venti in esclusiva ed aperture straordinarie Enei Musei Statali e Scientifici di Firenze

In tutti i musei gestiti da Opera Laboratori Fiorentini Spa, concessionario per i Servizi Aggiuntivi, è possibile ospitare iniziative culturali ed eventi conviviali quali aperture straordinarie, conferenze, convegni, concerti, cocktail e cene di gala. La vasta gamma di ambienti e contesti spettacolari e unici offre la possibilità di realizzare eventi indimenticabili e di alto livello.

Opera, attraverso il suo Ufficio Eventi è in grado di fornire i seguenti servizi:

• aperture straordinarie private • visite guidate con storici dell’arte specializzati • servizi guida personalizzati (per famiglie, per bambini ...) • accrediti per sopralluoghi • planimetrie e immagini degli ambienti utilizzabili • consulenze per la pianificazione di eventi particolari • servizi di accoglienza • servizi di guardaroba • aperture straordinarie bookshop • forniture gadget o volumi per gli ospiti (cataloghi di mostre, pubblicazioni sui musei) • organizzazione servizio catering • allestimenti floreali • allestimenti di pedane o palchi • allestimenti tensostrutture • accompagnamento musicale (recital, ensemble d’archi, musica da camera) • intrattenimento (sbandieratori fiorentini) • impianti di illuminazione • impianti audio/video

Per ulteriori informazioni e quotazioni: Ufficio Eventi Opera Laboratori Fiorentini Spa Adriana Malenotti [email protected] Tel 055 290383 fax 055 264406

Le immagini sono state fornite su concessione dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ad esclusivo utilizzo collegato alle esigenze di promozione delle iniziative di seguito elencate. è vietata la riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo delle stesse. IL MUSEO DI SAN MARCO DI IL MUSEO

ello straordinario convento domenicano Ndi San Marco, oggi trasformato in Museo, si susseguono le numerose celle dei frati affrescate dal Beato Angelico, oltre alla cella del Savonarola con la sua cappa e le reliquie. Uno degli ambienti più interessanti è la Biblioteca di , eccellente esempio di architettura rinascimentale fiorentina, recentemente restaurata, dove è possibile ospitare convegni, incontri e presentazioni. Nel Chiostro di Sant’Antonino o nel Refettorio Grande al piano terra si possono allestire cocktail e gala dinner. E GIARDINO BARDINI VILLA E GIARDINO

illa Bardini è un centro espositivo che ospita Vmostre temporanee e collezioni permanenti come il Museo Annigoni e la Collezione Capucci. Gli ambienti della Villa e le sue Limonaie sono attrezzati per meeting, convegni e riunioni di lavoro. Il suggestivo giardino, con il panoramico Belvedere, che si affaccia sulla spettacolare vista dei lungarni e dei maggiori monumenti della città, è l’ideale per ospitare cene di gala o cocktail in piedi. LE VILLE MEDICEE

uori dal centro storico, ma non troppo distanti dalla città,F le Ville Medicee offrono un’eccellente alternativa come luogo ideale alla realizzazione di momenti conviviali. Ognuna con la propria peculiarità. La Villa della Petraia, ubicata in località Castello a circa 10 chilometri da Firenze, circondata dal verde, è in posizione panoramica verso la città. Può accogliere all’interno del magnifico cortile coperto e affrescato, trasformato nel 1872 in Salone delle Feste, cene e cocktails. La Villa di , situata su un colle a circa 20 chilometri da Firenze, ospita la sede del singolare Museo della Natura Morta. La Villa di Cerreto Guidi, nei pressi di Empoli a circa 40 chilometri da Firenze, presenta al suo interno il caratteristico Museo storico della caccia e del territorio. In tutte le Ville, siamo in grado di allestire qualsiasi tipo di evento in un contesto unico ed originale, perfetto per meeting, aperitivi e cene. GALLERIA DELL’ACCADEMIA GALLERIA

a Galleria dell’Accademia , con la sua celebre LTribuna del David e la Galleria dei Prigioni, è uno dei musei più conosciuti al mondo, frequentato ogni anno da milioni di visitatori. Oltre ai capolavori di , ospita una delle più importanti raccolte di dipinti dei “Primitivi”, maestri operanti a Firenze dalla seconda metà del Duecento alla fine del Cinquecento. Il museo è arricchito anche da una rara e preziosa collezione di strumenti musicali antichi del Conservatorio “Luigi Cherubini”, provenienti dalle collezioni medicee e lorenesi. Poterla visitare nella quiete di una apertura privata è un privilegio unico. Nel moderno ambiente del bookshop e nel grazioso cortile fiorito possono aver luogo rinfreschi e aperitivi. IL MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO DEL NAZIONALE IL MUSEO

l Museo Nazionale del Bargello custodisceI la più importante raccolta al mondo di scultura rinascimentale; annovera capolavori di , , Verrocchio, Michelangelo, Cellini e molti altri. Il grande e straordinario cortile interno accoglie abitualmente eventi culturali di vario genere dal teatro alla danza, e rappresenta la cornice perfetta per cene o aperitivi in una atmosfera di grande suggestione. MUSEO DELLE CAPPELLE MEDICEE CAPPELLE DELLE MUSEO

l museo è costituito Idalla Sagrestia Nuova disegnata e concepita nel suo arredo scultoreo da Michelangelo, dalla Cappella dei Principi, monumentale mausoleo mediceo in pietre dure, dalla Cripta, dove sono sepolti i Granduchi Medici e i loro familiari, e dalla Cripta lorenese che accoglie, oltre alle spoglie della famiglia dei Lorena, il monumento funebre a Cosimo il vecchio “Pater Patrie”. MUSEO DI CASA MARTELLI CASA DI MUSEO

asa-museo settecentesca, Cappartenuta alla nobile famiglia fiorentina dei Martelli fino al 1986. Al piano nobile una quadreria e ampi ambienti di natura privata: il Salone da Ballo e i Salotti limitrofi ben si prestano all’utilizzo per occasioni conviviali e congressuali di prestigio, rappresentando un’offerta unica nel panorama dei musei fiorentini. vietata la riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo qualsiasi con o duplicazione la riproduzione vietata è Su concessione del Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo. turismo. e del culturali dei beni e le attività Ministero del concessione Su LA COLLEZIONE CONTINI BONACOSSI CONTINI LA COLLEZIONE

