che costituiscono Liguria, viene esaminata anche la pos- Il Progetto Preliminare, concluso a il Nodo di Genova, nella Gronda di Po- sibilità di poter conferire il materiale Marzo 2005, pur fattibile tecnicamente, nente e nel Nodo di San Benigno i due di risulta nel canale di calma prospi- suscita, alla fine, perplessità sui pos- interventi prioritari. ciente l’Aeroporto di Genova, un canale sibili rischi di inquinamento delle fal- realizzato per consentire il transito dei Il 19 ottobre 2006, nel corso di una riu- de acquifere in fase di costruzione del mezzi di emergenza e per proteggere nione tenutasi presso gli Uffici della Re- tunnel al di sotto del letto del fiume. Si le strutture dell’aeroporto smorzando gione Liguria in Roma, i rappresentanti torna dunque ad ipotizzare l’attraversa- l’intensità del moto ondoso. Il canale degli Enti Territoriali evidenziano la ne- mento del Polcevera tramite viadotto, avrebbe continuato a svolgere le pro- cessità di ridefinire l’insieme delle inizia- riconsiderando l’itinerario che prevede prie funzioni anche dopo il deposito dei tive infrastrutturali imprescindibili per il la realizzazione di un nuovo ponte sul materiali di scavo. Data la delicatezza territorio genovese e, in questo quadro, torrente Polcevera immediatamente a del tema, gli Enti Locali non ritengono arrivare alla scelta del sito in cui poter nord (a circa 150 metri di distanza) del- tuttavia di operare una scelta definitiva smaltire il materiale di risulta (smarino) l’esistente Viadotto Morandi. in tal senso. proveniente dallo scavo delle gallerie, Il 26 febbraio 2006 gli Enti Locali sot- che dalle indagini eseguite, risulta carat- Nel febbraio 2008 viene presentato al- toscrivono con ANAS un Protocollo di terizzato dalla significativa presenza di l’ANAS il Progetto Preliminare Avan-

14 zato del progetto, nella configurazione Il 24 Ottobre 2008 il Comune di Genova l’A10, di cui se ne prevede la suc- concordata a novembre 2006 ulterior- chiede ufficialmente l’avvio del Dibattito cessiva demolizione. mente affinata. Pubblico atto a coinvolgere direttamen- Ŷ Soluzione 5, anche detta “bassa”; te i cittadini nel processo decisionale per Nell’aprile 2008 inizia ad operare il prevede l’attraversamento della Val la scelta definitiva del tracciato e l’11 di- Gruppo Tecnico di Lavoro, istituito pres- Polcevera subito a sud dell’attuale cembre 2008, in un incontro propedeu- so il Ministero delle Infrastrutture, al cui viadotto Morandi, previsto, come tico, il progetto del febbraio 2008 viene interno operano anche autorevoli funzio- per la soluzione 4, in successiva confrontato con altre tre alternative. nari del Ministero dell’Ambiente: al sud- demolizione. detto Gruppo di Lavoro viene affidato il Nel dettaglio le quattro soluzioni esa- Le categorie attraverso cui viene effet- compito di individuare il sito ottimale in minate sono le seguenti: cui poter conferire il materiale - carat- tuato il confronto sono: i miglioramenti terizzato dalla presenza significativa di Ŷ Soluzione 1, anche detta “alta”, che ciascuna soluzione potrebbe ap- minerali amiantiferi - proveniente dallo chiesta ufficialmente dagli Enti il 22 portare al traffico nel 2025, l’impatto scavo delle gallerie. agosto; prevede l’attraversamento socio-economico di ciascuna alternati- della Val Polcevera a nord dell’at- va, i problemi relativi alla gestione dei Il 22 agosto 2008 Regione, Provincia tuale svincolo autostradale di Bol- cantieri. Lo studio offre un primo com- e Comune scrivono al Ministero delle zaneto dell’A7, con il mantenimento mento dei risultati, lasciando al dibatti- Infrastrutture ad ANAS e ad ASPI una dell’attuale viadotto Morandi sul- to il compito della conclusioni. LA STORIA DELLA GRONDA DI PONENTE DELLA GRONDA LA STORIA lettera in cui, confermando il canale di l’A10; la soluzione è corredata dalla 3. Nel Gennaio 2009 viene elaborata una calma come riferimento base per la ri- previsione di realizzare una bretel- quinta soluzione, proposta da Comune soluzione del problema del materiale di la di collegamento del tracciato di di Genova, a partire dalla Soluzione 1 risulta, indicano in un nuovo tracciato, Gronda con lo svincolo aeroportuale (alta): proposto dal Comune, la migliore so- sull’A10, elemento che la differenzia luzione in termini di costi/benefici. Tale da tutte le altre soluzioni. Ŷ Soluzione 2: il collegamento del- soluzione sposta l’attraversamento del- la Gronda con l’A7 viene realizzato Ŷ Soluzione 3, anche detta “interme- la Val Polcevera a Bolzaneto, evitando in corrispondenza dell’attraversa- dia”; prevede l’attraversamento del- l’abbattimento del Morandi e aprendo mento della Val Polcevera a sud del la Val Polcevera in prosecuzione alla una prospettiva di collegamento con la casello di Bolzaneto, mediante svin- giacitura dell’A12 all’altezza del suo programmata Gronda di levante. Gli Enti colo completo di raccordo per tutte percorso di par- innesto sull’A7 (zona di Rivarolo-Be- individuano anche un le manovre, cioè tra Milano e Ven- tecipazione dei territori interessati gato) e, come nel caso della soluzio- che timiglia e tra Milano e la direttrice coinvolga, fra l’altro, i Municipi. ne 1, il mantenimento dell’attuale A12. Il collegamento della Gronda viadotto Morandi sull’A10. Il 10 settembre 2008 il Gruppo Tecnico con l’A7 per i veicoli provenienti e di- di Lavoro istituito presso il Ministero Ŷ Soluzione 4 (progetto del febbraio retti a sud (Genova) viene realizzato delle Infrastrutture conclude i suoi la- 2008); prevede l’attraversamento in corrispondenza dell’attuale inter- vori individuando nel Canale di Calma il della Val Polcevera subito a nord connessione A7/A12, riutilizzando in recapito finale del materiale di risulta. dell’attuale viadotto Morandi sul- parte l’attuale tratto autostradale.

15 4.

GENESI DELLE 5 ALTERNATIVE

Ad oggi il progetto complessivo si arti- cola in diversi interventi: Ŷ una nuova tratta autostradale (la cosiddetta “Gronda di Ponente”), a 2 corsie più una di emergenza per ogni senso di marcia, in aggiunta all’esistente tratto dell’A10, tra l’in- terconnessione A10-A26 e il bivio con l’A7 immediatamente a nord di Genova Ovest; Ŷ il potenziamento dell’A7 tramite rea- lizzazione di una nuova carreggiata nord che in alcuni casi interessa il tratto Genova Ovest - bivio con l’A12, in altri si estende fino a Bolzaneto; Ŷ il potenziamento dell’A12 sino alla barriera di Genova Est; Ŷ il potenziamento del “Nodo di San Benigno”, di connessione tra la via- bilità locale e il casello di Genova Ovest.

16 17 4.1 4.2 LA PRIMA ALTERNATIVA (4) LA SECONDA ALTERNATIVA (1) SOLUZIONE BASSA A MONTE SOLUZIONE ALTA DEL PONTE MORANDI Rispetto a questa soluzione il Comune di Il progetto elaborato da Autostrade per Genova ha proposto una soluzione di trac- l’Italia prevede che la nuova infrastrut- ciato alternativa, che si differenzia in modo tura si sviluppi per oltre l’80% in galleria significativo per la scelta dell’ambito di at- e propone, inoltre, la realizzazione di un traversamento della Val Polcevera. moderno viadotto a 4 corsie più emer- La soluzione 1, anche detta “alta”, preve-

GENESI DELLE 5 ALTERNATIVE genza per senso di marcia, destinato a de l’attraversamento della Val Polcevera 4. sostituire lo storico viadotto Morandi di a monte dell’attuale svincolo autostrada- cui è prevista la demolizione. le di Bolzaneto dell’A7 e prevede il man- Il collegamento con gli svincoli di Aero- tenimento dell’attuale viadotto Morandi porto, Pegli e Voltri sulla A10, è garan- sull’A10: la soluzione di tracciato 1 è cor- tito dalla nuova interconnessione di Co- redata poi dalla previsione della realizza- È bene chiarire che tutte le soluzioni in ronata, ubicata sul lato ovest del nuovo zione di una bretella di collegamento del campo non riguardano tanto il manufat- viadotto Polcevera. tracciato di Gronda con lo svincolo aero- to di attraversamento del Torrente Pol- portuale sull’A10, elemento che la diffe- Trattandosi della prima soluzione re- cevera, quanto la posizione del tratto di renzia da tutte le altre considerate. La datta, essa è anche la più approfondita tracciato della Gronda autostradale tra bretella, che si sviluppa principalmente e, dunque, quella che ha costituito la la Val Varenna e i caselli autostrada- in galleria, ha una sezione tipo a carreg- base per le previsioni circa le prestazio- li di Genova Est, Genova Ovest, nonché giate separate con una corsia più un’altra ni delle altre alternative. Essa, infatti, le interconnessioni della Gronda stessa di emergenza per senso di marcia. con le autostrade A7, A10 e A12 e con recepisce il disegno stradale condiviso il casello di Genova Aeroporto, ovvero con il ”Tavolo Tecnico Interistituzionale” La proposta del Comune è dovuta prin- l’iniziativa che, insieme al Nodo di San nel novembre 2006 e costituisce il pro- cipalmente alla scelta di interferire il Benigno, da molti anni è in discussione getto preliminare avanzato presentato meno possibile con l’abitato, spostando il e viene riconosciuta con il nome di Nodo formalmente da ASPI all’Anas nel feb- percorso dell’autostrada maggiormente stradale e autostradale di Genova. braio 2008. nell’entroterra.

18 4.3 4.4 4.5 LA TERZA ALTERNATIVA (5) LA QUARTA ALTERNATIVA (3) LA QUINTA ALTERNATIVA (2) SOLUZIONE BASSA A VALLE SOLUZIONE INTERMEDIA SOLUZIONE MEDIO-ALTA DEL PONTE MORANDI A seguito della presentazione delle sud- Infine, più recentemente, il Comune di La Regione Liguria propone invece dette soluzioni alternative rispetto a Genova ha suggerito una quinta alter- un’alternativa che limita le modifiche quella originaria, anche il proponente nativa, rielaborando la soluzione alta rispetto al progetto originario, spostan- Autostrade per l’Italia, svincolato dagli già proposta precedentemente. dolo immediatamente a sud dell’attuale impegni presi al Tavolo Tecnico Interisti- In questo caso, il collegamento della viadotto Morandi, anche in questo caso tuzionale, ha deciso di portare all’atten- Gronda con l’A7 per i veicoli provenienti da demolire. zione del dibattito un’ulteriore ipotesi di

e diretti da/a nord (Milano) viene rea- GENESI DELLE 5 ALTERNATIVE

tracciato al fine di analizzare una solu- lizzato immediatamente ad Est dell’at- 4. zione di attraversamento “intermedia” traversamento della Val Polcevera. Il tra quella alta proposta dal Comune e collegamento della Gronda con l’A7 per quella bassa proposta dalla Regione e di i veicoli provenienti e diretti a sud (Ge- fornire così agli Enti Locali ed alla citta- nova) viene realizzato in corrispondenza dinanza un’analisi comparata di quattro dell’attuale interconnessione A7/A12, alternative che interessino l’intera lun- riutilizzando in parte l’attuale tratto au- ghezza del torrente Polcevera compre- tostradale. sa fra il mare ed il confine comunale del capoluogo ligure, dopo aver redatto uno La soluzione 2 non prevede la bretel- studio di fattibilità delle nuove soluzioni. la per l’aeroporto e conserva l’attuale ponte Morandi sulla Val Polcevera. L’alternativa 3, anche detta “interme- dia”, prevede l’attraversamento della Val Polcevera in prosecuzione alla gia- citura dell’A12 all’altezza del suo inne- sto sull’A7 (zona di Rivarolo-Begato) e prevede anch’essa, come nel caso della soluzione 1, il mantenimento dell’attua- le viadotto Morandi sull’A10.

19 5.

