SPECIAL FREE ISSUE - N.386 - 18 GIUGNO 2019

BMW R 1250 GS, DUCATI MULTISTRADA 1260 ENDURO E KTM 1290 SUPER ADV S

PROVA MOTOGP EDITORIALE

Benelli Marc Marquez vince Rossi, Lorenzo 502C il GP di Barcellona e gli errori pesanti

P.16 P.50 P.50 PROVA PROVA

Comparativa MAXIENDURO: BMW, DUCATI E KTM

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BMW R 1250 GS

17.900 EURO

MOTORE BICILINDRICO BOXER

TEMPI 4

CILINDRATA 1.254 cc

RAFFREDDAMENTO AD ARIA/LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE ALBERO

POTENZA MASSIMA 136 CV A 7.750 GIRI

COPPIA MASSIMA 143 NM A 6.250 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO ANTERIORE E POSTERIORE AVVITATO, GRUPPO MOTORE CON FUNZIONE PORTANTE

PNEUMATICO ANT. 120/70 R 19”

PNEUMATICO POST. 170/60 R 17”

CAPACITÀ SERBATOIO 20 LT

ALTEZZA SELLA MINIMA DA TERRA 800 MM

PESO 249 KG IN ORDINE DI MARCIA

4 MOTO.IT MAGAZINE N. 386 MOTO.IT MAGAZINE N. 386 5 PROVA PROVA

DUCATI MULTISTRADA 1260 ENDURO

21.690 EURO

MOTORE V2 DI-90°

TEMPI 4

CILINDRATA 1.262 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 158 CV A 9.500 GIRI

COPPIA MASSIMA 128 NM A 7.500 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO TRALICCIO IN TUBI DI ACCIAIO

PNEUMATICO ANT. 120/70 ZR19”

PNEUMATICO POST. 170/60 ZR17”

CAPACITÀ SERBATOIO 30 LT

ALTEZZA SELLA MINIMA DA TERRA 840 MM

PESO 254 KG IN ORDINE DI MARCIA

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KTM 1290 SUPER ADV S

17.599 EURO

MOTORE V2 DI-90°

TEMPI 4

CILINDRATA 1.254 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 160 CV A 8.750 GIRI

COPPIA MASSIMA 140 NM A 6.750 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO TELAIO A TRALICCIO COMPOSTO DA TUBI D’ACCIAIO IN CROMO MOLIBDENO

PNEUMATICO ANT. 120/70 ZR 19”

PNEUMATICO POST. 170/60-ZR 17”

CAPACITÀ SERBATOIO 23 LT

ALTEZZA SELLA 860 MM

PESO 238 KG IN ORDINE DI MARCIA

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MAXIENDURO, SFIDA IN PISTA: A 240 KM/H CON LE MAXIENDURO BMW, DUCATI E KTM!

Una sfida pazza, senza alcun senso se non quel- Una sfida pazza, senza GUARDA IL VIDEO lo di mettere alla frusta le endurone stradali in alcun senso se non quello di un ambiente per il quale non sono progettate: la Upista! mettere alla frusta le endurone Abbiamo portato a Pergusa tre moto incredibili stradali in un ambiente per il (BMW R1250GS, DUCATI MULTISTRADA ENDURO 1260, KTM 1290 ADVENTURE S), tutte gommate quale non sono progettate: Pirelli Scorpion Trail 2. Abbiamo scelto tre moto la pista! Abbiamo portato a europee molto diffuse, tutte dotate dell’anterio- re da 19 pollici (quello da 17 è sin troppo strada- Pergusa tre moto incredibili le, mentre il 21 è più adatto all’offroad). (BMW R1250GS, DUCATI Le abbiamo guidate in pista insieme ai colleghi Edoardo Licciardello e Antonio Privitera. Non MULTISTRADA ENDURO sono mancate le soprese, perché le moto sono 1260, KTM 1290 ADVENTURE simili solo all’apparenza. Ducati ha un comportamento ciclistico sportivo S), tutte gommate Pirelli e un bel motorone. BMW è agilissima, con una Scorpion Trail 2. Non sono gran frenata e tanta coppia. KTM ha un motore esagerato e un’impostazione quasi enduristica, mancate le sorprese... che la rende molto reattiva. Ci siamo fatti prendere la mano e ci siamo sfidati tra colleghi/rivali nel video qui sotto. Ma - cosa ben più importante in questo test totalmente di Andrea Perfetti

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folle abbiamo preso i tempoi alle tre moto Però ormai dovreste saperlo. Ogni tanto ci a pari pilota! piace uscire dagli schemi e tornare un po’ bambini in sella alle moto. L’avevamo fatto Il risultato? Sono tre moto molto diverse, già, portando le maxienduro in pista da mo- come abbiamo detto, eppure hanno fatto tocross col mitico Alessandro Botturi. Pote- tempi davvero vicini. Non spoileriamo il ri- vamo non portarle anche tra i cordoli? sultato e vi rimandiamo al video sopra, con la descrizione dei tempi. La risposta è in questo servizio! Buona visione, aspettiamo i vostri commen- Nel video scoprite chi ha vinto. Ma mettiamo ti, ma mi raccomando: non prendeteci trop- le mani avanti e siamo i primi a dire che il po sul serio! risultato conta davvero poco! Nessuno com- prerà queste meraviglie per sfogarsi in pista. VIDEO SFIDA CON PARTENZA Certo, le tre moto del test sono capaci di DA FERMO SENZA TEMPI CRONO grandi cose anche tra i cordoli, ma il bello è godersele in montagna, nel misto e su qual- Un grazie speciale a che facile sterrato. Ringraziamo Salvo Pennisi (Pirelli Moto) e GUARDA TUTTE LE FOTO

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tutto il suo staff per aver dato la possibilità a Contro Moto.it di realizzare questo incredibile test. Resistenza della frenata, agilità nei cambi di direzione BMW R1250GS in pista Pro KTM 1290 Adventure S in pista Agilità estrema, frenata, accelerazione Pro Contro Potenza del motore, accelerazione, agilità Allungo del motore, cupolino deforma la vi- Contro suale Avantreno leggero

Ducati Multistrada E. 1260 in pista Pro Rigore direzionale, potenza del motore, sta- bilità

PIÙ INFORMAZIONI

FOTO: EDITING E RIPRESE DI DANIELE ONORATO

VIDEO: FABIO GRASSO

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la prova BENELLI 502C

5.990 EURO

MOTORE BICILINDRICO PARALLELO

TEMPI 4

CILINDRATA 500 cc

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

CAMBIO A 6 MARCE

TRASMISSIONE FINALE CATENA

POTENZA MASSIMA 48 CV A 8.500 GIRI

COPPIA MASSIMA 46 NM A 6.000 GIRI

EMISSIONI EURO 4

TELAIO TRALICCIO DI TUBI IN ACCIAIO AD ALTA RESISTENZA.

PNEUMATICO ANT. 120/70/-ZR17”

PNEUMATICO POST. 160/60-ZR17”

CAPACITÀ SERBATOIO 21,5 LT

ALTEZZA SELLA MINIMA DA TERRA 795 MM

PESO 180 KG A SECCO

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BENELLI 502C: LA CRUISER CHE NON C’ERA

Benelli 502C, com’è fatta Una urban cruiser di media GUARDA IL VIDEO Ci ho dovuto pensare un po’, per trovare una cilindrata, animo dark e paio di possibili concorrenti della neo arrivata BBenelli 502C. Ci sono sì, e sono indubbiamente pochi fronzoli. Mancava nella valide e desiderabili ma... peccano in qualcosa, gamma Benelli e ha davvero dove invece la piccola - ma non troppo piccola - pesarese eccelle: la personalità. poche rivali, forte anche del prezzo: 5.990 euro E’ chiaro che le linee vadano ad ispirarsi a quella che è la regina italiana delle custom cruiser, ma a onor del vero, va detto: è un’idea data quasi totalmente dal codino corto, perché il resto poco c’entra, e che si smorza comunque vedendola dal vivo. Di sicuro in comune hanno l’anima dark e la voglia di attirare gli sguardi, e poi la doppia personalità di mangia curve, ma anche mangia traffico e semafori. Dunque basta coi paragoni, si parla della 502C, un progetto importante per Benelli, che le ha dedicato non poche attenzioni.

Il propulsore è un bicilindrico in linea da 500 cc e 48 cavalli quindi guidabile con patente A2, quat- di Cristina Bacchetti

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tro tempi, raffreddato a liquido; lo conosciamo già perché equipaggia la Leoncino e la TRK, ma qui è abbracciato da un telaio tubolare in acciaio (rigorosamente nero, manco a dirlo) ed è vestito dei colori opachi della 502C, che ne vogliono sot- tolineare la “cattiveria” rispetto agli altri modelli del marchio.

I fari sono full LED sia davanti che dietro, frecce comprese e qui in Benelli si sono davvero sbiz- zarriti: particolare la forma del faro anteriore, scrittina Benelli sempre accesa nella posizione posteriore e stop che si accendono ai lati del co- dino. Niente male, con le luci ci siamo!

Enorme il serbatoio da 21,5 litri, bello scavato nella parte bassa per accogliere le ginocchia di chi guida, minuscolo invece il codino che poco si presta ad accogliere un passeggero.

Al guidatore invece è riservata una sella da pri- ma classe, a soli 75 centimetri da terra quindi alla portata di tutti, imbottita, spaziosa e con una curvatura che segue quella del lombare e che quindi non stanca mai.