el complesso vasariano degli Uffizi è ospitata Nla Collezione Contini Bonacossi. Nelle sale che l’accolgono si possono ammirare, fra gli altri, il San Girolamo di Giovanni Bellini o il Martirio di San Lorenzo di Gian Lorenzo Bernini: opere di rara bellezza che compongono, insieme alle originali tele di Andrea del Castagno, Tintoretto, El Greco, Goya e Velazquez, un affascinante mosaico di storia dell’arte. La Collezione, normalmente chiusa al pubblico, è accessibile su richiesta come visita straordinaria con la possibilità di organizzare anche eventi conviviali per un ristretto numero di persone. IL CORRIDOIO VASARIANO IL CORRIDOIO

l Corridoio Vasariano è il suggestivo e celebre percorsoI sopraelevato, che collega a , attraverso gli Uffizi e il Ponte Vecchio. Oltre ad essere una struttura architettonica unica nel suo genere, dalle finestre che si intervallano alle pareti offre particolari vedute sulla città. Il Corridoio custodisce, come uno scrigno, dipinti del Seicento e la più antica collezione al mondo di autoritratti di artisti, italiani e stranieri, iniziata dal Cardinal Leopoldo dei Medici. Le acquisizioni sono tuttora in corso e il totale degli autoritratti esposti è di 527. Il percorso è attualmente chiuso al pubblico e accessibile attraverso visite straordinarie in orario di apertura degli Uffizi o durante la chiusura del Museo. GALLERIA DEGLI UFFIZI DEGLI GALLERIA

a Galleria delle Statue e delle LPitture degli Uffizi, è uno dei musei più importanti e famosi del mondo per le sue straordinarie collezioni di quadri e statue antiche. Vi sono esposti capolavori assoluti dell’arte di grandi maestri: Giotto, Simone Martini, Piero della Francesca, Filippo Lippi, Botticelli, Mantegna, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Tiziano e Caravaggio. La visita privata delle collezioni può essere arricchita da un cocktail o da una cena di gala sulla terrazza posta sopra la Loggia dei Lanzi all’ombra della torre di Palazzo Vecchio: un panorama di rara bellezza sui monumenti più importanti della città. GALLERIE DEGLI UFFIZI GALLERIE DEGLI vietata la riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo qualsiasi con o duplicazione la riproduzione vietata è Su concessione del Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo. turismo. e del culturali dei beni e le attività Ministero del concessione Su

X CHIESA DI SAN PIER SCHERAGGIO, GALLERIEE DEGLI UFFIZI Consacrata nel 1068, l’importante chiesa romanica non servì soltanto per le funzioni religiose, ma anche per le riunioni dei Consigli del Comune prima della costruzione del Palazzo dei Priori (il Palazzo della Signoria o Palazzo Vecchio). Qui parlarono Dante e Boccaccio. Quando Vasari ricevette l’incarico da Cosimo I de’ Medici di costruire gli Uffizi nel 1560, decise di inglobare la chiesa, mantenendo, nella facciata, le due nicchie contenenti le figure di Cosimo I e Lorenzo il Magnifico. Oggi l’ex chiesa di San Pier Scheraggio, normalmente chiusa al pubblico, può essere visitabile attraverso aperture straordinarie. Conserva al suo interno capolavori, come gli affreschi di Andrea Del Castagno, opere del Pollaiolo e due dipinti di : La Fortezza e il grande affresco staccato dell’Annunciazione. L’importante opera Annunciazione di San Martino alla Scala è un dipinto murale di grandi dimensioni (243×555 cm) di Sandro Botticelli databile alla primavera del 1481. Qui si possono ammirare inoltre alcuni reperti archeologici (tre are del I secolo dopo Cristo) e frammenti di affreschi dell’ex-Chiesa del XIII secolo, oltre a opere del Novecento di Alberto Burri, Corrado Cagli, Renato Guttuso, Marino Marini e Venturino Venturi. MUSEO DI PALAZZO DAVANZATI PALAZZO DI MUSEO

alazzo Davanzati è un Praro esempio di abitazione fiorentina tra la casa-torre medioevale e il palazzo rinascimentale. Nei suoi saloni, camere da letto, bagni e cucine, tutti affrescati ed arredati, si respira l’atmosfera di un’antica dimora signorile. Nel suggestivo cortile coperto, da dove si vedono ergersi scenograficamente i piani soprastanti in un intreccio di scale, passaggi e ballatoi, è possibile allestire cocktail e cene placé. PALAZZO PITTI PALAZZO

alazzo Pitti è una tra le più illustri regge europee Pche nel corso dei secoli ha ospitato tre dinastie: i Medici, i Lorena, fino, con l’Unità di Italia, ai Savoia. Al suo interno tutto è sontuoso, regale e magnifico: dal cortile, ai saloni affrescati del piano terreno e del piano nobile, con gli Appartamenti Reali, fino al grande Giardino di Boboli. PALAZZO PITTI PALAZZO

ORTILE DELL’AMMANNATI LeC notevoli dimensioni del Cortile permettono di organizzare eventi e manifestazioni culturali a cui possono prendere parte oltre 800 persone. PALAZZO PITTI PALAZZO

