COMUNI DI , ACQUARICA DEL CAPO

VI RELAZIONE LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA

Febbraio 2002 1

INDICE

1. PREMESSA ...... 2

2. INTRODUZIONE ...... 3

3. DESCRIZIONE DEI SITI ...... 4

3.1 COMUNE DI ACQUARICA DEL CAPO – LOCALITÀ SPERRI ...... 4

3.2 COMUNE DI PRESICCE – LOCALITÀ MASSERIA BURGESI-PORCARI ...... 6

3.3 COMUNE DI UGENTO – LOCALITÀ MASSERIA BURGESI (SITO DI PROPRIETÀ COMUNALE) ...... 7

3.4 COMUNE DI UGENTO – LOCALITÀ MASSERIA PETRUDDO O TONDA (SITO DI PROPRIETÀ PRIVATA) ...... 10

4. MISURE GIÀ ATTUATE – COMUNE DI ACQUARICA DEL CAPO - LOCALITÀ SPERRI ...... 13

4.1 DATI QUANTITATIVI ...... 13

4.2 RILIEVO FOTOGRAFICO ...... 14

5. MISURE GIA ATTUATE – COMUNE DI PRESICCE LOACLITÀ BURGESI-PORCARI ...... 16

5.1 DATI QUANTITATIVI ...... 16

5.2 RILIEVO FOTOGRAFICO ...... 17

6. MISURE GIÀ ATTUATE – COMUNE DI UGENTO LOCALITÀ BURGESI (SITO DI PROPRITÀ COMUNALE) ...... 19

6.1 DATI QUANTITATIVI ...... 19

6.2 RILIEVO FOTOGRAFICO ...... 20

7. MISURE GIÀ ATTUATE – COMUNE DI UGENTO LOCALITÀ PETRUDDO O TONDA (SITO DI PROPRIETÀ PRIVATA) ...... 22

7.1 DATI QUANTITATIVI ...... 23

7.2 RILIEVO FOTOGRAFICO ...... 23 2

1. PREMESSA

Le Amministrazioni Comunali di Acquarica del Capo, Presicce ed Ugento si sono trovate ad affrontare episodi di grave inquinamento del proprio territorio verificatisi a seguito di scarichi illegali di fusti e di terreni contenenti idrocarburi anche contaminati da Policlorobifenili –PCB-. In particolare le aree oggetto di scarico abusivo di fusti ricadenti nei territori dei Comuni di Presicce ed Ugento sono a poche centinaia di metri l’una dall’altra e sono situate ad est dei centri abitati di Acquarica del Capo e Presicce (a circa 3 km di distanza) ed sud-est dell’abitato di Ugento, in località “Masseria Burgesi”. 3

2. INTRODUZIONE

Il 16 ottobre 2000 la Guardia di Finanza di rinvenne in località Burgesi, territorio del Comune di Ugento, uno scarico illegale di fusti, alcuni dei quali apparivano danneggiati e deformati mentre altri avevano sversato il loro contenuto nel terreno. Analisi eseguite su campioni prelevati, sia dal liquido sversato che da quello ancora presente nei fusti, da parte del PMP della AUSL/LE1 evidenziarono la presenza di oli minerali e PCB in concentrazioni notevolmente superiori alle concentrazioni limite accettabili. L’ 8 novembre successivo la stessa Guardia di Finanza di Casarano pose sotto sequestro un secondo sito, di proprietà privata, nel territorio Comunale di Presicce. Il deposito illegale sembra presentare caratteristiche analoghe a quelle precedentemente descritte (sia per il colore e dimensione dei fusti sia per l’odore pungente che si avverte in prossimità dello scarico). Nei giorni seguenti, rispettivamente il 13 ed il 16 novembre, furono scoperti due ulteriori siti ad Acquarica del Capo e nuovamente ad Ugento del tutto simili ai precedenti per la tipologia di scarico illegale. Tutte le analisi eseguite successivamente dai professionisti incaricati della messa in sicurezza di emergenza hanno evidenziato la presenza di PCB, IPA e clorofenoli in concentrazioni superiori ai limiti di legge. 4

