PONTIFICIA UNIVERSITÀ DELLA SANTA CROCE

Uficio Comunicazione

* * *

Rassegna Stampa

FEBBRAIO 2016

© Pontiicia Università della Santa Croce Elaborazione: Uficio Comunicazione [email protected] - +39 06 68164399

* Bollettino ad uso interno * Rassegna Stampa – FEBBRAIO 2016

ZE

Scheda sintetica

Tra le Attività interne segnalate sulla stampa nel mese di febbraio 2016, un'ampia copertura è stata data all'annuncio del prossimo Seminario professionale sugli Uffici di comunicazione della Chiesa, che si terrà ad aprile (SIR, SISMOGRAFO, ACISTAMPA, ZENIT, ANCORA ONLINE, FISC, CEI, UCSI, GAUDIUM PRESS); riferimenti sono apparsi anche relativamente alla nascita della rivista FORUM, della Facoltà di Filosofia (ROMASETTE, SIR, SISMOGRAFO).

L'Università è citata a proposito della nomina del prof. a Esarca Apostolico per i cattolici di rito bizantino in Grecia (EFE); e dell'erezione in Paraguay di una Facoltà Ecclesiastica di Teologia Sacra, il cui decano è un alumno della Santa Croce (AICA)

Come professori citati sulla stampa, risultano:

- Rev. Stephen Brock (LUMEN CHRISTI) - Rev. Martin Rhonheimer (ESPRESSO) - Rev. Giuseppe Tanzella-Nitti (RELIGIÓN EN - Rev. Jean-Pierre Schouppe (LA CROCE) LIBERTAD) - Rev. Wenceslao Vial (ARSS) - Yago de la Cierva (LA VERDAD) - Rev. Robert Gahl (REUTERS ET ALL., NATIONAL CATHOLIC REGISTER)

Il settimanale O SÂO PAULO ha raccolto un'intervista al rev. prof. Miguel de Salis.

Sulla rivista PALABRA sono apparsi contributi del rev. prof. José María Galván su Avances en robótica; del rev. prof. Paul O'Callaghan su Los nuevos cielos y la nueva tierra; del rev. prof. Ángel Rodríguez Luño, su Algunas tareas actuales para la teología moral; e del prof. Ralf van Bühren su Caridad en la vida diaria.

© Uficio Comunicazione Indice FEBBRAIO 2016

Attività interne pag. 1. 03/02/2016 Ad aprile seminario sugli Uffici di comunicazione della Chiesa Agenzia SIR 1

2. 09/02/2016 "Laudato si'", una encíclica demasiado argentina Espressonline 2

3. 11/02/2016 Anuncian en Roma seminario sobre comunicación Gaudium Press 3 de la Iglesia en el entorno digital 4. 26/02/2016 All’Università della Santa Croce nasce Forum, Roma Sette 4 rivista online di filosofia Citazioni Università e/o professori pag. 5. 01/02/2016 Cardinal De Paolis: Italian SameSex Legislation Violates Italy’s Constitution National Catholic 5 Register 6. 02/02/2016 2016 Summer Seminars in the Catholic Intellectual Tradition Lumen Christi 6

7. 02/02/2016 El próximo martes 9 de febrero empieza una nueva edición Religión en Libertad 7 del popular curso Science & Faith BCN 8. 03/02/2016 Un monje de Montserrat, nombrado obispo Agenzia EFE 8 del rito bizantino en Atenas 9. 05/02/2016 Se erige en Paraguay la Facultad Eclesiástica de Sagrada Teología AICA 9

10. 09/02/2016 Obispos asistirán a clases de comunicación La Verdad 10

11. 11/02/2016 Padre Pio e quella “creatura della Provvidenza” che sorge su un monte Agenzia ZENIT 11

12. 13/02/2016 Pope gets surprise ‘Lolo Kiko’ doll gift from Filipino priest Manilla Bulletin 12

13. 18/02/2016 Zika crisis pressures Vatican Agenzia Reuters 13 to soften contraception stance 14. 19/02/2016 Pope’s Words on Contraception in Accord With Magisterium, National Catholic 14 Philosophers Say, but Context Is Key Register 15. 22/02/2016 Paolo VI e le suore violentate in Congo. Espressonline 15 Ciò che quel papa non disse mai 16. 24/02/2016 Schouppe e la #libertà religiosa in Europa La Croce 16

17. 26/02/2016 Psicologia e vita cristiana. ARSS 17 Cura della salute mentale e spirituale Interviste pag. 18. 24/02/2016 Com a Palavra: Padre Miguel de Salis Amaral O Sao Paulo 18

Professori come autori pag. 19. 01/02/2016 Avances en robótica: ¿una nueva versión de la torre de Babel? Palabra 19

20. 01/02/2016 Los nuevos cielos y la nueva tierra Palabra 20

21. 01/02/2016 Algunas tareas actuales para la teología moral Palabra 21

22. 01/02/2016 Caridad en la vida diaria Palabra 22 AGENZIA SIR www.agensir.it 03/02/2016

argomento Attività interne

http://agensir.it/quotidiano/2016/2/3/pontificia-universita-santa-croce-ad-aprile-seminario-sugli-uffici-di-comunicazione- della-chiesa/

Ad aprile seminario sugli Uffici di comunicazione della Chiesa

*Segue il testo in originale

------ANCHE IN:

- IL SISMOGRAFO: http://ilsismografo.blogspot.it/2016/02/italia-x-seminario-professionale-sugli.html

- ACISTAMPA: http://www.acistampa.com/story/gestire-la-comunicazione-nella-chiesa-il-seminario-della-santa-croce-2570

- ZENIT: http://it.zenit.org/articles/alla-santa-croce-un-seminario-professionale-sulla-comunicazione-della-chiesa/

- L’ANCORA ONLINE: http://www.ancoraonline.it/2016/02/04/pontificia-universita-santa-croce-ad-aprile-seminario- sugli-uffici-di-comunicazione-della-chiesa/

- FISC: http://www.fisc.it/pls/fisc/v3_s2ew_consultazione.mostra_paginawap?id_pagina=2626&attiva_menu=0&nohtml=0

- CHIESA CATTOLICA ITALIANA: http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_consultazione. mostra_paginawap?id_pagina=78857&attiva_menu=0&nohtml=0

- UCSI: http://www.ucsi.it/index.php/ucsi-news/7373-ucsi-segnala-comunicazione-nella-chiesa-torna-il-seminario-pusc. html

- 1/1 - 4/2/2016 Pontificia Università Santa Croce: ad aprile seminario sugli Uffici di comunicazione della Chiesa | AgenSIR

Direttore Domenico Delle Foglie ervizio Informazione Religioa

MDIA Pontificia Univerità anta Croce: ad aprile eminario ugli Uffici di comunicazione della Chiea

3 feraio 2016 @ 18:00 3 0 2 0 5 0 4 0

“Partecipazione e condivisione. Gestire la comunicazione della Chiesa in un contesto digitale”. È questo il tema del prossimo seminario professionale sugli Uffici di comunicazione della Chiesa, organizzato dalla Facoltà di comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, in programma dal 26 al 28 aprile 2016. Lo scopo dell’edizione di quest’anno è cercare risposte che aiutino i comunicatori della Chiesa a sfruttare gli aspetti positivi e limitare i rischi legati al nuovo scenario della comunicazione pubblica. Tra gli interrogativi che verranno posti: “Come gestire flussi di comunicazione in più direzioni, con tutti gli attori dello scenario sociale? Quali sono gli strumenti più adatti per l’ascolto della conversazione pubblica? Che esperienze ci sono nella formazione delle voci che partecipano a questa conversazione sempre più aperta e bisognosa di contenuti di qualità e di testimoni di umanità? Come promuovere un dialogo pubblico creativo che sia allo stesso tempo fedele al messaggio perenne del Vangelo?”. Relazioneranno, tra gli altri, Charles Marsh (docente all’Università di Kansas, Usa), Antonio Maria Sicari (teologo carmelitano), Daniele Chieffi (responsabile Media Relations di Eni), Anthony Fallah Borwah (vescovo di Gbarnga, Liberia), Philippe Jourdan

http://agensir.it/quotidiano/2016/2/3/pontificia-universita-santa-croce-ad-aprile-seminario-sugli-uffici-di-comunicazione-della-chiesa/ 1/2 4/2/2016 Pontificia Università Santa Croce: ad aprile seminario sugli Uffici di comunicazione della Chiesa | AgenSIR (vescovo di Tallinn, Estonia), Basilio Yaldo (vescovo ausiliare di Baghdad, Iraq), Alessandro Chessa (Imt, Lucca) e Marc Argemí (Sibilare, Barcellona). Il programma prevede, oltre alle relazioni principali, 5 panel e 5 workshop che verteranno su esperienze di alcuni portavoce di conferenze episcopali e direttori di comunicazione, come Ivan Maffeis (Italia), Rafael Medeiros (Brasile), Margaret Doherty (Regno Unito) e Enrique Yeves (Fao); sulla comunicazione di eventi religiosi nell’era digitale, come la recente beatificazione di Oscar Romero; su esperienze di comunicazione nei viaggi con il Papa; su come generare una voce autorevole nelle reti sociali, con Eduardo Arriagada (Università Cattolica di Santiago del Cile) e Daniele Bellasio (caporedattore de “Il Sole 24 Ore”). Mercoledì 27 aprile è inoltre previsto un incontro con il nuovo prefetto della Segreteria per la comunicazione, monsignor Dario E. Viganò, che illustrerà le nuove sfide comunicative della Chiesa. Info: http://www.pusc.it/csi/ucc2016/iscrizioni .

Argomenti COMUNICAZION Perone ed nti DARIO DOARDO VIGANÒ

IVAN MAFFI Luoghi ROMA

3 feraio 2016 © Riproduzione Riervata

ocietà per l’Informazione Religioa - .I.R. pa — Copright © 2016 - P.Iva 02048621003 - Via Aurelia 468 · 00165 Roma - tel. 06.6604841 · fax 06.6640337

http://agensir.it/quotidiano/2016/2/3/pontificia-universita-santa-croce-ad-aprile-seminario-sugli-uffici-di-comunicazione-della-chiesa/ 2/2 chiesa.espresso.repubblica. ESPRESSONLINE 09/02/2016 it argomento Attività interne

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351226?sp=y

"Laudato si'", una encíclica demasiado argentina

*Segue il testo in originale

------ANCHE IN:

INFOVATICANA: http://www.infovaticana.com/sandromagister/laudato-si-una-enciclica-demasiado-argentina/

- 2/1 - 12/2/2016 "Laudato si'", una encíclica demasiado argentina

"Laudato si'", una encíclica demasiado argentina Los efectos del "prejuicio" latinoamericano sobre las soluciones propuestas por el Papa Francisco para sanar al mundo, en el análisis crítico de un teólogo y economista australiano

por Sandro Magister

ROMA, 9 de febrero de 2016 – "Esto es magisterio de la Iglesia. Y hay que obedecer al magisterio". Así ha replicado, molesto, el prelado argentino Marcelo Sánchez Sorondo, canciller de la pontificia academia de las ciencias y de la pontificia academia de las ciencias sociales, el pasado 5 de diciembre a los economistas y estudiosos que habían denunciado lo infundado de las tesis ambientalistas de la "Laudato si'", en un congreso promovido por el Acton Institute en la pontificia universidad de la Santa Cruz.

Lo que sigue es un nuevo análisis crítico de la encíclica del papa Francisco, teológica y científica a la vez, de ciencia económica, política y ambiental.

Su autor es un sacerdote australiano, Paul Anthony McGavin, capellán en la Universidad de Canberra, que reúne en sí la competencia de los estudios teológicos y filosóficos con unos treinta años de investigación en el campo de la economía y del trabajo como docente y director de la Australian Defence Force Academy de Canberra. Su última obra, publicada en 2015, es fruto de una exhaustiva investigación sobre el terreno y lleva por título “Grappling Afresh with Labour Resource Challenges”.

El punto de partida de la crítica del padre McGavin a la "Laudato si'" es la óptica típicamente latinoamericana con la que Jorge Mario Bergoglio mira a la ecología humana y ambiental, como también a cuestiones como la pobreza, la igualdad y la justicia. Un "prejuicio" que bloquea el análisis racional de los fenómenos e invalida las soluciones propuestas.

Además, de nuevo según el padre McGavin, el mismo formidable talento del Papa Francisco para establecer relaciones individuales persona a persona cela su capacidad de comprometerse sobre cuestiones más globales, de sistemas, que atañen a toda la humanidad.

El azar quiere que estas críticas vean la luz pocos días después de que Francisco haya indicado por enésima vez, precisamente en la promoción de "un nuevo estilo de vida" ecológico, la respuesta a la "relación entre la pobreza y la fragilidad del planeta", en el vídeo (ver foto) con el cual el Papa ha ilustrado la intención para el mes de febrero del Apostolado de la Oración: http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351226?sp=y 1/6 12/2/2016 "Laudato si'", una encíclica demasiado argentina

> "Creyentes y no creyentes…"

El extracto que sigue es aproximadamente la mitad del análisis crítico de la "Laudato si'" escrito por el padre McGavin para www.chiesa, cuyo texto íntegro puede ser leído en inglés en esta otra página:

> What's wrong with "Laudato si'"?

El padre McGavin es ya conocido por los lectores de este sitio internet, que seguramente no lo consideran un "tradicionalista".

En su última intervención propuso que los divorciados que se han vuelto a casar pudieran acceder a la comunión con la autorización de su obispo con un rescripto canónico, previa valoración de su caso de manera individual:

> Hipótesis. Un rescripto que autorice la comunión (24.11.2015)

Y en ocasiones anteriores no ha dejado de expresar y motivar su juicio positivo sobre otros aspectos del magisterio y de la personalidad del Papa actual.

______

¿Qué es lo que está equivocado en la "Laudato si'"?

por Paul Anthony McGavin

Generalmente, presto atención a las entrevistas que el Santo Padre hace en el avión, porque me interesan los textos que no han sido editados y que no tienen la voz de un "escritor fantasma", como ocurre con las encíclicas papales. Estas charlas aéreas a menudo son superficiales y a veces tendenciosas. Un párrafo del texto "África nos sorprende", publicado en "L'Osservatore Romano" del 4 de diciembre de 2015, me sorprendió de manera particular. Le preguntaron al Papa sobre el reciente cambio de régimen en Argentina y él respondió:

"He escuchado algunas opiniones, pero verdaderamente, en este momento, de esta geopolítica no sé qué decir, de verdad. De verdad que no lo sé. Porque hay problemas en varios países en esta línea, pero yo realmente no sé por qué o cómo empezó; no sé por qué. De verdad. Que haya varios países latinoamericanos en esta situación de un poco de cambio, es cierto, pero no sé explicarlo".

Aquí atribuyo tendenciosidad, porque la relación de Jorge Mario Bergoglio con el régimen Kirchner parece haber sido conflictiva, pero la llegada a la presidencia de Macri es poco probable que concuerde con la visión de Bergoglio, claramente de centro­izquierda. La visión del Papa y de su escritor fantasma se manifiesta en la "Laudato si'", en la que los redactores parecen ignorar la disfuncionalidad de sus posiciones respecto a la agenda que ellos mismos declaran. Si el Papa hubiera defendido una línea de "Yo de verdad no lo sé", la "Laudato si'" habría podido ser un documento más creíble.

