MAG ‘12 copia omaggio

Francesco Traversa, i rifiuti come risorsa Piercarlo Giorgi, un giallo in terra keniota Maria Goretti, il noir tra santi e poveri diavoli Eleonora Bartolomei, la prima Diva latina

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La cruna dell’ego

La bella morte di Ajmone

Se n’è andato un grande uomo. Io l’ho conosciuto tardi. Nel senso che ho imparato a stimarlo per davvero quando con Stefano Gori, il suo terzo figlio dopo Paolo e Carlo, lontano dal clamore della sua vita politica, trascorrevamo pomeriggi e serate a prendere appunti per stendere il romanzo delle memorie della sua vita, che, colpevolmente, non ho terminato. Un po’ perché la vita ti travolge con il suo quotidiano, un po’ perché la vita di quest’uomo, combattente nato, è stata talmente intensa da essere più veloce an- di Gian Luca Campagna che del battere i polpastrelli sulla tastiera. Ajmone Finestra, a cui in maniera arrogante [email protected] davo del ‘tu’ da quando avevo cominciato a scrivere la sua biografia, è un grande uomo, va affermato senza toni nostalgici stantii (che non m’appartengono) e senza ipocrisia di sorta, comprese le inutili e sterili polemiche che lo hanno scortato dopo il cimitero. La sua colpa secondo qualcuno? Quella di essere figlio del suo tempo. E quindi non può certo avere colpe. Bersagliere, leale fino alla fine al suo ideale di fascista, ha abbracciato nella Seconda guerra mondiale il corso della Storia, lo ha scavalcato ed è andato oltre. Dopo la dura prigionia e dopo essere scampato a due sentenze di condanna a morte, ha affrontato la vita come sapeva fare un uomo colmo di coraggio e dignità: mordendola. Si è diplomato all’Isef, ha cominciato a seguire i corsi di fisiochinesiterapia, è diventato un imprenditore con le palle, ha tirato su in vita un partito, ha percorso la filiera politica e amministrativa dal basso, aggredendola, masticandola, prendendo sberle e dandole, ma sempre guardando la vita e l’avversario in faccia. È poi divenuto vero personaggio quan- do (dopo essere stato deputato regionale e senatore della Repubblica) si è seduto sullo scranno di sindaco della sua amata città, pur essendo nato a Todi quando Littoria/Latina non appariva su nessuna carta dell’istituto De Agostini. Qualche sogno l’ha realizzato (la città universitaria su tutti ma anche il rivendicare la storia e le origini di una città che si è sempre vergognata di un presunto peccato originale) qualche altro si è frantumato (l’in- termodale e la melma delle terme che ha avviluppato anche lui) ma ha portato avanti il disegno di città e territorio sempre con la schiena dritta. Mi spiace, Ajmone, non ce l’ho fatta a terminare il romanzo della tua vita. ‘Cercando la bella morte’ lo avrei intitolato. So che ti sarebbe piaciuto.

Mag ‘12 Stampa Morconia Print - Benevento È vietata ogni riproduzione, anche parziale di testi, immagini, illustrazio- Direttore responsabile Gian Luca Campagna ni, pubblicità e grafica. Manoscritti, fotografie e tutto il materiale inviato, anche se non verrà pubblicato, non verrà restituito. Le collaborazioni, Grafica e impaginazione Roberto Righetti salvo accordi scritti, sono da intendersi a titolo gratuito. Tutto quanto è pubblicato è coperto dalla vigente normativa in termini di diritti Hanno collaborato Daniele Lembo, Claudio Mascagni, d’autore e copyright. 2011 © Ego Edizioni

Carlo Macco, Valentina Picca Bianchi, Maria Assunta D’Alessio, MAG ‘12 Annamaria Casale, Roberta Colazingari, Michele De Luca, Cinzia Volpe, Flavia Capitani, Grazia Izzo

Fotografia Claudio Mercuri, Roberto Gabriele, Loris Annapurna Foto di copertina Claudio Mercuri copia omaggio

Francesco Traversa, i rifiuti come risorsa Redazione: Via IV Novembre, 16 . Latina Piercarlo Giorgi, un giallo in terra keniota Maria Goretti, il noir tra santi e poveri diavoli Eleonora Bartolomei, la prima Diva latina

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5 - la cruna dell’ego - mag ‘12 Scripta manent

Jatevenne

Ero alla mensa della Caritas, avevo accompagnato un amico che lì presta la sua opera e, mentre questi imbustava le borse della spesa per far fronte a quell’umanità dolente, ho sentito: «No, la pasta non ce la mettere». «Perche no?» gli è stato chiesto. «Perché ho finito la bombola del gas e non ho i soldi per comprarla» la risposta. Se ne potrebbero raccontare a migliaia di scene come queste, basta girarsi attorno. Il Governo Monti sta facendo un’operazione di vera e propria macel- leria sociale. La madonna del pianto dovrebbe spiegare come è possibile andare a lavorare fino a 67 anni. Certo, quando si tratta di fare lavori di alto prestigio, come quelli che quei signori riservano a Daniele Lembo se stessi e ai loro rampantissimi pargoli, si può lavorare fino a duecento anni. Differente, invece, è [email protected] quando si esce di casa alla strenua ricerca del pane quotidiano. Agli italiani, appena dieci anni fa, fu chiesto un sacrificio incredibile: entrare nell’euro. Se si avevano 10.000 lire in banca, appena il gior- no dopo, ci si ritrovò con il potere d’acquisto dimezzato. Non è bastato. Quello che è peggio è che l’attuale Governo esiste perché quello precedente non è stato capace di governare e l’opposizione, che avrebbe vinto le elezioni a furor di popolo, non ha avuto il coraggio di farlo. Insomma hanno delegato ai tecnici il lavoro che loro non sentivano di fare. È questo il punto: quelli che governano oggi sono il frutto preciso di coloro i quali sono stati al governo fino a ieri o all’altro ieri: di fronte all’incapacità di costoro che ci hanno messo nelle mani dei “tecnici” non si può urlare che un na- poletanissimo “Jatevenne” . Andate via per non ritornare mai più. Un solo consiglio al lettore: non faccia l’errore di non andare votare perché a questa classe politica non interessano i numeri, ma le percentuali. Il lettore vada alle urne e voti per chiunque, anche per i marziani, basta votare in modo tale da mandare a casa questa gente, consigliando loro di darsi stabile e proficua occupazione. Semmai, con uno di quei lavori con i quali bisogna lavorare fino a 67 anni per andare in pensione.

Quando il De Profundis è segno d’identità Il mio amico Gian Luca Campagna, direttore del mensile Ego Latina, in una delle sue frenetiche giornate lavorative, quindi evidentemente poco lucido…, nell’incontrarmi mi ha chiesto di scrivere “quattro righe” su un argomento a mio piacimento da riportare sul giornale di questo mese, cosa che se da un lato mi inorgoglisce, per il fatto di avere pensato a me, dall’altro un po’ mi ha spiazzato. Perché ragionando mi sono reso conto che non volevo parlare di politica per chi la rappresenta e non volevo parlare del mio lavoro di assicuratore perchè non è nel mio stile farmi pubblicità On. Vincenzo Bianchi gratuita. Quindi, riflettendo, mi sono reso conto che non mi restava altro che parlare di attualità. [email protected] Purtroppo nei primi quattro mesi dell’anno 2012, la nostra città tra i vari lutti che l’hanno colpita, ha visto tre ‘Amici’ passare oltre questa vita terrena. Mi riferisco al dottor Daniele Vacillotto, medi- co primario del Reparto di Urologia dell’ospedale Santa Maria Goretti, al dottor Maurizio Grandi giornalista/scrittore ed al senatore Ajmone Finestra, ex sindaco di Latina. Sia ben chiaro che in questa sede non intendo dare nessuna valutazione di merito a tre prestigiose e grandi figure nelle loro riconosciute attività professionali, civili e politiche. Desidero solo eviden- ziare come questi lutti abbiano lasciato basita e non poco la nostra città di Latina. Basta vedere la successiva grande e commossa partecipazione alle esequie di tantissimi conoscenti, amici ed autorità di ogni ordine e grado. Questo ha evidenziato come i cittadini di Latina sappiano riconoscere e quindi attribuire l’omaggio dell’ultimo saluto a chi in vita lo ha meritato. Penso sia un segnale importante per tutti noi, che può essere decifrato ed interpretato come una crescita di identità che sta sempre più diffondendosi nell’humus della città. E visto i tempi che stiamo vivendo, in cui la crisi economica ci attanaglia, rappresenta certamente un valore e una speranza.

6 - scripta manent - mag ‘12 L’ascensor , i migliori e i peggiori Patrizia Gaetano. Nel momento in cui difettano le quote rosa e si parla di volti nuovi della della politica politica ecco una risposta a metà. Corona il sogno di una vita il neosindaco di Castelforte, in quota all’Udc, che col 52% siede sulla poltrona più alta Fabio Bianchi. Si ritaglia la vetrina del dopo aver trascorso un ventennio come consigliere capoluogo con due manifestazioni che convogliano e assessore ai servizi sociali. Premiata la coerenza. senza distinguo anagrafica gran parte della città, testimonianza dell’indice di gradimento per eventi 10 a fini sociali (Protagonisti) dove è stata amplificata l’integrazione tra disabili e non, e a fini culturali Gerardo Stefanelli. Era la prima volta che (Libri da scoprire, rassegna giunta alla nona edizione), l’assessore provinciale all’ambiente si contava. E portando in piazza autori celebrati. per il battesimo ha scelto una prova del nove e un 9 avversario di fuoco come il candidarsi a sindaco nella sua città, Minturno, contro l’ex sindaco Paolo Graziano. Va al ballottaggio in lieve svantaggio (-1%) Gianluca Di Cocco. Acquistato al mercato ma con la coscienza di rappresentare una forte di riparazione di settembre, il nuovo componente ventata di novità rispetto al passato. della giunta Di Giorgi lavora come assessore 8 factotum, nel calcio si direbbe come giocatore universale. Agisce con la stessa disinvoltura sia nelle emergenze (anche non sue, come la vicenda del dormitorio) sia nel tentare di promuovere Pasquale Fusco. Se Castelforte fosse un centro turisticamente una città da sempre nel ghetto. di 20mila anime oggi sarebbe deputato. L’ex sindaco, oggi dirigente provinciale, prima vince la battaglia pre- 7 elettorale per candidare la sua pupilla a sindaco, poi aiuta il figlio, Alessio, a entrare in consiglio comunale Giuseppe Schiboni. Cede la sua rocca a un per la seconda volta a suon di voti. Una vittoria sotto protagonista illustre dello sport (e della politica) il segno dell’Udc e di De Gasperi. nazionale come Gianni Petrucci (presidente del Coni), 6 che diviene sindaco a San Felice Circeo. In verità ne esce sconfitta tutta la politica locale, incapace di scegliere tra la propria comunità un volto, un nome, Franco Taddeo. A Ss Cosma e Damiano era un personaggio, capace di dare anima e slancio a una uno scontro tutto in famiglia, tra il primo cittadino rinomata realtà turistica che arranca da anni. uscente Vincenzo Di Siena e l’ex sindaco storico, 5 attuale consigliere provinciale, che era uscito dalla maggioranza prima della scadenza del mandato. Dopo tanti successi Taddeo incassa la sconfitta con Giulio Del Monte. Lo avevamo conosciuto signorilità e naufraga anche il progetto di mettersi a come il più votato alle scorse elezioni di Sonnino, poi capo, lui decano, di un manipolo di giovani. esce dalla maggioranza e matura l’idea di candidarsi 4 a sindaco. Su un giornale locale (Notizie dal campo) si sottrae alle domande del giornalista e non fa pervenire le risposte facili facili. La parte bianca e Patrizia Fanti. Incassa la sfiducia rovente dei immacolata sotto le domande forse preannunciava la consiglieri di partito (Udc) per la vicenda legata al sconfitta del silenzio. dormitorio comunale e dei senzatetto, considerata la 3 mission nel Dna dei nostalgici Dc. Ed è una querelle che non si consuma in famiglia, ma all’esterno, con dichiarazioni e dichiarazioni pubbliche che minano il Gianni Francia. Della serie in campagna suo ruolo di assessore ai servizi sociali di Latina. elettorale non facciamoci mancare nulla: l’aspirante consigliere di Ardea era presente alle ultime elezioni 2 in due liste della stessa coalizione di centrodestra, Cristiano Riformisti e La Destra. Accortosi dell’errore il 24 aprile ha presentato alla Commissione elettorale circondariale una di rinuncia dalla candidatura 1 di una lista. Un caso incredibile per superficialità.

