C.U.E.C.M Pirandello
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Catania per te www.cataniaperte.it Sarah Zappulla Muscarà “Pirandello Martoglio” c.u.e.c.m Anno 1985 Pagine 196 Formato cm.14 x 21 Prezzo € 14,46 - lire 28.000 INDICE UNA STRAORDINARIA ESPERIENZA CULTURALE pag. 7 CARTEGGIO PIRANDELLO - MARTOGLIO 15 INDICE DEI NOMI 189 INDICE ALFABETICO DELLE ILLUSTRAZIONI 193 Roma, 1.VIII.1907 Caro Martoglio, valga la presente quale impegno di consegnarti dentro il settembre p.v. la mia commedia in dialetto siciliano ‘U flautu e dentro il dicembre seguente l'altra, dal titolo Giustizia; e valga altresì d'autorizzazione alla Compagnia Drammatica Siciliana Martoglio - Marcellino (sic), da te condotta e diretta ¹, di rappresentarle entrambe, dal dì della consegna a tutto il carnevale del 1912, corrispondendomi per la prima (‘U flautu) il 5% fisso e per la seconda (Giustizia) il 12, il 10 e l'8% su l'incasso lordo² In pari tempo m'impegno di non consegnare ad altri prima di te, nella rappresentanza della Compagnia, qualsiasi mio futuro lavoro in dialetto siciliano, facilitando quanto più mi sarà dato la tua patriottica iniziativa d'arte con condizioni che saranno stabilite caso per caso ³ Con tutta stima LUIGI PIRANDELLO ---------------------------------------------- ¹ Nella terza « Compagnia dialettale siciliana », diretta da Nino Martoglio, Giovanni Grasso era stato sostituito nel ruolo di capocomico da Tommaso Marcellini (ma poi primo attore della compagnia sarà Angelo Musco). Della compagnia facevano parte: Rosina Anselmi con la sorella Margherita, Ambrogio e Pia Libassi, Salvatore Maiorana, Giulio Martoglio, Francesca Morabito, Angelo Musco, Rocco e Rosalia Spadaro, Carmelina Tria. L'esordio ebbe luogo nel dicembre del 1907 al Teatro Storchi di Modena con Dal tuo al mio di Giovanni Verga.. La compagnia si sciolse presto, nel marzo del 1908 a Milano. Negli anni successivi l'attività di Martoglio subisce una stasi, da ciò la mancanza di lettere. «Grasso s'era ritirato a Catania e Musco vivacchiava alla meglio ramingo per la provincia. Quando, ottenuto un vivo successo a Milano, dove finalmente aveva potuto ottenere un teatro, invocò il mio aiuto, per tener desto questo successo. E in tre giorni gli scrissi L'aria del Continente, che fu varata il 27 novembre del 1915 ed ebbe 26 repliche con un successo che non ha che pochi precedenti»: così lo stesso Martoglio in una nota biografica per Pirandello (in Teatro verista siciliano, ed. cit.). ² Le commedie, di cui non si ha altra notizia, non furono poi rappresentate, nonostante fossero state annunziate (cfr. « La scena di prosa », Milano, 31 ottobre 1907 e « La Sicìle illustrée », a. VI, n. 1, gennaio 1908). ³ Il giorno successivo, 2 agosto 1907, da Catania, anche Luigi Capuana prenderà un impegno simile: «lo qui sottoscritto accordo alla Compagnia Drammatica Nazionale Siciliana Martoglio e Marcellini condotta e diretta dal poeta Nino Martoglio, il permesso di rappresentazione dei seguenti miei lavori drammatici dialettali, e con le condizioni qui sotto indicate, cioè: 1°. Per Malia, l'otto per cento (8 %); 2°. Per Cavaleri Pidagna e per Bona genti il dieci per cento (10 %) su l'incasso lordo di ogni rappresentazione, da versarsi nella cassa della Società Italiana degli autori di cui faccio parte e che ha sede in Milano; 3°. Per Comparat[ic]o, inedito, il