1813 OMAGGIO A 2013

un italiano dell’ottocento che ha ancora molto da raccontare

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Busto di , Viterbo. Scultura eseguita agli inizi del Novecento da Silvio Stricoli

Da un idea di Paolo Pelliccia Commissario Strairdinario Biblioteca Consorziale di Viterbo

Editing Gianlorenzo Rocchetti

Immagini Utet Cultura

Progetto Grafico Simone Iocco Majakovskij Comunicazione Daniele Capo

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PRESENTAZIONE

Nell’ottobre 2012 il Senato della Repubblica Italiana ha affermato che “La Repubblica, nell’ambito delle finalità di salvaguardia e di promozione del proprio patrimonio culturale, storico, artistico e musicale, celebra la figura di Giuseppe Verdi nella ricorrenza del secondo centenario della sua nasci- ta e ne valorizza l’opera. L’anno 2013, ricorrenza del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, è dichiarato «anno verdiano»”.

L’ anno verdiano, che stiamo vivendo, è quindi un’occasione imperdibile per far conoscere Giuseppe Verdi alle nuove generazioni. Non solo l’Italia, ma il mondo intero è impegnato a rendere omaggio al genio di , ad uno dei più illustri italiani. Il , , , il , il , l’, il Don Carlo, l’ sono opere che i teatri lirici di tutto il mondo ospitano ed anelano ad avere nelle loro programmazioni.

Gli anniversari vanno quindi festeggiati. Tanto più se si tratta di un bicen- tenario come quello dei compositori Richard Wagner e Giuseppe Verdi, nati entrambi nel 1813.

Attraverso questo libretto presentiamo le opere e la vita di Verdi, ripercor- rendo i pannelli di una bella mostra sul musicista italiano allestita presso il Consorzio delle Biblioteche di Viterbo, con l’intento di farlo conoscere alle giovani generazioni; una mostra che è stata realizzata grazie alla col- laborazione di diversi enti, ai quali va il mio personale ringraziamento e che con molta probabilità verrà allestita anche in altre “località verdiane”.

Non mi resta che lasciarvi leggere queste pagine sugli eventi che hanno caratterizzato la vita di “un italiano dell’Ottocento, che ha ancora molto da raccontare”; ma non prima di avervi dato un buon consiglio per la lettura di queste pagine: leggetele ascoltando la musica di Giuseppe Verdi, proprio come hanno potuto fare i visitatori della mostra!

Buona lettura e buon ascolto!

Paolo Pelliccia Commissario Strairdinario Biblioteca Consorziale di Viterbo

BUON COMPLEANNO, VERDI! nel bicentenario della sua nascita una mostra su Giuseppe Verdi (1813-2013). Giuseppe Verdi è il maestro del teatro lirico in Italia, il più famoso compositore italiano, ancora oggi ammirato in tutto il mondo. Nato il 10 ottobre 1813 nella Valle del Po fra Parma e Mantova, nel bicentenario della sua nascita l’Italia non può non fermarsi a commemorarlo! Così facciamo anche noi attraverso questa mostra sulla sua vita.

iuseppe Fortunino Fran- le la condizione del protagonista è il cesco nasce a Le Ronco- presupposto indispensabile per la le (divenuta in seguito costruzione della vicenda e dei con- “Roncole Verdi”), frazio- fl itti drammatici. Ecco allora perso- Gne di Busseto, nelle campagne della naggi complessi e ambivalenti: Ri- bassa parmense, il 10 ottobre 1813. goletto, il buffone dalla personalità Contemporaneo di Richard Wagner, doppia, cinico e maligno, alla corte sono entrambi nati nel 1813, Giu- del duca, ma padre tenerissimo con Giovanni Boldini, Ritratto di Giuseppe Verdi, pastello su carta preparata, 1886. seppe Verdi domina con questi la la fi glia allevata in segreto; Azucena, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna scena del teatro musicale europeo divisa tra l’ansia di vendicare la ma- e Contemporanea. nella seconda metà del XIX secolo. dre arsa sul rogo e l’amore per il fi - Nato nella povertà di una famiglia glio Manrico; Violetta, frivola e bril- contadina, di animo semplice e lante nella Parigi mondana, ma aperto, ma anche soggetto a pro- amante sincera e appassionata in fonde crisi esistenziali e dotato di privato. In tutti la passione dominan- grande umanità, Verdi resterà sem- te agisce da elemento catalizzatore pre legato a queste sue origini, alla nei rapporti umani, familiari e sociali. terra di Parma, città che diventerà la Ma al di là della sua musica e delle patria dei verdiani. sue scelte artistiche, nell’Italia Verdi musicò 28 opere, alle quali dell’Ottocento Verdi divenne il sim- vanno aggiunti cinque rimaneggia- bolo delle battaglie risorgimentali, menti. Dal giovanile al con- quasi l’alfi ere della lotta per la libertà clusivo , l’opera verdiana at- e contro la dominazione straniera: le traversa oltre mezzo secolo di storia arie più «patriottiche» delle sue ope- italiana, dai primi fermenti risorgi- re venivano accolte con incredibile mentali all’unità e oltre. entusiasmo nei teatri e cantate nelle Nabucco, Aida, Otello… ma anche piazze, contribuendo a celebrare la Rigoletto, Trovatore e Traviata, le fama e il mito del compositore. opere verdiane più amate, soprattut- Attraverso questa mostra ci si potrà to in virtù delle melodie appassiona- accostare semplicemente a quella te e memorabili che vi si trovano potenza creatrice che fa di Giuseppe disseminate. Vi è messa a punto Verdi un punto fermo della storia una nuova drammaturgia, nella qua- della musica di tutti i tempi. LA SUA GIOVINEZZA gli anni dell’orientamento musicale (1813-1831). Un illustre sconosciuto, un musicista in erba, un fi glio del suo tempo e della sua terra… questo è stato Giuseppe Verdi nella sua giovinezza. Se pur iniziato alla musica fi n da giovane, non fu mai considerato un prodigio. La sua fama di musicista fu un processo lento ma inesorabile: un prodigio lo diventerà!

“Sono nato il 10 ottobre 1813 a Le Roncole di Busseto, in provincia di Parma.

A quel tempo Parma Joseph Fortunin François. era un dipartimento Il mio certifi cato di nascita dell’Impero francese e solo originale è stato stilato in successivamente diventò francese essendo il mio paese Ducato di Parma e Piacenza e in quel tempo sotto il dominio poi Provincia di Parma. napoleonico. Figlio di Carlo, oste, e di Luigia Pur non essendo un ragazzo Utini, fi latrice, sono stato prodigio, mostravo già a sette battezzato il 12 ottobre con i anni una speciale attitudine nomi di Giuseppe Fortunino alla musica. Fin da bambino ho Francesco. Solo il 13 ottobre preso lezioni dall'organista del è stata notifi cata la mia paese, esercitandomi su una nascita nel registro comunale spinetta scordata regalatami di Busseto con i nomi di da mio padre.” LA SUA GIOVINEZZA Gli Anni dell'orientamento musicale

ià in tenera età il giovane Gli studi musicali proseguono in Verdi manifesta la sua questo modo sconclusionato e forte predisposizione per poco ortodosso fi no a quando, la musica ed è grazie nel 1831, Antonio Barezzi, grossista Gall’organista della chiesa di Roncole, di drogheria e produttore di liquori Pietro Baistrocchi, che riceve la sua che fornisce l’osteria di Carlo prima educazione musicale. Verdi, è disposto a giurare sul suo Per alcuni anni Verdi è stato avvenire di musicista. organista nella chiesa locale, ma Il Barezzi comincia a invitarlo in casa ben presto lascia il paesino natale dove prende confi denza con i suoi per una cittadina, Busseto, nel sei fi gli, gli mette a disposizione, quale ambiente culturale avrebbe nel suo salone, tipico di una casa avuto un effetto più benefi co sulla signorile, il pianoforte viennese, sua educazione. un Tomascheck, gli insegna la Nel 1829 Giuseppe Verdi fa meccanica degli strumenti a fi ato, il DALL' domanda per ottenere il posto fl auto, il corno, il clarinetto, persino Ritratto di Antonio Barezzi, 1877. d’organista nella chiesa parrocchiale l’ofi cleide (una sorta di Monumento a Verdi, Roncole Verdi. di San Giacomo di Soragna (Parma). ora in disuso), nei quali eccelle. DA SX Il posto gli viene negato. Casa Natale di Giuseppe Verdi (ieri); in basso Casa Natale di Giuseppe Verdi (oggi); cartolina centenario verdiano. L’APPRENDISTATO preludio di un trionfo