7 - l’ascensore - mag ‘12

Mag ‘12

PRIMO PIANO

10 Francesco Traversa 10 I rifiuti visti come continua risorsa

14 Piercarlo Giorgi Il giallo del mercante di Kilifi

18 Santa Maria Goretti Storie di perdoni, santi e poveri diavoli

22 Eleonora Bartolomei La prima Diva latina del Calendario

14 27 Protagonisti Quando l’integrazione è possibile

RUBRICHE

31 FUORICORSO

32 WEDDING DESIGN

34 FORMAZIONE

18 35 ASSICURAZIONI 37 GUSTO

38 PALCO

41 VERNISSAGE

42 A TUTTO VOLUME

44 NIGHTLIFE

45 GOSSIP

22 46 RADIOLUNA

9 - sommario - mag ‘12 L’azienda Cosmari

Con attrezzature speciali e manodopera specializzata, la Cosmari è in grado di ge- stire, alla fonte di produzione, la raccolta di rifiuti urbani, speciali pericolosi e non pericolosi. Il servizio può prevedere la selezione e differenziazione (recupe- rabili/non recuperabili; pericolosi/non pericolosi) delle varie tipologie di rifiuti, nobilitando le frazioni di maggior valo- re, permettendo,quindi, di massimizzare, oltre al recupero ambientale, anche i benefici economici. Tutte le operazioni vengono pianificate e supervisionate da tecnici specializzati, che gestiscono la corretta etichettatura (prevista dalla specifica normativa di settore) di tutti i rifiuti in uscita dal luogo di produzione.

10 - Francesco Traversa - mag ‘12 Francesco Traversa, i rifiuti come risorsa

foto di Claudio Mercuri testi di Gian Luca Campagna

Io? Sono la generazione a rischio». Ecco, questo è E’ in questo momento, inoltre, che l’azienda realizza e gestisce Francesco Traversa. Una frase buttata lì, non certo a con proprio personale numerose isole ecologiche e sistemi di caso, con un sorriso pieno di sfida, che ha il suo peso raccolta differenziata dei rifiuti all’interno delle grandi indu- specifico nella traiettoria della sua azienda quando gli strie nel territorio laziale. Se è vero che l’azienda di famiglia «chiedi di raccontare la storia del gruppo Cosmari, leader nel cresce con l’indotto, poi si trasforma seguendo due filoni ben recupero, riciclaggio e raccolta dei rifiuti. La prima generazio- precisi: quello dei rifiuti urbani e quelli industriali, gli scarti dei ne inventa e costruisce, la seconda si consolida e si espande, la comparti delle grandi aziende chimico-farmaceutiche e agro- terza dissipa: questo è il refrain che vige nelle grandi aziende alimentari. Così successivamente, nell’ottica dell’espansione di famiglia. La famiglia Traversa, originaria di Pesaro, stanziata- aziendale, i Traversa cominciano a servire le amministrazioni si ad Anzio negli Anni 50, ma ormai pontina d’adozione e di comunali, individuando forme differenti per la raccolta dei sentimenti, è impegnata nel settore ambientale. E la cresci- rifiuti che porteranno alla progressiva sostituzione dell’uso ta di questa azienda, oggi industria, è esponenziale, dovuta ab tradizionale dei cassonetti piazzati lungo le strade, privilegian- FRANCESCO TRAVERSA ovo alle capacità lungimiranti dei nonni Gino e Umberto e do un sistema semplice ed efficace qual è quello del ‘porta a dei rispettivi figli Giuseppe e Renata, che dopo esperienze di porta’. E il core business aziendale resta quello di trasformare lavoratori subordinati preferiscono avviare un’attività edile pa- il rifiuto in un qualcosa di nuovo utilizzabile, talmente trattato rallelamente a quella di raccolta trasporto smaltimento rifiuti, da essere pronto per il riciclaggio (come per carta, metalli, autospurgo e disinfestazioni. Oggi l’azienda festeggia i 37 anni, vetro e plastica) e reintrodotto successivamente nel mer- è racchiusa nei cinque ettari del Consorzio Cosmari, a metà cato, o trasformato in combustibile da cui attingere energia. strada tra Latina e Cisterna, abbraccia cinque consorziate e Quello che poi non può essere smaltito, chiaramente prende conta un numero di dipendenti arrivato quest’anno alla soglia il percorso della discarica. Ma la mission della Cosmari va ol- dei 120, mentre la scorsa stagione erano 90. «Io e mio fratello tre: mezzi e manodopera sono talmente specializzati che si Riccardo raccogliamo i benefici di quell’avventura comincia- raccolgono anche rifiuti pericolosi, essendo capace di offrire ta anni fa dai miei nonni, insieme ai nostri genitori –racconta servizi finalizzati alla realizzazione di attività di bonifica di suoli Francesco, 42 anni, Presidente del Cosmari e Vicepresidente e acque contaminati, oltre che di attività di smantellamento e di Confindustria Latina-, ma non ci pesa affatto rivestire il ruo- decommissioning di siti industriali dismessi o da dismettere. lo della terza generazione: amiamo il nostro lavoro e siamo «Ci tengo a ribadire che i nostri servizi sono tarati sulle esi- istruiti dalla perseveranza e tenacia di chi ci ha preceduto che genze sia delle grandi multinazionali, ma anche delle piccole credendo nelle proprie capacità e in quelle di tanti collabora- e medie aziende» sorride. Quello delle grandi e delle piccole tori, ha lavorato e tuttora lavora, per un futuro migliore, come è un concetto che Francesco Traversa ribadisce con energia parte di una comunità verso la quale si sente responsabile». e che lo ha visto agire in maniera determinata all’interno di Già, è negli Anni 80 che i Traversa con sguardo imprenditoriale Confindustria durante le ultime elezioni del dicembre scorso fissano con un interesse diverso gli scarti civili e industriali. atte a decretare il nuovo presidente della territoriale pontina. «In un paese povero di materie prime, come l’Italia, il rifiuto Qualcuno le vuole contrapposte e portatrici di interessi non può diventare un fattore di crescita economica, non va visto conciliabili, mentre nella sua idea sono parte di un unico siste- come uno scarto inutilizzabile, ma come una risorsa, una volta ma che solo unito può sperare di uscire dall’attuale situazione recuperato, da reintrodurre nel mercato» sottolinea Traversa. di crisi in cui ci troviamo. Il refrain portato avanti da Traversa È questo quello che devono aver pensato i nonni quando co- e dalle aziende che hanno sostenuto la sua candidatura era di minciano a gestire alcune discariche in regione, dove albeggia totale rottura rispetto agli ultimi anni di governance dell’As- l’idea di produrre pioneristicamente compost (siamo nell’85). sociazione, ponendo come conditio sine qua non la necessità

11 - Francesco Traversa - mag ‘12 che il nuovo presidente di Confindustria Latina fosse un im- prenditore espressione del nostro territorio in coerenza con quel principio di alternanza che dovrebbe caratterizzare la vita associativa. «Con l’attuale presidente Paolo Marini non ci sono mai stati screzi di natura personale, ma una differente ratio as- sociativa, mia e delle numerose aziende che mi hanno sostenu- to, che ritiene indispensabile nonché doveroso che i vertici di un’Associazione importante e strategica come Confindustria Latina debbano essere espressione anche e soprattutto della base associativa, e non solo del solito gruppo di aziende che seppur importanti, sono solo una parte delle imprese apparte- nenti a Confindustria, se messo a confronto con le numerose aziende che hanno radici profonde nel territorio e che fanno la storia di questa provincia rappresentando il futuro dei no- stri figli». Questa perseveranza, unita ad una tenacie coerenza delle proprie idee gli ha permesso di divenire vicepresidente di Confindustria, «voglio, però, puntualizzare che la decisione di dare la mia disponibilità a quanti mi hanno chiesto di candi- darmi alla presidenza, non nasce per il gusto di ricoprire una carica fine a se stessa, ma con spirito di servizio, spinto dalla voglia e dalla necessità di fare delle cose utili per le imprese e per il mio territorio. In ogni caso, non aveva senso continua- re a scontrarci in una lotta fratricida che avrebbe prodotto solo danno all’Associazione». E se qualcuno lo ha tacciato di avere fatto un balzo indietro e di aver abdicato a un passo dal traguardo, Traversa dimostra pacatezza nella risposta: «Oggi sono ancor più convinto della validità della mia scelta, per- ché rappresenta una prova di maturità e di responsabilità di un gruppo che crede nel proprio lavoro e in quello dell’in- tera associazione, in cui è fondamentale non esistano gelosie o invidie varie e dove si opera in completa autonomia senza nessuna sorta di pressioni politiche». Seppure la diplomazia sia infusa nel suo Dna, Traversa non ama i proclami e rifiuta etichette che lo potrebbero vedere domani sedere su altre poltrone. «Faccio l’imprenditore e continuerò a farlo, la poli- tica non m’interessa. Se queste due classi possono interagire per il bene comune? Sono un poco disilluso, in verità, nel senso che è bene che ognuno svolga il proprio ruolo con umiltà e coerenza, perché agendo in tandem, in questo modo, potremo incidere e creare un forte sviluppo nel territorio. E non credo che un buon imprenditore possa divenire sempre e comunque un buon politico».

12 - Francesco Traversa - mag ‘12

testi di Roberta Colazingari

ccade raramente che un romanzo riesca ad immer- gervi nella realtà del posto in cui è stato ambientato. Quando succede si ha la sensazione di essere lì e di sentirsi addosso i profumi, l’aria, i colori, i sapori, gliA usi e i costumi della sua gente. Se poi è ambientato in Ke- nia, allora la magia è corredata anche da splendide foto che vi porteranno alla scoperta non solo del territorio, ma anche del protagonista che dà il titolo all’opera: “Il Mercante di Kilifi”, di Piercarlo Giorgi. L’autore incarna un profilo di artista ‘globale’ che riesce, nel rispetto storico e politico di un territorio tanto straordinario quanto dal precario equilibrio sociale come il Kenia, a dipingere con contorni narrativi e ‘geopoetici’, perso- naggi reali sfumati di fantasia, collocati in un quotidiano dram- matico in storie intrise di passione.