PPARTAMENTI REALI, GALLERIA PALATINA ALe quattordici magnifiche stanze che compongono gli Appartamenti ospitavano le famiglie granducali dei Medici e dei Lorena e, dal 1865, anche il Re d’ Italia, durante il breve periodo in cui Firenze era capitale d’Italia. Tre momenti storici quindi e relativi stili sono affiancati in queste serie di stanze, dando un senso della crescita e sviluppo del palazzo nei secoli. La loro decorazione fu cambiata in stile impero dai Savoia, ma alcune sale conservano ancora le decorazioni e gli arredi dall’età dei Medici. Nella Sala Verde, affrescata da Giuseppe Castagnoli agli inizi del XIX secolo, si possono ammirare anche un armadio a intarsio del XVII secolo e una collezione di bronzi dorati. La Sala del Trono è stata decorata per il re Vittorio Emanuele II di Savoia e si caratterizza per il broccato rosso sulle pareti e i vasi giapponesi e cinesi del XVII- XVIII secolo. Nella Sala Blu, si possono ammirare antichi mobili ed i ritratti dei membri della famiglia Medici dipinti da Justus Sustermans, il pittore di corte ufficiale dei Medici. è possibile organizzare la visita guidata privata di alcuni ambienti degli Appartamenti normalmente chiusi al pubblico. PALAZZO PITTI PALAZZO

A CUCINA GRANDUCALE, Galleria Palatina LQuesto particolare ambiente è tra i più curiosi e meno noti dell’antica Reggia. E’ stato restaurato e reso fruibile per le visite anche in forma privata nel 2015. La visita al “Cucinone” permette la scoperta di un aspetto inedito ed affascinante della vita di Palazzo Pitti. PALAZZO PITTI PALAZZO

ppartamento degli Arazzi, AGalleria Palatina L’Appartamento degli Arazzi, normalmente chiuso al pubblico, ebbe fin dall’origine la funzione di ospitare personalità di rango in visita ai Granduchi di Toscana. La decorazione dei soffitti è tra le più antiche del Palazzo. PALAZZO PITTI PALAZZO

’PPARTAMENTO della DUCHESSA D’AOSTA, AGalleria d’arte moderna La residenza, abitualmente non aperta al pubblico, prende il nome da Anna di Francia, vedova del principe Amedeo d’Aosta, che fu l’ultima ad abitarla fino al 1946, anno che segnava in Italia la fine della monarchia. L’appartamento è composto da tredici stanze nelle quali i raffinati arredi originali creano una magica atmosfera di tempo sospeso; mobili di grande qualità, appartenenti a diverse epoche e stili: da quello neoclassico a quello orientaleggiante, particolarmente apprezzato alla metà dell’Ottocento. PALAZZO PITTI PALAZZO

A GALLERIA D’ARTEL MODERNA La Galleria d’Arte Moderna allestita in 30 sale del secondo piano di Palazzo Pitti offre un quadro completo della pittura italiana del periodo che va dal Neoclassicismo fino al ventesimo secolo. La Sala del Fiorino, splendida sala decorata a stucco di circa 160mq, può accogliere banchetti di gala, presentazioni, eventi e meeting. PALAZZO PITTI PALAZZO

A Galleria Palatina NellaL Galleria Palatina, al piano nobile di Palazzo Pitti, quattro secoli di arte si intrecciano con storie di vita delle tre dinastie che ebbero l’onore di abitare nella sontuosa Reggia d’Oltrarno: Medici, Asburgo-Lorena e i infine i Savoia. La sontuosa Sala Bianca, che ha visto la nascita delle prime sfilate di moda italiana, è la cornice perfetta per raffinati eventi. La Sala di Bona, che è l’unico ambiente seicentesco rimasto intatto e possiede dei pregevoli affreschi realizzati tra il 1608 e 1609 da Bernardino Poccetti, può accogliere meeting, presentazioni e convegni. PALAZZO PITTI PALAZZO

iardino Gdegli Ananassi, Giardino di Boboli All’interno di Boboli, è un giardino chiuso dove vengono coltivate piante acquatiche e tropicali. Un ambiente incantevole dove è possibile ospitare presentazioni, eventi e incontri culturali. PALAZZO PITTI PALAZZO

iardino di Boboli AlleG spalle di Palazzo Pitti si estende il meraviglioso Giardino di Boboli. I Medici per primi ne curarono la sistemazione, creando il modello di giardino all’italiana che divenne esemplare per le corti europee. La vasta superficie verde suddivisa in modo regolare, costituisce un vero e proprio museo all’aperto, popolato di statue antiche e rinascimentali, ornato da grotte e da fontane che può ospitare grandi eventi. PALAZZO PITTI PALAZZO

e Pagliere L’edificioL delle Pagliere, situato nel Giardino di Boboli sul versante di Porta Romana, è un complesso di grande rilevanza architettonica. La sua funzione originale è riconoscibile dalle grandi finestrature così come dall’orientamento dei corpi di fabbrica, che consentivano una perfetta circolazione dell’aria all’interno, essenziale per preservare la paglia. Grazie ai suoi ampi spazi ben si presta ad accogliere eventi con un numero elevato di persone. PALAZZO PITTI PALAZZO

MUSEO DELLA MODA E DEL COSTUME IlM Museo della Moda e del Costume con i suoi oltre seimila pezzi fra abiti antichi e moderni, accessori e costumi teatrali, si può considerare l’unico museo di storia della moda in Italia ed uno dei più importanti in ambito internazionale. La sua splendida Sala da Ballo rappresenta un’elegante cornice per eventi e cene di gala. PALAZZO PITTI PALAZZO

calone Del Moro e Sala della Tazza SLa Sala della Tazza deve il suo nome alla monumentale vasca a “tazza” in porfido, del II secolo, arrivata a Firenze da . Due colonne dello stesso materiale, risalenti alla prima età imperiale, che ornano la parete di fondo, furono invece acquistate da Francesco I de’ Medici e sistemate originariamente a decorare una fontana nel parco della vicina . PALAZZO PITTI PALAZZO

eatro Rondò di Bacco TIl Teatro, detto di Bacco, situato nel Rondò di sinistra di Palazzo Pitti è uno spazio adatto per conferenze, convegni, proiezioni, spettacoli, sfilate e festival. È dotato di 120 posti, impianto audio e video. PALAZZO PITTI PALAZZO

