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numero22008

Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai

Carolina Crescentini I demoni di San Pietroburgo di Giuliano Montaldo ANNO VIII - NUOVA SERIE - N.2 - MARZO/APRILE 2008 - Euro 3,00 - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% - FILIALE DI ROMA SERIE - N.2 MARZO/APRILE 2008 Euro 3,00 SPED. ABBONAMENTO POSTALE ANNO VIII - NUOVA

interviste Sergio Rubini Martin Scorsese dirige e Carmine Amoroso Valerio Mastandrea Sergej Bodrov in interpreta Steve Buscemi Non pensarci Colpo Filippo Nigro &e Ellen Page d’occhio Aleksandr Sokurov Tutta la vita davanti

2008 numero2

Federazione Italiana Cinema d’Essai a FICE - ito dall afica ed nematogr zione ci n.2/2008 ma ale d’infor Bimestr editoriale

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V È un momento variegato e intenso per il cinema italiano,

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N interpreta N A Colpo interviste Valerio Mastandreain sarci d’occhio Martin Scorseseoroso n penensarci e Am NoNo Carmin &e ej Bodrov vanti Serg uscemi vita davanti Steve B igro Tutta la vita da Filippo N nella foto: age v Ellen P okuro andr S Aleks supportato da investimenti in crescita e dal successo al Carolina Crescentini botteghino. Con un occhio al governo che verrà… Interviste 6 Valerio Mastandrea (Barbara Corsi) •••Nel mese di febbraio tre film italiani si sono piazzati ai primi tre posti (Parlami 10 Ellen Page (Marco Spagnoli) d’amore, Scusa ma ti chiamo amore e Caos calmo): non soltanto declinazioni del filone 12 Martin Scorsese (Marco Spagnoli) giovanilistico tuttora in voga, ma anche quel cinema d’autore attento alle esigenze del botteghino che connota le scelte produttive di alcuni dei principali gruppi produttivi, come Rai 16 Aleksandr Sokurov (Federico Pontiggia) Cinema e Cattleya. Le settimane a ridosso della primavera si confermano come le più dense di 17 Sergej Bodrov (Marco Spagnoli) uscite nazionali, insieme al settembre veneziano, come se da metà aprile in poi fosse già tardi. 18 Steve Buscemi (Marco Spagnoli) Così, nella prima settimana di marzo sono approdati in sala ben quattro film, dal capofila 20 Filippo Nigro (Marco Spagnoli) Verdone all’autoriale Sonetaula passando per i magnifici documentari Vogliamo anche le 21 Carmine Amoroso (Barbara Corsi) rose e Biutiful Cauntri. La settimana successiva è toccato a Peter Del Monte e prima di Pasqua 22 Sergio Rubini (Franco Montini) ad altri tre titoli: Rubini, Cover boy e il leggero Questa notte è ancora nostra, banco di prova della popolarità di Vaporidis; chiusura del mese affidata all’atteso Virzì e a Paolo Franchi Speciali in cerca di riabilitazione dopo le baruffe veneziane (in entrambi i film l’attore del momento, Elio Germano). Aprile non sarà da meno con quattro uscite ad inizio mese: le commedie Non 14 Mosaico Film Festival (Mario Mazzetti) pensarci di Zanasi (molto applaudito a Venezia e consacrazione per Mastandrea) e Amore, 26 Indipendenti italiani (Mario Mazzetti) bugie e calcetto di Lucini orfano di Scamarcio; poi Jimmy della collina di Pau e L’amore 26 Speciale Festival - Bergamo (Umberto Ferrari) non basta (prosegue incessante il vezzo di infilare dappertutto la parola “amore”). Seguiranno Rotterdam (Silvia Angrisani) due commedie con attori napoletani: Alessandro Siani sempre più sulle orme di Troisi (La seconda volta non si scorda mai) e il meno ambizioso Ci sta un francese, un inglese e un Rubriche napoletano con Biagio Izzo; e la bella sorpresa del Sundance, Riprendimi di Anna Negri con le 4 Notizie rivelazioni dell’anno Marco Foschi e Alba Rohrwacher. A chiudere il mese, Giuliano Montaldo 42 Cult dvd (Gabriele Spila) che rilegge Dostoevskij – la stagione è in effetti caratterizzata anche dal ritorno dei Maestri: prima Maselli, poi Lizzani e adesso Montaldo con I demoni di San Pietroburgo, cui 43 Cinema di carta (Chiara Barbo) dedichiamo la copertina di questo numero. 44 Polvere di Stelle (Giovanni M. Rossi) Con l’auspicio che Cannes li prenda entrambi in concorso, maggio potrebbe essere il mese di 45 Mondo d’essai (Marta Proietti) Gomorra, che Matteo Garrone ha tratto da alcuni degli episodi più forti del best seller di 46 Colonna sonora (Mario Mazzetti) Roberto Saviano, e de Il divo di Paolo Sorrentino, ritratto di Giulio Andreotti: due film attesissimi, entrambi con il grande Toni Servillo, che potrebbero ravvivare l’interesse del Schede critiche pubblico per la nostra produzione. Certo, non sono tutte rose e fiori, come dimostra la 35 ALEXANDRA sostanziale emarginazione della produzione indipendente e degli esordi connotati da una 38 L’ALTRA DONNA DEL RE maggiore sperimentazione (in questo numero una rassegna del cinema “che resiste”, di 37 AMORE, BUGIE E CALCETTO prossima uscita tra mille difficoltà); inoltre, le uscite sul mercato potrebbero essere meglio 32 LA BANDA 36 BIUTIFUL CAUNTRI spalmate nei vari periodi dell’anno. Tuttavia conviene essere ottimisti, e la decisione di Medusa 34 CARGO 200 di fare uscire il 27 giugno una commedia a episodi di Carlo Vanzina con diversi attori comici 28 COLPO D’OCCHIO (sempre assortiti su base regionale) vuole essere il primo tentativo di affermare una stagione 37 COVER BOY - L’ULTIMA RIVOLUZIONE estiva anche per il cinema italiano, senza lasciare l’esclusiva ai blockbuster: a Vanzina & C. 29 I DEMONI DI SAN PIETROBURGO auguriamo un enorme successo, perché faccia breccia e consenta sin dall’anno prossimo ad altre 41 THE HUNTING PARTY pellicole italiane, anche d’autore, di provarci. 40 INTERVIEW 30 JIMMY DELLA COLLINA Sono tanti i temi di riflessione che si propongono all’attenzione del nuovo governo, chiunque 32 JUNO sarà il vincitore: le modifiche in chiave migliorativa alla legge del 2004, tanto attese ma non 35 MONGOL andate in porto prima della crisi; le prospettive del cinema digitale anche per il cinema d’autore 39 MR 73 tra standard, varietà dell’offerta e contenuti alternativi; il rilancio del cinema d’essai non 31 NELLE TUE MANI soltanto come volano di crescita ma anche per sostenere le sale cosiddette tradizionali situate in 36 NESSUNA QUALITA’ AGLI EROI centri cittadini sempre più bui, che hanno saputo rinnovarsi e proporsi al pubblico tra non 28 NON PENSARCI 40 I PADRONI DELLA NOTTE poche difficoltà; il proseguimento del progetto “Schermi di qualità” che ha contribuito alla 39 RACCONTI DA STOCCOLMA diffusione del cinema d’autore europeo anche in provincia, la cui seconda edizione si conclude a 30 RIPRENDIMI fine marzo. Sullo sfondo, la convinzione che l’esercizio sia un anello determinante della filiera 38 SHINE A LIGHT audiovisiva, e di conseguenza la necessità che i fondi assegnati siano certi e possibilmente più 31 SONETAULA consistenti: perché non osare di più per fare del cinema in Italia un settore strategico, una 34 SOTTO LE BOMBE risorsa da valorizzare proseguendo il lavoro avviato negli ultimi anni, con un’amministrazione 29 TUTTA LA VITA DAVANTI 41 LA VOLPE E LA BAMBINA attenta e un sistema organico di norme? 41 LA ZONA MARIO LORINI presidente FICE

Hanno collaborato a questo numero: Silvia Angrisani, Chiara Barbo, Domenico Inprinting srl, Via Dalbono 35, Roma ...Abbonamento annuo: euro 15,00 sul VIVILCINEMA Barone, Darianna Cardilli, Barbara Corsi, Umberto Ferrari, Mario Lorini, Mario C.C. Postale n° 61358016 intestato a Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, Bimestrale d’informazione Mazzetti, Franco Montini, Cristiana Paternò, Federico Pontiggia, Marta Proietti, 00161 Roma - Numeri arretrati euro 2,50 ...Concess.ria esclusiva per la cinematografica Giovanni Maria Rossi, Marco Spagnoli, Gabriele Spila ...Segreteria per pubblicità: A.P.S. ADVERTISING srl - Via Collatina, 62 - 00177 Roma - Tel. fondato da Claudio Zanchi l’editore: Stefania Trenca ...Progetto grafico: Geppy Sferra ...Editore per 06.64829419 / 511 / 250 - Fax 06.64829415 www.apsadvertising.it - conto della Fice: Spettacolo Service srl, via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. [email protected] ... Reg. Trib. di Roma n. 382 dell’ 11/9/2000 n°2/2008 nuova serie 06/884.731 - Rivista fondata dalla Coop. L’Atelier di Firenze, pubblicata dalla (già Trib Firenze n. 3642 del 17/12/1987) Sped. Abb. postale 70% Marzo/Aprile 2008 Fice: via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731, fax 06/440.42.55 ... Chiuso in redazione il 10/03/2008- stampato per conto della Direttore responsabile: Mario Mazzetti e-mail: [email protected] ...web: www.fice.it ...Fotocomp. e stampa: Inprinting srl presso lo stabilimento “Grafiche PFG” Spa

VIVILCINEMA marzoaprile08 3 notizie fice ••• INCONTRI D’ESSAI AD ASTI ••• MONDO FESTIVAL Gli Incontri del cinema d’essai della Fice tornano Oltre al Mosaico Film Festival di Ravenna (v. servizio in questo numero) e al già annunciato Far ad Asti: l’ottava edizione della manifestazione che East Film di Udine, in aprile si svolge l’edizione n. 25 di EuropaCinema, a Viareggio dal 15 al prevede anteprime, convegni e i premi per un anno 19, con un Focus sul cinema tedesco: 16 classici del Nuovo Cinema (da Kluge a Reitz, da von Trotta di cinema d’autore si svolgerà nella città piemontese a Syberberg) e 10 recenti produzioni in concorso (www.europacinema.it). Svelate anche le prime dal 7 al 9 ottobre. Sul prossimo numero di retrospettive dei grandi festival: a Locarno (6-16 agosto) spazio a Nanni Moretti: tutte le opere, Vivilcinema la scheda del referendum Vota il film un volume dei Cahiers du Cinéma e Carta bianca con i suoi film del cuore. A sua volta, il direttore d’essai dell’anno, edizione 2008. del Torino Film Festival (21-29 novembre) ha annunciato la retrospettiva , collega di set in Caos calmo, per allora libero dalle riprese di The ghostwriter. Sempre a Torino ••• CORSO DI FORMAZIONE omaggio a Jean-Pierre Melville con l’integrale dei suoi 12 film. Rese note infine le date delle CICAE A VENEZIA Giornate del Cinema Muto di Pordenone (4-11 ottobre), dei Premi Efa (a Copenaghen il 6 Con il sostegno del Programma Media dell’Unione dicembre) e di Berlino 2009 (5-15 febbraio). Europea e del Ministero per i beni e le attività culturali, la Cicae (confederazione internazionale ••• RASSEGNE E FESTIVAL cinema d’essai) e la consociata Fice hanno annunciato XIV Cittadella del corto a Trevignano Romano dal 28 maggio al 1° giugno tra concorsi, le date dell’edizione 2008 del Corso di formazione retrospettive (Messico e fantascienza) e vincitori del Cortolazio. Info: www.cittadelladelcorto.it per esercenti d’essai Art Cinema = Action + …XXIV Festroia a Setubal in Portogallo dal 6 al 15 giugno, concorso per opere indipendenti Management: dal 25 agosto al 4 settembre nella europee e opere prime e poi omaggio al cinema polacco (film d’apertura sarà Katyn di Wajda, sede della Venice International University di San candidato all’Oscar), retrospettiva Goran Paskaljevic, cinema della seduzione, corti, cinema della Servolo, nei giorni della Mostra. Le iscrizioni potranno migrazione, indipendenti Usa (www.festroia.pt)…Scade il 31 marzo l’ultimo dei tre bandi del avvenire on line sul sito www.cicae.org fino al 1° Premio Solinas 2008 (sceneggiature originali, storie originali e scrittura di documentari), premi giugno. Sempre in territorio Cicae, a Berlino le giurie da 10 a 5mila Euro (www.premiosolinas.org)…Dal 7 al 13 aprile a Milano Festival del cinema di esercenti hanno premiato l’austriaco Revanche di Africano, d’Asia e America Latina con omaggio a Sembène Ousmane Gotz Spielmann (Panorama) e il giapponese United (www.festivalcinemaafricano.org) …Corto Fiction Chianciano Terme il 5 e 6 settembre con il Red Army di Wakamatsu Koji (Forum). Premio Fellini. Corti a tema: libero, sociale, comico e “io sempre donna”, max 20’, scad. 31/5. Info e bando: www.cortofiction.it …Dal 6 all’8 giugno Festival Alto Vicentino per corti (max 15’ e ••• FILM D’ESSAI 60’’ per videofonini) a Santorso (www.festivalaltovicentino.org) …IschiaFilmFestival per lunghi, La commissione ministeriale ha attribuito la qualifica corti e doc dal 22 al 29 giugno, scad. 15/4, www.ischiafilmfestival.it …EcoVision su ambiente e di film d’essai ai lungometraggi Cargo 200, Charlie cinema (fiction, doc e animazione) a Palermo dal 5 al 10 giugno col patrocinio Unesco Bartlett, Nelle tue mani, Prospettive di un (www.ecovisionfestival.com) …Il premio Oscar Sandy Powell è il nuovo presidente del Sannio delitto, Cloverfield, Mars, Rec e ai documentari Il Film Festival dedicato a scenografie e costumi …Los Angeles Film Festival per il cinema viaggio di Gesù, Vogliamo anche le rose e indipendente dal 19 al 29 giugno, info www.lafilmfest.com. Biutiful Cauntri. Tra i film automaticamente d’essai, si segnalano le opere dei fratelli Coen, di Tim Burton, ••• SI GIRA NEL MONDO P.T. Anderson, Sokurov, Rubini, Virzì oltre a Juno, Definito il cast di Come dio comanda, che Gabriele Salvatores gira dal libro di Niccolò Persepolis, Mongol. Presentati al ministero 29 Ammaniti: Filippo Timi è il padre del protagonista, Elio Germano l’amico “folgorato” progetti che aspirano alla qualifica di “interesse Quattroformaggi, Fabio De Luigi l’assistente sociale. Timi sarà anche il giovane Duce nel nuovo culturale”: tra i registi la Archibugi, Salvatores, Lucini, Bellocchio Vincere …Maria Sole Tognazzi dirige Pierfrancesco Favino, Monica Bellucci e Ksenia Soavi, Maria Sole e Ricky Tognazzi, Giuseppe e Rappoport ne L’uomo che ama …Il seme della discordia segna il ritorno alla regia di Pappi Giorgio Ferrara, Placido, Piscicelli, Jalongo, Zaccaro, Corsicato, con Alessandro Gassman che si scopre sterile proprio quando la moglie Caterina Lizzani. Murino si ritrova incinta …Giovanni Veronesi dirige Italians, due episodi satirici con Scamarcio- Castellitto e Carlo Verdone …Dopo il ’68, Michele Placido si dedicherà a Piazza Fontana e ••• SCHERMI DI QUALITÀ all’omicidio Calabresi in un film scritto da Rulli&Petraglia …Alain Resnais gira Les herbes folles, Si conclude il prossimo 31 marzo la seconda edizione con i fidi Sabine Azéma e André Dussollier e con Emmanuelle Devos e Mathieu Amalric …Dopo di Schermi di Qualità, il progetto speciale sostenuto “Incontri d’amore”, la Azéma ritrova Arnaud e Jean-Marie Larrieu in Voyage aux Pyrénées, al dal Ministero beni e attività culturali e Arcus e gestito fianco di Jean-Pierre Darroussin …Per la terza volta insieme Jim Jarmusch e Bill Murray in The dall’Agis con le associazioni dell’esercizio Anec, Fice e limits of control, thriller girato in Spagna con molte guest star (Tilda Swinton, Gael Garcia Acec. L’adesione al circuito comporta la Bernal, John Hurt, Hiam Abbass) …Sesta collaborazione tra André Téchiné e Catherine Deneuve, programmazione massiccia di cinema d’essai italiano un film sulla storia della giovane mitomane (Emilie Duquenne) che simulò un’aggressione ed europeo, inclusi fine settimana: dalle 200 giornate antisemita in treno …Applaudita a Berlino nel nuovo Mike Leigh, Sally Hawkins sarà al fianco di minime per le sale ubicate in comuni con oltre Alfred Molina e Orlando Bloom in An education, regia di Lone Scherfig e sceneggiatura di Nick 200mila spettatori alle 100 giornate in quelli con Hornsby su una adolescente nella Londra anni ’60 …Doppia coppia per Meryl Streep e Amy meno di 40mila abitanti. Sono oltre 500 le sale in lizza Adams: entrambe suore nella riduzione della pièce di J.P. Shanley Il dubbio, con Philip Seymour per il contributo. Hoffman nelle vesti talari indossate a teatro da Stefano Accorsi; seguirà la commedia di Nora Ephron Julie & Julia, tra impiego pubblico e cucina francese …Cheri: dal romanzo di Colette alla ••• CINEMA SENZA BARRIERE sceneggiatura di Christopher Hampton (“Le relazioni pericolose”, “Espiazione”) diretta da Anche a Roma film per non udenti (con sottotitoli) e Stephan Frears, con Michelle Pfeiffer e Jessica Lange …Dopo “Katyn”, Andrzej Wajda dirige non vedenti (col commento audio in cuffia): Cinema Tatarak, storia di una donna (la Krystyna Janda de “L’uomo di marmo”) che si innamora di un senza barriere è la rassegna partita a febbraio al sosia del figlio defunto …Yvonne Catterfield sarà Romy Schneider in Eine frau wie Romy diretto Farnese, in Campo de’ Fiori. Fino a maggio 8 film in da Josef Rusnak …The people speak è un documentario sull’attivismo sociale negli Usa con cartellone firmati Burton, Loach, Frears, Almodovar, Viggo Mortensen, Sean Penn e Matt Damon …Martin Scorsese ci ha preso gusto: dopo Dylan e gli Soldini. Biglietto a 3 euro, l’accompagnatore non Stones, il suo prossimo documentario sarà su Bob Marley …Jean-Paul Belmondo torna sul set con paga. il remake di “Umberto D.”, Un homme et son chien, diretto da Francis Huster …Una coppia come tante e un figlio speciale: Ricky è il nuovo film di François Ozon, un mix di generi con Sergi ••• I FILM ITALIANI DEL CUORE Lopez e Alexandra Lamy …Robin Wright, Alan Arkin, Monica Bellucci, Maggie Gyllenhaal nel cast Dopo l’appello alle Giornate degli Autori veneziane, di The private lives of Pippa Lee su una donna tradita che ritrova la sua natura selvaggia è stato presentato a Roma l’elenco dei (primi) 100 …Nuova docu-fiction per Agnès Varda, Les plages d’Agnès si prenota per Cannes …Richard titoli irrinunciabili del cinema italiano da preservare, Linklater gira Me & Orson Welles, commedia romantica sul teatro con Zac Efron e Claire Danes studiare nelle scuole, diffondere. Tra gli artefici della …Olivier Marchal e Gérard Depardieu poliziotti e amici in Diamant 13, con Asia Argento e Aissa selezione: Gianni Amelio, Sergio Toffetti della Maiga (“Bianco e nero”) …Dario Argento gira Giallo, da lui non sceneggiato, con Vincent Gallo Cineteca Nazionale, i critici Fabio Ferzetti e Morando serial killer, Ray Lotta poliziotto, Elsa Pataki modella rapita e Asia Argento sua sorella hostess Morandini, gli storici Giampiero Brunetta e Gianluca …Jesse Martin e James Gandolfini in Sexual healing di Lauren Goodman, sugli ultimi anni di Farinelli. Marvin Gaye …Nuova versione di Cime tempestose affidata a John Maybury, che ha pronto The edge of love con Keira Knightley e Sienna Miller …Joaquin Phoenix, Gwyneth Paltrow, Isabella ••• COMPLEANNI Rossellini in Two lovers di James Gray …Richard Eyre dirige The other man tra Londra, Milano e Auguri al cinema Ariosto di Milano: il cinema d’essai il lago di Como con Liam Neeson, Laura Linney, Banderas e Romola Garai …Scott Hicks ha diretto il gestito da Alessandro Bruciamonti festeggia il 10 documentario Glass: a portrait of Philip in 12 parts …Giuseppe Tornatore pensa a un film aprile i primi 60 anni di attività. sulla vita della birmana San Suu Kyi?

4 VIVILCINEMA marzoaprile08 intervistaValerio Mastandrea

Sullo sfondo Gisella Burinato Questione di sfumature Con “Non pensarci” di Gianni Zanasi, e poi con Virzì ed Ozpetek, l’attore romano inizia a raccogliere i meritati frutti di una carriera all’insegna di impegno e qualità

••• Il direttore della Mostra del Come descriveresti il tuo personaggio, il bisogna trovare un punto di equilibrio fra Cinema di Venezia, Marco Müller, l’ha definito musicista punk Stefano? ironia e malinconia, come in questo film. Ti “il Jerry Lewis italiano” e lui, confermando Come lo descrive Zanasi: “un meraviglioso riconosci in questa definizione? l’inclinazione all’ironia che spesso dimostra nei imbecille”. Meraviglioso perché quando la sua Magari fosse vero… Penso che le sfumature suoi personaggi, ha risposto di aver preso i lati famiglia gli chiede aiuto – chi direttamente, chi siano quelle che fanno grandi gli attori. Non mi positivi di questo paragone. Valerio Mastandrea indirettamente – si presta volentieri, nonostante reputo ancora del tutto sicuro da quel punto di è in effetti uno degli attori più bravi e versatili sia polemico nei confronti del sistema e vista, ma l’obiettivo è quello. Il personaggio del del cinema italiano, che in tredici anni ha inadeguato a qualsiasi situazione. Stefano ha film di Ozpetek va invece nella direzione saputo costruirsi una carriera coerente e sempre bisogno di rifugiarsi nella sua famiglia per opposta, quella di lavorare sopra le righe, che in crescita, tutta all’insegna del cinema evadere dalle difficoltà che sta vivendo, e invece considero ugualmente molto difficile. Lì si sfiora d’autore. L’attore romano ha ben tre film di i suoi parenti stanno peggio di lui: è proprio la follia, la passione, la tragedia pura. prossima uscita: Tutta la vita davanti di Paolo dalla sua inadeguatezza che scaturisce il comico. Nel film di Virzì interpreti un sindacalista Virzì, Un giorno perfetto di Ferzan Ozpetek e Il film fa sorridere sul contesto familiare, un che cerca di mobilitare i precari di un call soprattutto Non pensarci di Gianni Zanasi, di tema che non è prettamente italiano, anzi center con scarsi risultati… cui è protagonista assoluto, nella parte di un tutt’altro. Il mio personaggio prova a portare il suo musicista ex ribelle che si confronta dopo tanti Tutti gli attori insieme formano una bella messaggio dentro un ambiente difficile fino allo anni con la sua strana famiglia. Il film è stato la alchimia. Merito di chi? stremo delle forze. È uno che non si arrende mai, vera sorpresa italiana della Mostra del Cinema Merito di Zanasi, che è un buon direttore nonostante prenda numerose porte in faccia. di Venezia, dove è stato presentato alle d’orchestra, anche se non “in smoking”. Merito Quello di Virzì è un film molto importante, e Giornate degli Autori. del fatto che ci conoscevamo tutti anche in anche necessario per come racconta il tema del Mario Monicelli ha detto di Non pensarci: maniera abbastanza profonda: io e Battiston lavoro. C’è l’amarezza e la comicità insieme. “Un film spiritoso, divertente ma anche siamo molto amici. Sul set c’è stata una buona Hai lavorato con tantissimi autori italiani, duro, cattivo. Un film riuscito”. Condividi il atmosfera, nonostante il film sia stato girato un fra i quali molti esordienti. Che idea ti sei suo giudizio? po’ “all’arma bianca”, non certo con le fatto dello stato di salute del cinema È un film imperfetto, ma ha dentro comodità della superproduzione. Poi lavorare italiano? un’autenticità difficile da trovare. Quando l’ho con Gianni è sempre faticoso: è un regista molto Ho visto tante persone distruggersi per fare il visto per la prima volta, me lo sono proprio esigente da se stesso e dagli attori, come è primo film: fa male vedere questo. La gente goduto da spettatore, questo è un buon segno. giusto che sia. non si deve ammalare per questo lavoro, e io ne I complimenti di Monicelli sono stati perfino Come ti sei preparato alla scena della ho visti tanti perdere l’entusiasmo che era alla imbarazzanti, ma un uomo di cinema di quella rivelazione della madre, tutta giocata sulla base di quell’esperienza. Ci dovrebbe essere razza ha colto delle cose così fresche, che invece tua mimica facciale? una sorta di “diritto all’opera prima”, la sono sfuggite a tanti che hanno 65 anni di Non mi sono preparato: le cose che mi diceva garanzia di un budget con cui si possa meno. È un peccato che il film esca tanto tempo erano come delle sassate da breve distanza, e sviluppare il lavoro. dopo Venezia, perché la presentazione alla come tale le ho prese. Mi piacerebbe che ci fosse Hai diretto un corto, Trevirgolaottantasette, Mostra gli aveva dato una spinta non più coraggio a far lavorare gli attori su un tema importante, le morti sul lavoro. indifferente dal punto di vista del gradimento sull’espressione del volto, come ha fatto Zanasi. Avresti voglia di passare alla regia di un del pubblico. Era un po’ l’outsider dei film Ti ha lasciato libero di improvvisare? lungometraggio? italiani, l’unica commedia. Ai festival No, libero mai. Erano tutte soluzioni figlie di Ho scritto la sceneggiatura di un altro corto, bisognerebbe presentare anche le commedie confronti. Qualche cosa si improvvisava ma anche questo su un tema molto attuale, ma per per dare un quadro a 360° del cinema sempre all’interno di un registro. ora rientro nei venti minuti. nazionale. Dicono di te che dai il meglio quando • BARBARA CORSI

Valerio Mastandrea

FILMOGRAFIA - Ladri di cinema (1994), Cronaca di un amore violato (1994), Cuore cattivo (1995), Palermo Milano solo andata (1995), L'anno prossimo vado a letto alle dieci (1995), Un inverno freddo freddo (1996), Bruno aspetta in macchina (1996), Cresceranno i carciofi a Mimongo (1996), Tutti giù per terra (1997), Stressati (1997), In barca a vela contromano (1997), Viola bacia tutti (1997), Abbiamo solo fatto l'amore (1997), La classe non è acqua (1997), L'odore della not- te (1998), Barbara (1998), Asini (1999), La carbonara (2000), Zora La Vampira (2000), Domani (2001), Sole negli occhi (2001), Velocità massima (2001), Ultimo sta- dio (2002), Nido di vespe (2002), Gente di Roma (2003), Il siero della vanità (2004), Lavorare con lentezza (2004), Nessun messaggio in segreteria (2005), L'oriz- zonte degli eventi (2005), La vita facile (2005), Amatemi (2005), AD Project (2005), Piano 17 (2006), Il caimano (2006), 4-4-2: il gioco più bello del mondo (2006), N - Io e Napoleone (2006), Last minute Marocco (2007), Notturno Bus (2007), Non pensarci (2007), Frutta e verdura (2007), Un giorno perfetto (2008)

6 VIVILCINEMA marzoaprile08 cover storyGiuliano Montaldo

FILMOGRAFIA - Tiro al piccio- ne (1961), Extraconiugale (1964), Ad ogni costo (1967), Gli intoccabili (1969), Gott mit uns - Dio è con noi (1970), Sac- co e Vanzetti (1971), Giordano Bruno (1973), L'Agnese va a morire (1976), Il giocattolo (1979), Il giorno prima (1986), Gli occhiali d'oro (1987), Tem- po di uccidere (1989), I Demoni di San Pietroburgo (2008)

Il grande vecchio “I demoni di San Pietroburgo” prende spunto dalla biografia di Dostoevskij per riflettere sulle responsabilità dell’artista, nella Russia dello Zar come oggi, tra intolleranza e terrorismo

