Il Testamento Inedito Di Ugolino Visconti Di Gallura*

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Il Testamento Inedito Di Ugolino Visconti Di Gallura* HID 42 (2015) ALLE PORTE DEL PURGATORIO: IL TESTAMENTO INEDITO DI UGOLINO VISCONTI DI GALLURA* A LAS PUERTAS DEL PURGATORIO: EL TESTAMENTO INÉDITO DE UGOLINO VISCONTI DE GALLURA AT THE GATES OF PURGATORY: THE UNPUBLISHED WILL OF UGOLINO VISCONTI DE GALLURA GIACOMO FLORIS Universidad de Barcelona [email protected] ABSTRACT: L’obiettivo di questo articolo è quello di far conoscere il testa- mento inedito di uno dei personaggi più potenti del medioevo italiano durante la lotta tra guelfi e ghibellini. Ugolino Visconti, esponente di una delle più grandi ca- sate pisane nel XIII secolo, si trovò a governare per diritto ereditario su parte della Sardegna, rivestendo al contempo un ruolo di primo piano nelle vicende politiche pisane, con notevoli ripercussioni nell’ambito mediterraneo. Il testamento contri- buisce a far luce sugli avvenimenti storico-politici che interessarono la Sardegna, la penisola italiana e il Mediterraneo, prima della conquista catalano-aragonese del Regnum Sardiniae. PAROLE CHIAVE: Testamento, Ugolino Visconti, famiglia, giudicati, Sardeg- na, Pisa, papato, Corona d’Aragona, guelfi e ghibellini. RESUMEN: El objetivo de este artículo es dar a conocer el testamento inédito de uno de los personajes más importantes de la Edad Media italiana durante la lucha entre güelfos y gibelinos. Ugolino Visconti, exponente de una de las más poderosas casas de Pisa en el siglo XIII, gobernó por derecho hereditario sobre parte de Cerdeña, jugando al mismo tiempo un rol de primera línea en los suce- sos políticos de Pisa, con notables repercusiones en el ámbito mediterráneo. El testamento contribuye a dar luz sobre los acontecimientos historico-políticos de interés para Cerdeña, la península itálica y el Mediterráneo, antes de la conquista catalanoaragonesa del Regnum Sardiniae. * Vada il mio ringraziamento a quanti hanno reso possibile la redazione di quest’articolo, tra cui i colleghi della UB e della UniSS, nonché a Jose, Fernanda Inserra, Ana Céspedes e Nicoletta Cantú per la loro grande disponibilità. ISSN: 0210-7716 ISSN-e: 2253-8291 HID 42 (2015) 129-156 http://dx.doi.org/10.12795/hid.2015.i42.05 130 GIACOMO FLORIS PALABRAS CLAVE: Testamento, Ugolino Visconti, familia, giudicati, Cerde- ña, Pisa, papado, Corona de Aragón, güelfos y gibelinos ABSTRACT: The aim of this article is to present the unpublished will of one of the most important personalities of the Italian Middle Ages, during the conflict between Guelphs and Ghibellines. Ugolino Visconti, one of the most powerful ex- ponents of the families of Pisa in the 13th century, he ruled by hereditary right over part of the region of Sardinia, affecting about political events of Pisa, with sig- nificant effects within Mediterranean area. The document contributes to illustrate the historical and political events in Sardinia, in the Italian Peninsula and in the Mediterranean area, before the conquest of Regnum Sardiniae and of its annexion to the confederation of the Crown of Aragon. KEYWORDS: Will, Ugolino Visconti, family, giudicati, Sardinia, Pisa, Crown of Aragon, papacy, guelphs and Ghibellines. 