ERRAZZA DEL MORO TUn’ampia terrazza ubicata al primo piano di Palazzo Pitti dalla quale si gode un incantevole panorama sulla città, può essere l’ambiente ideale per una cena di gala nel periodo estivo. PALAZZO PITTI PALAZZO

eSORO DEI GRANDUCHI TIl Tesoro dei Granduchi, già Museo degli Argenti, è situato al piano terreno e al mezzanino di Palazzo Pitti e occupa gli ambienti di rappresentanza dell’Appartamento d’Estate della famiglia Medici, splendidamente decorati da affreschi del Seicento. Il Museo ospita il fiabesco Tesoro dei Medici: dai famosi vasi in pietre dure di Lorenzo il Magnifico, ai cammei e agli intagli di Cosimo I; dalle ambre di Maria Maddalena d’Austria alla famosa collezione di gioielli appartenuta a Anna Maria Luisa, ultima erede di casa Medici. CHIESA E MUSEO DI ORSANMICHELE DI CHIESA E MUSEO

l particolare e storico edifico Idi Orsanmichele, situato tra Piazza della Signoria e Piazza Duomo, era in origine una loggia adibita a mercato delle granaglie; in seguito fu trasformato in chiesa delle Arti, le antiche corporazioni fiorentine. Al primo piano si trova il museo di Orsanmichele con le statue originali di grandi maestri rinascimentali, oggi riprodotte in copia per le nicchie delle facciate. L’ampia sala al piano superiore, una vera e propria vetrina affacciata sulla città, può essere la sede di convegni, meeting, aperitivi e banchetti di gala. MUSEO dell’OPIFICIO delle DURE PIETRE dell’OPIFICIO MUSEO

l museo, ristrutturato su progetto di Adolfo Natalini nelI 1995, accoglie esemplari di grande suggestione e raffinatezza, delineando un percorso storico della manifattura del commesso in pietre dure che si snoda attraverso i secoli. Negli ambienti del salone d’accesso sono documentate le produzioni del periodo granducale mediceo e lorenese, mentre nelle salette ottocentesche quelle del periodo postunitario. Il piano rialzato del salone è dedicato alle tecniche di lavorazione.

ABORATORI DI RESTAURO Lè possibile organizzare una visita guidata in esclusiva in una delle tre sedi operative dell’Istituto: Via degli Alfani, Palazzo Vecchio e Fortezza Da Basso OPIFICIO DELLE PIETRE DURE PIETRE DELLE OPIFICIO

ABORATORIO DI RESTAURO VIA DEGLI ALFANI LLaboratorio di Restauro del mosaico e commesso in pietre dure, dei materiali lapidei, dei bronzi e delle ceramiche

La manifattura artistica della lavorazione delle pietre dure fu fondata dal Granduca Ferdinando I de’ Medici nel 1588 e ancora oggi viene mantenuta la medesima tecnica di realizzazione. Dagli ultimi decenni del secolo scorso l’attività dell’istituto si è indirizzata e specializzata in un primo momento nel restauro dei materiali lapidei, per poi svilupparsi anche nel campo del restauro dei bronzi, delle oreficerie e dei materiali ceramici e plastici, settori questi di più recente istituzione. La visita al Laboratorio di via degli Alfani ben si abbina alla visita al Museo dell’Opificio, dove sono ospitati esempi mirabili di queste preziosa forma d’arte del commesso. OPIFICIO DELLE PIETRE DURE PIETRE DELLE OPIFICIO

ABORATORIO DI RESTAURO FORTEZZA DA BASSO LLaboratorio di Restauro dei dipinti su tela e tavola, delle sculture lignee policrome, delle pitture murali e dei materiali tessili.

Gli ampi ambienti del Laboratorio della Fortezza da Basso furono allestiti nel 1966 per far fronte all’emergenza dell’alluvione di Firenze. Da allora l’Istituto è diventato famoso nel mondo per l’eccellenza della sua attività. OPIFICIO DELLE PIETRE DURE PIETRE DELLE OPIFICIO

ABORATORIO DI RESTAURO ARAZZI LPALAZZO VECCHIO Sede a Palazzo Vecchio nella sala detta “delle Bandiere”. Laboratorio di Restauro Arazzi

Nella prestigiosa Sala delle Bandiere di Palazzo Vecchio ha sede il settore restauro degli arazzi, allestito con moderne attrezzature in collaborazione con il Comune di Firenze. La visita oltre all’occasione di scoprire una tecnica di restauro dal valore altissimo, offre l’opportunità di accedere al Camminamento di Ronda di Palazzo Vecchio dal quale si gode uno splendido panorama di tutta la città. cienza e Tecnica e S cienza della Fondazione Museo

l Museo è stato fondato da Leopoldo II nel 1850. OggiI ospita una raccolta con oltre 3.000 reperti di strumenti di Fisica della seconda metà dell’Ottocento. Nel Gabinetto di Storia Naturale si trovano i modelli in vetro di Blaschka, i fiori polimaterici di Brendel e i manufatti in cera, realizzati dai ceroplasti de La Specola. Il Planetario digitale consente l’esplorazione dei fenomeni celesti per Studiosi, Scuole e Famiglie, mentre l’Aula Andromeda è dedicata ai laboratori didattici ed alle iniziative ludico-formative del fine-settimana e l’Aula Corridi è attrezzata per proiezioni e conferenze. Riservando appositi spazi è possibile organizzare iniziative esclusive per festeggiare compleanni e per momenti conviviali, quali aperitivi e cocktail . G alileo M useo

l Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza occupaI lo storico Palazzo Castellani nel cuore di Firenze. Nelle collezioni del Museo Galileo, tra le più importanti del mondo, si trovano: gli strumenti scientifici raccolti dalla dinastia Medici, compresi tutti gli strumenti originali di Galileo, tra i quali gli unici due telescopi esistenti, le macchine e gli apparati acquisiti dai granduchi lorenesi. Al piano seminterrato sono disponibili ampi spazi attrezzati per accogliere conferenze e eventi. - Cattedrale a en Si