LA DESCRIZIONE DELLE PARTI COMUNI DEL TRACCIATO

5.1 INQUADRAMENTO GENERALE Il tracciato della nuova infrastruttu- ra, indipendentemente dalla soluzio- ne che verrà scelta, è prioritariamente destinato a costituire il raddoppio del- l’esistente A10 nel tratto di attraversa- mento del Comune di Genova (dalla Val Polcevera fino all’abitato di Vesima). Il corridoio est-ovest individuato si pone a nord dell’A10 e prevede una sequenza di lunghe gallerie interrotte solo dall’inci- sione della Val Varenna e dalla vallata di Voltri, con l’attraversamento dei torrenti Cerusa e Leiro. Il raddoppio non ripro- pone gli stessi svincoli che si incontra- no sull’A10 esistente (Aeroporto, Pegli e Voltri) ma si limita all’interconnessione con l’. Per la Gronda è prevista la realizzazione di una doppia carreggiata a due corsie da 3,75 m più una corsia di emergenza da 3,00 m, per un totale di 11,20 m di larghezza per carreggiata e con sviluppo variabile da 16,5 km a 22,0 km, a seconda della so- luzione che sarà adottata.

20 21 Completano l’intervento: Per quanto riguarda la parte stradale ri- to con l’A10 a Vesima per circa 9,4 km mangono immutati: (pari al 50% dell‘intero tracciato della Ŷ il potenziamento dell’autostrada A12 Gronda) è comune a tutte le soluzioni nel tratto tra lo svincolo di Genova Ŷ il tratto di Gronda tra la Val Varenna analizzate. Est e l’interconnessione con l’A7: tut- e Vesima, con la galleria Amandola te le soluzioni prevedono una nuova da 6,0 km; Gli assi della Gronda provenienti da le- carreggiata a 3 corsie verso est e vante (dalla sponda destra del Polceve- Ŷ l’allacciamento con l’A26 in corri- l’utilizzo delle due carreggiate esi- ra verso ovest), attraversano il torrente spondenza di Voltri; stenti (a 2 corsie) in direzione ovest. È Varenna con un breve viadotto che, in inoltre previsto l’adeguamento dello Ŷ il Nodo di San Benigno. fase di costruzione, sarà sostituito da svincolo di Genova Est in due diverse un rilevato per consentire il passaggio Dal punto di vista dell’esecuzione delle configurazioni rispettivamente per le dei due macchinari per lo scavo mecca- opere e dell’organizzazione dei cantieri soluzioni 1, 2, 3 e 4, 5; nizzato, completamente assemblati. possono essere considerati comuni: Ŷ il potenziamento dell’autostrada A7 Realizzati gli scavi della galleria Aman- Ŷ la tecnica di scavo delle gallerie ad nel tratto tra lo svincolo di Genova dola, le macchine dovranno essere ovest della Val Polcevera, influen- Ovest e l’interconnessione con l’A12: smontate per poter transitare sulle zata dalla potenziale presenza di tutte le soluzioni prevedono una nuo- opere che costituiscono l’interconnes- amianto nei terreni; LA DESCRIZIONE DELLE PARTI COMUNI LA DESCRIZIONE DELLE PARTI va carreggiata a 3 corsie verso nord sione di Voltri (viadotti Cerusa e Leiro e 5. e l’utilizzo delle due carreggiate esi- Ŷ il trasporto e deposito delle terre e galleria Voltri) e che nel frattempo sa- stenti (a 2 corsie) in direzione sud. rocce risultanti dagli scavi ed il rela- ranno già state realizzate. Alcune soluzioni prolungano il po- tivo deposito a mare. Le macchine verranno poi riassemblate tenziamento fino allo svincolo di Bol- agli imbocchi est della galleria Borgo- zaneto; 5.2.1 nuovo, scavata la quale saranno defini- Ŷ il nodo di San Benigno che costitui- Il tratto da Val Varenna a Vesima tivamente smontate. sce il collegamento tra la Gronda e L’affioramento del tracciato in Val Va- 5.2.2 la viabilità cittadina di Genova. renna - tra le gallerie Amandola e Borzoli (anch’essa lunga circa 6,0 km) L’interconnessione di Voltri 5.2 - è stato ritenuto così importante dal L’interconnessione di Voltri rappresenta punto di vista impiantistico, gestionale ELEMENTI COMUNI il collegamento della Gronda di Ponente e della sicurezza stradale da richiede- A TUTTE LE SOLUZIONI con l’A10 e l’A26. re che tutte le soluzioni, indipenden- Tutte le soluzioni presentano parti di temente dall’attraversamento in Val Lo svincolo, è composto da 4 rampe a tracciato o metodologie esecutive che Polcevera, convergessero nello stes- singola corsia di cui 2 dirette nelle di- rimangono invariate al mutare della po- so punto. Per tale ragione il tratto di rezioni Gronda/A26 e A10/Gronda e due sizione dell’attraversamento della Val ponente della Gronda, che si sviluppa indirette nelle direzioni A26/Gronda e Polcevera. dalla Val Varenna fino all’allacciamen- Gronda/A10.

22 La connessione non è completa in quan- to tale intersezione realizza soltanto SCHEMA 5.1 i collegamenti per i veicoli che sulla Interconnessione di Voltri Gronda provengono da est e sono diretti all’A26 e all’A10 in direzione est e per i veicoli che provengono dall’A26 e dal- l’A10 da est e sono diretti sulla Gronda in direzione est. Conseguentemente le relazioni di traf- fico tra l’A10 ad ovest dell’interconnes- sione di Vesima e l’A26 e l’A10 ad est dell’interconnessione di Voltri rimango- no per entrambe le direzioni, affidate al tracciato storico dell’A10.

5.2.3 Il nodo di San Benigno LA DESCRIZIONE DELLE PARTI COMUNI LA DESCRIZIONE DELLE PARTI

Il cosiddetto Nodo di San Benigno costi- 5. tuisce un’opera molto articolata desti- nata a rimodernare il collegamento tra lo svincolo di Genova Ovest con la città di Genova ed il suo porto commerciale. È in TABELLA 5.1 corso l’esatta definizione dello schema Tratto Val Varenna-Vesima: riepilogo delle principali opere viario, che potrà concretizzarsi anche in più fasi, considerato altresì che tale in- SVILUPPO L (M) tervento risulta strettamente correlato OPERA con quello del Tunnel Subportuale. CARREGGIATA EST CARREGGIATA OVEST Galleria Borgonuovo 2235 2262 5.2.4 Viadotto Cerusa 415 355 Tecniche di scavo delle gallerie in rela- Galleria Voltri 270 268 zione alla presenza di amianto Viadotto Leiro 405 385 Il tema geologico che forse più condizio- Galleria Amandola 5970 5995 na il progetto della Gronda di Ponente è legato alle caratteristiche delle rocce Viadotto Varenna 70 70 delle zone montuose attraversate, che

23 potenzialmente devono essere ritenute Ŷ definire un Piano di monitoraggio 5.2.5 caratterizzate dalla presenza di amian- della dispersione in aria delle fibre Il trasporto dei detriti prodotti dagli scavi to in tutto il tratto tra la Val Polcevera e di amianto all’interno del cantiere e l’allacciamento con l’A10 a Vesima. nelle immediate vicinanze; Tutti gli scavi delle gallerie della Gron- da appartenenti alla zona caratterizzata La presenza di amianto nell’ambito del- Ŷ utilizzare tecniche di scavo a bassa dalla presenza di amianto produrranno l’esecuzione delle opere in progetto ac- produzione di polveri. una quantità di detriti per i 28.000 m di cresce le problematiche legate alla già gallerie realizzate con scavo meccaniz- complessa gestione delle terre e rocce Questi due temi possono essere affron- zato con macchinari “Tunnel Boring Ma- da scavo, influendo: tati e risolti solo ricorrendo allo scavo meccanizzato con macchinari definiti chine”, per un totale di circa 5,5 milioni di Ŷ sulla salute e sicurezza dei lavora- “Tunnel Boring Machine3” che – laddove mc di cosiddetto “fresato”, destinato ad tori coinvolti; tecnicamente ed economicamente pos- essere movimentato interamente pres- so il cantiere di imbocco più vicino alla Ŷ sulla scelta del metodo di scavo; sibile – sta incontrando in tutto il mondo particolare interesse dal punto di vista sponda destra del torrente Polcevera. Ŷ sulle metodologie di trasporto dei ambientale, in quanto: Questa concentrazione - unitamente materiali da scavo; alla pezzatura ridotta del detrito - con- Ŷ consente di allestire i cantieri su un Ŷ sullo stoccaggio provvisorio e sulla sente di ipotizzare una gestione non

LA DESCRIZIONE DELLE PARTI COMUNI LA DESCRIZIONE DELLE PARTI solo imbocco delle gallerie, limitan- caratterizzazione delle terre ai fini tradizionale del trasporto del materiale 5. do gli impatti prodotti dagli scavi in dello deposito o smaltimento; fino al porto, veicolandolo mediante: sotterraneo; Ŷ sulla destinazione finale del mate- Ŷ impianto teleferico, oppure con na- produce una pezzatura di materiale riale; Ŷ stri trasportatori, per i detriti in cui è di dimensioni che consentono, al- verificata l’assenza di amianto, che aspetti che condizionano fortemente meno potenzialmente, di utilizzare dunque possono essere stoccati al- l’impostazione realizzativa del progetto sistemi di trasporto diversi dal clas- l’aria aperta; in tema di scelta della metodologia di sico autocarro (funicolari, nastri, scavo, trattamento e trasporto dei detriti tubi di pompaggio) Ŷ attraverso tubazioni chiuse senza e loro conseguenze cantieristiche a valle dispersione di materiali o polve- del processo di produzione degli stessi. Ŷ riduce drasticamente la produzione ri verso l’esterno (pompe da slur- di polveri da lavorazione. ry) per tutta la distanza che separa Ai sensi del punto VIII dell’allegato alla l’imbocco delle macchine per lo sca- Deliberazione della Giunta Regionale Lo scavo in modo tradizionale (esplosi- vo dalle banchine del porto di Corni- 878/06 la sola possibilità di presenza di vo o martellone) sarà invece riservato gliano, per i detriti con amianto, ai contaminanti mobilizzabili per via ae- per le gallerie che non sono interessa- quali sarà aggiunta dell’acqua per rea, ed in particolare nel caso di scavi in te da rocce considerate potenzialmente evitare la volatilità di fibre nocive. terreni e rocce caratterizzate da conte- amiantifere (cioè tutte quelle poste ad nuti anche minimi di amianto, richiede est dell’attraversamento della Val Pol- I detriti prodotti dallo scavo secondo il che si provveda a: cevera). metodo tradizionale, ovvero quello delle

24 gallerie ad est, non amiantifere, saranno condotti presso il porto di Genova Corni- gliano e le cave dismesse della Val Va- renna, che offrono tra l’altro l’opportunità – una volta ultimati gli scavi della galleria “Borzoli” - di trasportare i detriti percor- rendo i tunnel della Gronda, con impatto limitatissimo sulle viabilità locali. In corrispondenza della banchina por- tuale di Cornigliano dovrà essere rea- lizzata un’area logistica al servizio dei cantieri che consenta di installare op- portune attrezzature ed impianti per gestire lo stoccaggio temporaneo dei detriti amiantiferi in sicurezza ed il suc- cessivo imbarco sui mezzi di trasporto. In particolare il materiale proveniente da gallerie non amiantifere verrà depo- COMUNI LA DESCRIZIONE DELLE PARTI 5. sitato temporaneamente in un’area di grande superficie dotata di un frantoio per ottenere pezzature caricabili sui mezzi di trasporto tramite nastro tra- sportatore.

3 I Tunnel Boring Machine sono macchinari co- stituiti da una testa rotante sulla quale sono col- locati gli utensili per l’abbattimento della roccia. Nel corpo della macchina sono installati fgli ap- parati di avanzamento della testa, di sgombero del materiale scavato e di rivestimento defini- tivo della galleria. In pratica si tratta di “grandi talpe” che scavano la montagna distruggendo la roccia in pezzi molto ridotti (che dunque sono più facili da trasportare rispetto alle pezzature prodotte dallo scavo tradizionale). Questo mec- canismo, pur essendo più comodo è più costo- so rispetto allo scavo tradizionale è utilizzato in presenza di amianto perché produce meno polveri. Tale tecnica è utilizzata in città per non arrecare danno strutturale agli edifici ed ai ma- nufatti presenti in superficie.