••• Cosa avrebbe fatto Fjodor giocatore. Il film, una grossa produzione aveva spinto a rileggere Dostoevskij, a Dostoevskij se si fosse trovato di fronte a un Jean Vigo e Rai Cinema, è stato girato a riflettere su tutte quelle metafore che la sua dilemma morale simile a quelli che il grande Torino e San Pietroburgo ed è interpretato opera e la sua stessa vita suggeriscono: la autore russo poneva ai suoi personaggi? Il da Miki Manojlovic, Roberto Herlitzka, ricerca dell’uomo, della verità, la ricerca di Dio quesito solo in apparenza può sembrare Carolina Crescentini, Anita Caprioli, Sandra nell’uomo. Nella sua biografia ci sono tanti accademico o inattuale, perché l’opera di Ceccarelli, Filippo Timi. episodi romanzeschi che si prestavano ad Dostoevskij conserva la modernità dei grandi Il suo ultimo film è stato Tempo di essere raccontati: il processo per attività capolavori della letteratura, e perché la sua uccidere nel 1989. Come mai tanto rivoluzionarie, la finta fucilazione, la prigionia vita è stata avventurosa e sofferta come tempo lontano dal cinema? in Siberia e la scoperta di quel buco nero di quella di un eroe letterario o Tempo di uccidere è un film che ho molto disperazione, miserie umane, ignoranza e cinematografico. L’interesse per lo scrittore e sofferto perché non l’ho potuto fare come intolleranza che si aprì con quell’esperienza. i molti spunti suscitati da una biografia tanto avrei voluto. Per vari problemi logistici ho Non volevamo fare una biografia, quella intensa hanno spinto Giuliano Montaldo a dovuto girarlo nello Zimbabwe invece che probabilmente la deve fare un russo, ma tornare dopo quasi vent’anni alla regia nei luoghi originari descritti da Ennio toccare i molti temi che la vita di Dostoevskij cinematografica con I demoni di San Flaiano, e questo mi ha completamente suggerisce. Pietroburgo, che ha per protagonista spiazzato. Ho preso le distanze da quella Nel film Dostoevskij si trova al centro di proprio Dostoevskij. Nel film si immagina che delusione mettendomi al riparo di uomini diverse questioni da risolvere, che lo scrittore venga a conoscenza dei come Verdi, Puccini, Mozart, perché dopo corrispondono a diversi temi narrativi… preparativi di un attentato terroristico Tempo di uccidere ho lavorato a molte Dopo aver incontrato uno strano personaggio contro la famiglia imperiale e cerchi regie d’opera lirica, un mondo di cui mi sono chiamato Gusiev che gli preannuncia disperatamente di fermarlo, negli stessi innamorato. Poi, dopo aver fatto con grande l’attentato, Dostoevskij vive come in un giorni in cui, pressato dai debiti di gioco, sta gioia il presidente di Rai Cinema, per antico incubo, oppresso dal dovere morale di fermare cercando di concludere la stesura de Il vizio sono tornato a dirigere un film. in tempo questa macchina predisposta a Dopo la trasposizione del romanzo uccidere. La data dell’attentato coincide anche autobiografico di Flaiano, una storia con la scadenza fissata per la consegna del ispirata alla vita di Dostoevskij. Quali libro che non ha ancora scritto e con un’altra sono gli elementi biografici che l’hanno scadenza della sua vita, l’incontro con quella attratta? che diventerà sua moglie. È come se diversi L’idea originaria de I demoni è del regista orologi scandissero il tempo tutti insieme. Andrej Koncalovskij, ma è stata molto Il film rievoca il terrorismo anti-zarista rielaborata da Paolo Serbandini e in fase di che ci riporta immediatamente sceneggiatura da Monica Zapelli e da me. Il all’attualità… soggetto di Serbandini, che avevo letto In quel periodo storico gli atti terroristici erano Roberto Herlitzka alcuni anni fa, mi aveva molto colpito e mi frequenti, soprattutto ad opera dei nichilisti. Il

8 VIVILCINEMA marzoaprile08 dichiara il suo credo, contro ogni fanatismo, Dostoevskij, dove difficilmente avremmo quando dice: “Ho sempre vissuto nel potuto girare perché diventata museo, e a dubbio”. In tutti i miei film, Sacco e Torino ne abbiamo trovata una identica. Vanzetti, Giordano Bruno, L’Agnese va a Sono quelle fortune che capitano quando si morire, Gli occhiali d’oro, ho sempre hanno dei bravi collaboratori, come il cercato di raccontare la mia avversione per direttore della fotografia Arnaldo Catinari, lo l’intolleranza. In questo caso umilmente mi scenografo Francesco Frigeri, Vera Pescarolo associo alla corte di questo grandissimo Montaldo, che collabora con me da sempre, e scrittore, nel dire che il dubbio deve essere la costumista Elisabetta Montaldo (questi una guida per l’uomo. Però una certezza c’è: nomi le dicono niente?). non si può uccidere. I momenti di confronto fra Dostoevskij e C’è un episodio del film che esemplifica l’ispettore di polizia interpretato da Miki Manojlovic proprio questo: quando Dostoevskij Roberto Herlitzka sono molto intensi. salva la vita di un altro prigioniero del Come ha scelto gli attori? primo attentato, mostrato all’inizio del film, campo, anche a costo di una pesante Non conoscevo Miki Manojlovic se non per è un fatto storico, il secondo è una visione punizione… averlo visto nei film di Kusturica, però sapevo del protagonista, forse un delirio dovuto Dovendo riassumere il carattere e che aveva portato in scena molti spettacoli di all’epilessia di cui soffriva. Alla fine l’atteggiamento morale di Dostoevskij in un autori russi, compreso Dostoevskij. Dostoevskij non distingue l’immaginazione episodio, ho immaginato che si sarebbe Immaginavo dunque che avrebbe regalato al dalla realtà ma ha un forte desiderio di comportato così. Nel lager Dostoevskij personaggio una gestualità e un capire e ricordare. dimostra ancora una volta il suo amore per la atteggiamento che corrispondevano a una Dostoevskij ebbe un qualche ruolo vita e per l’uomo, anche se si tratta di un cultura diversa dalla nostra: e così è stato. nell’ispirare i moti rivoluzionari? uomo ignorante e violento. Quando era in scena insieme a Roberto Lui ha la sensazione in certi momenti di Come avete creato la continuità di Herlitzka vedevo diventare realtà il sogno di essere il “grande vecchio”, ispiratore dei ambienti fra le due location, Torino e qualsiasi direttore d’orchestra: avere due giovani terroristi, perché tutti gli rinfacciano San Pietroburgo? primi violini così bravi da non dover fare quello che ha detto e scritto. Una firma Per me scoprire la somiglianza architettonica niente per dirigerli. Sono attori che messa su un bando rivoluzionario o la frase fra Torino e San Pietroburgo è stato possiedono quella capacità che aveva anche di un libro lo inseguono come una condanna affascinante. I palazzi più importanti di San Gian Maria Volonté, di far diventare loro una o diventano il manifesto di altri, che ne Pietroburgo sono stati costruiti da architetti battuta scritta da altri, fino al punto di far piegano il senso a loro uso. Questo problema italiani che avevano lavorato a Torino, così credere al regista che quello che parla non è investe la responsabilità e il ruolo dell’artista, abbiamo avuto buon gioco a celebrare un un attore ma il personaggio stesso: il che attraverso le sue opere diventa una “matrimonio urbanistico” fra le due città. massimo del transfert. figura di dominio pubblico. Ma Dostoevskij Nella città russa abbiamo visitato la casa di • BARBARA CORSI

VIVILCINEMA marzoaprile08 9 intervistaEllen Page

FILMOGRAFIA - Hard Candy (2005), X- Men 3 (2006), The Tracey fragments (2007), Juno (2007), Smart people (2008)

La sceneggiatrice Diablo Cody L’attrice con Michael Cera In tutta sincerità La 21enne protagonista di “Juno” racconta il ruolo che l’ha consacrata attrice (e candidata all’Oscar): l’adolescente incinta che sceglie i genitori adottivi per il suo bimbo

••• Canadese, ventun anni, Ellen di questo film mi ricordano moltissimo il non si riflette mai nei media. L’essere canadese Page ha conquistato il mondo con la sua modo di parlare che avevo con i miei amici non cambia molto di questo atteggiamento. interpretazione in Juno di Jason Reitman, che qualche anno fa. La lingua di Juno rende Sebbene gli Stati Uniti siano sott’accusa a le è valsa una nomination all’Oscar. Dopo aver tutto molto semplice e chiaro e questo mi ha livello mondiale, il Canada è una potenza vinto la seconda edizione della Festa di Roma, dato l’idea di una pellicola molto onesta. Il industriale ed imperialista altrettanto il film ha trionfato agli Independent Spirit merito di questa qualità deriva senza dubbio rilevante. È strano come in Europa abbiate la Awards ed ha ottenuto l’Oscar per la dal lavoro della sceneggiatrice Diablo Cody: percezione di noi canadesi come più “saggi” sceneggiatura originale. spero di poter lavorare ancora, e presto, in un rispetto agli statunitensi, mentre in realtà da Un personaggio ironico e straordinario che film scritto da lei. Juno è senza dubbio un noi le cose non sono così diverse. Adoro il mio racconta, lontano dai cliché e dal personaggio unico, molto diverso dalla paese e amo viverci, anche se non è una melodramma, i dubbi di un’adolescente alle raffigurazione mediatica degli adolescenti nazione perfetta. Molti tra noi ragazzi sono prese con una gravidanza tanto imprevista così come la vediamo oggi. estremamente appassionati rispetto a queste quanto indesiderata. Un successo insperato In che senso? tematiche sociali. Non è colpa nostra se i sulla carta, tanto in patria quanto, I media creano uno stampino per i teenager. media ci raccontano così. Grazie al cielo, ci recentemente, in Francia, per una pellicola Io e i miei amici, certo, non eravamo sono film come Juno che tentano di indipendente prodotta da Fox Searchlight che uniformati a questo modello, ma anche riequilibrare la situazione. ha catapultato immediatamente Ellen Page tantissimi ragazzi che conoscevo non Una grande responsabilità per il suo nell’universo delle giovani interpreti più corrispondevano agli stereotipi degli personaggio… ambite e ammirate. “Essere protagonista di adolescenti così come vengono raccontati È vero, ma questo è anche quello che mi eccita un film del genere è di per sé un dono dalla televisione e dal cinema. Juno si discosta di più: portare sullo schermo una delle poche straordinario”, afferma l’attrice. “È moltissimo da questa rappresentazione eroine adolescenti del cinema. Qualcuno mi meraviglioso vincere dei premi e ricevere così bidimensionale, proponendo piuttosto ha detto che assomiglia, idealmente, ad un tanti complimenti, soprattutto perché ho un’immagine più veritiera e onesta dei supereroe. In realtà è una ragazza normale grande cura di quello che faccio e del mio ragazzi di oggi in Nord America, rispetto che, grazie al successo di questo film, amore per la recitazione. Sono grata a tutti all’esile stereotipo che domina l’immaginario qualcuno potrà iniziare ad ascoltare. Credo sia per questo successo, ma mi creda non ho mai collettivo attuale. molto raro poter vedere una pellicola del pensato di recitare o di fare del cinema per Non è che il suo essere canadese le fa genere che parla di cose importanti, ma al avere premi o notorietà”. avere una visione del mondo differente tempo stesso lo fa in maniera leggera e Cosa l’ha affascinata della rispetto a quella dei giovani statunitensi semplice per tutti. Il successo di questo film, sceneggiatura? che, soprattutto oggi, il cinema però, non è dovuto solo al mio personaggio, I dialoghi vibranti e arguti di questo film americano rappresenta come ma anche a tutti quelli che lo circondano, danno l’idea di personaggi reali e sinceri. disinformati e disinteressati rispetto al anche loro molto veri e originali. Figure di Anche se non sono più un’adolescente, i testi resto del mondo? persone che hanno molti strati da rivelare. Mi Non credo che le cose stiano così. Penso, è piaciuto molto recitare in un film che, pure piuttosto, che una rappresentazione affrontando tematiche importanti, parte da “massificata” dei ragazzi di oggi porti il più uno spazio più leggero dell’animo umano e delle volte a commettere degli errori. I dona un forte senso di ottimismo al pubblico. ragazzi e le ragazze della mia generazione In passato mi è capitato, spesso, di portare sono molto consapevoli, invece, di quello che sullo schermo ragazze il cui animo era dark e accade nel mondo e sono anche molto nervoso: è stato bello avere l’opportunità di arrabbiati. Noi vogliamo vedere dei sperimentare come attrice uno spazio emotivo cambiamenti, vogliamo lavorare per la fatto di grande umanità. trasformazione, ma questo nostro desiderio • MARCO SPAGNOLI

10 VIVILCINEMA marzoaprile08 intervistaMartin Scorsese

Keith Richards con Buddy Guy Jack White e Mick Jagger Questione di ritmo Dopo un lungo inseguimento, Scorsese ha ripreso la tappa dei Rolling Stones al Beacon Theatre di New York: “Shine a light” mostra da vicino la magia rock della band leggendaria

••• Non è la prima volta che il i Rolling Stones. Kundun, Gangs of New York o The avia- nome di Martin Scorsese si lega Quando ha visto per la prima volta gli tor. Proprio durante la lavorazione di The professionalmente a quello di famosi gruppi Stones? departed mi ha invitato alla loro tournée e mi rock. Trenta anni fa, con il documentario Negli anni Sessanta, non ricordo in quale pro- sono reso conto che sarebbe stato fantastico L’ultimo valzer, il regista italoamericano ha gramma televisivo. Credo che la loro prima filmare un’esibizione del genere. Lo abbiamo immortalato l’ultimo concerto della Band, il canzone ad essermi entrata in mente sia stata fatto con 50 telecamere, ma non credo di aver gruppo del chitarrista Robbie Robertson – che Satisfaction. Nel 1965 io e un mio amico sta- portato nulla di personale a quello che i Rol- negli ultimi tempi ha sempre svolto la vamo girando un film studentesco nel suo ling Stones sanno fare per conto loro. Ho volu- supervisione delle colonne sonore, di solito appartamento a Manhattan. Abbiamo ascol- to dare l’idea di quello che si prova assistendo strepitose, dei suoi film. In seguito, tato quella canzone ed è stato come entrare ad un concerto del genere da vari punti di l’innovativo video per la canzone di Michael in un altro mondo: era la colonna sonora per- vista. Anche da quelli inaccessibili a persone Jackson Bad e il progetto collettivo The Blues fetta per quel cortometraggio e per gli anni basse come me che non amano trovarsi in hanno nuovamente avvicinato il regista al che stavamo vivendo. Satisfaction era l’inno mezzo a tanti spilungoni che gli bloccano la cuore della musica, fino ad arrivare al della mia generazione ed io stesso, nel tempo, visuale… recentissimo No direction home, ho continuato a cercare la mia soddisfazione Qual è stato il suo rapporto con Mick Jag- documentario dedicato alla figura di Bob personale. Vede, a quell’epoca era difficile per ger? Dylan. Adesso tocca ai Rolling Stones, già me trovare il modo di individuare una voce È quello che si vede nella prima parte del film, immortalati da un film sperimentale di Jean- personale all’interno di una struttura narrati- dedicata al mio inseguimento degli Stones per Luc Godard nel ’68 (erano i tempi di va. Quella canzone rifletteva sul nostro desi- i preparativi delle riprese: Mick Jagger è un Sympathy for the devil), che Scorsese ha derio di sperimentazione e sulla nostra ansia gigante e un genio, ma io dovevo fare un film raccontato come mai prima in Shine a light, di trovare una nostra identità personale. Nel come volevo io e dovevo riuscire ad imporre la evento d’apertura della Berlinale 2008, il mio caso, come figlio di italoamericani, questo mia visione, nonostante qualche “frizione” tra documentario girato durante il concerto al desiderio era ancora più forte. di noi. Credo che sia stato divertente come magnifico Beacon Theater di New York Cosa le ha fatto amare così tanto gli Sto- entrambi volessimo controllare l’incontrollabile nell’autunno 2006, nel corso dell’interminabile nes? e trasformarlo in un film. La cosa più difficile è tournèe per promuovere A bigger bang che Sicuramente il fatto che fossero legati al stata quella di catturare la loro essenza e lo li ha portati due volte in Italia. Ospite d’onore Blues, una musica che ho sempre sentito mol- spirito della loro performance dal vivo. l’ex presidente Bill Clinton che festeggiava il to vicina. La loro musica ha generato delle Che tipo di esperienza è stata lavorare su compleanno e alcune guest star come Jack immagini nella mia testa che, poi, hanno fini- questo film? White, Christina Aguilera e Buddy Guy. to per diventare parte integrante di Mean Esilarante e rinvigorente. La musica ha sempre Perché, di tanto in tanto, decide di lavo- Streets e Goodfellas. La cosa interessante è un effetto molto positivo sulla mia persona e rare nell’ambito della musica rock? che io non li ho mai visti dal vivo prima del lavorare in progetti legati alla musica è davvero L’esperienza di lavorare su un film legato alla ‘69/’70 e quindi tutto quello che avevano pro- piacevole. È tutta una questione di ritmo, che musica è molto soddisfacente, perfino “rinfre- dotto nella mia coscienza l’ho mutuato attra- mi rende sempre eccitato nella fase produttiva. scante”. Non so spiegare perché, ma per me è verso i loro dischi, ho reagito a quello che Anche se il processo di postproduzione è stato una sorta di ossessione al punto che, nel corso avevo visto con gli occhi della mente. veramente duro, in particolare il montaggio. La del tempo, il rapporto tra i miei film e la musi- Come è nato questo progetto? realtà è che io non ho mai davvero voglia di ca è diventato più articolato e complesso. Tro- Io e Mick Jagger ci conosciamo da tanto. consegnare ai produttori i film che faccio, mi vo straordinario avere l’opportunità di docu- Abbiamo lavorato insieme su un altro proget- piacerebbe proseguire all’infinito... mentare il concerto del mio gruppo preferito, to e lui mi è spesso venuto a trovare sui set di • MARCO SPAGNOLI

Martin Scorsese

FILMOGRAFIA - Chi sta bussando alla mia porta? (1969), America 1929 - Sterminateli senza pietà (1972), Mean Stre- ets (1973), Alice non abita più qui (1975), Taxi Driver (1976), New York, New York (1977), Ragazzo americano (doc., 1978), L'ultimo valzer (1978), Toro scatenato (1980), Re per una notte (1983), Fuori orario (1985), Il colore dei soldi (1986), L'ultima tentazione di Cristo (1988), New York Stories (1989), Quei bravi ragazzi (1990), Cape Fear - Il pro- montorio della paura (1991), L'età dell'innocenza (1993), Casinò (1995), Kundun (1997), Al di là della vita (2000), The Blues – Dal Mali al Mississippi (doc., 2002), Gangs of New York (2002), The Aviator (2004), No direction home (doc., 2005), The Departed (2006), Shine a light (2008)

12 VIVILCINEMA marzoaprile08 specialeMosaico Film Festival

AZUL OSCURO CASI NEGRO IMPORT EXPORT KLOPKA Vecchia Europa, giovani autori Dal 14 al 19 aprile Ravenna ospita il “Mosaico d’Europa”, panoramica del cinema europeo che sfugge alle logiche di mercato. Jiri Menzel e la Pasoliniana affiancano il concorso

la Fice, il Comune e la Provincia di Ravenna, nell’apocalittico Import Export due con la collaborazione della Cicae e la paesaggi umani desolanti tra Austria e presidenza onoraria di Pupi Avati, intendono Ucraina. Dell’irlandese Garage di Lenny presentare al pubblico e agli addetti ai lavori Abrahamson basti dire che ha vinto il Torino il meglio della produzione indipendente di Film Festival e che l’opera precedente del un continente “vecchio” ma ricco di novità. regista era il grottesco, sulfureo ritratto di Rispetto allo scorso anno si punta Adam & Paul, due tossici senza arte né maggiormente sulla presenza degli autori: il parte: anche in questo caso, premi e primo nome annunciato dal direttore artistico riconoscimenti senza il beneficio del YUMURTA Alberto Achilli è quello del ceco Jiri Menzel, confronto col pubblico. Non mancheranno reduce da una nuova riduzione di Boumil rappresentanti del cinema nordico (diverse ••• Come tessere di un mosaico, le Hrabal, Ho servito il re d’Inghilterra, che sorprese sono giunte nel 2007 dall’Islanda) e opere “minori” contribuiscono spesso a verrà presentata in anteprima a Ravenna. del Mediterraneo, con incursioni nel Maghreb mettere a fuoco peculiarità e pregi del Confermato il concorso, che recupera (l’agrodolce Waiting for Pasolini di Daloud cinema europeo, e come l’insieme dei singoli clamorose omissioni del mercato come i Oulad Syad). pezzi rende unica la composizione artistica, meno recenti Lady Chatterley di Pascale Oltre alla “Finestra sul mondo” e alle così produzioni marginali o esordi di Ferran, sensuale e fluviale trasposizione al Anteprime d’essai, da segnalare l’omaggio inaspettata profondità definiscono con femminile di D.H. Lawrence; Azul oscuro alla pioniera del cinema Alice Guy e la nitidezza le coordinate di un cinema casi negro di Daniel Sanchez Arevalo, bel seconda e ultima parte della retrospettiva culturalmente stimolante, con un bagaglio di racconto corale e laico di famiglie, amori e Pasoliniana, che presenta in versione storia, tradizioni, poesia e senso critico tali da ricerca della felicità; e This is England di restaurata, tra gli altri, Teorema, la Trilogia ripagare lo spettatore cinefilo per la fiducia Shane Meadows, crudo ritratto di della vita e Salò. Il programma completo accordata. adolescenza inquieta ai tempi delle Falkland. della manifestazione sarà pubblicato sui siti Giunto al secondo anno di vita, il Mosaico Due acute riflessioni sulla Turchia tra www.fice.it e www.mosaicofilmfest.it d’Europa Film Festival (dal 14 al 19 aprile, Occidente e tradizione sono Yumurta di • MARIO MAZZETTI Cinema City di Ravenna) mantiene inalterata Semih Kaplanoglu, sul richiamo irresistibile la missione di far conoscere il cinema inedito delle radici, e la sorprendente opera prima – per lo più opere prime e seconde – che nei Takva di Özer Kiziltan, prodotta da Fatih festival non beneficia, dalle sezioni collaterali Akin, su un uomo pio assoldato da un serbatoio di innovazione, del clamore gruppo religioso per mediatico. Ma che non ha nulla da invidiare, riscuotere gli affitti per contenuti e spessore artistico, alle opere e calato in quel proiettate nelle nostre sale d’essai. Per questo mondo secolare dal quale si era sempre tenuto alla larga. La Serbia ha sfiorato la candidatura all’Oscar con Klopka di Sedar Golubovic, su un uomo comune di fronte a un terribile dilemma, con uno spregevole Miki Manojlovic “uomo del destino”. L’austriaco Ulrich

TAKVA Seidl presenta

14 VIVILCINEMA marzoaprile08 intervistaAleksandr Sokurov

FILMOGRAFIA - The Degra- ded (1980), The Lonely Voice of Man (1987), Impero (1987), Mournful Unconcern (1987), Days of Eclipse (1988), Salva e custodisci (1989), The Second Circle (1990), The Stone (1992), Whispering Pages (1993), Madre e figlio (1996), Moloch (1999), Toro (2000), Arca russa (2002), Padre e figlio (2003), Il Sole (2005), Alexandra (2007) Galina Vishnevskaya Le armi della ragione La guerra in Cecenia tra Storia e rappresentazione artistica nel poetico e affascinante “Alexandra”, ultima fatica del regista de “L’arca russa”, in uscita nelle nostre sale

••• Si definisce “un impiegato del Ma lo faccio trasversalmente, attraverso lo personalità di un attore è più importante del cinema”, e del suo nuovo Alexandra dice: sguardo di una donna, una nonna, che suo professionismo. Alexandra doveva “Non ho voluto raccontare una cronaca della incarna una spiritualità viva e una prospettiva rappresentare la luce della ragione, la Cecenia: nel film non si dice mai che ci si simbolica”. coscienza che illumina i cuori, l’intelligenza trova a Grozny. Anche il cinema, piccola arte Oggetto della metafora è il rapporto fra vita che sovrasta il clangore delle armi: la rispetto alla letteratura, è in grado di parlare e morte, a cui Sokurov vuole affidare la sua Vishnevskaya ha saputo incarnare tutto di guerra senza necessariamente mostrarla. più ampia riflessione sull’uomo: “Il rapporto questo”. Chi fa film sulla guerra fa film romantici, fra guerra e pace – spiega – è assimilabile a Comunque, “la pace in Cecenia rimane un disegna personaggi romantici, ma la guerra, quello fra vita e morte. Una presenza che in traguardo ancora molto lontano. Ci stiamo qualunque guerra, non ha nulla di Alexandra emerge prepotente attraverso il muovendo, ma l’arroganza, la stupidità e affascinante. L’arte non deve infatuare i tema della vecchiaia, di cui si fa carico la l’ignoranza del potere non facilitano una giovani nei confronti della guerra: la guerra protagonista”. Con la morte anche il regista soluzione”. Non bastasse, Sokurov rincara la inizia laddove la ragione finisce”. de L’arca russa è stato a diretto contatto, dose: “Piuttosto che fare il proprio lavoro, i Parola di Aleksandr Sokurov, regista russo, durante le riprese: ventotto giorni in politici dedicano troppa attenzione classe 1951, che al festival “Tertio Millennio” condizioni estreme, fra la zona di Grozny e all’apparato digerente. Sono come bambini a Roma ha presentato il suo nuovo lavoro, quella di Khankala, occupata dalle truppe con il mal di pancia: la loro vita è una Alexandra. Premiato con il Robert Bresson russe. “Per motivi di sicurezza – racconta al continua corsa dal bagno alla farmacia”. della Rivista del Cinematografo all’ultima pubblico del festival, organizzato dall’Ente Parole sante, di un regista che per tutta la Mostra di Venezia, Sokurov inquadra la dello Spettacolo – io e l’attrice sua carriera ha cercato di opporsi alla Cecenia contemporanea “muovendosi fra i raggiungevamo il set separatamente. Lei violenza e alla propaganda della violenza, sia poli del dato storico e della rappresentazione viveva in un bunker, perché c’erano continui nel cinema che nella vita: “ormai siamo artistica. Mostro un paese, la mia Russia, che attacchi ed esplosioni. Siamo stati costretti a rimasti in pochi, pochi in Russia e in Europa, e purtroppo è storicamente abituata alla muoverci su veicoli corazzati e con la scorta, quasi nessuno negli Stati Uniti”. Da qui il guerra e ancora lontana dalla pacificazione. ma era indispensabile che andassi in Cecenia. richiamo alla responsabilità del cinema, e del Dovevo vedere la gente, capire come stesse, e pubblico: “Il più grande nemico da toccare con mano la situazione”. combattere oggi è la mercificazione dello Sullo schermo, il viaggio nella postazione spettacolo. Un processo universale, a cui mi militare cecena di una nonna per incontrare il stupisco che neanche un paese con una storia nipote che non vede da anni: lei è la e una cultura ricchissima quale l’Italia riesca a splendida ottuagenaria Galina Vishnevskaya, sottrarsi”. regale cantante lirica e vedova del Da ultimo, Sokurov rivela il suo prossimo violoncellista Rostropovich, a cui l’anno progetto, Faust: “Lo girerò in Russia, dove scorso Sokurov aveva dedicato una Elegia. verrà costruito un apposito padiglione, ma “Una donna forte, più forte degli uomini, di anche a Roma: il sogno sarebbe poter entrare tutti gli uomini. La Vishnevskaya – dice il con la macchina da presa in Vaticano”. regista – è la nonna di tutti i soldati al fronte, Ancora in fase di scrittura (alla sceneggiatura e la madre di tutte le vedove cecene. Mi sono l’abituale collaboratore Yuri Arabov), Faust preparato con lei, vedendo i film di Anna sarà co-prodotto dall’Italia: “Si rinnova la Magnani: credo sia l’attrice migliore di partnership con Marco Müller – dice il sempre, e volevo che Galina le produttore e compositore Andrei Sigle – e assomigliasse”. stiamo pensando di coinvolgere maestranze “Quando lavoro – prosegue il regista – devo europee ed internazionali, provando a avere accanto persone migliori di me: contattare qualche attore hollywoodiano”. persone e non professionisti, perché la • FEDERICO PONTIGGIA

16 VIVILCINEMA marzoaprile08 Sergej Bodrovintervista

FILMOGRAFIA - La libertà e il paradiso (1989), Il prigioniero del Caucaso (1996), Lucky, re del deserto (1999), Decisione rapida (2001), Il bacio dell’orso (2002), Nomad (2006), Mongol (2007)