l Duomo di Siena, quale espressione della dimensione spiritualeI di tutta la collettività, si caratterizza, oltre che per la straordinaria magnificenza dell’esterno, soprattutto per la suggestiva e grandiosa decorazione che ritroviamo nell’interno, dove sono rappresentate sommamente tutte le branche dell’arte figurativa. Nicola e Giovanni Pisano, Duccio di Buoninsegna, Donatello, Michelangelo, Pinturicchio, Domenico Beccafumi e Bernini sono solo alcuni degli artisti che profusero in questo veneratissimo Tempio innumerevoli capolavori. Accedere a questo luogo significa elevare lo spirito, aprirsi all’arte e conoscere uno dei più preziosi tesori della Città. La capienza massima della cattedrale in bassa stagione (1 novembre – 28 febbraio) è di 400 persone; in alta stagione (1 marzo – 31 ottobre; 26 dicembre – 6 gennaio) è di 700 persone. Oltre alle aperture straordinarie per visite private in orario di chiusura al pubblico, in cattedrale è possibile organizzare concerti di musica sacra. - Pavimento del Duomo - Pavimento a en Si

a cattedrale di Siena conserva numerosi capolavori Ldi ogni epoca. L’opera, per più versi eccezionale, è il pavimento, il più bello..., grande e magnifico... che mai fusse stato fatto, secondo la definizione di , frutto di un programma che si è realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento. I cartoni preparatori per le cinquantasei tarsie furono forniti da importanti artisti, tutti senesi, tranne il pittore umbro Bernardino di Betto detto il Pinturicchio, autore, nel 1505, della tarsia con il Monte della Sapienza. La tecnica utilizzata per trasferire l’idea dei vari artisti sul pavimento è quella del commesso marmoreo e del graffito. Si iniziò in modo semplice, per poi raggiungere gradatamente una perfezione sorprendente con la tecnica del commesso marmoreo nelle tarsie disegnate da Domenico Beccafumi. Il Pavimento del duomo di Siena risulta, straordinario, unico, non solo per la tecnica utilizzata, ma anche per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla Sapienza. - Libreria Piccolomini - Libreria a en Si

a Libreria Piccolomini ospita al suo interno Lun prezioso ciclo di affreschi dipinto dal Pinturicchio tra il 1503 e il 1508. Un ciclo di eccezionale qualità pittorica dove il Maestro illustrò, con tutta l’inesauribile ricchezza dei suoi registri narrativi e cromatici, dieci episodi della vita di Pio II. Al centro della biblioteca si ammira il marmoreo gruppo delle Tre Grazie (copia di epoca romana da originale ellenistico), mentre nelle vetrine disposte alle pareti si conservano magnifici codici miniati realizzati da due raffinati artisti provenienti dal nord: Girolamo da Cremona e Liberale da Verona, che vennero chiamati a Siena alla fine degli anni Sessanta del Quattrocento. In Libreria Piccolomini è possibile organizzare presentazioni di libri e piccoli convegni. La capienza massima è di 80 persone. - Porta del cielo - Porta a en Si

n percorso di visita sui tetti Udella cattedrale. Una serie di locali in cui per secoli nessuno è potuto accedere, se si eccettuano le maestranze che lavoravano al cantiere del duomo. Una volta giunti sopra le volte stellate sarà possibile camminare ‘sopra’ il sacro tempio e ammirare suggestive viste panoramiche ‘dentro’ e ‘fuori’ della cattedrale. La “porta del cielo” si apre ai visitatori come salissero attraverso la scala apparsa in sogno a Giacobbe il quale al risveglio esclamò: «Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo». Capienza massima 18 persone per gruppo (Aperture straordinarie e/o in notturna). - Museo dell’Opera - Museo a en Si

l Museo dell’Opera, inserito nella stessa ampia mole Icostituita dal “Duomo Vecchio” e dal “Duomo Nuovo” è uno dei più antichi musei privati istituiti in Italia. Viene fondato nel 1869 e al suo interno sono custodite opere provenienti dalla cattedrale e dalle chiese della diocesi, che documentano la storia e la cultura artistica della città di Siena. Nel Museo vi sono conservati due complessi di fondamentale importanza per la storia dell’arte italiana: le statue scolpite da Giovanni Pisano per la facciata del Duomo e la Maestà di Duccio di Buoninsegna realizzata per l’altare maggiore. Nella Galleria delle Statue (la sala al piano terra del Museo) è possibile organizzare presentazioni di libri, incontri, piccoli convegni e aperitivi d’arte. La capienza massima è di 80 persone. Nel Museo inoltre possono essere programmate visite guidate esclusive a tema (La Maestà di Duccio di Buoninsegna, le sculture di Giovanni Pisano, le oreficerie della cattedrale, i tessili ect.). La capienza massima del Museo è di 420 persone. - Panorama e Duomo Nuovo - Panorama a en Si

l punto di osservazione piùI bello di Siena. Un panorama mozzafiato. Una salita all’interno di una delle testimonianze più importanti della storia cittadina, definito da Enzo Carli, “il capolavoro dell’architettura gotica senese”. Capienza massima 28 persone ogni gruppo. (Aperture straordinarie e/o in notturna). - Cripta del Duomo - Cripta a en Si

na discesa nel mondo del colore vi condurrà Unelle viscere della cattedrale, in quella che comunemente viene denominata “Cripta”, una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi vent’anni. Qui è possibile ammirare un ciclo pittorico di singolare bellezza realizzato da una serie di artisti senesi nella seconda metà del Duecento. In cripta è possibile organizzare presentazioni libri, incontri, aperitivi d’arte e visite esclusive. La capienza massima è di 80 persone. - Santa Maria della Maria - Santa Scala a en Si

unicità della vicenda architettonica del Santa Maria L’della Scala è riflessa nella stratificazione architettonica dei suoi spazi. Almeno sette diversi livelli architettonici che dalle pendici della collina della Cattedrale si innalzano racchiudendo corti, spazi assistenziali, funzionali, culturali di rappresentanza. Una progressione edilizia che ha portato in un lasso di tempo relativamente breve, tra la fine del XII secolo e la metà del Quattrocento, ad un’articolata ripartizione ed organizzazione degli spazi interni. Nel quarto livello del complesso, che si apre su piazza Duomo, si dispiega la maggior parte degli spazi assistenziali e di quelli monumentali dell’antico ospedale: la serie dei pellegrinai, tra cui il celebre pellegrinaio affrescato da Lorenzo di Pietro, Domenico di Bartolo e Priamo della Quercia, la chiesa della SS. Annunziata, la cappella del Manto, la Sagrestia Vecchia, la spezieria, l’antico refettorio, gli spazi del settore femminile (in parte destinati ad esposizioni temporanee ed eventi). Nel complesso del Santa Maria della Scala è possibile organizzare meeting, convegni, mostre temporanee, presentazioni libri, incontri, aperitivi d’arte e visite esclusive.