1. INTRODUZIONE1 L’uomo medievale, influenzato da una profonda fede cristiana, concepiva la sua vita come un passaggio, un tempo fugace dove la morte era la porta o l’inizio verso una nuova vita. L’idea della morte accompagna quindi l’uomo medievale per tutto l’arco della sua vita e lo fa attraverso molteplici manifestazioni, tra le quali riveste una grande importanza la redazione del testamento, ultimo anello di congiunzione tra la vita terrena e l’aldilà e allo stesso tempo atto religioso e civile2. Il titolo di quest’articolo Alle porte del Purgatorio: il testamento inèdito di Ugolino Visconti di Gallura introduce direttamente al cuore della questione, met- tendo in risalto il protagonista principale di questo articolo. Partendo da uno degli aspetti per cui Ugolino è maggiormente ricordato nella letteratura medievale ita- 1. Abbreviature utilizzate: Archivo de la Corona de Aragón (ACA). 2. Sul rapporto tra l’uomo e la morte e i suoi connotati sociali e spirituali vedi: P. Ariès. L’uomo e la morte dal Medioevo a oggi, Bari, 1989; E. Mitre Fernandez. “La preparación ante la muerte en torno a 1300”, Acta/Mediaevalia; 7-8 (1986-87), pp. 219-243; J. Aurell, J. Pavón. Ante la muerte. Acti- tudes, espacios y formas en la España medieval, Orcoyen, 2002; V. Caminneci (ed.). Parce Sepulto, il rito e la morte tra passato e presente, Agrigento 2013; J. Casamitjana y Vilaseca. El testamento en la Barcelona medieval. La separación de la muerte patrimonial, social y espiritual, Pamplona, 2004; A. Muñoz Fernández. “Llanto, palabras y gestos. La muerte y el duelo en el mundo medieval hispánico”, Cuadernos de Historia de España, 83 (2009), pp. 107-139; J. Pavón, A. García de la Borbolla. Morir en la Edad Media. La muerte en la Navarra Medieval, publicaciones de la Universidad de Valencia, 2007; D. Piñol Alabart. A les portes de la mort. Religiositat i ritual funerari al Reus del segle XIV, Reus, 1998; A. Rey Hazas. Artes del bien morir. Ars moriendi de la Edad Media al Siglo de Oro, Madrid, 2003; M.L. Rodrico Estevan. Testamentos medievales aragoneses. Ritos y actitudes ante la muerte (siglo XV), Zaragoza, 2002. HID 42 (2015) 129-156 ISSN: 0210-7716 ISSN-e 2253-8291 http://dx.doi.org/10.12795/hid.2015.i42.05 Alle porte del Purgatorio: il testamento inedito di Ugolino Visconti di Gallura 131 liana, la Divina Commedia, si cercherà di comparare e di spiegare gli avvenimenti storici tratti dalle informazioni presenti nel suo testamento3. Il suo ricordo nel Purgatorio dantesco, precisamente nel canto VIII, non è ca- suale e implica, al medesimo tempo, una condizione spirituale, politica e perso- nale, che trova riflessi proprio nel suo testamento che andremo in seguito ad ana- lizzare. Seppur da due punti di vista differenti, giuridico (testamento) e letterario (Divina Commedia), il riassunto delle tappe esistenziali del protagonista si può dire essenzialmente identico. È a partire dal XII secolo che la Chiesa comincia a fare una distinzione tra le anime dei giusti, che dopo la morte accederanno al Paradiso, e quelle dei dannati, che saranno destinate all’Inferno. Nello stesso periodo si svilupperà anche una terza via che attenderà le anime non ancora salvate: si tratta del Purgatorio, uno spazio intermedio, più temporale che fisico, nel quale le anime dei fedeli defunti purificano le loro anime dai peccati veniali per intercessione dei vivi per poi rag- giungere la meta tanto agognata, il Paradiso. Il