SPECIAL FREE ISSUE - N.384 - 4 GIUGNO 2019

HONDA CB650R VS YAMAHA MT-07

PROVA MOTOGP EDITORIALE

BMW F750, 850 GS trionfa “Dream Team? e 850 ADVENTURE al Mugello Quello Ducati!”

P.10 P.46 P.44 PROVA PROVA

comparativa HONDA CB650R VS YAMAHA MT-07

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HONDA YAMAHA CB650R MT-07

7.990 EURO 6.790 EURO

MOTORE 4 CILINDRI IN LINEA MOTORE BICILINDRICO PARALLELO

TEMPI 4 TEMPI 4

CILINDRATA 649 cc CILINDRATA 689 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 95 CV A 12.000GIRI POTENZA MASSIMA 75 CV A 9.000GIRI

COPPIA MASSIMA 64 NM A 8.500 GIRI COPPIA MASSIMA 68 NM A 6.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4 EMISSIONI EURO 4

TELAIO A DIAMANTE IN ACCIAIO TELAIO A DIAMANTE

PNEUMATICO ANT. 120/70-ZR17M/C (58W) PNEUMATICO ANT. 120/70 ZR 17M/C

PNEUMATICO POST. 180/55-ZR17M/C (73W) PNEUMATICO POST. 180/55 ZR 17M/C

CAPACITÀ SERBATOIO 15,4 LT CAPACITÀ SERBATOIO 14 LT

ALTEZZA SELLA 810 MM ALTEZZA SELLA 805 MM

PESO 202 KG IN ORDINE DI MARCIA PESO 182 KG IN ORDINE DI MARCIA

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HONDA CB650R VS YAMAHA MT-07. COMPARATIVA NUDE: 4 O 2 CILINDRI?

Sino a pochi anni fa erano le regine incon- Abbiamo messo a confronto GUARDA IL VIDEO trastate. Nomi come Hornet, Fazer, SV650 o la nuova Honda CB650R a 4 Monster 600 toglievano il sonno ai ragazzi Scome solo le ragazze di Colpo Grosso sape- cilindri con la Yamaha MT-07, vano fare. spinta dal motore 2 cilindri. Oggi il mercato sforna mini, midi e maxi en- Sono nude di media cilindrata duro a getto continuo. Ma ci sono anche loro. molto diverse nello stile e nelle E danno segni incoraggianti. Sono le medie cilindrate. Oggi vi proponiamo un video con- prestazioni. Vi raccontiamo fronto con le consuete pagelle - ma non la come vanno, pro e contro vincitrice - insieme a Maurizio Gissi. Le abbia- mo provate dappertutto (tranne che in fuo- ristrada) e vi raccontiamo come sono fatte, come vanno e quali sono i pregi ma anche i limiti. Noi adesso aspettiamo i vostri di voti, nei commenti a fine pagina.

Cliccando qui sotto sui link dei modelli, pote- te leggere la singola prova con la descrizione del modello. Sopra invece c’è il video del test che abbiamo realizzato in sella alle due na- GUARDA TUTTE LE FOTO ked. La sfida vede al centro del ring la nuo- di Andrea Perfetti

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rottura, il livello di finiture è leggermente va Honda CB650R, dotata di un look sotto Honda. Ma la CB costa anche di più, classico sportivo e di un pepato motore e questo potrebbe pareggiare il conto fi- 4 cilindri. Prende il posto della CB650F e nale. Voi cosa ne dite? Buona visione! su strada si è comportata bene, con pre- stazioni all’altezza del nome CB e con una qualità generale a prova di motociclista scafato.

L’abbiamo messa a confronto con la Ya- maha MT-07, rinnovata profondamen- te nel 2018. Ha un motore 2 cilindri che privilegia la coppia ai medi e fa faville sui percorsi misti. Lo stile è moderno e di

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la prova BMW F750, 850 GS E 850 ADVENTURE

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BMW F750, 850 GS E 850 ADVENTURE TEST: SFIDA IN FAMIGLIA

L’arrivo sul mercato della nuova BMW F850GS Siete stufi delle solite GUARDA IL VIDEO Adventure ci ha dato la scusa per provare in- comparative coi giornalisti sieme l’intera gamma F, di recente rivoluziona- Lta nel motore (tutto nuovo, ora da 95 cavalli) tester? Eccovi accontentati o e nella ciclistica (via il telaio a traliccio e ser- almeno lo speriamo! Abbiamo batoio spostato davanti). Delle tre F (750GS, 850GS e 850 GS Adventure) sapete già tutto affiancato al nostro Andrea dalle nostre prove (o, almeno, lo speriamo!). Perfetti due motociclisti molto Per questo nella sfida in famiglia che Moto.it vi propone oggi mi sono fatto affiancare da due esperti, che nella vita fanno motociclisti, che non fanno i tester nella vita, tutt’altro: l’olimpionico Marco ma che hanno esperienza da vendere. Marco Aurelio Fontana è un ciclista professionista Fontana e il comico Omar (medaglia alle Olimpiadi di Londra), collabo- Fantini. Ecco com’è andata ra spesso con noi ed è un motociclista a 360° (colleziona moto vecchie, fa enduro, viaggia). con le nuove GS

A lui daremo il compito di sottolineare il volto fuoristradistico delle GS, in particolare della Adventure. E poi c’è Omar Fantini, che va in moto e ci va molto forte (ha corso nel CIV per due anni). Nella vita fa il comico e conduttore televisivo. Ecco, lavorare con lui è stato diffici- di Andrea Perfetti

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lissimo. Quando toglie il casco, parte la ri- impressioni di guida. Le GS - non solo le Omar Fantini. Ripartiamo verso una stra- mi godo il confort della 850 Adventure. darola e il test rischia di andare a ramengo 1250 - nascono per i viaggi, ma sono leg- da mitica per i motociclisti: la Val Trebbia. Ha un’ergonomia perfetta, è meno rapida a ogni stop (guardate il finale del video per gere e confortevoli in città. Marco Aurelio Una volta arrivati a Bobbio, il nostro team delle sorelline, ma dà un mare di gusto e capire cosa intendo). Rispetto alle solite Fontana apprezza la comodità della 750 (è si dirige verso il Passo Penice. In cima al il motore spinge forte già ai medi. Li lascio prove con Nico Cereghini e Maurizio Gissi, la moto con cui si tocca meglio a terra ed è passo, Marco ci parla F850GS, una moto andare, tanto non è mica finita qua. questa volta ho assegnato le moto a sor- la più agile), mentre Omar, che sfiora il me- leggera e molto potente. Il cupolino stan- presa in redazione. tro e 90, ci racconta il feeling di guida della dard ripara poco in autostrada, ma nel E infine il fuoristrada Adventure in mezzo al traffico Milano. Con misto la GS di mezzo sfoggia doti sporti- Si riparte, ultimo scambio! A Marco spetta La prima parte del test si è svolta in città le borse in alluminio bisogna avere occhio, ve che il rider non si aspetta. Omar invece la Adventure, a Omar la F850GS e me An- e qui abbiamo affidato all’esperto di fuo- ma il motore e le sospensioni sono a loro stupisce il gruppo in sella alla F750GS. drea la 750. Ci buttiamo in un fuoristrada ristrada Marco Aurelio la guida della più agio anche qui. E il controllo della moto, non troppo difficile, ma abbastanza ripido. stradale F750GS, mentre a Omar è toccata su pavè e rotaie, è davvero totale. La moto dal volto più cittadino nel misto, la F850GS Adventure. Io li ho affiancati con col suo anteriore da 19 pollici, si rivela una E ciao, qui Marco con la grossa Adventure la F850GS. Abbiamo attraversato il centro Sul Penice! stradale efficacissima. Fantini ha corso se ne va in scioltezza. D’altra parte lui so- della città, prima di uscire da Milano. Dopo Cambio moto. È giunto il tempo di riasse- nella velocità e disegna traiettorie perfet- gna di fare un giorno la Dakar e possiamo aver imboccato l’autostrada, in occasione gnare le moto: la F850GS va ora a Fontana, ta. Piega sicuro, apre il gas presto e non dirvi già ora che preparazione fisica e velo- di una prima sosta, ci siamo scambiati le la Adventure me la becco io e la 750 va a commette errori. Un tester coi fiocchi! Io cità in moto sono ok. Omar e io siamo co-

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munque a tiro. La GS850 è leggera e facile, ricordi restano. Così come le impressioni ma anche la 750 è una vera GS, in fuoristra- e le interviste ai nostri tester speciali, che da ci va ed è anzi la più semplice, grazie trovate qui sopra nel video della prova. alla sella bassa e al motore facile. Siete d’accordo con loro? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto e buon video! Ovviamente sul difficile è meno rapida, non nasce certo per saltare, ma una Via del Sale - per citare una strada battuta che amate in tanti - se la beve senza problemi. E, se c’è da mettere la zampa a terra, lei ti aiuta, mentre la Adventure richiede lun- ghe leve e un minimo di esperienza.

Purtroppo le giornate belle volano, ma i

PIÙ INFORMAZIONI

FOTO DI MASSIMO DI TRAPANI

VIDEO DI FABRIZIO PARTEL E GIOVANNA TRALLI

GUARDA TUTTE LE FOTO

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UNIT GARAGE: IL MAGO DEI KIT PER BMW, DUCATI E MOLTO ALTRO

Vi parliamo di Unit Garage, l’azienda italiana (ha sede a Rimini) che realizza spettacolari kit plug and play per le BMW GS e non solo. In pochi anni ha conquistato clienti in tutto il mondo e dispone oggi di 350 rivenditori. Fabio e Michiel trasformano le moto più vendute e popolari in esemplari unici. Scopriamo come nascono i loro KIT GUARDA IL VIDEO di Andrea Perfetti

Fabio Marcaccini e Michiel Verstockt sono benino come nascono i kit, perché c’è tanto i soci di Unit Garage, l’azienda italiana (ha lavoro alle spalle. Creatività e manualità si sede a Rimini) fondata da Fabio, che realiz- sposano poi con processi industriali che ga- Fza meravigliosi kit plug and play per le BMW rantiscono una cura dei dettagli davvero uni- GS, le Ducati Scrambler e molte altre moto. ca. Tutto fatto in Italia o made in Italy, che fa In pochi anni ha conquistato clienti in tutto il più effetto. mondo e dispone oggi di ben 350 rivenditori in tutti i continenti. Al raduno annuale BMW Tutti i kit sono reversibili e non comportano di Garmisch è tra gli espositori più ammira- modifiche strutturali alla moto o aggiorna- ti e negli anni ha fatto proseliti in ogni par- menti della carta di circolazione. te del mondo (Usa, Italia, Giappone, Corea, Fabio Marcaccini è l’inventore del marchio Cina e in moltissimi altri Paesi). Unit Garage, ma è anche un motociclista con un’esperienza unica: ha corso nella velocità Di Fabio Marcaccini vi abbiamo già parlato in e pure nei rally, partecipando a cinque Da- diverse occasioni e abbiamo provato le sue kar. Il suo giovane socio Michiel Verstockt moto kittate (vedi la R120G/S o la Xrambler). viene da Belgio, fa il designer, ma è anche E’ giunto però il momento di vestire i panni un artista magnifico. Abbiamo visto i suoi di Alberto Angela e iniziare una nuova punta- murales a Rimini e - credeteci - ha le mani GUARDA TUTTE LE FOTO ta di Quark. Vogliamo infatti raccontarvi per d’oro (tranne quando fa enduro, vedi il dito

