Albero Genealogico
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View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by Electronic Thesis and Dissertation Archive - Università di Pisa UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI DOTTORATO IN STORIA, ORIENTALISTICA E STORIA DELLE ARTI Tesi di Dottorato in Storia Settore scientifico disciplinare M-STO/04 XXIII CICLO I CERAMELLI LE RELAZIONI DI UNA FAMIGLIA DELLA PICCOLA NOBILTA’ TOSCANA ALL’OMBRA DEL RISORGIMENTO Candidato: Andrea Sallese Tutor: Prof. Andrea Addobbati Commissione d’esame: Prof. Roberto Bizzocchi Prof. Marco Cini Prof. Giovanni Pizzorusso 1 INTRODUZIONE ................................................................................................................................ 3 1- L’ANTICO REGIME E IL SETTECENTO............................................................................... 14 2- 1793-1814: FAMIGLIA, CARRIERA E GUERRA ..................................................................... 42 3 - LA RESTAURAZIONE: LA FAMIGLIA TRA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, I MATRIMONI E LA GESTIONE DEL PATRIMONIO ................................................................... 79 3.1- La dote e il matrimonio........................................................................................................... 89 3.2 – Il patrimonio e le relazioni famigliari ................................................................................. 110 4 - GLI ANNI TRENTA E QUARANTA: LA POLITICA ............................................................ 126 4.1 – La carta stampata, le associazioni ....................................................................................... 126 4.2 - La famiglia e la comunità .................................................................................................... 157 5 - 1848-1849: LA GUERRA, LA SCONFITTA, LA DIFESA DELLA FAMIGLIA ................... 183 CONCLUSIONE ............................................................................................................................. 214 APPENDICE .................................................................................................................................... 216 FONTI ARCHIVISTICHE .............................................................................................................. 222 FONTI EDITE ................................................................................................................................. 223 BIBLIOGRAFIA ............................................................................................................................. 224 2 ALBERO GENEALOGICO Silvestro (1627-1682) Francesco (1660-1735 ) M-F. da Picchena Antonio Giovanni Giuseppe (1704-1767) (1708-1782) (1709-1781) M.L.Portigiani Francesco Raffaello (1743-1814) (1749-1825) B. Buoninsegni F. Puccinelli Antonio Giuseppe Silvestro Lorenzo Iacopo Tommaso Teresa Lucrezia (1775-1843) (1786-1848) (1787-1853) (1792-1873) (1794-1870) (1795-1872) (1797-1867) (1801-1882) L. Tavanti A. Morgalanti F. Pasci A.C. de Baillou Luigi Raffaello Carlo Lucrezia Anna Paolo Leopoldo (1806-1864) (1826-1851) (1827-1883) (1828-1897) (1833-1917) (1838-1867) de Baillou (1825 - …) 3 INTRODUZIONE Questo lavoro di ricerca ha avuto l’obiettivo di ricostruire il profilo della famiglia Ceramelli, appartenente alla piccola nobiltà cittadina del Granducato di Toscana, dalle sue origini moderne sino all’epilogo dei moti rivoluzionari del 1848. Il fondo archivistico della famiglia Ceramelli, che dal 1865 prenderà il nome Ceramelli- Papiani, è depositato presso l’Archivio Comunale di Colle Val d’Elsa, luogo di origine della famiglia. La documentazione presente nell’archivio è distribuita in oltre 300 faldoni lungo un arco cronologico che va dal XVI alla metà del XX secolo. Il fondo archivistico di Colle Val d’Elsa prende lo stesso nome di un altro fondo depositato presso l’Archivio di Stato di Firenze, generalmente conosciuto come fonte per gli studi di araldica, prodotto dal conte Enrico Ceramelli- Papiani (Colle Val d'Elsa, 1896 - Firenze, 1976), discendente di uno dei due rami della famiglia Ceramelli e noto araldista. Egli è stato anche custode dell’archivio di famiglia fino alla sua morte. Nel 1977 l’archivio venne donato dai figli del conte Enrico Ceramelli al Comune di Colle Val d’Elsa 1. Nel 1984 fu pubblicato l’inventario, da cui sono state tratte le notizie sin qui riportate 2. Qualche tempo dopo, nel 1987, in un articolo pubblicato nella Miscellanea Storica della Valdelsa , Simonetta Soldani sottolineò l’importanza della famiglia Ceramelli nel contesto della Toscana durante il Risorgimento, mettendo in evidenza l’esistenza dei suoi due rami. Il primo ebbe tra i suoi membri Iacopo (1794-1870) e Lorenzo (1792-1873), i quali si distinsero per