Questo è il suo quarto lavoro. Dove nasce la pas- sione per l’Africa e, in particolare, per il Kenia? «Ognuno di noi deve trovare il posto in cui sta bene. Io mi sono trovato molto bene in Kenia. Da lì ho cominciato a viag- giare, non a fare il turista ed ho iniziato a conoscere il ventre di questa terra. Per questo le mie storie nascono da esperienze vissute, reali, chiaramente sono un po’ romanzate. Come è il caso di quest’ultimo libro nato dopo una cena a casa di un Piercarlo Giorgi è giornalista, uno dei più vecchio pescatore di Kilifi (grande villaggio che si trova tra giovani inviati de Il Messaggero di Roma. Mombasa e Watamu in Malindi, ndc). Parlando mi raccontò Si è occupato di numerosi servizi di cro- una storia che ho abbellito con la fantasia ed è uscito fuori un naca ed inchieste di mercato, fino a quan- giallo-africano con finale a sorpresa». do il vice presidente della Commissione Antimafia, il senatore Calvi, lo volle come Con i suoi lavori si riesce a viaggiare in punta di consulente della Commissione Parlamenta- penna, come riesce a trasportare ciò che vede in re Antimafia. Per 5 anni è stato a stretto scrittura? contatto con il giudice Giovanni Falcone, «Nel fare ciò mi hanno aiutato molto i miei tanti anni di gior- ma non abbandonò il giornalismo, anzi in- nalismo. Sa meglio di me che il nostro mestiere è sintesi. Gra- ventò il pioneristico “Pontin Sportivo”, poi zie alla mia esperienza riesco così a sintetizzare e a fotografare è stato consigliere d’amministrazione e di- i miei racconti. La stessa critica li ha più volte definiti proprio rettore per tre anni de Il Giornale D’Italia. una fotografia raccontata. In particolar modo questo ultimo L’amore per la scrittura e i libri gli hanno libro l’ho impreziosito con immagini molto belle, perché spes- fatto vincere numerosi riconoscimenti, tra so i miei lettori mi chiedono in continuazione come è questa cui il Premio Opera Prima a Francoforte e terra. Così, ho deciso di accompagnare le parole con alcune L’Intruso in Costa Smeralda, dove si è ritro- foto scattate da due amici che fanno parte della squadra, Paolo vato finalista con Folco Quilici. Zenobi e Stefano Scifoni, dove si vede molto bene la realtà del

14 - Piercarlo Giorgi - mag ‘12 Piercarlo Giorgi, il giallo del mercante di Kilifi foto di Paolo Zenobi & Stefano Scifoni

Kenia. In molte occasioni le immagini valgono sicuramente più di fiumi d’inchiostro».

Ultima fatica è il Mercante di Kilifi. Di cosa parla? «E’ una storia a tinte forti, di traffici strani, terroristi, inganni, amore e morte, in cui prediligo sempre i paesaggi e i perso- naggi con le loro storie, i loro umori, amori, lutti, tragedie e gioie. Fotografo sempre la realtà, diciamo così, naturalistica che è la colonna portante dei miei libri, poi passo ad inquadrare i personaggi e tocco anche la parte sociale. In questo caso ‘Il Mercante di Kilifi’ è dedicato al ruolo della donna africana che non viene valorizzata. Mentre a mio avviso, dopo 15 anni di viaggi, posso affermare che è l’autentica risorsa dell’Africa».

‘…La ricchezza dell’Africa è nascosta, prima o poi qualcuno la tirerà fuori’, scrive all’inizio del suo

libro. Qual è questa ricchezza? Lei l’hai trovata? IL MERCANTE DI KILIFI «Sì, come dicevo l’ho trovata. Ma per quel che penso credo questo sia un Paese che non vogliono far crescere, perché ha nel suo interno una diversificazione di materie prime e di po- tenzialità inespresse. Il Kenia è formato da ben 42 tribù, ognu- na con i suoi usi e costumi, le sue storie e le sue tradizioni, che convivono mirabilmente fra loro. Anche le religioni sono diverse. Lì convivono musulmani, cattolici, cristiani, evangelisti e battisti. Nonostante questo mix, hanno raggiunto un equili- brio inimmaginabile. Se dovessero accendersi i motori su una tribù, si rivolterebbero le altre. Quindi secondo me, c’è anche un fatto genetico per cui questo Paese resta così come è. Ag- giunga anche il fatto che il popolo keniota è un popolo mite e non si ribella. A differenza degli etiopi, dei somali, dei nigeriani e dei congolesi che sono bellicosi loro hanno questo carattere mite perché provengono da cent’anni di colonialismo inglese, dove sono stati sempre abituati a dire ‘signor sì’, mai ‘signor no’. E’ una cultura radicata e profonda che li porta ad essere dolci e non guerrafondai».

Cosa l’Africa ed in particolare il Kenia può ‘inse- gnare’ all’Europa e cosa l’Europa può ‘insegnare’ all’Africa? «Il Kenia piace o non piace. Se piace ti accorgi che, parados- salmente, vivono meglio loro di noi, perché hanno adottato

15 - Piercarlo Giorgi - mag ‘12 il ‘carpe diem’. Vivono alla giornata, pur con mille problemi non hanno stress, non hanno ansie, sorridono sempre, sono socievolissimi. Chiunque incontrano per strada, dicono sem- pre ‘jambo’ (in swahili ‘ciao’) anche se sanno che non lo ri- vedranno più. È un popolo allegro, nonostante le condizioni di estrema povertà in cui vivono. Un keniota vive solo con un dollaro al giorno, nonostante questo sorridono, perché il sole, la natura li aiuta a . Paradossalmente ciò che il Pa- dreterno gli ha tolto lo hanno dalla natura. L’oceano Indiano è pescosissimo, hanno frutti dolcissimi come il mango, la pa- paia, l’ananas e vivono di questo. Certo, c’è il problema della sanità, che però stanno risolvendo perché gli ospedali iniziano a funzionare. Anzi, non è vero che lì si muore di Aids, per- ché l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha quasi del tutto debellato l’Hiv. Purtroppo la maggiore mortalità si ha con il diabete, malattia che da noi è considerata la malattia dei ric- chi, lì invece è la malattia dei poveri, perché mangiano poco, male e in modo selvaggio. Così le morti per diabete si contano a migliaia. Quindi se il Kenia ci ‘insegna’ ad essere più sorri- denti e disponibili con il prossimo, noi, soprattutto i nostri medici, potremmo fornire loro delle unità mobili di soccorso utili per i prelievi e controlli all’interno dei villaggi. Il terri- torio del Kenia è talmente vasto che raggiungere l’ospedale più vicino per i malati delle tribù o anche solo un semplice controllo diventa un viaggio della speranza senza speranza. Questa sarebbe un’ottima medicina per intervenire preventi- vamente e non quando la malattia è ormai allo stadio finale».

Il libro avrà una diffusione particolare, in un cer- to senso ‘volerà’ a bordo di aerei? «Grazie ad un accordo fatto con l’Ambasciata del Kenia ‘Il Mercante di Kilifi’, tradotto in inglese, verrà distribuito in volo (Roma - Nairobi - Malindi) con la compagnia di bandiera la Kenia Airways e raggiungerà i luoghi che descrive, i paesaggi che lo animano, le storie che racconta».

Inutile chiedere quale sarà il prossimo progetto, perché Pier- carlo Giorgi lo ha già ben in mente (anzi, ci sta già lavorando): un altro libro che vedrà ancora una volta protagonista la ‘Sua Africa’. Jambo.

16 - Piercarlo Giorgi - mag ‘12

testi di Claudio Mascagni n libro per adulti, intriso di sangue, follia, disperazio- ne, miseria umana, arricchito da immagini e istanta- nee che scandiscono questo viaggio nell’animo uma- no, che sfiora l’anima tra Bene e Male e tra Fede e URagione. Un testo dove viene assolutamente messa al bando l’ipocrisia e lascia che le cose e gli uomini abbiano la loro vera identità: ‘Storie di perdoni, santi e poveri diavoli’ (Ego edizioni) del giornalista Gian Luca Campagna è il viaggio duro e crudo

Cielo nero sulla paludi: le condizioni disperate in cui vivevano i coloni nelle Paludi Pontine prima della bonifica.

L’odore del mare: storia che narra le vicende della banda del brigante Terenzio Grossi e di una piccola Maria Goretti.

18 - Santa Maria Goretti - mag ‘12 Mio fratello è figlio unico: un giornalista è inviato da Roma per raccogliere la cronaca di un delitto a Le Ferriere. nea l’autore, 42 anni, di Latina, che è anche il direttore della rivi- sta ‘ego’. «Raccontare la vita di una bambina di 12 anni divenuta santa sarebbe stato stucchevole e sterile se mi fossi fossilizzato nel raccontare veramente la sua vita –ha ribadito Gian Luca Campagna- anche perché non avrei aggiunto nulla di nuovo al panorama letterario già esistente. Non solo, ho lasciato lo spa- zio aperto a ogni riflessione di sorta, dall’agiografia per l’inse- gnamento che Maria Goretti ci ha lasciato a tutti quei sospetti che sono stati vissuti da chi usa più la Ragione che la Fede. Le storie sono raccontate con toni noir, attraverso proprio quel senso dell’inquietudine che è proprio di tutti i personaggi che appaiono nel libro e che appartiene al mio personale universo narrativo». Campagna ha scandito la vita della santa (e dei suoi insegnamenti) in 7 racconti, dove si respira l’atmosfera infernale e selvaggia delle Paludi Pontine, i drammi interiori delle persone coinvolte, le oscure trame del regime Fascista di dotare l’Agro redento di una santa, il perdono e il riscatto che sono anche i grandi insegnamenti lasciati dalla santina nei personaggi reali –e che celebra santa Maria Goretti nei 110 anni del suo martirio, meno- che si muovono nel quotidiano di oggi. Per questo spes- dove viene volutamente scandita la vita della santina in 7 atti so il lettore è calato in trame noir, dove tutto somiglia molto che fissano nella memoria collettiva il suo percorso sulla terra, alla vita reale e abbandona i sentieri certi del racconto stere- il passaggio nel sacro e la consegna dei suoi insegnamenti ai otipato e banalmente buonista. «Il perdono non appartiene a posteri. In questo libro si trovano gli orditi di piccole trame, di frammenti narrativi che coagulano attorno a sè sentimenti e location, atti di viltà umana alternata a reazioni di coraggio e di ricerca del riscatto, dettato da chi tesse e agita le fila come un Grande Burattinaio, ma anche ragionamenti convenienti e dise- gni che lasciano poco spazio al divino e odorano di interesse di potere che restano propri dell’animo umano, indipendentemen- te dall’abito che si indossa. «E quindi ecco che veniamo calati in un perfetto noir, dove il confine tra bene e male è sottile, dove la vittima diviene carnefice e viceversa, in un’interscambiabilità di ruoli che somiglia molto alla vita reale e abbandona i sentieri certi del racconto stereotipato e banalmente buonista» sottoli-

Tre prelati, due spie e un’icona: Marietta santa benchè 12enne, un’idea a tavolino del Fascismo e della Chiesa?