La "Laudato si'" lleva claramente la impronta de Bergoglio (por ejemplo, el texto no eclesial más citado es "The End of the Modern World", de Romano Guardini, sobre cuyos escritos Bergoglio empezó sus estudios de doctorado), pero la evidente falta de coherencia del texto sugiere que hay más de un escritor fantasma detrás del mismo. Lo que es muy evidente en el documento es su cultura latinoamericana, es decir, de las naciones de América del Sur y de Centroamérica, nacidas del imperialismo católico ibérico como "América Latina". En líneas generales, América Latina es conocida a nivel internacional por su retraso económico y sus comportamientos oportunistas que prevalecen en un marco de gobiernos débiles. http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351226?sp=y 2/6 GAUDIUM PRESS es.gaudiumpress.org 11/02/2016 argomento Attività interne

! http://es.gaudiumpress.org/content/76606

Anuncian en Roma seminario sobre comunicación de la Iglesia en el entorno digital *Segue il testo in originale

- 3/1 - 12/2/2016

Anuncian en Roma seminario sobre comunicación de la Iglesia en el entorno digital

Roma (Jueves, 11-02-2016, Gaudium Press) La Facultad de Comunicación Institucional de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz en Roma anunció recientemente que ya están abiertas las inscripciones para el 10º Seminario Profesional de Oficinas de Comunicación de la Iglesia, que en esta ocasión tendrá como tema "Participar y compartir: gestionar la comunicación de la Iglesia en el entorno digital".

El programa académico, que se desarrollará de 26 al 28 de abril en las instalaciones de la universidad pontificia, tiene por objeto responder a los desafíos que plantea la comunicación ante el desarrollo tecnológico y el avance de las redes sociales.

"Se propone buscar algunas respuestas para aprovechar los aspectos positivos que se presentan y limitar los riesgos del nuevo escenario de la comunicación pública: ¿cómo gestionar flujos de comunicación que viajan en múltiples direcciones? ¿Qué experiencias existen sobre la formación de voces para participar en esta conversación siempre más abierta, ávida de contenidos de calidad y testimonios de humanidad? ¿Cómo promover un diálogo público que sea creativo y a la vez fiel al mensaje perenne del Evangelio?", exponen desde el sitio web de la institución educativa.

Asimismo, busca ser un espacio de encuentro para compartir experiencias con comunicadores de diversas partes del mundo: "Además de ofrecer una actualización sobre las nuevas tendencias comunicativas y las modalidades de funcionamiento de las oficinas, el Seminario será una ocasión de intercambio de experiencias entre los profesionales de la comunicación de la Iglesia provenientes de países y culturas diversas".

El seminario comenzará en la mañana del martes 26 de abril con la bienvenida del Rector, Mons. Luis Romera, y la presentación "Comunicar en círculos concéntricos. Una propuesta para las oficinas de comunicación de la Iglesia", que ofrecerá Marc Carroggio, profesor de Dirección de Comunicación de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz.

En este primera jornada se presentará también la conferencia "El nuevo rol de los comunicadores: de difusores de contenidos a promotores de cultura", a cargo de Charles Marsh, profesor de Periodismo y Comunicación Pública de la Universidad de Kansas, Estados Unidos.

En la tarde habrá dos workshops simultáneos, uno con el tema "Del portavoz único a la pluralidad de voces: ventajas y desafíos de la coherencia del mensaje"; el otro sobre "Comunicación de eventos religiosos en la era digital". Igualmente, se desarrollará la primera mesa redonda sobre "Big Data y comunicación institucional".

La tarde cerrará con la presentación "La opinión pública en la Iglesia. Una reflexión comunicativa y eclesiológica", que ofrecerá Norberto González Gaitano, profesor en Ética y Opinión Pública de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz.

El segundo día del seminario, miércoles 27 de abril, comenzará a las 8:30 con el encuentro para la Audiencia General con el Papa Francisco en la Plaza de San Pedro. A las 12:00 está prevista una sesión informativa con el Prefecto de la recién creada Secretaría de Comunicación del Vaticano, el Padre Darío Viganó, quien hablará sobre "Iglesia y nuevos desafíos de comunicación".

La tarde estará marcada por el tercer workshop sobre "Experiencias Comunicaciones de los viajes del Papa"; la conferencia "Políticas corporativas en los social media: principios y tendencias", y la segunda mesa redonda con el tema "La gestión de la identidad digital: experiencias eclesiales".

La jornada del jueves 28 de abril comenzará con la presentación "El poder comunicativo de la misericordia", a cargo de Antonio María Scari, carmelita, teólogo y escritor del Estudio Teológico Carmelitano de Brescia, Italia; y de la Misionera de la Divina Revelación, hermana Emanuela Edwards.

Este día también se desarrollará la tercera mesa redonda con el tema "Las Apps: ¿nuevas vías para compartir valores"; y el cuarto y quinto workshop que abordarán respectivamente "Los debates sobre los valores en las redes sociales: el desarrollo de una voz autorizada" y "Desafíos de la televisión católica en el entorno digital".

Antes de la clausura del seminario, que estará a cargo de José María La Porte, Decano de la Facultad de Comunicación Institucional de la Pontificia Universidad de la Santa Cruz, tendrán lugar otras dos mesas redondas, una con el tema "Iglesia y comunicación: aprender de los cristianos en ambientes hostiles", la otra sobre "La voz de los periodistas: cinco noticias sobre la Iglesia para el año que viene".

Los interesados en participar pueden hacerlo ingresando al sitio web http://es.pusc.it/csi/ucc2016, donde encontrarán los http://es.gpasos audparaiumpress.o inscribirse,rg/content/76 así como606 información completa del programa académico. 1/2 ROMA SETTE www.romasette.it 26/02/2016

argomento Attività interne

http://www.romasette.it/alluniversita-della-santa-croce-nasce-forum-rivista-online-di-filosofia/

All’Università della Santa Croce nasce Forum, rivista online di filosofia * Segue il testo in originale

------ANCHE IN:

- SIR: http://agensir.it/quotidiano/2016/2/25/universita-santa-croce-nasce-forum-nuova-rivista-on-line/

- IL SISMOGRAFO: http://ilsismografo.blogspot.it/2016/02/italia-pontificia-universita-della.html

- 4/1 - All’Università della Santa Croce nasce Forum, rivista online di filosofia di Redazione online - Feb 26, 2016

Già in rete il primo volume annuale della pubblicazione, che ospiterà anche saggi di introduzione, analisi e commento a classici e opere di rilievo

“Forum. Supplement to Acta Philosophica” è la nuova rivista online di filosofia nata presos la Pontificia Università della Santa Croce. Una pubblicazione periodica – un volume annuale – che ha lo scopo di raccogliere i contributi scientifici provenienti dalle attività accademiche e di ricerca svolte dalla facoltà.

Il primo volume raccoglie i contributi presentati nei panel di discussione del convegno di studi “La filosofia come Paideia”, organizzato dall’ateneo lo scorso 23 e 24 febbraio. Si tratta di 30 contributi, in varie lingue, che sviluppano sotto diverse angolature – dalla storia della filosofia, l’estetica e la formazione dell’affettività, alle professioni e alla filosofia dell’educazione – alcune linee di riflessione sulla funzione educativa della filosofia.

“Forum”, precisano dall’ateneo, si propone anche di «diventare uno strumento utile all’attività di studio e approfondimento personale attraverso la pubblicazione di saggi di introduzione, analisi e commento a classici e a opere filosofiche di rilievo». I contributi della rivista on-line sono consultabili sul sito di Forum e scaricabili integralmente in NATIONAL CATHOLIC REGISTER www.ncregister.com 01/02/2016

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.ncregister.com/daily-news/cardinal-de-paolis-italian-same-sex-legislation-violates-italys-constitutio

Cardinal De Paolis: Italian SameSex Legislation Violates Italy’s Constitution

*Segue il testo in originale

- 5/1 - 9/3/2016 Print Article for the National Catholic Register

DAILY NEWS Cardinal De Paolis: Italian Same-Sex Legislation Violates Italy’s Constitution Speaking last weekend as hundreds of thousands of pro-family Italians rallied in against the proposed bill, he said it also contradicts Church teaching, natural law and common sense.

BY EDWARD PENTIN | Posted 2/1/16 at 5:21 PM

ROME — An Italian cardinal has said that proposed legislation to allow same-sex unions and adoption by same-sex couples in Italy is “fundamentally against the Italian constitution” as well as Catholic doctrine, "the natural moral law" and "common sense.”

“We believe that marriage is a natural reality, and one cannot alter that through the law,” Cardinal Velasio De Paolis told the Register Jan. 30.

“It’s a point of civil legislation, and we must respect the civil order; but we are also citizens who have a responsibility to the country and to doctrine, and we have the right and obligation to support the faithful,” he said.

The cardinal was speaking on the same day that hundreds of thousands of people from all over Italy descended on Rome’s Circus

Maximus to defend marriage in the face of the legislation.

The event organizer, Massimo Gandolfini, said the numbers of those attending were “many, many more than we thought” and estimated the crowd size to be 2 million. (The more likely figure, based on the size of Circus Maximus and crowd-density calculations, was 200,000-300,000, but the number nevertheless filled the historic venue almost to capacity.)

If passed, the so-called Cirinnà bill would grant same-sex couples — as well as non-married couples of the opposite sex — the same legal rights as married couples of the opposite sex. Among the legal allowances would be the adoption of a child by the same-sex partner of his or her parent.

Italy is the only major Western European country to offer no legal rights to same-sex couples. Gandolfini, a member of the Neocatechumenal Way and a married father of seven adopted children, said protesters didn’t want amendments but the entire rejection of the bill. “Without limits, our society will go mad!” he told the rally. “We are here for the family; we’re not against anyone,” he added.

Italian Prime Minister Matteo Renzi, who has pushed for such legislation since his election in 2014, has said a total rejection of the bill would be “unacceptable” because Europe has repeatedly criticized Italy for not allowing rights for same-sex couples. Last July, the European Court of Human Rights ruled that Italy violates the European Convention on Human Rights by not recognizing same-sex couples’ right to family life.

Cardinals’ Comments

Saturday’s event comes nearly a decade after the 2007 Family Day helped scupper a previous civil-union bill under Romano Prodi’s government. At that time, the Italian bishops took a leading role in opposing the legislation under the leadership of Cardinal Camillo Ruini, former president of the Italian bishops’ conference.

This time around, the cardinal warned members of parliament they “would do well to listen” to the protesters at Family Day.

Asked why he opposed the bill even though proponents claim it won’t affect Italy’s ban on “womb rental” for surrogacy, Cardinal Ruini said he believes the stepchild-adoption provision would open the door to such a practice. “How else can two men have a child?” he said.

Cardinal De Paolis, president emeritus of the Prefecture for Economic Affairs of the Holy See, said that, despite the resistance, the bill will probably pass. http://www.ncregister.com/site/print_article/48213/ 1/3 9/3/2016 Print Article for the National Catholic Register “Unfortunately, I have little optimism, because the overall mentality of the majority is in favor,” he said.

But some saw Saturday’s rally as a hopeful sign — the beginning of a possible backlash against a culture that views same-sex relations as licit.

“This event is a very positive development, because, three years ago, most Italian people were unaware of what was going on,” said Riccardo Cascioli, editor of the Italian daily newspaper La Nuova Bussola Quotidiana. “Now you can see more and more, also compared to a demonstration in June, that there’s a much greater desire to participate and to say, ‘No’ to all the bad consequences of this law.”

Citizens Mobilize

The “continuing momentum” to oppose it, Cascioli told the Register, contrasts with recent protests by those in support of the legislation. Despite having the media and powerful lobby groups on their side, “they couldn’t gather very many,” he noted.

Professor Roberto De Mattei of the pro-life group Famiglia Domani said public displays of resistance have been forming since Italy’s March for Life, now in its fifth year, which “gave an impulse to manifestations like this.”

Whereas the 2007 protests were spearheaded by the Italian bishops and backed by then-opposition leader Silvio Berlusconi, he noted how, “in this case, the decision has been promoted from the bottom up, not the top down.” The bishops’ conference, he said, has been obliged to follow the general mobilization by laypeople. “This is very interesting: The bishops were pushed to protest.”

It is no secret that the Italian episcopate was divided over how or whether to support Family Day. Bishop Nunzio Galantino, secretary general of the Italian bishops’ conference, appointed by , wanted a non-confrontational approach, as opposed to that of Cardinal Angelo Bagnasco, president of the Italian bishops, who wanted to repeat the example of Cardinal Ruini and Benedict XVI in 2007.

Bishop Galantino is hoping for a “pacific agreement on this, if possible,” said De Mattei, but he added that, in his opinion, such an approach is “not possible” because of widely differing “conceptions of life” between those campaigning for a change in the law and those who are opposed to it from the point of view of the natural moral law.

Broad-Based Movement

The lack of participation by the Italian bishops, the reluctance of Vatican institutions to give the rally much attention (L’Osservatore Romano gave it a cursory mention on the inside pages of its Saturday edition), and the seeming reticence of Pope Francis to speak out in support of the event, caused considerable concern in the run-up to the event, as it came to be seen by some, as a “No” to Catholics to mobilize against the legislation.

Throughout his papacy, the Holy Father has defended marriage and has criticized same-sex unions. Although he most recently spoke out strongly in favor of marriage in a speech to the Roman Rota on Jan. 22, saying there can be “no confusion between the family willed by God and every other type of union,” he said no more on the issue.

But this papal approach was in many ways in line with that of the rally organizers. They asked that the meeting not be associated with any “movement, association, group, party, committee or any other religious leader” because they didn’t want it to have any “sectarian connotation” or be seen as only a Catholic gathering.

Even Kiko Argüello, founder of the Neocatechumenal Way, which transported many families to the event, was told not to speak just days before the event, according to a letter obtained by Vaticanist Sandro Magister. Argüello did eventually address the rally, but in a personal capacity.

Participants’ Perspectives

Despite the absence of senior Church figures (only one bishop reportedly attended) and public papal support for the event, some saw it as an important strategy. “Such an approach showed it’s not about religion, but about human nature,” said Augusto Silberstein, a Brazilian student at the Pontifical University of the Holy Cross in Rome, who attended the event. “That’s the power of it. If it were tied to the Catholic hierarchy, some Catholic movement, religious group, or any group, it would have put limits on it.”

He said he thought it was “very, very well thought out” to show that it was open to everyone. “You had people from the political left and people from the right. It also showed this was a movement of laypeople,” he noted.

On the Pope’s silence, he said it was important not to give the idea to adversaries that the event was “being steered by the Pope, which it wasn’t,” because it allowed politicians to see what the people really think. http://www.ncregister.com/site/print_article/48213/ 2/3 9/3/2016 Print Article for the National Catholic Register What is crucial now, he believes, is to “go much deeper” and try not just to change the law, but also to “change culture.” The rally was very important to show “that people who think this way are not alone,” he said, but added that changing the culture cannot be done with one or two events and needs a “series of initiatives.”