ntimo A bbazia di Sant’ - A a lc i no ont M

ant’Antimo è un’antichissima Abbazia abitata nei secoli Sdai monaci benedettini. La Chiesa attuale è stata edificata all’inizio del XII secolo, ma le origini dell’Abbazia sono molto più antiche. La leggenda fa risalire la fondazione di Sant’Antimo al IX secolo, all’epoca del Sacro Romano Impero, guidato dall’imperatore Carlo Magno, ritenuto il fondatore di una cappella, detta Cappella Carolingia, corrispondente all’attuale sagrestia. Certamente l’Abbazia esisteva nell’anno 814 quando l’imperatore Ludovico il Pio, successore di Carlo Magno, emana un diploma che la arricchisce di beni e privilegi. Il grande cantiere per l’edificazione della chiesa attuale prende avvio nel XII secolo, come testimoniato dalla Charta Lapidaria, un’iscrizione collocata nei gradini dell’altare maggiore che ricorda la donazione elargita all’abbazia dalla famiglia degli Ardengheschi nel 1118. Questo anno segna l’inizio del periodo di maggiore splendore di Sant’Antimo che diviene uno dei più ricchi e importanti monasteri della regione dal quale dipendono numerose pievi, castelli e poderi. Presso l’Abbazia di Sant’Antimo possono essere organizzate attività culturali, concerti, corsi di canto gregoriano, corsi di miniatura, laboratori di miniatura, laboratorio della farmacia monastica per singoli e gruppi. l Tempio di San Biagio l Tempio - I no ia ontepulc M

ontepulciano è stata a ragione definita la “perla del MCinquecento” in quanto palazzi, chiese, decori riflettono il Rinascimento maturo e si susseguono in una sorta di museo a cielo aperto. Il tempio di San Biagio fu edificato da Antonio da Sangallo il Vecchio tra il 1518 e il 1545 e rappresenta un capolavoro del Cinquecento toscano. La chiesa ha una pianta a croce greca, cupola centrale e abside semicircolare, ed è affiancata da due campanili, di cui solo quello a sinistra risulta compiuto, ed è tutta in travertino. Il tempio si colloca al centro di un pianeggiante e la sua posizione, fuori della città, in mezzo a un paesaggio straordinario, ne evidenzia la grandiosità. Davanti alla chiesa si trova l’armonioso edificio della Canonica, con due bei loggiati, eseguita intorno al 1550. Nella chiesa, oltre alle aperture straordinarie per visite private in orario di chiusura al pubblico, è possibile organizzare concerti di musica sacra. La canonica può accogliere presentazioni di libri, incontri, piccoli convegni, meeting. - Palazzo Piccolomini A - Palazzo I ENZ P

l palazzo Piccolomini fu commissionato da Enea ISilvio Piccolomini, papa Pio II, all’architetto fiorentino Bernardo di Matteo Gambarelli, detto Rossellino. L’edificazione, iniziata nel 1460, fu portata a compimento nel 1464, nel luogo in cui sorgeva la casa paterna ove il pontefice era venuto alla luce. La visita ci conduce all’interno di un ambiente di straordinaria bellezza, che per la sua ricca storia, e per le pregevoli opere d’arte ivi conservate, ci mostra un esempio di residenza patrizia perfettamente mantenuta. Non si tratta di una mera esposizione di opere d’arte, ma di un palazzo museo inteso come luogo di memoria, dove è possibile rivivere i fasti del grande umanista Enea Silvio Piccolomini e della sua prestigiosa casata. è possibile organizzare visite guidate in esclusiva anche in orario serale. - Palazzo Piccolomini A - Palazzo I ENZ P

l cortile e il giardino pensile Idi Palazzo Piccolomini Un breve corridoio conduce dal portale inserito sulla facciata del palazzo Piccolomini al cortile interno. Questo è costituito da un loggiato a tre arcate su tutti i lati sorrette da colonne in travertino provviste di capitelli. Le pareti del cortile sono ornate da motivi decorativi e medaglioni con lo stemma Piccolomini. Attraverso la loggia del cortile si arriva al giardino pensile, chiuso sul fondo da un muro ricoperto di edera, nel quale sono state ricavate tre finestre. La veduta sorprendente dell’immensa vallata dell’Orcia che ci offre il giardino, rende questa parte di terra oltremodo incantevole. Il giardino diventa così luogo di contemplazione e meditazione nella perfetta fusione di uomo e natura, concetto vagheggiato dal pensiero umanistico, di cui il papa è fine interprete e protagonista indiscusso. Nel giardino e nel cortile si possono organizzare aperitivi, rinfreschi, presentazioni di libri, incontri, concerti, matrimoni (è tutto all’aperto). La capienza massima è di 120 persone. - Musei Civici - Musei a no gn Gi m i Sa n

l complesso dei Musei Civici oltre al Palazzo Comunale eI la Torre Grossa che, per la loro eccezionalità nel panorama storico-artistico europeo, costituiscono, il fulcro dal quale si diparte ogni itinerario cittadino. Nel palazzo si possono ammirare importanti cicli pittorici come quello di ispirazione cavalleresca in Sala Dante, cosiddetta per aver visto la presenza del grande poeta, e la Pinacoteca Civica con capolavori della scuola senese e fiorentina. Tra i maggiori artisti si ricordano , Benozzo Gozzoli, Benedetto da Maiano, Pinturicchio. Nell’itinerario si inserisce la chiesa medievale di San Lorenzo in Ponte interamente decorata da un ciclo di affreschi raffiguranti la vita ultraterrena attraverso suggestivi dettagli dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Il complesso comprende inoltre la visita al Museo Archeologico che documenta le origini della città, alla Spezieria di Santa Fina e alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”. - Torre grossa - Torre a no gn Gi m i Sa n