Purgatorio, secondo Dante Alighieri, era il luogo in cui si trovava Ugolino Visconti, assieme ad altri personaggi politici della storia medievale italiana, come Corrado Malaspina, esponente anch’esso di una grande casata il cui potere si es- tendeva tra la Toscana e la Liguria, con forti legami e interessi in Sardegna4. Ma allora chi erano questi personaggi e sopratutto chi era Nino Visconti5? È lo stesso Dante a dissipare ogni incertezza, Ver’ me si fece, e io ver’ lui mi fei: giudice Nin gentil, quanto mi piacque quando ti vidi non esser tra ’ rei, a cui potrebbe far eco Guittone d’Arezzo, Magni baroni certo, e regi quasi, Conte Ugolin, Giudice di Gallore. Si tratta quindi di Ugolinus Vicemomes, Iudex6 Dei gracia gallurensis et tercias partes regni Calaritani dominus7, così come lui stesso si presenta nel suo 3. La copia del testamento che presentiamo si trova conservata presso l’ACA (Archivio della Corona d’Aragona), dentro la sezione Papeles por Incorporar, con la seguente collocazione: ACA, Papeles por Incorporar, 7bis, ff. 9r-11r. 4. N. Tonelli. “Purgatorio VIII 46-139: l’incontro con Nino Visconti e Corrado Malaspina”, Ten- zone, 3 (2002), pp. 263-281. 5. Alcune fonti, tra cui lo stesso Dante Alighieri, alternano il nome di battesimo Ugolino con il suo diminutivo, Nino. In questo articolo si è deciso di utilizzarli entrambi. 6. Iudex sive Rex è la dicitura riportata in molti documenti medievali in latino. Ad oggi gli storici non hanno ancora potuto dare una definizione chiara sull’istituzione giudicale, per cui continua ad esistere un ampio dibattito storiografico che intende chiarire la natura regia di questo potere. L’osten- tazione del titolo di rex da parte del giudice di Gallura (così come da parte degli altri dinasti sardi) ha indotto a riflettere sulla consapevolezza della propria autorità e autonomia rispetto a poteri superiori: cfr. F.C. Casula. La storia di Sardegna, Pisa, 1992, pp. 168-170. Secondo Sandro Petrucci, invece, il titolo regio “sembra essere più un’importazione esterna che un’evoluzione interna e in molti casi una conseguenza di politiche imperiali o pontificie”: S. Petrucci. Re in Sardegna e a Pisa Cittadini, Ricer- che sui «domini Sardinee» pisani, Bologna, 1988, p. 120. Lo stesso discorso è pressoché valido anche per la legittimazione dei giudici chiamati a governare il territorio. È stato, infatti, osservato come le fonti più antiche non riescano a chiarire l’esistenza di un qualche principio elettivo, mentre quelle più recenti (come i testamenti di alcuni giudici) insistono sul principio ereditario come forma di trasmis- sione del potere: cfr. G.G. Ortu. La Sardegna dei Giudici, Nuoro, 2005, pp. 77-78. 7. Signore della terza parte del giudicato di Cagliari. Questo regno durante il XIII secolo fu con- quistato dai Pisani e smembrato tra le varie famiglie che parteciparono alla conquista, tra cui i Visconti. ISSN: 0210-7716 ISSN-e: 2253-8291 HID 42 (2015) 129-156 http://dx.doi.org/10.12795/hid.2015.i42.05 132 GIACOMO FLORIS testamento; capo riconosciuto di parte guelfa e compagno d’arme a Caprona8 del sommo poeta. Si tratta dunque di un Dominus Sardinie di origini pisane, caratte- ristica molto ben riassunta in una frase di una poesia del Carducci: voi che re siete in Sardegna ed in Pisa cittadini9, personaggio, quindi, di importanza capitale sia per Pisa che per la Sardegna.