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fratturato nel video sopra!). Michiel è arri- zati e messi in produzione. Vi raccontiamo vato a Rimini per uno stage, e non è più ri- come vengono studiati e realizzati in piccola partito. Insieme sono una coppia esplosiva. serie i kit di Unit Garage, dal disegno 3D alla I loro kit si rifanno al passato, lo rielaborano modellazione dei primi campioni. A catalogo in chiave moderna. E hanno sempre un oc- ci sono più di 1000 accessori a marchio Unit chio attento alla tecnica e alla funzionalità garage e sono tutti Made in Italy. Kit e acces- della moto. Prendete ad esempio la bellissi- sori singoli sono in pronta consegna nel ma- ma BMW G/S Urban col kit Paris Dakar: c’è un gazzino centrale e possono essere ordinati serbatoio che da solo rende la moto un pez- su www.unitgarage.it o dai rivenditori. zo da collezione, ma poi - volendo - ci sono Oggi vi mostriamo il mondo Unit Garage, ma anche le sospensioni rialzate di 4 cm che non finisce qua. Nelle prossime puntate su danno finalmente un look e una resa da vera Moto.it troverete la prova della BMW GS LC fuoristradona alla scrambler tedesca. Siamo Rad, della G/S Paris Dakar nineT e della Du- stati nel laboratorio di San Clemente, dove cati Fuoriluogo. vengono studiati e creati i prototipi dei kit o degli accessori che poi vengono industrializ- Foto e video di Massimo di Trapani

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KTM 390 ADVENTURE IN ARRIVO. ECCO COME SARÀ

L’attesa KTM Adventure con il motore 390 pare ormai in dirittura d’arrivo. Lo confermerebbero le prime immagini con allestimento apparentemente definitivo

Qualcuno se la aspettava già a Eicma 2018, io è di forma tradizionale. Dimensionalmente assieme alla presentazione della Adventure è ben strutturata la sella, con quella del pas- Q790 R, ma probabilmente dovremmo aspetta- seggero dotata di ampie maniglie di appiglio re solo fino a Eicma 2019 per vedere l’attesa e con le fiancatine che si prolungano fino al KTM 390 Adventure. L’enduro monocilindrica codino, che a sua volta può essere equipag- austriaca amplia quindi l’offerta dual purpo- giato dagli attacchi per la borse rigide laterali, se, che vede fra le sue concorrenti principali la che anche chi usa la moto nei viaggi off road BMW G 310GS, la Kawasaki Versys-X 300 e la monta volentieri. Il motore monocilindrico a Suzuki V-Strom 250. Da tempo sono stati visti quattro tempi è visivamente lo stesso della esemplari di questa moto in fase di collaudo, Duke (con potenza massima di 44 cavalli), c’è ma le ultime foto scattate che stanno circolan- un paramotore in materiale plastico che lo do mostrano una versione non più camuffata, protegge inferiormente, e lo scarico conserva e lontana dal “muletto” iniziale. La nuova 390 il terminale basso. La produzione sarà sempre pare condividere telaio e disegno del forcel- affidata a Bajaj, in India, come nel caso degli lone di alluminio con la nota Duke 390: ma la altri modelli KTM di cilindrata piccola e me- Adventure si fa notare per la ruota anteriore dio-bassa. da 19 pollici, abbinata alla posteriore da 17, e con nuovo disegno delle sottili razze, e per la E’ ovviamente possibile che venga realizzata forcella a steli rovesciati di maggiore escursio- anche una versione 390 Adventure R maggior- ne. Il gruppo faro-cupolino si ispira alle recenti mente orientata al fuoristrada, come minimo sorelle maggiori Adventure, mentre il serbato- a livello estetico.

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DUCATI HYPERMOTARD 950 CONCEPT PREMIATA AL CONCORSO D’ELEGANZA VILLA D’ESTE

Prima nella categoria “Concept Bike: Nuovi Design e Prototipi presentati da Case Produttrici e Progettisti Indipendenti” la Hypermotard disegnata dal Centro Stile Ducati

Questo fine settimana si è tenuto a Villa proiettore full led e dalla grafica ispirata d’Este il prestigioso Concorso d’Eleganza. ai graffiti metropolitani. QCi sono stati la presentazione della BMW «Sono contento del successo ottenuto R18 Concept, il premio alle moto storiche, dalla concept bike presentata per il con- tante moto d’epoca e classiche esposte. corso – ha commentato Andrea Ferraresi, Ed è stata mostrata l’inedita Hypermotard direttore del Centro Stile Ducati -. 950 che si è aggiudicata il primo posto nel- la categoria “Concept Bike: Nuovi Design e I concept di stile servono anche per pro- Prototipi presentati da Case Produttrici e porre elementi nuovi, in questo caso so- Progettisti Indipendenti”. prattutto la grafica, e valutare le reazioni che generano. Il riscontro avuto sui social Si tratta di un altro riconoscimento al ci rende estremamente soddisfatti. Data design Ducati dopo il Red Dot Award, as- l’importanza e l’attenzione che dedichia- segnato alla nuova Diavel 1260. Anche il mo allo stile, uno tra i valori fondanti concept su base Hypermotard 950 è stato dell’Azienda, ricevere un premio in occa- realizzato dal Centro Stile Ducati: la dop- sioni come queste ci rende sempre molto pia personalità di questa moto, racing e orgogliosi». urban warrior, è esaltata da dettagli tec- GUARDA TUTTE LE FOTO nici ispirati alla MotoGP, dal compatto

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MV AGUSTA SUPERVELOCE 800 PREMIATA AL CONCORSO D’ELEGANZA

La supersportiva, vista la Un altro riconoscimento è arrivato alla prima classica di Casa MV Agusta, ovvero le tre cilindri prima volta a Eicma, è stata dal sapore heritage Superveloce 800 presentata premiata a pari merito con Ula prima volta a Eicma 2018, lì apprezzata, ed GUARDA TUTTE LE FOTO attesa nelle concessionarie nei primi mesi del la Ducati Hypermotard al 2020. Adrian Morton, design director di MV Agusta le proposte per gli anni avvenire. Vincere il Concorso d’Eleganza di e autore della Superveloce 800, ha commen- premio nella sezione Concept è un’immensa Esposta assieme alla Ducati Hypermotard Con- Villa d’Este nella categoria tato: «Lo stile distintivo della Superveloce, soddisfazione e riflette la dedizione, la pas- cept, esemplare realizzato dal Centro Stile di una combinazione di elementi rétro ispira- sione e l’energia che applichiamo ogni gior- “Concept Bike” Borgo Panigale, la Superveloce è stata anch’essa ti alle caratteristiche forme sensuali delle no ad ogni nostro veicolo». premiata nella categoria “Concept Bike: Nuovi moto da corsa MV Agusta degli anni Sessan- Design e Prototipi presentati da Case Produttrici ta, e uno stile visionario unito alle ultime tec- e Progettisti Indipendenti”. Nel decidere su qua- nologie, hanno fornito le basi per lo sviluppo le fosse il progetto migliore, peraltro fra i soli due di una proposta di design provocatorio: con concept in lizza a Cernobbio, la giuria del con- linee sospese tra passato e futuro, il proto- corso ha evidentemente scelto di equipararli e tipo si inserisce perfettamente nel contesto premiarli entrambi… dell’evento, dove modelli storici incontrano

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DUCATI: ANATOMIA DELLA VELOCITÀ. UNA MOSTRA DEDICATA ALL’AERODINAMICA

L’aerodinamica è una scienza praticamente Dal 30 maggio all’8 ottobre, nuova nel mondo delle “due ruote”. Ormai presso il Museo Ducati di nota in ogni sua nuance se si parla di aerei Le imbarcazioni, e consolidatissima nel mon- Borgo Panigale, un’esposizione do delle quattro ruote, dove dalla Formula 1 temporanea dedicata alle alle auto di serie recita ormai un ruolo impre- scindibile, sia per scopi prestazionali che più soluzioni delle MotoGP Ducati utilitari (silenziosità, economia nei consumi), nel motociclismo è salita alla ribalta solo di recente.

della moto in quasi tutte le condizioni. Ri- Qualcuno alzerà la mano, sottolineando come Avanti veloce fino al GP del Qatar 2015. Gigi cerca in cui, fin da tempi non sospetti, Du- l’aerodinamica in senso lato sia protagonista Dall’Igna è arrivato l’anno prima in Ducati e cati è stata pioniera con le winglet adotta- di studi anche sulle moto da diverso tempo. ha rivoluzionato il reparto corse, spingendo te sulle Desmosedici di Stoner e Hayden Certo, ma come siamo sicuri abbiate capito, su diverse direzioni di lavoro, fra cui l’aero- già nel 2010. facciamo riferimento ad un’interpretazione dinamica. E sulla Desmosedici di Dovizioso Una soluzione poi abbandonata perché lo molto più avanzata dall’aerodinamica rispet- e Iannone debuttano le alette monoplano: stato dell’arte, allora, rendeva comunque la to alla semplice ricerca del miglior coefficien- finiscono secondo e terzo, con il “Dovi” esal- moto molto faticosa nei cambi di direzione. te di penetrazione aerodinamica, o tutt’al più tato per i miglioramenti della sua Ducati. Il E nel tentativo di “curare” la Desmosedici, al convogliare flussi verso le prese d’aria per resto è storia più o meno recente, con le va- che soffriva di diversi problemi, si è preferi- pressurizzare l’airbox. Parliamo ovviamente rie dispute regolamentari che hanno portato to semplificare il quadro complessivo elimi- della ricerca di soluzioni capaci di generare alla regolamentazione, poi al divieto, di al- nando variabili. deportanza, ovvero di migliorare la stabilità cune forme per le appendici aerodinamiche. di Edoardo Licciardello

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Una lotta che Ducati non ha però mai ab- «Sono veramente orgoglioso di poter inau- bandonato, studiando sempre nuovi modi gurare la terza mostra temporanea del Mu- per sfruttarne i vantaggi nonostante regola- seo Ducati: l’aerodinamica rende le moto menti sempre più stringenti. Ultima puntata, magiche. Con questa esposizione vogliamo quella relativa al famigerato “cucchiaio”, che coinvolgere anche gli appassionati in un ha allargato l’impiego dell’aerodinamica al processo di trasferimento di conoscenze tra raffreddamento degli pneumatici. corse e prodotto che da sempre è parte del nostro DNA» ha dichiarato Claudio Domeni- Una situazione di grande fermento tecnico, cali, AD Ducati. che Ducati ha giustamente deciso di valoriz- zare dedicando allo studio fatto una mostra «Il nostro impegno è rivolto a rendere le Du- temporanea all’interno del Museo Ducati, cati sempre più tecnologiche, performanti, che resterà aperta dal 30 maggio all’8 otto- divertenti e sicure, e l’aerodinamica ricopre bre. Una vera delizia per gli appassionati, un ruolo sempre più rilevante. La Panigale che propone, oltre a pannelli che ripercorro- V4 R è l’esempio lampante di questa nostra no l’evoluzione storica dele soluzioni aero- filosofia». dinamiche, foto, video, pannelli e proiezioni, che contornano e interagiscono con l’esclu- Bello anche lo scambio fra Valia, che ha siva esposizione di due carene utilizzate da raccontato della prima esperienza in sella Ducati in MotoGP nel 2015 e 2017 e della Du- appunto alla Panigale V4R e di come la tro- cati Desmosedici GP16. vasse “magica”, e la pronta risposta di Do- menicali, che in quell’occasione, al Mugello, La mostra è stata inaugurata proprio oggi, ha orgogliosamente escluso le arti magiche: alla vigilia del GP del Mugello (trovate qui “le nostre moto sono figlie della scienza”. orari e informazioni, qui invece tutti i se- greti della pista toscana) con una bella pre- E poi, da vero appassionato, l’AD Ducati ha sentazione da parte dell’AD Ducati, Claudio impazientemente annunciato come... non Domenicali, del Direttore Generale Ducati veda l’ora di partecipare alla data di luglio Corse Gigi Dall’Igna, ma anche del Respon- del DRE, per poter finalmente provare anche sabile sviluppo aerodinamico, Edoardo Le- lui la Panigale V4R. «Uno crede che l’am- noci (a cui vi proponiamo un’intervista) e di ministratore delegato vada sulla moto che Alessandro Valia, Tester Ufficiale Ducati (che vuole tutte le volte che vuole, invece io sono conosciamo da lungo tempo e che ha realiz- più spesso alle prese con documenti Excel e zato con noi la guida sulle basi dell’assetto). Powerpoint che con le moto...».

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E il tradizionale taglio del nastro ad opera di Domenicali alla presenza dei... correlatori, ma anche di Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Mi- chele Pirro, presenti per un breve saluto prima di schizzare via, direzione Scarperia, per la gara che li aspetta sul tracciato toscano.