a Torre Grossa, la più alta di San Gimignano, simbolo Lper eccellenza di fierezza civica, si trova in piazza del Duomo, accanto al palazzo del Podestà. Fu iniziata esattamente il 21 agosto del 1300, quattro mesi dopo che la città aveva ospitato Dante Alighieri, e venne terminata nel 1311. Percorsi duecentodiciotto scalini si giunge alla sommità della torre ove lo sguardo si apre a 360° ed è possibile ammirare il panorama della città con i palazzi, i tetti, le piazze e i vicoli, il rosso del cotto e il grigio del travertino, ma anche la mole boscosa del “Poggio del Comune” fino alle bianche vette delle Alpi Apuane nonché i colorati vigneti del Chianti e i dolci rilievi del Casentino e del Pratomagno. Fra i molti skyline visibili dai 54 metri della cima spiccano la corona di torri di Monteriggioni, il campanile della Collegiata di Casole d’Elsa e i palazzi rinascimentali della vicina Colle di Val d’Elsa. La salita alla Torre è possibile per gruppi di 30 persone. - Palazzo Comunale - Palazzo a no gn Gi m i Sa n

l primo piano del Palazzo Comunale si trova la Sala Adel Consiglio, detta anche Sala Dante, a ricordo della visita che il poeta fiorentino nel 1300 fece a San Gimignano come ambasciatore della lega Guelfa. La sala presenta un famoso ciclo di affreschi della fine del XIII secolo (1290 circa) raffiguranti tornei di cavalieri e scene di caccia dedicate a Carlo d’Angiò. Le pitture sono attribuite al pittore fiorentino Azzo di Masetto. Sulla parete destra è dipinta la Maestà di Lippo Memmi, che il pittore, seguace di Simone Martini, eseguirà nel 1317. Al secondo piano si trova la Camera del Podestà, completamente affrescata con una singolare narrazione che presenta scene d’amore, oltre ad una serie di exempla morali rivolti al Podestà. Gli affreschi, realizzati nei primi anni del Trecento, sono attribuiti a Memmo di Filippuccio. Nella Sala Dante è possibile organizzare eventi conviviali di vario tipo, la capienza è di 100 persone. affaele De Gradaaffaele De - Galleria R a no gn Gi m i Sa n

a galleria d’arte moderna e contemporanea è intitolata Lal pittore milanese Raffaele De Grada (Milano, 1885-1957) e conserva numerose tele dell’artista che scelse San Gimignano come luogo di elezione. Dal 2015 nella galleria si trova una preziosa collezione di opere d’arte di celebri artisti del Novecento italiano – Valerio Adami, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Felice Casorati, Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Renato Guttuso, Mario Mafai, Ennio Morlotti, Fausto Pirandello, Mario Sironi, Ardengo Soffici – che testimonia in particolar modo del gusto collezionistico medio-alto borghese fra anni Sessanta e Ottanta del secolo scorso. La collezione si deve alla munifica sensibilità ed al gusto collezionistico del suo appassionato donatore, Gianfranco Pacchiani (Firenze, 1923 – Roma, 2013). Alla galleria è annesso anche uno spazio espositivo per mostre temporanee. La capienza del museo è di 100 persone. - Spezieria Fina di Santa a no gn Gi m i Sa n

o Spedale di Santa Fina, il più importante ente Lassistenziale della città di San Gimignano, fu dotato, almeno dal Cinquecento, di una propria Spezieria, che acquistava o produceva i medicamenti sia ad uso interno che per la vendita esterna. L’allestimento attuale presenta l’assetto originale della farmacia, con la “cucina”, il luogo ove si preparavano i medicinali, e la “bottega”, ambiente preposto alla vendita dei prodotti. I medicamenti, che si conservano ancora dentro vasi in ceramica e in vetro venivano fabbricati sulla base di indicazioni precise, raccolte in antichi ricettari, anch’essi inclusi nell’allestimento. Nelle fioriere del giardino della Spezieria, sono stati messi a dimora, in seguito ad un’attenta selezione, le piante ed i fiori che verosimilmente erano impiegati nell’antica Farmacia per scopi gastronomici e terapeutici. L’“orto aromatico” diventa, ora più che mai, una vera e propria esperienza sensoriale che porta il visitatore ad immergersi in un’atmosfera di aromi e profumi. Visita al museo possibile per gruppi di 40 persone, mentre nel Giardino, dove è possibile organizzare apertivi, cene e concerti, la capienza è di 150 persone. - San Lorenzo in Ponte a no gn Gi m i Sa n

a chiesa di San Lorenzo al Ponte, posta in fondo La Via del Castello, fu costruita dal Comune nel XIII secolo. In stile romanico, è costituita da un’unica navata coperta con tetto a capriate di legno. Fin dal principio del XIV secolo essa aveva sul fianco sinistro un portichetto per riparare dalle intemperie l’affresco raffigurante la Madonna col Bambino, del quale sopravvive oggi solo il volto della Vergine, forse dipinto da Simone Martini intorno al 1310. Fu proprio a causa della devozione popolare verso questa sacra immagine che, all’inizio del Quattrocento, fu decisa la costruzione o l’ampliamento del portico lungo tutto il fianco della chiesa venendo così a formare, in adiacenza a essa, un oratorio vero e proprio. Sia la chiesa che il portico presentano un’estesa decorazione a fresco eseguita agli esordi del secondo decennio del Quattrocento dal pittore fiorentino Cenni di Francesco di ser Cenni, formatosi nell’ambito del pittore giottesco Andrea di Cione di Arcangelo, detto l’Orcagna. Il tema del ciclo è quello della vita ultraterrena raffigurata attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. è possibile organizzare concerti, convegni o presentazioni. La capienza della chiesa è di 50 persone. - Museo San Pietro - Museo els a ’ d a l v colle