Alto e largo il manubrio, che ospita blocchetti e pulsanti ben fatti e ben piazzati, compresi ha- zard e passing, sempre graditi. Buona in generale la qualità percepita, qualche pecca estetica va perdonata a fronte del prezzo, davvero forte. La strumentazione TFT mostra le informazioni di base, non c’è un pulsantino info per scovare altre info, però ha l’indicatore di GUARDA TUTTE LE FOTO marcia inserita e si autoregola a seconda della

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luminosità esterna, seppur soffra parecchio agilità dunque anche qui, la scelta è azzec- a 360 gradi. Dalla seduta avvolgente alle pe- te quando si alza il ritmo - e ottimo l’impian- il sole diretto, che la rende a tratti poco leg- cata. dane avanzate ma non tanto da affaticare le to frenante che all’anteriore ferma senza esi- gibile. Bando al look, promosso, guardiamo gambe tenendole tese; il manubrio è alto e tazioni e in maniera totalmente modulabile alla sostanza e anche qui Benelli non si è ri- Come ultima cosa prima di vedere come va, largo e il serbatoio accoglie agevolmente le e controllabile la nostra Benelli. Dietro non sparmiata. La forcella è rovesciata, con steli diamo qualche numero, partendo da quello ginocchia; anche i colleghi più alti, (chi scrive guasterebbe un filo di mordente in più. da 41 millimetri e il forcellone oscillante la- più importante, il peso: 220 chilogrammi in misura 165 centimetri) non hanno lamenta- vora con il mono centrale, regolabile nel pre- ordine di marcia. Tanti? Come sempre: sì, to fastidi o mancanza di abitabilità sulla 502. Frizione non burrosa ma comunque facile da carico della molla. Ottimo anche l’impianto sono tanti sulla carta ma non sulla strada azionare; cambio a sei rapporti preciso, mor- frenante: doppio disco semiflottante da 280 e qui ci dobbiamo mettere che il serbatoio Al comfort concorrono anche le sospensioni, bido e anche silenzioso. millimetri davanti, disco singolo da 240 die- bello grosso fa la sua parte nell’alzare l’ago dove Benelli non ha assolutamente rispar- tro. della bilancia. miato come abbiamo visto nella descrizio- Le manovre di parcheggio sono semplici, ne tecnica della moto, ben tarate e pronte grazie alla sella bassa e al peso non da smil- I cerchi, entrambi da 17 pollici, sono in lega La 502C è lunga complessivamente 2240 mil- ad assorbire le tante asperità delle stradine za ma ben bilanciato, e se proprio dovesse di alluminio e calzano pneumatici da 120/70 limetri, larga 950 e ha un’interasse di 1580. dell’entroterra su cui le abbiamo messe alla capitare di “appoggiarla” ci sono di serie i e 160/60. Un posteriore più generoso le prova. tamponi paracolpi che preservano l’integrità avrebbe dato un look più aggressivo, ma la Come va? Corposo, piacevole, lineare e sempre pronto della cruiser Benelli. Sono un po’ invadenti guida non ne avrebbe giovato in termini di La prima sensazione in sella parla di comfort il motore - dal rombo anche un po’ irriveren- all’occhio ma sicuramente utili - anche se si

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spera di no - soprattutto se si è alle prime opaco che potete vedere alla fine del video. armi! Pro Buone nuove anche per le tasche: la 502C Linea, motore, freni, fari LED, sospensioni, percorre circa 24 chilometri con un litro di prezzo carburante, numeri che visto l’immenso ser- batoio si traducono in quasi 500 chilometri Contro di guida senza pensieri, ma questo dipende Strumentazione poco leggibile con luce di- da quanto volentieri ruotate la manopola retta, frenata posteriore blanda, qualche del gas. dettaglio perfettibile.

Concorrenziale anche il prezzo di 5.990 euro per le due colorazioni disponibili: il nero opaco oggetto della nostra prova e il rosso

ABBIGLIAMENTO PIÙ INFORMAZIONI

CASCO X-LITE X-1004 ULTRA CARBON MOTO: BENELLI 502C

GIACCA IXON ILANA LUOGO: RIMINI E DINTORNI

GUANTI IXON PRO ARROW LADY TERRENO: MISTO EXTRAURBANO

SCARPE IXON BULL WP LADY METEO: VARIABILE, 10°/15°

JEANS ALIKE BY WHEELUP FOTO: ORAZIO TRUGLIO

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DUCATI STREETFIGHTER V4: ECCO IL PROTOTIPO PER LA PIKES PEAK

Ecco la Ducati V4 per la Broadmoor Pikes Peak International Hill Climb race 2019: è il prototipo della futura Streetfighter V4

Come ci ha promesso in un video di qual- studio dell’aerodinamica sui pannelli la- che giorno fa, Ducati ha svelato il pro- terali, con due vistose appendici studiate totipo della Streetfighter che debutterà per dare stabilità a un modello che si pre- Cquest’anno alla Pikes Peak. I nostri az- annuncia velocissimo. zardi sul nome si sono rivelati clamorosa- mente sbagliati, i contenuti sono invece “Lo Streetfighter V4 sarà una delle prota- quelli: una Ducati Panigale V4 spogliata, goniste della Ducati World Premiere 2020” con linee al momento camuffate da uno dichiara Claudio Domenicali, Amministra- schema a Pixel per nascondere quella che tore Delegato Ducati. “Lo Streetfighter sarà l’estetica definitiva, attesa per EICMA V4 è la Panigale per la guida su strada; 2019 su un modello che arriverà nelle con- non c’era quindi scenario migliore della cessionarie nel marzo 2020. Broadmoor Pikes Peak Internatonal Hill Climb per quello che sarà lo streetfighter Il motore è naturalmente quello della più prestazionale che sia mai stato messo 1100 stradale e non il 1000 della V4R, ma in produzione”. quello che la accomuna alla Homologa- tion Special utilizzata in Superbike è lo

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BENELLI LEONCINO 250: ARRIVA ORA IN VENDITA

Arriva finalmente nelle concessionarie la Benelli Leoncino 250 presentata all’ultima Eicma. E’ disponibile nelle colorazioni bianca, antracite e rosso al prezzo di 3.490 eurot

Presentata una prima volta a Eicma 2017, la 25,8 cv a 9250 giri e di 21 Nm a 8000 giri. Il Benelli Leoncino 250 è stata esposta nella telaio è un traliccio in tubi d’acciaio e in ac- sua versione definitiva a novembre dell’an- ciaio è anche il forcellone. Il gruppo ottico Pno scorso durante Eicma 2018. Ora arriva full led è rinnovato rispetto alla Leoncino nelle concessionarie al prezzo di 3.490 euro 500, mentre la strumentazione è digitale. Il f.c., nelle colorazioni a base bianca, antracite reparto sospensioni si affida a una forcella e rosso. rovesciata con steli da 41 mm e di a un mo- Ispirata alla Leoncino 500, la 250 è una na- noammortizzatore centrale ed escursione di ked con estetica classica che mixa alcuni 53 mm. L’impianto frenante vede un disco temi stilistici moderni. E’ spinta da un mo- singolo flottante anteriore da 280, con pinza tore monocilindrico quattro tempi 250, raf- a quattro pistoncini, e il disco posteriore da freddato a liquido e condiviso con gli altri 240 mm. I cerchi in lega di alluminio da 17 modelli da un quarto di litro della gamma pollici calzano pneumatici da 110/70-R17 e Benelli. La distribuzione è bialbero e 4 valvo- 150/60-R17. le, ha iniezione elettronica con corpo farfal- lato da 37 millimetri di diametro, frizione in Guarda il listino del nuovo della bagno d’olio e cambio a 6 velocità. Potenza Benelli Leoncino 250 e coppia massima sono rispettivamente di GUARDA TUTTE LE FOTO

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HUSQVARNA ENDURO FE E TE 2020: NOVITÀ TECNICHE, E ARRIVA LA 150 A INIEZIONE

Oltre ad avere sospensioni WP aggiornate nel- La gamma enduro 2020 la taratura, tutti i modelli 2020 della gamma di Husqvarna , enduro di Husqvarna Motorcycles mostrano Ouna ergonomia evoluta. Da segnalare, tra le i modelli TE ed FE, hanno novità, interventi nel telaio, nel telaietto po- sviluppi chiave a livello telaio, steriore, al link del monoammortizzatore e alle plastiche. sospensioni e motore. Dopo le pionieristiche TE 250i e TE I telai di tutti i modelli hanno rigidezza fles- sionale e torsionale incrementata, assieme 300i, arriva l’inedita TE 150i ai nuovi e più leggeri telaietti in composito con la tecnologia di iniezione a base carbonio, la ciclistica vede migliora- te stabilità, maneggevolezza e feeling. Sono per motori a 2Tt nuovi anche i supporti motore sulle teste.

La forcella WP XPLOR da 48 mm e il monoam- mortizzatore WP XACT, entrambi aggiornati, offrono regolazioni immediate e accessibili, uno smorzamento più costante e miglior resi- stenza al fondo corsa: le loro prestazioni sono ulteriormente migliorate dal leveraggio po- steriore, che riduce l’altezza della sella sem- plificando la guida sui terreni più tecnici.

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migliore controllo del retrotreno e minore I motori sono stati rinnovati sull’intera altezza sella gamma, così come gli impianti di scarico • Impianti di scarico interamente nuovi per ed i cablaggi elettrici. prestazioni e durata ottimali A fianco delle TE 250i e TE 300i arriva ora l’i- • Nuova sella che pone il pilota 10 mm più nedita TE 150i (nella foto qui sopra), che con- vicino al terreno divide la stessa tecnologia di iniezione per • Impianto di raffreddamento migliorato, motori 2T. Con un peso inferiore alle versioni con i radiatori più bassi di 12 mm a 4T, questa moto ha una ciclistica svelta e un • Nuovo stile all’avanguardia delle plasti- motore potente. Ed è dotata di avviamento che che offre una nuova e migliore ergo- elettrico. nomia I motori delle FE 450 e FE 501 ricevono una • Motori 4T aggiornati per offrire maggiori nuova testa, mentre le FE 250 e FE 350 sono prestazioni e miglior guidabilità state oggetto di diffuse migliorie. • Motori TE 250i e TE 300i ruotati di 1° in avanti per una miglior aderenza della ruo- La gamma enduro MY20 riceve inoltre nuove ta anteriore plastiche e grafiche. Le sovrastrutture più snel- • Cilindro TE 250i e TE 300i rivisto per pre- le, unitamente alla riduzione di 10 mm dell’al- stazioni 2T di livello superiore tezza sella, offrono un’ergonomia migliore nei movimenti e una posizione in sella che dà La nuova gamma enduro Husqvarna MY20 sarà maggiore fiducia. disponibile in tutto il mondo a partire dalla fine di giugno 2019. Cosa cambia sulle Husky Enduro 2020 Vedi il listino del nuovo e le offerte • Nuovo telaio su tutti i modelli, con au- Husqvarna Enduro mentata rigidezza flessionale e torsionale • Modello TE 150i a iniezione elettronica di Vedi le offerte dell’usato per i mo- benzina delli Enduro di Husqvarna • Nuovo telaietto in due pezzi sull’intera gamma, più leggero di 250 g • Forcella WP XPLOR aggiornata, con nuovo pistone centrale e diversa taratura • Monoammortizzatore WP XACT aggiorna- to, con nuovo pistone principale e diversa GUARDA TUTTE LE FOTO taratura • Nuova geometria del leveraggio, per un

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TRIUMPH ROCKET III GT 2.500: SFIDA ALLE ALTRE BIG CRUISER. ECCO QUALI SONO

Giusto quindici anni fa iniziavano a circolare sulle Sarà presentata a breve la nostre strade le prime Triumph Rocket III. Si trat- nuova Triumph Rocket III, l’iper tava della moto di serie di maggiore cilindrata co- Gstruita sino a quel momento: 2.294 cc. cruiser spinta da un “tre cilindri” di ben 2.500 cc che sposta Una cubatura record, perché quella moto nasceva per soddisfare le richieste dei motociclisti ameri- ancora più in alto il record di cani, particolarmente sensibili al concetto di big cilindrata e coppia motrice in is better, sia che si parli di moto cruiser come di altri mezzi che si muovano su ruote campo motociclistico. Sfidando

BMW, Harley-Davidson, Honda Poche settimane fa Triumph ha presentato la nuova edizione di quella particolarissima triciin- e tante altre... drica: la Rocket 3 TFC. Si tratta di una serie limita- ta a 750 esemplari, che introduce la nuova Rocket 3 completamente rivista nel motore, maggiorato stavolta a 2.500 cc, riprogettata nella ciclistica e ridisegnata nell’estetica. Quella moto è di fatto la base per la versione stan- dard, la Rocket 3 GT, che è stata pizzicata in Cro- azia durante un test: una moto che quasi certa- mente vedremo a breve in forma ufficiale, pronta a entrare in produzione per essere venduta entro di Maurizio Gissi