19 - Santa Maria Goretti - mag ‘12 La Santina celebrata fino a luglio

ll prossimo appuntamento che celebra santa Maria Goretti nei 110 anni del martirio nel ricco calendario stilato dal Comune di Latina, in particolare dall’assessore al turismo Gianluca Di Cocco, cade il 21 giugno con le reliquie della santina che arriveranno da Nettuno e giungeranno dopo un articolato percorso religioso alla chiesa di Maria Goretti; venerdì 22 notte bianca in piazza del Popolo con proiezione del film ‘Maria Goretti’ di Giulio Base e presentazione del libro di Gian Luca Campagna; sabato 23 pellegrinaggio in notturna a Le Ferriere, poi da giovedì 5 a sa- bato 8 luglio la 56^ edizione dei festeggiamenti nel quartiere santa Maria Goretti del capoluogo. questo mondo, non è di questo mondo –scrive nella prefazione parte della critica ha sempre avanzato, sterzando verso la ragio- Marcel Tranchant-. Appartiene a chi indossa altri abiti e lo fa di ne e accantonando la fede. «Impensabile era ripercorrere la vita mestiere. E invece questa storia ci insegna che è proprio di una di Maria Goretti in maniera canonica e classica: ma nell’obiet- bimba di dodici anni, vissuta tra povertà e fame, sempre indos- tività che ci deve contraddistinguere Maria Goretti va anche sando le vesti del decoro, colpita da un omicida perdonato sul dipinta come una bambina semianalfabeta, malaticcia e avvezza punto di morte, assassino perdonato anche dalla madre di lei alla dura vita di campagna, intrisa di forti sentimenti e slanci in un continuum difficile da spiegare e da comprendere- per verso il rifugio e il conforto della dottrina cattolica. È chiaro ché qui è la vicenda umana che sconvolge. In una storia come che il resto viene da sé» ha precisato Campagna. È per questo questa, ambientata in un luogo apparentemente dimenticato da che nei racconti i protagonisti non hanno sempre la coscienza Dio e dagli uomini, come erano le Paludi Pontine ben prima pulita, nutrono sentimenti autentici e forti, del resto relegare il dell’opera titanica della bonifica idraulica voluta fortemente dal noir in un genere è da sempre impresa impossibile, considerata regime fascista, si muovono genti rozze e disperate, dove la vita la forte commistione col ‘genere’ che domina, quello umano, umana può essere recisa dall’invisibile malaria o da un colpo di anche perché nel noir l’inquietudine è progressiva e continua, roncola per poi sparire nelle sabbie mobili di pantani infernali non ti abbandona, quello che accade in vicende come queste, senza che nessuno venga a reclamare il corpo. Ecco, è qui che come è accaduto nella reale e umana storia di Maria Goretti, avviene una comunione spirituale con l’Altissimo. E il perdono ghermisce i protagonisti e non li abbandona più, li fa suoi per si estende: nella famiglia, e contagiando il suo carnefice, che poi sempre, anche quando c’è il finale giusto della storia niente può abbraccia un percorso di vita che lo condurrà al pentimento, tornare più come una volta. Il libro si avvale della ricerca foto- alla riflessione, all’annullamento della propria esistenza, ferma al grafica affidata a Massimiliano Vittori che ha suggerito le foto compimento dell’atto omicida. E qui varchiamo i confini delle dell’archivio del Consorzio di Bonifica, alla capacità evocativa vicende e dei sentimenti umani. Indipendentemente dalla ragio- propria di Roberto Gabriele che ha scattato immagini di am- ne della fede». ‘Storie di perdoni, santi e poveri diavoli’ non è bienti palustri per rievocare sensazioni d’epoca, mentre a Loris un testo che strizza l’occhio all’agiografia, anche se vi sono degli Annapurna sono stati affidati gli scatti della zona di Corinaldo. elementi che potrebbero farlo supporre, ma si aprono anche Il libro è in vendita nelle librerie di Latina, tra cui la Feltrinelli, squarci di profonda riflessione, alimentando sospetti che una oppure può essere richiesto alla casa editrice (0773.472329).

Ritorno a Villa Dedalo: un professore è indeciso se giustiziare l’omicida pedofilo del figlio o perdonarlo.

Il perdono invisibile: Marietta è un esempio di virtù, ma quante donne muoiono in modo violento senza clamore?

20 - Santa Maria Goretti - mag ‘12

EleonoraEleonora Bartolomei,Bartolomei, lala ‘prima’‘prima’ DivaDiva latinalatina deldel 20132013

testi di Grazia Izzo

odici ragazze del nostro territorio, 12 location na- turali, storiche e di cultura della nostra provincia, un fotografo, una giuria, un artista del look del capello e tanta buona volontà e divertimento ed il calendario Dè pronto. Parliamo di Diva Latina 2013, il calendario ideato e prodotto dalla Ego Edizioni e dalla PhgotoLive Production che vuole fondere le bellezze femminili della nostra Italia con le bellezze che appartengono al patrimonio ambientale, artistico e architettonico del nostro territorio provinciale: un’idea sem- plice, come forse è facile promuovere il patrimonio di bellezze del comprensorio pontino, che resta ancora tutto da scoprire. Ecco, questa è l’idea del Calendario ‘Diva latina’, dove latina è il sostantivo che prende spunto anche dalla città del capoluogo e che lega anche tutte le altre realtà territoriali. Così con gli scatti ecco promuovere e valorizzare le bellezze in carne e ossa (e anima) rendendo più accattivanti gli scorci più fascinosi e più suggestivi della provincia, ricca di una storia unica che parte dall’epoca preistorica, passa per i popoli italici, i romani, il Me- dioevo e arriva fino al mito della favolosa epoca della bonifica integrale. Sarà il fotografo Claudio Mercuri a occuparsi degli scatti fotografici che saranno il volto e il corpo da affianca- re a dodici scenari classici della provincia pontina. Mercuri ha già all’attivo tre calendari di straordinario successo, che hanno sempre avuto un’eco incredibile sulle emittenti e carta stam- pata nazionale, come ‘La ragazza della porta accanto’ dove si valorizzavano le ragazze comuni, ‘Le belle e le bestie’, opera di denuncia tra belle ragazze che provocatoriamente si metteva- no in competizione con i siti dismessi del territorio pontino, ‘Donne e Razionalismo’ con protagoniste bellezze locali con i monumenti dell’epoca fascista di Latina. A curare il look delle 12 ragazze con acconciature e trucchi di alta moda ci pense- rà New Effetto Bellezza di Anzio. Le selezioni, che si stanno svolgendo tra Latina ed Anzio, hanno visto la partecipazione di numerose candidate. Tra loro la prima ragazza scelta è Eleonora Bartolomei, di Anzio, che ha già effettuato numerosi scatti a Sa- baudia, una delle location scelte per creare il connubio perfetto tra territorio e bellezza femminile. Eleonora ha terminato gli

22 - Eleonora Bartolomei - mag ‘12 EleonoraEleonora Bartolomei,Bartolomei, lala ‘prima’‘prima’ DivaDiva latinalatina deldel 20132013

Eleonora Bartolomei, 22 anni, di Anzio (foto Claudio Mercuri)

23 - Eleonora Bartolomei - mag ‘12 I casting

Per le ragazze che volessero prendere parte ai casting del calendario basta dare la loro adesione compilando la scheda di partecipazione sul sito www.photolive- production.com nella pagina HOME nel riquadro “Scheda d’iscrizione Eventi” e successivamente inviare una e-mail di conferma a info@photoliveproduction. com. I prossimi casting sono a Latina il 18 e ad Anzio il 31 maggio. Per ulteriori informazioni: Photo Live Production via Adua, Tel. 0773.661866 - 337.765503.

studi due anni fa, diplomandosi presso l’istituto turistico. Ha lata in omaggio a Fellini dal titolo ‘La dolce vita’, facendo anche lavorato come hostess e non ha mai abbandonato la sua più diversi servizi fotografici. Uno degli ultimi eventi importanti è grande passione: la moda. E’ una ragazza dinamica e alla mano, stato il lancio moda nazionale EMSIBETHS Cosmetics, presso che ama ballare, viaggiare ed ascoltare musica. l’hotel Sheraton di Roma, dove ho avuto l’opportunità di lavo- rare con persone molto note nel campo della moda. Devo un Come sei arrivata a fare il casting per il calendario grazie alla New Effetto Bellezza che mi ha offerto la possibilità Diva Latina 2013? di partecipare a questo grande evento». «Sono iscritta all’agenzia di New Effetto Bellezza, lavoro con loro già da un po’ e mi è stata proposta questa opportunità. C’è I tuoi genitori cosa pensano della tua passione per da sottolineare ‘all’ultimo momento’, senza preavviso. Ho colto la moda? al volo l’occasione e per me è stata un’esperienza bellissima». «Inizialmente non erano molto d’accordo perché, come tutti sappiamo, in questo mondo ci sono persone di cui ti puoi fidare Cosa significa per te partecipare alla realizzazione ed altre meno; ma avendo molta fiducia in me e sapendo quan- del calendario? to sono responsabile, specialmente quando mi trovo fuori casa, «Per me significa tanto. E’una grandissima soddisfazione». hanno superato ‘in parte’ le loro incertezze».

Cosa si prova a stare davanti ad un obiettivo? Qual è il tuo sogno nel cassetto? «Quando sono davanti all’obiettivo intorno a me non esiste «Nel mio cassetto non c’entra più nulla. E’ pieno di sogni, ce ne più niente. Si crea una forte intesa con il fotografo. Sono abba- sono troppi! Quello più grande è riuscire a realizzarmi sia in stanza vanitosa e l’idea di essere al centro dell’attenzione non ambito lavorativo sia in ambito sentimentale». mi imbarazza affatto. E’ proprio davanti all’obiettivo che riesco a sprigionare la parte migliore di me». Cosa vuoi fare da grande? «Vedo ancora molta nebbia nel mio futuro, non ho ancora le È il primo lavoro che fai in ambito moda e spetta- idee chiare, ma spero di trovare un lavoro pertinente a ciò che colo o ne hai già fatti altri? più mi rappresenta... vale a dire la moda». «No, non è il primo. Sono già diversi anni che lavoro in questo campo, il primo lavoro risale a 8 anni fa. La mia prima esperienza Descriviti con 3 aggettivi. è stata a 13 anni, sono stata selezionata per un book fotografico «Simpatica, solare, determinata». seguito da una sfilata riguardante un lancio moda per capelli. Da Eleonora è una delle ragazze selezionate che rappresenta un lì ho proseguito la mia piccola ‘carriera’ partecipando a diversi mese/location del calendario Diva Latina dando il sorriso al eventi locali e regionali. Ho fatto da modella per una nota sfi- monte circeo e al lago di Paola a Sabaudia.

24 - Eleonora Bartolomei - mag ‘12

FORMAZIONE IMPRESA 2012

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a ELABORAZIONE BUSTE PAGA Corso di 80 ore • Sede Latina CORSO SPECIALIZZAZIONE OPERATORE CAAF Corso di 36 ore CORSO DI CONTABILITà E BILANCIO Corso di 80 ore ESPERTO DEL RISCHIO CHIMICO Corso di 16 ore ESPERTO DEL RISCHIO MECCANICO Corso di 12 ore

INOLTRE RSPP (datore di lavoro) 16 ore RLS (Rappresentante dei lavoratori) PRIMO SOCCORSO AZIENDALE 12 ore ADDETTI ANTINCENDIO RISCHIO MEDIO 8 ore H.A.C.C.P. (igiene alimentare) moduli da: 20 / 14 / 8 ore informati al numero 0773 666 593 LATINA • SEDE PROVINCIALE Via Sante Palumbo n.38 Iscrizioni ed informazioni al numero 0773 666 593 o e-mail a [email protected] testi di Roberta Colazingari Avete mai sentito dire frasi del tipo ‘Volere è potere’, ‘Tutto è possibile purché tu lo voglia’, ‘Credi in sogno e vedrai che si potrà realizzare’? Avete sentito anche ‘Tutto è difficile prima di diventare facile’ e quando si è molto “tristi spesso vi dicono ‘Ma dai non può piovere per sempre’. Questi sono aforismi che molte volte si pensa siano frasi fat- te, in realtà sono esattamente le radici di tutta la mia vita. Io ho creduto realmente che queste frasi potessero diventare le fondamenta sulle quali ho basato tutta la mia vita. Avevo 18 anni quando mi sono resa conto che avrei perso la vista. Sono cresciuta con questa malattia ma non mi era stata diagnosticata. La sofferenza è stata la mia compagna di vita, colei che mi ha in- segnato a crescere e a diventare donna, una grande formatrice”. Con queste parole la cantante cieca Annalisa Minetti, madrina di ‘PROTAGONISTI, quando l’integrazione è possibile’ ha lasciato una toccante lezione di vita ai ragazzi, circa 400, che l’hanno ascoltata con attenzione durante l’inaugurazione dell’evento voluto dall’assessoreFabio Bianchi. La manifestazione, organizzata il 14 e 15 aprile scorso in due location quali il Teatro Cafaro e il Parco Mussolini dall’asses- sorato alle Politiche Sociali della Provincia, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e Ricerca, con il Cesv-Spes Volontariato, con l’Unione Italiana Ciechi ed ipo- vedenti Sezione Provincia di Latina, con l’Associazione Ciechi, Invalidi Civili, Ipovedenti e Vedenti Assieme Latina, ha visto il coinvolgimento di numerosi istituti superiori della provincia di Latina (IIS Rosselli di Aprilia e l’Istituto Einaudi di Latina, San Francesco di Fondi, San Benedetto di Latina, Vittorio Veneto di Latina, Manzoni di Latina, Pacifici e De Magistris di Sezze) ed ha dimostrato ampiamente che l’integrazione tra persone disabili e gli altri è possibile. E’ possibile perché, come ha spiegato nel racconto della sua vita la Minetti: “Quando mi sono accorta che fino ad allora avevo nascosto a me stessa quello che mi stava accadendo, ho capito che mi ero arrabattata e avevo inutilmente lottato affinché la gente capisse che esisteva la normalità. Ma la normalità non esiste, non si può definire che cosa è normale. Sono forse nor-