(1832-1841). Giuseppe Verdi, ventenne: c’è chi crede in lui nonostante le tante vicissitudini e i tanti ostacoli che dovrà affrontare all’inizio della sua carriera di compositore; vivrà tante sofferenze causate dai troppi lutti familiari… Nonostante ciò, Verdi fa i suoi primi passi come musicista con la sua prima opera: “Oberto, conte di San Bonifacio”.

"Questi sono stati per me anni molto difficili

Oltre ai tanti “no” che mi Ricordo che sono arrivato a son sentito dire nella mia Milano nel 1839, una volta carriera di musicista, i dolori lasciato defi nitivamente più grandi li ho vissuti nella Busseto, ed è stato subito mia vita privata. A casa di successo: al Teatro alla Antonio Barezzi dove mi ero Scala con la mia prima trasferito, ho conosciuto sua opera “Oberto, conte di San fi glia, Margherita, alla quale Bonifacio”. Non altrettanta davo lezioni di musica. Ci fortuna ho avuto, nel 1840, siamo innamorati e nel 1836 con la mia seconda opera “Un ci siamo sposati. Abbiamo giorno di regno”, opera comica avuto due fi gli, Virginia e Icilio che andò in scena nello stesso Romano, ma entrambi sono anno in cui sono stato colpito morti prima di aver compiuto dalla morte di mia moglie i due anni. Purtroppo in quegli Margherita. Deciso a lasciare anni la mortalità infantile era la carriera teatrale, tornai sui molto alta, anche in Italia. Nel miei passi grazie alla tenacia 1840 muore improvvisamente, del mio editore, quel Ricordi all’età di 26 anni, anche mia che mi propose di musicare moglie, Margherita: non aveva Nabucco. Qui non fu più solo retto al dolore della perdita dei successo: fu trionfo, sempre nostri due fi glioletti. alla Scala, il 9 marzo 1842". L'APPRENDISTATO PRELUDIO DI UN TRIONFO

el 1832 Giuseppe Verdi al cembalo del Teatro alla Scala. ottiene il passaporto del A Milano frequenta i teatri; ciò Ducato di Parma per gli permette una conoscenza andare a Milano. Nel diretta del repertorio operistico di Ndocumento, alla voce professione, questi anni. Sfumata la possibilità è scritto «studente di musica». di essere nominato maestro di La «motivazione di espatrio del Duomo di Monza, si Milano» è «per essere ammesso congeda dal maestro Lavigna e fa in quel conservatorio». Ma il 28 ritorno a Busseto. Un anno dopo, giugno 1832 Verdi è rifi utato dal nel 1836, supera l’esame per conservatorio di Milano. Le ragioni l’incarico di maestro di musica e del rifi uto sono molteplici: ha già direttore della Società Filarmonica 18 anni, ben oltre la soglia dei 14 del paese. A Busseto, mentre si prevista per l’ammissione e non dedica all’insegnamento, Verdi inizia mostra doti tali da poter fare uno a scrivere la musica per Oberto, strappo alla regola; il conservatorio conte di San Bonifacio, su libretto è pieno, sia in aula che nei di Antonio Piazza; tra il 1838 e il dormitori, e non c’è spazio per uno 1839 si stabilisce nuovamente studente che non sia del Lombardo a Milano. Grazie al discreto Veneto. Per il maestro di pianoforte successo di Oberto, rappresentato Antonio Angeleri, Giuseppe Verdi alla Scala nel 1839, a Verdi fu LA CURIOSITÀ per cui l'opera è addirittura irrecuperabile: le sue offerto dall’impresario Merelli un Nabucco, diminutivo diventa, a furor di a furor di popolo! popolo, Nabucco. mani sono impostate male e non contratto per la composizione di Uffi cialmente per c’è margine di correzione. altre tre opere. La prima fu “Il Il nome che in i primi due anni Non ammesso al Conservatorio fi nto Stanislao” ovvero “Un giorno origine Verdi dà alla di vita dell'opera di Milano, Verdi si perfeziona nella di regno”, di genere buffo: un sua terza opera è il titolo rimane tecnica contrappuntistica con insuccesso. Ma la sua terza opera è Nabucodonosor; il Nabucodonosor. La titolo è molto lungo prima attestazione Vincenzo Lavigna, già maestro alle porte… e sulla locandina storica dell'avvenuto viene scritto su due cambiamento di righe "Nabucco" e, titolo si avrà con IN ALTO a capo, "Donosor". l'allestimento in Monumento a Verdi, Busseto. Ma chi legge ricorda scena a Corfù nel Litografi a Fritz Schneller & Co., Norimberga Anonimo, Verdi a Venezia, pastello, particolare. solo la prima riga 1844. Pubblicità Liebig, Londra. Milano, Museo Teatrale alla Scala. GLI ANNI DI GALER A grande musica per grandi passioni (1842-1850). Il 1842 è l’anno della prima rappresentazione del Nabucco. È la sua terza opera teatrale ma è il suo primo grande successo. Da questo momento la vita di Giuseppe Verdi non sarà più la stessa: il suo primo capolavoro lo catapulterà in un periodo d’intenso e indefesso lavoro che lui stesso defi nirà: “gli anni di galera”.

"Dopo il clamoroso insuccesso de il finto stanislao pensai di smettere

Solo grazie all’aiuto di mie opere, tranne le prime, Merelli, che mi ha fornito il le ho scritte a Sant’Agata, libretto di Temistocle Solera non derogando mai dalle mie per il Nabucco, la mia vita abitudini solitarie e contadine. fi nalmente ha avuto una svolta Qui mi ritempravo uscendo, professionale e anche umana. Il solo, per le mie terre ed Nabucco è stato rappresentato occupandomi col massimo con esito trionfale al Teatro alla piacere di agricoltura. Non Scala di Milano nel 1842, con pensate che a Sant’Agata interprete, nel ruolo di Abigaille, abbia trovato tutto in ordine: è la celebre cantante Giuseppina tutto frutto di fatiche di anni. Strepponi che sarebbe Acquistai queste terre perché diventata successivamente la situate nelle vicinanze del mia seconda moglie. mio luogo di nascita e della Da questo momento inizia un città in cui trascorsi i miei anni periodo professionalmente giovanili. Più volte i risultati molto faticoso, tanto che io delle mie fatiche vennero stesso l’ho chiamato: gli anni vanifi cati dalle inondazioni del di galera; è la svolta della fi ume Po, ma io, “il contadino mia carriera di musicista. delle Roncole” così amavo Amo ricordare che tutte le defi nirmi, l’ho domato…" GLI ANNI DI GALER A GR ANDE MUSICA PER GR ANDI PASSIONI

al 1842, l’anno della sua 1847), (rifacimento di terza opera il Nabucco, A. Royer e G. Vaëz dei Lombardi; al 1850 Giuseppe Verdi Parigi 1847), (libretto scrive e mette in scena Piave; 1848), La Battaglia Dtredici opere, curando sempre di di Legnano (libretto Cammarano; persona l’allestimento dei lavori: Roma 1849), (libretto I Lombardi alla prima crociata (libretto Cammarano; Napoli 1849), Solera; prima rappresentazione (libretto Piave; Trieste 1850). Milano 1843), (libretto Francesco Maria Piave; Venezia Mentre cresceva la fama 1844), (libretto Piave; internazionale di Giuseppe Roma 1844), Giovanna d’Arco Verdi, si delineavano alcuni (libretto Solera; Milano 1845), tratti caratteristici della sua arte (libretto Salvatore Cammarano; attraverso un’articolazione sempre

Napoli 1845), (libretto Solera; più ricca e originale del linguaggio DALL'ALTO Venezia 1846), Macbeth (libretto musicale e drammaturgico, Verdi presenta a Vittorio Emanuele II il plebiscito Piave; Firenze 1847), evidenziato nei sentimenti e nelle dell'Emilia (Da un disegno di Edoardo Matania). (libretto Andrea Maffei; Londra passioni dei personaggi. Locandina del Nabucco.

