Teoria Della Recitazione Introduzione, Traduzione E Note Di Daniela Minichiello
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Anno II, numero 3 – Maggio 2012 August Wilhelm Iffland Teoria della recitazione Introduzione, traduzione e note di Daniela Minichiello Introduzione – Volume I – Premessa – Chiarimenti sulle tre incisioni dei Räuber e sulle tre degli Hausfreunde – Conrad Eckhof – Sulla rappresentazione teatrale del malvagio e del macchinatore – Frammenti su alcuni requisiti essenziali per l’attore – Sulla declamazione dell’alta tragedia – Considerazioni sui teatri amatoriali. Volume II – Chiarimenti sulle incisioni (il signor Unzelmann nel ruolo del borgomastro Staar in Die deutschen Kleinstädter; il signor Beschort nell’interpretazione del sogno di Egmont dall’omonima tragedia di Goethe; l’avaro) – Sull’inclinazione a divenire attori – Sulla formazione degli artisti per la rappresentazione dell’uomo a teatro – Sull’eloquenza del gesto. Introduzione Nel 1807 vedeva la luce a Berlino l’«Almanach für Theater und Theaterfreunde», periodico pubblicato con ricorrenza annuale fino al 1812.1 1 «Almanach für Theater und Theaterfreunde auf das Jahr1807, 1808, 1809,1811, 1812» a cura di August Wilhelm Iffland, Berlin, pubblicati rispettivamente da Ohemigke, Ohemigke, Braunes & Co, Salfeld e Duncker und Humblot. Nel 1810 l’«Almanach» non fu pubblicato. Gli scritti di Iffland contenuti nei volumi dell‘«Almanach» sono i seguenti. 1807: Erklärung der drei Kupfer aus den Räubern und drei aus den Hausfreunden (Chiarimenti sulle tre incisioni su rame dei Räuber e delle tre degli Hausfreunde); Über Eckhof I (Conrad Eckhof); Über Darstellung boshafter und intriganter Charactere auf der Bühne (Sulla rappresentazione del malvagio e del macchinatore); Fragmente über einige wesentliche Erfordernisse für den darstellenden Künstler auf der Bühne (Frammenti su alcuni requisiti essenziali per l’attore), diviso a sua volta in due sezioni: Über den Anstand (Sul decoro) e Über das Kostüme (Sul costume), Über den Vortrag in der höhern Tragödie, (Sulla declamazione dell’alta tragedia), Bemerkungen über Liebhabertheater im Allgemeinen, (Considerazioni sui teatri amatoriali). 1808: Erklärung der Kupfer (Chiarimenti sulle incisioni) suddiviso a sua volta in tre segmenti: Herr Hunzelmann als Bürgermeister Staar in den deutschen Kleinstädtern (Il signor Unzelmann nell’interpretazione del borgomastro Staar ne Die deutschen Kleinstädter), Herrn Beschorts Darstellung von Egmonts Traume, in Goethe’s Trauerspiel (Il Signor Beschort nell’interpretazione del sogno di Egmont dall’omonima tragedia di Goethe), Der Geizige (L’avaro), Über den Hang, Schauspieler zu werden (Sull’inclinazione a divenire attore), Über die Bildung der Künstler zur Menschendarstellung auf der Bühne (Sulla formazione degli artisti per la rappresentazione dell’uomo a teatro), Über die körperliche Beredsamkeit (Sull’eloquenza del gesto); Johann David Bell; 1809 Undankbare Rollen, (Ruoli sfavorevoli), Über Darstellung der Herzogin von Friedland, Wallensteins Gemahlin, in den beiden Schauspielen „Die Piccolomini“ und „Wallensteins Tod von Schiller“ (Sulla rappresentazione della duchessa di Friedland, consorte di Wallenstein nei drammi “I Piccolomini“ e“La morte di Wallenstein“),Über körperliche Beredsamkeit, Fortsetzung, (Sull’eloquenza del gesto, Continuum), Über die Bildung der Künstler zur Menschendarstellung auf der Bühne, Fortsetzung (Sulla formazione degli artisti per la rappresentazione dell’uomo a teatro, Continuum), Verzeichniß sämtlicher deutscher Theater und ihre Mitglieder (Elenco completo dei teatri tedeschi e dei loro componenti), Schillers Todtenfeier für dessen Erbe (Celebrazioni funebri in onore di Schiller per i suoi eredi), Die Einung, Dialog für Gesellschaftstheater, (La congregazione, Dialogo per compagnie teatrali); 1811 Über die Bildung der Künstler zur Menschendarstellung auf der Bühne, Fortsetzung (Sulla formazione degli artisti per la 251 © 2012 Acting Archives AAR Anno II, numero 3 – Maggio 2012 Fautore dell’impresa, nonché curatore della rivista, era August Wilhelm Iffland, il poliedrico attore di Hannover, che aveva esordito a Gotha presso Ekhof.2 Dal timido debutto erano ormai trascorsi trenta anni: Iffland aveva calcato le scene dei più importanti palcoscenici nazionali e internazionali,3 si era cimentato in 519 ruoli e con l’attività di drammaturgo aveva raggiunto una fama paragonabile a quella di Lessing.4 Dal 1796, inoltre, Iffland aveva affiancato alla febbrile professione di attore-drammaturgo, l’incarico prestigioso di direttore del Königliches Theater di Berlino. rappresentazione dell’uomo a teatro, Continuum), Verhältnisse der gegenwärtigen Theaterdirectionen, in Vegleich mit denen worin die Directionen der Theater vormals sich befunden haben (Sulla situazione attuale delle direzioni teatrali rispetto