27 - Protagonisti - mag ‘12 28 - Protagonisti - mag ‘12 male io? Insomma, una volta presa coscienza della mia cecità, disabilità e i loro coetanei più fortunati. E credetemi: è stato ve- da quel momento in poi, sono cresciuta con la convinzione che ramente difficile capire quale di fosse disabile e non”. Successo non dovevo mollare mai. Avevo una cosa importante con me: il di pubblico anche al Villaggio, dove sabato e domenica in tanti mio pensiero autonomo, nessuno mi poteva limitare. Un giorno hanno curiosato tra i 44 stand delle associazioni ed assistito alle mio padre mi disse ‘sorridi al dolore, è l’unico modo che abbia- varie conferenze in programma nell’area convegni. “Tutti noi ci mo per disarmarlo’. Su questa convinzione sono cresciuta con siamo avvicinati di più all’altro -ha continuato l’assesosre Bian- una grandissima forza e un grandissimo carattere che mi hanno chi-, cercando di capire l’importanza dello stare insieme, il sup- portato prima a fare la modella, a partecipare a Miss Italia, a porto delle associazioni, dello sport, della musica, del teatro, del diventare una sportiva che fa anche gare agonistiche (partirà coinvolgimento nell’interpretazione di un film e nella creazione tra poco per Londra ai mondiali nelle Paraolimpiadi, n.d.r) e di un racconto con un corso di scrittura creativa particolare”. naturalmente a cantare che è sempre stato il sogno della mia I nove convegni ospitati all’interno del Villaggio di PROTAGO- vita. Non solo: sono anche moglie e mamma. Mi raccomando, NISTI al Parco Mussolini, tutti tradotti in lingua LIS per consen- non permettete a nessuno di porvi dei limiti, noi diversamente tire anche ai non udenti di seguirli, hanno visto un’affluenza di abili siamo in grado di fare tutto, anche quello che al momento pubblico incredibile. Toccante è stata l’esibizione del Coro Voci vi sembra incredibilmente difficile. L’amore è il motore della Bianche Città di Latina diretto dal M° Monica Molella insieme vita, non ho mai fatto nulla senza amare ciò che facevo. Se vuoi al Coro Le mani Colorate (ragazzi sordomuti) che, insieme agli puoi”. interpreti di lingua LIS,ß hanno dato vita ad un concerto che ha Soddisfatto l’assessore alle Politiche Sociali della Provincia Fa- veramente commosso tutti, con l’Inno d’Italia cantato e segnato bio Bianchi che facendo un bilancio della due giorni constata nel finale da tutto il pubblico presente. che “si è riusciti a pieno nell’intento. Grazie soprattutto al sup- Il senso di PROTAGONISTI è quella di guardare ai ragazzi di- porto del Presidente della Provincia Armando Cusani e di tutti versamente abili, alle loro capacità, ma nello stesso tempo guar- coloro che hanno collaborato affinché questa due giorni andas- dare tutti ragazzi in generale affinché questa integrazione sia se in porto, abbiamo offerto agli studenti disabili e ai ragazzi in reale, senza barriere e differenze. La forza di una comunità sta generale la possibilità di portare al pubblico quanto realizzato nella capacità di accogliere il prossimo. Mai più sterile assisten- nell’anno scolastico in ambito di integrazione. Quattro sono zialismo, ma promozione di azioni sistematiche per l’inserimen- stati gli spettacoli teatrali messi in scena dai diversi istituti, che to di chi vive in uno stato di disagio, consentendogli la piena hanno coinvolto ed emozionato il pubblico presente al Teatro espressione delle abilità da lui possedute. Cafaro sia nella mattinata di sabato che durante la serata. Oltre E’ questa la sfida che PROTAGONISTI ha vinto e che si prepara 400 spettatori hanno visto recitare fianco a fianco ragazzi con a vincere ancora nell’appuntamento del prossimo anno.

29 - Protagonisti - mag ‘12 10 - XXX - mar ‘12 a cura di: Samantha Campolo Giulia Angelica Toson Fuoricorso Emma Ianni Stefano Cardillo Economia, novità per l’anno accademico 2013

Dal prossimo anno accademico la facoltà di Economia di Latina sarà a numero chiuso. Saranno 230 gli studenti che dopo un test verranno ammessi al corso di laurea triennale. La scelta approvata dal Consiglio di Facoltà di Economia della Sapienza di Roma è dovuta in gran parte ad una questione economica. Negli ultimi anni infatti, la profonda differenza tra gli iscritti al primo anno (400) e quelli al secondo anno (220), ha sempre provocato un debito elevato nel bilancio di questa fa- coltà. Con il numero chiuso si vuole da subito evitare questa spesa «inutile» e investire le risorse risparmiate in servizi migliori per gli studenti, cercando nel corso degli anni di migliorare questo polo, puntando sull’eccellenza della formazione dello studente. La facoltà di Economia dovrà diventare, insieme alle altre facoltà della città, una prima scelta da parte degli studenti e non una scelta di scarto. Sarà compito anche dell’amministrazione comunale aiutare l’Università in questa impresa, puntando molte risorse umane ed economiche nello sviluppo della vocazione universitaria di Latina.

Ora X Sportello Soul a latina

Manca poco al termine dell’anno Va ricordata l’importante iniziativa del progetto Soul (Sistema accademico e siate voi, Econo- Orientamento Università Lavoro), promossa lo scorso anno misti, Ingegneri o Medici, l’ora x presso il polo Universitario di Latina, in collaborazione con è vicina. E’, infatti, vicino il perio- otto Università statali e private della ragione Lazio, al fine di Incontri musicali do di esami, in cui ognuno di noi promuovere l’occupazione giovanile post-lauream. Il progetto si confronta con la preparazione Soul propone un modello di incontro tra domanda e offerta accumulata; è vicina la prima ses- Il progetto Chiazzetta NC na- sione di laurea, Luglio, il culmine di lavoro e di gestione dei tirocini curriculari e post laurea. sce nel 2003, e in una manciata di un felice inferno di studio. E’ Offre, inoltre, agli studenti e ai laureati, importanti servizi di di anni partecipa a numerosi vicina, poi, l’ora dei “candidati”. orientamento, seminari formativi e incontri con le principali festival e eventi, tra cui il Primo Non manca poi così tanto al pri- realtà imprenditoriali locali. Maggio a Roma. E’ disponibile in free download “Le ho fatte fuo- mo passo nel mondo del lavoro. Il progetto è sostenuto da finanziamenti delle Università, ri- FUORICORSO ri”, raccolta di migliori canzoni Siate pronti! sorse provenienti dal Fse aggiudicate con bandi regionali e (e fidanzate!) scartate in passato. provinciali ed infine da risorse di progetti nazionali. Restate con Chiazzetta per sco- Con l’apertura dello sportello Soul, gli oltre 4000 studenti prire altro. www.chiazzetta.it del Polo Universitario di Latina, avranno la possibilità d’avere a portata di mano un punto di riferimento per affacciarsi al mondo del lavoro. Info su www.jobsoul.it

31 - fuoricorso - mag ‘12 Wedding design di Valentina Picca Bianchi [email protected]

“WEDDING MOOD NOZZE PRINCIPESCHE”

Nozze principesche all’insegna del rigore e dell’ele- ganza, sposo ed invitati in alta uniforme della polizia per onorare una nuova unione. L’abito della protago- nista: una soffice nuvola in tulle con raffinatissimi pois ricamati a mano della stilista Elisabetta Polignano. Il sole di luglio scalda gli animi emozionati della nuova coppia di sposi, sullo sfondo un luogo di culto d’ec- cezione: la Basilica Santa Teresa di Gesù Bambino ad Anzio. Ad arricchirla un addobbo sobrio ma prezioso dalle linee naturalmente integrate con l’architettura romanico-gotica della Basilica. La scelta di non usare tappezzerie di copertura è stata dettata dalla pre- senza di un pavimento a mosaico con marmi vari di svariati colori, provenienti da Villa Spigarelli. Oltre al bianco ed al verde del progetto decor flower, su de- siderio della sposa è stata inserita per il ricevimento una terza nuance: il color glicine. Location esclusiva VillaFogliano con le sue magiche atmosfere, alte pal- me e prati in fiore, luci soffuse, candele e lanterne. L’a- ria si scalda dopo la rigorosa cena: gli ospiti si lasciano coinvolgere e scatenare con movimentati balli sulle note della musica pop-rock. foto di Marcello Scopelliti

32 - wedding design - mag ‘12 “WHO IS? ... SANDA PANDZA” intro di V. Picca Bianchi, intervista di A. Costume

“….impresso nella mia mente rimane il primo incontro con lei, maggio Il romanticismo! Che si può 2006, …una figura esile, raffinata, avvolta da un’elegante e svolazzante esprimere attraverso mille abito marrone a pois avorio… l’atmosfera incantata del Castello come modi: la musica, le luci, gli cornice ideale per la sua personalità: austerità e rigore in un’anima delicata abiti … ma ci deve essere e passionale…Immediata l’empatia tra noi …la mia stima per una delle più sempre! grandi professioniste del settore e il mio trasporto per un’amicizia autentica Wedding Planner: un e matura.” lusso per pochi o un Nata a Spalato (Croazia) è responsabile dell’Organizzazione dei modo per ottimizzare Ricevimenti e Feste Private presso il Castello Odescalchi di Bracciano tempi, costi e sforzi e collaboratrice della Principessa Maria Pace Odescalchi. Terminato nell’organizzazione il Liceo Classico in Croazia, si trasferisce a Roma nel 1991 dove si di un matrimonio? laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi Non è affatto un lusso. Una di Roma “La Sapienza” nel 2000. Durante la carriera accademica, ha persona che guida per mano svolto l’attività di indossatrice e modella. Dopo varie collaborazioni tra gli sposi dentro un labirinto cui quella con Maria Teresa Venturini Fendi per il negozio “Fendissime” di mille corridoi diversi (in e con i pittori Felice Levini e Simona Marchini, dal 2001 intraprende la modo in cui è fatto il mercato di oggi) è un valore troppo prezioso per collaborazione con la Principessa Maria Pace Odescalchi, nella veste considerarlo un lusso. Considero un lusso non averla, significa che gli di organizzatrice dei Ricevimenti di Nozze ed Eventi privati presso il sposi hanno tempo ed il denaro da buttare! Castello Odescalchi di Bracciano. Nella sua carriera ha organizzato Come valuta l’offerta formativa in Italia per chi sia più di 400 matrimoni, tra i quali: Tom Cruise e Katie Holmes – (in interessato ad intraprendere questa carriera? collaborazione con Roberta Armani) – Novembre 2006; Mena Suvari Ci sono tanti corsi formativi, ma devono essere svolti dalle persone e Simone Sestito: Giugno 2010; Alpaslan Korkmaz e Pelin Kocaalp : qualificate, con massima serietà ed esperienza. Personalmente al Ottobre 2010; Simone Barone e Carla Duraturo: (in collaborazione Castello Odescalchi svolgo i Corsi di WP dall’anno scorso insieme ad con Marianna Mecacci) Giugno 2007; Laura Freddi e Claudio un team di professionisti di altissimo livello. Casavecchia: (in collaborazione con Valentina Picca Bianchi) Settembre È preferibile contrattare un servizio completo o si può 2006; Geoffrey Willis e Francesca d’Aragona – Maggio 2004. Collabora, richiedere l’intervento del Wedding Planner anche inoltre, all’organizzazione della manifestazione “Opere Festival” che si solo per risolvere alcuni aspetti dell’organizzazione del svolge già da diversi anni al Castello Odescalchi e accoglie prestigiosi matrimonio? Chi si rivolge ad una Wp per il servizio completo ha mostre come quella di Roberto Capucci nel 2009. Dal 2010 è ideatrice, dei grossi vantaggi per tutto il tempo dell’organizzazione perché avrà organizzatrice e docente dei Corsi di Wedding Planner che si svolgono la garanzia sia dei providers sia della buona riuscita dell’evento. Chi