LA CURIOSITÀ volta musicato il Va pensiero decise di Fu il Merelli a leggere e musicare convincere Verdi a tutto il libretto. non abbandonare L'opera andò in la lirica, scena il 9 marzo 1842 consegnandogli al Teatro alla Scala e personalmente un il successo fu questa libretto di soggetto volta trionfale. biblico, il Nabucco, Venne replicata ben scritto da Temistocle 64 volte solo nel Solera. Verdi, però, suo primo anno di ancora scosso dalla esecuzione. tragedia familiare e Rappresentata dall’insuccesso della nei maggiori teatri sua seconda opera, italiani ed europei, ripose il libretto l’opera il Nabucco senza neanche si presenta come un leggerlo; senonché, grande affresco di una sera, per argomento biblico sul spostarlo, gli cadde destino del popolo per terra e si aprì, ebraico sconfi tto caso volle proprio e sottomesso dal sulle pagine re di Babilonia, del Va pensiero, e Nabucodonosor. Il quando Verdi lesse celebre Va pensiero, il testo del famoso fi nì col divenire brano rimase una sorta di canto scosso... dopodiché doloroso o inno andò a dormire contro l'occupante ma non riuscì a austriaco, prendere sonno, si diffondendosi alzò e rilesse il testo rapidamente in più volte e alla fi ne Lombardia e nel lo musicò, e una resto d'Italia. VIVA V.E.R.D.I. la sua musica icona del risorgimento italiano (1851-1870). La sua musica, in particolare “la Trilogia popolare”, diventerà icona del Risorgimento italiano e dell’unità d’Italia. L’impegno politico, la composizione musicale e la sua vita privata in campagna caratterizzeranno questo periodo della sua vita.

"Ho avuto la fortuna di vivere in quel periodo storico nel quale è nata la nostra amata Italia.

Anch’io ho avuto modo di entrai anche in Senato. Nel impegnarmi politicamente a frattempo i miei lavori musicali favore della causa nazionale. proseguivano. Cavour in persona mi ha Tra il 1851 e il 1853 con chiesto di candidarmi come Rigoletto, il Trovatore e la deputato del primo Parlamento Traviata ottengo la mia italiano, candidatura che, massima popolarità, ma al dopo qualche titubanza, ho tempo stesso accentuo il mio accettato. naturale riserbo: mi trasferisco Sono stato così eletto nella campagna di Sant’Agata; deputato in Parlamento rallento, intanto, il ritmo nel 1861 come esponente produttivo e dedico sempre dell’area liberal-moderata. maggior cura ad ogni mia Successivamente, nel 1874, nuova opera”. VIVA V.E.R.D.I. la sua musica icona del risorgimento italiano

el 1848 Giuseppe Verdi, Alla trilogia popolare seguirono altre tornato da Parigi, scelse opere: (libretto, in come dimora stabile francese, E. Scribe e C. Duveyrier; la villa di Sant’Agata, Parigi 1855), Npresso Busseto, frazione di (libretto Piave; Venezia 1857), Villanova sull’Arda (in provincia di (rifacimento dello Stiffelio; Piacenza), dove vivrà gran parte del Rimini 1857), tempo e dove avrebbe composto (libretto Antonio Somma; Napoli le sue opere maggiori accanto 1859), (libretto alla propria compagna Giuseppina Piave; Pietroburgo 1862). Strepponi, sposata nel 1859. Compose anche in quel tempo, per Dal 1851 al 1862 compose altre commissione, un , otto opere. Con le prime tre, ove inserì temi della Marsigliese, Rigoletto (libretto Piave; Venezia del e dell’Inno 1851), il Trovatore (libretto di Mameli, inno applaudito a Londra Cammarano; Roma 1853) e la nel maggio 1862. Traviata (libretto Piave; Venezia Dal 1863 al 1871 (anno dell’Aida) 1853), le più celebri nella sua scrisse una sola opera nuova, che produzione, Verdi riuscì a realizzare fu il (libr. J. Méry e C. una solida unità drammatica di tutta Du Locle; Parigi 1867; esito buono). la partitura. Contemporaneamente Verdi veniva Le tre opere, sebbene colpite dalla elaborando, alla luce delle nuove censura e inizialmente accolte esperienze musicali maturate in negativamente dal pubblico, Francia e in Germania, una sempre DALL'ALTO Frontespizio della riduzione per canto e pianoforte raggiunsero presto grandissima più potente ricchezza di linguaggio. dell’Inno delle Nazioni, 1862 circa. popolarità; le parallele vicende Rivide e rielaborò alcune sue opere; Pierre Henry Théodore Tetar van Elven, Inaugurazio- politiche che avrebbero portato il Macbeth (1864-65, nuova rappr. ne del Parlamento a Palazzo Madama all’unità d’Italia (Risorgimento) Parigi 1865; esito buono), la Forza 2 aprile 1860, olio su tela, 1860. Torino, aumentarono inoltre il prestigio di del destino (1868-69, nuova rappr. Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Verdi come musicista nazionale. Milano 1869; esito ottimo). Manifestazioni popolari col nome di Verdi.

LA CURIOSITÀ dicitura "Viva Verdi" L'acronimo "Viva fu più volte utilizzata Verdi dai patrioti come acronimo di "Viva Nel periodo storico Vittorio Emanuele Re che seguì al 1848, D'Italia" e scritta sui quello caldo in cui si muri. Sembra certo formò il Regno d'Ita- ad esempio che la lia sotto l'egida dei scritta VIVA VERDI Piemontesi, con le apparve sulle mura Guerre d'Indipenden- del teatro Apollo di za e la conquista del Roma nel 1859 alla Lombardo-Veneto, vigilia della rappre- con i plebisciti po- sentazione di Un bal- polari e l'annessione lo in maschera e che della Toscana e essa dovesse essere dell'Emilia Romagna, letta come "Viva con l'impresa dei Vittorio Emanuele Re Mille e l'annessione d'Italia". del Sud Italia, con la conquista fi nale di Roma, sembra che la GLI ULTIMI C A POL AVOR I una gloriosa uscita di scena (1871-1901). Gli ultimi anni di Verdi sono ancora anni di grandi capolavori: l’Aida, l’Otello, il Falstaff. Inoltre la sua attenzione sociale sfocerà nella realizzazione a Milano di una Casa di riposo per Musicisti. Qui ha voluto che riposassero le sue spoglie dopo la morte, avvenuta a Milano il 27 gennaio 1901, in un clima di grande commozione nazionale.

"Sono gli ultimi anni della mia vita. Quanti Ricordi!