Recommended publications
  • Malaspina E La Sardegna
    TESTI E DOCUMENTI Heureux celui qui peut d’une aile vigoureuse S’élancer vers les champs lumineux et sereins; Celui dont les pensers, comme des alouettes, Vers les cieux le matin prennent un libre essor, – Qui plane sur la vie, et comprend sans effort Le langage des fleurs et des choses muettes! Charles Baudelaire, Elévation Opera pubblicata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport I MALASPINA E LA SARDEGNA Documenti e testi dei secoli XII-XIV a cura di Alessandro Soddu CENTRO DI STUDI FILOLOGICI SARDI / CUEC TESTI E DOCUMENTI coordinamento editoriale CENTRO DI STUDI FILOLOGICI SARDI / CUEC I Malaspina e la Sardegna. Documenti e testi dei secoli XII-XIV ISBN 88-8467-293-7 CUEC EDITRICE © 2005 prima edizione novembre 2005 CENTRO DI STUDI FILOLOGICI SARDI PRESIDENTE Nicola Tanda DIRETTORE Giuseppe Marci CONSIGLIERI Marcello Cocco, Mauro Pala, Maurizio Virdis Via Principessa Iolanda, 68 07100 Sassari Via Bottego, 7 09125 Cagliari Tel. 070344042 - Fax 0703459844 www.centrostudifilologici.it info@centrostudifilologici.it CUEC Cooperativa Universitaria Editrice Cagliaritana Via Is Mirrionis, 1 09123 Cagliari Tel. 070271573 - Fax 070291201 www.cuec.it [email protected] Realizzazione grafica Biplano, Cagliari Stampa Grafiche Ghiani, Monastir (Ca) Archivo de la Corona de Aragón, Cancillería, Pergaminos de Pedro III, n. 2301 INTRODUZIONE I Malaspina nella storiografia «La fama che la vostra casa onora, / grida i segnori e grida la contrada, / sì che ne sa chi non vi fu ancora; / e io vi giuro, s’io di sopra vada, / che vostra gente onrata non si sfregia / del pregio de la borsa e de la spada.»1.
    [Show full text]
  • Purgatorio VIII 46-139: L'incontro Con Nino Visconti E Corrado Malaspina
    Purgatorio VIII 46-139: l’incontro con Nino Visconti e Corrado Malaspina Natascia TONELLI Università di Siena Scendendo tra le grandi ombre della piccola valle, sarà da cogliere subito quel moto di sorpresa che è Dante stesso a sottolineare al momento dell'incontro col capo di parte guelfa e antico, coetaneo compagno d'arme a Caprona, Ugolino detto Nino Visconti. E che Nino non sia fra i rei di Dante è effettivamente sorprendente: è il suo medesimo nome, Ugolino, che ripete quello del nonno materno, conte Ugolino della Gherardesca, ad evocarne quel che sarebbe stato il più coerente, consono fato. Di chi in Caina rode l'arcivescovo Ruggeri aveva infatti condiviso passioni e operato: con lui, guelfo, era stato esiliato da Pisa ghibellina; insieme a lui, vittoriosi sulla propria patria, aveva poi governato Pisa; con lui, grazie al loro insanabile dissidio, fu attaccato e sconfitto da Ruggeri, poi, anche per lui, protestando di volerne vendicare l'atroce morte1, si era fatto persecutore implacabile della città nutrendo un odio che volle imperituro, sancito dalla lapide che ne copre il cuore per sua estrema volontà sepolto in terra straniera, nella guelfa Lucca piuttosto che nella sua Pisa tornata ghibellina. Fortemente legati fin nell'incipit di una grande canzone guittoniana, «Magni baroni certo e regi quasi, / Conte Ugolino, Giudici di Gallore», anch'egli, come e più di Ugolino, traditore della patria: perché salvo? I bei salutari che Dante e Nino si scambiano, conformi all'attributo proprio del Giudice (cioè 'quasi re', rege quasi, di
    [Show full text]
  • Dante's Hidden
    Dominican Scholar Graduate Master's Theses, Capstones, and Culminating Projects Student Scholarship 5-2016 Dante’s Hidden Sin - Wrath: How Dante Vindictively Used The Inferno Against Contemporaries Michael J. Rupers Dominican University of California https://doi.org/10.33015/dominican.edu/2016.hum.01 Survey: Let us know how this paper benefits you. Recommended Citation Rupers, Michael J., "Dante’s Hidden Sin - Wrath: How Dante Vindictively Used The Inferno Against Contemporaries" (2016). Graduate Master's Theses, Capstones, and Culminating Projects. 214. https://doi.org/10.33015/dominican.edu/2016.hum.01 This Master's Thesis is brought to you for free and open access by the Student Scholarship at Dominican Scholar. It has been accepted for inclusion in Graduate Master's Theses, Capstones, and Culminating Projects by an authorized administrator of Dominican Scholar. For more information, please contact [email protected]. Dante’s Hidden Sin: Wrath How Dante Vindictively Used The Inferno Against Contemporaries by Michael Rupers A culminating thesis submitted to the faculty of Dominican University of California in partial fulfillment of the requirements for the degree of Master of Arts in Humanities San Rafael, California May 2016 This thesis, written under the direction of the candidate’s thesis advisor and approved by the department chair, has been presented to and accepted by the Department of Humanities in partial fulfillment of the requirements for the degree of Master of Arts. The content and research presented in this work represent the work of the candidate alone. Michael Rupers May 2016 Candidate Joan Baranow, Ph.D. May 2016 MAH Program Director Sister Aaron Winkelman, Ph.D., Professor Emerita (English) May 2016 Thesis Advisor Leslie Ross, Ph.D., Professor (Art History) May 2016 Secondary Thesis Advisor "II Copyright @ 2016 by Michael Rupers All Rights Reserved "III Table of Contents Introduction: Contemporaries of Dante in The Inferno ……………….……… 1 Pope Celestine V ……………………………………………………………….