Alla conquista dell’Est Candidato all’Oscar come miglior film straniero, esce in Italia “Mongol”, biografia del giovane Gengis Khan, futuro dominatore d’Oriente

••• Sergej Bodrov è uno dei le sue grandezze e contraddizioni. trovandomi davanti a un cast non maggiori cineasti russi. Sceneggiatore e Parliamo della vita di Gengis Khan: cosa appropriato. Ho girato e rigirato più della regista, il suo film più famoso prima di l’affascinava al punto da volerne fare un metà del film e alla fine si vede la mia Mongol, presentato alla Festa del Cinema di film? impronta. Mongol, invece, è un’altra cosa ed Roma e candidato all’Oscar come miglior film Della sua infanzia non si sapeva nulla. Ho è ambientato in una dimensione epica fatta di in lingua straniera, è stato Il prigioniero del scoperto che Temugin era orfano di padre, spazi e di orizzonti che amo e che, quando li Caucaso. che era uno schiavo, che tutti volevano ho esplorati per trovare le giuste location, mi In Mongol, Bodrov racconta la vita e la ucciderlo; gli avevano rapito la moglie e, hanno letteralmente stordito per la loro forza leggenda di Gengis Khan ripercorrendo i quando è riuscito a liberarla, lei era incinta. A e bellezza. drammatici e tormentati primi anni del quel punto, ho capito di avere per le mani la Scenari dell’estremo Est che ricordano sovrano, nato nel 1162 col nome di Temugin, storia avvincente di un personaggio quelli dei grandi Western… dalla sua difficile infanzia fino alla battaglia straordinario. Un cinema che ho sempre amato e che mi ha che segnerà il suo destino. Ritratto complesso Dopo Nomad, lei sembra interessato a sempre influenzato tantissimo. Vivendo per che dipinge Gengis Khan come un nobile proseguire nella sua narrazione un certo periodo negli Usa, sono andato come condottiero, impavido e visionario, Mongol dell’epica asiatica… in pellegrinaggio a visitare le location in racconta la storia di un uomo straordinario, Sono molto interessato a raccontare Arizona dove John Huston e John Ford svelandoci il fondamento su cui poggiava cinematograficamente la grande epica giravano i loro film. Nel loro mondo, nella gran parte della sua grandezza: il rapporto dell’Asia. Il mio cinema è stato spesso loro America, il loro cinema non poteva che con la moglie Borte, grande amore della sua ambientato in zone remote del continente essere Western. Nel contesto asiatico, invece, vita e sua più fidata consigliera. “Noi russi come, ad esempio, il Kazakistan e, tutto cambia. L’Asia è un posto speciale per abbiamo vissuto sotto la dominazione soprattutto, in spazi desertici. Sono nato in me. Amo quei volti e quegli spazi che incontri mongola per oltre due secoli”, spiega Bodrov. Russia, in una zona di grandi foreste. So nel continente. C’è qualcosa di misterioso e di “Nei nostri testi di storia, Gengis Khan veniva distinguere i funghi buoni da quelli velenosi, non spiegabile a parole che, invece, si raffigurato come un mostro. Quei libri erano ma purtroppo non so fare film all’interno dei percepisce sullo schermo. il prodotto dei tempi, certo, e le descrizioni boschi, dove non si riesce quasi a vedere nulla. • MARCO SPAGNOLI erano decisamente rozze e semplicistiche. Io, Così la mia epica invece, ero interessato a qualcos’altro: cinematografica è legata prendere un personaggio famoso e a spazi immensi, con approfondire la sua storia per scoprire come orizzonti fatti di fosse veramente. Mi sono chiesto: se era grandi deserti e di davvero un uomo tanto malvagio, accusato di montagne aver ucciso milioni di persone, come è altissime. diventato Gengis Khan? Volevo raccontare la Nomad, in sua storia seguendo un altro punto di vista e realtà, non è la sua visione panasiatica”. un mio film Perché? nel pieno Perché le conseguenze di molto di quello che senso della ha fatto sono ancora presenti in Russia. Per parola: mi è me era importante raccontare la sua storia dal stato chiesto punto di vista dei vincitori e non dei vinti. da un amico Detto questo, credo che il mio Gengis Khan di terminare sia proposto al pubblico dal punto di vista il lavoro di storico e il più oggettivo possibile. Con tutte un altro,

VIVILCINEMA marzoaprile08 17 intervistaSteve Buscemi

LE REGIE - What Happened to Pete (1992), Mosche da bar (1996), Animal Factory (2000), Lonesome Jim (2005), Interview (2007)

Sienna Miller Parole al vetriolo Esce in Italia “Interview”, serrato duello verbale tra un’attrice e un giornalista: è il remake di un film dell’olandese Van Gogh, con Sienna Miller e lo stesso Buscemi

••• A dodici anni dal successo piacevano molto sia i personaggi che la storia. interpreto. Credo, però, che anche l’attrice Mosche da bar, seguito da Animal factory, Abbiamo provato per due settimane tutte le interpretata da Siena Miller sia mossa da un da diversi episodi di serie Tv come I Soprano scene e le riprese sono durate nove notti senso dell’umorismo graffiante. È proprio e Oz nonché dall’inedito in Italia Lonesome appena, così come capita per i progetti low questa una delle cose che i due scoprono di Jim, il popolare attore americano Steve budget. È stato come portare davanti alla avere in comune. Anche il film originale aveva Buscemi (Barton Fink, Le iene, In the soup, macchina da presa un dramma teatrale, questa caratteristica, che considero Fargo, Il grande Lebowski) torna alla regia filmato da un direttore della fotografia molto particolarmente attraente: Interview è un con Interview. Interpretato dallo stesso capace come Thomas Kist che aveva, peraltro, film nel quale, anche quando si affrontano Buscemi insieme ad una sempre avvenente già lavorato con Van Gogh nella versione temi molto seri, c’è sempre un sottotono Sienna Miller, il film è il remake di uno degli originale. umoristico, forte e presente. ultimi lavori diretti dal regista olandese Theo Interview sembra, in qualche maniera, Lei è un interprete molto amato: questo Van Gogh, assassinato barbaramente da un una dichiarazione contro la “celebrity le mette qualche pressione nella scelta integralista islamico nel novembre del 2004. culture” dilagante negli Stati Uniti e in dei progetti da interpretare? “Avevo trovato la tensione sessuale presente Europa… No, perché tendenzialmente preferisco evitare in quel film molto interessante”, spiega Forse, ma non era questo tema ad di mettermi della pressione addosso. Come Buscemi. “Il gioco tra i due personaggi era interessarmi particolarmente quanto, attore, spesso, quando leggi una molto intrigante, soprattutto quando, per piuttosto, esplorare il rapporto tra due sceneggiatura devi considerare altri elementi alcuni momenti, prendeva la piega di un persone all’apparenza molto diverse tra loro oltre ai meriti artistici della storia che ti viene rapporto padre – figlia. Così, nella mia che scoprono, durante il loro incontro, di chiesto di interpretare. Mi guadagno da vivere versione della storia ho voluto replicare essere molto più simili di quanto potessero recitando e quindi non posso non tenere in abbastanza fedelmente l’identità più immaginare e di quanto siano poi disposti ad considerazione l’aspetto economico del profonda dei due protagonisti”. ammettere. Per me la cosa più interessante lavoro. Questo atteggiamento, però, mi Cosa l’attraeva di Interview al punto da era esplorare questa loro relazione consente di interpretare una gamma volerlo dirigere e interpretare? disfunzionale. abbastanza vasta di personaggi in film Era una sfida interessante quella di lavorare in Lei interpreta un giornalista non troppo diversissimi tra loro, che vanno da pellicole un film del genere, basato praticamente su preparato sull’attrice che deve molto commerciali (come Con Air e due soli personaggi nel contesto di uno spazio intervistare. Cosa l’ha colpita di più del Armageddon) a produzioni del tutto unico e, al tempo stesso, curarne anche la personaggio? indipendenti. Personalmente, se possibile, regia. In più, desideravo portare a Il fatto che quest’uomo porti con sé il suo sono attratto da film corali basati su delle compimento il desiderio di Theo, che voleva passato e non abbia troppo timore di sceneggiature interessanti. Mi piace lavorare dirigere egli stesso un remake americano del mostrarlo. Io credo che lui, in realtà, sappia con registi che siano anche gli autori delle suo film. Sono stati i produttori olandesi a molto di più della vita di questa donna di storie che portano sullo schermo. chiedermi se volevo essere io a realizzare una quanto voglia dire. È una scelta cosciente, Come regista, invece, quali sono le sue versione statunitense dell’originale. In realtà parte integrante del suo piano già prima del “linee guida”? mi è stato chiesto solo di curarne la regia, ma loro incontro. È la strategia di approccio di Proprio perché mi guadagno da vivere come poiché si trattava di un ruolo che non mi viene una persona molto complicata, che sa bene attore, quando si tratta di dirigere un film chiesto spesso di interpretare, ho deciso che come stimolare le reazioni da parte della sua posso scegliere quelli che mi interessano avrei recitato io stesso nella parte del interlocutrice. davvero. Mi posso permettere di accettare di giornalista. Un uomo dotato di un grande senso dirigere storie e produzioni che mi Lei conosceva il film prima di essere dell’umorismo… coinvolgano su piani differenti, senza avvicinato per questo progetto? Considero lo humour come una qualità molto preoccuparmi affatto dell’aspetto No, ma appena me lo hanno mostrato me ne importante nella vita e nel lavoro, mi interessa commerciale. sono perdutamente innamorato. Mi che sia sempre presente nei personaggi che • MARCO SPAGNOLI

18 VIVILCINEMA marzoaprile08 intervistaFilippo Nigro

LE INTERPRETAZIONI - Donne in bianco (1998), Le fate ignoranti (2001), La finestra di fronte (2003), A luci spente (2003), Ho voglia di te (2007), Amore, bugie e calcetto (2008), Amore che vieni, amore che vai (2008), Un gioco da ragazze (2008)

A destra Claudia Pandolfi L’attore tra Claudio Bisio e Max Mazzotta Il figliol prodigo Tre film in uscita per l’attore scoperto da Ozpetek: prima la commedia “Amore, bugie e calcetto” di Luca Lucini, poi la riduzione di un romanzo di De André e infine l’esordio di Matteo Rovere con tre cattivissime ragazze

••• “È stato un periodo intenso, ma stabilmente in Tv, nonostante il successo, mi prevedibile, il sopravvento sull’elemento sono molto contento di aver girato tre film sarei precluso questa possibilità. giallo della trama. tanto interessanti e diversi uno dopo l’altro”. Cosa la stimolava di Amore, bugie e Anche in Un gioco da ragazze lei Così Filippo Nigro commenta un anno di calcetto? interpreta un ruolo piuttosto ambiguo… grande lavoro, che lo ha portato sul set di Ho sempre interpretato ruoli drammatici e È la storia di tre “ragazze maledette” che Amore, bugie e calcetto di Luca Lucini questa è stata la prima vera commedia che ho studiano in una scuola privata di Lucca. Io (accanto a Claudio Bisio e Angela Finocchiaro), fatto. È un film estremamente divertente e interpreto un professore romano che arriva ad Amore che vieni, amore che vai di Daniele intelligente, che per me ha rappresentato insegnare lì portandosi dietro la moglie e il Costantini e Un gioco da ragazze l’occasione per mostrare anche altre corde figlio. L’uomo, nel cui passato sembra esserci dell’esordiente Matteo Rovere. “Dopo i RIS della mia recitazione, fino ad oggi non qualcosa di misterioso, diventa suo malgrado ho vissuto un periodo di pausa forzata”, dice sfruttate. Per me è stato un modo di mettermi il bersaglio delle tre adolescenti e il loro l’attore. “Non avevo nulla di pronto: non alla prova in un personaggio non comico, ma rapporto degenera fino ad esplodere in lavorare non fa mai piacere ed è inevitabile, che vive momenti di grande umorismo maniera drammatica. dopo un po’, iniziare a preoccuparsi riguardo involontario e casuale in situazioni, peraltro, In questi anni lei è stato diretto da tanti alle proprie scelte”. non sempre leggere. registi diversi: come si è trovato? Perché, dunque, ha lasciato una serie Lei è un interprete apparentemente Generalmente il rapporto è sempre molto televisiva di grande successo? molto controllato: eppure le sue buono. Non ho mai avuto problemi anche se, Mi piace lavorare in Tv, ma il cinema resta il interpretazioni, spesso, lasciano trapelare a volte, più acquisti esperienza, più ti accorgi mio grande amore. Dopo La finestra di un qualcosa di “minaccioso”… di quali differenze ci siano tra i registi che si fronte ho accettato un ruolo nella serie Quando studiavo al Centro Sperimentale mi limitano a dirigerti e quelli che, invece, ti televisiva RIS e, nonostante si dica il contrario, consigliavano di essere calmo, meno lasciano una maggiore autonomia. Gli attori una cosa esclude l’altra: un serial di sette-otto “energico”. Di base, come persona, sono sono molto insicuri e combattono questa mesi ti impedisce di trovare il tempo per fare timido, teso e parlo a raffica, mentre quando incertezza sviluppando un dialogo continuo film. Ho lasciato RIS perché desideravo sono davanti alla macchina da presa tendo a con il regista. Luca Lucini è, ad esempio, solo tornare a fare cinema. La televisione è una controllare il mio lavoro in maniera in apparenza un cineasta che sembra lasciare grande palestra, ma è inevitabile che dopo un introspettiva. Credo che, talora, dal contrasto spazio, mentre Daniele Costantini discute a paio d’anni inizi ad attorcigliarti su te stesso e tra come sono io e quello che mi viene lungo la scena prima di girarla. Ognuno di a perdere un po’ di smalto e lucidità, richiesto dal ruolo e dal regista possa loro è diverso e ognuno ha un modo suo per nonostante l’impegno degli sceneggiatori a emergere un certo senso di minaccia. dirigere gli interpreti e ottenere da loro connotare il tuo ruolo di nuovi elementi. Parliamo di Amore che vieni, amore che quello che vuole. Personalmente mi trovo Cambiare continuamente personaggi e storie vai. meglio con i registi con cui posso è sempre stimolante. Amo la varietà e la Interpreto un pastore sardo che nel 1963 approfondire ogni aspetto del mio lavoro. diversità; se fossi rimasto a lavorare appartiene all’anonima sequestri e che Ripetere i ciak non mi pesa, anzi. Preferisco incontra altri due personaggi improbabili: arrivare a cogliere il senso di una scena con i Fausto Paravidino è un ragazzo di buona ciak successivi. Più si lavora, più mi sento a mio famiglia diventato, per caso, protettore di agio e non ritengo di perdere in naturalezza. prostitute (una delle quali interpretata da Dalle sue parole sembrerebbe inevitabile, Donatella Finocchiaro). I due, insieme a nel suo futuro, arrivare alla regia… Massimo Popolizio, progettano un colpo. Il Mi piacerebbe molto, ma adoro anche film è tratto dal romanzo di Fabrizio De André recitare. Se un giorno ci arriverò è proprio in e Alessandro Gennari Un destino ridicolo ed virtù di questo grande amore che ho per il è praticamente la storia di una rapina con mestiere che faccio e per il rispetto che nutro finale a sorpresa. È un film di immagini e di per i miei colleghi. Per il momento, sono grande atmosfera, nel quale la dimensione entusiasta di essere un attore e poter recitare. sentimentale e psicologica prende, come • MARCO SPAGNOLI

20 VIVILCINEMA marzoaprile08 Carmine Amorosointervista

Luca Lionello Umanità precaria Approda finalmente in sala “Cover boy”, travagliata opera seconda sull’amicizia tra un italiano e un rumeno, precari nel lavoro e negli affetti: un film “politico”

••• Dopo una travagliata storia stanno sempre più avvicinando, il mondo troppo all’umanità che c’è dietro l’immagine: produttiva, esce finalmente nelle sale Cover capitalista e quello ex comunista? si vende il corpo e insieme anche l’anima. boy – L’ultima rivoluzione, secondo film del Non ci sono differenze fra un ragazzo dell’Est Oliviero Toscani ha rappresentato molto bene regista Carmine Amoroso, che affronta il e uno occidentale, quando hanno in comune il questo tema nella foto dei vestiti del soldato drammatico tema della precarietà lavorativa problema della mancanza di lavoro o della morto in Jugoslavia. Chi c’era dentro quegli ed esistenziale attraverso l’amicizia fra un povertà. Le difficoltà sociali purtroppo abiti, chi conosceva quella persona? ragazzo italiano ed uno rumeno (Luca Lionello accomunano le identità ed è per questo che Come hai scelto i protagonisti? Accanto a e Eduard Gabia). Amoroso aveva esordito nel Michele e Ioan si riconoscono. Si incontrano loro troviamo anche Luciana Litizzetto, 1996 con una commedia sull’amore alla Stazione Termini, dove Michele fa il per la prima volta in un ruolo transgender, Come mi vuoi in cui, accanto al pulitore e Ioan va a lavarsi. L’italiano offre al drammatico… protagonista Enrico Lo Verso, compariva per la rumeno un posto letto in subaffitto nel suo Ho scelto Luca Lionello casualmente, dopo prima volta la coppia Vincent Cassell – Monica appartamento, e dalla convivenza nasce un averlo visto in televisione, perché Bellucci. Nel realizzare il secondo film, grande affetto al quale entrambi si corrispondeva fisicamente a quello che Amoroso si è trovato coinvolto nel taglio di appoggiano. Probabilmente è l’unica cosa che cercavo. Eduard Gabia si occupa di musica in finanziamenti deciso dal Ministero nel 2004 li mantiene vivi in questo sistema. Romania, è la prima volta che fa l’attore. che, come racconta lui stesso, lo ha costretto a Il sottotitolo del film è L’ultima Luciana Litizzetto fa una padrona di casa un modificare il progetto: “Cover boy aveva rivoluzione. A cosa ti riferisci? po’ cattivella, una piccola parte che però è ottenuto nel 2002 un finanziamento di 3 Il nucleo iniziale del film, che non sono riuscito molto importante nel film. Ho voluto lei per milioni di euro che due anni dopo è stato a girare per il taglio dei finanziamenti (ed è amicizia, e anche per quello che lei decurtato del 75%. Con il film in fase di per questo che credo di aver subito una rappresenta in televisione: una specie di produzione mi sono trovato improvvisamente piccola-grande censura), si riferisce ai fatti del “grillo parlante”. a dover stravolgere la sceneggiatura e a 1989 in Romania. La caduta di Ceausescu non La storia di Michele e Ioan è raccontata in trovare delle alternative tecniche, per la fu il frutto di una vera rivoluzione nata dal modo realistico, quasi documentaristico. necessità di contenere al massimo i costi. popolo, ma di un Colpo di Stato organizzato Hai qualche modello di riferimento? Abbiamo scelto il formato digitale Hdv Sony, attraverso i media: i moti di popolo furono Faccio riferimento alla nuova tendenza che si adattava bene alla storia, e ci infatti scatenati dalle immagini di un eccidio realista del cinema, che affonda le radici nel permetteva di girare in modo leggero, usando costruite artificialmente. Ioan è figlio di questa nostro neorealismo e che rappresenta un piccole telecamere, con un effetto molto “rivoluzione”, in cui anche suo padre ha modo di vedere il mondo. I miei modelli sono realistico. È la prima volta che questo formato trovato la morte e, arrivato in Italia, subisce un tutti coloro che usano il cinema in questo viene usato per un lungometraggio”. tentativo di manipolazione da parte di una modo, a cominciare dai fratelli Dardenne. Le difficoltà produttive e distributive famosa fotografa: il cerchio si chiude. I media Secondo te nel cinema italiano questa sono dipese anche dalla tematica, così stravolgono la nostra vita producendo, a tendenza esiste? lontana dal cinema mainstream? seconda delle necessità e dei casi, grandiosi Bisogna conoscere molto bene un certo tipo di Penso proprio di sì: ho continuato ad avere falsi storici o piccoli falsi televisivi a nostro uso realtà, per poterla interpretare. Gran parte del difficoltà anche dopo aver finito il film, un e consumo: si tratta comunque sempre di cinema italiano è fatto da privilegiati, anno e mezzo fa. Cover boy tocca temi inganni. conoscere la realtà per loro è difficile. abbastanza delicati, come il rapporto fra Italia Che ruolo ha questo elemento di finzione Cover Boy è stato premiato come miglior e Romania e il precariato, che non è un mediatica nella storia che racconti? film al Festival del Cinema Politico di argomento di moda per costruirci sopra una La fotografa interpretata da Chiara Caselli Barcellona. Lo definiresti un film politico? finzione cinematografica, ma una realtà molto diventa l’elemento di disturbo nell’amicizia fra Siamo andati in circa 40 festival in tutto il dura. Chi ha un problema di emarginazione i due ragazzi, quando chiama Ioan a Milano mondo, con un buon successo. Abbiamo vinto sociale viene toccato anche nella sfera per farlo entrare nel rutilante mondo della diversi premi fra cui questo di Barcellona, di affettiva e sentimentale: la precarietà del moda. In lui vede un corpo da sfruttare e da cui sono veramente orgoglioso. lavoro diventa precarietà esistenziale. mettere in scena, mentre il ragazzo scambia il Indubbiamente potrei definire Cover boy un Qual è l’essenza dell’amicizia fra i due suo interesse per amore. Nel mondo dello film politico: finalmente! ragazzi, provenienti da due mondi che si spettacolo vige la brutta regola di non badare • BARBARA CORSI

VIVILCINEMA marzoaprile08 21 intervistaSergio Rubini

LE REGIE - La stazione (1990), La bionda (1993), Prestazione stra- ordinaria (1994), Il viaggio della sposa (1997), Tutto l'amore che c'è (2000), L'anima gemella (2001), L'amore ritorna (2004), La terra (2006), Colpo d'occhio (2008)

Riccardo Scamarcio, Sergio Rubini e Vittoria Puccini

L’arte dell’ambiguità Ambizione, successo e rivalità nel thriller psicologico “Colpo d’occhio”, nona regia di Rubini, anche interprete con Scamarcio e la Puccini

••• “Un film sull’ambiguità dei prendendolo sotto la sua protezione, al invece questa volta non c’è. sentimenti; sui contrasti che esplodono punto da provocare una rottura fra Adrian e Colpo d’occhio è ambientato nel mondo quando entrano in ballo le ambizioni; su tre Gloria. dell’arte e, quanto a location, si tratta di un protagonisti alla ricerca del successo, che Insomma Colpo d’occhio è anche la film piuttosto movimentato: la vicenda si amano e si amano e che desiderano storia di un triangolo sentimentale? svolge principalmente a Roma, con due intensamente veder realizzate le proprie Il confronto fra i tre protagonisti, fatto di puntate a Berlino, perché oggi è la città aspirazioni”. Così Sergio Rubini presenta attrazioni e gelosie, è una parte importante d’arte più importante in Europa, e Colpo d’occhio, la sua nona prova da del film, che tuttavia è principalmente una un’incursione alla Biennale di Venezia. regista. Il nuovo film, in sala dal 21 marzo, è riflessione sull’ambiguità e sulle nostre zone Tuttavia il personaggio di Adrian è un annunciato come un thriller, ma il suo autore d’ombra più segrete e rimosse. E ancora: un provinciale ed anche se la sua origine non precisa che in fondo non ci si deve film che affronta l’atavico tema del conflitto viene mai specificata, il fatto che ad sorprendere più di tanto, perché, dice: “una fra l’artista e il critico, ovvero fra l’istinto e la interpretarlo sia Riccardo Scamarcio, pugliese nota di giallo e noir era già presente nel mio ragione. Con l’artista che presume di poter come me, potrebbe far film precedente La terra e in ogni caso fare a meno del critico e quest’ultimo che si implicitamente Colpo d’occhio è un thriller psicologico, ritiene autosufficiente a produrre arte. Infine pensare alla mia tutto centrato sui personaggi, che parla della è anche un film sul contrasto generazionale regione. D’altra delittuosità del successo. Un successo che per fra un giovane uomo che si affida al talento parte i miei protagonisti non si identifica con fama e un uomo maturo che punta tutto l’anagramma di e ricchezza, ma semplicemente nell’essere sull’approfondimento. Adrian è riconosciuti per ciò che si vale”. E la dimensione thriller da quali Andria, Al centro del racconto sono Adrian, un elementi emerge? ovvero giovane scultore di enorme talento; Gloria, Da un premio in palio che suscita desideri, una una giovane intellettuale, studiosa d’arte, e conflitti, voglie, progetti delittuosi. Il Lulli, un maturo critico molto potente, in rapporto fra i protagonisti si riscalda grado di cambiare con i suoi giudizi il progressivamente e ad un certo punto il destino di un artista. Adrian e Gloria si pericolo è sempre in agguato. amano, ma lei è stata precedentemente A partire da Il viaggio della sposa, i suoi l’amante di Lulli, il quale si mostra molto ultimi cinque film erano tutti interessato al lavoro del giovane artista, ambientati in Puglia, la sua regione, che

22 VIVILCINEMA marzoaprile08 cittadina distante 50 km. dal paese dove affidato a Cattleya. Niente affatto. Scamarcio lo conosco fin da sono nato. Tutto sommato, anche in questo Lavorare con Riccardo Tozzi e la sua squadra ragazzino e da tempo avevo voglia di lavorare film non sono riuscito a sdoganarmi più di è stato molto costruttivo; mi ha colpito la con lui. Aspettavo l’occasione adatta perché tanto dalle mie origini. capacità dei responsabili di Cattleya di essere ritengo che il suo volto sia portatore di Il film nasce da una sceneggiatura da lei con un occhio attenti alla qualità e con qualcosa di ambiguo e in questo senso il scritta con Carla Cavaluzzi e Angelo l’altro al mercato. Ritengo questa doppia personaggio Adrian non poteva essere che lui. Pasquini, due collaboratori attenzione una qualità, che peraltro ha un Inoltre la prima idea del film è nata proprio sperimentati; le piace lavorare con po’ a che fare con l’ambiguità e quindi mentre lo aspettavo per un incontro; mi sono persone con le quali già esiste una perfettamente in armonia con il mio film. La chiesto cosa accadrebbe se un giovane artista lunga conoscenza ed intesa? presenza di un produttore che ti segua è si aspettasse di trovare un fratello maggiore Carla è la mia compagna e insieme abbiamo molto importante, ma per farlo non si deve ed invece incontrasse qualcuno che gli tende scritto quattro film; con Angelo, che insieme eccedere nel numero dei progetti. Il modello una trappola. E d’altra parte cosa accadrebbe a Domenico Starnone è lo sceneggiatore che dovrebbe essere per tutti Franco Cristaldi, ad un uomo convinto di trovare un collega più più stimo, avevamo lavorato ne La terra. che produceva pochi film e, proprio per giovane che si dichiara suo allievo ed invece Tuttavia, in generale, credo che il distacco sia questo motivo, riusciva a farlo bene. È come sta progettando di rubargli tutto? utile: quando si lavora sempre con le stesse per i figli: quando se ne fanno troppi, Fantasticando su questi pensieri negativi e persone subentra una certa rilassatezza che fatalmente si abbandonano un po’ a se terribili è emerso il soggetto di Colpo non aiuta la creatività. Personalmente ho stessi. d’occhio. Quanto a Vittoria Puccini, l’avevo cambiato spessissimo il direttore della Ancora una volta, oltre che regista, lei è scoperta e scelta per Tutto l’amore che c’è; fotografia, non perché fossi rimasto deluso anche uno degli interpreti del suo film. non l’avevo più seguita nei suoi trascorsi del lavoro svolto precedentemente, ma E questa volta in un ruolo più corposo televisivi, ma mi è immediatamente venuta in perché mi piace mettermi in difficoltà, rispetto al passato. Devo confessare che non mente per il ruolo di Gloria, perché, come il sperimentare nuove è affatto piacevole, sia per la fatica fisica, sia personaggio, lei incarna la classe e la soluzioni. Per Colpo perché il ruolo del regista e dell’attore non raffinatezza, aspetti un po’ démodé fra i d’occhio ho ingaggiato collimano. Il regista deve essere una figura di giovani attori. Inoltre il film popone diverse un giovane direttore riferimento, deve restare fuori dal ring dove scene di nudo e le nudità di Vittoria non mi della fotografia: si confrontano gli attori; invece se sei anche mettono ansia, non sono mai volgari. Vladan Radovic. interprete tutto questo non è possibile. Fra le sorprese del cast c’è anche la Una novità riguarda Una domanda allora è inevitabile: presenza di Paola Barale. anche la perché lo fa? L’avevo vista recitare anni fa in televisione con produzione: Per ragioni economiche e per un vezzo, ma Fiorello e mi avevano sorpreso le sue per la soprattutto perché me lo chiedono: i potenzialità di attrice. Ho sempre pensato a prima produttori sembrano convinti che in un film lei come una Cat Woman, una donna con la volta del regista Rubini, ci debba necessariamente coda e il personaggio che interpreta nel mio si è essere anche il Rubini attore. Sfuggire a film, Manuela, è appunto una donna di questa logica è molto difficile. questo tipo. Sono convinto che sarà una bella E per ciò che riguarda il resto del cast, la sorpresa. scelta è stata complicata? • FRANCO MONTINI