L’Aida in Egitto, l’Otello a Cavour, Vittorio Emanuele, Milano… e ancora nel 1893 Mazzini, Pio IX, Garibaldi. l’opera buffa Falstaff, con la Erano morti i miei amici: quale diedi l’addio al teatro Clarina Maffei, la Somaglia, ritirandomi a Sant'Agata, dove Giulio Carcano, Opprandino Giuseppina, mia moglie, Arrivabene, e ora stava per morirà nel 1897. andarsene anche Muzio che Da qualche anno ormai aveva seguitato a farmi, più pensavo alla mia vecchiaia. che da segretario, Lasciai come testamento la da attendente. volontà di riposare nella Quando muore mia moglie cappella della Casa di riposo la solitudine di Sant’Agata per i musicisti che io stesso si fa grande e comincio così a avevo fondato. fare il pendolare tra la casa più Quasi tutti i protagonisti del amata e l’hotel dove ero solito mio tempo erano morti: risiedere a Milano". GLI ULTIMI CAPOLAVORI UNA GLORIOSA USCITA DI SCENA

el 1870 Verdi accetta esecuzione a Milano, 1874), Dal 1880 al 1886 lavora alla stesura l'incarico di una nuova del Quartetto per archi (1875), dell’Otello, su testo di , opera, commissionata del Pater noster e dell'Ave Maria rappresentata con grande successo gli dal chedivè d'Egitto sui versi erroneamente attribuiti alla Scala nel 1887. Nper celebrare l'apertura del canale a Dante (1880). Due anni dopo inizia l’elaborazione di Suez, su soggetto propostogli Giuseppe Verdi rielabora dell’ultima sua grande opera, da Du Locle: fu l'Aida (stesura del il Boccanegra (libretto riveduto il Falstaff (libretto di Boito), libretto: A. Ghislanzoni), ed ebbe il da A. Boito; nuova rappresentazione rappresentata a Milano nel 1893. suo trionfo al Cairo (1871). a Milano 1881; esito felicissimo) Le ultime composizioni verdiane e il Don Carlos (nuova rappr. Milano sono i Pezzi Sacri (Te Deum, Laudi alla Segue la composizione della 1884; esito entusiastico), e svolge Vergine, Stabat Mater) eseguiti a Parigi Messa di , in memoria un'intensa attività direttoriale in (1898). di Alessandro Manzoni (prima Italia e all'estero.

DA SINISTRA Copertina dello spartito dell’opera Falstaff su libretto di Arrigo Boito. Stabilimento Tito di Gio. Ricordi e Francesco Lucca, Milano 1893. Illustrazione di Adolf Hohenstein in cromolitografi a.

Il Maestro Verdi dirige l’orchestra alla prima rappresentazione di Aida al Théatre de l’Opéra de Paris, disegno di Adrien Marie. Milano, Castello Sforzesco. Civiche Raccolte d’Arte Applicata ed Incisioni Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”.

LA CURIOSITÀ Scala e Ricordi si recano da Verdi Come ogni Natale, con una raccolta anche in quel 1882 di fi rme che invoca l'editore Giulio Ri- Otello alla Scala. cordi aveva inviato Verdi risponde che ai coniugi Verdi un Otello non è ancora panettone, arricchito completamente fi nito in quell'occasione da e che, se lo fi nirà, lo una statuetta raffi - darà alla Scala, sem- gurante un moro sen- pre che vi siano ele- za gambe, allusione menti, cioè cantanti, al progetto di Otello adatti. Il 14 maggio che faticava a essere 1900 Giuseppe Verdi compiuto. fi rma a Milano il suo Nel ringraziarlo Verdi testamento, con il scrive "Voi credete quale nomina Maria proprio che non man- Carrara Verdi, sua chino che le gambe? fi glia adottiva, erede Io credo invece che universale; fra i nu- manchino gambe, te- merosi lasciti, quello sta, torace, braccia, all’Ospedale di Vil- tutto, tutto, tutto". lanova d’Arda e alla Avviso teatrale per il Don Carlos, Aida, Trovatore Copertina dello spartito dell’opera Otello Otello sarà concluso Casa di riposo per al di Parma nella Stagione su libretto di Arrigo Boito. Ricordi, Milano 1918. solo nel novembre musicisti, alla quale di Carnevale 1889-1890. Illustrazione di Leopoldo Metlicovitz in zincografi a. 1886, ma ancora nel sono destinati tutti i Casa della Musica (Arch. St. Teatro Regio) - Parma. gennaio di quell'anno diritti d’autore delle l'impresario della sue opere.

GIUSEPPE VERDI E I MUSICISTI DEL SUO TEMPO

Verdi, Wagner, Rossini, Puccini, Donizetti… L’Ottocento ha consegnato alla neonata Italia, ai suoi abitanti e all’Europa intera un’eredità culturale e sociale che non si può non valorizzare: italiani ed europei che hanno ancora tanto da dirci!

"Ricordo che alla morte di Rossini, nel 1868, mi sono fatto promotore di una messa da requiem collettiva

ma l’iniziativa è fallita; così Non mancano però i morsi! ho ripreso la stessa idea Perfi no a Lui! per la morte del mio amico A giugno, visitando la sua Alessandro Manzoni. tomba, ho deciso di rendere Fui profondamente addolorato omaggio alla più pura, la per la scomparsa del “nostro più santa, la più alta delle Grande” Alessandro Manzoni. glorie nostre con la Messa Io non ero presente al suo di Requiem, quella che per funerale, ma pochi saranno molti critici diventerà uno dei stati più tristi e commossi massimi capolavori di musica di quello che era io, benché sacra. Così nel 1874, a un lontano! Molti giornali ho letto! anno dalla scomparsa del Nessuno ne parla come si grande scrittore, la mia Messa dovrebbe! Molte parole, ma di requiem è eseguita in San non profondamente sentite… Marco a Milano". GIUSEPPE VERDI LA CURIOSITÀ neppure cominciato. , La serata sembra E I MUSICISTI DEL SUO TEMPO un inizio brasiliano. fallita. Ma i musicisti e i coristi, ingaggiati Il 30 giugno 1886 al dall’Italia, chiedono Teatro Don Pedro a un violoncellista el settembre 1842 azione lenta come la parola, noia». di Rio de Janeiro di Parma Arturo Verdi incontra Rossini a Ma Verdi non incontra solo i sta per andare in Toscanini di Bologna. Scriverà poi: musicisti… È il 30 giugno 1868 scena l’Aida di farsi avanti. Il «Mi ha accolto assai quando torna a Milano per Giuseppe Verdi. diciannovenne Improvvisamente Toscanini sale sul Ngentilmente e l’accoglienza è parsa incontrare Alessandro Manzoni. scoppia una violenta podio, toglie dal sincera. (…) Quando penso che Verdi scrive alla contessa Maffei, contestazione, fi schi leggio lo spartito e Rossini è la reputazione mondiale promotrice dell’incontro nel suo e grida obbligano il dirige tutta l’opera a vivente, io mi ammazzerei e con salotto: «… cosa potrei dirvi di direttore d’orchestra, memoria. me tutti gli imbecilli. Oh! è una gran Manzoni? Come spiegarvi la Carlo Superti, ad È un grande abbandonare il successo, un grande cosa essere Rossini!». sensazione dolcissima, indefi nibile, podio senza aver inizio. Giuseppe Verdi assiste a una nuova, prodotta in me alla replica del Lohengrin di Richard presenza di quel Santo, come voi Wagner diretto da Mariani a lo chiamate? Mi sarei posto in Bologna; l’opera, che ha debuttato ginocchio dinanzi, se si potessero il primo novembre, è anche il adorare gli uomini… Quando lo primo titolo wagneriano in assoluto vedete baciategli la mano per me, rappresentato in Italia. Annota e ditegli tutta la mia venerazione». sullo spartito con spirito critico le E ancora: «…questo grande che proprie impressioni, molte riservate ho tanto stimato come scrittore, e all’esecuzione. Riassumerà in una venerato come uomo, modello di lettera: «Impressione mediocre, virtù e di patriottismo».