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l’autunno prossimo. passato. Inizialmente la cilindrata proposta In quindici anni la Rocket III - che nel frattem- era di 1.600 cc, ma un focus con motociclisti po ha perso la numerazione romana almeno americani suggerì di superare i due litri di nei comunicati stampa - è evoluta, ma senza cilindrata. Un modo per arrivare ad avere il cambiare la sua impostazione iniziale, fatta di doppio della coppia di una V4 Yamaha V-Max. esclusività motoristica – è la sola tre cilindri con disposizione longitudinale al mondo – La Rocket III venne presentata nel 2003, ed forte di una coppia mostruosa e di tanto con- entrò in produzione l’anno dopo. I suoi nu- creto metallo. Assieme a poche altre super meri erano: cilindrata 2.294 cc, 140 cavalli di big bore compone il nucleo delle cruiser di potenza a 5.750 giri, la coppia di 200 Nm a soli maxi cilindrata, un segmento che soprattutto 2.500 giri, il pneumatico posteriore largo 240 in Nord America continua ad avere uno spazio mm e il peso di 350 kg. La metà della produ- rilevante e reso ancora più importante dal fat- zione di quell’anno fu venduta negli Stati Uni- to che i prezzi di quei modelli, e quindi i ricavi, ti, in Italia il prezzo era di 17.790 euro. sono maggiori di altri. Nel 2008 arrivò la versione Touring, successi- Un po’ di Rocket Story vamente fu il turno della Roadster, e nel 2013, Triumph è arrivata dopo molte altre marche grazie ad alcuni aggiornamenti, il motore salì nel gruppo delle cruiser di grossa cilindrata, alla potenza di 148 cavalli e la coppia al re- e quindi ha voluto/dovuto alzare ben bene cord di 221 Nm a 2.750 giri. Nel 2005, per il de- l’asticella. cennale del modello, venne lanciata la Rocket Il progetto di questa moto è iniziato nel 1998, X: 500 esemplari nel mondo. messo a punto un anno dopo, e con lo stile In Italia alcune big cruiser non sono più distri- definito nel 2000. buite, o sono uscite di produzione. E’ il caso L’idea era quella di una moto costruita attor- della Honda VTX 1800 (fuori produzione dal no al motore e in un segmento, quello delle 2006), Kawasaki VN 2000 (2.053 cc, in vendi- grosse cruiser all’epoca numericamente im- ta fino al 2010), Suzuki Intruder M1800 (c’era portante negli USA. Un frazionamento caro fino al 2017) e Yamaha XVS 1900 Midnight (di- alla storia recente di Triumph, il tre cilindri sponibile fino al 2016). appunto, ma con una originalissima dispo- sizione longitudinale che poteva soddisfare Le concorrenti della Rocket III una cilindrata monstre senza penalizzare gli La BMW K 1600B, dove la lettera B sta ingombri, oltre che aprire a una estetica mec- per bagger, è in vendita dal 2017, ed è costrui- canica mai vista prima, se non nel lontano ta sulla piattaforma K, quella con motore a sei

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cilindri in linea frontemarcia, con attenzione e il suo “sei cilindri” eroga 17 kgm di coppia al mercato USA. Ha cilindrata di 1.618 cc, peso a 4.400 giri, mentre la potenza è contenuta a a secco di 336 kg, ed eroga 160 cavalli a 7.750 126 cavalli, ma a soli 5.500 giri. tLa versione giri, con coppia massima di 175 Nm a 5.250 Tour DCT è dotata anche di esclusivo sistema giri. E’ in vendita a partire da 23.750 euro. Air-Bag. Prezzo a partire da 26.580 euro.

La Ducati XDavel S è l’interpretazione La Indian Chieftain Dark Horse, pro- sportiva, tipica della marca bolognese, del dotta dal 2017, è in toto una Chieftain, ma con concetto cruiser. Non punta sulla maxi cilin- diverso allestimento. Adotta lo stesso motore drata (il V2 desmo è un 1.262 cc) e nemmeno V2 Thunder Stroke di 111 pollici cubi (1.811 sulla massa importante (pesa 247 kg in ordi- cc), con trasmissione finale a cinghia dentata, ne di marcia) ma il suo bicilindrico a fasatura coppia massima di 16,5 kgm a meno di 3.000 variabile fornisce 156 cavalli e la coppia di 13 giri, e potenza di oltre 80 cavalli. Pesa 341 kg kgm, in questo caso a 5.000 giri. Costa 23.790 dichiarati a secco, e costa 21.490 euro. euro. Si posiziona nello stesso segmento, ma con Novità 2019, la Harley-Davidson FXDR numeri meno roboanti. Nel senso che la 114 è la Softail più sportiva di sempre. Il mo- Moto Guzzi Audace 1400 ha un bici- tore V-Twin Milwaukee-Eight 114 (1.868 cc è lindrico di “soli” 1.380 cc, anche se l’imposta- la cilindrata convertita dai pollici cubi della zione generale non è poi così distante. Il suo sigla) è l’americana più simile al concetto Dia- V2 trasversale eroga 96 cavalli a 6.500 giri, e vel Ducati. Certo, dimensione, pesi e struttura la coppia è di 12 kgm a 3.000 giri. Pesa 299 kg, non sono gli stessi (303 i chili di peso in ordine dichiarati in ordine di marcia, e con lo stesso di marcia), ma il suo V di 45° con distribuzio- motore 1400 c’è la versione bagger MGX 21. La ne ad aste e bilancieri fornisce oltre 16 kgm Audace è in vendita a 19.790 euro. di coppia a 3.500 giri. Il listino parte da 25.300 euro. Nonostante Polaris Industries - proprietaria Anche la novità 2018, appartiene al segmento del marchio americano - abbia fermato la bagger. Netta evoluzione tecnica rispetto alla produzione di Victory Motorcycles, le moto serie precedente, telaio e sospensione ante- costruite fino a circa 18 mesi fa continuano riore sono inediti, il motore è stato compatta- a essere in vendita nel mondo, e Polaris, pro- to, la famosa sei cilindri boxer giapponese ha prietaria anche del marchio Indian, ha garan- cilindrata di 1.833 cc e la trasmissione finale tito la fornitura di parti di ricambio Victory per GUARDA TUTTE LE FOTO ad albero come la Rocket 3, la BMW K1600 e dieci anni. la Guzzi 1400. Pesa 365 kg in ordine di marcia, La Victory Judge è probabilmente la più

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vicina alla Rocket 3 GT nella gamma dell’ormai ex costruttore dello Iowa. Il suo V-Twin raffreddato ad aria è un 1.731 cc capace di 15,3 kgm di coppia massima a 3.000 giri. La Judge pesa 346 kg in ordi- ne di marcia, ed è in vendita a 16.490 euro.

La Yamaha VMAX, riferimento storico per le muscle cruiser, è giunta alla sua ultima edizione nel 2008 - riprogettata da cima a fondo - ed è usci- ta di produzione nel 2017 con una piccola serie speciale. Il suo V4 ha una cilindrata di 1.679 cc ed erogava la bellezza di 200 cavalli di potenza, la moto pesava 310 kg e costava 18.990 euro.

Presentata a Villa d’Este in veste di concept, la BMW R18 è la futura proposta della famiglia big cruiser. Se la moto di serie dovrebbe ispirarsi molto allo stile di questo concept, è certo che il motore sarà un boxer di 1.800 cc ma sempre con il raffreddamento ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri. Difficilmente avrà numeri impor- tanti in fatto di potenza, ma vista la destinazione custom – nella più ampia accezione del termine – la coppia dovrebbe essere importante. Come ci si aspetta, appunto, da una cruiser di grossa cilin- drata.

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VITTIME INCIDENTI STRADALI: IN CITTÀ IL 29% SONO MOTOCICLISTI

Sono state 9.500 le persone morte in Europa nel E’ quanto emerge dal rapporto corso del 2017 in incidenti stradali sulle strade europeo sugli incidenti sulle urbane, e il 70% dei decessi riguardano gli utenti Sdeboli: pedoni, ciclisti e motociclisti strade urbane. In Italia il 71% delle vittime è rappresentato E’ quanto emerge dal rapporto ETSC (European Transport Safety Council, scaricabile inte- da pedoni (31%), motociclisti gralmente qui) che raccoglie annualmente le (29%) e ciclisti (11%). La media statistiche degli incidenti stradali in 26 paesi d’Eu- ropea. europea, per i motociclisti, è L’ultima analisi riguarda il 2017 e per l’Italia ha molto inferiore. C’è ancora contribuito l’intervento del Ministero dei Traspor- ti. La ETSC è un’organizzazione no-profit indipen- molto da fare dente, fondata nel 1993, che ha sede a Bruxelles ed è focalizzata alla riduzione del numero di morti e feriti nel settore dei trasporti privati e pubblici in Europa. Fornisce una fonte di consulenza da parte di esperti in materia di sicurezza dei trasporti alla Commissione europea, al Parlamento europeo e agli Stati membri. I macro dati raccontano che oltre alle 9.500 vittime citate sopra, nel 2017 e sempre in ambito urbano ci sono stati 100.000 feriti con lesioni significative. di Maurizio Gissi

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Anche in questo caso la media europea vede tanti). In Europa dal 2010 al 2017 le morti sulle al primo posto gli utenti deboli con l’incidenza strade urbane si sono ridotte della metà rispet- del 70%. to ai decessi registrati sulle strade urbane. Re- stando in Italia la riduzione media delle vittime E in Italia? nel periodo 2010-2017 è stata del 2,7%, un po’ Per quanto riguarda l’Italia, le vittime sono sta- meglio della media europea che ha visto un te 1.467 su una popolazione nelle aree urbane -2,24%. Lo studio evidenzia come la Romania stimata in 51.198.081 persone. registri il più alto tasso di mortalità (105 vittime Al primo posto per mortalità ci sono i pedoni ogni milione di abitanti): quattro volte più del- (31%), seguiti da motociclisti (29%), automo- la media UE. All’opposto i Paesi più sicuri sono: bilisti (28%), ciclisti (11%) e altri (2%). Il 71% Svezia, (9 morti per milione di abitanti), Gran è costituito dagli utenti deboli, vicino al dato Bretagna (11), Olanda (13), Irlanda e Spagna dell’Europa a 26 paesi: 70%. Cambiano però i con 14. Lo studio dell’ETSC comprende venti rapporti, che a livello europeo vedono nell’or- raccomandazioni destinate alle autorità euro- dine pedoni (39%), automobilisti (25%), moto- pee e nazionali. Tra queste ci sono: ciclisti (19%, quindi ben 10 punti percentuali in Estendere anche a ciclisti e pedoni nozioni di meno) e ciclisti (12%). educazione stradale e la consapevolezza dei La quota italiana del 29% è composta per il rischi che si corrono sulla strada 24% da motociclisti/scooteristi e per il 5% da Promuovere la tolleranza zero nell’uso di dro- ciclomotoristi. Negli ultimi anni il numero dei ghe e alcolici per tutti gli utenti della strada, motocicli è aumentato in Italia: +3,6% rispetto compresi i ciclisti il 2015 e +7,5% rispetto al 2010. Il parco circo- Incoraggiare i ciclisti a indossare il casco e a lante vede un motociclo ogni nove abitanti e utilizzare una adeguata illuminazione di notte un ciclomotore ogni sette. Limitare la circolazione dei veicoli commerciali In Italia il 36% dei motocicli, moto e scooter, è pesanti nelle aree urbane in determinati orari registrato in città capoluogo: quindi l’inciden- e riservare loro percorsi dedicati za è di un motoveicolo ogni 7,4 abitanti. No- Inserire nei bandi degli appalti pubblici per i nostante la mobilità condivisa sia in aumento servizi urbani, tra i requisiti necessari, l’Emer- nei centri urbani, ben l’85% degli spostamen- gency Braking con rilevamento di pedoni e ti urbani del 2017 è stato effettuato con auto ciclisti private, contro il 9% percorso dai mezzi a due Migliorare la sicurezza delle infrastrutture, so- ruote motorizzate nelle grandi città (quelle con prattutto agli incroci degli svincoli pericolosi oltre 250.000 abitanti) e contro il 4% nelle città GUARDA TUTTE LE FOTO di medie dimensioni (da 50.000 a 250.000 abi- Visualizza le tabelle riassuntive