venti, il quindici, e il dieci per cento, come sopra (20 %, 15 %, 10 %). In pari tempo per incoraggiare la buona e artistica iniziativa del Martoglio, mi impegno di non consegnare ad altri prima di lui qualsiasi possibile mio futuro lavoro in dialetto, e concedergli la priorità di rappresentazione, in condizione di parità, nella rappresentanza della suddetta Compagnia. Questo permesso decorre, assieme con l'impegno da oggi fino al carnevale del millenovecentonove, e dovrà essere redatto in forma legale di contratto privato, prima che comincino le recite di detta Compagnia Martoglio - Marcellini. Luigi Capuana» (in Alfredo Barbina, Capuana inedito, Bergamo, Minerva Italica, 1974, pag. 66). E nel 1910, quando Martoglio creerà il Teatro Minimo, pure Roberto Bracco firmerà un impegno quasi dello stesso tenore: «6 settembre, 1910. Caro Nino, m'impegno sino a tutto l'anno 1911 di concedere a te soltanto, per il Teatro Minimo a Sezioni da te fondato e diretto in Roma e per i teatri dello stesso genere che potrai fondare nella medesima città, i miei atti unici scritti e che potrò scrivere entro tal periodo di tempo, S'intende che questo impegno non esclude ch'ío possa dare i miei atti unici a Compagnie di giro che si trovino in Roma o a teatri stabili romani che non diano spettacoli a sezioni. S'intende pure che, cessando la tua direzione, cesserebbe il mio impegno verso di te e verso i teatri da te fondati. Roberto Bracco». Roma, 27.V.1913 Via Alessandro Torlonia, 10 Mio caro Nino, avrei bisogno sabato di, almeno, 500 lire. Potrei averle dalla «Cines»? ¹ So che Lucio ² t’ha parlato della mia intenzione di proporti alcuni temi di cinematografia minutamente composti e sceneggiati. Ce n’ho già uno Nel segno - bellissimo - quasi pronto; qualche altro potrei approntartene fra qualche giorno, e sarei anche disposto a impegnarmi per contratto, a un prezzo decente per ogni film, pur d'avere subito, sotto forma d'anticipo, queste £.500. Che mi rispondi? Dimmi dove e come ci possiamo vedere. In attesa, ti stringo fraternamente la mano tuo LUIGI PIRANDELLO ---------------------------------------- ¹ Della casa cinematografica Cines di Roma e poi della Morgana Film Nino Martoglio fu direttore artistico. A lui si deve, nel 1914, la felice regia del film muto Sperduti nel buio: gente che gode e gente che so§re, il cui soggetto è tratto da un dramma di Roberto Bracco (interpreti: Giovanni Grasso, Virginia Balestrieri, Maria Carmi e Dillo Lombardi), definito «il miglior film realistico del cinema mondiale» (Georges Sadoul, Storia del cinema, Torino, Einaudi, 1953, pp. 124-126), «un capolavoro» (E.F. Palmieri, Vecchio cinema italiano (19041930), in Cinquanta anni di cinema italiano, Roma, 1956). Dal mondo cinematografico Martoglio trasse lo spunto per la commedia L'arte di Giula. ² Amico intimo dello scrittore, Lucio D'Ambra (pseudonimo di Renato Eduardo Manganella, Roma, 1880-ivi, 1939), che dirigeva con Achille Vitti il Teatro per tutti (e nel dopoguerra un Teatro degli Italiani), il 20 giugno 1913 diede nella Sala Umberto I Il dovere del medico di Pirandello. Roma, 10.III.1916 Caro Nino, ho finito la commedia per Musco¹: Pensaci Giacomino! ². Credo che sia riuscita bene ³. Vorrei leggertela, per avere il tuo parere 4. Come? quando? Se potessi trovare un'oretta, domani, o lunedì... o quando vuoi! Di mattina, o di