L’esposizione temporanea “Anatomia della Ve- locità” aprirà al pubblico il 30 maggio 2019 e rimarrà visitabile, al prezzo del biglietto d’in- gresso al Museo Ducati, fino a martedì 8 ottobre 2019. Maggiori informazioni sulle tariffe e gli orari del Museo sono disponibili sulla pagina de- dicata del sito.

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EDOARDO LENOCI, DUCATI: “NELL’AERODINAMICA VANTAGGI DIFFICILI DA TROVARE ALTROVE”

Succede sempre così quando arriva un’inno- Considerazioni GUARDA IL VIDEO vazione. Noi motociclisti ci vantiamo spesso sull’aerodinamica, di essere quelli che pensano diversamente, Sche non si chiudono per forma mentale den- sull’importanza del suo tro un’automobile, e via discorrendo. E poi ci studio in MotoGP e sulle troviamo ad essere i più conservativi di tutti. prospettive future in occasione Come per tante altre novità (l’ABS, il controllo dell’inaugurazione della mostra di trazione, il cambio automatico… continuia- mo?) anche per l’aerodinamica, le prime ap- al Museo Ducatit parizioni di appendici sulle carenature hanno fatto gridare allo scandalo. Nessuno si è mai lamentato dei fori sulle carenature delle Hon- da NSR 250GP (e poi sulla CBR 900RR) di inizio anni 90, o delle piccole pinne che adornavano cupolini e carenature Kawasaki.

E nemmeno delle winglets della Desmosedici GP10 di Hayden e Stoner: ma quando Ducati ha… esagerato, stampando due bei profili ala- ri sulla GP15 (e modificando l’impatto estetico a cui siamo tutti abituati) c’è stata una vera e propria sollevazione popolare. di Edoardo Licciardello

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Oggi, a quattro anni e diverse re- mazione del casco, e il raccordo fra questo visioni regolamentari di distanza, e la gobba della tuta sono effetti assoluta- alle appendici aerodinamiche ci mente visibili e ottimizzabili nel pacchetto abbiamo fatto il palato. della moto». E come largamente previsto, le alette han- no iniziato a spuntare sulle moto di serie. Quindi, in un contesto di rego- Ed è così che Ducati, giustamente, celebra lamento sempre più restrittivo, il proprio sforzo innovativo con una bella dove si va a cercare ogni minimo mostra dedicata all’innovazione aerodina- vantaggio, tenete in considerazio- mica sulle proprie MotoGP. A presentarla, ne anche questo per ogni singolo fra gli altri, Edoardo Lenoci, il Responsa- pilota? bile sviluppo aerodinamico per la Casa di «Si e no. Nel senso che non andiamo a cer- Borgo Panigale. Con lui avevamo già par- care un’ottimizzazione di questo tipo in lato un paio d’anni fa, come potete vedere funzione di un guadagno prestazionale, nel video che vi riproponiamo sopra. Que- ma interveniamo nel caso ci sia un proble- sta volta abbiamo però approfittato per ma di comfort del pilota - come del resto soddisfare qualche curiosità… collaterale. stiamo già facendo in ottica di comfort Nella fattispecie, freschi di qualche chiac- termico. E’ più importante mettere li pilota chierata a riguardo, abbiamo voluto capire in grado di rendere al meglio per tutta la quanto ci si spinga nella personalizzazione durata della gara, piuttosto che guadagna- del pacchetto aerodinamico per ciascun re qualche chilometro all’ora in termini di pilota, e quanto siano percettibili le otti- velocità di punta. Tra l’altro, un migliora- lizzazione? problema». mizzazioni aerodinamiche dichiarate dai mento del Cx del complesso moto/pilota «Facciamo i profili a inizio anno, così come produttori di caschi e tute di pelle. tende a generare portanza, che è l’effetto si fa per la posizione di guida: il pacchetto Ma quindi il pilota ormai passa esattamente opposto a quello che cerchia- aerodinamico viene omologato sul pilota, ore e ore in galleria del vento? Insomma, si vedono tutti questi mo con i profili alari, quindi…». quindi Andrea e Danilo possono scegliere «In realtà no. Abbiamo i profili, i calchi dei effetti o stiamo parlando di bene- quello che preferiscono fra le nostre pro- nostri quattro piloti (sia MotoGP che Su- fici assolutamente marginali? In effetti, non molto tempo fa la poste. perbike) che utilizziamo per i nostri studi, «Assolutamente si, vediamo già in galleria Desmosedici GP era considerata Anche perché, avendo corporature molto come vedete nei profili esposti qui alla del vento tutti gli effetti e il comportamen- un vero e proprio forno per il pi- diverse, è naturale che le esigenze non sia- mostra. to dei singoli capi d’abbigliamento. Maga- lota, mentre da diversi anni non no le stesse, ma non arriviamo a tenere in Quindi possiamo andare in galleria del ri, ecco, non arriviamo a “sentire” gli effet- sentiamo più parlare di calore da considerazione aspetti di dettaglio come il vento quando vogliamo, anche se il pilota ti della rugosità superficiale di una tuta di parte dei piloti Ducati. Ma quanto profilo del casco, a meno che non ci sia un non è disponibile». pelle piuttosto che un’altra, ma la confor- ci si spinge allora nella persona-

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Allora è vero che la ricerca dell’aero- dinamica pesa ormai in maniera rile- vante sul budget delle corse?

«Macché. Pensate che il nostro reparto aerodi- namico conta cinque persone, me compreso, e come ha detto Dall’Igna ai tempi del reclamo per il “cucchiaio”, pesa circa per l’1,5% sul bu- dget totale del reparto corse. Ci si immagina chissà cosa, mentre in realtà, tanto per dire, il software che utilizziamo per le nostre ricerche è un prodotto open source».

Il che ci dà la misura - ma questo lo diciamo noi - di quanto siano capziose le obiezioni del- la concorrenza che, come ha fatto giustamen- te notare l’AD Claudio Domenicali in conferen- za, ha prontamente mutuato tutte le soluzioni “sdoganate” da Ducati, dai profili alari al cuc- chiaio. Che sia Domenicali che Lenoci, per in- ciso, continuano a ribadire serva a raffreddare la gomma posteriore.

Quindi, lo sviluppo al momento è… personalizzato ma non troppo? «Diciamo di sì, ovviamente si va sempre avan- ti. I nostri strumenti diventano sempre più po- tenti, basta pensare a quanto si siano poten- ziati e raffinati gli algoritmi che utilizziamo nei nostri calcoli aerodinamici, e nell’aerodinami- ca ci sono ampi margini di miglioramento che è sempre più difficile trovare altrove».

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BMW, DUCATI E PIAGGIO: VENDITE NEL MONDO IN AUMENTO

E’ iniziato bene il 2019 per queste tre marche europee, che crescono nelle vendite mondiali migliorando i propri incrementi rispetto a un anno fa. In casa BMW la nuova serie boxer 1250 contribuisce al +11,8% del fatturato

In Europa, il primo trimestre di quest’an- to superiore a quello delle vendite, consi- no ha visto le vendite di moto e scooter derato che l’anno scorso pesavano di più crescere del 19% rispetto allo stesso pe- modelli economici, quali le G 310. Iriodo del 2018, con quasi 300.000 unità immatricolate. Da parte sua, Ducati nel periodo genna- io-marzo ha piazzato nel mondo 12.540 Nello stesso periodo hanno conosciuto un moto contro le 11.950 di dodici mesi pri- andamento positivo le vendite mondiali ma. In questo caso la crescita è del 5%, di BMW, Ducati e del Gruppo Piaggio. e un contributo tangibile è arrivato dalla A Monaco hanno visto le consegne au- nuova Hypermotard. Ricordiamo che nel mentare del 7,7% (da 35.858 a 38.606 uni- 2018 la marca di Borgo Panigale ha patito tà), con l’Ebit salito al 15,2% (+0,5%) e con invece un -5%, nonostante l’ottimo suc- il fatturato passato da 524 a 586 milioni di cesso dei modelli super sportivi, Panigale euro, pari a un incremento dell’11.8%. Un V4 su tutti. anno prima il segno era stato invece nega- Il Gruppo Piaggio, per quanto riguarda il tivo. L’arrivo dei modelli dotati del boxer settore “due ruote” di tutti i suoi marchi in 1250, GS in testa, ha influito in grande portafoglio, ha venduto nel mondo 84.600 misura in questa prestazione, tanto che veicoli, con una crescita del 5% sul primo l’incremento percentuale dei ricavi è sta- trimestre 2018 e con un fatturato netto di

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226,7 milioni di euro (+7,9%). Il dato include anche i ricambi e accessori, che hanno regi- strato un fatturato di 30, milioni di euro (+2%). I risultati migliori sono stati ottenuti nell’area Asia Pacific (+16,8% volumi, +26% fatturato) e dell’area Emea (+4,1% volumi, +5,1% fattura- to).

Il segmento moto del Gruppo ha visto il fat- turato in crescita nel primo trimestre grazie a Moto Guzzi (vendite a +24,5%) e all’arrivo del- la V85TT. In Europa, Piaggio ha confermato il primo posto nel segmento scooter con una quota di mercato del 23,2%. Globalmente il settore scooter ha segnato una crescita a doppia ci- fra del fatturato, trainata principalmente dal marchio Vespa e dai “tre ruote” Mp3.

Per Piaggio gli incrementi maggiori sono ar- rivati dai veicoli commerciali (55.800 unità, +13,4%) con un fatturato netto di 119,5 milio- ni di euro (+16,9%). In totale il Gruppo Piaggio ha venduto nel mondo 140.400 veicoli, in cre- scita dell’8,2% e registrando ricavi consolidati per 346,2 milioni di euro (+10,8%). Il margine lordo industriale è stato di 103,9 milioni di euro (+8% a cambi costanti), il 30% in rappor- to al fatturato.

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discutibile- di aver forzato un po’ l’entrata; ma con il compagno di squadra è tutto più diffici- Nico Cereghini le, queste sono situazioni che potrebbero an- che compromettere i rapporti. Personalmente “DREAM TEAM? QUELLO sono convinto che nulla cambierà, il Dovi è molto ragionevole (anche troppo, secondo al- DUCATI!” cuni ma non per me) ed entrambi sono ragazzi razionali e intelligenti. Però soltanto il tempo Da Le Mans la coppia dei ducatisti ha surclassato quell’altra della Honda, che dirà se resteranno uniti. Invece dall’altra parte, sulla carta pareva imbattibile. Un solo Marquez potrebbe anche bastare alla nel box Honda, il tempo sembra già scaduto e HRC, ma Lorenzo punta i piedi per cambiare la moto... le scintille sono scoccate, eccome. di Nico Cereghini Ricordo che il grande Ago, alla vigilia della sta- Ciao a tutti! Avete presente il famoso Dream è vera) tra Andrea e Danilo. Era relativamen- gione 2019, mi diceva (vedi qui l’intervista) che Team? Sulla carta era quello della Honda, Mar- te facile diventare amici quando il Dovi era il se Lorenzo si fosse insabbiato nelle difficoltà, quez e Lorenzo insieme: chi poteva immagina- maestro e Petrucci l’allievo, ma adesso le cose del tipo che aveva trovato in Ducati, allora Cre che fosse invece in Ducati? Sì, lo so, il concet- un po’ si complicano: in Francia lo scudiero ne tutto sarebbe filato liscio: niente rivalità per to è un pochino esagerato, però concedetemi aveva un po’ di più ma si è autolimitato per non la vittoria, niente polemiche. Invece la guerra la provocazione: il GP d’Italia al Mugello è sta- rischiare di far danni all’amico (e alla squadra), scoppia anche se in pista Jorge resta lontanis- to talmente intenso ed entusiasmante per la domenica al Mugello è andato un po’ più in là. simo dal campione di casa. Il 99 dice che Hon- squadra italiana da autorizzare persino qual- Chiarisco la mia visione per evitare equivoci: da ha fatto la moto solo per quell’altro e invece che sgasata in fuorigiri. Perché da una parte il sorpasso alla San Donato ci stava, un mini- deve renderla più facile da guidare per tutti, il c’è Marquez, spaziale ma tutto solo a fare i nu- mo spazio per infilarsi c’era, è stato un attacco 93 gli replica a muso duro che per parlare biso- meri sulla potentissima e ballerina superHon- preciso e aggressivo nei limiti, tanto tempo per gna prima andare forte; e se il team principal da, dall’altra Dovi e Petrux che non per la prima ragionarci sopra non ce n’era. Oltretutto pote- Alberto Puig si dimostra deluso dai tempi di ma per la seconda volta di seguito sono velo- va anche andare di lusso: soltanto per pochi assuefazione di Lorenzo, allora Jorge corre in cissimi con la Desmosedici, lottano con il cam- centimetri non è riuscito il colpaccio di mettere Giappone (“biglietti pagati dalla Honda” preci- pione del mondo, qui al Mugello gli tolgono la le due Ducati davanti alla Honda. Ma di fatto a sa) per chiedere che qualcosa cambi, ed è una vittoria. Anche se andiamo a guardare i numeri farne le spese è stato Dovizioso, che da primo manovra certamente inedita. Altro che Dream il confronto è impietoso: 185 sono i punti mes- è passato terzo, e Petrucci ne è stato consape- Team! Sembrerebbe che le tensioni stiano si insieme da Dovizioso e Petrucci e solo 134 i vole al punto di scusarsi. Scuse che sottoline- già coinvolgendo tutti i piani della squadra, e punti raccolti da quello che doveva essere l’ir- ano la lealtà del pilota ternano: perché con un qualche ben informato suggerisce addirittu- raggiungibile Dream Team. rivale sarebbe stato abbastanza facile, al mas- ra che l’operazione Lorenzo/Honda potrebbe simo avrebbe dovuto affrontare l’accusa -che concludersi prematuramente entro la fine di Non so quanto potrà durare l’amicizia (che oggi sarebbe arrivata di sicuro, puntuale anche se quest’anno… ASCOLTA L’EDITORIALE EDITORIALE DI NICO EDITORIALE