“That’s where the laymen have to mobilize and be creative” and show that the way of living they are fighting for is “much better than the alternative,” he said.

Dominican Father Ezra Sullivan, an American studying at the Pontifical University of St. Thomas Aquinas, also attended the rally. He told the Register he is hopeful that it will mark a start in changing people’s opinions and believes it will unite them in creating “good political consequences.”

“As Rome is still the capital of the world, I believe Americans can take their cue from Romans who fight for the truth,” he said.

Cause for Political Reflection

Although pessimistic about the outcome of this legislation, Cardinal De Paolis also believes the rally forced politicians to “take into account the will of the electorate.”

The Cirinnà bill was passed in the lower house of the Italian parliament last week. The Senate will begin debating it tomorrow. A final vote on the text, with additional amendments, is expected on Feb. 11.

Edward Pentin is the Register’s Rome correspondent.

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http://www.ncregister.com/site/print_article/48213/ 3/3 LUMEN CHRISTI www.lumenchristi.org 02/02/2016

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.lumenchristi.org/graduate-seminars/

2016 Summer Seminars in the Catholic Intellectual Tradition

*Segue il testo in originale

- 6/1 - 12/2/2016 2016 Summer Seminars in the Catholic Intellectual Tradition |

2016 SUMMER SEMINARS IN THE CATHOLIC INTELLECTUAL TRADITION

Now in their eighth year, the Lumen Christi Institute’s Summer Seminars in the Catholic Intellectual Tradition are open to graduate students in the humanities, social sciences, and other relevant areas of study. Room, board, and a travel stipend are included for those whose applications are accepted. Each seminar includes five days of intensive discussion based on close reading of the assigned texts as well as daily presentations given by the professor and student participants. A deep knowledge of the material is not required to apply. The goal of each seminar is twofold: first, to enable participants to gain mastery over the material under discussion, both for teaching and research purposes; and second, to deepen participants’ understanding and awareness of the Catholic intellectual tradition.

Detailed application requirements and instructions can be found in the online application site linked below. Applications for all three seminars are due on February 1, 2016.

2016 SEMINARS

Aquinas’s Five Ways and Where they Lead Prof. Stephen L. Brock School of Philosophy, Pontifical University of the Holy Cross, Rome June 23‑28, 2016

This intensive seminar will discuss St. Thomas Aquinas’s Five Ways of proving the existence of a God and the conception that he thinks they yield: that of a God who is at once utterly simple and utterly perfect, and therefore utterly beyond our comprehension. The sessions will center on Summa Theologiae, I, qq. 2‑4—especially, of course, q. 2, a. 3, which contains the Five Ways themselves—and on selected texts from qq. 12 & 13. Participants will also discuss relevant passages from other works of St. Thomas, as well as his historical influences and some related contemporary issues.

Fr. Stephen L. Brock is Professor of Medieval Philosophy at the Pontifical University of the Holy Cross, Rome. He is a member of the Pontifical Academy of St. Thomas Aquinas and is the author of Action & Conduct: Thomas Aquinas and the Theory of Action and most recently The Philosophy of Saint Thomas Aquinas: A Sketch. He has written numerous articles on various aspects of the thought of Thomas Aquinas, and he has edited several collections including Thomas Aquinas and the Subject of Metaphysics.

The Thought of John Henry Newman Prof. Ian Ker Merton College, Oxford July 9‑16, 2016 http://www.lumenchristi.org/graduate-seminars/ 1/5 12/2/2016 2016 Summer Seminars in the Catholic Intellectual Tradition | Now in its fourth consecutive year, this intensive seminar will examine Newman’s achievements as theologian, philosopher, educator, preacher, and writer. Remarkably, in each of these areas Newman produced works that have come to be recognized as classics: An Essay on the Development of Christian Doctrine, The Grammar of Assent, The Idea of a University, The Parochial and Plain Sermons, and the Apologia Pro Vita Sua. This seminar will approach Newman’s thought through a critical engagement with these texts.

http://www.lumenchristi.org/graduate-seminars/ 2/5 RELIGIÓN EN LIBERTAD www.religionenlibertad.com 02/02/2016

argomento Citazioni Università e/o professori

! http://www.religionenlibertad.com/el-proximo-martes-9-de-febrero-empieza-una-nueva-edicion-del-47537.htm

El próximo martes 9 de febrero empieza una nueva edición del popular curso Science & Faith BCN *Segue il testo in originale

- 7/1 - 9/3/2016 Versión para imprimir - El próximo martes 9 de febrero empieza una nueva edición del popular curso Science & Faith BCN - ReL

El próximo martes 9 de febrero empieza una nueva edición del popular curso Science & Faith BCN

Actualizado 2 febrero 2016 ­ 0:0 ReL El Es físico y prior de Poblet, el «monasterio más ecológico»: defiende la sinergia entre ciencia y fe

«A mí la ciencia me ayuda a creer más», dice el padre Marlés, físico y promotor de Science & Faith

Milagros, vida corporal tras la muerte, ¿Adán era neandertal?: preguntas incisivas de ciencia y fe

Ni la neurociencia ni la física moderna apuntan contra la existencia de Dios, señala Javier Igea

próximo martes, 9 de febrero, empieza una nueva edición del exitoso curso online Science and Faith BCN (scienceandfaithbcn.com), que ofrece la Facultad de Teología de Cataluña, bajo el patrocinio del Pontificio Consejo para la Cultura con ayuda de la Fundación Templeton.

Es un curso online de alta divulgación en lengua española, abierto a alumnos que se conecten desde cualquier parte de España, Hispanoamérica o del mundo.

El próximo martes, 9 de febrero, empieza una nueva edición del exitoso curso online Science and Faith BCN (scienceandfaithbcn.com). Aún es posible apuntarse a este curso online en español, cada vez más popular.

Su promotor, Emili Marlés, físico y sacerdote de la diócesis de Terrassa (su área de estudios se ha especializado precisamente en el diálogo ciencia-fe), explica a ReL que aunque el país http://www.religionenlibertad.com/articulo_imprimir.asp?idarticulo=47537 1/6 9/3/2016 Versión para imprimir - El próximo martes 9 de febrero empieza una nueva edición del popular curso Science & Faith BCN - ReL que aporta más alumnos al curso es España, más de la mitad de los participantes son de países hispanoamericanos, y que también hay alumnos que se conectan desde países lejanos como Japón o Australia.

Profesores, catequistas, gente que quiere saber "Muchos de nuestros alumnos son profesores de escuelas católicas o profesores de religión, porque el curso está reconocido como curso de formación de profesores. También hay catequistas. Otros muchos son sólo personas que quieren conocer y entender mejor su fe y su relación con la ciencia", explica Marlés. "Al finalizar cada edición, consultamos a nuestros alumnos y un 95% dice que recomendaría el curso a amigos suyos".

Un alumno de Science & Faith necesita dedicarle 3 o 4 horas a la semana durante 10 meses; estudiará 12 lecciones, dedicando 3 semanas a cada lección. El curso completo computa como 6 créditos en la Facultad de Teología de Cataluña, que tiene convenios educativos a través de la Generalitat de Cataluña. Para este curso no hace falta tener una gran formación en ciencias ni en teología: cualquiera que haya cursado bachillerato y muestre interés se beneficiará mucho y lo seguirá bien.

Un ejemplo de como es una sesión online se puede explorar en versión "de prueba" aquí: http://scienceandfaithbcn.sokrator.net/index.php

Expertos reputados diseñan las lecciones Los cursos los preparan expertos reputados en el diálogo ciencia-fe. El núcleo principal procede de la Facultad de Teología de Catalunya y forman parte del grupo de investigación Theosciences. También hay profesores de Roma (Pontificio Consejo de la Cultura, Pontificia Università Gregoriana, Pontificia Università della Santa Croce) y de la Universidad Católica de Valencia.

Algunos de estos expertos son:

- Gennaro Auletta: Director del máster "Ciencia y Filosofía" de la Pontificia Universidad Gregoriana. Especialista en la interpretación de la Mecánica Cuántica. http://www.religionenlibertad.com/articulo_imprimir.asp?idarticulo=47537 2/6 9/3/2016 Versión para imprimir - El próximo martes 9 de febrero empieza una nueva edición del popular curso Science & Faith BCN - ReL

- David Jou Mirabent: Catedrático física en al UAB, Uno de los mejores divulgadores científicos de España, muy empeñado en el diálogo con la filosofía y la teología. También es poeta.

- Giuseppe Tanzella-Nitti: Licenciado en Astronomía en la Universidad de Bolonia. Sacerdote desde 1987 y Doctor en Teología.

- Armand Puig i Tàrrech: Decano de la Facultad de Teología de Catalunya. Es Biblista, autor del Bestseller sobre el Jesús histórico "Jesús un Biografía".

- Francesc Nicolau Ponts: Subdirector del Museo de Geología del Seminario de Barcelona. Profesor de Filosofía de la naturaleza. 23 libros de divulgación científica y del diálogo fe-razón.

- Manuel García Doncel: Catedrático emérito de Física Teórica de la UAB. Fundador del Centro de estudios de Historia de la Ciencia. Uno de los profesores más activos del diálogo Teología- ciencias de España.

- Joan Planellas: Sacerdote de la diócesis de Girona. Doctor en Teología por la Pontificia Universidad Gregoriana de Roma. Profesor de teología de la FTC.

- Justo Aznar Lucea: Doctor en Medicina, por la Universidad de Navarra, Jefe del Departamento de Biopatología Clínica y Coordinador de la Unidad de Investigación Bioquímica, del H. Universitario La Fe de Valencia. Actualemte es Director del lnstituto de Ciencia de la Vida

El curso puede recibirse con la ayuda de tutores personales que acompañan y evalúan el avance del estudiante. Estos tutores son:

- Bernard Farrell-Roberts: Licenciado en Bioética, Teología y Filosofía. Profesor de Bioética. Doctorandus en Sagrada Teologia y Bioética. Con gran experiencia en cursos de aprendizaje online.

- Ricard Casadesús Castro: Doctor en Química. Licenciado en Teología y Filosofía

- Lluc Torcal Sirera: Prior del Monasterio Cisterciense de Santa María de Poblet. Licenciado en Física y Teología. Doctor en filosofía (la interpretación de la Mecánica Cuántica).

Science and Faith es un curso 100% online. Cada lección ofrece un vídeo introductorio, junto con un artículo de e-learning y acceso a lecturas, vídeos y podcasts que profundizan el tema. La lección se cierra con un autotest y la participación en el forum de debate. http://www.religionenlibertad.com/articulo_imprimir.asp?idarticulo=47537 3/6 AGENZIA EFE www.efe.es 03/02/2016

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Un monje de Montserrat, nombrado obispo del rito bizantino en Atenas *Segue il testo in originale

------ANCHE IN:

- EL CONFIDENCIAL: http://www.elconfidencial.com/ultima-hora-en-vivo/2016-02-02/el-papa-nombre-a-un-monje-de- montserrat-obispo-del-rito-bizantino-en-atenas_814123/

- LA VANGUARDIA: http://www.lavanguardia.com/vida/20160202/301850722115/un-monje-de-montserrat-nombrado- obispo-del-rito-bizantino-en-atenas.html

- 8/1 - 4/2/2016 Un monje de Montserrat, nombrado obispo del rito bizantino en Atenas

CAT-RELIGIÓN OBISPO Un monje de Montserrat, nombrado obispo del rito bizantino en Atenas

0 0 Temas relacionados 02/02/2016 17:52

Barcelona, 2 feb (EFE).- El papa Francisco ha nombrado hoy obispo de los católicos del rito bizantino en Atenas (Grecia) al monje benedictino de Montserrat Manuel Nin, ha informado esta congregación, que ha expresado su "júbilo" por la noticia.

El padre Nin es desde 1999 rector del Pontificio Colegio Griego de Roma, que acoge seminaristas católicos de rito bizantino de Italia, Europa del Este y Tierra Santa, y ahora ha sido nombrado Exarcado (obispo) de los católicos griegos de rito bizantino, con residencia en Atenas, adonde tendrá que trasladarse.

Nin nació en El Vendrell (Tarragona) el 20 de agosto de 1956 y cursó los estudios primarios y secundarios en El Vendrell y en el colegio La Salle de , e ingresó en el Monasterio de Montserrat el 20 de septiembre de 1975.

Hizo la profesión temporal en 1977 y la solemne en 1980, mientras que el 22 de noviembre de 1997 fue ordenado diácono en Roma y el 18 de abril de 1998 recibió la ordenación presbiteral en Montserrat por parte del entonces arzobispo de Tarragona Lluís Martínez Sistach.

El 14 de noviembre de 1999 fue bendecido archimandrita (superior de una comunidad) de la diócesis de Akko, Haifa, Nazaret y toda Galilea por el arzobispo melquita Boutros Mouallem.

Manuel Nin Güell cursó los estudios de bachillerato en teología en la Escuela Teológica de Montserrat, donde se inició en las lenguas clásicas: latín, griego y asirio. data:text/html;charset=utf-8,%3Cdiv%20class%3D%22row%22%20style%3D%22box-sizing%3A%20border-box%3B%20margin%3A%200px%20-8px%3B%… 1/3 4/2/2016 Un monje de Montserrat, nombrado obispo del rito bizantino en Atenas Posteriormente, desde 1984 a 1987 cursó la licenciatura de Teología Patrística en el Instituto patrística "Augustinianum", en Roma, donde además completó su formación con cursos en el Instituto Monástico de San Anselmo, en el Pontificio Instituto Litúrgico y el Pontificio Instituto Oriental.

De 1987 a 1989 volvió a Montserrat para enseñar teología, patrología, introducción a las liturgias orientales y griego en la Escuela Teológica del Monasterio.

En 1989 regresó a Roma para elaborar la tesis doctoral y donde ha impartido clases de Liturgias Orientales y de patrología en el Pontificio Instituto Litúrgico y en el Instituto Monástico, dos de los centros de estudios que los benedictinos tienen en Roma.

Con los años, amplió su labor docente en Roma con clases en la Universidad de la Santa Cruz, en el Pontificio Instituto Oriental y en la Universidad Gregoriana, sin dejar la docencia puntual en la Escuela Teológica de Montserrat.

Desde marzo de 1994 es consultor de la Congregación para las Iglesias Orientales, y a partir de enero de 1996 pasó a residir en el Pontificio Colegio Griego de Roma, primero como director espiritual (1996-1999) y desde junio de 1999 como Rector.

Desde 1998 es asistente del abad presidente de la Congregación benedictina de Subiaco-Montecassino, a la que pertenece el Monasterio de Montserrat.

Manuel Nin es experto en patrología asiria y en liturgias orientales, y en 2013 fue nombrado consultor de la Ufficio para las Celebraciones Litúrgicas del Papa, además de académico de la Biblioteca Ambrosiana (Milán), sección caldea.