ogni anno al Castello Odescalchi. invece decide averla solo per alcuni aspetti o per il solo giorno del WEDDING DESIGN Come hai iniziato questa attività? Qual è il tuo background? matrimonio, può evitare lo stress del coordinamento ma non può avere Dopo aver terminato l’università e aver lavorato per alcuni anni nel la garanzia della buona riuscita perché le scelte del team completo non mondo della moda e dell’arte, attraverso gli amici in comune ho sono state fatte dalla professionista. conosciuto la Principessa Maria Pace Odescalchi, la quale mi ha proposto Qual è il motivo principale per cui vale la pena rivolgersi di collaborare con lei. In effetti all’inizio era un po’ una sfida con me stessa, ad un Wedding Planner? E’ il biglietto nella First Class per la non avendo mai fatto il wedding, ma ho capito subito che si trattava di destinazione più bella della vita di una coppia. una professione che raccoglie insieme molti aspetti che mi avrebbero Qual è l’aspetto più entusiasmante del suo lavoro e permesso di esprimermi da un punto di vista sia creativo che umano. perché lo ha scelto? Mi diverto, giorno dopo giorno conosco Che consigli dai alle wedding planner in erba? Prima di tutto l’amore in mille sfumature diverse. Mi fa crescere come persona, mi prendere la consapevolezza che si tratta di una professione a tutti gli da energia nonostante ci siano i momenti di enorme stanchezza fisica. effetti e di conseguenza ha bisogno di un adeguata preparazione, perciò Lavori anche all’estero o comunque con coppie straniere? nessuno spazio all’improvvisazione! Decisamente si. Dove prendi lo spunto per gli allestimenti che crei? Il matrimonio più curioso ed originale mai organizzato? Ascoltando prima di tutto i desideri degli sposi – in base a quello ed Sicuramente quello di Tom Cruise e Katie Holmes. E’ stata una carica in base ai loro caratteri nascono i progetti. Mai proporre un progetto emotiva troppo forte. dove gli sposi non si sentirebbero a loro agio. Il matrimonio che le piacerebbe organizzare, qualcosa di Qual è secondo te l’elemento più importante ed nuovo con cui ancora non si è misurata… immancabile nel look della sposa? La coerenza con il carattere. Avere un bagaglio di più di 400 matrimoni organizzati, tra i quali le Tutto deve rispecchiare il suo carattere, dal trucco all’abito da sposa. coppie conosciute in tutto il mondo significa aver già avuto una Poi ci possono essere piccoli dettagli che fanno differenza. soddisfazione lavorativa enorme. Ma mai così emozionante come quella Cosa non può mancare in una cerimonia che si rispetti? che potrò provare un giorno organizzando il matrimonio di mio figlio…

33 - wedding desing - mag ‘12 Formazione di Nestore Pietrosanti [email protected]

Trovato l’accordo sulle individuazioni delle attrezzature di lavoro

Approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti Stato Regioni adeguata formazione, informazione ed addestramento specifico, tali nella seduta del 22 febbraio l’accordo sull’individuazione delle attrez- da consentire l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, zature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli anche per i rischi che possano essere arrecati ad altre persone. operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazio- Le attrezzature per l’uso delle quali è prevista formazione specifica ne, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di sono: piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre, gru mobi- validità della formazione, in attuazione dell’articolo 73, comma 5, del le, gru per autocarro, carrelli elevatori semoventi con conducente a Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n.81 e successive modifiche e inte- bordo, trattori agricoli o forestali, macchine movimento terra, pompa grazioni. L’accordo si affianca ai precedenti in materia di formazione per calcestruzzo. Tre generalmente le tipologie di modulo formativo: dei lavoratori e dei datori di lavoro RSPP. Il testo richiama l’articolo teorico, tecnico, pratico. Con questi ultimi due dalla lunghezza e dal- 73 del Testo unico sulla sicurezza che cita: 1. Nell’ambito degli obblighi la consistenza molto variabile in base all’attrezzatura oggetto della di cui agli articoli 36 e 37 il datore di lavoro provvede, affinché per formazione. Al termine di ogni modulo e alla conclusione dell’intero ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i lavoratori incaricati iter sono previste prove di valutazione. Al termine delle prove di va- dell’uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e lutazione sono rilasciati attestati di abilitazione. L’abilitazione durerà 5 ricevano una formazione e un addestramento adeguati, in rapporto anni e per il rinnovo occorrerà seguire corso di aggiornamento della alla sicurezza relativamente: a) alle condizioni di impiego delle attrez- durata minima di 4 ore. Per quanto riguarda il riconoscimento della zature; b) alle situazioni anormali prevedibili; 2. Il datore di lavoro formazione pregressa saranno riconosciuti attestati di: corsi di for- provvede altresì a informare i lavoratori sui rischi cui sono esposti mazione della durata complessiva non inferiore a quella indicata dagli durante l’uso delle attrezzature di lavoro, sulle attrezzature di lavoro accordi; corsi dalla durata inferiore ma completati da aggiornamento presenti nell’ambiente immediatamente circostante, anche se da essi entro 24 mesi dall’entrata in vigore dell’accordo con verifica finale; non usate direttamente, nonché sui cambiamenti di tali attrezzature; corsi non completati da verifica finale e di qualsiasi durata, purché 3. Le informazioni e le istruzioni d’uso devono risultare comprensibili entro 24 mesi siano integrati da modulo di aggiornamento e verifica ai lavoratori interessati; 4. Il datore di lavoro provvede affinché i lavo- finale di apprendimento. I lavoratori che alla data di entrata in vigore ratori incaricati dell’uso delle attrezzature che richiedono conoscen- dell’accorso sono già incaricati all’uso delle attrezzature devono ef- ze e responsabilità particolari di cui all’articolo 71, comma 7, ricevano fettuare i corsi entro 24 mesi.

34 - formazione - mag ‘12 Assicurazioni di Carlo Macco [email protected] Key Man è la polizza sul “cuore” dell’azienda

La prima preoccupazione di un buon imprenditore è quella di come proteggere il proprio business e la risposta l’ha data Massimo Fedeli, responsabile middle market di Zurich, con il lancio del loro ultimo prodotto assicurativo. La key man è un prodotto assicurativo pensato per le persone chiave dell’impresa e difficili da sostituire in tempi rapidi. Tutelare le proprie risorse chiave per garantire se stessa: un principio in base al quale l’impresa tiene a proteggere e fidelizzare le figure professionali che ricoprono ruoli determinanti per la sua operatività quotidiana, non necessariamente coincidenti con il vertice aziendale. Come il caso del chimico veterano della fonderia, del capo carpentiere dell’opificio mec- canico o del direttore commerciale della società di distribuzione. Ecco allora la polizza assicurativa ad hoc, quasi una prassi nei paesi anglosassoni e in procinto di spopolare anche in Italia. La Key Man è pensata per le imprese che da un lato intendono salvaguardare la continuità del business qualora vengano meno, tem- poraneamente o in via definitiva, i servizi di uno o più uomini chiave, dall’altro de- siderino gratificare questi ultimi assegnando loro in benefit una copertura assicu- rativa che li tuteli in caso di infortunio e malattia. Una soluzione alternativa alle tradizionali polizze collettive. Si tratta di una novità, sul mercato da maggio, che consente all’azienda di risparmiare attraverso la scelta delle figure più importanti da tutelare, ed altrettanto difficili da sostituire in tempi rapidi, offrendo anche l’opportunità di ricorrere a un temporary manager qualora l’assicurato si infortunasse. La polizza presenta tre diverse garanzie, sottoscrivibili anche separatamente: infortuni, invalidità permanente da malattia e rimborso delle spese sanitarie. Inoltre, un’opzione del contratto prevede che l’indennizzo a fronte di un infortunio, dovuto all’assicurato (che resta comunque il beneficiario delle altre garanzie), possa essere incamerato dall’azienda permettendole così di ricorrere a un temporary manager, un aspetto innovativo della Key Man, poiché consente all’impresa di tutelare il proprio Dubbi e quesiti business evitando di sostenere un costo altrimenti particolarmente elevato. Ricordo a tutti i nostri lettori che questa rubrica è a

Cosa fare in caso di sinistro nella propria abitazione disposizione di tutti ASSICURAZIONI coloro che desi- L’assicurato, entro 3 giorni da quando si è verificato un sinistro o ne è venuto a conoscenza, derino suggerirci deve darne comunicazione dettagliata alla società di assicurazione, utilizzando l’apposito modulo un argomento o di denuncia di sinistro, specificando le cause presunte e l’entità approssimativa del danno. Per i vogliano avere un danni conseguenti a incendio o furto e in tutti i casi previsti dalla legge, l’assicurato deve spor- chiarimento su un gere denuncia scritta all’Autorità di polizia, con una distinta particolareggiata delle cose rubate, loro dubbio assicu- danneggiate o distrutte e con l’indicazione del rispettivo valore; copia di tale denuncia dovrà rativo. Per coloro essere trasmessa all’agenzia o alla sede della società di assicurazione. che volessero possono scrivere L’assicurato ha anche l’obbligo di fare tutto quanto è possibile per ridurre e limitare il danno o direttamente alla mia posta elet- il suo aggravarsi, e di conservare i segni del sinistro e i beni rimasti, anche se danneggiati, fino a tronica e sarà mia cura risponde- quando la società di assicurazione non ne avrà autorizzato esplicitamente la rimozione e l’even- re direttamente nella rubrica o, tuale eliminazione. Per queste attività, l’assicurato non ha diritto ad alcun indennizzo. dove necessario, anche in forma Viene anche richiesto di mettere a disposizione della società assicuratrice e dei periti da essa privata tramite posta elettronica. nominati ogni documento utile e ogni altro elemento di prova per la dimostrazione del danno. Con la speranza di dare un servi- A tal scopo, è utile conservare sempre la documentazione di acquisto (fatture, dichiarazioni del zio utile ai nostri lettori metten- venditore ecc.) dei beni posseduti nella casa e che sono coperti dalle garanzie di polizza. Per gli do a disposizione un consulente oggetti di maggior valore, per i quali spesso non si è in possesso di documentazione di acquisto assicurativo personale, restiamo perché pervenuti all’assicurato a seguito di donazione o per eredità, è opportuno disporre anche in attesa delle vostre richieste e di documentazione fotografica. suggerimenti.

35 - assicurazioni - mag ‘12 36 - formazione - mar ‘12 Con Gusto di Annamaria Casale [email protected] Gaeta celebra la Tiella in due giornate

Storia, aria di mare ed un piatto della cucina locale sono gli ingredienti con i quali Gaeta si prepara ad accogliere migliaia di turisti il 25 e 26 maggio. La Tiella e l’oliva di Gaeta è l’atteso evento gastronomico che, per due giorni, anima da anni una delle perle del basso litorale laziale. Un appun- tamento da non perdere, per i buongustai, che avranno la possibilità di degustare, nella centrale piazza della Libertà, le diverse varianti della Tiella gaetana, una sorta di pizza ripiena di verdure, olive e pesce, la cui ricetta era nota, a Gaeta, già nell’anno 1000. Tra gli estimatori della Tiella di Gaeta pare ci fosse addirittura Ferdinando IV di Borbone, che nei suoi soggiorni nel Lazio si cibava quasi esclusivamente di questo piatto. Altra protagoni- sta della sagra sarà la famosa oliva di Gaeta, conosciuta già dai tempi di Enea. La leggenda narra che dalle sue navi i marinai, costeggiando Gaeta, scorsero piccoli frutti di colore verde cupo che galleggiavano sulle onde. Raccogliendole si accorsero che si trattava di olive, cadute da alberi piantati lungo la costa. Le trovarono subito molto gustose: l’acredine dell’oliva e il salato del mare, del quale erano impregnate, rendevano il frutto saporito. Da qui nacque la leggenda della specialità dell’oliva di Gaeta in salamoia.