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MOTOGP. DANILO PETRUCCI TRIONFA AL MUGELLO

Prima vittoria per Danilo Petrucci che tiene alle sue spalle Marc Marquez e il compagno di team Andrea Dovizioso. Quarto posto per la Suzuki di Alex Rins. Fuori dai giochi Valentino Rossi, Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli

SCARPERIA - Strepitosa vittoria di Danilo Pe- vedere che anche Marquez è battibile. Per Da- trucci, davanti a Marc Marquez e Andrea Do- nilo un successo da festeggiare con lo champa- vizioso. Settimo un bravissimo Michele Pirro, gne, quello buono: se lo merita. S15esimo Andrea Iannone. Caduti Pecco Bagna- ia, Franco Morbidelli e Valentino Rossi mentre CHE BELLA SFIDA era in ultima posizione dopo un contatto con Il GP d’Italia ci ha regalato una gara meraviglio- Mir. Gara bellissima: voto 9. Che gara, ragazzi, sa, con Marquez che sembrava averne ancora che ultimo giro, decisa da un sorpasso pazze- una volta un po’ di più fino al sesto giro, quan- vicino una sfida incredibile, senza mai forzare stato un GP durissimo: Quartararo, partito per sco di Danilo Petrucci alla San Donato, mentre do in poche curve ha perso quattro posti, pas- una staccata. Poi il doppio sorpasso di Petruc- il podio, ha chiuso decimo, dopo una bruttissi- davanti a lui, a pochi centimetri, Marc Marquez sando da primo a quinto, con tre Ducati davan- ci alla San Donato, quell’ultimo giro in testa, ma partenza e girando piuttosto piano; Morbi- e Andrea Dovizioso facevano a cazzotti, toc- ti (c’era anche Miller, che poi si è staccato, fino quel giro d’onore tra lacrime e commozione, delli è caduto dopo pochi giri, Rossi è è caduto candosi e finendo un pelo largo. A quel punto, a cadere) e la Suzuki di Rins incredibilmente fino all’abbraccio finale nel parco chiuso con all’Arrabbiata2, dopo che era stato coinvolto Danilo ha preso qualche metro di vantaggio, efficace. Dovizioso ha preso il comando, ha il compagno di squadra. Classifica generale: senza colpe in un fuoripista da Miller, riparten- riuscendo a conservarlo alla grandissima, no- provato a imporre il suo ritmo - come al solito Marquez 115, Dovizioso 103, Rins 88, Petrucci do ultimo. Una gara da dimenticare, così come nostante l’impetuoso ritorno di Marquez. Una basso per non rovinare le gomme - ma poi è 72. quella di Lorenzo, 13esimo a 20”8 dal compa- vittoria strepitosa per Petrucci, dal valore im- andato Petrucci davanti. A quel punto, il Dovi gno di squadra e a 14 secondi da Nakagami. menso: perché è la prima in MotoGP; perché sembrava in difficoltà, ma negli ultimi due giri DISASTRO YAMAHA Un dato allarmante. 11esimo posto per l’Apri- regala alla Ducati il terzo successo - con tre pi- è tornato aggressivo, prima portando largo Al quinto posto un grandissimo Takaaki Naka- lia con Aleix Espargaro, con Iannone sempre loti differenti: Dovizioso, Lorenzo, Petrucci - in Marquez (nessuna scorrettezza, sia chiaro) alla gami, bravo davvero, al sesto Maverick Vinales, molto staccato, 15esimo. tre anni; perché finalmente convincerà anche San Donato, poi passando Petrucci all’ester- che, come al solito, ha recuperato nel finale, chi incomprensibilmente lo critica, che merita no, sempre nello stesso punto. Quattro piloti quanto perso nei primi giri. Per la Yamaha è Leggi la classifica di stare dove sta; perché, in qualche modo, fa in 6 decimi, con Rins spettatore: ha visto da

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DANILO PETRUCCI: “ERA ORA!”

“Era ora!” questo il titolo scelto da Petrucci per celebrare la sua vittoria. Il pilota Ducati, emozionato e gioioso, conquista la sua prima vittoria in MotoGP. E su Dovizioso afferma: “Avrei preferito il secondo posto per Andrea, non è stato possibile ma adesso sicuramente siamo ancora più forti”

di Giovanni Zamagni

Danilo Petrucci, emozionato e felice per la ma senza andare lungo perché sapevo che andando molto bene e mi chiesero di fare Il giorno prima dell’incidente comunicai sua prima vittoria in MotoGP, commenta loro avrebbero staccato forte. Ho trovato dei test. Girai forte e quindi mi richiama- alla squadra che quella gara sarebbe sta- la gara e il suo rapporto con il compagno lo spazio, mi ci sono infilato, purtroppo rono per piu test. Mi ricordo che mi pa- ta l’ultima per me, un segno del destino. Ddi team Andrea Dovizioso. abbiamo chiuso Andrea tipo panino. Io gavo anche la benzina per andare perchè Dopo 2 settimane ho iniziato a sentire la avevo già in mente di fare l’ultimo giro da- quell’anno lì c’era Valentino in MotoGP e mancanza della moto, mi mancava anche E’ strata una strada lunga e fati- vanti, poi c’è sempre il dubbio dell’ultima ogni tanto veniva a girare. Per me dividere fare ultimo in gara. Quando pioveva, co- cosa? curva che qui al Mugello è problematica, la pista con Valentino era un sogno. Que- glievo l’occasione per mettermi in mostra. «E’ strano perchè la gara per me è sta- soprattutto con il motore della Honda e sta cosa mi ha permesso di farmi una buo- Così Pramac mi diede una possibilità e ta più facile del previsto. Vedevo che il della Ducati. Ho fatto molto bene l’ultima na base e di mettermi in mostra. Nel 2012 da lì è cominciata la mia storia in Ducati. passo non era impressionante, mi sono curva e ce l’ho fatta! Ancora non ho realiz- sono andato in MotoGP con la CRT, moto L’anno scorso finalmente sono passato messo davanti con l’idea di non spende- zato di aver vinto, provo un mix di emozio- assurde paragonate a quelle di adesso, nel team ufficiale e qui al Mugello ho vinto re tante energie perchè avevo paura che ni incredibili». col motore di serie. La Ducati mi diede la prima gara». spingendo troppo avrei sentito la stan- l’opportunità di provare la moto di Rossi chezza dopo poco. A tredici giri dalla fine, Cosa ne pensi del tuo percorso qui al Mugello, andai forte in quell’occa- Hai chiesto più volte scusa dopo mi sono messo in testa e ho pensato “a 7 fino ad ora? sione ma poi scelsero Iannone e Spies. la vittoria, dovresti goderti a pie- giri inizio a spingere”, poi sono diventati 5, «E’ stato merito di Ducati se sono arrivato Volevo smettere nel 2014, correvo con una no questo momento. poi 3...immaginavo che qualcuno avrebbe in MotoGP perchè io nel 2011 correvo nella moto che elettronicamente non mi dava «Sapevo che Andrea poteva giocarsela, provato ad attaccarmi. Mi sono preparato Superstock e la Ducati stava sviluppando sicurezza infatti una volta, nel warm-up, però in Ducati tutti volevano che io vin- bene, volevo uscire al massimo, frenare la Panigale V2. Correvo con la 1098, stavo rimase accelerata e mi ruppi un polso. cessi. Ero quello messo meglio durante

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i tre giorni, non sapevo la velocità di An- strato che anche un pilota di 80 chili può Oltre alla gioia, provi anche un hanno criticato in questo periodo? drea ma comunque non ci sono stati ordi- vincere una gara di MotoGP». senso di colpa quindi? «C’era chi non mi voleva nemmeno far ini- ni di scuderia. Ho dato il massimo! Chiara- Nel 2018 dicevi che eri migliorato «No no, provo tanta gioia, il campionato ziare con la Ducati: nel 2018 avevo firma- mente avrei preferito il secondo posto per ma ti sentivi un pò grezzo. Credi è ancora lungo. Andrea vuole vincere e io to qui al Mugello ma a Valencia sembrava Andrea, non è stato possibile ma adesso che questa vittoria ti abbia fatto proverò in tutti i modi a stare con loro e che non dovessi nemmeno cominciare. sicuramente siamo ancora più forti. Quel- cambiare idea? ad aiutarlo». Qualcuno diceva: ma perchè Petrucci con lo che succederà dalla prossima gara non «Questa vittoria è la punta dell’iceberg tutti i piloti che ci sono? Ecco perché Pe- lo so, vedremo». di un lavoro che sto facendo dal 2018. E’ una rivincita su tutti quelli che ti trucci». Quest’anno mi sono affinato, le prime tre La classifica dice che sei quarto. gare non sono andate come volevo. Da Le «Si ho visto anch’io, nemmeno lontanissi- Mans le cose sono cambiate perchè sono mo dagli altri. Me la voglio giocare al mas- riuscito a fare una buona qualifica. Mi simo. Ora possiamo alzare il livello, lavo- sono tolto tutti i dubbi, sono arrivato qua rare meglio e provare a vincere il mondiale molto sereno perchè sto facendo il massi- con la squadra che è l’obiettivo di Andrea, mo. Questo è il risultato di un lunghissimo non il mio». lavoro».

Che rapporto hai con Andrea? Tu non hai timori reverenziali nei Cambierà qualcosa ora? confronti di Andrea. Però mi sem- «Ho dedicato la vittoria ad Andrea perché bra che tu abbia un debito di gra- dopo Austin mi ha preso in disparte e mi titudine nei suoi confronti o sba- ha detto che stavo facendo delle cavolate. glio? Mi ha detto che mi faccio troppi problemi, «Andrea si sta giocando il mondiale e mi che sono simpatico ma troppo sincero. Mi sta aiutando molto. Ci alleniamo insieme ha consigliato di smetterla di pensare che con l’idea che io servo a lui e lui può ser- sono quello sfortunato perché ho delle vire a me. Sono le piccole cose che fanno potenzialità. Mi ha detto che gli ricordavo vedere che una persona ci tiene a te. Mi lui negli anni passati quando era il brutto viene a prendere a casa prima di andare anatroccolo. alle gare, mi carica la moto, ogni volta che Da quando è arrivato Lorenzo in squadra vado a casa sua a mangiare mi sembra di si è focalizzato solo su di lui e da quel mo- scroccargli qualcosa. Mi dà tanti consigli mento ha iniziato a vincere. Non devo più in moto e fuori dalla moto. Il 90% delle pensare al futuro ma solo al lavoro, su me cose che Andrea fa per me, voi non le ve- stesso e sulla mia squadra. Oggi ho dimo- dete».