25 6.

LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DELLA VAL POLCEVERA (VAL VARENNA - GENOVA EST)

Di seguito vengono illustrate, a partire dalla quella più a nord, le cinque solu- zioni geometrico–funzionali analizza- te schematizzando il disegno del loro tracciato, descrivendo l’opera di attra- mappa su 2 pagine versamento, le conseguenze sulla loro cantierizzazione, le prestazioni traspor- tistiche, fornendo una valutazione dei tempi di realizzazione ed infine un’ana- lisi dell’impatto sociale che ciascuna soluzione produrrebbe.

LEGENDA Tracciato autostradale Tratto in galleria X X X Demolizione ponte esistente Tracciato autostradale esistente Tratto in galleria esistente A10 Indicazioni stradali e luoghi

26 27 6.1 TRACCIATO 1 ALTERNATIVA ALTA Il tracciato L’attraversamento è posto circa 1,2 km a nord dello svincolo autostradale di Bolzaneto, all’altezza della confluenza fra i torrenti Polcevera e Secca, a circa 6,0 km dall’A10 e 8,5 km dalla banchina di Cornigliano. La soluzione, che propone un tracciato di Gronda “alta”, può essere descritta nei sui punti salenti attraverso le se- guenti caratteristiche: mappa su 2 pagine 1. le due carreggiate dell’esistente LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE Autostrada A7 - nel tratto tra l’inter- 6. connessione con l’A12 e l’aggancio con il casello di Genova Ovest per l’attuale nord e con il viadotto Pol- cevera esistente per l’attuale sud – vengono utilizzate entrambe in dire- zione sud, in modo da potenziare da 2 a 4 corsie il corridoio tra l’origine “Milano+Livorno” e la destinazione “Genova Ovest + Ventimiglia”. Nel contempo viene costruita una nuova carreggiata a 3 corsie per servire la destinazione opposta; 2. le due carreggiate dell’esistente autostrada A12 - nel tratto tra il ca- sello di Genova Est e l’interconnes- sione con l’A7 (loc. Begato) – vengo- no utilizzate entrambe in direzione ovest, specializzandone, attraverso

28 29 30 31 il potenziamento dello svincolo di la viabilità cittadina e si collega alla una curva di raggio 1.150 m per l’inte- Genova Est, una (l’attuale Ovest) per zona portuale. Da qui partono ul- ro sviluppo di 480 m ed in carreggiata i veicoli diretti alla Gronda, mentre teriori collegamenti in sotterraneo Ovest da una curva di raggio 1.200 m l’altra per i veicoli diretti a Genova alle direttrici del futuro tunnel al di per l’intero sviluppo di 535 m. tramite l’A7. Nel contempo viene sotto del porto, al lungomare Cane- Da un punto di vista altimetrico il trac- costruita una nuova carreggiata a pa, al Terminal traghetti ed alla via- ciato - nel tratto di attraversamento del 3 corsie per servire la destinazione bilità cittadina. torrente Polcevera – ha una pendenza opposta in direzione Livorno; costante allo 0,6% in discesa in direzio- Le opere di attraversamento della valle 3. il collegamento della Gronda con ne Est. l’A7 per i veicoli provenienti/desti- La soluzione 1 prevede l’attraversa- L’impalcato si colloca ad una quota va- nati da/a Nord (Milano) viene par- mento della Val Polcevera a nord della riabile tra i 108 ed i 105 m sul livello del zialmente realizzato in corrispon- confluenza tra il torrente Polcevera ed il mare, con una altezza massima rispetto denza dell’attraversamento della Torrente Secca. alla quota del terreno di circa 50 m.. Val Polcevera consentendo soltanto In questo ambito il tracciato presenta le manovre tra Milano e Ventimiglia I valori si mantengono pressoché para- pertanto un’alternanza tra tratti in via- e viceversa. Il collegamento della gonabili anche nel tratto di attraversa- dotto e tratti in galleria. Gronda con l’A7 per i veicoli prove- mento del torrente Secca, con un ponte LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE nienti e diretti a Sud (Genova) viene Per i due viadotti di attraversamento del di 120 m e con una pendenza costante 6. realizzato in corrispondenza del- Torrente Polcevera e del Torrente Sec- allo 0,6% in discesa in direzione Est. l’attuale interconnessione A7/A12, ca si è scelta una soluzione tecnico–ar- L’opera si colloca ad una quota variabile riutilizzando in parte l’attuale tratto chitettonica simile e consistente in una tra i 102 ed i 98 m sul livello del mare, autostradale. Il collegamento di- struttura di tipo “Diwydag4” con casso- con un’altezza massima rispetto alla retto della Gronda con l’A10 viene ne in calcestruzzo a sezione variabile. Gli quota del terreno di circa 50 m. Con le parzialmente realizzato attraverso elementi a terra da scavalcare, principal- stesse campate si scavalcano anche le la bretella per Genova Aeroporto mente i torrenti, sono tali da non richie- strade che percorrono gli argini a destra consentendo soltanto le manovre dere campate di grandissima lunghezza e a sinistra del fiume. Le due carreggia- tra Ventimiglia e Genova Aeroporto e pertanto non è stato necessario utiliz- te sono su viadotti separati, distanziati e viceversa; zare strutture complesse che emerges- fra loro di circa 40 m. sero dal piano viabile quali antenne ed 4. il collegamento tra lo svincolo di In corrispondenza del Torrente Secca è archi. In particolare il viadotto Polcevera Genova Ovest e la città (Via Cantore, prevista una rampa di uscita in viadotto per poter attraversare il torrente, preve- Via Francia, Sopraelevata, Elicoida- che staccatasi dal Viadotto principale in de una campata lunga 120 m. le) viene sostituito da un tracciato direzione Milano segue un tracciato che, in sotterraneo a doppia carreggiata L’opera, che presenta una sezione a due sottopassando la nuova autostrada, si che, partendo dal nodo di San Beni- corsie più una di emergenza per senso mantiene parallelo all’argine destro del gno torna all’aperto sul piazzale del- di marcia, è inserita su un tracciato che torrente - sempre esterno all’alveo del la Camionale, attraversa in viadotto in carreggiata Est è caratterizzato da Secca - fino a connettersi alla carreg-

32 giata nord dell’A7. La rampa in ingres- Ŷ l’aggancio tra la bretella per lo svin- tura “alta”, che la allontana dall’Auto- so è realizzata in parte in naturale ed in colo aeroporto e la Gronda realizza strada A10. L’incremento di circa 40.000 parte in galleria. un tratto con sezioni al limite della veicoli medi giornalieri è comunque tale realizzabilità tecnica con le frese da permettere di affermare la capacità In questa soluzione, l’attuale viadotto meccanizzate (TBM). da parte dell’intervento di garantire un Morandi viene mantenuto in esercizio. Inoltre, è anche il tracciato più distante significativo miglioramento funzionale e adeguate potenzialità al sistema au- La gestione dei cantieri dalla banchina del porto di Cornigliano (8,3 km) quindi richiederà il maggior tostradale di Ponente. Questa soluzione, richiedendo lo scavo chilometraggio per il trasporto di mate- La presenza della bretella per Genova di numerose gallerie – oltre 57.000 m di riale, visto che massimizza sia la quan- Aeroporto garantisce anche una signifi- sviluppo in galleria, il valore più alto tra tità di terre che la distanza tra scavi e cativa capacità di sottrazione di traffico le 5 proposte - produrrà una quantità di depositi. rispetto all’A10, complessivamente sti- detriti maggiore rispetto agli altri trac- mato in circa 29.000 veicoli medi gior- ciati. Il materiale da smaltire durante lo Questi elementi incidono sui tempi di nalieri. scavo delle gallerie secondo il metodo costruzione, pari a 7 anni e 11 mesi, e tradizionale (tramite esplosivo e utilizzo sul numero di mezzi pesanti che do- Nell’ora di punta al 2025, sulla Gronda di martellone) sarà di circa 4 milioni di vranno transitare sulle strade genovesi è prevista una media di 2.260 veicoli per per il trasporto dei materiali. mc, quello prodotto dallo scavo mecca- carreggiata. La velocità media sull’inte- DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE nizzato (attraverso frese meccanizzate) L’impatto complessivo dei transiti di ro sistema autostradale è stata stima- 6. è pari al doppio di quello tradizionale, cantiere sulla viabilità ordinaria è quin- ta in 91.5 km/h, più elevata di 36 km/h circa 7 milioni di mc. di stimato attraverso un indice ottenuto rispetto a quella stimata nell’ipotesi di come somma dei prodotti tra il numero non intervento, pari a 55.5 km/h. Il tracciato offre però una scarsa com- medio orario di autocarri movimentati e patibilità con l’esecuzione delle gallerie lo sviluppo dei tratti di viabilità interes- Tempi con scavo meccanizzato: sata da ciascuno degli stessi. Il cronoprogramma dei lavori evidenzia Ŷ la prima parte del percorso presen- Tale indice per la Soluzione 1 vale cir- una durata complessiva di 7 anni e 11 ta gallerie brevi che obbligano a più ca 13,5 (autocarri per kilometro)/ora (in mesi. Come per tutte le altre soluzioni, i frequenti smontaggi, spostamenti e termini medi ciò equivarrebbe ad un nu- tempi dei cantieri sono dettati dalla rea- rimontaggi dei macchinari Tunnel mero di 7 autocarri/ora che percorrono lizzazione delle gallerie meccanizzate. Boring Machine – TBM (frese mec- tutti un tragitto medio pari a 1,9 Km). canizzate); Il Contesto urbano e l’Impatto sociale Le prestazioni trasportistiche Ŷ i piazzali di imbocco delle frese sono La soluzione 1 interessa le zone di Geo, posti in un’area piuttosto urbanizza- Questa soluzione limita il potere attrat- San Biagio e Manesseno che sono con- ta, poco adatta a consentire una mi- tivo del Corridoio di Ponente che risulta notate dalla presenza di numerose at- nimizzazione dell’impatto di questo stimato al 2025 in circa 110.000 veicoli tività produttive e da un tessuto resi- genere di cantieri; medi giornalieri per effetto della giaci- denziale poco compatto, diffuso lungo

33 i fondovalle e le pendici collinari delle valli dei torrenti Polcevera e Secca. Gli alloggi civili che rientrano nella fa- scia di 25 metri intorno al tracciato dei nuovi tratti autostradali sono stati rite- nuti potenzialmente da espropriare. Il numero di alloggi da espropriare è pari a 183, cui attualmente corrispondono un totale di 267 residenti. Sono stati inoltre conteggiati gli alloggi compresi nella fascia tra 25 e 60 metri di distanza dall’opera, i quali potrebbe- ro subire i maggiori disturbi in fase di costruzione e di esercizio. Per la solu- zione 1 il numero di tali alloggi è pari a 136, per un totale di 182 residenti. Nella fascia dei 25 metri non sono pre- senti edifici storici e sensibili individuati come tali dal Piano Urbanistico Comu- nale o che presentano un vincolo della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici, mentre sono 28 quelli ad una di- stanza massima di 250 metri. Le attività industriali potenzialmente da dismettere (ovvero le attività comprese nella fascia di 25 metri) sono 24, mentre nessuna attività commerciale è toccata dall’intervento.

4 Ovvero costituita da impalcato a conci rea- lizzati o posti in opera a sbalzo, partendo dalla pila tramite un “carro di varo” e solidarizzati tramite barre Diwydag o trefoli.

34 Fig. 6.1 Attraversamento dei torrenti Polcevera e Secca [simulazione della proposta di progetto]

35 6.2 TRACCIATO 2 ALTERNATIVA MEDIO-ALTA SCHEMA DELLA SOLUZIONE 2 Il tracciato Costituita da una seconda variante di tracciato di Gronda “alta” localizzata più a sud rispetto all’ipotesi 1, presenta le stesse caratteristiche della soluzio- ne precedente (punti 1 e 2) ad eccezione dei seguenti punti: Ŷ il collegamento della Gronda con l’A7 viene realizzato completamen- te in corrispondenza dell’attraver- mappa su 2 pagine samento della Val Polcevera a sud del casello di Bolzaneto mediante LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE svincolo di raccordo per tutte 6. uno le manovre da e per Milano, cioè tra Milano e Ventimiglia e tra Milano e la direttrice A12; Ŷ non è più previsto il collegamento diretto della Gronda con l’A10 rea- lizzato attraverso la bretella per Ge- nova Aeroporto. Come nella soluzione 1, inoltre, il col- legamento della Gronda con l’A7 per i veicoli provenienti e diretti a sud (Geno- va) viene realizzato in corrispondenza dell’attuale interconnessione A7/A12, riutilizzando in parte l’attuale tratto au- tostradale.