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HONDA CB FOUR: DODICI CB1000R SPECIAL PER I 50 ANNI DEL 4 IN LINEA

Dodici speciali Honda CB1000R da tutta Europa esposte al Wheels & Waves 2019 di Biarritz per questa celebrazione. Nel 1969 arrivava la prima CB 750 Four lanciava il motore Honda a quattro cilindri in linea

Evento internazionale con edizioni in CB1000R customizzate esposte allo stand Giappone e Stati Uniti, il Wheels & Waves Honda comprendono tre interpretazio- è un happening motociclistico contamina- ni del contest Dream Garage organizzato Eto delle passioni per il surf, lo skateboard da Honda Spagna per la sua rete di con- e la musica che si tiene nella città basca cessionari. Alfredo ha grafica ispirata alle francese di Biarritz. moto di Freddie Spencer e realizzata da Hakuba Motos. A 50 anni dall’arrivo in vendite della famo- Dalla Svizzera sono arrivate due interpre- sa CB 750 Four, la prima moto a quattro tazioni della CB1000R dall’indole opposta. cilindri in linea di grande diffusione e pie- La CB1000R‑adical, realizzata da Fuhrer- tra miliare nello sviluppo della moto mo- Moto e Gannet Design, è un’aggressiva derna, Honda ha voluto celebrare questo streetfighter con verniciatura camouflage anniversario esponendo al Wheels & Wa- di Walter Oberli e cerchi in fibra di carbo- ves - che si sta svolgendo in questi giorni nio della Rotobox. - dodici tra le migliori customizzazioni eu- La Africa Four gioco invece con il look of- ropee della CB1000R, ovvero modello di froad di un’Africa Twin ottenuto con cer- punta della gamma Neo Sports Café che chi color oro, forcella prelevata da una prosegue la stirpe dei motori a quattro CRF450R e verniciatura tricolour HRC. cilindri in linea della casa. Alcune delle Dall’Italia arrivano la CB1000R Limited

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Edition, realizzata in 350 esemplari numerati per il mercato europeo, e la Tribute, con ver- niciatura color oro uguale alla CB750 Four e cerchi a raggi della Jonich, entrambe realizza- te da Honda Italia nello stabilimento italiano di Atessa. Infine, la Pedrosa Replica, con verniciatura Repsol e scarico stile MotoGP: un omaggio alla carriera dell’ex hondista re- alizzata dal concessionario Moto Macchion di Legnano in collaborazione con SC-Project.

Altre quattro CB1000R arrivano dalla Francia, compresa una tenebrosa “all black edition”, realizzata dal locale concessionario Honda di Biarritz 3C Motos.

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48 MOTO.IT MAGAZINE N. 386 MOTO.IT MAGAZINE N. 386 49 EDITORIALE EDITORIALE

Il Panel dei giudici FIM, quello guidato da Nico Cereghini Freddie Spencer, non ha ritenuto di dover intervenire sulla vicenda Lorenzo, mentre ha sanzionato Smith che in un’altra fase della gara al Montmelò ha sbagliato una ROSSI, LORENZO frenata colpendo violentemente il compa- gno di squadra Espargaro. Inconcepibile E GLI ERRORI PESANTI strabismo. Io credo che il Panel avrebbe dovuto assolutamente investigare come è Valentino è stato falciato eppure non ha attaccato Jorge. Io sono per una nelle sue prerogative: poi avrei anche po- sanzione: nei primi giri, con tanti piloti vicinissimi, ai piloti va chiesta la lucidità tuto accettare un’assoluzione (pur conte- e anche qualcosa in più: margine nella guida. La severità è necessaria standola), ma l’indifferenza mi pare proprio inaccettabile. Ripeto: in quella situazione di di Nico Cereghini gara occorre la massima attenzione da par- te dei piloti, ma la stessa attenzione ce la Ciao a tutti! Lo dico subito: per me Lorenzo molto pericolosi: ne consegue che ai piloti aspettiamo anche dai giudici. Si valuti il fat- va certamente sanzionato. Potrebbe basta- è richiesta non solo la lucidità, ma anche to e poi si pubblichino le osservazioni, as- re l’arretramento all’ultimo posto in griglia un consistente margine nella guida. Se tutti solutorie o meno. Sempre. Valentino è stato Cnel prossimo GP, non chiederei punizioni andassero al 100 per cento nei primissimi morbido con Jorge. Come Marquez, ma per più severe, ma sono convinto che un errore giri, ogni domenica avremmo mezzo schie- il campione del mondo è più facile, essendo del genere nelle prime battute della corsa ramento all’ospedale perché gli inevitabili beneficiario e non vittima dell’errore. Ca- non possa e non debba passare come un incroci di linea, gli inciampi, gli scarti e i pisco Rossi: di errori ne ha visti tanti nella semplice incidente di gara. Naturalmente la contatti si risolverebbero sempre con cadu- sua lunghissima carriera e qualcuno lo ha discussione è aperta e i punti di vista sono te di gruppo e investimenti. Nei primi giri, anche fatto, tipo quello con Stoner sul ba- diversi: Zam non vorrebbe sanzioni, per Va- da che mondo è mondo –o da che moto è gnato a Jerez nel 2011, che qualche lettore lentino Rossi è un errore che può capitare moto- si viaggia all’80-90 per cento. Lo fa- ha subito maliziosamente ricordato. Credo a tutti e non servono penali, per Marquez cevamo quando le piste erano pericolose, che il Dottore abbia poca voglia di rinfo- non è successo niente di speciale; invece lo si deve fare anche oggi perché le botte e colare le polemiche, che inevitabilmente Vinales ha chiesto per Lorenzo l’ultima ca- le fratture fanno male nello stesso modo. Si montano a livelli esagerati quando lui è al sella in griglia ad Assen, mentre Dovizioso può sempre sbagliare, naturalmente, e tan- centro della scena. A caldo si è arrabbiato ha sottolineato la mancanza di lucidità del te altre gare saranno falsate dalle cadute, moltissimo, naturalmente, e rivedendo le 99 e chiede per questo una punizione. E an- ma è proprio per questo che un pilota deve immagini nel box ha imprecato furioso. Poi che i lettori si dividono. Dico la mia. Nelle tenersi del margine nei primi giri quando si è saggiamente tenuto fuori. prime fasi della gara, con i piloti vicinissimi, tutti i piloti sono molto vicini. gli errori e i contatti sono potenzialmente ASCOLTA L’EDITORIALE EDITORIALE DI NICO EDITORIALE

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MARC MARQUEZ VINCE IL GP DI BARCELLONA

Marquez vince facile a Barcellona dopo che Lorenzo in staccata abbatte Rossi, Dovizioso e Vinales

di Giovanni Zamagni

MONTMELO’ - Vittoria in solitario per Marc l’atro, è la seconda volta che Lorenzo si fa pren- Marquez, davanti a Fabio Quartararo e Danilo dere dalla foga: era caduto nelle FP3 in Qatar, Petrucci, in una gara rovinata da una scellerata quando cadde subito al primo giro, facendosi Mmanovra di Jorge Lorenzo, che al secondo giro male, ed è successo oggi, dopo che Lorenzo era è caduto centrando Andrea Dovizioso, Maveri- scattato nerissimo dalla quarta fila. Mai Jorge ck Vinales e . 11esimo Andrea si era trovato così avanti con la Honda, mai Iannone. GP totalmente falsato e poi inguarda- sembrava così a suo agio con questa moto, ma bile: voto 4. quando è arrivato alla curva dieci, la sinistra da prima che immette nello “stadio”, è arrivato a L’errore di Jorge Lorenzo è uno di quelli che non una velocità folle e per non centrare Dovizioso, si possono giustificare. “Uno sbaglio così lo fa appena superato da Marquez in quell’istante, un ragazzino al debutto, non un cinque volte ha pinzato fortissimo: la chiusura dell’avantre- campione del mondo come lui ama sottoline- no è stata assolutamente inevitabile, le conse- are sempre” commenta durissimo il team ma- guenze disastrose per Dovizioso, Vinales (era nager Yamaha Maio Meregalli. “Ho sbagliato, esterno a Dovi) e Rossi, era leggermente dietro avrei voluto cadere da solo” si è scusato Loren- a Lorenzo dopo la sua staccata folle. Se non zo. Non avrebbe potuto dire altro, perché il suo altro, anche se involontariamente, Lorenzo ha sbaglio è davvero difficile da giustificare. Tra fatto gioco di squadra…

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DOMINIO TOTALE A quel punto, con il casino alle sue spalle, Marquez ha potuto imporre il suo ritmo a piacimento, al- lungando fino a oltre tre secondi di vantaggio. E allunga anche in classifica generale: adesso ha 37 punti di vantaggio su Dovizioso, che si sarebbe gio- cato quanto meno il podio. Quella di Lorenzo è una brutta botta anche sull’equilibrio del mondiale.

GRANDISSIMO QUARTARARO, GRANDE PETRUCCI Fuori tre protagonisti sicuri, la sfida è stata bella per il secondo posto, con in evi- dente difficoltà, ma bravo a sfruttare il motorone della Ducati, decisamente più veloce di quello di Rins e Quartararo. Rins ci ha provato in tutti i modi e quando è riuscito a passare, sembrava potesse allungare. Invece, è andato in crisi con le gomme, è stato risucchiato in terza posizione e in un estremo tentativo al 18esimo giro, è finito lungo, perden- do parecchi metri e finendo in affanno al quarto posto, con Mir sesto. Il secondo posto di Petrucci, però, è durato pochissimo, perché Quartararo l’ha infilato e ha allungato, con Danilo comunque bra- vissimo a tenere botta fino alla fine. Bravo Danilo, adesso quarto nel mondiale a soli 5 punti dal com- pagno di squadra. Caduti Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli, 11esimo Andrea Iannone, che è riuscito a prendere paga an- che dalla KTM di .

