Bozza PDG Greto Del Tagliamento

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Bozza PDG Greto Del Tagliamento 2 Parte A Introduttiva ................................................................................................................................................................................. 4 Introduzione .......................................................................................................................................................................................... 4 Quadro di riferimento normativo ................................................................................................................................................ 4 Localizzazione, ruolo ed importanza del sito nel contesto regionale delle aree protette di cui alla legge regionale 42/1996 e della rete Natura 2000 della rete Natura2000 ........................................................... 5 Principali fonti di dati utilizzate .................................................................................................................................................... 8 Parte B Conoscitiva .............................................................................................................................................................................. 12 Illustrazione delle principali caratteristiche meteo-climatiche, geomorfologiche, geologiche, idrogeologiche e di qualità delle acque ................................................................................................................................ 12 Principali aspetti biologici: ........................................................................................................................................................... 12 Flora e vegetazione ................................................................................................................................................................... 12 Gli habitat FVG ............................................................................................................................................................................ 13 Fauna e Zoocenosi ..................................................................................................................................................................... 27 Formazioni forestali presenti ................................................................................................................................................ 28 Attività economiche principali ............................................................................................................................................. 31 Pesca e attività venatoria ....................................................................................................................................................... 36 Principali previsioni pianificatorie e programmatorie .............................................................................................. 43 Assetto delle principali proprietà ....................................................................................................................................... 84 Individuazione dei principali soggetti pubblici e privati coinvolgibili ................................................................ 86 Analisi di pressioni e minacce ............................................................................................................................................... 88 Parte C Valutativa ................................................................................................................................................................................ 91 Gli habitat di interesse comunitario e stato di conservazione .................................................................................. 91 La flora di interesse comunitario e stato di conservazione ...................................................................................... 106 Eventuali altre specie botaniche di interesse conservazioni stico ........................................................................ 108 La fauna di interesse comunitario e stato di conservazione ................................................................................... 108 Eventuali altre specie animali di interesse conservazioni stico.............................................................................. 164 Eventuale proposta di aggiornamento del Formulario Standard ......................................................................... 164 Parte D Operativa .............................................................................................................................................................................. 168 Assi e obiettivi strategici di gestione nel sito ................................................................................................................. 168 3 Parte A Introduttiva Introduzione La rete N2000 è composta da numerosi siti che si differenziano per dimensioni, sistemi ecologici, habitat e specie che in essi gravitano o che vi sono potenzialmente presenti. Nel suo insieme essa include esempi molto significativi di tutti gli elementi di valore naturalistico ed ecologico caratteristici del territorio regionale. Questa rete, anche nella filosofia delle direttive habitat ed uccelli, rappresenta il nucleo fondamentale per la tutela degli elementi di interesse comunitario, ma questa azione in realtà si deve svolgere con modalità diverse su tutto il territorio. Questa richiesta è rafforzata dal fatto che il report di monitoraggio che avviene ogni 6 anni, valuta lo stato di conservazione di queste specie ed habitat in tutta la regione. Questa analisi quindi permette di aver un quadro conoscitivo approfondito di tutti i principali aspetti ecologici del sito e di avere uno strumento di controllo e gestione più aderente alla sua realtà. Quadro di riferimento normativo La rete N2000 è stata istituita sulla base della direttiva uccelli (09/147/CEE) e della direttiva habitat (92/43/CEE): la tutela dell’avifauna si basa sulla definizione delle Zone di Protezione Speciali mentre habitat, flora e altre specie animali sono alla base dei Siti di Importanza Comunitaria. L’iter previsto dalla direttiva habitat è piuttosto complesso e si basa sostanzialmente su tre livelli: siti proposti (pSIC), siti accettati (SIC), siti dotati di opportuni strumenti gestionali (Zone di Conservazione Speciale – ZSC). Allo stato attuale, i 56 siti di competenza, con l’adozione di misure alpine e continentali, dopo un lungo iter durato quasi 20 anni sono a tutti gli effetti ZSC (DGR 1750/2013 e Decreto del Ministero dell’Ambiente del 21 ottobre 2013 pubblicato sulla GU del 8 novembre 2013). Sono stati inoltre individuati 3 siti marini la cui designazione a ZSC necessita dell’approvazione delle misure di conservazione. La regione Friuli Venezia Giulia ha definito gli strumenti di gestione dei siti N2000 e la loro valenza con apposita normativa (LR 7/2008 e adeguamenti successivi); la redazione di tali strumenti viene predisposta in base all’allegato A della DGR 922/2012 “Indirizzi metodologici per la redazione degli strumenti di gestione dei siti Natura 2000 di cui all’articolo 10 della legge regionale 7/2008”. In una prima fase si è data netta prevalenza alla costruzione di Piani di Gestioni per i siti più ampi e complessi (esempio Magredi di Pordenone, Aree Carsiche, Laguna di Grado e Marano). Questi piani prevedono iter sia di redazione che di approvazione lunghi e complessi, tanto che allo stato attuale ne sono stati adottati/approvati solamente quattro. Nel frattempo motivi di urgenza hanno spinto a redigere ed approvare le misure di conservazione sitospecifiche prima per i siti della regione biogeografica alpina (DGR 2494/2011, aggiornate successivamente dalla DGR n. 726/2013) e poi per i siti di quella continentale (DGR 546/2013 sostituita dalla DGR 1964/2016). Queste misure sono quindi vigenti per tutti siti, ad esclusione di quelli marini di più recente istituzione; la norma prevede che dove siano approvati i piani di gestione questi assorbono, migliorano e contestualizzano le misure di conservazione 4 e quindi le superano formalmente. Nel 2012 è stata anche effettuata una dettagliata revisione dei Formulari Standard di tutti i siti regionali che ha portato alla nuova versione degli stessi: essi sono stati aggiornanti sia nei contenuti che nella struttura. Questi nuovi Formulari Standard non contengono dati di dettaglio derivanti dalle indagini di dettaglio effettuate durante il 2013 con ulteriori aggiornamenti effettuati nel 2016 – 2017 e quindi viene proposto un loro dettagliato aggiornamento. La redazione del Piano di Gestione è fatta in coerenza con la redazione del Progetto LIFE MAGREDI GRASSLAND e per darne continuità ed efficacia ai fini della tutela e ripristino delle praterie magre. Il presente piano utilizza i dati raccolti con incarico esterno (Prot. SCPA/8.2/64550 del 14 settembre 2012) relativo ad “Analisi e studi naturalistici, censimenti e attività propedeutiche..” in 10 ZSC del territorio regionale. Tali dati sono inoltre aggiornati durante le annualità 2016 – 2017 in linea con ulteriori attività di monitoraggio effettuate dal Servizio Paesaggio e Biodiversità o con aggiornamenti bibliografici. Localizzazione, ruolo ed importanza del sito nel contesto regionale delle aree protette di cui alla legge regionale 42/1996 e della rete Natura 2000 della rete Natura2000 Il sito Greto del Tagliamento dal punto di vista geografico occupa una significativa superficie (2719 ha) nella porzione alto-planiziale del più importante fiume del Friuli Venezia
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