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CARTELLA STAMPA Altre 7 leggende del calcio italiano entrano oggi a far parte della 'Hall of Fame’ La Giuria ha scelto Fabio Cannavaro, Diego Armando Maradona, Carlo Ancelotti, Giuseppe Marotta, Stefano Braschi, Sandro Mazzola e Carolina Morace Firenze, 19 gennaio 2015 Il calcio italiano celebra oggi nella ‘Sala d’Arme’ di Palazzo Vecchio a Firenze la quarta edizione della “Hall of Fame”, il premio istituito dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio e assegnato ogni anno ai più illustri protagonisti della storia calcistica del nostro Paese. I premiati, annunciati lo scorso ottobre, sono Fabio Cannavaro (Giocatore italiano), Diego Armando Maradona (Giocatore straniero), Giuseppe Marotta (Dirigente italiano), Carlo Ancelotti (Allenatore italiano), Stefano Braschi (Arbitro italiano), Sandro Mazzola (Veterano italiano) e Carolina Morace, alla quale, su proposta della Figc, è stato assegnato il premio per la categoria Calcio Femminile, istituita quest’anno. La Commissione, composta dal presidente dell’Ussi Luigi Ferrajolo e dai direttori delle testate giornalistiche sportive nazionali Claudio Brachino (Sport Mediaset), Giovanni Bruno (Sky Sport), Enzo Bucchioni (Quotidiano Sportivo), Riccardo Cucchi (Responsabile Servizi sportivi Radio Rai), Paolo De Paola (Il Corriere dello Sport), Matteo Marani (Il Guerin Sportivo), Andrea Monti (La Gazzetta dello Sport), Vittorio Oreggia (Tuttosport) e Carlo Paris (Rai Sport), ha inoltre assegnato il premio alla memoria a Ferruccio Novo, Carlo Carcano e Giacomo Bulgarelli. Nel corso della cerimonia, i premiati consegneranno un cimelio simbolico della loro carriera che andrà ad arricchire la sezione ‘Hall of Fame’ del Museo del Calcio, istituita nel dicembre 2011. LA COMPOSIZIONE Giocatore italiano Massimo Moratti (2013) Roberto Baggio (2011) Giuseppe Marotta (2014) Paolo Maldini (2012) Franco Baresi (2013) Arbitro italiano Fabio Cannavaro (2014) Pierluigi Collina (2011) Luigi Agnolin e Paolo Casarin (2012) Giocatore straniero Cesare Gussoni e Sergio Gonella (2013) Michel Platini (2011) Stefano Braschi (2014) Marco Van Basten (2012) Gabriel Omar Batistuta (2013) Alla memoria Diego Armando Maradona (2014) Calciatori: Giuseppe Meazza, Giovanni Ferrari, Silvio Piola, Gaetano Scirea (2011), Veterano italiano Angelo Schiavio, Valentino Mazzola (2012), Gigi Riva (2011) Eraldo Monzeglio (2013), Giacomo Dino Zoff (2012) Bulgarelli (2014) Gianni Rivera (2013) Dirigenti: Artemio Franchi, Ottorino Sandro Mazzola (2014) Barassi (2011), Ferruccio Novo (2014) Allenatori: Vittorio Pozzo, Enzo Bearzot, Allenatore italiano Ferruccio Valcareggi, Fulvio Bernardini Arrigo Sacchi e Marcello Lippi (2011) (2011), Nereo Rocco (2012), Carlo Carcano Giovanni Trapattoni (2012) (2014) Fabio Capello (2013) Arbitri: Giovanni Mauro (2011), Concetto Carlo Ancelotti (2014) Lo Bello (2012). Dirigente italiano Adriano Galliani (2011) Giampiero Boniperti (2012) LA GIURIA A decretare le leggende del calcio italiano meritevoli di entrare a far parte della “Hall of Fame” è una Commissione coordinata dal Direttore Generale della Federcalcio Michele Uva e composta dai direttori delle principali testate giornalistiche sportive nazionali. Di seguito la composizione della Giuria che lo scorso ottobre ha assegnato i riconoscimenti per l’edizione 2014: Presidente dell’Ussi Luigi Ferrajolo Direttore de “La Gazzetta dello Sport” ‐ Andrea Monti Direttore de “Il Corriere dello Sport” ‐ Paolo De Paola Direttore di “Tuttosport” ‐ Vittorio Oreggia Direttore de “Il Guerin Sportivo” ‐ Matteo Marani Direttore di “Sky Sport” – Giovanni Bruno Direttore di “Rai Sport” – Carlo Paris Direttore di “Sport Mediaset” – Claudio Brachino Responsabile Servizi sportivi “Radio Rai” ‐ Riccardo Cucchi Direttore del “Quotidiano Sportivo” ‐ Enzo Bucchioni La Commissione decide a maggioranza eleggendo ogni anno un vincitore in sei categorie: ‐ Giocatore italiano (ritirato da almeno due stagioni) ‐ Giocatore straniero (ritirato da almeno due stagioni e che abbia giocato in Italia almeno per cinque campionati) ‐ Veterano italiano (ritirato da almeno 25 anni) ‐ Allenatore italiano (con almeno 15 anni di attività) ‐ Dirigente italiano (con almeno 15 anni di attività) ‐ Arbitro italiano (ritirato da almeno due stagioni) Vengono inoltre nominati ogni anno alcuni grandi campioni del passato ormai scomparsi. LE SCHEDE DEI PREMIATI 2014 GIOCATORE ITALIANO: FABIO CANNAVARO Capitano dell’Italia Campione del Mondo nel 2006 in Germania, Fabio Cannavaro è stato anche l’ultimo calciatore italiano a vincere il Pallone d’Oro. Inizia la carriera nelle giovanili del Napoli, la squadra della sua città, ed esordisce in Serie A nel 1993, a soli 19 anni. Diventa presto un pilastro della difesa partenopea e della Nazionale Under 21, guadagnandosi così