VIVILCINEMA marzoaprile08 23

specialeIndipendenti

JIMMY DELLA COLLINA BIUTIFUL CAUNTRI UNA BALLATA BIANCA Primavera alternativa Stanno per affacciarsi timidamente nel circuito d’essai alcune opere italiane “fuori dal giro” ma pronte per affrontare il pubblico con uno sguardo differente sulla società e sul cinema

••• Esiste ancora un cinema esuberante, il cui assetto precario viene definizione mi era ignota”) e in Italia con indipendente in Italia? Esiste ancora una rete sconvolto dall’arrivo in casa del fratello di lui, RaiUno. Il suo film parla di facili sogni di di sale indipendenti, un pubblico non il bravo Fabio Troiano, ex-tossicodipendente. successo, di amara realtà e di velinismo, assuefatto al linguaggio omologato delle mentre per il futuro pensa a un documentario produzioni di successo? Quesiti impegnativi, Dopo gli “autunnali” Il rabdomante e sulla pena di morte e a un road movie su che elementi chiave come il declino dei Mineurs e i più recenti Riparo e La rabbia, quattro ragazzi che rubano la vespa a Nanni cineclub e la globalizzazione del cinema, che hanno avuto una piccola ma significativa Moretti e girano l’Italia del G8 di Genova e del anche d’autore, non portano a sciogliere in autodistribuzione underground, con la dopo 11/9. termini positivi. Negli ultimi anni anche i primavera si affacciano timidamente sul modelli di sostegno statale si sono indirizzati mercato diverse opere interessanti, con una Molti spunti che ritroviamo, a vario titolo, in verso l’esito commerciale (tra le opere prime, buona rappresentanza di commedie e altri film. Altro “italiano all’estero” è Stefano gli ex-“articoli 28” finanziati dal ministero, si documentari. E di “italiani all’estero” come Odoardi, videoartista e sperimentatore di annoverano Notte prima degli esami e Claudio Serughetti, vissuto per quasi vent’anni stanza in Olanda, che lì ha trovato i Parlami d’amore), con il conseguente tra Parigi, Londra e Bruxelles, artefice della finanziamenti per Una ballata bianca diradarsi di opere sperimentali, provocatorie o “commedia sensual militante” Il nostro (recensione sul numero scorso), suggestivo e comunque fuori da quegli schemi produttivi messia, da lui definita “molto più che tarkovskiano diario spirituale di una coppia di che risentono spesso della committenza autobiografica con richiami al Teorema anziani coniugi (nella vita sono il calzolaio del paratelevisiva. Eppure, ogni tanto piccole pasoliniano”. Un regista in crisi vuole girare un regista e la moglie) con i pensieri espressi dalle meteore attraversano il mercato italiano, a film in Italia e sconvolge gli equilibri di cinque voci fuori campo di Sergio Fiorentini e ricordarci che i modelli produttivi e distributivi scatenate aspiranti attrici tra sogno e Gordana Miletic, splendide e suggestive non dovrebbero essere necessariamente disillusione. Molti i cameo, da Tinto Brass che sequenze tra metafora, gesti quotidiani e omologati. Alcune di queste sono reduci da interrompe la narrazione per riassumerne le bilancio di una vita. Un film che entra finanziamenti statali non andati a buon fine fasi salienti a Dolcenera e Fabrizio Rongione. sottopelle se si ha il coraggio di lasciarsi (nel corso del precedente governo Berlusconi il L’autore, anche musicista, vanta esperienze in andare al suo ritmo lento ma fluido, alla fondo statale si esaurì e diversi film sono Francia con Arte, in Belgio con un poesia e all’eleganza figurativa che affronta il entrati in una sorta di limbo da cui sono usciti mockumentary (“l’ho capito dopo, la congedo finale come un percorso simbolico a fatica), altre si sono avvalse di meccanismi di autofinanziamento, con promozione affidata alla Rete e a strumenti alternativi. La BERGAMO FILM MEETING primavera sembra essere la stagione più adatta alla scoperta della produzione “minore”: lo scorso anno abbiamo apprezzato L’estate di mio fratello, Le ferie di Licu e La qualità innanzitutto soprattutto il piccolo caso, l’eccezione che conferma la regola: Il vento fa il suo giro è UNA PICCOLA STORIA ••• Anche quest’anno il Bergamo Film Meeting (8-16 uscito il 1° giugno al Mexico di Milano dove è marzo) non smentisce la sua denominazione di Mostra ancora in programmazione, con risultati al Internazionale del Cinema d’Essai, presentando in concorso un botteghino superiori ad ogni aspettativa e un gruppo di film provenienti da tutta Europa: Slovenia, Portogallo, passaparola miracoloso. Con gli stessi ritardi Repubblica Ceca, Finlandia, Polonia, Germania e anche due italiani: distributivi che lo scorso anno hanno Una piccola storia di Stefano Chiantini è ambientato in montagna, caratterizzato l’uscita dei film di Tavarelli e dove tre scalatori devono intervenire per un’azione di soccorso ma Pozzessere, quest’anno è la volta di Jimmy troveranno qualcosa d’inaspettato. Fra gli interpreti Ivan Franec e della collina che Enrico Pau, all’opera Andrea Osvart, ormai nota al grande pubblico dopo la recente partecipazione a Sanremo. L’altro titolo seconda, ha tratto dal romanzo di Massimo è Senza fine del torinese Roberto Cuzzillo, che tocca temi attuali e controversi vissuti al femminile, come le coppie di fatto e l’inseminazione artificiale. Una rassegna, quella bergamasca, molto Carlotto (premio Cicae a Locarno e buon importante per gli indipendenti italiani, se si pensa che solo nell’ultimo quinquennio sono stati scovati succeso a Giffoni) e Family game di Alfredo dai selezionatori e lanciati, grazie al successo qui ottenuto, La spettatrice di Paolo Franchi, L’estate Arciero, con Sandra Ceccarelli e Stefano di mio fratello di Pietro Reggiani e Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti. E Jimmy della collina Dionisi coniugi benestanti con prole di Enrico Pau, già presentato agli Incontri di Asti e qui in anteprima per il pubblico, sarà nelle sale anche

26 VIVILCINEMA marzoaprile08 italiani speciale

ZERO: INCHIESTA SULL’11 SETTEMBRE VOGLIAMO ANCHE LE ROSE THE KING OF PING PONG

nella natura. Impossibile citare i festival di tutto Abbiamo menzionato il clima post 11/9: è in ROTTERDAM FILM FESTIVAL il mondo che hanno ospitato il film. arrivo, dopo la presentazione alla Festa di Roma, il documentario Zero: inchiesta sull’11 La tragicomica realtà dell’Italia di oggi è al settembre, diretto da Franco Fracassi e Radicali liberi centro di Italian dream del ritrovato Sandro Francesco Trento da un’inchiesta del giornalista Baldoni (Strane storie, Consigli per gli ed europarlamentare Giulietto Chiesa. Definito Il festival del cinema indipendente celebra acquisti), interpretato da un gigantesco Ivano per le modalità produttive “un film ad il connubio con la videoarte e omaggia tre Marescotti nei panni di un portiere d’albergo azionariato popolare”, Zero è un’inchiesta dal col pallino delle scommesse e il sogno di aprire ritmo serrato sulle modalità dell’attentato alle registi asiatici dallo stile molto personale un ristorante italiano a Londra. Sullo sfondo Torri Gemelle e al Pentagono, con numerose grottesco di un’Italia ansiosa e litigiosa, interviste ad ingegneri, militari, testimoni e gli ••• La 37^ edizione del Festival di Rotterdam (23 l’uomo incontra sulla sua strada un uomo interventi di Dario Fo, Lella Costa e Moni gennaio – 3 febbraio) si è svolta all’insegna dei “Radicali potente quanto misterioso (Teco Celio), la sua Ovadia. Il film getta una luce diversa e sinistra Liberi”: artisti e filmmaker che seguono provocatoriamente nemesi, che gli rivela di essere la sua vittima sul crollo in caduta libera delle Torri, sull’aereo un percorso personale, senza preoccupazione per la predestinata e gli fornisce soffiate decisive sui che si sarebbe abbattuto sull’area meglio difesa perfezione tecnica ma, al contrario, privilegiando lo slancio, cavalli da giocare. In un clima improbabile tra al mondo (il Pentagono), sulle attività entro i l’esplosione immediata della propria creatività. L’impronta thriller e commedia, con riferimenti arguti al confini Usa degli attentatori, sulla difesa aerea, del nuovo direttore artistico Rutger Wolfson, successore di nostro vivere incosciente e narcisista, il sulla natura di Al Qaeda e sui legami con i Sandra den Hamer, è evidente. Wolfson è personalmente destino troverà il modo di compiersi. Nume servizi segreti americani, fino alle indagini responsabile della sezione “Artists in Focus”, che ospitava tutelare per Baldoni è Gogol, “narratore successive alle stragi. quest’anno gli omaggi a Robert Breer e Cameron Jamie, e dell’eterna, comica disperazione del mondo: della sezione “Exploding Cinema”, dedicata alla videoarte e le sue ridicole figurine affondavano nel Se lo splendido Vogliamo anche le rose di a tutte le forme ibride di interazione tra cinema e arti visive. grigiore burocratizzato e vuoto della sua Alina Marazzi (analisi del ruolo della donna Il simbolo più suggestivo di questo cinema “in esplosione” è Russia, Italian dream le fa muovere nel nella società italiana e delle lotte femministe senz’altro la mostra “New Dragons Inns”, un percorso colore gridato, ipercomunicato e vuoto della degli ultimi decenni) viene distribuito dalla incentrato sull’opera di tre artisti asiatici, Tsai Ming-liang, società di oggi”. Mikado, un altro straordinario documentario, Wang Bing e Apichatpong Weerasethakul, che esplorano Biutiful cauntri, esce nelle sale con la sola nuove forme di proiezione. Di Tsai Ming-liang è stata C’è spazio anche per gli esordi con La canarina forza della società produttrice, la Lumière di riprodotta l’installazione concepita per la Biennale di Venezia assassinata di Daniele Cascella (suo il corto Fice Lionello Cerri: è l’analisi ampiamente del 2007, che porta il cinema nello spazio espositivo di una Bobbolone), che narra le disavventure di un documentata dell’emergenza rifiuti in mostra. produttore di film commerciali alle prese con Campania, accurata ed emotivamente Le suggestioni offerte dalle sezioni espositive del festival si una riduzione low budget di Romeo e coinvolgente. Entrambi i film sono usciti il 7 ritrovano nel programma del Concorso, la “Tiger Awards Giulietta e con il dileguarsi di finanziatori e marzo, entrambi sono in lizza nella categoria Competition”, dedicata alle opere prime e seconde di registi di diversa provenienza. Accanto a film dall’impianto politici sponsor… Nel cast Ignazio Oliva, Bruno documentari del David di Donatello (saranno narrativo classico, come The King of Ping Pong dello Armando, Chiara Conti, Remo Remotti e assegnati il 18 aprile). svedese Jens Jonsson, il concorso ha lasciato spazio a opere Caterina Vertova. • MARIO MAZZETTI totalmente costruite sul valore dell’esperienza estetica, come Las Meniñas firmata dall’ucraino Ihor Podolchak per la parte visiva e da Dean Karr, americano, per la parte musicale; grazie al Lab 80 Film, braccio distributivo del festival. All’interno della sezione “Visti da vicino” trova invece il giusto spazio una nutrita rappresentanza di o a film dal forte contenuto simbolico come la coproduzione documentari a tematica sociale. Tra questi Querida Mara, cartas de un viaje por la Patagonia franco-haitiana Mange, ceci est mon corps di Michelange dell’argentino Carlos Alejandro Echeverría, curioso reportage sugli indios che viaggiano in autobus, Quay, un’allegoria ambiziosa ma poco convincente e di paese in paese, per tosare le pecore; Hafner’s Paradise di Günter Schwaiger che ha scovato in comunicativa. Dagli Usa una delle opere più interessanti, Spagna un ex-SS, oggi dedito all’allevamento di maiali “di fiera razza germanica”; l’ungherese firmata da Jake Mahaffy e intitolata Wellness, fondata sulla Szemünk fénye (La mela dei nostri occhi) di Ágota Varga, toccante vicenda di un bimbo di due straordinaria performance di Jeff Clark, che interpreta un anni nato da genitori entrambi ciechi. La personale è dedicata allo spagnolo Julio Medem, un regista rappresentante che percorre le cittadine di provincia nel che nell’ambiente dei festival è nato (è di San Sebastian) e cresciuto, come dimostrano Gli amanti tentativo disperato di vendere prodotti nelle cui virtù del Circolo Polare, Lucía e il sesso fino al recente Caótica Ana, regolarmente ospitati nelle miracolose sembra il solo a credere. I Tiger Awards sono stati kermesse europee. Pezzi pregiati del programma anche le retrospettive storiche. Basti pensare a assegnati al tailandese Wonderful town di Asitya Assarat, al René Clair, maestro della commedia francese, con la proiezione di tutti i film sonori più il malese Flower in the pocket di Liew Seng Tat e al danese cortometraggio muto Entr’acte (1924), piccolo capolavoro tra dadaismo e surrealismo, presentato Ma Salama Jamil di Omar Sharagawi. Ricco ma anche con accompagnamento musicale dal vivo. Interessante anche l’omaggio al britannico Freddie Francis, qualitativamente eterogeneo il programma delle altre a un anno dalla morte. Cineasta eclettico, Francis passò dal ruolo di fotografo di scena a quello di operatore e direttore della fotografia, facendosi sezioni. Qui ricorderemo almeno gli omaggi a Kobayashi apprezzare anche oltreoceano. The Elephant Man di Masahiro (Giappone) e a Svetlana Proskurina (Russia) nella David Lynch rimane uno dei picchi della sua arte, anche se sezione “Filmmakers in focus”. Benché si trattasse di oggi molti lo ricordano soprattutto come regista, per i un’edizione delicata a causa dell’improvvisa transizione ai suoi film dell’orrore a episodi, prodotti dalla Amicus negli vertici dell’équipe, il festival di Rotterdam ha confermato la anni ’60-’70 e non privi di un certo humour nero inglese. sua vitalità e la sua ricchezza. • UMBERTO FERRARI • SILVIA ANGRISANI

SENZA FINE VIVILCINEMA marzoaprile08 27 schede critiche COLPO D’OCCHIO

mostrare apparentemente nessun Diverso e originale, ma non perfetto, rancore per il passato, inizia ad Colpo d’occhio attraversa solo di aiutare il giovane artista passaggio il mondo dell’arte in cui è proiettandolo verso una carriera ambientato e, nel suo intrigante luminosa. Mentre lei incomincia a montaggio volutamente sospettare qualcosa di terribile, i frammentato e non fedele alla linea due uomini intrecciano una temporale, perde purtroppo relazione morbosa e quasi l’occasione di esplorare alcuni clandestina sullo sfondo di sogni di elementi interessanti della trama che gloria e ricchezza. restano così sospesi sullo sfondo. In qualche maniera vicino al L’idea del “triangolo” con Rubini, un meccanismo narrativo presente in po’ Iago e un po’ Rex Harrison in My Sleuth, ovvero la relazione fair lady, funziona meno della ambigua e talora letale che si progressiva acquisizione di coscienza stabilisce tra un uomo e l’amante da parte della protagonista. Mentre il fascino della protagonista Vittoria di Sergio Rubini della sua donna, Colpo d’occhio è distacco della Puccini è Puccini. Rimasta orfana da piccola e Sceneggiatura: Angelo Pasquini, Carla Cavalluzzi, un film unico nel suo genere, perfettamente in linea con il tono Sergio Rubini …Fotografia: Vladan Radovich …Sce- diventata già all’età di sedici anni visivamente molto forte e complessivo della pellicola, Riccardo nografia: Luca Gobbi …Interpreti: Sergio Rubini, amante del suo tutore, un registicamente avvincente, in virtù Scamarcio non sembra a suo agio in Riccardo Scamarcio, Vittoria Puccini, Flavio Parenti, celeberrimo esperto d’arte di una claustrofobia narrativa un personaggio che avrebbe avuto, Paola Barale …Produzione: Cattleya, RaiCinema interpretato da Sergio Rubini, la ambigua e inquietante. Un esercizio piuttosto, bisogno di un approccio …Distribuzione: 01 …Italia 2008 …colore 110’ giovane si innamora di uno scultore di stile relativo al film di genere e più rarefatto e meno sanguigno, esordiente conosciuto ad una all’immaginario ingenuo della soprattutto perché il suo artista è ••• ISPIRATO idealmente, in termini mostra. Il tradimento del critico, a televisione in bianco e nero, con borioso ma non riesce mai a risultare di recitazione e di ambientazioni, sua volta sposato ad un’altra donna, Sergio Rubini anche in qualità di veramente minaccioso. Oltre alla allo spirito dei grandi sceneggiati sfocia in un abbandono da parte attore che sembra imitare (anche in Puccini, una piacevole sorpresa dal italiani trasmessi dalla Rai negli anni della ragazza che scappa di casa virtù del bastone che il suo punto di vista della recitazione è il Settanta, da Il Segno del proprio la notte in cui il professore personaggio acquisisce dopo giovane Flavio Parenti, già Comando a Ritratto di donna resta gravemente ferito in un l’incidente) la recitazione degli apprezzato nel film di Silvio velata, Colpo d’occhio è un film di incidente d’auto. La storia d’amore interpreti della Tv di trenta anni fa Muccino, nel ruolo dello sfortunato genere spiazzante e originale. con il suo coetaneo si sublima in un come Corrado Gaipa, dove la amico dell’artista. Colpo d’occhio Da un lato abbiamo la recitazione periodo di grande creatività artistica perdita di credibilità e il realismo – resta un lavoro interessante e ricco di volutamente sopra le righe di tutti e di passione. Quando lei resta in senso moderno – del suggestioni, che avrebbe però avuto gli attori, dall’altro un’atmosfera incinta coronando così il suo sogno, personaggio, guadagna in cambio bisogno di un punto di equilibrio più sensuale e di grande ambiguità la coppia, per caso, incontra una forte dose di mistero e di saldo per dirsi riuscito fino in fondo. dominata dalla bellezza e dal nuovamente l’uomo che, senza inquietudine. MARCO SPAGNOLI NON PENSARCI

inadeguatezza ridiventi abitudine, di Gianni Zanasi immersione nell’indolenza vischiosa Sceneggiatura: Gianni Zanasi, Michele Pellegrini della provincia, in quella vita sempre …Montaggio: Rita Rognoni …Scenografia: Roberto De Angelis …Interpreti: Valerio Mastandrea, Anita al limite della noia ma non priva di Caprioli, Giuseppe Battiston, Dino Abbrescia, Teco sorprese. E di sorprese Stefano ne Celio, Caterina Murino, Paolo Briguglia …Produzio- avrà, tali da costringerlo a rimettersi ne: Pupkin Production, ITC Movie …Distribuzione: 01 in cammino con uno spirito diverso e …Italia 2007 …colore 110’ un coraggio nuovo, invece di imbozzolarsi in un’idea di famiglia o ••• ALL’ULTIMA Mostra di Venezia di luogo protettivo che in realtà non Non pensarci è stato un piccolo caso: esiste. Da quando è arrivato, infatti, presentato ancora privo di tutti gli hanno chiesto aiuto o gli distribuzione nella sezione collaterale hanno rovesciato addosso segreti che “Giornate degli autori”, si è affermato avrebbe preferito non conoscere, attraverso il passaparola come la vera punk-rock, a trentasei anni sta mani del fratello maggiore, Alberto come lui stesso ammette in rivelazione italiana del festival, attraversando una crisi professionale (Giuseppe Battiston), che è tornato a un’esilarante invettiva contro la vincendo il premio Pasinetti e e sentimentale: la band ha uno scarso vivere con i genitori dopo la sincerità ad ogni costo. mettendo d’accordo pubblico e critica. seguito, le copertine delle riviste separazione dalla moglie. La sorella Mastandrea è impagabile in tutte le Il regista Gianni Zanasi mancava dal musicali che lo ritraevano come Michela (Anita Caprioli) ha sfumature di disgusto, ironia, noia e grande schermo dal 1999, quando artista emergente sono lontane, la abbandonato gli studi per dedicarsi al stupore che attraversano il suo portò a Venezia il non troppo sua ragazza lo tradisce con un lavoro con i delfini in un parco personaggio, raggiungendo vertici di fortunato A domani, uscito musicista più giovane. È in questo acquatico, e la mamma frequenta comica e muta espressività nella scena contemporaneamente a Fuori di me. momento che Stefano sente il corsi di tecniche sciamaniche. Ci sono madre della rivelazione. Ma tutti gli Da allora sembra che il regista di bisogno di rifugiarsi fra le braccia poi i vecchi amici, che Stefano rivede attori concorrono a render vivi dei Vignola abbia maturato uno sguardo protettive della famiglia, nella con quel sentimento misto di affetto personaggi che non sono mai più maturo e coerente, capace di tranquilla cittadina di provincia in cui e repulsione, ben noto a quelli che veramente quello che sembrano, in tenere in perfetto equilibrio ironia e è cresciuto, Rimini. Quando arriva, tornano dopo tanti anni nel luogo un gioco di piccoli e continui toni malinconici, pur continuando a trova alcuni cambiamenti rispetto d’origine. ribaltamenti dove niente è scontato, far emergere qua e là quella sottile all’immobilità rassicurante che si Zanasi descrive benissimo lo se non l’immutabilità, al di là di tutti i vena di follia che caratterizzava i primi aspettava, ma non può immaginare spaesamento di Stefano, quella segreti e le crisi, dell’istituzione film. quanto ancora ci sia da scoprire sotto sensazione di disagio nel ritrovarsi a familiare e di quell’economia da Al centro della vicenda due temi che la superficie di un ambiente allo compiere i gesti del passato, rivedere piccola azienda che è il ventre molle sembrano attirare molto il cinema stesso tempo accogliente e litigioso. Il le stesse persone, con le stesse dell’Italia. Senza parere, con italiano negli ultimi tempi: la provincia padre, reduce da un infarto, ha dinamiche, dopo che si sono tagliati i leggerezza, il film di Zanasi parla e la famiglia. Stefano Nardini (Valerio lasciato la conduzione dell’azienda ponti tanti anni prima. Ma ci vuol anche di questo. Mastandrea), musicista in una band familiare di ciliegie sotto spirito nelle poco perché quel senso di BARBARA CORSI

28 VIVILCINEMA marzoaprile08 schede critiche I DEMONI DI SAN PIETROBURGO

quasi vent’anni di Giuliano traduzione della letteratura Montaldo – l’ultimo film è stato dostoevskijana. Il bianco e nero Tempo di uccidere, 1989 – è, in onirico e astratto del campo di linea con la filmografia dell’autore lavoro in Siberia ne fa il simbolo di (Giordano Bruno, Sacco e tutti gli universi concentrazionari, Vanzetti), un film sull’intolleranza e dove si misura la distanza fra il la repressione, ma prima di tutto un popolo reale e gli intellettuali, che atto d’amore verso un grande in suo nome giustificano i peggiori scrittore e la sua vita intensa e atti sanguinari. tormentata. Molti dettagli del film Per Dostoevskij – e per Montaldo – sono presi dalla reale biografia di l’uomo viene prima di qualsiasi Dostoevskij: la detenzione in un astratto ideale, e il terrorismo non è campo di lavoro in Siberia durata che l’altra faccia di un regime basato dieci anni con l’accusa di aver svolto sul terrore. Ciò nonostante, qualcosa attività sovversiva, l’epilessia, i debiti dovrà cambiare, come dice di gioco e l’incontro con la l’ispettore di polizia a Dostoevskij, di Giuliano Montaldo rivoluzionaria, e convincerla a stenografa Anna, che lo assiste nella consapevole che un regime del Sceneggiatura: Paolo Serbandini, Monica Zapelli, Giu- desistere. Solo Dostoevskij, autore stesura de Il giocatore e poco dopo genere non può durare all’infinito. Il liano Montaldo …Fotografia: Arnaldo Catinari …Mon- stimato dai giovani intellettuali di diventerà sua moglie. Il confronto fra queste due figure, taggio: Consuelo Cantucci …Scenografia: Francesco idee progressiste, ha qualche coinvolgimento di Dostoevskij nella coscienze speculari di due parti Frigeri …Interpreti: Miki Manojlovic, Roberto Herlitzka, possibilità di essere ascoltato. vicenda dell’attentato è invece avverse, costituisce una sorta di Carolina Crescentini, Anita Caprioli, Filippo Timi …Pro- Questo incarico getta lo scrittore in un’invenzione, anche se dialogo poliziesco-filosofico che duzione: Jean Vigo Italia, Rai Cinema …Distribuzione: 01 …Italia 2008 …colore 118’ un turbine di sentimenti perfettamente plausibile. percorre tutto il film e culmina nella contraddittori, diviso tra la fretta di L’intuizione principale del film è bella scena dell’orologio, a ••• SAN PIETROBURGO, 1860. Lo consegnare il nuovo libro all’editore infatti quella di mettere lo scrittore simboleggiare la necessità scrittore Fjodor Dostoevskij incontra per evitare l’assalto dei creditori, e il in una situazione di dilemma morale incalzante di fare i conti con la in un ospedale psichiatrico il dovere morale di impedire una paragonabile a quelle in cui si propria etica. A dare corpo a questi giovane Gusiev, che l’ha mandato a nuova strage. La sua sarà una corsa trovano sempre i suoi personaggi, personaggi, due attori straordinari e chiamare con una lettera. Gusiev contro il tempo e contro costringendolo a prendere delle straordinariamente affiatati, Miki confessa di aver fatto parte del l’ineluttabile percorso della Storia, responsabilità anche attraverso Manojlovic e Roberto Herlitzka, in gruppo terroristico che ha ucciso un per affermare faticosamente il l’analisi delle proprie dolorose un cast molto ricco che vede membro della famiglia imperiale, e valore dell’umanità, da parte di un esperienze passate. La memoria Carolina Crescentini nella parte della rivela che un altro sanguinoso artista che dichiara di praticare il della prigionia e le altre sequenze trepida Anna e Anita Caprioli in attentato è in preparazione. L’unico dubbio come regola di vita. narrate in soggettiva, come quella quella della rivoluzionaria modo per fermarlo è trovare I demoni di San Pietroburgo, della chiesa nel sottofinale, sono le Aleksandra. Aleksandra, il capo della cellula ritorno al grande schermo dopo parti migliori del film, quasi una BARBARA CORSI TUTTA LA VITA DAVANTI di Paolo Virzì riciclabile come la manodopera, Sceneggiatura: Francesco Bruni, Paolo Virzì …Foto- licenziata in maniera sbrigativa e grafia: Nicola Pecorini …Montaggio: Esmeralda sacrificata senza troppi complimenti Calabria …Scenografia: Davide Bassan …Musiche: in nome di Moloch come Franco Piersanti …Interpreti: Isabella Ragonese, produttività, fatturato e successo. Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramaz- Sullo sfondo di questo mondo si zotti, Elio Germano, Sabrina Ferilli …Produzione: Medusa Film, Motorino Amaranto …Distribuzione: muove la prima grande eroina Medusa …Italia 2008 …colore 117’ cinematografica dell’Italia del XXI secolo, interpretata da una ragazza ••• TUTTA LA VITA DAVANTI è, dal talento enorme di nome Isabella senza dubbio, il film più riuscito e Ragonese. Insieme a lei un cast corale più maturo di Paolo Virzì. Un’opera di attori che offrono alcune tra le coraggiosa, in cui la collaborazione loro interpretazioni migliori nel tra il regista toscano e lo portare sullo schermo una “mandria” sceneggiatore Francesco Bruni differente, la giovane vive in un’isola Un mondo da incubo, dove le di figure lacerate e drogate dalle raggiunge una vetta ambiziosa e “felice” dove, anche se si viene istituzioni e la politica sono del proprie illusioni. Un’Italia brillante dove tutto e tutti sono pagati pochissimo, tra pratiche tutto assenti, rappresentate da un all’americana che Virzì racconta con semplicemente perfetti. Un film motivazionali e slogan di marketing sindacalista volenteroso, ma mosso tanto di musical e balli, in cui le specchio dell’Italia di oggi che, degni di Goebbels ci si sente parte di da speranze che per quanto giuste e fughe verso un mondo onirico lontano da nostalgie e paternalismi, un grande ingranaggio il cui scopo è sane non corrispondono a tempi riconducono ancor più velocemente affronta il tema del lavoro in riuscire a vendere prodotti inutili. così frammentati, e dove il bianco e con i piedi per terra. Un apologo maniera autentica e violenta, senza Sullo sfondo di questo universo il nero sfumano sempre in toni di tanto vero quanto disincantato, un concessioni di sorta a derive scintillante e patetico, pieno di belle grigio. Virzì e Bruni ci “accecano” inno a resistere deprivandosi di ideologiche e buoniste. ragazze e aitanti giovanotti, Virzì e con una cortina fumogena di sovrastrutture mentali ma senza Un film duro e severo, ma al tempo Bruni costruiscono la loro bellezza e candore, per mostrarci toccare il qualunquismo. Una favola stesso piacevole e leggero di cui, “commedia umana” fatta di figure un’Italia orribile in cui, pur di amara narrata dalla voce evocativa di ancora una volta, è protagonista folkloristiche e inquietanti. I vecchi lavorare, si scrive per il Grande Laura Morante, divertente e una figura femminile elegante e compagni di corso di Marta, i Fratello anche se si è studiato disturbante, che si sublima in un originale. Laureata con lode in venditori maschi che fanno la Haka Heidegger. Un mondo che finale aperto e commovente: alla filosofia, Marta finisce a lavorare in come i neozelandesi prima degli trascende le epopee anni ‘60 dei fine anche gli spettatori si ritrovano un call center e a condividere un incontri di rugby, la responsabile che raccomandati e dove non basta più come la protagonista con “tutta la appartamento con una ragazza fa delle vere e proprie premiazioni “conoscere qualcuno”. Quello di vita davanti”, in un’Italia dove non madre che insegue un destino da per le impiegate di maggiore talento Marta è un paese dove i c’è nulla di più stabile della cubista. Mentre cerca di capire come agli Oscar e il titolare della protagonisti dei Reality Show precarietà. come provare a costruirsi una vita società disperato per il divorzio. assurgono ad eroi di una cultura MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA marzoaprile08 29 schede critiche RIPRENDIMI