3. DESCRIZIONE DEI SITI

3.1 COMUNE DI ACQUARICA DEL CAPO – LOCALITÀ SPERRI

Il sito, di proprietà privata, censito nel N.C.T. del Comune di Acquarica del Capo al foglio 1 p.lle 7, 222 e 12 appare costituito da un avvallamento del terreno di profondità variabile fino a circa 6-8 metri e della estensione di circa 1.000 m2. Risulta interamente circondato da campi coltivati prevalentemente al uliveto e inserito in un contesto affatto degradato. I fusti rinvenuti risultano essere in gran parte deformati e schiacciati oltre che quasi completamente interrati. Al momento della scoperta dell’area era avvertibile, nei pressi dell’area in esame un odore pungente simile a quello che si avverte in prossimità degli analoghi scarichi illegali nei territori di Ugento e Presicce.

Fotografia 1: Panoramica dell’area interessata dagli scarichi illegali nel Comune di Acquarica del Capo 5

Fotografia 2: Particolare terreno contaminato con presenza di fusti metallici

Fotografia 3: Vista del fronte cava 6

3.2 COMUNE DI PRESICCE – LOCALITÀ MASSERIA BURGESI-PORCARI

L’area, di proprietà privata, censita nel N.C.T. del Comune di Presicce al foglio 21 p.lla 200, si presenta costituita da una cava dismessa di forma pressoché rettangolare delimitata da pareti verticali di altezza media pari a circa 3 metri. Sul sito si osservava la presenza di sversamenti illegali di varia natura (scarti da attività edili, batterie esauste, rifiuti ingombranti ecc.). L’abbandono illegale di fusti contenenti oli minerali probabilmente contaminati da PCB ha interessato in più punti il fondo della cava al lato Sud-Ovest, in particolare si notava, prima della realizzazione dei primi interventi di messa in sicurezza di emergenza, la presenza di un ristagno costituito presumibilmente dai suddetti liquidi dell’estensione di circa 4 mq e, a distanza di poche decine di metri, si poteva rintracciare la presenza di terreno smosso e di fusti parzialmente o interamente interrati che apparivano schiacciati e deformati.

Fotografia 4: Ristagno di oli minerali su sito di proprietà privata nel Comune di Presicce. 7

I lavori di messa in sicurezza di emergenza hanno fatto emergere la presenza di oltre venti fusti in gran parte schiacciati ed il cui contenuto era in buona parte stato riversato sul terreno. Nell’area si riscontrava la presenza di un odore pungente e sgradevole simile a quello presente sugli altri siti interessati da analoghi abbandoni illegali.

Fotografia 5: Area interessata dall’interramento dei fusti su proprietà privata nel Comune di Presicce.

3.3 COMUNE DI UGENTO – LOCALITÀ MASSERIA BURGESI (SITO DI PROPRIETÀ COMUNALE)

L’area, di proprietà comunale, censita nel N.C.T. del Comune di Ugento al foglio 94 p.lla 76 e foglio 95 p.lla 9, risulta in gran parte costituita da una cava dismessa di forma irregolare delimitata da pareti sub-verticali di altezza media pari a circa 6 metri. L’area in questione è stata utilizzata sino al 1992 come discarica non controllata per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani prodotti nel Comune di Ugento. Dal 1992 ad oggi l’area, molto vasta, 8 distante dal centro abitato e di difficile controllo è stata utilizzata per l’abbandono di varie tipologie di rifiuti quali: rifiuti ingombranti, beni durevoli, inerti, vetri (probabilmente provenienti da campane per la raccolta differenziata) e varie tipologie di rifiuti speciali. E’ facilmente riscontrabile, fra i rifiuti da demolizione, la presenza di rifiuti contenenti fibre di amianto (principalmente tegole di eternit). Intorno alla prima metà d’ottobre il sito è stato oggetto dello scarico illegale di circa 50 fusti contenenti oli minerali, filtri a manica, materiale pecioso, anche contaminati da PCB.

