Progetto Catalano: Gabriel E Fontana Massimo Fumagalli 201 6
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Progetto Catalano: Gabriel e Fontana Massimo Fumagalli 201 6 Como, della val Chiavenna, del lecchese e della Valtellina - Cronologia valtellinese nessuno, tranne Franco Catalano, ha cercato di collegare il 8 settembre 1943-27 giugno 1947 periodo resistenziale agli effetti della guerra. Non si vuole qui procedere all’analisi della rimozione della 1 Dar vita ad una “Cronologia” della bassa e alta Valtellina che guerra , semplicemente ci sembra che considerare un pas- abbracci l’arco temporale che va dall’otto settembre 1943 al saggio obbligato la cesura dell’otto settembre 1943 senza giugno 1945, con qualche sforamento verso il 1946, ha valutarne le ricadute sulla popolazione sia scegliere una via l’obiettivo di fornire un’istantanea della situazione che si de- che rende poi monca la narrazione resistenziale. termina verso il basso, nei confronti della popolazione, In Lombardia poi, e nella zona considerata, la debolezza in- l’impatto che la guerra genera direttamente, senza le media- 2 zioni dei documenti e le strategia delle forme organizzate trinseca della Resistenza risalta ancor di più facendo sì che della società. la Resistenza appaia come unico risultato dello sforzo di or- La guerra, e la guerra civile in particolare, lasciano segni ganizzazione del PCI, in bassa valle, dei militari, con un uso profondi nella società, se poi pensiamo ad una struttura so- strumentale del PdA, in alta valle. Accanto a queste, che ciale che fa capo al “villaggio” come ancor oggi si ritrova nel- possiamo definire elementi strutturali del racconto resisten- le vallate alpine, ebbene i segni della guerra, le vittime, stan- ziale, normalmente l’effetto della guerra in casa viene accan- no ad indicare quanto profondamente viene segnata la vita tonato in favore degli unici caduti che meritano di essere ci- quotidiana. tati, i caduti partigiani. Senza aver nessuna pretesa di rivalu- tazione - il richiamo ai “…ragazzi di Salò…” dell’ex onorevole I documenti - fonti principali solitamente alla base della nar- Violante ci è estraneo - pensiamo però che tra gli effetti della razione resistenziale - trascurano i segni che contornano la guerra, e guerra civile, ci siano anche i caduti dell’altra parte vita quotidiana, mentre le testimonianze riducono lo spettro della percezione a livello di “individualità” con una perdita 1 Oliva Gianni, L' alibi della resistenza. Ovvero come abbiamo vinto la seconda guerra mon- oggettiva di profondità degli avvenimenti accaduti. diale , Mondadori 2003 2 La debolezza delle organizzazioni della Resistenza in Lombardia viene rilevata dallo stesso PCI, che è il principale propugnatore della resistenza politico-militare. Se ne trovano elementi Analogamente, esporre una serie di date e di fatti in ordine in P. Secchia, Il Partito comunista italiano e la guerra di liberazione 1943-1945 , Feltrinelli, cronologico assomiglia molto ad un elenco telefonico, appa- ,1973, pag. 173 e segg.; in Giampiero Carocci e Gaetano Grassi (a cura di) Le Brigate Gari- re arido e privo di quella passione che fa di una narrazione baldi nella Resistenza: documenti. - Milano, Feltrinelli, 1979, Vol I, doc. 123-124 pag. 385; Vol. II, doc. 149 pag. 23; Vol. II, doc. 150, pag. 29. della Resistenza una lettura interessante. Pur tenendo presente le difficoltà dei collegamenti, per cui le notizie potevano arrivare con ritardo, va nondimeno rilevato che nell’ultimo documento, datato 10 giugno 1944, le parole E’ altrettanto vero che, a parte il richiamo quasi obbligato alle con cui si commenta la condizione dell’organizzazione in Lombardia sono : “ […] Dall’esame guerre che l’Italia intraprende dal 1935 al 1943, è difficile tro- di questi dati risulta che in Lombardia esiste una sola brigata Garibaldi, 3 a Lombardia, ma vare nella narrazione della resistenza i riferimenti agli effetti praticamente inesistente perché è stata disorganizzata dai colpi […] . Vero è che il 2 giugno si tenta, da parte della 40 a brigata Garibaldi Matteotti, fronte nord e fronte sud, l’assalto alla che la situazione di guerra produce nella popolazione. caserma della GNR Ferroviaria di Ballabio (Valsassina), ma siamo ancora in una fase di co- Nell’ambito geografico da noi indagato - la zona del lago di stituzione delle formazioni combattenti. 