El pasado 1 de septiembre de 2015 fue nombrado, también por el papa Francisco, consultor de la Comisión de Liturgia de la Congregación para las Iglesias orientales.

El padre Nin es autor de varios libros sobre autores de los primeros data:text/html;charset=utf-8,%3Cdiv%20class%3D%22row%22%20style%3D%22box-sizing%3A%20border-box%3B%20margin%3A%200px%20-8px%3B%… 2/3 4/2/2016 Un monje de Montserrat, nombrado obispo del rito bizantino en Atenas siglos y de las liturgias del Oriente cristiano.

El Exarcado (Diócesis) Apostólico de Atenas en Grecia es una diócesis directamente dependiente de la Santa Sede, por lo que lleva este título de exarcado apostólico.

Se trata, por tanto, de una diócesis no sufragánea de una sede metropolitana, sino que tiene su origen de comunión eclesial -esta podría ser la traducción de la palabra griega "exarcado"- directamente con la Sede Romana.

Esta diócesis ha tenido cuatro obispos desde su fundación: George Calavassy (1932-1957); Hyakinthos Gad (1958-1975); Anárghyros Printesis (1975-2008) y Dimitrios Salachas (2008-2016). EFE

data:text/html;charset=utf-8,%3Cdiv%20class%3D%22row%22%20style%3D%22box-sizing%3A%20border-box%3B%20margin%3A%200px%20-8px%3B%… 3/3 AICA www.aica.org 05/02/2016

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.aica.org/print.php?id=21750

Se erige en Paraguay la Facultad Eclesiástica de Sagrada Teología

*Segue il testo in originale

------ANCHE IN:

- 20 MINUTOS: http://www.20minutos.com.mx/noticia/58624/0/impulsan-en-paraguay-carrera-eclesiastica-aprobada- por-el-vaticano/

- 9/1 - 12/2/2016 + Se erige en Paraguay la Facultad Eclesiástica de Sagrada Teología Viernes 5 Feb 2016 | 10:03 am Asunción (Paraguay) (AICA): La Santa Sede, a través de la Congregación para la Educación Católica, aprobó la creación de la Facultad Eclesiástica de Sagrada Teología, integrada a la Universidad Católica “Nuestra Señora de la Asunción”, del Paraguay. Decano fue nombrado el presbítero Virgilio Rodi Alonso. La Facultad fue instituida después de más de 40 años de existencia del anterior Instituto Superior de Teología, afiliado a la Facultad de Teología de la Pontificia Universidad Católica Argentina Santa María de los Buenos Aires (UCA), desde hace 23 años.

La Santa Sede, a través de la Congregación para la Educación Católica, aprobó la creación de la Facultad Eclesiástica de Sagrada Teología, integrada a la Universidad Católica “Nuestra Señora de la Asunción”, del Paraguay. Decano fue nombrado el presbítero Virgilio Rodi Alonso.

La nueva Facultad Eclesiástica de Sagrada Teología (FEST) fue aprobada por la Santa Sede el 12 de diciembre de 2015. Es una Institución Eclesiástica educativa de la Conferencia Episcopal Paraguaya (CEP), integrada académicamente a la Universidad Católica “Nuestra Señora de la Asunción”. Sus antecedentes están en el Instituto Superior de Teología.

La FEST tiene como fines la investigación, enseñanza y difusión de la doctrina sagrada, así como la formación superior y la preparación pastoral de los futuros presbíteros y diáconos. Tiene derecho a conferir grados académicos en Teología en nombre de la Santa Sede, además de una titulación en Ciencia Pastoral con reconocimiento civil del Estado paraguayo. Tendrá su sede exclusivamente en la jurisdicción de la Arquidiócesis de la Santísima Asunción.

Decano El padre Virgilio Rodi fue electo decano por la Asamblea General Extraordinaria de la CEP y nombrado por decreto de la Santa Sede el 28 de enero. El padre Rodi ya está en ejercicio pleno de sus funciones.

El nuevo decano es bachiller en Teología por la Facultad de Teología de la Pontificia Universidad Católica Argentina Santa María de Buenos Aires y licenciado en Derecho Canónico por la Pontificia Universidad de la Santa Cruz en Roma. Desde 2015 es párroco de la parroquia Virgen de Fátima del barrio de la Recoleta, canciller de la arquidiócesis y juez de primera instancia en el Tribunal Eclesiástico. Es docente universitario desde 1981.

Los obispos consideran de gran importancia la creación de esta institución como respuesta a la necesidad de profundizar la formación intelectual y teológica del clero, ya que los estudios superiores adquirieron relevancia en nuestro país recién a partir de la segunda mitad del siglo pasado.

Antecedentes y organización La Facultad fue instituida después de más de 40 años de existencia del anterior Instituto Superior de Teología, afiliado a la Facultad de Teología de la UCA, desde hace 23 años. El anterior Instituto concedía, exclusivamente, el título de Licenciatura en Ciencia Pastoral por la Universidad Católica “Nuestra Señora de la Asunción”; el título eclesiástico de “Bachiller en Teología” lo concedía la Pontificia Facultad de Teología de la UCA.

La Facultad está inserta en la organización formal de la Universidad Católica pero es una Institución de la Conferencia Episcopal Paraguaya y pertenece a la Santa Sede. Se rige por la Constitución Apostólica Sapientia Christiana y por su propio Estatuto y Reglamentos. No obstante, en su configuración jurídica asume ciertas normativas académicas y disciplinarias de la Universidad Católica. http://www.aica.org/print.php?id=21750 1/2 12/2/2016 +

El actual ordenamiento jurídico­canónico de la Facultad le confiere la potestad institucional de otorgar el título de Bachiller en Sagrada Teología. Y podrá, además, conceder en el futuro títulos eclesiásticos de Licenciatura especializada en las diversas áreas de la teología: Teología Bíblica, Teología Dogmática, Teología espiritual; Teología pastoral, Derecho Canónico, etc. Para quienes deciden continuar sus estudios, la facultad podrá conceder el máximo grado o título de doctor.

Los obispos paraguayos celebran contar con una Facultad Eclesiástica porque facilitará enormemente la especialización del clero nacional, de laicos y de religiosos de la Iglesia en el Paraguay.

La formación siempre tuvo un costo muy alto en los centros de estudios europeos o extranjeros, mas con la creación de la Facultad Eclesiástica, los estudios serán mucho más accesibles y los títulos y certificaciones obtenidos serán válidos en la Iglesia Universal. Con esto habrá un considerable número de evangelizadores cualificados que podrán enfrentar con holgura los actuales desafíos pastorales.+

http://www.aica.org/print.php?id=21750 2/2 LA VERDAD www.periodicolaverdad.com 09/02/2016

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.periodicolaverdad.com/index.php/home2-6/25-noticias/iglesia-en-el-mundo/nacional/3626-obispos- asistiran-a-clases-de-comunicacion

Obispos asistirán a clases de comunicación

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Relacionados AGENZIA ZENIT www.zenit.org 11/02/2016

argomento Citazioni Università e/o professori https://it.zenit.org/articles/quel-miracolo-che-e-la-casa-sollievo-della-sofferenza/

Padre Pio e quella “creatura della Provvidenza” che sorge su un monte

*Segue il testo in originale

- 11/1 - 12/2/2016 Padre Pio e quella “creatura della Provvidenza” che sorge su un monte – ZENIT – Italiano

Padre Pio e quella “creatura della Provvidenza” che sorge su un monte

Un’eccellenza nelle cure mediche, ma anche luogo d’accoglienza e d’attenzione verso i pazienti. La Casa ollievo della offerenza raccontata dal suo direttore generale

(https://it.zenit.org/articles/quel­miracolo­che­e­la­casa­sollievo­della­sofferenza/) La Chiesa Per La Scuola ­ Roma 10 Maggio 2014 (Opera Padre Pio)

In cima a un monte del Gargano, immerso nella fitta vegetazione locale, c’è un bianco complesso di edifici che è un’eredità che San Pio da Pietrelcina ha lasciato al territorio nel quale ha vissuto. Una città ospedaliera che consta di 900 posti letto e che ogni anno riesce ad accogliere in ricovero circa 57mila persone e a garantire 1,3 milioni di prestazioni ambulatoriali. Una struttura tecnicamente adeguata alle più ardite esigenze cliniche. Un’eccellenza sanitaria, vanto del Meridione e dell’Italia intera. Questa è la Casa Sollievo della Sofferenza.

Dietro la nascita di un simile “miracolo”, l’ardente desiderio di un frate cappuccino che ha speso la sua esistenza umilmente, in preghiera, al servizio della Chiesa e dei fratelli. La realizzazione di questa clinica fu agognata da Padre Pio a tal punto che la definì la “pupilla dei miei occhi”. Un “pupilla” che oggi, a sessant’anni dalla sua inaugurazione, si volge verso il prossimo, il malato, il sofferente per offrire cura e amore.

https://it.zenit.org/articles/quel-miracolo-che-e-la-casa-sollievo-della-sofferenza/ 1/5 12/2/2016 Padre Pio e quella “creatura della Provvidenza” che sorge su un monte – ZENIT – Italiano Per avere coscienza di come il carisma del Fondatore sia un realtà viva e contagiosa all’interno di queste mura, basta ascoltare la raggiante voce con cui parla del suo lavoro il dott. Domenico Francesco Crupi, direttore generale nonché vice­presidente della Casa Sollievo della Sofferenza. Un lungo curriculum alle spalle, il dott. Crupi non esita a definire quella attuale la “esperienza professionale migliore che potesse capitarmi”. Con lui, nella Giornata Mondiale del Malato e a margine dell’esposizione a San Pietro delle spoglie di Padre Pio, parliamo di questa Casa.

***

Dott. Crupi, il 5 maggio 1956 Padre Pio, inaugurando la struttura di cui Lei è oggi Direttore generale, la definì “creatura della Provvidenza”. A sessant’anni di distanza, possiamo affermare che il Santo di Pietrelcina aveva ragione?

Negli anni quaranta il Gargano e la provincia di Foggia costituivano, sul piano economico e socio­ assistenziale, un’area fra le più depresse del Sud Italia. L’azione operata inizialmente da San Pio, in soccorso agli uomini e alle donne, non solo di questa terra, ha caratteristiche opposte ai consueti schemi e regole con le quali si è soliti pianificare la costruzione di un ospedale. Padre Pio testimonia con la costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza che il sottosviluppo, per esempio, non è un evento ineluttabile, perché ciò che conta è la volontà di vivere, agire e soffrire con il prossimo, camminando insieme a lui nella storia individuale e comunitaria. In questo senso la costruzione della Casa in cima ad un monte, è certamente simbolo della Provvidenza divina, che si realizza attraverso i carismi del nostro Fondatore. La Provvidenza non esaurisce i suoi effetti nel tempo e Padre Pio accompagna, sorregge, aiuta la sua Casa, che ha voluto e realizzato con grande determinazione se non con ostinazione.

Dunque la presenza di Padre Pio è ancora viva nella Casa…

È incoraggiante constatare come Padre Pio, attraverso i suoi insegnamenti, la sua visione condiziona positivamente i comportamenti di tantissimi operatori della Casa e determina i fini e le strategie poste in essere in quanto sempre ancorate alla missione che ci ha assegnato. Non v’e dubbio che Padre Pio avesse ragione, anche se, in questo dispiegarsi della Provvidenza nella storia, chi opera ed opererà in Casa Sollievo, deve impegnarsi quotidianamente a tenere vivo il fuoco alimentato https://it.zenit.org/articles/quel-miracolo-che-e-la-casa-sollievo-della-sofferenza/ 2/5 12/2/2016 Padre Pio e quella “creatura della Provvidenza” che sorge su un monte – ZENIT – Italiano dai carismi fondazionali, a misurare la coerenza del proprio agire e del proprio ruolo ai valori fondanti, a conciliare eticamente i moderni strumenti offerti dalla medicina, dalla ricerca scientifica e dalla economia gestionale, con la missione di questa Casa intrinsecamente ispirata alla carità ed al bene comune, nel senso indicato dal magistero della Chiesa Cattolica, alla quale Padre Pio ha lasciato in eredità la sua Casa.

Ricevendo in Udienza i dipendenti della Casa, sabato scorso, Papa Francesco ha ricordato, sulla scia del suo predecessore Benedetto XVI, “che gli esseri umani necessitano sempre di qualcosa in più di una cura solo tecnicamente corretta. Hanno bisogno di umanità. Hanno bisogno dell’attenzione del cuore”. Sono presenti nella Casa quelle che Padre Pio definì “riserve di amore”?

Rispondendo a questa domanda è molto alto il rischio di essere autoreferenziali e di incorrere in autovalutazioni. Preferisco pertanto raccontare il percorso intrapreso ormai da anni, per tenere sempre vivo il nostro impegno a seguire e testimoniare gli insegnamenti di Padre Pio che fanno della carità e dell’amore verso la persona ammalata il cardine della relazione paziente­operatori. Certo alcuni indicatori oggettivi, quale l’elevato tasso di attrazione regionale ed extra­regionale, confermano l’esistenza di un valore aggiunto rispetto alle semplici cure mediche, costituito essenzialmente dalle modalità di accoglienza e dall’attenzione rivolta al malato e alla sua famiglia, come testimoniano le numerose lettere che riceviamo da chi è stato qui ricoverato.

Anche alcune scelte organizzative concorrono a tali finalità, quale per esempio quella di affidare, nell’ambito dello stesso reparto, al coordinatore infermieristico i compiti assistenziali e alla suora capo­sala quelli inerenti ai bisogni spirituali, umani, religiosi ed ad ogni altra necessità. Dall’ultimo Bilancio di Missione, che pubblichiamo periodicamente, risultano tutti i servizi che offriamo in aggiunta a quelli sanitari e che, per la sola ospitalità gratuita ai familiari che provengono dal sud del mondo, sono stati impegnati in un biennio, oltre 600 mila euro.

Una preoccupazione, quasi una preghiera, fece Padre Pio affinché la sua Casa non perisse di “inedia“ e non venisse mai distorta la sua visione del rapporto con la persona malata e bisognosa. Per impedire che ciò potesse accadere abbiamo condiviso al nostro interno la necessità di ritornare alle origini, di riascoltare le parole https://it.zenit.org/articles/quel-miracolo-che-e-la-casa-sollievo-della-sofferenza/ 3/5 12/2/2016 Padre Pio e quella “creatura della Provvidenza” che sorge su un monte – ZENIT – Italiano del Padre Fondatore, di comprendere la missione assegnata, di finalizzare i moti dei cuori e delle intelligenze all’amore e alla cura del fratello sofferente e di non lasciarsi trascinare lentamente e stancamente dal fiume dell’inerzia, entro i comodi confini del nostro egoismo. Ci apparve chiaro come alle innovazioni gestionale ed ai sofisticati strumenti dell’ingegneria economica utilizzati per essere sempre più efficienti, occorreva dare lievito e collante, attraverso un ritorno alla Fonte che ha dato origine alla nostra storia.