Fotografia 6: Panoramica del sito di proprietà comunale. 9

Fotografia 7: Telo di protezione nelle prime fasi dei lavori.

Fotografia 8: Ristagno di liquidi contaminanti. 10

A circa 300 m a Nord Est del sito di interesse è ubicata una discarica controllata in esercizio per Rifiuti Solidi Urbani. I fusti sono stati scaricati sul lato Nord-Est della cava, sulla scarpata, da una piattaforma sul ciglio della stessa, utilizzata probabilmente in passato per lo scarico dei Rifiuti Solidi Urbani. Alcuni fusti, rottisi in fase di scarico, hanno sversato il loro contenuto direttamente sul suolo interessando un’area in una zona di terreno delle dimensioni di circa 30 metri di lunghezza per 1-2 metri di larghezza. La superficie interessata dallo scarico dei fusti risulta essere invece pari a circa 200 m2. I fusti, molti dei quali hanno perso il loro contenuto sul terreno apparivano schiacciati e deformati. Anche in questo caso era avvertibile, nei pressi dell’area in esame un odore pungente ed irritante.

3.4 COMUNE DI UGENTO – LOCALITÀ MASSERIA PETRUDDO O TONDA (SITO DI PROPRIETÀ PRIVATA)

Il sito, di proprietà privata, è costituito da un avvallamento del terreno della profondità di circa 18 metri nel più profondo e della superficie di circa 1.500 m2.

Fotografia 9: Fusti e ristagno di liquidi presso il sito di proprietà privata nel Comune di Ugento. 11

Fotografia 10:Fusti scaricati illegalmente sul fronte della scarpata.

Fotografia 11: Vista panoramica del sito. 12

I fusti sono stati scaricati sul lato Ovest della depressione dal ciglio della stessa. Si notava inoltre, prima dell’inizio dei lavori di messa in sicurezza di emergenza, la presenza di carcasse di animali, contenitori in plastica e materiale inerte proveniente probabilmente da scavi. 13

4. MISURE GIÀ ATTUATE – COMUNE DI ACQUARICA DEL CAPO - LOCALITÀ SPERRI

Successivamente alle operazioni di allestimento del cantiere (recinzione dell’area, preparazione delle piste di accesso ai mezzi meccanici e di trasporto, allestimento delle celle impermeabili per la movimentazione dei rifiuti contaminati rivenienti dalle operazioni di bonifica), si è proceduto con le operazioni di rimozione del terreno e dei fusti contaminati. Alcuni dei fusti risultavano completamente schiacciati, altri risultavano invece integri o solo parzialmente danneggiati. In quest’ultimo caso il loro contenuto (oli, sabbie, peci e granulato) è stato travasato in nuovi fusti in polietilene ad alta densità a marchio ONU. I terreni contestualmente rimossi sono stati imbustati in big-bags del volume di circa 1 m3. Al concorrimento della cifra stanziata dal Commissario Straordinario per l’emergenza Ambientali in Puglia i lavori di rimozione dei terreni contaminati sono stati interrotti ed il sito è stato protetto attraverso la realizzazione di una impermeabilizzazione superficiale con teli in HDPE dello spessore di mm 2 saldati con il metodo a doppia pista.

4.1 DATI QUANTITATIVI

Si riportano di seguito i dati più significativi circa lo svolgimento dei lavori sino ad oggi.

Quantitativo di terreno smaltito in discarica 2C: 1.023.390 kg; Quantitativi di materiali inceneriti: 2.070 kg; Numero di fusti metallici rimossi: 93; Numero di big-bags riempiti: 876. 14

4.2 RILIEVO FOTOGRAFICO

Fotografia 12: Operazioni di rimozione dei materiali contaminati e riempimento big-bags.