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ANDREA DOVIZIOSO: “PETRUCCI SE LO MERITA”

Andrea è contento per la vittoria del compagno di squadra: “Prima di venire qui, avevo detto che avrebbe potuto vincere: per arrivare fin qui ha tirato fuori le palle. Nell’ultimo giro, se non avessi rialzato la moto saremmo caduti, ma va bene così”. Ma il terzo posto fa male: “Abbiamo perso altri punti”

di Giovanni Zamagni

SCARPERIA - Per quello che si era visto in altri. Questo è l’aspetto negativo, con- «No. Anche lui mi ha aiutato a crescere, era molto difficile, mentre adesso prova, il terzo posto può essere conside- seguenza delle nostre difficoltà a centro possiamo migliorare entrambi durante la sei amico di Danilo; diventa più rato un buon risultato. Ma se prendi paga curva, mentre Marquez poteva fare più stagione. Allenarsi insieme è importan- difficile batterlo, trovare la rab- Ddal compagno di squadra e perdi ulterio- percorrenza e così poteva stare con noi. tissimo per entrambi: quando andiamo a bia per stargli davanti? ri punti dal tuo rivale nel mondiale, non Guardando la gara in sé è stata una bellis- girare con la moto da cross, spesso fac- «No. La relazione che c’è quest’anno è puoi essere troppo soddisfatto. Infatti An- sima gara, una fantastica lotta. ciamo tempi simili, spesso facciamo sfide anomala, non quelle del passato: ci sono drea Dovizioso non lo è. all’ultimo giro come quella di oggi in pi- persone, piloti con certi caratteri e ti puoi Sono veramente contento per Danilo, per- sta: io credo che sia un po’ più rischioso, trovare più o meno bene. Con Danilo ci «La gara è andata molto bene, siamo sta- ché se ho deciso di aiutarlo è perché ci ma estremamente utile per entrambi, sei siamo sempre trovati bene anche quan- ti bravi e veloci. Era veramente difficile: tengo, se lo merita e si merita questa vit- stimolato continuamente ad andare sem- do era in un altro team, abbiamo sempre durante le prove, ci sono stati tanti piloti toria: quando soffri per tanti anni e fai una pre più forte. Non ho fatto un regalo solo parlato in un certo modo, c’è sempre stato che giravano su tempi da primato, ma poi carriera come la sua, con un percorso to- a lui: sapevo che avrebbe potuto fare me- rispetto. domenica si sono persi. Significa che noi talmente anomalo e sei un po’ il “calime- glio e lo sta facendo, non mi smentisce, abbiamo lavorato bene nelle prove, io e ro” della MotoGP, ti vuoi prendere le gare ma è sempre un dare/avere, non esiste ri- Per questo, ala fine del 2018 abbiamo fat- Petrucci abbiamo fatto una gran gara: c’e- con i denti. L’ha presa così, sono contento cevere solo. Allenandoci insieme, anche io to due chiacchiere e abbiamo deciso di ra poco grip e non potevi spingere dall’ini- per lui». ricevo qualcosa da lui». programmare l’annata così. Al di là di que- zio, altrimenti lo avresti pagato alla fine. sto, vai in pista per batterlo e lui ti ricorda Abbiamo guidato bene, ma, purtroppo, Adesso sei un po’ pentito di aver- In passato hai avuto compagni di sempre che è abbastanza aggressivo: non non ne avevamo di più per staccare gli lo aiutato? squadra con il quale il rapporto è che ti addormenti con lui, se vuoi rispon-

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dere devi rispondere aggressivo». stra: dobbiamo migliorare questo aspetto. Siamo forti, lo siamo da tre anni, ma ab- A volte ti accusano di essere trop- biamo sempre questa lacuna e dobbiamo po buono; non è che lo sei anche provare a migliorare. Altrimenti siamo nei confronti di Danilo? competitivi, siamo là davanti, ma non ba- «Io non ho avuto nessun comportamento sta». buono nei confronti di Danilo; lui è stato aggressivo nell’ultimo giro, ma finisce qui. Direi qualcosa a Danilo per tran- Lì non è che potevo chiudere la curva: se quillizzarlo? Sembra dispiaciutis- lo avessi fatto, mi avrebbe stampato con- simo nei tuoi confronti… tro Marquez. Quando sei all’interno non «Se la godrà. E se lo merita: ha usato le vedi cosa succede all’esterno: lui ha de- palle per arrivare fin qui». ciso di entrare, a quel punto il problema è degli altri. Se non mi fossi rialzato così saremmo caduti, non potevo fare diversa- mente di quello che ho fatto». Te lo aspettavi il suo attacco in quel punto? «Non credevo riuscisse ad entrare, in quel momento ero più preoccupato di Mar- quez, perché sapevo che avrebbe provato a chiudere la traiettoria fino all’ultimo, ma ormai ce l’avevo in pugno. Ma io stavo già rientrando verso la corda, ho dovuto essere reattivo nel tirarla su».

Prossimo GP Barcellona, dove la Ducati ha vinto negli ultimi due anni, così come aveva fatto al Mugello; cosa ti aspetti? «Marquez e la Honda stanno andando ve- ramente forte, continuano ad avere que- sta percorrenza molto superiore alla no-

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VALENTINO ROSSI: “LA DIFFERENZA È TROPPO GRANDE”

di Giovanni Zamagni

18esimo in prova, caduto SCARPERIA - Era sedicesimo, quando al quarto giro si è toccato con Joan Mir, finendo nella sabbia. E’ in gara: peggio di così non ripartito ultimo e staccato e all’ottavo giro è finito poteva andare: “Con la Sdefinitivamente il suo calvario, con una caduta, fortunatamente senza conseguenze, all’Arrabbia- gomma anteriore dura la ta2. Considerando che in qualifica era 18esimo, è a fare qualcosa per migliorare i nostri problemi, la differenza è significativa». Yamaha era in difficoltà, giusto dire che Valentino Rossi non avrebbe potuto soprattutto in accelerazione e allora proviamo fare peggio. Valentino è deluso, ma, come sempre, all’Arrabbiata2 mi si è chiuso un po’ di cose. Ma non abbiamo risolto nulla. A Barcellona cosa ti aspetti? mantiene la calma. «Mi sono toccato con Mir e sia- In più, a Le Mans ha piovuto il sabato mattina «In queste condizioni è difficile pensare di po- lo sterzo. Dal metà 2017, mo finiti entrambi fuori. Noi piloti Yamaha eravamo e per questo sono rimasto fuori dalla Q2, men- ter lottare per il podio. Purtroppo per il motore in difficoltà con la dura anteriore e qualche giro i rivali hanno fatto grandi tre qui, le FP3 sono state il mio turno migliore, non possiamo fare nulla, dobbiamo provare a dopo sono caduto all’Arrabbiata2, apparentemen- ma ho fatto un errore all’ultima curva nel “time migliorare altri aspetti, ma non è semplice. Bi- miglioramenti, noi solo piccoli te senza un vero motivo: si è chiusa davanti sugli attack”: potevo fare sesto e, se ci fossi riuscito, sogna rimanere concentrati e provare sempre avvallamenti». passi. Contento per Petrucci” forse parleremmo di un’altra storia. E’ chiaro a tirare fuori il massimo». che dobbiamo fare meglio, ma quando devi A parte questa gara, solitamente la do- sempre rincorrere diventa difficile». Cosa pensi della vittoria di Petrucci? menica sei molto più efficace che in pro- va: perché fatichi così tanto il sabato? Perché siete così tanto in difficoltà? «Sono contentissimo per lui, abbiamo un buon «La verità è che la Yamaha è stata una moto rapporto ed è un bravissimo ragazzo: quasi «Intanto c’è da dire che sia a Le Mans sia qui pen- molto competitiva fino al 2016; poi, da metà piango anch’io quando l’ho visto commosso savamo di essere molto più competitivi, invece 2017 gli altri hanno fatto un grande passo in sul podio. Credo che vincere il GP d’Italia con la abbiamo faticato fin dalle FP1 in entrambi i casi. avanti e continuano a migliorare, mentre noi Ducati sia il massimo dopo la conquista di un Noi siamo la squadra ufficiale, dobbiamo provare facciamo solo piccoli passi e sotto certi aspetti titolo mondiale».

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IL COMMENTO DEI PILOTI DOPO IL GP D’ITALIA

MotoGP. Il commento dei piloti dopo il GP d’Italia

di Serena Liso

Ecco le dichiarazione dei piloti spagnoli tranno sempre aiutarsi perchè in gara o Marquez, Rins e Lorenzo dopo la gara del vince uno o vince l’altro. Anche Petrucci EMugello. può combattere per il mondiale». Marc Marquez Alex Rins «Ho fatto una gara pensando al campio- «Mi sono divertito molto però non po- mo trovare delle soluzioni, devo lavorare dietro però pian piano lavorandoci su ho nato. Ho provato all’inizio a stare davanti tevo vincere. Avevo un buon feeling con per migliorare la postura e per trovare un ottenuto grossi passi in avanti. In Ducati ma ho capito che non era il momento giu- la moto, è stata una gara emozionante e modo per faticare meno. I passi avanti che ero il pilota numero uno, qui la situazione sto. Quando ho visto il gruppo che si sta- molto fisica, più di Austin. Sono felice dei abbiamo fatto a Le Mans e a Jerez dob- è diversa però se Honda potesse soddisfa- va formando, l’intento era quello di finire risultati che stiamo ottenendo. Ho dato biamo mantenerli. Qui abbiamo avuto dei re entrambe le volontà sarebbe perfetto, davanti a Dovizioso e Rins che sono i piloti tutto quello che ho potuto, ho provato problemi ma non credo che sarà così an- confido in loro». più vicini a me in campionato. Nell’ultima a recuperare le Ducati all’inizio quando che per i prossimi weekend. Questa moto curva ho preferito difendere invece di at- avevo un pò più di gomma. è molto fisica e mi stanca, devo trovare un taccare, non avevo le armi per farlo. Ho sofferto molto con la gomma davanti. modo per guidarla nel miglior modo pos- Porto a casa un altro secondo posto, in un sibile. Quando sono arrivato in Ducati, la Cosa penso di Petrucci che dice di voler circuito difficile per le Suzuki». moto aveva un motore molto potente, sta- aiutare Dovi? Petrucci ha meno potenza di bilità in frenata, era una moto che sentivo Andrea, al momento è a 33 punti. Le due Jorge Lorenzo molto avanti ma su certi aspetti era in- Ducati sono veloci ma non credo che po- «Domani partirò per il Giappone. Dobbia-