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DANILO PETRUCCI: “TERZO A BARCELLONA VALE UNA VITTORIA”

Petrucci sale per la 3° volta consecutiva sul podio. Il pilota Ducati ha tratto giovamento dalla carambola innescata da Lorenzo, ma ci ha messo anche molto del suo nella gestione delle gomme e nella lotta con Rins

di Giovanni Zamagni

Danilo Petrucci finisce per la 3° volta consecu- pensavo fosse oggi il favorito, ho provato a te- tiva tra i primi tre della MotoGP. Il pilota della nere Marc ma perdevo 3-4 decimi al giro”. Ducati ha tratto giovamento dalla carambola Dinnescata da Jorge Lorenzo, che, di fatto, gli Raccontaci la carambola che si è e riesce a fare punti pesanti. Noi accusiamo Dopo questa striscia positiva di ri- ha aperto la strada verso il podio. Ma Danilo verificata proprio davanti a te? dei limiti nell’adattare le gomme alla pista. Da sultati come cambia il rapporto con in gara si è dimostrato solido, attento alla ge- “Per Lorenzo questa era una gara decisiva. Era venerdì c’era molta polvere, bastava vedere Ducati per il 2020? stione delle gomme e deciso nel difendersi da molto aggressivo, ha staccato tardi. Io in quella quanta polvere avevamo sulle nostre visiere. “Non abbiamo ancora parlato della prossima Rins. curva ho frenato molto forte e mi sono sposta- Senza grip non potevamo essere tra i più rapi- stagione. Farò presente questi risultati (scher- to per anticipare la linea. Lorenzo ha frenato di”. za). La mia forza è quella di non pensare a que- “Sono consapevole che per il team non sia sta- ancora più forte e mi sono detto? Se riesce a ste cose. Se basteranno le performance bene, ta la giornata migliore, per quanto successo ad girare a quella velocità entro ai box e mi cam- Non ti era mai successo di salire sul altrimenti me ne farò una ragione. In MotoGP Andrea. A livello personale ho fatto il massimo. bio... Mi spiace per Maverick e Dovi che sono podio 3 volte di fila... vanno considerate tante cose. Io farò di tutto L’incidente mi ha aiutato, ma per la gara ero finiti a terra senza colpe”. “Beh, non mi era mai successo di avere una per convicerli a tenermi”. abbastanza fiducioso. Ho scelto subito le soft moto ufficiale... E’ difficile quando lotti con mentre altri piloti sono stati nel dubbio fino Dopo la vittoria di Marquez il Mon- armi pari, figuriamoci con un mezzo inferio- Ora Assen: altro podio? alla partenza. Credo sia stata la scelta giusta, diale è chiuso? re. Oggi, prima della partenza, mi sono detto: “Assen mi piace, ho fatto già podio. Stiamo anche se nei primi giri sono stato meno veloce. “Andrea oggi ha perso tanti punti. Marc anche un podio, in termini di difficoltà, vale più della lavorando bene sia nel box che a casa”. Dopo aver lottato con Rins, che sinceramente quando non è il favorito ci mette tanto del suo vittoria del Mugello. È una bella soddisfazione arrivare a casa e mettere la coppa sul tavolo”.

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JORGE LORENZO: “ERO TROPPO ECCITATO”

Jorge ammette l’errore: “Ho provato a passare Vinales nel momento e nel posto sbagliato. Capisco chi non accetta le scuse: ho reagito così anch’io in passato”

di Giovanni Zamagni

MONTMELO’ - Si può criticare Jorge Loren- per non stare troppo vicino a Marquez, io zo per mille motivi, può essere considerato ho preso la scia e ho cercato di superare simpatico o antipatico, ma la sua onestà e Maverick, ma l’ho fatto nel momento e nel Msincerità non devono e non possono essere posto sbagliato, perché quella è una cur- cosa più brutta non è la mia caduta, ma tuo, ma anche che Dovizioso e Vi- messe in dubbio. Lorenzo è un pilota cor- va “aggressiva”, dove ci sono sempre tanti quella di altri tre piloti, alcuni in lotta per nales erano un po’ fuori traietto- retto e un ragazzo “limpido”, non è uno che contatti e spesso ci sono degli incidenti. il campionato, mentre io non ho niente da ria. cerca scuse. Dice quello che pensa, senza Era capitato a me con Iannone nel 2016 perdere. Purtroppo quel tipo di curva crea “Come sempre in questi casi, le opinio- secondi fini: il suo errore al secondo giro è (allora Andrea venne penalizzato parten- e creerà sempre problemi”. ni sono differenti, ognuno ha la sua idea. stato enorme, ma quello che ha detto nel do ultimo nel GP successivo, NDA), si ve- Quella è una curva a imbuto e questi in- dopo corsa è assolutamente apprezzabile. dono spesso contatti in tutte le categorie. Sei andato a scusarti nel box Ya- cidenti possono capitare: il mio errore è Forse ero troppo eccitato di essere lì, in maha e in quello Ducati: le tue stato non tenere in considerazione questo Il pilota Lorenzo esce male da quella posizione, e di essere veloce. Non scuse sono state accettate? aspetto, in quel punto devi essere più con- questo GP, l’uomo può andare in ho fatto nessuna pazzia, ma davanti a me “Mi sono scusato perché è giusto farlo e lo centrato. Rossi ha detto più o meno le mie giro a testa alta. c’erano troppi piloti, non l’ho tenuto bene dovevo fare. Ma capisco anche che le scuse stesse cose su quella curva, ma la colpa “Sono partito molto bene, sono riuscito a in considerazione. Vedevo la Ducati di Do- possano non essere accettate in quel mo- è mia. Ho parlato con Dovizioso, mi sono recuperare subito parecchie posizioni. Mi vizioso avvicinarsi sempre di più e per non mento”. scusato, così come l’ho fatto con Vinales, sentivo molto bene sulla moto; uscendo prenderlo ho frenato più forte e si è chiu- ma capisco bene la sua reazione, anch’io dalla nove, Vinales ha chiuso un po’ il gas so l’anteriore. Purtroppo può capitare. La Marquez ha detto che l’errore è ho reagito così in passato”.

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JORGE LORENZO FA STRIKE: LE REAZIONI

Dovizioso, Rossi, Vinales, Marquez, Meregalli e Ciabatti commentano lo sbaglio di Jorge al secondo giro

GUARDA IL VIDEO di Giovanni Zamagni

MONTMELO’ - Non c’è contenzioso su quanto in là. In se stesso, il suo è stato un piccolo fatto da Jorge Lorenzo: ha sbagliato, punto e errore, ma se fai quella cosa al secondo giro basta. Non c’è da discutere, le immagini sono in quella curva è un grande sbaglio. Non ha Mchiarissime, non lasciano dubbi. Dopo un fatto il matto, ma in quel momento non era episodio così, però, è inevitabile, che ci siano troppo lucido: una staccata così, un pilota opinioni differenti: non sulla dinamica, ma come lui la può gestire tranquillamente, ma sul tipo di errore e sull’eventuale sanzione. in quel contesto non puoi fare niente. Quel- Ecco, in ordine sparso, un po’ di reazioni del la è una staccata difficile anche quando sei paddock, iniziando, naturalmente, dai piloti da solo, in gruppo lo diventa ancora di più. coinvolti. Questo è gravissimo: non devi fare quella manovra al secondo giro, con 4 piloti davanti ANDREA DOVIZIOSO: “GRAVE in una curva dove si sbaglia facilmente. Ave- MANCANZA DI LUCIDITA’” va troppa foga: il suo passo non era così male “In quel punto un piccolo errore può trasfor- come nelle gare precedenti e voleva provare marsi in uno molto grande. Lorenzo vole- a tutti i costi a stare davanti. Va penalizzato va passare Vinales, ma non è si è reso bene perché è palese che non era lucido in quel conto di dove ha frenato: Maverick aveva già momento: l’errore di guida non è gravissimo, staccato profondo, lui lo ha fatto ancora più ma la mancanza di lucidità sì. Questa curva

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non piace a nessuno, ma all’esterno di quella da Morbidelli e adesso da Lorenzo: non ho vecchia non c’è spazio di fuga sufficiente”. mai detto niente, ma adesso bisognerebbe fare qualcosa. Credo che la giusta punizione VALENTINO ROSSI: “PUO’ CAPITA- sarebbe far partire Lorenzo ultimo nel pros- RE: NON E’ LA PRIMA VOLTA, NON simo GP: la direzione gara deve intervenire”. SARA’ L’ULTIMA” MARC MARQUEZ: “LORENZO NON “Poco arrabbiato? Dipende molto da come ERA FUORI CONTROLLO” la prendi in quel momento lì. Può succede- “Lorenzo era sulla linea giusta, ha perso l’an- re: non è la prima volta che capita e non sarà teriore e ha preso Dovizioso e Vinales che era- nemmeno l’ultima. Lorenzo è in un momen- no un po’ fuori traiettoria. Quello è un punto to difficile, non sta andando veloce come molto difficile con la MotoGP: con tre moto vorrebbe: era lì davanti e ci ha provato. Ave- davanti, è facile prendere più velocità per la vo deciso di passare Petrucci proprio in quel scia e sbagliare la frenata, ma Jorge non ha momento, ero un po’ più veloce ed ero lì con fatto niente di che: era stato molto peggio quelli più forti: sono stato un po’ sfortunato. l’errore di Iannone su Lorenzo nel 2016. Non Ha fatto un errore, ho sentito che si è scusato era fuori controllo, può succedere”. nell’intervista: può succedere. Da penalizza- re? Non voglio entrare in questa cosa, deci- MAIO MEREGALLI (TEAM MANAGER derà la direzione gara, per me va bene tutto YAMAHA). “ERRORE DA PRINCI- quello che fanno. Certo, se avessero lasciato PIANTE” la curva come era prima, non sarebbe suc- “Lorenzo ha fatto un errore da principiante, cesso, invece qualche pilota ha voluto fare non da cinque volte campione del mondo, un rampino tipo parcheggio del supermer- come lui vuole che venga definito”. cato…” PAOLO CIABATTI (DIRETTORE SPOR- MAVERICK VINALES: “LORENZO TIVO DUCATI): “IN ALCUNI FRAN- DEVE PARTIRE ULTIMO” GENTI PERDE LUCIDITA’” “Quando sono arrivato a quella curva ho “Lorenzo ha un carattere molto particolare, capito che qualcuno stava arrivando troppo in certe situazioni non ha la lucidità che ti forte… Anche per questo sono andato dritto, aspetti da un pilota come lui. Era il secondo ma la sua moto mi ha preso lo stesso nella giro, in quel momento si giocava di strategia, ruota posteriore: non si vincono le gare al se- non era assolutamente opportuno fare quel condo giro. Sono stato centrato da Bagnaia, tentativo di sorpasso”.