36 37 38 Le opere di attraversamento della valle In questa soluzione, l’attuale viadotto cremento è di circa 50.000 veicoli medi Morandi viene mantenuto in esercizio. giornalieri. L’assenza della bretella per L’attraversamento del torrente Polce- Genova Aeroporto limita però la capa- vera è, in questo caso, ubicato in corri- La gestione dei cantieri cità di sottrazione di traffico rispetto spondenza dello svincolo di Bolzaneto e La soluzione è posta ad una distanza dal all’A10, pari a 25.000 veicoli medi gior- dell’area dell’ortomercato. porto – luogo di scarico dei detriti – pari nalieri. Le estremità del viadotto sono molto vi- a 7,5 km e produrrà una quantità di ma- Nell’ora di punta, sulla Gronda è previ- cine agli imbocchi delle gallerie poste teriale pari a circa 5,7 milioni di mc in sta una media di 3.450 veicoli. La velo- da un lato e dall’altro della vallata e la scavo meccanizzato e 3 milioni di mc in cità media sull’intero sistema autostra- necessità di mantenere un pilastro di se- scavo tradizionale. dale è stata stimata in 90.7 km/h, più parazione tra i due archi determina il fat- Visto che il luogo di attraversamento elevata di circa 36 km/h rispetto a quel- to che, in viadotto, le carreggiate stesse della Val Polcevera è prossimo a quello la stimata nell’ipotesi di non intervento, siano distanziate fra loro di non meno di della soluzione 1, lo schema della can- pari a 55.5 km/h. 12 m. Se questo da un lato porta ad avere tierizzazione si mantiene simile, anche un unico impalcato più largo del neces- se viene alleggerito dall’assenza della Tempi sario, dall’altro lato consente di inserire Bretella di collegamento tra Gronda e Il cronoprogramma dei lavori evidenzia nell’interspazio disponibile una singola svincolo Aeroporto. una durata complessiva di circa 8 anni. pila, di dimensioni sufficienti a reggere É inoltre molto migliorata la compatibi- Il mese in più rispetto alla soluzione 1 due campate in curva simmetriche che lità con l’utilizzo di frese meccanizzate: è dovuto alla maggior lunghezza delle scavalcano sia l’area dell’ortomercato il tracciato è più favorevole e l’assenza gallerie scavate con la fresa. che il Torrente Polcevera. della bretella per l’aeroporto semplifica Il Contesto urbano e l’Impatto sociale La pila che alloggia i cavi di acciaio ne- la realizzabilità. cessari per il sostengo delle campate L’indice per l’impatto degli autocarri La soluzione 2 attraversa la valle del principali – stralli – è ubicata in un’area necessari per il trasporto del materia- Polcevera a nord dell’insediamento pre- posta fra la viabilità parallela all’argine le di scavo fino a mare si riduce a 7,6 valentemente residenziale di Bolzaneto, a sinistra del fiume e il primo edificio (autocarri per kilometro)/ora (in termini interessando aree a destinazione preva- adiacente dell’ortomercato. medi ciò equivarrebbe ad un numero di lentemente produttiva. Le rimanenti pile, tutte non emergenti 6 autocarri/ora che percorrono tutti un Gli alloggi civili che rientrano nella fa- dall’impalcato, sono poste in modo da tragitto medio pari a 1,3 Km). scia di 25 metri intorno al tracciato sono non interferire sia con la viabilità dello Le prestazioni trasportistiche pari a 104, cui corrispondono un totale svincolo Autostradale che con gli argini di 162 residenti. del Torrente Burla. La giacitura più bassa di questa soluzio- ne rispetto alla soluzione 1 garantisce Il numero di alloggi compresi nella fa- La lunghezza delle due campate princi- un maggior potere attrattivo del Corri- scia tra 25 e 60 metri di distanza dal- pali è di 245 m mentre lo sviluppo totale doio di Ponente, stimato al 2025 in circa l’opera è pari a 33, per un totale di 36 del Viadotto è di 846 m. 120.000 veicoli medi giornalieri. L’in- residenti.

39 Nella fascia dei 25 metri non sono pre- senti edifici storici e sensibili, mentre sono 23 quelli ad una distanza massima di 250 metri. Le attività industriali di cui potrebbe es- sere possibile la dismissione sono 28, mentre nessuna attività commerciale è toccata dall’intervento. Si evidenzia che nella soluzione 2 è previsto il sovrappasso delle aree del mercato ortofrutticolo e dei fiori. LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE 6.

40 Fig. 6.2 Attraversamento del torrente Polcevera in corrispondenza del mercato ortofrutticolo e dei fiori [simulazione della proposta di progetto]

41 6.3 TRACCIATO 3 ALTERNATIVA INTERMEDIA SCHEMA DELLA SOLUZIONE 3 Il tracciato La soluzione intermedia propone un’ideale continuità verso ovest del tracciato dell’autostrada A12, attraver- sando la Val Polcevera all’altezza del- l’abitato di Begato. Il tracciato può essere descritto nei sui punti salenti attraverso le seguenti ca- ratteristiche: mappa su 2 pagine 1. le due carreggiate dell’esistente Au- tostrada A7 - nel tratto tra lo svinco- LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE lo di Genova Bolzaneto e l’aggancio 6. con il casello di Genova Ovest per l’attuale nord e con il viadotto Pol- cevera esistente per l’attuale sud – vengono utilizzate entrambe in di- rezione sud, in modo da potenziare da 2 a 4 corsie il corridoio tra l’ori- gine “Milano+Livorno” e la destina- zione “Genova Ovest+Ventimiglia”. Nel contempo viene costruita una nuova carreggiata a 3 corsie per servire la destinazione opposta; 2. anche le due carreggiate dell’esi- stente autostrada A12 - nel tratto tra il casello di Genova Est e l’in- terconnessione con l’A7 (loc. Bega- to) – vengono utilizzate entrambe in direzione ovest, come nelle due alternative precedenti, specializ-

42 43 44 zandone una (l’attuale Ovest) per i L’opera di attraversamento della valle tenendo sia la funzionalità dell’intero complesso dei binari sia l’accesso dei veicoli diretti alla Gronda ed a Mi- La soluzione 3 prevede l’attraversa- treni allo stabilimento posto a valle del lano, mentre l’altra sarà destinata mento della Val Polcevera in posizione ponte; alla base di essa è stata ricavata ai veicoli diretti a Genova tramite intermedia tra gli abitati di Rivarolo e una adeguata apertura. l’A7. Nel contempo viene costruita Bolzaneto (area di Begato). una nuova carreggiata a 3 corsie La pila, a forma di vela, è inclinata verso L’opera di attraversamento, a due corsie per servire la destinazione opposta la campata principale data la sua mag- più emergenza per senso di marcia, è giore lunghezza rispetto a quella della in direzione Livorno; prevista lungo una curva di raggio 6.000 campata di contrappeso adiacente. Essa m per l’intero sviluppo di 1.030 m. 3. il collegamento tra A7, A12 e Gron- si erge al di sopra delle due carreggia- da di Ponente viene assicurato in Da un punto di vista altimetrico il trac- te abbracciandole e nella sua sommità parte tramite realizzazione di nuo- ciato nel tratto di attraversamento ha alloggia gli stralli necessari al sostegno ve rampe che si svilupperanno una pendenza costante al 2,9% in di- delle campate principali. prevalentemente in galleria scesa in direzione Est. L’opera si colloca al di La struttura dell’impalcato è in acciaio ad una quota variabile tra gli 89 ed i 61 sotto dell’abitato di Begato, in par- con sezione a cassone chiuso, mentre m sul livello del mare, con una altezza te riutilizzando l’interconnessione quella delle pile è in calcestruzzo. A7/A12 esistente; massima rispetto alla quota del terreno di circa 42 m e con un interasse tra le DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE

La gestione dei cantieri 6. 4. come nelle soluzioni precedenti il carreggiate particolarmente contenuto. Questa soluzione risulta particolarmen- collegamento tra lo svincolo di Ge- L’attraversamento della Val Polcevera è te idonea all’uso di uno scavo mecca- nova Ovest e la città (Via Cantore, ubicato sopra lo scalo ferroviario che, in nizzato con frese meccanizzate (Tunnel Via Francia, Sopraelevata, Elicoida- quel punto è separato dall’argine destro Boring Machine – TBM): le) viene sostituito da un tracciato del torrente da una strada arginale di in sotterraneo a doppia carreggia- viabilità locale. Ŷ il tracciato dalla Val Polcevera alla ta che torna all’aperto sul piazzale Val Varenna presenta una sola lunga Si rende quindi necessaria una campata galleria, minimizzando montaggi e della Camionale, attraversa in via- di grande lunghezza (285 m) che scaval- smontaggi del macchinario; dotto la viabilità cittadina e si col- chi il torrente, la viabilità ad esso paral- lega sia alla zona portuale. Da qui lela in destra e sinistra orografiche e lo Ŷ i piazzali di montaggio delle frese partono ulteriori collegamenti in scalo ferroviario. all’imbocco sono poi posti in un’area sotterraneo alle direttrici del futu- pressoché disabitata, ideale per le Le due carreggiate, per minimizzare lavorazioni 24 ore su 24; ro tunnel subportuale, al lungoma- l’impatto ambientale, sono state acco- re Canepa, al Terminal traghetti ed state per alloggiarle in un’unica struttu- Ŷ la distanza con il mare (luogo di de- alla viabilità cittadina. ra di impalcato. stinazione degli scavi) comincia ad essere più ridotta. In questa soluzione, l’attuale viadotto La pila principale del ponte è stata posta Morandi viene mantenuto in esercizio. all’interno dello scalo ferroviario man- Complessivamente verranno prodotti 5

45 milioni di mc in scavo meccanizzato e 3 Tempi milioni di mc in scavo tradizionale. Il cronoprogramma dei lavori evidenzia L’indice per l’impatto degli autocarri una durata complessiva di 7 anni e 7 necessari per il trasporto del materia- mesi che – pur mantenendosi in valore le di scavo fino a mare si attesta a 9,2 assoluto prossimi ai tempi delle altre (autocarri per kilometro)/ora (in termini soluzioni – rappresentano il miglior ri- medi ciò equivarrebbe ad un numero di sultato tra le alternative esaminate. 6 autocarri/ora che percorrono tutti un Il Contesto urbano e l’Impatto sociale tragitto medio pari a 1,6 Km). La soluzione 3 attraversa la Val Polcevera Le prestazioni trasportistiche tra Rivarolo e Bolzaneto (area di Bega- to) interessando un contesto urbano non La giacitura “intermedia” rispetto alle particolarmente denso di abitazioni ma altre soluzioni individuate caratterizza che vede la presenza di numerose villet- le prestazioni trasportistiche di que- te e palazzine sulle pendici collinari a est sta soluzione, capace di attrarre una del torrente Polcevera e di condomini nel domanda di traffico stimata all’anno fondovalle e verso gli insediamenti di Be-

LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE 2025 pari a circa 120.000 veicoli medi gato e Torbella. 6. giornalieri passanti per la Gronda di Ponente e l’autostrada A10, offrendo Gli alloggi civili che rientrano nella fascia dunque un incremento di circa 50.000 di 25 metri intorno al tracciato sono pari veicoli rispetto allo stato di fatto attua- a 203, cui corrispondono un totale di 335 le, con circa 29.000 veicoli che verran- residenti. no sottratti all’A10. Il numero di alloggi compresi nella fascia tra 25 e 60 metri di distanza dall’opera è Questa soluzione realizza inoltre un più pari a 520, per un totale di 957 residenti. efficace potenziamento dell’A7, ed è ca- ratterizzata dalla più alta percentuale Nella fascia dei 25 metri non sono pre- (73%) di km di rete a cui si associano senti edifici storici e sensibili, mentre condizioni di utilizzo ottimali. sono 29 quelli ad una distanza massima di 250 metri. Nell’ora di punta al 2025, sulla Gronda è prevista una media di 2.689 veicoli. La Le attività industriali di cui potrebbe es- velocità media sull’intero sistema au- sere possibile la dismissione sono 14, tostradale è stata stimata in 88.8 km/h, mentre una sola attività commerciale è più elevata di circa 34 km/h rispetto a toccata dall’intervento. quella stimata nell’ipotesi di non inter- In questa soluzione, l’attuale Ponte Mo- vento, pari a 55.5 km/h. randi non viene dismesso.