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MARQUEZ E ARBOLINO VINCONO IN MOTO2 E MOTO3

di Serena Liso

Marquez trionfa per la Alex Marquez vince al Mugello davanti a Luca Di Giannantonio e Pasini. Leopard, Tony lo anticipa sulla linea del tra- Marini e Thomas Luthi. Quarto posto per Loren- Fra i piloti costretti al ritiro ci sono Lecuona, guardo e trionfa conquistando così 25 punti. seconda volta consecutiva e zo Baldassarri che anticipa Augusto Fernandez e Manzi, Corsi e Bulega. Dalla Porta parte dalla terza casella e si sta- tiene alle sue spalle Marini e AEnea Bastianini. bilisce a comando del gruppo sin dai primi Seconda vittoria consecutiva per Marquez che Moto3 giri. Cerca il distacco più volte nel corso del- Luthi. Per la Moto3, Arbolino parte in terza posizione, supera prima Schrotter Tony Arbolino vince il Gran Premio del Mu- la gara ma viene recuperato dagli avversari. strappa la vittoria all’arrivo a poi Luthi e dall’ottavo giro mantiene il comando gello strappando la vittoria a Lorenzo dalla Nonostante il continuo gioco di sorpassi, della corsa creando un netto distacco dagli inse- Porta al traguardo. Terzo gradino del po- Lorenzo riesce sempre a riprendere la prima Dalla Porta. Terza piazza per guitori. dio per lo spagnolo Jaume Masia. Quarto e piazza, anche al decimo giro quando va lun- Masia Primo podio per Marini che conquista la secon- quinto posto per Niccolò Antonelli e Dennis go e alla curva 15 sorpassa tutti i piloti da- da piazza davanti ai suoi tifosi, partendo dalla Foggia. vanti a lui. Cede la vittoria ad Arbolino che lo sesta casella. Nei primi turni, supera gli avversari Dopo aver conquistato la pole position, Ar- batte all’arrivo. Quarto posto per Antonelli fino ad arrivare a Luthi nel corso del decimo giro, bolino trionfa per la prima volta in carriera che anticipa Foggia e McPhee. Canet chiude che è costretto a cedergli la seconda posizione. in Moto3 davanti al pubblico del Mugello. settimo davanti a Suzuki mentre Binder è Lo svizzero domina ad inizio gara ma arriva sot- Parte bene e rimane, per tutta la durata della decimo. Fuori dai giochi Migno, Fenati, Sa- to la bandiera a scacchi in terza piazza seguito corsa, attaccato al gruppo di testa dominato saki, Toba e Rodrigo. da Baldassarri e Fernandez. Bastianini è sesto e soprattutto da Dalla Porta. Quando la vit- anticipa Navarro e Schrotter. 10° e 11° posto per toria sembrava ormai nelle mani del pilota Leggi le classifiche

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LE PAGELLE DEL GP D’ITALIA

DANILO PETRUCCI VOTO 10 E LODE Lode per Petrucci, 9 a Marquez GUARDA IL VIDEO Veloce, consistente, aggressivo, tenace, attento, e 7 a Dovizioso. Brutto 4 per preciso. E perfino riconoscente. Un successo indi- Dmenticabile, non solo perché è il primo della car- Rossi e Lorenzo riera, ma anche perché ha dimostrato di meritarsi il posto che occupa, di avere rispetto del suo com- pagno di squadra, ma di non esserne sottomesso e ha fatto vedere che anche Marquez si può battere. Grazie Danilo.

MARC MARQUEZ 9 Prima del via, sembrava potesse avere del margi- ne da amministrare anche sia questa pista, invece non è stato così. Ma lui, come sempre, ha guidato alla grande, sfruttando al meglio la moto che ha a disposizione: da applausi come usciva forte dalla Bucine, la curva che immette sul rettilineo. In qua- lifica ha dimostrato, una volta di più, di sapere an- che essere spietato. Completo.

ANDREA DOVIZIOSO 7 E’ arrivato al Mugello nervoso e poco sereno. Per due giorni, non ha guidato al meglio, sempre in di Giovanni Zamagni

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difficoltà con l’avantreno, ma in gara si è ritro- stazione stagionale. E’ sembrato anche poco vato, guidando bene e facendo quasi tutto alla concentrato. Una gara da dimenticare veloce- perfezione per vincere la gara. mente. Succede anche ai migliori.

Quasi, perché nell’attacco a Marquez alla MICHELE PIRRO 7 San Donato si è “dimenticato” di Petrucci. Alla fine, fa sempre bene quello che deve fare. Così, non solo ha preso paga dal compagno Una sicurezza. di squadra, ma anche da Marquez, perdendo altri punti in campionato. Insolitamente vul- POL ESPARGARO 7 nerabile. La velocità c’è, gli manca un po’ di costanza. Un po’ sottovalutato. ALEX RINS 8 Deve imparare a esser più efficace in prova, FABIO QUARTARARO 6 anche se, per la verità, il suo 15esimo posto Ancora una volta, in gara ha reso meno di sullo schieramento di partenza non ha influito quello che avrebbe potuto, ma non si può di- più di tanto sulla sua prestazione. La mancan- menticare che è un debuttante. Talentuoso. za di cavalli rispetto a Honda e Ducati gli ha impedito di provare qualsiasi attacco, ma ha ALEIX ESPARGARO 6 guidato alla grande. Pilota da gara. A suo vantaggio, può dire che con l’ non si può andare più forte. TAKAAKI NAKAGAMI 8 E’ veloce, sbaglia poco, arriva quasi sempre al JORGE LORENZO 4 traguardo, questa volta addirittura davanti a Un disastro su tutti i fronti: lento sul singolo due piloti ufficiali come Crutchlow e Lorenzo: giro e sulla distanza. Altro che “dream team”: cosa deve fare di più? Sorprendente. è vero che ha perso tutto l’inverno, ma queste prestazioni sono ingiustificabili. Con la Ducati MAVERICK VINALES 5 si era ripreso, con questa moto sembra un’im- Un’altra partenza disastrosa: alla fine del pri- presa ancora più difficile. Pilota normale. mo giro era 12esimo. Poi ha fatto una discreta rimonta, ma da lui ci si aspetta ben altro. In- ANDREA IANNONE 4 comprensibile. Così non va bene: l’Aprilia ha un sacco di limiti, ma lui deve fare almeno quello che fa il com- VALENTINO ROSSI 4 pagno di squadra. E’ stato preso per questo. Male, malissimo: nettamente la peggiore pre- Lontanissimo.

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così come la velocità nei cambi di direzione. JACK MILLER 5 Manca motore, ma è migliorata anche sotto E’ partito fortissimo, ma è sembrato da subito questo aspetto. al di sopra delle righe. Infatti è caduto. Poco lu- cido. YAMAHA M1 VOTO 5

PECCO BAGNAIA 7 Alla fine, è stata la peggiore gara dell’anno: la Per il terzo GP consecutivo non finisce la gara, M1 si guida bene, è relativamente facile, come ma il suo GP d’Italia è stato positivo e incorag- dice Quartararo, ma in gara patisce troppo la giante: in prova ha chiuso le FP2 al primo po- differenza di potenza. Ricorda un po’ l’Aprilia sto, in qualifica ha ottenuto il miglior risultato 500 bicilindrica: cosa dici ingegnere (Bernar- in MotoGP (8) e per 11 giri è rimasto attaccato delle)? al gruppo dei migliori. Poi è caduto, ma fa par- te del percorso di crescita. Veloce. KTM RC16 VOTO 7 E’ in crescita: a sprazzi, Espargaro ha fatto ve- FRANCO MORBIDELLI 5 dere cose molto positive. Le manca continuità, E’ partito malissimo ed è caduto al sesto giro. ma i miglioramenti sono evidenti. Un voto in più per quanto fatto vedere in qua- lifica. APRILIA RS-GP VOTO 5 I tempi sul giro dicono che è migliorata dall’an- DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 9 no scorso, ma rimane lontana, lontanissima Terza vittoria consecutiva al Mugello, con il ter- dalle migliori. E anche la KTM si sta allonta- zo pilota differente: su questa pista, rimane la nando. moto migliore, ma il vantaggio è stato minore rispetto al passato.

HONDA RC213V VOTO 9 Nelle mani di Marquez è a livello della Ducati e anche la prestazione di Nakagami (con la

moto 2018…) dice che questa RCV non è poi così male e difficile da guidare.

SUZUKI GSX-RR VOTO 8,5 La ciclistica è da riferimento: è incredibile quanto Rins riesca a stare stretto sul cordolo,

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SPUNTI, CONSIDERAZIONI, DOMANDE DOPO IL GP D’ITALIA

Quali sono state le chiavi del GP? A fine gara, Danilo Petrucci si è scusato più volte con Andrea Dovizioso per il sorpasso troppo aggressivo; è stato effettivamente troppo duro? Perché Fabio Quartararo, dopo essere stato super veloce e costante in prova, ha faticato così tanto in gara?

di Giovanni Zamagni

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP occupato solo di portare Marquez fuori • Poca potenza Yamaha. In prova, tre pi- No, Danilo ha fatto quello che doveva fare. d’Italia. dalla traiettoria ideale, lasciando però loti Yamaha su quattro erano stati mol- E’ vero, come dice Andrea, che se non aves- un piccolo spazio, nel quale Danilo ha to efficaci non solo nel singolo giro, ma se rialzato la moto si sarebbero toccati, ma SQuali sono state le chiavi del GP? potuto infilarsi; anche nel passo, al di là della scarsa po- Petrucci non ha fatto nessuna scorrettez- • La grande occasione. Dopo anni di tenza della M1. Ma in gara è differente: za, facendo un sorpasso che avrebbe fatto gavetta, Danilo Petrucci è arrivato al • Marquez contro Dovizioso. Anche Mar- se non puoi fare le tue linee e sfruttare qualsiasi altro pilota. Poteva quindi evitare Mugello molto carico e ha preparato quez, per certi versi, si è disinteressato la velocità in curva, perché ci sono an- di scusarsi. Ma Petrucci è fatto così, un gran in prova il GP meglio del compagno di di Petrucci: il suo obiettivo era quello di che gli avversari e non giri da solo, non bravo ragazzo. Forse fin troppo. squadra. Quando è partito, era consa- battere il Dovi, che al momento consi- riesci più a sopperire alla mancanza di pevole di avere una grande occasione: dera l’unico suo rivale per il titolo. An- cavalli. E’ un po’ quello che accadeva Perché Fabio Quartararo, dopo es- l’ha sfruttata nel migliore dei modi, sen- che lui, quindi, alla San Donato ha agito all’Aprilia quando correva con il bicilin- sere stato super veloce e costante za nessuna remora; come se Danilo non ci fosse; drico contro i quattro cilindri 500: gran in prova, ha faticato così tanto in temponi in prova, pochi risultati in gara. gara? • Dovizioso sorpreso. Nel suo attacco a • Gomme differenti. Come spesso accade Dopo una brutta partenza - era solo nono Marquez alla San Donato - peraltro bel- nell’era Michelin, quando i piloti scelgo- A fine gara, Danilo Petrucci si è scu- alla fine del primo giro, pur essendo scatta- lissimo - Andrea non si è minimamente no gomme differenti, per assecondare le sato più volte con Andrea Dovizioso to dalla seconda posizione -, Quartararo ha interessato del compagno di squadra, caratteristiche di guida e della moto, ven- per il sorpasso troppo aggressivo; spinto forte per recuperare. C’è riuscito, ar- convinto che ormai Petrucci era fuori gono fuori gare molto più spettacolari, è stato effettivamente troppo duro? rivando ad attaccarsi al gruppo di testa, ma dai giochi per la vittoria. Così, si è pre- con punti forti e deboli che si bilanciano;

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ha sollecitato troppo la gomma anteriore (dura), che si è surriscaldata. A quel punto, la M1 è di- ventata difficilissima da guidare e anche molto faticosa sulle braccia.

Cosa è successo a Cal Crutchlow, solo ottavo e battuto anche dal compagno di squadra Takaaki Nakagami? Crutchlow lamenta gli stessi problemi di Loren- zo: “Questa moto è troppo difficile da guidare e troppo faticosa sulle braccia”.

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato). Miller 1’47”657 (15); Petrucci 1’47”733 (5); Mar- quez 1’47”765 (12); Rins 1’47”789 (4); Bagnaia 1’47”795 (4); Morbidelli 1’47”806 (5); Crutchlow 1’47”853 (4); Dovizioso 1’47”860 (4); Rossi 1’47”984 (6); Nakagami 1’48”009.

Le tre più belle frasi del GP 3) Jorge Lorenzo: “La situazione è molto diffe- rente rispetto al 2017: quando arrivai in Duca- ti, ero indiscutibilmente il pilota numero uno e quindi mi ascoltavano”;

2) Marc Marquez: “Lorenzo vuole delle modifi- che? Per chiederle, prima deve stare davanti”

1) Danilo Petrucci: “Sentivo dire: perché Petrucci in Ducati con tutti i piloti che ci sono? Ecco per- ché Petrucci!”.