Per poter adempiere al meglio ai valori che Lei richiama nella sua domanda, abbiamo ideato ed avviato, sin dal 2009, un percorso formativo permanente teorico­ pratico, teso a riscoprire “il carisma fondazionale vivendo le virtù sul lavoro” riservato a tutti gli operatori della Casa e condotto da una squadra multidisciplinare della Pontificia Università della Santa Croce. Abbiamo utilizzato la formazione per ancorare il sapere specialistico a solide basi etiche, cercando di praticare nel lavoro quotidiano le virtù della carità, della prudenza, della giustizia, della fortezza e della temperanza, coniugando umiltà e magnanimità nel perseguire i grandi ideali e i grandi obiettivi che San Pio ha disegnato per il bene della persona sofferente.

C’è un episodio della sua esperienza di Direttore di questa casa a cui è particolarmente legato?

Sono numerosi gli episodi accaduti in questi anni ai quali son intimamente legato; essi riguardano, per esempio, storie di giovani provenienti da Paesi africani e dei familiari, nostri ospiti, che li accompagnavano. Ma vorrei ricordare in particolare Donatella, la bambina dimenticata da tutti, che per sette anni – quindi ben oltre quell’anno di vita concessole dalla medicina ufficiale – è vissuta grazie soprattutto all’affetto e all’amore che le è stato donato in questa Casa da tutto il personale del Servizio di Rianimazione, in particolare da Suor Noemi che le ha fatto da madre premurosissima. Cito questo episodio perché esprime tangibilmente quel rapporto cura­amore del malato, che costituisce l’essenza della missione assegnataci del nostro Fondatore.

Cosa si prova ad essere Direttore di una simile struttura?

Una grande responsabilità per garantire la sostenibilità morale ed economica dell’opera, nei confronti della comunità, delle oltre 400mila persone che ogni anno salgono sulla montagna per curarsi, delle famiglie dei 2.800 dipendenti. Ma il https://it.zenit.org/articles/quel-miracolo-che-e-la-casa-sollievo-della-sofferenza/ 4/5 12/2/2016 Padre Pio e quella “creatura della Provvidenza” che sorge su un monte – ZENIT – Italiano sentimento di gran lunga prevalente è quello della gratitudine verso chi mi ha concesso di vivere questa incredibile esperienza professionale ed umana. Si dice che nessuno arriva per caso a San Giovanni Rotondo, per cui spero che alla fine di questa esperienza io possa essere cristianamente migliore di quanto lo ero al mio arrivo.

https://it.zenit.org/articles/quel-miracolo-che-e-la-casa-sollievo-della-sofferenza/ 5/5 MANILLA BULLETIN http://www.mb.com.ph/ 13/02/2016

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.mb.com.ph/pope-gets-surprise-lolo-kiko-doll-gift-from-filipino-priest/#skSSqGSrgGSWZh20.99

Pope gets surprise ‘Lolo Kiko’ doll gift from Filipino priest

* Segue il testo in originale

- 12/1 - 9/3/2016 Pope gets surprise ‘Lolo Kiko’ doll gift from Filipino priest | mb.com.ph | Philippine News

Pope gets surprise ‘Lolo Kiko’ doll gift from Filipino priest

by Leslie Ann Aquino February 13, 2016

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A Filipino priest in Rome gifted Pope Francis with the pontiff’s miniature doll that was made in the Philippines.

Fr. Robert Young, who is residing at the Pontificio Collegio Filippino, gave the doll to the Holy Father when he visited the Archbasilica of St. John Lateran, Rome’s cathedral, for his annual meeting with the Roman clergy, Thursday.

After his brief talk with the clergy, the Pope excused himself to prepare for his trip to Mexico, skipping the regular greetings with the bishops and priests.

When the Pope got down from the platform, Young of the Prelature of Batanes crossed the center aisle and ran after him and hollered “Santo Padre!”

When he caught the Pope’s attention, the priest told him in Italian, “Here’s a gift for you, made in the Philippines by a friend of mine.”

He recounted that the Pope smiled and said: “Oh, Lolo Kiko! Is it for me?”

“I said, ‘yes’ and he replied, ‘grazie’. And then I kissed his hand,” said Young in a CBCP News post.

“I was so happy. He remembers the Philippines so well with Lolo Kiko. It was a once in a lifetime experience conversing with the Pope. It may not happen to me again,” the priest recalled.

It was a brief moment but for the Filipino priest who is taking up a doctorate in at the Pontifical University of the Holy Cross, “it seems eternity.”

“The feeling is so light and happy and it lingers as a lifetime memory,” said Young.

According to the priest, the doll came from his friend in Manila who made Pope Francis dolls as souvenirs during the head of the Roman Catholic Church’s apostolic visit to the Philippines in 2015.

http://www.mb.com.ph/pope-gets-surprise-lolo-kiko-doll-gift-from-filipino-priest/ 1/1 AGENZIA REUTERS www.reuters.com 18/02/2016

argomento Citazioni Università e/o professori http://www.reuters.com/article/health-zika-church-idUSKCN0VS038

Zika crisis pressures Vatican to soften contraception stance * Segue il testo in originale

------ANCHE IN:

- INTERAKSYON: http://www.interaksyon.com/article/124273/church-softens-stance-on-contraception-in-face-of-zika-crisis

- OTAGO DAILY TIMES: http://www.odt.co.nz/news/world/373727/zika-crisis-pressures-church-over-contraception

- BUSINESS INSIDER: http://www.businessinsider.com/r-zika-crisis-pressures-vatican-to-soften-contraception-stance -2016-2?IR=T

- YALIBNAN: http://yalibnan.com/2016/02/19/pope-francis-avoiding-pregnancy-is-not-an-absolute-evil/

- DNA INDIA: http://www.dnaindia.com/world/report-zika-crisis-pressures-vatican-to-soften-its-stance-on-contraception-2179576

- EXTRA GLOBO: http://extra.globo.com/noticias/economia/crise-do-zika-virus-pressiona-igreja-catolica- sobrecontracepcao-18711698.html

- 13/1 - 9/3/2016 Zika crisis pressures Vatican to soften contraception stance | Reuters

World | Thu Feb 18, 2016 10:21pm EST Zika crisis pressures Vatican to soften contraception stance RECIFE, BRAZIL | BY STEPHEN EISENHAMMER

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On the frontline of Brazil's fight against Zika, Vandson Holanda sends Roman Catholic volunteers into the poorest areas of this city, showing residents how to protect themselves against mosquitoes that carry the virus linked to birth defects.

Get rid of trash where water accumulates and allows the mosquitoes to lay eggs. Wear plenty of repellant and clothing that covers arms and legs. Close shower drains so the insects cannot find pooled water inside your home.

But there are no lessons offered on methods to avoid getting pregnant, which Brazilian officials and international public health experts have urged women to do until the Zika epidemic is under control.

The crisis is putting pressure on Church doctrine that bans all forms of contraception, and has even stoked a debate over abortion in many conservative Latin American nations.

"I think, and this is my personal opinion, that the Church will have to re­think its position on contraception urgently as a result of Zika," said Holanda, coordinator of the Church's health committee in four northeastern states at the center of the epidemic.

"The current view is not realistic."

On Thursday, Pope Francis appeared to suggest the Church could soften its ban on contraception for women as they face the Zika crisis.

"Avoiding pregnancy is not an absolute evil" Francis told reporters on the papal plane as it returned to Rome following his tour of Mexico.

He said there is a precedent of exceptional dispensations allowing women to use contraception, citing a decades­old case of Pope Paul VI permitting nuns in Africa to use birth control pills because they risked being raped in political conflicts.

The pope did not elaborate further and did not indicate if the faithful who want to avoid pregnancies amid a Zika epidemic would have the Church's explicit blessing to do so or if priests at the local level would just look the other way, at least until the Zika situation becomes clearer.

http://www.reuters.com/article/health-zika-church-idUSKCN0VS038 1/3 9/3/2016 Zika crisis pressures Vatican to soften contraception stance | Reuters Francis did make clear there would be no change to the Church's position on abortion. "It is a crime. It is an absolute evil."

Much remains unknown about Zika, including whether it actually causes microcephaly, a condition marked by abnormally small head size that often results in neurological and developmental problems. Brazil is investigating the potential link between Zika and nearly 4,500 suspected cases of microcephaly.

Researchers have identified evidence of Zika infection in most of 508 confirmed microcephaly cases, either in the baby or in the mother, the health ministry said Wednesday, but have not confirmed that Zika was the cause.

Ahead of Francis' visit to Mexico, a senior Vatican official said he did not expect any change to the Church's position on birth control and Catholic scholars also said it was unlikely.

"I find it quite amazing that there has been so much attention given to contraception, birth control and abortion legislation regarding Zika, when I think much more attention should be given to the source of the Zika problem, which are mosquitoes," said Father Robert Gahl, professor of ethics at the Pontifical Holy Cross University in Rome.

In cases of Zika infection, the Church's focus would be on providing a woman with the best health care possible to either avoid being infected in the first place or to care for a child with birth defects, along with pushing abstinence, he said.

CONTRACEPTION 'WILL NOT SOLVE' ZIKA CRISIS

In Colombia, facing a Zika crisis nearly as acute as Brazil's, Danelia Cardona, a psychologist who is the director of the nation's Episcopal Conference's Department for the Promotion and Defense of Life, said questioning the Church's position on contraception was not useful as women already make their own decisions on the matter.

She added that contraception "will not solve the Zika crisis" ­ only the eradication of the virus­carrying mosquitoes would.

Cardinal Odilo Scherer, the of Sao Paulo and widely considered a leading contender to be elected pope three years ago, has appeared to offer openings for the use of condoms when it comes to halting the spread of disease, though in an emailed response to Reuters he emphasized the fight against Zika must focus on getting rid of the mosquitoes, avoiding bites and caring for those who have birth defects.

Fernando Altemeyer, a theology professor at the Catholic University of Sao Paulo and a former priest, said Zika is unquestionably sparking debate about contraception within the Church.

"Zika has put humanity in crisis and if it worsens it will force the Church to make a decision on saving human life versus saving its own dogma ... There is no easy answer, there really is nothing in canon law to act as a guide," he said.

"Zika is putting at risk the most innocent ­ unborn children ­ so it would be entirely adequate that the Church shift its position on contraceptives for this case."

About 65 percent of Brazilians are Catholics and polls consistently show more than three­ fourths of the population reject changes to laws that only allow abortion in the case of rape, if the mother's life is in danger or in the case of anencephaly, when a fetus would be born missing parts of its brain and skull and a quick death after birth is almost certain.

But polls also show Brazilians overwhelmingly approve of using condoms when it comes to preventing pregnancies or diseases. http://www.reuters.com/article/health-zika-church-idUSKCN0VS038 2/3 9/3/2016 Zika crisis pressures Vatican to soften contraception stance | Reuters "As a Catholic, I'm against abortion, but ideally the Church would allow more options for women who want to prevent getting pregnant in the first place," said Debora Mariano, a 23­year­old beautician and mother of a 6­year­old boy, as she took a work break in central Rio de Janeiro this week.

"It feels like we have little protection against Zika, that government efforts to stop it are not working, so those of us too scared to get pregnant with this illness out there have no other option but to go against the Church."

(Additional reporting by Brad Brooks in Rio de Janeiro, Philip Pullella in Rome and Julia Cobb in Bogota; Writing by Daniel Flynn and Brad Brooks; Editing by Kieran Murray)

http://www.reuters.com/article/health-zika-church-idUSKCN0VS038 3/3 NATIONAL CATHOLIC REGISTER www.ncregister.com 19/02/2016 argomento Citazioni Università e/o professori http://www.ncregister.com/site/print_article/48466/

Pope’s Words on Contraception in Accord With Magisterium, Philosophers Say, but Context Is Key * Segue il testo in originale

- 14/1 - 23/2/2016 Print Article for the National Catholic Register

DAILY NEWS Pope’s Words on Contraception in Accord With Magisterium, Philosophers Say, but Context Is Key Doctrinal authorities stress that a more complete explanation of Church teaching is required in order to avoid confusion.

BY EDWARD PENTIN | Posted 2/19/16 at 12:08 PM

This article was updated Feb. 20 to include a clarification issued by Vatican spokesman Father Federico Lombardi

Pope Francis’ comments on the Zika virus Feb. 17, which many news outlets read as a softening of the Church’s definitive teaching on artificial contraception, were in accordance with the magisterium, Church philosophers say.

However, they also noted, a knowledge of the depth of the Church’s teaching in this area was needed in order not to be misled or confused by the Pope’s words.

During an in-flight press conference on his return home from Mexico, Pope Francis was asked by a reporter about the threat of Zika in many Latin-American countries.

The virus, which is passed through mosquitos, may be linked to birth defects when transmitted from a pregnant woman to her unborn baby. The birth defects may also be due to an insecticide used to control the mosquitos. In February, the U.N.’s human-rights director caused an outcry by demanding countries afflicted with the Zika virus legalize the killing of disabled unborn babies.

The reporter, therefore, asked the Holy Father about such proposals involving “abortion, or else avoiding pregnancy” in areas where Zika virus is prevalent.

The Pope responded by emphatically stating that abortion is “a crime” and “absolute evil” that cannot be justified. He also spoke on the topic of avoiding pregnancy. “Paul VI, a great man, in a difficult situation in Africa, permitted nuns to use contraceptives in cases of rape,” he said.

He warned against confusing “the evil of avoiding pregnancy” with “abortion,” which he said is against the Hippocratic Oath and is an evil “in and of itself.”

But he added: “On the other hand, avoiding pregnancy is not an absolute evil. In certain cases, as in this one, such as the one I mentioned of Blessed Paul VI, it was clear.” He then urged doctors “to do their utmost” to find vaccines against the disease. “This needs to be worked on.”

Various news outlets read his comments as a radical shift in the Church’s teaching, while Church leaders scrambled to stress this wasn’t the case.

The Pope used strong language with respect to abortion, but the strength of his words “led some to think he was underplaying the importance of contraceptives,” said Opus Dei Father Robert Gahl, associate professor of moral philosophy at the Pontifical University of the Holy Cross.

Media Misunderstanding

This was coupled with the fact that the media doesn’t appreciate “the depths of the Church’s understanding, and the beauty of the Church’s proposal, regarding sexual morality,” Father Gahl said.

He stressed that the Pope’s words were fully in accordance with Church teaching. With respect to Zika, he said if a couple plans to avoid pregnancy to avoid the negative effects of this infection, “that’s an application of traditional Church teaching” in line with the “responsibility of parents to decide when life would begin.” Of course, he added, that would involve natural forms of avoiding pregnancy, such as natural family planning.

But the Pope was clearly referring to artificial contraception in the example he gave regarding nuns at risk of http://www.ncregister.com/site/print_article/48466/ 1/3 23/2/2016 Print Article for the National Catholic Register rape in Africa. Melissa Moschella, a philosophy professor at The Catholic University of America, told CNA that, in that case, the dispensation for the nuns was “not really an exception, if you understand the rule.”

The case in question took place in the early 1960s, when the Vatican granted a dispensation to religious sisters living in the Belgian Congo who were in grave danger of rape due to civil unrest to use oral contraceptives.