l Museo San Pietro, ospitato nel complesso monumentale delI monastero omonimo, è il frutto della fusione del Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra con la Collezione del Conservatorio di San Pietro, la Collezione Romano Bilenchi e la Collezione di Walter Fusi. Il percorso espositivo ripercorre la storia della città attraverso le espressioni d’arte, in un dialogo costante tra religiosità e ambizione civica propria dei comuni medievali. All’interno del complesso si trova un’ampia sala dove è possibile realizzare mostre temporanee, meeting, convegni, concerti, cene e manifestazioni. La capienza massima della sala è di 150 persone. - Museo Diocesano - Museo els a ’ d a l v colle

a collezione conserva le opere d’arte sacra che raccontano Lil percorso di fede in Valdelsa dalle origini alla nascita della Diocesi di Colle. Nella raccolta sono esposte le più antiche testimonianze d’arte medievale: la grande Maestà del “Maestro di Badia a Isola”, opera di un ignoto artista senese attivo nella cerchia di Duccio, il Crocifisso ligneo di Marco Romano, capolavoro assoluto della scultura gotica del Trecento e la bellissima tavola con Natività della Vergine, attribuita al pittore colligiano Cennino Cennini, erede della scuola giottesca. Il percorso prosegue con una ricca collezione di dipinti che vanno dal Quattrocento al Seicento. La visita al museo termina nell’ampia sala con il tetto a capriate a spiovente che costituisce la sede ideale per la conservazione di opere commissionate o provenienti dalla cattedrale dei santi Alberto e Marziale. - Museo Civico - Museo els a ’ d a l v colle

a raccolta del Museo Civico si articola in quattro sale contigue Lche ospitano opere risalenti al XIX e al XX secolo. Tra Otto e Novecento, a Colle nacque una scuola pittorica di rilievo intorno a Antonio Salvetti, artista poliedrico che ha lasciato un’impronta profonda nella cultura figurativa colligiana del XX secolo. Altri protagonisti del panorama colligiano furono Vittorio Meoni e Ferruccio Manganelli, oltre a Mino Maccari che nel 1924, in concomitanza ai primi fogli de ‘Il Selvaggio’, si dedicava ancora alla pittura d’ispirazione cézanniana. - Collezione Fusi els a ’ d a l v colle

l primo piano del Museo San Pietro si trovano alcune sale Adedicate al pittore colligiano Walter Fusi che debuttò nel solco della tradizione accademica fiorentina del dopoguerra, tra gli insegnamenti di Emanuele Cavalli e l’eredità di Ottone Rosai, come si evince dalle opere di esordio esposte all’inizio della sezione. Seguono alcuni studi sulle Macchine e la serie delle Penetrazioni nello spazio che aprono una nuova fase di ricerca verso la terza dimensione, che culminano nell’arte plastica. Negli anno ’70 Walter Fusi tornerà alla pittura come elaborazione di superfici bidimensionali di valore “optical” per terminare, negli ultimi anni di attività, con la pittura astratta affrontata con nuova libertà espressiva. - Conservatorio San Pietro els a ’ d a l v colle

l monastero femminile di regola agostiniana di San Pietro fuI edificato nel 1604 da Pietro Usimbardi, su progetto di Giorgio Vasari il Giovane. Dotato di clausura, chiostro, refettorio e dormitorio, l’attuale complesso, ampliato con due chiostri, finì per inglobare anche parte della cinta muraria della città. - Collezione Bilenchi els a ’ d a l v colle

omano Bilenchi, nato a Colle nel 1909, fu scrittore, letteratoR ed intellettuale italiano tra i più importanti del secondo dopoguerra. La sua collezione comprende quasi 300 opere d’arte e più di 14.000 volumi di argomento letterario, storico, politico e artistico. La collezione Bilenchi è una delle raccolte toscane più importanti e organiche del Novecento: comprende non solo dipinti e disegni, ma anche sculture e ceramiche realizzate da artisti che erano in contatto con lo scrittore. Si ricordano tra i più importanti Ottone Rosai, Moses Levy e Mino Maccari. La collezione, con nobile gesto di mecenatismo e generosità, è stata donata al Comune di Colle Val d’Elsa nel 2010 dalla moglie Maria Ferrara Bilechi. Nella sala della biblioteca della collezione è possibile organizzare presentazioni e meeting per un massimo di 50 persone. O R CO S A NSEPOLC MUSEO C I V MUSEO

el centro di Sansepolcro, il Museo Civico occupa Ngli ambienti del trecentesco Palazzo dei Conservatori. Il museo si è sviluppato intorno al capolavoro di Piero della Francesca, la Resurrezione. Nel Museo sono presenti altri capolavori di Piero della Francesca: il Polittico della Misericordia, il San Ludovico, e il San Giuliano. L’edificio che ospita il Museo ha subìto importanti trasformazioni, inglobando dapprima l’adiacente Monte Pio e, più recentemente, ripristinando i luminosi ambienti della Torre e il suggestivo seminterrato con il vicolo medievale in laterizio e il salone delle pietre. Dalla terrazza con affaccio panoramico sulla Cattedrale e sulla piazza, che collega all’adiacente Palazzo Pretorio, sono ancora godibili le gotiche bifore trecentesche. r no i Li vo i d o ari Acqu

a visita in esclusiva all’Acquario di consente diL vivere un’affascinante viaggio-immersione alla scoperta non soltanto delle bellezze e curiosità del mare, ma anche di un affascinante rettilario con insetti, anfibi e rettili! è una finestra su un mondo poco conosciuto. L’Acquario di Livorno ha sede in una struttura dal forte valore storico, artistico ed architettonico della città e gode di una splendida location, situato sul lungomare di Livorno all’interno della Terrazza Mascagni. Il valore storico ed artistico della struttura si intreccia con importanti caratteristiche del territorio in cui sorge: la Costa degli Etruschi, con un legame al tema dell’archeologia, l’arcipelago toscano ed il Santuario dei Cetacei di cui questo tratto di costa fa parte. La splendida Terrazza panoramica può accogliere eventi fino a 500 persone. La sala panoramica può accogliere cocktail o cene a buffet fino a 100 persone. Infine la Sala del Relitto è attrezzata con strumentazioni per piccoli convegni e conferenze.