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PERCHÉ I PILOTI HANNO PAURA DEL DOSSO DEL MUGELLO

L’opinione di Rossi, Dovizioso, Pirro e Marquez sullo scollino del rettilineo del Mugello. Si va troppo veloce? Il dosso va spianato?

di Giovanni Zamagni

Quel dosso lì, lo scollino prima della San Do- in Safety Commission negli anni scorsi. La nato, il marchio di fabbrica del Mugello, ades- cosa più logica sarebbe appiattire lo “scolli- so fa paura. Lo fa da un paio d’anni e, ancora no”, perché le moto sono sempre più veloci” Qdi più, dal 2018, quando Michele Pirro rimase conferma il campione della Honda. “E’ un senza freni e arrivò a una velocità pazzesca punto bellissimo, ma siamo al limite” chiude nella via di fuga della prima curva. “E’ andata Andrea Dovizioso, che nelle FP1 ha toccato i bene, ho visto la morte in faccia” disse l’anno 346,1 km/h di velocità massima, 10 in meno scorso Michele. Le velocità sempre più eleva- del 2018. Ma è solo la prima sessione di prove te della MotoGP hanno portato a mettere in libere (FP1) e Alex Rins è stato cronometrato discussione anche uno degli autodromi più a 350 km/h. Insomma, il problema c’è: se tre sicuri del mondo: non è uno scandalo. piloti dalle caratteristiche e dal modo di in- “In alcuni punti è pericoloso, si va molto ve- terpretare le corse (e il pericolo) molto diffe- loce e c’è poco spazio. E la frenata della San rente hanno la stessa opinione, significa che Donato è al limite: forse il dosso va modifica- c’è qualcosa che non va. E che, prima o poi, to, bisognerebbe spianarlo un po’. Ma non è bisognerà fare qualcosa. I nostalgici e i puristi facile” dice Valentino Rossi, in una considera- grideranno allo scandalo, ci sarà chi definirà zione condivisa anche da Marc Marquez. “fighetti” questi piloti, i più forti del mondo. “Questo è un circuito bellissimo, ma quel Ma io credo che sia obbligatorio intervenire. punto è tosto: ne abbiamo parlato anche Prima che sia troppo tardi.

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GIULIO BERNARDELLE: “IL RETTILINEO DEL MUGELLO NON SI TOCCA”

Il nostro Ing. Bernardelle rimette nelle mani dei piloti la responsabilità di gestire il gas sul dosso del Mugello. Ma rilancia sulla sicurezza: “pensiamo al peso piuttosto”

di Giulio Bernardelle

Dopo aver raccolto le dichiarazioni dei pi- quali si devono le notevoli differenze alti- loti, abbiamo chiesto anche al nostro Ing. metriche del tracciato. E’ il bello di questa Bernardelle cosa ne pensa del dibattito come di tutte le piste antiche, i cui traccia- poco i 310km/h… Adesso con le MotoGP piloti. A mio avviso sarebbe necessario in- Dche accompagna da qualche anno in fa- ti venivano disegnati copiando quello che da 280CV che passano a 350km/h ai piloti tervenire a livello regolamentare per dimi- migerato dosso del rettilineo del Mugello. offriva il territorio, senza pesanti interven- transitare lì farà ancora più impressione. nuire il peso minimo ammesso per le moto Giulio già ne aveva parlato nella puntata ti di adattamento. Personalmente, ritengo E’ chiaro che se la crescita delle prestazio- in gara: nonostante tutto il progresso che dei “Segreti della pista”, ma visto l’inte- che, al netto delle vie di fuga che sono ni motoristiche dovesse proseguire anco- c’è stato in termini di sicurezza, l’impatto resse suscitato abbiamo approfondito assolutamente un requisito di sicurezza ra in modo significativo diventerà sempre della moto con il pilota resta la cosa più l’argomento. indispensabile soprattutto per i tracciati più difficile transitare su questo punto pericolosa che si può verificare in caso di dedicati alle moto, sia giusto così e quindi della pista in pieno. Non ritengo però che incidente. Le MotoGP attuali sono molto Il rettilineo del Mugello oltre ad essere non sono assolutamente favorevole ad in- per questo ci debba essere un intervento più veloci di qualche anno fa, sia in curva molto lungo segue ancora la morfologia terventi di modifica pesante. di modifica della pista toscana. Sta ai pilo- che in rettilineo, per questo se fossero più della zona sulla quale il tracciato è stato ti la gestione della velocità, come in qual- leggere potrebbero risultare ancora meno costruito e sulla quale non si è mai inter- Lo scollinamento di quello che è uno dei siasi altro punto di ogni tracciato. pericolose per i piloti. venuti in modo significativo. Se si scorre rettilinei più famosi del Mondiale MotoGP indietro negli anni, si potrà vedere che metteva già un certo grado di soggezio- Ne approfitto, invece, per suggerire di spo- sono state adeguate più che altro le vie di ne ai piloti quando si correva con le 500 stare la discussione su un altro argomento fuga mentre la pista è da sempre appog- a 2 tempi da 190CV a fine anni ’90; allora che incide molto di più sulla sicurezza dei giata sulle splendide colline toscane alle le moto migliori al Mugello passavano di

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HUSQVARNA IN MOTO3 E MOTO2? LO DICE PIERER

Dalla Germania rimbalza la notizia che Husqvarna potrebbe rientrare in Moto3, e forse bissare in Moto2. Stefan Pierer vuole portare il marchio al secondo posto in Europa, dietro soltanto a KTM

Grandi progetti per Husqvarna. Nell’inter- è cresciuta tanto, è passata dai seimila pezzi vista a Stefan Pierer realizzata dal collega del 2013 ai 48.500 dell’anno scorso, sono nati e amico Gunther Wiesinger, pubblicata su i due modelli stradali Svartpilen e Vitpilen, GSpeedWeek.com, si racconta della possibili- l’obiettivo di Pierer è di creare una gamma tà che il marchio svedese possa impegnarsi completa di stradali. «In tre o quattro anni in futuro nella GP, nella fattispecie in Moto3, – ha dichiarato il CEO Pierer - voglio diven- e forse anche in Moto2. Husqvarna nei GP si tare con Husqvarna il secondo produttore è già vista, in passato: trascurando i primi europeo». Per centrare l’ambizioso obiettivo, anni Settanta – col quinto posto in 500 dello Pierer e il responsabile del prodotto, Hubert svedese Bo Granath, due volte sul podio nel Trunkenpolz (nipote di uno dei fondatori di ’72- ricorderete nella stagione 2014 le buone KTM) hanno valutato il posizionamento dei gare di Danny Kent (due podi) e Niklas Ajo, due marchi e le relative strategie: il ritorno in poi Dalla Porta (ottavo in GBR) e la Herrera grande stile alla velocità è oggi considerato l’anno successivo. molto probabile. Quelle moto non erano che KTM diversamen- te colorate, bianche e blu con tanto giallo: «Abbiamo riflettuto – ha spiegato Stefan Pie- il gruppo KTM aveva appena rilevato il mar- rer - su come posizionare Husqvarna accanto chio Husqvarna da BMW, e si voleva dare a KTM. Nell’offroad funziona perfettamente, evidenza all’operazione non solo nel mondo e i nostri due marchi corrono l’uno contro dell’offroad, ma anche sulle piste del mon- l’altro. Perché non farlo anche in Moto3 o in diale. Ebbene, negli ultimi anni Husqvarna Moto2? Sarebbe perfettamente logico».

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maha che ha potuto contare anche sul la- Lorenzo Mauri deve ancora decidere con voro del tester di lusso Niccolò Canepa. quale pilota disputare il round di Misano, SBK. LA PIOGGIA ROVINA Melandri a Misano ha provato un nuovo ma al momento, anche alla luce di quanto serbatoio più piccolo, che gli consente si è visto nelle prove, l’ago della bilancia I TEST DI MISANO di cambiare la sua posizione in sella e di sembra pendere dalla parte del giovane modificare quindi la distribuzione dei pesi Cavalieri, secondo in classifica nel CIV sulla sua R1. SBK. I test del Misano World Circuit hanno visto il debutto del team Ten Kate Yamaha, Il meteo ha condizionato il lavoro dei team e dei piloti. I più veloci sono stati Una soluzione che ha portato dei bene- che disputerà il prossimo round di Jerez. Il Rea, Van der Mark e Lowes, anche grazie ad una nuova gomma Pirelli SC0. fici al ravennate che ha però dichiarato francese non vedeva l’ora di provare la sua Debutto per Baz ed il team Ten Kate Yamaha che non basterà questo nuovo serbatoio nuova R1 e considerando anche il poco a cambiare la situazione ed il suo feeling tempo a disposizione, l’esito delle prove è con la moto del team GRT Yamaha.. Bau- stato senza dubbio positivo per squadra e di Carlo Baldi tista e Davies hanno lavorato a luci basse, pilota che ha dichiarato: concentrati sul risolvere alcuni dei proble- Sono stati molti i team del mondiale Su- misura maggiorata 200/75) che si diffe- mi che limitano la nuova Panigale V4 e che “Considerando le condizioni meteo, non è perbike che si sono dati appuntamento renziano dalle SC0 standard solo dal lato si sono accentuati nelle ultime due gare di andata affatto male. Avevamo tantissimo mercoledì e giovedì al Misano World Cir- strutturale e costruttivo e non nella me- Imola. lavoro da svolgere, ad iniziare dal dover Scuit, per due giorni di test che avrebbero scola. Visto il poco tempo a disposizione trovare la mia posizione sulla moto, siste- potuto essere molto importanti sia per lo solo Van der Mark, Lowes, Sykes, Torres e Ducati ha preferito non divulgare quali si- mando le pedane ed i comandi. Abbiamo sviluppo delle moto, che per preparare Rea hanno montato una delle 4 soluzioni ano stati i migliori tempi sul giro dei due lavorato tanto sia io che la mia squadra e il settimo round del mondiale, che si di- proposte, e non è quindi un caso che il piloti ufficiali, che in queste due giorna- posso dire che il mio feeling con la R1 è sputerà su questa stessa pista dal 21 al 23 campione del mondo ed i due piloti uffi- te non hanno di certo cercato il best lap. stato positivo. Dobbiamo continuare così giugno. Usiamo il condizionale in quanto ciali Yamaha siano ai primi tre posti nella Nemmeno il Barni Racing Team hanno di- anche a Jerez”. la pioggia ed una pista quasi mai comple- classifica ufficiosa dei tempi. Nei test la chiarato i tempi sul giro di Michael Ruben tamente asciutta ha rovinato i piani delle classifica lascia il tempo che trova, ma la Rinaldi, ma sembra che il giovane pilota Con Camier fuori gioco a causa della ca- squadre. prima posizione di Johnny (caduto senza italiano sia andato davvero forte. Aspet- duta di Imola, che non gli permetterà di conseguenza nella prima giornata) rap- tiamoci quindi buone cose da lui e dalla correre nemmeno a Jerez, la Honda a Mi- Entrambe le mattinate sono state carat- presenta la conferma che la Kawasaki sua squadra se non subito a Jerez, di certo sano ha fatto provare la sua CBR1000RR a terizzate dalla pioggia e solo nel tardo non si vuole arrendere al predominio di nel round successivo di Misano. Xavi Fores e a Yuki Takahashi. Lo spagno- pomeriggio, con la pista asciutta, i piloti Bautista e della Ducati, soprattutto dopo lo corre nel BSB ed è reduce dai tre podi hanno utilizzare le slick. Il test doveva ser- il round di Imola che ha rappresentato la Riscontri positivi anche per Samuele Ca- di Donington ma nel prossimo round del vire anche alla Pirelli per testare 4 nuove riscossa della casa di Akashi. valieri ed il team Motocorsa Racing, che mondiale sarà Takahashi a sostituire Ca- soluzioni SC0 posteriori (sempre nella Buoni riscontri anche per il team Pata Ya- hanno girato solo il giovedì. La squadra di mier sulla Fireblade del team Moriwaki

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Althea Honda Racing.

I migliori tempi (ufficiosi) dei test Rea - Kawasaki 1’34″5 Van der Mark - Yamaha 1’35″1 Lowes – Yamaha - 1’35″4 Cortese – Yamaha - 1’35″4 Sykes - BMW - 1’35″5 Melandri - Yamaha - 1’35″8 Haslam - Kawasaki - 135″8 Baz – Yamaha - 1’36″3 Reiterberger - BMW - 1’36″7 Fores – Honda - 1’36”8 Kiyonari – Honda - 1’38″5 Takahashi – Honda – 1’39”0

I piloti Ducati e Jordi Torres non hanno comu- nicato il loro miglior tempo sul giro.