Moschella explained that, in cases of rape, from a moral perspective, the victim has not engaged in a sexual act, and so the act of violence is a “violation of the woman’s body without any free choice or acceptance on her part.”

Birth control, she said, is immoral because it violates the very nature of sex by trying to engage in sex without the natural possibility of pregnancy. “But that doesn’t happen in the case of rape,” Moschella stressed, because there has been “no voluntary sex act on the part of the woman.”

As a result, artificial birth control would be viewed not as an immoral contraceptive measure seeking to separate the unitive and procreative aspects of sex, but, rather, part of an act of self-defense, as the women seek to resist the act altogether.

But Moschella said this certainly isn’t the case with the Zika virus, because it involves women who are voluntarily engaging in sexual relations and then using contraceptives to prevent those voluntary sexual acts from being fertile.

“That does contradict the meaning of the sexual act, and so involves a kind of lack of integrity that’s harmful to the person and harmful to the relationship,” she said.

Father Gahl said the Paul VI case in Africa was a “theological opinion” that was “generally accepted by theologians and, therefore, Paul VI seems to have tacitly approved of it.” But he added that “circumstances have changed, also in terms of developments of contraception, and that many of them are in fact abortifacients [cause abortions]; and there are better ways of protecting nuns from rape than contraception,” such as tackling the roots of the violence.

The Main Point: Condemning Abortion

The U.S. professor said he felt it was “understandable” that Pope Francis was “misunderstood because he presumed a thorough understanding of the Church’s Tradition in order to properly interpret his words, but for those who don’t have that understanding, they could have ended up being misled or even confused by what he said.”

The Pope, he reminded, was speaking “very spontaneously, off the cuff and in a very personal way, and the main point was the condemnation of abortion, which came through forcefully.”

He also said that his “surprising” reference to Pope Paul VI as “great” seemed to be an emphasis on the importance of Humanae Vitae, Paul VI’s encyclical that affirmed the Church’s ban on artificial birth control.

“One should read that as saying that we should take Humanae Vitae seriously,” the priest said, “that it’s a prophetic document, and we should give it more attention.”

Father Lombardi's Comments

Since this article was first published on Friday, Vatican spokesman Father Federico Lombardi issued a clarification on what the Pope said with regards to the Zika virus and contraception. He told Vatican Radio the Pope spoke of “the possibility of taking recourse to contraception or condoms in cases of emergency or special situations" but was not saying that "this is accepted and this action can be taken without discernment."

“Indeed he said clearly that it can be considered in cases of special urgency,” Father Lombardi said.

He added that the example Francis gave, of Pope Paul VI’s alleged authorization of contraceptives for nuns in the Congo who were at very serious risk of rape, “suggests this would not be a normal situation in which this was taken into account.”

He then referred to comments Benedict XVI made in the book "Light of the World", in which he spoke about the use of condoms in situations where there is a risk of infection, for example, AIDS. “Then the contraceptive or condom, especially in cases of emergency and severity, may also be the object of a serious discernment of conscience,” he said.

In response to Father Lombardi’s words, Father Gahl said that if the Vatican spokesman’s words are to be considered as coming from the Pope, then Francis is considering “extreme scenarios” in which, for instance, a woman is threatened by a violent, Zika-infected husband to have sexual intercourse with her.

The woman could use contraceptives, Father Gahl said, but a number of factors would have to have been http://www.ncregister.com/site/print_article/48466/ 2/3 23/2/2016 Print Article for the National Catholic Register taken into consideration, such as having tried to persuade her husband not to engage in sexual relations, at least for a period of time, but he insisting against her will and impeding her from fleeing the situation in which she may have an obligation to remain for the sake of her children.

In such an instance, “some contraceptive pharmaceutical” would be legitimate, Father Gahl said. “It’s a question of conscience what she should do, and depends on the extent that it’s violence,” he said. “This would not be an exception to Humanae Vitae but an exception to the beauty of normal married love in which a husband and wife freely give themselves to one another in openness to life.”

Father Gahl also added that he could see the point of a “temporary medical emergency”, such as a strong likelihood of disability, being a “grave reason to delay a pregnancy.” Continence during such a period is “entirely distinct” from any sort of “eugenic motivation” such as genetic screening, he said.

“It's good and right for parents to desire healthy children,” Father Gahl explained, “and if there's a grave risk that, for instance, any children conceived over the next three weeks will be seriously ill, then the parents may decide with a well-formed conscience to delay their next pregnancy by abstaining from marital relations for three weeks or the duration of the temporary medical emergency.”

But use of artificial contraceptives in such a scenario would be contrary to the Church's moral teaching, and so it remains unclear precisely why the Pope would recall the case of Paul VI and the Congolese nuns in this context.

Edward Pentin is the Register’s Rome correspondent.

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http://www.ncregister.com/site/print_article/48466/ 3/3 chiesa.espresso.repubblica. ESPRESSONLINE 22/02/2016 it argomento Citazioni Università e/o professori http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351240

Paolo VI e le suore violentate in Congo. Ciò che quel papa non disse mai * Segue il testo in originale

------ANCHE IN:

- ACIPRENSA: https://www.aciprensa.com/noticias/leyenda-urbana-al-destape-pablo-vi-nunca-permitio-a-monjas- usar-anticonceptivos-en-africa-95628/

- INFOVATICANA: http://www.infovaticana.com/sandromagister/pablo-vi-y-las-religiosas-violadas-en-el-congo-lo-que- ese-papa-nunca-dijo/

- 15/1 - 24/2/2016 Paolo VI e le suore violentate in Congo. Ciò che quel papa non disse mai

Paolo VI e le suore violentate in Congo. Ciò che quel papa non disse mai Prima Francesco e poi padre Lombardi hanno ridetto per l'ennesima volta che papa Montini permise a quelle suore di prendere la pillola anticoncezionale. Ma è falso. Ecco come è nata quella leggenda metropolitana. E qual è il vero stato della questione

di Sandro Magister

ROMA, 24 febbraio 2016 – Nella pirotecnica conferenza stampa sul volo di ritorno dal Messico a Roma, papa Francesco ha tra l'altro ritirato fuori la storia che "Paolo VI – il grande! – in una situazione difficile, in Africa, ha permesso alle suore di usare gli anticoncezionali per i casi di violenza".

Ed ha aggiunto che "evitare la gravidanza non è un male assoluto, e in certi casi, come in quello che ho menzionato del beato Paolo VI, [ciò] era chiaro":

Due giorni dopo, anche padre Federico Lombardi ha ritirato fuori la stessa storia, in un'intervista alla Radio Vaticana fatta con l'intento di raddrizzare ciò che era andato storto nelle dichiarazioni del papa riprese dai media, che sul via libera agli anticoncezionali avevano già cantato vittoria:

"Il contraccettivo o il preservativo, in casi di particolare emergenza e gravità, possono anche essere oggetto di un discernimento di coscienza serio. Questo dice il papa. […] L’esempio che [Francesco] ha fatto di Paolo VI e della autorizzazione all’uso della pillola per delle religiose che erano a rischio gravissimo e continuo di violenza da parte dei ribelli nel Congo, ai tempi delle tragedie della guerra del Congo, fa capire che non è che fosse una situazione normale in cui questo veniva preso in considerazione".

Ora, che Paolo VI abbia esplicitamente dato quel permesso non risulta per niente. Nessuno è mai stato in grado di citare una sola sua parola in proposito.

Eppure questa leggenda metropolitana continua a stare in piedi da decenni, e puntualmente ci sono cascati anche Francesco e il suo portavoce.

Per ricostruire come è nata questa storia bisogna riandare non al pontificato di Paolo VI ma a quello del suo predecessore Giovanni XXIII.

http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351240 1/4 24/2/2016 Paolo VI e le suore violentate in Congo. Ciò che quel papa non disse mai Era il 1961, e la questione se fosse lecito che delle suore in pericolo d'essere violentate ricorressero a degli anticoncezionali, in una situazione di guerra come quella che imperversava allora in Congo, fu sottoposta a tre autorevoli teologi moralisti:

­ Pietro Palazzini, all'epoca segretario della sacra congregazione del concilio e in seguito fatto cardinale; ­ Francesco Hürth, gesuita, professore alla Pontificia Università Gregoriana; ­ Ferdinando Lambruschini, professore alla Pontificia Università del Laterano, in seguito arcivescovo di Perugia.

I tre formularono assieme i rispettivi pareri in un articolo sulla rivista di area Opus Dei "Studi Cattolici", numero 27, 1961, pp. 62­72, sotto il titolo: "Una donna domanda: come negarsi alla violenza? Morale esemplificata. Un dibattito".

I tre erano tutti favorevoli ad ammettere la liceità di quell'atto, sia pure con argomenti tra loro diversi. E questo parere favorevole non solo passò indenne al vaglio tutt'altro che remissivo del Sant'Uffizio, ma divenne dottrina comune tra i moralisti cattolici di ogni scuola.

Nel 1968 Paolo VI pubblicò l'enciclica "Humanae vitae", che condannò come "intrinsecamente cattiva ogni azione che, o in previsione dell'atto coniugale, o nel suo compimento, o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione".

E questa condanna sarebbe poi entrata nel 1997, con le stesse parole, nel Catechismo della Chiesa cattolica.

Ma anche dopo la "Humanae vitae" la liceità del comportamento delle suore congolesi continuò ad essere pacificamente ammessa, senza che Paolo VI e i suoi successori dicessero alcunché.

Anzi, nel 1993, regnante Giovanni Paolo II, la questione tornò di nuovo sotto i riflettori, questa volta a motivo della guerra non in Congo ma in Bosnia.

Il teologo moralista che quell'anno si fece autorevole portavoce della dottrina comune favorevole alla liceità fu il gesuita Giacomo Perico, con un articolo sulla rivista "La Civiltà Cattolica" stampata con l'imprimatur delle autorità vaticane, col titolo: "Stupro, aborto e anticoncezionali".

In realtà la controversia tra i moralisti, da allora fino a oggi, non riguarda la liceità dell'atto in questione, ma i fondamenti di tale liceità.

C'è chi ritiene la liceità di questo atto una "eccezione", alla quale se ne potrebbero quindi affiancare altre, valutate caso per caso, invalidando con ciò la qualifica di "intrinsecamente cattiva" – e quindi senza eccezione alcuna – applicata dalla "Humanae vitae" alla contraccezione.

E c'è invece chi ritiene l'atto delle suore congolesi o bosniache un atto di legittima difesa dagli effetti di un atto di violenza che non ha niente a che vedere con l'atto coniugale libero e volontario dal quale si voglia escludere la procreazione, sul quale e soltanto sul quale cade la condanna – senza eccezioni di sorta – della "Humanae vitae".

Lo studioso che più nitidamente ha ricostruito lo scontro tra queste due correnti è Martin Rhonheimer, professore di etica e filosofia politica alla Pontificia Università della Santa Croce, nel volume "Ethics of Procreation and the Defense of Human Life", The Catholic University of America Press, Washington, 2010, alle pagine 133­150, che a loro volta riproducono un suo precedente saggio pubblicato nel 1995 su "La Scuola Cattolica", la rivista della facoltà teologica di Milano, col titolo: "Minaccia di stupro e prevenzione. Un'eccezione?".

A giudizio di Rhonheimer è la seconda tesi la più fedele al magistero della Chiesa, mentre la prima, tipicamente casuistica e "proporzionalista", offre il fianco alle critiche della "Veritatis splendor", l'enciclica di Giovanni Paolo II sulla teologia morale. http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351240 2/4 24/2/2016 Paolo VI e le suore violentate in Congo. Ciò che quel papa non disse mai

Ma curiosamente, è proprio verso questa prima tesi che sembrano pendere – con il presunto conforto di Paolo VI – sia papa Francesco nella conferenza stampa volante del 17 febbraio, sia ancor di più padre Lombardi nell'intervista del 19 alla Radio Vaticana.

L'uno e l'altro, infatti, distinguono tra l'aborto, male assoluto che non ammette eccezione alcuna, e la contraccezione, che invece – dicono – "non è un male assoluto" ma "un male minore" e quindi può essere consentita in "casi di emergenza o situazioni particolari".

Padre Lombardi cita come un altro di questi casi ammessi l'uso del preservativo in situazioni di rischio di contagio, preso in esame da Benedetto XVI nel suo libro­intervista "Luce del mondo" del 2010.

Ma appunto, riduce anche questo a un caso d'eccezione. Ignorando la nota chiarificatrice – di tutt'altro segno – che la congregazione per la dottrina della fede, dando voce a papa Benedetto, diffuse il 22 dicembre 2010 riguardo alle polemiche esplose a seguito di quel libro.

______

La conferenza stampa di papa Francesco sul volo di ritorno dal Messico a Roma:

> Conferenza stampa del Santo Padre, 17 febbraio 2016

L'intervista di padre Federico Lombardi alla Radio Vaticana del 19 febbraio 2016:

> P. Lombardi commenta i temi affrontati dal papa con i giornalisti

La nota della congregazione per la dottrina della fede del 22 dicembre 2010, a proposito delle polemiche sull'uso del preservativo seguite al libro­intervista di Benedetto XVI "Luce del mondo":

> Nota sulla banalizzazione della sessualità

Le battute finali di quella polemica, con i rimandi a tutti i suoi precedenti momenti:

> Il professor Rhonheimer scrive. E il Sant'Uffizio gli dà ragione (22.12.2010)

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La presente nota è uscita inizialmente, nella sola lingua italiana, sul blog "Settimo Cielo":

> Paolo VI e le suore violentate in Congo. Ciò che quel papa non disse mai

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Tra le voci critiche sulle parole di papa Francesco relative al presunto "permesso" dato da Paolo VI ci sono quelle di Christian Brugger sul "National Catholic Register":

> Pope Francis and Contraception: A Troubling Scenario

Di Janet E. Smith su "The Catholic World Report":

> Contraception, Congo Nuns, Choosing Lesser Evil, and Conflict of Commandments http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351240 3/4 LA CROCE www.lacrocequotidiano.it 24/02/2016 argomento Citazioni Università e/o professori

