Il Mercato Di Quadri Nella Venezia Del Cinquecento

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Il Mercato Di Quadri Nella Venezia Del Cinquecento Corso di Laurea magistrale in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici ordinamento ex. D.M. 270/2004 Tesi di Laurea Il mercato di quadri nella Venezia del Cinquecento Relatrice Prof.ssa Isabella Cecchini Correlatori Ch. Prof.ssa Maria Chiara Piva Ch. Prof. Luciano Pezzolo Laureanda Lucia Corazza 839601 Anno Accademico 2016 / 2017 Alle mie due Famiglie 2 Il mercato di quadri nella Venezia del Cinquecento Indice generale Obbiettivi e metodologia………………………………...…………………p. 6 A che punto sono gli studi..…………………………..……………...……p. 14 Introduzione…………………………………………………………….…p. 17 1. Il contesto storico……...………………………………………………….……p. 17 2. Il contesto artistico…………………………………………………………......p. 31 Cos’è il mercato dell’Arte………………………..……………………….p. 63 1. Una definizione…………………………………………………………………p. 63 2. Il mercato artistico in Europa…………………………………………………..p. 63 3. Il mercato artistico in Italia…………………………………………..……...…p. 70 Venezia L’OFFERTA I. La produzione…………………………………………………………..p. 77 1. La Corporazione……………………………………………..……………………..p. 77 2. I regolamenti di produzione…………………...………..…………………………..p. 83 2.1. La produzione interna……………………………………..…………...………………………..p. 83 2.2. L’importazione dall’estero………………………..……………………………………………..p. 91 3. I luoghi di produzione………………………………………………………………p. 95 3.1. Le botteghe dei grandi maestri: poner il zuchero sopra la torta?..............................................p. 101 3.2. Le botteghe specializzate in copie……………………………………………………………...p. 111 3.3. Le botteghe che producevano in serie………………………………………………………….p. 115 3.4. I pittori senza bottega………………………………………………………………….……….p. 117 II. La vendita…………………………………………………………….p. 120 3 1. I regolamenti di vendita…………………………………….……………………..p. 124 1.1. La vendita in loco……………………….…………………..………………………………….p. 124 1.2. Le esportazioni all’estero………………………...…………………………………………….p. 127 2. I luoghi della vendita……………………………..………………………………..p. 129 2.1. Le botteghe dei pittori……………………………………………………………………..……p. 129 2.2. Le aste, o incanti………………………………………………………………………….…….p. 130 2.3. Le lotterie………………………………………………………………………………….……p. 133 2.4. La fiera della Sensa……………………………………………………………………….……p. 139 2.5. I mercati settimanali. ……………………………………………………………………….….p. 142 2.6. Il mercato di seconda mano……………………………………………………………….……p. 143 2.7. Ponti, calli e campi veneziani…………………………………………………………….…….p. 146 2.8. Le botteghe di altri artigiani…………………………………………………………….……...p. 149 2.9. Lo scambio diretto………………………………………………………………………….…..p. 153 2.10. L’estero………………………………………………………………………………………....p. 154 3. Gli intermediari…………………………………………………………….……...p. 159 3.1. Mercanti che importavano a Venezia………………………………………………….……….p. 160 3.2. Mercanti che esportavano da Venezia……………………………………….…………………p. 166 3.3. Agenti di corti straniere a Venezia …………………..……………………………….………..p. 171 3.4. Gli intermediari…………………………………………………………………………….…..p. 175 4. La determinazione del prezzo..………………………………………………..…...p. 176 LA DOMANDA III. L’acquisto……………………………………………………………p. 184 1. I protagonisti della domanda a Venezia…………………………………..……….p. 186 1.1. La fascia alta: patrizi e cittadini……………………………………………………...…..……p. 186 1.2. La fascia bassa: il popolo………………………………………...…………………..….……..p. 192 2. I generi……………………………………………….…………..………………...p. 193 3. Le provenienze……………………………….……………..……………………..p. 201 VI. Conclusioni…………………………………………….……...…….p. 204 VII. APPENDICE DOCUMENTARIA………………………..………..p. 207 VIII. Bibliografia………………………………………………….……..p. 239 4 Legenda A.S.V.: Venezia, Archivio di Stato. A.S.P.V.: Venezia, Archivio Storico del Patriarcato di Venezia. B.M.C.: Venezia, Biblioteca del Museo Correr. B.N.M.: Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana. 5 OBBIETTIVI E METODOLOGIA Questa tesi di laurea nasce con l’obbiettivo di indagare ed illustrare le principali dinamiche del mercato di quadri nella Venezia del Cinquecento, inteso come un fenomeno caratterizzato da una domanda derivante da persone appartenenti a tutte le classi sociali e di qualsiasi provenienza, e da un’offerta consistente in opere di diversi generi e già pronte, quindi non commissionate, prodotte sia nei limiti imposti dai regolamenti vigenti all’epoca, sia al di fuori, vendute a prezzi per lo più standardizzati. Il lavoro comprenderà una parte introduttiva dedicata completamente al contesto inteso sotto il punto di vista storico ed artistico, in quanto ritenuto il grembo di ogni tipo di fenomeno successivo pertanto indissolubilmente legato in vari modi anche al mercato di quadri. Il corpus della ricerca verrà impostato seguendo il percorso logico della vita di un dipinto: si partirà con la sua produzione quindi con la Corporazione dei Dipintori ed i regolamenti, nonché il tipo di botteghe dove poteva aver origine; seguirà poi