46 Fig. 6.3 Attraversamento del torrente Polcevera [simulazione della proposta di progetto]

47 6.4 TRACCIATO 4 ALTERNATIVA BASSA Il tracciato É la prima soluzione proposta da Auto- strade per l’Italia nel 2008, con l’attra- versamento posto appena a nord del ponte Morandi. Costituita da un tracciato di Gronda “bassa”, può essere descritta nei sui punti salienti attraverso le seguenti ca- ratteristiche: 1. le due carreggiate dell’esistente mappa su 2 pagine autostrada A7 come nelle soluzioni 1, 2 e 3 - nel tratto tra l’intercon- LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE nessione con l’A12 e l’aggancio con 6. il casello di Genova Ovest per l’at- tuale sud e con il nuovo viadotto Polcevera per l’attuale nord – ven- gono utilizzate entrambe in direzio- ne sud, in modo da potenziare da 2 a 4 corsie il corridoio tra l’origine “Milano+Livorno” con la destinazio- ne “Genova Ovest+Ventmiglia”. Nel contempo viene costruita una nuova carreggiata a 3 corsie per servire la destinazione opposta; 2. le due carreggiate dell’esistente au- tostrada A12 - nel tratto tra il casello di Genova Est e l’interconnessiopne con l’A7 (loc. Begato) – vengono uti- lizzate entrambe in direzione ovest, destinando l’attuale carreggiata Est ai veicoli in ingresso da Genova Est.

48 49 50 Nel contempo viene costruita una L’opera di attraversamento della valle roviario lato Genova e, lato , lo nuova carreggiata a 3 corsie per stabilimento dell’Ansaldo. L’arco cen- Il nuovo viadotto Polcevera, inserito servire la destinazione opposta in trale presenta una lunghezza di 350m nel tracciato autostradale della nuova direzione Livorno. e, dopo avere intercettato l’impalcato a Gronda di Ponente, affianca l’esisten- circa 60 m di quota rispetto al terreno, 3. I collegamenti tra Genova Ovest e te viadotto Morandi, di cui è prevista la si protende verso l’alto con un’altezza l’A10 nel tratto urbano compreso dismissione, ad una distanza di circa complessiva di 120 m valutata rispetto tra gli svincoli di Genova aeropor- 150 m verso nord. alla sua base. to, Pegli e Voltri, sono assicurati L’opera di attraversamento, a quattro dall’interconnessione denomina- corsie più una corsia di emergenza per Per migliorarne la trasparenza, gli ar- ta “Gronda – A7” che prevede due senso di marcia, di lunghezza pari a chi laterali sono sdoppiati trasversal- rampe di collegamento tra la spalla 950 m, è prevista interamente in linea mente in due archi allineati; est del nuovo viadotto Polcevera e retta. Tutte le strutture degli archi sono for- il piazzale di stazione (nuove galle- mate da un guscio metallico nervato rie Moro) e dall’interconnessione di Da un punto di vista altimetrico l’ope- che racchiude una struttura in calce- Coronata che collega la spalla ovest ra deve raccordare due tratti stradali struzzo. del viadotto Polcevera con l’A10 in aventi pendenza diversa rispettivamen- corrispondenza delle esistenti gal- te al 4% in salita e allo 0,3% in discesa La struttura dell’impalcato è realizza- lerie di Coronata. Quest’ultima in- in direzione Est. L’opera si colloca ad ta per il tratto centrale ad arco intera- DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE 6. terconnessione realizza anche il una quota variabile tra i 68 ed i 76 m sul mente in acciaio, per l’altro in acciaio e collegamento completo tra la Gron- livello del mare, con una altezza mas- calcestruzzo. da e l’A10. sima rispetto alla quota del terreno di circa 66 m, superiore a quella dell’at- La soluzione strallata 4. Il collegamento tra lo svincolo di tuale viadotto Morandi - posto a 55 m La soluzione proposta in alternativa Genova Ovest e la città (Via Cantore, – mediamente a circa 15 m rispetto al all’arco, prevede la realizzazione della Via Francia, Sopraelevata, Elicoida- piano viabile esistente. porzione principale dell’opera median- le) viene sostituito da un tracciato te un impalcato strallato (l’impalcato in sotterraneo a doppia carreggiata Per la realizzazione del viadotto sono - sezione stradale che ospite le car- che partendo dal nodo di San Beni- state approntate due possibili soluzio- reggiate - è sostenuto da una serie di gno torna all’aperto sul piazzale del- ni. tiranti inclinati, chiamati stralli, con- la Camionale, attraversa in viadotto La soluzione ad arco fluenti nella sommità dei piloni o “an- la viabilità cittadina e si collega alla Le tre arcate rappresentano l’elemen- tenne” verticali) costituito da tre parti, zona portuale. Da qui partono ul- to caratterizzante dell’opera e coprono con corpo centrale di lunghezza com- teriori collegamenti in sotterraneo una distanza complessiva di 750 m. plessiva pari a 400 m. alle direttrici del futuro tunnel al di sotto del porto, al lungomare Cane- I due archi laterali, di distanza pari a L’impalcato ospita, in un’unica struttu- pa, al Terminal traghetti ed alla via- 200 m e altezza media di 51 m, sca- ra, le carreggiate di ambedue le vie di bilità cittadina. valcano rispettivamente il parco fer- corsa del tratto autostradale.

51 52 53 La lunghezza complessiva della strut- Ciononostante l’indice per l’impatto de- tura, che si sviluppa ad una altezza gli autocarri necessari per il trasporto media dal suolo pari a 55 m, è pari a del materiale di scavo fino a mare si 985 m; oltre al ponte strallato vero e attesta a 9,2 (autocarri per kilometro)/ proprio, che si sviluppa tra la pila 1 e ora (in termini medi ciò equivarrebbe la pila 4 per una lunghezza di 800 m, ad un numero di 3 autocarri/ora che sono presenti delle campate di accesso percorrono tutti un tragitto medio pari di lunghezza pari a 65 m lato Genova, e a 3,0 Km). 120 m lato Savona. La demolizione del ponte Morandi La struttura strallata è formata da due antenne (piloni) di altezza complessiva Le due soluzioni basse, 4 e 5, contem- pari a 165 m, che sorreggono una por- plano entrambe la demolizione del zione centrale di 400 m e due porzioni ponte Morandi, per la costruzione di un laterali da 200 m. nuovo viadotto, rispettivamente a nord e a sud dell’esistente. La gestione dei cantieri La demolizione avverrà in modo pro- A prescindere dalle scelte costruttive gressivo, smontando la struttura con LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE per la realizzazione del nuovo viadotto 6. un ordine inverso rispetto alle fasi della sul Polcevera, in generale il progetto costruzione dell’opera. In tal modo sarà FASE 1 offre ridotti problemi di cantierizzazio- sufficiente evacuare provvisoriamente ne perché: le abitazioni che attualmente insistono Ŷ si tratta della proposta con il minor nell’impronta e negli immediati dintorni numero di gallerie; del viadotto, senza procedere ad alcun abbattimento dei fabbricati. Ŷ il tracciato è vicino al porto di Cor- nigliano e, dunque, per smaltire i Una volta demolita la struttura del Pon- detriti occorrerà percorrere solo te Morandi, i proprietari delle abitazioni 3,1 km. potranno rientrare nei rispettivi alloggi. Ŷ la maggior parte delle gallerie po- La demolizione “controllata” del viadot- tranno essere realizzate con scavo to Morandi richiede di smantellare circa meccanizzato, riducendo l’impat- 80.000 mc di calcestruzzo. Tale mate- to dei cantieri sul territorio (scavi riale sarà smaltito in una discarica per FASE 5 meccanizzati pari a 5 milioni di mc, rifiuti speciali o utilizzato per i riempi- mentre 3 milioni di mc di materiale menti se sarà verificata la compatibilità saranno prodotti in scavo tradizio- di tale procedura con le norme in mate- nale). ria ed i risultati delle analisi sui detriti.

54 LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE 6. FASE 2 FASE 3 FASE 4

FASE 1: Rimozione delle campate da 36 m con carro di “svaro” FASE 2: Alleggerimento dell’impalcato tramite rimozione degli sbalzi FASE 3: Sostegno provvisorio dell’impalcato e demolizione degli stralli FASE 4: Rimozione simmetrica degli sbalzi FASE 5: Demolizione delle antenne “a conci” FASE 6: Installazione della gru a torre e demolizione delle mensole e dei puntoni FASE 7: Demolizione delle pile fino alla base del plinto FASE 6 FASE 7

55 Il tempo stimato complessivamente per Il Contesto urbano e l’Impatto sociale le operazioni (che potranno essere con- La soluzione 4 attraversa la Val Polce- dotte su più punti di attacco) è di 8-12 vera poco più a nord dell’attuale Ponte mesi; la delocalizzazione della popola- Morandi, interessando un’area contrad- zione interessata non dovrà necessaria- distinta dall’estesa presenza di aree ad mente protrarsi per l’intero periodo di uso ferroviario e dalla netta diversifica- demolizione del manufatto. zione funzionale dei due versanti, con Le prestazioni trasportistiche tessuti ed insediamenti produttivi su quello occidentale e con tessuti ed aree Questa soluzione, insieme alla solu- urbane consolidate in quello orientale. zione 5 che risulta analoga ai fini della valutazione delle prestazioni trasporti- Gli alloggi civili che rientrano nella fascia di 25 metri intorno al tracciato sono pari stiche, è risultata - per effetto della vici- a 287, per un totale di 404 residenti. nanza con l’A10 - quella che garantisce un maggior potere attrattivo del Corri- Il numero di alloggi compresi nella fa- doio di Ponente, stimato al 2025 in circa scia tra 25 e 60 metri di distanza dal- 123.000 veicoli medi giornalieri. L’in- l’opera è pari a 259, per un totale di 437 cremento è di circa 55.000 veicoli medi residenti. giornalieri rispetto agli attuali volumi Nella fascia dei 25 metri non sono pre- transitanti oggi sull’A10. senti edifici storici e sensibili, mentre Garantisce inoltre la massima capacità sono 26 quelli ad una distanza massima di sottrazione di traffico rispetto all’A10, di 250 metri. pari a 34.550 veicoli medi giornalieri, e Le attività industriali di cui potrebbe es- i più alti volumi nell’ora di punta sulla sere possibile la dismissione sono 17, Gronda, previsti in 3.000 veicoli. La velo- mentre nessuna attività commerciale è cità media sull’intero sistema autostra- toccata dall’intervento. dale è stata stimata in 92.8 km/h, più Si evidenzia che la soluzione 4 interfe- elevata di circa 38 km/h rispetto a quel- risce con le aree occupate dall’Ansaldo, la stimata nell’ipotesi di non intervento, per la quale è previsto sia un impatto pari a 55.5 km/h. provvisorio sulle attività produttive sia Tempi uno permanente su quelle logistiche. Il cronoprogramma dei lavori evidenzia una durata complessiva di 7 anni e 10 mesi, al netto della demolizione del via- dotto Morandi esistente.

56 57 Fig. 6.4.1 Attraversamento del torrente Polcevera: viadotto ad arco [simulazione della proposta di progetto]

58 Fig. 6.4.2 Attraversamento del torrente Polcevera: viadotto strallato [simulazione della proposta di progetto]

59 6.5 TRACCIATO 5 ALTERNATIVA BASSA Il tracciato Questa soluzione ripropone il disegno della soluzione 4, attraversando però la Val Polcevera con un viadotto appena a sud del ponte Morandi, così da limitare l’interferenza con l’impianto produttivo dell’Ansaldo. Per lasciare inalterato lo schema di cantiere pensato per il raddoppio del- l’autostrada A10 nelle soluzioni prece- denti ed agevolare la cantierizzazione mappa su 2 pagine delle due frese meccanizzate (TBM) che scaveranno la galleria Borzoli, saranno LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE

6. realizzati dei “falsi imbocchi” in corri- spondenza del piazzale di Campi, ossia lo stesso previsto dalla soluzione 4. I due scavi andranno poi a raccordarsi al tracciato della Gronda e le due gallerie di accesso verranno l’una dismessa e l’altra utilizzata a fini di servizio. Inoltre, per il collegamento tra l’asse Est della Gronda e lo svincolo di Geno- va Aeroporto, viene realizzato un tunnel dedicato, raddoppiando l’attuale canna Ovest della galleria Coronata dell’A10. Lo schema è simile a quello utilizzato per l’allacciamento della bretella per l’Aeroporto della soluzione 1.