    [Show full text]
  • Vertical Readings in Dante's Comedy
    Vertical Readings in Dante’s Comedy Volume 1 EDITED BY GEORGE CORBETT AND HEATHER WEBB To access digital resources including: blog posts videos online appendices and to purchase copies of this book in: hardback paperback ebook editions Go to: https://www.openbookpublishers.com/product/367 Open Book Publishers is a non-profit independent initiative. We rely on sales and donations to continue publishing high-quality academic works. Vertical Readings in Dante’s Comedy Volume 1 edited by George Corbett and Heather Webb http://www.openbookpublishers.com © George Corbett and Heather Webb. Copyright of individual chapters is maintained by the chapter’s author. This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International license (CC BY 4.0). This license allows you to share, copy, distribute and transmit the work; to adapt the work and to make commercial use of the work providing attribution is made to the author (but not in any way that suggests that they endorse you or your use of the work). Attribution should include the following information: George Corbett and Heather Webb (eds.), Vertical Readings in Dante’s ‘Comedy’. Cambridge, UK: Open Book Publishers, 2015. http://dx.doi.org/10.11647/OBP.0066 Further details about CC BY licenses are available at http://creativecommons.org/ licenses/by/4.0/ All external links were active on 30/07/2015 unless otherwise stated. Digital material and resources associated with this volume are available at http:// www.openbookpublishers.com/isbn/9781783741724 ISBN Paperback: 978-1-78374-172-4 ISBN Hardback: 978-1-78374-173-1 ISBN Digital (PDF): 978-1-78374-174-8 ISBN Digital ebook (epub): 978-1-78374-175-5 ISBN Digital ebook (mobi): 978-1-78374-176-2 DOI: 10.11647/OBP.0066 Cover image: Domenico di Michelino, La Commedia illumina Firenze (1465).
    [Show full text]
  • Historical Characters in Dante's Divine Comedy
    University of Pennsylvania ScholarlyCommons Publicly Accessible Penn Dissertations 2019 Uncovering The Sources: Historical Characters In Dante's Divine Comedy Vanessa Dimaggio University of Pennsylvania, [email protected] Follow this and additional works at: https://repository.upenn.edu/edissertations Part of the Italian Literature Commons, Medieval History Commons, and the Medieval Studies Commons Recommended Citation Dimaggio, Vanessa, "Uncovering The Sources: Historical Characters In Dante's Divine Comedy" (2019). Publicly Accessible Penn Dissertations. 3486. https://repository.upenn.edu/edissertations/3486 This paper is posted at ScholarlyCommons. https://repository.upenn.edu/edissertations/3486 For more information, please contact [email protected]. Uncovering The Sources: Historical Characters In Dante's Divine Comedy Abstract A lack of citation of Dante’s specific source material for historical characters who appear in the Divine Comedy is widespread throughout the commentary tradition. I performed a close textual analysis of the Divine Comedy’s historical characters, comparing them with the chronicles, annals and histories of Dante’s time, using both archival research and secondary histories to do so, and interpreted those primary historical texts as potential sources consulted by Dante. The historical characters I focused on fell into three categories: 1) characters involved in the battles of Montaperti and Colle Val d’Elsa, 2) characters belonging to or associated with the Norman, Swabian and Aragonese dynasties of Sicily, 3) characters embroiled in sensational or newsworthy events during Dante’s lifetime. The first two categories analyzed historical events that mostly occurred before Dante was born, and thus focused more heavily on written testimony, while the third category analyzed the news of Dante’s adulthood, and thus focused more on oral tradition.