IN BASSO Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni in un’incisione realizzata in occasione della prima esecuzione della Messa da Requiem dedicata dal compositore a Manzoni, 1874. Milano, Museo Teatrale alla Scala.

A DESTRA Richard Wagner Gioacchino Rossini. GIUSEPPE VERDI: L'OM AGGIO DELL'ITALIA E DEGLI ITALIANI Alla morte di Giuseppe Verdi non ci sono state soltanto manifestazioni di sconcerto per l'enorme perdita, ma anche momenti dedicati alla celebrazione della statura di Verdi come uomo, musicista e cittadino italiano, un personaggio che non aveva semplicemente vissuto in un'epoca storica fondamentale per la nazione italiana, ma che in un certo senso l'aveva anche caratterizzata.

Giuseppe Verdi muore a Milano presso la Casa di Riposo per i in un appartamento dove era Musicisti che lui stesso aveva solito alloggiare al Grand Hotel istituìto. et De alle ore 2:50 del 27 Non appena la morte di

Busto di Giuseppe Verdi, Viterbo. gennaio 1901, a 87 anni. Verdi fu annunciata, nel giro Scultura eseguita agli inizi del Novecento da Silvio Stricoli Era venuto nella città lombarda di ventiquattro ore tutti gli per trascorrervi l'inverno, come stendardi di Milano sono stati faceva da tempo. Colto da listati a lutto, così come le malore, spira dopo sei giorni edizioni speciali pubblicate dalle di agonia. In questi giorni maggiori testate giornalistiche. precedenti la sua morte, via In segno di cordoglio i negozi e Manzoni e le strade circostanti i teatri della città sono rimasti sono state cosparse di paglia chiusi per tre giorni consecutivi, affi nché lo scalpitio dei cavalli e mentre il Senato Italiano e la il rumore delle carrozze non ne Camera dei Deputati hanno disturbassero il riposo. organizzato i preparativi per Il Maestro lascia istruzioni per dar omaggio a questo grande i suoi funerali: si sarebbero uomo. dovuti svolgere all'alba, o Puccini e Leoncavallo erano al tramonto, senza sfarzo alcuni dei rappresentanti né musica. Vuole esequie più celebri della giovane semplici, come semplice era generazione di compositori Fotoritratto di Giuseppe Verdi, Milano 9 febbraio 1893. sempre stata la sua vita. italiani che formarono il cuore Viene sepolto a Milano del corteo in lutto. Giuseppe Verdi: L'omaggio dell'italia e degli Italiani

È stata stampata anche una Sul piazzale del cimitero Arturo cartolina commemorativa Toscanini dirige le orchestre in occasione del luttuoso della Scala, del Teatro Lirico e evento, mentre sia Pascoli tutti i cori di Milano (900 coristi che D'Annunzio hanno scritto e 120 strumentisti). È eseguito composizioni poetiche in sua il “Va’ pensiero”. Un corteo memoria. Al Museo Verdiano di duecentomila persone, Casa Barezzi di Busseto è aperto da un grandioso carro conservata la prima stesura del funebre, si dirige verso la Casa manoscritto originale dell'ode di riposo per musicisti in piazza “In morte di Giuseppe Verdi” Buonarroti. Il corteo impiega (1901) di Gabriele D'Annunzio. undici ore a raggiungere il A un mese dalla scomparsa di palazzo. Giuseppe Verdi e Giuseppe Verdi, il 27 febbraio sono 1901, una seconda cerimonia sepolti nella cripta decorata in funebre richiama a Milano mosaico della Casa di riposo. una folla commossa per la Il mausoleo contiene anche DALL'ALTO traslazione della salma dal una targa alla prima moglie Annuncio della morte di Verdi; cimitero alla Casa di riposo per Margherita Barezzi e ai loro due I funerali del compositore Giuseppe Verdi, il passaggio del corteo funebre. musicisti. fi glioletti, Virginia e Icilio. Casa di Riposo per i musicisti (Milano).

inserisci anifesto da Paolo

LA CURIOSITA’

Giuseppe Verdi è stato raffi gurato sulla banconota da ti i tempi l'ha eletto 1.000 lire italiane, dal al secondo posto alle 1962 al 1969 (1° tipo spalle di Leonardo di banconota) e dal Da Vinci. 1969 al 1981 (come 2° Nel 2013 la zecca tipo di banconota). italiana ha dedicato una moneta comme- Nel 2010 la trasmis- morativa da 2 euro sione televisiva Il più al 200° anniversario grande italiano di tut- della sua nascita. L’UOMO, IL MUSICISTA, IL MITO. Giuseppe Verdi continua a vivere

Giuseppe Fortunino Francesco Verdi è considerato uno dei più celebri compositori italiani di tutti i tempi, autore di melodrammi che fanno parte del repertorio operistico dei teatri di tutto il mondo.

Giuseppe Verdi è il Grandi interpreti, da Caruso compositore d'opera lirica più a Pavarotti, dalla Sutherland popolare e rappresentato a Domingo, dalla Callas a al mondo. In tutti i teatri del Carreras e mille altri, hanno mondo, da Milano a , cantato con le loro magnifi che da Londra a Parigi, da Roma a voci i più profondi sentimenti Madrid, da Sidney a Pechino, dell’uomo sulle note universali da New York a Los Angeles, di Verdi, contribuendo a Busto di Giuseppe Verdi. da Tokio a Rio de Janeiro creare e consolidare per quasi e molti altri, i capolavori di due secoli il mito di Verdi. Verdi sono rappresentati fi n Direttori famosi, grandi registi, dall’Ottocento per la bellezza e scenografi immaginifi ci e le suggestioni delle sue trame costumisti eccellenti hanno teatrali, raccontate con la sua completata l’affermazione musica sublime e universale, del melodramma italiano nel che conquista i cuori di ogni mondo. Il mito "W VERDI" è razza dei cinque continenti. sempre vivo!

Teatro Alla Scala di Milano. L’uomo, il musicista, il mito. Giuseppe Verdi continua a vivere

LA CURIOSITÀ gior parte della sua corrispondenza con il Il legame di Giuseppe vita, pur viaggiando mondo intero. Scrisse Verdi con la terra d'o- moltissimo per rag- circa 25.000 lettere, rigine è stato sempre giungere i teatri di ma molte di esse sono molto forte. Infatti tutto il mondo che lo andate distrutte nel in questo angolo di acclamano (Parigi, falò delle carte perso- mondo che gli ha dato Londra, San Pietro- nali del Maestro, che i natali (Roncole - burgo, Genova, Ve- gli eredi effettuarono Sant’Agata - Busseto) nezia, Napoli…) o le dopo la sua morte, trascorrerà ottanta località dal clima più per rispettare i suoi dei suoi ottantasette gentile (Montecatini, desideri testamentari. anni di vita. Solo dal Recoaro, Genova). Dalla copiosa corri- 1839 al 1846 si trasfe- Diventato famoso spondenza comunque risce a Milano. grazie alla sua musi- rimasta emerge la sua Vivrà nella sua terra ca, si occupava per personalità. parmense per la mag- ore della sua fi tta

IN ALTO Museo Verdi la sede, Villa Pallavicino a Busseto.

Stanza del museo con i costumi dell'Aida.

A SINISTRA Luciano Pavarotti, Un Ballo in Maschera, MET, New York, febbraio 1980.