Fotografia 13: Protezione temporanea del fronte cava nel corso delle operazioni di rimozione dei materiali contaminati 15

Fotografia 14: Deposito temporaneo big-bags in celle impermeabili

Fotografia 15: Chiusura in sicurezza del cantiere 16

5. MISURE GIA ATTUATE – COMUNE DI PRESICCE LOACLITÀ BURGESI-PORCARI

Successivamente alle operazioni di allestimento del cantiere (recinzione dell’area, preparazione delle piste di accesso ai mezzi meccanici e di trasporto, allestimento delle celle impermeabili per la movimentazione dei rifiuti contaminati rivenienti dalle operazioni di bonifica), si è proceduto con le operazioni di rimozione del terreno e dei fusti contaminati. Quasi tutti i fusti risultavano completamente schiacciati, altri risultavano invece integri o solo parzialmente danneggiati. In quest’ultimo caso il loro contenuto (oli, sabbie, peci e granulato) è stato travasato in nuovi fusti in polietilene ad alta densità a marchio ONU. I terreni contestualmente rimossi sono stati imbustati in big-bags del volume di circa 1 m3. Al concorrimento della cifra stanziata dal Commissario Straordinario per l’emergenza Ambientale in Puglia i lavori di rimozione dei terreni contaminati sono stati interrotti ed il sito è stato protetto con capping superficiale realizzato nel seguente modo: telo in HDPE di recupero avente funzione di separazione degli strati; livellamento con inerti; strato impermeabile in argilla dello spessore medio di cm 50. E’ in corso di esecuzione un ultimo strato di tout-venant rullato allo scopo di preservare le caratteristiche di impermeabilità dell’argilla.

5.1 DATI QUANTITATIVI

Si riportano di seguito i dati più significativi circa lo svolgimento dei lavori sino ad oggi.

Quantitativo di terreno smaltito in discarica 2C: 361.200 kg; Quantitativo di materiale incenerito: 180 kg; Numero di big-bags riempiti: 332. 17

5.2 RILIEVO FOTOGRAFICO

Fotografia 16: Fissaggio del telo di protezione nelle prime fasi dei lavori

Fotografia 17: Copertura dell’area contaminata con teli impermeabili nelle prime fasi dei lavori 18

Fotografia 18: Terreno rimosso e stoccato in big-bags all’interno di celle impermeabili

Fotografia 19: Martellamento aree interessate dagli scarichi illegali 19

6. MISURE GIÀ ATTUATE – COMUNE DI UGENTO LOCALITÀ BURGESI (SITO DI PROPRITÀ COMUNALE)

Successivamente alle operazioni di allestimento del cantiere (recinzione dell’area, preparazione delle piste di accesso ai mezzi meccanici e di trasporto, allestimento delle celle impermeabili per la movimentazione dei rifiuti contaminati rivenienti dalle operazioni di bonifica), si è proceduto con le operazioni di rimozione del terreno e dei fusti contaminati. Alcuni fusti risultavano completamente schiacciati, molti altri risultavano invece integri o solo parzialmente danneggiati. In quest’ultimo caso il loro contenuto (oli, sabbie, peci e granulato) è stato travasato in nuovi fusti in polietilene ad alta densità a marchio ONU. I terreni contestualmente rimossi sono stati imbustati in big-bags del volume di circa 1 m3. Al concorrimento della cifra stanziata dal Commissario Straordinario per l’emergenza Ambientale in Puglia i lavori di rimozione dei terreni contaminati sono stati interrotti ed il sito è stato protetto attraverso la realizzazione di una impermeabilizzazione superficiale con teli in HDPE dello spessore di mm 2 saldati con il metodo a doppia pista.

6.1 DATI QUANTITATIVI

Si riportano di seguito i dati più significativi circa lo svolgimento dei lavori sino ad oggi.