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SPUNTI, CONSIDERAZIONI, DOMANDE DOPO IL GP DI CATALUNYA

Spunti, considerazioni, domande dopo il GP di Quali sono state le chiavi Catalunya. del GP? Cosa è successo SQuali sono state le chiavi del GP? tra Bradley Smith e Aleix 1. L’errore di Lorenzo. Non c’è nemmeno bi- Espargaro? Era giusto sogna di specificarlo: lo sbaglio di Lorenzo 4. Contatto Marquez/Quartararo. Per una è tornato in moto ai box piangendo per il alla curva 10 del secondo giro, che ha cau- volta, il pilota della Yamaha è riuscito dolore, perché facendo leva sull’asfalto con modificare la curva 10? sato la caduta di Vinales, Dovizioso e Rossi a scattare bene dalla pole, perdendo il piede, si è girato il ginocchio sinistro. Aleix è stato l’episodio decisivo del GP di Cata- “solo” due posizioni. Poi, però, alla ha un forte edema e domani verranno fatti lunya; quarta curva si è toccato con Marquez, accertamenti ai legamenti, per l’infiamma- 2. La tattica di Marquez. A fine gara, Marc ha retrocedendo in ottava posizione; zione e la presenza di liquido all’interno del detto che, indipendentemente da quanto è 5. Rins sottotono. Dopo le prove, Rins era ginocchio. accaduto alle sue spalle, la sua tattica era considerato come il grande favorito, comunque di spingere forte all’inizio, per ma ha sbagliato la partenza (era nono La gara di Quartararo. poi gestire le gomme alla fine. Da qui la sua alla fine del primo giro) e in gara non ha 1 giro: 8. 2 giro: 5. 3 giro: 4. 4 giro: 3. 7 giro: scelta della dura anteriore, accoppiata alla ripetuto i tempi fatti in prova. 4. 18giro 2. soffice posteriore; 3. Il motore Ducati. Nonostante Rins e Quar- Cosa è successo tra Bradley Smith e Cosa è successo a Pecco Bagnaia? tararo sembravano averne di più, la velo- Aleix Espargaro? E’ caduto al sesto giro mentre era 11esimo. cità in rettilineo ha permesso a Petrucci di Smith ha sbagliato completamente la frena- tenere il secondo posto a lungo, obbligan- ta alla curva 10 - la stessa dell’incidente di E a Franco Morbidelli? do Rins a sorpassi azzardati, fino al dritto al Lorenzo -, finendo per colpire Aleix Esparga- E’ caduto al 16esimo giro mentre era nono. 18esimo giro alla prima curva; ro. L’impatto è stato così violento, che Aleix di Giovanni Zamagni

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La classifica con Marquez con 37 situazioni non ha la lucidità che ti aspetti da punti di vantaggio su Dovizioso, 39 uno come lui”; su Rins e 42 su Petrucci è veritiera? Sì, per quello che si è visto fino ad oggi, il 2). Danilo Petrucci: “Ho staccato fortissimo, vantaggio accumulato da Marquez è l’esatta ma Lorenzo e Rossi hanno frenato ancora fotografia dei valori visti fin qui. E’ vero che più forte di me. Ho pensato: se fanno la cur- lo zero di Marc è scaturito da un errore del va, torno al box, mi tolgo la tuta e smetto…” pilota della Honda, mentre quello di Dovi- zioso per colpe altrui, ma i 37 punti tra i due 1). Sylvain Guintoli: “Non ho nessuna idea di ci stanno tutti. come si possa girare così forte, con così poco grip. Se lo sapessi, probabilmente non sarei Rossi dice che è stato sbagliato mo- un collaudatore, ma un pilota…” dificare quattro anni fa la curva 10: ha ragione? Sicuramente, la curva originale era decisa- mente più bella, naturale e adatta alle moto, ma la modifica è stata fatta per motivi di si- curezza: non c’è spazio di fuga sufficiente e non si può allargare. Quindi no, ha torto: la curva andava per forza anticipata, così come è stato fatto.

Giri veloci in gara (tra parentesi il giro in cui è stato realizzato). Marquez 1’40”507 (5); Quartararo 1’40”512 (18); Crutchlow 1’40”698 (13); Rins 1’40”807 (5); Miller 1’40”821 (11); Petrucci 1’40”859 (9); Mir 1’41”020 (9), Morbidelli 1’41”088 (10); Bagnaia 1’41”127 (5); Nakagami 1’41”138 (7).

Le tre più belle frasi del GP 3). Paolo Ciabatti (direttore sportivo Ducati): “Lorenzo ha un carattere particolare: in certe

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LE PAGELLE DEL GP DI CATALUNYA

MARC MARQUEZ VOTO 9 Nove a Marquez e a Chissà se avrebbe vinto lo stesso. Non lo sapremo Quartararo. Otto a Petrucci, mai, mentre è certo che lui fa sempre bene quello Mche deve fare. In più è anche un pizzico fortunato: 7 a Dovizioso e Rossi. Due a fino a una frazione di secondo prima, c’era lui al Lorenzo! posto del Dovi. Un pizzico di fortuna che, però, si guadagna con una velocità superiore a tutti gli al- tri. Completo.

FABIO QUARTARARO 9 e secondo posto: cosa vuoi di più da un debuttante in MotoGP, 12 giorni dopo un’ope- razione al braccio destro? Deve solo migliorare nei primi giri, ma qui ha anche azzeccato la partenza, prima di arretrare per un contatto con Marquez. Marc dice che sta dando una sveglia agli altri piloti Yamaha: sorprendente anche in questo. Predesti- nato.

DANILO PETRUCCI 8 Secondo me ha fatto una gran gara: sembrava do- vesse cedere da un momento all’altro, invece ha resistito agli attacchi di Rins, lo ha ripreso, lo ha di Giovanni Zamagni

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risuperato, ha tenuto un buon ritmo sfruttan- gliato. Un punto in meno per essere rimasto in do la migliore qualità della sua moto. Merita il traiettoria in qualifica mentre Quartararo e Pe- rinnovo. trucci stavano ancora tirando: la sua leggerez- za poteva avere gravi conseguenze. Non gliene JORGE LORENZO 2 va bene una. L’errore ci può stare, la mancanza di lucidità no: non può farsi prendere così dalla frenesia VALENTINO ROSSI 7 di dimostrare di essere ancora un campione. Petrucci dice che Valentino non avrebbe fatto Ha mille scusanti, ma nessuna così valida da la curva, avendo staccato troppo profondo, giustificare quello che ha fatto. Gli si sono ri- ma le immagini dicono il contrario. Poteva torte contro tutte le accuse di guida sperico- essere grande protagonista, si poteva giocare lata rivolte un sacco di volte ai suoi avversari. podio e anche qualcosa in più. Spettacolare Bastonato. nella sua reazione all’incidente.

ALEX RINS 6 JACK MILLER 6 La sensazione è quella di una grande occasio- Non è stato esaltante, ma alla fine porta a casa ne sprecata: per la prima volta, è stato più ef- un buon risultato. ficace in prova (al di là della posizione) che in gara. Per il potenziale che aveva messo in mo- JOAN MIR 7,5 stra, la sua è una gara deludente. Incompleto. Ha disputato una gran gara, riuscendo anche a Per il momento. stare per due giri davanti al compagno di squa- dra. E’ in crescita. ANDREA DOVIZIOSO 7 Dopo buone qualifiche, è scattato forte e sta- POL ESPARGARO 7 va impostando la gara come più gli piace. Ma, Il distacco dal primo è un po’ elevato, ma è riu- ancora una volta, è stato abbattuto da Loren- scito a battere una Honda: non è poco. zo, che con la Honda gli ha riservato lo stesso trattamento di quando era in Ducati. Paperino. ANDREA IANNONE 4 Malissimo in prova, non per colpa sua, male MAVERICK VINALES 6,5 anche gara. Non si vede la fine del tunnel. Per una volta che era scattato bene ed era stato efficace al primo giro, si ritrova a terra a CAL CRUTCHLOW 4 rimpiangere una cattiva partenza… Ha fatto Un altro errore: questa moto non riesce pro- quello che doveva fare, ma nel momento sba- prio a guidarla.

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FRANCO MORBIDELLI 5 In prova è andato fortissimo, ma in gara si è perso.

PECCO BAGNAIA 4 Un GP da dimenticare.

HONDA RC213V VOTO 8,5 Rimane una moto nervosa, alla fine efficace solo con un pilota. Ma è stata costruita proprio per as- secondare le caratteristiche di guida di Marquez: detta così, deve essere considerata competitiva.

YAMAHA M1 VOTO 8,5 Manca potenza, ma la M1 si guida benissimo. E qui ha dimostrato di essere competitiva anche con le gomme finite e in lotta con le altre moto. Ritrovata o episodio casuale?

DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 8,5 Ha perso il vantaggio che aveva su questa pista nel 2018, ma rimane complessivamente efficace.

SUZUKI GSX-RR VOTO 9 Secondo il nostro ingegnere Bernardelle, qui era la moto migliore in pista. E io non lo contraddico di certo.

KTM RC16 VOTO 6 Fa passettini in avanti: non eclatanti, ma cresce.

APRILIA RS-GP VOTO 4 Difficile trovare aspetti positivi. La rincorsa sifa sempre più dura.

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TRIUMPH: COME È CAMBIATA LA MOTO2

Fin da quando, ai tempi del lancio della Triumph L’adozione del tricilindrico Street Triple 765 a Londra, la Casa di Hinckley di Hinckley ha velocizzato ha svelato il suo nuovo tricilindrico di media ci- Flindrata, si sono rincorse le voci che lo volevano sostanziosamente la classe come base per la Moto2. Il normale gioco del- intermedia, rendendola allo le parti ha fatto sì che la conferma ufficiale sia arrivata solo a giugno dello stesso anno, dopo- stesso tempo più formativa e diché ha preso il via tutto quel lavoro di svilup- complessa. Ecco come po assieme ai costruttori che ha portato ai test 2018, al debutto nel Gran Premio del Qatar 2019 e a prestazioni di grande rilievo, che il nostro Nico Cereghini non ha mancato di sottolineare. Considerando che le ciclistiche sono cambiate davvero poco - praticamente il minimo indi- spensabile per accogliere un propulsore ovvia- mente diverso per ingombri dal quadricilindrico Honda CBR600RR - e le gomme Dunlop ancora di meno, è abbastanza facile capire… dove va a chiudersi il cerchio che si stringe. Il motore Triu- mph ha portato un guadagno medio di quasi un secondo a pista. Ma come ha fatto? Abbiamo deciso di andare un po’ più a fondo nella vicenda, chiedendo a piloti, tecnici e a uno di Edoardo Licciardello