di Anna Negri su ogni realismo. In Riprendimi, Sceneggiatura: Anna Negri, Giovanna Mori …Foto- invece, c’è il tentativo di dare grafia: Gian Enrico Bianchi …Montaggio: Ilaria Fraio- forma narrativa ad una materia li …Scenografia: Roberto De Angelis …Musiche: comunque incontrollabile, condito Dominik Scherrer …Interpreti: Alba Rohrwacher, da una strizzata d’occhio al Marco Foschi, Valentina Lodovini, Alessandro Avero- ne, Leonardo Bono …Produzione: Bess Movie linguaggio televisivo dei reality …Distribuzione: Medusa ...Italia 2008 …colore 93’ dei nostri giorni. Amanti, amiche isteriche, ••• UNICO FILM italiano presente psicologi, ex-fidanzati: tutti quelli all’ultima edizione del Sundance che incrociano la strada di Film Festival di Robert Redford, Giovanni e Lucia diventano dove è stato accolto protagonisti della vicenda e si positivamente, Riprendimi segna confessano davanti all’occhio della il ritorno alla regia di Anna Negri, telecamera allo stesso modo dei a nove anni di distanza dal suo concorrenti del Grande Fratello. esordio, il sottovalutato In Anna Negri, che ha sceneggiato il principio erano le mutande. sopravvivere, a qualche consapevoli di diventare, con le film insieme a Giovanna Mori, è Come allora, la regista ritorna su comparsata nelle fiction televisive. loro telecamere, valvole di sfogo abile nel giostrarsi tra i diversi un tema delicato come quello del Non se la passa meglio la moglie di un microcosmo di personaggi punti di vista dei personaggi, e precariato, confezionando quello Lucia (una bravissima Alba insoddisfatti. C’è un precedente riesce a mescolare, come che può considerarsi un vero e Rohrwacher), montatrice televisiva nobile che viene in mente ed è il dimostrato nel suo film proprio mockumentary – un falso talentuosa costretta ad famoso Anna (1975) di Alberto precedente, il drammatico con documentario – dal taglio accontentarsi di contratti a Grifi e Massimo Sarchielli, dove l’ironico. La scelta di girare a mano intimista. termine. La crisi sentimentale che anche lì una storia “dal vero” (una quasi tutto il film infonde quel Ecco che allora Eros e Giorgio, divamperà tra i due è proprio sedicenne incinta e senso di immediatezza e quella coppia di filmmaker indipendenti, figlia della precarietà lavorativa, tossicodipendente che viveva per vena documentaristica investono tutto quello che hanno elemento in grado di amplificare e strada) viene interrotta volutamente ricercati dalla regista. per produrre un documentario sul moltiplicare le piccole crepe della dall’irruzione inattesa della realtà Elementi che rendono tema del lavoro instabile nel vita quotidiana. (un componente della troupe che Riprendimi, film costato mondo dello spettacolo, e Questo il tema, chiaro e diretto, di s’innamora della prostituta e pochissimo e prodotto da scelgono di raccontare la vita di Riprendimi. Un tema declinato l’allontana dal set). In quel caso, Francesca Neri, titolo sui generis Giovanni (Marco Foschi), giovane da Eros e Giorgio, costretti ben Grifi e Sarchielli enfatizzano la all’interno del panorama attore le cui ambizioni teatrali presto a modificare il proprio dimensione sperimentale per cinematografico nazionale. devono lasciare il passo, pur di progetto originario anche perché sottolineare il primato della realtà GABRIELE SPILA JIMMY DELLA COLLINA

“La Collina”, è solo perché pensa di amorosa con il ragazzo. poter più facilmente organizzare La scelta stilistica di assoluta una fuga, una volta conquistata la neutralità nel racconto, fatta da fiducia degli operatori. Pau, si allinea ai grandi esempi di Presentato al Festival di Locarno nel cinema realistico del nord Europa, 2006 ed arrivato solo oggi nelle rappresentato da autori come sale, Jimmy della collina è il Loach o i Dardenne, ma senza secondo lungometraggio dopo avere sempre la forza Pesi leggeri del regista sardo drammaturgica per valorizzare le Enrico Pau, che ha costruito la emozioni di Jimmy e la sua storia, oltre che sul romanzo di pulsione autodistruttiva. Non a Massimo Carlotto, sulle esperienze caso alcuni dei momenti migliori reali dei ragazzi del carcere del film sono quelli onirici, i sogni minorile di Cagliari, coinvolgendoli di Jimmy e la sua solitudine nel anche in alcuni ruoli di contorno. garage, dopo il tradimento dei Le dinamiche di intimidazione, compagni di rapina. Tuttavia, Jimmy non vuole lavorare in di Enrico Pau rabbia e paura interne al carcere grazie a Nicola Adamo, premiato fabbrica, sente dentro un’intima Sceneggiatura: Enrico Pau, Antonia Iaccarino dal sono infatti ben descritte, e rese al Festival di Mons per la sua romanzo omonimo di Massimo Carlotto …Fotogra- repulsione per quel mondo e incisive dai tratti caratteriali di interpretazione, Jimmy è un fia: Gian Enrico Bianchi …Montaggio: sogna qualcosa di più, anche se alcuni personaggi riusciti, come il personaggio che si imprime nella Johannes Nakajima …Scenografia: Marianna Sci- non sa nemmeno lui cosa. Crede di veres …Interpreti: Nicola Adamo, Valentina Carne- compagno di cella di Jimmy dalla mente quasi con tenerezza, per la poter prendere una scorciatoia lutti, Francesco Origo …Produzione: X Film, Fonda- risata isterica e compulsiva. sua fisicità rabbiosa e impaurita, verso i soldi facili partecipando a zione Ope …Distribuzione: Arancia Film …Italia 2006 Qualche debolezza in più il da animale in gabbia che pensa …colore 86’ una rapina, ma viene catturato racconto la mostra nell’ambiente costantemente alla fuga, senza dalla polizia e rinchiuso in un della comunità, quando si fa più accorgersi che la gabbia è prima di carcere minorile. Qui incontra ••• JIMMY È IL soprannome di un stretto il confronto con l’operatrice tutto nella sua mente. La sua fuga ragazzi violenti e disperati, per i ragazzo di quasi diciotto anni, Claudia (Valentina Carnelutti), che finale – durante la quale incrocia quali prova un intimo disprezzo, bello come un attore americano, a rivede in Jimmy qualcosa della lo sguardo di un passante che è sottraendosi a tutte le attività di cui va stretta la vita a cui le sue propria rabbia. La donna ha un Massimo Carlotto in un cameo – reinserimento o tenendo un origini sembrano destinarlo. Suo passato drammatico la cui sarà una fuga senza sbocco: comportamento provocatorio che padre e suo fratello lavorano come rivelazione viene un po’ sprecata in davanti a lui un bivio e poi il rischia più volte di metterlo in operai nella raffineria di Sarroch, una scena priva di pathos, così grande mare, che Jimmy non è pericolo. Quando accetta di in Sardegna, e vorrebbero che come priva di passione è ancora in grado di affrontare. entrare nella comunità di recupero anche lui seguisse le loro orme. Ma l’attrazione e la fugace relazione BARBARA CORSI

30 VIVILCINEMA marzoaprile08 schede critiche NELLE TUE MANI

di Peter Del Monte dei chiaroscuri e delle mezze tinte. Sceneggiatura: Michele Pellegrini, Peter Del Monte Quando invece lo scontro esplode …Fotografia: Marco Carosi …Montaggio: Erika più intensamente, l’atmosfera si Manoni …Musiche: Paolo Silvestri …Interpreti: Kasia banalizza e l’interesse diminuisce. E Smutniak, Marco Foschi, Luisa De Santis, Severino tuttavia, anche in questo secondo Saltarelli, Alba Rohrwacher, Eleonora Solofra …Pro- duzione: 11 Marzo Film, Blue Film, Coca Color segmento il film racconta benissimo …Distribuzione: Teodora …Italia 2007 …colore 100’ la banalità e lo squallore della fugace avventura di Mavi con uno ••• UNA GRANDE storia d’amore studentello, cui segue una seconda che non può non nascere e che non maternità della donna. può morire. Quando Teo e Mavi si Film curioso, non del tutto risolto, conoscono, complice un incidente Nelle tue mani propone, come stradale, quasi una replica di quanto spesso accade nel cinema di Del appena visto in Scusa ma ti Monte, un’indagine nelle zone più chiamo amore di Moccia e in oscure ed ambigue della personalità Parlami d’amore di Muccino jr., lui umana e, ancora una volta, convive con un’altra ragazza, di cui si l’attenzione si concentra in è appena fatto tatuare il nome sulla riflessivo, serio, disponibile, sensibilità. particolare su un personaggio spalla, e lei, dicendogli “io sono un all’apparenza un po’ debole ma alla La storia abbraccia un arco di tempo femminile, che Kasia Smutniak, alla casino”, lo invita a desistere, ma la fine il più forte, perché capace di di circa dieci anni, soffermandosi, sua prima prova da protagonista nel passione esplode ugualmente. Poi, assumersi anche responsabilità che nel bene e nel male, sui momenti cinema, incarna con grande dopo un matrimonio, una figlia, non gli apparterrebbero e più significativi della relazione, partecipazione, fornendo un un’infinità di litigi, un divorzio, soprattutto di sopportare le follie raccontando un rapporto che va in risultato assai convincente. Risulta quando l’amore finisce in realtà non della moglie. Mavi, invece, è una crisi senza un motivo apparente, fra positiva anche la prova di Marco finisce, perché Teo e Mavi donna dalla doppia personalità: momenti di grande intimità e Foschi nel ruolo di Teo, mentre continuano a cercarsi. Insomma tenera e dolce, oltre che bellissima, tenerezza e scontri cruenti, che appare stonata, perché poco Nelle tue mani racconta l’ennesimo ma capace di trasformarsi arrivano fino al ferimento. naturale, la recitazione della amour fou del quale, come una improvvisamente, colta da Il film funziona meglio nella prima bambina Eleonora Solofra nel ruolo maledizione, è impossibile liberarsi. un’ingiustificata ansia di parte, quando l’atmosfera è come di Caterina, la figlia della coppia Il film di Del Monte conferma la abbandono, in una furia distruttiva. sospesa e i segreti e i misteri che protagonista. La cosa è abbastanza regola secondo cui gli opposti si La verità è che l’animo di Mavi è avvolgono Mavi restano sul vago, sorprendente perché, dopo Piso attraggono, perché è difficile minato da un male oscuro, le cui moltiplicando la curiosità dello pisello e Piccoli fuochi, Del Monte immaginare due personaggi più cause affondano nel passato e in un spettatore. Il cinema di Peter Del era stato identificato come un diversi di Teo e Mavi. Lui, brillante irrisolto problema con il padre, cui il Monte, del resto, ha sempre offerto regista specializzato in bambini. astrofisico, è razionale, calmo, film accenna con grande pudore e il meglio proprio nella dimensione FRANCO MONTINI SONETAULA

pubblicato da Einaudi, vincitore del di Salvatore Mereu premio Deledda, e come un romanzo Sceneggiatura: Salvatore Mereu, Vittorio Omodei Zorini, Vladan Radovic, Ivan Casalgrandi dal roman- è suddiviso in capitoli legati ai nomi zo di Giuseppe Fiori …Fotografia: Massimo Folletti dei personaggi raccontati. Si può …Montaggio: Paola Freddi …Scenografia: Marianna leggere come l’implosione di un Sciveres …Interpreti: Francesco Falchetto, Manuela giovane uomo cresciuto senza padre Martelli, Antonio Crisponi, Serafino Spiggia, Giselda (da notare i continui riferimenti alla Volodi, Lazar Ristovski …Produzione: Lucky Red, Haute et Court, Artemis …Distribuzione: Lucky Red sessualità acerba di Zuanne) ma …Italia/Francia/Belgio 2008 …colore 157’ anche come la fotografia di una terra che vive un’estraneità ••• È UN MONDO arcaico, fuori dal endemica al Continente, lontana tempo, appena sfiorato dalla storia dalla politica, che rinnega ed è e dalla tecnologia, per certi aspetti rinnegata dallo Stato. tribale, quello di Sonetàula, il film Sull’argomento c’è un altro di Salvatore Mereu che ha bellissimo romanzo “isolano”, Paese debuttato al Festival di Berlino, d’ombre di Giuseppe Dessì che nella sezione Panorama. Il regista bandito ragazzo Zuanne Malune, (splendida la scena dell’arrivo della andrebbe recuperato. nuorese (di Dorgali) si era già fatto detto Sonetàula perché le sue ossa luce elettrica nel paese, Grande il lavoro sugli interpreti, che notare con Ballo a tre passi, che giovani fanno ancora rumore di immaginario, di Orgadas). Tutto si salvo qualche rara eccezione (il padre vinse alla Settimana della Critica di legna: il padre viene mandato al ripete, nonostante il passare delle Lazar Ristovski, la madre Giselda Venezia. Ora con l’opera seconda confino per un crimine che non ha stagioni e la lenta crescita del Volodi e la ragazza amata, la cilena conferma lo sguardo personale, commesso e lì muore. Rimasto solo ragazzo, fino al giorno in cui Manuela Martelli vista in Machuca), etnografico, poetico, con un con la madre malata e sofferente, Zuanne, mosso da un misto di sono tutti non professionisti, dal evidente debito verso un autore Zuanne vive la vita stentata gelosia e amor proprio, risponde a protagonista Francesco Falchetto a immenso come Vittorio De Seta, un del servo pastore insieme al nonno e uno sgarro facendo strage di pecore Giuseppe Cuccu, che aveva debuttato amore dichiarato per Gianni allo zio, tormentato quest’ultimo nel recinto del vicino. Quando i nel ‘61 proprio in Banditi a Amelio ed echi, chissà se volontari, dalla malaria. carabinieri vengono a cercarlo, Orgosolo. Facce antiche che del capolavoro dei fratelli Taviani La sua tetra esistenza è scandita dai decide di diventare clandestino sembrano veramente scavate dalla Padre padrone. duri rituali del lavoro quotidiano ma unendosi agli altri latitanti. disperazione. I sottotitoli saranno In due ore e mezza scandite da un anche illuminata dall’amore infelice Romanzo di formazione a rovescio, indispensabili anche per il pubblico passo lento ed ellittico, con la per la coetanea Maddalena, che un nell’Italia fascista e poi bellica (la sardo perché il film è parlato in macchina da presa che sta addosso giorno sposerà l’amico, più abile nel vicenda si snoda dal 1937 alla fine logudorese, non compreso in vaste a volti, situazioni e gesti minimali, calarsi nei panni del contadino degli anni ‘40), il film è tratto da un zone della stessa Sardegna. Mereu racconta l’epopea del rifatto e adeguarsi al progresso romanzo di Giuseppe Fiori, CRISTIANA PATERNÒ

VIVILCINEMA marzoaprile08 31 schede critiche LA BANDA

di Eran Kolirin samaritano, per una cena familiare Sceneggiatura: Eran Kolirin ...Fotografia: Shai Gol- non proprio all’insegna della dman ...Montaggio: Arik Lahav Leibovitz ...Musiche: distensione. Habib Shehadeh Hanna …Interpreti: Sasson Gabai, Ronit Elkabetz, Saleh Bakri, Khalifa Natour ...Produ- Premiato al Certain regard di zione: July August Productions, Bleiberg Entertain- Cannes 2007 e vincitore del Premio ment, Sophie Dulac Productions ...Distribuzione: Efa come miglior esordio, La Mikado …Francia/Israele 2007 …colore 90’ banda rende l’idea di come sarebbe un film di Aki Kaurismaki ••• LA BANDA del titolo è quella se questi fosse nato in Medio della polizia di Alessandria Oriente, anziché in Finlandia. I d’Egitto, che opera sotto la scure silenzi, le difficoltà a comunicare, dei tagli alla cultura (tutto il l’accostamento di mondi mondo è paese…), specializzata lontanissimi, personaggi stralunati e non tanto nelle marce militari a volte tenerissimi convergono in 24 quanto nella musica tradizionale ore fuori dalla norma con un tono inattesa solidarietà; un’oasi di araba, anche se c’è chi tra i hanno come leader il “generale” (il ora surreale ora comico che serenità per gli abitanti, componenti (il bello del gruppo) convincente Sasson Gabai, conquista in un’opera prima aggrappati all’attesa infinita adora Chet Baker e chi compone giustamente premiato come piena di empatia, e dell’imprevisto, o che la vita ha già una sinfonia. Gli otto musicisti miglior attore agli Efa del cinema che, pur senza spinto a nulla più chiedere. vengono invitati in Israele a europeo), meravigliosa maschera di affrontare La vigorosa barista invita a cena il suonare al Centro di cultura araba burbera severità indurita dalla vita. apertamente temi freddo generale, cercando di di una piccola cittadina. Una volta A prestar loro soccorso una donna scottanti, è un sedurlo – o quanto meno di scalfire assodato che nessuno è venuto a bella e non più giovanissima (la implicito, la corazza sedimentata negli anni – prenderli all’aeroporto, in un sensuale Ronit Elkabetz) che intelligente invito per poi freudianamente appagarsi inglese stentato chiedono come gestisce un bar ed è ben al dialogo e alla col più attraente del gruppo. Lo raggiungere il piccolo centro e, consapevole della mancanza di comprensione, stesso che, trovatosi nella discoteca complice la lingua straniera, lo stimoli del paesino (“qui non c’è senza vuoti locale con i due ragazzi conosciuti scarso senso pratico e un’assonanza cultura né araba né israeliana, è paroloni né al bar e relative amichette, insegna birichina, finiscono in un buco in solo un cesso”) e due giovani sterili al più impacciato dei due come mezzo al nulla, una colata di avventori, che l’aiuteranno a far proclami. Una vincere la timidezza con il gentil cemento in mezzo al paesaggio “passare la nottata” agli smarriti magnifica sesso, in una sequenza che strappa brullo, neanche fossero sulla luna. musicisti, in attesa che l’ambasciata sorpresa. Gli otto uomini, in divisa carta da si prenda cura di loro. Una notte di l’applauso. Altri tre dei musicisti si MARIO zucchero e strumenti al seguito, incontri, confronti, ostilità e troveranno a casa di un buon MAZZETTI JUNO

futura madre. premio Oscar Diablo Cody, Jason Reitman si diverte a confermando l’impenetrabilità distruggere la morale e la salvezza dell’universo delle ragioni delle coppie, ironizzando sulla femminili, la secolare e stupida libertà di scelta e di parola e ottusità del maschio-padre- adottando il fragile punto di vista compagno, scegliendo la via del della ragazza che infrange le libero arbitrio, prendendo in giro deboli certezze di una vita la distanza tra periferia e quartieri confortevole e pianificata dalle alti, l’attitudine alla perfezione ed illusioni. Con un cinema fresco ed il sollievo apparente del immediato, istintivo ma razionale, consumismo post femminista. simpatico e femminile, scherza sui Trionfatore alla Festa del cinema di rischi delle scelte pilotate da Roma, la pellicola conquista e modelli genetici e registra la cruda diverte per lo spirito indipendente, concretezza delle conversazioni sul che rilegge in maniera sesso tra donne. Il film conserva spregiudicata i modelli femminili ribaltamento ideale, l’incredulità una struttura concentrica, con un indicati dalle commedie degli anni di Jason Reitman dello stupore ed in cui la praticità tema centrale e piccole storie ed Sessanta, ma arricchiti dalle Sceneggiatura: Diablo Cody …Fotografia: Eric Steel- berg …Montaggio: Dana E. Glauberman …Musiche: travolge sterili apparenze, sorrisi di esistenze che si intrecciano come disillusioni di oggi, che Matt Messina … Interpreti: Ellen Page, Michael Cera, comodo, vuote fragilità. nelle strisce a fumetti di Robert distruggono ogni miraggio di Jennifer Garner, Jason Bateman, Allison Janney, J.K. Stravagante e brillante come i Crumb, ma tratteggiate in eccellenza sottolineando gli Simmons …Produzione: Mandate Pictures, Mr. fumetti underground americani chiaroscuro, senza cinismo e egoismi e le finte rassicurazioni dei Mudd ...Distribuzione: 20th Century Fox ...Usa 2007 ma ricco di intuizioni cattiveria, con il sincretismo di chi rapporti sentimentali. Juno è una …colore 91’ antropologiche, acute nello osserva da vicino lo zoo dei grandi favola sull’amicizia e la complicità, ••• PROVOCAZIONE paradossale ed spiegare la trasformazione dei senza riuscirne a comprendere trascinata dalla magnifica umoristica su un’adolescente che ruoli, il film, piccolo gioiello di azioni e comportamenti, in un protagonista Ellen Page, quasi la ama Dario Argento ed il regista creatività e scrittura, possiede un piccolo mondo in cui non esistono versione ottimista della gore Gordon Lewis, resta incinta e riuscito equilibrio tra leggerezza e tensioni e rancori, ma ogni disperazione cosmica delle storie di decide di far nascere il bambino problematicità, insicurezza e contrasto è risolto con serena Terry Zwigoff, scritta con ritmo scegliendo la coppia più adatta, sapienza, incrociando la saggezza. incalzante e senza pregiudizi Juno è una commedia giocata sul spregiudicata vitalità della Puntando tutto sulla leggerezza e sull’imprevedibilità del destino che realistico contrasto tra maturità e protagonista e l’incapacità degli la curiosità, l’autore si fida stravolge piani e scelte segnate. immaturità, tra genitori e figli, in adulti a comprendere dubbi e ciecamente delle rivelazioni DOMENICO BARONE cui vince sempre la logica del incertezze nelle disavventure della rielaborate dalla sceneggiatrice

32 VIVILCINEMA marzoaprile08 schede critiche SOTTO LE BOMBE

di Philippe Aractingi martoriata ma non affossata, Titolo originale: Sous les bombes …Sceneggiatura: violentata ma non (ancora) Michel Léviant e Philippe Aractingi ...Fotografia: assassinata. Una volontà, o meglio Nidal Abdel Khalek …Montaggio: Deena Charara …Musiche: René Aubry e Lazare Boghossian …Inter- speranza, di bellezza, a cui il preti: Nada Abou Farhat, Georges Khabbaz, Rawya filmmaker resta attaccato con El Chab, Bshara Atallah …Produzione: Capa Cinéma, strenua resistenza, insinuando Starfield Productions, Art’Mell, Fantascope Produc- l’innamoramento nella tion con Rhamsa Productions e ARTE France devastazione, un rinnovato legame …Distribuzione: Fandango … Francia/Gran Breta- gna/Belgio/Libano 2007 …colore 98’ sentimentale nel vecchio meccano della separazione. Seppur sovente didascalico e prevedibile (ma non ••• ZEINA (Nada Abou Farhat) e lo è anche la guerra?), Sotto le Toni (Georges Khabbaz), lei bombe è costruito come una musulmana sciita, lui cristiano, misurata indagine socio-politica nel entrambi libanesi. Emigrata a viaggio di Zeina, bella, colta ed Dubai, quando nell’estate del 2006 lavori all’attivo) e profondo poter raggiungere il fratello in emancipata, e di Toni, intelligente scoppia la guerra Zeina torna in conoscitore della guerra in Libano, Israele. In un Libano sconvolto dal e furbo: due traghettatori Libano per salvare il figlio e la coperta sia per la Lebanese conflitto, lo scenario di morte è d’elezione per portare la camera sorella, ma una volta arrivata a Broadcasting Corporation che per attraversato da un raggio di luce: (beta e dv-cam) del cineasta franco- Beirut scopre di non poter più la trasmissione tv transalpina l’amore possibile tra due persone libanese tra le miserie del conflitto, proseguire. Cercherà i congiunti Envoyé Special. profondamente diverse… in cui a cadere vittime, per primi, nel Sud del paese insieme a Toni, Nonostante l’origine televisiva di “È troppo chiedere il diritto di sono bambini, donne e civili. Senza scaltro tassista che sarebbe felice di Aractingi, Sotto le bombe evade vivere?”. Domanda non retorica, retorica, senza (in)estetismi, è un innanzitutto da logiche e quando a porsela sono vittime di docu-drama che arreca immagini – dinamiche peculiari al piccolo paesi in guerra. Quale è il Libano d’impatto, ma prive di clamore e schermo, ovvero senza speculare, del docu-drama Sotto le bombe, parche di clangore – alla cronaca senza voler stravolgere a tutti i presentato alla quarta edizione radiofonica che accompagna la costi la nostra enciclopedia, senza delle Giornate degli Autori, alla ricerca di Zeina e Toni. In precario occupare ogni inquadratura di Mostra di Venezia 2007. Dopo equilibrio tra finzione e realtà, c’è morte ed orrore. Il Libano sa Bosta del 2005, è l’opera seconda ancora vita, e vitalità, Sotto le ancora essere il Paradiso terrestre di finzione del regista franco- bombe. Speranza autentica, e a che fu: Aractingi ce lo ricorda libanese Philippe Aractingi, classe quel punto il melodramma non inquadrando le colline, i paesaggi 1964, già affermato serve, e nemmeno l’happy end. da levare il fiato di una terra documentarista (una quarantina di FEDERICO PONTIGGIA CARGO 200

campare” sublima ogni ipotetico col rapimento della ragazza da slancio di solidarietà. parte di quest’ultimo, che la Shock di inizio Mostra 2007, nelle incatena al letto di casa e la sevizia, Giornate degli Autori, Cargo 200 mentre in soggiorno la madre tratteggia un ritratto articolato e rintronata di alcool sembra non inquietante dell’Impero allo accorgersi di nulla. Neanche sbando, tra giovani scaltri che l’atteso ritorno del fidanzato annusano le prossime scorciatoie dall’Afghanistan servirà ad per la ricchezza, vodka a fiumi e alleviare le sorti della sventurata. una corruzione che sconfina nella Una notte che riassume il senso psicosi. Il film si apre su due anziani della svolta imminente in un film fratelli che parlano di famiglia, dei teso ed asciutto che vive di figli adolescenti e di lavoro: uno è contrasti (mondo rurale e un ufficiale dell’Armata Rossa, industriale, nostalgia del passato e l’altro un docente di “ateismo ansia del futuro) e mostra scientifico” in viaggio verso il paese l’implacabilità dal Male con una sovietica (siamo nel 1984) della vecchia madre. Il caos alle progressiva incursione nell’orrore, di Alexej Balabanov atterrano, sempre più frequenti, gli porte si materializza in un “bar particolarmente cupo in quanto Titolo originale: Gruz 200 …Sceneggiatura: Alexej intriso di quotidianità. Il Balabanov ...Fotografia: Aleksandr Simonov ...Mon- aerei da carico del titolo con i vicino alla palude” che rievoca taggio: Tatyana Kuzmicheva ...Scenografia: Pavel cadaveri dei giovanissimi caduti di occidentali incursioni nel brivido: demoniaco poliziotto corrotto, che Parkhomenko …Interpreti: Alexej Serebryakov, Leo- guerra. Con uno stile molto meno qui il professore con l’auto in riesce a risolvere a modo suo nid Gromov, Yuri Stepanov, Agniya Kuznetsova, Ale- raffinato, il film presenta in panne si ferma a chiedere aiuto, un’indagine in corso, incarna il lato xej Poluyan ...Produzione: CTB Film Company filigrana le medesime coordinate di trovando una poco rassicurante più nero e grottesco del film, zenit ...Distribuzione: Archibald Lady Blu …Russia 2007 …colore 89’ Nella valle di Elah, ugualmente accoglienza tra volti lombrosiani e della violenza fisica ed emotiva che applaudito a Venezia: la deriva vodka urticante. L’innocenza induce nello spettatore un senso di ••• DI FRONTE ai film di Balabanov morale di una nazione, virginale e la spacconaggine dei impotenza e crescente (Brat/Fratello, Vojna/La guerra) è l’incontenibile barbarie e la perdita successivi avventori (lei è la figlia inquietudine, pure da ascrivere tra rigorosamente vietato l’utilizzo del di contatto con le nuove del segretario distrettuale del i meriti di un’opera annichilente, termine “carino”. In Cargo 200, generazioni. Salvo che qui la Partito, lui è fidanzato con la figlia spietato ritratto della corsa verso il infatti, assistiamo per 90 minuti cornice è ancor meno rassicurante: dell’ufficiale visto nell’incipit) baratro di una società pronta a all’agonia grottesca di una società, la provincia sovietica alla vigilia risvegliano gli impulsi criminali e pagare il conto amaro di un a comportamenti mostruosamente della Perestrojka, ora brulla ora gli istinti perversi del proprietario e sistema al collasso. Una piccola immotivati, mentre deturpata dalle fabbriche, è ben soprattutto del capitano di polizia rivelazione, per stomaci forti. dall’Afghanistan sotto invasione più squallida e un senso del “tira a Zhurov: la notte brava si conclude MARIO MAZZETTI