Quantitativo di terreno smaltito in discarica 2C: 500.630 kg; Quantitativi di materiali inceneriti: 5.195 kg; Numero di fusti metallici rimossi: 58; Numero di big-bags riempiti: 444. 20

6.2 RILIEVO FOTOGRAFICO

Fotografia 20: Copertura iniziale dell’area contaminata con teli impermeabili

Fotografia 21: Travaso dei fusti 21

Fotografia 22: Deposito temporaneo big-bags

Fotografia 23: Chiusura in sicurezza del cantiere 22

7. MISURE GIÀ ATTUATE – COMUNE DI UGENTO LOCALITÀ PETRUDDO O TONDA (SITO DI PROPRIETÀ PRIVATA)

Successivamente alle operazioni di allestimento del cantiere (recinzione dell’area, preparazione delle piste di accesso ai mezzi meccanici e di trasporto, allestimento delle celle impermeabili per la movimentazione dei rifiuti contaminati rivenienti dalle operazioni di bonifica), si è proceduto con le operazioni di rimozione del terreno e dei fusti contaminati. Alcuni fusti risultavano completamente schiacciati, molti altri risultavano invece integri o solo parzialmente danneggiati. In quest’ultimo caso il loro contenuto (oli, sabbie, peci e granulato) è stato travasato in nuovi fusti in polietilene ad alta densità a marchio ONU. Le operazioni di rimozione dei fusti hanno richiesto particolare cautela volta a non aggravare ulteriormente le condizioni ambientali e a garantire la sicurezza degli operatori impegnati. La rimozione è avvenuta previa valutazione dello stato d’integrità dei fusti al fine di scongiurare ulteriori sversamenti. Si è proceduto, per ragioni di sicurezza, con l’ausilio di due autogru, la prima per il sostegno (su pedana) di un operatore addetto alla rimozione, la seconda invece è stata utilizzata per sollevare, uno per volta, i fusti precedentemente imbracati dall’operatore stesso. I fluidi contenuti nei fusti che si presentavano aperti sono stati rimossi dall’operatore imbracato con l’ausilio di una pompa e travasati in contenitori idonei. I fusti sono quindi stati depositati sull’area opportunamente predisposta ove si è proceduto al loro travaso in nuovi contenitori a norma. Si è quindi proceduto alla rimozione dei materiali contaminati. Nel caso specifico si tratta di materiale di riporto precedentemente scaricato nel sito ed in particolare, per la gran quantità, di roccia proveniente da savi con dimensioni medie dei massi di alcune decine di centimetri. I materiali rimossi sono stati quindi caricati su mezzi autorizzati e trasportati presso l’impianto di discarica 2C di Brindisi di proprietà del SISRI. Al concorrimento della cifra stanziata dal Commissario Straordinario per l’emergenza Ambientale in Puglia i lavori di rimozione dei terreni contaminati sono stati interrotti e si sono intraprese le operazioni di chiusura in sicurezza del cantiere. Dette operazioni consistono nell’’impermeabilizzazione del fondo cava con uno strato di argilla rullata dello spessore di m 1 circa e nella protezione del fronte cava con telo impermeabile in HDPE. 23

7.1 DATI QUANTITATIVI

Si riportano di seguito i dati più significativi circa lo svolgimento dei lavori sino ad oggi.

Quantitativo di terreno smaltito in discarica 2C: 1.173.390 kg; Quantitativi di materiali inceneriti: 17.520 kg; Numero di fusti metallici rimossi: 142.

7.2 RILIEVO FOTOGRAFICO

Fotografia 24: Recinzione per impedire l’acceso al sito 24

Fotografia 25: Sistemazione piste di accesso per mezzi d’opera

Fotografia 26: Vista laterale fronte cava 25

Fotografia 27: Piattaforma aerea per imbracatura fusti

Fotografia 28: Fase operativa di rimozione dei fusti 26

Fotografia 29: Fasi di rimozione dei materiali contaminati dagli sversamenti

Fotografia 30: Piattaforma aerea 27

Fotografia 31: Fase operativa di rimozione fusti

Fotografia 32: Deposito temporaneo dei fusti in cella impermeabile 28

Fotografia 32: Argilla per chiusura in sicurezza cantiere

Galatina, febbraio 2002.

I TECNICI Ing. Alberto De Pascalis

Ing. Fabio De Pascalis

Arch. Antonella Lifonso

Ing. Donato Saracino

Ing. Frediano Russo