60 61 62 63 L’opera di attraversamento della valle Questa ultima interferenza obbliga per attesta a 10,1 (autocarri per kilome- ragioni di geometria del tracciato a tro)/ora (in termini medi ciò equivar- La soluzione 5 prevede di realizzare l’at- mantenere distanziate le due carreggia- rebbe ad un numero di 4 autocarri/ora traversamento della Val Polcevera con te e quindi a prevedere anche due strut- che percorrono tutti un tragitto medio un viadotto ubicato immediatamente ture distinte per ciascuna di esse. pari a 2,8 Km). a sud dell’attuale viadotto Polceve- ra (Ponte Morandi), a circa 50 m dalla La lunghezza principale del ponte è di Le prestazioni trasportistiche struttura esistente di cui è prevista la 400 m mentre le due laterali di contrap- Considerando le prestazioni che que- dismissione. peso sono di 200 m. sta soluzione potrebbe avere nel 2025, L’opera di attraversamento, a quattro La soluzione tecnica proposta è quella essa potrà rispondere ad una domanda corsie più corsia di emergenza per sen- del ponte strallato con le due pile prin- di traffico pari a quella supposta per la so di marcia, di lunghezza pari a 1.120 cipali che abbracciano le carreggiate soluzione 4. m, è prevista in parte in linea retta ed in ma che hanno un piedritto in comune. Tempi parte lungo una curva di grande diame- L’impalcato è in acciaio. Le pile sono in tro (R=3.200 m). calcestruzzo. Lo sviluppo totale del pon- Il cronoprogramma dei lavori evidenzia una durata complessiva di 7 anni e 10 Da un punto di vista altimetrico il trac- te è di 1060 m. mesi, al netto dei tempi per la demoli- ciato nel tratto di attraversamento è La gestione dei cantieri LE 5 ALTERNATIVE DI ATTRAVERSAMENTO DI ATTRAVERSAMENTO LE 5 ALTERNATIVE zione del viadotto. pressoché orizzontale, con una leggera 6. pendenza dello 0,4% in ascesa in dire- Questa soluzione presenta una no- Il Contesto urbano e l’Impatto sociale zione Est. L’opera si colloca ad una quo- tevole quantità di materiali da scavo, La soluzione 5 prevede l’attraversa- ta variabile tra i 47 ed i 51 m sul livello provenienti principalmente dagli scavi mento della Val Polcevera leggermen- del mare, con una altezza massima ri- meccanizzati, che si rivelano maggiori te più a sud dell’attuale Ponte Morandi, spetto alla quota del terreno di circa 40 rispetto agli altri tracciati per la costru- superando le importanti aree occupate m, inferiore a quella dell’attuale Ponte zione del “falso” imbocco con Corona- dalla ferrovia, le aree industriali poste Morandi - posto a 55 m - mediamente a ta. La morfologia del terreno consente, a ovest del torrente Polcevera e i con- circa 10 m rispetto al piano viabile esi- però, di utilizzare le frese senza partico- sistenti insediamenti residenziali di via stente. lari problemi logistici e di montaggio dei macchinari. Fillak e via del Campasso. Questa soluzione è caratterizzata sia Gli alloggi civili che rientrano nella dalla presenza delle numerose inter- Pur assomigliando alla soluzione 4, fascia di 25 metri intorno al tracciato ferenze a terra quali lo scalo ferrovia- dunque, produrrà una quantità maggio- re di detriti, pari a 5,8 milioni di mc in sono pari a 292, per un totale di 467 re- rio, le linee ferroviarie attive, il Torrente scavo meccanizzato e 3,9 milioni di mc sidenti. Polcevera, le viabilità parallele, gli sta- in scavo tradizionale. bilimenti Ansaldo e altri stabilimenti Il numero di alloggi compresi nella fa- industriali, sia dalla necessità di sotto- Di conseguenza l’indice per l’impatto scia tra 25 e 60 metri di distanza dal- passare l’esistente viadotto Morandi sul degli autocarri necessari per il traspor- l’opera è pari a 148, per un totale di 257 lato Savona. to del materiale di scavo fino a mare si residenti.

64 Nella fascia dei 25 metri non sono pre- senti edifici storici e sensibili, mentre sono 26 quelli ad una distanza massima di 250 metri. Le attività industriali di cui potrebbe es- sere possibile la dismissione sono 22, mentre nessuna attività commerciale è toccata dall’intervento. Si evidenzia che la soluzione 5 interfe- risce con le aree occupate dall’Ansaldo, per la quale è previsto un impatto per- manente sulle sole attività logistiche.

65 66 Fig. 6.5 Attraversamento del torrente Polcevera [simulazione della proposta di progetto]

67 7. TABELLA 7.1 I 27 indicatori utilizzati nell’Analisi a multicriteri UN PRIMO CONFRONTO CATEGORIE CODICE INDICATORI I1 Domanda di traffico servita dal corridoio di ponente TRA LE 5 ALTERNATIVE I2 Veicoli teorici medi equivalenti di punta sulla Gronda I3 Sottrazione di traffico dall’A10 Traffico al I4 Grado di saturazione A7 Direttrice Nord/Sud 2025 Per effettuare una comparazione tra le I5 Velocità media di percorrenza sul sistema autostradale 5 alternative, la Società Autostrade per I6 Percentuale km di rete aventi LOS B+C l’Italia ha utilizzato un metodo chiamato I7 Capacità teorica media del sistema Analisi a Molti Criteri, tratto dalle scien- S1 Numero di alloggi civili espropriati (fascia dei 25 m) ze economiche, che consiste nella com- parazione di dati sia di tipo quantitativo S1bis Numero di abitanti espropriati (fascia dei 25 m) (numero complessivo di veicoli che uti- S2 Numero di alloggi civili interessati dalla fascia dei 25+60 m lizzeranno i tratti autostradali, velocità S2bis Numero di abitanti interessati dalla fascia dei 25+60 m medie di percorrenza di ciascun sistema S3 Numero di edifici storici e sensibili interessati dalla fascia dei 25 m autostradale,...) sia di tipo qualitativo, Socio Numero di edifici storici e sensibili interessati dalla fascia S4 ovvero di quegli aspetti non direttamen- Economico dei 25+250 m Ambientale S5 Impatto sulle attività Ansaldo – sistema produttivo te misurabili, come l’influenza sui beni (Espropri ambientali, l’impatto sociale e quello Ansaldo) S5bis Impatto sulle attività Ansaldo – sistema logistico economico sulle aree attraversate (mo- S6 Numero delle attività industriali da dismettere (fascia dei 25 m) dificazione della fruizione del territorio, S7 Numero delle attività commerciali da dismettere (fascia dei 25 m) demolizioni ed espropri, alterazione del- S8 Impatto antropico in fase di cantiere la qualità dell’aria, rumore...). S9 Potenziale impatto acustico in fase di esercizio Per effettuare questa analisi, dunque, è S10 Emissioni di CO2 stata costruita una lista di 27 indicato- K1 Idoneità del tracciato allo scavo meccanizzato ri, articolati in 3 categorie (traffico, so- K2 Facilità di montare le frese agli imbocchi (e idoneità di cantiere) cio-economia, cantierizzazione), ritenuti K3 Distanza tra l’imbocco principale e la banchina di Cornigliano adeguatamente descrittivi della pluralità Cantieriz- K4 Valutazione dei tempi di costruzione degli aspetti rilevanti ai fini della scelta zazione del tracciato della Gronda di Ponente. K5 Quantità di smarino prodotto dalle gallerie scavate in tradizionale Questa lista può comunque aprirsi ad K6 Quantità di smarino prodotto da scavo meccanizzato ulteriori riflessioni ed all’introduzione di K7 Transito dei mezzi pesanti per il trasporto dello smarino altri fattori fin qui non considerati.

68 e 5, più basse, presentano il più si- TABELLA 7.2 gnificativo volume di transiti, sia sul Corridoio sia sul tracciato di Gronda, Sintesi degli 8 indicatori più significativi unitamente alla maggiore quota di CATEGORIE CODICE INDICATORI traffico sottratta dalla tratta di A10 S1bis Numero di abitanti espropriati (fascia dei 25 m) che sottende il tracciato di progetto; Numero delle attività industriali e commerciali per le medesime ragioni le ipotesi 1 e Socio S6-S7 Economico da dismettere (fascia dei 25 m) 2 presentano le peggiori performan- Ambientale S9 Potenziale impatto acustico in fase di esercizio ce riguardo a tali indicatori; l’ipotesi S10 Emissioni di CO 3, come presumibilmente risulta lo- 2 gico attendersi, rivela performances Traffico I3 Sottrazione di traffico dall’A10 trasportistiche di livello intermedio; K4 Valutazione dei tempi di costruzione Cantierizza- K5-K6 Quantità di smarino prodotto Ŷ per quanto concerne i benefici sulla zione direttrice nord-sud (A7), le ipotesi 4 K7 Transito di mezzi pesanti per il trasporto dello smarino e 5, non considerando alcun miglio- ramento progettuale sulla A7 nella tratta tra l’allacciamento A12 e Geno- In questo documento ci si limita, dun- Ŷ l’evidente grado di criticità del siste-

va Bolzaneto, presentano un livello di FRA LE 5 ALTERNATIVE UN PRIMO CONFRONTO que, a rispondere alle domande più dif- ma prefigurato dalla situazione di 7. performance in pratica equivalente “non intervento”, mantenendo cioè fuse e a riportare una tabella di sintesi alla situazione attuale; sono le ipotesi l’assetto di rete nello stato di fatto riferita agli 8 indicatori più significativi. 1, 2 e 3 a presentare, al contrario, mi- sino al 2025, risulta ampiamente ri- In questa tabella non viene assegnato glioramenti significativi su tale tratta solto da tutte le ipotesi di soluzione alcun giudizio analitico sotto forma nu- di A7: in particolare, la soluzione 3 progettuale considerate; merica. Si rimanda al dibattito pubblico risulta maggiormente performante per un’analisi più approfondita dei vari Ŷ tutte le soluzioni progettuali eviden- delle ipotesi di Gronda 1 e 2; temi legati all’Analisi a Molti Criteri delle ziano un incremento significativo Ŷ con riferimento alle velocità medie della domanda servita dal Corridoio 5 alternative. di percorrenza sul sistema, tutte le di Ponente a conferma della capacità soluzioni progettuali presentano un dell’intervento di adeguamento fun- 7.1 significativo miglioramento rispetto zionale previsto di fornire respiro e, alla situazione di “non intervento”; le QUALE ALTERNATIVA RISOLVE nel contempo, potenzialità di servizio ipotesi 4 e 5 consentono le migliori ve- al sistema autostradale di Ponente; IN MODO MIGLIORE IL PROBLEMA locità; poi si ha l’ipotesi 1 (con valore di il potere attrattivo del Corridoio di DEL TRAFFICO? velocità molto prossimo a quello delle Ponente risulta maggiore in ragione ipotesi 4 e 5) e quindi le ipotesi 2 e 3; A commento delle risultanze ottenute dalle diretta della prossimità tra la A10 e analisi trasportistiche possono essere effet- l’ipotesi progettuale di Gronda di vol- Ŷ l’analisi della capacità teorica totale tuate le seguenti considerazioni di sintesi: ta in volta considerata: le ipotesi 4 del sistema delinea l’ipotesi 1 qua-