34 VIVILCINEMA marzoaprile08 schede critiche MONGOL

di Sergej Bodrov un uomo impenetrabile e determinato. Un leader pronto ad Sceneggiatura: Sergej Bodrov, Arif Aliyev …Fotogra- fia: Sergej Trofimov, Rogier Stoffers …Montaggio: amare la sua donna per tutta la vita Zack Staenberg, Valdis Oskarsdottir …Scenografia: e, al tempo stesso, ad essere Dashi Namdakov …Musiche: Tuomas Kantelinen clemente con i traditori e spietato …Interpreti: Tadanobu Asano, Honglei Sun, Khulan con i suoi troppi nemici. Il momento Chulun, Aliya, Ba Sen …Produzione: Filmfoerderung Hamburg, Medienboard Berlin-Brandeburg …Distri- più enigmatico del film è quando buzione: Bim …Germania / Russia / Kazakistan / Mon- Temujin, prigioniero e schernito da golia 2007 …colore 120’ tutti, si vede sorprendentemente chiedere clemenza da un monaco per ••• CANDIDATO all’Oscar come quando, in futuro, “si scatenerà la miglior film in lingua straniera e tempesta”. In cambio della presentato in concorso alla Festa del preservazione dei monasteri che Cinema di Roma, Mongol di Sergej racchiudono libri unici, il Khan Bodrov è una pellicola dalla forte analfabeta domanda l’aiuto connotazione epica, ma al tempo dell’asceta. Tra la pioggia battente e stesso dalla significativa vocazione tradita dai dignitari. Innumerevoli essere destinato ad un’impresa il viso dell’attore giapponese scavato intimista. sono le fatiche, le battaglie e i unica. Costruito sulla forza di dall’attesa, lo spettatore ha la Un kolossal ambientato in un pericoli che il ragazzo diventato paesaggi splendidi e dialoghi sensazione di avere davanti a sé la universo visivo poco esplorato uomo deve attraversare, ma alla rarefatti ma fortemente significativi, celebrazione cinematografica dello cinematograficamente per fine, con la stessa donna sempre al Mongol prende in esame la vita di spirito di un uomo che Bodrov non raccontare la storia di uno dei più suo fianco, riuscirà a dominare il Temujin dal periodo della prigionia ritrae come un mostro, bensì come grandi condottieri di tutti i tempi: popolo dei Mongoli e a prepararsi fino a quello della vittoria sugli un grande stratega e un condottiero Gengis Khan. La prima volta che alla conquista del mondo. oppressori dei Mongoli, poco dopo indomabile. Fondato su accurate incontriamo Temujin – questo il suo Il regista russo sceglie un approccio il 1200, in un crescendo emotivo che ricerche storiche, Mongol è un vero nome – è quando ha nove anni leggendario alla vita di Gengis fa di questo film non soltanto un importante film epico nella e, insieme a suo padre, va a Khan, tracciando un percorso ideale grande affresco storico, ma tradizione fortemente iconografica scegliersi la moglie lontano dal suo e metaforicamente rilevante soprattutto un ritratto personale del cinema sovietico. Una pellicola, accampamento. L’incontro con una dall’anno del Topo della sua nascita, coinvolgente e toccante. però, anche molto moderna in bambina di poco più grande di lui è fino ad arrivare a quello della Tigre Interpretato da Tadanobu Asano, quanto caratterizzata da un marcato destinato a cambiare la sua quando sarà diventato, ormai, già premiato a Venezia per approfondimento psicologico e esistenza per sempre. Sulla strada invincibile. La sua vita diventata l’interpretazione di Last life in the perfino spirituale della figura storica del ritorno a casa, il genitore viene ormai mito è quella di un ragazzo universe nella sezione Orizzonti, il di Gengis Khan. avvelenato e la sua famiglia è consapevole sin da giovanissimo di Gengis Khan raccontato da Bodrov è MARCO SPAGNOLI ALEXANDRA

successivo, da noi inedito, Padre e possono essere nemici, ma noi figlio. I toni elegiaci son quelli siamo tutte sorelle”). Dopo aver tipici dell’autore, lo stile è messo da parte le opinioni documentaristico, i dialoghi quasi precostituite (“come possono sussurrati con tanto di sottofondo rapire le persone e nasconderle nei sinfonico e una galleria di voci pozzi? Ce l’hanno nel sangue”) e fuori campo, ad accompagnare aver salutato il nipote in partenza l’incedere dell’anziana per una missione, la donna torna nell’accampamento. Ma lo indietro; ma prima avrà il tempo di sguardo di Sokurov, molto lucido, accomiatarsi, invitandola in patria, è una precisa denuncia delle dalla nuova “sorella” cecena. lungaggini e dell’assurdità della Alexandra, in concorso al Festival guerra in Cecenia (“siete in guerra di Cannes 2007, è un gran bel film da così tanto tempo che ormai vi ci sulla comprensione dietro siete abituati”, afferma la l’intolleranza, sul superamento di protagonista). conflitti e barricate, ma anche una La donna, forte ma al crepuscolo, riflessione sulla perdita di senso di di Aleksandr Sokurov Russia” spuntata dal nulla (“vivo è interpretata dal famoso soprano un’invasione protrattasi a Sceneggiatura: Aleksandr Sokurov …Fotografia: sola, sentivo la sua mancanza”) è il russo Galina Vishnevskaja; non dismisura e sull’abbandono Aleksandr Burov …Montaggio: Sergej Ivanov nostro sguardo per entrare comprende le motivazioni altrui materiale della gioventù al fronte. …Musiche: Andrei Siegle …Interpreti: Galina nell’accampamento di soldati ma è piena di empatia. È una Non necessariamente pacifista ma Vishnevskaja, Vasilij Shevtsov, Evgenj Tkatchuk, giovanissimi, tra armi vetuste e presenza spettrale, metaforica, critico, da un autore che tra Raissa Gichaeva …Produzione: Proline Film Studio, morale basso. Entra nei corazzati, Rezo Films …Russia 2007 …colore 95’ angelo custode o messaggero biografie di potenti visti dal buco prova le armi automatiche, della madre patria, si spinge nella della serratura (Hitler, Stalin e discorre con le reclute e le notte al posto di blocco tra le Hirohito) e incursioni in piano ••• L’AVVIO È sorprendente, quasi sentinelle (nei primi piani sentinelle, parla ai soldati con sequenza all’Hermitage (Arca lunare, con una donna anziana, ritroviamo volti ed espressioni amorevole interesse. Al secondo russa) riesce ancora a incantare stanca e impacciata che, aiutata da pasoliniani), esorta il nipote alla giorno, una tragica-surreale con la sua cinepresa fluida, alcuni soldati, viaggia dapprima su cura di sé e alla forza d’animo. passeggiata al mercato la pone al languida, malinconica, alla ricerca un treno blindato e poi su un carro Con la consueta fotografia virata cospetto della gente del luogo. delle radici del sangue per armato: la sua meta è un remoto tra il beige e il verde militare, la Trova solidarietà ed ospitalità in riflettere sull’avvenire, anche battaglione di stanza in Cecenia più recente regia del maestro russo un’anziana indigena, ex quando si spinge ai confini dell’ex nel quale si trova il nipote, il si ricollega, per atmosfere e insegnante ridotta a occuparsi di Impero. capitano Denis. Questa “nonna narrazione, a Madre e figlio e al una bancarella (“gli uomini MARIO MAZZETTI

VIVILCINEMA marzoaprile08 35 schede critiche NESSUNA QUALITÀ AGLI EROI

di Paolo Franchi rannicchiato di Bruno sul prato Sceneggiatura: Paolo Franchi, Daniela Ceselli, antistante il museo, percorre in Michele Pellegrini ...Fotografia: Cesare Accetta primissimo piano il manto di foglie …Montaggio: Alessio Doglione …Musiche: Martin per concludersi in campo lungo sul Wheeler …Interpreti: Elio Germano, Bruno Tode- museo stesso, con un’analoga schini, Irène Jacob, Maria de Medeiros …Produ- zione: I.T.C. Movie, Bianca Film, Ventura Film, Rai- ascensione sonora del tutto Cinema, RTI, RTSI …Distribuzione: Bim …Italia ingiustificata dal “momento 2007 …Colore 102’ storico”. Forma e contenuto proseguono su ••• NESSUNA QUALITÀ AGLI EROI binari paralleli, reciprocamente è il secondo lungometraggio di estranei, con inquadrature, tagli e Paolo Franchi, dopo il convincente prospettive la cui ostinata esordio de La spettatrice. E non singolarità e “difformità” non fa che sfugge alla “maledizione” – molto risolversi in sterile esercizio di stile. italiana… – dell’opera seconda: Sul fronte delle interpretazioni, se Franchi confeziona un film non Todeschini e la Jacob paiono riuscito, imbrigliato da uniformarsi – ed è un male – senza un’attitudine estetizzante che non sui personaggi con una costruzione accogliere con gesti e parole la troppi problemi al canovaccio di trova quasi mai conforto nella a incastro e a specchi (Luca, Bruno “anormalità” del coniuge quale Franchi (sceneggiatore con Daniela sceneggiatura. La storia di e i rispettivi assenti genitori), “normalità”, come se niente fosse: Ceselli e Michele Pellegrini), l’eroico estrazione e ambientazione assemblando un microcosmo in cui è l’ovatta, leggi ottusità e stasi, a Elio Germano è fuori parte, borghese – molto italiana… – ha si fatica, innanzitutto, a rintracciare soffocare la loro vita, e insieme il condannato in una camicia di forza due protagonisti: Bruno Ledeaux verosimiglianza. film. Viceversa, musica e rumori – anespressiva da cui non fa (Bruno Todeschini), in cattive acque Stante l’annosa – e molto da dimenticare il design sonoro, abbastanza per liberarsi, tenendo la finanziarie e affettivamente italiana… – incongruenza quasi mai così enfatico e nonsense patta aperta ma i pugni in tasca. Un immoto (il rapporto con la moglie borghese di fatti e situazioni, a nel nostro recente cinema giudizio sul film duro, ma Franchi lo Anne, Irène Jacob, è frustrato dalla lasciare quasi sconcertati è l’atonia “d’autore” – lasciano presagire merita, perché con La spettatrice sua sterilità inconfessa), e Luca (Elio che lega le reazioni “emotive” dei sempre cambi e colpi di scena che aveva dimostrato qualità che qui Germano), figlio “problematico” personaggi, che nella pioggia e puntualmente deludono le non abbiamo ritrovato. Fortunato del banchiere-usuraio nelle cui nell’algidità torinese trovano uno aspettative, non solo quel cinema che non ha bisogno di mani è finito Bruno. Co-produzione sfondo dal quale non si staccano, drammaturgiche ma, appunto, di eroi... italo-svizzera (per il nostro Paese se non per “strappi” sessuali o mera verosimiglianza. Un esempio FEDERICO PONTIGGIA l’Itc Movie di Beppe Caschetto), repentine e istantanee crisi. Per il su tutti, il complesso movimento di Nessuna qualità agli eroi lavora resto, soprattutto Anne pare macchina che parte dal corpo BIUTIFUL CAUNTRI

Taverna del Re, dove giacciono milioni di ecoballe accumulate a cielo aperto, con somma approssimazione, negli anni. Una ferita che sarà difficile sanare, mentre gli abitanti di comuni a meno di 30 km. da Napoli si ammalano… La presenza di amianto tra i rifiuti, l’ecomostro della Montefibre che rivive in racconti apocalittici (esplosioni, fughe di gas, l’accumulo di bidoni tossici e la costante assenza di misure di sicurezza sin dall’apertura nel muoiono di diossina, nei terreni menzione speciale nella sezione dopo-terremoto), le falde di Esmeralda Calabria, Andrea coltivati a due passi dalle discariche, Italiana.doc al recente Torino Film acquifere contaminate dal D’Ambrosio, Peppe Ruggiero nelle strade invase dall’immondizia Festival, prima di approdare nelle percolato, l’allegra gestione – e la Sceneggiatura: Esmeralda Calabria, Andrea D’Am- e in quelle di campagna che sale grazie alla società che l’ha criticatissima vittoria dell’appalto brosio, Peppe Ruggiero …Fotografia: Alessandro fungono da sversatoio di rifiuti Abate …Montaggio: Esmeralda Calabria …Musiche: prodotto, la Lumière & Co. di nel 2000 – della Fibe Impregilo, le tossici trasportati dalle ecomafie Valerio Camporini Faggioni, Guido Zen …Produzio- Lionello Cerri. discariche abusive: in settanta per conto di “illuminati” ne: Lumière & Co. …Italia 2007 …colore 73’ Il film è diretto a sei mani da minuti si alternano rabbia e imprenditori del Nord. Le riprese Esmeralda Calabria, Andrea rassegnazione tra chi abita le ••• PRIMA CHE gli scempi dei carabinieri di Caserta e Salerno D’Ambrosio e Peppe Ruggiero: una zone violentate dall’uomo (tra cui dell’interminabile emergenza e le intercettazioni telefoniche montatrice di pregio, un l’incantevole Lago Patria), in un rifiuti in Campania fossero sotto gli della Procura di Santa Maria Capua documentarista/docente e un clima di sfiducia nelle istituzioni occhi di tutti, ha destato scalpore Vetere accompagnano le immagini giornalista hanno realizzato una ormai al parossismo. Serrato, ben un prezioso documentario che in della Natura umiliata da un cine-denuncia che tiene inchiodati girato e montato, Biùtiful tempi non sospetti ha analizzato a intreccio perverso di interessi alla poltrona. L’educatore cauntri è un ottimo esempio di fondo l’esplosivo e maleolente economici. Un racconto che parte ambientale Raffaele Del Giudice, documentario civile, che cocktail a base di sprechi, dalla discarica di Acerra, dove il novello Caronte, ci conduce tra andrebbe inserito d’ufficio tra le inefficienze, ritardi, illegalità, termovalorizzatore non è mai stato cave, rifiuti, acque putride proiezioni scolastiche di tutto il denunciando quattordici anni di costruito (non temete, è annunciato nell’eterna attesa di una bonifica: territorio. inutile commissariamento: entro l’anno…), per approdare in nei pascoli dove le pecore MARIO MAZZETTI Biùtiful cauntri ha ottenuto una quella terra di nessuno che è

36 VIVILCINEMA marzoaprile08 schede critiche COVER BOY - L’ULTIMA RIVOLUZIONE

colpire per la propria sincerità e il regista fotografa in modo convincente l’Italia di oggi, grigia e pessimista. Un paese cinico come Laura (Chiara Caselli), fotografa di moda che “aggancia” Ioan, ingannandolo e usandolo per i propri fini; oppure opprimente come Luciana (Luciana Littizzetto), l’affittuaria della casa dei due, attrice fallita desiderosa di rifarsi cavando sempre più denaro dagli inquilini. Ma anche un paese ancora in grado di sognare, come Ioan e Michele, che progettano di mettere da parte qualche soldo e un passante ferito. Ioan adesso è aprire un ristorante sul delta del di Carmine Amoroso stesso del film: la contrapposizione Danubio. Amicizia, illusioni e Sceneggiatura: Carmine Amoroso, Filippo Ascione tra due mondi apparentemente grande, e il suo sogno è quello di …Fotografia: Paolo Ferrari …Montaggio: Luca molto diversi. Proprio i disordini di tanti altri connazionali: partire per delusioni accompagnano i Manes …Musiche: Marco Falagiani, Okapi …Inter- Bucarest segnano, sotto forma di l’Italia in cerca di fortuna. Qui protagonisti lungo il loro percorso, preti: Eduard Gabia, Luca Lionello, Luciana Littizzet- flashback, l’incipit dell’opera incontra Michele, quarantenne fatto di scampagnate in motorino to, Chiara Caselli, Francesco Dominedo, Gabriel Spa- seconda di Carmine Amoroso, ormai rassegnato alla via crucis del e discussioni in riva al mare hiou …Produzione: Filand …Distribuzione: Istituto aspettando l’alba, tutto raccontato Luce ...Italia 2007…colore 96’ regista abruzzese presto lavoro precario. Il loro incontro trapiantato a Roma, autore nel suggella il confronto tra due dall’autore con vena poetica e ••• L’AMERICA di Kennedy e quella 1996 di Come mi vuoi, film a mondi lontani geograficamente garbo. Lo stesso garbo con cui di Reagan, la Rivoluzione tematica transgender interpretato ma sempre più vicini socialmente. Amoroso affronta, senza mai d’ottobre, i carri armati di Praga e da Enrico Lo Verso, Monica Bellucci Ioan non è tanto diverso dal suo palesarla del tutto, l’inespressa Piazza Tienanmen, fino alla rivolta e Vincent Cassell. amico italiano, perché, come dice attrazione omosessuale che lega popolare che nel 1989, in Romania, Il ricordo della notte di Bucarest è Michele, “se non hai lavoro o i Ioan e Michele (ben interpretati rovesciò Ceausescu. Le immagini quello di Ioan, che torna con la genitori che ti aiutano diventi uno dall’esordiente Eduard Gabia e da che scorrono sui titoli di testa di memoria alla drammatica straniero in patria”. Anche se a Luca Lionello, il Giuda de La Cover boy pongono subito uccisione del padre, colpito a tratti didascalico, Cover boy, passione di Cristo). l’accento su quello che sarà il tema freddo mentre presta soccorso ad girato in alta definizione, riesce a GABRIELE SPILA AMORE, BUGIE E CALCETTO di Luca Lucini dalle logiche della pura evasione per mandare in gol la vita e Sceneggiatura: Fabio Bonifacci ...Fotografia: Manfre- do Archinti …Montaggio: Fabrizio Rossetti …Musi- l’amore e dribblare il buonismo che: Giuliano Taviani …Interpreti: Claudio Bisio, (vedi la titolarità della Angela Finocchiaro, Chiara Mastalli, Andrea Bosca, paternità…). Se il plot è il classico Claudia Pandolfi, Filippo Nigro, Giuseppe Battiston, catenaccio all’italiana per tempi Andrea De Rosa, Marina Rocco, Max Mazzotta, Pietro comici e gioco degli equivoci, il Sermonti …Produzione: Cattleya …Distribuzione: Warner Bros …Italia 2008 …colore 115’ regista (anche autore del soggetto con lo sceneggiatore Fabio ••• IL CALCETTO come escamotage Bonifacci) prova in più occasioni a socio-antropologico: è il pallone a rompere le righe, mostrando legare le storie di persone personalità matura, solida differenti per sesso, età ed direzione degli attori, tutti estrazione sociale sul campo della affiatati e in forma, e costante commedia. Dopo il fortunato e ricerca dell’assist sociologico. Nel “occasionale” adattamento da campionato cinematografico “Precisetti”, schematico Moccia Tre metri sopra il cielo e cast “all-star”: il leader Claudio italiano, dove si pensa solo a programmatore, della vita sua e dopo L’uomo perfetto, entrambi Bisio nei panni del ragazzo 50enne finalizzare al botteghino o a fare della fidanzata Marina Rocco; Max con Scamarcio, Luca Lucini sceglie Vittorio, separato da Diana gli autori “duri e puri”, Amore, Mazzotta (il Venezia, sagace ma di giocare a Trieste il suo Amore, (Angela Finocchiaro) e diviso tra la bugie e calcetto è un pareggio incompreso) e Pietro Sermonti bugie e calcetto prodotto da fabbrichetta e la giovanissima prezioso. (Filippo, rampante e cinico, fuori e Cattleya con un budget di 4 amante Viola (Chiara Mastalli), ex FEDERICO PONTIGGIA dentro il campo). milioni di euro. Film corale sulla del figlio Adam (Andrea Bosca), A brillare su tutti è la Finocchiaro, quotidianità di uomini e donne di desideroso di allontanarsi cardiologa dalla battuta sagace e tre generazioni diverse (venti, dall’esempio paterno; Claudia fulminea, chiamata a soccorrere trenta e cinquantenni) tra piccole Pandolfi e Filippo Nigro, ovvero la Vittorio per un “colpetto” causato gioie, grandi stress e abituali coppia Silvia e Lele, 12 anni di da doping e Viagra: “Ma voi offside, il leitmotiv, secondo il matrimonio e il capolinea uomini volete sempre vincere? regista milanese classe 1967, è “la all’orizzonte; Giuseppe Battiston, Non si può pareggiare qualche metafora del fuori ruolo: tutti meglio noto come “il Mina”, volta?”. Tra analisi delle dinamiche vorrebbero cambiare posizione sul giornalista e voce critica del di coppia, ansie da prestazione campo della vita”. gruppo, che entra in campo solo varie, problemi di cuore e futuro A mettere in scena questa per tirare le punizioni; Andrea De incerto, Lucini riesce a smarcarsi nostrana comédie humaine, un Rosa con la riga da parte di Piero il

VIVILCINEMA marzoaprile08 37 schede critiche SHINE A LIGHT

Un turbine di suoni, luci ed di Martin Scorsese emozioni sulle note di canzoni Fotografia: Robert Richardson e altri ...Montaggio: fortemente radicate David Tedeschi …Con: Mick Jagger, Keith Richards, nell’immaginario collettivo, Charlie Watts, Ron Wood, Martin Scorsese, Bill Clin- ton, Buddy Guy, Christina Aguilera, Jack White condite da duetti originali con …Produzione: Shangri-La Entertainment, Concert ospiti del calibro di Jack White e Productions International …Distribuzione: Bim Christina Aguilera. Dopo aver …Usa 2007 …colore e bianco & nero 121’ indugiato su ognuno dei membri della band, tra una canzone e ••• NON UN DOCUMENTARIO sui l’altra Scorsese inserisce del Rolling Stones, ma un film per materiale di repertorio, raccontare una loro performance prevalentemente con Mick dal vivo a New York davanti ad Jagger e Keith Richards che “amici” come Bill e Hillary Clinton, rispondono a quesiti riguardo al filmata e firmata dal grande loro futuro. Shine a light non talento visivo di Martin Scorsese. racconta la storia dei Rolling Shine a light è un’esibizione (come illuminare Jagger senza che Rolling Stones sul palco del Beacon Stones e non menziona memorabile del gruppo il faro esploda dando fuoco alla Theater dimostrano, qualora ce ne minimamente i momenti topici di britannico, inframmezzata da celebre rockstar), lo spettatore fosse ancora bisogno, perché sono una carriera fatta di tante luci e interviste e registrazioni televisive segue tutte le fasi della una delle più grandi band della alcune ombre, come la morte di d’epoca che, in qualche maniera, preparazione: l’ambiente rarefatto storia del Rock e il regista Brian Jones o gli incidenti dovuti rispondono alle inevitabili dell’aereo privato del gruppo con documenta la loro esibizione con agli Hell’s Angels durante una domande che lo spettatore e tanto di musica classica di tutte le nuance e la curiosità che tournée americana. Il film è l’appassionato si pongono davanti sottofondo e Jagger con tanto di solo un grande cineasta può un’emozionante performance dal all’energia incredibile che la band giacca creano un contrasto insolito mostrare nei confronti di una delle vivo in cui sono i Rolling Stones e dimostra ancora oggi sul palco. con il mondo frenetico dove il grandi leggende della musica. la loro musica i protagonisti Realizzato in un teatro di New regista, col sottofondo delle Scorsese utilizza l’esibizione dal assoluti. Un esercizio di stile e York e non in uno stadio, il film di canzoni degli Stones, sviluppa il vivo per riflettere sugli Stones come tecnica per seguirli attraverso il Scorsese conquista sin da subito progetto del film cui lo spettatore superstiti, in apparente ottima punto di vista privilegiato di una dimensione personale ed sta assistendo. forma, di una vita fatta di successo, Scorsese, dall’inizio fino all’uscita intima: il regista italoamericano Dopo l’antefatto inizia davvero la di eccessi, controversie e trionfi. di scena sulle note, ovviamente, di documenta i propri dubbi e musica e la sala è inondata dalla Alcune tra le loro canzoni più (I can’t get no) Satisfaction, aspettative sulla realizzazione del voce di Mick Jagger, che insieme a famose diventano così l’occasione inno non ufficiale della concerto di beneficenza. Tra Ron Wood, Charlie Watts e Keith perfetta per “guardare da vicino” i generazione del regista, vero e momenti interessanti e Richards mette in mostra tutto lo vari componenti del gruppo e i loro proprio emblema della band. disquisizioni al limite del surreale smalto e l’energia a disposizione. I volti scavati dal tempo. MARCO SPAGNOLI L’ALTRA DONNA DEL RE

completamente. Anna, scaltrita di Justin Chadwick dal soggiorno all’estero e assetata Titolo originale: The other Boleyn girl …Sceneg- giatura: Peter Morgan dal romanzo di Philippa di potere, torna a Londra più bella Gregory …Fotografia: Kieran McGuigan …Mon- e arguta che mai, conquista Henry taggio: Paul Knight, Carol Littleton …Musiche: Tudor con il vecchio trucco di Paul Cantelon …Interpreti: Natalie Portman, Scar- tenerlo sulle spine e respingerlo, lo lett Johansson, Eric Bana, David Morrissey, Kristin convince addirittura a sposarla Scott Thomas, Jim Sturgess …Produzione: Ruby Films, Scott Rudin Productions, BBC Films, Relati- “inventando” il divorzio e la vity Media …Distribuzione: Universal …Gran Bre- Chiesa d’Inghilterra. Solo che ben tagna/Usa 2008 …colore 118’ presto cade in disgrazia e viene persino accusata di un incesto mai ••• È ISPIRATO a un best seller di consumato (ma forse cercato) con Philippa Gregory, il deludente The suo fratello. Certo, è un bignami di other Boleyn girl passato a storia inglese che farà rabbrividire Berlino fuori concorso con discreto gli esperti di Riforma e clamore divistico in chiusura di Controriforma, ma il difetto del festival. Film d’esordio del regista numero di film e sceneggiati, tra felice) epilogo nei possedimenti di film non è neppure questo e si televisivo Justin Chadwick, sfrutta cui un tv movie con lo stesso campagna della ambiziosa quanto sarebbe disposti a perdonare il fortunato filone “elisabettiano” titolo): diverrà la seconda moglie sfortunata famiglia. Sono infatti il qualche licenza poetica e qualche (Cate Blanchett era anche di Enrico VIII e regina d’Inghilterra padre e lo zio delle due ragazze a incongruenza, se i personaggi candidata all’Oscar) giocando sulla legando indissolubilmente il suo ordire la subdola trama per irretire suscitassero in noi la benché rivalità tra le due sorelle Bolena e nome allo scisma protestante e il re, donnaiolo impenitente e minima passione. Principale lacuna sulle quotazioni di due giovani finirà decapitata nientemeno che ormai stanco della regina Caterina è proprio Enrico VIII, che dovrebbe attrici del resto anche brave e per adulterio, incesto, alto d’Aragona, soprattutto colpevole essere irresistibile e giocare su tutti sicuramente molto belle. La bruna tradimento e stregoneria, di non avergli dato un figlio i tavoli. Dimenticate Charles e spigolosa Natalie Portman è la lasciando però una figlia maschio da lui sempre agognato. Laughton e accontentatevi di Eric più famosa Anna, mentre la (Elizabeth) destinata a salire al Le due belle ragazze si Bana, reso mastodontico dai bionda Scarlett Johansson è la trono e regnare per lunghi anni, trasferiscono a corte e se in un costumi del premio Oscar Sandy piccola Mary, docile, gentile e oltre a ispirare svariati film in primo tempo è la remissiva Mary a Powell che cercano (invano) di remissiva fanciulla che fa un po’ il costume. Invece Mary, dopo una far breccia nel cuore (ma sarebbe amplificare la notevole e notoria verso alla ragazza con l’orecchino relazione con il re da cui nascerà meglio dire nel letto) del sovrano, stazza del sovrano. In realtà ne di perla. un figlio, dopo una gravidanza tanto che Anna viene spedita alla esce un ritratto a volte quasi Di Anna Bolena sapete tutto travagliatissima, resterà sullo corte di Francia in punizione, più ridicolo. (anche attraverso un discreto sfondo, con un opaco (ma magari avanti gli equilibri si rovesciano CRISTIANA PATERNÒ