le loro carriere nell’amministrazione del Granducato, in congiunzione alla loro attività politica svolta in collaborazione con personaggi quali Cosimo Ridolfi, Gianpietro Vieusseux, Giuseppe Montanelli e Matilde Calandrini. Sull’esempio di Iacopo e Lorenzo, il nipote Carlo (1827-1883) partecipò attivamente alla vita politica locale, divenendo nel 1869, nella qualità di sindaco di Colle Val d’Elsa, uno dei patrocinatori dell’istruzione popolare nella città. Dal secondo ramo della famiglia emersero i profili dei fratelli Francesco (1831-1898) ed Enrico (1832-1891). Il primo fu nel 1848 sergente nel battaglione universitario toscano e divenne dopo l’Unità esponente di primo piano dell’Opera dei Congressi in Valdelsa. Enrico invece combatté a Bezzecca a fianco di Garibaldi e, contrariamente al fratello, prese posizioni liberali e laiche 3. 1 Le notizie sul fondo depositato nell’Archivio di Stato di Firenze sono state prese dalla premessa all’inventario a cura di Piero Marchi e Francesca Klein. 2 L’Archivio Ceramelli-Papiani conservato dal Comune di Colle Val d’Elsa , a cura di B. Ragoni, Firenze, 1984, p. vi. 3 S. Soldani, Una scuola per sapere e per saper fare. Notabili, industriali, e ceti popolari a Colle Val D’Elsa nelle vicende della scuola professionale fra 800 e 900 , in “Miscellanea storica della Valdelsa”, 1-2, 1987, pp. 22-23. 4 L’archivio di famiglia comprende le carte prodotte da entrambi i rami dei Ceramelli. I documenti sono di varia natura; tra essi si evidenziano scambi epistolari, testamenti e successioni, riflessioni di carattere politico, religioso e culturale, carte sui movimenti associativi a Colle Val d’Elsa tra il Settecento e l’Ottocento, senza dimenticare la documentazione sulla conduzione della manifattura della carta, di cui i Ceramelli furono tra gli imprenditori più attivi, soprattutto nell’Età Moderna 4. L’inventario divide i faldoni secondo queste categorie: matrimoni, eredità, contratti, cause, manifattura della carta, vicariati, perizie immobiliari, amministrazione, carteggio, memorie, leggi e bandi, studi di araldica 5. A questa suddivisione si aggiungono i fascicoli dei singoli membri della famiglia e l’albero genealogico, compilati dal conte Enrico Ceramelli. Fatta eccezione per il materiale inerente la genealogia della famiglia, il resto delle carte risulta di fatto frammentato tra i diversi faldoni, il contenuto dei quali si sovrappone tra un faldone e l’altro, senza una chiara scansione cronologica tra le diverse sezioni. Al fine di studiare il ruolo della famiglia nel contesto del movimento risorgimentale, è stata data particolare attenzione alla lettura dello scambio epistolare tra Lorenzo, Iacopo ed un terzo fratello, Tommaso (1795-1872). Egli si arruolerà nell’armata napoleonica nel 1813, e negli anni quaranta sarà Gonfaloniere e Capitano della Guardia Civica a Colle Val d’Elsa. Accanto allo scambio epistolare tra Iacopo, Lorenzo e Tommaso vi è anche la corrispondenza che essi intrattennero con il resto della famiglia, in particolare con i fratelli maggiori: Giuseppe (1786-1848) e Silvestro (1787-1853), con il padre Raffaello (1749-1825) e con la madre Francesca (1765-1855). L’epistolario si trova principalmente distribuito tra sette faldoni senza alcun ordine cronologico, tantomeno per mittente. Per questa ragione, ho dovuto ricostruire la cronologia dell’epistolario, tenendo presente i singoli autori delle lettere. Il risultato della ricostruzione ha fatto emergere che la quasi totalità delle lettere presente nell’archivio fu scritta dai famigliari che non risiedevano abitualmente a Colle Val d’Elsa, principalmente per ragioni d’impiego nell’amministrazione dello Stato. Inoltre, si rende necessario sottolineare come il flusso delle lettere non è sempre continuo nel tempo. Ci sono purtroppo degli intervalli nella comunicazione epistolare che hanno reso non sempre facile la comprensione e la contestualizzazione della fonte. Malgrado questi limiti, le lettere, essendo di fatto l’unico mezzo di comunicazione tra la famiglia e i suoi membri lontani da Colle Val d’Elsa, mettono in luce le dinamiche patrimoniali e matrimoniali della famiglia, ed, inoltre, 4 F. Valacchi, L’Archivio Ceramelli-Papiani: fonti per la storia delle cartiere e degli imprenditori della carta a Colle in Età moderna , in Colle di Val d’Elsa nell’età dei Granduchi medicei. La terra in Città et la Collegiata in Cattedrale, a cura di I. Moretti, Firenze, 1992. 5 Oltre alla documentazione prodotta dalla famiglia Ceramelli, ci sono alcuni faldoni contenenti le carte prodotte da altre famiglie: Verdi, Verdi-Fiorini, Verdi-Gianfigliazzi. La presenza della documentazione nell’archivio Ceramelli relativa a queste altre famiglie è il risultato di una catena di matrimoni, che venne a legare le famiglie citate ai Ceramelli. Si veda a questo proposito la Premessa