Schouppe e la #libertà religiosa in Europa

* Segue il testo in originale

- 16/1 - | Mercoledì 24 febbraio 2016 #quotidiano contro i falsi miti di progresso I #CRISTIANI NEL ,.-#. Ś/."'(Ś 2BGNTOODŚDŚK@ŚKHADQS¤ŚQDKHFHNR@ŚHMŚ$TQNO@ COME IL SALE E 0DUWHG¢SURVVLPRDOOD/806$SUHVHQWD]LRQHGHOOLEURGHOVDFHUGRWHEHOJDSUHPLDWRQHOGDO&RQVLJOLRGÊ(XURSDVXOOD IL LIEVITO ÇGLPHQVLRQHLVWLWX]LRQDOHÈGHOODOLEHUW–UHOLJLRVD$QFKHVHODJLXULVSUXGHQ]DGHOOD&RUWHGL6WUDVEXUJRžVSHVVRFULWLFDELOHSHU

di Paola Belletti OHVXHVHQWHQ]HVXLWHPLHWLFDPHQWHVHQVLELOLTXHOODGHO&G(UDSSUHVHQWDRJJLLOPHJOLRLQGLIHVDGHLGLULWWLXPDQLEDVLODUL

immagine del sale e anche quella rale naturale ed immutabile ed, anche to recentemente dal Foro di Strasburgo. veto della Commissione europea all’ini- SOTTOLÃ)MPEROROMANO OSSIAÊNOALDE- del lievito rispetto alla massa di di Giuseppe Brienza se la giurisprudenza di Strasburgo vie- Si può ricordare ad esempio la sentenza ziativa cittadina denominata Uno di noi creto di tolleranza emanato da Galerio L’materia edibile sulla quale devono ne spesso criticata per diverse sentenze Bayatyan c. Armenia che riconosce la /NEOFUS ÊRMATADAPI‰DIUNMILIONEE (cioè l’Editto di Serdica del 311). Questo agire mi interroga spesso. Un pane buono l giurista, magistrato e diplomatico molto deludenti dal punto di vista etico, possibilità di fare obiezione di coscienza mezzo di europei. scandalo richiede una reazione urgente non sarà mai tutto lievito, né un cibo gu- francese René Cassin (1887-1976) è la giurisprudenza del Consiglio d’Euro- in materia di servizio militare obbliga- in primo luogo dell’Unione Europea, ma stoso tutto sale. Mettiamocela via, saremo Istato, come noto, fra i principali re- pa rappresenta oggi quanto meglio si fa torio. Grazie a questo pronunciamento, Altro problema che Schouppe evidenzia anche a livello universale. Per quanto ri- sempre una minoranza. dattori della Dichiarazione universale per la protezione dei diritti umani fonda- oggi, l’obiezione di coscienza può esse- nell’Introduzione alla sua tesi è che, negli guarda il tema strettamente collegato a dei diritti dell’uomo, proclamata il 10 mentali. Sebbene all’inizio si sono regi- re riconosciuta anche in altri settori. La ambienti della politica e della diploma- quello del rispetto della libertà religiosa, Quando allora saremo “abbastanza”? dicembre 1948 dall’Assemblea Generale strati pochi casi, la tutela della libertà di libertà di religione istituzionale – ossia zia occidentale (a parte, probabilmente, ovvero la preponderanza in alcune regio- delle Nazioni Unite, nonché Premio Nobel religione è poi diventata un punto forte quella spettante ai gruppi religiosi come il caso nordamericano che per radici an- ni del fondamentalismo islamico, secon- Qual è la forza interna al sale e al lievito PERLA0ACENEL&ORSE{SIGNIÊCA- della sua giurisprudenza. La Convenzio- complemento necessario della libertà di tiche fa storia a sé), si tende a conside- do Schouppe è necessario agevolare l’e- che permette loro di trasformare terra e tivo che, il 7 luglio 2014, un sacerdote ne europea dei diritti umani del 1950, da religione individuale – è oggetto di una rare il fenomeno religioso perlopiù come mersione di quegli ambienti islamici che farina e persa la quale non hanno queste cattolico, Jean-Pierre Schouppe, docen- parte sua, riconosce esplicitamente ed TUTELA PARTICOLARMENTE EŪCACE QUALORA un fastidioso problema di cui liberarsi e si oppongono alla violenza. Per esempio, nobili materie che da attendersi disprezzo TE DI DIRITTO CANONICO NELLA 0ONTIÊCIA in modo soddisfacente i principali valori sia invocata insieme alla libertà di asso- da liquidare. Niente a che vedere, quin- un motivo di speranza a suo avviso è la e umiliazione? Università della Santa Croce, sia stato della società: dalla protezione della vita ciazione. Ma anche due altri pronuncia- di, con una soluzione e una risorsa per lo denuncia dei crimini del cosiddetto “Sta- insignito della “menzione speciale” del alla libertà religiosa, dal matrimonio al menti della “Grande Camera” di Strasbur- sviluppo della società. Per cambiare que- to islamico” da parte di alcuni capi mu- La proporzione lievito farina è del 5%. Il premio Cassin 2014, presso il Consiglio diritto alla libera espressione del pensie- go vanno menzionati, il caso Sindicatul c. STODELETERIOTREND AũERMALOSTUDIOSO  SULMANI DAL'RAN-UŭDI%GITTOALRET- sale lo 0, 5%. d’Europa, per la sua tesi in giurispruden- ro. Talvolta, però, documenta Schouppe Romania, che ribadisce il diritto della ge- { NECESSARIO RIBADIRE LA PROFONDA DIũE- tore della moschea di Bordeaux. Anche za difesa nell’Université Panthéon-Assas nel suo libro, la Corte di Strasburgo non RARCHIAORTODOSSADIRIÊUTARELACREAZIO- renza tra il “laicismo” e la sana “laicità”, gli Stati interessati dovrebbero adottare Pochi insomma. Pochissimi. (Paris II). Questo prezioso lavoro sul tema tutela questi fondamentali ambiti di li- ne di un “sindacato di preti” con esigenti solo con quest’ultimo concetto essendo provvedimenti adeguati per proteggere della dimensione istituzionale della li- bertà come ci si aspetterebbe, ma questo rivendicazioni lavorative, e la sentenza possibile far rispettare l’autonomia sia le minoranze religiose in pericolo. Nel- Aspettavo la nostra secondogenita quan- bertà religiosa, al momento disponibile dipende non di rado anche dalle leggi de- Fernández Martínez c. Spagna, la quale delle chiese che degli Stati. Il dualismo la sua tesi, del resto, il sacerdote belga do, nel bar di una grande clinica bresciana, solo in francese (cfr. “La dimension insti- gli Stati europei, che si sono allontanati riconosce che lo Stato, a richiesta della cristiano, che risale a Gesù Cristo, va ri- cerca di sottolineare il contributo delle mangiucchiando di malavoglia un toast tutionnelle de la liberté de religion dans ormai dal diritto naturale. Vi è poi an- Chiesa cattolica, può togliere l’incarico proposto e rispettato. Potrebbe poi es- principali tradizioni religiose alla libertà che avrebbe di lì a poco preso a insidiarmi la jurisprudence de la Cour européenne CHELAPREOCCUPANTESÊDADEICOSIDDETTI a un prete sposato che insegna religio- sere utile l’idea, avanzata diversi anni fa religiosa. Anche nell’islam si può trova- l’esofago con il più classico dei fastidi da des droits de l’homme, éditions A. Pedo- “nuovi diritti”, compresi quelli LGBT, che ne cattolica in un liceo pubblico. Nell’a- da alcuni leader religiosi ed osservatori re qualche testo a favore di detta libertà. gravidanza, leggevo, invece con voracità, ne, Paris 2015), sarà presentato martedì rischiano di impattare anche con la liber- genda istituzionale delle Nazioni Unite e internazionali, di istituire una “Giorna- Tuttavia, in questa religione, l’argomen- un testo che mi appassionò, spaventò e prossimo, 1° marzo, all’Università LUMSA tà religiosa. dell’Unione Europea, però, i temi della ta mondiale della memoria per i martiri to non riveste la stessa centralità che si poi incoraggiò non poco. di Roma (ore 17), dal sacerdote belga libertà religiosa non trovano facile acco- cristiani” per sensibilizzare le classi diri- rileva nel cristianesimo. Probabilmente, assieme al rettore attuale e passato del- La tesi di Schouppe è intitolata «La di- glienza. Da un lato, infatti, diverse lobby genti e l’opinione pubblica sui temi della LÃISLAMHABISOGNODIRIËETTEREANCORASU Da piccola ogni tanto mi sorprendevo a la LUMSA (rispettivamente i professori mensione istituzionale della libertà re- SISONOFATTEARTEÊCIDIUNINTENSOATTIVI- persecuzione religiosa contemporanea questa tematica e fare una esperienza desiderare di essere invisibile. Pensavo Francesco Bonini e Giuseppe Dalla Torre). ligiosa nella giurisprudenza della Corte smo per perseguire i loro scopi partico- che colpisce oggi soprattutto i cristia- parallela a ciò che per noi è stato il Con- alla mia versione adulta caratterizzata da Jean-Pierre Schouppe, nato a Bruxelles, europea dei diritti dell’uomo» e, in ef- LARIE DALLÃALTRO VI{UNDEÊCITDITRASPA- ni. Come ha più volte denunciato papa cilio Vaticano II e il suo principale frutto un operoso e nascosto servizio agli altri. nel 1982 ha conseguito un dottorato di fetti, sostiene il sacerdote belga, qual- renza e partecipazione democratica dei Francesco, infatti, in questi anni vi sono in quest’ambito: la dichiarazione Dignita- Volevo fare tanto senza mai essere al cen- ricerca con una tesi sul realismo giuridico che sviluppo evolutivo positivo vi è sta- cittadini. Basti ricordare il sorprendente forse più martiri che nel II e III secolo d.C. tis humanae. Q tro della scena. Pregavo che fosse così. (cfr. Le réalisme juridique, Kluwer/Story- (Non sempre, certo, perché essere pro- Scientia, Bruxelles 1987). Dal 1989 è tagonisti della propria vita è bellissimo). professore incaricato presso la Facoltà di E grosso modo la mia vita è così. Ma non $IRITTOCANONICODELLA0ONTIÊCIA5NIVER- più per paura. Anzi devo riconoscere che sità della Santa Croce. Qui ha insegnato ho visto crescere negli anni la coscienza DAPPRIMA &ILOSOÊA DEL DIRITTO E $IRITTO di fare parte di un popolo e pure di essere patrimoniale canonico e, successiva- sempre al centro della scena, dell’unica MENTEÊNOADOGGI 2APPORTITRA#HIESAE che conti. Il teatro della mia coscienza società civile e Diritti umani. Oltre a nu- NELLAQUALEÊLTRALALUCEDELLÃ)NVENTOREDI merosi studi di dottrina giuscanonistica coscienze. (tra i quali, il manuale Elementi di Diritto PATRIMONIALE CANONICO  'IUũR{  SECONDA edizione, Milano 2008), ha pubblicato ƒ3ENZARADICI„ ILLIBRO numerosi saggi nei quali, in una prospet- di Pera & Ratzinger, è uno di tiva giusnaturalistico-classica, approfon- QUEISAGGICHETIFANNORICORDARE disce i temi del realismo giuridico con- temporaneo, delle radici e permanenze per tutta la vita cosa stavi del diritto naturale nell’ordinamento ca- mangiando, se stavi mangiando, nonico, dei diritti umani. È stato «Promo- mentre lo leggevi tore di Giustizia e Difensore del Vincolo» presso il Tribunale Interdiocesano di pri- ma istanza delle Diocesi francofone del Leggendo quel libro ho pensato con meno Belgio e, nell’aprile 2011, Benedetto XVI spavento alla necessità di agire e anche LÃHA NOMINATO CONSULTORE DEL 0ONTIÊCIO di comparire davanti al mondo, se neces- Consiglio per i Testi Legislativi. sario. Trovato e preso, senza nemmeno avvisarne il proprietario, dal comodino di Secondo Schouppe il diritto canonico mio papà: “Senza radici. Europa, relativi- e di conseguenza la libertà religiosa si smo, Cristianesimo, Islam”, Marcello Pera, basano prima di tutto su una legge mo- Joseph Ratzinger, Mondadori, 2004.