38 VIVILCINEMA marzoaprile08 schede critiche MR 73

di Olivier Marchal incongruenze e con echi dei romanzi Sceneggiatura: Olivier Marchal …Fotografia: Denis di Dürrenmatt, MR 73 è una discesa Rouden …Montaggio: Raphaëlle Urtin …Musiche: agli inferi fatta di indagini depistate, Bruno Coulais …Interpreti: Daniel Auteul, Olivia scarcerazioni dubbie, verità Bonamy, Catherine Marchal, Philippe Nahon, Francis occultate. Come già nell’opera Renaud …Produzione: LGM Films, Gaumont, TF1 precedente ma spingendo sul pedale Film Production, Medusa Film …Distribuzione: del tragico, la giustizia segue vie Medusa …Francia/Italia 2008 …colore 121’ molto tortuose – o meglio, se giustizia c’è, è molto vicina alla ••• TRE ANNI FA si è rivelato con vendetta: bella e potente, nel l’eccellente 36 Quai des Orfèvres, sottofinale, l’immagine del crocifisso movimentata storia di poliziotti e imbrattato di sangue. criminali con i cattivi più cattivi (da Alla Omicidi se ne vedono di cotte e ambo le parti) visti sullo schermo da di crude: colleghi che derubano i molti anni in qua. Con le stesse luci morti ammazzati, criminali che livide e bluastre, il regista ex- contano più dei caduti in servizio, e poliziotto Olivier Marchal riapre il chi vuole far carriera farebbe bene fascicolo trasferendosi da Parigi in ad assecondare il volere dei una Marsiglia spettrale, e dà la prese con una delicata indagine su parole che la ragazza adopera in superiori. L’ispettore Marchal ha stura a qualche trauma personale una serie di brutali assassinî di una vibrante lettera all’uomo che le detto no, chiudendo la sua carriera mai rimosso, confidando nel potere donne: un uomo distrutto dal ha distrutto la vita, che verrà aperta nelle forze dell’ordine per taumaturgico del cinema – non a dolore, trascinato nel gorgo mentre lei – potenza del ripercorrerla al cinema con la sua caso, il suo alter ego Daniel Auteuil dell’autodistruzione dal rancore e montaggio – scopre di essere trilogia (va considerato anche il film incarna lo sbirro sconfitto e dal senso di colpa, che sui titoli di incinta. d’esordio, Gangsters, da noi visibile disgustato dal proprio ambiente. E testa, completamente ubriaco, Nel corso del film il percorso dei solo sul satellite): tesa, asciutta, come 36 era frenetico e arriva a dirottare un autobus per due protagonisti si incrocia e, implacabile nel comunicare un senso spettacolare nella sua spirale di tornare a casa. Parallelamente mentre la caccia al nuovo serial di ingiustizia che trascende i casi corruzione e sopraffazione, così MR seguiamo la storia di Justine, killer porterà Schneider a specifici per farsi paradigmatica, 73 (titolo mutuato da una pistola) è segnata da un crimine efferato: identificare il colpevole grazie a apocalittica. Avvolto nelle spire della tetro, intriso di dolore venticinque anni prima i suoi un’intuizione brillante, che però propria atmosfera dolente e claustrofobico e senso di genitori furono massacrati da un non sarà coronata da successo, per morbosa, guidato da un Auteuil impotenza. Ma altrettanto tragico uomo ormai redento dalla fede lui la redenzione, dopo tanti molto convincente, MR 73 è un film e avvincente. (sarà vero?), in attesa della libertà fallimenti, arriverà solo restituendo che rinnova la fascinazione per gli Antieroe del film è Louis Schneider vigilata per buona condotta. Sia alla ragazza la speranza in un abissi dell’anima. della Squadra Omicidi, lenti Schneider che Justine “vivono nelle futuro sereno. giallastre e bottiglia facile, alle tenebre, senza più sogni”: sono le Denso, ellittico, senza tema di MARIO MAZZETTI RACCONTI DA STOCCOLMA

che vive con la numerosa famiglia, disapprovazione sociale pur di apparentemente integrata, ma in difendere la propria dignità. realtà ancora schiava delle logiche Carina troverà addirittura la forza tribali dell’onore. Il gruppo di impegnarsi a difesa delle donne familiare si coalizza contro la abusate, candidandosi alle elezioni sorella di Leyla, Nina, accusata di del Parlamento Europeo. essere sessualmente troppo libera, L’intento didascalico, in effetti, fino ad attuare con l’inganno un affiora in alcuni momenti del atroce progetto di eliminazione a racconto e nemmeno è evitato il cui Leyla assiste impotente. pericolo, connaturato a questo Carina è una giornalista di successo tipo di costruzione narrativa a più della tv svedese, sposata a un voci, di qualche eccesso descrittivo marito violento che, incurante dei e di una certa disparità nel livello bambini, la picchia ogni volta che delle storie. La più riuscita è si sente contrariato. Dopo senz’altro quella di Leyla, che l’ennesimo pestaggio Carina avrà possiede momenti di grande la forza di denunciarlo, ricevendo drammaticità e autentiche minacciando di portare via i lo sguardo di diffidenza dei atmosfere thriller nella descrizione di Anders Nilsson bambini. I demoni di cui parla il colleghi, ma anche l’inaspettata di una famiglia diabolica, votata Titolo originale: När mörkret faller …Sceneggiatura: solidarietà dalla suocera. all’affermazione dell’onore sopra Anders Nilsson, Joakim Hansson …Fotografia: Per- regista Anders Nilsson, tuttavia, Arne Svensson …Montaggio: Darek Hodor …Sce- in casa ci abitano già, nascosti Aram gestisce insieme ai fratelli un ogni altro sentimento. Quella di nografia: Dave Marshall …Interpreti: Oldoz Javidi, sotto le sembianze di stimati prestigioso ristorante ed è Leyla è anche la storia che centra Reuben Sallmander, Lia Boysen …Produzione: professionisti e padri di famiglia. segretamente innamorato del meglio il cuore del film, ovvero la Sonet Film AB …Distribuzione: Teodora Nella civile Stoccolma, che tuttavia buttafuori Peter. Una sera Aram si scoperta del male che arriva …Svezia/Germania 2007 …colore 133’ potrebbe essere una qualsiasi trova ad essere testimone di una inaspettato dalle persone più amate, una madre o un padre, e ••• NEI PAESI del nord Europa capitale europea, si snodano tre sparatoria in cui Peter rischia di che sintetizza nel personaggio all’inizio della stagione fredda, un storie parallele, ispirate a fatti essere ucciso e da quel momento della protagonista diverse periodo segnato dalla festività di reali e accomunate dal tema della deve subire le intimidazioni del tematiche: l’essere una donna Ognissanti per i cattolici e di violenza in famiglia e dai gangster che ha compiuto divisa fra due culture in un paese Halloween per gli anglosassoni, è pregiudizi legati ad essa, ma l’attentato, perché ritiri la straniero, che vuole solo essere tradizione al calar delle tenebre anche dal coraggio delle vittime denuncia. Nessuno dei tre libera di vivere la propria vita, al di accendere molte candele in casa nel reagire alla paura e alla personaggi recederà dalla propria là di ogni pregiudizio. per tenere lontani i demoni, che si sopraffazione. Leyla è voglia di riscatto, preferendo dice si scatenino col buio un’adolescente di origine araba sfidare la morte o la BARBARA CORSI

VIVILCINEMA marzoaprile08 39 schede critiche INTERVIEW

di Steve Buscemi per avere uno scoop; Katya a sua Sceneggiatura: David Schechter, Steve Buscemi volta non si fa cogliere alla sprovvista …Fotografia: Thomas Kist …Montaggio: Kate Wil- sulla sua vita privata. Entrambi liams …Scenografia: Loren Weeks …Interpreti: Ste- appartengono al mondo dei media, ve Buscemi, Sienna Miller, Michael Buscemi …Pro- ne conoscono le regole e la capacità duzione: Column Pictures, Ironwork Productions di manipolare parole e immagini. Ma …Distribuzione: Fandango …Usa 2007…colore 84’ ancor prima di essere giornalista ••• INTERVIEW è il primo film di un della carta stampata e attrice tv, sono progetto intitolato “Triple Theo”, un uomo e una donna, e il loro che intende portare a compimento scontro verbale di estrema l’ultimo sogno di Theo Van Gogh, raffinatezza affonda le radici regista olandese discendente del nell’eterna guerra dei sessi e grande Vincent, che fu assassinato nell’esercizio del potere della nel 2004 da un fondamentalista seduzione. islamico a causa dei suoi scritti e Tucci e Bob Balaban. Gli elementi giornalista impreparato e La lotta di potere fra i sessi, senza soprattutto a causa del comuni della trilogia sono infatti aggressivo e l’attrice indisponente. esclusione di colpi e con pari cortometraggio Submission: Part l’ambientazione nella città di New Dopo poche battute, Katya si alza e (finalmente) crudeltà, è il cuore di 1, sulla violenza contro le donne nel York, che figura come un vero e se ne va, Pierre la segue, ma in una sceneggiatura tesa come una mondo islamico. In quel periodo proprio personaggio, e una storia strada lei è causa involontaria di un lama, il cui merito va principalmente stava lavorando col suo produttore incentrata sull’incontro-scontro fra incidente in cui lui rimane a Van Gogh (e forse a un nume Gijs van de Westelaken alla due personaggi – un uomo e una leggermente ferito. Così lei lo invita ispiratore chiamato de Laclos), ma possibilità di rigirare in inglese con donna – in uno spazio chiuso. a salire a casa sua per medicargli la anche a Steve Buscemi e a David attori internazionali il suo film In Interview l’uomo è Pierre Peters ferita e dimostrare di non essere Schechter, che l’hanno adattata così Interview, che aveva suscitato (Steve Buscemi), giornalista quella diva inavvicinabile che lui bene alla realtà mediatica americana. molto interesse al Toronto Film navigato ed ex reporter di guerra, pensa. Nel loft dell’attrice i due si Il versatile attore e regista dimostra Festival del 2003. la donna è Katya (Sienna Miller), scontreranno per due ore in una ancora una volta le sue capacità, Dopo la morte di Van Gogh, van de famosa star televisiva di soap opera. sorta di incontro di boxe trovando una perfetta sintonia Westelaken e il produttore Mandato dal giornale a intervistare psicologico, studiandosi e interpretativa con Sienna Miller, americano Bruce Weiss hanno la bella Katya, più famosa per il colpendosi come due pugili sul ring, un’attrice che sta diventando sempre deciso di allargare il progetto di gossip che per la sua bravura in un duello fatto di parole dove la più brava: insieme danno vita a una remake a una trilogia, che oltre a d’attrice, Pierre vive l’incarico come sincerità è indissolubilmente coppia perfida e seducente, mentale Interview comprende altri due film un’umiliazione, tanto più che la intrecciata alla finzione. Il reporter e primordiale al tempo stesso, che del regista, 06 e Blind date, tutti diva arriva all’appuntamento nel sembra inizialmente disinteressarsi porta istintivamente lo spettatore ad affidati alla direzione di registi ristorante con enorme ritardo. all’intervista per conoscere Katya aderire alla parte del proprio sesso. newyorkesi: Steve Buscemi, Stanley L’intervista parte male, col come persona, ma poi fa di tutto BARBARA CORSI I PADRONI DELLA NOTTE

dell’appartenenza al clan, al quartiere, al corpo di polizia, I padroni della notte è un dramma intimo sui rapporti tra padri e figli che privilegia la dura cupezza dell’introspezione, dello smarrimento dei caratteri, del silenzioso ribaltamento dei ruoli, percorso da una religiosità e dal di James Gray cammino esistenziale verso una Titolo originale: We own the night …Sceneggiatura: possibilità di redenzione che James Gray …Fotografia: Joaquin Baca-Asay …Mon- ricordano le tensioni etiche del taggio: John Axelroad …Musiche: Wojciech Kilar …Interpreti: Joaquin Phoenix, Mark Wahlberg, Eva cinema di Ferrara e Scorsese. Mendes, Robert Duvall ...Produzione: 2929 Produc- Gray non cerca l’originalità, cita tion ...Distribuzione: Bim …Usa 2007 …colore 107’ nelle sequenze del night il De Palma di Carlito’s way e si concentra sui ••• NEW YORK, fine anni Ottanta: della legge, al crudo realismo d’origine, dagli affettivi, dai codici labirintici contrasti nella costruzione Bobby gestisce un locale notturno delle istantanee del fotografo di comportamento. La forza del delle personalità, con una visione e lascia che la mafia russa svolga i Leonard Freed, con le sue regista è concentrata nella filosofica del castigo esemplare, suoi traffici. Suo fratello Joseph ed intuizioni sulla metropoli ricostruzione di congiunzioni fatali, filmando la paura della sconfitta e il padre Burt, poliziotti, cercano di ingovernabile, in un’ottica nel ridisegnare scene madri che l’incubo di non essere mai riportarlo sulla strada della rigorosamente maschile. ricalcano la forza emotiva del all’altezza. Girato con l’incanto ragione. Rigoroso, solenne, a suo Notturno e affascinante, il film, cinema americano degli anni cromatico di una città ormai dissolta modo neoclassico nella proiettato in concorso a Cannes, Settanta, lo spirito della cronaca a e trasformata, I padroni della costruzione, I padroni della partendo dalla premessa partire da dinamiche familiari, con notte celebra i codici delle notte intreccia con sottigliezza e dell’impossibilità di sottrarsi alle le atmosfere del giallo che esaltano corporazioni, la salvezza dei valori profondità psicologica i regole e ai condizionamenti dei le conseguenze dei tradimenti, il tradizionali oscillando tra meccanismi soffocanti della legami di sangue, ai rituali etnici e furore delle esecuzioni; con uno schematismo e verità, tra simbolismo vendetta tipici del poliziesco e la alla saggezza della rivalsa e del stile che sottrae e conserva lo e mitologia, dentro esistenze in cui scansione drammaturgica della perdono, è un racconto morale sui sguardo di chi ha compreso la ribellione personale lascia il posto tragedia familiare; rende omaggio rancori non confessati, sul dramma l’inevitabilità del destino e le alla conquista della maturità e alla alla dissipazione morale ed alla individuale che turba e comporta punizioni. dolorosa accettazione del confusione tra buoni e cattivi del scelte errate regolate Anacronistico ma spietatamente compromesso. Friedkin de Il braccio violento dall’appartenenza al quartiere lucido, costruito sul gioco ambiguo DOMENICO BARONE

40 VIVILCINEMA marzoaprile08 schede critiche LA VOLPE E LA BAMBINA

francese) racconta di una bimba Luc Jacquet (già regista de La che, tornando a casa da scuola e marcia dei pinguini) si è lasciando errare lo sguardo affidato a due soli protagonisti, lungo i sentieri della foresta la bambina e la volpe del titolo. vicina, sorprende una volpe. Il mondo degli adulti è assente, Attratta dall’animale, la laddove l’universo animale e bambina decide che dovrà naturale occupa quasi riuscire a diventare sua amica. interamente lo spazio del Dunque, escogita ogni sorta di racconto. In alcuni casi la scelta LA ZONA di Luc Jacquet espediente per avvicinare la di campo, sostenuta da un lavoro Titolo originale: Le renard et l’enfant …Sceneggiatu- volpe, e soprattutto, si arma di estetico ricercato (le musiche si di Rodrigo Plà ra: Eric Rognard …Fotografia: Eric Dumage, Gérard una pazienza ostinata: attende, fondono in un ambiente sonoro Sceneggiatura: Laura Santullo, Rodrigo Plà ...Fotografia: Simon …Montaggio: Sabine Emiliani …Musiche: segue le tracce, trascorre interi dal design ricco e suggestivo), Emiliano Villanueva …Montaggio: Ana García, Nacho Ruiz Evgueni Galperine, Alice Lewis, David Reyes …Inter- pomeriggi a spiare ogni rumore, Capillas, Bernat Vilaplana …Musiche: Fernando Veláz- preti: Bertille Noel-Bruneau …Produzione: Bonne offre sequenze affascinanti; ogni possibile indizio capace di altrove questo mondo fantastico quez …Interpreti: Daniel Gimenez Cacho, Maribel Verdú, Pioche Productions, France 3 Cinéma …Distribuzio- Daniel Tovar, Carlos Bardem …Produzione: Morena ne: Lucky Red …Francia 2007 …colore 92’ guidarla a incontrare l’animale. diventa claustrofobico e fine a se Films, Buenaventura Films …Distribuzione: Sacher La pazienza è premiata ed è qui stesso rispetto a una narrazione …Messico/Spagna 2007 …Colore 97’ ••• ISPIRATO A un episodio che comincia l’avventura: è che avanza lentamente, guidata dell’infanzia del regista, La volpe possibile l’amicizia tra un essere dal lento processo attraverso il ••• ALEJANDRO è un adolescente che e la bambina mette in scena una umano e un animale selvaggio? quale la volpe accetta la vive ne La Zona, un ricco quartiere di favola sull’amicizia tra una Può instaurarsi una forma di vicinanza e l’amicizia dell’essere Città del Messico recintato, elettrificato bambina e una volpe. La voce fuori comunicazione? È possibile umano. Il film opta per la e protetto da guardie private. Il giorno campo di Ambra Angiolini (Isabelle riconoscere i segni dell’attesa, ripetizione delle situazioni e del suo compleanno, tre ragazzi delle Carré nella versione originale del piacere del gioco, della indugia sul piacere per i primi borgate, complice un blackout tristezza della separazione? E piani del volto della piccola notturno, riescono a introdursi nel fino a dove sarà necessario protagonista, illuminato quartiere-residence per compiere un spingersi in nome della fiducia? continuamente dalla meraviglia, furto, ma qualcosa va storto. Dei tre La bambina sarà costretta a piuttosto che sui paesaggi ragazzi, due vengono uccisi dalle violare i divieti degli adulti – naturali. Favola troppo statica, guardie e l’unico superstite, il piccolo adulti che non vediamo mai – e La volpe e la bambina vale Miguel, viene catturato. Anziché la volpe sarà trascinata ad agire soprattutto per il piacere estetico consegnarlo alla polizia, gli abitanti de contro il suo istinto fino a delle immagini, dei suoni e degli La Zona lo processeranno per tragiche conseguenze. effetti speciali. direttissima in casa di Alejandro. Per raccontare questa favola, SILVIA ANGRISANI Opera prima di Rodrigo Plà, battezzata all’ultima Mostra di Venezia dal Premio Luigi De Laurentiis, La zona conferma innanzitutto l’ottimo stato di salute del cinema messicano, che dietro gli alfieri THE HUNTING PARTY Cuarón, Iñárritu e Del Toro può contare su talentuose pedine, dal tempi, a cercare il covo in cui si futuro certo. È il caso di Plà, che sulla nasconde “la Volpe”, il più famigerato criminale di guerra scia analitica dell’incomunicabilità tra rintanato nelle montagne vicine al individui e classi sociali – già Montenegro, tra guardie del corpo differentemente esplorata dai suoi e la connivenza della popolazione “fratelli maggiori” – circoscrive un locale, nell’indifferenza dell’Onu e potente mix di entertainment e rabbia dell’Occidente. La somma incuria sociale. Ritmo elevato, sapiente delle Nazioni Unite viene direzione degli attori, empatia a basso efficacemente sottolineata in una voltaggio, contenimento del di Richard Shepard proiettile in corpo. È quest’ultimo delle sequenze più graffianti del didascalismo e rifiuto del ricatto Sceneggiatura: Richard Shepard dal romanzo di Scott (il bravo Terrence Howard, film, e alla fine non solo morale, La zona combina lucidamente K. Anderson …Fotografia: David Tattersall …Montag- apprezzato in Crash e Four prendiamo per buone le didascalie – e talvolta sadicamente – ironia e gio: Carole Kravetz-Aykanian …Musiche: Rolfe Kent brothers) a riassumere ascesa e che ci informano che molto poco disperazione, imbevendo di humour …Interpreti: Richard Gere, Terrence Howard, Jesse caduta del collega e amico nei di quanto abbiamo visto è corrosivo la stigmatizzazione della Eisenberg, Diane Kruger, Joy Bryant …Produzione: minuti iniziali, tutti montaggio inventato, ma siamo portati polizia corrotta, l’impotenza dei poveri QED International con Gran Via Productions, InterMe- vorticoso e fermo immagine alla addirittura a credere che gli cristi e il trait d’union brutale dei dia …Distribuzione: Mikado …Usa/Croazia/Bosnia Trainspotting: il sodalizio finì nel Erzegovina 2007 …colore 103’ ideatori e gli esecutori della pulizia pestaggi. Non è opera militante, ancor massacro della Bosnia, dove etnica al di là dell’Adriatico siano meno disobbediente, piuttosto ••• GROTTESCA e animata Simon ebbe un crollo emotivo in rintracciabili sull’elenco telefonico, entomologia della follia che soggiace diretta con successivo tragicommedia ispirata alla mentre Usa e Gran Bretagna, un al crescente divario tra ricchi e poveri: perdurante quanto virtuale ricerca licenziamento. tempo loro amici, hanno concesso le classi, ovvero le barriere sociali quale dei criminali di guerra serbo- Mentre il reporter si eclissa tra loro l’immunità in cambio negazione del minimo comune bosniaci Karadzic e Mladic, The una guerra civile e l’altra, il dell’uscita di scena, in barba al denominatore umano. hunting party, evento di cameraman fa carriera nella stessa tribunale dell’Aja. Con una Città del Messico che mezzanotte a Venezia 2007, è una emittente, riabituandosi agli agi Nella caccia alla Volpe, Simon è riecheggia Bogotà, La zona riesce ad satira divertita e un po’ cialtrona dei di New York, finché il quinto motivato anche da vicende reporter di guerra, giornalisti e anniversario della fine della personali, come scopriremo a metà astrarsi dall’indicazione geografica cameraman avvezzi a guerra jugoslava lo riporta a film nello snodo più tipica per porsi umilmente quale bombardamenti e raid, a scariche di Sarajevo, assieme all’azzimato hollywoodiano e stonato di un film paradigma glocal, j’accuse apolide di adrenalina e di proiettili. Due di conduttore di news e a un altrimenti godibile, che denuncia fronte al villaggio globale impazzito. questi sono Simon Hunt, celebre raccomandato e imbranato con cinica leggerezza e riassume Finale utopico, o forse no. Riusciranno inviato in zone di guerra, temerario giornalista alle prime armi. Duck con caustica irriverenza gli eventi il ricco e il povero a trovare l’uomo? La e sempre al centro dell’azione (un si imbatte di nuovo in Simon, paradossali di una guerra rimossa, finzione è interrogativa, la realtà convincente Gere) e Duck, camera in molto alcool e pochi dollari, che sulla scia di No man’s land. molto meno. spalla e ogni tanto qualche lo convince, in nome dei vecchi MARIO MAZZETTI FEDERICO PONTIGGIA

VIVILCINEMA marzoaprile08 41 rubricheCult dvd a cura di GABRIELE SPILA ROSEMARY’S interessante backstage, raccontato dalle voci fuori campo di Roman Polanski e Mia Farrow RoGoPaG BABY (all’epoca ancora sposata con Frank Sinatra) ed di Roberto Rossellini, Jean-Luc Godard, di Roman Polanski incentrato sul rapporto tra i due sul set. Chiude Pier Paolo Pasolini, Ugo Gregoretti Usa 1968 …colore 131’ il trailer originale. Italia/Francia 1963 …B/N & Colore 117’ Audio: Italiano, Inglese, Francese, Audio: Italiano 5.1, Italiano mono ...Sottotitoli: Italiano ...Video: 1.85:1 – Spagnolo (mono) ...Sottotitoli: Italia- REDS (2 dvd) 16/9 ...Extra: Documentario, Trailer ...Etichetta: Medusa no, Inglese, Francese, Spagnolo ••• RoGoPaG è il bizzarro titolo che il ...Video: 1.85:1 – 16/9 ...Extra: Inter- di produttore Alfredo Bini scelse nel 1962 per un viste, Speciale “dietro le quinte” Usa 1981 …colore ...Etichetta: Paramount 188’ progetto ambizioso, da lui stesso definito ••• Rosemary e Guy, una coppia di giovani “una riflessione sul condizionamento Audio: Inglese 5.1, Italiano, dell’uomo nel mondo moderno”. Il titolo è un sposi, si stabilisce in un tetro edificio nel cuore Inglese, Francese, Tedesco, di Manhattan. Ben presto alcuni segnali, come Spagnolo (mono) ...Sotto- acronimo ricavato dai cognomi dei registi dei il misterioso suicidio di una condomina, titoli: Italiano, Inglese, quattro episodi. In Illibatezza (30’), di Francese, Spagnolo l’invadenza ossessiva dei propri vicini e Roberto Rossellini, protagonista è Anna Maria ...Video: 1.78:1 – 16/9 (Rossana Schiaffino), ragazza acqua e sapone l’inaspettata scalata al successo del marito ...Extra: Speciale, trailer attore mediocre, insospettiscono la giovane ...Etichetta: Paramount di professione hostess. Corteggiata da un americano (Bruce Balaban) ammaliato dal donna, nel frattempo rimasta incinta. Sospetti ••• “Un uomo candore della ragazza, l’hostess riesce a che divampano nel corso della travagliata che sapeva vedere ed liberarsi del fastidioso spasimante grazie ai gravidanza, e che convincono Rosemary di ascoltare”: così Lev Trotsky definiva il consigli del proprio fidanzato (con il quale essere vittima, insieme al bambino che porta in giornalista americano John Reed. Nato a “comunica” attraverso filmini girati in grembo, di un diabolico complotto. Portland nel 1887, Reed passa un’infanzia Super8). Godard invece, con Il nuovo mondo Rosemary’s baby è il primo film “americano” invidiabile grazie alla solidità economica della (20’), descrive gli effetti psicologici provocati di Roman Polanski. Considerato da molti il sua famiglia, che gli consente di compiere gli da un’esplosione atomica sotterranea a Parigi. miglior lavoro realizzato dal cineasta polacco, è studi ad Harvard. Saranno gli anni della Svuotata da ogni qualità umana, la città certamente il più celebre. A decretarne il formazione professionale a instillare in lui la sembra improvvisamente popolata da automi. successo, oltre all’impeccabile realizzazione passione per la causa operaia. Da lì a poco i suoi Ne La ricotta (32’) di Pasolini, il proletario tecnica, la scelta di un tema morboso come articoli, sempre più scottanti, conosceranno la Stracci (Mario Cipriani) è impegnato sul set di quello del satanismo, molto sentito scure della censura. La perseveranza lo porterà un film dedicato alla Passione di Cristo. dall’America hippy degli anni Sessanta. Tratto ad andare avanti, fino a renderlo testimone Seppur affamato, lascia ai propri parenti il suo dall’omonimo romanzo di Ira Levin (a cui della rivoluzione bolscevica, raccontata nel libro cestino del pranzo, per poi approfittare di Polanski rimase molto fedele), Rosemary’s I dieci giorni che sconvolsero il mondo, una tavola imbandita e ingozzarsi, tanto da baby doveva essere diretto inizialmente da ancora oggi tra le più importanti cronache morire di indigestione. Ugo Tognazzi è infine William Castle, regista di horror a basso costo della Rivoluzione Russa. Tra i fondatori del il protagonista de Il pollo ruspante (32’), che acquistò i diritti del romanzo. Solo in Communist Labor Party, morirà giovanissimo firmato da Gregoretti. Vittima del seguito la Paramount decise di affidare il e sarà sepolto, unico americano, sotto le mura bombardamento pubblicitario, sarà convinto progetto a Polanski, all’epoca solo 34enne ma del Cremlino. Da questa pagina di storia ad avventurarsi in un rischioso investimento già autore di titoli del calibro de Il coltello Warren Beatty prende spunto per raccontare immobiliare all’estero. Se quello di Rossellini nell’acqua e Repulsion. La scelta della Major l’epopea di un uomo non comune. Girato con appare poco convincente, destano maggiore fu felice, e Polanski si dimostrò perfettamente a un budget per l’epoca stratosferico (oltre 40 interesse gli episodi diretti da Godard, che suo agio con il clima di inquietudine strisciante milioni di dollari), Reds rimane un kolossal fonde lo spauracchio della guerra fredda con presente nel romanzo. Senza mai scivolare nei raffinatissimo. Beatty evita di scadere il tema dell’alienazione, e Gregoretti, bravo a cliché dell’horror, il regista mantiene alta la nell’agiografia, e nel rappresentare il suo eroe descrivere in modo sarcastico le anomalie tensione per tutta la durata del film, e il non ne cancella i dubbi e le contraddizioni. sociali del boom economico. Autentica perla progressivo senso di disagio di Rosemary, una Ciò che conta non è tanto il giudizio politico di Rogopag, però, rimane l’episodio di straordinaria Mia Farrow, è lo stesso provato su Reed, quanto la difesa del dissenso inteso Pasolini, un apologo tragico che il regista dallo spettatore. Indimenticabile come forma di libertà individuale. Non racconta in modo dissacrante e ispirato. l’interpretazione di Ruth Gordon sorprende, perciò, che il film ebbe un forte Straordinarie le scene a colori, che rimandano (meritatamente premiata con l’Oscar) nelle impatto in un’America, quella dei primi anni volutamente alla Deposizione del Pontormo, vesti della premurosa quanto ossessiva vicina di ‘80, ancora lontana dalla distensione col blocco e indimenticabile la breve interpretazione di casa. Polanski rielabora molti elementi sovietico. Assolutamente originale, poi, la scelta Orson Welles, qui alter-ego di Pasolini. Dopo hitchcockiani, creando un mondo sì spaventoso di far rievocare le gesta di Reed da una trentina l’uscita il film fu processato per vilipendio alla e raccapricciante, ma celato dietro la normalità di testimoni dell’epoca. Grazie a un cast religione e il regista fu costretto a cambiare del quotidiano (come era stato per Repulsion eccellente (oltre a Warren Beatty, Diane alcuni dialoghi per consentirne la e come sarà per L’inquilino del terzo piano). Keaton, Jack Nicholson, Maureen Stapleton) e circolazione. L’edizione dvd si fa apprezzare L’atroce ironia del destino si rivolterà contro il alla fotografia sontuosa di Vittorio Storaro, per la pulizia del video e per la traccia audio, regista, portandogli via l’anno dopo la moglie, Reds fu accolto in maniera entusiastica dalla rielaborata in formato stereo. Di estremo la bellissima Sharon Tate, massacrata dalla setta critica, aggiudicandosi tre Oscar. Pubblicata in interesse anche il comparto extra, in cui satanica di Charles Manson. Lo stesso Dakota occasione del 25° anniversario, l’edizione in dvd spicca il documentario Building, l’imponente palazzo dallo stile gotico è di altissimo livello. Le oltre tre ore dell’opera 1962-2006 Il dove è ambientato il film, diventerà sono riversate su due dischi. Impeccabile la lavaggio del tristemente celebre per l’assassinio di John traccia video, così come l’audio, che si fa cervello (20’), Lennon. Il film è presentato in un’ottima preferire nella traccia originale a cinque canali che attraverso versione dvd: pur non offrendo una traccia rispetto a quella monofonica in italiano. Ricco interviste a video esaltante e mantenendo la pista sonora anche il comparto extra: nel primo disco il Gregoretti e a monofonica, l’edizione si fa apprezzare per la trailer, nel secondo un eccellente special di 32’ docenti qualità degli extra, cosa rara per un film così che si snoda attraverso numerosi capitoli; universitari datato. Il primo contributo è dedicato alle protagonista assoluto Beatty, che racconta rievoca ed interviste retrospettive a Roman Polanski, al tutte le fasi del film e ricorda divertenti analizza i vari produttore esecutivo e allo aneddoti. Gli si affiancano le dichiarazioni di episodi del film. scenografo Richard Sylbert sulla genesi del film, altri protagonisti del progetto, da Vittorio svelando gustosi retroscena come la scelta degli Storaro (premiato con l’Oscar) a Jack attori, inizialmente orientata verso Tuesday Nicholson, che ricorda il proprio rapporto con Weld e Robert Redford. È poi presente un la Keaton sul set.