le attenzioni dei grandi club italiani. Passato al Parma, diventa uno dei leader di una formazione che alla fine degli anni Novanta ha rappresentato una protagonista del panorama italiano ed europeo. In sette stagioni con i gialloblù vince due Coppe Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa UEFA. Nel 2002 termina la sua avventura a Parma e si trasferisce all’Inter, che lascia per la Juventus dopo due stagioni avare di soddisfazioni. In bianconero Cannavaro torna al livello che l’ha reso un punto fermo anche della Nazionale, di cui detiene il record di presenze da capitano (79 fasce) e nel 2006 tocca il punto più alto della propria carriera con il trionfo azzurro a Berlino, il Pallone d’Oro ed il FIFA World Player. Nello stesso anno passa al Real Madrid di Fabio Capello, dove vince per due anni di seguito la Liga. Nel 2009 torna in Italia, di nuovo alla Juventus, per chiudere la sua carriera nel club di Dubai, Al‐Ahli, e ritirarsi nel 2011. Anno di nascita: 1973 Ruolo: difensore centrale Presenze in Serie A: 421 Presenze in Nazionale: 136 (secondo assoluto) Club: Napoli, Parma, Inter, Juventus, Real Madrid Palmares: 2 Coppe Italia, 1 Supercoppa Italiana, 2 Campionati spagnoli, 1 Supercoppa di Spagna, 1 Coppa UEFA, 2 Europei Under‐21, 1 Campionato del Mondo, 1 Pallone d’Oro Motivazione: Una carriera ricca di successi, dalla Coppa Uefa col Parma ai due campionati spagnoli vinti col Real Madrid, dai due Europei Under 21 a uno scudetto (poi revocato) con la Juventus. Ma l’apoteosi è ovviamente rappresentata dalla magica notte di Berlino nel 2006, quando da capitano della nazionale di Marcello Lippi, ha alzato al cielo la Coppa del Mondo. Quella squadra vinse il Mondiale con appena due gol subiti (un rigore e un autogol): Cannavaro guidò da leader quella difesa quasi imperforabile, guadagnandosi a fine anno il Pallone d’oro e il Fifa World Player, ultimo italiano a fregiarsi di tali trofei. *** GIOCATORE STRANIERO: DIEGO ARMANDO MARADONA Leggenda del calcio per definizione, Maradona, per talento, precocità e risultati raggiunti, occupa senza dubbio uno dei primi posti tra i più grandi calciatori di tutti i tempi. Da giovanissimo è già un fenomeno assoluto e a 16 anni disputa la sua prima stagione tra i grandi dell’Argentinos Juniors, diventando ben presto il più limpido talento del Sudamerica. Con un curriculum di 166 presenze e 116 reti, passa al Boca Juniors, sua squadra del cuore, ma dopo appena una stagione con la maglia gialloblù, il Barcellona lo porta in Spagna. La sua avventura catalana dura due stagioni, 36 partite, 22 gol e tre trofei spagnoli conquistati (campionato, coppa e supercoppa). Nel 1984 Maradona si trasferisce al Napoli. In Italia inizia per “el Pibe de Oro” una nuova vita calcistica. Con lui, la squadra partenopea si impone in campo nazionale ed europeo: in sette stagioni vince due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e una Coppa UEFA. Il suo più grande capolavoro lo riserva per la Nazionale, nel 1986, al Mondiale messicano, quando al termine di un torneo giocato in maniera sublime, porta sul tetto del mondo l’Argentina. La stagione 90/91 a Napoli segna, di fatto, la fine della carriera di Maradona a grandissimi livelli: Siviglia, Newell’s Old Boys e Boca Juniors saranno le ultime maglie che vestirà prima di dare il suo definitivo addio al calcio nel 1997. Anno di nascita: 1960 Ruolo: trequartista Presenze in Serie A: 188 Presenze in Nazionale: 91 Club: Argentinos Juniors, Boca Juniors, Barcellona, Napoli, Siviglia, Newell’s Old Boys Palmares: 2 Campionati italiani, 1 Campionato argentino, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Coppa di Spagna, 1 Supercoppa di Spagna, 1 Campionato spagnolo, 1 Coppa UEFA, 1 Mondiale Under‐20, 1 Campionato del Mondo, 1 Coppa Artemio Franchi, 2 Palloni d’Oro sudamericani Motivazione: Diego Armando Maradona non ha ovviamente bisogno di presentazioni. È il più forte che abbia mai calcato i campi della Serie A e, assieme a Pelé, il più grande giocatore della storia del calcio. Da autentico trascinatore, guidò il Napoli alla conquista di due storici scudetti, quelli del 1987 e del 1990, e alla vittoria in Coppa Uefa nel 1989. Il capolavoro però resta il Mondiale del 1986: grazie alle sue magie, l’Argentina trionfò in Messico assicurandosi la sua seconda Coppa del Mondo: in quell’edizione, Diego incantò il mondo, segnando cinque gol (tra cui quello meraviglioso rifilato agli inglesi) e confezionando cinque assist. *** DIRIGENTE ITALIANO: GIUSEPPE MAROTTA Con oltre trent’anni di carriera alle spalle, Giuseppe Marotta rappresenta uno dei dirigenti italiani di maggior successo del recente passato, in particolare dopo il suo approdo alla Juventus. Partito dal Varese nel 1978, inizia ad acquisire sempre maggiore esperienza passando al Monza nel 1986, dove rimane per tre anni,