    [Show full text]
  • Lyrical Quest the Lyrical Picture
    Lyric Quests The Lyric Picture epic poetry, nor does it speak to all humanity; Dante's point, poem a niche to correspond exactly to the merits of that person however, is that it comes closer to embodying these ideals than as a historical figure; rather, he begins with ideal categories that does any other form of lyric poetry. Consequently, Dante de- will illuminate the structure of reality as he sees it, and into liberately links Sordello to the epic poets. He also takes care to these he fits his characters. So it is for souls in general, and so show that, in this respect as well, Bertran is the exact opposite it is for poets. If Dante has two political poets, they must per- of Sordello. The description of Bertran in Inferno XXVIII as a force have more than gossip value; they must illustrate more trunk who carries its head like a lantern ("e 'I capo tronco tenea than the fate that each found on dying. The ideal categories per Ie chiome, / pesol can rna no a guisa di lanterna" "and it would naturally have to do with the use or misuse of their held the truncated head by the hair, dangling in its hand like a poetry, and Dante would look for figures whose biographies and lantern" [121-122]), and lights the way for itself by itself ("Di poetic output worked well within these categories, even if not se facea a se stesso lucerna" "Of itself it made for itself a lamp" slavishly corresponding in all details. Accordingly, Dante's [124]), cannot but call to mind Statius' tribute to Vergil in treatment of Bertran de Born and Sordello presents us with a Purgatorio XXII: deliberate revision of history for didactic purposes; in this in- stance the objective is to impart a moral lesson concerning the Facesti come quei che va di notte, ways the poet uses his gifts vis-a-vis society, and specificalJy to che porta il lume dietro e se non giova, illustrate-within the relation of the poet to the body politic- rna dopo sf fa Ie persone dotte his indivisible responsibility to the state.
    [Show full text]
  • Vertical Readings in Dante's Comedy
    Vertical Readings in Dante’s Comedy Volume 1 EDITED BY GEORGE CORBETT AND HEATHER WEBB VERTICAL READINGS IN DANTE’S COMEDY Vertical Readings in Dante’s Comedy Volume 1 edited by George Corbett and Heather Webb http://www.openbookpublishers.com © George Corbett and Heather Webb. Copyright of individual chapters is maintained by the chapter’s author. This work is licensed under a Creative Commons Attribution 4.0 International license (CC BY 4.0). This license allows you to share, copy, distribute and transmit the work; to adapt the work and to make commercial use of the work providing attribution is made to the author (but not in any way that suggests that they endorse you or your use of the work). Attribution should include the following information: George Corbett and Heather Webb (eds.), Vertical Readings in Dante’s ‘Comedy’. Cambridge, UK: Open Book Publishers, 2015. http://dx.doi.org/10.11647/OBP.0066 Further details about CC BY licenses are available at http://creativecommons.org/ licenses/by/4.0/ All external links were active on 30/07/2015 unless otherwise stated. Digital material and resources associated with this volume are available at http:// www.openbookpublishers.com/isbn/9781783741724 ISBN Paperback: 978-1-78374-172-4 ISBN Hardback: 978-1-78374-173-1 ISBN Digital (PDF): 978-1-78374-174-8 ISBN Digital ebook (epub): 978-1-78374-175-5 ISBN Digital ebook (mobi): 978-1-78374-176-2 DOI: 10.11647/OBP.0066 Cover image: Domenico di Michelino, La Commedia illumina Firenze (1465). Wikimedia, https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Michelino_DanteAndHisPoem.jpg All paper used by Open Book Publishers is SFI (Sustainable Forestry Initiative) and PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification Schemes) Certified.