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DUCATI: LA PANIGALE V4R DOMINA ANCHE IN BSB

Con la tripletta di Donington, Scott Redding passa a condurre il campionato britannico

Avete un team e volete vincere in Super- delle CRT), che li ha fatti schizzare in testa bike? A giudicare da questo inizio 2019, alla classifica. pare esserci una ricetta semplice ma vin- Acente, anche se forse non economicissi- E anche nel CIV, dove la Superbike è at- ma. Prendete una Ducati Panigale V4R in tualmente dominata da Michele Pirro, si configurazione Superbike, metteteci so- potebbe ricordare come il pugliese, arri- pra un pilota fresco di MotoGP e il resto è vando dai prototipi ed essendo collauda- tutta discesa. tore della Desmosedici, di fatto possa es- gale V4R sono davanti all’altra Ducati di che senza ausili elettronici alla faccia di sere considerato un pilota della MotoGP. Bridewell con 115 punti contro 109, dan- chi la accusa di essere troppo vicina alla Scettici? Guardate il Mondiale, dove la do riscontro ai propositi di riscatto che MotoGP, visto che il regolamento British Ducati ufficiale nelle mani di Bautista do- Tornando seri, Scott Redding ha finalmen- l’inglese non ha mai nascosto dopo la sua Superbike impone centralina unica MoTec mina tanto da sollevare polemiche a non te conquistato la prima vittoria in BSB, uscita dalla MotoGP. senza traction control) che, al momento, finire; ma anche la British Superbike, dove dopo due prove non troppo fortunate a piazza tre moto nei primi sei posti. la tappa di Donington ha visto una mici- Silvertone e Oulton Park, e ha conquista- La stagione della BSB - che prevede an- diale tripletta ad opera di Scott Redding to così la testa della classifica provviso- cora sei prove della main season prima La Panigale V4R potrebbe essere sulla e della sua Panigale V4R gestita dal team ria anche grazie al format della prova di dello Showdown, una forma di Playoff che buona strada per rinverdire i fasti della Paul Bird Motorsport (che i più attenti ri- Donington, la prima Triple Crown della rimette tutto in gioco fra i primi sei classi- 916, all’epoca mezzo praticamente impre- corderanno nel Mondiale Superbike con stagione, con tre manche invece delle tra- ficati - pare premiare Ducati (e dimostrare scindibile per vincere, sia a livello mon- Kawasaki, ma anche in MotoGP ai tempi dizionali due. Ora Redding e la sua Pani- quanto sia guidabile la Panigale V4R an- diale che nazionale.

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GALLERY MX. IL GP DI FRANCIA

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WESS 2019. ERZBERGRODEO. LEGGENDA GRAHAM JARVIS (HUSQVARNA) NEL 25ENNALE DELLA “CLASSICA”

Eisenerz, Austria, 2 Giugno 2019. 25 anni uno, Terza prova World Enduro GUARDA IL VIDEO 45 l’altro. Uno è l’Evento, ErzbergRodeo Red Super Series, l’edizione del Bull Hare Scramble. L’altro è Graham Jarvis, Einglese di Yorkshire, il Pilota. Due Leggende si venticinquennale dell’Estremo incontrano e danno vita all’apoteosi dell’En- della Montagna del Ferro, duro. L’Enduro oltre l’Estremo. inventato da Karl Katoch, è un Gara bellissima, lo è sempre stata, imprezio- Kolossal dell’agonismo e dello sita da un ulteriore, atteso salto di qualità. Lo si sentiva nell’aria. Certe Manifestazioni, spettacolo. Il fuoriclasse inglese arrivate a un certo punto molto in alto, con- sale a quota 5, come Blazusiak tinuano a crescere da sole. Si autoalimentano e producono quasi da soli la spinta per spin- gersi oltre nell’infinito della galassia. Si senti- va, e a dire tutta la verità si pensava proprio a Graham Jarvis. Il record a portata di mano e il momento storico fondamentale. La Gara considerata folle, e quindi “precaria”, inventa- ta da Karl Katock, è al quarto di secolo. Karl. Basta guardarlo in faccia ora che non è più un ragazzino, per capire bene cos’era quell’e- spressione di sfida e di divertimento 25 anni fa, e comprendere perché quella Corsa che di Piero Batini

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stava nascendo allora sarebbe rimasta per tello telematico sprangato in poche ore. sempre fuori dall’ordinario. Si monta lo spettacolo, i tendoni, l’im- Oggi come ieri, la Gara è prima di tutto menso paddock, che è anche campeggio, l’idea e la proposta di una festa. Non ci ristorante, fiera, si regolano le iniziative sarebbe festa senza la Gara, ma più pre- e gli eventi di contorno, si dicono, scri- cisamente venisse meno la festa avreb- vono e si ripetono le regole. Si pretende be vita dura anche la Competizione. Per che vengano rispettate, ma è tradizione questo tutta l’Austria che conta si dà da che l’Erzberg porti al massimo i decibel fare e rinnova il contratto con gli appas- delle sensazioni senza sfondare la barrie- sionati che rispondono in diecine di mi- ra dell’eccesso. Forse è la Gara che fa da gliaia all’appello. Si ferma una miniera, “termo” regolatore agli slanci di entusia- l’Erzberg, la Montagna del Ferro, si ferma smo esagerati. una città, Eisenerz, che non ci fosse l’Hare Scramble nessuno fuori dall’Austria sa- Comincia la selezione. Per due interi gior- prebbe che esiste. Il kolossal dell’Enduro ni i 1.700 passano sotto le forche caudine Estremo, oggi terza Prova del World En- del prologo. L’Iron Road. È passerella e duro Super Series, è allo stesso tempo la presentazione, e giù Gara. Solo una parte Corsa più pazza e spettacolare del Mondo, della Montagna, il meglio – o per meglio con un suo codice di sviluppo agonistico dire, il peggio – è riservato per la Gara super avvincente, e la festa del delirio e clou, per la Leggenda. Non per tutti, per dell’entusiasmo, eppure perfettamente la verità, è “impegno”. Come accade in controllata e responsabile. La macchina questo genere di Eventi, molti si iscrivo- organizzativa è gigantesca, l’effetto Isola no per il pettorale, il numero, la lista dei che Non C’è perfetto. partenti, per il “c’ero anch’io!”, e neanche si schierano. Passano direttamente alla Quattro giorni di festa, e le notti, di picco- festa. Altri si contentano di prendere il le Gare di contorno, di musica, di balli e via, non importa se rientreranno nei 500 di birre, di personaggi e di miti, di gioco della finalissima o se ne resteranno fuo- e di cose serie, ma divertenti. Questa è la ri. L’importante è esserci, partecipare e polveriera dove è stata accesa la miccia alimentare la grande festa dell’Estremo. dell’ErzbergRodeo Red bull Hare Scram- La stragrande maggioranza la prende tre- ble. mendamente sul serio, indipendentemen- te dal fatto che si tratti di Piloti da grading 1.700 Piloti iscritti, numero chiuso e spor- list o di amatori da regionale. La sfida alla

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Montagna è, in un certo senso, uguale per ne 2018, 21°. Ma stiamo scherzando? 2019 vinto dallo spagnolo. Jarvis, Bolt e do il penultimo controllo prima che Jarvis tutti, prima di tutti personale, al proprio No. Bisogna aspettarselo. L’estremo è Alfredo Gomez si avvicinano ma accusa- tagli il traguardo finale. L’ultimo è a un’o- noioso limite. cambiato molto, è evoluto, affinato. Non no un ritardo di due oltre due minuti. Tre ra e mezza dal fuoriclasse britannico. Gli Gli Assi, beh, i Campioni, gli specialisti sono più i tempi in cui uno partiva all’at- quarti d’ora, Jarvis sale al 4° posto, scen- altri sono fermati ai controlli precedenti. dell’Enduro e dell’Estremo, sono un’altra tacco, prendeva il largo e demoliva la de Gomez. Poco prima che scada la prima Dei novanta italiani alla partenza, Sonny cosa, un Mondo a parte e uno spettacolo concorrenza che si suicidava in massa. ora di Gara Wade Young scavalca Lettenbi- Goggia è fermato al CP Dynamite ed è vir- di rara intensità. Oggi il leader di una Corsa deve guardarsi chler e passa a condurre, Jarvis terzo. tualmente 19° assoluto, Diego Nicoletti è Alla sera del sabato esce la prima classi- costantemente alle spalle pronto a difen- È al check point numero 19, il famigera- 28°, Michele Bosi 33°, Enrico Rinaldi 69°. fica importante, il risultato del prologo. dersi, e se ha speso troppo nel tentativo di to Carls Dinner, un’ora e venti circa dalla Lì la fede inizia a vacillare. Primo è Josep fuga nove su dieci è condannato, da die- partenza, che l’ErzbergRodeo Red Bull Bellissimo. End. Garcia Montana, secondo Nathan Watson. tro arriverà qualcuno che lo distruggerà. Hare Scramble cambia fisionomia e passa È l’ala d’attacco dedicata all’Enduro “tra- Sempre di più la Gare dell’Estremo si vin- alla forma definitiva. Graham Jarvis par- Leggi le classifiche dizionale” dell’armata KTM, dello Squa- cono partendo da lontano, metodicamen- te all’attacco, recupera due minuti in un drone Red Bull KTM Factory Racing. Gar- te implacabili. Così è il Maestro, Graham quarto d’ora, raggiunge e supera Young, cia ha appena vinto il Trefle Lozerien, una Jarvis. vicino al crollo. Lettenbichler resiste a un Classica del… classico, e ancora prima, 35 chilometri di saliscendi nell’inferno minuto. Neanche dieci minuti più tardi Ja- l’anno scorso, l’ex Campione del Mondo della Montagna del Ferro, 27 controlli di rvis prende il volo, Lettenbichler non gli di Enduro ha trovato la gloria nel WESS di passaggio, due ore e mezza di agoni… resiste ma mantiene la seconda posizio- Hawkstone Park. smo purissimo e di impossibile. 5 linee di ne, Roman sale in terza a dieci minuti. Qualcosa non va. Dove sono gli dei dell’E- partenza di 50 Piloti ciascuna. Karl Katoch stremo? abbassa a intervalli regolari la bandiera di È fatta. Un’altra mezz’ora a passeggio per partenza. L’inferno è scatenato. i gironi dell’inferno dell’Erzberg e Graham Indietro. Wade Young, il sudafricano di Jarvis, Husqvarna, Campione in carica, Sherco, è quarto alle spalle del tedesco Pronti via Manuel Lettenbichler ci prova. conquista la quinta vittoria pareggiando Ossi Reisinger, Johnny Walker e Manuel Il giovane tedesco… fratello d’arte è da il conto con Blazusiak, che aveva vinto Lettenbichler, KTM ufficiale e semi, sesto un po’ che insegue il successo che vala la l’ErzbergRodeo dal 2007 al 2011 ininter- e settimo, nono il nostro Diego Nicoletti, consacrazione, e ancora una volta non lo rottamente. Manuel Lettenbichler, KTM, Husqvarna. L’Ultimate Enduro Champion, manda a dire. “Mani” si porta dietro Gar- è secondo a due minuti, era stato terzo il vincitore del WESS 2018, Billy Bolt, Hu- cia e Walker. lo scorso anno, e sale al comando della sqvarna, neanche nei dieci, il recordman Alla mezz’ora Garcia inizia ad accusare la provvisoria del WESS 2019. Mario Roman, della Storia dell’Estremo e dell’Erzber- fatica, e salgono Wade Young e, appena Sherco, è terzo a sei minuti. gRodeo, Tadeuzs Blazusiak per un pelo dietro, Mario Roman, secondo uno sche- nei venti. Graham Jarvis, Rockstar Energy ma che ha dato i suoi frutti alla Extreme XL Sono soltanto 16 i Piloti che portano a Husqvarna Racing, il vincitore dell’Edizio- Lagares, primo appuntamento del WESS conclusione la Gara, tipicamente passan-

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