Luciano Pavarotti, Ernani, MET, New York novembre 1983. LE OPERE DI GIUSEPPE VERDI LEil musicistaOPERE DI italiano GIUSEPPE che haVERDI fatto il giro del mondo il musicista italiano che ha fatto il giro del mondo Giuseppe Verdi è patrimonio dell’umanità: è stato un musicista che ha raccontato tante epoche storiche, attraverso i Giusepperacconti Verdi che è hanno patrimonio caratterizzato dell’umanità: le sue è stato opere un emusicista sono stati che portati ha raccontato in scena tante nei teatri epoche di ogni storiche, latitudine! attraverso i racconti che hanno caratterizzato le sue opere e sono stati portati in scena nei teatri di ogni latitudine!

MILANO VENEZIA LONDRA MILANO Teatro alla Scala, 17 novembre 1839VENEZIA Teatro , 9 marzo 1844 LONDRA Queen’s Teatre, 22 luglio 1847 Teatro allaL’esordio Scala, 17 di novembre Giuseppe 1839 Verdi con la suaTeatro la Fenice,Va in 9scena marzo “ Ernani1844 ”. Queen’s Teatre,La 22 prima luglio dei 1847 “Masnadieri”, L’esordio diprima Giuseppe Opera Verdi “Oberto con laconte sua di San Va in scena “Ernani”. La prima dei “daMasnadieri Schiller.”, prima OperaBonifacio “Oberto”. conte di San Teatro la Fenice, 17 marzo 1846 da Schiller. Teatro la Fenice, 17 marzo 1846 SAN PIETROBURGO Bonifacio”. “Attila” di Verdi, un successo! PARIGI SAN PIETROBURGO Teatro alla Scala, 5 settembre 1840“Attila” di Verdi, un successo! PARIGI Teatro la Fenice, 11 marzo 1851 Teatro de l'Opéra di Parigi, Teatro allaLa Scala, seconda 5 settembre opera di 1840G. Verdi è un Teatro de l'Opéra di Parigi, Teatro la Fenice,“Rigoletto 11 marzo”, il gobbo1851 più amato. 26 novembre 1847. La secondainsuccesso: opera di G. “ VerdiUn giorno è un di regno” 26 novembre 1847. insuccesso: “” “Rigoletto”, il gobbo più amato. “Jérusalem”, rifacimento de (Il fi nto Stanislao). Teatro la Fenice, 6 marzo 1853 “Jérusalem”, rifacimento“I Lombardi de alla prima crociata”. (Il fi nto Stanislao). Teatro la Fenice, 6 marzo 1853 “I Lombardi alla prima crociata”. Teatro alla Scala, 9 marzo 1842 “Traviata”, l’eroina è una cortigiana. Teatro alla Scala, 9 marzo 1842 “Traviata”, l’eroina è una cortigiana. Teatro de l'Opéra di Parigi, “Nabucco”, il primo trionfo di G. Verdi. Teatro la Fenice, 12 marzo 1857 Teatro de l'Opéra13 giugno di Parigi, 1855 “Nabucco”, il primo trionfo di G. Verdi. Teatro la Fenice, 12 marzo 1857 13 giugno 1855 Il fl op iniziale di “Simon Boccanegra”. Grande successo francese per Verdi: Teatro alla Scala, 11 febbraio 1843Il fl op iniziale di “Simon Boccanegra”. Grande successo francese per Verdi: Teatro alla Scala, 11 febbraio 1843 “Les Vepres Siciliennes”. “I Lombardi alla prima crociata” un altro “Les Vepres Siciliennes”. LONDRA “I Lombardi alla prima crociata” un altro ROMA LONDRA successo di Verdi. ROMA successo di Verdi. Teatro Argentina, 3 novembre 1844 Teatro Argentina, 3 novembre 1844 Teatro de l'OpéraTeatro di Parigi, de l'Opéra di Parigi, Teatro allaTeatro Scala, alla 15 febbraioScala, 15 1845 febbraio 1845“ I due Foscari“I due”, Verdi Foscari debutta”, Verdi a Roma. debutta a Roma.11 marzo 186711 marzo 1867 PARIGIPARIGI La prima diLa “ Giovannaprima di “ d’ArcoGiovanna”. d’Arco”. “Don Carlos”, “gliDon uomini Carlos e la”, storia.gli uomini e la storia. Teatro Argentina,Teatro 27 Argentina, gennaio 1849 27 gennaio 1849 Teatro allaTeatro Scala, alla 24 marzoScala, 1881 24 marzo 1881 “La battaglia“La di battagliaLegnano”, di contro Legnano ”, contro TRIESTE Il secondo “Macbeth”. l’oppressione. TRIESTE Il secondo “Macbeth”. l’oppressione. Teatro Grande,Teatro 25 ottobre Grande, 1848 25 ottobre 1848 TRIESTETRIESTE MILANOMILANOVENEZIAVENEZIA Teatro allaTeatro Scala, alla 10 gennaioScala, 10 1884 gennaio 1884Teatro Apollo,Teatro 19 gennaio Apollo, 1853 19 gennaio 1853 “Il corsaro” debutta“Il corsaro a Trieste.” debutta a Trieste. Il “Don CarlosIl “Don” italiano. Carlos” italiano. “Il trovatore“”Il fa trovatore un grande” fa effetto. un grande effetto. RIMINIRIMINI Teatro Grande,Teatro 16 novembre Grande, 1850 16 novembre 1850 FIRENZEFIRENZE Teatro allaTeatro Scala, alla 5 febbraio Scala, 51887 febbraio 1887 Teatro Apollo,Teatro 17 febbraio Apollo, 1859 17 febbraio 1859 Prima di “StiffelioPrima”, condi “ Stiffelioi tagli ”, con i tagli Il trionfo diIl “trionfoOtello ”.di “Otello”. “Un ballo in“ mascheraUn ballo in”, melodrammamaschera”, melodrammadella censura dellaaustriaca. censura austriaca. ROMAROMA in tre atti. in tre atti. NAPOLINAPOLI Teatro allaTeatro Scala, alla 9 febbraio Scala, 91893 febbraio 1893 RIMINI RIMINI “Falstaff”, da una commedia Teatro Nuovo, 16 agosto 1857 “Falstaff”, da una commedia NAPOLI NAPOLI Teatro Nuovo, 16 agosto 1857 di Shakespeare. Va in scena “Aroldo”. di Shakespeare. Teatro San Carlo,Teatro 12 San agosto Carlo, 1845 12 agosto 1845 Va in scena “Aroldo”. La prima di “LaAlzira prima”. Una di “ Alziradelusione.”. Una delusione. SAN PIETROBURGO SAN PIETROBURGO Teatro San Carlo, 8 dicembre 1849 Teatro San Carlo, 8 dicembre 1849Teatro Imperiale,Teatro 10 novembre Imperiale, 1862 10 novembre 1862 “Luisa Miller” decolla con le repliche. “Luisa Miller” decolla con le repliche.“La forza del destino“La forza” altro del debuttodestino ” altro debutto internazionale. internazionale. FIRENZE FIRENZE Teatro della Pergola, 14 marzo 1847 IL CAIRO Teatro della Pergola, 14 marzo 1847 IL CAIRO Verdi e Shakespeare: la prima di Teatro dell’Opera, 24 dicembre 1871 Verdi e Shakespeare: la prima di “Macbeth”. “Aida”, il drammaTeatro e i coloridell’Opera, dell’Egitto. 24 dicembre 1871 “Macbeth”. “Aida”, il dramma e i colori dell’Egitto. IL CAIRO IL CAIRO A.C D.C 1000 La Forza del Destino 1850 A.C D.C 1000 La Forza del Destino 1850 Macbeth Aroldo Il Trovatore Ernani Luisa Miller Il Corsaro Macbeth Aroldo Il Trovatore Ernani Luisa Miller Il Corsaro Aida Attila I Lombardi I Vespri Siciliani I due Foscari Elzira Un Ballo Stiffelio in Maschera Aida Attila I Lombardi I Vespri Siciliani I due Foscari Elzira Un Ballo Stiffelio in Maschera