69 le migliore rispetto, nell’ordine, al- in scavo meccanizzato (lavorazione sul sensibili o storici) l’impatto sul sistema l’ipotesi 2, all’ipotesi 3 e, ultime, le percorso critico dell’appalto). insediativo civile pubblico e privato è più ipotesi 4 e 5. contenuto per i tracciati posti all’estre- Più dettagliatamente ogni alternativa mità settentrionale dell’asta del Polce- Si può dunque affermare che dall’ana- prevede un tempo pari a: vera considerata (2 e 1) ove il sistema lisi dei risultati della Valutazione Multi Ŷ Tracciato 1 – alternativa alta – 7 anni insediativo è più rarefatto. La soluzione Criteri relativa agli indicatori correlati e 11 mesi 3 si connota come quella che è inserita al traffico, condotta dalla Società Auto- in un tessuto urbano particolarmente Ŷ Tracciato 2 – alternativa medio alta strade, emerge la soluzione 3, che pre- articolato, specie a est del torrente Pol- – 8 anni vale sulle performance delle soluzioni 4 cevera (zona Rivarolo – Begato). Le so- e 5 (equivalenti) e sulle 1 e 2. Ŷ Tracciato 3 – alternativa intermedia luzioni 4 e 5 sono quelle che mostrano Più dettagliatamente, le soluzioni 4 e 5 – 7 anni e 7 mesi un maggior impatto sociale. sono superiori alla 3 e di conseguenza Ŷ Tracciato 4 – alternativa bassa con Per quanto riguarda gli indicatori di tipo alla 1 e alla 2, per quanto attiene la ca- rifacimento del Ponte Morandi – 7 “economico”, l’impatto sul sistema pro- pacità attrattiva del futuro corridoio di anni e 10 mesi duttivo (numero di attività di tipo indu- Ponente, la sottrazione di traffico dal- striale e commerciale potenzialmente Ŷ Tracciato 5 – alternativa bassa con l’A10 e la velocità media di percorrenza da cessare) la soluzione meno impat- rifacimento del Ponte Morandi a UN PRIMO CONFRONTO FRA LE 5 ALTERNATIVE UN PRIMO CONFRONTO nell’ora di punta della mattina,. tante è la 3, quindi 4, 5, 1 e 2. Per le al-

7. mare – 7 anni e 10 mesi La soluzione 3, invece, si impone in quan- ternative 4 e 5 si evidenzia l’interferen- za, a vari gradi, con le attività produttive to realizza un più efficace potenziamento 7.3 dell’A7, mentre le soluzioni 1 e 2 risulta- e logistiche dell’Ansaldo. QUALE ALTERNATIVA HA UN IMPATTO no caratterizzate da una maggiore capa- Riguardo agli indicatori di tipo “ambien- SOCIALE PIÙ BASSO? cità complessiva del futuro sistema au- tale”, per l’impatto antropico in fase di tostradale, a cui però corrisponde la più Per quanto attiene la categoria socio- cantiere risultano penalizzate le solu- bassa percentuale di km di rete a cui si economico-ambientale, dall’analisi dei zioni che presentano il numero mag- associano condizioni di utilizzo ottimali. risultati della valutazione a molti criteri giore di imbocchi di scavo delle gallerie emerge una prevalenza di performance e la maggiore estensione di queste; in 7.2 delle soluzioni più distanti dalla città termini di performance, l’ordine è il se- storica più antropizzata (risulta più ade- guente: 4, 5, 3, 2 e 1. QUAL È L’ALTERNATIVA CON TEMPI DI guata la soluzione 2, seguita, in ordine, Per quanto riguarda l’impatto antropico COSTRUZIONE PIÙ LUNGHI? dalla 3, dalla 1 e dalla 5 e dalla 4). in fase di esercizio, ovvero l’impatto acu- Dal punto di vista dei tempi di realiz- Per quantoriguarda gli indicatori di tipo stico e l’inquinamento dovuti ad emis- zazione le 5 alternative si equivalgono, “sociale” (numero degli alloggi che si sioni di anidride carbonica, la maggiore con uno scarto temporale di pochi mesi, ritengono potenzialmente da doversi lunghezza complessiva e in particolare riconducibile essenzialmente alle diffe- espropriare, numero degli abitanti resi- dei tratti all’aperto penalizza la solu- renze di sviluppo complessivo dei tratti denti in tali edifici, edifici tutelati come zione 1, che presenta l’attraversamento

70 71 di due valli; in termini di performance, e alla quantità di transiti, proporzionale l’ordine è il seguente per le emissioni di alla grandezza degli scavi ed alla lun- anidride carbonica: 2, 3, 1, 4 e 5, mentre ghezza del trasporto, le soluzioni più pe- per il potenziale impatto acustico è: 3, nalizzate risultano quelle con maggior 2, 4, 5 e 1. sviluppo in sotterraneo, con maggior di- stanza dal porto e maggiori difficoltà di accesso al sistema autostradale, inteso 7.4 come mezzo preferenziale per il tran- QUALE ALTERNATIVA HA PIÙ PROBLE- sito dei mezzi di cantiere. In termini di MI DI CANTIERIZZAZIONE E DI TRAFFI- performance, la soluzione migliore è la CO DEGLI AUTOMEZZI? 2, seguita dalla 4, 3, 5, e 1. Per quanto attiene la categoria cantie- rizzazione, dall’analisi dei risultati della Valutazione Multi Criteri, emerge che la soluzione migliore è la 4, seguita dalla 3 e 5, 2 e poi dalla 1.

UN PRIMO CONFRONTO FRA LE 5 ALTERNATIVE UN PRIMO CONFRONTO In termini di idoneità della soluzione a

7. conformarsi alle esigenze di cantiere, ovvero la presenza di una morfologia del terreno adatta ad ospitare le mac- chine per lo scavo meccanizzato, preva- le il tracciato della soluzione 3, seguita da 2, 4 e 5 a pari merito ed in ultimo dal- la soluzione 1. Per quanto riguarda la distanza tra l’im- bocco principale e la banchina di Cor- nigliano, cioè la lunghezza del sistema di trasporto meccanizzato del materiale fresato, le soluzioni migliori sono la 4 e la 5, per effetto della loro vicinanza al mare. Seguono la 3, la 2 e la 1. Riguardo al tema della gestione dei ma- teriali da scavo, ovvero all’aumento dei flussi di traffico causati dal trasporto di detriti prodotti dallo scavo tradizionale

72 TABELLA 7.3 Analisi a multicriteri sulle 5 soluzioni 1, 2, 3, 4, 5 - novembre 2008 Sintesi dei parametri più significativi per il confronto

RISULTATI PER I DIVERSI TRACCIATI CATEGORIE CODICE INDICATORI MEGLIO SE... SOL. 1 SOL. 2 SOL. 3 SOL. 4 SOL. 5 S1bis Numero di abitanti espropriati (fascia dei 25 m) basso 267 162 335 404 467 Numero delle attività industriali e commerciali Socio S6-S7 basso 24 28 15 17 22 Economico da dismettere (fascia dei 25 m) Ambientale S9 Potenziale impatto acustico in fase di esercizio basso 156.100 116.069 112.774 116.197 127.778 124.504 119.540 124.587 126.312 126.312 S10 Emissioni di CO2 basso Traffico I3 Sottrazione di traffico dalla A10 alto 28.906 24.434 28.903 34.650 34.650 K4 Valutazione dei tempi di costruzione basso 95 96 91 94 94 Cantieriz- K5-K6 Quantità di smarino prodotto basso 10.676 8.940 7.979 8.025 8.905 zazione K7 Transito di mezzi pesanti per il trasporto dello smarino basso 13,5 7,6 9,2 9,2 10,1 UN PRIMO CONFRONTO FRA LE 5 ALTERNATIVE UN PRIMO CONFRONTO

Indicatore S1BIS Indicatore I3 indicatori premiano le alternative che mini- 7. mizzano tali valori. Rappresenta il numero degli abitanti resi- Rappresenta la sottrazione di traffico dall’A10 denti negli edifici potenzialmente da espro- calcolata come differenza dei Veicoli Teorici Indicatore K7 piare in quanto compresi nella fascia tra 0 Giornalieri Medi Totali bidirezionali sull’A10, Rappresenta la quantità di transiti (in auto- e 25 m dal ciglio dell’opera. tra lo scenario progettuale al 2025 ed il ri- carri medi orari per km di viabilità impegna- Indicatore S6 e S7 spettivo scenario programmatico. Quest’ul- ta) necessari a trasportare alla banchina di timo corrisponde all’evoluzione della rete di Cornigliano lo smarino proveniente dagli Rappresentano rispettivamente il nume- trasporto, realizzati tutti gli interventi affe- scavi delle gallerie realizzate con metodo ro delle attività produttive e commerciali renti al Quadro di Riferimento Programmati- tradizionale. Sono stati valutati esclusi- potenzialmente da dismettere, in quanto co di ambito locale, ad eccezione della Gron- vamente i percorsi al di fuori del sistema rientranti nella fascia dei 25 m. da di Genova. autostradale, sia essi di tipo urbano che all’interno delle pertinenze portuali, consi- Indicatore S9 Indicatore K4 derando che il traffico spostato in autostra- Rappresenta il potenziale impatto acustico Esprime, in mesi, la durata prevista dal dia- da costituisca di per sé una forma di mini- prodotto dai veicoli in transito sulle super- gramma dei lavori contrattuale, premiando la mizzazione degli impatti non ulteriormente fici delle corsie di marcia presenti nei tratti soluzione che limita i tempi di esecuzione. ottimizzabile. L’impatto complessivo dei attraversati all’aperto. Indicatore K5-K6 transiti di cantiere sulla viabilità ordinaria Indicatore S10 è stato stimato attraverso un indice ottenu- Rappresentano, rispettivamente, l’uno la to come somma dei prodotti tra il numero Rappresenta le emissioni annue di CO2 de- quantità di scavo tradizionale, l’altro la quan- medio orario di autocarri movimentati e lo rivanti dal traffico transitante sul sistema tità di scavo meccanizzato provenienti da cia- sviluppo dei tratti di viabilità interessata da della Gronda di Genova. scun tracciato ed espressi in mc*1000. Gli ciascuno degli stessi.

73 contesto complesso quale l’area metro- Consiglio Provinciale n. 1 del 22.01.2002, APPENDICE politana genovese. che, come stabilisce la Legge Regiona- le Liguria 36/1997 art.4, ha per oggetto Piano Territoriale di Coordinamento “…la definizione di un piano di assetto provinciale (PTC) del territorio provinciale coerente con le LA PIANIFICAZIONE A livello provinciale, la Provincia di Ge- linee strategiche di organizzazione ter- E LA PROGRAMMAZIONE nova ha approvato il Piano Territoriale ritoriale indicate dalla pianificazione di IN CUI SI INSERISCE di Coordinamento con Deliberazione del livello regionale, tenuto conto delle in- IL PROGETTO PIANIFICAZIONE OR DINARIA TABELLA A.1 IL SISTEMA DELLA PIANIFICAZIONE Sintesi dei principali strumenti di pianificazione TERRITORIALE NELLE SUE di livello regionale, provinciale e comunale ARTICOLAZIONI DI LIVELLO REGIONALE, PROVINCIALE LIVELLI STRUMENTI STATO APPROVATIVO E COMUNALE Percorso non concluso a seguito della proposta di approvazione La pianificazione di livello regionale, ai Piano Territoriale Regionale con Deliberazione della Giunta Regionale sensi della Legge urbanistica regiona- del 6.03.2003 le vigente, la Legge Urbanistica Regio- nale della Liguria 36/97, si compone di Approvato con Deliberazione Piano Territoriale del Consiglio Regionale n. 6/1990 un Piano Territoriale Regionale (PTR) e di Coordinamento L’aggiornamento relativo al livello territoriale di tre piani di coordinamento (Paesisti- Paesistico non ha concluso co - PTCP, Insediamenti produttivi Area Regionale il suo percorso approvativo Centrale Ligure - PTC ACL, della Costa Piano Territoriale - PTCC). In tutti questi strumenti, viene di Coordinamento Approvato con Deliberazione affrontato il problema della qualità pae- Insediamenti produttivi del Consiglio Regionale n. 95/1992 sistica ed ambientale sia a livello gene- Area Centrale Ligure rale che per quel che riguarda specifiche Piano Territoriale Approvato con Deliberazione di Coordinamento porzioni del territorio, con obiettivi di del Consiglio Regionale n. 64/2000 tutela e rafforzamento dell’identità am- della Costa bientale, insediativa e produttiva. In tale Piano Territoriale Approvato con Deliberazione ottica il potenziamento e la riorganizza- Provinciale di Coordinamento del Consiglio Provinciale n. 1/2002 zione delle reti infrastrutturali – in cui provinciale è una delle rientra l’opera proposta – Piano Urbanistico Approvato con Deliberazione Comunale strategie suggerite per il miglioramen- Comunale della Giunta Regionale 44/2000 to della qualità urbana, soprattutto in un