    [Show full text]
  • The Divine Comedy by Dante Alighieri (1265-1321)
    The Divine Comedy By Dante Alighieri (1265-1321) http://www.cummingsstudyguides.net/Guides2/DivineCom.html Original Title . Originally La commedia di Dante Alighieri (The Comedy of Dante Alighieri). In 1555, when a special edition of the poem was published in Venice, admirers of the great work added the word "Divina" ("Divine") to call attention to its greatness. Thus, it became known as La Divina Commedia (The Divine Comedy) and the author's name was dropped from the title. In the original title, "di" ("of") appears to have a double meaning. On the one hand, it means Dante wrote the work. On the other, it means Dante experienced what took place in the work. Study Questions and Short/Long Answer Topics • Why does The Divine Comedy remain one of the world's most popular literary classics, appearing in college curriculums around the world? • To what extent did Dante intend his description of the afterlife to be taken literally? To what extent was it to be taken figuratively or allegorically? • Identify TDC passages/quotes and additional research summarizing TDC as seen through the Forces of Literature perspective: o the effects of prior literature, and influence on future literature o the historical/the cultural/religious context of the day o the author’s personal background . background . beliefs o the author’s worldview and themes Author Information . The author of The Divine Comedy was Dante Alighieri, Italy's greatest poet, who was born to a middle- class family in Florence, Italy, in 1265. After his mother died when he was an adolescent, his father remarried and had two more children, a boy and a girl.
    [Show full text]
  • An Historical Study of Female Characters in the Divine Comedy
    Syracuse University SURFACE Syracuse University Honors Program Capstone Syracuse University Honors Program Capstone Projects Projects Spring 5-1-2007 Le Donne di Dante: An Historical Study of Female Characters in The Divine Comedy Brooke L. Carey Follow this and additional works at: https://surface.syr.edu/honors_capstone Part of the Other History Commons Recommended Citation Carey, Brooke L., "Le Donne di Dante: An Historical Study of Female Characters in The Divine Comedy" (2007). Syracuse University Honors Program Capstone Projects. 573. https://surface.syr.edu/honors_capstone/573 This Honors Capstone Project is brought to you for free and open access by the Syracuse University Honors Program Capstone Projects at SURFACE. It has been accepted for inclusion in Syracuse University Honors Program Capstone Projects by an authorized administrator of SURFACE. For more information, please contact [email protected]. Le Donne di Dante: An Historical Study of Female Characters in The Divine Comedy Brooke L. Carey Candidate for B.A. Degree In History with Honors April 2007 APPROVED Thesis Project Adviser:_______________________ Dennis Romano Honors Reader: ____________________________ Samantha Kahn Herrick Third Reader: ______________________________ Beverly Allen Honors Director:____________________________ Samuel Gorovitz Date: ____________________________________ Abstract This thesis explores the characterizations of women in Dante’s Divine Comedy and uses this information to assess Dante’s opinion of women, including their behaviors, traits, and roles in society. It approaches The Comedy from a specific historical angle and requires a basic knowledge of the poem in order to understand some of the references. The entire text incorporates historical sources and evidence to support these interpretations of women in The Comedy, as they demonstrate why and how Dante might have characterized women in the way he did.
    [Show full text]
  • Local Power in Dante's Inferno Nassime Jehan Chida Submitted In
    Local Power in Dante’s Inferno Nassime Jehan Chida Submitted in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the Graduate School of Arts and Sciences COLUMBIA UNIVERSITY 2019 © 2019 Nassime Jehan Chida All rights reserved ABSTRACT Local Power in Dante's Inferno Nassime Jehan Chida This study explores the historical content of Dante’s Inferno by confronting his representations of local power both with those of his contemporaries and of modern historiography. It shows the originality and nuance of Dante’s vision of local power, in particular the concept of tyranny and the rise of signoria in the cities of the north eastern part of Italy and of Romagna. The final chapter attends to Dante’s response to the judicial concept of family co-responsibility. Dante’s representation of local power is examined by focusing on Ezzelino da Romano and Obizzo II d’Este in Inferno 12, Guido da Montefeltro in Inferno 27 and Ugolino della Gherardesca in Inferno 32 and 33. TABLE OF CONTENTS Introduction 1 I. Signoria and tirannia in the time of Dante 8 II. Tyrants in a river of blood 21 A. The condemnation of violence B. The militarization of tyranny C. Signoria in space and in time a. The birthplace of Signoria and the landscape of the first girone b. The systematic diffusion of Signoria and the references to Sicily D. The first signori E. Re-interpreting the poetic connection of Azzolino and Opizzo F. Dante’s Azzolino, plundering and territorial expansion G. Dante’s Opizzo and the first concession of absolute power H.