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dei fornitori di scarichi (che ha dovuto lavo- re sicuramente più competitivo e prestazio- rare sul proprio prodotto per cavare fuori il nale. Mattia Pasini: “Con il motore Triumph meglio dal tricilindrico 765) come sia cam- la Moto2 è molto più una moto da corsa di biata la situazione dallo scorso anno. Ecco quanto lo fosse con il motore Honda. Non cosa ne è venuto fuori. solo per la maggiore potenza, ma per come cambia la gestione del gas e l’approccio alla I piloti: più vicina alla MotoGP preparazione alla gara. In definitiva, adesso L’introduzione del motore Triumph ha già la Moto2 è una categoria molto migliore”. avuto inizio nel 2018: una volta confermato il subentro della Casa di Hinckley a Honda Lorenzo Baldassarri: “Il tre cilindri Triumph nella fornitura del propulsore, Dorna e FIM mi piace molto di più: ha molta più coppia hanno dato il via ad un percorso di svilup- e ‘schiena’. Mi sono subito trovato bene, si po e test che ha coinvolto telaisti e fornitori guida molto meglio”. vari, con alcuni appuntamenti fissi nei quali i vari telaisti hanno nominato un loro tester Luca Marini: “La Moto2 adesso assomiglia di fiducia che valutasse lo… stato dei lavori. molto di più a una motoGP: è cambiato un po’ il modo di guidare, si fa meno percorren- che riusciti a scambiare qualche battuta ma, sia per i piloti che per noi del team è tut- Fin dal primo appuntamento il giudizio è za e si rialza prima la moto”. con Pablo Nieto, team manager del Team to molto più bello” stato più o meno unanime: il tre cilindri Sky Racing VR46, con il quale abbiamo af- Triumph costituisce un passo avanti note- Thomas Luthi: “Dopo un anno di MotoGP, frontato l’argomento a 360°. Con questa elettronica in più com’è cam- vole rispetto al quadricilindrico di deriva- temevo che tornando in Moto2 mi sareb- biato il lavoro del team durante il we- zione Honda CBR 600. E quasi tutti i piloti si bero mancati cavalli. Invece, con il moto- Partiamo dall’inizio. Com’è cambiata la ekend? sono trovati concordi nel valutarne i punti re Triumph di cavalli ce ne sono ed è bello Moto2 quest’anno con l’arrivo di Trium- “E’ molto diverso, in effetti. Prima non si di forza, che rendono il 765 molto più utile quando dai gas: c’è molta più coppia di pri- ph? faceva praticamente nulla, adesso puoi la- in funzione propedeutica per la MotoGP - la ma, si arriva perfino a far derapare la ruota “Credo che sia stato un cambiamento molto vorare sulla mappatura, sulla gestione del gestione elettronica, nello specifico quella posteriore in accelerazione” positivo, perché con Honda ci trovavamo a freno motore - insomma, c’è tanto da fare. del freno motore, la coppia disponibile - lavorare con un motore vecchio nella con- Il metodo di lavoro si è avvicinato molto a perché sono cambiati sia la guida che il la- Alex Marquez: “All’inizio ho faticato un po’ cezione - anche se negli ultimi anni ci sono quello della MotoGP, anche se ovviamente voro ai box. a prendere la mano, ma, in generale, questo state tante evoluzioni, nella sostanza resta- loro ne hanno tantissimo più di noi. Diciamo motore è molto più da corsa rispetto al pre- va lo stesso. che se prima una Moto2 valeva un 10% della Vi riportiamo direttamente i pareri che ab- cedente. E il cambio è nettamente migliore.” Con Triumph la situazione è cambiata radi- MotoGP, adesso siamo più a un 40% biamo raccolto nel paddock fra i vari piloti, a Pablo Nieto (Team VR46): i piloti calmente, c’è anche tanta elettronica in più, conferma di quell’evidenza empirica - il calo maturano più in fretta c’è più potenza - qui al Mugello, per la prima Anche l’anno scorso, con il motore Hon- dei tempi sul giro - che parla di un propulso- Durante il weekend del Mugello siamo an- volta, la Moto2 è arrivata a 300km/h. Insom- da, c’era un elettronico per ogni pilota?

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“Si, un tecnico con doppia veste, elettro- che più divertente, da pilota”. febbrilmente al lavoro per cercare di estrar- ri da gara? nico e telemetrista, che è rimasto anche re qualche decimo di cavallo in più e fare “Decisamente dolce e lineare”. quest’anno: è vero che c’è molto di più da Quindi possiamo dire che con il motore così la differenza sui concorrenti. Ci siamo ri- fare, ma riusciamo ancora a far tutto con Triumph la Moto2 è diventata più prope- volti a Alojz “Slavko” Trstenjak, direttore del Quindi il range di erogazione utile è più una persona sola. So che qualche team ha deutica alla MotoGP? reparto Ricerca e Sviluppo di Akrapovič (ve ampio del motore Honda anche quando il preso una persona dedicata, ma noi pensia- lo avevamo già presentato con un’intervista motore viene spremuto per usi agonistici? mo che al momento basti il personale che “Certo che si. E’ chiaro che dovremo aspet- qualche anno fa, in occasione del centesimo “La zona di disponibilità di coppia è più ampia abbiamo” tare che qualche pilota passi da questa iride della Casa slovena) per avere qualche sul Triumph - diciamo che lo si usa fra i 9.000 Moto2 alla MotoGP, ma credo che chi lo farà informazione in più sul motore Triumph. e i 12.000, e si usa meno il cambio. Allo stesso I piloti li abbiamo già sentiti separata- arriverà decisamente più pronto e imparerà tempo, è già difficile guidare una Moto2 in con- mente, ma… cosa dicono a voi di cosa è più rapidamente. Si arriva in MotoGP e si Che differenza di potenza c’è fra il moto- figurazione 2019, senza elettronica come sulle cambiato? trovano molti più controlli, ma il punto di re Honda e quello Triumph in configura- moto precedenti”. “Che è cambiato tantissimo. Banalmente, partenza è comunque più avanzato dell’at- zione gara? una delle cose più importanti è che anche tuale”. Ma qual è stata la sfida più difficile nello noi, come la MotoGP, non usiamo più la “Il motore Triumph ha circa un 10% in più a sviluppo dello scarico? E’ un motore su cui frizione in scalata perché c’è il blipper, e la Akrapovic: più cavalli dappertutto livello di potenza massima, ma la reale dif- è facile lavorare, trovare cavalli extra, o leva a manubrio si usa ormai solo in parten- Nessuno forse conosce il motore Triumph in ferenza è la maggior potenza su tutto l’arco risulta già molto ottimizzato in versione za. La guida cambia perché bisogna gestire configurazione Moto2 più dei produttori di di erogazione”. di serie? il freno motore, è tutto molto diverso e an- scarichi, che dal giugno di due anni fa sono “Diciamo che abbiamo trovato un motore che Dove risiedono i vantaggi del motore reagisce meno alle modifiche rispetto all’Hon- Triumph? da. La geometria dello scarico è praticamente imposta dal costruttore, nel senso che se si “Nonostante una curva di potenza prati- devia significativamente dall’andamento del camente sovrapponibile al motore Honda, propulsore di serie il rendimento cala, quindi il Triumph ha nettamente più coppia, che abbiamo davvero poco margine con cui gioca- aiuta in accelerazione fuori dalle curve e re”. determina velocità massime più elevate. I tempi sul giro sono scesi mediamente di un E per il futuro? Avete margini di sviluppo? secondo, anche se la cosa non significa ov- Assisteremo a qualche altro guadagno in viamente che le gare, prima di quest’anno, termini di potenza massima? fossero meno divertenti”. “Difficile: ottenere guadagni in termini di po- tenza massima rispettando il regolamento Come definireste la curva di potenza del tecnico sarà molto difficile. Però ci stiamo la- tre cilindri 765 paragonato ad altri moto- vorando…”.

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REA A JEREZ COME ROSSI E MÁRQUEZ. MA NON DOVIZIOSO

Sorpassi interni e incidenti all’ultima curva. Sabato scorso Rea è stato punito, Valentino e Marc (anni fa) invece no. Cosa è cambiato. E soprattutto: come ci si difende dal sorpasso interno anche cattivo? Chiedere al Dovi

di Nico Cereghini

Sabato scorso, a Jerez, ancora uno scon- è affascinante da sempre. Le discussioni tro alla curva Lorenzo, quel tornante da tra gli appassionati sono vivaci, e soprat- prima, a sinistra, che precede il traguardo. tutto inestricabili perché fatalmente, nei S ragionamenti, si finisce quasi sempre per Questa volta il protagonista è stato Jo- infilare anche le simpatie e le antipatie nathan Rea, che nel tentativo di superare personali. Però proviamo ugualmente a all’interno Alex Lowes ha finito per toccar- far luce. lo e farlo cadere. Nulla di nuovo, direte voi ricordando i Cominciamo col dire che nel tempo è cam- più famosi precedenti del 2005 (Rossi vs biata l’autorità, nel senso che oggi c’è una Gibernau) e del 2013 (Márquez contro Lo- struttura che si chiama Stewards Panel renzo), entrambi sulla stessa curva e con FIM che ha il preciso compito di esamina- simile dinamica, ma in realtà una novità re, e nel caso punire gli episodi discutibili. c’è, eccome: questa volta, a differenza del Nella SBK come nei GP. Prima del Panel passato, qualcuno è stato punito dall’au- c’era la direzione gara, che però aveva an- torità competente per “condotta di gara che altri compiti difficili e contemporanei pericolosa”. da svolgere, e prima ancora della Race Giusto? Sbagliato? Il tema non è facile ma Direction c’era praticamente solo il caos.

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A Jerez i commissari federali hanno pre- di Rossi contro Gibernau e di Marc contro so tempo, esaminato le immagini, sentiti Jorge mancava il Panel. E comunque la i due piloti e alla fine applicato l’artico- Race Direction aveva deciso - a torto o a lo 1.21.2 del regolamento FIM. In questo ragione - di non prendere provvedimenti. caso, Rea ha perso una posizione in gara ed è stato retrocesso all’ultima casella C’è ancora una considerazione interessan- sulla griglia della gara successiva. Marco te, da fare. Al sorpasso interno ci si può Melandri, che nella seconda gara ha ab- opporre provando a resistere sulla pro- battuto Davies in un altro punto della pi- pria traiettoria, come ha fatto forse Lowes sta, è stato invece meno penalizzato: sei (però manca la certezza che abbia visto in posizioni sulla griglia di partenza della tempo l’attacco), oppure applicare il me- prossima Tissot Superpole Race. todo Dovizioso. Discutere sui singoli episodi e sull’entità Andrea infatti ha una sua precisa strate- della pena è lecito, naturalmente, ma non gia, e l’ha fatta vedere opponendosi con ci porta da nessuna parte. Più utile, credo, successo, e ben cinque volte, al più deci- è ragionare sulle manovre di sorpasso in so degli attaccanti: Marc Márquez . In quei assoluto. Rea, come Rossi nel 2005 e come casi, il Dovi ha impostato l‘ultima curva Márquez nel 2013, stessa curva di Jerez, velocissimo e largo il giusto, ha lasciato al ha tentato un sorpasso interno: il sor- rivale la possibilità di provarci ma solo for- passo per antonomasia. Arrivare alla cor- zando, lo ha tenuto d’occhio rialzando con da prima del rivale, occupare lo spazio e grande prontezza la sua Ducati. Márquez, quindi obbligare la controparte a rialzare senza sponda, è finito fuori traiettoria, e la sua moto per non arrivare allo scontro: Andrea lo ha sfilato da dietro andando a è il sorpasso più classico nel motocicli- vincere la gara. Insomma al sorpasso in- smo, certo più sicuro, più semplice e più terno, volendo e sapendolo fare, si può praticato di quello all’esterno. anche resistere.