A metà toast mi trovavo alla seconda par- te, quella curata dal Cardinal Ratzinger. E ragione Spengler a dire che le civiltà come 0ARLAPER„SUBITODELLANECESSITtDIÊSSARE inviolabilità della persona e i valori fonda- L’Europa ha bisogno di una nuova accet- So che anche un altro cardinale ora che è la prima- è bello e anche doloroso ricor- organismi viventi inevitabilmente sorgono, alcuni «elementi morali fondanti». mentali dell’Europa sono un’opzione mora- tazione di se stessa, se vuole davvero so- vescovo di Roma, volando sopra l’Oceano darlo per via del contrasto con l’oggi- era crescono, declinano e muoiono o piutto- le non scontata, ma tipica della storia della pravvivere. Atlantico, lui invece coi motori rombanti, a cura dell’allora Presidente del Senato. sto non avvenga come dice Toynbee che «Un primo elemento è l’”incondizionatezza” nostra civiltà; lo è anche e forse ancora più ha appena sospirato pensando ad una vera Dal 2001 al 2006 avevamo Marcello Pera, non descrive con asettico e disperante à con cui la dignità umana e i diritti umani radicalmente un altro elemento. Che viene Ma insomma chi è quel grosso cuculo che rifondazione europea, a nuovi Schumann e COMESECONDACARICADELLO3TATO5NÊLO- plombe da etologo lo svolgersi di un ciclo devono essere presentati come valori che prima in senso quasi genealogico. {VENUTOANIDIÊCARENELNIDOINTRECCIATO Adenauer. sofo e professore ordinario all’Università ÊNO ALLA MORTE DELLÃORGANISMO OSSERVATO  precedono qualsiasi giurisdizione statale. I per secoli da un’Europa traino del mondo? di Pisa, divenuto amico dell’allora cardinal ma denuncia piuttosto come causa inter- diritti fondamentali non vengono creati dal « Il matrimonio monogamico, come strut- Per cui avanti, le iscrizioni alle “minoranze Ratzinger. NADELLAÊNEDIUNACIVILTt ILVENIREMENO legislatore, né conferiti ai cittadini, “ma tura fondamentale della relazione tra Non lo so. creative” sono ancora aperte. Q dell’azione vitalizzante delle sue minoran- piuttosto esistono per diritto proprio, sono uomo e donna e al tempo stesso come Egli ci conduce in quelle brevi e lucide ze creative. L’esito sarebbe in ogni caso la da sempre da rispettare da parte del legi- cellula nella formazione della comunità Fatto si è che l’Europa serve al mondo. pagine attraverso un’analisi del pensiero morte. slatore, sono a lui previamente dati come statale è stato forgiato a partire dalla fede occidentale, del decorso delle malattie valori di oridne superiore” (G. Hirsh, Ein biblica. Esso ha dato all’Europa, a quella che lo hanno aggredito e lo stanno dissol- Ma avere la possibilità in pochi, in pochi e Bekenntnis zu den Grundwerten, 2000). Il occidentale come a quella orientale, il suo ><><><><><><><><><> vendo. Lungo le anse e i precipizi dei suoi creativi nel senso più etimologico del ter- valore della dignità umana, precedente ad volto particolare e la sua particolare uma- relativismi e nel dramma di una stanchez- mine, di imprimere una traiettoria diversa ogni agire politico e a ogni decisione po- nità (…). L’Europa non sarebbe più Europa, za scontenta di sé che lo chiama a prende- a quella intrapresa da questo corpo cele- litica, rinvia al Creatore: soltanto Lui può SE QUESTA CELLULA DEL SUO EDIÊCIO SOCIALE REPOSIZIONERISPETTOALLASÊDACHELÃ)SLAM ste impazzito nel buio del cielo, poter es- stabilire valori che si fondano sull’essenza scomparisse o venisse cambiata nella sua lancia all’Europa soprattutto. E non vuole sere l’asteroide che lo impatta e ne cam- dell’uomo e che sono inviolabili. Che esi- essenza (…)» prenderla, una posizione. bia il corso senza distruggerlo, o meglio un STANOVALORICHENONSONOMODIÊCABILIDA n quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte fermento interno e nascosto che da dentro nessuno è la vera e propria garanzia del- Assistiamo, o meglio ne possiamo con- i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Ci racconta a noi stessi come un Occiden- ne scongiura la putrefazione, che lo inve- la nostra libertà e della grandezza umana. templare con calma le consolidate con- Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacer- te paralizzato e arreso eppure agitato. STECONISUOIENZIMIBEHQUESTO{GRATIÊ- Oggi quasi nessuno negherà esplicitamen- seguenze, allo svuotamento del valore I doti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani cante. Incoraggia a lottare. te la precedenza della dignità umana e dei dell’indissolubilità del matrimonio e all’a- 5NÃ%UROPA CHE HA DIũUSO QUASI OVUNQUE diritti umani fondamentali rispetto a ogni vanzata sempre più prepotente di pretesa SHUFKŸYHQJDGHULVRHÐDJHOODWRHFURFLÏVVRHLOWHU]RJLRUQRULVRUJHU–x il proprio stile di vita e che sembra anco- E di più se, come ho letto nella seconda decisione politica. Ma nell’ambito concre- assimilazione di altre unioni alla forma giu- $OORUDJOLVLDYYLFLQ§ODPDGUHGHLÏJOLGL=HEHGžRFRQLVXRLÏJOLHVLSUR- ra trasvolare oceani, ormai però a motori parte del libro succitato, è l’animo savis- to dl cosiddetto progresso della medicina ridica del matrimonio. VWU§SHUFKLHGHUJOLTXDOFRVD(JOLOHGLVVHl&KHFRVDYXRL"x*OLULVSRVH spenti. Un’Europa che si è auto mutilata simo di Joseph Ratzinger a porre il suo ci sono minacce molto reali per questi va- l'LÊFKHTXHVWLPLHLGXHÏJOLVLHGDQRXQRDOODWXDGHVWUDHXQRDOODWXD svuotandosi dall’interno, un’Europa post sguardo acuto e amante sulla storia che da lori (…)». L’allora cardinale scandisce con fermezza europea. vicino e da lontano ci riguarda. il suo pensiero ora: «Qui non si tratta di VLQLVWUDQHOWXRUHJQRx5LVSRVH*HV®l9RLQRQVDSHWHTXHOORFKHFKLHGH- L’elenco che segue sembra per noi, solo discriminazione, bensì della questione di WH3RWHWHEHUHLOFDOLFHFKHLRVWRSHUEHUH"x*OLGLFRQRl/RSRVVLDPRx Che angoscia. Stavo invitando un’altra A pagina 67 dell’opera infatti esordisce dodici anni dopo, cronaca e neanche delle cos’è la persona umana in quanto uomo e Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e bambina in questa parte di mondo mes- ponendoci senza retorica una domanda. più truci. in quanto donna e di quale unione può ri- alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre sa così. “Sazia e disperata”, come ricor- cevere una forma giuridica. (…) se l’unione DO DISSE IL #ARD "IŪ DELLA NOSTRA AMATA «Come intendiamo vadano le cose? Nei E conclude dicendo che « da sempre si omosessuale viene vista sempre più come PLRORKDSUHSDUDWRx Bologna. Paladina ottusa dell’esercizio di gravi sconvolgimenti del nostro tempo c’è ADDUCONO ÊNALITt BUONE PER GIUSTIÊCARE dello stesso rango del matrimonio, siamo Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li una libertà che neghi Chi l’ha di fatto resa un’identità dell’Europa che abbia un futu- QUELLOCHENON{GIUSTIÊCABILEº allora davanti a una dissoluzione dell’im- chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano possibile. Apostata silente che ha in odio ro e per la quale possiamo impegnarci con magine dell’uomo, le cui conseguenze su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diven- Cristo sebbene da Quel fatto – l’Incarna- tutti noi stessi?» Rileggendolo ora mi rendo conto che il se- possono solo essere estremamente gravi». zione - derivino valori, istituzioni, ideali condo punto fondamentale che J. Ratzin- (pp 67-70, ibidem). tare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra ANCORADIũUSI E poi dice una cosa che ne aumenta anco- ger illustra è oggi drammaticamente at- voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per ra la statura, dice, sentite: «non sono pre- tuale, anche per me. L’odio di sé dell’Occidente non si può con- IDUVLVHUYLUHPDSHUVHUYLUHHGDUHODSURSULDYLWDLQULVFDWWRSHUPROWLx Il Prof. Pera, rivolgendosi poi direttamen- parato per entrare in una discussione det- siderare che come qualcosa di patologico, te al Cardinal Ratzinger, si chiede se abbia tagliata sulla costituzione europea (…)»! Non solo il riconoscimento condiviso della aggiungeva poche righe dopo. <><><><><><><><><>< Matteo 20,17-28 ARSS www.arssroma.org 26/02/2016

argomento Citazioni Università e/o professori http://arssroma.org/segnalazioni/429-psicologia-e-vita-cristiana-cura-della-salute-mentale-e-spirituale.html

Psicologia e vita cristiana. Cura della salute mentale e spirituale * Segue il testo in originale

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Economia e finanza Venerdì 26 febbraio alle ore 21.00 è in programma una cena­Forum con D. Wenceslao Vial sul tema "Psicologia e vita cristiana. Cura della salute mentale e spirituale" in occasione della pubblicazione del suo libro con lo stesso Educazione dell'affettività titolo. Educazione e formazione Wenceslao Vial è docente di psicologia e vita spirituale e di psicologia della personalità, alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce, Roma. Laurea in Medicina e Chirurgia ottenuta presso l’Universidad de Etica d'impresa Chile (1988). Dottorato in filosofia ottenuto presso l’Università della Santa Croce (1998). Ordinato sacerdote Filosofia politica nell'anno 2000.Coordinatore delle giornate di studio “Relazioni e legami nell’esistenza umana. La lezione di Viktor E. Frankl” (2013); “La formazione umana dei candidati al sacerdozio” (2013); “Ambiti di responsabilità e dipendenze" Laicità, laicismo e secolarizzazione (2014). “Formazione alla salute” e “Formazione psicologica e affettiva”, nel Master per formatori di seminari. Lavoro e dignità dell´uomo

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Com a Palavra: Padre Miguel de Salis Amaral

* Segue il testo in originale

- 18/1 - www.arquisp.org.br | 24 de fevereiro a 1º de março de 2016 | Entrevista | 11

Com a Palavra: Padre Miguel de Salis Amaral ‘A unidade não quer dizer uniformidade’ Universidade Católica de Petrópolis edcarlos bispo conhecimento absoluto sobre a presença [email protected] dos ortodoxos no Brasil.

O encontro entre o Papa Francisco Em 2016 haverá o Concílio Pan- e o Patriarca Cirilo (Kirill), líder ortodoxo? Qual o significado dessa atividade? da Igreja Ortodoxa Russa, no dia Este Concílio é muito importante. As 12, fez história. “Estou feliz por te Igrejas ortodoxas amam a tradição conci- cumprimentar, querido irmão”, liar do primeiro milênio, mas desde que se disse o Patriarca. “Finalmente”, separaram da Igreja de Roma não volta- manifestou o Pontífice. ram a reunir-se em um Concílio. No mais, Católicos e ortodoxos estão vieram ao Concílio II de Lyon (1274) e ao separados desde o “Grande Cisma Concílio de Florença (1439), que foram do Oriente”, em 1054, e essa foi convocados pela Igreja Católica, entre outras coisas, para tentar um acordo com a primeira vez que um papa e elas. Infelizmente, esse acordo durou pou- um patriarca ortodoxo russo cos anos e a separação voltou. Agora, as se reuniram. Em entrevista ao Igrejas decidiram reunir-se para discutir O SÃO PAULO, o professor de temas comuns em conjunto. Trata-se de Eclesiologia e Ecumenismo da um desejo concreto que já tinham há mais Pontifícia Universidade da Santa de 50 anos, mas que nunca haviam con- seguido concretizar. Parece que desta vez Cruz, em Roma, Padre Miguel vai acontecer e isso é muito bom. A im- de Salis Amaral, analisou esse Quais as principais diferenças en- diálogo teológico e da colaboração em portância de um concílio pan-ortodoxo encontro histórico. tre católicos e ortodoxos russos? projetos comuns) são certamente de aju- vai ser medida pelos temas tratados, pelos A principal diferença entre a Igreja da para fazer passos em direção à plena acordos e pela capacidade de colocá-los O SÃO PAULO – Qual a importân- Católica e a Igreja Ortodoxa Russa está na comunhão visível, que é aquilo que todos em prática. Dou dois exemplos. O primei- cia do recente encontro entre o união à Igreja de Roma e ao seu bispo, o desejamos. ro é o tema das relações entre as Igrejas Papa Francisco e o Patriarca Ciri- Papa. Vários ortodoxos russos reconhe- ortodoxas e as outras Igrejas e comunida- lo? cem o Batismo e os outros sacramentos A perseguição aos cristãos pode des não ortodoxas. É a primeira vez que Padre Miguel de Salis Amaral - É a pri- da Igreja Católica, mas esse reconheci- ser um ponto para a convergên- o tema será debatido amplamente entre meira vez que o Patriarca Cirilo, enquanto mento não é partilhado por todos eles. Aí cia entre as duas Igrejas? todos. Como já disse, alguns reconhecem patriarca, se encontra com um papa. Tam- está outra diferença que, sendo interna ao Pode sim. De fato, já no ano 2000, o a validade dos sacramentos celebrados na bém é importante porque supõe uma por- mundo ortodoxo, terá de ser resolvida en- Papa João Paulo II quis ter uma celebração Igreja Católica. Outros fazem um discer- ta aberta que antes não se conseguia abrir, tre eles mesmos. Há outras diferenças que jubilar no Coliseu de Roma com bispos e nimento e não têm uma norma fixa. Es- apesar de toda a boa vontade do Papa nes- têm contribuído para uma falta de enten- representantes das igrejas ortodoxas e das peremos que os ortodoxos cheguem a um se sentido. Lembro-me que o Papa já tinha dimento: leituras diferentes do passado, comunidades oriundas da Reforma, para acordo sobre esse tema, que dificulta mui- afirmado que ele se encontraria com o com recriminações mútuas, modos de ver celebrar conjuntamente os mártires do sé- to o diálogo ecumênico. O segundo exem- Patriarca no lugar e no momento que este o mundo e de rezar que são diferentes etc. culo XX. Os mártires católicos e ortodo- plo é a questão da jurisdição das Igrejas último dispusesse. Mais disponibilida- Essas últimas diferenças em si mesmas xos do século XX, que estão bem unidos ortodoxas nos territórios da diáspora (ter- de católica era difícil de imaginar. Agora, não impedem a unidade, mas são muito no céu, rezam por todos nós e pela uni- ritórios da Europa ocidental, da América, houve a primeira resposta afirmativa do mais significativas e têm sido um obstácu- dade de todos os cristãos aqui na terra. A da África e da Oceania). Alguns pensam Patriarca ortodoxo russo. lo que impede a aproximação, o diálogo e perseguição aos cristãos do século XXI, a que o Patriarca de Constantinopla é o che- a mútua compreensão. partilha da mesma experiência de dor por fe dessas comunidades, pois elas são nor- Essa reaproximação muda algo causa da mesma fé em Cristo, também malmente oriundas da emigração russa, na relação entre as duas Igrejas? Após o encontro, o Papa reforçou pode ser um fato de convergência entre romena, grega, sérvia, árabe, síria ou de Podemos dizer que algo mudou na par- que a unidade se faz no caminho. católicos e ortodoxos. outros países. Outros acham que o chefe te da Igreja Ortodoxa Russa, que decidiu Quais as reais possibilidades de delas é o primado da Igreja nacional orto- que desta vez podia haver o encontro. Isso é que haja novamente uma plena Além de Cuba, o Patriarca visitou doxa da qual provém essa emigração. Por muito esperançoso. Ao mesmo tempo, será comunhão entre católicos e orto- as cidades do Rio de Janeiro, São causa disso, há cidades em que vivem dois, necessário aguardar o regresso do Patriar- doxos? Paulo e Brasília. Qual o significa- três, quatro, ou mesmo seis bispos ortodo- ca a Moscou para perceber concretamente O Papa está convencido de que se do dessa viagem ao Brasil? xos, cada um sendo bispo dos emigrantes se há mudanças à vista na relação entre a pode colaborar em projetos comuns, Ele tem visitado vários países da da sua nacionalidade. Isso é uma situação Igreja Católica e a Igreja Ortodoxa Russa. como a promoção da paz, da dignidade América do Sul, regressando na última complicada e anormal, pois é difícil expli- da pessoa humana em todas as fases de semana do mês a Moscou. Sobre o sig- car à segunda ou terceira geração de emi- Numa eventual unificação de vida, a luta contra a corrupção e explora- nificado dessa visita para o Brasil, não grados - já enraizada no país ocidental e ritos das duas Igrejas, o que mu- ção das pessoas, a proteção da terra etc. saberei dizer concretamente. O Brasil em serena comunhão com outros ortodo- daria no modo com que católicos Isso quer dizer que ele vê essa ação como é um país com grandes corações e as xos filhos de emigrados de outros países apostólicos romanos e ortodo- necessária e importante, pois são temas portas abertas a Deus. O brasileiro e a - que a comunidade ortodoxa tem vários xos russos vivenciam a fé? muito caros aos católicos e aos ortodo- brasileira são pessoas que naturalmente bispos, está fragmentada em nacionalida- Não está prevista uma unificação de xos. Também vê nessa colaboração um estão abertas àquilo que não é material, des de proveniência. Eles assim perdem a ritos da Igreja Católica com as igrejas or- caminho válido para o conhecimento e ao além e a Deus. Sei que há estruturas experiência da catolicidade da Igreja. Ou- todoxas. A Igreja Católica não quer uma compreensão mútuos. Em outro nível da católicas de rito oriental em território tras vezes, uma Igreja ortodoxa nacional uniformização das vivências da fé. De fato, questão, o Papa e o Patriarca desejam que brasileiro, nascidas da imigração de pes- cria uma eparquia no território que outra na Igreja Católica já existe o rito bizantino, o diálogo teológico continue como está soas que foram para o Brasil nos séculos considera ser seu para a atenção dos seus vivido pela Igreja Ortodoxa Russa, ao lado até agora, nas estruturas de diálogo que XIX e XX. Elas cresceram e continuarão emigrados, e não tem havido possibilida- do rito latino, maronita, copto etc. Para di- têm funcionado (por meio da Comissão a crescer com a ajuda de Deus. É prová- de de resolver essas diferenças. Esperemos zer numa frase: a unidade não quer dizer Mista de Diálogo entre a Igreja Católica vel que também haja eparquias (dioce- que os ortodoxos cheguem a um acordo uniformidade. e as Igrejas Ortodoxas). As duas vias (do ses orientais) ortodoxas, mas não tenho sobre essa questão.

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