la vendita, con regolamenti, luoghi, intermediari e determinanti del prezzo, per arrivare infine alla domanda ovvero agli acquirenti, i quali si analizzeranno per categoria sociale, i generi prediletti e le preferenze di provenienza delle opere d’arte. L’approccio metodologico adottato per questa tesi di laurea si può riassumere in tre aggettivi: interdisciplinare, contestuale e specifico. La natura dell’argomento, innanzitutto, fa si che l’approccio sia principalmente interdisciplinare quindi caratterizzato dall’unione di informazioni presenti per prima cosa nella storia dell’arte e dell’economia, come anche di qualsiasi altra materia purché di apporto positivo. La seconda caratteristica di questo approccio è la considerazione che ogni fenomeno sia indissolubilmente legato al contesto in cui ha avuto luogo e che senza la conoscenza di questo non può esser compreso, pertanto la parte introduttiva è stata interamente dedicata ad esso. Conseguenza di questo secondo punto, è il terzo ovvero la specificità che mi ha indotta a mantenere il focus sulla Venezia del Cinquecento, andando quindi a mettere dei limiti di tempo, nonostante le difficoltà nella relativa carenza di informazioni archivistiche per questo periodo, e di spazio, accennando alle realtà estere, ma tenendo sempre ferma l’attenzione sulla città lagunare. Il linguaggio è poco complesso e pretenzioso, vuol parlare a tutti. La prima fase della ricerca è consistita nella lettura e nello spoglio di tutta la bibliografia moderna che poteva toccare l’argomento in oggetto o i suoi sottogruppi, dove le informazioni erano presenti in forma assai frammentaria; un supporto complementare inoltre, che ha consentito molte integrazioni, è derivato dalla consultazione delle fonti cinquecentesche già molto note e facilmente consultabili online quali in primis le Maraviglie dell’arte di Ridolfi1, vera miniera di preziose informazioni, seguite dai Diarii del Sanudo, i libri spese di Lorenzo Lotto e dei Bassano2, le Vite di Vasari3, la Tariffa di Alessandro Moresini4 e La Piazza Universale di Tomaso Garzoni5. Il materiale selezionato nel suo complesso, è stato poi unito e rielaborato nel modo più chiaro possibile, mi auguro. La fase successiva è stata la ricerca d’archivio svolta presso l’Archivio di Stato di Venezia, la Biblioteca del Museo Correr, la Biblioteca Nazionale Marciana e l’Archivio Storico del Patriarcato di Venezia, consultando i manoscritti redatti o riguardanti l’arco di tempo che va dal 1450 al 1615, se pur con i forti limiti imposti dall’assenza di molto materiale andato 1 Ridolfi C., Le maraviglie dell’arte ovvero le vite degli illustri pittori veneti e dello Stato descritte dal Cav. Carlo Ridolfi, 2 voll., Venezia, 1648 (rist. Padova, Tipografia e Fonderia Cartallier, 1835-1837)2. 2 Lorenzo Lotto. Il «Libro di spese diverse» con aggiunta di lettere e d’altri documenti, ed. P. Zampetti, Venezia-Roma, Istituto per la collaborazione culturale, 1969; M. Muraro, Il Libro secondo di Francesco e Jacopo Dal Ponte, Bassano del Grappa, G.B. Verci, 1992. Entrambi i documenti lasciati da Lotto e dai Bassano sono i cosiddetti libri mastri, ovvero registrazioni contabili in partita doppia, sistema inventato un secolo prima che probabilmente serviva a tener memoria di ogni tipo di uscita ed entrata rispetto alla propria attività, ovvero del dare e dell’avere. Tuttavia attraverso questi moderni registri si riesce oggi ad individuare i tratti salienti della vita dei pittori, con i loro spostamenti; nello specifico Lotto tra Venezia, Marche (specie Ancona) ed infine Roma. Nel Libro Secondo di Bassano che copre l’ultima parte della carriera di Francesco, padre, e la prima metà di quella di Jacopo, si segue invece lo spostamento delle commissioni dalla cittadina di Bassano del Grappa a Venezia a partire dagli anni Quaranta. L. Matthew, Painters marketing paintings in fifteenth and sixteenth-century Florence and Vence, in Mapping Markets for Paintings in Europe, 1450- 1750, a cura di N. De Marchi and H.J. Van Miegroet, Turnhout, Brepols, 2006, pp. 307-327:307-308.d 3 G. Vasari G., Le vite de' piu eccellenti pittori, scultori, e architettori, 6 voll., Firenze (ed. giuntina), 1568, IV e V. 4 A. Moresini, Tariffa del pagamento di tutti i dacii di Venetia, con molte altre cose che sono al proposito a tutti i mercadanti, con l’auttorita dell’Illustrissimo Consiglio de Pregadi composta per Alessandro Moresini scrivan all’Officio della tavola della uscita di Venetia, Venezia, ed. dopo il 1545. Ho consultato anche quella di Bartolomeo de Pasi, Tariffa de i pesi, e misure corrispondenti dal Levante al Ponente, e da una terra, e luogo all’altro, quasi per tutte le parti dil mondo: con la dichiaratione, e notirificatione di tutte le robbe: che si traggono di uno paese per l’altro. Composta per M. Bartholomeo di Pasi da Vinetia, Venezia, 1557, che
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