74 dicazioni emerse dalla strumentazione un’azione di sviluppo e riconversione dei principali emergenze ambientali e urbanistica locale e dalle dinamiche in sistemi centrata sui nodi fondamentali, infrastrutturali dei territori attraver- atto”, e si occupa specificamente della e propone a tal fine un disegno com- sati, al fine della valutazione di inten- situazione infrastrutturale dell’area ge- plessivo di riorganizzazione del nodo di sità dei possibili impatti ambientali; novese all’interno di un documento de- Genova, indicando diverse ipotesi alter- Ŷ sul piano della rispondenza alla do- finito “Descrizione fondativa”. native del tracciato della Gronda che, manda di nuova infrastrutturazione aggirando a nord l’area urbana centra- Per quanto riguarda i rapporti di coe- dell’intera area territoriale, con lo le, connettano i sistemi insediativi della renza tra il progetto proposto ed il Piano scopo di garantire una condizione di Valle Scrivia e della Valle Fontanabuona. Territoriale di Coodinamento Paesistico, giusto equilibrio fra le istanze am- Piuttosto che individuare un tracciato il Piano parte dall’analisi degli “elementi bientali e le imprescindibili necessi- univoco, il Piano elabora differenti ipote- di criticità” del sistema infrastruttura- tà di efficienza della rete. le genovese, riconosciuti nella ”Incoe- si alternative per ciascuno dei segmenti renza dei sistemi, dovuta alla scarsità in cui è scomponibile l’infrastruttura: Piano Urbanistico Comunale di risorse territoriali disponibili, che ha Ŷ quadrante 1: alternative per la Gron- Per quanto attiene la pianificazione condizionato l’assetto insediativo e pae- da autostradale di ponente, connes- di livello comunale, considerando che sistico dell’ambito provinciale, e le scelte sione A7-A10 l’opera in progetto ricade unicamente di destinazioni d’uso relative ai sistemi all’interno del territorio comunale di Ŷ quadrante 2: variante di valico del- infrastrutturali”, con gravi conseguenze Genova, il Piano Urbanistico Comuna- l’A12 (alternativa allo schema di rete APPENDICE in termini di perdita di valore ambienta- le, approvato con Deliberazione della individuato nel Piano Territoriale di le e paesistico, nonché dalla difficoltà di Giunta Regionale n. 44 del 10.03.2000, Coodinamento Paesistico del 1997 e connessione tra sistemi diversi. in corso di aggiornamento, accoglie nel- aggiornamenti) In particolare, relativamente alle infra- la struttura, nell’articolazione e negli strutture, la sovrapposizione tra mobi- Ŷ quadrante 3: primo tratto della Gron- obiettivi gli indirizzi dettati dalla nuova lità autostradale e mobilità urbana, già da autostradale di levante (A7-A12) legge urbanistica regionale, nonché le prescrizioni e indicazioni del Piano ter- ad oggi in grande difficoltà, è destinata Ŷ quadrante 4: secondo tratto della ritoriale di coordinamento paesistico. a complicarsi per il previsto incremen- Gronda autostradale di levante (A7- to dei traffici portuali e dei flussi lungo A12) e collegamento costa Fontana- I temi e gli obiettivi strategici per l’as- l’arco regionale ligure e verso la pianura buona. setto urbanistico della città sono: padana ed i valichi alpini. Gli elementi di crisi riguardano sia i tratti stradali, sot- Le ipotesi di tracciato sono state con- Ŷ lo sviluppo di un apparato economico todimensionati ed impegnati da funzioni frontate: e produttivo diversificato (porto, in- alternative ai servizi di mobilità primaria, dustria, terziario, servizi e turismo); Ŷ in termini di fattibilità tecnica (svilup- sia i nodi, che costituiscono spesso punti po dei tracciati, altimetria, pendenza, Ŷ la riorganizzazione del tessuto ur- di attrito alla funzionalità di sistema. tipologie delle opere necessarie, via- bano e l’accrescimento dei servi- Il Piano Territoriale di Coodinamen- dotti e gallerie), tenendo, conto del zi in termini qualitativi e non solo to Paesistico ritiene quindi necessaria sistema degli insediamenti e delle quantitativi;

75 Ŷ il recupero dell’edificato piuttosto della carreggiata sud con la viabilità è stata inserita nelle competenze comu- che l’espansione della periferia; di cornice di Sampierdarena; nitarie la politica delle reti, che promuo- ve l’interconnessione e l’interoperabilità l’attribuzione alla città vecchia del Ŷ nuova porta di accesso al sistema Ŷ delle reti transeuropee (Trans European autostradale in località Begato. ruolo di centralità urbana; Network – TEN T), il cui obiettivo prin- Ŷ la riqualificazione del porto antico; cipale è quello di colmare eventuali PIANIFICAZIONE SETTORE TRASPORTI lacune dei sistemi nazionali di infra- Ŷ la ricollocazione e la riorganizzazio- Indirizzi comunitari strutture (strade, ferrovie, vie navigabi- ne dei grandi servizi urbani. li, porti, aeroporti, mezzi di navigazione, Il Piano definisce inoltre lo scenario Affinché l’Europa possa beneficiare in- piattaforme intermodali, infrastrutture) delle azioni per il riassetto della mo- teramente dei vantaggi che derivano da e servizi che ostacolano la libera cir- bilità, sia sulla dimensione territoria- uno spazio senza frontiere, nel trattato colazione dei beni e delle persone. In le, assegnando priorità ai collegamenti di Maastricht, entrato in vigore nel 1993, questo senso, la Decisione n. 884/2004/ sulla direttrice sud-nord ed in partico- lare alla realizzazione del terzo valico SCHEMA A.1 per la rete ferroviaria, sia su quella ur- Schematizzazione dei principali assi ferroviari e autostradali previsti bana, evidenziando l’asse parallelo alla nel Piano Generale delle Infrastrutture dei Trasporti dell’Unione Europea costa e prevedendo l’ammodernamento

APPENDICE del sistema dei trasporti, soprattutto di metropolitana e ferrovia. Relativamente al Nodo di Genova, gli obiettivi del Piano Urbanistico Comu- nale sono volti non tanto alla riorga- nizzazione complessiva del sistema dei flussi, quanto al trasferimento alla via- bilità comunale dei tratti autostradali da riutilizzare per la funzione urbana, lad- dove sono presenti situazioni di criticità viaria: Ŷ attraversamento di Pegli; Ŷ attraversamento di Sestri Ponente e connessione con la direttrice Bor- zoli - Val Polcevera - Scarpino; Ŷ attraversamento dei centri abitati di Bolzaneto e Teglia e connessione

76 CE del Parlamento europeo e del Con- PIANO GENERALE trasporto combinato strada-rotaia, siglio in data 29 aprile 2004 disegna il DEI TRASPORTI (PGT) l’incentivazione all’uso della ferrovia piano generale delle infrastrutture dei in particolare per il trasporto dei ri- Il tema centrale del Piano Generale dei trasporti dell’Unione europea “allarga- fiuti e delle merci pericolose; Trasporti e della Logistica, approvato ta” a 25, che include vari “corridoi” che con Delibera del Consiglio dei Ministri Ŷ la promozione e la crescita del tra- interessano il territorio italiano, tra cui nel 2001, è rappresentato dall’analisi e sporto combinato attraverso una ri- in particolare il corridoio n. 5 - collega- riorganizzazione della rete dei servizi e strutturazione della catena logistica mento tra Lisbona e Kiev - attraverso la della logistica, ottimizzando l’uso del- che persegua obiettivi concreti di pianura padana. le infrastrutture esistenti e della cate- miglioramento ambientale; Il Corridoio 5 appartiene ad uno dei na logistica del sistema dei trasporti e Ŷ lo sviluppo e la diffusione di tecnolo- grandi assi ferroviari ed autostradali della mobilità italiana, subordinando gie innovative volte al miglioramen- che l’Unione Europea si è impegnata l’ammodernamento, il potenziamento to dell’efficienza del parco circolan- a realizzare, per assicurare la connes- e la realizzazione di nuove infrastrut- te, nel rispetto delle compatibilità sione tra il quadrante occidentale eu- ture agli effettivi bisogni dei servizi di ambientali e, nel contempo, all’au- ropeo a Kiev, attraverso una rete tran- trasporto. mento della sicurezza e della com- seuropea di merci e di passeggeri; il Per ottenere un sistema dei trasporti petitività. suo sviluppo prevede il potenziamento coerente con gli obiettivi di sostenibilità delle infrastrutture stradali e ferrovia- In primo luogo il Piano definisce il Si- ambientale e di sicurezza, stabiliti dal- APPENDICE rie esistenti, la realizzazione di nuove l’Unione Europea, è individuato un ven- stema Nazionale Integrato dei Trasporti infrastrutture e l’eliminazione di pun- taglio di azioni, così sintetizzabili: (SNIT), ossia l’insieme delle infrastrut- ti di strozzatura con specifici progetti, ture esistenti sulle quali attualmente si in linea con quanto stabilito nel Libro Ŷ il miglioramento della utilizzazione svolgono servizi di interesse nazionale Bianco sulla politica dei trasporti, pub- delle infrastrutture, dei servizi e dei ed internazionale, costituito da auto- blicato nel settembre del 2001 dalla mezzi, la diffusione di veicoli a bas- strade e da strade che restano di com- Commissione Europea. so impatto e l’uso di mezzi alterna- petenza dello Stato dopo il conferimen- tivi, il ricorso a soluzioni innovative to a Regioni ed Enti locali delle funzioni La realizzazione del nodo di San Beni- e flessibili; in materia di viabilità ai sensi del De- gno, che porterà al miglioramento del creto Legislativo 112/98 (confronta con collegamento autostradale con il porto, Ŷ la diminuzione dell’inquinamento at- elenco allegato al Decreto Legislativo rientra pertanto nella programmazio- mosferico ed il miglioramento della 461/99) e ne individua le criticità “tra- ne europea, che attribuisce a Genova qualità e della vivibilità dell’ambien- te urbano; sversali”, quali la congestione ed i bas- un ruolo strategico nel Mediterraneo, si livelli di qualità e di accessibilità dei come pure in quella del Cipe che, per il lo sviluppo dei traffici merci sulle Ŷ servizi, che costituiscono un freno allo triennio 2001 - 2004, comprendeva, tra medie-lunghe distanze con modali- sviluppo economico e sociale. i principali interventi a livello nazionale tà di trasporto più sostenibili rispet- per il settore stradale ed autostradale, to a quella stradale: il rilancio del Obiettivo prioritario è quello dell’inte- anche il nodo autostradale di Genova. trasporto via mare, lo sviluppo del grazione fra più mezzi di trasporto at-

77 traverso l’individuazione di infrastruttu- re di collegamento che costituiscano la rete fondamentale del sistema trasporti del Paese con una forte integrazione ed interconnessione attraverso i punti no- dali fra le diverse modalità di trasporto. Gli interventi considerati, coerenti con le strategie generali sopra descritte, riguardano il potenziamento o la crea- zione di bypass di alleggerimento dei grandi nodi metropolitani ed il decon- gestionamento delle aree urbane e pe- riurbane, tra i quali è compreso il nodo di Genova. APPENDICE

5 Il “Terzo Valico dei Giovi” è la tratta Milano- Genova e fa riferimento al progetto relativo alla linea ferroviaria ad Alta Capacità/Alta Velocità che metterà in collegamento Genova con Torto- na da un lato, e con Novi Ligure dall’altro. Tale opera consentirà di realizzare una rapida con- nessione tra il capoluogo ligure e le principali linee ferroviarie del nord Italia. Il nuovo percor- so ferroviario rappresenterà la principale via di collegamento, oltre che con il nord Italia anche con il nord Europa. Secondo i calcoli progettuali lo spostamento tra Genova e Milano dovrebbe potersi compiere in soli 58 minuti (71 minuti per arrivare a Torino) e con i convogli passeg- geri più veloci rispetto a quelli merci.

78 79 Soggetto proponente: Autostrade per l’Italia S.p.A. Progettazione: Spea Ingegneria Europea S.p.A. Foto: Michele D’Ottavio eccetto pagg. 5, 34-35, 40-41, 46-47, 58, 59, 66-67.