La tiella polpi e calamari La tiella di Gaeta è una torta salata molto gustosa. Il nome di Avvolgete l’impasto in uno strofinaccio e fatelo lievitare per questo piatto deriva probabilmente dal nome della teglia dove almeno mezz’ora in ambiente caldo. Nel frattempo preparate veniva preparata. il ripieno tagliando i polpi o calamari bolliti a pezzetti e con- dendoli con olio, prezzemolo, peperoncino e i pomodori pelati, Ingredienti: 500 g di farina, 20 g di lievito naturale, 3 cucchiai aggiungendo le olive snocciolate e i capperi. di olio di oliva, 200 ml di acqua tiepida,1 kg di polpi o calamari Prendete metà dell’impasto e stendetelo con un matterello GUSTO bolliti, 50 g di capperi,100 g di olive di Gaeta snocciolate,100 g fino a ottenere una sfoglia dello spessore inferiore ad un cen- di pomodori pelati, prezzemolo, peperoncino e sale. timetro. Ungete una teglia rotonda con l’olio e foderatela con il disco di pasta. Preparazione: Mettete il ripieno sulla pasta e ricoprite con un disco di pasta Iniziate a preparare l’impasto per le basi di pasta mettendo il come quello preparato in precedenza, unendo i due dischi con lievito con sale e olio in una ciotola. Aggiungete la farina man una lieve pressione su tutto il bordo. mano fino ad ottenere un impasto omogeneo, lavorandolo per Infornate la tiella di Gaeta a 180°C per almeno 30 minuti, fino almeno 10 minuti. a far diventare la pasta ben dorata. Servite tiepida.

5 - gusto - nov ‘11 Palco di Roberta Colazingari [email protected] Attila e il suo dramma all’Opera

Dal 25 maggio al 5 giugno il Teatro dell’Opera di Roma ospiterà ‘Attila’ musicato da Giuseppe Verdi. In scena con l’orchestra il direttore Riccardo Muti, il maestro del coro Roberto Gab- biani per la regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi. L’opera è composta da un prologo e tre atti con libretto scritto da Temistocle Solera. Debuttò alla Fenice di Venezia nel 1846, oggi torna con un allestimento tutto nuovo, ma la storia è quella originale. Ad Aquileia, attorno alla metà del V secolo, gli Unni saccheggiano la città, guidati da Attila. La notte è rischiarata dalle torce e dagli ultimi bagliori degli incendi, la città è completamente devastata, tutto intorno odora di morte. Un gran numero di Unni, Erici ed Ostrogoti rende omaggio al condottiero per la vittoria ottenuta. Uldino, giovane bretone schiavo di Attila, presenta al vincitore un gruppo di vergini di Aquileia scampate al massacro dopo aver valorosamente combattuto al fianco dei loro padri e fratelli: fra loro Odabella che ha visto morire il proprio padre e crede perduto anche l’uomo che amava. Attila se ne innamora. Odabella finge sottomissione, ma medita vendetta. Info 06.4817003

Three mile Island, la catastrofe sfiorata

Al Teatro India della Capitale, su lungotevere Vittorio Gas- sman, il 21 e 22 maggio alle ore 21.00 è ‘sul palco’ un con- Lillo & Greg certo scenico multimediale ripreso da contributi scritti e vi- La Sastri all’Eliseo deoregistrati di Ignaz Vergeimer, raccolti da Karl Hoffmann. Si Chi erano i Jolly Rockers? Lillo & tratta di “Three mile Island” che narra di una catastrofe sfio- Greg and The Blues Willis all’Am- “Per la stra- rata. All’alba del 29 marzo del 1979 un reattore di una centra- bra Jovinelli di Roma, in un docu- da – ‘mmiez le nucleare in Pennsylvania comincia a surriscaldarsi, tutti gli teatro, pregno di umorismo, con ‘a via” spet- addetti temono il peggio. La temperatura sale sempre di più, finte interviste, sketch e musica, tacolo di cercano di ricostruire la vita di una musica e fino ad arrivare a 150° dalla fusione totale del nucleo di ura- nio. Nel caos e panico generale, rassegnati a ciò che sta per misteriosa band, tra blues, i voo- danza, scritto doo di New Orleans e la veemen- e diretto da succedere, un tecnico rie- za d’una musica che molti chiama- Lina Sastri, sce a ripristinare il circuito vano del Diavolo: il Rock ‘n Roll. che lo met- di raffreddamento, il peri- terà in sce- colo sembra così scampato. na dal 15 al 27 maggio al Teatro La vita nella centrale torna Eliseo di Roma. Una donna che pian piano alla normalità. vuole partire, se ne vuole anda- Ma una nuvola radioattiva re da Napoli, ma c’è un mondo fuori che la ferma, con i ricordi, per molti giorni staziona la passione, le tammore, il mare, sulla contea di Herrisburg, la nostalgia, la madre… Napoli! minacciando i suoi abitan- ti. Quali saranno le conse- Info www.teatroeliseo.it guenze sulla loro salute? Un racconto attuale, che va alla Info 06.83082620 ricerca di verità nascoste e taciute. Info 06.684000311 PALCO

38 - palco - mag ‘12

Vernissage di Cinzia Volpe [email protected] Suggestioni al femminile sulla Scala Rossa

Inaugura il 20 maggio presso la Scala Rossa de La Feltrinelli di Latina la mostra “Mater Matuta: Suggestioni al femminile” della fotografa pontina Eleonora Mambrini, organiz- zata dall’associazione culturale Chimera. Eleonora Mambrini nasce nel 1982, laureata in Ingegneria informatica, nel 2008 scopre la passione per la fotografia. Ha partecipato a varie mostre, questa è la sua seconda personale. Tema dominante della mostra è il legame con la Mater Matuta, dea dell’Aurora e della Natura e la stretta correlazione con il nostro territorio. Figure nascoste, evanescenti, ma sempre riconoscibili, creano una simbiosi tra la donna e la terra. Scrive la critica Francesca Carbone: «Questa mo- stra ha lo scopo di rendere omaggio alla natura e alla donna, unite, sovrapposte, fuse in un’unica essenza, con gli stessi intenti e le stesse finalità. Eleonora Mambrini è riuscita a rendere reale e concreto questo rapporto, attraverso un uso sapiente dell’obiettivo e delle tecniche di resa delle immagini, cogliendone gli aspetti maggiormente significativi». Sarà presente al vernissage la casa vinicola Casale del Giglio con un angolo degustazione. La Feltrinelli via Diaz ,10 Latina, 20 maggio - 10 giugno

In bacheca

I Romberg fa 25 anni Esperimenta 1.0 Amore e Psiche

Inaugurate In occasione Cento capo- il 21 aprile della propria lavori pro- presso la Tor- nascita Espe- venienti dai re Baccari due rimenta met- maggiori mu- mostre per te in mostra sei italiani rac- festeggiare 25 una collettiva contano la fa- anni di atti- di vari artisti: vola di Amore vità: ‘Eroica’ Sonia Ceccot- e Psiche che

di Massimo ti, Alessandro ha influenzato VERNISSAGE Pulini e ‘Pictures of mind’, quarta Ciafardini, Giorgio di Palma, Eco- non poco la produzione artisti- tappa di PhotoReload. In ‘Eroica’ centriche, Fabio Fontana,Davide ca dall’antichità fino a Canova e i protagonisti sono i fiori che Giallombardo, Lucia Hesselink, ai nostri giorni. Tra le opere più l’artista definisce eroi: esplodono Giampaolo Marcantoni, Carola importanti si possono ammirare improvvisi come un canto rivolto Masini, Mauro Molle, Deborah il gruppo di Amore e Psiche degli alla luce, nella più nitida intonazio- Napolitano, Stefano Trappolini, Uffizi quelli di Amore e Psiche e la ne. ‘Pictures of mind’ presenta la- Maria Angeles Vila, Le sorelle Ca- Psiche alata dei Musei Capitolini, vori fotografici di Francesco Gar- rillon. Esperimenta è uno spazio il gesso di Canova dalla Gipsoteca belli, Marinella Paolini, Lamberto espositivo dove la cura e la pas- di Possagno raffigurante il gruppo Teotino e un video di Leonardo sione si evidenziano negli spazi stante di Amore e Psiche, il boz- Genovese. Una ricerca sullo sta- costituiti da arte e design, in una zetto originale del Canova per il to attuale dell’arte fotografica e sorprendente contemporaneità famoso gruppo del Bacio prove- dell’immagine in generale. in un luogo fermo nel tempo. niente dal Museo Correr. ROMBERG ARTE CONTEMPORANEA SPAZIO ESPERIMENTA Roma Castel Sant’Angelo viale Le Corbusier, Torre Baccari Latina Via dei Bonificatori, 12 - Borgo Vodice dal 16 marzo al 10 giugno 2012 fino al 31 maggio fino al 2 giugno

41- vernissage - mag ‘12 A tutto volume di Michele De Luca [email protected] Nel cuore di una madre

Quando ti capita un libro cosi tra le mani ti fai subito una domanda: dove ero quando accadeva tutto questo? Cosa succedeva di così significante nella mia vita rispetto a ciò che altri si trovava- no a dover affrontare? Flavia Del Giudice ci racconta una storia, la sua vera storia. E dopo poche pagine i consueti canoni di valutazione su di un libro vengono travolti dalla sua drammatica espe- rienza. ‘Il cuore di Gemma’ è lo spaccato di un cuore di madre, intriso di sogni e di speranze, di dolore e di paure. E di una solitudine che, nonostante tutto l’affetto che hai intorno, ti fa sentire sola davanti a scelte che solo tu puoi fare, che solo una madre può affrontare. Valentina e Vittoria sono uno stesso sogno da realizzare e da tenere unito, perché loro sono unite e lo saranno sem- pre. Flavia Del Giudice in questo suo primo libro ci insegna e ci ricorda di quanto l’amore per un figlio sia superiore a qualsiasi cosa, un ciclo continuo, come lo definisce lei. E di come dolore e gioia siano emozioni così legate tra loro dal non poter fare a meno di provarle nello stesso momento per tutta una vita. ‘Il cuore di Gemma’ è un libro che emoziona come raramente ca- pita. Un libro assolutamente da leggere per comprendere i valori veri delle cose. In un percorso, quello di Flavia, che diventa quello di ogni lettore, e che ci spiega come è possibile che in un solo Il cuore di Gemma . Flavia Del Giudice (Ed. Arduino Sacco) cuore ne batteranno per sempre due. E che è solo in questo che si arriverà alla vera Vittoria.

