La Sovranità Appartiene Al Pubblico Di Marco Giudici
La sovranità appartiene al pubblico di Marco Giudici Il «popolo televisivo», come espressione in uomini uniti da una stessa storia, è perché in tale quanto tale, non esiste. Anzi a ben vedere, scorrendo accostamento ossimorico i navigatori del web testi e cronache, si direbbe che non è mai esistito. sembrano dissimulare il bisogno di una direzione e di Per converso è vero che oggi si dice il “popolo un senso, come per temperare la percezione spaesante della rete”. Questo matrimonio, tra la parola popolo e di una abbondanza di informazioni che rasenta la parola rete, dev’essere stato celebrato, un giorno, da l’assenza di informazione, una bulimia di dati dove qualche parte, se ne leggiamo di continuo. In ogni capacità di discernimento selettivo rischia di precedenza, il sostantivo popolo aveva accompagnato andare perduta. anche la parola fax: unione di rango inferiore, forse, Ma c’è un’altra spiegazione possibile, meno eppur felice e ricca di speranza partecipativa. In ogni contingente, della difficoltà di chiamare con la parola caso breve. «popolo» il pubblico che siede davanti alla televisione. Quel che è certo è che il popolo, con la tv, non Riguarda la sua natura intrinseca di «platea» e, per ha mai fatto coppia a sé, non è mai assurto a binomio quanto immensa possa essere, di platea di uno significante e simbolico. Nessuno dice «il popolo della «spettacolo». Non conta il genere di programma televisione», mentre semmai tutti abbiamo detto e offerto, che sia un varietà, un film, una fiction, un diciamo, di volta in volta: il pubblico, i telespettatori, talk, un telegiornale o altro: la disposizione alla visione l’audience, l’ascolto, il target.
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