    [Show full text]
  • Donne Nella Divina Commedia LE DONNE NELLA DIVINA COMMEDIA
    Sommario Le donne nella Divina commedia LE DONNE NELLA DIVINA COMMEDIA ............ 1 Premessa PREMESSA .................................................................. 1 Una domanda: oggi, a 700 anni dalla morte di 1. LE DONNE NELLA DIVINA COMMEDIA ...................... 2 Dante Alighieri, vale la pena di leggere e di stu- 2. LE DONNE DELL’INFERNO ....................................... 3 diare la Divina commedia? La risposta è positiva, 3. LE DONNE DEL PURGATORIO................................... 8 ma richiede una precisazione: ne vale la pena se si 4. LE DONNE DEL PARADISO ..................................... 12 investe tempo e fatica, in modo da conoscere il 5. PENSIAMOCI SU..................................................... 17 poema in modo abbastanza approfondito. Altri- 6. AH, L’AMORE!....................................................... 19 menti è una curiosità del tutto inutile. Bisogna entrare nel mondo, nel tempo e nell’opera di Dante, che delinea figure eterne, universali, bi- sogna muoversi tra i peccati, cioè tra i reati so- ciali che punisce all’inferno. Bisogna sfruttare la propria esperienza di vita e la propria cultura, per capire e apprezzare il testo. Serve pure una ver- sione in italiano di oggi, perché la lingua usata ormai si è trasformata. Serve pure il profilo dei personaggi e un breve commento: la nostra società è completamente diversa da quella di Dante, che era pure in rapida trasformazione. Una volta fatta questa fatica iniziale (se abbiamo deciso di investir tempo e denaro), apprezzeremo il poema, gli episodi, i canti, la lingua velenosa del poeta, i suoi paesaggi sublimi, le sue trepide figure femminili, Beatrice, Lucia, la Vergine Ma- ria, ma anche Francesca da Polenta, Taide la put- tana, la “femmina balbuziente” (Inferno), Pia de’ Tolomei, Sapìa di Siena (Purgatorio), Piccarda Donati e Costanza d’Altavilla, trascinate fuori del convento, Cunizza da Romano, una ninfomane, Raab, una prostituta di mestiere (Paradiso).
    [Show full text]
  • The Undivine Comedy
    Chapter 4 NARRATIVE AND STYLE IN LOWER HELL But of such a diffused nature, and so large is the Empire of Truth, that it hath place within the walls of Hell, and the Devils themselves are daily forced to practise it . although they deceive us, they lie not unto each other; as well understanding that all community is continued by Truth, and that of Hell cannot consist without it. (Sir Thomas Browne, Pseudodoxia epidemica) NTRODUCED BY the complex transition of cantos 16 and 17, Inferno 18 constitutes an emphatic new beginning situated at the canticle’s Imidpoint, at its narrative “mezzo del cammin.” “Luogo è in inferno detto Malebolge” (“There is a place in hell called Malebolge”) begins the canto, with a verse that is crisply informative, explicitly introductory, and patently devoted to differentiation:1 this is a new place, a new locus. Follow- ing the descriptio loci heralded by the opening “Luogo è,”2 the narrator’s focus shifts to the travelers. In two apparently very simple tercets, he acti- vates the poetics of the new, founded on the discreteness of “questo luogo,” this place as distinct from any other: In questo luogo, de la schiena scossi di Gerïon, trovammoci; e ’l poeta tenne a sinistra, e io dietro mi mossi. A la man destra vidi nova pieta, novo tormento e novi frustatori, di che la prima bolgia era repleta. In this place, shaken off Geryon’s back, we found ourselves; the poet kept to the left, and I moved after him. To the right I saw new anguish, new torment and new scourgers, of which the first pouch was replete.
    [Show full text]