Spesso è chirurgico, preciso e indolore, qualche volta è azzardato. Di solito, con- tatti a parte, è la differenza di velocità tra i due piloti ciò che aiuta a distinguere tra corretto e scorretto. Evidentemente la velocità di Rea è stata ritenuta eccessiva: attacco disperato, avversario colpito con violenza e gettato a terra. Stop. Nel caso

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MXGP. GAJSER E PRADO VINCONO IL GP DI LETTONIA

Gajser vince Gara2 e si aggiudica la classifica di giornata davanti a Febvre e Tonus. Cairoli solo 11°. In MX2 doppietta di Prado. Completano il podio Geerts e Olsen

di Massimo Zanzani

Non bastava quello della Russia per essere Purtroppo nelle prime battute della frazio- ricordato come uno dei GP più sfortunati, ne successiva in un punto veloce in semi- con tre piloti della classe regina infortu- curva ha perso il controllo dell’avantreno Nnati (Lupino, Desalle e Bobryshev), che a ed è finito a terra procurandosi la lussa- distanza di una settimana si è avuta un’al- zione della stessa spalla già tanto provata. tra giornata che nessuno avrebbe voluto Il problema è che il soccorso medico non succedesse. Questa volta a farne le spese è gliela ha messa dentro subito, e nell’attesa stata la KTM, che in un colpo solo ha perso di alcune decine di minuti oltre ad acutiz- i suoi due migliori esponenti della classe zare il dolore ha reso più difficile riportare regina: Tony Cairoli e Jeffrey Herlings. l’articolazione allo stato iniziale.

Il siciliano aveva stretto i denti per tut- Ha ancora più dell’incredibile quanto suc- ta la prima manche dove ha centrato un cesso all’olandese, scivolato dopo un salto inaspettato 3° posto ottenuto nonostan- nel corso del giro di ricognizione e tampo- te fosse reduce da un forte stato febbrile nato da Arminas Jasikonis che lo seguiva e ma soprattutto dai postumi della gara di non è riuscito ad evitarlo passandogli so- Orlyonok la cui caduta in prova gli aveva pra proprio nel piede che si era infortunato reso meno forte spalla e braccio destro. ad inizio anno e che lo aveva tenuto fuori

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dai giochi sino alla 7ª prova iridata. A bot- zesco della maggior parte dei piloti in sella ta calda il danno non sembrava così grave, alle 450. Ancora un weekend perfetto per tanto che si è regolarmente schierato die- Jorge Prado, che ha firmato la sua prima tro al cancello di partenza ed addirittura vittoria a Kegums dove ha centrato la 7ª dopo aver battagliato per tutto il tempo doppietta stagionale; conferma anche per prima con Cairoli e poi con Arnaud Tonus il sempre più consistente Jago Geerts che si è assicurato la vittoria dopo aver scaval- è salito sul secondo gradino del podio da- cato lo svizzero a due giri dal traguardo. vanti all’ex leader Thomas Olsen che rin- Rientrato ai box l’amara sorpresa di avere corre lo spagnolo a 30 lunghezze di distan- di nuovo l’articolazione fratturata, e la sua za. Giornata positiva chiusa nei top ten giornata si è chiusa anzitempo andando in anche per Michele Cervellin, che ha sfrut- aeroporto per rientrare subito e sottoporsi tato due buone partenze per chiudere pri- ad un esame approfondito il cui esito ser- ma 8° e poi 10°, meritandosi l’8° assoluto. virà per sapere quale linea seguire, anche se si parla di un altro paio di mesi di fer- Grande prestazione anche per Alberto Fo- mo. Parallelamente Tim Gajser che sabato rato, ritornato in possesso della tabella era caduto e che sembrava aver accusato rossa di leader EMX250 grazie al posto d’o- il colpo ha invece siglato la quarta affer- nore ottenuto con due fantastiche rimonte mazione consecutiva, conquistata con il da oltre la 20ª posizione, la prima conclu- 6° posto in apertura e la vittoria di quella sa al 3° posto e l’altra al 4°; l’ottima gior- successiva, che gli ha permesso di portare nata del team Husqvarna Maddii Racing a 33 punti il suo vantaggio in classifica nei è stata completata dalla 2ª posizione di confronti del messinese. Mattia Guadagnini nella seconda manche, il quale in apertura dopo aver preso bene Ritrovato il bandolo della matassa ineren- le misure con la sua 250 2T con la quale è te al setting della moto, che in qualifica arrivato in Lettonia con l’obiettivo di fare lo aveva vistosamente rallentato, Romain un buon allenamento in previsione della Febvre ha invece scalato la classifica sino prossima prova 125, in quella finale ha fat- al posto d’onore ottenuto davanti a Tonus to vedere di avere il passo per dire la sua e a Jeremy Seewer il quale si è portato al anche nell’Europeo 250. 3° posto della classifica iridata. Ha conti- nuato nella sua serie di bei risultati anche Leggi le classifiche GUARDA TUTTE LE FOTO Ivo Monticelli, che ha ottenuto un 9° posto di tutto rispetto considerato il passo paz-

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GRECIA: FREEMAN, BETA, È LA “NUOVA TENDENZA” DEL MONDIALE

Il mondiale di Enduro alla svolta. Freeman ottiene una nuova doppietta, Holcombe si stacca. Alterne vicende per i nostri, con un grande Oldrati e un mesto Salvini. Ora non si scherza più: è ora di Rovetta e di Gran Premio Acerbis d’Italia

di Piero Batini

Serres, Grecia - L’EnduroGP è in fortissi- sostituendo, nelle dinamiche di afferma- ma accelerazione. Un Gran Premio dopo zione, al più… anziano collega e conna- l’altro, e siamo arrivati alla quarta prova, zionale Holcombe, che passa la mano e da Squella che doveva essere disputata in Cor- tre Gran Premi è nel mirino del nuovo che sica e che è stata recuperata dagli amici avanza. A “discolpa” di Holcombe, tuttavia greci di Serres. Siamo nella fase crucia- bisogna chiarire che Holcombe non si è af- le… calda della Stagione, e ogni Gara sarà fatto ripreso dalla misteriosa malattia che ormai una battaglia. Qualcosa si è visto ne limita il potenziale di competitività. in Grecia, molto altro c’è da aspettarselo all’imminente Gran Premio d’Italia “boo- Freeman non usa particolari strategie. Va sted” by Rovetta e dal moto Club Bergamo. all’attacco. Ha vinto il Super Test inau- gurale del Venerdì sera, e sulla falsariga A Serres ha vinto ancora una volta l’uffi- si è imposto i 5 delle 10 Speciali sabato, ciale Beta Boano Brad Freeman, metten- chiudendo con un vantaggio significati- do a segno una nuova doppietta e dando vo, quasi 40 secondi, sull’avversario del l’impressione abbastanza forte che siamo secolo Holcombe. Poi entrano in scena gli in presenza non più di un’alternativa spo- italiani, Cavallo, Oldrati e Guarneri nel- radica. Il giovane inglese si va pian piano la buona fortuna, e Salvini, costretto allo GUARDA TUTTE LE FOTO

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fine della domenica il doppio scettro della in E1, è ancora più evidente alla luce della EnduroGp e della E1. peggior prestazione dell’anno di Holcom- be. Contiamo che Steve si riprenda presto. Oldrati deve poi inchinarsi per una vera manciata di secondi, soddisfatto di aver Maggiore livellamento, invece, nella E2, mostrato di poter rappresentare un “pe- classe nella quale Charlier e Larrieu stan- ricolo”, soprattutto nella prospettiva della no avvicinando Salvini, tuttavia ancora le- Gara di Casa di questo fine settimana a Ro- ader pur con un margine ridotto, e nella E2 vetta. Alle spalle di Oldrati, analogamente che vede McCanney cercare di raggiungere in EnduroGP e E1, ancora Matteo Cavallo il leader Holcombe in evidente difficoltà, che per la prima volta sale due volte sul 12 punti da recuperare. Altre buone noti- Podio. Ottimo. A questo punto si entra zie. Una in particolare. Con la quarta dop- nelle “anomalie”. Un bel (agonisticamen- pietta stagionale consecutiva, David Kni- te parlando) Charlier, vince la E2 davanti ght ha vinto la Coppa del Mondo Enduro a Larrieu e Remes, purtroppo grazie anche Open, primo Titolo assegnato a poco più alla caduta rovinosa di Redondi e al fatto di metà percorso. Beh, io direi che possia- che Salvini, in ripresa lenta e dolorosa, è mo interrompere il discorso qui e iniziare solo quinto, e per la seconda volta dall’ini- subito a preparare le valigie. Il tempo di si- zio della stagione Holcombe deve piegarsi stemare la Moto e si parte alla volta di Ro- a McCanney nella E3, che in questo modo vetta, Bergamo. È la volta del Gran Premio lo avvicina in testa al parziale di Mondiale Acerbis d’Italia, 21-23 Giugno. Ora. della categoria. Ultima anomalia, infine, la sconfitta di Andrea Veorna, battuto da Una ripassata alla situazione generale, un Kytonen tra gli Junior, che interrompe così occhio alla condizione e alle motivazioni stop dall’infortunio a una spalla, in quella che l’inglese non ha difficoltà a difendere la serie di successi che durava dall’inizio degli italiani, l’”inevitabile” voglia di ri- meno buona. dagli attacchi di Dani McCanney e Geslin. della stagione. vincita di Holcombe e Salvini, l’incredibile È un buon Sabato, comunque. Mentre il salto in avanti della panterina Oldrati, ed caldo incide lo smalto dei concorrenti e Domenica il cambio di marcia è impercet- L’indisposizione di Holcombe e l’ascesa ecco che possiamo stare certi che dob- Freeman mette le mani dove può, e quindi tibile. Freeman va ancora e precisamente perentoria di Freeman stanno determi- biamo aspettarci il meglio e il di più dalla oltre sulla EnduroGP “assoluta” anche sul- a segno e centra la quinta vittoria consecu- nando un’interessante situazione di verti- 43ma Valli Bergamasche. la classe di appartenenza, la E1, gli italiani tiva che vale anche la seconda doppietta ce, nella quale il più giovane dei piloti Beta trovano altri spazi per far bella figura. In in fila. Impressionante. E questa volta non in corsa per il massimo Titolo prende il particolare Giacomo Redondi che vince la è il “solito” Holcombe la minaccia di Free- volo e quasi 20 punti di margine. Il vantag- E2 davanti a Larrieu e Herrera. La E3, in- man, bensì il caldo, una brutta caduta e un gio Freeman, tra l’altro ormai imprendibile vece, resta la fortezza di Steve Holcombe, esplosivo Oldrati che gli contende fino alla

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