dopo pranzo, o di sera, a tuo piacere... Ti aspetto domani. Se non puoi, avvisami quando potresti venire. Con fraterno affetto tuo LUIGI La carta da lettera è listata a lutto. ------------------------------- ¹ Angelo Museo (Catania, 18 dicembre 1871-Milano, 7 ottobre 1937) fu attore poliedrico ed inesauribile. Del suo repertorio fecero parte La zolfara di Giusti - Sinopoli, Malìa, Lu Cavaleri Pidagna, Quacquarà di Capuana, Cavalleria rusticana, La Lupa di Verga, Nica, I civitoti in Pretura, San Giovanni decollato, L'Altalena, Capitan Seniu, Annata ricca massaru. cuntentu, L'aria del Continente, U Riffanti, L'Arte di Giufà, Scuru, U Contra, Sua Eccellenza, Il Marchese di Ruvolito di Martoglio, Lumìe di Sicilia, Pensaci, Giacomino!, Liolà, Il berretto a sonagli, La giara, La patente di Pirandello, I Mafiusi di Rizzotto, Feudalismo di Guimerà, La figlia di lorio di D'Annunzìo, Pietra fra pietre di Sudermann, Madre di Rosso di San Secondo, La morte civile di Giacometti, Ospizio «La Pace» di Nicolosi, Ridi, pagliaccio! di Martini, etc. Su Museo cfr.: I. Vitagliano-G. Murabito, Angelo Musco nella vita e nell'arte, Milano, Alpes, 1928; Nino Zuccarello, Musco visto dal suo primo attore giovane, Catania, Camene, 1951; Id., Museo e Martoglio, Catania, Camene, 1953; Sarah Zappulla Muscarà, Ricordo del grande attore a quarant'anni dalla morte. Musco: estro e esuberanza del «signore della risata», «Il Tempo», Roma, 6 ottobre 1977; Id., Angelo Musco: La vita come una lunga lotta, «La Sicilia», Catania, 7 ottobre 1977. ² La commedia in tre atti Pensaci, Giacomino! (tratta dalla novella omonima del 1910) sarà messa in scena in dialetto siciliano a Roma, Teatro Nazionale, Compagnia Angelo Museo, il 10 luglio 1916. Questa ed altre lettere successive (cfr., per esempio, le lettere datate 14.VIII.1916 e 24.1.1917) smentiscono l'affermazione di Federico Vittore Nardelli, accreditato biografo pirandelliano, secondo cui l'agrigentino avrebbe dato le commedie Pensaci, Giacomino! ed Il berretto a sonagli, composte in breve tempo, ad Angelo Museo che le avrebbe volte in siciliano (in L'uomo segreto. Vita e croci di Luigi Pirandello, Milano, Mondadori, 1932). ³ La prima della commedia sarà infatti un successo, come Pirandello scrive al figlio Stefano il giorno seguente: « Debbo darti intanto una notizia che ti farà molto piacere: jersera (10) Museo ha rappresentato al "Nazionale" la mia commedia Pensaci, Giacomino! con esito trionfale: alla fine del 3" atto il pubblico è saltato compatto in piedi acclamandomi per sei volte alla ribalta. Ma io non mi sono presentato. Quattro chiamate ha avuto il primo atto, e due il secondo. In tutto 12 chiamate. Ma la vittoria è stata bella perché il lavoro è audacissimo, e il pubblico non era proclive all'applauso. Tutta la commedia è stata ascoltata con un'attenzione vivissima, che faceva quasi paura. Musco è stato grande. » (in Almanacco letterario Bompiani 1938, Milano, 1938). 4 Da alcuni mesi Martoglio dirige a Roma il teatro Morgana. A tal proposito così leggiamo sulla « Tribuna » del 23 novembre 1915: « La nostra città si arricchirà, tra breve, di un nuovo teatro molto ampio, molto moderno, elegantissimo, che in questi giorni si sta ultimando nel palazzo Brancaccio a via Merulana. Il nuovo teatro si chiamerà Morgana e verrà diretto dal noto ed applaudito autore drammatico Nino Martoglio.