Nabucco Jérusalem Oberto Giovanna d’Arco Don Carlo I Masnadieri La Traviata

Nabucco La Battaglia diJérusalem Legnano Simon Boccanegra ObertoFalstaff Otello GiovannaRigoletto d’Arco DonUn Carlo giorno di RegnoI Masnadieri La Traviata

La Battaglia di Legnano Simon Boccanegra Falstaff Otello Rigoletto Un giorno di Regno LE OPERE DI GIUSEPPE VERDILe Opere di Giuseppe Verdi LEil musicistaOPERE DI italiano GIUSEPPE che haVERDI fattoil musicistail giro del italiano mondo che ha fatto il musicista italiano che ha fatto il giro del mondo Giuseppe Verdi è patrimonio dell’umanità: è stato un musicista che ha raccontatoil tante giro epoche storiche,del attraversomondo i Giusepperacconti Verdi che è hanno patrimonio caratterizzato dell’umanità: le sue è stato opere un emusicista sono stati che portati ha raccontato in scena tante nei Giuseppeteatri epoche di ogni storiche,Verdi latitudine! è patrimonio attraverso dell’umanità:i è stato un musicista che ha raccontato tante racconti che hanno caratterizzato le sue opere e sono stati portati in scena nei teatri diepoche ogni latitudine! storiche, attraverso i racconti che hanno caratterizzato le sue opere e sono stati portati in scena nei teatri di ogni latitudine!

MILANO VENEZIA LONDRA MILANO Teatro alla Scala, 17 novembre 1839VENEZIA Teatro la Fenice, 9 marzo 1844 LONDRA Queen’s Teatre, 22 luglio 1847 Teatro allaL’esordio Scala, 17 di novembre Giuseppe 1839 Verdi con la suaTeatro la Fenice,Va in 9scena marzo “ Ernani1844 ”. Queen’s Teatre,La 22 prima luglio dei 1847 “Masnadieri”, L’esordio diprima Giuseppe Opera Verdi “Oberto con laconte sua di San Va in scena “Ernani”. La prima dei “daMasnadieri Schiller.”, prima OperaBonifacio “Oberto”. conte di San Teatro la Fenice, 17 marzo 1846 da Schiller. Teatro la Fenice, 17 marzo 1846 SAN PIETROBURGO Bonifacio”. “Attila” di Verdi, un successo! PARIGI SAN PIETROBURGO Teatro alla Scala, 5 settembre 1840“Attila” di Verdi, un successo! PARIGI Teatro la Fenice, 11 marzo 1851 Teatro de l'Opéra di Parigi, Teatro allaLa Scala, seconda 5 settembre opera di 1840G. Verdi è un Teatro de l'Opéra di Parigi, Teatro la Fenice,“Rigoletto 11 marzo”, il gobbo1851 più amato. 26 novembre 1847. La secondainsuccesso: opera di G. “ VerdiUn giorno è un di regno” 26 novembre 1847. insuccesso: “Un giorno di regno” “Rigoletto”, il gobbo più amato. “Jérusalem”, rifacimento de (Il fi nto Stanislao). Teatro la Fenice, 6 marzo 1853 “Jérusalem”, rifacimento“I Lombardi de alla prima crociata”. (Il fi nto Stanislao). Teatro la Fenice, 6 marzo 1853 “I Lombardi alla prima crociata”. Teatro alla Scala, 9 marzo 1842 “Traviata”, l’eroina è una cortigiana. Teatro alla Scala, 9 marzo 1842 “Traviata”, l’eroina è una cortigiana. Teatro de l'Opéra di Parigi, “Nabucco”, il primo trionfo di G. Verdi. Teatro la Fenice, 12 marzo 1857 Teatro de l'Opéra13 giugno di Parigi, 1855 “Nabucco”, il primo trionfo di G. Verdi. Teatro la Fenice, 12 marzo 1857 13 giugno 1855 Il fl op iniziale di “Simon Boccanegra”. Grande successo francese per Verdi: Teatro alla Scala, 11 febbraio 1843Il fl op iniziale di “Simon Boccanegra”. Grande successo francese per Verdi: Teatro alla Scala, 11 febbraio 1843 “Les Vepres Siciliennes”. “I Lombardi alla prima crociata” un altro “Les Vepres Siciliennes”. LONDRA “I Lombardi alla prima crociata” un altro ROMA LONDRA successo di Verdi. ROMA successo di Verdi. Teatro Argentina, 3 novembre 1844 Teatro Argentina, 3 novembre 1844 Teatro de l'OpéraTeatro di Parigi, de l'Opéra di Parigi, Teatro allaTeatro Scala, alla 15 febbraioScala, 15 1845 febbraio 1845“ I due Foscari“I due”, Verdi Foscari debutta”, Verdi a Roma. debutta a Roma.11 marzo 186711 marzo 1867 PARIGIPARIGI La prima diLa “ Giovannaprima di “ d’ArcoGiovanna”. d’Arco”. “Don Carlos”, “gliDon uomini Carlos e la”, storia.gli uomini e la storia. Teatro Argentina,Teatro 27 Argentina, gennaio 1849 27 gennaio 1849 Teatro allaTeatro Scala, alla 24 marzoScala, 1881 24 marzo 1881 “La battaglia“La di battagliaLegnano”, di contro Legnano ”, contro TRIESTE Il secondo “Macbeth”. l’oppressione. TRIESTE Il secondo “Macbeth”. l’oppressione. Teatro Grande,Teatro 25 ottobre Grande, 1848 25 ottobre 1848 TRIESTETRIESTE MILANOMILANOVENEZIAVENEZIA Teatro allaTeatro Scala, alla 10 gennaioScala, 10 1884 gennaio 1884Teatro Apollo,Teatro 19 gennaio Apollo, 1853 19 gennaio 1853 “Il corsaro” debutta“Il corsaro a Trieste.” debutta a Trieste. Il “Don CarlosIl “Don” italiano. Carlos” italiano. “Il trovatore“”Il fa trovatore un grande” fa effetto. un grande effetto. RIMINIRIMINI Teatro Grande,Teatro 16 novembre Grande, 1850 16 novembre 1850 FIRENZEFIRENZE Teatro allaTeatro Scala, alla 5 febbraio Scala, 51887 febbraio 1887 Teatro Apollo,Teatro 17 febbraio Apollo, 1859 17 febbraio 1859 Prima di “StiffelioPrima”, condi “ Stiffelioi tagli ”, con i tagli Il trionfo diIl “trionfoOtello ”.di “Otello”. “Un ballo in“ mascheraUn ballo in”, melodrammamaschera”, melodrammadella censura dellaaustriaca. censura austriaca. ROMAROMA in tre atti. in tre atti. NAPOLINAPOLI Teatro allaTeatro Scala, alla 9 febbraio Scala, 91893 febbraio 1893 RIMINI RIMINI “Falstaff”, da una commedia Teatro Nuovo, 16 agosto 1857 “Falstaff”, da una commedia NAPOLI NAPOLI Teatro Nuovo, 16 agosto 1857 di Shakespeare. Va in scena “Aroldo”. di Shakespeare. Teatro San Carlo,Teatro 12 San agosto Carlo, 1845 12 agosto 1845 Va in scena “Aroldo”. La prima di “LaAlzira prima”. Una di “ Alziradelusione.”. Una delusione. SAN PIETROBURGO SAN PIETROBURGO Teatro San Carlo, 8 dicembre 1849 Teatro San Carlo, 8 dicembre 1849Teatro Imperiale,Teatro 10 novembre Imperiale, 1862 10 novembre 1862 “Luisa Miller” decolla con le repliche. “Luisa Miller” decolla con le repliche.“La forza del destino“La forza” altro del debuttodestino ” altro debutto internazionale. internazionale. FIRENZE FIRENZE Teatro della Pergola, 14 marzo 1847 IL CAIRO Teatro della Pergola, 14 marzo 1847 IL CAIRO Verdi e Shakespeare: la prima di Teatro dell’Opera, 24 dicembre 1871 Verdi e Shakespeare: la prima di “Macbeth”. “Aida”, il drammaTeatro e i coloridell’Opera, dell’Egitto. 24 dicembre 1871 “Macbeth”. “Aida”, il dramma e i colori dell’Egitto. IL CAIRO IL CAIRO A.C D.C 1000 La Forza del Destino 1850 A.C D.C 1000 La Forza del Destino 1850 Macbeth Aroldo Il Trovatore Ernani Luisa Miller Il Corsaro Macbeth Aroldo Il Trovatore Ernani Luisa Miller Il Corsaro Aida Attila I Lombardi I Vespri Siciliani I due Foscari Elzira Un Ballo Stiffelio in Maschera Aida Attila I Lombardi I Vespri Siciliani I due Foscari Elzira Un Ballo Stiffelio in Maschera