al passato),Über das Verhältnisse der Directionen, bei Auswahl der Vorstellungen für die Bühne (Sulla posizione delle direzioni riguardo la scelta del repertorio scenico), Von den bisherigen und künftigen Verhältnissen dramatischer Dichter, Verfasser und Tonsetzer zu den Directionen (Sugli antichi e i rapporti futuri tra i poeti drammatici, autori, compositori e le direzioni), Margarethe Schinck. Sängerin und Schauspielerin zu Berlin (Margarethe Schinck. Cantante e Attrice a Berlino), Fischer Professor, Bildhauer, und Maler in Wien (Professor Fischer, scultore e pittore a Vienna), Schiller Andenken gefeiert zu Berlin, den 9. Mai 1806 (Commemorazione di Schiller avvenuta il nove Maggio 1806 a Berlino), Schillers Todtenfeier für dessen Erbe (Celebrazioni funebri in onore di Schiller per i suoi eredi), Verzeichniß sämtlicher deutscher Theater und ihre Mitglieder (Elenco completo dei teatri tedeschi e dei loro componenti); 1812 Das Leben des Souffleurs Leopold Böttger, (La vita del suggeritore Leopold Böttger). 2 Iffland esordì il 15 marzo 1777 nel ruolo dell’ebreo Israel nel Der Diamant di Johann Jakob Engel. 3 Tra le tournèe più celebri di Iffland ricordiamo quelle di Vienna, Praga, Francoforte, Amburgo e soprattutto le partecipazioni straordinarie al Weimarisches Hoftheater di Weimar, immortalate da Karl August Böttiger nel testo Entwicklung des ifflandischen Spiels in vierzehn Darstellungen aus dem Weimarischen Hoftheater im Aprilmonath 1796, Göschen, 1796. 4Iffland debuttò come drammaturgo a Mannheim con la tragedia Albert von Thurneisen, oder Liebe und Pflicht (1781). I successivi tentativi Wilhelm von Schenk (messo in scena il 12 settembre del 1781) e Wie man’s treibt, so geht’s (rappresentato il 3 Novembre del 1781), non entusiasmarono il pubblico e non furono pertanto né ripetuti né pubblicati. Alla fredda accoglienza di queste opere seguì un periodo di silenzio artistico (tre anni), interrottosi con Verbrechen aus Ehrsucht, rappresentato a Mannheim il nove marzo del 1784. Il «ritratto familiare», come Iffland definì la sua creatura, ricevette un’accoglienza straordinaria e fu pertanto riproposto frequentemente sui palcoscenici tedeschi e viennesi. Il successo dell’opera convinse Iffland a coltivare la sua vena poetica. Da allora, e fino al 1796, Iffland si dedicò assiduamente all’attività di drammaturgo, cimentandosi in diversi generi drammatici, ed originando una fittissima produzione che nel 1814 includerà dodici commedie, quattro prologhi, tre tragedie, un dialogo, due tragicommedie, un dramma storico, una farsa, un dramma d’ambientazione rurale, un epilogo e trentacinque Rührstücke, o drammi borghesi. Iffland si distinse eminentemente proprio col genere del Rührstück, derivazione della comédie larmoyante. Le sue opere dalla trama semplice, prive di critica politica, portatrici di valori morali, coi padri comprensibili e i figli che si redimono, resero Iffland il protagonista indiscusso della scena di Mannheim e infiammarono le platee di Germania e Austria. Non a caso la prima raccolta integrale delle opere di Iffland in sedici volumi fu pubblicata proprio a Vienna: August Wilhelm Iffland. Theater. Erste vollständige Ausgabe, Wien, Klang, 1843. 252 August Wilhelm Iffland, Teoria della recitazione La pubblicazione di una rivista drammatica non costituiva una novità nella storiografia teatrale tedesca,5 eppure l’«Almanach» di Berlino fu considerata un’opera rivoluzionaria rispetto ai periodici citati in nota. Infatti, aldilà dell’esigenza seppur meritevole, di documentare repertorio, costi e rappresentazioni di una compagnia stabile, l’«Almanach» era in gran parte dedicato alle riflessioni sulla recitazione di August Wilhelm Iffland. Più precisamente nell’«Almanach für Theater und Theaterfreunde» Iffland metteva a servizio la sua pluriennale esperienza di direttore, attore e drammaturgo per fornire una summa enciclopedica sulla recitazione, un manuale dell’attore che indagasse l’arte teatrale in un tutte le sue sfumature.6 In realtà il bisogno di condurre a principi ben definiti le esperienze acquisite con la pratica aveva già condotto Iffland agli inizi della carriera a confrontarsi con le specificità dell’arte attoriale in due opere di particolare spessore: nei Briefe über die Schauspielkunst (Lettere sulla recitazione), comparsi in tre fascicoli dei «Rheinische Beiträge»7e nei Fragmente über Menschendarstellungen auf den deutschen Bühnen.8 Entrambi i testi erano caratterizzati dall’esigenza di trovare il giusto equilibrio tra istinto e razionalità, tra le risorse interiori e le possibilità offerte dalla tecnica. Nei Briefe über die Schauspielkunst Iffland s’inseriva nel dibattito tra emozionalisti e antiemozionalisti e riflettendo sulla possibilità di fondare la recitazione esclusivamente sul principio dell’adesione emotiva, maturava una posizione molto conciliante