Sullo scaffale

Il prima di una fine Libri in piazza Benvenuti in Paradiso

Tra storia e leg- Vittorio Sgar- Può la specula- gende si sviluppa bi, Irene Pivetti, zione arrivare l’ultimo roman- Giordano Bruno a toccare an- zo di Daniele Guerri, Cinzia che il Paradiso? Lembo. Sullo Tani, Biagio Pro- Può un repor- sfondo un’Ita- ietti. E tanti altri ter, trovatosi lì lia ferita dalla autori si alter- quasi per caso, guerra, e un neranno nella documentare un Maresciallo del nona edizione di ambiente sacro Servizio Informazione Militare ‘Libri da scoprire’, la rassegna di raccontandone i propri vizi terre- che viene incaricato di affronta- Latina dedicata alla piccola e me- ni? È il tentativo, riuscito, di Bruno re le linee nemiche e raggiungere dia editoria che scende in piazza Di Marco. In un romanzo in cui la Milano, per appropriarsi di una e incontra i lettori, eliminando fantasia è al servizio di una realtà nuova arma che potrebbe ancora di fatto quella frattura tra autori terrena che inquina proprio tutto. cambiare i destini e le sorti del- e fan. Seguendo il fortunato slo- Dirtydancing, il protagonista, si ag- le fazioni in guerra. Ed è a Milano gan di tutto il sapore del sapere, girerà tra angeli e anime, cercan- che il protagonista incontrerà la nel villaggio della cultura voluto do di capire cosa ci faccia in quel sua femme fatale. Una misteriosa dall’assessore alla cultura Fabio posto e, soprattutto, mostrando donna tedesca che nasconde mol- Bianchi agli incontri con gli auto- come il Paradiso che vive non è ti segreti, e presunte verità. Tra ri e alle presentazioni dei libri si poi diverso dalla terra che inspie- spaccati di storia vera, e di leg- alterneranno anche le degustazio- gabilmente ha abbandonato. E que- gende mai provate accade che... ni delle eccellenze del territorio. sto, nonostante il libro sia godibile.

Prima che tutto sia finito Libri da scoprire, 25 – 27 maggio Non so se sopravviverò a questa vita Daniele Lembo (Bietti Editore) piazza del Popolo - Latina Bruno Di Marco (Edizioni Esemble) A TUTTO VOLUME

42 - a tutto volume - mag ‘12

Nightlife di Roberta Colazingari [email protected] Luglio suona bene

A Roma arriva dal 25 giugno al 31 luglio la 10^ edizione di “Luglio suona Bene”, l’ap- puntamento musicale di mezza estate con i grandi protagonisti del rock internazionale, del pop, della musica contemporanea, del jazz, della world music, della canzone d’autore The Rockin provenienti dall’Italia e dal mondo. La location prescelta è la cavea dell’Auditorium Par- co della Musica, spazio architettonico disegnato da Renzo Piano, che ospiterà quest’an- Il nome la dice tutta. The Ro- no un cartellone senza precedenti per festeggiare i dieci anni del Parco della Musica e ckin Live Music Cult è rivolu- il decennale della rassegna. Queste le date: il 25 e 26 giugno Giorgia, il 29 giugno l’Or- zione, cambiamento. Il primo chestra Popolare La Notte della Taranta. Il 2 vero locale della provincia di luglio The Cranberries, il 6 luglio Joan Baez, il 7 Latina dove si può ballare la luglio Morrissey, l’8 luglio Bobby McFerrin, il 9 ‘disco rock’. Non solo, è un luglio Emeli Sandè, il 14 luglio Pat Metheny. Ed vero e proprio progetto in ancora Paolo Nutini il 16 luglio, Tony Bennet grado di fondere le basi di il 25 luglio, Patti Smith il 20 luglio, il 21 luglio una nuova cultura del live- Alanis Morrissette, il 24 luglio James Morrison, club che emerga dai consueti 26 luglio Vinicio Capossela, Keith Jarrett, Gary schemi e rompa definitiva- Peacock e Jack De Johnette il 29 luglio e per mente con il passato. E’ pos- concludere Buena Vista Social Club il 31 luglio. sibile vivere la struttura svi- La rassegna è organizzata, prodotta e ideata luppata su due livelli a partire dalla Fondazione Musica per Roma. dall’ora di cena. Cucina tipica Info www.auditorium.com Usa (è un American Grill Re- staurant), sapori messicani e texani, pizze, birre ricercate Appuntamenti e cocktail sofisticati. Come recita lo spot: due piani di puro divertimento in stile 12 GIUGNO 2012 rock&roll. Stadio Olimpico correrà tutti i successi della sua Roma carriera e in particolare regalerà ai suoi fan i brani del suo ultimo Madonna cd (il 12° in studio) dal titolo Tappa Capitolina per il Madon- MDNA. Le altre tappe Milano e na World Tour 2012. Durante il Firenze. concerto che già si preannuncia magico, la star americana riper- Info www.ticketone.it

27 MAGGIO 2012

Gran Teatro deciso di cambiare veste al suo Roma spettacolo e di svelare al pubblico un’altra parte della sua anima, il Marco Mengoni suo lato più intimo, introspettivo “Solo Tour 2.0” è il titolo dei senza tralasciare la sua voglia di Info 0773.480809 concerti che lo sta portando in stupire ed emozionare. giro per l’Italia. Marco Mengo- ni, cantante dall’ugola d’oro, ha Info www.ticketone.it NIGHTLIFE

44 - nightlife - mag ‘12 Gossip di Gossip Woman [email protected] Manuela single ma non troppo

Manuela Arcuri aveva lasciato Simone Montedoro tornando single per poco. La cop- pia sembrava molto unita, tanto che già si parlava di un relazione seria. Manuela e Si- mone, anche lui attore, erano stati fotografati sorridenti in Kenya. Una volta tornati in Italia, qualcosa non deve avere più funzionato, tanto che hanno preso la decisione di lasciarsi. Dopo Simone, si è detto anche che Manuela Arcuri avesse una passione sfrenata per Salvatore De Lorenzis, ex di Carolina Marconi. Forse, era così tempo fa. La lista degli ex dell’attrice di Latina si aggiorna costantemente: la nostra Manuelo- na, una delle single più ambite del 2012, ha lasciato in Puglia l’imprenditore con un palmo d naso per volare nuovamente in Kenya con Antonello Leffi, con il quale ha trascorso le vacanze pasquali in un resort di Malindi. Manu e Antonello hanno por- tato con loro anche il fratello della Arcuri, Sergio e la sua attuale compagna, Letizia Filippi, terza classificata a Miss Italia 1994, da pochi mesi mamma di due gemelle nate da una relazione con un ricco nobile. Manuela e Antonello sono sembrati davvero molto affiatati e intimi. Finalmente avrà trovato il suo principe azzurro?

Tzn, vestiti su misura D&G

Saranno Domenico Dolce & Stefano Gabbana a disegnare per Tiziano Ferro gli abiti per il nuovo Tour 2012 ‘L’amore è una cosa semplice’ che è par- tito il 10 aprile da Torino. Per lo show sono stati pensati capi basici e funzionali come dei classici jeans in tessuto denim, giubbini di pelle, comode fel- pe, camicie e gilet per un look swing e una giacca in paillettes nere indossata con una ca- micia bianca. A completare il Ilaria già in forma guardaroba una t-shirt custo- mizzata con la scritta ‘Amore Il vizietto del politico Dopo appena 4 mesi dalla nascita = Semplice’ che è l’anima del del figlio Ettore, frutto dell’amore tour. «Conosciamo Tiziano or- Era partita per un week end con con Kim Rossi Stuart, Ilaria Spada mai da anni con cui abbiamo un’amica, ma si era resa conto ha già recuperato una forma stre- un rapporto di amicizia più di aver dimenticato i documenti GOSSIP pitosa ed è tornata a farsi vedere che di lavoro - commentano a casa ed è tornata a riprenderli. nella mondanità romana. La bella gli stilisti - sappiamo ciò che La signora in questione, moglie di attrice di Latina ha partecipato gli piace e nonostante abbia un noto politico della nostra città, all’evento organizzato nella bou- le idee chiare sui propri gusti aprendo la porta di casa si è tro- tique Moreschi in via Frattina a e sullo stile che gli si addice, vata di fronte una scena degna del supporto della “CBM Italia On- si fida di noi e ci lascia liberi film “il vizietto”: il marito in baby lus”: abitino vinaccia e tacco nero di creare. Stimiamo Tiziano doll rosa che “festeggiava” con altissimo, Ilaria è stata la più fo- come uomo, per la sua musica UN uomo in perizoma leoparda- tografata. e la sua bellissima voce». to… Al peggio non c’è mai fine!

45 - gossip - mag ‘12 di Gabriele Brocani [email protected]

An(NOTA)zioni di Carmine Capone

Tracce pontine nel Tour di TOP TEN A due anni dal suo ultimo tour mondiale che ha registrato sold out in tutte le tappe, Laura Pausini torna con oltre 45 milioni di copie vendute e 4 Grammy Awards al suo attivo, in quella che si annuncia già come una nuova grande emozionante avventura: “ World Tour”. 1 Gotye featuring Kimbra “Inedito” il nuovo album di un’artista che infiamma da sempre le classifiche di tutto il mondo con ogni suo lavoro. Quasi tutte le tracce sono forti di un ritmo dolce-melodico ma anche di un arrestabile pop che lascia spazio ad un’interpretazione della Pausini nuova ed originale. Un successo annunciato dunque per “Inedito world tour”. Reduce dal trionfo di Bercy a Parigi, sold out ancora prima del debutto per le date spagnole e Barcellona, altre date italiane si aggiungono al fitto calendario che sta riscuotendo enorme successo in tutte le principali città d’Italia e d’Europa. Tracce pontine nel tour in corso della cantantautrice italiana che in collaborazione con SugarKane production si affida alla Mandarino adv, società pontina di co- municazione, pubblicità, web e video per color correction ed effetti 3d. Oltre 100 date per “Somebody That I Used To Know” questo Tour Mondiale a cui si vanno ad aggiungere la suggestiva piazza del Plebiscito di Napoli il 24 luglio, l’MFCC di Malta il primo agosto e poi ancora Lecce il 4 agosto, e lo stadio Adriatico 2 Emeli Sandé di il prossimo 6 agosto. www.laurapausini.com “Next To Me”

3 Biagio Antonacci

On air Visti dalla luna “Ti dedico tutto”

Torna l’evento Ci siamo sentiti tutti 4 Kasabian radiofonico dedi- molto orgogliosi e un cato agli artisti e po’ ci siamo immede- “Goodbye kiss” alle band che vo- simati nei papà e nelle gliono farsi cono- 5 Dolcenera mamme di quei bambini scere attraverso Radioluna! Sonic Factory quest’anno che qualche sabato fa in “Ci vediamo a casa” si arricchisce della collaborazione di diretta ad ‘Amici’ su ca- Jaf Eventi e del Rockin’ Live Music nale 5 si sono esibiti in 6 Fun feat Janelle Monàe Cult per offrire oltre alla visibilità una bella interpretazione “We are young” delle interviste radio, della messa in di “ci vuole un fiore” del onda dei brani anche il supporto tec- grande Endrigo insieme 7 Madonna nico e la possibilità di esibirsi live in a uno dei più promettenti cantautori italiani, Pierda- una location particolarmente sugge- vide Carone. L’Anfiteatro Spettacolo di Danilo De “Girl gone wild” stiva in quello che sarà l’evento più Paola grazie alla bravura del suo insegnante di can- “cool” dell’estate musicale della città. 8 Train Stiamo per partire con le adesioni to Luca Velletri ha permesso che un piccolo sogno perciò se avete dei brani nel cassetto si trasformasse in realtà per 27 cuccioli di cantante “Drive by” o suonate in una band andate sul sito che da oggi potranno dire di aver calcato il palco www.radioluna.it/radio e iscrivetevi sul quale hanno mosso i primi passi alcune delle star 9 Coldplay subito. Potrete essere tra gli artisti più affermate del pop nazionale. Certo la strada del scelti per la compilation o addirittura successo è lunga e tortuosa ma un brillante inizio è “Charlie Brown” i vincitori del contest di quest’anno. già una bella soddisfazione, soprattutto per genitori 10 Buona fortuna! e parenti che riuniti davanti alla tv hanno consumato Young The Giant quintali di fazzolettini. Bravi e complimenti a tutti. “Cough Syrup” RADIOLUNA www.radioluna.it 46 - radioluna - mag ‘12