1 Progetto Catalano: Gabriel e Fontana Massimo Fumagalli 201 6 e/o i fucilati durante ed alla fine della fase resistenziale, così Alcune piccole annotazioni: il dato che più di ogni altro e- come la guerra non termina il 28 aprile con la liberazione di merge, ed è un dato reperibile con un minimo di attenzione, Sondrio, la nostra cronologia termina il 27 giugno 1947. è il numero dei caduti nei campi di internamento tedeschi. Sono caduti che noi abbiamo rilevato, per la quasi totalità, Analogamente, lo sguardo ampio che la cronologia consen- dai monumenti ai caduti nei vari paesi, monumenti fotografati te, permette anche di eliminare le frasi “…deceduto in Ger- da Massimo dei Cas e inseriti in rete. mania nel 1943…caduto nell’aprile del 1945 al Mortiro- E’ bastato un non veloce ma non difficile confronto con i dati lo…bruciato per cause di guerra...disperso nel mar Mediter- offerti dal data base di Onor caduti 3 per recuperare nomi raneo…” e così via sostituendole con date, nomi e cognomi. completamente dimenticati. Questo, purtroppo, non sempre riesce ad avverarsi ed allora, quando non si riesce, le frasi sopracitate appaiono nude nel- Perché non cercarli? la loro incompletezza, quasi un desiderio a lasciare la narra- zione della storia nel vago e nell’impreciso. Questa è la domanda che sempre ci accompagna in queste ricerche, così come appare strano dimenticarsi La cronologia che fa un riferimento principale ai caduti, con dei caduti nelle isole greche dopo l’otto settembre ma la sua parte di asetticità delle cifre dei nomi o degli episodi, anche ricostruire ciò che accade dopo il 28 aprile, data scardina senza retorica ogni racconto sulla Resistenza, sulle della liberazione di Sondrio. divisioni, sulle lotte tra PdA e PCI per il controllo delle forze della Valtellina. La cronologia vuole dunque essere il tentativo di una fotografia della situazione sugli effetti che la guerra ha La cronologia poi supera la narrazione che vuole una bassa sulla popolazione, perché sia le guerre italiane che la valle attiva ed un’alta valle attendista e remissiva, una divi- Resistenza hanno avuto degli effetti diretti sulla vita sione che Franco Catalano fa risalire alle condizione econo- delle persone, e questi effetti poi si sono trasformati in miche e che invece poi diventeranno separazioni e divisioni atti e comportamenti delle persone stesse. solo politiche; dove la narrazione della storia vedrà il dispie- È altrettanto logico che un lavoro di questo genere garsi del pensiero di chi la narrazione esegue. comporti l’eventualità di innumerevoli critiche e anche errori. La mancanza poi di ulteriori dati, la dimentican- La storia è fatta da chi la racconta. Questa semplice asser- za di un caduto o di un fatto, sono da tenere in consi- zione è vera sempre, però possiamo pensare di renderla ab- derazione come possibilità certe. bastanza completa o lasciare tanti spazi vuoti. E gli spazi vuoti resteranno sempre fintanto che non ci si sforzi di ancorare la narrazione alla realtà ed al numero dei fatti ed alle conseguenze delle azioni che si verificano in quel periodo ed in quella zona. 3 http://www.difesa.it/Ministro/Commissariato_Generale_per_le_Onoranze_ai_Caduti_in_Guer ra/Pagine/introDB_Caduti.aspx 2 Progetto Catalano: Gabriel e Fontana Massimo Fumagalli 201 6 Elenco delle fonti collaborazione con l'Istituto sondriese del Movimento a) Elenco dei caduti della 1 a div Alpina Valtellina, di liberazione e la Fondazione Riccardo Bauer). presso Issrec b) Diario Storico della 1 a div Alpina Valtellina, presso La Resistenza in Valtellina e Valchiavenna : 25 aprile Issrec. 1987 , con testo a cura dell'Istituto sondriese per la sto- c) Dattiloscritto di Franco Catalano “La Resistenza ria del movimento di liberazione, Sondrio , Amministra- nel Lecchese nella Valtellina” zione provinciale, 1987 d) Elenco dei caduti della RSI rilevato su www.controstoria e su Albo caduti e dispersi della ... Scarpe rotte... : numero unico a cura della Associa- repubblica sociale italiana a cura di A. Conti zione liberi partigiani Raggruppamento "Valtellina- e) Elenco dei caduti reperibile sui Monumenti ai ca- Lario", Lecco, Tipo-Lito F.lli Grassi, 1951. duti delle Valtellina, le cui foto sono state messe Giorgio Gianoncelli Corvi, Uomini e donne nella "Resi- in rete da M. dei Cas stenza più lunga : Tresivio 1943-1945 , Sondrio, Polaris, (http://www.paesidivaltellina.it/caduti/index.htm) 1998 f) Data base di Onor Caduti del Ministero della Di- fesa. Paolo Pillitteri, Una valle lunga un anno : Sondrio, 28 g) Notiziari della Guardia nazionale Repubblicana aprile 1945: quando Germano con Ennio, Ettore e.. ., (http://www.notiziarignr.it/ricerca/) con una intervista a Germano Bodo (Comandante M. Fini e F. Giannantoni, La Resistenza piu lunga : lot- "Riccardo Rinaldi" ex 40 Matteotti), prefazione di Mario Cervi, Milano, Greco & Greco, 2005. ta partigiana e difesa degli impianti idroelettrici in Val- tellina: 1943-1945 , 2. ed. riv., corr. e accresciuta, Mila- Valtellina e Valchiavenna : tra fascismo e resistenza , a no, Sugarco, 2008. cura dell'Istituto sondriese per la Storia del Movimento Fulvio De Lorenzi, Albino Garzetti, Silvia Dei Cas (co- di Liberazione, Sondrio, 1990. ordinatori) Immagini della Resistenza : 1943-1945, Bormio, Tipografia Pradella, 1998. Uno sguardo è stato dato anche alle schede della pro- vincia di Sondrio in: http://www.straginazifasciste.it/ Giorgio Pisanò, Io, fascista – Milano, Il saggiatore, ?page_id=349 1997. Resistenza al femminile : Ina Dei Cas e le donne nell'antifascismo . - Bormio : Comune, [1993?]. - 38 p. : ill. ; 24 cm. (Atti del convegno tenutosi presso la Sala Congressi, Terme Bormiesi, sabato 16 ottobre 1993, in 3 Progetto Catalano: Gabriel e Fontana Massimo Fumagalli 201 6 Struttura della cronologia le o collettivo a cui si riferiscono i dati precedenti, se- guiti dai dati anagrafici (quando sono necessari).