42 VIVILCINEMA marzoaprile08 a cura di CHIARA BARBO Cinema di cartarubriche

investono lo “La scienza”, “Il mostro”, nell’immaginario del mondo è spettatore” e “L’invasione”, “Il messaggio l’incarnazione della bellezza e analizza “come si morale”, “Commedie e parodie” si della seduzione, il distillato della prolungano fuori viaggia tra film, universi e autori, femminilità”. Un libro importante, dallo schermo”. significati e significanti che offrono ricco di riflessioni, storia e storie, Dalla nascita un quadro esaustivo dei temi, le informazioni e curiosità, in cui la dell’attore modalità, gli stili e i sottotesti del bellezza è vista anche come cinematografico cinema fantascientifico di quegli bandiera d’identità, terreno di alle Italian anni, in un momento in cui la dibattito e confronto politico, Divas degli anni fantascienza torna a invadere fonte di guadagno, in un percorso Dieci, dallo star system americano piacevolmente i nostri schermi, che si intreccia con la storia italiana alle star del Metodo, fino alla proponendoci ancora ipotesi, dal Risorgimento ad oggi, recente “politica delle star”, Breve promesse e minacce di possibili passando per la Belle époque, il storia del divismo mondi alternativi. I film citati sono fascismo, gli anni della SPIKE LEE cinematografico scandaglia modi accompagnati da schede tecniche e contestazione e la crisi della prima di Fernanda Moneta, e immagini dei divi “dagli anni in recensioni critiche. Repubblica, dove grandi attrici e Editrice Il Castoro cui Marlene Dietrich o Rodolfo nuove dive del cinema e della Valentino […] erano oggetti di televisione – Sophia Loren, Gina ••• Nuova edizione del “castorino” venerazione collettiva, fino al FIGURE DEL Lollobrigida, Claudia Cardinale ma sul regista culto del cinema cowboy di Hollywood presidente anche Maria Grazia Cucinotta, indipendente internazionale. Dopo DESIDERIO degli Stati Uniti e al Terminator Sabrina Ferilli, Manuela Arcuri e le consuete parole chiave del Storia della bellezza governatore della California”, per Monica Bellucci – al di là di tutto o cinema di Spike Lee, il libro arrivare ai controversi divi/non divi femminile italiana proprio in virtù di questo “tutto” raccoglie la biografia del regista, in contemporanei e al divismo di Stephen Gundle, rappresentano la bellezza italiana cui si leggono già le tracce del suo autoriale, in un viaggio nella Editori Laterza per eccellenza. Il libro è arricchito cinema, e le sintesi (sinossi, fascinazione cinematografica a cui ••• Figure del desiderio non è da una bella selezione iconografica informazioni, dati tecnici, difficilmente ci si può sottrarre. propriamente un libro sul cinema, composta di fotografie, locandine, osservazioni critiche) degli oltre “Notizie biografiche di grandi star ma più e meglio di altri indaga e ritratti, copertine di giornali e venti film diretti dall’autore, a e analisi sui modelli, sulle forme di racconta la bellezza femminile riviste e, dalle pagine cominciare da Joe’s Bed-Stuy comunicazione e i processi italiana nel e attraverso il cinema, del libro, le Barbershop: We Cut Heads, che mediatici, sul complesso mondo dei analizzando modelli, volti, forme e immagini nei primi anni Ottanta presenta già fenomeni divistici legati al personaggi. Stephen Gundle, da delle dive molti di quelli che saranno luoghi, cinema”, tra Christian Metz attento osservatore esterno e italiane di personaggi e temi ricorrenti nei (“Quando lo spettatore di cinema studioso di costume, fenomeni ieri e di oggi, suoi film: “A Brooklyn, il negozio di si identifica con l’attore piuttosto politici e culturali dell’Italia da noi tanto Joe è un punto di ritrovo per gli che col ruolo lo fa con l’attore in contemporanea, ripercorre la amate e abitanti del quartiere, quanto star, vedette, personaggio storia della bellezza italiana odiate, afroamericani soprattutto. In realtà ancora, e favoloso, anch’esso di incarnata in dipinti, attrici, affermano per è la copertura per una ricevitoria di finzione. Nel migliore dei ruoli”) e personaggi letterari, icone della sempre e lotto clandestino, controllata dal Marylin Monroe, passando per propaganda e regine, e suggerisce comunque la racket nero. Con la scusa di un Barthes, Sorlin, Nanni Moretti e le ragioni per cui “l’italiana nostra identità. taglio nuovo, la gente scommette e Demi Moore. sogna di diventare ricca”. E ancora Do the right thing, Jungle fever, Malcolm X, The 25th hour, ALLARME ROSSO Inside man fino a When the I film di fantascienza Levees broke: A requiem in four acts, documentario di denuncia americani degli anni contro l’inefficienza del governo Cinquanta tra politica americano dopo l’uragano Katrina, e ideologia seguito l’anno dopo dallo special di Paolo Alberto Casadio, televisivo Children of the Storm, Longo Editore per finire con alcuni cenni a Miracle at St. Anna, film che ••• Paolo Alberto Casadio ci offre Spike Lee ha appena finito di girare un interessante contributo allo in Toscana. La monografia è studio e alla scoperta del cinema di completata dalla filmografia del fantascienza americano degli anni regista, che oltre ai lungometraggi Cinquanta, tra Hollywood e i B comprende cortometraggi, lavori movies, una vasta e variegata televisivi, video musicali, spot produzione che si muove tra i pubblicitari e camei di Lee attore. modelli e i canoni del cinema di genere e l’ideologia, in piena guerra fredda. Nel capitoli dedicati BREVE STORIA a “L’ultima frontiera”, DEL DIVISMO CINEMATOGRAFICO di Cristina Jandelli, Marsilio Editore ••• Divi e divismo nella cultura e nella società di ieri e di oggi: perché e come un attore diventa divo? Queste le domande e il percorso proposti dal libro di Cristina Jandelli, che individua “i meccanismi di empatia che

43 rubrichePolvere di stelle a cura di GIOVANNI MARIA ROSSI

GIORNO DI FESTA

PLAYTIME GRAZIE ZIO Tra i centenari da celebrare nel 2008, quello di Jacques Tati si impone: artigiano dell’immagine, tra una risata e l’altra ha profetizzato con acutezza un futuro di consumismo e perdita di umanità, di automazione e “smanie per la villeggiatura”

••• Ho avuto la fortuna di rivedere Sessanta, che guardava alla Francia appena linguaggio verbale: il futuro Hulot si recentemente una copia splendida a 35mm più avanzata, che a sua volta guardava preparava a sbarcare in città come un Candide delle Vacanze di Monsieur Hulot, anno all’America già immersa nel dominio puntiglioso e attento alle sfumature illogiche 1953: grazie ad un collezionista privato, di inesorabile dell’automazione e o mortificanti dell’habitat terrestre, pronto a cui non faccio il nome per evitargli fastidi, dell’elettrodomestico-padrone. Esilarante e intervenire cavallerescamente all’interno di che con la sua benemerita ossessione ha assai più amaro oggi, quando gran parte una nitida “cartolina” d’ambiente salvato dall’oblio e dal macero centinaia di delle meticolose e poetiche anticipazioni del (l’inquadratura accurata di tutti i suoi film) per pellicole che altrimenti non potremmo più mimo di Le Pecq si sono avverate, anzi, sono aggiustare una stonatura, una mancanza o apprezzare su grande schermo. Folgorato andate ben oltre il limes di non ritorno di un’imperfezione – un quadro storto, un dalle pirotecniche e scardinanti disavventure un’umanità disgregata dall’accelerazione dei grammofono difettoso, una gomma forata, di Tati il glabro sulle spiagge bretoni, con consumi individuali, dalla concentrazione un bicchiere che non rimbalza, un tubo di auto scoppiettante, calzini a righe, scarpette urbana senza regole, dalla meccanicità priva gomma che diventa salsiccia. L’atto puro di e racchetta da tennis vecchio stile, mi sono di direzione del vivere quotidiano. Hulot, in grado di provocare una catena di accorto, nonostante i pareri discordanti di Hulot, senza impiego fisso, animo schivo e incidenti devastanti che suscitano ilarità a molte fonti, che il 1908 è considerato dai più generoso, gentile di modi e di portamento, prima vista, svelava al tempo stesso le l’anno di nascita del comico francese di praticamente muto in un universo di incongruenze, la volgarità o, peggio, i vizi dei origine russa, Tatischeff all’anagrafe, e che dissonanze e di vacuo chiacchiericcio, ha ceti sociali passati sotto una lente che quindi questo bisestile in corso dovrebbe cercato di arginare a mani nude e con ingrandiva senza deformare: le “smanie della festeggiare a buon diritto il suo centenario involontario sarcasmo l’accumulo montante villeggiatura” dei piccolo borghesi arruffoni e accanto a quello di Anna Magnani, Tex della modernità, a cominciare dal pacchiani (quanta commedia italiana e Avery, David Lean, Bette Davis, James personaggio del postino François (Jour de fantozziana ha pescato nelle Vacanze…); la Stewart, Carole Lombard e dell’indistruttibile fête, 1949) che in un paesotto della supponenza altezzosa dei neoricchi circondati Manoel de Oliveira. provincia francese, ammaestrato da un dalla “roba” e le deviazioni trituranti del Se non bastasse, esattamente 50 anni fa cinegiornale sul dinamismo della U.S. Mail, si sistema produttivo occidentale (Mon Oncle); usciva e strappava il Gran premio della giuria era sforzato di applicare i metodi americani la disumanizzazione caotica della metropoli a Cannes il colorato Mon oncle che un mio per la consegna espressa delle lettere: contemporanea, algida e ostile nonostante le zio vero, con impermeabile beige, cappellino “sempre più forte, sempre più in fretta”, forme accattivanti e funzionali degli edifici e galosce, ma senza pipa, portò di corsa a programma inapplicabile in un placido (Playtime); la venerazione massificata vedere noi nipotini sazi di Stanlio e Ollio. ambiente rurale e per di più in bicicletta. E dell’automobile, involucro di lamiere che Quel sosia già familiare, che copriva le proprio dal contrasto passato-futuro, oltraggia e comprime la libera circolazione ingegnose monellerie del nipote (nel film) analizzato ancora con bonomia e senza dei corpi (Trafic). per giustificare le proprie, si aggirava acredine, scaturiva la comicità surreale delle Il circo di Tati non è passato remoto e pur silenzioso sullo schermo, passo rigido e gag tatiane nel solco della tradizione illustre nella filmografia alquanto scarna di un zigzagante, alle prese con le assurde del burlesque (Max Linder, Buster Keaton, perfezionista della composizione, artigiano tecnologie domestiche che infestavano la Harold Lloyd). dell’immagine, è ancora possibile rintracciare, villetta, il giardino e il garage dei parenti Acutezza dell’osservazione di costume, tra gli intervalli del ridere, l’analisi impietosa, borghesi. Esilarante allora, in un’Italia ancora geometrica perfezione dei movimenti, ammonitrice, del nostro futuro già alle soglie del fatidico boom degli anni predominanza degli oggetti, epurazione del cominciato. Grazie zio.

44 VIVILCINEMA marzoaprile08 a cura di MARTA PROIETTI Mondo d’essairubriche

COUS COUS INTO THE WILD LA CINA È LONTANA La provenienza della produzione d’essai risente di fattori ciclici ma anche di iniziative come “Schermi di Qualità”, a sostegno della produzione nazionale ed europea

••• Dei 218 film d’essai proiettati funziona la si sfrutta eccessivamente e ciò si è Mentre il pubblico di qualità sta via via nelle sale italiane nei primi nove mesi del fatto anche con il cinema asiatico, acquistando diminuendo fisiologicamente e i film più 2007, sono solo 16 a non avere nazionalità film non di altissima qualità che hanno piccoli, che non possono sostenere il peso Usa o europea. Per essere più precisi, secondo stancato il pubblico”. Attualmente, secondo economico di una grossa promozione, sono i dati Cinetel, 3 di questi 16 provengono dalla Ugolini “molto cinema di qualità viene dagli stati penalizzati”. Cina, 3 dal Canada, 2 dall’Argentina, Corea e Usa e la novità è che si tratta anche di film A contribuire alla perdita di un pubblico “di Iran e uno rispettivamente dal Giappone e proposti dalle major. Adesso che come Bim qualità” secondo Alessandro Usai, dall’Australia; dei restanti 202, 94 sono italiani stiamo salendo come acquisizioni, sia in amministratore delegato della Mikado, hanno o coproduzioni, 56 europei, 52 Usa. Questi termini di costi che come aspettative di contribuito anche i cambiamenti nell’esercizio: numeri confermano una tendenza degli ultimi mercato, ci troviamo improvvisamente ad “dieci anni fa il 60% degli incassi era realizzato tempi che vede un calo di diffusione in Italia avere molto cinema americano nei nostri dalle monosale cittadine, oggi il 70% degli di film provenienti da cinematografie lontane, listini. Purtroppo tutti noi distributori incassi è appannaggio dei multiplex che hanno come l’iraniana e la cinese che negli ultimi inseguiamo dei possibili risultati di botteghino un pubblico molto giovane. I film asiatici, tolti anni avevano invece riscosso successo; oltre al perché tutto costa di più. Facciamo quindi la quelli di Zhang Yimou e neanche sempre, boom del cinema italiano, prende sempre più scelta di puntare più in alto, nella speranza di difficilmente riescono ad entrare nei multiplex, piede la cinematografia statunitense avere dei risultati”. quindi è evidente che si è persa una grande indipendente e quella di alcuni paesi europei, La sempre maggiore diffusione di film d’essai fetta di un mercato. Così diventa più difficile in particolare la Germania. Per i distributori ed provenienti dagli Usa è confermata far uscire il cinema di qualità in sala, venderlo esercenti cinematografici i motivi di questi dall’esercente Georgette Ranucci: “le alle televisioni e farlo andare in home video. In cambiamenti sono vari: dalla ciclicità tipica del persone si sentono più rassicurate quando i sala ci sono casi sorprendenti come Cous Cous, cinema al boom dei multiplex, dalla film arrivano dall’America. Faccio l’esempio di Irina Palm o Into the Wild che hanno un loro saturazione di certi mercati ad un pubblico Little Miss Sunshine o Transamerica, successo, ma sono rispettivamente un film sempre meno educato alla qualità. piccoli film indipendenti di successo che maghrebino/francese, un inglese e un “Nel cinema – afferma Franco Ugolini, stanno prendendo il sopravvento rispetto al americano. Altro problema sui film di qualità direttore commerciale della Bim – si assiste da cinema iraniano, cinese o sudamericano. provenienti da cinematografie lontane è che sempre ad una ciclicità nella nazionalità dei Automaticamente i distributori tendono a l’Italia è un paese dove i film si doppiano e il film. Per anni siamo stati senza vedere un film comprare molto meno questo tipo di doppiaggio costa molto e pesa di più su certi tedesco, mentre negli anni ‘60/70 era la prodotto. Con le altre nazionalità stentano i prodotti”. cinematografia più creativa d’Europa; ora film di genere: quest’anno è uscito un horror Il produttore ed esercente Lionello Cerri torna invece i film tedeschi stanno tornando nelle spagnolo meraviglioso come Rec che però invece a puntare l’attenzione sulla ciclicità del nostre sale. La Francia, dove la Bim ha sempre non ha avuto nessun riscontro. Anche il cinema: “negli ultimi anni il cinema asiatico è comprato molti film, sta vivendo una crisi di cinema europeo fatica di più. Più in generale, andato di moda, ora invece sta avendo maggior creatività. E poi basta vederlo con il cinema purtroppo, il cinema d’essai, a meno che non successo il cinema nazionale”. A contribuire ad italiano: per un periodo la gente andava a sia di un livello molto alto (come qualità ma una maggiore diffusione del cinema italiano ed vedere solo i cinepanettoni, ora invece è tutto anche come promozione) non riesce ad avere europeo, secondo Cerri, ha contribuito il un fiorire di film che vengono molto successo. Faccio l’esempio di Cous Cous, progetto Schermi di qualità, promosso dal apprezzati dal pubblico. Questo successo magnifico ma molto difficile e lungo, per il Ministero e dall’Agis, che dal 2006 ha lo scopo di porta inevitabilmente a puntare meno su quale però si è innescato un meccanismo diffondere la programmazione di film italiani ed cinema di altre nazionalità”. In particolare sul promozionale che ha funzionato davvero europei di qualità. “Non solo in profondità ma calo dei film asiatici, cinematografia su cui la bene facendo del film un evento. Ma questo è anche nelle città medio piccole si è avuta la Bim ha sempre puntato, Ugolini afferma che una caso raro: i piccoli film cinesi, pur essendo netta percezione che gli schermi che ci si trova di fronte ad un “mercato saturo dei gioielli come Still life che ha vinto a partecipano all’iniziativa abbiano sostenuto in anche perché ripetitivo dal punto di vista del Venezia, purtroppo non funzionano”. Sul modo fondamentale il cinema italiano ed pubblico italiano. Una volta portati nel nostro perché degli insuccessi Ranucci non ha dubbi: europeo. Non è infatti facile riuscire a rispettare paese tutti i film di Ang Lee o di Zhang “questo paese non è stato educato ad un i vincoli di programmazione imposti da Schermi Yimou, il resto dei prodotti sono troppo cinema di qualità: nei confronti dei giovani si di qualità. Ciò ha significato molta più rischiosi. In Italia c’è poi un problema di abuso è sempre fatta la politica del purché vadano al attenzione e una maggior tenitura per questi nell’offerta: quando si vede che una cosa cinema facciamogli vedere qualsiasi cosa. film”.

VIVILCINEMA marzoaprile08 45 rubricheColonna sonora a cura di MARIO MAZZETTI

della protagonista, mentre il stilistica del fortunato La finestra Labgraal perfido barbiere, ancorché poco di fronte: pacato e romantico, lo SHAN dotato, vanta un timbro profondo score cresce fino a raggiungere (TRISKEL) che affascina. Le composizioni, l’apice con la conclusiva “Tear ••• Il documentario parte dal dirette da Paul Gemignani, sono down these houses” cantata da concetto di “ecospiritualità” e dai sinfoniche, la progressione ritmica Skin, intensa ed emozionante miti celtici per spezzare una lancia oscilla tra opera e musical. come lo era “Gocce di memoria” a favore dei popoli nativi della L’organo solenne dell’ouverture di Giorgia. Con i classici si va sul Terra rispetto alle colonizzazioni detta le coordinate del disco, che sicuro, dai Buffalo Springfield di economico-culturali. Il disco è annovera tra i momenti migliori i Stephen Stills a Charles Trenet, da affidato al Laboratorio Musicale duetti “My friends” e “Pretty “My funny Valentine” di un del Graal, formazione affidata alla women”, il bolero “Johanna” e la crepuscolare Chet Baker alla voce potente di Rosalba Nattero, a pacata “By the sea”. Per “Sunny” già tanto ascoltata: tutte Jonny Greenwood bouzuki e cornamuse, strumenti estimatori. pubblicate ben prima che nascesse tipici della musica irlandese, THERE WILL BE BLOOD Muccino, con l’aggiunta per la (NONESUCH) contaminata con sonorità dei sequenza festaiola di “Believe” nativi americani. Ben pochi i ••• Da un regista sensibile come dei Chemical Bros. P.T. Anderson giunge il colpo traditional della tradizione gaelica, grosso: le musiche de Il spazio a ballate ariose con la voce petroliere, composte dal utilizzata come strumento chitarrista dei Radiohead, sono evocativo e sognante, senza testi. quanto di più sorprendente abbiamo ascoltato su schermo da anni, peggio per gli Oscar se non se ne sono accorti. I brani più emozionanti (“Henry plainview” e “Proven lands”) derivano in realtà da una pièce composta per la Bbc, con sperimentazioni che richiamano il Lygeti di 2001: Odissea nello spazio, Artisti Vari dissonanze ritmiche e violini JUNO suonati come percussioni. L’estro (RHINO) barocco di Greenwood riserva in ••• Fresco e ironico nonostante il “Prospectors arrive” atmosfere “guaio” della giovane sospese, con il piano in evidenza Artisti Vari protagonista, il film di Reitman si e una progressione alla Satie; il THE DARJEELING avvale di una colonna sonora in tappeto sonoro della title track LIMITED piena sintonia: collaudato trasmette inquietudine; in “Hope (ABKCO) assemblaggio di classici e gemme of new fields” l’assolo di violino si ••• La riuscita commedia “indiana” pop-rock, è un tappeto sonoro fa solenne e la drammaticità è Paolo Buonvino e altri di Wes Anderson presenta uno acustico e compatto che privilegia trasmessa da pochi ma incisivi CAOS CALMO strampalato ma efficace connubio il pop-folk leggero e piacevole. elementi. A suo agio tanto col (RADIOFANDANGO) sonoro tra Oriente e Occidente, tra Sul versante evergreen i Kinks di quartetto d’archi quanto con ballate sognanti e sonorità indigene Andrea Guerra e altri Ray Davies assicurano ritmo ed l’orchestra, il compositore che omaggiano il cinema del PARLAMI D’AMORE energia (“A well respected impartisce con umiltà una lezione maestro (e compositore) Satyajit Ray (SONYBMG) man”), Buddy Holly offre la di stile dopo tante fanfare e i primi film della coppia Merchant- ••• Due compositori di indiscussa romantica “Dearest”, i Velvet hollywoodiane, pompose quanto Ivory. Dall’Ovest due brani del ’69: la qualità, un commento sonoro che Underground versione kabaret vuote. soave “Where do you go to (my entra sottopelle, una buona “I’m sticking with you”, i Mott lovely)” di Peter Sarstedt, selezione di brani editi e un The Hoople di Ian Hunter l’ottima meravigliosa ballata che sembra di inedito di forte impatto: una “All the young dudes” di Bowie. conoscere da sempre, e la conclusiva ricetta ormai classica che qui Più recenti ma già irrinunciabili i “Les Champs-Elysées” di Joe Dassin, raggiunge buoni livelli espressivi. Sonic Youth di “Superstar” e i che riporta al corto Hotel Chevalier Paolo Buonvino, in Caos calmo, Belle & Sebastian che danno la che accompagna il film; e poi il pop punta su atmosfere sospese, sui volata con “Piazza, New York psichedelico dei primi Rolling Stones mezzi toni, con il pianoforte al catcher” ed il remix della (“Play with fire”), tre brani del ‘70 centro di una partitura celebre “Expectations”; ancora, dei Kinks tra la ballata e il rock tirato struggente ottimamente il sapore country di Barry Louis (molto bella “Powerman”), tocchi di arrangiata (“Steiner”), Polisar e la cover di “Sea of classica con Debussy e Beethoven. Il accompagnato da un quartetto love” dell’ormai immancabile resto, a parte il coro del convento d’archi con innesti di fisarmonica Cat Power. La parte del leone dove si “rifugia” Anjelica Huston, un e della voce di Sangiorgi dei spetta alla poco nota Kimya gioioso canto sikh e un blues che Stephen Sondheim Negramaro in “Kaos”. Il resto è Dawson col suo folk intimista sembra africano, è affidato al fascino SWEENEY TODD affidato al rock etereo degli per chitarra e voce, con gli Antsy ipnotico delle musiche dei vecchi (NONESUCH) Stars, all’ottimo Rufus Pants (“Tree hugger” ha qualche film di Ray, alle suggestioni del sitar, ••• È il Grand Guignol la Wainwright, ai Radiohead che debito di riconoscenza verso i delle percussioni, con una sola peculiarità del musical adattato da nel libro di Veronesi interagiscono Violent Femmes), con la sua concessione ai ritmi di Bollywood. Tim Burton, che ne accentua i toni con la trama (la classica “Pyramid band Moldy Peaches (“Anyone Ascoltate gli archi reiterati di “The gotici e macabri e per di più fa song”) e alla ghiotta anticipazione else but you”, cantata anche dai deserted ballroom” per cantare Depp e la Bonham-Carter, del nuovo Ivano Fossati, la ballata due protagonisti nel dolcissimo comprendere una delle influenze Baron Cohen e Rickman: su elettrica “L’amore trasparente”. finale) e da sola, in puro stile sonore del genio di Philip Glass. schermo non ci si fa caso, su disco Andrea Guerra, in Parlami Greenwich Village. si nota un po’ di più il filo di voce d’amore, ritrova in parte la cifra

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