Nabucco Jérusalem Oberto Giovanna d’Arco Don Carlo I Masnadieri La Traviata

Nabucco La Battaglia diJérusalem Legnano Simon Boccanegra ObertoFalstaff Otello GiovannaRigoletto d’Arco DonUn Carlo giorno di RegnoI Masnadieri La Traviata

La Battaglia di Legnano Simon Boccanegra Falstaff Otello Rigoletto Un giorno di Regno LA VITA E LE OPERE DI GIUSEPPE VERDI

1813 Nasce a Roncole di Busseto il 10 ottobre. 1858 "Un ballo in maschera" all'Apollo di Roma il 17 febbraio. 1820-1831 A Roncole e a Busseto i primi studi. Frequenta la casa Sposa Giuseppina Strepponi il 29 agosto a Collanges di Antonio Barezzi. sous Salève nella Savoia. In settembre a Torino, come 1832-1835 Con il sussidio del Monte di Pietà di Busseto e del Ba- rappresentante eletto delle Province Parmensi, per offri- rezzi studia privatamente a Milano col Maestro Vincen- re a Vittorio Emanuele II la loro annessione al Piemonte. zo Lavigna. 1861 Eletto deputato al primo Parlamento italiano, è a Torino 1836 Vince il concorso di Maestro di musica del comune di per la proclamazione del Regno d'Italia. Busseto. Sposa Margherita Barezzi il 4 maggio. 1862 A Londra per la prima dell' "Inno delle nazioni" su testo 1839 Prima al Teatro alla Scala di Milano dell'opera "Oberto di Boito il 24 maggio. A Pietroburgo "La forza del desti- Conte di San Bonifacio", il 17 novembre, con discreto no" il 10 novembre al Teatro Imperiale. successo. 1865 A Parigi versione rimaneggiata di "Macbeth" al Théatre 1840 Morte improvvisa di Margherita il 18 giugno. I fi gli Virgi- Lyrique il 21 aprile. nia ed Icilio erano morti nei mesi precedenti. Fiasco di 1867 Il 14 gennaio muore a Busseto il padre, mentre il Mae- "Un giorno di regno" alla Scala, il 5 settembre. stro è a Parigi dove "Don Carlos" va in scena all'Opéra 1842 Trionfo di "Nabucco" alla Scala, il 9 marzo. Protagonista l'11 marzo. Dal maggio inizia a prendersi cura della cugi- femminile Giuseppina Strepponi, già conosciuta ai tempi na Maria Filomena Verdi che diverrà la sua erede uni- dell'Oberto. versale. Il 21 luglio muore Barezzi. 1843 I "Lombardi alla prima crociata" in scena alla Scala, l'11 1868 Il 30 giugno visita Manzoni a Milano. Il 13 novembre febbraio. muore Rossini: per onorarlo Verdi si fa promotore di una 1844 "Ernani" al Teatro La Fenice di Venezia il 4 marzo. "I due messa da requiem scritta da vari compositori italiani e Foscari" al Teatro Argentina di Roma il 3 novembre. per la quale si riserva il “Libera me”. 1845 "Giovanna D'Arco" alla Scala, il 15 febbraio. "Alzira" al 1869 Nuova versione della “Forza del destino” alla Scala il 27 San Carlo di Napoli il 12 agosto. febbraio. 1846 "Attila" alla Fenice il 17 marzo. 1871 Prima dell'"Aida" al Cairo il 24 dicembre, in occasione 1847 "Macbeth" alla Pergola di Firenze il 14 marzo. "I Masna- dei festeggiamenti per l'apertura del Canale di Suez. dieri" a Londra (Her Majesty Theatre) il 22 luglio. Incon- 1874 La "Messa da requiem" composta per Manzoni è diretta tro con Mazzini. "Jerusalem" (rifacimento dei "Lombar- dal Maestro nella Chiesa di San Marco a Milano il 22 di") a Parigi all'Opera, il 26 novembre. Inizia la maggio. E' nominato senatore. convivenza con Giuseppina Strepponi. 1881 "Simon Boccanegra", ampiamente rimaneggiato, alla 1848 A Milano, subito dopo le Cinque Giornate, e a Busseto Scala il 24 marzo. per l'acquisto del podere di S.Agata. "Il Corsaro" al Tea- 1884 Prima di "Don Carlo", nella versione italiana in quattro tro Grande di Trieste il 25 ottobre. atti, alla Scala il 10 gennaio. 1849 A Roma, durante la Repubblica, "La battaglia di Legna- 1887 "Otello" alla Scala il 5 febbraio. no" al Teatro Argentina il 27 gennaio. "Luisa Miller" al 1888 Il 6 novembre si inaugura l'Ospedale di Villanova sull'Ar- San Carlo di Napoli l'8 dicembre. da fatto costruire e poi mantenuto dal Maestro. 1850 "Stiffelio" a Trieste il 16 novembre. 1889 Acquista a Milano il terreno per la costruzione della Ca- 1851 "Rigoletto" alla Fenice l'11 marzo. Va a vivere poco dopo sa di Riposo per Musicisti. con la Strepponi a Sant’Agata. Il 28 giugno muore la ma- 1893 "Falstaff" alla Scala il 9 febbraio. dre Luigia Uttini. 1897 Il 14 novembre muore a Sant'Agata Giuseppina Strepponi. 1853 "Il Trovatore" al Teatro Apollo di Roma il 19 gennaio. "La 1898 All'Opéra di Parigi prima dei "" (Ave Traviata" alla Fenice il 6 marzo: un fi asco risarcito l'anno Maria, Stabat Mater, Te Deum, Laudi alla Vergine Maria). dopo, ancora a Venezia, al Teatro San Benedetto con un 1901 Il 27 gennaio il Maestro muore all'Hotel Milan di Milano. trionfo. I funerali in forma semplice il 30 gennaio per la sepoltu- 1855 "Les Vepres Siciliennes " all'Opéra di Parigi il 13 giugno. ra al Cimitero Monumentale e il 27 febbraio in forma so- 1857 "Simon Boccanegra" alla Fenice il 12 marzo. "Aroldo" lenne per il trasporto della sua salma e di quella di Giu- (rifacimento di Stiffelio) al Teatro Nuovo di Rimini il 16 seppina Strepponi nella Cappella della Casa di Riposo agosto. per Musicisti.

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E-mail: [email protected] E-mail: 0761.340695 Tel. Viterbo 01100 3 Verdi, Giuseppe Piazza degli Ardenti Comunale Biblioteca E-mail: [email protected] Tel: 0761.228162 Viterbo 01100 Trento, Viale 24 “Anselmo Anselmi” Provinciale Biblioteca www.bibliotecaviterbo.it

stampato su carta ecologica Fedrigoni freelife